Corso di Politica ed Economia Agroalimentare ( Prof. R. Fanfani, A.A. 2004-2005 )
La Politica di Sviluppo
Rurale
A cura di: Dott.ssa Federica Benni
La lenta affermazione della politica di
sviluppo rurale



Le politiche per gli interventi strutturali a favore
dell’agricoltura, vengono previsti per la prima volta nel
Trattato di Roma del 1957.
Nella seconda parte dell’art.39 sono indicati due problemi
rilevanti da affrontare:
-struttura sociale e disparità tra le diverse regioni agricole;
-stretta relazione fra agricoltura e il resto del sistema
economico.
I finanziamenti per questi interventi non hanno superato
il 5% di quelli complessivi della Pac (quelli previsti erano
del 30%).
La lenta affermazione della politica di
sviluppo rurale (segue)
Alla fine degli anni ‘60 venne presentato il Piano Mansholt,
all’interno del quale :
 Si sosteneva che per aumentare il reddito degli agricoltori
era necessario ammodernare le aziende agricole attraverso
la riduzione delle dimensioni aziendali e dell’occupazione
del settore;
 Si prevedeva l’avvio di una politica regionale di sviluppo
rurale, per creare nuovi posti di lavoro nelle attività extra
agricole in queste aree.
La lenta affermazione della politica di
sviluppo rurale (segue)
Nel 1972 vengono emanate 3 direttive socio-strutturali:
 Ammodernamento delle aziende agricole (dir.n. 159/72),
prevedeva finanziamenti alle aziende che presentavano un
“piano di sviluppo aziendale” in cui si dimostrava di poter
raggiungere in quattro anni un reddito comparabile con
quello degli altri settori extra agricoli;
 Incentivazione all’abbandono dell’attività agricola (dir.n. 160/72)
prevedeva premi per il prepensionamento e la cessione
delle terre;
 Informazione socioeconomica e qualificazione professionale (dir.n.
161/72), prevedeva la creazione di consulenti e di centri di
formazione.
La lenta affermazione della politica di
sviluppo rurale (segue)

Nel 1975 viene emanata la direttiva n. 268 sull’Agricoltura di
montagna e di talune zone svantaggiate.

Questa direttiva rappresenta il primo riconoscimento delle
differenze territoriali esistenti nell’agricoltura dell’ UE.
I Programmi Integrati Mediterranei (PIM)




I PIM rappresentano il primo progetto europeo di
intervento strutturale integrato a livello territoriale, che
interviene in tutti i settori economici suscettibili di
sviluppo a livello locale.
Introdotti nel 1985, con lo scopo di favorire
l’ammodernamento strutturale nelle regioni mediterranee
della Francia, Italia e Grecia.
Sono finanziati dai seguenti Fondi: FSE, FESR e
FEOGA- Orientamento.
In Italia l’attuazione di questi programmi è avvenuta
molto lentamente.
La riforma del 1988



La politica di sviluppo rurale diventa uno dei temi
rilevanti per superare le disparità e diversità presenti
all’interno delle regioni europee.
La politica di sviluppo rurale acquista importanza
nell’ambito delle politiche regionali.
Per il periodo di programmazione 1989-1993, le misure di
sviluppo rurale vengono inserite all’interno dei
programmi per le regioni in ritardo di sviluppo (Obiettivo
1) e per le altre regioni europee all’interno dell’Obiettivo
5b.
La politica di sviluppo rurale nella programmazione
1994-1999
Sostegno allo sviluppo rurale, 1994-1999. Finanziamento
Fondo FEOGA in milioni di ECU (prezzi 1994).
Stati
Dotazione Finanziaria
membri
1994-1999
Belgio
47
Danimarca
/
Germania
2.645
Spagna
1.800
Grecia
3.314
Francia
431
Irlanda
1.058
Italia
2.228
Lussemburgo
/
Olanda
22
Austria
24
Portogallo
1.894
Finlandia
/
Svezia
/
Regno Unito
246
Totale
13.709
La politica di sviluppo rurale in Italia nella
programmazione 1994-1999
Attuazione dell’Asse prioritario 4 (FEOGA) nel QCS delle regioni
obiettivo 1, 1994-1999 in milioni di euro (prezzi 1999)
INTERVENTO
Multiregionali
PO attiv.sost.servizi svil.agr.
PO valoriz. Produzione agric
PO sostegno prod. Ortofrut.
PO Patti territoriali
Regionali
PO FEOGA svil.rur. Abruzzo
POP Basilicata
PO FEOGA svil.rur. Calabria
POP Campania
SG zootecnia Campania
POP Molise
POP Puglia
POP Sardegna
POP Sicilia
TOTALE
Costo totale
1994-99
a
379,16
231,43
102,70
8,23
36,80
4.062,52
189,85
427,67
508,17
600,91
66,47
221,49
672,70
644,01
731,24
4.441,68
Impegni
b
378,47
231,08
102,50
8,17
36,72
3.961,80
191,48
555,10
579,05
451,35
66,45
227,73
665,22
690,13
535,29
4.340,27
Pagamenti
c
165,44
134,45
22,51
8,17
0,31
2.201,88
136,97
289,06
330,11
294,30
0,86
106,48
285,63
416,74
341,73
2.367,32
Avanzamento %
b/a
99,8
99,8
99,8
99,4
99,8
97,5
100,9
129,8
113,9
75,1
100,0
102,8
98,9
107,2
73,2
97,7
c/b
c/a
43,6 43,7
58,1 58,2
21,9 22,0
99,4 100,0
0,8
0,8
54,2 55,6
72,1 71,5
67,6 52,1
65,0 57,0
49,0 65,2
1,3
1,3
48,1 46,8
42,5 42,9
64,7 60,4
46,7 63,8
53,3 54,5
L’Obiettivo 5b nella programmazione 1994-1999




Favorisce lo sviluppo delle zone rurali in difficoltà, non
comprese fra le regioni in ritardo di sviluppo.
Gli interventi previsti riguardano: la diversificazione delle
attività nel settore agricolo, lo sviluppo del turismo, la
valorizzazione dell’ambiente naturale e delle risorse
umane, il miglioramento delle condizioni di vita degli
agricoltori.
Viene finanziato congiuntamente da tre Fondi: FEOGAOrientamento (50%), FESR (40%) e FSE (10%).
Le aree ammesse sono caratterizzate da un elevato tasso
di occupazione in agricoltura, reddito agricolo modesto,
tendenza allo spopolamento e basso livello di sviluppo
socioeconomico.
L’obiettivo 5b nella programmazione 1994-1999
(segue)
Dotazione finanziaria degli Stati membri per l’obiettivo 5b, 1994-1999 in
milioni di ECU (prezzi 1994)
Stati
Dot. Finan.
Tot. Fondi
Quota
Quota
Quota
membri
1994-1999
strutturali
FESR
FSE
FEOGA
Belgio
Danimarca
Germania
Grecia
Spagna
Francia
Irlanda
Italia
Lussemburgo
Olanda
Austria*
Portogallo
Finlandia*
Svezia*
Regno Unito
Totale
263
202
5.196
/
1.799
7.847
/
4.174
26
592
2.625
/
611
697
2.004
26.576
77
54
1.227
/
664
2.236
/
901
6
150
/
/
/
/
817
6.859
41
22
474
/
161
938
/
369
3
82
/
/
/
/
533
2.953
13
11
231
/
89
292
/
122
1
18
/
/
/
/
134
1.041
23
22
522
/
415
1.006
/
410
2
51
/
/
/
/
151
2.865
Spesa naz.
complessiva
104
57
1.508
/
663
2.829
/
1.337
14
361
/
/
/
/
978
9.072
Finanziam.
privati
82
90
2.461
472
2.782
/
2.475
5
81
/
/
/
/
208
10.642
L’obiettivo 5b in Italia nella programmazione 19941999
Attuazione finanziaria dei Docup nelle regioni obiettivo 5b,
1994-1999, in milioni di euro (prezzi 1999)
Regione
Costo totale
1994-99
a
Piemonte
293,14
Valle d'Aosta
14,28
Liguria
104,61
Lombardia
158,56
P.A. Bolzano
148,10
P.A.Trento
56,45
Veneto
540,27
Friuli Ven.
197,82
Giul.
Emilia199,71
Romagna
Toscana
492,62
Umbria
978,87
Marche
644,06
Lazio
369,90
Minist.
974,37
Industr.
Totale
5.172,76
Impegni
Pagamenti
Avanzamento %
b
306,84
15,66
120,20
180,90
162,13
71,06
488,99
256,21
c
189,86
8,23
83,91
129,82
104,24
37,31
297,59
153,50
b/a
104,7
109,7
114,9
114,1
109,5
125,9
90,5
129,5
c/a
64,8
57,6
80,2
81,9
70,4
66,1
55,1
77,6
c/b
61,9
52,6
69,8
71,8
64,3
52,5
60,9
59,9
208,90
133,79 104,6
67,0
64,0
537,05
1.166,10
637,68
373,23
1.006,79
325,37
266,02
156,48
181,04
569,88
109,0
119,1
99,0
100,9
103,4
66,0
27,2
24,3
48,9
58,5
60,6
22,8
24,5
48,5
56,5
5.531,72
2.637,03
107
51,0
47,7
L’Iniziativa LEADER II





Favorisce lo sviluppo delle zone rurali .
Si basa su progetti realizzati in collaborazione con le
forze sociali, economiche ed Istituzioni locali.
Viene finanziata dai Fondi FEOGA e FESR.
Gli interventi riguardano aree che non superano i
100.000 abitanti all’interno delle zone appartenenti agli
Obiettivi 1 e 5b.
L’Iniziativa prevede la redazione di piani da parte di
Gruppi di Azione Locali, in cui sono contenute azioni
per favorire piccoli interventi multisettoriali di
rivitalizzazione economica, per valorizzare le
produzioni locali, il paesaggio e la salvaguardia
dell’ambiente.
La nuova politica di sviluppo rurale nella
programmazione 2000-2006




Rappresenta il “secondo pilastro” della politica agricola
comune.
Mira alla realizzazione di un contesto coerente e durevole
che garantisca lo sviluppo delle zone rurali e favorisca la
creazione di posti di lavoro.
Il regolamento (CE) n. 1257/99, del 17 maggio 1999,
rappresenta il documento giuridico che introduce le nuove
misure da attuare e sostituisce nove disposizioni legislative
dei regolamenti precedenti.
Viene sostenuta dal Fondo FEOGA.
La nuova politica di sviluppo rurale nella
programmazione 2000-2006 (segue)
I principi base della nuova politica sono:
 La
plurifunzionalità dell’agricoltura, questo implica il
riconoscimento e l’incentivazione della gamma di servizi
offerti dagli agricoltori;
 Impostazione plurisettoriale dell’economia rurale, per diversificare
le attività, creare nuove fonti di reddito e occupazione e
proteggere il patrimonio naturale;
 La flessibilità degli aiuti allo sviluppo rurale;
 La trasparenza nell’elaborazione e nella gestione dei programmi.
La nuova politica di sviluppo rurale nella
programmazione 2000-2006 (segue)
Il metodo adottato per realizzare questa politica cerca di
assicurare uno sviluppo armonico ed equilibrato di tutte le
aree rurali dell’UE; si articola in tre grandi Assi:



Potenziamento del settore agricolo e forestale;
Miglioramento della competitività delle zone rurali;
Salvaguardia dell’ambiente e del patrimonio rurale.
La nuova politica di sviluppo rurale nella
programmazione 2000-2006 (segue)
Gli interventi di sviluppo rurale contenuti nel regolamento
1257/99 possono essere suddivisi in due grandi gruppi:
 Le misure di ammodernamento e diversificazione delle aziende
agricole: insediamento dei giovani agricoltori, formazione,
investimenti nelle aziende agricole e negli impianti di
trasformazione e commercializzazione, aiuto alla silvicoltura,
promozione e riconversione dell’agricoltura;
 Le misure di accompagnamento della riforma del 1992:
prepensionamento, misure agroambientali ed imboschimento,
sostegno alle zone svantaggiate o soggette a vincoli ambientali.
Novità della programmazione 2000-2006



Le misure di sviluppo rurale, anche quelle che erano
riservate alle regioni appartenenti all’Obiettivo 1,
vengono estese a tutto il territorio dell’UE.
Integrazione fra le misure di accompagnamento, quelle
per le indennità compensative e le misure di sviluppo
rurale vere e proprie.
Possibilità di “modulare” gli aiuti diretti alle aziende
agricole, cioè ridurli fino ad un massimo del 20%
utilizzando criteri legati al reddito o all’occupazione.
Queste risorse possono essere utilizzate o per realizzare
misure di condizionalità ambientale o per aumentare i
finanziamenti dei piani di sviluppo rurale.
La nuova politica di sviluppo rurale nella
programmazione 2000-2006 (segue)
Fondo FEOGA, sostegno allo sviluppo rurale, 20002006. Dotazione finanziaria degli stati membri in
milioni di euro (prezzi 1999)
Stati membri
Media annua
%
Belgio
50
1,2
Danimarca
46
1,1
Germania
700
16,1
Grecia
131
3,0
Spagna
459
10,6
Francia
760
17,5
Irlanda
315
7,3
Italia
595
13,7
Lussemburgo
12
0,3
Olanda
55
1,3
Austria
423
9,7
Portogallo
200
4,6
Finlandia
290
6,7
Svezia
149
3,4
Regno Unito
154
3,5
Totale
4339
100
Il sistema di programmazione dello sviluppo
rurale in Italia (2000-2006)
Regioni
Obiettivo 1
FEOGA
Orientamento
FEOGA
Garanzia
POR
PSR
Regioni fuori
Obiettivo 1
Misure di
ammodernamento
e diversificazione
Misure di
accompagnamento
e indennità
compensative
PSR
Misure di
ammodernamento e
diversificazione, ex
misure di
accompagnamento e
indennità
compensative
La nuova politica di sviluppo rurale nella
programmazione 2000-2006 (segue)
Risorse FEOGA nei POR per Assi d’intervento e nei PSR per le regioni
obiettivo 1 (2000-2006) in milioni di euro (prezzi 1999)
Basilicata
Calabria
Campania
Puglia
Sardegna
Sicilia
Molise
TOTALE
Risorse FEOGA nei POR
I Risorse II Risorse Sviluppo
Totale
naturali culturali
locale
30,0
141,1
171,1
84,7
325,6
410,3
240,0
410,2
650,2
166,4
30,0
326,7
523,1
24,6
381,5
406,1
143,0
641,1
784,0
14,4
23,5
37,9
703,1
30,0 2.249,60 2.982,60
Risorse FEOGA nei PSR
Medio Dotaz.Indic. % sul tot.
annuo
2000-2006
Italia
24,18
169,26
4,1
29,50
206,50
4,9
19,91
139,37
3,3
38,48
269,36
6,5
39,93
279,51
6,7
55,42
387,94
9,3
/
/
/
211,82
1.482,70
35,6
La nuova politica di sviluppo rurale nella
programmazione 2000-2006 (segue)
Risorse FEOGA nei PSR per le regioni non appartenenti
all’obiettivo 1, 2000-2006 in milioni di euro (prezzi 1999)
Medio
Dot. Indic.
% sul tot.
annuo
2000-2006
Italia
Piemonte
47,9
335,1
8,1
Valle d'Aosta
5,8
405,0
1,0
Lombardia
44,4
311,1
7,5
Bolzano
15,7
109,7
2,6
Trento
11,9
83,2
2,0
Veneto
39,2
274,3
6,6
Friuli V.G.
13,2
92,2
2,2
Liguria
11,5
80,3
1,9
Emilia-Rom.
51,0
356,9
8,6
Toscana
43,4
303,8
7,3
Umbria
23,7
165,8
4,0
Marche
24,5
171,2
4,1
Lazio
33,7
235,7
5,7
Abruzzo
17,5
122,6
2,9
Centro-Nord
383,2
2.682,00
64,4
Obiettivo 1
211,8
1.482,70
35,6
Totale
595,0
4.165,00
100
L’Iniziativa LEADER+





Favorisce lo sviluppo delle zone rurali dell’UE.
Si occupa della creazione di nuove attività e di posti di lavoro, della
salvaguardia del patrimonio naturale e culturale delle zone rurali,
della valorizzazone delle risorse ambientali, cerca di ridurre l’esodo
della popolazione verso le città.
Possono beneficiare di questo programma tutte le zone dell’UE.
Viene finanziata dal FEOGA- Orientamento, per il periodo 20002006 vengono destinati a questa Iniziativa 2.020 milioni di euro (di
cui all’Italia 267 milioni di euro).
I beneficiari dei finanziamenti sono i G.A.L. che elaborano la
strategia di sviluppo locale e sono responsabili della sua attuazione.
Il nuovo regolamento della politica di
sviluppo rurale



Il regolamento (CE) n. 1783/2003 modifica l’articolato
del precedente regolamento (1257/1999), introducendo
due Capi:
- Il Capo V bis dedicato al rispetto delle norme;
- Il Capo VI bis dedicato alla qualità dei prodotti.
Cerca di introdurre elementi di sinergia tra le misure di
sviluppo rurale e quelle introdotte con la MTR.
Prevede finanziamenti per il rispetto delle norme in
materia di ambiente, igiene, sicurezza sul lavoro, benessere
degli animali e il miglioramento della qualità dei prodotti.
La politica di sviluppo rurale per la
programmazione 2007-2013
Le principali caratteristiche della nuova politica di sviluppo rurale
sono:
 Un unico strumento di finanziamento e di programmazione , il
Fondo europeo di sviluppo rurale (FESER);
 Una vera strategia UE per lo sviluppo, che punti più decisamente
sui settori di intervento prioritario per l’UE;
 Potenziamento dei controlli, della valutazione e delle relazioni;
 Rafforzamento dell’impostazione di tipo ascendente (“bottom
up”). Gli Stati membri, le regioni e i gruppi di azione locale
avranno maggiore voce in capitolo per quanto riguarda
l’adeguamento dei programmi alle esigenze locali.
La politica di sviluppo rurale per la
programmazione 2007-2013 (segue)
I tre obiettivi principali sono:
 Asse I: Migliorare la competitività dell’agricoltura e della
silvicoltura.
 Asse II: Ambiente e gestione del territorio agricolo.
Le misure agroambientali resteranno obbligatorie. I
beneficiari devono rispettare i requisiti obbligatori UE e
nazionali per l’agricoltura e la silvicoltura.
 Asse III: Migliorare la qualità della vita e la
diversificazione.
La politica di sviluppo rurale per la
programmazione 2007-2013 (segue)

Gli interventi per la PAC e lo sviluppo rurale sono
raggruppati in un capitolo più generale relativo alla
Conservazione e gestione delle risorse naturali .

I finanziamenti per lo sviluppo rurale aumentano nel
periodo 2007-2013. Nel 2013 superano i 13 miliardi di
euro, ma rappresentano solo il 30% dei finanziamenti
destinati all’agricoltura.
Testi di riferimento





Commissione Europea (1997), The impact of structural policies on economic and
social cohesion in the Union 1989-1999, Luxemburg.
Fanfani R., Brasili C. (2001), La politica di sviluppo rurale e la sua applicazione in
Italia, in Leonardi R., Ciaffi A. (a cura di), La nuova programmazione dei Fondi
strutturali in Italia (2000-2006), ed. Maggioli.
Fanfani R., Brasili C. (2003), La politica di sviluppo rurale nell’Unione europea, in
Nuovo Diritto Agrario, n.1.
Fanfani R., Brasili C., Cazzato F., Benni F. (2004), Lo sviluppo rurale nelle regioni
italiane dell’Obiettivo 1, in De Filippis F., Fugaro A. (a cura di), La politica di
sviluppo rurale tra presente e futuro – Quaderni del Forum Internazionale
dell’Agricoltura e dell’Alimentazione n.5 – ed. Tellus, Roma.
INEA (2001), Le politiche comunitarie per lo sviluppo rurale. Verso la nuova
programmazione 2000-2006: rapporto 2000, Roma.
Siti web di riferimento
http://europa.eu.int
www.inea.it
Scarica

Nascita e sviluppo della politica Agricola Comune (PAC)