MARTEDÌ 30 GIUGNO 2009 ANNO 134 - N. 153 In Italia Milano, Via Solferino 28 Tel. 02 6339 Fondato nel 1876 Il tempio del tennis Conquista i quarti a Wimbledon Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Secondo volume «Il morto di Maigret» 6,99 euro più il prezzo del quotidiano LA CRISI DELLA SINISTRA ITALIANA Un merci con vagoni carichi di gas deraglia e prende fuoco all’uscita dalla stazione. Si temono molte vittime UN VENTENNIO DI RIMOZIONI Esplode un treno, morti e feriti di ANGELO PANEBIANCO Tragedia nella notte a Viareggio.Crolli e palazzine in fiamme D 9 771120 498008 Domani in edicola Le inchieste di Maigret di Mario Gerevini a pagina 24 di Roberto Perrone a pagina 41 90 6 3 0> Roma, Piazza Venezia 5 Tel. 06 688281 www.corriere.it Eredità Margherita Agnelli e la maxi-parcella: lite da 15 milioni con l’ex avvocato La Schiavone da record EURO 1,00 a diversi mesi il tema rimbalza da un Paese all' altro («Le Monde», ad esempio, vi ha dedicato due dense pagine di analisi e commenti qualche giorno fa) e le elezioni europee, con i pessimi risultati conseguiti dai partiti socialisti e affini, hanno reso ancora più accesa la discussione. Non c'è praticamente forza di sinistra in Europa che non si ponga una domanda: come mai, in tempi di massiccio ritorno dello Stato nella gestione dell' economia, di critica al mercato, di indebolimento della fiducia liberale nella capacità di autoregolazione dei mercati, i partiti socialisti (e affini) non riescono ad approfittarne? Non dovrebbero essere proprio i partiti socialisti, antichi alfieri dell'intervento dello Stato e dell' uso della spesa pubblica per fini di ridistribuzione della ricchezza, i naturali punti di riferimento politico degli elettori in questo tempo di crisi? Il problema è assai complesso e richiede risposte (o tentativi di risposta) a più livelli. Bisogna tener conto della tendenza generale ma anche delle specifiche situazioni nazionali. Sul piano generale si può forse sostenere (come chi scrive ha fatto sul «Corriere Magazine» un paio di settimane fa) che i partiti socialisti non possano approfittare della situazione creata dalla crisi economico-finanziaria perché non esistono più, in Europa, le condizioni sociali e politico-culturali che favorirono i loro successi nel XX secolo. Nelle attuali società individualiste gli antichi ideali di «giustizia sociale» e di uguaglianza a cui i partiti socialisti finalizzavano l'intervento dello Stato e l'espansione dei sistemi di welfare state, non hanno più corso. In tempi di crisi, certamente, si invoca l'intervento dello Stato ma per ragioni squisitamente pragmatiche (bloccare la disoccupazione, tamponare gli effetti sociali perversi della crisi). Nelle ricche società europee di oggi a nessuno, o quasi, importa più nulla di quella «società degli uguali» che i partiti socialisti offrivano come meta degna di essere perseguita in tempi di assai più rigide disuguaglianze di classe. E le destre sono oggi sufficientemente pragmatiche e spregiudicate per gestire l'intervento dello Stato senza bisogno di caricarlo di ingombranti significati ideologici. Le risposte generali, però, corrono sempre il rischio di essere generiche. Bisogna per forza guardare anche alle specificità dei casi. Ad esempio, i laburisti britannici (con la rivoluzione di Blair) e i socialisti spagnoli si erano già liberati dei miti e delle ideologie otto-novecentesche. Oggi pagano soprattutto il fatto di avere governato a lungo nella fase che ha preceduto lo scoppio della crisi. Neppure per capire i guai della sinistra italiana, del Partito democratico, bastano le risposte generali. Anche qui bisogna tener conto delle specificità. La principale delle quali è che la sinistra italiana paga il conto, oltre che delle difficoltà che l'accomunano ai partiti socialisti europei, anche di un ventennio di rimozioni e trasformismi. La verità è che se Berlusconi non fosse esistito, se non fosse entrato in politica nel 1994, la sinistra italiana se lo sarebbe dovuto inventare. Da quindici anni Berlusconi, con la sua presenza, aiuta la sinistra a non fare i conti con se stessa, con il vuoto in cui è precipitata dopo il crollo del muro di Berlino. CONTINUA A PAGINA 13 Un treno merci è deragliato nella notte all’uscita dalla stazione di Viareggio. L’esplosione di due vagoni carichi di gas ha causato una tragedia. La megatruffa del finanziere Madoff, condanna a un secolo e mezzo di carcere Vittime. Numerose le vittime (6 i morti accertati), decine i feriti, molte case crollate. Un treno merci composto da 14 vagoni, proveniente dal porto di La Spezia in direzione Pisa poco dopo aver superato la stazione, che si trova nel centro cittadino, doveva essere deviato su un binario morto. di MASSIMO GAGGI C entocinquanta anni, il massimo della pena. Una sentenza che condanna un uomo, Madoff, protagonista della più grande frode finanziaria della storia, ma anche un sistema: dalle authority, Sec in testa, che non solo non hanno controllato, ma hanno addirittura cestinato allarmi e denunce pervenuti a decine, ai molti finanzieri che, forse, non sono stati soci consapevoli del «grande truffatore», ma di certo hanno chiuso un occhio quando si è trattato di incassare profitti inverosimili, enormemente superiori al capitale investito. Deragliato. Il convoglio è deragliato e i due vagoni cisterna carichi di gpl sono esplosi. Le fiamme e l’onda d’urto hanno investito le case nella strada che fiancheggia i binari. Dieci sono crollate; almeno sei persone sono morte carbonizzate. Una cinquantina gli ustionati. Soccorsi. Nella sede del Commissariato, è stato predisposto un centro operativo per coordinare l’intervento. Davanti al Comune è stato allestito un campo dove sono ricoverati i feriti in condizioni meno gravi. ALLE PAGINE 20 E 21 Fasano, Porqueddu La scena del disastro a Viareggio: i vagoni del merci sono esplosi tra le case ai lati della ferrovia CONTINUA A PAGINA 6 L’appello del Quirinale: «Appuntamento internazionale delicato, fermare le polemiche» Michael Jackson Napolitano chiede la tregua per il G8 L’ORRORE PER LA VITA DELL’ULTIMO DEI DANDY Berlusconi difende il governo: è il più stabile dell’Occidente Appello del presidente Napolitano per il G8: «Una tregua nelle polemiche». Il premier Berlusconi: «Il mio governo è il più stabile dell’Occidente». Giannelli di BERNARD-HENRI LÉVY All’interno I La mossa del Colle: IL RETROSCENA ALLE PAGINE 2 E 3 Breda e Galluzzo tutelare le istituzioni UN INIZIO DI NORMALITÀ di FRANCESCO VERDERAMI ALLE PAGINE 2 E 3 di MASSIMO FRANCO IL PRESIDENTE DELLA CAMERA C Fini: crisi di governo fuori dalla realtà hiedere «una tregua delle polemiche» sull’altare del G8 è il massimo del buonsenso ma anche un passo non ordinario. Se un appello del genere fosse venuto non dal Quirinale ma da Palazzo Chigi, probabilmente il risultato sarebbe stato quello di rinfocolarle. CONTINUA A PAGINA 2 di PAOLA DI CARO A PAGINA 10 nnanzitutto, le cose. Il sacro orrore delle cose. Un’attrezzatura di maschere, corazze, parasole, oggetti instabili, una bolla soffocante e al tempo stesso sovra-ossigenata, chiusa e sovra-esposta, che funzionava come una serra e lo preservava dalla grande contaminazione delle cose. Non solo, come è stato detto, i virus, i germi, i batteri. Ma la vita stessa come un germe. Il vivo come un batterio. CONTINUA A PAGINA 23 Previdenza Da domani serviranno almeno 59 anni d’età e 36 di contributi «Quota 95» per andare in pensione Guida alle misure /4 Falsi invalidi: controlli a tappeto di ENRICO MARRO Nel decreto anti-crisi approvato dal governo, all’articolo 20, sono previsti pieni poteri ai medici Inps contro le false invalidità civili. A PAGINA 29 Da domani, con l’apertura dell’ultima «finestra» prevista nel 2009 per le pensioni di anzianità, debutta il sistema delle quote introdotto nel 2007 dalla riforma Prodi-Damiano. Quindi per la pensione anticipata non basteranno più i 58 anni di età, ma ci vorrà la «quota 95»: 59 anni di età e 36 anni di contributi o 60 anni e 35 di contributi. A PAGINA 29 Per la tua POLIZZA AUTO TO Zurich Connect ct CONVIENE.. L’ORO DI BANKITALIA E IL MODELLO INGLESE Tariffe RC Auto** l governo vuole toccare l’oro della Banca d’Italia, fino a oggi intangibile. È un passaggio delicato, nel quale le esigenze di cassa del Tesoro si intrecciano con le tensioni tra il ministro dell’Economia e il governatore. Merita dunque che se ne parli, cercando di stare ai fatti e alla storia, anche prima dell’esame parlamentare. CONTINUA A PAGINA 8 50€ * in buoni benzina. di MASSIMO MUCCHETTI I O risparmi, o ti regaliamo Generali Allianz S. Fon-SAI 449 € 371 € 435 € Zurich rich Connect 245 € Chiedi un preventivo su .zurich-connect.it 8 Ma solo fino al ! o 30 giugn www o chiama 848.58.50.15 Al solo costo di una chiamata urbana. Zurich Connect è un marchio di Zuritel S.p.A. *Iniziativa soggetta alla presenza di garanzia Furto/Incendio, non disponibile in tutte le aree territoriali. Per le condizioni complete visita il sito o chiama. **Premio per profilo 3 Milano pubblicato su Libretto Assicurazioni 11/2008.