Il mercato elettrico Esperienza italiana di liberalizzazione e market design Corso di Economia e Regolazione delle Public Utilities a.a. 2009/10 - Università di Bologna Dr. Stefano Verde Ph.D in Diritto ed Economia, LL.M in Competition Law & Economics Schema della lezione Cenni sulle caratteristiche del settore La liberalizzazione del settore elettrico • L’impulso comunitario (cenni) • Il decreto Bersani (d.lgs 79/99) • Le tappe successive L’attuale disegno del mercato elettrico • Configurazione del mercato wholesale • Vincoli della trasmissione • Configurazione del mercato retail 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 2 Parte prima I fondamentali del mercato elettrico 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 3 Fondamentali: la filiera elettrica Generazione / Importazione Mercato all’ingrosso (Borsa Elettrica / Contratti Bilaterali OTC) Rete di Trasmissione Nazionale Rete di distribuzione locale Vendita al consumatore finale (industriale o domestico) 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 4 I fondamentali: la domanda di elettricità Domanda di elettricità: • Caratterizzata da importanti fluttuazioni o Stagionali o Settimanali o Giornaliere • Elasticità della domanda nel breve: molto scarsa o è un bene essenziale, il cui uso è derivato o non è sostituibile (soprattutto nel breve periodo!) o “Demand Side Management” (vv. contatori per fasce) • Una maggiore elasticità della domanda nel medio- lungo 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 5 I fondamentali: le fluttuazioni della D Evoluzione prezzo e.e. in Italia nel 2007 e 2008 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 6 I fondamentali: le fluttuazioni della D Evoluzione domanda e prezzo e.e. in Italia nell’ultimo mese 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 7 I fondamentali: le fluttuazioni della D Evoluzione domanda e prezzo (MGP) e.e. in Italia il lunedì 23/11/2009 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 8 I fondamentali: l’offerta di elettricità Elettricità si ottiene da trasformazione di fonti di energia primaria • fossili o tradizionali (carbone, derivati del greggio, gas naturale, nucleare) • rinnovabili (idroelettrico, eolico, fotovoltaico, biomasse, geotermia, …) Fuel Oil 11.61% Other thermals 5.64% Derived gas 1.89% Hydro natural 11.68% Wind 0.76% Hydro pumping 2.22% Other renewables 4.48% Solar 0.001% Geothermal 1.72% Biomass 1.99% Natural Gas 48.35% 25-11-2009 Coal 14.13% Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 9 I fondamentali: l’offerta di elettricità Generazione di e.e. da ciascuna fonte primaria ha caratteristiche proprie: • • • • • Costi fissi e costi variabili Costi di combustibile Tempi e possibilità di ramp-up e di ramp-down Caratteristiche tecniche, rendimenti medi,vita utile Intermittenza o continuità (vv anche programmabili o non programmabili) Il parco di generazione ideale NON esiste, si deve invece perseguire il giusto mix energetico (sicurezza, impatto ambientale, costo medio,…) 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 10 0 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 Idroelettrico grande taglia Idroelettrico piccola taglia Eolico off-shore Quota O&M Eolico on-shore Biogas Biomasse solide Quota investimento Nucleare IGCC Polverino con sequestro carbonio Polverino di carbone Gas Ciclo combinato con sequestro del carbonio Ciclo combinato gas euro/MWh I fondamentali: costi delle diverse fonti Costo annualizzato dell’e.e. per diversa fonte primaria Quota combustibile 250 200 150 100 50 11 I fondamentali: l’offerta di elettricità In conclusione, gli impianti di generazione e.e. possono essere suddivisi in: • Impianti x soddisfare il carico di base (“baseload”) o Es. elevati costi fissi, bassi costi variabili, poca flessibilità, lunghi tempi di avvio (nucleare, carbone) • Impianti di modulazione (“mid-load”) o Es. • Impianti x soddisfare il carico di picco (“peak-load”) o Es. bassi costi fissi, alti costi variabili, alta flessibilità, veloci tempi di accensione e spegnimento (Combined Cycle Gas Turbines, olio combustibile) 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 12 I fondamentali: la trasmissione di e.e. Nelle reti magliate, l’e.e. fluisce lungo il percorso in cui la resistenza è minore (leggi di Kirchoff) → non è possibile seguire il percorso dell’e.e. lungo la rete → percorsi fisici e commerciali dell’e.e. non coincidono! L’e.e., ad oggi, non può essere stoccata (in modo economico) → L’equilibrio tra immissioni in rete e prelievi (cioè tra S e D) deve essere costantemente garantito perché frequenza e tensione della rete non oscillino oltre le bande di tolleranza 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 13 I fondamentali: la trasmissione di e.e. 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 14 Parte seconda La liberalizzazione del settore elettrico 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 15 La liberalizzazione: l’impulso UE La I Direttiva Elettricità (Direttiva 96/92/CE) • • • • • • 25-11-2009 Nuovi impianti di generazione affidati con gara d’appalto o con sistema di autorizzazioni; introdurre Gestore rete di trasmissione, che deve essere indipendente almeno a livello gestionale (managerial unbundling) dalle altre attività della filiera; gestore della rete di distribuzione per ciascuna area identificata; imprese elettriche integrate tengono conti separati per attività come se fossero entità indipendenti (account unbundling) accesso dei terzi alla rete (TPA): negoziato, regolamentato o con figura dell’Acquirente Unico Apertura del mercato a clienti idonei Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 16 La liberalizzazione: l’impulso UE La II Direttiva Elettricità (Direttiva 2003/54/CE) • Autorizzazione nuovi impianti con meccanismi di gara • Separazione giuridica del gestore del sistema di trasmissione (legal unbundling) • Separazione giuridica del gestore del sistema di distribuzione (legal unbundling) • TPA • Apertura del mercato finale: o o 25-11-2009 dal 1 luglio 2004: tutti i clienti non civili dal 1 luglio 2007: tutti i clienti Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 17 La liberalizzazione: l’impulso UE Il “Terzo Pacchetto Energia”: • • • Separazione legale e funzionale non basta: o conflitto di interessi tra operatore di rete e i terzi o non è garantita trasparenza delle informazioni; o incentivi ad investire non sono adeguati La Commissione auspica separazione proprietaria (vietare controllo congiunto in capo ad uno stesso soggetto) oppure soluzione ISO (operatore completamente indipendente da proprietario che opera tutta la gestione rete) Regola di reciprocità per evitare discriminazione con paesi terzi extra-UE (es. Russia) Compromesso uscito da Consiglio UE del 2008 non è una vera separazione proprietaria (“modello ITO”…) 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 18 La liberalizzazione: il d.lgs. 79/99 Il “Decreto Bersani” recepisce la Prima Direttiva: • • • • • • 25-11-2009 liberalizzazione dell’attività di generazione, vendita finale e interscambi con l’estero accesso regolamentato alla rete di trasmissione tramite tariffe definite da AEEG trasmissione e dispacciamento affidate a in concessione a gestore della rete separazione societaria dell’incumbent (Enel) introduzione di nuove figure istituzionali: GRTN, GME, AU cessione di capacità produttiva di Enel (c.d. “Gencos”) per ridurre concentrazione del mercato Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 19 La liberalizzazione: il d.lgs. 79/99 Alcune misure proconcorrenziali nell’attività di generazione e.e.: • impone un tetto massimo alla generazione ed importazione di e.e. imputabile ad un solo operatore, pari al 50%; • semplifica procedure di autorizzazione di nuove centrali → riduce le barriere normative all’ingresso nell’attività di generazione; • impone ad Enel la cessione di almeno 15 GW di capacità di generazione → riduce posizione dominante dell’incumbent 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 20 La liberalizzazione: il d.lgs. 79/99 Alcune misure proconcorrenziali nell’attività della vendita finale: • definisce la tipologia di clienti idonei, ammessi a contrattare l’energia dal fornitore che preferiscono ricorrendo al mercato libero o a contratti bilaterali; • definisce clienti vincolati gli utenti che vengono serviti ex lege dal distributore della propria area geografica. L’energia per i clienti vincolati viene approvvigionata all’ingrosso dall’AU; 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 21 La liberalizzazione: altri interventi Legge 234/04 (“Legge Marzano”): recepisce alcune disposizioni della Seconda Direttiva: • dal 1 luglio 2007 tutti i clienti possono scegliere di essere riforniti sul mercato libero (l. 234/2004). Alcune tipologie di clienti che non hanno ancora optato per il mercato libero possono rimanere nel c.d. mercato di maggior tutela o nel mercato di salvaguardia (temporaneamente) 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 22 Parte terza L’attuale disegno del mercato elettrico 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 23 Market design: introduzione Disegno di mercato che emerge da processo di liberalizzazione delle fasi della filiera che sono concorrenziali (es. generazione, importazione, vendita) • disegno delle attività di vendita all’ingrosso (wholesale) • disegno delle attività di vendita al dettaglio (retail) • disegno dei mercati per la risoluzione di congestioni e per il dispacciamento 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 24 Market design: mercato all’ingrosso E.e. all’ingrosso in Italia può essere scambiata tra gli operatori secondo due modalità: • Contratti bilaterali o contratti “OTC” (Over The Counter) o negoziati direttamente tra le parti, vanno registrati su una Piattaforma che tiene traccia dei volumi scambiati, rimane un rischio credito di controparte • “Borsa elettrica” o è un insieme di mercati che permette lo scambio di e.e. con una controparte centrale (GME) a prezzi prevalenti ora per ora (risultato di algoritmo) 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 25 Market design: la Borsa elettrica Borsa elettrica si articola in più mercati successivi fra loro: • MGP, Mercato del Giorno Prima, si tiene nel D-1 e restituisce come esito un valore di prezzo per ciascuna ora del giorno D (per ciascuna zona, vv infra) • MI, Mercato Infragiornaliero, per adesso si tiene dopo il MGP sempre in D-1, in futuro sarà esteso anche al giorno D • MSD, Mercato dei Servizi di Dispacciamento, serve a Terna (operatore rete) per procurarsi le “riserve terziarie” (vv. infra) 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 26 Market design: MGP • MGP è la sessione di mercato più importante, in cui • • • • 25-11-2009 viene scambiata la maggior parte dei volumi di e.e. La sessione MGP si chiude alle 9.00 del D-1 Gli operatori offrono volumi di e.e. ad un prezzo per ciascuna delle ore del giorno D Il gestore del mercato (GME) ricostruisce la curva di offerta aggregata per ciascuna ora e la relativa curva di domanda e perviene ad un prezzo di equilibrio per ciascuna ora (e ciascuna zona, vv infra) Si impiega il metodo del System Marginal Price (in alternativa si potrebbe ricorrere al sistema Pay-AsBid Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 27 Market design: MGP e zone • La rete di trasmissione impone dei vincoli massimi alla trasmissione di energia da una zona all’altra → l’algoritmo del GME tiene conto anche del rispetto di tali vincoli (congestioni di rete) • La violazione di un vincolo di trasmissione fra due zone determina la separazione tra due zone, c.d. market splitting → verrà trasferita la quantità massima di e.e. tra le zone e si formeranno due differenti prezzi zonali • La media ponderata dei diversi prezzi zonali è il PUN, Prezzo Unico Nazionale 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 28 Market design: perché i prezzi zonali • I prezzi zonali hanno un valore segnaletico per identificare le zone del mercato in cui l’e.e. ha un valore maggiore (a causa delle congestioni o della scarsa capacità installata) • Al fine di non discriminare tra gli utenti di diverse zone del paese, chi ACQUISTA in Borsa e.e. compra sempre pagando il PUN • Al contrario, chi immette e.e. nel sistema (cioè chi la produce) viene remunerato al Prezzo Zonale dell’area in cui immette • PERCHE’? 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 29 Market design: il MI • Il Mercato Infragiornaliero (MI) fino al mese scorso era “Mercato di Aggiustamento” • Il suo ruolo per il momento è ancora quello di un mercato di aggiustamento delle offerte del MGP • In prospettiva dovrebbe fungere da mercato in negoziazione continua tra MGP e MSD, diventando quindi davvero un Mercato Infragiornaliero, come disposto dalle normativa UE • Perché c’è interesse per mercato intraday? o 25-11-2009 Più ci si avvicina al momento della consegna dell’e.e., maggiori sono le informazioni a disposizione degli operatori per decidere se/come offrire la propria produzione → riduce scelte in asimmetria informativa Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 30 Market design: il MSD • Il Mercato dei Servizi di Dispacciamento serve all’operatore della rete (TERNA) per approvvigionarsi dei c.d. “servizi di dispacciamento” • Perché c’è bisogno dei servizi di dispacciamento? E.e. NON è immagazzinabile, quindi deve essere garantito in OGNI istante l’equilibrio tra S e D tale da mantenere la frequenza della rete entro una banda di oscillazione accettabile per il sistema 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 31 Market design: le riserve a disposizione • Se l’e.e. fosse immagazzinabile, si potrebbe ricorrere a STOCCAGGI (vv. gas) per colmare in ogni momento i disequilibri tra domanda (prelievi dalla rete) e offerta (immissioni in rete) Esistono forme di riserva anche dell’e.e. • “Riserva di regolazione”: alcuni impianti che rispettano determinate caratteristiche tecniche devono essere dotati della strumentazione necessaria e mantenere una porzione della propria capacità per rispondere automaticamente e in tempo reale ad eventuali deviazioni della frequenza della rete dalla frequenza obiettivo 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 32 Market design: le riserve a disposizione • “Riserva secondaria”: è chiamata in azione circa un minuto dopo il verificarsi del disequilibrio, dal gestore della rete a mezzo di impulsi e viene remunerata all’operatore. Serve per “liberare” la riserva primaria. • “Riserva operativa o sostitutiva”: viene chiamata dal gestore della rete per essere resa disponibile a partire da 10/15 minuti dopo il verificarsi del disequilibrio. “Libera” riserva secondaria. Viene remunerata secondo gli esiti del MSD 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 33 Market design: il MSD • MSD: o mercato in cui operatori offrono la disponibilità ad essere chiamati a incrementare o ridurre la propria generazione, dietro remunerazione, per risolvere le eventuali congestioni della rete o serve a Terna per avere a disposizione una capacità di riserva con cui rispondere a disequilibri persistenti o a deviazioni dalle previsioni circa la domanda e/o l’offerta di e.e. formulata al D-1 o Il sistema con cui le offerte vengono accettate è del tipo pay-as-bid • È attesa una riforma dell’MSD dal 2010 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 34 Market design: vincoli di rete con estero • I fenomeni di congestione che determinano la separazione fra le diverse zone del mercato italiano valgono anche per le linee di interconnessione con l’estero • In questo caso i mercati hanno ancora carattere nazionale, ma il flusso massimo di import/export è influenzato dalla capacità della linea di interconnessione • Teoricamente, se la capacità di interconnessione fosse illimitata, dovrebbe esistere un solo prezzo per tutti i mercati interconnessi, invece… 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 35 Market design: i vincoli della rete UE 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 36 Market design: mercato finale Esiste mercato libero da cui qlq cliente può approvvigionarsi Alcune tipologie di utente che non sono ancora state costrette a migrare al mercato libero (es. clienti domestici e “piccole imprese”) possono invece restare nel mercato di maggior tutela: • Approvvigionate secondo le condizioni economiche di maggior tutela stabilite trimestralmente dall’AEEG in base ad andamento combustibili, recupero oneri, costi trasmissione, … 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 37 Market design: mercato finale Anche in questo caso non vi è più coincidenza tra chi approvvigiona commercialmente il cliente (venditore) e chi lo approvvigiona fisicamente (distributore locale). • Prima della liberalizzazione nella fase retail distributore = venditore • Adesso è complesso rapporto da definire soprattutto in caso di inadempimenti contrattuali di una delle parti 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 38 Riferimenti bibliografici per il corso Marzi G., “Concorrenza e regolazione nel settore elettrico”, Carocci editore, 2006, capp. 2, 3.1, 3.2, 3.3, 3.6, 4.3, 4.4., 9.1, 9.2 25-11-2009 Economia e Regolazione delle Public Utilities - a.a. 2009/10 39