46 — contemporanea
L’«Arcibaldo»
di Mario Pagotto
conquista Modena
«La struttura di Arcibaldo è decisamente classica, con le
forme della nostra tradizione, ovvero la scansione in recitativi e arie strofiche. Questi ultimi sono brani assolutamente
cantabili e conservano la loro natura spiccatamente melodica. La melodia è da sempre una linea guida nella mia scrittura, ma in questo caso ho enfatizzato ancora di più questo aspetto pensando che fosse molto utile per arrivare a un
pubblico giovane e sostanzialmente nuovo a questo genere di spettacolo. Rispetto alla forma operistica tradizionale,
io e la librettista abbiamo pensato di aggiungere la presenza
di un narratore fuori scena. La sua funzione è quella di guidare il pubblico nello svolgimento del racconto e mantenercibaldo Sonivari e il misterioso caso della musica
re viva l’attenzione, creando una sorta di stacco rispetto alscomparsa – l’opera musicale per ragazzi creata da Mario
la parte musicale. Il personaggio è pensato per un attore fuPagotto su libretto di Anna Valentini e data in prima assonambolico, irriverente, ironico, preso a prestito in gran parluta al Teatro Comunale di Modena a novembre – ha riscosso consente dal musical. Sono molti i richiami musicali presenti nelso unanime di pubblico e critica. Il musicista illustra il suo procedimenla sua parte, quando ad esempio parla dei diversi strumento compositivo all’interno di un genere per lui inedito. Le note di regia di
ti, che danno l’occasione di creare una sorta di contrappunAlessandra Panzavolta ci aiutano poi a entrare nel vivo della vicenda e
to umoristico fra lui e l’orchestra. La scelta registica è andaspiegano i criteri adottati per questa fortunata rappresentazione.
ta in direzione di una sua interazione anche fisica con i musicisti. Questo procedimento dà al pubblico l’opportunità di non vivere l’orchestra come presenza nascosta, come accade di solito nell’opera lirica, ma di poterla scoprire insieme ai suoi segreti, ovvero agli strumenti musicali utilizzati e agli effetti che creano. Anche per questa ragione ho voluto usare strumenti tradizionali con i quali i bambini hanno meno familiarità, come il fagotto, il clarinetto o il flauto. […] Le voci hanno un’impostazione lirica classica, ad eccezione, naturalmente, del narratore. […] Credo che la cosa fondamentale sia non annoiare i bambini. In questo mi ha aiutato molto
il modo in cui è strutturato il libretto, con i
tocchi ironici che loro sicuramente coglieranno. Il dosaggio che abbiamo cercato con
Anna Valentini per la lunghezza delle arie e
delle scene è sempre studiato per non creaArcibaldo Sonivari e il misterioso caso della musica scomparsa
re sproporzioni, e favorire al contrario una
situazione di movimento costante e di interesse che non lasci spazio a distrazioni». ◼
Applaudita l’opera
per ragazzi su libretto
di Anna Valentini
contemporanea
A
«Volete sapere come mi è venuta l’idea del libretto di Arcibaldo? Capita, viaggiando, di visitare luoghi incantevoli, Paesi dove le case sono sempre imbiancate di fresco, i balconi fioriti e il prato d’un verde
straordinariamente uniforme. È meraviglioso vedersi attorniati di tale ordine ed eleganza. Pare, peraltro, che questa propensione sia contagiosa, perché ogni particolare è curato con meticolosità ovunque, in
tutte le case della strada e in tutte le strade del paese. Eccezionale! Ma
c’è un però… Succede, talvolta, che la dedizione per questo tipo di cose prenda la mano e, visto che è fortemente contagiosa, chi ne ha fatto motivo di vanto, ne diventi vittima. Conoscete per caso qualcuno
che distende il bucato per ordine digradante di colore? Oppure che si
arrampichi sul tetto a spazzare quel velo di muffa che si è formato sulle tegole? O, ancora, avete mai visto qualcuno che durante una bella
nevicata esce in cortile con un secchio d’acqua bollente per togliere
immediatamente tutto quel bianco dal cancello? Io, vi giuro, l’ho visto. Ho pensato: ecco, è stato contagiato! Ora passerà tutto il suo tempo a rendere meravigliosamente curata la sua casa, così che non gli rimarrà un attimo per sedersi e godersela. Così come non riuscirà mai
più a darsi il tempo di “oziare” per leggersi un buon libro, ascoltare
musica o, semplicemente, ammirare un tramonto. All’esterno, tutto perfetto, ma dentro? Dentro, in fondo al cuore, che confusione.
E quante ragnatele! Ecco, in un paese così, prima o poi, arriva Maga Batticuore…»
Anna Valentini
estratto dell’intervista a cura di Alessandro Roveri,
consultabile integralmente presso: www.teatrocomunalemodena.it/lirica
«Come spesso accade, le favole esprimono metafore della vita, in cui i buoni sentimenti e la fantasia sono in grado di portare il lieto fine, anche se talvolta aiutati in abbondanza da incantesimi, sortilegi e battaglie a colpi di pozioni magiche. Anche il nostro Arcibaldo non si esime dal raccontarci un enigma;
è scomparsa la musica da un regno lontano, in realtà molto vicino a noi, abitato da esseri stravaganti che hanno perso il contatto con il proprio cuore… tra loro però abita anche un signore
che ha per dono la capacità di risolvere misteri… ma che in questo caso riuscirà a risolvere solo con la collaborazione degli amici… Ho pensato dunque di raccontare la favola come una metafora della nostra vita attuale, dove sempre più ci dimentichiamo di giocare con la fantasia e di lasciare libero spazio alla creatività. I personaggi dell’opera diventano così la rappresentazione umana delle arti (musica, danza, poesia e pittura…) che collaborando tra loro e sorreggendosi sulla logica e sull’impegno,
riescono a sconfiggere le paure che ognuno di noi deve superare
nella vita per ritrovare con serietà il desiderio del gioco, e del saper vivere in allegria con chi ci vive a fianco, accettandone il carattere e le diversità sociali e culturali».
Alessandra Panzavolta
ritratti
contemporanea — 47
Le note «politiche
e sperimentali»
di Giovanni Mancuso
simi ragazzini che tiravano di coca. Sono rimasto impressionato dalla reale vicinanza dei problemi che solitamente vengono collocati in un «immaginario altro», televisivo e lontano. L’impegno nella realtà concreta caratterizza da molto tempo la mia attività artistica. In questo senso, sento pressante la questione politica e trovo che molti
artisti (musicisti, ma anche attori, registi, ecc.) si limitino
alla denuncia parziale e sorniona degli accadimenti, mendi Andrea Oddone Martin
tre latitano nel merito delle questioni, per esempio quando
potrebbero esporsi con nomi, invece di far aleggiare prea freddo in questa Venezia dicembrina, attraverso la foschia
senze. Alcuni dei miei progetti musicali sono «dedicati»
ci viene incontro la figura giovanile (e di indiscutibile
espressamente.
ascendenza zappiana) di Giovanni Mancuso.
A questo primario impegno nei contenuti dei tuoi laCompositore attivissimo ed impegnato, ha fondato
vori corrisponde un passaggio in secondo piano degli
nel 1991 l’ensemble e gruppo di studio Laboratoaspetti squisitamente musicali?
Dopo qualche numero di
rio Novamusica con il quale svolge intensa atNaturalmente no, la mia ricerca prettività concertistica come pianista e direttore in
interruzione forzata per mancanza
tamente musicale continua incessantedi spazio, riprendono ora i «Ritratti» di
Italia, Francia, Germania, Portogallo, Spamente. Da molto tempo, precisamencompositori del nostro territorio.
gna, Libano, Norvegia. Ci introduce direttate dal 1994, aggiorno regolarmente il
Ora la volta di Giovanni Mancuso, che
mente nell’essenza della sua attualità musicamio diario, con tutti gli avvenimenti e
anche in precedenza abbiamo incontrato
le. Qual è il pensiero che regge la poetica delle riflessioni quotidiane. La raccolta è
la tua musica?
nelle nostre pagine nella doppia veste
ormai considerevole e i frammenti che
di musicista e studioso.
Per me la musica in sé e per sé non esia volte mi capita di rileggere, con il conste. A me non interessa la composizione
seguente feed-back mnemonico, mi perdelle «notine», della paludata forma esteriomettono una costante autoriflessione nelre del suono. È da molto tempo che ho smesla maturazione evolutiva del mio operare arso di comporre ed eseguire musica «fine a se stestistico. Alcune produzioni, come per fare un sosa», nella consueta veste propositiva classicamente adottata. Mi interessano i contenuti, parto sempre dal pensiero progettuale. Gran parte del tempo che devolvo alle mie
contemporanea
F
Giovanni Mancuso con la figlia
composizioni riguarda appunto la fase di localizzazione,
di pianificazione e organizzazione del pensiero. Per scrivere le note ci metto due giorni; probabilmente queste saranno una parte del risultato che può consistere anche di
proiezioni, di immagini. Il mio ultimo lavoro discografico, Black Film, potrebbe essere esemplare. Potrei dire che
è un atteggiamento musicale che sconfina nel «registico»;
ho un rapporto molto visivo, se si può dire, con il mondo
dei suoni.
I progetti, allora, non fanno da sfondo alla dimensione sonora della
tua musica ma ne diventano il nucleo generativo. In quale maniera si
collocano nella nostra realtà quotidiana?
Credo che l’arte musicale debba doverosamente calarsi e
vivere nel quotidiano. Una mattina mi è capitato di aprire
la finestra della mia casa a Venezia, e vedere dei giovanis-
Laboratorio musicale al Teatro Malibran, 2007
lo esempio Alphabeth Music, mi hanno permesso di identificare un campo musicale che da allora attira sempre più il
mio interesse. Ora sono molto attento alle relazioni che si
creano all’interno di regioni musicali definite, tra strutture
(micro o macro) indipendenti. Gli organismi che si vengono a creare manifestano delle autonomie sorprendenti nel
direzionare a loro volta le scelte della loro vitalità. Anche il
luogo geometrico delle linee sta attirando la mia attenzione in questi ultimi tempi. Posso dire che nella mia musica
coesistono due aspetti apparentemente distanti ma che diventano per me naturalmente complementari: l’astrazione speculativa e l’impegno nella concretezza quotidiana. ◼
48 — contemporanea
La musica
contemporanea
in Russia
provocato dall’esodo da parte dei migliori musicisti successivo al crollo dell’Unione Sovietica. Con i suoi leader passati oltre cortina, l’ attuale ambiente musicale offre pochissimi punti di vendita e altrettanto scarse occasioni di rappresentazione, ed è una vera meraviglia che la musica contemporanea colta sia così supportata dal pubblico, composto, oltre che dai musicisti, per la maggior parte da studenti… Pensate che a ogni concerto ci sono in media 600-700
persone!
di Roberto Rusconi
Quali sono le specificità della vostra rassegna?
Il Festival Autunnale di Mosca è un forum che conta su
uesto articolo nasce in un freddo pomeriggio di nouna vasta adesione di compositori provenienti da tutta l’Euvembre a Mosca, durante il Festival Autunnale di Musiropa, e al di là dell’aspetto puramente musicale la nostra atca Contemporanea 2008. In
tività apre molte opportunità per
quell’occasione ho inconesempio nel campo dell’applicatrato Yuri Kasparov, docente di comzione reale di software musicali
Il 20 dicembre al Centro Culturale Candiani –
posizione al Conservatorio «Ciaikoe di interfaccia hardware. Siamo
nell’ambito di Intrasonus 2008-2009, la tentacovskij» e fondatore del Moscow Contemmolto attenti alla multimedialiporary Music Ensemble, realtà che da
lare e stratificata rassegna diretta da Roberto Rutà e spesso rappresentiamo opere
diciott’anni cerca di diffondere la nuosconi – si è esibito il Moscow Contemporary Muamericane ed europee, cercando di
sic Ensemble, fondato da Yuri Kasparov. Lo stesva musica nel proprio Paese e all’estero.
presentare sempre una moltepliciso Rusconi ha realizzato qualche giorno prima
L’intervista è stata effettuata all’intertà di offerte differenti. Per contiquesta conversazione con il musicista russo.
no del Centro per la Musica Contemnuare con le esemplificazioni, ulporanea (CCMM) che è stato costituitimamente vicina al nostro spirito
to nel 1993 come dipartimento indipenè stata l’opera di Salvatore Sciarridente all’interno del Conservatorio cittadino. Il CCMM – oltre a orno, che è stata oggetto di una dettagliata retrospettiva.
ganizzare il già citato Festival Autunnale – svolge un ruolo di priPiù in generale, quali sono le poetiche prevalenti oggi in Russia?
mo piano per lo sviluppo dell’arte musicale contemporanea in Russia,
Da più parti si rileva la necessità di porre l’accento su sosostenendo e promuovendo la composizione di nuove opere. Il maestro
norità più tradizionali e su elementi appartenenti al «clasha la sigaretta accesa, un bicchiere di vino rosso in mano e il gagliarsicismo», come l’armonia e la melodia. Tuttavia è ancora
detto della Legion D’onore Francese sulla giacca. Comincia a parlarfortemente presente un approccio compositivo ed esecumi della situazione precaria in cui deve operare.
tivo favorevole alle iniziative stilisticamente radicali, anPer il festival di quest’anno abbiamo ricevuto qualche fonche se raramente si raggiungono gli estremi di un composido dal Ministero della Cultura, ma spesso dobbiamo suonatore come Helmut Lachenmann. Purtroppo la nuova mure gratuitamente e supplicare gli ensemble di ridurre il loro
sica è sostanzialmente trascurata dai principali esecutocachet. Fortunatamente il Conservatorio di Mosca ha ottiri russi, anche se esistono eccezioni eccellenti, tra cui simi rapporti con i migliori gruppi di musica contemporanea
curamente Alexei Lyubimov, considerato unanimemente
europei e questo facilita gli scambi, altrimenti non potremcome il nostro miglior pianista vivente. Importanti sono
mo permetterci di continuare. La nuova musica in Russia
state le sue interpretazioni della meditativa Dichiarazione di
avrebbe veramente bisogno di un angelo in forma di culAlexander Knaifel e delle Varianti di Morton Feldman. Se
tural business manager, qualcuno come Pierre Boulez, Elliott
devo parlare dei principali autori, nomino senz’altro ValenCarter, o, più vicino a casa, Sofia Gubaidulina. Nonostantin Silvestrov, autore post-impressionistico ricco di invente tutto questo, la vita musicale nel mio Paese è ricchissima.
tiva: la sua tonificante opera incarna un’inarrestabile afferPer fare un solo esempio
mazione delle frequencito Vladimir Martynov,
ze e la loro successiva
uno dei più importanti
aggregazione in un cotra i nostri compositori
stante flusso, sostenuto
(anche se recentemente
dalla vivacità del ritmo.
ha proclamato che l’erà
Importante ed estredel compositore è finita
mamente apprezzata è
per sempre...). Ma il vepoi divenuta di recenro problema è che dote l’opera di Martynov,
po Shostakovich – che
la cui musica è immersa
era riuscito a interpretanel folklore russo e nel
re i gusti nazionali e a sucanto e medievalismo
scitare interesse in tutto
ortodosso. Comunque
il mondo – il mio paese
molti altri sono i comnon ha più prodotto fipositori interessanti, da
gure che sapessero geAlexander Wustin a Yustire anche «imprendiri Vorontsov, per passare
torialmente», oltre che a
poi ai piú giovani come
livello creativo, la nuoNikolay Khrust, Vladiva musica. E in ogni camir Gorlinsky, Olga Boso non si può sottovaluchikhina, Andrey KuliMoscow Contemporary Music Ensemble
tare l’effetto dirompente
gin e Alessio Syumak. ◼
Un incontro con Yuri Kasparov
contemporanea
Q
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L`«Arcibaldo» di Mario Pagotto conquista Modena