LA SELEZIONE DEL PERSONALE Le tecniche più efficaci per selezionare personale in grado di fare la differenza IL PUNTO DI PARTENZA SIETE D’ACCORDO NEL VOLER ESPANDERE LA VOSTRA AZIENDA? PERCHÉ FARE SELEZIONE? QUANDO FARLA? Spesso le aziende avviano selezioni solo per contrastare le emergenze (turn over, mancata previsione, espansione improvvisa…) OPERARE PER CONTRASTARE LE EMERGENZE HA COSTI MAGGIORI E PRODUCE MENO RISULTATI LA SELEZIONE COME ATTIVITÀ ORDINARIA La selezione del personale è una funzione ordinaria di ogni azienda che intenda espandersi, consolidare la propria posizione sul mercato, migliorare la redditività, elevare la qualità del proprio staff L’EFFETTO CENTRIFUGA Inserendo in azienda persone di qualità più elevata, si viene a creare un EFFETTO CENTRIFUGA: le persone più scarse dell’organico vengono centrifugate all’esterno dal gruppo che non è più disposto a tollerare le loro scarse prestazioni LO SCOPO DELLA SELEZIONE La selezione del personale ha tre scopi fondamentali: Introdurre nuova linfa in azienda Eliminare gli “scollaboratori” Aumentare progressivamente la qualità delle risorse umane in azienda INSERIRE PERSONE COSTA…. PRIMA REGOLA ORGANIZZATIVA: NON SI CREA ESPANSIONE RISPARMIANDO, SI CREA ESPANSIONE INVESTENDO LA SELEZIONE È UN INVESTIMENTO Una selezione che non può contare su un budget adeguato… non decollerà! LE PERSONE IN GRADO DI FARE LA DIFFERENZA COSTANO !! QUANTO COSTA INSERIRE UN VENDITORE? Inserire un venditore in azienda costa mediamente 20.000 euro Costo annunci (per avere la qualità devo avere la quantità) Costo selezione (test, colloqui e tempo) Costo formazione Costo affiancamento Costo turn over IO NON HO BISOGNO DI ALTRE PERSONE…. Se foste il proprietario di una squadra di calcio e domattina si presentasse Shevchenko, gli direste che non c’è posto per lui? Nella vostra azienda non avete bisogno di campioni? Ma non li troverete mai finché non iniziate a cercarli…. A cosa serve allora essere in selezione sempre? Serve a migliorare la qualità del gruppo Qualità = miglior servizio al cliente, più business, idee nuove, persone motivate, ecc. Tutto questo crea l’effetto centrifuga PROCEDURA PER GESTIRE UNA SELEZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Pubblicare l’annuncio Verificare da curriculum i requisiti strettamente tecnici Somministrare l’ H.T.A. test Effettuare i colloqui di selezione Inserire la persona scelta DA EVITARE... Scartare alcuni candidati sulla base dell’impressione o della sensazione a pelle Fare il colloquio prima del test Inserire la persona solo sulla base del test senza aver fatto il colloquio Illudersi che una volta scelta la persona il lavoro sia finito... LE FASI DELLA SELEZIONE L’ANNUNCIO si occupa di QUANTITÀ Con il TEST e il COLLOQUIO ci si garantisce la QUALITÀ La FORMAZIONE e gli AFFIANCAMENTI determinano la REDDITIVITÀ LA QUANTITÀ: L’ANNUNCIO DI SELEZIONE SCOPO DELL’ANNUNCIO DI SELEZIONE LO SCOPO NEL PUBBLICARE UN ANNUNCIO DI SELEZIONE É QUELLO DI AVERE A DISPOSIZIONE UN’AMPIA ROSA DI CANDIDATI DA VALUTARE L’ANNUNCIO NON FA LA SELEZIONE MA SI OCCUPA DI CREARE UN DESIDERIO VERSO L’IMPIEGO CHE STIAMO PROPONENDO ALCUNI PRINCIPI DI MARKETING A CARATTERE GENERALE SFORZO Farsi Riconoscere Farsi Conoscere Esserci RENDIMENTO DA ANNUNCI COME FARSI RICONOSCERE? L’ANNUNCIO DEVE: Attrarre Interessare Veicolare il messaggio PRINCIPI DI MARKETING APPLICATI ALL’ANNUNCIO DI SELEZIONE Anche se in ogni selezione sarà una la sorgente da cui arriva il campione, tutti i mezzi di comunicazione vanno utilizzati I MEZZI DA UTILIZZARE Quotidiani Giornali gratuiti di ricerca personale Riviste del settore Siti Internet Radio Volantini - Affissioni Passaparola Amici - conoscenti Clienti - fornitori Scuole: liste diplomati Università: liste laureati Liste di collocamento Camera di Commercio Enti di formazione (corsi specializzazione - master) Associazioni di categoria Società lavoro interinale Società ricerca personale (banche dati) LA QUALITÀ: CV - TEST - COLLOQUIO 150 100 50 CURRICULUM VITAE Ncihed90qwndn xa nsaèp0ehjqwmcas ni0fncansèxdM nfièidhnasposa nidyèfndpàjgsdgè nisdfèhidsnfdsp ndsfoyhfnbdsad bddòfsdbfsàfbfsddsfnàsd bsdufgbàsasc 0 -5 0 -1 0 0 -1 5 0 IL CURRICULUM VITAE Circa il 30% dei curricula contiene informazioni scorrette riguardo alla preparazione e all’addestramento del candidato. Il curriculum è la brochure personale del candidato. Indica solamente i lati positivi. Nella vostra brochure aziendale, parlate anche dei vostri clienti insoddisfatti o dei vostri punti deboli? L’USO DEL CURRICULUM Il curriculum vitae non deve essere lo strumento principale per fare la selezione, ma solo il supporto per verificare i requisiti tecnici essenziali NON USATE IL CURRICULUM PER FARE UN PRESCREENING DEI CANDIDATI! Altrimenti farete un prescreening basandovi sulla capacità di presentarsi del candidato. IL COLLOQUIO DI SELEZIONE SCOPO DEL COLLOQUIO DI SELEZIONE CAPIRE L’INVESTIMENTO CHE DOVREMO FARE SU OGNI PERSONA PER RIUSCIRE A RENDERLA PRODUTTIVA DATO: UNA PERSONA CHE VIENE A FARE UN COLLOQUIO DI SELEZIONE NELLA MAGGIOR PARTE DEI CASI NON HA OTTENUTO IL SUCCESSO IN UN’ALTRA AZIENDA. DOBBIAMO COMPRENDERE PERCHÈ E VALUTARE SE LA NOSTRA AZIENDA E’ IN GRADO DI RENDERLA PRODUTTIVA. L’ERRORE PIÙ COMUNE Fare un colloquio di MOTIVAZIONE invece di un colloquio di SELEZIONE Il colloquio di selezione mira a far emergere e ad approfondire le negatività del candidato per capire come possono influenzare l’azienda. Il colloquio di motivazione punta sulle positività della persona in esame. Confonderli E’ FATALE! IL COLLOQUIO È UN PROCESSO FATTO DI STRATEGIA E TATTICA La pianificazione tattica viene usata per vincere una battaglia, mentre la strategia è ciò che si usa per vincere la guerra. COME CONDURRE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE LE STRATEGIE STRATEGIA 1: Essere preparati E adesso… cosa gli chiedo? Fate in modo che le prime impressioni del candidato siano favorevoli Scegliete il luogo adatto Studiate in precedenza curriculum e test Preparatevi i punti che intendete verificare STRATEGIA 2: Mantenere una buona comunicazione Svolgete il colloquio su di un tono amichevole Fate in modo che il candidato non si chiuda Evitate le domande che nascondono una critica STRATEGIA 3: Meno parla il selezionatore e meglio è! Fantastico… Questo candidato la pensa proprio come me!!! Bla bla bla… Lo scopo del colloquio è RACCOGLIERE informazioni… non fornirle! Il candidato dovrebbe parlare per l’80% del tempo Non descrivete l’azienda prima di aver analizzato il candidato STRATEGIA 4: Invadere la privacy Spiegate ai candidati che il vostro lavoro è fare domande: un selezionatore timido è come un venditore che ha paura di chiedere Non abbiate paura ad affrontare argomenti personali Se non capite qualcosa… IL NOSTRO OBIETTIVO: CAPIRE Un'investigazione viene condotta seguendo i punti poco chiari o che non riuscite a spiegarvi. Il vostro obiettivo come selezionatori sono LE COSE DEL CANDIDATO CHE NON CAPITE O CHE VI SEMBRANO STRANE. L'errore più grave che potete fare durante un colloquio di selezione è quello di ignorare le cose che non capite riguardo al candidato o di essere tolleranti in proposito. In quel caso DOVETE FARE DOMANDE. E se emergono altre cose che non capite, fate altre domande fino a quando la spiegazione che il candidato vi fornisce non vi soddisfa. STRATEGIA 5: Approfondire i fatti contrastanti Quando si incontrano due fatti che si contraddicono, uno o entrambi sono FALSI. Bisogna continuare a porre domande su di essi finché la situazione non riacquista un senso logico ALCUNI ESEMPI DI FATTI CONTRASTANTI Stiamo andando molto bene come azienda, detto da un venditore che si presenta con una macchina vecchia di 6 anni. O la macchina non è sua oppure la sua azienda non sta poi andando così bene. “ero il direttore marketing”, detto da un candidato che nell’azienda in cui ricopriva tale ruolo non conosceva i riscontri delle proprie attività di marketing riflessi sulle vendite… “Ho portato la rete commerciale da 5 a 25 venditori”, detto da una persona che negli impieghi successivi ha sempre lavorato come agente, è un altro esempio. Magari era stato il suo superiore diretto a portare la rete commerciale da 5 a 25 venditori, di certo non lei. Osservate ciò che è ovvio nel candidato Confrontate ciò che il candidato dice di sé con quanto mostra di sé durante tutto l’incontro Non fatevi influenzare Che brava!!! 1) 2) 3) In caso di dubbio date ragione al Test Il valore relativo delle informazioni: Il test Ciò che si può osservare Ciò che viene detto STRATEGIA 6: Non fare domande - risposta Evitate accuratamente le domande che suggeriscono l’ovvia risposta Evitate le affermazioni che faranno da risposta alle successive domande Fare domande aperte ? sì ? no Evitate le domande che abbiano solo un sì o un no come risposta Trasformate in domande le risposte troppo brevi chiedendo “Perché?” o “In che senso?” ESEMPI CORRETTI E SCORRETTI SECONDO LEI I RAPPORTI INTERPERSONALI SONO IMPORTANTI? Domanda corretta: COME GIUDICA LE PERSONE CHE COLLABORAVANO CON LEI? CHE TIPO DI PROBLEMI AVEVA CON LORO? (PRESTARE ATTENZIONE AL CRITICISMO) ESEMPI CORRETTI E SCORRETTI SECONDO LEI È IMPORTANTE CERCARE NUOVI CLIENTI? Domanda corretta: HA COLLABORATO CON QUESTA AZIENDA PER DUE ANNI. COM’ERA ORGANIZZATA LA SUA GIORNATA? E LA SUA SETTIMANA? ESEMPI CORRETTI E SCORRETTI SI CONSIDERA UNA PERSONA AUTONOMA? Domanda corretta: CHE COSA SI ASPETTA DAL SUO SUPERIORE DIRETTO? QUALI SONO LE CARATTERISTICHE DEL SUO SUPERIORE OTTIMALE? PERCHÈ? ESERCIZIO Compilate domande aperte per le seguenti domande che hanno già la risposta al loro interno: Le piace lavorare al computer? Il lavoro di squadra ha una grande importanza nella nostra azienda. Lei cosa ne pensa? Secondo lei la qualità e l’attenzione al cliente sono importanti? STRATEGIE 1. ARRIVARE PREPARATI 2. MANTENERE UNA BUONA COMUNICAZIONE 3. MENO PARLA IL SELEZIONATORE MEGLIO È 4. INVADERE LA PRIVACY 5. APPROFONDIRE I FATTI CONTRASTANTI 6. NON FARE DOMANDE CHE CONTENGANO LA RISPOSTA COME CONDURRE IL COLLOQUIO DI SELEZIONE LE TATTICHE PROCEDURA PER IL COLLOQUIO 1. Prepararsi per il colloquio (studiare curriculum e test) 2. Presentarsi al candidato spiegandogli che gli verranno fatte molte domande e che ciò è anche nel suo interesse 3. Prendere il curriculum ( o un foglio di carta), analizzare i lavori del candidato partendo dal più remoto e verificare: a) Quando ha cominciato in azienda (MESE e ANNO) e quando ha interrotto (MESE e ANNO) b) Come si svolgeva il lavoro (cosa faceva, come, con chi…) c) Quali sono i risultati di cui va fiero in quell’azienda d) Quali sono state le ragioni del cambiamento di attività. Metterle in discussione PROCEDURA PER IL COLLOQUIO 4. Verificare la competenza tecnica 5. Verificare la motivazione 6. Verificare le lacune del test e qualsiasi altra cosa interessi 7. Presentare l’azienda e l’opportunità di lavoro 8. Congedarsi dal candidato (se è interessante, prendere subito accordi per cominciare) IL COLLOQUIO ACCORDO Presentarsi alla persona e dirle che le si faranno varie domande Spiegarle come questo è anche nel suo interesse Ottenere l’accordo sul procedere in tal senso ANALISI DEL LAVORO : LA DURATA CHIEDERE INIZIO E FINE DEI LAVORI A livello ottimale la persona dovrebbe essere stata almeno due anni in ogni lavoro. Se è stata meno di due anni, non è un buon indicatore. Se una persona è stata molti anni (per esempio 10) nell’ultima azienda, cercate di capire se sarà in grado di rimettersi in gioco. ANALISI DEL LAVORO: COSA FACEVA È necessario andare in profondità per capire esattamente che tipo di lavoro svolgeva la persona: come operava, con chi, come organizzava la sua giornata, a chi riportava, che cosa ha imparato, che strumenti usava… Lo scopo è DELINEARE ESATTAMENTE il lavoro che svolgeva il candidato ANALISI DEL LAVORO : I RISULTATI Dobbiamo verificare l’effettiva capacità di produrre risultati da parte del candidato. Questo ha principalmente a che vedere con NUMERI! Se venditore, chiedete come si sono evoluti i fatturati nella sua zona durante la sua collaborazione. Se Direttore Vendite, come è evoluto il numero degli uomini nella sua zona durante la collaborazione così come il fatturato. Se in mansioni dove non è facile avere dei riscontri numerici, chiedete “Quali sono i risultati più importanti che sente di aver ottenuto in questa posizione?” Oppure “Di cosa va particolarmente fiero?” LA PRODUTTIVITÀ DEL CANDIDATO Se la persona vi dice che “non sa” o che “è difficile stabilire con precisione” è un cattivo indicatore. CHI E’ STATO RESPONSABILE DEI RISULTATI, SI RICORDA LE CIFRE. Se la persona, quando le chiedete che risultati ha ottenuto di cui va fiera, vi risponde che “faceva le fatture”, non pensate che state portando a casa un campione. L’ANALISI DEL LAVORO: LE RAGIONI DEL CAMBIAMENTO Perché la persona ha cambiato lavoro? Che difficoltà ha incontrato? Che cosa cercava? Le ragioni devono essere messe in discussione perché la prima risposta fornita è sempre una risposta sociale “Ma lei ha parlato con il suo capo?” “Ma non si poteva trovare una soluzione?” “Ha proposto un’alternativa? Che cosa le è stato detto?” “Non c’era un sistema per….” VERIFICARE LA COMPETENZA Verificare le EFFETTIVE competenze tecniche del candidato ci mostrerà quali sono le azioni di formazione che dovremo fare per renderlo produttivo ESEMPI DI RICHIESTE DA FARE Prove pratiche Porre la persona di fronte a problemi pratici e vedere come li risolve. VERIFICARE LA COMPETENZA Intervista con un vostro consulente (commercialista o consulente Mind). Se venditore, chiedere alla persona come vi venderebbe il prodotto che sta trattando in questo momento. Se Direttore Vendite, chiedete come crea nuovi venditori. Se il lavoro richiederà di essere al telefono come customer service, mettere la persona al telefono o farla provare (a volte anche persone con un’ottima produttività non hanno una bella voce) Le procedure che è abituato a utilizzare sono simili a quelle in uso nella vostra azienda? VERIFICARE LA MOTIVAZIONE Qual è il suo obiettivo in questa azienda? Cosa si aspetta da questa nuova esperienza professionale? Come si vede nel suo futuro? Dove si vede tra cinque anni? Qual è la sua azienda ideale? Perché? Qual è il suo superiore ideale? Perché? Attenzione ai candidati che vi assillano chiedendovi costantemente dati sull’aspetto economico del lavoro. L’ASPETTO MOTIVAZIONE La persona motivata solo dai soldi o che vi assilla costantemente per avere dati sull’aspetto economico, generalmente non è un buon investimento. Una persona per la quale la nostra azienda è evidentemente un ripiego perché (da curriculum o da intervista) vedete che ha professionalità molto più elevate o completamente differenti da quelle richieste, non andrebbe messa in un posto chiave o che richieda molta formazione. La persona che vi chiede molti dati sugli orari di lavoro non andrebbe messa in una posizione dirigenziale o dove ha una responsabilità di altre persone. Normalmente non farà crescere il suo posto per paura di non avere più tempo o vi troverete a compensare le sue lacune. VERIFICA PROBLEMATICHE PERSONALI C’è qualcuno nel suo ambiente con cui ha disaccordi o che le crea tensioni (coniuge, figli, genitori, amici…)? C’è qualcosa che la preoccupa (problemi economici, familiari, salute…)? C’è qualcuno che la critica spesso o con cui litiga? Talvolta ha cambiamenti di umore repentini? Lei sente che in alcuni momenti è più produttiva, ha più voglia di fare, è più allegra e in altri momenti è demotivata o stanca? VERIFICA PROBLEMATICHE PERSONALI Quando si pongono tali domande al candidato è importante osservare bene gli indicatori che manifesta oltre che ascoltare le risposte che dà. Fate attenzione all’espressione del viso, a eventuali momenti di pausa o incertezza, a segnali di nervosismo. Tale condizione è lieve o la influenza in maniera significativa? Gli sbalzi di umore sono rari o frequenti? Ha problemi o disaccordi con qualcuno con cui ha rapporti stretti? Si tratta di una persona che frequenta attualmente o che l’ha condizionata nel passato? Cercate di stabilire se la persona presenta una situazione problematica rilevante o se si tratta di una condizione lieve. DOMANDE A CUI IL SELEZIONATORE DEVE DARSI RISPOSTA PRIMA DELLA FINE DEL COLLOQUIO Vi siete fatti un’idea più precisa del perché sta cercando un nuovo lavoro? Valutando le sue aspettative e quanto abbiamo da offrirgli, è probabile che rimanga nella nostra azienda? Ha interessi extra-professionali molto forti? Mostra interesse e fa domande solo sull’aspetto economico? Ha situazioni personali di rilievo che lo influenzano? PRESENTARE L’AZIENDA E L’OPPORTUNITÀ DI LAVORO Solo ora fornite le informazioni sull’azienda e sul lavoro. Farlo all’inizio del colloquio è più cortese. Farlo alla fine è più astuto Spiegate al meglio in che cosa consiste il lavoro e in che cosa vi differenziate dagli altri. Presentate il lavoro come una OPPORTUNITÀ per il candidato: vendetegli l’idea di lavorare per voi Il candidato deve uscire dal colloquio e sentirsi fortunato; voi dovete scegliere le persone, non devono essere loro a scegliere voi SE IL CANDIDATO È INTERESSANTE Ha capito in che cosa siamo diversi rispetto ad altre aziende? Ha avuto modo di valutare come possiamo fargli raggiungere i suoi obiettivi sul lavoro? Siamo riusciti a fargli vedere come questo lavoro rappresenti un miglioramento per lui? Abbiamo trattato il sistema retributivo e i benefit? Siamo riusciti a farlo sognare? DEFINIRE GLI ACCORDI PER IL FUTURO Se il candidato è interessante, è opportuno prendere SUBITO degli accordi per iniziare Definire i passaggi che andranno fatti, concordare gli aspetti economici, stabilire come si procederà Se sono previsti altri colloqui, specificare che l’incontro è andato bene e che sarà ricontattato IL COLLOQUIO COME UNA VENDITA Il colloquio va gestito come una vendita L’azienda è il fornitore Il candidato è il cliente (interno) LA SCELTA IL COLLOQUIO COME PROCESSO I dati che vengono raccolti su ogni candidato devono essere paragonati tra loro TEST RISULTATI ESPERIENZA COMPETENZA FORMAZIONE MOTIVAZIONE ASPETTATIVE DISPONIBILITÀ LA SCELTA DEL CAMPIONE LE PERSONE IN GRADO DI FARE LA DIFFERENZA IN AZIENDA SONO QUELLE CHE A UN BUON TEST UNISCONO COMPETENZA MOTIVAZIONE E BUONA PERFORMANCE PASSATA LE AZIONI CHE FANNO LA DIFFERENZA PER ESPANDERE LA VOSTRA AZIENDA Essere in selezione sempre Avviare l’effetto centrifuga Investire per cercare i campioni Trattare i candidati come clienti interni Gestire il colloquio come una vendita Far crescere le persone una volta inserite