Istituto Professionale
“ Guglielmo Marconi”
Via Galcianese n° 20 - 59100 Prato
e-mail: [email protected]
website: www.ipsiamarconi.com
Partita I.V.A.: 02308030978
Tel. 0574 27695 - Fax 0574 27032
P.E.C.: [email protected]
Codice Fiscale: 84034030480
Codice Univoco: UF8R0U
Ente accreditato per la Formazione Professionale presso la Regione Toscana – Codice PO0561
Ente certificato Agenzia Formazione Professionale EN ISO 9001:2008 - TUV/Austria (20 100 82002916)
ESAMI DI STATO CONCLUSIVI DEL CORSO DI STUDI AS 2014-15
Documento predisposto dal consiglio della classe 5A
MANUTENZIONE E ASSISTENZA TECNICA
Prot 947/C27b del 15-05-2015
Contenuto
1. Profilo dell’indirizzo
2. Composizione Consiglio di classe e variazioni nella composizione dello stesso.
3. Elenco dei candidati
4. Alternanza scuola/lavoro
5. Profilo della classe
6. Informazioni relative alle prove simulate
7. Attività integrative ed extracurriculari
8. Programmi svolti nelle singole discipline, metodologie adottate, tipologie di verifica e
valutazioni
In allegato
Simulazioni delle prove scritte di esame e griglie di valutazione adottate
Scheda del profilo delle competenze acquisite in alternanza scuola/lavoro.
Il Consiglio di Classe 5A

Italiano e storia
MARIELLA CARLOTTI

Educazione Fisica
LUIGI PULITI
(ANDREA PUGGELLI supplente dal 27/10/2014)

Matematica
LORENZA NOCENTINI

Inglese
CARMELA DE PALMA
 Religione
LORENZO INNOCENTI

Tecnologie e Tecniche di Installazione e
Manutenzione
FABRIZIO VANNUCCHI
GABRIELE DONATO
(FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/2/2015)

Tecnologie Elettriche Elettroniche e
Applicazioni
GIUSEPPE DEL DUCA
GABRIELE DONATO
(FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/2/2015)
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
Tecnologie Meccaniche e Applicazioni
 Laboratori tecnologici e Applicazioni
Prato, 15 maggio 2015
LEONARDO PAPINI
GABRIELE DONATO
(FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/2/2015)
GABRIELE DONATO
(FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/2/2015)
Il Dirigente
(prof. Daniele SANTAGATI)
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1. PROFILO DELL’INDIRIZZO
L'IPSIA Marconi opera dagli anni ’70 nel territorio pratese ed ha svolto in questi decenni una
funzione sociale e educativa preziosa per una città a forte vocazione industriale come è Prato.
Centinaia di ragazzi con la qualifica triennale o con il diploma quinquennale, si sono inseriti con
facilità nel mondo del lavoro, trovando quasi sempre una collocazione congruente con il loro titolo
di studio. In un contesto territoriale segnato prima da una forte immigrazione dalle regioni
meridionali del nostro Paese e ora da consistenti flussi migratori che stanno trasformando Prato in
una città multietnica, il Marconi è stato e continua a essere un potente strumento di integrazione e
di crescita umana e culturale che trasforma le diversità in ricchezza.
La trasformazione che ha subito il territorio e la più vasta crisi che attraversa le nostre società
rendono più incerte le prospettive di lavoro dei nostri allievi, spesso più difficile la situazione dei
loro ambienti familiari: tutto questo acuisce la sfida educativa del nostro quotidiano lavoro e rende
sempre più di "frontiera" il nostro Istituto.
In questi anni abbiamo tentato di mettere a punto un'offerta formativa coerente con tali circostanze
storiche, nella ristrutturazione dei corsi previsti dalla riforma scolastica.
Il corso attivato di Manutenzione e assistenza tecnica è quello che certamente meglio risponde
alle esigenze del territorio e raccoglie l'eredità del vecchio indirizzo che formava (e si avvaleva da
parte docente) di professionalità sempre riconosciute.
Di seguito il profilo delle competenze in uscita:
 utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche;
 comprendere, interpretare e analizzare schemi di impianti;
 utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione;
 individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo
di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto
delle modalità e delle procedure stabilite;
 utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti;
 analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e
culturale con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela
della persona, dell’ambiente e del territorio;
 gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste;
 utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza,
strumenti e tecnologie specifiche;
 garantire e certificare la messa a punto degli impianti e delle macchine a regola d’arte,
collaborando alla fase di collaudo e di installazione;
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2. COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE

Italiano e storia
MARIELLA CARLOTTI

Educazione Fisica
LUIGI PULITI
(ANDREA PUGGELLI supplente dal 27/10/2014)

Matematica
LORENZA NOCENTINI

Inglese
CARMELA DE PALMA
 Religione
LORENZO INNOCENTI

FABRIZIO VANNUCCHI
GABRIELE DONATO
(FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/2/2015)


Tecnologie e Tecniche di Installazione e
Manutenzione
Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni
GIUSEPPE DEL DUCA
GABRIELE DONATO
(FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/2/2015)
Tecnologie Meccaniche e Applicazioni
LEONARDO PAPINI
GABRIELE DONATO
(FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/2/2015)
 Laboratori tecnologici e Applicazioni
GABRIELE DONATO
(FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/2/2015)
Nel triennio, i componenti di questo consiglio di classe hanno subito i seguenti avvicendamenti e
variazioni:
Per quanto riguarda gli insegnanti di area comune:
per italiano e storia e matematica, c’è stata continuità didattica negli ultimi due anni;
l’insegnante di educazione fisica è stato lo stesso per tutto il triennio;
in inglese, la classe ha avuto in quinta un’insegnante diversa da quella che li aveva accompagnati
in terza e quarta che è stata trasferita in altro Istituto.
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Per quanto riguarda l’area di indirizzo, gli insegnanti sono cambiati tutti ogni anno nel corso del
triennio.
Gli insegnanti titolari di Educazione Fisica e di Laboratorio sono stati sostituiti, per ragioni di
salute, da supplenti per tutta la seconda parte dell’anno.
3. ELENCO DEI CANDIDATI
1. BACCI
JACOPO
2. COLOMBO
ANDREA
3. COSTANTINO
ALESSIO ADRIANO
4. GURRA
NASIR
5. KUKAJ
ZEF
6. LO BELLO
JONATHAN
7. MACCANTI
EDOARDO
8. MENCANCINI
ENRICO
9. OLITA
ANDREA
10. PALANDRI
JACOPO
11. PARENTI
GIOVANNI
12. PATRUNO
MICHELE
13. PIERATTI
RICCARDO
14. PISELLI
ALFONSO
15. PORRI
SAMUELE
16. RIGACCI
LEONARDO
17. SCALISE
LORENZO
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4. ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
Periodo
Attività
Dicembre 2013
Seminario del
Centro Impiego di
Prato
Febbraio 2014
Seminario
Sindacato Cisl
Marzo 2014
Seminario
Sindacato Cisl
Marzo/Aprile
2014
Interventi
organizzati dai
docenti interni
delle discipline
specialistiche nei
laboratori
dell’Istituto
Marzo 2014
Visite aziendali ad
aziende del
territorio
Deposito CAP
autolinee Prato
Tematiche
Il mondo del lavoro locale
e delle nuove
professionalità
Risultati
Mercato del lavoro, gli
ammortizzatori sociali,
accorgimenti per inserirsi
nel mondo del lavoro.
Integrazione dei saperi
didattici con i saperi
operativi, acquisizione
della nozione della
complessità del mondo del
lavoro
La sicurezza nell’ambiente
del lavoro
Comprensione delle
molteplici problematiche
della sicurezza
Approfondimenti nei
laboratori di saldatura e
officina macchine utensili a
controllo numerico
Visite in aziende presenti
in provincia e operanti nel
settore attinenti all’indirizzo
formativo
Acquisizione critica della
complessità della società
moderna ed elementi di
orientamento professionale
Integrazione dei saperi
didattici con i saperi
operativi favorendo la
capacità di lavorare in
gruppo, conseguimento di
esperienze su attività
tecniche specifiche
Consapevolezza relativa
alla complessità del mondo
del lavoro e del sistema
economico produttivo,
esperienza di orientamento
professionale
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Aprile 2014
Ottobre
2014/Aprile
2015
Dicembre
2014/Maggio
2015
Organizzazione
stage da parte dei
tutor scolastici
Visite aziendali ad
aziende del
territorio
GE NUOVO
PIGNONE Firenze
RIDOLFI Impianti
elettrici Prato
GIUNTOLI Impianti
termici Prato
PUGI Group Campi
Bisenzio
Interventi
organizzati dai
docenti interni
delle discipline
specialistiche nei
laboratori
dell’Istituto
I tutor scolastici
predispongono gli stage in
aziende del settore con
apposite convenzioni
Visite in aziende presenti
in provincia e operanti nel
settore attinenti all’indirizzo
formativo
Approfondimento nel
laboratorio di
termoidraulica e aula
multimediale
Tre settimane di stage
presso aziende di vari
settori (metalmeccanico,
impiantistico elettrico,
idraulico, pneumatico ecc.)
per acquisire competenze
di ciascun ambito
lavorativo, a
completamento della
formazione acquisita in
ambito scolastico, con
attività pratiche e
relazionali specifiche del
settore di interesse.
Consapevolezza relativa
alla complessità del mondo
del lavoro e del sistema
economico produttivo,
esperienza di orientamento
professionale
Integrazione dei saperi
didattici con i saperi
operativi favorendo la
capacità di lavorare in
gruppo, conseguimento di
esperienze su attività
tecniche specifiche
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Il mondo del lavoro e le
competenze richieste
Aprile 2015
Trovare lavoro: i servizi del
Orientamento in
uscita: 3 incontri a Centro per l’impiego Opportunità formative post
cura della FIL
diploma
Acquisizione di elementi di
formazione post-diploma e
di orientamento nel mondo
del lavoro
Autoimprenditoria

Gli alunni hanno adempiuto all’obbligo dell’alternanza scuola/lavoro, completando 136 ore
di stage presso aziende del territorio, con esito positivo (la documentazione è depositata in
segreteria, allegata al fascicolo personale dell’alunno).

In allegato al presente documento il profilo sulle competenze acquisite dagli allievi in
riferimento all’alternanza scuola/lavoro.
5. PROFILO DELLA CLASSE
La classe ha iniziato la quinta con 19 allievi, 12 provenienti dalla quarta e 7 non ammessi
all’Esame di stato nell’anno precedente, che hanno dovuto subire anche il disagio del cambio di
ordinamento. Gli alunni che hanno comunque seguito le lezioni durante tutto l’anno sono 17: due
dei ripetenti infatti hanno abbandonato gli studi.
La classe ha avuto un iter scolastico faticoso: a fronte infatti di potenzialità nella media della
nostra utenza e, in diversi casi, anche migliore, gli alunni si sono sentiti “traditi” nelle attese che
alimentavano all’atto dell’iscrizione nel nostro Istituto. Tale delusione si fonda su alcuni dati
certamente oggettivi:
- la trasformazione che i professionali hanno subito che ha progressivamente mortificato
l’esperienza pratica come strada maestra della conoscenza;
- l’impreparazione rispetto alla riforma, in termini di laboratori e di personale soprattutto
quello tecnico-pratico, utilizzato spesso su profili estranei alle proprie competenze
professionali;
- la discontinuità didattica in tante materie, comunque in tutte le discipline dell’area di
indirizzo.
La classe ha così spesso accumulato un malessere e un risentimento che ha spesso frenato la
disponibilità ad imparare quello che la scuola comunque offriva: questo si è evidenziato soprattutto
nelle discipline di indirizzo in cui gli allievi hanno faticosamente raggiunto buona parte degli
obiettivi minimi e solo pochi hanno superato tale soglia.
Quanto alle competenze volte a “utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi,
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eseguire le regolazioni dei sistemi e degli impianti”, le difficoltà logistiche riscontrate nelle
dotazioni dei laboratori e della gestione delle competenze e delle mansioni degli insegnanti
tecnico pratici hanno limitato la possibilità di raggiungere pienamente l’ obiettivo citato, nonostante
il contributo dato in tal senso dall’esperienza acquisita dagli allievi nel corso dello svolgimento
degli stage in azienda durante il quarto anno. Certamente anche la lunga assenza per gravi
ragioni di salute, sia in quarta che in quinta, dell’insegnante di Laboratorio, ha appesantito quanto
detto sopra. Va segnalata una difficoltà grave che la quasi totalità della classe ha manifestato in
Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni, dove la preparazione generale è lacunosa e
superficiale.
Certamente migliore è stata invece l’atteggiamento nell’area umanistica nella quale, almeno il
lavoro in classe è stato segnato da interesse e partecipazione, anche se non sempre - o non per
tutti - accompagnati da uno studio sistematico personale.
Il clima umano della classe è sempre stato corretto, con un progressivo e inaspettato
miglioramento rilevabile in taluni allievi più problematici. Gli alunni hanno generalmente seguito
con assiduità le lezioni, anche se la partecipazione in molte discipline è stata spesso segnata da
passività. Alcuni allievi hanno dato un significativo contributo alla vita del nostro Istituto,
impegnandosi negli organi collegiali o in particolari iniziative.
I docenti hanno affrontato gli argomenti programmati approfondendo all’interno di ogni disciplina
sia la preparazione teorica sia la parte applicativa, attraverso considerazioni e analisi sulla realtà
operativa così come attraverso l’esperienza diretta.
Al fine di approfondire le conoscenze apprese sono stati messi a disposizione degli studenti
dispense, materiale didattico, appunti forniti da diversi insegnanti e materiale multimediale.
6. SIMULAZIONE PROVE DI ESAME
A) Prova pluridisciplinare (simulazione terza prova)
Sono state fatte 3 simulazioni della terza prova (in data 24 marzo 2015 e 27 aprile 2015, 20
maggio 2015), con quesiti sulle seguenti discipline:
Matematica
Inglese
Tecnologie Meccaniche e Applicazioni
Tecnologie Elettriche Elettroniche e Applicazioni
Tipologia della prova: sulla base delle simulazioni svolte dai singoli insegnanti nel corso
dell'anno, i cui risultati sono stati discussi collegialmente, il consiglio di classe ha deliberato di
somministrare, per la simulazione della terza prova, la tipologia B, che prevede quesiti a risposta
aperta.
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Valutazione della prova: ciascuna disciplina coinvolta ha ricevuto un punteggio massimo in
quindicesimi e la valutazione globale della prova è scaturita dalla media dei punteggi.
B) Simulazione Prima e Seconda prova scritta

Sono state effettuate tre simulazioni della prima prova scritta nel secondo quadrimestre in data
18 febbraio, 10 aprile e 21 maggio 2015

Sono state effettuate due simulazioni della seconda prova scritta in data 15 aprile e 25 maggio
2015
C) Simulazione Colloquio
Sarà svolta una simulazione del colloquio di esame a giugno, nell’ultima settimana di lezione
Le griglie di valutazione adottate dal Consiglio di classe per tutte le prove di esame sono allegate
al presente documento
7. ATTIVITÀ INTEGRATIVE ED EXTRACURRICULARI SVOLTE NELL'AMBITO DELLA
PROGRAMMAZIONE DIDATTICA:
-
VIAGGIO DI ISTRUZIONE A PRAGA 1-5 dicembre 2014
-
IL 900 AL CINEMA
Joyeux Noel
Il proiezionista
Il nemico alle porte
Le vite degli altri
Soldato semplice – proiezione del film sulla Prima Guerra mondiale, con dibattito con Paolo
Cevoli, regista e protagonista
-
EUROPA TRA PASSATO E PRESENTE
Incontro con Cosimo Pacciani
Deputy Head of Risk dell’ESM (Ente Salvastati d’Europa)
-
NASI COMUNICANTI
Laboratorio di comunicazione con Paolo Cevoli
Hanno partecipato: Zef Kukaj, Edoardo Maccanti, Alfonso Piselli, Samuele Porri, Lorenzo
Scalise
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-
TRENO DELLA MEMORIA gennaio 2015
Ha partecipato al viaggio Andrea Olita. Il viaggio è stato preparato da incontri e letture che
hanno coinvolto anche Samuele Porri.
8. PROGRAMMI SVOLTI NELLE SINGOLE DISCIPLINE, METODOLOGIE ADOTTATE,
TIPOLOGIE DI VERIFICA E VALUTAZIONI
ITALIANO
Prof. MARIELLA CARLOTTI
Profilo della classe
La classe era composta inizialmente da 19 allievi, 12 provenienti dalla quarta, 7 non ammessi lo
scorso anno all’esame di stato: due di questi ultimi si sono ritirati, uno a novembre, l’altro non ha
mai frequentato. Sono così 17 gli allievi che hanno vissuto per intero quest’anno.
Gli alunni ripetenti hanno vissuto la fatica del cambio di ordinamento: questo ha indirizzato le loro
energie sulle materie professionali. In italiano e storia – tranne un caso – il loro profitto era già
accettabile lo scorso anno e le valutazioni riportate lo hanno complessivamente confermato.
Il gruppo storico della classe ha avuto un percorso faticoso, segnato da delusioni, risentimenti e
momenti di demotivazione. Tale clima, all’inizio del quarto anno, era molto evidente: pur partendo
dall’area di indirizzo, il disinteresse tendeva ad investire tutte le materie. Certamente quest’anno,
nelle mie discipline, questo atteggiamento è cambiato: gli allievi hanno seguito le lezioni con
interesse, con domande e osservazioni pertinenti. Questa disponibilità in classe non per tutti è
diventato un lavoro continuo di rielaborazione personale dei contenuti e le lacune conoscitive e
comunicative – soprattutto nello scritto – accumulate in passato si fanno spesso sentire. Resta
comunque il dato positivo di una situazione che si è sbloccata e l’accendersi di una curiosità, di un
paragone con le posizioni culturali affrontate che lo scorso anno era imprevedibile.
Finalità
Far conseguire agli allievi una competenza letteraria e storico-letteraria: si è cercato per questo di
favorire più un paragone esistenziale con gli autori che insistere sulla loro collocazione in un
contesto culturale difficile da comprendere in un percorso di studi professionale. Arricchire la
disponibilità alla lettura.
Padronanza della variabilità degli usi linguistici e capacità di produzione orale e scritta.
Obiettivi di apprendimento
Padronanza dei procedimenti di storicizzazione dei testi letterari attraverso il riconoscimento delle
loro principali caratteristiche formali e tematiche.
Capacità di svolgere una relazione orale della durata di alcuni minuti. Padronanza procedurale
delle diverse fasi di redazione di un testo informativo o argomentativo.
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Obiettivi minimi:
Educazione storico-letteraria
Conoscenze:
Le conoscenze sopra indicate, limitatamente agli elementi essenziali, in particolare per quanto
concerne “conoscere il pensiero e la poetica degli autori studiati”
Competenze
- Esporre sinteticamente i contenuti di un testo
- Individuare in un testo la collocazione di concetti e nuclei tematici
- Confrontare due o più testi in relazione ai loro contenuti
- Contestualizzare storicamente e letterariamente un autore
Educazione linguistica
Produrre testi espositivi ed argomentativi sufficientemente ampi, coerenti e organici, rispettando
l’ortografia e la sintassi.
CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO
A. Il ROMANZO DI SECONDO OTTOCENTO (14 ore)
Il Positivismo. Il Naturalismo. Il Verismo.
Giovanni Verga
La vicenda umana, la produzione letteraria
Le novelle
da Vita dei campi
Nedda
Rosso Malpelo
da Novelle rusticane
Libertà
I romanzi
I Malavoglia: prefazione
B. VERSO IL NOVECENTO (16 ore)
L’artista nel Novecento: la parabola umana e artistica di Vincent Van Gogh.
Il Decadentismo. Il Simbolismo.
Charles Baudelaire da Les fleurs du mal, L’albatro
Giovanni Pascoli
La vicenda umana, la produzione letteraria
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da Myricae
- Lavandare
- X agosto
da Canti di Castelvecchio
- Nebbia
da Primi poemetti
- I due orfani
C. LO SMARRIMENTO DELL’IO (20 ore )
Luigi Pirandello
La vicenda umana, la produzione letteraria
I romanzi:
da ll fu Mattia Pascal:
- pagine scelte
Dalla narrativa al teatro:
- Da Novelle per un anno:
La carriola
La signora Frola e il signor Ponza, suo genero
- Così è (se vi pare) - videoregistrazione dello spettacolo teatrale
Italo Svevo
La vicenda umana, la produzione letteraria
da La coscienza di Zeno:
- la prima e l’ultima pagina
- il fumo: pagine scelte
D. LA POESIA DEL NOVECENTO (18 ore)
Il Futurismo
Nascita e caratteri fondamentali di un movimento di avanguardia
- Il Manifesto del Futurismo
Giuseppe Ungaretti
La vicenda umana, la produzione letteraria
da Allegria di naufragi:
- Veglia
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- Soldati
- San Martino del Carso
- Fratelli
- Mattino
da Sentimento del tempo
- La madre
da Il dolore
- Giorno per giorno
Eugenio Montale
La vicenda umana, la produzione letteraria
da Ossi di seppia
- Meriggiare pallido e assorto
- Spesso il male di vivere
- Forse un mattino andando
da Satura
Ho sceso, dandoti il braccio
Le ore segnalate si riferiscono al tempo dato alle spiegazioni, alle verifiche ed altre attività
connesse. Il resto delle ore è stato dedicato alle prove scritte di italiano: alla loro effettuazione, a
momenti di puntualizzazione teorica e alla restituzione commentata degli elaborati.
Testo in adozione
G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, L'attualità della letteratura, 3 Paravia
Metodologie didattiche adottate
Lezione frontale e partecipata ed esercitazioni in classe. Lezione con presentazioni in Power Point
su Van Gogh, il Positivismo, Verga, Pascoli, Pirandello, Futurismo, Ungaretti e Montale. Proiezione
di videoregistrazioni di Così è, se vi pare di Pirandello. Filmati-interviste con Ungaretti e Montale.
Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
Il programma effettivamente svolto coincide quantitativamente con la programmazione iniziale,
qualitativamente gli argomenti affrontati sono stati semplificati.
Verifiche
Gli alunni si sono cimentati con tutte le tipologie testuali prevista nella prova scritta dell’esame di
Stato: analisi letteraria, saggio breve, articolo di giornale, tema di argomento storico o generale.
Sono state effettuate tre simulazioni della prova scritta di esame della durata di 6 ore. Quale griglia
di valutazione, è stata usata, per le simulazioni della prima prova scritta, quella allegata al
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presente documento. Sono state effettuate prove scritte con possibilità di recupero orale e
interrogazioni. A fine anno è stata fatta una simulazione del colloquio d’esame. Le prove orali sono
state valutate con la griglia allegata al presente documento.
Profitto raggiunto dalla classe
Il profitto conseguito dagli allievi è generalmente accettabile, con poche eccezioni che risentono di
difficoltà antiche nell'espressione scritta. Alcuni allievi hanno una preparazione di discreto o buon
livello, avendo potuto poggiare su solidi livelli di partenza sia sul versante conoscitivo che
comunicativo.
Disciplina e grado di partecipazione
La classe ha generalmente seguito le lezioni con correttezza e con una buona disponibilità
all'ascolto e al paragone con la propria umanità, che a volte si è tradotta in un contributo di
domande e osservazioni critiche durante le lezioni.
STORIA
Prof. MARIELLA CARLOTTI
Profilo della classe
Per quanto riguarda il profilo generale della classe, si rimanda a quanto già detto nella Premessa
all’Italiano. La classe ha seguito le lezioni con molto interesse, per molti in un paragone vivo
passato-presente che si è tradotto spesso in domande curiose e osservazioni pertinenti. Tale
atteggiamento non per tutti è stato sostenuto da uno studio sistematico. Degna di nota è la
partecipazione della classe – al completo o con alcuni allievi - alle attività integrative ed
extracurricolari come cineforum, laboratori, incontri, che hanno avuto una positiva ricaduta
sull’attività ordinaria.
Finalità
Consolidare l'attitudine a problematizzare e spiegare i fatti e le strutture storiche tenendo conto
delle loro dimensioni temporali e spaziali.
Analizzare la complessità delle interpretazioni storiche.
Obiettivi di apprendimento
Padronanza del lessico storico e capacità di adoperare i concetti interpretativi e i termini storici in
rapporto con specifici contesti.
Produrre, leggere e comprendere testi di argomento storico.
Obiettivi minimi:
Conoscenze:
Conoscere i fatti e i fenomeni più rilevanti di ciascun modulo
Competenze:
Esporre i contenuti appresi adoperando correttamente i termini storici
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Leggere le più semplici trasposizioni grafiche dei testi
Leggere e comprendere testi di argomento storico
Produrre testi espositivi di argomento storico
Testo in adozione
M.Onnis, L. Crippa, Orizzonti dell'uomo, 3 Loescher
Contenuti del programma svolto
1. LA PRIMA GUERRA MONDIALE (10 ore)
Una guerra per l’egemonia europea. Dalla guerra breve alla guerra di logoramento.
L’Italia dalla neutralità all’intervento. La vittoria dell’Intesa. La nuova carta dell’Europa
dopo la guerra2. LA RIVOLUZIONE RUSSA E LA NASCITA DELL’URSS (6 ore)
Le radici della rivoluzione. Le due rivoluzioni del 1917. La guerra civile e il comunismo di
guerra.
3. IL FASCISMO (10 ore)
Il dopoguerra in Italia. L’ascesa del Fascismo. La transizione verso la dittatura (192225). Caratteri generali del regime fascista.
4. IL NAZISMO (6 ore)
Il dopoguerra in Germania e l’ascesa del Nazismo. Caratteri ideologici del Nazismo. Il
Nazismo al potere.
5. LA SECONDA GUERRA MONDIALE (10 ore)
Le radici del conflitto. L’aggressività nazista, annessioni e alleanze. La guerra lampo e
l’espansione dell’Asse. La svolta del 1941: dalla guerra europea alla guerra mondiale.
L’Italia e la seconda guerra mondiale; l’estate del 1943. La sconfitta dell’Asse.
6. IL MONDO DI YALTA (12 ore)
Il mondo dopo la Seconda Guerra mondiale. La nascita e la fisionomia dell’ONU. I due
blocchi e le sfere di influenza. La guerra fredda. Il Terzo mondo. I momenti di crisi:
Corea, Cuba, Vietnam. L’URSS e i paesi dell’Est dal 1945 alla caduta del Muro di
Berlino: la rivolta di Budapest nel 1956 e la Primavera di Praga. Il processo di
integrazione europea dalla CECA alla UE.
1. L’ITALIA DELLA PRIMA REPUBBLICA (6 ore)
La nascita della Repubblica e la Costituzione repubblicana. I partiti politici dell’Italia del
dopoguerra. Le elezioni del 1948. Il miracolo economico.
Metodologia didattica adottata
Lezione frontale, partecipata e discussioni guidate in classe. Videoproiezione di Files in Power
Point su tutti i moduli svolti. Filmati storici.
Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale.
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Il programma svolto è stato decurtato di alcune parti e a volte semplificato in quelle svolte.
Verifiche
Questionari di verifica di ogni argomento svolto, validi per il voto orale, secondo tutte le tipologie
previste nella terza prova scritta dell’esame di stato, con preferenza per la tipologia B. Almeno una
interrogazione orale a quadrimestre.
Profitto della classe
I risultati conseguiti sono pienamente accettabili: risultano generalmente conosciuti i tratti
fondamentali degli argomenti affrontati, con il limite, in alcuni alunni, di una certa semplificazione
dei concetti e della scarsa rigorosità del metodo e del linguaggio. Nella classe si segnalano altresì
alcuni alunni che hanno raggiunto un profitto decisamente soddisfacente, grazie alle buone
capacità e competenze.
Disciplina e grado di partecipazione
I contenuti proposti hanno incontrato l’interesse degli allievi, alcuni dei quali hanno contribuito alle
lezioni con domande e interventi.
LINGUA INGLESE
Prof. ssa CARMELA DE PALMA
Premessa
La classe 5A è composta da 17 alunni che frequentano, cinque alunni sono ripetenti provenienti
da diversi indirizzi. Anche se si tratta di una classe nuova, la maggior parte degli alunni sono stati
miei alunni nei precedenti anni scolastici.
La metodologia usata è stata la lezione partecipata, tutti gli alunni sono stati coinvolti nelle varie
attività, tenendo così attive la loro partecipazione e l’attenzione in classe, ma lo studio individuale
e la rielaborazione dei contenuti non sono stati approfonditi dalla maggior parte degli alunni.
Un’attenta analisi finale dimostra che le conoscenze sono state assimilate a diversi livelli, in base
alle capacità di apprendimento e all’ interesse personale per determinati argomenti.
Ci sono alcuni ragazzi che hanno delle buone competenze linguistiche ma non sempre le hanno
sfruttate al meglio, qualcuno di questi riesce ad affrontare una discussione in lingua usando un
linguaggio appropriato e abbastanza corretto dal punto di vista formale. Alcuni ragazzi hanno
difficoltà ad applicare le conoscenze acquisite e hanno bisogno della guida dell’insegnante
nell’esprimere concetti in lingua. C’è qualche elemento che non ha raggiunto ancora le
competenze richieste per le lacune non colmate e anche per mancanza di applicazione.
Dal punto di vista disciplinare-comportamentale tutti gli alunni hanno avuto un atteggiamento
corretto e rispettoso delle regole e il rapporto con la docente è stato buono e sereno.
Gli argomenti trattati sia di micro-lingua che di civiltà sono stati scelti in base alle materie
specifiche del ramo di specializzazione.
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Finalità
Nello sviluppo del programma si è cercato di dare rilievo alla formazione umana, sociale e
culturale dell’individuo attraverso l’uso di modelli linguistici che devono servire non solo alla
semplice acquisizione di competenze, ma anche ad abituare i discenti ad una visione più ampia
del reale.
Obiettivi di apprendimento
Si è cercato di far padroneggiare agli studenti le seguenti capacità:
ASCOLTO: prevedere possibili risposte, identificare il senso generale di un brano o dialogo;
LETTURA: comprendere il senso generale di un testo scritto e collegare nuovi vocaboli a quanto
già appreso;
PRODUZIONE SCRITTA: rispondere a domande aperte su argomenti tecnico professionali e di
carattere generale; produrre brevi relazioni, anche con l'ausilio di strumenti multimediali,
utilizzando il lessico appropriato. Utilizzare nuovi vocaboli anche in testi tecnico/professionali.
PRODUZIONE ORALE: esporre un testo precedentemente elaborato di carattere generale, di
civiltà e tecnico,
Metodologia adottata
Lezioni frontali, libri di testo, gruppi di lavoro, lettore CD
Utilizzazione di testi espositivi con riferimento al settore professionale e testi di civiltà come base
comunicativa.
Tipologia delle prove effettuale: prove strutturate e semi-strutturate
Colloquio individuale nella parte orale.
Criteri di valutazione
Gli elementi di valutazione dell’espressione orale hanno riguardato la capacità di comprendere il
testo, di identificare parole, concetti ed informazioni essenziali.
Sono state effettuate due verifiche scritte per quadrimestre e due simulazione di terza prova
tipologia B e due verifiche orali per quadrimestre anche relativamente ad attività proposte per
casa.
Osservazioni sullo svolgimento del Programma e sul suo coordinamento con le altre
materie:
La programmazione degli argomenti di microlingua è stata rispettata in tutti i punti, ed è stato
ripetuto qualche argomento dello scorso anno scolastico. Per quanto riguarda gli argomenti di
civiltà sono state presentate solo le letture sugli Stati Uniti d’America sul libro di testo World
Around e delle letture sul Regno Unito e le industrie britanniche sul libro di testo New Mechanical
Topics..Sono stati eseguiti esercizi di ripasso su strutture grammaticali proposte alla fine di ogni
modulo del libro di testo New Mechanical Topics.
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Profitto ed efficacia didattica
Alcuni alunni hanno una buona competenza linguistica e hanno ottenuto un profitto buono. Un
gruppo di alunni ha raggiunto la piena sufficienza e possiede un’accettabile padronanza della
lingua . Ci sono alcuni alunni che trovano difficoltà espressive dovute a lacune non colmate,
nonostante siano riusciti a raggiungere la soglia della sufficienza. C’è un alunno che per impegno
e per lacune pregresse non colmate non ha raggiunto un profitto sufficiente.
IL PROGRAMMA
LIBRO DI TESTO
DI LINGUA INGLESE
NEW MECHANICAL TOPICS
MODULO 1:
LIFTING AND TRANSPORTING SYSTEMS
Argomenti
On the way- dialogue at a pottery manufacture
Cultural flash- Staffordshire: the home of the pottery industry
-Cranes
-Pulley systems
-Conveying systems
Working on the language
Grammar- Present simple/present continuous
MODULO 2:
THE MECHATRONICS FIELD
Argomenti
1.
On the way- a dialogue at a furniture manufacturing company
2.
Cultural flash – Northern Ireland and its capital city, Belfast
3.
-What is Mechatronics ?
4.
- Mechatronics in the industrial design: the CAD/CAM systems
5.
-Automation in the modern factories
6.
Grammar -The modal verbs: can/could, may/might/ to be allowed to, to be likely to
MODULO 3:
AUTOMATION
Argomenti
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7.
On the way- a dialogue at a firm of domestic appliances
Cultural flash- Bath: hot springs
Automation-history, types of automation
The role of the computer in automation and its applications
The human impact of automation
Grammar -Present perfect and the duration form
MODULO 4:
SENSORS
Argomenti
On the way-dialogue at a company of sensors and detectors
Cultural flash:
Guilford
-Sensors and transducers
-Sensor applications
Smart sensors
Grammar -The future
LIBRO DI TESTO NEW ON CHARGE
MODULO 1:
DIODES AND TRANSISTORS
Argomenti
The Junction diode
The Bipolar Junction Transistor
Transistors- transforming our world
The Birthplace of the Transistor
MODULO 2 : Review
ROBOTICS AND AUTOMATION
Argomenti
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Robots
FAQs about robots
The Turing Test
Asimov’s Three Laws of Robotics
MODULO 3:
AMPLIFIERS
Argomenti
Sound Pressure Level
How sound is amplified
Operational amplifiers
LIBRO DI TESTO “WORLD AROUND”
MODULO 1: CIVILTA’
1. The United States of America – Introduction
Identity: America or the Us? Who really discovered America? The United States “Black
History”.
Lifestyles: Hollywood, Film First, Film Genres. Who is that with Jeremy? Native
Americans and Racism, Indians and Money.
Issues: Guns at School, US Schools pay informants. E for Energy. The Kyoto Protocol,
Black Gold.
LIBRI DI TESTO
NEW ON CHARGE A.Strambo, P.Linwood, G.Dorrity Ed. Petrini
NEW MECHANICAL TOPICS G. Bernardini, M.A. Vidori, G. De Benedittis, Hoepli,
WORLD AROUND ” M. Cleary, Helbling Languages
MATEMATICA
Prof. LORENZA NOCENTINI
Premessa
La classe, formata da 19 alunni, 12 provenienti dalla stessa quarta e 7 ripetenti, dei quali 2 hanno
abbandonato la frequenza, ha per buona parte dell’anno scolastico mantenuto un’anima non
sempre disponibile al dialogo e al confronto costruttivo, debole dal punto di vista del profitto.
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Svolgere il programma di quinta, vasto e di contenuti non semplici, che richiede, per essere ben
assimilato, un'adeguata preparazione di base, familiarità con il calcolo algebrico, impegno
costante e buon metodo di studio, è stato abbastanza faticoso.
Finalità
Nell' affrontare i vari argomenti di analisi matematica mi sono proposta di considerarli via via,
come tanti elementi volti a formare un unico insieme: lo studio di funzioni, cercando per ogni
elemento di curare principalmente l'aspetto applicativo, presentando la consequenzialità logica
delle informazioni.
Obiettivo di apprendimento
L'obiettivo che mi sono proposta di raggiungere è quello di aumentare le capacità di riflessione
degli studenti, oltre che fornire loro strumenti di calcolo utili non solo nella mia disciplina, ma atti
anche a studiare fenomeni che, inseriti nelle discipline più disparate, possono essere ricondotti a
modelli matematici esprimibili mediante vari tipi di funzioni.
Metodologia adottata
Per quanto riguarda la metodologia, ho fatto ricorso alla lezione frontale integrata da momenti
dialogici di confronto tra docente e alunno e allo studio di casi seguito da discussione, sollecitando
l'intervento dell'intera classe. Le prove assegnate oltre che accertare le competenze e le capacità
degli studenti mirano anche a favorirne il processo di maturazione.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe
La classe si presenta omogenea per capacità. Il rendimento è stato variabile per una superficiale
rielaborazione del lavoro da svolgere a casa. Ciononostante, alcuni studenti, in occasione di prove
scritte si sono preparati adeguatamente, ottenendo esiti al di sopra della media della classe che,
nel complesso, risulta sufficiente.
Disciplina e grado di partecipazione
Per quanto riguarda la disciplina, la classe non ha mai presentato casi di particolare rilevanza, ma
una notevole apatia dovuta prevalentemente ad un interesse e un grado di partecipazione
superficiale.
Tipologia delle verifiche effettuate
La tipologia di verifica è stata l’interrogazione orale, durante la quale è stata proposta la rapida
soluzione di esercizi piuttosto semplici e le verifiche scritte secondo gli esempi che sono riportati
nella descrizione del programma svolto nel corso dell’anno scolastico.
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qualitativamente gli argomenti affrontati sono stati semplificati.
Programma di Matematica
Modulo 1 (ore 12)
Funzioni: generalità sulle funzioni reali di una variabile reale.
Insieme di esistenza di una funzione reale di variabile reale.
Limiti: concetto di limite di una funzione
Limiti di funzioni: limite finito per x tendente ad un numero finito – limite finito destro e sinistro di
una funzione per x tendente ad un valore finito.
Limite infinito di una funzione per x tendente ad un numero finito.
Limite finito per x tendente all’infinito.
Limite infinito per x tendente all’infinito.
Verifica di limiti di funzioni di tipo razionali intere e fratte.
Obiettivo minimo:
Sapere calcolare dominio e studio del segno di una funzione razionale intera e fratta.
Sapere la definizione di limite in forma intuitiva e descrittiva.
Modulo 2 (ore 15)
Funzioni continue
Definire una funzione continua in un punto e in un intervallo.
Comprendere la continuità delle funzioni elementari.
Funzioni discontinue e i vari tipi di discontinuità.
Calcolo dei limiti e limiti di forme indeterminate.
Esercizi relativi allo studio dei punti di discontinuità di funzioni razionali fratte.
Asintoti: Ricerca di asintoti orizzontali –verticali – obliqui di una funzione razionale fratta.
Obiettivo minimo:
Sapere calcolare gli asintoti verticali e orizzontali di una funzione
Modulo 3 (ore 12)
Derivate
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Definire la derivata di una funzione.
Calcolo di derivata della funzione y=x2 ,attraverso la definizione.
Interpretare geometricamente il concetto di derivata.
Calcolare la derivata di una funzione utilizzando le formule e le regole di derivazione.
Obiettivo minimo:
Sapere calcolare la derivata di una funzione algebrica intera e fratta.
Modulo 4 (ore 15)
Applicazioni delle derivate
Teorema di Rolle e Lagrange (ennunciati e loro significato geometrico)
Funzioni crescenti e decrescenti.
Massimi e minimi attraverso lo studio del segno della derivata prima.
Obiettivo minimo:
Studio e grafico di funzioni razionali intere e fratte.
Testo adottato:
Leonardo Sasso, La matematica a colori (Edizione Gialla per il secondo biennio) Vol.4
Petrini Editore (DeA Scuola)
EDUCAZIONE FISICA
Prof. LUIGI PULITI
(Prof. ANDREA PUGGELLI supplente dal 27/10/2014)
ATTIVITA' MOTORIA DI BASE
Esercizi a corpo libero di mobilizzazione articolare e allungamento muscolare, potenziamento
organico generale e tonificazione muscolare per l'aumento delle capacità di forza, velocità e
resistenza.
Esercizi con piccoli attrezzi (funicelle, bastoni, palle medicinali, ecc.) atti a migliorare la destrezza
e l'abilità oculo-manuale.
Esercizi di preacrobatica al suolo, come la capovolta, verticale, ruota, ecc. per l'acquisizione di
sicurezza ed equilibrio, sia statico che dinamico.
ATTIVITA' PRESPORTIVA E SPORTIVA
Fondamentali, tecnica individuale e di squadra dei principali giochi sportivi: Volley, Pallacanestro,
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Calcio a 5, Tennistavolo
Prima fase: acquisizione e consolidamento degli schemi motori specifici per ogni disciplina.
Seconda fase: affinamento tecnico dei fondamentali individuali.
Terza fase: apprendimento degli schemi di attacco e difesa.
Quarta fase: allenamento collettivo sotto forma di partita.
Quinta fase: coinvolgimento diretto nell'arbitraggio.
Sesta fase: analisi delle capacità organizzative con simulazioni di semplici tornei.
PARTE TEORICA
a.
b.
c.
d.
e.
f.
g.
h.
i.
j.
k.
Sport di squadra
Sport individuali
L’apparato cardiocircolatorio
L’apparato respiratorio
L’apparato digerente
I principi nutritivi
Principi di teoria e metodologia dell’allenamento
Il sistema nervoso centrale
Il sistema nervoso periferico
I neurotrasmettitori
Le sostanze psicoattive:
meccanismo d’azione, tossicità, tolleranza, dipendenza (psichica e/o fisica)
l. Il doping
m. Le principali tecniche e sostanze dopanti
SUDDIVISIONE DEL PROGRAMMA IN MODULI
ARGOMENTI
OBIETTIVI
OBIETTIVI MINIMI RICHIESTI
Potenziamento
fisiologico della
resistenza
Capacità di protrarre
un’attività fisica nel tempo
senza che diminuisca
l’intensità del lavoro
Organizzare, regolare e
controllare il movimento
del corpo nello spazio e
nel tempo per
raggiungere un obiettivo
motorio complesso
Capacità di protrarre un’attività
fisica nel tempo con una minima
diminuzione dell’intensità del
lavoro
Organizzare, regolare e controllare
il movimento del corpo nello spazio
e nel tempo per raggiungere un
obiettivo motorio semplice
Incremento delle
capacità
coordinative
N° ORE
(percentuali)
5%
5%
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Potenziamento
muscolare
Incremento della
mobilità
articolare
Pallavolo
Pallacanestro
Calcio a cinque
Parte teorica
(v. programma)
Potenziamento muscolare
generale, con particolare
riferimento ai muscoli
addominali e arti superiori
Compiere movimenti di
grande ampiezza,
sfruttando al massimo
l’escursione fisiologica
delle articolazioni
Conoscenza ed
elaborazione dei
fondamentali individuali e
di squadra
Conoscenza ed
elaborazione dei
fondamentali individuali e
di squadra
Conoscenza ed
elaborazione dei
fondamentali individuali e
di squadra
Conoscenza approfondita
degli argomenti trattati e
loro rielaborazione
Tonificazione muscolare generale,
con particolare riferimento ai
muscoli addominali e arti superiori
Compiere movimenti
sufficientemente ampi, con
sufficiente escursione fisiologica
delle articolazioni
Conoscenza dei fondamentali
individuali e di squadra
Conoscenza dei fondamentali
individuali e di squadra
Conoscenza dei fondamentali
individuali e di squadra
Conoscenza di base dei principali
argomenti trattati
3%
2%
20%
15%
40%
10%
TECNOLOGIE E TECNICHE DI INSTALLAZIONE E MANUTENZIONE (TIM)
Prof. FABRIZIO VANNUCCHI
1. OBIETTIVI DISCIPLINARI RAGGIUNTI
Si ritiene che gli obiettivi minimi prefissi in sede di programmazione annuale, sia a livello di
conoscenza generale della materia trattata sia di competenze/capacità, siano stati raggiunti da
buona parte della classe. Non si segnalano casi particolari di eccellenza.
La programmazione è stata svolta tenendo conto di quanto è stato sviluppato, e a quale livello di
approfondimento, nel biennio precedente da chi mi ha preceduto; pertanto inizialmente, per tutta
la durata del primo quadrimestre ho ritenuto essenziale far svolgere alla classe un
approfondimento di alcuni argomenti principalmente riguardanti il concetto di manutenzione nei
suoi molteplici aspetti applicato ai contesti lavorativi, con esercitazioni finali svolte da ciascun
alunno singolarmente ma in un’ottica di collaborazione con gli altri alunni. Nella seconda parte
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dell’anno si sono sviluppati concetti relativi ai metodi di manutenzione innovativi, la ricerca guasti,
anche in una ottica multidisciplinare con le materie affini.
Infine, è stato esaminato l’aspetto riguardante la documentazione prevista dalle normative
nazionali ed internazionali per quanto riguarda la manutenzione, il collaudo relativo e la
certificazione finale dei lavori di manutenzione.
La tipologia di materia, che come è noto è inserita nel Nuovo Ordinamento della riforma del
Professionale, viene affrontata per la prima volta nelle classi terminali degli istituti professionali,
avendo pertanto come unico punto di riferimento ciò che è stato svolto nel corso del terzo e del
quarto anno per quanto riguarda il corso di TIM.
Poiché l’aspetto pratico e gli ambiti applicativi specifici (ancor di più rispetto al passato..) risultano
fondamentali nella definizione e nel raggiungimento degli obiettivi minimi del corso, più che
affrontare con l’ausilio del testo di riferimento argomenti specifici di ciascun contesto lavorativo e
data la vastità dei settori di applicazione dei principi e metodi di manutenzione (meccanica delle
macchine di produzione e della autotrazione, impiantistica termica, pneumatica, oleodinamica,
elettrica ed elettronica, informatica, sia con riferimento all’industria che al settore dei servizi…) si è
ritenuto utile sviluppare alcuni aspetti concreti tramite visite presso aziende del territorio che
possibilmente “coprissero” il più possibile i settori di applicazione (Ridolfi Impianti e Pugi Group
per l’elettronica, Giuntoli Caldaie per la termotecnica, Ge Oil (Nuovo Pignone) per la meccanica e
la produzione di energia).
A livello di laboratorio interno, è stata svolta una serie di attività di smontaggio, controllo e
rimontaggio di elettrodomestici presenti nella scuola (di fornitura Ariston), suddividendo la classe
per gruppi di lavoro. A conclusione di ciascun lavoro sono state realizzate “schede” di montaggio e
manutenzione da parte di ciascun gruppo, con la compilazione dei gruppi e componenti e delle
fasi di montaggio secondo la sequenza prevista.
Infine, nel corso dell’anno sono state svolte due prove di simulazione in vista della seconda prova
di esami di stato, nelle quali si richiedeva agli allievi, assegnato lo studio di un gruppo o macchina
oggetto di manutenzione, di sviluppare l’aspetto sia di calcolo meccanico sia di impostazione
della sequenza delle azioni di manutenzione da svolgersi.
OBIETTIVI MINIMI:
- essere in grado, dato un sistema (macchina, impianto, gruppo) di svolgere su di esso uno
studio delle azioni di manutenzione programmata, ispezione o quant’altro richiesto con l’ausilio di
schemi, libretto di uso e montaggio; in particolare di:
-
effettuare una rapida valutazione economica connessa alle scelte manutentive
compilare un piano di manutenzione specifico
compilare una lista degli attrezzi e strumenti necessari
essere in grado di compilare la documentazione di manutenzione, collaudo e certificazione
prevista.
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2. CONTENUTI DISCIPLINARI
Introduzione alla parte preliminare del programma di TIM: richiami di manutenzione
Scopi della manutenzione. Definizione moderna. Tipologia dei costi di manutenzione.
Problematiche della manutenzione tradizionale nell'industria.
problematiche della manutenzione tradizionale.
il nuovo concetto di manutenzione e la "fabbrica snella".
relazione tra manutenione preventiva e ispezione.
manutenzione a guasto programmata e non programmata. Regola del "just in time". Manutenzione
migliorativa (retrofit).
Il TPM: definizione, cenni storici. Pilastri del TPM. Suddivisione della manutenzione autonoma.
le 4 fasi del TPM.
Esempi di piccole anomalie riscontrate su macchine. Le schede di ispezione: descrizione.
Interventi manutentivi. Significato di efficacia ed efficienza nella manutenzione. Organizzazione
della ispezione.
esempio di sensori utilizzati per la diagnosi delle anomalie e disfunzioni in un impianto automatico.
Problema delle microfermate degli impianti automatici:descrizione e conseguenze.
Aspetti da evidenziare nello studio delle microfermate secondo il TPM
Generalita sulla ricerca guasti (troubleshooting)
Lista delle possibili cause di guasto
Esempi di settori in cui si applica la ricerca guasti completa
Obiettivi della ricerca guasti nella industria
Il metodo FMECA per la risoluzione della ricerca guasti nell'industria.
Ricerca guasti: sostituzione e ripristino. MTTR.
Metodi per ottimizzare la "assistibilita".Sostituzione con ricambi non originali: parametri da
rispettare
Esempi di operazioni di precisione. Operazioni di taratura e calibrazione di parametri di lavoro:
esempi.
Collaudo finale e delibera: test di ripristino, prove parametriche. Registrazioni della manutenzione.
Impianti industriali: tipologie. Manutenzione degli impianti.
Affidabilità degli impianti industriali
Alcune attività industriali e problematiche principali degli impianti annessi
Impianti tecnici industriali: impianti termici per uso industriale: settori di utilizzo
Problematiche relative all' utilizzo di acqua e vapore. Pressione manometrica. Tabelle.
Componenti degli impianti termici. Schema di impianto.
Criteri di classificazione dei generatori di calore: materiali di costruzione; la ghisa: vantaggi e
svantaggi.
Utilizzo degli acciai per la costruzione delle caldaie: vantaggi e svantaggi
Caldaie aspirate e soffiate: differenze, vantaggi e svantaggi
Tubo di venturi per l'aspirazione della miscela di combustione: relazione portata-pressione
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Impianti a combustibili solidi: tipi di combustibili per impianti industriali. Forma della camera di
combustione.
Generalità sugli scambiatori di calore. Tipi di scambiatori
Descrizione di alcuni tipi di scambiatori: condensatore, evaporatore
Tipologie di scambiatori: scambiatori coassiali, equicorrente e controcorrente. Diagrammi di
temperatura. Vantaggi e svantaggi. Scambiatori a fascio tubiero: schemi costruttivi.
Schemi idraulici: allacciamento delle utenze aziendali alla rete dell'acquedotto; prelievo di acqua
da falda
Schemi della rete idraulica di distribuzione: a pettine, ad anello. Vantaggi.
Rete di distribuzione acqua con allacciamento all’ acquedotto: autoclavi.
Principio di funzionamento dell'autoclave. Schema costruttivo.
Reti di aria compressa: requisiti. Schema di rete a.c. con sottoreti. Bilanciamento di reti estese.
Compressione dell'aria industriale: schema di una sala compressori e funzione dei vari
componenti.
Scarichi e pretrattramenti liquidi. Indicatori principali di inquinamento. Parametri sperimentali: il
BOD, unità di misura. Valori riscontrati.
Il meccanismo della demolizione delle sostanze organiche: processi.
Il processo di depurazione delle acque inquinate: riossigenazione, trattamento primario,
secondario, terziario.
Pretrattamenti delle acque industriali: filtrazione, decalcificazione
Potabilizzazione delle acque: disinfezione e filtrazione.
Fumi e polveri industriali:depuratori "a secco". Depuratori a umido: idrofiltri, depolveratori a umido,
principio di funzionamento. Depuratori elettrostatici:principio di funzionamento; i V.O.C.
Recupero dei prodotti a seguito della depurazione: esempi. Schema di recupero in un
termovalorizzatore di rifiuti solidi urbani.
esempio di reazioni chimiche di neutralizzazione e recupero: ottenimento di gesso da biossido di
zolfo,
Richiami sui metodi di manutenzione. Scelta del metodo in base alla situazione produttiva:
impianti e macchinari.
Tipologie di produzione aziendale: a ciclo continuo, a commessa, in serie.
Manutenzione a guasto non programmata: flessibilità della produzione e saturazione dei
macchinari.
Condizioni favorevoli per l'applicazione della manutenzione a guasto. La manutenzione
preventiva: situazioni di applicabilità.
Esempi di settori di applicazione della manutenzione preventiva. Manutenzione in servizio.
Controlli svolti durante una ispezione. Condizioni di applicabilità della manutenzione
preventiva/ispezione.
Manutenzione programmata: la "multiispezione". Accorpare le manutenzioni. Il "total cost of
ownership".
Approfondimenti sulla manutenzione migliorativa: obiettivi. Tipici casi. Vantaggi economici.
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Condizioni per la realizzazione della manutenzione migliorativa. Vantaggi.
Attendibilità' della manutenzione assistita. Manutenzione sensorizzata: segnali premonitori di
anomalia.
Manutenzione sensorizzata: segnali premonitori di guasto e sistemi di analisi vibrazionale.
Applicazioni.
Telemanutenzione: definizione, obiettivi, regole. Vantaggi. Contratto di teleassistenza.
Attività' associabili alla tele manutenzione nei servizi:
monitoraggi di ambienti esterni (controllo inquinamento,ecc). Altri settori.
Struttura di un sistema di tele manutenzione: definizione di "sistema". Caratteristiche del bene di
tipo generale: schema del sistema di generazione della informazione
Caratteristiche generali del bene: dispositivi presenti nel remoto e nel locale. Attuatori. Condizioni
favorevoli per una telemanutenzione efficace di un bene.
Mezzi di collegamento locale- remoto, requisiti di sistema. Limiti della tele assistenza.
Norma UNI sulla tele manutenzione: contenuti. Llgg del "progetto TASIO".
Approfondimenti sulla ricerca guasti: richiami. Metodo sequenziale di ricerca.
Ricerca guasti: analisi delle informazioni: metodo delle 5w+1h: what, when, where.
Analisi delle informazioni: why,who,how. Tabella finale delle domande e delle risposte e scelta del
lotto di ipotesi di guasto.
Ricerca guasti: scelta della soluzione da adottare per la riparazione. Esecuzione.
Strumenti di diagnostica: evoluzione.
Controlli non distruttivi (PnD). Esempi. Utilizzo delle PnD. Esempi nel settore dei trasporti.
Verifiche funzionali. Cenni sulle normative nel campo delle PnD: certificazione del personale
addetto.
Tipologie di prove PnD soggette a certificazione del personale addetto. Livelli di certificazione.
Prove non distruttive con ultrasuoni: campo di frequenze, parametri, principio di trasmissione.
Applicazioni.
"Risoluzione" di uno strumento emettitore. Parametri di risoluzione. Onda riflessa, rifratta, diffratta.
Influenza della frequenza e dell' impedenza del mezzo sull'assorbimento.
Variabili da considerare nella trasmissione ultrasonica e
parametri di scelta. Tempo di volo TOF. Schema della trasmissione ultrasonica per la
determinazione di cricche di saldatura in base al TOF delle varie onde.
Altre tipologie di controlli non distruttivi: controlli visivi. Condizioni di applicabilita. Strumentazioni.
Controllo con liquidi penetranti. Caratteristiche. Procedura di prova.
Riepilogo prove non distruttive, confronto ed esempi di applicazione specifica in alcuni settori.
Documentazione e certificazione: documenti di manutenzione. Normativa nazionale ed
europea. Norme. UNI 10144: tipologia, specializzazione, modalità, ambito del servizio. Norma UNI
13460. Modelli di documenti per la manutenzione. Esempi.
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Documenti di collaudo: protocollo di collaudo. Esempi. Delibera.
Documenti di certificazione: certificazione di manutenzione impianti. Norme. Legge nazionale e
articoli costituenti. Dichiarazione di conformità.
(Eventuale: Contratto di manutenzione: tipologie contrattuali e definizione. Esempi.)
Esercitazioni, verifiche ed altre attività.
. Laboratorio termoidraulico: attività di smontaggio, controllo e rimontaggio di elettrodomestici
presenti nella scuola (di fornitura Ariston), per gruppi di lavoro. Realizzazione di “schede” di
montaggio e manutenzione, con compilazione dei gruppi e componenti e delle fasi di montaggio
secondo la sequenza prevista.
. Visite guidate presso aziende del comprensorio diverse per settore, con approfondimento dei
concetti inerenti i metodi della manutenzione moderna.
. Simulazioni di seconda prova di esami di stato.
. Esercitazioni guidate di fine modulo sugli argomenti principali. Verifiche scritte ed orali.
3. METODI
3.1 tipo di attività
3.1.1 lezione frontale
3.1.2 lavoro di gruppo
3.2 modalità di lavoro
3.2.1 lezione/applicazione
3.2.2 insegnamento per problemi
4. MATERIALI E STRUMENTI UTILIZZATI
4.1 dettatura di appunti
4.2 libri di testo
4.3 fotocopie di disegni e schemi
5. VERIFICA E VALUTAZIONE
5.1 Le verifiche sono state condotte con le seguenti modalità:
2 prove scritte per quadrimestre
2 prove orali per quadrimestre
2 simulazioni di seconda prova scritta di esame
esercitazioni guidate scritto-grafiche effettuate nel corso dell’anno
5.2 La valutazione ha tenuto conto di:
Livello individuale di conseguimento degli obiettivi in termini di conoscenze e
di competenze
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Progressi compiuti rispetto al livello di partenza
Interesse
Impegno
Partecipazione al dialogo educativo
5.3 Quali strumenti di valutazione sono state adottate le seguenti griglie:
Gravemente insufficiente: l'allievo non conosce i contenuti e non dimostra il
minimo impegno nella materia (voto: 3).
Insufficiente: l'allievo, a causa dello scarsissimo impegno e/o attitudine alla
materia, ha raggiunto una preparazione lacunosa e lontana dagli obiettivi
prestabiliti (voto: 4).
Scarso/Mediocre: l'allievo, a causa di un limitato o discontinuo impegno e/o
della poca attitudine alla materia, ha raggiunto una preparazione lacunosa
ed ha conseguito solo in parte gli obiettivi prestabiliti (voto: 5).
Sufficiente: l'allievo ha raggiunto gli obiettivi minimi prestabiliti (voto: 6).
Discreto/Buono: l'allievo, oltre ad aver conseguito una preparazione entro gli
obiettivi del corso dimostra impegno e abilità nella soluzione di problemi
noti (voto 7)
Distinto: l'allievo ha anche padronanza dei contenuti e si organizza
autonomamente nella soluzione dei problemi (voto 8).
Ottimo: l'allievo approfondisce gli argomenti e sa applicare la teoria in
contesti diversi, anche in situazioni di progetto e multidisciplinari (voto: 9).
TECNOLOGIA MECCANICA E APPLICAZIONI
PROF. LEONARDO PAPINI
PROF. DONATO GABRIELE
Finalità
Il tecnico manutentore deve saper eseguire interventi di riparazione ed assistenza tecnica, poter
realizzare semplici progetti manutentivi e contestualmente saper gestire gli stessi nel campo della
meccanica e dell'elettrotecnica industriale; la materia in questione deve dare allo studente, oltre la
conoscenza dei concetti di base e dei termini tecnici, la capacità di comprendere la strategia
manutentiva di un sistema a partire dalle caratteristiche tecnologiche e costruttive dei suoi
elementi costitutivi, sapersi documentare sugli aspetti da approfondire e di saper consultare i
manuali e la documentazione tecnica degli impianti e delle singole componenti.
Lo studente essere formato in maniera da acquisire la giusta mentalità che gli consenta di
affrontare, con un'ottica tecnico-pragmatica gli aspetti della manutenzione civile ed industriale.
Conoscenze
In base agli argomenti svolti durante quest'ultimo anno scolastico, l'alunno dovrebbe conoscere: il
concetto delle tolleranze geometriche e di forma; le principali macchine semplici; il concetto
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dell'attrito; il funzionamento dei motori endotermici alternativi; i principi di base delle macchine
idrauliche, la statica dei sistemi semplici e l'utilizzo dei parametri cinematici ed energetici per lo
studio dei sistemi meccanici e fluidici; la normativa e la documentazione tecnica inerenti le
macchine e la loro sicurezza; la strutture de libretti istruzione; la qualità, nella sua accezione
produttiva e di servizio, la gestione della stessa;, la distinta di base degli apparati; la tecnica della
manutenzione industriale con i concetti e le teorie su guasti, affidabilità e manutenzione; le
principali strategie manutentive con varie tecniche di controllo e monitoraggio.
Obiettivi minimi
Utilizzare, attraverso la conoscenza e l’applicazione della normativa sulla sicurezza, strumenti e
tecnologie specifiche;
Saper utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione;
Saper individuare i componenti che costituiscono il sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo
di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto delle
modalità e delle procedure stabilite;
Saper utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti;
Comprendere e gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche
per offrire servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste;
Analizzare il valore, i limiti e i rischi delle varie soluzioni tecniche per la vita sociale e culturale con
particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro, alla tutela della persona,
dell’ambiente e del territorio.
Metodologia_adottata
Lezione frontale del docente in collaborazione con gli studenti alla lavagna in modo da verificare
continuamente la costanza di studio degli allievi. Spiegazione individuale su concetti da chiarire
allo specifico allievo. Ricerche individuali con relativa relazione finale da consegnare al docente.
Criteri di valutazione della classe
Per un feedback della classe relativo all’attività didattica svolta ci si è serviti delle verifiche
classiche (orali e scritte), di prove scritte con tipologia B (soprattutto nella fase finale dell'anno
scolastico in modo da fornire un adeguata preparazione per affrontare correttamente una prova
d’esame), di colloqui orali per accertare l’effettivo grado di preparazione dell’alunno ed infine di
relazioni, in cui si chiedeva affrontare argomenti del programma didattico.
Osservazioni e confronti tra l’effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
L’effettiva realizzazione della programmazione svolta non coincide perfettamente con quanto
programmato all'inizio dell'anno scolastico. Nel confronto tra l'effettivo svolgimento e la
programmazione iniziale, si ritiene che il programma sia stato svolto quasi nella sua completezza
è tuttavia mancato il tempo, per varie motivazioni legate ad altre attività didattiche e di
informazione tipiche del quinto anno che causato un “assottigliamento” del monte ore lezione (già
peraltro esiguo per una materia di questa vastità), per completare il modulo 2.
Profitto_ed_efficacia_didattica_raggiunta_dalla_classe
La classe nel suo complesso ha raggiunto un profitto pienamente sufficiente con alcuni elementi di
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spicco che hanno manifestato un maggior impegno e serietà, e da altri che a volte hanno
manifestato un basso livello della soglia di attenzione (dovuto in gran parte a lacune pregresse e
al cambio “in corsa” dell'ordinamento didattico dei corsi, ma anche alla mancanza di interesse
verso alcuni argomenti ritenuti dagli studenti forse più tediosi.
Sono risultati particolarmente difficoltosi i concetti più legati all'aspetto matematico-trigonometrico
della disciplina (concentrati nel modulo 0), mentre è stato apprezzato l'aspetto pratico che
comunque non è stato possibile sviluppare fino in fondo a causa di diverse problematiche
logistiche.
Disciplina e grado di partecipazione
Sotto il profilo disciplinare la totalità della classe ha dimostrato una collaborazione sufficiente,
anche se a tratti discontinua; buona disciplina e una spiccata attitudine nei rapporti interpersonali
sia tra gli studenti sia con i professori. Occorre purtroppo segnalare la difficoltà di mantenere
viva la soglia di attenzione per tempi prolungati.
CONTENUTI DEL PROGRAMMA SVOLTO
MODULO 0: RIPASSO CONCETTI FONDAMENTALI PREGRESSI
• Statica
• Cinematica
• Attrito
• Macchine semplici
• Tolleranze dimensionali e geometriche
MODULO 1: NORMATIVA E DOCUMENTAZIONE TECNICA
• Direttiva macchine
• Manuali d’uso e manutenzione
• Tipologie cataloghi ricambi
• Gestione della qualità iso 9001
• Distinte di base
MODULO 2: AUTOMAZIONE (parte ancora in svolgimento alla data di presentazione del
documento)
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•
Elementi di automazione
•
Sistemi di automazione
•
Circuiti elettropneumatici
•
Circuiti elettrici e automatici
•
CNC
•
Logica binaria
•
Cenni di robotica
MODULO 3: TECNICA DELLA MANUTENZIONE
•
Cenni storici
•
Guasto e probabilità/tasso di guasto
•
Affidabilità
•
Sistemi in serie e parallelo
•
Disponibilità
•
Manutenibilità
•
Valutazione dell’affidabilità
•
Diagramma di Gantt
•
Strategie manutentive
•
Sicurezza e manutenzione
•
Qualità e manutenzione
•
Piano di manutenzione ed analisi economica
•
Glossario
MODULO 4: Energetica
•
Le fonti energetiche
•
Motori endotermici alternativi volumetrici
•
Turbomacchine
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Testo di riferimento adottato:
Massimo Pasquinelli - TECNOLOGIE MECCANICHE E APPLICAZIONI , Vol 3
ISBN 978-88-379-1234-5 Ed. CAPPELLI
Appunti e dispense in condivisione online.
TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI
Prof. DEL DUCA GIUSEPPE
Prof. DONATO GABRIELE
Premessa
L’intento del corso è stato di dare agli studenti una visione generale delle problematiche relative
all’ambito professionale cui è rivolto l’indirizzo, considerando le parti inerenti la strumentazione e il
laboratorio fondamentali per gli aspetti didattici e formativi degli allievi; aspetti, tra l’altro, ben
specificati nel nuovo ordinamento degli Istituti Professionali, attraverso linee guida del processo di
insegnamento/apprendimento, che consente agli studenti di diventare protagonisti acquisendo il
sapere attraverso il fare.
Competenze
 Individuare i componenti che costituiscono un sistema e i vari materiali impiegati, allo scopo
di intervenire nel montaggio, nella sostituzione dei componenti e delle parti, nel rispetto
delle modalità e delle procedure stabilite
 Utilizzare correttamente strumenti di misura, controllo e diagnosi, eseguire le regolazioni dei
sistemi e degli impianti
 Gestire le esigenze del committente, reperire le risorse tecniche e tecnologiche per offrire
servizi efficaci ed economicamente correlati alle richieste
 Utilizzare la documentazione tecnica prevista dalla normativa per garantire la corretta
funzionalità di apparecchiature, impianti e sistemi tecnici per i quali cura la manutenzione.
Metodologia adottata
- Lezione frontale.
- Esercizi in itinere e test al termine dei moduli.
- Compiti in classe e simulazioni di prove d’esame.
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Criteri di valutazione della rispondenza della classe
Per valutare la rispondenza della classe all’attività didattica svolta ed al lavoro di istruzione, ci si è
serviti essenzialmente delle verifiche classiche: cioè di compiti in classe, articolati su un certo
numero di esercizi, e di colloqui, centrati anche questi nella risoluzione di problemi. In entrambi i
casi lo scopo è di accertare sia la comprensione effettiva delle nozioni spiegate, sia ( soprattutto)
la capacità, muovendosi da basi acquisite, di elaborare propri ragionamenti e di costruire propri
percorsi risolutivi..
Confronto fra programma svolto e preventivato
Per vari motivi sono state perse diverse ore di lezione, per cui non è stato possibile svolgere tutti i
moduli presentati nel piano di lavoro di inizio anno.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe
L’impegno, la capacità, la partecipazione e la frequenza diversificano gli studenti e fanno
individuare due fasce di livello:

Un ristrettissimo gruppo di alunni, particolarmente interessati e responsabili, ha raggiunto
un profitto buono nelle abilità operative logiche, in quelle linguistiche e nell’uso degli
strumenti e delle metodologie progettuali.

Un secondo gruppo di allievi, pur partendo da una scadente preparazione di base, ha
raggiunto risultati al limite della sufficienza registrando comunque, durante l’anno,
miglioramenti nell’apprendimento dei contenuti e nella rielaborazione degli stessi.
Disciplina e grado di partecipazione
La classe si dimostra divisa anche per quanto riguarda il grado di partecipazione e il
comportamento. È da segnalare una frequenza piuttosto discontinua da parte di qualche alunno.
PROGRAMMA DI TECNOLOGIE ELETTRICO ELETTRONICHE E APPLICAZIONI
MODULO 1: Logica combinatoria
 Grandezze analogiche e digitali
 Sistemi di numerazione
 Porte logiche
 Mappe di Karnaugh
 Circuiti integrati
 Circuiti combinatori
 Multiplexer e demultiplexer
MODULO 2: Logica sequenziale
 Flip flop
 Circuiti contatori
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 Reti sincrone
 Memorie a semiconduttore
 Dispositivi logici programmabili
MODULO 3: Elettronica di potenza
 Interfacciamento e controllo di potenza
 Classificazioni, impieghi e problemi di interfaccia
 Pilotaggio on-off del BJT e del MOSFET
 Thiristor
 TRIAC e DIAC
 Controllo lineare di potenza per circuiti monofase e trifase
MODULO 4: Sensori e trasduttori
 Monitoraggio, sensori, segnali
 Finecorsa e sensori di posizione
 Sensori di prossimità
 Sensori di temperatura e luminosità
 Condizionamento dei segnali
 Loop di controllo
MODULO 5: Analisi dei segnali
 Classificazione dei segnali elettrici
 I segnali elettrici nel dominio del tempo e della frequenza
 Spettro di ampiezza dei segnali più significativi
MODULO 6: Elettropneumatica
 Attuatori
 Valvole pneumatiche ed elettropneumatiche
 Schemi di impianti elettropneumatici
Testo utilizzato per il corso
Coppelli Stortoni Tecnologie Elettrico Elettroniche e Applicazioni vol. 3, Mondadori Scuola
LABORATORI TECNOLOGICI ED ESERCITAZIONI
Prof. GABRIELE DONATO
Prof. FRANCESCA FRAONI supplente dal 4/02/2015
Finalità
Il corso ha l'intento di creare una figura professionale capace di padroneggiare l'uso di strumenti
tecnologici con particolare attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro, alla tutela della persona,
dell'ambiente e del territorio; comprendere i problemi attinenti al proprio ambito di competenza;
utilizzare le tecnologie specifiche del settore e sapersi orientare nelle normative vigenti.
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Obiettivi di apprendimento
-Conoscere, interpretare e analizzare schemi di impianti civili e industriali.
-Utilizzare strumenti e tecnologie nel rispetto della normativa sulla sicurezza.
-Utilizzare la documentazione tecnica per garantire la giusta funzionalità di apparecchiature,
impianti e sistemi tecnici soggette ad interventi di manutenzione sia in ambito civile che
industriale.
-Riconoscere i componenti che costituiscono il sistema in modo da poter intervenire nel montaggio
e nella sostituzione dei componenti e delle parti.
- Utilizzare strumenti di misura ,controllo e diagnosi.
-Redigere la documentazione tecnica.
-Predisporre la distinta base degli elementi e delle apparecchiature componenti l'impianto.
Metodologia adottata
-Lezione frontale.
-Esperienze in laboratorio.
Osservazioni e confronti tra l'effettivo svolgimento e la programmazione iniziale
Il programma e stato svolto in buona parte teoricamente e in laboratorio gli alunni hanno potuto
vedere strumenti e componenti.
Durante l'anno sono state svolte delle visite all'interno di aziende attinenti al loro indirizzo.
Profitto ed efficacia didattica raggiunta dalla classe
La classe nell'insieme ha raggiunto un profitto sufficiente e comunque alcuni alunni hanno
dimostrato un interesse maggiore per la materia , raggiungendo un obiettivo più che buono.
Disciplina e grado di partecipazione
Non ci sono stati problemi di natura disciplinare.
Programma di laboratori tecnologici ed esercitazioni
-Componenti degli impianti elettrici civili :
Dispositivi di comando ,dispositivi di trasformazione (relè), dispositivi di segnalazione,dispositivi di
collegamento e derivazione (cavi,prese e spine di corrente,tubi ,canali,scatole portafrutti e
cassette di derivazione), dispositivi di protezione.
Apparecchi di comando quali interruttore pulsante, commutatore, deviatore,invertitore ,relè
monostabile e relè passo-passo.
-Apparati per impianti elettrici industriali:
Pulsanti, selettori, segnalatori luminosi e acustici, rilevatori,interruttori (fine corsa,di livello,
fotocellule).
Quadri elettrici.
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Apparati per la gestione dei processi industriali,(contattore,temporizzatore).
Motore passo-passo.
-Circuiti stampati (tecnica THT) e basette millefori.
-Schede elettroniche:
Programmazione del microcontrollore, linguaggio macchina.
Schede di interfacciamento.
Schede e piattaforma Arduino.
-Tecniche di intervento:
Procedura operativa di lavoro su pressa.
Procedura operativa per l'esecuzione di lavori elettronici.
Procedure operative per l'esecuzione di lavori elettrici.
Istruzioni per messa in servizio , regolazione e manutenzione di una caldaia.
-Saldatura di componenti su basetta per il funzionamento di lampade ecologiche (Liter of Light).
Testo adottato:
Luigi Caligaris
Laboratori tecnologici ed esercitazioni
Hoepli
INSEGNAMENTO DI RELIGIONE CATTOLICA
Prof. LORENZO INNOCENTI
LIVELLO GENERALE DELLA CLASSE NELL’ APPRENDIMENTO DELLA MATERIA
Il livello generale della classe nell’apprendimento della disciplina è stato nel complesso sufficiente.
L'attenzione e la partecipazione alle lezioni, pur avendo riscontrato qualche difficoltà durante la
prima parte dell'anno, sono state positive e, dal punto di vista disciplinare, il comportamento della
classe non è mai stato negativo nei confronti dell'insegnante.
PROGRAMMAZIONE
PREREQUISITI: leggere un testo individuandone le informazioni essenziali; essere disponibile
all’ascolto, al dialogo e alla riflessione personale; conoscere una minima terminologia religiosa.
OBIETTIVI DISCIPLINARI: sapersi orientare e saper argomentare in relazione all’urgenza di
riferimenti etici condivisi in un quadro di globalizzazione e pluralismo confrontandosi anche con
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la Dichiarazione dei diritti dell’uomo; maturare autonomia di giudizio per operare scelte etiche
ragionate e responsabili nell’ottica di una piena realizzazione dell’uomo come persona e
cittadino alla luce dei principi cristiani.
CONOSCENZE: conoscere i contenuti essenziali della DSC in relazione agli argomenti proposti.
CAPACITÀ: capacità di impegnarsi seriamente nella società moderna con rispetto di se stesso,
degli altri e dell’ambiente, scegliendo di orientare i propri comportamenti anche in base all’etica
cristiana.
OBIETTIVI MINIMI: saper individuare l’importanza del rapporto con l’altro, interpretando le
differenze alla luce del cattolicesimo ed impegnandosi a costruire il proprio futuro anche in
relazione ad esso.
MODULO 1
TITOLO: Etica delle relazioni
INDIRIZZO: tutti
TEMPI DI REALIZZAZIONE: 10 ore
COMPETENZE: saper riconoscere, rispettare ed apprezzare i valori religiosi ed etici
nell’esistenza delle persone e nella storia dell’umanità.
ELENCO UNITA’ DIDATTICHE
Definizione dell'essere umano: antropologia filosofica e teologica.
Definizione del concetto di persona.
Il rapporto con lo straniero.
Il razzismo.
La convivenza in una società multiculturale.
MODULO 2
TITOLO: l’etica della solidarietà
INDIRIZZO: tutti
TEMPI DI REALIZZAZIONE: 10 ore
COMPETENZE: imparare a conoscere testi religiosi funzionali ad identificare il fondamento della
morale cristiana, maturando autonomia di giudizio per operare scelte etiche anche in un’ottica
cristiana.
ELENCO UNITA’ DIDATTICHE:
Il rapporto dell’economia con l’etica.
L’economia solidale.
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La pace.
La Chiesa e i diritti dell’uomo.
Il rapporto della politica con l’etica.
MODULO 3
TITOLO: La Chiesa nella storia del '900.
INDIRIZZO: Tutti
TEMPO DI REALIZZAZIONE: 10 ore
COMPETENZE: Conoscere ed avere una precisa consapevolezza di quello che è stato il ruolo
della Chiesa nelle tormentate vicende storiche che hanno caratterizzato il XX° secolo.
ELENCO UNITÀ DIDATTICHE:
1. Il ruolo della chiesa nelle vicende storiche del '900
2. Il Concilio Ecumenico Vaticano II
STRUMENTI E MATERIALI USATI
Schede fornite dall’insegnante, video cassette o DVD, articoli di giornale, computer personale
dell'insegnante.
PROGRAMMA SVOLTO
(alla data del 15/05/2015. Lo svolgimento delle parti escluse è previsto per il periodo che va dal
16/05/2015 - 10/06/2015)
MODULO 1
TITOLO: Etica delle relazioni
ELENCO UNITA’ DIDATTICHE
1. Definizione di essere umano: antropologia filosofica e teologica.
2. Definizione del concetto di persona.
3. La convivenza in una società multiculturale partendo dalle differenze religiose: cenni
specifici sulle religioni monoteiste, Ebraismo, Cristianesimo ed Islam e sulle religioni
orientali. Storia, dottrina e morale.
4. Il rapporto con lo straniero.
5. Il razzismo.
MODULO 2
TITOLO: Etica della solidarietà
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ELENCO UNITA’ DIDATTICHE:
6.
L'economia solidale.
7.
La Pace
8.
La chiesa ed i diritti dell'uomo
MODULO 3
TITOLO: La chiesa nella storia del '900
ELENCO UNITÀ DIDATTICHE:
9. Il ruolo della chiesa nelle vicende storiche del '900
10. Il Concilio Ecumenico Vaticano II
NOTE AGGIUNTIVE: metodologie e strumenti utilizzati
Partendo dalla lettura di brani ripresi da libri dell'insegnante e da altri testi in uso (come la Bibbia,
La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo e varie Encicliche) gli alunni, sono stati guidati
dall’insegnate alla comprensione e riflessione delle questioni trattate, utilizzando la tecnica del
brainstorming, il dialogo e la discussione sugli argomenti proposti.