squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 1 a l SQUILLA Mensile della Parrocchia SS. Nazaro e Celso Bresso 1 Maggio 2011 Giovanni Paolo II Beato Rosario tra le case Prime Comunioni: Photogallery Scuola di italiano per stranieri Anno LXXXII - Numero 5 - Maggio 2011 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 2 CARTOLERIA • GIOCATTOLI ARTICOLI RELIGIOSI • GIOCHI PIRICI CAPPELLETTI Via Centurelli, 42 - BRESSO - Tel. 02.6100050 www.cappelletti.biz - [email protected] FERRAMENTA - UTENSILERIA - ELETTRICITÀ Sala & Magni s.r.l. FORNITURE e ATTREZZATURE INDUSTRIALI 20091 Bresso (Milano) Via A. Manzoni, 28 - Tel. 02.6100845 Servizi Funebri Nebuloni s.r.l. SERRAMENTI IN ALLUMINIOLEGNO E IN PVC - TAPPARELLE PORTE INTERNE E BLINDATE CANCELLI DI SICUREZZA Show - Room Bresso Via Corridoni, 32 Te l . 02.66501443 w w w. f l l i t r i n c a . i t risparmia fino al 55% con la detrazione fiscale Funerali - Cremazioni Trasporti Nazionali ed Internazionali Servizio continuato 24 h su 24 Via Fulton, 12 - Milano Tel. e Fax 02.6469101 Diurno - Notturno Viale Affori, 11 - Milano Onoranze Funebri BERNA di PEREGO ELVEZIO Via Vittorio Veneto, 41 - Tel. 02/6101328 Notturno 02/9181223 - 02/9189192 CONCESSIONARIO AUTORIZZATO DI COCCINELLE THE BRIDGE PIERO GUIDI CALVIN KLEIN ROCCO BAROCCO BIBLOS CROMIA SAMSONITE PIQUADRO MANDARINA DUCK KIPLING RAINBOW TUSCAN’S’ GIANFRANCO CORTI squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 3 la parola del parroco Cultura, confronto, apertura Il Cortile dei Gentili el Natale del 2009 Papa Benedetto lanciava un’idea ai suoi collaboratori: occorre un luogo “dove gli uomini possano in una qualche maniera agganciarsi a Dio, senza conoscerlo e prima che abbiano trovato l’accesso al suo mistero”. Di qui nasce “Il Cortile dei Gentili”: il nome deriva da quel cortile dell’antico Tempio di Gerusalemme dove anche i non ebrei (i gentili) potevano accedere. Si tratta di una serie di incontri tenuti in università laiche internazionali dove intellettuali credenti e non credenti si ascoltano sui grandi temi della vita; ma anche incontri sui sagrati delle grandi cattedrali, in cui giovani credenti e non credenti possano ascoltarsi. Non “duelli” ma “duetti”, dice il Card. Ravasi, cui è stata affidata questa iniziativa, che dallo scorso febbraio è partita da Parigi. Un cortile: l’idea è bella. Quando, da piccoli, scendevamo in cortile a giocare, ognuno apparteneva alla propria famiglia, credente o non credente che fosse. Eppure ciò non ci impediva di giocare insieme (cosa essenziale per crescere sani), di condividere esperienze, di diventare amici; e ognuno continuava ad appartenere serenamente alla propria famiglia. Una cosa analoga avviene nella scuola, che può, deve essere un cortile dove stili e opzioni di vita si incontrano nel rispetto e nel confronto che dal rispetto deriva. Così dovrebbe essere il terreno della cultura: Papa Benedetto lo auspica e lo incoraggia. Anche la comunità cristiana della nostra Bresso ha un progetto nel cuore: quello di coordinare le risorse culturali che sono maturate dentro la sua storia, per offrirle al bene della città. Sono realtà attive su più campi: quelli della musica e dell’arte, del cinema e del teatro, della N formazione e dell’informazione (tra cui la nostra “Squilla”). Che splendida possibilità avrebbero di essere un “cortile” per mostrare le tracce di Dio nascoste dentro le dimensioni più nobili e belle dell’uomo! Che contributo di umanità più alta potrebbero umilmente ma fieramente offrire alla nostra Bresso! Ecco perché – come i lettori della “Squilla” sanno già – l’ultimo Consiglio Pastorale delle tre Parrocchie ha varato un percorso di coordinamento delle realtà culturali della nostra Chiesa locale. Ora siamo nella fase di far partire fattivamente questo progetto; contribuire in maniera più condivisa, e con risorse più abbondanti, all’organizzazione della Sagra della Madonna del Pilastrello, che egregiamente da anni è coordinata dal Centro Culturale Manzoni. Una possibilità di comunione maggiore tra noi diventa una migliore offerta alla città che abitiamo e amiamo, certi che le diverse sensibilità presenti fra noi cattolici possono ascoltarsi e maturare reciprocamente, e poi incamminarci nell’offerta culturale sulla piazza della città. Sono sicuro infatti che, incontrandosi attraverso il Cortile della cultura, credenti e non credenti o credenti di altre religioni possono (come dice il Card. Ravasi in un’intervista al mensile “Jesus” di febbraio 2011) “scoprire consonanze e armonie pur nella loro difformità; possono deporre i linguaggi soltanto autoreferenziali o polemici e possono far alzare lo sguardo a una umanità spesso troppo curva sull’immediato, sulla superficialità, sull’insignificanza, verso l’Essere nella sua pienezza”. Una grande avventura abbiamo davanti. Sapremo, tutti, raccogliere la sfida? I preti di Bresso 3 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 4 la nostra comunità Rinati al fonte battesimale BARNI Alessandra FOGARINO Aleksandra FOGARINO Gaia SANTANGELO Riccardo Diego TOSONI Andriy MATTERA Nicolas Riposano in Cristo REMONDINI Emilio di anni 70 FRANZOSI Carolina di anni 82 MESSINA Giuseppe di anni 74 TORTO Giuseppe di anni 80 BISANTI Eupremio di anni 74 NATALE Rinaldo di anni 81 Sposati nel Signore ----------------- Legati del mese di Maggio 2 3 6 7 9 14 16 ore ore ore ore ore ore ore 17 20 21 25 ore ore ore ore ore ore ore 28 30 7 7 7 9 7 9 7 9 17,30 7 7 9 9 17,30 9 9 VITTORI Guido e DE PONTI Giuseppina COLOMBO Piero e RECALCATI Virginia RECALCATI Virginio e ALFIERI Angela MEANA Cesare e CAPPELLETTI Irene e Mariangela CAPRA Felice e LECCHI Luigia ANDREONI Enrico e Brigida CASSAMAGNAGHI Ines, Carlo e SORMANI Maria CAVENAGO Maria e Rina CORNO Pietro e Lucia MAZZOLA Angelo e BIANCHI Maria STRADA Innocente e SAVINO Vittorio MAGNI Pierino e CAVENAGO Melania LOVATI Innocente e Rosa MAZZOLA Enrico, Carolina, Emilia PEREGO Giulio e ANDREONI Giulia ORIANI Vittorio Per verificare il calendario 2012 dei legati in suffragio dei defunti il Parroco chiede ai parenti - qualora non l’avessero già fatto gli scorsi anni di passare in Segreteria Parrocchiale (lun-ven h. 17.30-19). 4 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 5 notiziario Una copertina per il papa Giovanni Paolo II beato Dobbiamo tanto a Giovanni Paolo II. Per molti è stato il Papa della propria giovinezza, per altri le sue parole e i suoi gesti sono stati portatori di una ventata di fiducia e di speranza, per altri ancora una occasione di conversione o di scoperta della propria vocazione. “La Squilla” gli doveva la copertina di maggio 2011. Anche un gruppo di bressesi era a Roma per la beatificazione: il parroco, all’orario annunciato, è andato due volte alla partenza per farli sentire portavoce di tutti noi … ma la fretta di partire era tale che i pellegrini erano già in viaggio. Sarà bello farci raccontare cosa hanno vissuto. ADOTTA UNA FAMIGLIA AGGIORNAMENTO MENSILE In aprile sono stati stanziati € 14.700 a favore di altre 10 famiglie. A tutt’oggi sono accompagnate 18 famiglie (63 persone) Con un totale di € 29.700. Grazie a tutti i donatori e...a quelli che vorranno esserlo! Bravi parrocchiani! Quest’anno chi partecipa all’Eucaristia quotidiana, i pensionati, i più vicini alla vita comunitaria sono stati invitati per tutta la Quaresima a un gesto di delicatezza: scegliere il momento della confessione pasquale lontano dai giorni del Triduo Pasquale. Il motivo di ciò: risparmiare una scoraggiante attesa a chi – lavoratori, giovani, persone in crisi, in ricerca, nel dolore, nel dubbio… – cerca proprio e solo in quei giorni un prete per il suo cammino di conversione. I nostri sacerdoti ringraziano per aver raccolto l’invito: anche così una Parrocchia si mostra accogliente e missionaria. Certo, c’è chi, vedendo il confessionale accessibile, non resiste alla tentazione di una “spolveratina” dell’ultimo momento anche se si è confessato la settimana prima… Una Quaresima intensa, un Triduo nutriente Una Quaresima intensa: molti sono stati gli stimoli. Il cammino di catechesi per rigenerare la nostra partecipazione all’Eucaristia ha visto coinvolte circa 300 persone adulte e giovani. L’adorazione della Croce il venerdì sera, con la chiesa aperta e silenziosa e con i sacerdoti disponibili per le confessioni. Le Lodi che precedono l’Eucaristia delle 9, con la breve omelia che contraddistingue questo tempo. La celebrazione domenicale e le giornate di ritiro per le famiglie dei ragazzi dell’Oratorio, che hanno raggiunto diverse centinaia di persone. La Via Crucis con il nostro Cardinale a Sesto. La “Settimana con Gesù” per i giovani, la “Crocevia” per i preadolescenti. La cura profusa per un Triduo Santo capace di nutrire il nostro desiderio di Dio, contemplando la vicenda di Gesù culminata nella sua Pasqua. Tutti incoraggianti segni che una normale Parrocchia come la nostra è in grado di accompagnare il cammino di chi cerca Dio e si affida a Lui. I preadolescenti dagli ammalati Forse molti non lo sanno, ma c’è un bel gesto che va fatto conoscere a tutti. La domenica delle Palme, dopo la Messa delle 10.15, i preadolescenti (11-14 anni) dell’Oratorio portano il ramoscello d’ulivo benedetto a casa di circa 120 anziani e ammalati che non possono uscire. È una sana educazione dei ragazzi a sentirsi portatori di Vangelo; e un invito agli ammalati ad aver fiducia in quel Signore che sa servirsi anche dei ragazzi per farci vivere nella speranza. 5 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 6 notiziario Dalla nostra Polisportiva: attenzione, truffa telefonica libretto! Siamo a segnalare a tutti i nostri Sponsor che ci sono pervenute segnalazioni di aziende sponsorizzatrici che hanno ricevuto una chiamata da una signora (dice di chiamarsi Sara) che si identifica come una responsabile della Polisportiva e richiede il pagamento della quota di sponsorizzazione per il nostro libretto annuale. Tale persona non è assolutamente autorizzata a fare ciò ed esercita una vera a propria truffa nei nostri confronti. Vi invitiamo pertanto a segnalare al vostro referente per le sponsorizzazioni (Lesma Francesco, Plantamura Ugo, Barbieri Maurizio, Villa Ladislao, Villa Marco, Magro Sergio, Cini Simone) eventuali "contatti estranei" e a versare sempre e solo ad esso la quota pattuita. PELLEGRINAGGIO DECANALE S. Maria dei Miracoli in s. Celso a Milano VENERDÌ 20 MAGGIO Partenza pullman da piazza Martiri h. 19.30 Rientro per le 22.45 circa Iscrizioni in sacristia versando € 7 RIFUGIATI POLITICI: storie di dignità e di dolore Sabato 21 maggio In ascolto di rifugiati politici ospiti presso la Parrocchia san Carlo Oratorio s. Giuseppe h. 17.30 A CURA DEI GRUPPI FAMIGLIARI, APERTO A TUTTI! 6 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 7 notiziario 7 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 8 notiziario Gruppo parrocchiale Terza Età Programma attività mese di Maggio Giovedì 5: Giovedì 12: Giovedì 19: Giovedì 26: Ore Ore Ore Ore 15 15 15 15 festa di Compleanno Maria: la tradizione e il mese di Maggio Tombolata Incontro con il Medico Inoltre si ricorda che tutti i mercoledì, alle ore 15, chi vuole può partecipare ai lavori a maglia e in stoffa a favore dei nostri missionari. Il gruppo dei partecipanti alla visita alla Biblioteca Ambrosiana e all’urna di san Carlo in Duomo. Milano - 28 aprile 2011 8 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 9 commissione affari economici Situazione economica a cura della Commissione per gli affari economici 1) Campo sportivo oratorio Pagamenti effettuati aprile 2011 Totale impegnato Totale pagamenti effettuati al 30/04/2011 Totale debito residuo € 500.000,00 € 365.552,00 € 134.448,00 Offerte per campo sportivo oratorio (marzo 2011) NN Per don Gianfranco, per opere parrocchiali Dai mattoncini domenica 10/04/2011 E.E.G. NN NN Dalle famiglie della Prima Comunione € € € € € € € Totale offerte di aprile 2011 Totale offerte al 31/03/2011 Totale offerte al 30/04/2011 € 2.080,00 € 38.490,00 € 40.570,00 10,00 50,00 520,00 50,00 200,00 50,00 1.200,00 2) Mutuo Credito Sportivo - Roma (fino al 2013) Debito residuo in linea capitale € 67.343,63 1) Lavori in parrocchia Tecnorex Impianto antintrusione - acconto 9 € 4.800,00 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 10 vita parrocchiale Imparare la lingua locale è una fondamentale forma di integrazione. La scuola d’italiano per stranieri In Oratorio San Giuseppe, c’è una gratuita e accessibile scuola d’italiano per gli stranieri che lavorano tra noi. Mamme e giovani tra i primi frequentanti. di Alba Lo Piccolo, a nome del gruppo degli insegnanti o scorso ottobre nella nostra comunità è partita la scuola d’italiano per stranieri adulti. Attenti alla situazione delle famiglie, Caritas e San Vincenzo hanno unito le risorse per organizzare al meglio un progetto che fa fronte a molteplici esigenze. I nostri sacerdoti, molto sensibili a questa iniziativa, hanno messo a disposizione un’aula dell’Oratorio. La scuola è gratuita, sostenuta dalla forza pensionistica e da cittadini che desiderano offrire un po’ del loro tempo. Questa iniziativa fa da supporto alla “scuola cittadina” che si è avviata presso la Parrocchia Madonna della Misericordia. La scuola cittadina rilascia, a fine corso, la “certificazione di frequenza”, attesta- L to oggi fondamentale per i documenti degli stranieri. Le persone che frequentano la scuola della nostra comunità provengono da Egitto, Marocco, Romania, Albania e Nigeria. Sono quasi tutte mamme impossibilitate a frequentare la “scuola cittadina” perché hanno la famiglia da accudire o giovani senza o con poco lavoro. Gli insegnanti sono sei e mettono a disposizione, per ogni alunno, circa quattro ore alla settimana. Gli alunni sono stati tutti informati di questo articolo ed è stato chiesto loro se desideravano intervenire con qualche pensiero. Entusiasti e favorevoli, hanno così risposto: “Sì! Scrivi che adesso riesco ad andare in Posta e compilo, da sola, un bollettino!”: è una signora proveniente dal Marocco, che vive in Italia da anni. Frequenta con le sue amiche la scuola e spesso aiuta l’insegnante traducendo in arabo alcune parole di difficile comprensione. Un ragazzo nigeriano ringrazia: “Mi piace frequentare la scuola, mi piace la lezione con il mio maestro, perché quando sono con lui mi sento rilassato. Sono migliorato nel parlare e capisco quasi tutto”. Una signora egiziana racconta: “Mi trovo molto bene alla scuola d’italiano, perché ho imparato tante cose sul modo di scrivere. Il mio maestro accetta le nostre difficoltà, è un uomo con tanta pazienza. Adesso posso fare molte cose da sola in Comune e in Posta. Per l’anno prossimo spero di avere sempre lo stesso maestro”. Sentiamo un’altra signora egiziana, 10 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 11 vita parrocchiale venuta in Italia d’urgenza per motivi di salute del suo bimbo più piccolo: “Scrivi tutta la nostra storia. Scrivi che abbiamo lasciato la casa e il lavoro, che siamo arrivati a Bresso e che questa comunità ci ha accolti e sostenuti. La mia bambina più grande, iscritta alla scuola elementare, è stata da voi sostenuto perché non conosceva una sola parola della lingua italiana. Scrivi che, nonostante la nostalgia, le difficoltà e il dolore, mio marito e io siamo felici per i nostri figli che si sono ben inseriti. All’inizio ero senza speranza, non riuscivo a credere a ciò che stava accadendo, adesso sono felice per i miei figli, sono contenta del mio maestro. Mi sento a casa mia”. Tutta la famiglia ha raggiunto, in poco tempo, una sufficiente padronanza della nostra lingua. Una simpatica curiosità: per meglio imparare, annota su un quaderno tutti i vocaboli che non conosce: chi lo fa di noi italiani davanti a parole italiane non usuali? E i maestri? I maestri sono arrivati spontaneamente dopo l’appello lan- ciato; superata la fase delle paure (“Sarò capace? Sì, è vero, ho insegnato per quarant’anni ai bambini: ma queste sono persone adulte...”) hanno scoperto la bellezza dell’umanità che s’incontra nella ricchezza delle diversità culturali. Lascerei alle parole dell’allora Arcivescovo di Firenze, Card. Piovanelli (lettera pastorale “A ciascuno secondo il bisogno”, 1986), il compito di spiegare le nostre intenzioni: “Condividere che cosa? Condividere i nostri soldi, i nostri beni: d’accordo. Ma insieme, e ancor più, condividere il nostro tempo, le nostre idee, le nostre capacità. Quello che siamo vale più di quello che abbiamo. Una forma autentica di condivisione è il volontariato, importante non solo per i servizi specifici che rende, ma anche per l’esaltazione della gratuità, di cui spesso sono mancanti i rapporti umani all’interno della società”. A tutti voi il saluto che un giorno una signora egiziana ha rivolto a uno dei nostri preti: “Sabah el fol”, “Che il tuo risveglio sia coi Gelsomini” 11 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 12 vita parrocchiale L’esperienza nata presso la Parrocchia Madonna della Misericordia Il coraggio di cambiare a cura della segreteria della Scuola asce a Bresso il “Centro Interculturale Incontro” per promuovere l’integrazione degli stranieri. Già attiva da gennaio la scuola di italiano, con insegnanti qualificati, classi suddivise secondo il Quadro Comune Europeo e la possibilità di accedere a certificazioni internazionali. Michela Calvelli, 31 anni, e Silvia Accurso, 27 anni, insegnanti di italiano per stranieri qualificate, residenti a Bresso, hanno avuto il coraggio di scendere in campo e hanno dato vita al “Centro Interculturale Incontro”, progetto nato presso il Centro della Famiglia del Decanato di Bresso e promosso dallo stesso (unitamente al Centro della Famiglia di Cinisello) e dalla Fondazione Brambilla Pisoni. Da gennaio di quest’anno hanno attivato una scuola di italiano per stranieri e, in occasione della conclusione del primo ciclo sperimentale di corsi, sabato 28 maggio si presenteranno alle istituzioni e alla società civile per un momento di incontro e di condivisione del lavoro fin qui svolto. L’appuntamento, aperto a tutti, è per le 18 presso l’Oratorio della Parrocchia Madonna della Misericordia, in via Villoresi 43, angolo via Micca. Abbiamo incontrato le due ideatrici per farci spiegare come è nato questo progetto e gli ideali che lo sostengono. «Il “Centro Interculturale Incontro” nasce dall’idea di un gruppo di persone, coinvolte attivamente nella Commissione Migranti della Parrocchia Madonna della Misericordia di Bresso e nel Centro N della Famiglia del Decanato di Bresso, di costituire un punto di riferimento per l’educazione, i servizi alla persona, lo sviluppo, la cultura e il rispetto della legalità, creando una rete con le associazioni competenti sul territorio. Vogliamo offrire anzitutto formazione a giovani e adulti, creare occasioni di incontro e conoscenza tra cittadini immigrati e non, proporre spazi di condivisione su temi legati alla convivenza civile e favorire percorsi di cittadinanza che aiutino a conoscere l’ambiente in termini di risorse e potenzialità». Quali sono stati i primi passi? «Anzitutto abbiamo dotato il Centro di una sede fisica presso il Centro della Famiglia del Decanato di Bresso. E cercando di agire in maniera sinergica con l’Amministrazione Comunale, che sta promuovendo iniziative dirette all’integrazione nel mondo del lavoro dei cittadini immigrati, alla promozione della loro formazione professionale, al supporto di azioni nel campo dell’accoglienza e dell’assistenza, abbiamo fatto partire i primi corsi di lingua e cultura italiana e di educazione civica per gli stranieri presenti sul territorio. Vogliamo creare interculturalità, che si rende possibile con il conoscere il mondo dell’altro comprendendone e rispettandone le differenze. Lo scopo del nostro progetto è quello di attivare un processo di empowerment attraverso il quale le persone possano diventare consapevoli delle cause delle loro difficili condizioni sociali e si organizzino per modificarle». Che riscontro avete avuto? «Ottimo. In poco più di 3 mesi gli 12 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 13 vita parrocchiale iscritti ai corsi sono stati 40, suddivisi in 4 classi attive, una per l’alfabetizzazione e due di livello più avanzato, che si trovano due volte la settimana il pomeriggio e la sera. La vera “prova” del fuoco l’avremo a giugno, quando i nostri iscritti faranno i test di fine moduli». Come si organizza l’iter di studio che proponete? «Ogni modulo didattico ha una durata di 150 ore, è suddiviso su 10 mesi con 4 ore settimanali, e ha cadenza trimestrale. Al suo termine, saranno testate le competenze acquisite da ciascun apprendente. Le classi, di 15/20 persone al massimo, si ritrovano in aule dedicate a questo progetto presso l’Oratorio della Parrocchia Madonna della Misericordia di Bresso. Nostro obiettivo è poter dare a queste persone livelli crescenti di conoscenza della lingua italiana, della cultura civica e della vita civile in Italia e portarle a sostenere l’esame di certificazione CELI, diffuso nelle università e istituzioni linguistiche. Per la partecipazione chiediamo una quota mensile di ? 15, ma con disponibilità a valutare casi di persone in particolare difficoltà intervenendo opportunamente. È dunque quanto mai aperta la sfida della sostenibilità economica del progetto, quindi della sua continuità, istanza rivolta sia alle Istituzioni, in particolare al Comune, sempre del tutto prive di risorse, sia a Fondazioni e al mondo imprenditoriale, da coinvolgere nelle nuove istanze di welfare aziendale». Quali sono le altre attività che avete previsto? «Offriamo attività di doposcuola per i bambini dei nostri studenti, negli stessi orari delle classi, affinché sia possibile per i genitori partecipare ai corsi, mentre i figli seguono il doposcuola. Prevediamo anche di offrire agli studenti laboratori di manipolazione, di lavoro autobiografico e di teatro, rassegne di spettacoli o film. Stiamo pensando anche a laboratori interculturali che coinvolgano sia immigrati che autoctoni, in cui ogni partecipante avrà la possibilità di condividere la propria storia personale e la propria cultura, intesa nel senso più ampio del termine, promuovendo un processo di dialogo interculturale e di scambio fra storie e culture». 13 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 14 colori dell’oratorio Il segreto dell’oratorio estivo è nel dono gratuito di sé che dà gioia L’estate?... In Oratorio! di don Pierpaolo irovagando per Bresso e incontrando le tante realtà che la caratterizzano, mi sono accorto che ci sono tantissime proposte rivolte al tempo estivo dei nostri ragazzi: campi sportivi, culturali, di vacanza, con proposte affascinanti (spesso costose: quindi non per tutti!) e splendidamente organizzate. Davanti a un così bel servizio, cos’è l’estate che la Comunità Cristiana propone ai ragazzi? Subito bisogna rispondere: l’oratorio estivo non è solo un “bel servizio”. Da sempre l’estate con l’oratorio è per i nostri ragazzi un momento di forte coinvolgimento e di grande gioia, innervato da formazione e da preghiera. Infatti l’oratorio estivo presenta a tutti, piccoli, adolescenti e grandi la possibilità di essere “dono per gli altri”. L’oratorio estivo -così la nostra Chiesa lo pensa- è un tempo privilegiato per la trasmissione della vita cristiana . Ha certo anche una funzione di intrattenimento e di servizio sociale proposto -a costo conveniente- a tutta la popolazione del territorio; ma il suo grande segreto è l’amicizia con Gesù e con gli altri a partire da Lui. Già questo, per genitori che hanno scelto un cammino di fede per i loro ragazzi, è qualcosa di importante che distingue l’oratorio da qualsiasi altro “camp” generico. Esso non è più allora un semplice luogo di aggregazione per ragazzi che altrimenti non saprebbero come passare il tempo o per famiglie che al termine della scuola si troverebbero spiazzate nel collocare i figli in strutture protette; l’oratorio estivo è una proposta educativa alta dove più persone si impe- G gnano a trasmettere con il gioco e il tempo vissuto insieme i grandi valori dell’accoglienza, della condivisione, della giustizia, del rispetto, della pace, che si fondano nella fede in Gesù. E a beneficiarne non sono solo i più piccoli che trovano un ambiente e una proposta adatta alla loro età; ma anche adolescenti e giovani che, nel compiere il servizio di animatori, crescono nella personale motivazione di vivere l’oratorio in significative relazioni fraterne, e trovano la possibilità di misurarsi, assumendo alcune responsabilità verso i più piccoli. La comunità parrocchiale stima e sostiene al massimo la struttura oratoriana; e insieme incoraggia il lavoro gratuito degli adolescenti e degli adulti che vi prendono parte. Perciò invito tutti a collaborare a questa esperienza, grandi e piccoli, proprio per renderla ricca sia di proposte che di carismi. I tempi dell’Oratorio estivo: 5 settimane dal 13 giugno al 15 luglio h. 7.3017.30. Inoltre ci sono ancora alcuni posti disponibili per la Vacanza Estiva: I turno: 3/10 luglio per i ragazzi delle elementari, presso la casa autogestita a San Giacomo, in Valle Aurina -Alto Adige-. II turno: 10/17 luglio per i ragazzi delle medie sempre nella casa di San Giacomo. Vacanze adolescenti: 17/25 luglio a Bocca di Magra (SP). Per tutte le altre diverse informazione rivolgersi direttamente presso la segreteria dell’oratorio. 14 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 15 colori dell’oratorio Prime Comunioni 2011 15 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 16 colori dell’oratorio Prime Comunioni 2011 16 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 17 gruppi, associazioni, movimenti 17 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 18 arte e fede Memori del nostro pellegrinaggio parrocchiale del 2009 San Carlo al Sacro Monte di Varallo Qui il cardinal Borromeo pregò nei suoi ultimi giorni, girando a lume di candela, di notte, fra le cappelle di Luca Frigerio aliva Carlo al Monte di Varallo con negli occhi ancora il volto dell’Uomo della Sindone che aveva contemplato a Torino, arso da un fuoco spirituale che non voleva placare ma alimentare, presago forse che quelli erano per lui gli ultimi giorni terreni, da vivere intensamente quanti altri mai della sua pur generosa vita. Si era allora nell’ottobre del 1584, e più volte prima di allora il santo arcivescovo si era spinto quassù, fra quelle cappelle che un frate minore, il francescano Bernardino Caimi, aveva eretto in questa parte della Valsesia per nostalgia della Terra Santa e per riproporre allo sguardo dei fedeli i luoghi della Passione di Cristo. Così infatti aveva fatto il Borromeo tredici anni prima, dopo una malattia che lo aveva prostrato, per riposare e meditare. E così ancora nel 1578. Ma solitudine anelava ora il vescovo in quel sacro luogo, quasi gli fosse necessaria come l’aria. E come sostentamento, meditazioni, meditazioni, e ancora meditazioni, fino allo stremo, quasi che caricando di privazioni quel “pavido mulo” del suo corpo, come egli stesso lo chiamava, potesse infondere rinnovata forza nel suo spirito. Per questo, nell’eremo valsesiano, scelse per sé la cella più isolata, arredata unicamente di un pancaccio su cui stendersi poche ore per notte, avvolto di una ruvida coperta, senza neppure il conforto della paglia. S E per cibo sempre e solo pane e acqua. Tra quelle cappelle, san Carlo provava come un’ebbrezza mistica, e davanti alla vivida rappresentazione del Cristo flagellato e crocifisso sostava per ore, in preghiera e meditazione, come rapito dall’estasi nella vagheggiata Gerusalemme, quale novello Cireneo sul Golgota. Durante il giorno il vescovo non poteva dimenticare talune incombenze pastorali, ma al calar della sera ogni sua fibra vibrava soltanto per il Sacro Monte. “Era uno spettacolo commovente e di grande edificazione -scriverà il Bascapè, del Borromeo segretario, biografo ed epigono, nonché strenuo attuatore del progetto varelliano - il vedere di notte quel grande prelato, senza alcun compagno e con una lanternetta sotto il mantello, avviarsi per quei sentieri lungo la cima del monte verso la cappella, che riteneva più opportuna per compiervi, come aveva deciso, i suoi esercizi spirituali…”. Tutto questo è illustrato in uno dei Quadroni dedicati alla vita di san Carlo ed esposti, ancora in queste settimane, fra le navate del Duomo di Milano. Un dipinto semplice, ma non banale, emotivamente coinvolgente, realizzato nel 1602 da Giovan Battista della Rovere detto il Fiammenghino, e che è diviso come in due parti: sulla destra, infatti, vediamo il Borromeo che, come rac18 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 19 arte e fede conta un suo biografo, durante la sua permanenza a Varallo si alzava prima dell’alba per accendere il lume umilmente ai chierici oblati che erano lì in ritiro, “servendoli” così nelle loro orazioni; a sinistra, invece, il santo vescovo è mostrato mentre di notte percorreva il viale delle cappelle, in preghiera, alla luce della luna e di una lanterna. Ma da lì a pochi giorni san Carlo fu assalito da febbri, e i fidati amici che erano rimasti con lui lo costrinsero a mitigare almeno un poco l’asprezza delle sue penitenze. “Ma quanto diminuiva la sua forza fisica -annotava ancora il testimone- tanto sembrava accrescersi il suo spirito di luce divina e di virtù celeste”. Alla fine quasi dovettero strapparlo a Varallo, ma la forte febbre perseguitò l’arcivescovo per tutto il difficile viaggio fino a Milano, dove giunse il 2 novembre in condizioni disperate. San Carlo a Varallo 19 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 20 approfondiamo L’accoglienza fatta dagli isolani ai migranti nordafricani, sentiti come fratelli Questi sono i Lampedusani! Ringraziamo ogni giorno il Signore per la grazia che ci sta dando: riconoscere la sua presenza in una situazione che, altrimenti, sarebbe insostenibile. di Valerio Landri, direttore della Caritas di Agrigento arissimi, sono appena rientrato da Lampedusa e solo adesso posso scrivervi per aggiornarvi sulla situazione nell’isola. Attualmente (al 26 marzo, ndr) sono presenti a Lampedusa quasi 5.000 migranti, nonostante il ponte aereo e i due viaggi della San Marco. Gli arrivi sono continui e, ormai, ingestibili con il cosiddetto Modello Lampedusa. Poiché il Centro di Primo Soccorso e Accoglienza è pieno oltremisura (potrebbe contenere un massimo di 800 persone), chi arriva viene praticamente lasciato ad arrangiarsi come meglio può. La collina che sovrasta il Porto (come avrete visto dalle immagini in tv) è infatti diventata un accampamento informale con tende costruite con legni e teli racimolati in giro. Si dorme all’addiaccio, a volte senza coperte, tant’è che molti preferiscono trascorrere la notte attorno al fuoco e dormire solo durante il giorno, riscaldati dal sole. Per quanto riguarda l’aspetto dell’alimentazione, il sistema di accoglienza attuale non riesce a soddisfare le esigenze dei migranti. La cucina a disposizione del centro è omologata per la preparazione di max 800 pasti e, invece, dovrebbe riuscire a prepararne 5.000. La macchina che sigilla i piatti riesce a sigillarne 200 all’ora: ciò fa sì che alcuni si trovino a pranzare alle 19. Il piatto è sempre lo stesso: un panino vuoto e maccheroni al sugo. Comprendete bene come l’organismo di una persona possa, alla lunga, risentirne: non credo dunque che si tratti di “andare incontro ai gusti e ai C capricci dei tunisini” (come qualcuno sostiene), ma di un vero e proprio problema di sostenibilità alimentare. Alcune famiglie dell’isola invitano i migranti a mangiare in casa loro; è accaduto anche che alcuni Lampedusani abbiano portato i migranti in pizzeria. Questi sono i Lampedusani! Rendendosi conto di tutto ciò, numerosi pescatori, al rientro dalla pesca, regalano grandi quantità di pesce ai migranti, che provvedono a cucinarlo sui loro fuochi. Caritas Diocesana, insieme a tantissimi Lampedusani, offre ogni giorno panini imbottiti a quanti non sono riusciti ad accaparrarsi un pasto. Questi sono i Lampedusani! L’impegno di Caritas in riferimento a quanti dormono in accampamenti informali consiste in ronde della solidarietà: portando tè, latte caldo e barrette di cioccolata, ogni notte si visitano centinaia di migranti che si scaldano al fuoco. È per noi l’occasione per farci prossimi, ascoltare le loro storie, spiegare loro quanto sta accadendo, orientarli ai pochi servizi esistenti sull’isola, invitarli a farsi una doccia in Parrocchia, verificare il loro stato di salute e, se occorre, accompagnarli al presidio medico dell’isola. La consapevolezza dei migranti in merito alla loro situazione è assai scarsa: appena ieri un giovane tunisino mi ha chiesto timidamente e in un francese stentato di chiamare un suo parente a Modena, per chiedergli di venirlo a prendere! Non è mancato chi, appena sbarcato, ha chiesto dove 20 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 21 approfondiamo si trovasse la stazione dei treni! Le condizioni igieniche sono pessime, ben al di sotto della dignità umana. I servizi igienici sono praticamente inesistenti, se si considera il numero dei fruitori. L’immondizia è dovunque. Se sollecitati, i Tunisini si prestano volentieri a servizi di ripulitura dell’isola: per tale ragione, Caritas sta inviando volontari che, con la collaborazione dei migranti, tengano pulite le aree degli accampamenti informali. In Parrocchia si è attivato il servizio doccia: si comprende bene, tuttavia, che una doccia può soddisfare solo poche decine di migranti al giorno. Già da oggi sarà operativa anche l’acqua calda della doccia della Casa della Fraternità, di proprietà della Parrocchia e attualmente utilizzata per l’accoglienza di oltre 60 minori e delle donne migranti (alcune delle quali in gravidanza). Benché siano poca cosa, sono comunque una risposta in un contesto in cui altrimenti sarebbe impossibile a chi vive fuori dal Centro di Accoglienza farsi una doccia. Impossibile pensare a container di servizi igienici, perché nelle aree di competenza della Parrocchia manca un sistema fognario. La maggiore attività della Parrocchia è rappresentata dal servizio guardaroba: in un mese sono stati distribuiti migliaia di capi di abbigliamento e coperte. La comunità lampedusana ha dato fondo a tutte le riserve dei propri armadi: ho assistito a scene di volontari lampedusani che hanno materialmente ceduto a un migrante i calzini o i giacconi che indossavano. Questi sono i Lampedusani! Dopo un appello diffuso a tutte le Parrocchie della Diocesi di Agrigento, la gene- rosità della gente non si è fatta attendere: da Agrigento è arrivato un primo carico di abbigliamento, distribuito in un paio di giorni. Domenica mattina arriverà un TIR pieno di vestiti, biancheria intima, coperte e scatolame. Caritas ha acquistato sull’isola grandi quantità di cibo e biancheria intima. Altre offerte e manifestazioni di vicinanza sono arrivate dalle altre città siciliane (e non solo). Se solo aveste come noi la grazia di guardarli negli occhi! Se solo poteste parlare con loro! Ringraziamo ogni giorno il Signore per la grazia che ci sta dando: riconoscere la sua presenza in una situazione che, altrimenti, sarebbe insostenibile. Lampedusa ha oggi in sé i due opposti che misteriosamente si attraggono: la totale negazione della dignità umana, che ferisce il cuore e lacera l’anima e, allo stesso tempo, una immensa solidarietà umana che solo la fede può suscitare e sostenere. Vorrei dirvi tanto altro, ma il tempo è poco. Vi chiedo di sostenerci con la preghiera. Caritas Diocesana di Agrigento Report Lampedusa, 26 marzo 2011. 21 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 22 oltre il campanile Una lettura della rivoluzione dei giovani popoli arabi Mediterraneo: sarà davvero un Mare Nostrum? Le sfide dei giovani del Sud del Mediterraneo possono aprire un’era nuova. di Francesco Boso el gennaio 2011 iniziano le manifestazioni contro il dittatore della Tunisia. Un mese dopo si scatena una rivolta popolare che coinvolge quindici Paesi del Nord Africa e del Medio Oriente, tra i quali Marocco, Algeria, Tunisia, Egitto e Qatar. All’inizio le manifestazioni avverse al governo tunisino sembravano episodi locali di poco o nessun rilievo a livello internazionale; a oggi sono stati coinvolti tutti i Paesi arabi, causando il crollo dei regimi di Tunisia, Egitto e (forse) Libia. Un primo elemento da segnalare: i protagonisti e promotori di queste rivolte sono giovani, mossi primariamente da carenti condizioni economiche, mancanza di libertà, di lavoro e di giustizia. Vogliono una democrazia come quella che c’è nei Paesi europei, come quella che si vede in televisione e su internet. Le loro azioni non sono animate dall’odio o dalla vendetta, ma compiute all’insegna della pace e della libertà. Sono desideri che accomunano tutti i giovani del mondo, ma in quella situazione, con una grande N percentuale di giovani sotto i trent’anni, tali richieste rappresentano una spinta che potrebbe portare questi Paesi al cambiamento. La seconda caratteristica è il non interesse riguardo ai conflitti internazionali. In tutti questi movimenti non sono apparse tematiche sull’America, Israele, la lotta dei palestinesi ecc. Per decenni si sono susseguite manifestazioni ideologizzate nel mondo arabo. Questi giovani invece sono centrati su problemi sociali e nazionali: non 22 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 23 oltre il campanile seguono alcuna ideologia. Nessuno ha bruciato una bandiera americana o israeliana, o ha proclamato di voler dominare il mondo. Nessun fondamentalismo religioso ha esercitato egemonie, e in Egitto cristiani e musulmani sono scesi in piazza assieme. Sempre in Egitto, le donne trattavano i soldati come se fossero i loro figli, perché avevano deciso di non sparare sulla popolazione; e anche in Libia molti militari si sono ammutinati, alcuni ambasciatori hanno dato le dimissioni, e altri soldati si sono rifiutati di bombardare le città. Un terzo elemento è che tutti hanno cercato di manifestare e spingere al cambiamento in modo pacifico. D’altra parte, l’aspetto più rischioso di questi movimenti è la mancanza di un leader, questo perché sono mossi da giovani privi di vene ideologiche e fondamentaliste. Ciò non significa che il fondamentalismo islamico non esiste più, ma solo che i protagonisti delle rivoluzioni sono giovani che chiedono la democrazia, il rispetto dei loro diritti umani e maggiori possibilità di impiego e di sviluppo economico. Un quarto elemento da considerare: la loro sfida interpella anche noi. I governi e le istituzioni europee dovrebbero lanciare segnali e dare la loro piena disponibilità ad aiutare questi popoli in visibile difficoltà. Le rivolte si diffondono inoltre su mezzi di comunicazione moderni come Facebook, e i giovani di quei Paesi sono molto informati di quel che succede anche qui in Occidente, grazie alla diffusione di internet e alle tv satellitari; questo è segno che qualcosa nella storia sta cambiando. Ciononostante, come nell`Europa Orientale e Centrale dopo il crollo del Muro di Berlino, non abbiamo la certezza che la rivolta in espansione porterà cambiamenti immediati nel sistema politico e che riuscirà a dare una svolta alla storia, ma senza dubbio la pressione che provocherà non potrà più passare inosservata. L’Italia non è lontana né con i pensieri né geograficamente dalle manifestazioni e dagli episodi di trasformazione che stanno avvenendo in questi Paesi. Gli sviluppi futuri di queste rivoluzioni saranno determinati anche dalle scelte che faranno l’Unione Europea e il nostro Paese, e niente del poco che sappiamo oggi è in grado di anticiparci che piega prenderanno. 23 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 24 civica Una guerra raccontata dai disegni dei soldati in Sala Conti 1914 - 1918: l’arte dispersa Accanto alla presentazione del libro e del film, anche la mostra in anteprima mondiale a cura del Circolo Culturale Manzoni a mostra presenta in anteprima mondiale una raccolta di dipinti, incisioni e disegni realizzati da artisti soldato nel corso della Prima Guerra Mondiale. Un tenace lavoro di recupero ha permesso di riunire circa trecento opere, sopravvissute alla distruzione e alla dispersione, spesso per caso. Sono immagini potenti e prive di retorica, realizzate da artisti soldato su tutti i fronti, che riprendono la quotidianità della guerra dal punto di vista personale dei militari. Le immagini esprimono una gamma variegata di esperienze e di situazioni della vita ordinaria del combattente: attese, emozioni, difficoltà, disagi, paure, tragedie. Anselmo Bucci, Henry De Groux, André Devambez, Georges Victor Hugo, Leopold Poiré, ThéophileAlexandre Steinlen e molti altri artisti raccontano la Grande Guerra in presa diretta. Queste opere straordinarie sono accompagnate dalle riflessioni di una guida d’eccezione: un pittore soldato, caduto a Plava nel novembre 1916, Walter Giorelli. La sua vicenda è raccontata nel testo “Il sorriso dell’obice” di Dario Malini, recentemente pubblicato da Mursia e presentato in prima assoluta in occasione di questo evento. «La mostra», spiega la curatrice Carol Morganti, «espone 70 opere originali; è l’occasione per conoscere una produzione ancora in gran parte ignorata dalla critica. La raffigurazione della Grande Guerra, evento avvertito da molti come eminentemente visivo, determinò frequentemente l’adozione di soluzioni la cui pregnanza e novità artistica non è stata ancora adeguatamente indagata. La pittura e la grafica divennero le chiavi per rappresentare e rappresentarsi un mondo violento e insensato, moderno nel più deteriore senso del termine, dominato dalle ferree regole imposte dalla burocrazia militare e dalle macchine». L L’inaugurazione della mostra “1914 - 1918: l’arte dispersa” è fissata per sabato 14 maggio, alle ore 17 presso il Centro Culturale Alessandro Manzoni, in via Roma, 16 - Bresso (MI), e proseguirà fino al 29 maggio. Proiezione del film Joyeux Noel giovedì 26 maggio, alle ore 21 al cinema San Giuseppe Informazioni dettagliate su www.artegrandeguerra.net. 24 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 25 recensioni Il capolavoro di Tarkovskij Il libro Lo specchio La tregua di Natale del 1914 a cura del Circolo Cinematografico Bresso uno dei capolavori della cinematografia di tutti i tempi, raramente passato in televisione e quasi impossibile da vedere al cinema, essendo «Lo specchio» un film del 1974. Si tratta certamente di una pellicola non facile, perché ermetica, densa di significati, e tuttavia visivamente affascinante e di straordinaria profondità. Lo Specchio del regista russo Andrei Tarkovskij, è il film di un poeta che ha la forma e la struttura di un poema. Giunto ai quarant'anni, l'autore fa un bilancio della propria vita, rievocando due vicende familiari analoghe e consecutive: la propria infanzia con la madre e la sorellina dopo che il padre li aveva lasciati; sé stesso adulto, che si è separato dalla moglie e dal figlio. Astruso? No, difficile come lo è spesso la vera poesia. Quarto film di Tarkovskij, continua il discorso dei precedenti: l'infanzia, l'atrocità della Storia e della Politica, la sua contestazione in nome dell'uomo e dei suoi bisogni, il rapporto tra uomo e natura, la rivalutazione di una religiosità ancestrale, il senso di colpa. È n soldato indossa una divisa scozzese, tedesca o francese, ma resta sempre un uomo: con una famiglia, sentimenti, speranze. È il significato del volume “La tregua di Natale del 1914” (vedi recensione film). La ricerca appassionata dell’autore raccoglie le lettere dei soldati alle loro famiglie per testimoniare questo fatto, realmente accaduto eppure incredibile. Ne scaturisce uno spaccato commovente di emozioni e di sentimenti: “A mezzanotte abbiamo celebrato la Messa: per un istante Dio è stato di nuovo il Signore di questo angolo di terra”. Dopo Natale, il cessate-il-fuoco finì nella stessa maniera in cui era cominciato, per accordo reciproco. “Il Capitano tedesco apparve sul parapetto. Entrambi ci salutammo e rientrammo nelle rispettive trincee, ed egli sparò due colpi in aria, e la guerra era ricominciata”. I soldati si chiedevano perché dovevano ancora combattere, perché quella guerra, giustamente definita da Benedetto XV una “inutile strage”, dovesse ancora reclamare il loro sacrificio. Circolo Cinematografico Bresso Lo specchio Antonio Besana La tregua di Natale del 1914 Ed. La Libreria Militare U Giovedì 5 maggio,ore 21 al Cinema San Giuseppe Presentazione martedì 17 maggio, ore 21 al Cinema San Giuseppe. l volume è reperibile a Milano presso La Libreria Militare (cui può essere ordinato anche via Internet: http://www.libreriamilitare.com/ e le librerie Hoepli e Rizzoli. 25 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 26 cineteatro San Giuseppe Cinema Teatro San Giuseppe Via Isimbardi, 30 - Bresso - Tel. 02/66 50 24 94 Programma di maggio **CINEFORUM LO SPECCHIO Giovedì *FILM *FILM 5 ore 21.00 C’È CHI DICE DI NO Venerdì 6 Domenica 8 Sabato 7 ore 15.00 – 17.30 RIO Venerdì 13 Sabato 14 Domenica 15 *FILM ore 21.00 ore 15.00 – 17.30 HABEMUS PAPAM Venerdì 20 Sabato 21 Domenica 22 *FILM ore 21.00 ore 21.00 ore 15.00 – 17.30 THOR Venerdì 27 Sabato 28 Domenica 29 ore 21.00 ore 15.00 – 17.30 Programma di giugno *FILM Giovedì 2 PIRATI DEI CARAIBI Venerdì 3 Sabato 4 Domenica 5 ore 21.00 ore 15.00 – 17.30 Il programma potrebbe subire variazioni non dipendenti dalla nostra volontà. 26 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 27 calendario liturgico 27 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 28 i numeri della comunità Orari delle SS. Messe in Bresso SS. NAZARO E CELSO - feriali: ore 7 (escluso il sabato) - 9 - 17.30 sabato e vigiliari: ore 18.30 festivi: ore 7.30 - 9 - 10.15 - 11.30 - 18 Santuario della Madonna del Pilastrello feriali, sabato e vigiliari: ore 17.30 festivi: ore 10 SAN CARLO - feriali: ore 7.30 - 8.30 - 18.30 sabato e vigiliari: ore 19 festivi: ore 8.30 - 10 - 11.30 - 19 MADONNA DELLA MISERICORDIA - feriali: ore 17.30 sabato e vigiliari: ore 17.30 festivi: ore 10 - 17.30 Chiesa di San Francesco - feriali: ore 9 (escluso il sabato) sabato e vigiliari: ore 18.30 festivi: ore 11 Orario Confessioni Parrocchia SS. Nazaro e Celso feriali: ore 8.30-9.30 sabato: ore 16-19 www.santinazaroecelsobresso.it [email protected] Telefoni utili Prevosto - don Angelo Zorloni 02 610 08 82 Orari segreteria parrocchiale: dal lun. al ven. 17,30 - 19 Don Gianfranco Radice 02 610 17 79 Oratorio - don Pierpaolo Zannini 02 610 17 68 Carabinieri 02 610 89 51 Vigili del Fuoco 115 Croce Rossa 02 610 73 68 Ambulanza 118 Servizio di guardia medica 02 34567 Comune 02 614 551 Vigili Urbani 02 614 554 00 Ospedale Bassini 02 6176.1 Acli 02 66 50 10 72 Associazione Centro sociale anziani 02 610 72 36 AVIS 02 614 00 95 Biblioteca Comunale 02 614 55 349 Casa dell’Anziano 02 66 50 30 70 Centro della Famiglia 02 66 50 34 39 Centro di ascolto Caritas 366 4892343 Cinema-Teatro San Giuseppe 02 66 50 24 94 Parrocchia San Carlo 02 614 26 60 Parrocchia Madonna della Misericordia 02 610 09 96 28 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 29 farmacie di turno Farmacie di turno - MAGGIO (Bresso - Cormano - Cusano) 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì Mercoledì Giovedì Venerdì Sabato Domenica Lunedì Martedì MORETTI - Cusano Viale Matteotti, 2 COMUNALE N° 2 - Bresso Via A. Strada, 56 BRUSUGLIO - Cormano Via Veneto, 27 GIUGLIANO - Cusano Via Sormani, 89 COMUNALE N° 3 - Bresso Via Piave, 23 DEL CORSO - Cusano Piazza Trento e Trieste, 4 COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10 COMUNALE N° 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43 PALTRINIERI - Cusano Via Cooperazione, 20 SCOTTI - Bresso Via Manzoni, 14 COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44 BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/d FORNASÈ - Cormano Piazza Bernini COMUNALE - Cusano Via Ticino, 5 MODERNA - Bresso Via Vittorio Veneto, 51 TESTI - Ospitaletto di Cormano Via XXIV Maggio, 21 COMUNALE N° 1 - Bresso Via Roma ang. Via Tasso, 87 MORETTI - Cusano Viale Matteotti, 2 COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 BRUSUGLIO - Cormano Via Veneto, 27 GIUGLIANO - Cusano Via Sormani, 89 COMUNALE N° 3 - Bresso Via Piave, 23 DEL CORSO - Cusano Piazza Trento e Trieste, 4 COMUNALE N° 4 - Bresso Via Papa Giovanni XXIII, 43 RIVOLTA - Cormano Via Caduti della Libertà, 10 COMUNALE N° 5 - Bresso Via Vittorio Veneto, 26 PALTRINIERI - Cusano Via Cooperazione, 20 SCOTTI - Bresso Via Manzoni, 14 COMUNALE - Cormano Via Gramsci, 44 BAIO - Bresso Via Vittorio Veneto, 5/d GUARDIA FARMACEUTICA DALLE ORE 19.30 ALLE ORE 8.30 DEL GIORNO SUCCESSIVO 29 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 30 paroled’autore a KAROL WO]TYLA : PAPA e PAPÀ Dalle metropoli i tuoi giovani hai chiamato con entusiasmo non hanno mai esitato nelle spianate con te il Vangelo hanno acclamato. Il due di aprile ci hai lasciato il mondo intero si è fermato ed è rimasto attonito, senza fiato. Hai scelto i piccoli, come Gesù quanti baci, quanti abbracci, con lo zucchetto ed il manto santo hai giocato tu! Sei stato il papa polacco "venuto da lontano" uno dei pochi non italiano e da subito ci hai preso per mano. Migliaia di persone con te hanno cantato pellegrino nel mondo, messaggero di pace, per te fiori e bandiere han sventolato. "Aprite le porte a Cristo" ci hai sollecitato "Non abbiate paura hai esortato e tu da quel giorno ci hai aiutato. … e poi la tua agonia, alle 21,37 la tua morte quante lacrime hanno irrigato il nostro volto il nostro animo il nostro cuore, affranto dal dolore. La tua voce a volte dolce a volte forte ha scosso le anime e le coscienze per migliorare la nostra sorte. Ma ora il tuo invito ricordiamo "Non abbiate paura, alzatevi e andiamo" queste parole non saranno dette invano Testimone di Cristo e del Vangelo sei stato encicliche, lettere apostoli che hai inviato ma noi quanto volte non abbiamo ascoltato! Santo, santo, santo subito abbiamo acclamato la "Chiesa" non ha esitato la nostra invocazione ha ascoltato. Abbiamo avuto sete delle tue chiare parole delle tue proposte per la vita in salita e ci hai insegnato che a portare la croce è fatica. Benedetto XVI cogliendo di sorpresa per la celerità condiviso l'appello dell'umanità e presto Santo lo farà. Paladino dei poveri, degli emarginati dei sofferenti e dei diseredati con predilezione per ammalati e handicappati. Tu dal cielo su noi veglierai su questa umanità bisognosa di pace la Madonna pregherai a Lei il mondo affiderai. Il tuo carisma ha affascinato i potenti della terra tu hai spiegato loro con forza e veemenza chi è l'uomo, cos'è la libertà, osteggiato la guerra! Lucia Porro Annoni 30 squilla maggio 2011 17x24 3-05-2011 9:29 Pagina 31 Esame della vista Applicazione lenti a contatto Apparecchi acustici Amplifon 20091 Bresso (MI) - Via Vittorio Veneto, 11 Tel. 02.6106069 CAFFÈ RISTORANTE ALBERGO Via Tagliabue, 10 20091 Bresso (Milano) Tel. (+39) 02.66504043 Fax (+39) 02.66504045 [email protected] www.vecchiomulino.com IDEE PER ARREDARE di PIZZI ERNESTO 20091 Bresso (MI) Via V. Veneto 8/B Tel. 02/6105434 Fax 02/6105434 IMPIANTI ELETTRICI CIVILI INDUSTRIALI ANTENNE - AUTOMAZIONI CONDIZIONAMENTO IMPIANTI ELETTRICI di Perini Andrea Via De Amicis, 26 - 20091 Bresso (MI) Cell. 349.40.33.654 - Cell. 338.57.95.834 Fax. 02/61.42.06.57 - Email: [email protected] Ortopedia AGAZZI • Busti • Corsetti su misura • Cinti erniari • Ferri chirurgici • Apparecchi medicali • Scarpe ortopediche • Calze elastiche • Carrozzelle Forniture Mutualistiche USSL - INAIL 20091 BRESSO (Mi) - Via Vittorio Veneto, 11 - Tel. 02.6103324 squilla maggio 2011 17x24 libreria al 3-05-2011 9:29 Pagina 32 girasole libri e...novità delle maggiori case editrici ... cose di COSETTA ••••• Icone e biglietti personalizzati per ogni occasione: battesimi, comunioni, cresime, matrimoni accessori e abbigliamento VIA ROMA, 16 - 20091 BRESSO (MI) TEL. 02 66 50 10 89 VIA CENTURELLI, 38 - BRESSO - TEL. 02.66500947 Gioielleria - Orologeria Idee d’argento Boffi... dal 1945 Opere Edili Specializzato in Imbiancature Interni - Esterni Industriali Via Vittorio Veneto,11 - Bresso (Mi) - Tel. 02/6100865 CONFEZIONI SU MISURA SERVIZIO CUSTODIA PULITURA RIPARAZIONI 20091 BRESSO (MI) Via Centurelli, 9 - Tel. 02.6140257 di Cerulli Ivan Via Marconi, 64 - 20091 Bresso (Mi) Tel/Fax. 02.61039419 - Cell. 333.3337566 E-Mail: [email protected] Redazione: Ambrogio Giussani - Luca Baraggia Walter Baraggia - Flavio Campetti - Valentina Villa Dario Landreani, Francesco Boso Foto: Autori vari - Bruno Vanetti - Flavio Campetti - Valentina Villa - Copertina: Realizzazione grafica a cura di L. W. B. & F. C. Direttore: Don Angelo Zorloni Autorizzazione del Tribunale di Milano n. 405 del 18-11-1978 Grafiche Baraggia s.r.l. - Via Ornato, 14 - MILANO - Tel. 02.6425737 - Fax 02.66104118 - e-mail: [email protected] Direttore: ANGELO ZORLONI