FOGLIO TRIMESTRALE Società Costituita in Ente Morale con atto notarile in data 26 aprile 1914 NOTIZIE DELLE ATTIVITA’ SOCIALI ED AGGIORNAMENTI DAL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE INFORMARE (prima assemblea agosto 1910) NOTIZIARIO S.O.M.S. Società Operaia di Mutuo Soccorso “Lodovico Boschieri” CONOSCERE Anno 4, Numero 1 MARZO 2004 Le notizie: • L’ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI 2004 • “I PENSIERI... ...DEI SOCI…” • LE GITE SOCIALI PER IL 2004 BASSANO VERONA RUSSIA ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI Vi aspetto numerosi al consueto appuntamento di marzo della Assemblea Generale Ordinaria dei Soci, perché possiamo assieme fare il punto sull’attività sociale. La sistemazione nella se- le consuete attività. Ci siamo affacciati al 2004 con al speranza che finiscano anche le incomprensioni con l’Amministrazione Comunale. La riunione si concluderà con un brindisi. CONVOCAZIONE DI ASSEMBLEA GENERALE DEI SOCI • SUCCESSO DELL’INCONTRO PUBBLICO SU GINO ROSSI A CIANO Troviamoci in molti all’Assemblea. Le idee dei soci saranno linfa vitale per affrontare un nuovo anno pieno di attività. de sociale provvisoria ci consente ora di riprendere il lavoro interrotto in autunno. Molte iniziative sono in attesa di essere avviate, mentre procedono con soddisfazione e puntualità Sabato 27 marzo 2004 Presso la sala del Municipio in prima convocazione alle ore 15.30 in seconda convocazione alle ore 16.30 Per trattare il seguente ORDINE DEL GIORNO 1. 2. 3. 4. 5. 6. Relazione morale del Presidente Relazione economica 2003 e bilancio preventivo 2004 Discussione e votazione delle relazioni Determinazione della quota associativa per l’anno 2005 Programma manifestazioni Varie ed eventuali Ricordiamo a tutti che la Sede Sociale è provvisoriamente sistemata in piazza Marcato E’ stato ripristinato l’appuntamento con i Soci di tutti i lunedì sera alle ore 20.30 Pagina 2 Per la nostra consueta rubrica, pubblichiamo con vero piacere un racconto che viene da lontano. Un testo di profonda sensibilità e la testimonianza di un legame con il paese di origine, mai venuto meno. Lettere di Gino Rossi Aprile 1917 “...Caro Nino, mi trovo a Ciano -3 giorni di licenza. Ho guardato alcuni disegni e sono nell’incertezza di spedirteli...li lascierò a Ciano. Gli altri miei amici fanno pittura. Per me è già passato un anno nell’ozio…. La signora tua mamma è attesa qui per metà aprile...con chi passerà le feste di Pasqua?… tuo Gino Gino Rossi: La danzatrice INFORMARE PER CONOSCERE Un pomeriggio di settembre pieno di sole, di qualche anno fa, con il fuoristrada lasciamo la località Rivette e i suoi piccoli argini che costeggiano il corso delle acque del fiume Piave e imbocchiamo la strada che fiancheggia la Riva di Morao. Ogni volta che mi capita di percorrere questo tratto di salita mi viene il nodo alla gola per la nostalgia e per i ricordi della mia infanzia. D’inverno con la neve battuta sul suo lato, la scendevo con lo slittino insieme ai ragazzi del borgo. Ora l’asfalto ha riempito anche la cunetta dove fra l’erba fiorivano i ranuncoli e i nontiscordardimè. La siepe c’è sempre ma adesso è un intrico di rovi, sambuchi, noccioli selvatici e altri cespugli aggrovigliati. A quei tempi era ben curata, tenuta alla stessa altezza e si potevano vedere appena al di sopra la fila dei ciliegi e i filari delle viti. Nascondeva i nidi degli usignoli e dopo il tramonto nelle sere d’estate si sentivano i loro canti melodiosi. Il vecchio gelso resiste e nel suo incavo in alto, c’è sempre la Madonnina di un tempo. Saliamo adagio e alla sommità della Riva guardando in basso, sembra di essere in un anfiteatro le cui gradinate degradano fino al centro di un’arena fatta di trifoglio smeraldino e contornata da isole festose di stocchi di granoturco per gli applausi agli ameni spettacoli. Da quassù sulla propaggine tra Piave e Montello si vede il campanile di. Ciano; alto, maestoso, come una vedetta di controllo. Una struttura dominante un paesaggio pieno di fascino che vigila sulla cerchia prealpina e sui luoghi cari alla patria della guerra 1915-1918. Osservando, da qui in alto, il Piave presenta l’aspetto di una zona boschiva con una vegetazione arborea come quella degli antichi boschi delle pianure. Si vede il serpeggiare calmo e chiaro del canale della Vittoria. Laggiù, al posto della vecchia conceria, c’è un allevamento di struzzi asserragliati all’aperto che corrono muovendo le muscolose zampe e i colli dalla pelle cascante. Uno stravagante contrasto con i piccoli pollai di ogni casa accanto agli orti. Lasciamo la veduta dell’anfiteatro e passiamo davanti la chiesetta di Rivasecca. Svoltiamo a destra e scendiamo nelle immediate adiacenze del fiume. Qui sì scorgono gli affioramenti di roccia che appartengono ai conglomerati tipici della struttura geologica del luogo. Sono attorniati quasi sempre da grandi catini d’acqua che straripano nei momenti della piena del fiume. Andiamo verso la strada inizialmente battuta e poi formata da materiale ghiaioso ed entriamo tra una vegetazione selvaggiamente folta. La grande distesa di. ciottoli bianchi del mio nostalgico ricordo non c’è più. Ora dovrei faticare per trovare i miei sassi levigati e le cellette del miele incollate sulle loro superfici dalle api selvatiche! Un paesaggio che per alcuni aspetti ha cancellato le impostazioni originarie. Le caratteristiche erbe piumate, i “UN CAGNOLINO” di Ida Polegato Rimbaldo Bolzaneto (GE) fiori dei. cardi, dei convolvoli, le spighe dorate, i fiori celesti del lino non ci sono più. Forse si troveranno più avanti tra i lembi d’erba nelle zone più asciutte e sabbiose. Siamo fra le vaste lingue ghiaiose dove sono cresciuti i pioppi, i ginepri, gli ontani e le robinie che prevalgono e fanno da cornice alle aree umide costituite anche qui da grandi catini d’acqua. Procediamo lentamente perché potrebbe essere sempre il momento giusto per sorprendere qualche nutria uscire improvvisa dall’acqua. Questo mammifero roditore simile ad un grosso topo, non è da molto tempo che si è ambientato in questi luoghi insieme a vari uccelli acquatici. Ci moviamo in una zona ricca di suggestione e di sottili suoni da interpretare secondo lo stato d’animo in cui ci troviamo. Forse intorno aleggia la presenza della vecchia ninfa delle fonti ‘Ciane’, personaggio leggendario che ha dato il nome al paese e che vive ancora nella tradizione popolare. Noi ci dirigiamo oltre gli isolotti coperti di vegetazione per vedere dentro il “I pensieri di...” cavo di un vecchio tronco di salice, un allocco addormentato. E’ lo scopo della nostra scampagnata. L’uccello rapace dovrebbe entro la nicchia ed essere immobile da lasciarsi vedere per la prima volta anche da me. L’ora è quella giusta. C’è silenzio e per non romperlo il fuoristrada si ferma un po’ prima del luogo interessato. Anche il gracchiare delle cornacchie proveniente dalla zona del Monumento dei caduti del Piave non è molto rumoroso.Siamo nei pressi dell’Isola dei Morti. Procediamo a piedi lentamente verso l’albero nel cui cavo dovremmo vedere l’allocco. Il salice è vicino, i suoi rami secchi si protraggono verso il sentiero. La luce pomeridiana batte sul retro del tronco e rende ancora più scuro l’incavo. Ecco, prima la sagoma poi il colore grigio dell’uccello si profila al mio sguardo. Dorme indisturbato, accovacciato come appiattito. Intorno agli occhi chiusi ha una corona di penne disposte da formare i cerchi facciali che lo caratterizzano. Immobile lo osservo attentamente trattenendo il respiro:è la prima volta che vedo da vicino un uccello così raro e tipicamente notturno.Sono emozionata e felice. Dacché l’hanno scoperto i miei amici vengono spesso a godere l’osservazione; rinnovano lo stupore e arricchiscono l’amore che hanno per la natura. Ci spostiamo in silenzio e lasciamo la bestiola indisturbata. Ed ecco le cornacchie chiassose! Una nuvola nera. Un branco saltellante vicino all’ansa del fiume dove sono accatastati detriti di ogni genere portati dalle onde dell’ultima piena improvvisa. Tra il loro rumoroso gracchiare ci fermiamo a cercare radici al margine del corso d’acqua.Ce ne sono di forme strane, sembrano tornite dalla mano dell’uomo. Nelle basse sponde tra i cespugli dei giunchi selvatici, il fiume ritirandosi, ha lasciato scoperte brevi lingue di sabbia dove ci sono miriadi di orme di uccelli oltre a quelle delle cornacchie stesse. In questo momento di moderata attività fluviale lo scorrere dell’acqua è lento e tranquillo. Ha fatto molta strada scendendo dalle Alpi cadorine. Il suo alveo riceve tutte le acque che scendono dalle valli di Belluno e dopo un lungo percorso sboccheranno nell’ Adriatico. Il fuoristrada si rimette in moto fra il frullo d’ali delle cornacchie spaventate. Proseguiamo per il sentiero ghiaioso che porta oltre il paese sulla strada di casa. Un giro circolare segnato dal passaggio di altri veicoli. Il cielo è ancora chiaro e dalla parte del tramonto è visibilmente infuocato. Ritorniamo tra gli aspetti visti e percorsi per arrivare fin qui. Si ripetono le ampie strisce ghiaiose appena separate le une dalle altre che ci permettono di vedere, attraverso una nebbiolina sottile, di qua e di là. gli alberi che costeggiano la strada. Un’improvvisa pozza d’acqua ci costringe a rallentare la corsa. Nel guado le ruote non slittano e attraversano piano l’imprevisto ostacolo. Voglio vedere fino dove arriva lo schizzo dell’acqua e guardo attentamente il suo effetto. Una raggiera a ventaglio arriva a bagnare oltre il ciglio fino ai piedi di un ontano dove è legato un cagnolino. Tanta è la sorpresa che ci fermiamo all’istante per andare a vedere. La fulva bestiola ha gli occhi chiusi e pare che dorma. Legato all’albero con una corda al collo così corta da costringerlo ad appoggiarsi al tronco e a reggersi sulle zampe rigide e puntate al suolo, il cagnolino è morto. Troppo tardi! Dal tentativo di liberarsi dalla barbara sorte, sfinito dalla stanchezza intorno a lui sono rimossi ciuffi d’erba e sulla corteccia dell’ontano, come incisioni astratte, ci sono ripetuti graffi vischiosi e sottili fili di bava bianca. La bestiola si è arresa all’empietà di un abbandono e ora non può vedere la commozione e la pietà che escono dal nostro cuore. Trasportiamo il piccolo martire in una radura erbosa dove c’è ancora tanta luce. Stacchiamo dalla superficie della terra alcune zolle verdi e scaviamo sotto la ghiaia, una morbida culla sulla sabbia. Lo adagiamo religiosamente. Il musetto glielo avvolgo nel mio foulard perché voglio che i suoi occhi siano a contatto con la seta. Gli dispongo la testina delicatamente come quando in giardino sotterro un bulbo di un prezioso fiore. Il sole se ne va lasciando in cielo un rossore intenso che i miei occhi bagnati sbiadiscono e scompongono in righe verticali con lacrime copiose. INFORMARE PER CONOSCERE Pagina 3 GITA A MOSCA e S. PIETROBURGO Perché in estate e non come tra d iz io ne in ottobre? Perché è la Russia! Data e programma dettagliato sono in fase di definizione. Mosca, capitale di un enorme paese, sempre maestoso. Quattro passi nella Piazza Rossa, il fiume Moscova, le mura e le torri del Cremlino, il cambio della guardia al vicino Mausoleo di Lenin, il piaz- C I T T A’ zale panoramico sulle colline dei Passeri, il Monastero di Novodevicy, il Cremlino con le sue eccezionali cattedrali, metà delle quali furono costruite da architetti italiani, la Piazza Rossa con il suo meraviglioso e favoloso VICINE TUTTE DA IL CANOVA A BASSANO O La visita alla ARZ mostra del CanoM 28 va ha suggerito un pretesto per estendere la permanenza a Bassano e scoprire questa città, nota a tutti, ma proprio per questo , capace di sorprenderci. Del Canova non anticipiamo nulla salvo la possibilità di vedere alcuni capolavori provenienti da Musei e collezioni italiane e straniere. Il pranzo sarà in centro e poi concluderemo la giornata a Marostica. Il Ponte di Bassano Veduta di Verona LIO LUG San Basilio, ecc. ecc. Poi S. Pietroburgo: la magnifica. Ricca di storia ed architettura. Giro panoramico della città. Piazza Palazzo, le Colonne Rostrate, il Campo di Marte, la Piazza dei Decabristi con l’Ammiragliato, la via Rosi e la Prospettiva Nevskj con i suoi ponti e caratteristici negozi. Per concludere il Museo Ermitage nel fastoso Palazzo d’Inverno, uno dei più grandi musei del mondo e la Fortezza di Pietro e Paolo. Lettere di Gino Rossi SCOPRIRE VERONA Ancora una meta in una città Veneta tutta GIO AG da scoprire. M 23 Tra Arena e Teatro romano, Castello e ponte Scaligero, Arco dei Gavi, Porta dei Borsari, Piazza Bra, Piazza delle Erbe, Arche Scaligere, Chiesa di S. Fermo e molto altro ancora. Una giornata in cui tutto è compreso: il viaggio in pullman, una bravissima guida, il pranzo al ristorante in centro città. CARTOLINE DAL ...MONDO Pubblichiamo una cartolina proveniente da un paese caraibico. Fra le tante attività del socio A.S. nessuno avrebbe mai immaginato quella di cantante a “La Casa de la Salsa”. Lunga vita al neo compare Segundo. S. PIETROBURGO Cattedrale della Resurrezione Dal Brasile il Vice-Presidente A.B. ci fa sapere che ha nostalgia dei lunedì presso la sede SOMS. Crocetta Trevigiana Settembre 1923 “...Caro Springolo, l’avverto che presto verrò a salutarla. Le dispiacerebbe che le portassi una cagnettina di un mese e mezzo? Me ne sono nate tre e vorrei...collocarle bene. Forse il suo bambino ci si divertirebbe - è piccolina con un musino molto intelligente…” Gino Rossi: Mestizia La sede è aperta ogni lunedì dalle 20.30 Ti aspettiamo! Informare per Conoscere Indirizzo: S.O.M.S. Via S. Andrea, 11 31035 Crocetta del Montello Tel. Segreteria: 0423/86244 Fax: 0423/86244 E-mail: [email protected] www.somscrocetta.it Recapito tel. 338/7264910 Scritto e stampato in proprio distribuito ai soli Soci SOMS Gino Rossi a De Tuoni Luglio 1922 “… potrei qui fare pittura in camicia ed anche...senza. Non ci sono villeggianti - non ci sono che i miei due cani; qualche contadino che passa, ma raramente… Sono diventato l’uomo della natura, l’uomo del bosco... In breve… GINO ROSSI A CIANO …UN SUCCESSO... Un pubblico numeroso, e qualificato ha partecipato il 6 marzo al dibattito su questo tanto tormentato artista. La sala dell’ex cinema di Ciano ha visto una platea attenta ai relatori e alle immagini che sono state proposte. Il binomio arte-pazzia, ingredienti di tanta fortuna postuma nel campo artistico, va rimosso e finalmente l’arte deve emergere come risultato di ricerca interiore e frutto di un lavoro costante. Gino Rossi deve essere visto come un perfezionista, mai appagato, con una intuizione pittorica che lo porta a confrontarsi con i grandi del suo tempo. La costruzione dei suoi paesaggi, che per noi sono i luoghi della quotidianità, diventa un momento sublime di esplosione di colori e rinnovate suggestioni. Un plauso ai relatori e al duo voce-piano. Una serata che vorrebbe essere l’inizio... SI LAVORA PER UNA NUOVA MOSTRA DI PITTURA GINNASTICA MEDICO GUIDATA FINO A MAGGIO Da più parti ci arrivano sollecitazioni per riproporre una mostra di pittura a Crocetta del Montello. L’iniziativa che in passato ha collezionato sempre grande successo, è stata negli ultimi anni trascurata per problemi legati alla individuazione di una idonea sala espositiva. Ma ci stiamo pensando. Se volete collaborare, venite in Sede! E’ primavera! Mettiamoci in forma con un po’ di movimento. Sembra che le Signore frequentino decisamente di più i nostri corsi. Anche i signori Soci sono pregati di pensare alla loro salute! Non siate pigri...Vi aspettiamo! A RIVAMONTE SOTTO IL TENDONE A MARENO FESTA CAMPESTRE Il 23 maggio a Rivamonte Agordino ed il 13 giugno a Mareno di Piave ci si ritrova con le Società Gemellate per due simpatici momenti di allegria. E’ un dovere per noi esserci e quindi sollecitiamo gli intenzionati a partecipare di dare per tempo la loro adesione. Ci si sposta in auto, non mancate! ARENA DI VERONA Due appuntamenti: -il 10 luglio con “ Ma d am a Butterfly” - Tragedia giapponese in 3 atti di Giacomo Puccini Libretto di G. Giacosa e L.. Illica -il 4 agosto c’è il recital di Placido Domingo dal titolo “La Corona di Pietra”, in collegamento televisivo con sette anfiteatri da tutto il mondo. Siccome questo spettacolo non ha repliche, c’è difficoltà nel reperire i biglietti, per cui se non dovessimo riuscirci, dovremo ripiegare su altra opera. Daremo tutte le informazioni negli appositi spazi dedicati alla SOMS. AGENDA DEL SOCIO: Ogni Lunedì : APPUNTAMENTI: dalle 20.30 nella sede provvisoria di Piazza G. Marcato; 27 marzo: Assemblea Ordinaria dei Soci - sala del Municipio - ore 16.30; 28 marzo: Mostra su Antonio Canova e visita alla città di Bassano; 23 maggio: Città Venete da scoprire - Gita a Verona; fine maggio: chiusura dei corsi di Ginnastica Medico-guidata; giugno/luglio: GITA IN RUSSIA: Lun. e Gio.: GINNASTICA MEDICO-GUIDATA ALLE SCUOLE ELEMENTARI DI CROCETTA; MOSCA e S. PIETROBURGO; Questo notiziario viene realizzato e distribuito con il contributo di