MUSEO CIVICO COLONNELLO MARTINA
DI MONFORTE
Proposte didattiche, a.s. 2012-2013
Sommario:
•Le sale del Museo pag. 2
•L’offerta didattica per le scuole pag. 5
Il percorso museale, ospitato nella cornice architettonica dello storico palazzo Martina, ripercorre in
sei sale la vita, le vicende e gli interessi di Paolo Domenico Martina, figura militare di rilievo
durante il Risorgimento. Nato a Cravanzana nel 1820, seguì una lunga e brillante carriera militare
che gli consentì di viaggiare e di dedicarsi, soprattutto nella seconda parte della sua longeva vita,
alle sue passioni: la musica e la composizione, la pittura ad acquerello, le collezioni naturalistiche.
Il suo interesse più grande era però per l‘agricoltura ed il suo territorio tanto che destinò la sua
eredità all’istituzione di una scuola di agraria che ebbe vita a Monforte tra il 1927 ed il 1954.
Dal centro di Monforte in cui è situato il museo si diparte il sistema dei sette sentieri che
permettono agli appassionati di natura di godere delle bellezze paesaggistiche e naturalistiche del
territorio.
Le sale del museo.
1
La figura di Paolo Domenico Martina (sala 1)
Nel 1834, Paolo Domenico Martina iniziò una lunga carriera militare ed una vita
di continui spostamenti; lasciò l’esercito nel 1867, nel ruolo di colonnello.
La sala illustra le vicende militari e personali di questa figura singolare e
piuttosto solitaria che, negli anni, costituì un ampio patrimonio di immobili
rurali, terreni agricoli ed il palazzo che oggi ospita il museo con le collezioni
ornitologiche e malacologiche a cui tanta passione aveva dedicato. Il colonnello
Martina decise nel testamento che i suoi beni fossero destinati alla fondazione di
una scuola agraria, intuendo che il futuro del suo paese si incentrasse in una
migliore cultura per le coltivazioni frutticole e vitivinicole.
La pace: le attività del tempo libero (sala 2)
Il secondo spazio è dedicato all’esposizione di spade, fioretti, maschere da
scontro che testimoniano le attività svolte dal colonnello Martina nel tempo
libero: l’equitazione, la scherma e soprattutto la caccia. Accanto a questi, gli
acquerelli dedicati a paesaggi particolari come i vulcani delle Lipari che
costituiscono una sorta di diario figurato, modesto, ma spontaneo, sulla scia delle
prove ben più significative di un Induno o di un Bossoli. E, accanto alla pittura,
c’è anche l’interesse per la musica -qui documentato dai libretti di musica classica e moderna- e per la storia
attestato dai lunghi racconti in cui l’esperienza si mescola con i gusti letterari del tempo un po’ gotici, un po’
melodrammatici, nel classico filone del romanzo d’appendice. A coronare il tutto sono poi l’interesse per
la campagna, per il giardino e soprattutto il collezionismo.
La guerra e l’impegno militare di Martina (sala 3)
La terza sala scandisce la vita attiva di un ufficiale dell’esercito sardopiemontese nel periodo cruciale di metà Ottocento, caratterizzato in meno di
vent’anni da tre guerre d’indipendenza, dalla guerra di Crimea e da tutta una
serie di operazioni militari come l’occupazione dell’Italia centrale per
raccordare la conquista garibaldina del Regno delle due Sicilie al resto dell’Italia o, ancora, come la guerra
contro i briganti o gli interventi a sedare moti e rivolte popolari.
Martina è presente sin dalle prime esperienze del 1848-49 sui campi di Goito e Custoza; dopo la guerra del
1859 e il presidio ai confini austriaci del Veneto, nel 1860 partecipa all’occupazione dell’Italia centrale e poi
all’assedio di Gaeta. Poco dopo è a Benevento nella guerra contro i briganti per finire a Reggio Calabria e
ancora a Palermo ferita dal colera e da un vasto malcontento popolare sfociante in rivolte. La guerra, le
epidemie, la miseria materiale fanno parte della realtà concreta della storia umana, rappresentano il lato
scuro, irrazionale, disumano da cui l’uomo non ha ancora imparato a staccarsi definitivamente.
2
Le collezioni naturalistiche (sala 4)
Uno dei maggiori interessi del colonnello fu verso le scienze naturali, illustrato
in questa sala nelle collezioni di conchiglie marine della malacofauna
mediterranea e di uccelli tassidermizzati, con oltre cento esemplari
appartenenti essenzialmente all’avifauna del Piemonte, del territorio di
Monforte e della Langa. Non trascurabile è anche la parte di uccelli
extraeuropei, costituita da reperti provenienti dall’Africa e dalle Americhe. Il
tempo ha però lasciato il suo segno e solo alcuni degli esemplari conservati è oggi fruibile.
La scuola di agricoltura (sala 5)
La quinta sala è dedicata alla storia della scuola di agraria che ebbe sede
nel Comune di Monforte a seguito del testamento del colonnello Martina
che destinò i suoi beni proprio ala fondazione di una struttura educativa
in cui si svolgesse l’insegnamento teorico e pratico di agricoltura. La
scuola iniziò la sua attività nel 1927 ma venne chiusa nel 1954, ponendo
fine al sogno che per lungo tempo aveva accompagnato il colonnello.
Monforte nella storia e nell’arte (sala 6)
La sala illustra la storia del territorio comunale di Monforte con
particolare riferimento all’arte ed all’architettura e alle vicende
delle personalità monfortesi di rilievo; la visita si svolge attraverso
immagini delle attrattive del territorio, proiezioni di riproduzioni del
concentrico nelle varie epoche, per indicare l’evoluzione
architettonica ed urbanistica del paese e le caratteristiche delle
frazioni e delle borgate.
Per visionare l’offerta didattica e prenotare la visita per le classi
www.ambientecultura.it sezione “Prenota l’attività didattica”
[email protected] ,
cell 329 1874595 (Chiara) 339 7349949 (Marco)
Per informazioni generali:
Palazzo Martina - P.zza Umberto I cap 12065
Monforte d'Alba (CN)
Tel: +39.0173.789763; +39.0173.787317; +39.339.7349949
e-mail: [email protected]; [email protected]
http://www.comune.monforte.cn.it;
www.ambientecultura.it
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Proposte didattiche per le scuole di ogni ordine e grado.
Per conoscere e approfondire la personalità del colonnello e per comprendere il ruolo che egli ha svolto nella
vita cittadina di Monforte d’Alba, l’associazione “Ambiente&Cultura”, affidataria dei sevizi di apertura e
valorizzazione del museo, offre alla scuole di ogni ordine e grado la possibilità di visitare il museo
accompagnati da esperti che illustreranno i vari momenti della vita del militare. La visita al museo sarà
seguita da attività e laboratori didattici che gli insegnanti potranno scegliere fra quelli proposti e che hanno
l’obiettivo di avvicinare maggiormente gli studenti alla vita di Paolo Domenico Martina e, più in generale, al
momento storico in cui egli è vissuto, il Risorgimento. La visita e le attività seguenti sono rivolte alle scuole
e di ogni ordine e grado e saranno adeguate alla fascia d’età degli alunni partecipanti. Infine, è possibile
associare alle attività didattiche in museo una visita esterna al monumenti e agli edifici più significativi dal
punto di vista artistico e storico del centro di Monforte. La durata delle attività e della visita esterna è di tre
ore.
Scriviamo al colonnello Martina!
Scopo del progetto è avvicinare gli alunni alla figura del colonnello Martina attraverso la lettura di
brani tratti dal suo diario personale per scoprire i pensieri e le osservazioni di un uomo pienamente
inserito nel momento storico in cui viveva. Attraverso la lettura delle parole del militare gli studenti
potranno immaginare il carattere e la vita del colonnello, mentre la visita guidata permetterà loro di
confrontare le iniziali impressioni con quello che il museo racconta di Paolo Domenico Martina.
Infine, verrà chiesto ai partecipanti di comporre una lettera indirizzata a Paolo Domenico Martina,
come erano soliti fare i molti studenti delle scuola di agraria da lui voluta, all'indirizzo del Direttore
della scuola.
Durata consigliata: 2 ore.
Impariamo a riconoscere il canto degli uccelli!
Scopo del laboratorio è approfondire la conoscenza dell’avifauna locale della quale molto si era
occupato il colonnello collezionando un gran numero di esemplari tipici del Piemonte. La visita sarà
dunque seguita da un laboratorio pratico in cui verranno forniti gli elementi indispensabili per il
riconoscimento attraverso il canto delle specie più comuni del nostro territorio.
Durata consigliata: 2 ore
Gioco e imparo con le conchiglie!
4
Scopo del laboratorio è approfondire la conoscenza della collezione di conchiglie marine della
malacofauna mediterranea che testimonia il grande interesse provato dal colonnello Martina per le
scienze naturali. La visita al museo sarà seguita da un laboratorio ludico-didattico nel quale gli
alunni saranno impegnati nello studio e nel riconoscimento delle conchiglie conservate nel museo.
Durata consigliata: 2 ore.
Cartografando.
Scopo del progetto è approfondire la storia dell’unificazione italiana, a cui lo stesso Martina
partecipò, attraverso l’analisi della formazione e la crescita dei confini nazionali. La visita, dunque,
sarà seguita da un laboratorio pratico in cui gli studenti, divisi in gruppi, comporranno un proprio
libretto personale contenente le varie cartine che testimoniano i momenti più importanti nella
formazione dello stato italiano.
Durata consigliata: 2 ore.
Il colonnello Martina e la scuola di agricoltura.
Scopo del progetto è approfondire la storia e l’organizzazione della scuola di agraria per la cui
fondazione il colonnello lasciò in eredità al comune di Monforte molti dei suoi beni. La visita al
museo, dunque, sarà seguita da una lezione di approfondimento riguardante questa istituzione.
Durata consigliata: 2 ore.
Visita al centro storico di Monforte.
Scopo del progetto è approfondire la storia e lo sviluppo del paese, Monforte d'Alba, in cui visse il
colonnello Martina. L'attività prevede una visita preliminare al museo, seguita da un laboratorio a
scelta dell'insegnante. Infine gli studenti verranno accompagnati per le strade del centro storico alla
scoperta dei monumenti e degli edifici più rilevanti dal punto di vista storico-artistico.
Durata consigliata: 3 ore.
5
Condizioni e modalità di pagamento.
Per classi di almeno 18 alunni partecipanti
Attività (visita più laboratorio) di due ore :
3,5 euro a alunno partecipante.
Attività (visita, laboratorio e visita esterna) di tre ore:
4,5 euro a alunno partecipante.
Per piccole classi (meno di 18 alunni partecipanti) e gruppi pluriclassi (massimo 30 alunni
partecipanti)
Per le classi composte da meno di 18 alunni partecipanti il costo dell'attività è dato dalla tariffa
secondo la durata scelta dell'attività per 18 diviso il numero reale degli alunni. A discrezione dei
docenti è possibile creare gruppi pluriclasse con un massimo di 30 alunni partecipanti e applicare le
tariffe base per alunno. Possibili sconti per gruppi numerosi.
Modalità di pagamento
Le tariffe sono esenti IVA ai sensi dell’art. 10 DPR 633/72. Saranno addebitati i diritti di marca da
bollo pari a € 1,81 per pagamenti superiori a € 77,47. Per ragioni contabili, il pagamento è previsto
in contanti presso la biglietteria del Museo, dietro rilascio di ricevuta. Nel caso si preferisse il
bonifico su C/C il pagamento deve essere effettuato in anticipo e la ricevuta di versamento deve
essere esibita all'ingresso del Museo prima dello svolgimento dell’attività.
C/C presso Poste Italiane
IBAN
it 48 k 07601 10 200 00000 7704077
intestato a: Ambiente e Cultura
causale: visita con esperto e attività museale. Nella causale deve essere anche inserito il numero
di alunni partecipanti, data prenotata, classe e istituto di appartenenza.
Prenotazioni e disdette
Le prenotazioni devono essere effettuate in forma scritta con un anticipo di almeno dieci giorni
rispetto alla data dell'attività, attraverso la sezione PRENOTA LE ATTIVITA' DIDATTICHE del
sito www.ambientecultura.it.
Le disdette devono pervenire in forma scritta via mail a [email protected] con un anticipo di
almeno tre giorni lavorativi. La mancata disdetta o la disdetta non pervenuta nei termini appena
descritti comporteranno la richiesta del pagamento di una penale di euro 50.
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