Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto
ISTITUTO STATALE COMPRENSIVO “G. Fracastoro”
Scuole dell’infanzia - Primarie – Secondarie di 1° grado
Cavaion - Affi – Pastrengo
Via Cavalline, 57 – 37010 CAVAION V.se (VR)
Tel. 045/7235072 – 6261172 Fax 045/6264007C.F.81001380237
E-mail: [email protected]/ Sito web: www.iccavaion.gov.it
PIANO TRIENNALE
DELL’OFFERTA FORMATIVA
2016- 2018
René Magritte, “La Joconde”, 1962
Lo scopo della scuola è quello di trasformare gli specchi in finestre.
(Sydney J. Harris)
INDICE DEGLI ARGOMENTI:
Visione di insieme
o
o
o
o
o
o
o
INTRODUZIONE
LO SCENARIO DI RIFERIMENTO
LA CENTRALITA’ DELLO STUDENTE E DEGLI ESITI SCOLASTICI
CONTESTO SOCIO-CULTURALE
PRINCIPI E FINALITA’ GENERALI DELL’ISTITUTO
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
PRIORITA’
Insegnamento – apprendimento
o OBIETTIVI FORMATIVI GENERALI
o METODI E STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL SUCCESSO
FORMATIVO DEGLI STUDENTI
o CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
o IL CURRICOLO
o LA PROGETTAZIONE DIDATTICO-CURRICOLARE
o LE DISCIPLINE
o CRITERI DI VALUTAZIONE
o L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
o SVILUPPO E MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE DIGITALI
o PROGETTUALITA’ D’AREA - D’ISTITUTO
o OBIETTIVI PRINCIPALI PER AREA
o PROGETTUALITA’ DI PLESSO
o ORGANICO PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
o PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
Inclusione
o ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
o ALUNNI DSA – BES
o ALUNNI STRANIERI
Assetto organizzativo
o STRUTTURA ORGANIZZATIVA
o FABBISOGNO POSTI PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO E AUSILIARIO
o FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E DI ATTREZZATURE MATERIALI
Allegati:
1. Piani annuali delle attività della scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di
primo grado
2. Piano annuale delle visite guidate/viaggi d’Istruzione
3. Schemaper la programmazione di classe
4.Attribuzione dei docenti alle classi delle scuole dell’IC e orario di servizio
5. P.A.I.(Piano Annuale per l’Inclusione)
INTRODUZIONE
Il POFT rappresenta la carta d’identitàdell’Istituto Comprensivo. Risponde alle
esigenze e ai bisogni dell’utenza scolastica. Ne definisce il profilo generale e ne
esprime le caratteristiche principali. Attraverso la lettura del POFT si evince la
“visione”dell’Istituto (ossia la proiezione di uno scenarioche rispecchia i principi,le finalità ideali e le aspirazioni dell’organizzazione) e si identifica la “missione” a cui si ispira (cioè, la natura operativa e le strategie del sistema).
Il POF è frutto della sinergica collaborazione tra le varie componenti della scuola: del Consiglio di Istituto, che lo ha approvato nella seduta del…., del Collegio
Docenti, che ne elabora le linee specifiche,secondo quanto espresso nell’Atto di
Indirizzo del Dirigente Scolastico, dei portatori d’interessi territoriali, che ne
ispirano le azioni e ne sostengono e giustificano le iniziative. Il POF è la “Magna
Charta”a cuiguarda, nell’evolversi quotidiano della propria attività, la comunità
scolastica e da cui traggono orientamento i principi della gestione e del governodell’Istituto.
La Scuola quindi, nella sua Autonomia, promuove i propri assetti organizzativi e
didattici tenendo conto delle richieste di famiglie ed Enti Locali.
Partendo da queste considerazioni, il nostro Istituto ha delineato alcuni Indirizzi
Generali che caratterizzano il POFT:
-costruire un percorso formativo coerente e unitario tra i diversi ordini scolastici,dalla scuola dell’Infanzia alla Scuola secondaria di primo grado
-accogliere, rispettare e valorizzare le diversità linguistiche, culturali, psicologiche e fisiche, con particolare attenzione per le differenze maschi e femmine,
per gli alunni stranieri e per gli alunni diversamente abili
-favorire il coinvolgimento e la partecipazione di tutti i soggetti protagonisti del
processo di crescita, nel rispetto dei ruoli di ciascuno
-interagire con la comunità locale, con enti e associazioni presenti sul territorio
costruendo unrapporto organico e attivo, ampliato anche alla dimensione europea
Il presente Piano è in linea con le Indicazioni per il curricolo e con le più recenti
elaborazioni collegiali avvenute a diversi livelli.
E’ “mettere in prova la progettualità nella quotidianità del lavoro di aula”.
Ha una durata triennale.
E’ un documento in itinere, non esaustivo, né conclusivo, soggetto a cambiamenti per renderlo sempre più funzionale, per elaborare un progetto di scuola
fondato sulla
-collegialità di tutte le componenti scolastiche
-realizzabilità delle proposte didattiche educative
-verifica puntuale dei progetti
Il Piano si rivolge:
-agli alunni, protagonisti del nostro “essere scuola”
-ai genitori, fornendo loro elementi di conoscenza del processo globale
d’intervento della scuola sugli alunni - agli operatori della scuola, definendo lefi-
nalità, gli obiettivi, la gestione delle risorse e la valutazione - alle istituzioni e
agli enti cercando forme collaborative per soddisfare obiettivi ed esigenze
Il Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituto Comprensivo di Cavaion si ispira agli
artt. 3, 33, 34 della Costituzione Italiana ed in particolare ai principi di:
Lo scenario di riferimento del POF Triennale
Il POF nella sua dimensione triennale, viene introdotto dalla legge 107 del 13
luglio 2015, si alimenta dei contributi espressi dal RAV (rapporto di autovalutazione di istituto) elaborato dalla scuola ed esplica i suoi effetti tenendo conto
delle condizioni operative messe in campo nell’ambito del previsto PDM (processo di miglioramento, a sua volta triennale). Muove dall’atto di indirizzo del D.S;
e’ frutto della riflessione dei docenti nella sua curvatura collegiale e porta con sé
gli esiti del confronto con altri attori; la sua approvazione chiama in causa il
consiglio di istituto.
PTOF
PDM
RAV
La centralita’ dello studente e degli esiti scolastici
Il POFT è il riflesso di un complesso sistema di insiemi tra loro interdipendenti,
che definiscono uno scenario di riferimento per tutte le componenti e i portatori
di interessi attinenti l’istituto scolastico G. Fracastoro di Cavaion veronese. Tale
scenario sistemico può essere rappresentato con questo schema. Centrali sono
gli esiti formativi ed educativi, in relazione ai quali convergono gli sforzi degli
attori protagonisti nelle altre aree.
Contesto
e risorse
(il
territorio
e i suoi
decisori)
Ambiente
organizza
tivo
(Dirigente
)
Processi
insegnam
neto
apprendi
mento
(docenti)
Esiti
formativi
ed
educativi
(alunni)
CENTRALE
Il conseguimento degli esiti formativi nelle forme qualitative previste, chiama
in causa la pertinente serie di strategie e di modalità di intervento attivata dai
docenti professionisti nelle azioni di insegnamento apprendimento, i quali traggono vantaggio dalla cultura organizzativa messa a disposizione dalle soluzione
in questo senso generate dalla fattiva collaborazione del dirigente e dei gruppi
di gestione.
Basilare nella valutazione della costellazione dei fenomeni rappresentati è la
consapevolezza dell’importanza che riveste l’ interdipendenza tra di essi e il loro essere inscritti in un universo dove il tutto va sempre visto in relazioni alle
parti e viceversa, in una continua opera rielaborazione dei singoli elementi e
del loro insieme in un’ottica di costante rinnovamento innovativo.
CONTESTO SOCIO CULTURALE
L’Istituto Comprensivo “G.Fracastoro” di Cavaion comprende una scuola
dell’Infanzia, tre scuole primarie e due Scuole Secondarie di primo grado(sei
unità scolastiche in tutto), dislocate su tre Comuni: Affi, Cavaion, Pastrengo.
Il territorio di Cavaion, Affi e Pastrengo è collocato sulle colline tra il Lago di
Garda e il fiume Adige e si articola in numerose località rurali.L'economia del
territorio si basa sulla piccola industria, sul commercio e infine sull'agricoltura, che fino a qualche anno fa costituiva la maggior fonte d’occupazione.Le
coltivazioni principali sono quelle della vite e dell’olivo con prodotti tipici di
elevata qualità. Negli ultimi decenni si è visto un rapido sviluppo nei settori
secondario e terziario (soprattutto per la creazione del Centro Commerciale
di Affi), la crescita del settore turistico e la nascita di attività industriali e artigianali.Conseguentemente si è rilevato un incremento demografico con
nuovi insediamenti edilizi soprattutto ad Affi e Cavaion. Dal punto di vista
urbanistico i tre paesi hanno un centro storico antico che si è dilatato nel
tempo con nuove aree residenziali, industriali e commerciali. Recentemente
anche Pastrengo ha risentito dell’aumento della popolazione.
La popolazione scolastica quindi, costituita nel corrente anno scolastico da
……. unità, è in progressivo aumento dal punto di vista numerico.
Nel corso del tempo si è venuta sempre più sviluppando l’esigenza di rispondere ai bisogni educativi dei bambini più piccoli e degli alunni che chiedono
più tempo scolastico, specie alle scuole primarie. Pertanto dall’anno scolastico 2013-2014 sono nati: la scuola dell’infanzia “S. Gaetano” di Sega di Cavaion e una classe a tempo pieno nella scuola primaria di Affi. La scuola della
frazione di Sega serve peraltro come riferimento scolastico per molti alunni
stranieri che risiedono in quel contesto territoriale. Il tempo pieno, estesosi
da Affi anche a Pastrengo serve per dare risposta ai bisogni di maggiore richiesta di assistenza scolastica da parte di famiglie presenti in un tessuto ad
alta concentrazione di persone occupate nel settore del commercio.
La cittadinanza in questi paesi, ha un buon livello di vita sotto il profilo economico, anche se la crisi che sta segnandola società è arrivata a toccare anche i territori su cui insiste il nostro Istituto.
Sul territorio sono presenti le Parrocchie con le loro proposte educative,i Comuni con le loro opere di sostegno e di collaborazione e molte associazioni
sportive, culturali e di volontariato sociale, le quali si attivano per organizzare attività destinate anche ai più giovani. Mancano però luoghi diritrovo per i
ragazzi che permettano una maggiore socialità e la possibilità di coinvolgere i
giovani in iniziative a carattere culturale fuori dell’ambito scolastico.
Nei tre paesi esistono tre biblioteche civiche, solo quella di Pastrengo per ora
è in rete con le altre della provincia ma, a breve, lo sarà anche quella di Cavaion. Presso la biblioteca di Affi, ospitata nell’edificio della vecchia stazione
della ferrovia Verona-Caprino, si trovano spazi espositivi per mostre.
All’inizio di Giugno si svolge una rievocazione storica nel borgo antico di Affi
con la FestaMedioevale a cui partecipano anche gli alunni della scuola primaria del plesso.
Il comune di Cavaion dispone di una sala civica e di un Museo archeologico,
attualmente risistemato, inaugurato a seguito della scoperta di un abitato
dell’Età del Bronzo medio, che comprende tre sale dedicate rispettivamente
al villaggio rinvenuto in territorio comunale a seguito di lavori di sistemazione del fondale di un laghetto locale, ad oggetti preistorici di epoche diverse e
alla necropoli romana del III e IV secolo.
Il territorio inoltre dispone disiti di interesse archeologico in particolare
l’Archeoparco Bastia San Michele d’epoca medioevale.
Nel mese di Maggio si svolge la tradizionale festa degli asparagi durante la
quale anche le scuole primarie e secondarie partecipano con dei lavori degli
alunni alla mostra dedicata a Davide Giacomelli.
A Pastrengo si trova un piccolo teatro, nell’edificio che ospita la scuola.
Sul suo territorio si trova il Parco Faunistico Natura Viva, che propone programmi di educazione alle scuole.
Pastrengo è conosciuta anche per i suoi quattro forti austriaci e un telegrafo
ottico costruiti tra il 1859 ed il 1865.
Il 30 aprile 1848 a Pastrengo vi fu la celebre battaglia conosciuta come "La
Carica del Carabinieri" a cavallo in difesa del Re Carlo Alberto di Savoia, di
cuiogni anno si celebra solennemente l'anniversario.
In generale su tutto il territorio dei tre Comuni sono numerose le testimonianze che i secoli passati hannolasciato negli edifici religiosi e civili, nelle
chiesette, nelle corti e nelle sue ville e che offrono, insieme al patrimonio
ambientale, numerose opportunità di approfondimenti e ricerche anche per
la scuola.
Sulla scorta delle caratteristiche del tessuto territoriale di appartenenza, ma
senza perdere di vista al contempo il più ampio panorama socio culturale nazionale, europeo e internazionale, la scuola individua i seguenti principi e finalità generali, da cui far discendere gli obiettivi educativi generali successivi
e tutte le azioni didattico-educative specifiche.
PRINCIPI E FINALITÀ GENERALI DELL’ISTITUTO
(letti sullo sfondo delle nuove indicazioni nazionali)
Le finalità della scuola dell’Infanzia, di quella Primaria e della scuola Secondaria di primo grado sono orientate a promuovere:
COMPETENZE
FINALITA’







PROMUOVERE L’EVOLUZIONE DI UNAIDENTITA
INDIVIDUALE CONSAPEVOLE , APERTA E
L’INTEGRALE SVILUPPO COGNITIVO E
CULTURALE DELLA PERSONA.
FAVORIRE LO SVILUPPO DI UNA CITTADINANZA
UNITARIA E PLURALE
GARANTIRE IL SUCCESSO SCOLASTICO DI TUTTI
GLI STUDENTI RISPETTENADO LE
CARATTERISTICHE
PROMUOVERE UN PROGETTO EDUCATIVO
COMUNITARIO CONDIVISO
COSTRUIRE UN’ALLEANZA EDUCATIVA CON LE
FAMIGLIE E IL TERRITORIO
FAVORIRE L’INCLUSIONE DEGLI ALUNNI CON
DISABILITA’ E L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI
STRANIERI
PROMUOVERERE LA CONOSCENZA DELLE NUOVE
TECNOLOGIE
PRINCIPI







LIBERTA’ E UGUAGLIANZA (articoli 2 e 3 Della
Costituzione) GARANTENDO PARIOPPORTUNUTA’
DI BASE PER TUTTII BAMBINI ALL’INTERNO DI
UNA AUTENTICA COMUNITA’ EDUCANTE
RISPETTO DELLE DIFFERENZE E DELLE IDENTITA’
DI OGNUNO
LO STUDENTE E’ AL CENTRO DELL’AZIONE
EDUCATIVA IN TUTTI I SUOI ASPETTI:
COGNITIVI, AFFETTIVI, RELAZIONALI,
CORPOREI, ESTETICI, ETICI, SPIRITUALI E
RELIGIOSI
ACCOGLIENZA E INTEGRAZIONE DELLA
DISABILITA’ E DELLO SVANTAGGIO
CREARE LE CONDIZIONI CHE FAVORISCANO LO
STAR BENE A SCUOLA TRASFORMANDO LA
CLASSE IN UN GRUPPO
INTEGRAZIONE TRA SCUOLA , FAMIGLIA E
TERRITORIO
AZIONI DI COOPERAZIONE E COORDINAMENTO
CON LE AGENZIE EDUCATIVE DEL TERRITORIO E
CON GLI ENTI PREPOSTI ALLA PROMOZIONE
DELLA PERSONA.
RAPPORTI CON LE FAMIGLIE
La famiglia è vista come “contesto primario di apprendimento” e, secondo
quanto la Costituzione Italiana prevede, “alla famiglia spetta il compito e la
responsabilità per la crescita e l’educazione dei figli”.
Anche nelle Indicazioni Nazionali, a cui la scuola fa riferimento, è esplicitato il
ruolo importante che riveste la famiglia. Essa, infatti, viene definita come il
contesto più influente per lo sviluppo affettivo e cognitivo dei bambini.
Le famiglie nella diversità di stili di vita, culture, scelte etiche e religiose, sono portatrici di risorse che vanno comprese e condivise all’interno del contesto educativo.
La complessità dei modelli oggi esistenti ci richiede una grande disponibilità
di accettazione delle diversità da parte di tutti.
La scuola è un luogo educativo all’interno del quale tutte le relazioni devono
essere ispirate alla correttezza ed al rispetto reciproco, partendo proprio dalla stretta relazione che nasce con la famiglia. E’ fondamentale creare tra
scuola e famiglia un rapporto sereno e sinergico di scambi continui, per instaurare una solida rete di comunicazioni e responsabilità condivise.
La scuola vuole promuovere la creazione un clima relazionale positivo e propositivo, considera importante instaurare un dialogo basato sull’ascolto reciproco, sul confronto e sulla collaborazione. La scuola, spesso, sollecita la
partecipazione dei genitori alla vita scolastica dei propri figli e si propone di
garantire un’adeguata informazione su tutte le attività promosse e sul processo di apprendimento degli alunni.
La partecipazione dei genitori alla vita della scuola è quindi fondamentale ed
avviene secondo
diverse modalità a seconda dei vari ordini e gradi della stessa. (SI POTREBBE
INSERIRE EVENTUALMENTE UNA TABELLA PER I VARI GRADI DI SCUOLA
CON ESPLICITATE LE MODALITA’ DI INCONTRO ES.. COLLOQUI, INCONTRI
RAPPRESENTANTI, ASSEMBLEE…)
Genitori e famiglie debbono essere soggetti presenti ed attivi nella scuola e
nel contesto territoriale, per realizzare un’ offerta formativa, educativa e didattica che si arricchisca di proposte stimolanti ed adeguate alle richieste dei
bambini/alunni coinvolti nel processo educativo.
Patto di corresponsabilità
È finalizzato a definire in maniera puntuale e condivisa diritti e doveri nel
rapporto tra istituzione scolastica autonoma, famiglie e studenti, sulla base
degli orientamenti contenuti nel regolamento d’istituto. Il rispetto di tale Patto costituisce la condizione indispensabile per costruire un rapporto di fiducia
reciproca, per potenziare le finalità dell’Offerta Formativa e per guidare gli
studenti al successo scolastico.
I docenti si impegnano a:






rispettare, nell’ambito della programmazione didattica e degli obiettivi
propri previsti dalle singole discipline, nella dinamica insegnamento/apprendimento, anche le modalità, i tempi e i ritmi propri di ciascuna persona intesa nella sua, irripetibilità, singolarità e unicità;
sostenere un rapporto di relazione aperto al dialogo e alla collaborazione;
promuovere la formazione di una maturità orientativa in grado di porre
lo studente nelle condizioni di operare scelte autonome e responsabili;
esplicitare finalità e obiettivi da raggiungere nella propria disciplina;
comunicare le valutazioni delle prove scritte, grafiche e orali tramite il
libretto personale;
favorire un rapporto costruttivo tra scuola e famiglia attraverso un atteggiamento di dialogo e di collaborazione educative, anche in relazione a provvedimenti disciplinari, finalizzato a favorire il pieno sviluppo
del soggetto educando
I genitori si impegnano a:
 conoscere l’Offerta Formativa della scuola e partecipare al dialogo educativo, collaborando con i docenti;










sostenere e controllare i propri figli nel rispetto degli impegni scolastici;
informare la scuola di eventuali problematiche che possono avere ripercussioni nell’andamento scolastico dello studente;
vigilare sulla costante frequenza e sulla puntualità all’inizio delle lezioni;
giustificare tempestivamente le assenze il giorno del rientro;
vietare al proprio figlio di fare uso di cellulari in classe o di altri dispositivi elettronici o audiovisivi;
intervenire tempestivamente e collaborare con l’ufficio di presidenza e
con il Consiglio di Classe nei casi di scarso profitto e/o indisciplina;
tenersi costantemente informati sull’andamento didattico e disciplinare
dei propri figli nei giorni e nelle ore di ricevimento dei docenti;
prendere visione delle valutazioni riportate nel libretto personale dello
studente;
riconoscere e rispettare il ruolo e l’autorevolezza degli insegnanti
nell’ambito educativo e disciplinare;
affrontare eventuali insuccessi dei propri figli senza spirito polemico ma
con atteggiamento di collaborazione.
Lo studente si impegna a:










conoscere e rispettare il regolamento scolastico;
prendere coscienza dei personali diritti e doveri;
presentarsi con puntualità alle lezioni;
spegnere i telefoni cellulari e gli altri dispositivi elettronici durante le
ore di lezione (C.M. 15/3/07);
seguire con attenzione quanto viene insegnato e intervenire in modo
pertinente;
comunicare alla famiglia valutazioni relative alle prove scritte e orali;
tenere un contegno corretto e rispettoso nei confronti degli insegnanti,
del personale non docente e dei propri compagni;
usare un linguaggio e un abbigliamento consono all’ambiente educativo
in cui si vive e si opera;
rispettare i regolamenti relativi all’utilizzo dei laboratori, della palestra,
della biblioteca e della mensa;
evitare di provocare danni all’ambiente, alle persone, al materiale didattico e, in generale, al patrimonio della scuola.
Firme dello studente, dei genitori e del DS
PRIORITA’
L’Istituto Comprensivo alla luce dei traguardi e degli obiettivi emersi dal rapporto di autovalutazione (RAV) e il conseguente Piano di Miglioramento, e
sulla base delle riflessioni e delle esigenze emerse in Collegio Docenti e nella
Commissione POF, individua le seguenti priorità di azione:
Miglioramento delle competenze linguistiche e matematiche anche per ridurre la variabilità fra le classi – b) e migliorare i risultati nelle prove standardizzate nazionali di italiano e matematica.
Competenze chiave e di cittadinanza: promuovere le competenze personali
legate alla capacità di orientarsi, di agire efficacemente e positivamente nelle diverse situazioni e di saper interagire con gli altri anche in rapporto a culture e civiltà diverse.
Potenziamento delle attività laboratoriali per un apprendimento più attivo e
creativo in tutte le discipline, e per dare valore anche ai linguaggi artisticoespressivi.
Individuazione di strumenti condivisi per la valorizzazione degli alunni con
particolari attitudini disciplinari e per il potenziamento delle competenze digitali e nelle lingue straniere.
Inclusione e differenziazione: sviluppare il progetto "Index for inclusion"
coinvolgendo anche le componenti genitori ed alunni per progettare azioni e
trovare metodologie che rimuovano gli ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione e che possano essere di sostegno alla diversità.
Curricolo, progettazione e valutazione: incentivare il raccordo educativo tra
docenti attraverso il rafforzamento del curricolo verticale di Istituto. Favorire
momenti di confronto e riflessione tra docenti per classi parallele o per dipartimenti, prevedendo specifici incontri per l'approfondimento di argomenti legati alla ricerca in ambito disciplinare e pluridisciplinare e per la strutturazione di unità di apprendimento pluridisciplinari al fine di sviluppare competenze
trasversali.
Ambiente di apprendimento: individuare criteri di formazione delle classi che
garantiscano equi-eterogeneita'. Promuovere un'organizzazione didatticometodologica autentica e flessibile e modalità didattiche innovative, favorendo la formazione dei docenti, prevedendo specifici momenti di aggiornamento, su temi individuati collegialmente come prioritari, e adesionerendo a progettualità in rete tra le scuole. Valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio e in grado di sviluppare e aumentare l'interazione con le famiglie e con la comunità locale.
Operare sul piano didattico, metodologico e organizzativo nello spirito del
D.P.R. 275/'99, compatibilmente con le risorse disponibili
OBIETTIVI FORMATIVIGENERALI
(sullo sfondo delle nuove Indicazioni nazionali)
L'Istituto Comprensivo riconosce di non esaurire tutte le funzioni educative,
pertanto favorisce, attraverso la partecipazione prevista dalle norme sugli
organi collegiali, l'interazione formativa con la famiglia, quale sede primaria
dell'educazione dell'alunno.
Premesso ciò, la scuola si prefigge di
 Aiutare l'alunno a superare i punti di vista egocentrici, per integrarsi
gradualmente con gli altri, secondo i criteri di uguaglianza, accoglienza
e collaborazione.
 Rendere l’alunno consapevole delle proprie idee e responsabile delle
proprie azioni.
 Far acquisire autonomia di giudizio, di scelte, di assunzione di impegni,
maturando la propria capacità di intervento e comunicazione, di progettazione e verifica, di esplorazione, di riflessione e di studio individuale.
 Promuovere una produttiva riflessione su concrete esperienze di vita.
 Educare alla convivenza democratica, aiutando a comprendere, accettare e valorizzare le diversità degli altri (sociali, culturali, ambientali,
fisiche, religiose) allo scopo di prevenire e contrastare la formazione di
stereotipi e pregiudizi nei confronti di persone, generi e culture, favorendo il rispetto del diverso da sé e un'apertura anche multietnica.
 Sensibilizzare ai problemi della salute, del rispetto di se stessi, dell'igiene personale e del rispetto dell'ambiente favorendo la conoscenza e
l'applicazione dei regolamenti di convivenza civile.
 Sviluppare la creatività come elemento determinante di crescita personale.
 Far acquisire la consapevolezza delle proprie possibilità in relazione alle
caratteristiche della propria personalità.
 Favorire l'acquisizione di tutti i fondamentali tipi di linguaggio per raggiungere e migliorare il livello di padronanza dei quadri concettuali e
delle abilità relative alle modalità d'indagine essenziali alla comprensione del mondo umano, naturale, artificiale e tecnologico.
 Mettere l'alunno in grado di operare scelte orientate, considerando le
possibilità personali e la realtà sociale.
METODI E STRUMENTI PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL SUCCESSO FORMATIVO DEGLI ALUNNI.(sullo sfondo delle nuove indicazioni nazionali)

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
Realizzazione di un clima positivo e di benessere a scuola che tenda a
valorizzare le attitudini, a colmare i divari, a dare fiducia ai ragazzi.Individuazione dei livelli cognitivi di partenza attraverso forme di rilevazione iniziale e in corso d'anno (osservazioni, prove, verifiche).Lavoro in gruppo, oltre che individuale, per sviluppare la collaborazione.
Individualizzazione dell'insegnamento, per dare opportunità di sviluppo
a chi ha più capacità e per recuperare chi ha carenze.
Elaborazione di regole di convivenza chiare e ferme che devono essere
rispettate da tutti.
Rapporto costante con le famiglie, per una migliore collaborazione e
uniformità educativa.
Interazione educativa tra scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di
primo gradoattraverso lo scambio di informazioni sugli alunni e la collaborazione tra docenti per armonizzare obiettivi, contenuti, metodi di
insegnamento e forme di valutazione.
Valorizzazione dei suggerimenti contenuti nelle Indicazioni nazionali
per il curricolo del 2012, per quanto concerne gli aspetti che attengono
alla continuità del curricolo, all’unitarietà delle sue proposte e
all’attenzione ai processi di innovazione/miglioramento delle azioni didattico-educative.
Offerta di stimoli culturali vari, di tipo disciplinare e interdisciplinare,
per motivare l'apprendimento, tra cui vanno privilegiate quelle chetraggono origine dallo studio del territorio.
Contatti con realtà e lingue diverse per una maggiore apertura al mondo esterno e all'Europa.
Utilizzazione di uscite sul territorio e di visite d'istruzione, come importante momento di conoscenza e d'apprendimento.Utilizzazione di
esperti esterni alla scuola, anche tra i genitori, per le conoscenze delle
professioni e delle realtà territoriali.
Maggiori sollecitazioni operative, sportive ed espressive, sia all'interno
dell'orario scolastico sia extrascolastico.
Uso di strumenti audiovisivi e informatici per apprendere e comunicare.
CRITERI PER LA FORMAZIONE DELLE CLASSI
Fermo restando il criterio dei tetti numerici previsti dalla vigente normativa,
concorrono alla formazione delle classi prime della scuola primaria gli alunni
obbligati nella scuola del territorio di residenza, nonché quelli per cui è stata
presentata ed accolta domanda di trasferimento.
La formazione delle classi viene effettuata in modo da:
1.
favorire la crescita e la maturazione degli alunni e quindi favorire nuove
amicizie e la conoscenza di realtà diverse da quelle acquisite;
2.
costituire gruppi che siano eterogenei;
3.
garantire l'omogeneità tra sezioni parallele.
Per fare questo è necessario tener conto di una pluralità di indicazioni fornite
dagli insegnanti della scuola di provenienza nonché dai documenti acquisiti agli
atti.Le famiglie possono esprimere eventuali richieste che saranno esaminate e,
nel caso, soddisfatte compatibilmente con i criteri generali indicati di seguito.
Criteri di formazione delle sezioni di scuola dell'infanzia
Nella composizione delle sezioni per la scuola dell'infanzia si rispettano i seguenti criteri:
1.
2.
3.
4.
5.
equità numerica tra i sessi
pari suddivisione degli alunni per semestre di nascita; ( 1° semestre e 2°
semestre);
equa distribuzione degli alunni provenienti da Paesi stranieri;
equa distribuzione del numero complessivo degli alunni nelle diverse sezioni, considerati i casi previsti dalla normativa vigente in relazione agli
alunni diversamente abili;
equa ripartizione degli alunni provenienti dai diversi Comuni.
Criteri di formazione delle sezioni di scuola primaria
I criteri per la formazione delle sezioni di classe prima sono i seguenti:
1) equa ripartizione degli alunni che presentano diversi livelli di conoscenze,
abilità e competenze;
2) equa ripartizione dei maschi e delle femmine;
3)equa distribuzione degli alunni provenienti da Paesi stranieri
4) equa distribuzione del numero complessivo degli alunni nelle diverse sezioni,
considerati i casi previsti dalla normativa vigente in relazione agli diversamente
abili;
5)equa ripartizione di alunni con difficoltà relazionali e comportamentali
6) equa ripartizione degli alunni provenienti da diversi Comuni, mantenendo
all'interno della classe almeno un compagno dello stesso gruppo di provenienza.
Gli alunni provenienti da Paesi stranieri verranno accolti, come previsto dal DPR
394/1999 esuccessive indicazioni, in qualsiasi periodo dell’anno scolastico, anche se non in regola con ladocumentazione prevista (iscritti con riserva). Sentito il Collegio dei docenti, gli alunni stranieriprovenienti direttamente dal Paese
di origine, di norma, verranno assegnati alla classe precedente o corrispondente
all’età anagrafica, comunque sarà un’apposita commissione composta anche dai
docenti delle eventuali classi che accoglieranno l’alunno ad esprimere una loro
proposta, obbligatoria ma non vincolante, al dirigente scolastico che procederà
a formalizzarla.
Nei plessi in cui sono istituite più sezioni, l'effettiva composizione delle classi
verrà confermata dopo un periodo di osservazione da parte dei docenti. Le
eventuali modifiche saranno debitamente motivate alle famiglie.
Entro il termine delle iscrizioni, o in tempi compatibili con la formazione delle
classi, i genitoripossono formulare giustificate richieste di inserimento in particolari gruppi classe dei propri figli. La scuola ne terrà conto se compatibili con i
criteri sopra citati.Non saranno tuttavia in alcun modo prese in considerazione
domande di preferenza relative al personale docente.Le iscrizioni alle classi seconde, terze, quarte, quinte oppure ad anno scolastico inoltrato rispettano il criterio dell'equilibrio numerico e sono disposte dal Capo d'Istituto sentito il parere
dei docenti interessati. L’assegnazione di alunni provenienti da altre scuole o da
altre classi seguirà i seguenti criteri:
1.
2.
verifica di disponibilità di posti nella scuola richiesta dalla famiglia;
assegnazione dell’alunno alla classe meno numerosa, tenuto conto di particolari situazioni e sentiti gli insegnanti coinvolti.
Criteri di formazione delle classi di scuola secondaria di 1° grado
I criteri per la formazione delle sezioni di classe prima sono i seguenti:
1) equa ripartizione degli alunni che presentano diversi livelli di conoscenze,
abilità e competenze;
2) equa ripartizione dei maschi e delle femmine;
3)equa distribuzione degli alunni provenienti da Paesi stranieri
4) equa distribuzione del numero complessivo degli alunni nelle diverse sezioni,
considerati i casi previsti dalla normativa vigente in relazione agli alunni diversamente abili;
5)equa ripartizione di alunni con difficoltà relazionali e comportamentali
6) equa ripartizione degli alunni provenienti da diversi Comuni, mantenendo
all'interno della classe almeno un compagno dello stesso gruppo di provenienza.
Gli alunni provenienti da Paesi stranieri verranno accolti, come previsto dal DPR
394/1999 e successive indicazioni, in qualsiasi periodo dell’anno scolastico, anche se non in regola con la documentazione prevista (iscritti con riserva). Sentito il Collegio dei docenti, gli alunni stranieriprovenienti direttamente dal Paese
di origine, di norma, verranno assegnati alla classe precedenteall’età anagrafica, comunque sarà un’apposita commissione composta anche dai docenti delle
eventuali classi che accoglieranno l’alunno ad esprimere una loro proposta, obbligatoria ma non vincolante, al dirigente scolastico che procederà a formalizzarla.L’esigenza di spostamento di alunni dopo la formazione delle classi va
considerata in via eccezionale, per gravi motivi e viene disposta dal Dirigente
scolastico, dopo aver sentito il parere dei consigli di classe interessati, i genitori
dell’alunno interessato ed eventuali specialisti.
Il CURRICOLO
Il processodi insegnamento apprendimento e l’alfabetizzazione culturale di
base si realizzano a favore di tutti gli allievi e di ciascuno di essi. Gli alunni
quindivengono accompagnati nell’elaborazione del senso della propria esperienza e nella progressiva assunzione di consapevolezza delle dimensioni di
responsabilità attinenti l’esercizio attivo della cittadinanza.
Il raggiungimento della piena realizzazione del curricolo saràperseguito anche attraverso:
a) la possibile articolazione modulare del monte orario annuale di ciascuna
disciplina, ivi compresi attività e insegnamenti interdisciplinari
b) l’eventuale potenziamento del tempo scolastico anche oltre i modelli e i
quadri orari
c) la programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo del
curricolo e di quello destinato alle singole discipline, anche mediante
l’articolazione del gruppo della classe
Di seguitosi riporta la guida generale dell’azione formativa della scuola,tratta dalle Indicazione nazionali per il curricolo del primo ciclo del 2012.
Si tratta delProfilo delle competenze al termine della scuola secondaria di
primo grado (otto competenze chiave del Consiglio europeo Raccomandazioni 2006).
Dalle raccomandazioni 2006 riprese dal documento delle indicazioni nazionali
2012
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


Lo studente attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità le situazioni di vita tipiche
della propria etàriflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue
dimensioni.
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed
apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un'ottica di
dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise,
collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie
personali opinioni e sensibilità.
Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad
altri.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di
adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.

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
Nell'incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di esprimersi a livello
elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale in
semplici situazioni di vita quotidiana in una seconda lingua europea.
Riesce ad utilizzare una lingua europea nell'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
Le sue conoscenze matematiche e scientifico tecnologiche gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà Di verificare l'attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerca di
senso.
Osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo
e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo .
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di base ed allo stesso tempo è
capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
Ha cura e rispetto di sé come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Assimila il senso della necessità del rispetto della convivenza civile.
Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme
in cui questo può avvenire: momenti educativi informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali delle comunità che frequenta,
azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato eccetera.
Dimostra originalità e spirito di iniziativa, si assume le proprie responsabilità e
chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi
espressivi motori ed artistici che gli sono congeniali.
E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità degli imprevisti.
La progettazione didattica e curricolare
Volendo porre l’accento sulle azioni - guida da porre in essere per rendere
effettiva una proposta didattica che coniughi le esigenze del curricolo e quelle specifiche dei soggetti in apprendimento, si può ricorrere al seguente
schema di riferimento progettuale, desunto da M.Pellerey “Oltre il costruttivismo”, Rassegna cnos n. 2, 2014.Il primo asse riguarda le esigenze del contenuto da apprendere, facendo riferimento però a quanto già acquisito o meno stabilmente da parte degli studenti come base portante per una sua acquisizione,cioè alla presenza o meno di conoscenze di appoggio o di ancoraggio al fine di coglierne gli elementi essenziali. Il secondo asse concerne le
caratteristiche degli studenti dal punto di vista della loro capacità di attivare
e gestire i processi di apprendimento necessari per padroneggiare i contenuti
proposti in maniera più o meno lenta e difficoltosa oppure veloce eagevole
Massima complessità e sequenzialità dei contenuti da apprendere
I
II
Grande lentezza
e difficoltà di
apprendimento
Grande velocità e facilità di apprendimento
Quadro di riferimento
progettuale per la
progettazione de percorsi di
apprendimento
III
IV
Minima complessità e sequenzialità dei concetti da apprendere
Alcuni studenti possono essere investiti di responsabilità esplorative e quindi
essere seguiti con modalità di insegnamento (quadrante I), altri invece dovranno essere seguiti più da vicino e sistematicamente, assistendo e adattando continuamente quanto proposto (quadrante II). Qui possono trovare
soddisfazione molte delle esigenze legate ai bes e agli alunni in difficoltà.
I due quadranti inferiori permettono una minore strutturazione dei percorsi
e una meno diretta ed esplicita azione didattica ,inserendo attività di ricerca
e di produzione collettiva, nonché lavori di gruppo ecc. Ma se ciò può essere
un canone di riferimento per i soggetti più veloci e pronti nell’apprendere,
per gli altri spesso si tratterà solo di attività occasionali, miranti più che ad
apprendimenti disciplinari allo sviluppo di dimensioni educative più generali.
Da queste osservazioni viene rafforzata l’importanza di un a delle competenze fondamentali dei docenti:quella di progettatore di percorsi di apprendimeno che mediano tra le esigenze poste da un’acquisizione significativa , stabile
e fruibile di conoscenze e abilità disciplinari e interdisciplinari e le caratteristiche peculiari degli studenti con cui deve interagire.
LE DISCIPLINE
La declinazione del precedente profilo sarà oggetto dell’azione progettuale curricolare dei docenti delle discipline, così come sono elencate dalle indicazioni nazionali, ossia:
Ambito linguistico - espressivo
Italiano
Lingua inglese e seconda lingua comunitaria
Musica
Arte e immagine
Educazione Fisica
Ambito storico - geografico
Storia
Geografia
Cittadinanza e Costituzione (trasversale)
Ambito matematico - scientifico - tecnologico
Matematica
Scienze
Tecnologia
A queste vanno aggiunte l’insegnamento della religione cattolica e delle attività
alternative all’IRC.Per quegli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica sono previste:
a. Attività didattiche e formative
b. Attività di studio e/o ricerche individuali con assistenza di personale docente
c. non frequenza della della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica
Va sottolineato come per ogni disciplina sono previsti traguardi di competenza
alla fine della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado, così come analitici obiettivi di apprendimento rispettivamente al termine delle classi
terze e quinte della scuola primaria e della classe terza della scuola sec. di primo grado. Saranno questi obiettivi in particolare a rappresentare la bussola privilegiata per l’elaborazione coordinata dei curricoli disciplinari d’Istituto. Va aggiunto che a loro volta questi obiettivi attengono a contenuti e processi previsti
nei test delle prove del SNV (Invalsi). L’elaborazione delle programmazioni disciplinari verrà stesa sul modello allegato (n 3).La valutazione a sua volta terrà
conto dei criteri generali presenti nell’allegato 4, adattabili tuttavia a specifiche
situazioni e realtà personali.
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione regola i processi di insegnamento-apprendimento in rapporto
alle diversità individuali ed alla promozione di tutte le opportunità educative.
Viene effettuata considerando il grado di maturità globalmente raggiunto in
rapporto all’età, gli apprendimenti e le competenze acquisite. In particolare:
 vengono osservati sistematicamente il comportamento, la socializzazione,
la partecipazione e l’autonomia
 vengono monitorati il metodo di lavoro e l’organizzazione
 vengono utilizzate prove specifiche per misurare i livelli di conoscenza,
abilità, competenza sia nelle singole discipline, sia nelle attività trasversali
 vengono valorizzati i progressi.
La valutazione del percorso effettuato dall’alunno, che accompagna i processi
di apprendimento, si attiene ai seguenti principi:
 Gradualità (accompagnando in itinere il processo di crescita e di apprendimento)
 Sistematicità (attuata come controllo regolare al termine di ogni argomento trattato)
 Partecipazione (conduce lo studente verso l'autovalutazione, fondamentale per il suo orientamento)
Si espleta attraverso le seguenti modalità:
 Valutazione iniziale: attraverso prove di ingresso ed osservazioni sistematiche si valuta la situazione iniziale, ovvero le conoscenze possedute
all'inizio del percorso di scuola primaria e di scuola secondaria di primo
grado.
 Valutazione formativa: valuta il grado di apprendimento nel corso di un
itinerario didattico, permette di prevedere i rinforzi adeguati alle difficoltà
riscontrate oppure attività di potenziamento.
 Valutazione finale o sommativa (al termine di ogni quadrimestre) valuta i risultati dopo vari itinerari didattici, tenendo anche conto dell'impegno e del progresso compiuto rispetto ai livelli di partenza.
Valutazione formativa
La valutazione formativa è quella periodica, attribuita dall’insegnante durante
lo svolgimento delle attività programmate ed ha lo scopo di misurare il grado
di raggiungimento degli obiettivi prefissati. La salvaguardia della “valutazione
formativa” è da un lato un momento di verifica in itinere continuativa
dell’alunno, e dall’altro è un momento di autoregolazione della stessa programmazione didattica delle attività, punto fondamentale ed ineliminabile di
un corretto processo di insegnamento-apprendimento/
programmazione –valutazione.
Gli strumenti utilizzati per la valutazione formativa sono molteplici e dipendono anche dall’età dell’alunno:
- contributi personali degli alunni, elaborati, colloqui,..
- esecuzione di prove scritte/grafiche/motorie/musicali/ ecc.
- questionari
- test
- risposte dal banco
- interrogazioni orali.
All’interno del piano progettuale ogni singolo docente dovrà indicare sia gli
strumenti da utilizzare, sia i modi e i tempi di tale utilizzazione che devono
essere coerenti con quelli dell'azione didattica.
Valutazione sommativa
La valutazione sommativa è quella che, su proposta del docente, è attribuita
in sede di scrutinio quadrimestrale e finale.
Tale valutazione si configura come il risultato di un processo continuo di accertamento e di riconoscimento di un percorso di crescita del quale è guidato
ad assumere consapevolezza lo stesso studente.
La valutazione sommativa si esprime in decimi e, nella scuola primaria, è illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto
(art. 3, comma 1, Legge 169/08).
Va precisato che In fase di valutazione sommativa non si procederà alla
semplice media
matematica dei risultati assegnati ma verrà preso in considerazione il percorso effettuato da ogni alunno: l’impegno, la partecipazione, i miglioramenti
dimostrati anche se di lieve entità rispetto ai livelli di partenza.
Strumenti e modalità di comunicazione della valutazione
Lo strumento finale di comunicazione del processo valutativo resta il documento di valutazione, consegnato ai genitori nei mesi di febbraio e giugno ed
integrato e preceduto da colloqui individuali.Nella scuola dell’Infanzia è prevista l’osservazione del bambino e l’annotazione su scheda da parte dei docenti.
Di particolare importanza si rivela l’uso del registro elettronico sia come
strumento in grado di migliorare tecnicamente la registrazione delle valutazioni, sia come mezzo per rendere più efficiente il livello di comunicazione intrascolastica (nei quadri che evidenziano le complessive note relative agli allievi all’interno delle varie discipline) che extrascolastica (nella possibilità di
consultazione diretta da parte dei genitori, nel momento in cui il R.E. sarà
reso fruibile all’utenza). Senza dimenticare che l’insieme dei dati presenti
nella piattaforma consente, se ben utilizzata, di elaborare statistiche e produrre sistemi di informazioni da cui partire per rivederele azioni didattico
educative le progettazioni curricolari, al servizio del processo di valutazione
formativa a cui occorre offrire tutto il supporto di competenze possibile.
Oggetto di valutazione
 La valutazione del comportamento
La votazione sul comportamento degli studenti per la scuola secondaria di 1°
grado attribuita collegialmente dal consiglio di classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la
non ammissione al successivo anno di corso e all'esame conclusivo del ciclo
(art. 2, comma 3, Legge 169/08).
Nella scuola primaria,attribuita collegialmente dal equipe di classe, è
espressa attraverso un giudizio aperto
 La valutazione del rendimento scolastico
Sia nella scuola primaria che secondaria la valutazione degli apprendimenti si
esprime tramite indicatori numerici.
La valutazione periodica e finale degli apprendimenti degli alunni si esprime in
decimi e, nella scuola primaria, è illustrata con giudizio analitico sul livello globale di maturazione raggiunto (art 3, comma 1, Legge 169/08).Nella scuola
primaria, i docenti, con decisione assunta all'unanimità, possono non ammettere l'alunno alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione(art. 3, comma 2, Legge 169/08)
 La certificazione delle competenze acquisite
Avviene al termine della scuola primaria e secondaria di primo grado utilizzando
il modello sperimentale ministeriale (C.M.13 febbraio 2015) che prevede quattro
diversi livelli valutativi: A avanzato – B intermedio – C base – D iniziale.
Oggetto di particolare attenzione e di ricerca deve essere la complessa strategia
per la certificazione delle competenze. Si deve porre attenzione a questo proposito al termine certificare, che è diverso dal valutare. La certificazione infatti
comporta un porre l’accento su ciò che si è effettivamente certi possa essere
validato nel mix di conoscenze, abilità, capacità, atteggiamenti, tecniche, attitudini e comportamenti personali. In quest’ottica occorre che i docenti sappiano
affinare sempre più la propria sensibilità nel tener conto delle sintesi tratte dalla riflessione sui saperi spontanei, informali, non formali e formali dei bambini e
dei ragazzi della nostra scuola. Tali sintesi possono essere desunte dalla raccolta di informazioni utilizzando griglie di osservazione. Ne va infatti del senso
stesso della dimensione pedagogica di tutta la fase connessa ai reali processi di
insegnamento apprendimento e coinvolge una riforma del pensiero chemetta al
centro l’idea di complessità. Come sostiene il filosofo francese E. Morin nel testo
“Insegnare a vivere, manifesto per cambiare l’educazione”: “Il modo di pensiero
o di conoscenza parcellare, compartimentato, monodisciplinare, quantificatore ci
conduce ad un’intelligenza cieca, nella misura stessa in cui la normale attitudine
umana a collegare le conoscenze vi si trova sacrificata a vantaggio della normale attitudine a separare. Dobbiamo pensare l’insegnamento a partire dalla
considerazione degli effetti sempre più gravi dell’iperspecializzazione dei saperi
e dell’incapacità ad articolarli gli uni agli altri. L’iperspecializzazione impedisce di
vedere il globale (che frammenta in particelle) così come l’essenziale (che dissolve). I problemi essenziali non sono mai parcellari e i problemi globali sono
sempre più essenziali. Perdiamo l’attitudine a globalizzare, cioè a introdurre le
conoscenze in un insieme più o meno organizzato. Orbene le condizioni di ogni
conoscenza pertinente sono appunto la contestualizzazione, la globalizzazione.”
CRITERI PER METTERE IN RELAZIONE IL DOCUMENTO DI VALUTAZIONE CON
LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
Loschema seguente vale in quanto insieme di criteri generali ai quali fannorifer
imentoi docenti. Resta il fatto che ogni insegnante può adattarlo alle proprie
esigenze:
fascia/LIVELLO
Voto
10
Indicatori e loro pesatura
Livello di conoscenza e abilità – OTTIMO:
- pieno raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e/o delle competenze (a seconda del tipo
di programmazione adottata)
- completa autonomia di lavoro
- metodo di studio (eccetto che per gli alunni della
1 e 2 classe della scuola primaria) e capacità di
rielaborazione dei contenuti eccellenti
9
Livello di conoscenza e abilità – DISTINTO:
- raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
e/o delle competenze (a seconda del tipo di programmazione adottata)
- autonomia di lavoro
- metodo di studio (eccetto che per gli alunni della
1 e 2 classe della scuola primaria) e capacità di
rielaborazione dei contenuti adeguati
Livello di conoscenza e abilità – BUONO:
- soddisfacente raggiungimento degli obiettivi di
apprendimento e/o delle competenze (a seconda
del tipo di programmazione adottata)
- autonomia di lavoro adeguata
- metodo di studio (eccetto che per gli alunni della
1 e 2 classe della scuola primaria) e capacità di
rielaborazione dei contenuti buoni
Alta (AVANZATO)
8
Media (INTERMEDIO)
7
Livello di conoscenza e abilità – DISCRETO:
- raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
e/o delle competenze (a seconda del tipo di programmazione adottata) abbastanza soddisfacente
- autonomia di lavoro abbastanza adeguata
- metodo di studio (eccetto che per gli alunni della
1 e 2 classe della scuola primaria) e capacità di
rielaborazione dei contenuti abbastanza buoni
6
Livello di conoscenza e abilità – SUFFICIENTE:
- raggiungimento parziale degli obiettivi di apprendimento e/o delle competenze (a seconda del tipo
di programmazione adottata)
- autonomia di lavoro scarsa
- metodo di studio (eccetto che per gli alunni della
1 e 2 classe della scuola primaria) e capacità di
rielaborazione dei contenuti poco adeguate
Livello di conoscenza e abilità –NON SUFFICIENTE:
Medio bassa (BASE)
Insufficiente(INIZIALE)
5
-
-
4
insufficiente raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e/o delle competenze (a seconda del
tipo di programmazione adottata)
autonomia di lavoro insufficiente
metodo di studio (eccetto che per gli alunni della
1 e 2 classe della scuola primaria) e capacità di
rielaborazione dei contenuti insufficienti
Livello di conoscenza e abilità – GRAVEMENTE INSUFFICIENTE
- assenza del raggiungimento degli obiettivi di apprendimento e/o delle competenze (a seconda del
tipo di programmazione adottata)
- Autonomia di lavoro scarsa
metodo di studio (eccetto che per gli alunni della
1 e 2 classe della scuola primaria) e capacità di
rielaborazione dei contenuti molto insufficiente.
Per gli alunni con particolari difficoltà o certificati ai sensi della L.104/92 si utilizza un criterio di riferimento individuale coerente con il percorso didattico personalizzato proposto.
La valutazione dei compiti assegnati per casa, viene presa in considerazione
nella valutazione dell’interesse e dell’impegno e quindi incide nella valutazione
relativa al comportamento
Nelle valutazioni va tenuto conto delle recenti normative sui DSA e sui BES
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
La legge n. 169 del 30.10.2008 che introduce il voto di condotta come indicatore del progresso comportamentale, culturale e di partecipazione attiva e consapevole alla vita scolastica, con ripercussioni sulla valutazione globale degli studenti e quindi anche sulla promozione.
Per il comportamentoogni Consiglio di Interclasse o di Classe dovrà prendere in
considerazione i seguenti elementi:
-
-
-
comportamento regolato dalla consapevolezza di appartenere ad una comunità, conformato al rispetto delle norme che ne regolano la vita e
l’attività;
frequenza costante e regolare e puntualità alle lezioni;
partecipazione attenta e costruttiva al lavoro didattico quotidiano e alle
attività ed iniziative proposte dalla scuola ed attuate anche fuori dai locali
dell’Istituto (viaggi di istruzione, progetti, interventi di esterni e specialisti, ecc.);
diligenza nello svolgimento dei compiti, rispetto degli impegni di studio.
Giudizio
Ottimo
10
Distinto
9
Buono
8
Discreto
7
Sufficiente
6
Non Sufficiente5
Indicatori e loro pesatura generale (con possibili personalizzazioni)
Corretto e responsabile
Corretto
Disturbama risponde positivamente ai richiami
Disturba in modo continuativo
Ha avuto ripetutenote gravi sul registro sul libretto personale, ed eventuale sospensione anche episodica
Ha tenuto comportamenti aggressivi e violenti reiterati e
continuativi, gravemente lesivi del rispetto delle persone e
dell’ambiente”.
L’AMPLIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
La caratterizzazione dell’offerta formativa avviene attraverso una serie di proposte
articolate – progetti/laboratori/attività -, affidati a responsabili che ne coordinano
la progettazione, lo svolgimento, la valutazione conclusiva.
Si effettua poi un’azione complessiva di supervisione e valutazione che viene svolta a vari livelli e in diversi ambiti: dal Dirigente Scolastico al DSGA, dal Collegio
Docenti al Consiglio di Istituto.
L’Offerta Formativa tiene conto dei percorsi curriculari ed extracurriculari degli anni precedenti, delle relazioni finali dei responsabili dei progetti, delle nuove proposte giunte da docenti, genitori, studenti ed enti o associazioni territoriali.
Ciascun responsabile di un progetto/attività, partendo dagli obiettivi generali, procede a definire:
I docenti designati per i singoli progetti e i gruppi di lavoro procedono nello svolgimento delle attività secondo quanto definito nel POF e, sulla base delle specifiche pianificazioni, compilano le relazioni conclusive le quali permettono di elaborare un bilancio delle attività svolte. I Progetti così definiti vengono raccolti dal
Gruppo di Lavoro e costituiscono parte rilevante del POF, parte integrante del Programma Annuale, approvato dal Consiglio di Istituto. I docenti cureranno la realiz-
zazione del POF , sia attraverso le azioni curricolari e i processi di insegnamentoapprendimento applicati in aula, sia estendendo i progetti didattico educativi mediante la declinazione nei vari contesti dei progetti d’istituto. Faranno da bussola
per l’ orientamento delle azioni degli insegnanti le tabelle nelle quali si delineano
le progettualità d’istituto e di plesso .
SVILUPPO E MIGLIORAMENTO DELLE COMPETENZE DIGITALI
In coerenza con le finalità, i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionaleper la scuola digitale, il nostro Istituto intende attuare, anche attraverso l’azione
della figura dell’animatore digitale, le azioni necessarie al raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a) realizzazione di attivita' volte allo sviluppo dellecompetenze
digitali degli studenti, anche attraverso la collaborazione con
universita', associazioni, organismi del terzo settore e imprese, nel
rispetto dell'obiettivo di cui al comma 7, lettera h);
b)potenziamento degli strumenti didattici e laboratoriali
necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione;
c) adozione di strumenti organizzativi e tecnologiciper favorire
lagovernance, la trasparenza e la condivisione di dati, nonche' lo
scambio di informazioni tra dirigenti, docenti e studenti e tra
istituzioni scolastiche ed educative e articolazioni amministrative
del Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca;
d) formazione dei docenti per l'innovazionedidattica e sviluppo
della cultura digitale per l'insegnamento, l'apprendimento e la
formazione delle competenze lavorative, cognitive e sociali degli
studenti;
e) formazione dei direttori dei servizi generali eamministrativi,
degli assistenti amministrativi e degli assistenti tecnici per
l'innovazione digitale nell'amministrazione;
f)potenziamento delle infrastrutture di rete
Condizioni di base per la realizzazione dell’offerta formativa e del suo ampliamento
Come indicato nel Rav e sulla scorta delle effettive esperienze attive nella scuola, si darà luogo a iniziative di stretta collaborazione tra le figure di riferimentoper la collaborazione a sostegno delle progettualità d’istituto. Questo, allo scopo
di favorire la progressiva valorizzazione di un sistema di forze interrelate in
funzione del progressivo innalzamento dei livelli qualitativi dell’offerta formativa ed educativa della scuola. Il mezzo organizzativo sarà la leva per muovere
tutte le opportunità e le risorse disponibili presenti nell’istituto verso il guada-
gno di gradi sempre più elevati di efficienza operativa. Allo stesso tempo rappresenterà lo strumento privilegiato e la condizione di fondo per rendere effettivo lo sviluppo delle azioni previste nel piano di miglioramento, che vedrà impegnata la nostro comunità scolastica nel prossimo triennio.
PROGETTUALITÀ D’AREA - D’ISTITUTO
A sostenere l’ampliamento del POFT, secondo un disegno di parziale curvatura del
curricolo sulle esigenze locali , si identificano le seguenti aree di particolare interesse
per la promozione della qualità dell’offerta formativa.
AREE
OBIETTIVI PRINCIPALI PER AREA

INFORMATICA




POTENZIAMENTO
LINGUISTICO





Organizzazione scambi culturali
Organizzazione conversazione in lingua
Coordinare la partecipazione al progetto Kangorou
Coordinare le attivazioni legate alle certificazioni linguistiche
Coordinare i progetti legati al Content and Language Integrated
Learning (CLIL).


Promuovere la conoscenza del proprio territorio.
Aprire la scuola al territorio, rendendola parte attiva e vitale della
realtà socio-culturale, collaborando con enti ed associazioni presenti nel contesto.
Accogliere progetti esterni, particolarmente interessanti, utili a potenziare e arricchire l’offerta formativa autonoma della scuola.
Usare il territorio in tutte le sue forme e potenzialità come laboratorio di ricerca per la costruzione di conoscenze, comprese le risorse multimediali e museali in esso presenti.
Coordinarele attività collegate al Progetto Giacomelli e all’ organizzazione della relativa mostra finale con i lavori degli alunni.
SCUOLA /

TERRITORIO


BES /
Sostegno tecnologico ai colleghi, anche nella progressiva compilazionedel registro elettronico.
Gestione del sito sito internet dell’Istituto.
Manutenzione dei laboratori d’informatica e assistenza ai docenti
nell’utilizzo delle nuove tecnologie.
Amplificazione audio nel corso deglieventi organizzati dall’istituto.
Preparazione filmati e power- point.

Elaborare ilPai e sostenere tutte le azioni previste dalla normativa
in corso di emanazione e ini evoluzione per intervenire con effica-
INTERCULTURA








cia a favore degli alunni con Bisogni Educativi Speciali.
Coordinare le attività di individualizzazione e personalizzazione
degli apprendimenti, tenendo rapporti con esperti e altre istituzioni per il progressivo aggiornamento sulle azioni da mettere in atto.
Favorire la frequenza e l’integrazione scolastica degli alunni stranieri.
Creare un clima di accoglienza tale da ridurre al minimo, nell'alunno non autoctono o neoautoctono, la percezione di sé come
minoranza.
Facilitare l'apprendimento linguistico. Stimolare l’inserimento nelle
discipline di approfondimenti storici, geografici e religiosi riguardanti i paesi di provenienza e il riferimento al patrimonioletterario
e artisticodel paese, o dell'area di riferimento, per valorizzare le
radici culturali.
Elaborareun protocollo per l’accoglienza e il primo inserimentodegli alunni stranieri a scuola.
Predisporre piani di intervento per gli alunni iscritti che non conoscono la lingua italiana.
Predisporre formedi collaborazioni con: Tante Tinte (consulenza,
reperimento materiale, corsi di aggiornamento…), Servizio Stranieri, ASL (consulenza mediatori culturali), Cestim (servizio volontari) per il supporto linguistico agli alunni, in un’ottica di aiuto
concreto verso i colleghi e le classi di volta in volta coinvolte in
processi di neo-inserimento.
Gestione delprogetto Index nell’ambito del gruppo di lavoro dedicato all’inclusione.
Le azioni appartenenti a questa area dovranno interpolarsi strettamente con quelle a favore degli alunni diversamente abili e con quelle a sostegno dei DSA, creando i presupposti per un complessivo piano di inclusione scolastica.

CURRICOLO/

VALUTAZIONE

EDUCAZIONE

ALLA

Determinare le condizioni per migliorare la qualità dell’Istituto,
dando luogo a processi di valutazione e di autovalutazione
d’Istituto connessi anche agli adempimenti collegati al RAV.
Promuovere l’elaborazione di curricoli d’istituto e attuare le azioni
volte a definire le competenze scolastiche, gestendo i lavori per
dipartimenti.
Coordinare i progetti di ricerca azione e di formazione/autoformazione promossi dalla scuola in autonomia, in rete e
dall’amministrazione, aventi come i punti precedenti.
Fornire momenti di dialogo e di ascolto, sia individuale che collettivo interno alla scuola e con l’esterno.
Aiutare gli alunni a superare eventuali situazioni di disagio. Favorire l’autostima. Migliorare il clima relazionale delle classi. Favorire
SALUTE




la conoscenza di se stessi e delle proprie caratteristiche.
Valorizzare le differenze e il rispetto degli altri.
Favorire la partecipazione alla vita scolastica dei genitori.
Attuare le azioni collegate agli eventuali progetti di educazione
domiciliare
Stimolare progetti contro la dispersione scolastica, coinvolgendo in
rete tutti gli attori territoriali competenti, come le amministrazioni
comunali, i servizi sociali, l’Ulss, le associazioni di volontariato e
no-profit.
Le azioni di quest’area dovranno interpolarsi strettamente con quelle a
favore degli alunnidiversamente abili, con quelle a sostegno dei DSA e dei
BES, creando i presupposti per un complessivo piano di inclusione.






DSA



Avviare, accompagnare e monitorare il processo d’integrazione ed
inclusione degli alunni con DSA.
Applicare le disposizioni della legge 170/2010 e le indicazioni delle
linee guida 2011.
Mantenere in vigore il protocollo di accoglienza e tutta la documentazione informativa inerente agli alunni con DSA.
Ricognizione e monitoraggio continuo della presenza di alunni con
diagnosi di DSA all’interno dell’intero ICS.
Favorire una buona comunicazione ed essere un punto di riferimento e di raccordo tra scuola-famiglia-servizi.
Coordinare e monitorare l’attuazione delle attività di screening
all’interno dell’ICS (Primaria).
Partecipare ai corsi di formazione/aggiornamento in merito ai
DSA.
Promuovere ed organizzare corsi di formazione/ aggiornamento
all’interno dell’ ICS di
Appartenenza.
Gestione del progetto Index nell’ambito del gruppo di lavoro dedicato all’inclusione.
Le azioni appartenenti a questa area dovranno interpolarsi strettamente con quelle a favore degli alunni diversamente abili, e dei
BES, creando i presupposti per un complessivo piano di inclusione
scolastica.

INCLUSIONE
ALUNNI
CON DISABILITA’




Definire protocolli di accoglienza e gestione degli alunni diversamente abili.
Adottare linee d’azione condivise all’interno della scuola.
Condividere iniziative didattico educative a favore degli alunni portatori d’handicap con esperti e con le famiglie.
Elaborare i PEI
Favorire la formazione dei docenti di sostegno e curricolari sulle


problematiche dell’inserimento scolastico degli alunni diversamente abili.
Seguire i processi di continuità all’interno del percorso formativo
degli alunni diversamente abili.
Gestione delprogetto Index nell’ambito del gruppo di lavoro dedicato all’inclusione
Le azioni appartenenti a questa area dovranno interpolarsi strettamente
con quelle a favore degli alunni con DSA e dei BES, creando i presupposti
per un complessivo piano di inclusione scolastica.


CONTINUITA’



ORIENTAMENTO



Coordinare le azioni di collegamento verticale e orizzontale attinenti la continuità dei processi educativi.
Fornire informazioni agli alunni e ai genitori sull’organizzazione
della scuola.
Formare future classi prime equilibrate.
Agire per facilitare il passaggio degli alunni da un grado scolastico
all’altro.
Gestire le operazioni di orientamento scolastico professionale,
coordinando interventi di operatori interni ed esterni alla scuola.
Fornire informazioni sul mondo della scuola e del lavoro.
Creare negli alunni l’abitudine a relazionarsi con il territorio locale
e a conoscerne le caratteristiche.
Aiutare gli alunni a individuare il proprio “Progetto di Vita” e a
scegliere in modo consapevole la scuola superiore.
•
CONSIGLIO DEI
RAGAZZI
PIU’ SPORT A
SCUOLA PRIMARIA
CENTRO
SPORTIVO
Contribuireagli obiettivi previsti dall’educazione alla cittadinanza.•
Promuovere e seguirele azioni che possono consentire ai ragazzi
un’attiva partecipazione alle iniziative che attengono la convivenza civile dentro e fuori la scuola, tenendo conto anche dei contenuti dello
statuto delle studentesse e degli studenti.• Dare luogo alla costituzione del Consiglio dei Ragazzi: per la sc.sec. di 1° grado di Cavaion e
quella di Pastrengo.•
Comprendere il funzionamento del Consiglio
Comunale e conoscere quali sono i suoi organi e le sue competenze;
conoscere le modalità per l'elezione del Consiglio Comunale.
• Coordinamento delle attività di educazione fisica programmate per
le scuole secondarie di primo grado in sintonia con le linee guida
emanate in materia dal Miur.• Analisi dei bisogni legati alla formazione sportiva degli studenti della scuola secondaria.
• Coinvolgere le associazioni del territorio nella promozione di svariate attività sportive.
• Stimolare la presa di coscienza dell’importanza per la salute
SCOLASTICO
dell’attività motoria.
PROGETTUALITA’ DI PLESSO
Le singole scuole inoltre si esprimono attraverso la realizzazione delle seguenti
progettualità
SCUOLA DELL’INFANZIA “S.GAETANO “
Progetti di plesso
SCUOLA PRIMARIA DI CAVAION
Progetti di plesso
SCUOLA PRIMARIA DI PASTRENGO
Progetti di plesso
SCUOLA PRIMARIA DI AFFI
Progetti di plesso
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI CAVAION
Progetti di plesso
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DI PASTRENGO
Progetti di plesso
ORGANICO PER IL POTENZIAMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
L’Istituto Comprensivo intende impiegare i posti per l’organico per il potenziamento dell’offerta formativa nei seguenti ambiti ritenuti prioritari:
-valorizzazione
e potenziamento delle competenzelinguistiche
-potenziamentodelle competenze matematico-logiche e
scientifiche
-potenziamento delle competenze nella pratica enella cultura
musicali, nell'arte e nella storia dell'arte, nel cinema, nelle
tecniche e nei media di produzione e di diffusione delle immagini e
dei suoni
- potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio
degli alunni con bisogni educativi speciali
- apertura pomeridiana delle scuole e riduzionedel numero di
alunni e di studenti per classe o per articolazioni di gruppi di
classi
-alfabetizzazione e perfezionamento dell'italianocome lingua
seconda attraverso corsi e laboratori per studenti di cittadinanza o
di lingua non italiana
In modo particolare si ritiene funzionale un organico peri potenziamento così costituito:







Due docenti di scuola primaria
Un docente di lettere
Un docente di matematica
Un docente di lingua inglese
Un docente di musica
Un docente di arte
Un docente di sostegno
I docenti del potenziamento potrebbero essere utilizzati in classe in sostituzione di
docenti in servizio utilizzati per la realizzazione di progetti elaborati dalla scuola o
in attività di supporto organizzativo e didattico.
Tale organico, risponderà agli obiettivi di qualificazione del servizio scolastici previsti dalla L. 107 commi 7 e 85.
PIANO DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DOCENTE
In coerenza con i risultati emersi dal Piano di Miglioramento le azioni di formazioni
rivolte al personale docente saranno rivolte:
1. Alla promozione di attività didattico/educative laboratoriali e di presidio
delle classi/gruppi con più elevato livello di difficoltà
2. Alla promozione di iniziative volte a favorire l’emergere del protagonismo
positivo degli alunni e in particolare di tutte le forme di auto aiuto e tutoring tra pari in grado di alimentare i reciproci apprendimenti negli alunni
nel loro insieme e a livello di singoli in particolare
3. Allo sviluppo di metodologie di gestione della classe e delle dinamiche interne con attenzione anchealla dimensione degli alunni con bisogni educativi speciali
INCLUSIONE ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI
L’Istituto opera con particolare attenzione per l’integrazione degli alunni disabili,
favorendo la socializzazione, l’acquisizione di autonomia rispetto alla gestione di
sé e il miglioramento nella sfera cognitiva secondo le possibilità di ciascuno.
Nella scuola non esistono barriere architettoniche e gli alunni portatori di handicap possono accedere a tutti gli ambienti utilizzandone le strutture.
Gli organismi interni che orientano gli interventi individualizzati e supportano il
lavoro dei docenti sono la Commissione composta dai docenti di sostegno il
Gruppo di Lavoro Inclusione (GLI).Concretamente, nei confronti degli alunni disabili, l'Istituto persegue le finalità sottoelencate:


Favorire l'integrazione, in coerenza con la normativa vigente e nel rispetto
dei fondamentali diritti costituzionali di tutti i cittadini, con particolare riferimento al diritto all'educazione e all'istruzione.
Soddisfare al meglio le esigenze degli alunni diversamente abili, con particolare attenzione al servizio scolastico, per favorire il diritto di crescere
con i loro pari ed esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Durante l’anno scolastico vi sono regolari incontri con le famiglie. Inoltre, come
attività programmate annualmente oppure semplicemente in funzione di necessità temporanee, hanno luogo momenti informativi e/o di aggiornamento con
diversi specialisti.
INCLUSIONE ALUNNI DSA-BES
Seguendo le indicazioni normative l’Istituto adotta misure sia per prevenire sia per
rilevare le difficoltà, mettendo in atto interventi con strategie e modelli operativi
personalizzati . Attenzione particolare viene riservata ad una didattica attenta alle
difficoltà individuali e alle risorse di ognuno, flessibile nel tempo ed alle caratteristiche dei bambini. Particolare rilievo è riservato per la creazione di una rete informativa con i servizi e le famiglie. I docenti partecipano ad attività di formazione
e di aggiornamento sulle metodologie educativo-didattiche con esperti esterni e a
corsi riconosciuti dall’USR e dal MIUR.
INCLUSIONE ALUNNI STRANIERI
L’Istituto si impegna ad accogliere e valorizzare le differenze culturali, aiutando
gli alunni a crescere nella consapevolezza che esistono diverse risposte possibili
al vivere sociale, per aiutarli a diventare cittadini responsabili, autonomi, critici
e in grado di riconoscere e condividere i valori universali dell’uguaglianza, della
solidarietà, della cooperazione e della convivenza pacifica.
La nostra scuola opera in un contesto territoriale che, negli anni recenti, è stato
protagonista di flussi migratori provenienti principalmente dall’Europa dell’Est e
dal Nord Africa.
L’inserimento degli stranieri a scuola si è trasformato, nel tempo, da semplice
accoglienza ad effettiva integrazione.
Per gli alunni stranieri non parlanti la lingua italiana, il nostro Circolo ha elaborato unProtocollo d’ accoglienza.
STRUTTURA ORGANIZZATIVA
Vicario del D.S.
Dirigente
Scolastico
Coordinatori di
plesso
Coordinatori
dipartimenti
Referenti macroaree progettuali
Coordinatori di
classe












L’Istituto Statale Comprensivo ha sede a Cavaion V.se, Via Cavalline
51, e vede aggregate dal 1° settembre 1999 tutte le scuole statali
dell’obbligo operanti nel territorio dei comuni di Affi, Cavaion Pastrengo:
Scuola dell’infanzia “S.Gaetano” di Sega di Cavaion
Scuola Secondaria di I° Grado di Cavaion
Scuola Primaria di Cavaion
Scuola Primaria di Affi
Scuola Secondaria di I° Grado di Pastrengo
Scuola Primaria di Pastrengo
La sede della Dirigenza Scolastica e della Segreteria è in Via Cavalline
51.
Telefono: 045 7235072 – Fax: 0456264007
e-mail: [email protected]
Pec: [email protected]
sito internet: www.iccavaion.gov.it
Il Dirigente Scolastico riceve preferibilmente su appuntamento
Giorno
Dal lunedì al venerdì
Sabato
Orario di ricevimento del pubblicodegli ufficio
11 – 13,30+ 14.30 – 15.30 (SU APPUNTAMENTO)
11 – 13,30
SCHEDA ORGANIZZATIVA DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA E PRIMARIE
SCUOLA
DELL’INFANZIA
S. GAETANO
SEGA DI
CAVAION
COMUNE
DI CAVAION
TEL
045/6888674
FAX
045/6886269
N. ALUNNI48
N. SEZIONI2
N. DOCENTI 5
(4 curricolari,1 IRC)
SCHEDA ORGANIZZATIVA DELLE SCUOLE PRIMARIE
SCUOLA
ADELINA SOLETTI
AFFI
NEGRI DI SAINT FRONT
COMUNE
CAVAION
AFFI
PASTRENGO
INDIRIZZO
C. BATTISTI
DA PERSICO
I MAGGIO 1
TELEFONO
045 7235173
045 7235432
045 7170387
N° CLASSI
11
7
8
N° ALUNNI
202
130
145
TIPOLOGIA MODULI-Equipe
Prevalenza contenuta di
un docente specie nelle
classi prime e seconde
Prevalenza contenuta di
un docente specie nelle
classi prime e seconde
Prevalenza contenuta di un docente
specie nelle classi
prime e seconde
N° DOCENTI
14
10 + 1 di inglese a scavalco con Pastrengo
SOSTEGNO
IRC
3 ( di cui 1 a scavalco
con Pastrengo)
2 (1 a scavalco con Pastrengo e 1 a scavalco
con Affi)
1
12 + 1 di inglese a
scavalco con Affi
1 (a scavalco con
Cavaion)
Insegnanti di classe +1
a scavalco con Cavaion)
1 (a scavalco con
Cavaion)
ASSISTENTI
0
0
1
MONTE ORE DI LEZIONE
SETTIMANALE
27
27 (+ 2 classi a Tempo
Pieno)
27 (+ 2 classi a
Tempo Pieno)
MENSA
NO
SI
SI
LABORATORI
INFORMATICA/VIDEO
INFORMATICA
AULA MULTIMEDIALE
SCHEDA ORGANIZZATIVA DELLE SCUOLE SECONDARIE DI I° GRADO
SCUOLA
FRACASTORO
COMUNE
CAVAION
PASTRENGO
INDIRIZZO
CAVALLINEn° 51
I° MAGGIO n° 1
TELEFONO
045 7235072 045 6261172
045 7170187 TELEFAX
Orario settimanale delle scuole
LA SCUOLA DELL’INFANZIA DELLA SEGA FUNZIONA DALLE ORE 8 ALLE ORE 16
Primaria Cavaion V.se
Lunedì
8.00 – 15.00
Martedì
8.00 -13.00
Mercoledì8.00 – 13.00
Giovedì8,00 - 13.00
Venerdì8.00 - 13.00
Primaria Affi
Lunedì
Martedì
Mercoledì
Giovedì
Venerdì
7.55
7.55
7.55
7.55
7.55
–
–
–
–
–
PrimariaPastrengo
12,55
12,55
14,55
12,55
12,55
Le classi a tempo pieno funzionanodalle ore 7,55 alle ore
15,55
Scuola Secondariadi Cavaiondal lunedì al
sabato: 8.05 – 13.05
Lunedì
7.55 – 14,55
Martedì
7.55 – 12,55
Mercoledì
7.55 – 12,55
Giovedì
7.55 – 12,55
Venerdì
7.55 – 12,55
La classe a tempo pieno funziona dalle ore 7,55 alle ore
15,55
Scuola secondaria di Pastrengo dal lunedì
al sabato: 8.05 – 13.05
FABBISOGNO POSTI PERSONALE AMMINISTRATIVO TECNICO E AUSILIARIO
In considerazione dell’aumento di dotazioni tecnologiche dell’istituto (computer,
Lim, notebook) si ritiene utile la presenza di un tecnico di laboratorio informatico
che possa fornire supporto e assistenza nelle gestione di tale strumentazione.
FABBISOGNO DI INFRASTRUTTURE E DI ATTREZZATURE MATERIALI
Scuola dell’infanzia di Sega
La scuola dell’infanzia propone un intervento di adeguamento di spazi ed ambienti interni ed sterni alle necessità dei bambini ed alla nuova didattica. Si richiede un intervento per accedere all’entrata posta sul retro della scuola.
E’ stata già richiesta al Sindaco del paese una modifica della viabilità stradale,
poiché la scuola è situata sulla strada provinciale, strada di traffico molto intenso.
Materiali:
Priorità: giochi per esterno
Tavolo luminoso (compendio d’arredo)
Mensole o cubi a parete per posizionare i materiali didattici
Stecche a parete.
Scuola primaria di Affi
Visto il progetto della costruzione di una nuova scuola primaria, le insegnanti
ritengono prioritario soltanto
 il rinnovo dei computer dell’aula dedicata con hardware più recenti
degli attuali; le macchine ora presenti, pur essendo state installate recentemente, risultano vecchie e di scarso funzionamento e compromettono la
buona riuscita della lezione con le classi
 l’acquisto di altre LIM (attualmente ce ne sono due in tutto il plesso)
pur mantenendo le lavagne di ardesia nelle classi
- 41 -
Scuola primaria di Affi / Cavaion
La notizia apparsa sui quotidiani in merito alle decisione delle amministrazioni comunali di Affi e Cavaion di procedere, nel prossimo futuro, alla realizzazione di un
nuovo plesso unico intercomunale di scuola primaria rappresenta una importante
opportunità per il miglioramento delle infrastrutture e delle attrezzature attualmente disponibili.
L’auspicio è che la progettazione dell’edificio avverrà secondo le indicazioni espresse
nelle LINEE GUIDA sull’edilizia scolastica emanate dal MIUR e in una costante collaborazione con il nostro Istituto al fine di realizzare un edificio in piena sintonia con
le esigenze didattico-educative.
Scuola secondaria di primo grado di Cavaion V.se
Creazione di spazi per una migliore funzionalità didattica:
 Laboratorio musicale
 Laboratorio di educazione artistica e tecnica con attrezzature adeguate
 Potenziamento del laboratorio informatico
 Rinforzo collegamento informatico del sostegno
 Aula mensa
 Aula ricreativa con eventuali giochi collettivi (tavoli da pingpong, giochi da
tavolo) per favorire le pause in caso di attività pomeridiane
 Ulteriori Aule per il sostegno degli alunni con particolare difficoltà
 Materiali didattici e ludici per favorire l’integrazione scolastica
Creazione di spazi per un migliore funzionamento organizzativo
 Studio per i collaboratori del dirigente fornito di postazione informatica
 Aule per il ricevimento insegnanti/genitori
 Perfezionamento della rete wifi per un miglioramento dell utilizzo di internet
al fine di poter accedere al collegamento da tutte le zone dell edificio.
 Spazio per migliorare il benessere degli insegnanti: angolo ristorazione per
la pausa intervallo o pranzo (macchina da caffè, tè e angolo cottura)
Scuola primaria e secondaria di primo grado di Pastrengo
• Computer per ogni aula, necessari per la compilazione del registro di classe
elettronico ed due da posizionare nelle sale insegnanti
• 1 stampante
• rete WIFI da potenziare
• LIM per ogni classe
- 42 -
•
•
•
•
•
•
1 armadio con ante in vetro da adibire a biblioteca scolastica
ristrutturazione della palestra e rinnovo dell'attrezzatura
sistemazione di un'aula da utilizzare nelle ore di arte/musica
fornitura di strumenti musicali
ripristino aula informatica
sistemazione globale del giardino
Allegato n. 1
IMPEGNI ANNUALI DELLA SCUOLA DELL’INFANZIA – A.S.
- 43 -
IMPEGNI ANNUALI DELLA SCUOLA PRIMARIA – A.S.
IMPEGNI ANNUALI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO – A.S.
- 44 -
Allegato n. 2
PROSPETTO USCITE DIDATTICHE
Scuola primaria di Affi
CLASSE/I
DESTINAZIONE
DATA
- 45 -
DOCENTI ACCOMPAGNATORI
Scuola primaria diCavaion
CLASSE/I
DESTINAZIONE
DATA
DOCENTI ACCOMPAGNATORI
- 46 -
Scuola Primaria di Pastrengo
CLASSE/I
DESTINAZIONE
DATA
DOCENTI ACCOMPAGNATORI
Scuola secondaria di primo grado di Cavaion
CLASSE/I
DESTINAZIONE
DATA
- 47 -
DOCENTE ACCOMPAGNATORE e
altri
Scuola secondaria di Pastrengo
CLASSE/I
DESTINAZIONE
DATA
DOCENTI ACCOMPAGNATORI
Allegato n. 3
SCHEMA PER LA PROGRAMMAZIONE DI CLASSE
Istituto comprensivo di Cavaion Veronese
Scuola………………………….di …………………………….
Curricolo della classe……………………….Disciplina ……………………..
SITUAZIONE DELLA CLASSE
La classe è composta da ______ alunni di cui ________femmine e ________ maschi.
È/sono presente/i ______ alunn__ in situazione di handicap.
Sono presenti i seguenti alunni stranieri________________________________________________
Il gruppo classe è __________ eterogeneo.
- 48 -
Altre osservazioni sulla classe________________________________________________________
(Per le classi prime la parte seguente sarà compilata non appena i docenti saranno in
possesso delle necessarie informazioni).
Il livello d’apprendimento evidenzia le seguenti fasce:
fascia A: (ottimo/distinto) alunni che presentano una buona preparazione di base e
una autonomia operativa; mostrano interesse ed impegno costanti e motivati. Possiedono un metodo di studio produttivo. A questa fascia appartengono:______________________________________
fascia B: (buono) alunni che presentano una discreta preparazione di base ed una
certa autonomia operativa; mostrano interesse ed impegno abbastanza costanti, possiedono un metodo di studio in genere produttivo. A questa fascia appartengono:
_______________________________________
fascia C: (sufficiente/buono) alunni che presentano una sufficiente preparazione di
base ma una autonomia operativa limitata; mostrano interesse ed un impegno incostanti. Non hanno ancora ben consolidato un loro metodo di studio. A questa fascia
appartengono: _______________________
fascia D: (sufficiente/insufficiente) alunni che presentano una preparazione di base
incerta o lacunosa, una scarsa autonomia operativa con tempi di attenzione limitati,
mostrano uno scarso interesse, motivazioni limitate con frequente disimpegno, non
hanno ancora un loro metodo di studio. A questa fascia appartengono:
Traguardi per lo sviluppo delle competenze al termine della scuola secondariadi primo
grado (indicare i traguardi previsti declinandoli dalle indicazioni nazionali.(Da elaborare sulla base delle indicazioni nazionali 2012)
OBIETTIVI D’APPRENDIMENTO DA CONSEGUIRE AL TERMINE DELLA CLASSE
________
(Da estrarre, anche rielaborandoli, per esempio dall’elenco degli obiettivi di apprendimento delle indicazioni per il curricolo, tenendo conto delle indicazioni provenienti
dalle dagli eventuali incontri per dipartimenti disciplinari e dalle riflessione avvenute
all’interno dei consigli di classe-interclasse.
Contenuti
Per la classe ________
(in questa sezione si devono inserire i contenuti base che la commissione per dipartimenti disciplinari o per classi paralleleha proposto per ogni anno scolastico e, se necessario, ogni insegnante può specificarli adattandoli alla sua situazione
d’insegnamento e dividendoli per quadrimestre).
------------------------------------------------------------------------------------------
- 49 -
Adattamenti dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento agli con
bisogni educativi speciali ( diversamente abili)
Egli presenta difficoltà ___________________
È seguito dall’insegnante di sostegno per _____________ ore settimanali, svolte prevalentemente in classe con attività di _______________ o fuori dalla classe con attività di __________
In particolare si veda la programmazione individuale in allegato (PEI)
(e’ il caso di segnalare quali attività e quali obiettivi si perseguono nelle ore in cui
l’alunno sta in classe senza l’insegnante di sostegno (o fare riferimento agli obiettivi
del piano di lavoro del sostegno)
Segnalare anche alunni con particolari difficolta’ ma non certificati per cui si faccia
una programmazione individualizzata)
Alunni con diagnosi di dislessia: azioni messe in atto in base alla documentazione
presentata
Misure compensative e/o dispensative…………………………………………………………
In particolare si veda il PDP elaborato in favore degli alunnidilsessici.
Adattamenti dei traguardi di competenza e degli obiettivi di apprendimento agli alunnistranieri.
(per cui si attua una individualizzazione dell’insegnamento/apprendimento)
In questa classe ____________sonopresenti n. ____ alunn__ stranier__ che necessita___ di un intervento individualizzato, in quanto
________________________________________________.
Si prevedono le seguenti attività
___________________________________________________ sulla scorta delle seguenti precisazioni approvate dal Collegio docenti: “Per gli alunni stranieri che si iscriveranno nella nostra scuola verrà predisposto un percorso personalizzato con il necessario adattamento dei programmi di insegnamento, come indicato nel DPR 394 del
31.03.99.
In tale percorso verranno individuati i nuclei tematici fondamentali delle varie discipline.
Spetterà poi ai docenti delle singole discipline, in relazione all’alunno/a specifico che
hanno di fronte, articolare i nuclei
tematici in obiettivi di apprendimento che saranno a loro volta oggetto di valutazione”.
Queste precisazioni sono da considerarsi parte integrante del POF e danno origine al rispetto dei seguenti punti:
 Un modello di PSP (piano di studi personalizzato) possibilmente già adattato al singolo/a alunno/a, o in alternativa , un modello adattabile
 Il fatto che la valutazione degli alunni stranieri che seguono un PSP sarà secondo il
PSP stesso (tranne che alla fine della terza media)
 Se il documento di valutazione ha uno spazio con valutazione intermedia e finale,
inserire la dicitura: la valutazione espressa fa riferimento al PSP programmato per
gli apprendimenti in quanto l’alunno/a si trova in fase di alfabetizzazione in lingua
italiana.
Per maggiori chiarimentisi vedano le “Indicazioni per la valutazione degli alunni stranieri”
- 50 -
Se non ci fossero alunni stranieri si scriva: in questa classe non sono presenti alunni
stranieri
Adattamenti per gli alunni con diagnosi DSA o altre forme di BES, nel rispetto della
normativa vigente e delle indicazioni dei referenti di Istituto.
Sono presenti i seguenti alunni con DSA…………………….per i quali sono stati elaborati i
PDP previsti e messe in pratica le seguentistrategie didattiche , in linea con le recenti
indicazioni normative
………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………………
Metodologie/mediazione didattica
È opportunoindividuare, nel rispetto della libertà di insegnamento, alcuni criteri metodologici
di fondo, compresi quelli che fanno riferimento alla gestione degli alunni iperattivi o con disturbi dell’attenzione (ADHD)
In questo caso si possono individuare delle linee metodologiche comuni. Da specificare poi ulteriormente, se se ne sente la necessità, a seconda della materia e del singolo insegnate (autonomia didattica).
Verifiche e valutazioni
Per la valutazione si ricorda il regolamento specifico (dpr n.122 del 22-6-2009)
Eventuali scelte di area disciplinare
Inserire eventuali attività programmate per area disciplinare che prevedanocollegamenti altre
disciplina. Segnalare eventuali obiettivi,contenuti, metodologie… comuni.
Eventualiunita’ d’apprendimento-didattiche , ecc.
A questo piano di studio sono allegate le seguenti unità d’apprendimento:
___________________________________________________________________________
_
___________________________________________________________________________
_
Si ritiene funzionale che ogni unità d’apprendimento sia fornita delle seguenti sezioni:
Dati identificativi
Articolazione dell’apprendimento
Mediazione didattica
Controllo degli apprendimenti
Si ricorda che ogni unità d’apprendimento, se non correlata in modo specifico da osservazioni
sugli alunni, da proposte d’attività e di metodo, da segnalazioni di particolari verifiche ecc….,
farà riferimento alla parte iniziale di questo piano di studio personalizzato.
La dicitura generale degli obiettivi d’apprendimento/formativi (per esempio in italiano:
ascoltare, parlare, leggere, scrivere, riflettere sulla lingua) potrebbero comparire anche
nel proprio registro come elementi da valutare.
Nella stesura delle programmazioni, dei curricoli e dei progetti si terrà conto anche delle linee guida per l’educazione fisica per gli alunni disabili e per gli alunni stranieri, alle
cui note si rimanda per le indicazioni specifiche.
La programmazione deve sempre essere presente nel registro dell’insegnante, nei registri dei consigli di classe o nell’agendadell’equipe.
L’uso del registro elettronico potrebbe far evolvere questa prassi, nel senso di prevedere l’inclusione della programmazione o delle sue linee all’internodello strumento informatico. Tuttavia, si ritiene che anche in questo caso, una copia della stessa vada inserita nei registri dei verbali di classe
- 51 -
SITUAZIONEFINALE DELLA CLASSE
La classe è composta da ______ alunni di cui ________femmine e ________ maschi.
È/sono presente/i ______ alunn__ in situazione di handicap.
Sono presenti i seguenti alunni stranieri_________________________________________________________________
_____________
Il gruppo classe è __________ eterogeneo.
Altre osservazioni sulla classe________________________________________________________
__________________________________________________________________
_____________ (Per le classi prime la parte seguente sarà compilata non appena
i docenti saranno in possesso delle necessarie informazioni).
Il livello d’apprendimento evidenzia le seguenti fasce:
fascia A: (ottimo/distinto) alunni che presentano una buona preparazione di base e
una autonomia operativa; mostrano interesse ed impegno costanti e motivati.
Possiedono un metodo di studio produttivo. A questa fascia appartengono:______________________________________
fascia B: (buono) alunni che presentano una discreta preparazione di base ed una
certa autonomia operativa; mostrano interesse ed impegno abbastanza costanti,
possiedono un metodo di studio in genere produttivo. A questa fascia appartengono: _______________________________________
fascia C: (sufficiente/buono) alunni che presentano una sufficiente preparazione di
base ma una autonomia operativa limitata; mostrano interesse ed un impegno incostanti. Non hanno ancora ben consolidato un loro metodo di studio. A questa fascia appartengono: _______________________
fascia D: (sufficiente/insufficiente) alunni che presentano una preparazione di base
incerta o lacunosa, una scarsa autonomia operativa con tempi di attenzione limitati, mostrano uno scarso interesse, motivazioni limitate con frequente disimpegno,
non hanno ancora un loro metodo di studio. A questa fascia appartengono:
________________________________________________*Alunni che hanno
particolari difficoltà
e che non raggiungono la sufficienza in quasi tutte le discipline scolastiche________
52
ALLEGATO 4
DOCENTI ASSEGNATI ALLE SCUOLE
SCUOLA DELL’INFANZIA “S.GAETANO” DI SEGA DI CAVAION
SCUOLA PRIMARIA DI AFFI
SCUOLA PRIMARIA DI CAVAION
SCUOLA PRIMARIA DI PASTRENGO
SCUOLA SECONDARIA DI CAVAION
DOCENTI SCUOLA SECONDARIA DI PASTRENGO
53
Allegato 5
P.A.I.(Piano Annuale per l’Inclusione)
54
Scarica

struttura organizzativa - Istituto Comprensivo di Cavaion Veronese