LUGLIO 2013
NUMERO 58
IT 110690008/58
S A L ES
M AG A ZI N E
AUTOBUS
URBANO DI IVECO
IL NUOVO
LUGLIO 2013
NUMERO 58
S A L ES
IVECO PLUS / SALES MAGAZINE
IN
COPERTINA
IL NUOVO
URBANWAY
IVECO BUS
IT 110690008/58
NUMERO 58 / LUGLIO 2013
M AG A ZI N E
AUTOBUS
URBANO DI IVECO
IL NUOVO
SOMMARIO
IVECO PLUS È ANCHE SUL WEB
NUOVI CONTENUTI EDITORIALI,
FILMATI E ALTRE FUNZIONALITÀ
4
LOUNGE IN THE CITY
7
ASTRA HHD9 PER MISSIONI IMPOSSIBILI
8
IL MARATONETA DI IVECO CORRE A TUTTO GAS
Nasce Iveco Bus e debutta il nuovo URBANWAY
Il nuovo pesante presentato al Bauma di Monaco
750 km senza soste. Ecco Stralis LNG Natural Power
10
NOTIZIE DAL MONDO IVECO
11
SPECIALE AFRICA
16
VIAGGI PIÙ SICURI CON IVECO E NEW HOLLAND
17
MUOVIAMO IL MOTOMONDIALE
Lanciato in Angola il nuovo 682. Le potenzialità di un mercato in crescita
I due brand insieme con la FIA per una campagna di sicurezza
Anche nel 2013 Iveco è Official sponsor del MotoGP
19
IL BUONGIORNO SI VEDE DAL MATTINO
20
L'USATO IVECO È ANCHE SU FACEBOOK
22
NASCE L'OFFICINA DEL FUTURO
L'azienda insieme a Ferrero per una campagna a favore del Made in Italy
Una campagna su Internet per incrementare le vendite
Un indirizzo dove trovare i numeri di Iveco Plus
in tutte le lingue, arricchiti di contributi editoriali
esclusivi.
Ecco quanto contiene www.ivecoplus.com, il
sito web grazie al quale si allarga la platea di lettori
del magazine. Ora, infatti, è possibile consultare
la rivista anche dai tablet, dagli smart phone o dal
pc scegliendo la lingua e integrando la lettura con
filmati e gallerie fotografiche che approfondiscono
gli articoli e li arricchiscono di contenuti. Iveco
Plus diventa così più interattivo, più vicino al
lettore tradizionale e ai nuovi che può raggiungere
attraverso molteplici canali: carta, pc,
telefonini e tablet.
Ciò consente di far conoscere
meglio i prodotti, le iniziative e i
servizi Iveco.
La disponibilità di un archivio
dei numeri già usciti, i
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New Stralis Hi-Way. Cosa aspettate?
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Il progetto di Parts & Service apre una nuova strada nei servizi post vendita
IVECO PLUS SALES MAGAZINE - LUGLIO 2013 - REALIZZAZIONE A CURA DI IVECO. Direttore Responsabile: Maurizio Pignata / Comitato Editoriale: Luigi Antonacci
(coordinamento), Alessandra Collura, Francesco Novo, Marco Monacelli, Maurizio Pignata, Sara Buosi / Redazione: Carola Popaiz, Christian Benna, Francesca Rech, Giancarlo Riolfo,
Nicola Grande, Paola Ravizza, Stefania Castano / Hanno collaborato: Alessandro Destefanis, Alex Rabassa, Antonino Brancato, Antonio Cupi, Antonio, Palmieri, Chiara Moneghini,
Dino Maggioni, Fabrizio Cordoni, Giuseppe Francesco Simonato, Marco Martinetti, Marco Monacelli, Maria Elena Gianotti, Mauro Veglia, Paolo Biginelli, Pierre Lahutte, Rossella Altavilla, Stefano Zutta, Valeria Riba / Corrispondenti mercati: Ana Montenegro (Spagna), Christine Heller (Francia), Fabrizio Dessy (Turchia), Jane-Aake Carlsson (Svezia-Norvegia),
Jaroslaw Szepietowski (Polonia), Karina Lassoe (Danimarca), Manfred Kuchlmayr (Germania), Nigel Emms (Inghilterra), Nikolay Lebedev (Russia), Timothée Hage (Benelux), Vitor
Borges (Portogallo) / Direzione e redazione Iveco, Via Puglia 35, 10156 Torino / Concept: Studio Sanna Adv / Editore Satiz srl, reg. Tribunale di Torino n. 1 del 01/2013 / Stampa Satiz srl
W W W.IVECO.COM
EDITORIALE
DI
MAURIZIO PIGNATA
NASCE IL BRAND
IVECO BUS
La nascita del brand Iveco Bus, il rinnovato impegno sui mercati africani, l'imponente
dispiegamento di tecnologie innovative per l'assistenza post vendita.
Sono passaggi importanti di un’azienda globale, consapevole che il cambiamento e il
miglioramento continuo sono la chiave per restare al passo con i tempi e competere
con i migliori. Sono anche gli argomenti principali che tratteremo nelle pagine di questo
numero di Iveco Plus. A partire dalla nuova denominazione del nostro brand dedicato
al trasporto persone. L'obiettivo è continuare a essere protagonisti assoluti in Europa e
crescere a livello globale. URBANWAY, veicolo destinato alle città, è il capostipite della
nuova generazione di autobus in cui i contenuti tecnologici (del rispetto per l'ambiente, al
comfort di passeggeri e autista, all'economicità d'uso), e non solo, testimoniano tutta la
filosofia del brand.
Nelle remote strade africane può capitare ancora oggi di incontrare un camion che
ha fatto la storia del trasporto nel continente: il Fiat 682, meglio noto come il “leone
d'Africa”. Costruito nel 1952 è diventato leggendario per robustezza e capacità di carico.
Oggi il mito rivive nel nuovo 682 che dall'Angola, paese in crescita straordinaria, si
appresta a ripercorrere la strada tracciata dall'illustre predecessore.
Un inserto “speciale” al centro del giornale racconterà di un mercato dalle grandi
potenzialità e illustrerà, nel dettaglio, le caratteristiche del mezzo.
Tutti sappiamo bene che il mercato oggi richiede non solo prodotti innovativi e di alta
qualità ma anche un adeguato pacchetto di servizi di assistenza.
Con il progetto “Officina del futuro”, Iveco gioca le sue carte, che mandano in soffitta
la vecchia concezione di assistenza post vendita per tratteggiare un sistema che fa della
telematica la chiave vincente.
Ma l'innovazione è anche protagonista dell’articolo sullo Stralis LNG Natural Power,
ovvero come un veicolo può essere sempre al passo coi tempi, rispettando l’ambiente.
E poi come i social network possano diventare un volano per le vendite, per finire con un
momento di pura emozione sportiva: anche Iveco sarà al fianco del MotoGP mondiale e
del team Yamaha per correre insieme verso nuovi traguardi.
Buona lettura
3
IL NUOVO URBANWAY di Nicola Grande
UNA "LOUNGE IN CITTÀ"
IVECO HA SCELTO L’EDIZIONE 2013 DELL’UITP WORLD CONGRESS & MOBILITY AND CITY
TRANSPORT EXHIBITION DI GINEVRA PER PRESENTARE IL BRAND IVECO BUS E FAR DEBUTTARE
L'AUTOBUS PER CITTÀ URBANWAY
Doppio appuntamento a Ginevra per Iveco
in occasione del Salone UITP, organizzato
dall’International Association of Public
Transportation. Un evento importante per
l'azienda che ha presentato Iveco Bus, il
brand di Iveco dedicato al trasporto persone
che sostituisce Iveco Irisbus, confermando
l'impegno dell'azienda in questo settore.
Erede del marchio Irisbus, adesso è Iveco Bus
a rappresentare la filosofia del gruppo che
vede nei pullman una realtà completamente
integrata nell’azienda.
Ora anche visivamente, attraverso la calandra
che riporta il logo Iveco.
“Questo cambiamento - ha commentato
Lorenzo Sistino, Iveco Brand
President - segna l'inizio di una nuova fase
nel settore degli autobus, con l’obiettivo
di crescere a livello globale. Si tratta
dell'ultimo passo di un lungo processo di
consolidamento che ha radici profonde
nella storia della società. Iveco Bus si fonda,
infatti, su una prestigiosa eredità europea
4
che ha permesso all’azienda di diventare
uno dei principali protagonisti nel trasporto
passeggeri in Europa”.
Ma a Ginevra c’è stato un altro importante
debutto: il lancio di URBANWAY, il primo
veicolo passeggeri Euro VI presentato da
Iveco Bus. Il modello racchiude in sé tutte
le numerose caratteristiche innovative che
Iveco Bus ha sviluppato per rispondere
alle esigenze del mercato, con particolare
attenzione ai costi di esercizio ed al comfort
di passeggeri e conducente. L’ambiente
interno è stato completamente riprogettato,
mentre l’area conducente è fornita dei
migliori standard della categoria in termini di
vivibilità.
Il nuovo nato in casa Iveco Bus beneficia di
numerose innovazioni nel settore introdotte
dall'azienda negli autobus urbani. Come,
per esempio, la struttura in acciaio più
leggera di 400 chilogrammi rispetto ai
suoi predecessori. Trattata con sistema
cataforetico per la protezione dagli agenti
corrosivi è stata completamente riprogettata
ed è capace di combinare i benefici dati da
una resistenza superiore ai veicoli precedenti
con una sensibile riduzione del peso.
Inoltre, è ampiamente personalizzabile
in base alle necessità dei clienti e delle
amministrazioni locali.
Sull’URBANWAY anche le operazioni
di manutenzione sono semplificate, con
il posizionamento in luoghi facilmente
accessibili e ispezionabili di tutti i componenti
soggetti ai controlli più frequenti.
Il veicolo è frutto di una progettazione
accurata di tutti i particolari, a partire dal
design, innovativo e funzionale nello stesso
tempo. I nuovi proiettori, per esempio,
integrano le luci diurne DRL (Daytime
Running Light) a LED con proiettori dalla
forma avvolgente che permettono di
aumentare la visibilità nel traffico urbano, a
tutto beneficio della sicurezza. I fendinebbia,
inoltre, dispongono della funzione
“Cornering Light” per fornire illuminazione
laterale nelle curve strette e nelle manovre
difficili. Anche all’interno le finiture
presentano un concept completamente
nuovo in termini di leggerezza e comfort.
A partire dall’illuminazione. Due fasce
continue di LED personalizzabili corrono
lungo tutto il padiglione nella zona centrale
retroilluminata con un effetto luminoso
avvolgente. Il tutto consente anche di
celare le canalizzazioni del sistema di
condizionamento, a sua volta migliorato
rispetto alle gamme precedenti con il
risultato di aumentare il flusso di aria del
50 per cento rispetto al passato.
Per agevolare le operazioni di salita e discesa,
la porta centrale è stata spostata verso la
parte posteriore garantendo più spazio per
i passeggeri e permettendo di delimitare
un’ampia piattaforma dedicata ad accogliere
due sedie a rotelle. Il nuovo stile caratterizza
anche i sedili, più leggeri, modulari e dalla
manutenzione più agevole.
Sul nuovo URBANWAY, i progettisti hanno
prestato particolare attenzione al comfort
del conducente facendo riferimento agli
standard EBSF (European Bus System of the
Future). La postazione di guida garantisce
così il meglio in termini di ergonomia,
spazio e comfort. La posizione rialzata offre
un'eccellente visibilità della strada e una guida
senza stress. Tutti i comandi sono a portata
di mano e le possibilità di regolazione del
sedile girevole permettono ad ogni autista di
trovare la migliore configurazione possibile
per affrontare al meglio la giornata nel
traffico cittadino.
NELLE PAGINE: ALCUNE IMMAGINI DEL NUOVO
URBANWAY E LA CONFERENZA STAMPA DI PIERRE
LAHUTTE A GINEVRA (SOTTO).
LO STATO DELL'ARTE
NEGLI AUTOBUS URBANI
A Ginevra, è stato Pierre Lahutte, Responsabile Iveco Bus, a illustrare le
caratteristiche del nuovo URBANWAY.
“Si tratta – ha spiegato – del primo veicolo di una nuova generazione di
autobus che porterà i tratti distintivi dell’identità di Iveco Bus.
Non solo un nuovo veicolo, ma anche un innovativo approccio alla
mobilità urbana con una maggiore attenzione al comfort dei passeggeri
e del conducente. URBANWAY è anche il primo ad adottare l'esclusiva
tecnologia Hi-eSCR sui propulsori Tector 7 e Cursor 9, entrambi Euro VI,
che permette di ridurre i costi operativi e di gestione”.
Con il nuovo URBANWAY si è tenuto conto anche delle
operazioni di gestione post vendita?
“Certamente, partendo dal design esterno del veicolo. Ci siamo concentrati sul costo totale di gestione migliorando, per esempio, l’accessibilità
ai vani tecnici per accelerare e semplificare le operazioni di manutenzione
ordinaria”.
Parlando del trasporto urbano, come si stanno modificando le
aspettative dei clienti in questo settore?
“Il trasporto pubblico sta cambiando. I cittadini sono sempre più sensibili
ai temi ambientali e scelgono i mezzi pubblici per gli spostamenti urbani,
lasciando in garage l’auto.
Nello stesso tempo, le aspettative sul servizio erogato stanno crescendo.
Per questo il nuovo URBANWAY è stato studiato per essere un vero e
proprio "salotto della città" per i passeggeri e per il conducente. Significa
eccellente accessibilità, ampio spazio a disposizione, comfort di alto livello
anche attraverso l’illuminazione a LED e una climatizzazione di qualità.
Per il guidatore, inoltre, questo significa una nuova postazione di guida
progettata in base ai risultati del progetto EBSF (European Bus System of
the Future). E non è che l’inizio.”
5
Urbanway 12 M Cursor
LUNGHEZZE DA 10 A 18 METRI
URBANWAY è disponibile in una gamma completa
di versioni, nelle lunghezze 10,5, 12 e 18 metri e con
differenti tipi di allestimento.
Può essere equipaggiato con due, tre o quattro porte
e con tre alimentazioni: Diesel, CNG o ibrida dieselelettrica. In qualità di veicolo BHNS (autobus ad alto
livello di servizio), URBANWAY permette un'ampia
gamma di configurazioni, da base a premium, con oltre
3.500 combinazioni di stile.
L’URBANWAY è stato progettato per limitare il costo
di gestione complessivo.
Alcuni esempi: la linea di cintura del veicolo è facilmente
rimovibile, con i paraurti anteriori e posteriori formati
da tre elementi singoli e i proiettori e i fanali separati
da pannelli per evitare la sostituzione in caso di lievi
incidenti stradali.
Parlando di motori, il Tector 7 è disponibile per
gli allestimenti URBANWAY da 10,5 e 12 metri.
Eroga 286 Cv ed è caratterizzato dalla leggerezza
e da un'architettura longitudinale che permette di
trasportare più passeggeri: fino a 40 sedili di serie.
Il Cursor 9 è disponibile per le lunghezze da 12 e
18 metri e fornisce un elevato livello di prestazioni
con potenze sino a 400 Cv ottenute grazie al
turbocompressore a geometria variabile.
Urbanway 12 M Tector
Gamma Diesel Euro VI
Modello
Motore
Potenza CV
Coppia Nm
10,5 m
Tector 7
286
1000
Tector 7
286
1000
12 m
18 m
Cursor 9
Cursor 9
310
1300
360
1650
360
1650
400
1700
Gamma CNG Euro VI
L’Hi-eSCR ANCHE PER IL TECTOR 7 EURO VI
Modello
Motore
Potenza CV
Coppia Nm
10,5 m
Cursor 8
290
1100
12 m
Cursor 8
290
1100
18 m
Cursor 8
330
1300
PASSIVE DPF
PM oxidation with NO2
PM oxidation with O2
SCR
HNCO
NH3
(NH and NH3 reduction by NH
Il sistema Hi-eSCR per il trattamento delle emissioni ha esordito sull’URBANWAY anche con il motore Tector 7 Common
Rail da 6,7 litri, con omologazione Euro VI. Dopo essere stato presentato in abbinamento al Cursor 9 Common Rail da
8,7 litri, infatti, l’ Hi-eSCR è disponibile adesso anche per il più piccolo Tector 7 nelle diverse classi di potenza in base alle mission
e ai mercati. Questa tecnologia riduce le emissioni di NOx senza l'uso di EGR (ricircolo gas di scarico) e non compromette
l'efficienza del combustibile. Si tratta di una soluzione efficace ed efficiente, particolarmente adatta al trasporto urbano perché
limita la complessità e, di conseguenza, i costi. Insomma, un risparmio in termini di TCO (Total Cost of Ownership), tutto
valore aggiunto nelle gare per aggiudicarsi le commesse nelle amministrazioni pubbliche.
I nuovi motori realizzati per Iveco da FPT industrial sono il risultato del processo di integrazione in atto all’interno di Fiat
Industrial mirato alla customizzazione delle soluzioni
tecniche. Il nuovo Tector 7 Euro VI con Hi-eSCR ne
SELECTIVE
DPF PASSIVO
è un esempio.
CATALYTIC
REDUCTION
Ha visto, infatti, i tecnici di FPT lavorare a stretto
contatto con l’ingegneria di Iveco e con le piattaforme
prodotto. In questo modo si è ottenuto un motore
estremamente performante e “best in class” in
termini di resa, economia di gestione e riduzione delle
emissioni. Iveco Bus, inoltre, conferma il suo impegno
nel settore della mobilità sostenibile offrendo la
possibilità di dotare URBANWAY di una trasmissione
alternativa a gas naturale compresso, grazie al motore
CLEAN UP
DIESEL
INIEZIONE UREA
CATALYST
Cursor 8 CNG Euro VI, ed alle versioni Ibrido serie
OXIDATION
CATALYST
con motore elettrico, batterie al litio e gruppo
motogeneratore Tector 7.
IL SALONE DEI SERVIZI PER LA MOBILITÀ
DPF PASSIVO
6
DIESEL
OXIDATION
CATALYST
SELECTIVE
CATALYTIC
REDUCTION
INIEZIONE UREA
CLEAN UP
CATALYST
La 60ª edizione dell’UITP World Congress & Mobility and City
Transport Exhibition si è tenuta dal 26 al 30 maggio 2013 a
Ginevra, in Svizzera.
L'esposizione è organizzata dall'UITP, International Association
of Public Transportation, la rete internazionale per le autorità
e gli operatori del settore del trasporto pubblico, gli organi
decisionali, gli istituti scientifici e i fornitori del settore del
trasporto pubblico e dell’industria dei servizi.
ASTRA HHD9 di Carlo Fiorino
IVECO ASTRA HHD9
PER MISSIONI IMPOSSIBILI
IL NUOVO PESANTE È STATO PRESENTATO AL BAUMA DI MONACO DI BAVIERA. UNO SPECIALISTA
CHE SI TROVA A SUO AGIO IN MINIERA, TRA LE FORESTE, NELLE GRANDI COSTRUZIONI E NEI CAMPI
PETROLIFERI
Di mestiere risolve le missioni
impossibili. Fuori strada, a pendenze
vertiginose e in tutte quelle
appplicazioni estreme, come in cava o
nelle costruzioni, in cui è chiamato a
fare la sua parte. Il nuovo superpesante
HHD9 Astra ha l’aria del duro, con il
suo muso dal carattere deciso, ma è
un tipo affidabile. Iveco l’ha presentato
ad aprile, in anteprima assoluta, alla
30esima edizione del Bauma, a Monaco
di Baviera, in versione autotelaio
allestito con cassone, con le sue
63 tonnellate di Ptt.
Equipaggiato con motore Cursor 13
da 480 Cv e cambio automatico
Allison 4700 a 7 marce, questo
veicolo è il protagonista nella vita del
sottosuolo, in cantiere e off-road.
Le soluzioni tecniche adottate su
questo mezzo contribuiscono a
garantire la robustezza e l’affidabilità
che lo rendono idoneo al lavoro in
miniera, in qualsiasi condizione: assali
heavy duty Kessler con sospensioni
anteriori e posteriori paraboliche
rinforzate, nuovi assali anteriori dotati
di freni a disco e un sistema di sterzo
heavy duty a 3 cilindri che consente un
miglioramento degli angoli di sterzata.
E il telaio rinforzato, costituito da due
longheroni piani e paralleli e concepito
per offrire una migliore stabilità e
resistenza nelle condizioni di lavoro più
difficili, assicura un valore di RBM (Rail
Bending Moment) tra i più elevati.
Resistenza abbinata anche al comfort
per chi si trova in sella a questo
superpesante. La cabina infatti è stata
completamente ridisegnata.
E si presenta in acciaio ad alta
resistenza. La gamma HHD (Heavy
Heavy Duty) include anche il modello
6x6 in versione autotelaio e trattore
per un PTT di 50 tonnellate a
70 chilometri orari e un PTC da
120 fino a 250 tonnellate, a seconda
della configurazione del veicolo.
Le possibilità di personalizzazione
del veicolo sono quasi infinite: dalle
cabine corte a quelle lunghe, alla vasta
gamma di cambi e opzioni disponibili.
La flessibilità della configurazione
permette al cliente di trovare un
prodotto su misura, perfettamente
adatto alle richieste provenienti da
settori specialistici diversi, dal mondo
forestale a quello delle costruzioni
pesanti, dal settore minerario a quello
dei trasporti eccezionali off-road, fino
alle applicazioni petrolifere.
7 EURO 3
Heavy - Heavy Duty
G.V.W. 63.000 kg
chassis 8x6
86.48 / 86.54
STRALIS LNG NATURAL POWER di Christian Benna
IL MARATONETA DI IVECO
CHE CORRE A TUTTO GAS
IN PISTA PER 750 KM SENZA SOSTE. È L’AUTONOMIA DA RECORD DELLO STRALIS LNG NATURAL
POWER, ULTIMO RITROVATO DELLA TECNOLOGIA VERDE DI IVECO. CHE VA AD AGGIUNGERSI
ALL’AMPIA GAMMA DI VEICOLI DEL MARCHIO A TRAZIONE ALTERNATIVA
Diesel? Chi era costui?
Dal 2035 in poi un terzo dei conducenti di
veicoli pesanti avrà qualche difficoltà nel
rispondere a questa domanda.
Secondo Ngva Europe, l’associazione
Europea per i veicoli a gas naturale, tra
circa vent’anni il gas naturale sarà il nuovo
re del mercato alle stazioni di rifornimento,
"trainato" dagli autocarri a gas naturale
compresso o liquefatto (CNG o LNG).
E protagonisti su strada di questa rivoluzione
a basso impatto ambientale saranno quei
mezzi che avranno tecnologicamente
anticipato i tempi. Come quelli Iveco.
Dagli anni ‘80, infatti, Iveco investe
fortemente nella propulsione a gas naturale.
E oggi, oltre a essere l’unica azienda di
mezzi industriali a offrire un’intera gamma
di veicoli a metano, dal Daily allo Stralis,
è leader europeo nella ricerca e nella
commercializzazione. Nel parco CNG
c’è larga offerta: dalle 3.5 tonnellate del
Daily Natural Power alle 16 tonnellate
dell’Eurocargo (il best seller delle basse
emissioni), alle 40 tonnellate dello Stralis
CNG.
In totale sono circa 12 mila i veicoli Iveco
a gas naturale che oggi circolano nel
parco di aziende private e della pubblica
amministrazione, di cui circa 5 mila Daily,
2 mila veicoli della gamma media e pesante
e circa 5 mila autobus.
La killer application, come gli informatici
definiscono una soluzione decisiva e vincente,
arriva dall’ultima innovazione tecnologica
Iveco: lo Stralis LNG, ovvero un pesante
alimentato a gas naturale liquefatto.
Presentato lo scorso anno al Salone
"Bedrijfsauto" di Amsterdam è un camion
con un autonomia da maratoneta
instancabile, capace di marciare senza soste
per 750 chilometri.
8
I veicoli CNG immagazzinano il metano
allo stato gassoso a 200 bar in serbatoi di
acciaio. Il gas compresso ha un minor costo
di produzione, ma ha bisogno di maggiori
volumi in serbatoio per poterlo stoccare.
Nei veicoli a gas naturale liquefatto, come è il
caso del nuovo Stralis LNG, Iveco ha fatto un
balzo tecnologico in avanti.
Il carburante è immagazzinato allo stato
liquido a -125ºC in serbatoi criogenici ed è
convogliato al motore come gas naturale allo
stato gassoso, dopo essere stato scaldato in
uno scambiatore di calore.
Il nuovo Stralis LNG contiene molto più
metano, a parità di volume, della soluzione
CNG.
Si tratta di una rivoluzione tecnologica sicura
e del tutto "silenziosa" che promette diversi
vantaggi. Ideale per missioni di distribuzione
a livello regionale e nazionale, come ad
esempio il trasporto di carburante, il veicolo
è equipaggiato con motore Cursor 8 a gas
naturale da 330 Cv di potenza, cambio
manuale, Intarder, EBS di serie, e può essere
allestito per applicazioni che vanno dalle 18
alle 40 tonnellate.
Grazie a questo tipo di alimentazione, e al
motore Cursor 8, si riduce il rumore da 3 a
6 decibel in meno (all’orecchio umano risulta
4 volte inferiore). Da qui la possibilità di
viaggiare in notturna senza disturbare i centri
abitati. Diminuiscono anche le emissioni: del
10% di CO2 e del 90% di NOx (con
l’utilizzo del biogas il CO2 può ridursi del
90% WellToWheel).
Il risparmio si traduce pure in vantaggio per
il portafoglio. Su circa 40 mila chilometri
percorsi in un anno, la spesa alla pompa di
benzina cala di circa 10 mila euro rispetto a
un veicolo Diesel.
Le prospettive di sviluppo dello Stralis
LNG, come di tutta la gamma a metano,
sono ovviamente legate alla diffusione della
rete di rifornimento. Ma con i suoi 750 km
di autonomia, lo Stralis LNG difficilmente
rimarrà a secco. E intanto la direttiva
dell’Unione Europea emanata gennaio per
lo sviluppo dei carburanti a basso impatto
sembra porre le basi per lo sviluppo della
rete a metano.
I modelli LNG sono anche disponibili nelle
versioni cabinato a 2 e 3 assi, per missioni
urbane ed extraurbane con trasmissione
manuale a 16 marce e rallentatore idraulico
o in alternativa con trasmissione automatica a
6 marce con convertitore di coppia idraulico
e rallentatore integrato.
Il motore Cursor 8 a gas naturale, inoltre,
rispetta i limiti di emissione della normativa
Euro VI che entrerà in vigore dal 2014. Non
resta che mettersi in marcia, per la prossima
lunga maratona a tutto gas.
STRALIS 330 CNG-LNG
CNG SERBATOI
4 x 70 280 LITRI
LNG
SERBATOIO CRIOGENICO
564 LITRI
SISTEMA DI POST TRATTAMENTO
CARATTERISTICHE E VANTAGGI
9
SOPRA LE CURVE DI POTENZA E COPPIA DEL
PROPULSORE CURSOR 8
NOTIZIE DAL MONDO IVECO
UN’ETICHETTA DI GARANZIA
Lo stabilimento Iveco Bus di Annonay è stato insignito del riconoscimento "France Origine
Garantie" per l’attività industriale sviluppata nell’ambito della produzione di veicoli
industriali e autobus. Il sito produttivo ha superato gli standard richiesti dall’Associazione
Pro France realizzando prodotti interamente progettati in Francia e acquistando oltre il
50 per cento delle forniture all’interno del Paese.
L’etichetta "France Origine Garantie" è un’altra conferma del lavoro svolto in questi anni
da Iveco Bus, marchio leader nella produzione di autobus in Europa.
IVECO ONLINE
Con una grafica ancora più accattivante, il nuovo sito web di Iveco è accessibile da qualsiasi piattaforma e propone nuovi servizi e informazioni utili sia per i clienti, sia per gli
appassionati di veicoli industriali. Molte le nuove funzionalità: tra queste, il Truck Configurator, che permette di progettare e allestire il proprio veicolo ideale.
Dopo aver scelto la gamma d’interesse, si accede a una pagina che permette di
personalizzare il valore della massa totale a terra, la configurazione degli assi, la
versione, la potenza del motore e il tipo di sospensione.
Poi, c'è il Mission Configurator, per scegliere il mezzo più adatto alle proprie esigenze.
Attraverso un’altra funzione, è possibile calcolare il costo totale di esercizio di un
veicolo. Una sezione specifica, infine, è dedicata ai social media: i follower potranno
visualizzare le novità sull'azienda postate su Twitter, Facebook e YouTube.
Il sito al momento è disponibile nella versione per il mercato italiano, ma presto sarà
fruibile per tutti gli altri mercati in cui Iveco è presente.
DAILY ED EUROCARGO IN MEDIO ORIENTE
Iveco e il Ministero dell’elettricità iracheno hanno firmato un accordo per la fornitura
di 1660 veicoli della gamma leggera e media in varie configurazioni, da 3,5 a 18 tonnellate.
L'operazione prevede la consegna in tre anni di Daily furgonati e con doppia cabina e di Eurocargo, adattati per garantire
le migliori prestazioni anche in condizioni climatiche e stradali estreme.
Gran parte dei veicoli sarà allestita con gru e cestelli aerei e utilizzata per la manutenzione delle linee elettriche del
Paese. La fornitura rientra nel piano di Iveco per la propria espansione nei mercati dell’Africa e del Medio Oriente, per
incrementare volumi e quote di mercato e diventare, entro il 2014, uno dei principali protagonisti nel settore dei veicoli
industriali in questi Paesi.
L'ARIA CHE VERRÀ
10
La Commissione Europea ha dichiarato il 2013
"Anno dell'Aria", sancendo il proprio impegno
a intensificare il monitoraggio della qualità
di ciò che respiriamo e a promuovere nuove
tecnologie per ridurre le emissioni. Nell'ambito
della Green Week 2013, Fiat Industrial e i suoi
marchi hanno organizzato presso il Fiat Industrial
Village di Torino un workshop intitolato "Imagin’Air – scopri come rispettare
l’aria che respiri". Attorno al tavolo, si sono incontrati rappresentanti istituzionali,
personalità del mondo accademico e manager di Fiat Industrial. Molti i temi
affrontati: dalle azioni per ridurre le emissioni nei settori agricoli e automotive,
alle prospettive per il futuro della mobilità sostenibile, fino all'impatto dei veicoli
pesanti sul consumo energetico e sull'ambiente.
E
L
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M AG A ZI N E
LEONE
D'AFRICA TORNA A
RUGGIRE
IL
SPECIALE AFRICA
NUOVO 682:
IL LEONE D’AFRICA
TORNA A RUGGIRE
DAL NUOVO VEICOLO AGLI IMPIANTI DI
ASSEMBLAGGIO IN LOCO, PASSANDO PER
DEALER ESCLUSIVI E UNA RETE VENDITA E
ASSISTENZA CAPILLARE.
ECCO LE MOSSE DI IVECO PER SEDURRE IL
CONTINENTE PIÙ DINAMICO DEL PIANETA
Africa, mon amour.
È un ritorno di fiamma quello tra Iveco e il continente nero.
Che ha radici lontane nel tempo e che oggi riparte dalla passione per il
nuovo 682, l’autocarro che ha solcato per cinquant’anni in lungo e in largo
le strade del Maghreb e quelle dei territori subsahariani. Il Leone d’Africa,
come lo chiamano affettuosamente dalle parti dell’Equatore, è pronto a
tornare. E questa volta si rimette in pista ancora più performante, perché
disegnato secondo le esigenze specifiche di questi paesi.
Brillano gli occhi a Fabrizio Cordoni, general manager sales &
marketing Iveco per Africa&Middle East, quando pensa a Kinshasa,
Luanda, Addis Abeba. Da più di vent’anni Cordoni opera in questi territori, ma «ogni volta che atterro in una capitale africana rimango stupito».
Nei paesi più dinamici la crescita economica viaggia a ritmi cinesi.
E non a caso la presenza di Pechino assomiglia a una valanga inarrestabile,
attratta dalle materie prime e dalla voglia di fare di una popolazione
giovanissima. L'obiettivo di Iveco è raggiungere in tre anni il secondo posto
nel continente per veicoli venduti. E per farlo l'Azienda ha messo in moto
una strategia tutta africana.
«Abbiamo costruito - dice Cordoni - una line up su misura per il continente.
E il nuovo 682 è un tassello importante di questa strategia».
In dodici mesi Iveco è passata da una quota di mercato del 4 all’8%.
E continua a crescere. Come continua a svilupparsi la presenza sul territorio:
«entro la fine del 2013 apriremo altri 49 punti vendita, completeremo la
rete dei dealer che ora sono 63, e contiamo di rafforzarci anche assumendo
personale locale».
Ad aggiungersi agli impianti di assemblaggio in partnership statale, in Libia
e in Etiopia, e le collaborazioni con gli assemblatori in Tunisia e Marocco, a
novembre è stata finalizzata la joint venture con Larimar Group in Sudafrica
che avrà una capacità produttiva annuale di 7.000 veicoli commerciali e
1.000 autobus.
«Per lavorare sul serio in Africa - spiega ancora - bisogna cambiare
approccio e mentalità.
Alcune aziende esprimono logiche quasi coloniali con una vendita mordi e
fuggi e con prodotti europei africanizzati.
Noi vogliamo crescere insieme con l’Africa e presentarci con veicoli
altamente performanti, come il nuovo 682, specificamente pensati per il
contesto locale e per fornire prestazioni adatte ad affrontare condizioni
climatiche e stradali talvolta estreme».
12
IL NUOVO 682 STA PER ARRIVARE
AL FIAT INDUSTRIAL VILLAGE:
UN ESEMPLARE DEL VEICOLO SARÀ INFATTI
ESPOSTO NELLO SHOW ROOM DI TORINO
CHE PROPONE TUTTI I PRODOTTI DELLA
GAMMA IVECO, CNH E FPT INDUSTRIAL
TRATTORE 4x2
TRATTORE 6x4
HEAVY
EXTRA-HEAVY
HEAVY
EXTRA-HEAVY
P.T.A.C. (Kg)
18.000
18.000
33.000
33.000
P.T.R.A. (Kg)
43.000
43.000
60.000
60.000
Iveco Fiat Powertrain
CURSOR 9
Iveco Fiat Powertrain
CURSOR 9
Iveco Fiat Powertrain
CURSOR 9
Iveco Fiat Powertrain
CURSOR 9
MOTORE
CILINDRATA (lt)
POTENZA MOTORE (CH)
9
9
9
9
340/380
340/380
340/380
340/380
COPPIA MOTORE (Nm)
1300/1500
1300/1500
1300/1500
1300/1500
CAMBIO
12 JS 160 TA
12 JS 160 TA
12 JS 160 TA
12 JS 160 TA
INTERASSE (mm)
3500
3500
3225 + 1350
3225 + 1350
SR / HR
SR / HR
SR / HR
SR / HR
PNEUMATICI STANDARD
295/80 R 22.5
12 R 20
295/80 R 22.5
12 R 20
FRENI
TAMBURO/
TAMBURO
TAMBURO/
TAMBURO
TAMBURO/
TAMBURO
TAMBURO/
TAMBURO
PARABOLICHE
SEMI ELLITTICHE
PARABOLICHE
SEMI ELLITTICHE
8
8+5
8
8+5
ASSALE POSTERIORE
SOSPENSIONI
SPESSORE TELAIO (mm)
CABINATO 6x4
CABINATO 8x4
EXTRA-HEAVY
EXTRA-HEAVY
P.T.A.C. (Kg)
33.000
41.000
P.T.R.A. (Kg)
-
Iveco Fiat Powertrain
CURSOR 9
9
MOTORE
Iveco Fiat Powertrain CURSOR 9
CILINDRATA (lt)
9
POTENZA MOTORE (CH)
COPPIA MOTORE (Nm)
CAMBIO
INTERASSE (mm)
340/380
340/380
1300/1500
1300/1500
12 JS 160 TA
12 JS 160 TA
3600/3825/4125/4325/4600/5025 + 1350
4800/5100 + 1350
ASSALE POSTERIORE
HR
HR
12 R 20
12 R 20
TAMBURO/TAMBURO
TAMBURO/TAMBURO
SEMI ELLITTICHE
SEMI ELLITTICHE
8+8
8+8
PNEUMATICI STANDARD
FRENI
SOSPENSIONI
SPESSORE TELAIO (mm)
3000
380 HP
2500
340 HP
2000
1500 Nm
1500
1300 Nm
1000
COPPIA (Nm)
300
280
260
240
220
200
180
160
140
120
100
80
60
40
20
CURSOR 9 - 340 HP
CURSOR 9 - 380 HP
2300
2100
1900
1700
1300
1500
900
1100
700
500
500
POTENZA (kW)
CURSOR 9
340 / 380 HP
tpm
CURSOR 9 - COPPIA 1300 Nm
CURSOR 9 - COPPIA 1500 Nm
13
L'ANGOLA di Christian Benna
SI SCRIVE LUANDA MA SI LEGGE DUBAI
LA NUOVA MECCA DEGLI INVESTIMENTI È L’ANGOLA, SECONDO PRODUTTORE PETROLIFERO D’AFRICA
E ASTRO NASCENTE TRA I PAESI EMERGENTI. NELLA CAPITALE LUANDA, IVECO HA APPENA LANCIATO
IL NUOVO 682. E PUNTA A DIVENTARE IL NUMERO UNO NEL MERCATO DEI VEICOLI PESANTI
Immaginate una fascia di altopiani che si estende
per un milione e duecentomila chilometri quadrati.
Un territorio grande quattro volte l’Italia, che si
affaccia sull’oceano per mille e seicento chilometri,
dove la dorsale montuosa non supera i 2600 metri.
Questo "continente" nel continente si chiama
Angola. Travolto per vent’anni in una dolorosa
guerra civile, dal 2002 in poi ha ritrovato unità
nazionale, stabilità politica e ha preso a correre
spedito. Tra le sue acque e nelle viscere della terra
si nascondono tesori: un mare di petrolio, diamanti
e altre materie prime preziose.
Oggi l’Angola risulta il secondo produttore di
greggio d’Africa, dopo la Nigeria, ma ha le carte
in regola per diventare il numero uno. L’economia
intanto procede a balzi del 12% del Pil, così negli
ultimi 24 mesi, mentre le prospettive di crescita
sono stimate intorno al 7% l’anno fino al 2015.
In questo contesto la povertà nel paese è scesa
dal 63% del 2002 al 38% del 2009, creando, nei
momenti di sviluppo più accentuati, fino a
300 mila posti di lavoro l’anno. Non male per una
popolazione di appena 20 milioni di abitanti, una
buona metà concentrata nell’area di Luanda.
In questa Dubai africana, dove i prezzi degli
immobili sono alle stelle e i cantieri per le
infrastrutture si moltiplicano a vista d’occhio, Iveco
gioca da protagonista. Al lancio del nuovo 682 a
Luanda il 18 aprile, i rappresentanti ufficiali Iveco e
il dealer Vecauto, hanno festeggiato il ritorno del
Re d’Africa, nelle sue versioni trattore e cabinato,
da due a quattro assi.
«La prima pietra l’abbiamo posta nel 2009, quando
Vecauto è diventato partner unico nel paese,
proponendo una rete di servizio, assistenza e di
prossimità al cliente unica in Angola, e il risultato è
che dal 2009 siamo in crescita ed ad oggi lo stesso
Vecauto si è sviluppato creando il gruppo IVECAR
per poter integrare e gestire i sub dealers”»,
dice Alex Rabassa, Export Sales Iveco per
l’area Africa&Middle East, che segue in prima
persona l’evoluzione del mercato angolano.
«Un paese incredibile - continua Rabassa - ricco
di risorse e capacità, sul quale stiamo vincendo la
scommessa fatta negli anni scorsi.
Ci siamo proposti come partner affidabile in tutte
le fasi della vita di un veicolo. Una scommessa
tutt’altro che facile, perché il paese è enorme e
complesso. Ma siamo riusciti a sviluppare una rete
estesa intorno a IVECAR e sempre presente, sia in
fase di postvendita che di assistenza e ricambi».
”La Rete come motore di crescita”, una struttura
snella ma efficiente e un servizio capillare.
«Vecauto, uno dei due subdealer del gruppo, per
esempio, dal 2009 a oggi ha venduto più di 2000
mezzi e ne ha assistiti più di 5000.
Ora è il momento di consolidare la nostra
presenza, in tutto ad oggi abbiamo cinque punti
vendita sparsi per il paese, siamo i secondi nel
mercato dei pesanti ed stiamo spingendo per
diventare il primo operatore».
Secondo Rabassa il nuovo 682 sarà il driver
di crescita che porterà Iveco al sorpasso sui
ERA IL RE DEI PESI MASSIMI
14
competitor. Perché «in Africa ci sono due fette di
mercato principali ma che si trovano agli estremi
opposti: l’high-range, controllato dai produttori
europei, il low-range, dove operano cinesi e gli
indiani. Eppure c’è un grande spazio nel mezzo di
questo mercato, per veicoli di qualità ma venduti a
prezzi contenuti. Il nuovo 682, prodotto per Iveco
in Cina ma con standard qualitativi europei e con
un’alta percentuale di componentistica europea,
nasce proprio per occupare questo segmento di
mercato che offre molte opportunità di crescita…
noi, con il nuovo Iveco 682, offriamo il cabinato più
robusto in circolazione, con una capacità di traino
fino a 60 tonnellate, un motore Iveco CURSOR 9
e sistema di alimentazione efficiente common-rail.
Un prodotto imbattibile su tutti i punti di vista»..
Il mercato africano, a differenza di quanto possa
sembrare, si sta sviluppando sugli stessi parametri
degli altri mercati, vuole un veicolo garantito ed
assistito a un prezzo contenuto.
Ci siamo resi conto che la gestione e lo sviluppo
efficiente della rete portano ottimi risultati e
chiaramente collaboriamo con i nostri dealer per
investire in una rete migliore, perché questa è la
chiave del successo».
I cinesi da quando sono sbarcati in Africa, non
hanno sviluppato il post vendita, ma hanno
badato solo alla vendita dei veicoli, importando
la manodopera dalla Cina. «I nostri dealer invece
- conclude - sono storici e impiegano personale
europeo e locale».
Iveco in Angola non è solo il nuovo 682, ma
significa anche, Powerdaily minibus, Eurocargo,
Trakker, e Astra.
SOPRA: ALEX RABASSA, EXPORT MANAGER IVECO PER
L'AREA AFRICA&MIDDLE EAST. SOTTO: IL "VECCHIO" 682.
Era il re dei pesi massimi. Campione assoluto negli Anni sessanta e settanta, uno di quei
trattori per semirimorchi tuttofare che non si fanno dimenticare. Il 682, il Leone d’Africa, è
stato uno degli autocarri più apprezzati al mondo. Nelle sue quattro versioni N, si è adattato
a ogni tipo di strada e di terreno anche nelle situazioni climatiche più avverse.
Celebre nella sua cabina con i “baffi”, l’autocarro montava un motore Fiat 203 con sei cilindri
in linea. Progettato per soddisfare le esigenze di tutte le missioni estreme, anche off-road,
per carichi da 14 a 44 tonnellate, questo camion si è ritagliato una reputazione senza eguali
in robustezza e affidabilità. Tanto che è rimasto in produzione per oltre 36 anni, e sembra
resistere al logorio del tempo in molti paesi africani, dove è ancora un mezzo molto utilizzato.
Il nuovo 682, concepito, disegnato e ingegnerizzato in Italia, è prodotto negli stabilimenti
Iveco a Chongqing. Un veicolo che si fregia quindi
del Made by, Iveco al 100%, qualità europea ma venduto ad un prezzo competitivo grazie alla
realizzazione in Cina. E pronto per tornare in pista.
SUPPORTS
LA SICUREZZA di Christian Benna
VIAGGI PIÙ SICURI CON IVECO
E NEW HOLLAND
I DUE BRAND DI FIAT INDUSTRIAL HANNO AVVIATO UNA COLLABORAZIONE CON LA
FEDERAZIONE INTERNAZIONALE DELL’AUTOMOBILE (FIA) PER SOSTENERE, IN QUALITÀ DI OFFICIAL
SUPPLIERS, LA CAMPAGNA FIA-ACTION FOR ROAD SAFETY.
La prima uscita ufficiale insieme è nel segno della
sicurezza. Iveco e New Holland Agricolture,
due dei brand di Fiat Industrial, hanno stretto un
accordo con FIA di partnership a sostegno della
campagna Fia-Action for Road Safety.
Un’intesa che si pone l’obiettivo di sensibilizzare ed educare a un comportamento di guida
più sicuro. «Si tratta della prima iniziativa di
cross-branding e cross-region di Fiat Industrial,
che coinvolge New Holland, e Iveco e Parts &
Services con il marchio Origin 100% Iveco, e
che include tutta la nostra presenza worldwide. I vantaggi dell’unione si esprimono nella
promozione comune del marchio, nelle sinergie
che consentono risparmi operando insieme e
soprattutto nella comunicazione di quei valori,
come la sicurezza, centrali per i due brand di Fiat
Industrial», spiega Mauro Veglia, responsabile Fiat Industrial Emea commercial
services & customer care. Che la prima
volta di Iveco e New Holland parli la lingua della
sicurezza stradale non è un caso. «Basti pensare
che New Holland Agricolture è stato il primo
marchio a introdurre sui suoi trattori il sistema
anti-bloccaggio Abs e che Iveco ha rivoluzionato
la tecnologia sulla sicurezza a bordo del nuovo
Stralis HI-Way». L’ultimo arrivato tra i pesanti di
casa Iveco adotta i più avanzati sistemi elettronici, come il dispositivo che avverte il conducente della possibilità di una collisione e aziona
i freni (EBS con la funzione di Brake Assistant);
il segnale che allerta acusticamente quando il
veicolo esce dalle linee di corsia (Lane Departure Warning System); il sistema che mantiene
costante la velocità di crociera (Adaptive Cruise
Control); le luci di posizione sempre accese
(Daytime Running Lights) e la nuova funzione che
monitora costantemente il livello di attenzione
dell’autista (Driver Attention Support). “Inoltre – aggiunge Veglia – veicoli sicuri vuole dire
anche manutenuti con pezzi di ricambio garantiti
e questo spiega l’interesse di Origin 100% Iveco
all’iniziativa della FIA”. Una cultura della sicurezza
che ora va in pista con la Federazione Internazionale dell’automobile. Dice Mauro Veglia: «La
Fia, presieduta da Jean Todt, conta 300 milioni
di iscritti. E tra le principali aree di intervento
ha quella delle cosiddette “Campaigns” tra cui
una delle più importanti è L’Action for Road
Safety della Action Road for Safety che si pone
l’obiettivo di contribuire a salvare cinque milioni
di vite entro il 2020, riducendo drasticamente gli
incidenti stradali». Infatti ogni anno
1,3 milioni di persone nel mondo perdono la vita
sulle strade. Più che a causa di malattie come, ad
esempio, la malaria. E 50 milioni di persone sono
coinvolte in incidenti che causano gravi conseguenze sulla loro vita. «La tecnologia a bordo è
supporto indispensabile ma bisogna promuovere
comportamenti corretti anche tra i conducenti».
A questo proposito Iveco, Origin 100% Iveco
e New Holland Agriculture con FIA-Action
for Road Safety promuovono le Golden Rules,
comportamenti virtuosi di guida validi sia per
chi fa della guida una professione che per tutti gli
altri, automobilisti o motociclisti, che stanno sulla
strada. Per diffondere la cultura della sicurezza,
Iveco mette a disposizione, sui circuiti di gara
del FIA World Touring Car Championship, lo
Stralis Hi-Way, che in qualità di Safety Truck
apre tutte le competizioni. Nel corso del Wtcc
è anche allestito un veicolo “Iveco hospitality”
come spazio di incontro dedicato alla sicurezza.
Scende in pista anche il T7 Auto Command di
New Holland, come ha fatto per la prima tappa
monzese del campionato Wtcc, e ripeterà in
occasione della tappa in Giappone. «Il Wtcc –
continua Veglia – ha un audience globale di circa
500 milioni di persone. Il tema della sicurezza
rimarrà impresso nella memoria degli spettatori,
così come la forza dei nostri marchi nella capacità
di sviluppare tecnologie all’avanguardia». Il tema
della sicurezza non finisce in pista. Il circolo
virtuoso innestato dall’iniziativa ha già portato
alcune aziende di trasporto, come la Maier in
Austria, a cercare un contatto con Iveco per premiare gli autisti migliori. I conducenti che hanno
guidato con prudenza, riducendo così il rischio di
incidenti, abbattendo consumi e salvando anche
il premio assicurativo, ricevono da Iveco biglietti
per poter assistere alle gare del Wtcc.
SOPRA, MAURO VEGLIA FIAT INDUSTRIAL EMEA
COMMERCIAL SERVICES & CUSTOMER CARE (A
SINISTRA) E MARCELLO LOTTI GENERAL MANAGER
WTCC. SOTTO: IL CENTRO ACCOGLIENZA IVECO.
PER UNA GUIDA RESPONSABILE
16
Iveco e New Holland sostengono la campagna “Action for Road Safety” che la FIA
(Federazione internazionale dell'automobile) promuove sui circuiti del WTCC, il
campionato per le vetture da turismo.
Lo scopo dell'iniziativa è sensibilizzare ed educare a un comportamento di guida
più sicuro, passando anche attraverso lo sviluppo di sistemi di sicurezza per l'automotive e a nuove tecnologie per la gestione del traffico stradale.
Così, sui circuiti di gara del FIA World Touring Car Championship, Iveco mette a
disposizione uno Stralis Hi-Way Safety Truck che apre le gare e un Iveco Hospitality
utilizzato come spazio di incontro. L'iniziativa di Iveco e di New Holland è stata
accolta con entusiasmo dagli appassionati del campionato ed è molto seguita sui
social network. Nomi di spicco tra i piloti testimonial della campagna: Emerson
Fittipaldi, Michael Shumacher, Sebastian Vettel, Sebastien Loeb, Yvan Muller e
Monisha Kaltenborn.
Alla tappa di Salisburgo, che si è svolta a maggio, i 100 metri quadrati dell'area
Iveco e New Holland hanno attirato l'attenzione di numerosi visitatori che hanno
ricevuto in omaggio cataloghi, poster e cappellini.
CAMPIONATO MOTOGP di Nicola Grande
MUOVIAMO IL MOTOMONDIALE
ANCHE NEL 2013 IVECO È SPONSOR UFFICIALE DEL CAMPIONATO MOTOGP E DEL YAMAHA
FACTORY RACING TEAM. UN RAPPORTO CONSOLIDATO IN UNO SPORT CAPACE DI REGALARE
EMOZIONI FORTI.
Quando si parla di MOTOGP, si parla di
passione sportiva, prestazioni al limite,
carisma dei piloti ed esasperata tecnologia
nelle macchine.
Un campionato per veri appassionati, che
però riesce a catturare l’attenzione anche
dei “non addetti ai lavori” grazie a una
formula vincente in termini di visibilità e
notorietà.
Una storia e una reputazione che sono state
costruite negli anni, insieme al carisma e alle
imprese di piloti leggendari.
Per tutte queste ragioni ogni anno sono
milioni i telespettatori che si siedono davanti
al televisore per assistere allo spettacolo del
MOTOGP (più di 30 milioni per ciascuna
gara).
Così, anche nel 2013 non poteva mancare
il contributo di Iveco al campionato, in
qualità di Trucks & Commercial Vehicles
Supplier con la fornitura a Dorna Sport
(la società che cura l’organizzazione del
Motomondiale) di quattro Daily e tredici
nuovi Stralis Hi-Way di colore arancione.
Per completare e consolidare il suo
rapporto con questo affascinante e
coinvolgente sport, Iveco è anche Title
Sponsor di due gare del MOTOGP
particolarmente amate dal pubblico per
la spettacolarità dei tracciati: l’”IVECO
TT Assen 2013” che si terrà il 29 giugno in
Olanda e il “Gran Premio IVECO
de Aragon 2013”, che avrà luogo il
29 settembre in Spagna.
Per quest’anno, infine, è stata rinnovata la
partnership con il Yamaha Factory Racing
Team. La squadra del campione mondiale
in carica, lo spagnolo Jorge Lorenzo, ritrova
Valentino Rossi, che proprio con Yamaha in
passato ha vinto quattro titoli mondiali.
Per il trasporto delle moto, delle officine, degli
uffici mobili e del personale Yamaha, Iveco
fornirà alla squadra sette nuovi Stralis, di cui
quattro con cabina Hi-Way, e un Daily van.
SOPRA: VALENTINO ROSSI E JORGE LORENZO DAVANTI
A UNO DEGLI STRALIS HI-WAY FORNITI A YAMAHA.
SOTTO GLI STRALIS HI-WAY FORNITI A DORNA SPORT.
IVECO E SPORT STORIA DI SUCCESSI E VITTORIE
Il connubio tra Iveco e motorsport ha una lunga tradizione costellata di successi grazie alla visione
innovativa del connubio fra impresa e sport per aumentare la notorietà e la reputazione del marchio.
Già nel 1981, Iveco si aggiudica la prima edizione della 24 ore di Le Mans riservata ai camion davanti
a 60 mila spettatori bissando il successo nel 1983.
Nello stesso anno è al fianco della scuderia Toleman di Formula.
Il triennio 1983-1986 è caratterizzato dalla partecipazione ai grandi raid: due edizioni della ParigiDakar, il Rally dei Faraoni e il Raid Venezia-Pechino, nel 1985. Sempre negli anni Ottanta Iveco
partecipa ai Campionati di motonautica offshore con una flotta di imbarcazioni motorizzate Iveco
Aifo. Nel 1995 inizia la grande avventura di Overland con la prima spedizione da Roma a New York.
Al 1997 risale il debutto nel "Master Rally" Parigi-Samarcanda-Mosca con la conquista del gradino
più alto del podio di Miki Biasion, primo tra i veicoli industriali di serie. Nel 2002 riprende l’attività
sportiva di Iveco con la spedizione Overland 6 e inizia l’avventura alla Dakar con un pilota privato alla
guida di un Eurocargo 4x4 e nel 2003 con un Eurotrakker 4x4.
La Dakar viene affrontata nuovamente con successo nel 2005 con due Eurocargo 4x4 condotti in gara da Markku Alen e Miki Biasion. L’Iveco Trakker
trionfa al Rally dei Faraoni 2006 con Giacomo Vismara. Nel 2007 il Trakker alla Dakar si classifica 12° mentre nella Bahia de Espana è secondo nel
2007 e primo nel 2008. Nel 2010 parte la sponsorizzazione nel MOTOGP con la fornitura di mezzi e supporto logistico. È il 2011 quando inizia la
storia del Petronas De Rooy Team Iveco impegnato alla Dakar con la trionfale conquista del primo posto nell’edizione 2012. E siamo all'attualità:
Iveco e New Holland Agriculture hanno avviato una collaborazione con la Federazione Internazionale dell’Automobile (FIA) per
sostenere, in qualità di “Official Suppliers”, la campagna FIA Action for Road Safety.
L’accordo prevede l’avvio di attività comuni per diffondere un messaggio in tema di sicurezza e di utilizzo di comportamenti
corretti sulla strada. Iveco e New Holland Agriculture sono i primi costruttori di veicoli commerciali e di macchine agricole a sostenere
l'iniziativa e sfrutteranno i rispettivi network per allargarla.
17
COMUNICAZIONE di Carlo Fiorino
IL BUONGIORNO
SI VEDE DAL MATTINO
LA CREATIVITÀ DELLE NUOVE CAMPAGNE DI IVECO STABILISCE UN INNOVATIVO MODO
DI COMUNICARE. TUTTO INCENTRATO SUL MADE IN ITALY, SULL’ORIGINALITÀ E SULLA
SODDISFAZIONE DEL CLIENTE
NELLA PAGINA ALCUNE IMMAGINI DELLA
CAMPAGNA.
PER_CLASS_C
2545_IV_NS_UP
ABINS_
12/06/13 10:04
- che intende esprimere anche un sentimento
di fiducia ai milioni di italiani che si apprestano
ad affrontare una nuova impegnativa giornata
di lavoro, sottolineando il ruolo di attore
principale che hanno i nostri camion nella
distribuzione di beni e prodotti commerciali.
Positività, bontà e eccellenza italiane per
iniziare con lo spirito giusto.
E tutto questo è reso possibile dall'impegno
della Ferrero nella realizzazione di un “mito”
di golosità e di Iveco che costruisce veicoli
affidabili che la portano puntualmente sulle
nostre tavole ”.
Il progetto campione che ha raccolto tanto
successo sarà presto replicato anche a livello
internazionale e in associazione con altri
marchi portavoce dell’eccellenza del “Made in
Italy”.
La campagna, inoltre, parteciperà al “Festival
della Pubblicità di Cannes” insieme a un’altra
iniziativa pubblicitaria multisoggetto dedicata
247x340.indd
1
Sono bastate due settimane di affissione in
uno dei punti più trafficati di Milano (oltre un
milione di veicoli al giorno) per creare una
risonanza mediatica senza precedenti. Anche
perché si è trattato di un progetto unico e
molto particolare.
Chi si è trovato a transitare per Milano in
Viale Stephenson, infatti, ha potuto vedere
una maxi affissione in 3D che associa due
grandi marchi Made in Italy - Iveco e Ferrero attraverso un prodotto tra i più conosciuti: la
Nutella. I brand hanno utilizzato la pubblicità
cartellonistica per augurare una buona
giornata ad automobilisti e camionisti con
lo slogan “Buongiorno Italia!” e l’immagine
di un Nuovo Stralis Hi-Way che porta sul
semirimorchio un volto femminile sorridente
con in mano un barattolo di Nutella.
“Un messaggio positivo, gioioso, - sottolinea
Marco Monacelli, Sales & Marketing
Brand Communication Director Iveco
al Nuovo Stralis Hi-Way, realizzata dal “Brand
Communication Team” di Iveco. Per esaltare e
sottolineare le qualità e il comfort delle nuove
cabine dello Stralis Hi-Way, Iveco ha voluto
catturare l’attenzione puntando sul lusso,
esplodendo in maniera impattante e iperbolica
il concept “Upper Class Cabins”: tre camere
di albergo a cinque stelle dal design che va
dal moderno al Barocco sono protagoniste
di altrettante pagine pubblicitarie. Dentro le
ambientazioni, elementi di uso quotidiano
del target di riferimento all’interno delle
cabine creano il legame con la posizione di
guida del nuovo Stralis Hi-Way. Si è trattato
di una pianificazione internazionale su testate
di settore e lifestyle alle quali si è aggiunta la
cartellonistica stradale nelle principali aree di
sosta autostradali italiane.
UN SUCCESSO “SOCIAL”
L’affissione “Buongiorno Italia!” realizzata a Milano
è stata utilizzata anche come immagine nella home
page del profilo di Iveco su Facebook che conta
oltre 30mila “like” di appassionati ed estimatori
del marchio.
Il post è stato condiviso sui canali social di Iveco
generando un positivo effetto virale grazie alle
centinaia di condivisioni. Numerosi anche i
commenti internazionali all’iniziativa arrivati su
Facebook.
19
SOCIAL NETWORK di Christian Benna
L’USATO IVECO È IL VOSTRO
NUOVO AMICO DI FACEBOOK
LA CAMPAGNA INTERNET DI IVECO AGGIORNA I CLIENTI SULLE OFFERTE DEI VEICOLI DI
SECONDA MANO. E I SOCIAL NETWORK DIVENTANO UN VOLANO PER LE VENDITE
20
Chiedete l’amicizia su Facebook
all’usato di Iveco. Conviene averlo nella
propria rete di contatti.
E seguire le sue tracce anche su
Linkedin e su Twitter. Perché
la rivoluzione social dei veicoli
commerciali e pesanti di seconda
mano promette affari sicuri e la
possibilità di trovare il mezzo giusto
che state cercando. La novità nasce
al Dipartimento Usato Iveco, che da
gennaio ha iniziato a veicolare l’offerta
anche attraverso i social network. «Il
mercato dell’usato è un business molto
particolare - dice Paolo Biginelli,
Direct Marketing Used, che segue
in prima persona la campagna social
dell’usato Iveco. «La nostra clientela
è molto varia: si va dal padroncino
che segue con attenzione le offerte
più convenienti al grande trader che
rivende i mezzi in tutta Europa e
soprattutto in Africa e Medio Oriente».
E precisa: «Noi cerchiamo di usare i
social network per avvicinarci a tutte
queste persone, utilizzando materiale
multimediale e raccontando curiosità
e offerte speciali che ci arrivano dai
nostri 20 centri usato nel mondo».
L’usato Iveco è un mercato che vanta
volumi importanti, da 12 a 15 mila
pezzi venduti ogni anno. «Nel primo
semestre 2013 – dice Antonino
Brancato, Used Vehicles director
– stiamo assistendo a una forte ripresa,
segnale che le Pmi ricominciano a
investire. Sui pesanti tuttavia il mercato
di riferimento resta fuori Europa».
Le grandi flotte si rinnovano ogni
quattro anni. Spinte dalla necessità di
essere sempre più efficienti, ma anche
perché i termini sempre più stringenti
dell’Ue sull’inquinamento del trasporto
impongono ai camion di star al passo
con le tecnologie verdi.
Il parco dell’usato Iveco è consultabile
sul sito internet www.iveco-used.
it e sulle riviste di riferimento come
Camion Supermarket.
Su Facebook compaiono invece
le immagini di veicoli pesanti
particolari, magari difficili da trovare,
come un mezzo adatto a trasporti
speciali parcheggiato al centro
Iveco di Piacenza, oppure l’offerta
particolarmente vantaggiosa del nuovo
centro Iveco in Romania.
«Qualche settimana fa - ricorda Paolo
Biginelli - il titolare di un’azienda
polacca incuriosito da un mezzo che
avevamo postato su Facebook ha
chiesto informazioni. Da qui è nato
uno scambio di email terminato nella
vendita di
20 veicoli».
L’80% dei contatti sui social network
arrivano da Africa, Medio Oriente
ed Est Europa. Il grande interesse per
questo mercato porterà Iveco Used
Vehicles a continuare a investire sui
social network e a sviluppare anche una
piattaforma di aste online.
Perché anche su Facebook un amico
vale un tesoro.
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SOPRA UN RAPPRESENTANTE DELLA SOCIETÀ
MOTO-FILIPCZAK CHE RITIRA DUE DAILY USATI
PRESSO IL CENTRO USED TRUCK CENTER DI
BUCAREST.
L'OFFICINA DEL FUTURO di Nicola Grande
COME SARÀ L'OFFICINA DEL FUTURO?
IVECO PARTS & SERVICE IDENTIFICA LE NUOVE TENDENZE NELLA GESTIONE DEL SERVIZIO POST
VENDITA DEI VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI
In occasione della 25ª edizione di
Autopromotec, il Salone delle attrezzature e
dell’aftermarket automotoristico che si svolge
ogni due anni a Bologna, Iveco ha presentato
le dotazioni di bordo più innovative che
avranno un impatto significativo sui prodotti
e servizi post-vendita. A presentare il futuro
concept di “officina” è stato Dino Maggioni,
President Parts & Service di Fiat
Industrial.
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“Il mondo della riparazione vedrà nei
prossimi anni un utilizzo più strutturato dei
processi diagnostici, gestionali e riparativi
che saranno ottimizzati grazie all’impiego di
supporti tecnologici e digitali che sfruttano le
informazioni fornite dal veicolo stesso. Tutto
questo grazie all’utilizzo di dispositivi telematici
sempre più performanti”.
Così Maggioni ha esordito nel corso del suo
intervento alla conferenza inaugurale del
Salone.
Gli abbiamo chiesto perché sia stato
scelto proprio il Salone Autopromotec
per parlare di Officina del Futuro.
Ogni due anni si ritrovano ad Autopromotec i
principali attori dell’aftermarket indipendente.
Così Iveco Parts & Service, nell’ambito
dell’iniziativa Truck Service, ha voluto ribadire
la sua mission, i suoi valori e la condivisione
degli stessi con la rete di concessionarie e
officine autorizzate, a totale beneficio della
soddisfazione dei clienti Iveco.
Ecco perché eravamo presenti con un forte
messaggio di presidio del mercato.
Qual è dunque la visione dell’Officina
del Futuro di Parts & Service?
Vedremo un cambio di paradigma per il
post vendita. Ci sarà un passaggio dalla
vendita di prodotti a quella di servizi con
un ruolo sempre più importante della
telematica. L’officina del futuro riceverà
informazioni direttamente dal veicolo e sarà
capace di programmare preventivamente
gli interventi necessari e i prodotti o ricambi
di cui dovrà dotarsi per il ripristino del
veicolo, con l’obiettivo di creare efficienza
e abbattere i tempi di VOR (Vehicle Off
Road). Inoltre potrà effettuare il servizio di
diagnosi predittiva e prognostica analizzando
i parametri vitali del veicolo, come avviene
ad esempio con la telemetria in Formula1,
prevenendo eventuali guasti.
Quanta telematica sarà presente sui
veicoli commerciali di Iveco?
A tendere tutti i veicoli di Fiat Industrial, e
quindi anche quelli prodotti da Iveco, saranno
dotati di un nodo telematico che permetterà
la connessione con altri veicoli, gestori di
flotte e officine. Per Iveco, il nuovo sistema
IVECONNECT disponibile sullo Stralis
Hi-Way è un concreto esempio di come sia
possibile sfruttare al meglio le potenzialità
della telematica. Si tratta di un dispositivo
realizzato in collaborazione con Magneti
Marelli e Qualcomm/Omnitracs che integra i
servizi di infotainment, navigazione, assistenza
alla guida e servizi di fleet management.
Una soluzione interessante per le
flotte.
Direi proprio di si. L’interazione tra guidatore,
veicolo e centrale operativa permetterà di
tenere sotto controllo tutti i mezzi, verificando
in tempo reale orari di guida, consumo
di carburante, posizione GPS e tempi di
percorrenza previsti. Consente inoltre la
gestione automatica degli obblighi di legge
relativi a scarico, gestione e archiviazione dei
dati del tachigrafo e delle carte autisti, oltre a
fornire un valido ausilio al guidatore nella guida
economica.
E le officine come saranno coinvolte?
Le officine potranno comunicare direttamente
con le centraline e i dispositivi telematici
che equipaggiano i veicoli. Si tratta di un
importante cambiamento culturale e di
approccio ai servizi assistenziali: in caso di
difficoltà, l’officina avrà accesso in tempo reale
alle informazioni sul veicolo e sul guasto per
un intervento più rapido, preciso ed efficace.
Cambia così il paradigma del processo di
riparazione. Già da tempo, formiamo la nostra
rete con corsi dedicati alla diagnostica e alla
gestione dei processi riparativi, anche con
sezioni mirate dedicate alla telematica.
Quali sono i benefici derivanti
dall’utilizzo della telematica?
Nel settore dei truck un dato tenuto
costantemente sotto osservazione dai flottisti
e dai proprietari dei veicoli è quello che
determina il TCO (Total Cost of Ownership),
il costo totale derivante dall’utilizzo del mezzo.
Con la telematica si potrà intervenire anche
nella ridefinizione dei TCO grazie a una
più puntuale gestione della manutenzione
e della riparazione con una conseguente
ottimizzazione degli aspetti logistici, una
riduzione dei consumi e dei tempi di VOR.
La telematica ci permetterà di creare un
vantaggio competitivo che dovrà essere
sfruttato dalla rete di assistenza per creare
fidelizzazione.
Sulle strade, però, non ci sono solo
veicoli Iveco e officine autorizzate,
come si potrà sviluppare il progetto?
La tecnologia offerta da Fiat Industral è
e sarà disponibile non solo come primo
equipaggiamento, ma anche come aftermarket
per equipaggiare anche i veicoli meno recenti
con nuove opportunità di business per la
rete. Siamo consapevoli che si tratta di un
processo ancora lungo dato che gli attori da
sensibilizzare per la riuscita del progetto sono
molti.
Nel settore automotive già da tempo
esistono le scatole telematiche utilizzate a
fini assicurativi, con riduzioni sul costo delle
polizze. È un esempio di come, una volta
compresi i benefici che derivano dall’utilizzo
della telematica e condivisi gli obiettivi,
si possano ottenere vantaggi reali. Sono
convinto che il processo, una volta attivato
non si potrà più fermare e chi sarà in grado di
anticipare le esigenze fornendo le tecnologie
abilitanti per una maggiore efficienza dei
processi manutentivi e riparativi avrà un
importante vantaggio sulla concorrenza.
Noi siamo pronti e l’Iveconnect ne è la prova.
LA 25A EDIZIONE DI AUTOPROMOTEC HA REGISTRATO
UN’AFFLUENZA RECORD: 1.512 ESPOSITORI (DI CUI IL
39% ESTERI), UN’AREA ESPOSITIVA DI 156.000 M2 (DEI
QUALI CIRCA 20.000 ALL’ESTERNO) E 102.536 VISITATORI.
LO STRALIS TELEMATICO
Collegato con la rete CAN dello Stralis Hi-Way, l’IVECONNECT realizzato da Magneti Marelli in collaborazione con Iveco e
Qualcomm/ Omnitracs, dialoga con le centraline di bordo e si interfaccia in tempo reale con il dispositivo di sicurezza DRIVER
ATTENTION SUPPORT, con i sistemi di fleet management evoluto IVECONNECT DRIVE e IVECONNECT FLEET e con il
sistema per la guida efficiente DRIVING STYLE EVALUATION.
In particolare, analizzando i dati provenienti dalle centraline relativi ai consumi, il DRIVING STYLE EVALUATION svolge la
funzione di un istruttore di guida sempre a disposizione. Uno stile di guida efficiente, infatti, consente risparmi di carburante
che vanno dal 5% al 12%, superiori a qualsiasi altra soluzione tecnologica. Per migliorare la performance dell’autista il sistema
elabora i dati acquisiti da motore, veicolo e GPS attraverso un algoritmo sviluppato da Iveco, e fornisce in tempo reale sul
display due visualizzazioni. La prima si riferisce alla valutazione dello stile di guida adottato dall’autista, mentre la seconda
fornisce suggerimenti per la riduzione dei consumi.
L’IVECONNECT, inoltre, permette di usufruire del sevizio ASSISTANCE NON-STOP (ANS24).
Azionando un pulsante posizionato sul dispositivo, l’autista può richiedere l’intervento del Customer Center Iveco, che
riceve direttamente dal sistema la posizione GPS del veicolo e la diagnostica
sulle ragioni della fermata e contatta l’officina
più vicina per dare un immediato supporto
assistenziale.
LE DOTAZIONI
DI IVECONNECT:
- Schermo touch-screen da 7”;
- Collegamento Bluetooth con comandi su
volante;
- Impianto di riproduzione audio con radio
e lettore CD;
- Presa USB compatibile con iPod/iPhone
e file MP3;
- Presa AUX/video;
- Navigatore satellitare;
- DRIVER ATTENTION SUPPORT;
- DRIVING STYLE EVALUATION;
- IVECONNECT DRIVE;
- IVECONNECT FLEET.
DALLA FORMULA 1
AI VEICOLI INDUSTRIALI
La “scatola telematica” (o telematic box) è una centralina elettronica che integra un modulo GSM/GPRS per la connessione
wireless con le reti di comunicazione, un modulo multi-costellazione GPS/Galileo/Glonass, per la localizzazione satellitare
del veicolo e un accelerometro a 3 assi per rilevare i parametri di accelerazione e frenata associati alla direzione.
Permette di assolvere a diverse funzioni, fra le quali la diagnosi a distanza del veicolo (telediagnosi) e la gestione della logistica
e delle flotte dei veicoli industriali. La telematica rappresenta un esempio concreto di applicazione di tecnologie testate in
ambito motorsport e utilizzate poi nella produzione di serie.
Sfruttata nelle competizioni, e in particolare in Formula 1, per la trasmissione di dati e parametri (alcune migliaia di informazioni
contemporaneamente) relativi al funzionamento delle monoposto ai box, la telematica utilizzata sui veicoli di serie si pone
l’obiettivo di ottimizzare le risorse e di creare concretamente un sistema di mobilità sostenibile permettendo il monitoraggio
dell’utilizzo dei veicoli finalizzato alla riduzione di consumi, emissioni e costi di esercizio.
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