Casa Albergo per Anziani - Via del Santuario, 31 - Lendinara (Ro) - www.casalendinara.it - E-mail: [email protected] - Marzo - Aprile 2010 - 2 di 6 L’Editoriale BIODIVERSITA’… ALIMENTAZIONE… BENESSERE DELLE PERSONE L’INTERFACCIARSI DELLA CASA CON LA COMUNITA’ LOCALE Si sta a grandi passi avvicinando uno degli appuntamenti per la Casa divenuti non solo tradizionali, ma, di più, di volta in volta fortemente voluti in quanto altrettanto fortemente sentiti: quello delle mostre tematiche nel contesto delle fiere locali (S. Marco ad aprile e Natività di Maria a settembre). Un modo concreto ed attento, quello scelto, per interfacciarsi con la comunità locale, con il territorio, con coloro che frequentano od hanno modo di frequentare la Casa, i suoi abitanti, chi vi opera. La sensibilità in tale ambito è andata nel tempo a caratterizzarsi prendendo lo spunto da temi o proposte scelti dai vari organismi nazionali ed internazionali (vds. ONU, Comunità Europea, Associazioni di volontariato e quant’altro) e che vanno in genere a toccare aspetti significativi e rilevanti della vita delle persone (come non ricordare le mostre sullo “sterminio”, sul valore dell’”acqua”, sui “lavori ed attività di un tempo”, sulle “ricorrenze” caratterizzanti il corso del tempo, etc.), ben correlandoli ai momenti più direttamente personali di chi nella Casa abita, oltre che della Casa. Anche quest’anno, prendendo spunto dalla dichiarazione, da parte dell’ONU, del 2010 come Anno internazionale della biodiversità, la Casa ha inteso trattare alcune delle questioni che vanno ad essere ricomprese all’interno di questo, per certi versi, insolito termine, per dedicarvi il doveroso e giusto riguardo, andando così ed ancora una volta ad offrire spunti di riflessione, di approfondimento, di più mirate attenzioni. E’ forse facile, cercando di comprendere il significato del termine “biodiversità” trattenersi su quanto le enciclopedie od i vocabolari ci riportano, e cioè che con questa parola si intende “l’insieme di tutte le forme viventi, geneticamente dissimili e degli ecosistemi ad esse correlati, implicando in tal modo tutta la variabilità biologica che attiene ai geni, alla specie, all’habitat, agli ecosistemi”. Sistema qualità certificato La parola stessa, invero, di difficile traduzione dall’inglese biodiversity può far incorrere nel rischio, tipicamente italiano, di vedere quasi una negatività laddove compare il termine diversità, ma vorrei qui con voi provare a vedere di non sottovalutare quanto il medesimo va ad implicare rispetto alle produzioni ed alle caratteristiche biologiche (basti solo per un attimo pensare alla diversità ecologica e paesaggistica che va ad influenzare le nostre scelte turistiche, o, di più, a tutte le questioni legate ai prodotti alimentari, etc.). Per indirizzare adeguatamente, quindi e di riflesso, sugli aspetti di contenuto, vorrei qui rivolgere lo sguardo sui riflessi che i mancati equilibri nel sistema potrebbero andare a provocare in termini di danni. editoriale FESTA DELLA DONNA PROGETTI anno 2009 D.LVO 81/08 IL CAMMINO DELLA SICUREZZA I SAPORI DELLA MEMORIA UN BENVENUTO A ... CURE PALLIATIVE E TERAPIE DEL DOLORE 19 MARZO LA FESTA DEL PAPà Angolo dellA POESIA PROVERBI LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA RICETTE DI MARZO E APRILE RICORDANDO AL NOSTRA PASQUA LA BRISCOLATA LEGGERE CON LE ORECCHIE CASA DEL VENTO ROSA I COMPLEANNI DI MARZO E APRILE “IN CONTATTO” IL SERVIZIO CIVILE REGIONALE PENSIERI DI ILDEROSA GUARATO IL PROGRAMMA DEL MESE DI APRILE 1-2 3 4 5 6 6 7 7 9 9 10 10 11 11 12 12 13 14 15 15 16 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. Informarsi Insieme Tanto che, e purtroppo, non passa giorno, nel corso del quale le notizie dei mass media ci vengono a raggiungere, a volte con impatti tremendi ed assai terrificanti, rispetto a quello che di poco buono stiamo combinando a livello di equilibrio del sistema. Dimenticando, con non poca frequenza, l’irrimediabilità di certe situazioni che altro non faranno che andare a scaricarsi sulle generazioni future, con il rischio di lasciarle ad esempio prive di alcune delle maggiori bellezze dell’ambiente, del territorio. Come pure degli elementi fondamentali per la vita delle persone quali i beni rappresentati dall’acqua, dal fuoco, dalla terra e dall’aria. Ancor più necessario, allora, come la stessa Casa sta provando a fare, offrire il proprio apporto e contributo per sensibilizzare, per promuovere azioni di carattere culturale, per valorizzare gli aspetti che attengono all’ecologia, senza dover correre il rischio di farci sovrastare da tutto quello che afferisce a parole come “economia”. Il proporre, da parte della Casa, la riflessione su tali tematiche diviene un modo concreto per aiutare a comprendere come ogni questione, ogni azione, ogni comportamento non possono essere intesi come a sé stanti, ma debbano, viceversa, essere fra loro collegati e ben distribuiti secondo quegli equilibri che ne devono consentire, attraverso corrette ed appropriate regolazioni, il giusto e corretto utilizzo. L’intento, a mio avviso, dovrebbe essere quello di indirizzare a comprendere appieno, mettendoli ben a fuoco, come servizi di fornitura, servizi culturali, e tutto ciò che concerne la nostra vita debbono essere vissuti con quel giusto equilibrio che, nel riconoscere la diversità biologica di ciascun ambito od aspetto, lo sa far divenire elemento chiave per il buon funzionamento dell’ecosistema nel suo insieme. Il nostro stesso porci ed operare, secondo questa impostazione, deve essere allora capace di tendere verso quello sviluppo sostenibile che si fa davvero carico di proficuamente interpretare il percorso verso il miglioramento continuo delle condizioni di vita di ogni soggetto. Una riflessione, quella alla quale siamo invitati, che non può eludere, in contemporanea, l’affrontare, altrettanto appropriatamente, la questione legata ai fattori dell’alimentazione. A maggior ragione, in un contesto come il nostro, dove viene ad assumere un peso non indifferente e tale da divenire, seguendo il ragionamento sin qui delineato, uno dei fattori pregnanti per assicurare il benessere delle persone. L’alimentazione, infatti, è oramai considerata come uno dei fondamentali misuratori dello stato di salute di un Paese. Occorre, per questo, che riusciamo a ben proiettarlo nel nostro contesto comunitario, così da comprenderne appieno le diverse sue sfumature. E quando ci soffermiamo su parole come “alimentazione o mangiare” dobbiamo essere capaci di saperle pensare pure sul versante delle relazioni in quanto, attraverso più codici comunicativi, sono in grado di mettere in contatto “persone con altre persone”. Dal pasto, peraltro, non si crede si debba ricavare solo nutrimento, ma anche gratificazione. In effetti, in contesti come il nostro, allorquando si vuole attribuire il giusto significato a parole come queste, e cioè “pasto, alimentazione, mangiare”, corre l’obbligo di non dimenticare parametri di carattere sociale, etico, economico, culturale e sanitario che le stesse vanno a rivestire. Senza trascurare quelle “regole” da rispettare e che attengono alla varietà degli alimenti, all’apporto dei nutrienti, alla corretta distribuzione dei pasti nella giornata, all’equilibrio dell’alimentazione. Ma, e qui non è certo mia intenzione dilungarmi in un ambito che non mi appartiene sul piano delle competenze professionali, risulta assai rilevante, nel contesto “alimentazione”, accompagnare la sobrietà al piacere di alimentarsi e poter gustare, ben assaporandoli, i cibi e le pietanze. Ben assicurando, a tale riguardo, una rispondente verifica attraverso gli strumenti della “custommer satisfaction” (gradimento, soddisfazione, rispondenza del servizio). Questo, onde riuscire ad attivare, secondo le linee ed azioni che la Casa sta da diverso tempo sviluppando, processi di buone prassi alimentari. Non dimenticando, da ultimo, il ricorso all’uso del buon senso, nonché la buona e permanente formazione di coloro che sono più direttamente impegnati nel servizio. Lavorare in questa direzione, significa anche investire, a livello di comunità locale e di territorio, per far meglio conoscere, anche in questo ambito ed attraverso proficui strumenti di carattere informativo e conoscitivo, il come si stanno affrontando aspetti di tale importanza. Aspetti che, per quanto evidenziato, non possono non essere collegati a tutti quei fattori rivolti a contribuire, mediante l’apporto di ciascuno di noi, al generale equilibrio dell’ecosistema. Marzo/Aprile 2010 IL DIRETTORE - Damiano Mantovani - Marzo-Aprile 2010 Festa della Donna 2010 SERATA BENEFICA A FAVORE DEL PROGETTO “ NUOVA CASA DEL VENTO ROSA” “Questa serata è dedicata alle donne. Un ringraziamento in particolare alle persone che rappresentano la Provincia di Rovigo: alla signora Virgili consegno il raccoglitore contenente le miniscatole, il prodotto che è stato ideato al fine di raccogliere fondi per il progetto “La nuova Casa del Vento Rosa”. In omaggio un raccoglitore anche alla signora Manuela Munerato che rappresenta il Parlamento ed il nostro Consiglio di Amministrazione. È doveroso un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato e collaborato alla serata. Il Fund Raising è un progetto importante, una cosa a cui tutti teniamo, un’iniziativa che ci fa onore. Sicuramente non sarà fattibile in poco tempo ma arriveremo a fare il raddoppio dell’Hospice. Ringrazio anche tutto il personale per la squadra creata ed il Direttore. Ringraziamento non solo mio, ma di tutto il Consiglio di Amministrazione. È proprio in queste occasioni che si vede che chi opera in Casa Albergo lavora in squadra: quando è ora tutti danno la loro disponibilità”. Loris Veronese Presidente CAPA serata del 5 marzo 2010 Informarsi Insieme PROGETTI ANNO 2009 Cartella socio-sanitaria informatizzata: tale progetto è stato avviato per permettere la gestione degli aspetti sanitari ed assistenziali in modo informatizzato, integrando i processi e le attività che vengono quotidianamente svolte. Le informazioni inserite nelle singole aree dalle diverse figure professionali, interagiscono tra di loro, così da essere a tutti gli effetti uno strumento multidimensionale. Durante l’anno è stato dedicato molto tempo all’addestramento del personale nell’utilizzo delle consegne informatizzate, toccando solo velocemente l’area della valutazione che porterà alla stesura informatica del Piano Assistenziale Individualizzato. Pet-therapy (uso terapeutico degli animali da compagnia) avvio del percorso innovativo , al fine di utilizzare benefici naturali insiti nella relazione uomo-animale come ausili e rinforzo nell’applicazione delle terapie convenzionali. Il progetto ha raggiunto gli obiettivi riguardanti l’educazione del cane, mentre non sono stati raggiunti quelli finalizzati agli ospiti per lo scarso coinvolgimento dei dipendenti . Percorso verso l’eccellenza: percorso interno volto, da un lato al miglioramento continuo della qualità di quanto fornito e dall’altro nella ricerca della soddisfazione sia del cliente che dell’organizzazione in- terna aziendale. A tal fine sono stati coinvolti gli ospiti lucidi e i dipendenti della Casa.Sono stati realizzati focus group con ospiti lucidi al fine di rilevare i valori che indicano la loro qualità di vita e il benessere percepito all’interno della struttura. In un secondo momento sono stati realizzati focus group con i dipendenti che oltre a dichiarare i propri valori hanno individuato alcuni indicatori per misurare i valori emersi. Tale progetto si trova nella sua fase iniziale e mira al coinvolgimento totale della struttura e successivamente dei familiari, con il fine di elaborare un metodo di lavoro flessibile basato sulle esigenze dell’ospite, fruitore centrale del servizio, ma anche il clima organizzativo della struttura. I relativi progetti, pur avendo raggiunto determinati e positivi traguardi, devono, da un lato, meglio collocarsi; dall’altro, essere più addentro rispetto ai contesti. Saranno pertanto sviluppati e implementati nell’anno 2010. Marzo-Aprile 2010 D.Lvo 81/08: il cammino della sicurezza Il Documento di Valutazione dei Rischi è il documento più importante previsto nell’ambito della sicurezza e riguarda tutte le attività ed azioni svolte all’interno di un sistema integrato quale è l’ambiente di lavoro. In tale contesto, il Datore di Lavoro, con l’RSPP, e l’apporto del Medico Competente e RLS, individua quali possono essere le mansioni a rischio, le attrezzature, strutture/impianti che possono causare disagi, ed individua le modalità di intervento per eliminare o ridurre al minimo eventuali rischi, indicando anche i tempi necessari di intervento. Indica anche le migliorie apportate e le strategie o programma che intende affrontare anche per evitare il rischio “stress”. Il Datore di lavoro, conseguente a quanto indicato deve indire: La Riunione periodica (Art.35) se azienda > 15 addetti, almeno una volta all’anno una riunione cui partecipano: - datore di lavoro o suo rappresentante; - R.S.P.P.(Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione); - medico competente se previsto; - R.L.S (Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza). Gli argomenti da trattare nella riunione periodica sono i seguenti: - D.V.R. (Documento di Valutazione dei Rischi); - andamento infortuni, malattie professionali e sorveglianza sanitaria; - scelta D.P.I. (dispositivi di protezione individuale) - programmi di informazione, formazione, addestramento; - codici di comportamento e buona prassi per prevenzione; - linee guida per miglioramento sicurezza; - variazioni esposizione rischio. - OBBLIGO REDAZIONE VERBALE RIUNIONE Formazione, informazione e addestramento (art.36) Ogni datore di lavoro provvede affinchè ciascun lavoratore riceva adeguata informazione su: - rischi salute e sicurezza connessi all’attività; - procedure primo soccorso, lotta antincendio, evacuazione luoghi di lavoro; - nominativi addetti S.P.P. (servizio di prevenzione e prevenzione, inteso come risorse umane e strutturali) - rischi specifici; - pericolo uso sostanze e preparati pericolosi; - misure e attività di prevenzione e protezione adottate. I testi devono essere di facile comprensione, ed il lavoratore deve essere messo nelle condizioni di poter essere formato/informato senza che vi sia pregiudizio per lo stesso. La formazione, però, quale strumento principale per lo svolgimento corretto delle attività, deve essere effettuata nei tempi e modi previsti dal Datore di Lavoro, secondo le strategie dalla stesso individuato, sia per prevenire situazioni a rischio che per ridurre gli effetti in caso di sinistro. Formazione (art.37) Il datore di lavoro assicura che ciascun lavoratore riceva una formazione sufficiente ed adeguata in materia di salute e sicurezza su: Concetti di rischio ,danno, prevenzione, protezione, organizzazione prevenzione aziendale, diritti e doveri soggetti aziendali, rischi riferiti alle mansioni e possibili danni, misure e procedure di prevenzione e protezione. Pertanto, conoscere quello che si sta facendo e quello che potrebbe accadere in caso di accadimenti accidentali dovuti a cause diverse per saper intervenire conseguentemente. Quando fare formazione/informazione/addestramento? - all’inizio del rapporto di lavoro; - a seguito trasferimento o cambio mansioni; - a seguito introduzione nuove tecnologie o sostanze pericolose. Per addetti antincendio specifica formazione e aggiornamento periodico. Trattandosi di attività non praticata tutti i giorni e, generalmente, non essendo l’attività principale, occorre ripetere nel tempo i concetti base e le relative manovre, affinchè i concetti, a poco a poco, possano diventare un normale comportamento, da assumere al lavoro, a casa, durante il tempo libero, etc. L’attività di formazione deve essere registrata nel libretto formativo del cittadino. Federica Lezziero R.S.P.P. della Casa Albergo per Anziani continua….. Informarsi Insieme PROGETTO “I SAPORI DELLA MEMORIA” ... TRA PASSATO E PRESENTE ... La Casa, come ogni anno, molto attenta alle tematiche trattate a livello nazionale ed internazionale ha inteso, nel 2010, contribuire al sostegno della campagna di sensibilizzazione verso la biodiversità, in particolare legata all’alimentazione.Il servizio animazione attraverso il progetto “ i sapori della memoria…tra passato e presente, intende promuovere il tema in questione. La Casa ed i suoi residenti, oltre a tutti coloro che gravitano intorno all’Ente, sono custodi di tradizioni e cultura che, anche a livello alimentare, via via si stanno perdendo. Memoria di tradizioni che devono essere raccolte e conservate perché solo attraverso il passato si può capire il presente. La Casa attraverso iniziative come questa si propone di creare un continuum tra la vita che scorre al di fuori dell’ente e la realtà vissuta all’interno, proponendosi, ancora una volta fautrice di cultura. Il progetto coinvolgerà circa 15 ospiti della Struttura, deambulanti e non, con l’intento di estendere la partecipazione alle persone con problemi cognitivo-mentali. È da considerare che le attività progettuali saranno aperte a tutti i residenti della Casa durante tutto il corso dell’intervento. Alcuni tra gli Obiettivi che si prefigge il progetto … • Promuovere come valore il vissuto dei residenti; • Favorire la diffusione di cultura legata a temi d’attualità; • Creare un ponte tra la comunità e la Struttura per anziani; • Salvaguardare tradizioni, riti, espressioni delle generazioni che ci hanno preceduto; • Valorizzare la biodiversità colturale e culturale del territorio; • Riesplorare il mondo con l’utilizzo dei “cinque sensi”, promuovendo la sensorialità; • Condividere emozioni e conoscenze legate alle esperienze vissute nel corso delle uscite che si andranno a programmare, in particolare durante il consumo di prodotti alimentari tradizionali legati al passato; • Promuovere lo scambio generazionale tra anziani e giovani del territorio lendinarese, tramite la condivisione di esperienze socializzanti correlate all’alimentazione. Il progetto prevede la programmazione di uscite con piccoli gruppi di ospiti presso agriturismi/parchi/aziende agricole alla riscoperta delle bellezze naturali e culturali quali laboratori di recupero e valorizzazione della memoria e della cultura rurale nonchè fonte di benessere psico-fisico; di incontri con gli istituti scolastici ed i gruppi parrocchiali della comunità. Questa attività progettuale avrà la durata di un anno. Per coloro fossero interessati alla lettura del progetto per esteso potranno richiederne copia presso il servizio animazione. BENVENUTO A… SALVE a tutti, mi chiamo Scacco Franca ma chiamatemi pure Francesca e sono una nuova risorsa della Casa Albergo. Il mio ruolo in questa struttura è di Responsabile di soggiorno e nello specifico dei soggiorni gardenia ed edera; ho preso, infatti, il posto di Ignazio Rigolin. Quello che posso dire, dopo solo due mesi di servizio, è che mi trovo in una realtà che lavora intensamente, che cerca ogni giorno di migliorarsi e di dare risposte qualitativamente adeguate ai bisogni degli utenti, delle famiglie e del personale operante. Buon lavoro a tutti! Marzo-Aprile 2010 CURE PALLIATIVE E TERAPIE DEL DOLORE Il Senato ha approvato all’unanimità il disegno di legge sulle cure palliative e le terapie del dolore. Tra le misure previste,l’obbligo per i medici di monitorare il dolore di ogni paziente ricoverato e la valutazione dovrà essere inserita nella cartella clinica. Le Cure palliative, destinate ai malati terminali, con le nuove regole, diventano un diritto per tutti e la prescrizione dei farmaci antidolore diventa più semplice, non ci sarà più bisogno di ricettario speciale, ma solo l’obbligo per il farmacista di conservare la ricetta. Le tariffe delle cure palliative nelle strutture pubbliche e convenzionate, che oggi variano notevolmente da regione a regione, dovranno essere omogenee su tutto il territorio nazionale. Il 19 MARZO … LA FESTA DEL PAPA’ Il 19 marzo, in coincidenza con il giorno di San Giuseppe, è tradizione festeggiare tutti i papà, tramite gesti d’affetto, piccoli pensieri o regali che hanno lo scopo di dimostrare tutto l’amore che si prova nei riguardi del proprio genitore. Ma pochi conoscono la storia, o meglio, le ipotesi inerenti la nascita di questa festa popolare. Diverse fonti fanno pensare che la tradizionale giornata del papà sia stata celebrata per la prima volta agli inizi del ‘900 e che provenga dagli Stati Uniti, dove una giovane donna decise di dedicare un giorno speciale al proprio padre, il Signor Smart. Inizialmente la stessa ricorreva la terza domenica di giugno, poi solamente quando giunse in Italia fu deciso che sarebbe stato più adatto fe- disegno di legge intende tutelare e garantire l’accesso alle cure palliative e alle terapie del dolore da parte del malato, nell’ambito dei livelli di assistenza, al fine di assicurare il rispetto della dignità e dell’autonomia della persona umana, il bisogno di salute,l’equità nell’accesso all’assistenza, la qualità delle cure e la loro appropriatezza riguardo alle specifiche esigenze. Le strutture sanitarie che erogano cure palliative e terapie del dolore devono assicurare un programma di cura individuale per il malato e per la sua famiglia, nel rispetto dei principi fondamentali della tutela della dignità e dell’autonomia del steggiarla il giorno di San Giuseppe che, nella tradizione popolare, è il protettore dei poveri, degli orfani, delle ragazze nubili, e dei falegnami, in virtù della professione del santo . Solo in Italia, in Bolivia, nell’Honduras, nel Liechtenstein, in Portogallo e in Spagna, la festa del papà si celebra il 19 marzo, mentre, nella maggior parte degli altri stati, tra questi gli Stati Uniti, il Canada, l’Inghilterra, la Francia, la Svizzera, questa festività viene celebrata la terza domenica di giugno, come accadeva in origine. In principio, in Italia, nacque come festa nazionale, ma nel 1977 è stata abrogata, anche se continua ad essere un’occasione per le famiglie, e sopratutto per i bambini, di festeggiare i loro amati padri. Esiste, inoltre, un’ulteriore ipotesi inerente la nascita della festa. Questa narra che il 5 luglio del 1908, a Fairmont nel West Virginia, venne celebrata una santa messa nella chiesa metodista del luogo, dietro indicazione di Grace Golden malato, senza alcuna discriminazione; della tutela e promozione della qualità della vita in ogni fase della malattia, in particolare in quella terminale, e di un adeguato sostegno sanitario e socio-assistenziale della persona malata e della famiglia. A cura del servizio sociale Clayton, per commemorare la morte dei tantissimi minatori deceduti, tra i quali ve n’erano circa 200 italiani, nell’esplosione di una mina nella miniera Monongah, posto poco distante da Fairmont. Le date della celebrazione della festività però non sarebbero però collegabili allo svolgimento della funzione religiosa e nemmeno alla data della tragedia. Anche Casa Albergo, come di consueto, ha deciso di organizzare una festa , il giorno 19 marzo alle ore 16.00, presso la sala Maria Milani Fasiol, per ricordare e festeggiare tutti i papà della Struttura. Un’occasione conviviale che intende far passare un pomeriggio spensierato ed in allegria agli anziani residenti, anche tramite il prezioso contributo musicale, sempre molto gradito ad ospiti e familiari, rappresentato dal “Duo G”. A cura di Ilaria Valerio Educatrice Professionale Informarsi Insieme Festa del Papà 2010 venerdì 19 marzo Marzo-Aprile 2010 L’Angolo della Poesia Un mio amico agricoltore, sia nei giorni lavorativi, sia in quelli di festa, porta sempre un cappello in testa! Dal suo modo di tenere il cappello e dalla sua inclinazione, puoi capire se presto piove, o se fa bella stagione. Se l’inclinazione è volta a levante e gli copre l’orecchio destro, vuol indicar… che piove presto! Se l’inclinazione è volta a ponente, vuol indicare, che dai suoi prodotti, non gli resta in tasca “niente”! Tanti pensano che gli agricoltori, siano tutti, dei gran “Signori”, che anche se non fanno reddito, “ NON VANNO MAI IN CASSA INTEGRAZIONE”! Artemio Sprocatti IL BENE Ti vedo con i tuoi capelli brizzolati e folti, con i tuoi piccoli occhi neri facilmente portati al pianto, con il tuo sorriso dolce e schivo. Mi hai strappato il cuore e portato lontano negli anfratti delle Alpi. Torna indietro, ridammi il mio cuore perché possa ancora amare, perché possa ancora perdonare, perché possa ancora vivere. Ilderosa Guarato PROVERBI MARZO ASCIUTTO APRILE BAGNATO FA BENE PER CHI HA SEMINATO Mestieri Argia MARZO PAZZERELLO UN GIORNO E’ BRUTTO UN GIORNO E’ BELLO Targa Lina APRILE DOLCE DORMIRE Brasolin Elisa A MARZO OGNI MATTO VA DESCALZO Casetto Teresa MARZO PAZZERELLO VEDI IL SOLE E PRENDI L’OMBRELLO Belluco Ines APRILE NON TI SCOPRIRE Soffiato Ines Informarsi Insieme LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA Domenica 11 aprile È stata istituita nel 2000 da papa Giovanni Paolo II. Il culto della Divina Misericordia è legato a santa Faustina Kowalska, la mistica polacca proclamata santa nel corso dell’anno santo del 2000, di cui Giovanni Paolo II e’ stato un fervente devoto, come testimonia la sua seconda enciclica “Dives in misericordia”, scritta nel 1980 e dedicata alla divina misericordia. Tradizionalmente nella chiesa cattolica la prima domenica dopo Pasqua è chiamata domenica In Albis (tradotto letteralmente: domenica in bianco). Ai primi tempi della chiesa il battesimo era amministrato durante la notte di Pasqua, ed i battezzandi indossavano una tunica bianca che portavano poi per tutta la settimana successiva, fino alla prima domenica dopo Pasqua, detta percio’ domenica in bianche vesti. L’anno scorso ricordiamo che la Casa, in occasione della Divina Misericordia, presso la sala Maria Milani Fasiol, ha organizzato la prima rassegna di corali. Parteciparono all’evento, la Corale Parrocchiale di San Biagio di Lendinara e la Corale San Bartolomeo di Villa Bartolomea (VR). Quest’anno il servizio animazione ha programmato un pomeriggio di musica a cura del Gruppo Mandolinisti lendinaresi con la speciale partecipazione di un amico di Casa Albergo: il poeta Luigino Terazzan. RICETTA DEL MESE DI MARZO RICETTA DEL MESE DI APRILE A CURA DEL GRUPPO MEMORY DEL LUNEDI’ POMERIGGIO “…mi ricordo che a Pasqua, a casa mia, era tradizione mangiare le tagliatelle in brodo di carne” “PINZA COI POMI” Come si preparano le tagliatelle fatte in casa Ingredienti: farina bianca, uova ( 1 a testa), 1 pizzico di sale. Lavorare il composto il più possibile, poi passarlo sotto il matterello e stenderlo bene sopra la tavola. Tagliare a mano le tagliatelle. Per preparare il brodo: in una pentola grande mettere acqua e dei bei pezzi di carne, manzo e pollo. Aggiungere un sedano, una carota, una cipolla. Far cuocere la carne a fuoco basso. di Ines Soffiato INGREDIENTI: 4 uova, 1etto di burro, latte q.b., farina q.b., 1 etto e mezzo di zucchero, mele a piacere. PROCEDIMENTO: prendere le uova e sbatterle, nel frattempo far sciogliere il burro in una teglia. Aggiungere alle uova lo zucchero continuando a mescolare, poi la farina ed il lievito. Le mele vanno sbucciate e tagliate a pezzettini ed aggiunte prima di infornare l’impasto. In forno per 45 minuti a 180°. Gruppo Memory 10 Marzo-Aprile 2010 RICORDANDO LA NOSTRA PASQUA… La mattina del giorno di Pasqua andavo a messa con le mie amichette. Dopo sposata in chiesa ci andavo con il mio marito, ricordo che era sempre pieno di gente e la funzione era cantata. Nella mia famiglia era tradizione, il giorno di Pasqua, mangiare la faraona o l’arrosto di vitello e, come contorni, le patate e la verdura cotta. Ines Bellucco Mia madre preparava un pranzo speciale per tutta la famiglia… il pasticcio era il suo piatto forte! Si preparava la Brazzadea, non c’era come adesso la colomba pasquale o l’uovo di cioccolato. Argia Mestieri Era tradizione preparare le lasagne il giorno di Pasqua, tirate con il mattarello e portate in tavola con il ragù di carne buona! Mia madre preparava una bella torta da dieci uova e in 7 o 8 la finivamo tutta! Lina Targa Quando ero più giovane, per la mia famiglia, ero solita preparare i cappelletti con la carne, che facevo io, a mano, mentre per secondo piatto cucinavo l’agnello arrosto. Le tradizioni di un tempo si discostano dalle attuali… si usava cucinare le uova e colorarle con le erbette… tutti da bambini abbiamo provato! Angelina Ghiraldi La Pasqua la trascorro bene in Casa Albergo… alle 16.00 del giorno prima di Pasqua le educatrici organizzano una bella festa con musica..di solito chiamano un gruppo di musicisti bravi che ci fanno trascorrere in allegria la giornata. Verso le 16.30 si mangia la colomba e viene consegnato a tutti noi, da parte della Casa, l’uovo di Pasqua. Al termine della festa le animatrici ce lo fanno trovare puntualmente sopra il comodino. Il giorno di Pasqua partecipo alla S. Messa celebrata da Don Luca. Per pranzo viene preparato un pranzo speciale, di festa. Giancarlo Ranzani LA BRISCOLATA!!! A cura del servizio animazione A partire da agosto 2008 è stata proposta dal Servizio Animazione una nuova attività da svolgere, data la rilevanza che il gioco assume nella nostra realtà territoriale. Stiamo parlando del gioco della briscola, che tanto piace e diverte gli anziani residenti. Prima della proposta, piccoli gruppi di residenti si riunivano nella sala del Bar per passare un po’ di tempo in compagnia, allietati dal gioco delle carte. Così le animatrici professionali hanno deciso di introdurre questa nuova attività, che ormai, per gli ospiti più accaniti ed abili, è divenuta un appuntamento settimanale essenziale al quale non poter mancare! Si strutturano settimanalmente veri e propri tornei del gioco, dove le coppie maggiormente in sintonia ed esperte hanno la possibilità di competere per vincere dei premi messi in palio per i primi classificati. Mentre, per i meno bravi, vi è la possibilità di imparare meglio le regole del gioco gareggiando in coppia con chi le conosce meglio, oppure, per chi non sa proprio giocare, c’è la possibilità di assistere ai tornei da spettatori, luogo in cui si ha inoltre modo di far relazionare persone appartenenti a diversi soggiorni della Casa. Aspettiamo quindi gli ospiti numerosi il mercoledì pomeriggio, alle ore 15.00 presso la Sala Bar per trascorrere dei bei momenti in compagnia!!! 11 Informarsi Insieme LEGGERE CON LE ORECCHIE Ma cosa dici? Si legge con gli occhi! E quando non ci vedo più bene? E quando non ho più voglia di prendere in mano un libro o un giornale? Per risolvere questi e altri problemi, molti anni fa una Associazione ha pensato di usare la voce di volontari per “parlare” dei libri. Da questa idea è nato il “libro parlato” cioè dei libri o degli articoli di giornale che si possono ascoltare perché qualcun altro li ha letti per noi. Qualche tempo fa l’Associazione “Sernagiotto” di Feltre (Bl), dopo aver sperimentato, con successo, in qualche struttura per anziani questo nuovo strumento, ha proposto a Casa Albergo di provare ad utilizzarlo. La Casa, come sempre attenta alle novità, ha cercato di capire come e con quali mezzi proporre ai propri ospiti questa esperienza, ma soprattutto chi, tra questi, potrebbe essere interessato. I testi a disposizione sono alcune migliaia e vanno dal romanzo al saggio di astronomia, ci sono classici di tutti i tempi e le novità editoriali degli ultimi anni. Troveremo dei lettori ? o meglio… degli ascoltatori ? Cristina casa del vento rosa Il 22 marzo ricorre il quarto anniversario dall’apertura del Centro di Cure Palliative “Hospice Casa del Vento Rosa”, progetto voluto fortemente dalla CAPA. In questi quattro anni molteplici sono state le persone che hanno ricevuto le cure da coloro che operano in tale luogo, ognuno ha lasciato una piccola traccia della loro presenza, ciò è tangibile anche dal fatto che a distanza di tempo numerosi sono gli incontri con i familiari che ritornano a fare una visita per ritrovare amici significativi. Il gruppo di lavoro d’origine da alcuni mesi è stato ulteriormente implementato da una nuova figura “ a quattro zampe” ….PENNY.. il cucciolo di labrador già attivo e conosciuto presso la struttura residenziale. La sua “attività” si è proposta inizialmente con modalità spontanee in “situazioni particolari” specie come momento giocoso con i piccoli familiari che trovavano così la serenità e la spensieratezza anche in presenza di contesti difficili. Ci si è via via resi conto che questi momenti benefici potevano essere estesi anche ad altre persone presenti, è così che si è avvicinata Penny ad ospiti allettati che 12 hanno trovato lo stimolo positivo per uscire da stati depressivi, diventando un referente relazionale importante. L’appuntamento quotidiano per dare una piccola carezza, ricevere una leccatina è sovente atteso ed è diventato il ponte per accrescere la disponibilità ad interagire con tutto il personale. Si è verificato come in tali contesti il prendersi cura di un animale possa calmare l’ansia per il proprio stato di salute e nel contempo possa trasmettere quel calore affettivo autentico ovvero quel fruire di emozioni e sensazioni piacevoli che la malattia per la sua crudeltà aveva bloccato. Le qualità di Penny, la sua indole equilibrata, docile hanno senza ombra di dubbio, favorito i risultati ottenuti. Si è osservato inoltre che la convivenza di questo animale con il personale promuove un clima più disteso, favorendo il buon umore, una maggiore reattività e propensione alla socievolezza rendendo così le relazioni più facili con i familiari e il gruppo stesso. Marzo-Aprile 2010 i compleanni di MARZO BERNARDINELLO PRIMO 1 MARZO MESTIERI ARGIA 3 MARZO BASSANI EMILIA 8 MARZO LAURENTI ANTONIETTA 12 MARZO BADIO BRUNO 14 MARZO BONATO LUIGIA PALAZZI GIUSEPPINA 18 MARZO RIZZIERI LUCIA 19 MARZO TRAMARIN ALBERTA 20 MARZO MUZZOLON CECILIA 23 MARZO FERRARI ELSA 25 MARZO TARGA MARIO 26 MARZO FERRARESE AGNESE MARCHETTO MARIA SCHIESARO PASQUA 28 MARZO GHISELLINI ENZO PAVANI GIOVANNI 29 MARZO SINIGAGLIA MARIA 30 MARZO i compleanni di APRILE Tosarello Giuliana 4 aprile Andreotti Maria Iole 10 aprile Sinico Maria 16 aprile Beltramin Salvina 5 aprile Casetto Teresa Trambaiolo Dirce 11 aprile Ferrarese Rachele Pavan Oliana 18 aprile Ghiraldi Guido 12 aprile Maragno Lina 21 aprile De Tomi Nella 13 aprile Rizziero Mario 23 aprile Morello Noemi 15 aprile Rebba Giovanna 30 aprile Spartachi Ines 7 aprile Bianchini Valterina Sicchiero Giovanni 8 aprile Prandin Francesca Scavazza Maria Teresa 9 aprile 13 Informarsi Insieme “IN CONTATTO” “In contatto” è il titolo del percorso formativo per i dipendenti della Casa Albergo, che si svolge in 4 incontri, nei mesi di marzo e aprile. L’adesione è stata volontaria e numerosa: il gruppo è formato da 27 operatori addetti all’assistenza, 4 infermieri, 1 educatore e la logopedista. Si sono aggiunti inoltre 2 educatori dell’Opera della Provvidenza Sant’Antonio di Padova. Come dice il titolo stesso, il tema fondamentale del corso è l’importanza del contatto come strumento per entrare in relazione con l’altro ed essere in relazione significa comunicare. Le tre tematiche principali che vengono affrontate sono dunque RELAZIONE, COMUNICAZIONE, CONTATTO. Il primo incontro, svoltosi venerdì 12 marzo, ha introdotto il tema della comunicazione verbale e non verbale, sfruttando la modalità pratico-esperienziale partendo dal presupposto, derivante dalla psicoterapia della Gestalt, che la conoscenza passa attraverso l’esperienza e che si conosce realmente qualcosa solo quando se n’è avuta esperienza. I partecipanti hanno avuto modo di provare un breve esercizio di contatto e alla luce di quanto hanno sperimentato è stata costruita la cornice teorica. Il secondo e il terzo incontro contengono esperienze di contatto vero e proprio in cui ognuno ha la possibilità di sperimentare quali effetti ha il contatto con l’altro, quali informazioni passano tra me e l’altro attraverso il canale non verbale e come le posso sfruttare nel lavoro quotidiano. Nel quarto e ultimo incontro verrà costruito il “Vademecum del buon contatto”, che rimarrà come istruzione operativa a disposizione degli operatori nei reparti. Come si può intuire tale strumento sarà costruito sulla base dell’esperienza fatta dagli operatori durante il percorso formativo e non sarà un insieme di regole imposte dall’alto. Da questo deriva proprio l’originalità e l’efficacia del progetto: tutto quello che viene appreso viene ricordato perché sperimentato in prima per- Calendario degli incontri: Venerdì 12 marzo 2010 Venerdì 19 marzo 2010 Venerdì 9 aprile 2010 Venerdì 16 aprile 2010 Dalle ore 9.00 alle 12.00 presso la Sala Animazione sona dai partecipanti. Banalmente, avendo fatto esperienza di quante informazioni passano solamente stringendo la mano ad una persona, non si può più fare a meno di pensare a quali e quante informazioni vengono trasmesse agli ospiti durante le operazioni di assistenza quotidiana quali l’igiene, il cambio, l’alimentazione. L’obiettivo del percorso è quindi quello di far acquisire maggior consapevolezza ai partecipanti sul potere che hanno le nostre azioni quotidiane, che a forza di farle diventano routine. Sapendo che nessuna azione è neutra, che qualsiasi contatto con l’altro porta degli effetti, che attraverso il canale non verbale passano molte informazioni senza bisogno di esprimerle a voce, ognuno di noi sarà più attento a mettersi in gioco nella relazione, a cogliere il feedback dell’anziano nell’ottica di migliorare la relazione di cura e avvicinarsi a lui con tutto il rispetto e la dignità di cui ogni essere umano ha diritto. La psicologa Sara Lazzarin 14 Marzo-Aprile 2010 IL SERVIZIO CIVILE REGIONALE Bando Anno 2009 La Casa, dopo l’esperienza conclusasi a settembre 2009, ha deciso di partecipare al Bando di Servizio Civile Regionale Volontario – Anno 2009, presentando un altro progetto, dal titolo “La memoria autobiografica come strumento di connessione tra giovani e anziani”. Il lavoro è stato approvato e finanziato dalla Regione Veneto per la figura di un volontario, e, per l’avvio, la struttura sta attendendo la delibera regionale, in modo da poter dare la possibilità ai giovani interessati, di svolgere questa importante e ricca esperienza. Il progetto avrà una durata annuale, con un impegno settimanale di 30 ore, sarà rivolto a ragazzi con un’età compresa tra i 18 e i 28 anni, con richiesta di flessibilità oraria, possibilità di impiego nei giorni festivi ed il rispetto della normativa in materia di privacy e sicurezza. Il progetto propone, al giovane che avrà la possibilità di svolgere il Servizio Civile presso Casa Albergo, di entrare in relazione con l’anziano tramite la stimolazione della memoria autobiografica, la quale raccoglie tutto il bagaglio di esperienze di cui sono in possesso gli ospiti residenti. Una modalità tramite la quale attuare un proficuo scambio di valori, in particolar modo rievocando e condividendo con il volontario quelli di un tempo, diversi rispetto a quelli che emergono dalla società contemporanea. Lo scambio intergenerazionale, inoltre, com’è evidente, sarà alla base di tutto il percorso progettuale, dove il volontario si configurerà come un vero e proprio “stimolatore di relazione”, mantenendo attiva e in “allenamento” la memoria degli anziani, le loro capacità comunicative e la loro voglia di confrontarsi con un’altra generazione. Il giovane poi avrà modo di partecipare a tutte le iniziative ricreativo-culturali della Casa, essendo direttamente coinvolto nella loro organizzazione e partecipando, Pensieri di Ilderosa Guarato Oggi è una giornata fredda. Il sole fa capolino sulle nuvole. La brina che ricopriva il prato si è sciolta, le gazze saltellano in cerca di cibo assieme ai merli. Fra poco inizierà il periodo della vita semplicemente, alla vita quotidiana dell’Istituto. Il Servizio Civile Volontario, quindi, come risorsa per l’Ente, ma anche come fonte di arricchimento non solo personale, ma anche professionale, per colui che andrà a svolgerlo, assumendo capacità applicabili a diversi ambiti riguardanti contesti di tipo sociale, oltre alla possibilità di intraprendere percorsi formativi connessi all’esperienza diretta sul campo. Per conoscere i tempi e i modi per la presentazione delle domande è possibile consultare il sito internet dell’ente www.casalendinara.it dove sarà pubblicato il bando, tramite l’affissione dello stesso sull’albo della struttura, recarsi agli Informagiovani dei comuni limitrofi o leggere l’apposito articolo che sarà pubblicato nella rivista della Casa, nonché tramite campagne sulla stampa locale o conferenze stampa per dar la massima diffusione al progetto. A cura di Maria Rachele Vivarelli Assistente Sociale e Ilaria Valerio Educatrice Professionale e tutto intorno rifiorirà. Gli alberi hanno già messo le gemme le violette fanno capolino nei fossati. Si respira un’aria fresca che sa di primavera. Le giornate si sono allungate, il sole nasce prima e tramonta dopo. I contadini nelle campagne cominciano a potare la vite. Che bella questa festa di luci e colori. 15 Informarsi Insieme Il programma del mese di aprile SABATO 3 APRILE FESTA DELLA S. PASQUA ORE 16.00 PRESSO LA SALA POLIVALENTE “S.CAMERINI”: Concerto di lirica; DOMENICA 11 APRILE GIORNATA DELLA DIVINA MISERCORDIA ORE 16.00 PRESSO SALA M. MILANI FASIOL: POMERIGGIO DI POESIA E MUSICA a cura del poeta Luigino Terazzan e del gruppo “Mandolinisti Lendinaresi”; SABATO 17 APRILE FESTA DEI COMPLEANNI ORE 16.00 PRESSO LA SALA M.MILANI FASIOL; SABATO 24 APRILE ORE 10.30 IN OCCASIONE DELLA FIERA DI S.MARCO: INAUGURAZIONI MOSTRE FOTOGRAFICHE PRESENTAZIONE DEL SOGGIORNO VIOLA ripensato nell’ottica del Master Plan 2 Essepi - Med Associazione per la gestione di un’odontoiatria solidale 16