Sommario Don Luigi ci scrive… pag. 2 Giovanni Paolo II è beato pag. 4 A Roma migliaia di pellegrini hanno pregato per il Papa polacco Si rinnovano i Consigli Pastorali pag. 6 La lettera dell’Arcivescovo che indica tempi e modi per la scelta Quando l’amore fa naufragio pag. 10 Conferenza del Card. Christoph Schönborn Arcivescovo di Vienna Fate questo in memoria di me pag. 16 Una riflessione sull’Eucaristia Proposte estive per i 18enni e i giovani pag. 18 Da Santa Caterina Valfurva alla Liguria, da Madrid al Camerun L’ignorante saccente pag. 22 di Gianfranco Ravasi …Con il dovuto rispetto (4)… pag. 23 di Mario Delpini Per i genitori pag. 24 Pillole di sana educazione “Ho avuto fame…e mi avete dato da mangiare” pag 31 Un paio di sane storielle pag. 32 Diversi ringraziamenti pag. 34 Dall’anagrafe pag. 36 Un po’ di economia… pag. 37 Il sacrista umorista pag. 38 S. Messe pag. 42 1 Don Luigi ci scrive… Carissimi, questo numero del Bollettino vuole avere un’attenzione particolare all’oratorio feriale, che prende il via proprio in questi giorni. Al riguardo vorrei sottolineare alcune considerazioni. Esso costituisce un momento particolare e privilegiato per la crescita individuale e sociale del ragazzo, e umana e cristiana dell’animatore. Però si arriva a questo traguardo solo se si costruisce un clima di intesa comune e di condivisione tra genitori e oratorio. Ciò avviene quando: * il GREST (oratorio feriale) è visto come ambiente educativo e non tanto come un’occasione per parcheggiare i figli; * sono portati avanti insieme da genitori e animatori i valori cristiani ispirati al Vangelo: il senso di Dio e del sacro, la preghiera, il rispetto per l’altro, la stima cordiale e non la paura per chi ha una certa autorità e responsabilità, la predilezione per i piccoli, la fiducia reciproca, ecc.; * quello che conta non è tanto quello che piace al ragazzo, ma quello che vuole Dio: “sia fatta la Tua volontà”, diciamo nel Padre nostro; * la famiglia collabora alle iniziative dell’oratorio e non è lì pronta a “sparare” contro il responsabile o questo o quell’animatore, appena succede qualche malinteso o malaugurato “incidente”. Da parte nostra cercheremo di stare attenti il più possibile, perché sappiamo quanto è facile per i bambini mettersi nei pericoli. E la cosa può succedere all’oratorio come a casa. 2 Purtroppo nel nostro oratorio non abbiamo molti educatori maggiorenni; abbiamo piuttosto adolescenti, non sempre all’altezza della situazione. D’altra parte, tra il non fare nulla e il fare qualcosa, è sempre meglio il poco che il niente. È vero che l’oratorio si è dotato di buona assicurazione per gli infortuni. Ma vorrei che certi genitori non ci mettano in croce, vista l’aria che tira di puntare un po’ troppo il dito contro le istituzioni. Veniamo ora al tema di quest’anno. Lo slogan di quest’anno è “BATTIBALENO”. Cosa vuol dire? Riguarda il “tempo” e il buon uso di esso. Il tempo (come anche la libertà) è un dono meraviglioso, una formidabile opportunità. Lo possiamo usare bene, come anche male! Il nostro sforzo di educatori sarà quello di insegnare ai ragazzi a capire quale stupenda possibilità e ricchezza abbiano nelle loro mani, per passare il loro tempo il meglio possibile. Don Luigi Sito della Parrocchia: www.parrocchiaditabiago.it E-mail della Parrocchia: [email protected] 3 Giovanni Paolo II è beato A Roma migliaia di pellegrini hanno pregato per il Papa polacco A Roma domenica 1° maggio abbiamo visto come un uomo, come la faccia di un singolo uomo, semplicemente forte della sua profonda fede in Dio, abbia acceso la Storia, e ne abbia smosso i cardini. E, cosa ancora più sorprendente, abbia smosso anche il cuore di gente lontana o distratta, suscitando una meravigliata attenzione: chi era quest'uomo, per potere incidere tanto in noi, chi era, perché istintivamente ci fosse caro? Era, semplicemente, uno che così totalmente si è affidato a Cristo che nella sua faccia il volto di Cristo affiorava; prima forse sommesso, e poi col tempo sempre più evidente e acuta e dolorosa anzi, quell'eco, negli ultimi giorni di Giovanni Paolo II, quando dalla sua malattia sembrava crocefisso. Allora anche dentro il rumore del nostro tempo abbiamo riconosciuto in quello straniero un padre. E quando è morto lo abbiamo pianto come un padre, e anche gente che in chiesa non va mai. E domenica piazza San Pietro, gremita di una folla che aveva dormito per strada pur di esserci, ha vibrato di gioia nel fragore del lunghissimo applauso, quando Benedetto XVI ha annunciato: è Beato. Allora ci siamo accorti che la Chiesa può apparentemente invecchiare, e vedere rinsecchire rami un tempo fiorenti, e agli occhi del mondo decadere; e però ogni volta che la santità di un cristiano lascia trasparire in sé il volto di Cristo, tutto ricomincia; e nuovi figli si innamorano di quell'uomo, e lo seguono, e la Chiesa 4 continua. È l'audacia di un Dio che ha voluto incarnarsi, e che ancora sceglie, per essere tra noi, di passare attraverso la povera faccia degli uomini. Attraverso nuovi carismi, e ordini, e movimenti, che un giorno forse invecchieranno, come quelli di cui oggi vediamo le case abbandonate sotto a insegne che vanno sbiadendo. Ma lo straordinario è che i rami si seccano, e però altrove, inaspettata, spunta una gemma nuova. E forse è sempre andata così, e ogni volta la storia è ricominciata. Ogni volta che la faccia di un uomo è limpida e fedele abbastanza da lasciare trasparire quell'altro volto. Qualcosa cui molti non sanno dare un nome; qualcosa, o meglio qualcuno. Duemila anni di Chiesa, e quella gioia viva, domenica, in san Pietro. Ancora una volta. E chissà, ci siamo chiesti tra la folla immensa, se un altro come lui non percorre già forse queste strade, stamattina; ragazzo, bambino magari, a tutti sconosciuto, forse un santo è qui, inconsapevole, in cammino. Marina Corradi (da Avvenire del 3 maggio 2011) 5 Si rinnovano i Consigli Pastorali La lettera dell’Arcivescovo che indica tempi e modi per la scelta Carissimi, il recente completamento della visita pastorale della diocesi, svoltasi su base decanale e indetta il 18 aprile 2007, mi ha consentito di incontrare le numerose comunità cristiane della Chiesa ambrosiana e in particolare, nell’ambito di questa esperienza, mi ha offerto la possibilità di dialogare con i consigli pastorali decanali e i consigli parrocchiali (pastorale e degli affari economici) costituiti nel 2006. Sono state occasioni molto diverse tra loro, come diverso è il volto dei decanati e delle parrocchie della diocesi, ma quello che ho potuto sempre riconoscere e apprezzare è l’esistenza di un gran numero fedeli, disponibili a spendersi per mettersi al servizio del cammino delle loro comunità cristiane. In prossimità del compiersi del mandato di questi organismi di corresponsabilità ecclesiale sento pertanto vivo il desiderio di ringraziare tutti quelli che in questi anni si sono impegnati con generosità, magari affrontando qualche fatica e qualche momento di delusione, nell’impegno per favorire la maturazione di uno stile sempre più autentico di comunione, collaborazione e corresponsabilità. Alla 6 gratitudine si associa il desiderio che il prossimo rinnovo dei consigli rappresenti non solo il fedele prosieguo di un percorso avviato, ma l’occasione per un vero e proprio rilancio dell’esperienza del consigliare per un discernimento ecclesiale, che sappia affrontare con rinnovata fiducia le sfide sempre nuove poste alla Chiesa. Tra gli aspetti di novità che caratterizzano il prossimo appuntamento vi è il ruolo acquisito in questi anni dal decanato alla luce, tra l’altro, della visita pastorale e della stesura della carta di comunione per la missione. Pertanto, oltre a riesprimere il desiderio già manifestato in occasione del precedente rinnovo, nella mia lettera del 29 giugno 2006, perché in tutti i decanati sia finalmente costituito il consiglio pastorale decanale, chiedo che questo organismo sia sempre più valorizzato come punto di riferimento per l’assunzione delle principali scelte a livello decanale. A questo proposito rimando anche ad alcune indicazioni presenti nel nuovo direttorio, che conferiscono al consiglio pastorale decanale nuove competenze. Un altro ambito di rilevante novità del prossimo rinnovo dei consigli è la presenza ormai consolidata di numerose comunità pastorali: dalle 18 esistenti nel 2006, anno di avvio di questa nuova forma di presenza pastorale sul territorio, si è giunti infatti ora a 184 comunità pastorali. Le indicazioni date dal direttorio per l’elezione unitaria dei consigli pastorali di comunità pastorale e per la designazione dei consigli per gli affari economici di comunità pastorale, costituiscono in questo senso non solo un necessario aggiornamento normativo, ma un’occasione da non perdere per una comprensione più viva dell’identità stessa delle comunità pastorali, che si presti anche ad essere accolta e riconosciuta da tutti i fedeli. Il principale elemento di novità che si pone all’attenzione dei nuovi consigli che verranno costituiti è tuttavia un altro e riguarda un aspetto su cui più volte sono ritornato nelle lettere inviate a conclusione della visita pastorale decanale: la necessità di crescere in quella comunione ecclesiale che, se vissuta con autenticità, diventa per ciò stesso missionaria. Come afferma l’esortazione apostolica postsinodale Verbum 7 Domini (n. 94) infatti, «la Chiesa, come mistero di comunione, è [dunque] tutta missionaria e ciascuno, nel suo proprio stato di vita, è chiamato a dare un contributo incisivo all’annuncio cristiano» e l’analisi compita dai padri sinodali e accolta dal Papa porta a concludere che, nel contesto attuale «questa consapevolezza deve essere ridestata in ogni famiglia, parrocchia, comunità, associazione e movimento ecclesiale». La preparazione al rinnovo degli organismi di corresponsabilità, l’individuazione dei candidati, la presentazione alle comunità cristiane del significato del momento dell’elezione (che coinvolge un ampio numero di fedeli in una significativa esperienza ecclesiale) e i criteri adottati per l’effettuazione delle designazioni previste, dovranno essere pertanto momenti intrisi di attenzione a quella dinamica comunionale e missionaria di cui tutti i fedeli, sacerdoti, consacrati e laici devono sentirsi responsabili. I nuovi consiglieri, a partire da una corretta comprensione dell’identità della Chiesa e dall’ascolto della Parola di Dio, saranno così chiamati a costruire insieme un volto di comunità cristiana che sia capace di scelte nuove e coraggiose, capaci di affrontare le esigenze dell’annuncio evangelico e sostenute dalla consapevolezza dell’indefettibile vicinanza del Signore. É in questo spirito che stabilisco per il prossimo 16 ottobre 2011 (dedicazione del Duomo di Milano, Chiesa madre di tutti i fedeli ambrosiani) le elezioni in ogni parrocchia e in ogni comunità pastorale per la costituzione dei nuovi consigli pastorali parrocchiali e di comunità pastorale. Da quella data fino alla I domenica di Avvento (13 novembre 2011) intercorre il periodo utile per la costituzione e per la presentazione ai fedeli dei consigli pastorali e dei consigli per gli affari economici rinnovati. La costituzione dei nuovi consigli pastorali decanali dovrà avvenire entro un arco di tempo più ampio, che giunge sino alla I domenica di Quaresima (26 febbraio 2012), così da favorire una più attenta e accurata scelta dei nuovi consiglieri. Per gli adempimenti relativi alla costituzione dei consigli pastorali parrocchiali e di comunità pastorale e dei consigli per gli affari economici parrocchiali e di comunità pastorale valgono le norme del 8 Direttorio per i consigli parrocchiali e di comunità pastorale, mentre per quanto concerne la costituzione dei consigli pastorali decanali valgono le norme del Direttorio per i consigli pastorali decanali. Affido a S. Carlo il prossimo rinnovo degli organismi di corresponsabilità ecclesiale perché, secondo l’auspicio espresso da Papa Benedetto XVI nella lettera Lumen Caritatis (n. 1), il Suo esempio «ci sproni a partire sempre da un serio impegno di conversione personale e comunitaria, a trasformare i cuori» e i cuori trasformati potranno essere il vero segreto della fecondità dei nuovi consigli, per il cammino presente e futuro della Chiesa ambrosiana. Dionigi Card. Tettamanzi 9 Quando l’amore fa naufragio Conferenza del Card. Christoph Schönborn Arcivescovo di Vienna Uno dei problemi che mi assilla e che assilla la Chiesa di oggi è quello dei divorziati-risposati. Si tratta spesso di cuori lacerati che hanno voluto ricostruire una vita, con un po' più di affetto di prima. Io stesso vengo da una nucleo familiare andato a pezzi. I miei genitori, il conte Hugo-Damian von Schönborn e la baronessa Eleonore Ottilie Hilda Maria von Doblhoff, hanno divorziato quando avevo tredici anni. Si sono conosciuti durante la guerra: mio padre era al fronte e provava questo desiderio del tutto comprensibile di avere qualcuno a casa mentre si trovava a Stalingrado. Dopo la guerra, è diventato chiaro molto presto che quella unione era stata la fiamma dio un momento e non aveva basi solide; tuttavia sono stati insieme per 14 anni. Posso dunque parlare di questa realtà che ho sperimentato sulla mia carne; realtà che, del resto, è molto diffusa oggi. Per prima cosa invito tutti a uno sguardo di misericordia. Ho avuto recentemente una lunga conversazione con un signore che è al suo quarto matrimonio e ha dei figli dei primi tre matrimoni. Il quarto matrimonio è finalmente un matrimonio riuscito, visto che sono insieme da diciassette anni e lui da qualche anno ha scoperto la fede. È felice di aver scoperto la fede nella sua vita, ma ha dietro di sé il fallimento dei primi tre matrimoni. Che fare con questa persona che, finalmente, scopre la fede ed è pienamente integrata nella parrocchia? Ora chiede: «Adesso che sono diventato credente, posso partecipare pienamente alla vita della Chiesa ricevendo i sacramenti? ». 10 Credo che per prima cosa dobbiamo renderci conto che le famiglie ancora unite e credenti, nella nostra società, siano piuttosto l'eccezione che il caso normale. A Vienna, più del sessanta per cento dei matrimoni finisce con un divorzio e nuovi matrimoni; e ormai non si conta più il numero di persone che semplicemente convivono insieme, senza matrimonio. Il numero dei matrimoni religiosi è diminuito in modo drastico. Così anche in Francia, grazie ai PACS, esiste il matrimonio light. I PACS (Pacte Civil de Solidarité) sono una forma di unione civile, legalmente riconosciuta, tra due persone che, pur non contraendo il matrimonio tradizionale, prevedono un accordo, volto a regolamentare i loro rapporti. I giovani di oggi non sono educati al senso della responsabilità, sono insicuri, fragili e piuttosto immaturi, per cui scelgono un matrimonio più leggero, perché hanno paura del peso del matrimonio, dei suoi obblighi e di un eventuale fallimento. Il nostro atteggiamento nei confronti di queste persone deve essere non di giudizio, ma di compassione. Non dimentichiamolo: a volte c'è molta generosità in queste famiglie ricomposte; una generosità simile a quella che c’è nelle nostre buone famiglie che tengono duro. COME VIVERE QUESTA SITUAZIONE? Nella nostra diocesi di Vienna ho elaborato un programma in sei punti, su come accompagnare spiritualmente, cristianamente e umanamente, le coppie di divorziati-risposati. È una sorta di griglia di lettura, un passo su un percorso che può condurre a una vera conversione, a un vero rinnovamento della vita di fede. 1) Le prime vittime dei divorzi sono i figli Lo sguardo di Gesù è sui poveri e sui piccoli. Chi sono i veri “poveri” in questa situazione di patchwork families? 11 Non sono certo i risposati, coloro che hanno trovato un nuovo partner; umanamente parlando, al di fuori delle regole della Chiesa, essi sono già in una situazione in cui «si rifanno». A coloro che gridano forte: «La Chiesa è dura verso i divorziatirisposati », io dico sempre: «No! La Chiesa ha compassione dei figli ». Dov'è la lobby, il gruppo di pressione in favore dei figli di divorziati? Dov'è la voce dell'opinione pubblica determinata a dire: «Le prime vittime sono i figli? ». Essi hanno un papà e una mamma, e poi, d'improvviso, hanno uno «zio », una «zia», l'amica di papà, l'amico della mamma. E quante volte i divorziati fanno ricadere il peso dei loro conflitti matrimoniali sulle spalle dei figli? Ritengo che il grido forte di Cristo e della Chiesa è: «Non fate pesare sui figli i vostri conflitti. I figli non devono diventare ostaggi delle vostre discussioni e delle vostre liti. Se ne fate degli ostaggi, è un crimine contro le anime dei piccoli». Dove è l’amore verso i figli? Dunque, la mia prima domanda ai divorziati-risposati è questa: «Qual è la situazione dei vostri figli? Li avete fatti soffrire a causa dei vostri conflitti? Quale danno avete causato loro? Avete chiesto perdono a Dio e ai figli per i danni che avete loro causato?». Io stesso ho provato e sofferto sulla mia pelle la tragedia di essere figlio di divorziati! 2) Il divorzio crea delle solitudini Cosa succede a coloro che restano tagliati fuori, che non trovano più un altro/a partner? Quando si divorzia, quante donne, ma anche quanti uomini, sono rimasti «tagliati fuori» perché il loro partner li ha mollati? Forse nella vostra vita avete incontrato dei barboni, uomini e donne della strada, soprattutto uomini. Se chiedete loro come sono arrivati a quel punto, la risposta segue quasi sempre lo stesso schema: un divorzio! Devono lasciare la casa, non hanno un appartamento, devono pagare gli alimenti ai figli, non ci riescono, sono scombinati perché si ritrovano senza casa, cominciano a bere, se non l'hanno già fatto prima: è il tracollo verso la vita da barbone. Quante donne vivono nella solitudine perché il marito le 12 ha lasciate per prenderne una più giovane? La nostra società è piena della solitudine di coloro che sono rimasti «piantati », vittime di un divorzio. Chi ne parla? Il Vangelo è sempre dalla parte dei più deboli, dei piccoli, e quindi noi dovremmo farci i rappresentanti, la lobby, i difensori di questi poveri che rimangono da soli, che non trovano più un partner. Si dice che la Chiesa è senza misericordia nei confronti dei divorziatirisposati? Molto spesso, è il divorzio a rivelarsi un' opera terribile di distruzione, anche da un punto di vista economico. Ci sono studi appassionanti sulle drammatiche conseguenze economiche dei divorzi. Quante piccole imprese sono saltate insieme al nucleo familiare che stava dietro? No! La Chiesa non è senza misericordia quando guarda i figli vittime, i partner vittime. Cosa vuol dire accedere ai sacramenti se rimane tutta questa sofferenza senza riconciliazione, senza almeno uno sforzo di riconciliazione? 3) Lo sforzo verso la riconciliazione Nelle storie di divorzio c’è sempre una consapevolezza di colpa. I partner hanno almeno fatto uno sforzo per arrivare al perdono reciproco, o almeno a un inizio di perdono, e anche solo per far cessare la guerra? Come costruire una nuova relazione, una nuova unione sull'odio che rimane dal primo matrimonio? Un odio spesso feroce? 4) La stima per i coniugi che invece sono rimasti uniti e fedeli Nelle nostre comunità abbiamo famiglie, matrimoni che reggono eroicamente, contro venti e tempeste, perché i coniugi si sono promessi fedeltà, credendo nel Sacramento. Si parla spesso dei «poveri divorziati-risposati». È vero che dobbiamo avere compassione per questi ultimi, ma attenzione: non dimentichiamo l'incoraggiamento, la riconoscenza, la gratitudine per i matrimoni che 13 tengono duro, perché lo fanno nella fede. Se mettessimo più in risalto le persone che, eroicamente, tengono alla fedeltà del loro matrimonio e danno un esempio di quella che è la fedeltà di Dio nei nostri confronti, questo incoraggerebbe i giovani a non mollare subito, fin dalla prima difficoltà, e i meno giovani a tener duro. Occorre dare rilievo a coloro che rimangono fedeli alle promesse del matrimonio. Come sarebbe bello osservate questa o quella coppia che vedete nella nostra comunità, nella nostra parrocchia, che tiene duro nonostante tutte le difficoltà! 5) Ogni situazione matrimoniale difficile è un caso a sé Non ci sono regole chiare relative ai divorziati-risposati. Bisogna valutare ogni situazione da vicino. Lo so che è molto difficile e non ci sono regole chiare; o piuttosto, c'è la regola di Gesù, del Vangelo: ed è molto chiara. Un giorno ero in visita in una parrocchia e un signore mi si è rivolto in modo molto aggressivo: «Perché la Chiesa è così dura? Essa manca di misericordia verso i divorziati-risposati », Gli ho risposto: «Caro amico, la Chiesa vorrebbe davvero avere una soluzione al problema. Ma un certo Gesù di Nazaret ha detto certe parole in proposito!». E a quel punto gli ho semplicemente citato la parola di Gesù: «Chiunque ripudia la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; chi sposa una donna ripudiata dal marito, commette adulterio» (Lc 16,18; Mc 10,11; Mt 19,9). L'uomo è impallidito ed è rimasto in silenzio. Quella parola l'aveva toccato direttamente al cuore e allora è qui che entra in gioco la misericordia di Dio: essa fa presa solo sulla verità. Nella menzogna, la misericordia non può nulla. Finché si continua ad accusare gli altri, la misericordia di Dio non può nulla. 6) Costruire un cammino di fede Conosco dei divorziati risposati che accettano questa situazione di non potersi confessare né comunicare, per fedeltà all'insegnamento della pa14 rola di Gesù. Ho sott’occhio il bell'esempio di una famiglia di contadini della nostra diocesi di Vienna che conosco bene: si tratta di una coppia di divorziati-risposati, con otto figli. I genitori non si accostano mai ai sacramenti, ma i figli, quando fanno la comunione, dicono: «Mamma, oggi ci vado io per te». Quando ho chiesto loro: «Non avete nostalgia di ricevere la comunione?», la madre mi ha risposto: «Certo, una grande nostalgia! Ma quando la gente della parrocchia mi dice che oggi la Chiesa è più liberale e che anch'io potrei comunicarmi, rispondo: "Occupatevi piuttosto di coloro che potrebbero comunicarsi e non lo fanno, e lasciatemi in pace"». Sono esempi eroici, e credo sia importante incoraggiarli nel loro cammino, che è una benedizione per la Chiesa. Ma ci sono anche quelli che non arrivano a una comprensione così profonda. Spesso soffrono profondamente sapendosi esclusi dai sacramenti. Allora le domande si fanno pressanti, gli appelli insistenti. La Chiesa cattolica rimane legata fedelmente all'unicità del matrimonio. La sua indissolubilità ha un tale valore per il mondo, per la famiglia, per i figli e per la coppia che bisogna rimanere attaccati e fedeli alla parola di Gesù: «Quello che Dio ha unito, l'uomo non lo separi». Non sono in grado di darvi soluzioni o ricette per questi numerosi casi di divorzio e di nuovo matrimonio. Ma vi raccomando questi sei punti come percorso di conversione e di riconciliazione. E questo invito alla conversione, riguarda tutti noi. Di fronte a coloro il cui matrimonio è fallito, la parola di Gesù deve guidarci: «Chi di voi è senza peccato, scagli la prima pietra» (Gv 8,7). 15 Fate questo in memoria di me Una riflessione sull’Eucaristia L’Eucaristia è il punto focale dell’unità della Chiesa, è l’invito, rivolto all’intera umanità, ad essere una cosa sola in Dio e con Dio; tuttavia nei secoli si è rivelata un segno di contraddizione. Lo denunciava già l’apostolo Paolo nelle sue lettere alle prime comunità cristiane (1 Cor 11,18-19.26-28): “Sento dire che, quando vi radunate in assemblea, vi sono divisioni tra voi, e in parte lo credo. È necessario infatti che avvengano divisioni tra voi, perché si manifestino quelli che sono i veri credenti in mezzo a voi. Ogni volta infatti che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore finché egli venga. Perciò chiunque in modo indegno mangia il pane o beve il calice del Signore, sarà reo del corpo e del sangue del Signore. Ciascuno, pertanto, esamini se stesso e poi mangi di questo pane e beva di questo calice”. Basta leggere alcuni passi del documento vaticano del 2004 Redemptionis sacramentu per comprendere quanto le denunce paoline siano, purtroppo, ancora molto attuali. E’ perciò necessario intervenire per chiarire e risolvere eventuali abusi, ma è prioritario fermarsi a contemplare la bellezza del Mistero di Gesù Eucaristia, perché è solo attraverso tale contemplazione che il Mistero acquista il suo significato profondo: prima di essere una serie di norme liturgiche e di verità teologiche, l’Eucaristia è una Presenza da amare, una vita da vivere, un dono da portare. La presenza di Cristo nell’Eucaristia diventa Presenza da amare nell’atto dell’adorare. Per poter comprendere pienamente l’Eucaristia, non può mancare l’adorazione: se con la comunione Cristo ci assimila a sé, nell’adorazione diventiamo consapevoli di essere immersi in una realtà che ci supera, di essere parte di un legame che supera qualsiasi legame terreno, perché è fondato nei cieli. 16 L’Eucaristia è vita da vivere: non può essere soltanto la soddisfazione di un precetto, la realizzazione di un rito privo di valore per le scelte della vita quotidiana. Ricevere Cristo è lasciarsi trasformare in Lui, in membra del suo Corpo, in parte della sua Chiesa. Chi si comunica deve schierarsi dalla parte di Dio e adottare uno stile di vita eucaristico; perciò, se è vero che non siamo noi ad assimilare Cristo, ma è Lui ad assimilare noi, è anche vero che chi mangia di Lui deve vivere per Lui, deve fare frutti degni di conversione. L’Eucarestia è un dono da portare: il Sacramento dell’Amore per eccellenza non può che spingere all’amore per gli altri. L’Eucaristia non è un dono che si può tenere per sé, è come un fuoco che accende il cuore e spinge alla missione. Come per i discepoli di Emmaus, che proprio dall’incontro con Cristo ritrovarono lo slancio della fede e dell’annuncio missionario. Senza Cristo, senza Eucaristia, noi siamo impauriti e chiusi, persi nei nostri pensieri e timorosi perché nascosti dietro difese troppo deboli; l’Eucaristia ci si presenta sottoforma di pane, eppure è il cibo dei forti, capace di ridare slancio, coraggio e prospettiva ai nostri orizzonti limitati. Quando arranchiamo il passo e ci ritroviamo svuotati e a pugni chiusi, ecco che Cristo si fa presente e scocca l’ora della speranza, si aprono nella vita nuove strade dove Egli si rivela ancora, per tutti, come Via, Verità e Vita. Clara Giussani 17 Proposte estive per i 18enni e i giovani Da Santa Caterina Valfurva alla Liguria, da Madrid al Camerun L'estate è per i giovani un'occasione favorevole per gustare la bellezza dello stare insieme al di là delle fatiche e delle preoccupazioni che scandiscono gli impegni dell'anno tra gli studi e il lavoro. Il tempo estivo può diventare un tempo prezioso per vivere esperienze qualificate di preghiera, di carità e di solidarietà; si possono accostare realtà significative e contesti diversi in Italia e all'estero. Per questo motivo la Pastorale Giovanile diocesana per i ragazzi, gli adolescenti e i giovani avanza direttamente alcune proposte e ne promuove altre a cura dei diversi soggetti pastorali che operano nella Diocesi. Servizio Giovani di Pastorale Giovanile XXVI GMG di Madrid Dal 16-21 agosto 2011 (e dal 12 al 15 agosto) Madrid (e Barcellona) Azione Cattolica Ambrosiana Tutte le proposte per i 18/19enni e i giovani a cura dell'AC Da giugno a settembre 2011 Luoghi vari. Per info www.azioecattolicamilano.it 18 Benvenuto al Sud! Abbattiamo il muro del pregiudizio http://www.azionecattolicamilano.it/index.php?option=com_content&view=article&id=1059:sett imana-formativa-itinerante&catid=24:giovani&Itemid=14 dal 6 al 14 agosto Settimana itinerante tra Campania e Calabria per tutti giovani, con la collaborazione della Scuola diocesana di Fromazione SocioPolitica Date a Cesare Across the countries: viaggio in Camerun dal 2 al 23 agosto Proposta in edizione limitata offerta dall'Azione Cattolica in collaborazione con il COE: un viaggio indimenticabile per conoscere il Camerun in tutti i suoi aspetti. Liguria 17-23 Giugno Tanti studenti, una settimana di viaggio in Liguria all'insegna dell'avventura per spiriti carichi di curiosità! Campo di Lavoro 26 agosto - 1 settembre Tanti studenti, uno "sporco lavoro" da portare a termine, un progetto di solidarietà da sostenere...Aggratis 18-19ENNI Santa Caterina Valfurva 23-30 Luglio Una settimana insieme, nell'ascolto della Parola, nell'incontro con grandi testimoni del nostro tempo e nel confronto reciproco su un grande tema come quello della carità... Piccoli Fratelli e Piccole Sorelle del Vangelo Lasciarsi interrogare dalla Parola di Dio Dal 31 luglio al 7 agosto 2011 - Spello (Pg) Per giovani (uomini e donne) dai 18 ai 35 anni Ti interroghi sul tuo “progetto di vita”? 19 Vuoi dare un nome agli interrogativi che porti dentro di te? Vivremo momenti di condivisione preghiera silenzio lavoro in un clima di semplicità e di fraternità Per informazioni rivolgersi a: -Nadia, piccola sorella del Vangelo di Charles de Foucauld: tel. 0444.248171 - e-mail [email protected] - Piccoli fratelli del Vangelo di Charles de Foucauld: tel. e fax 0742.652719 – e-mail [email protected] Suore Apostoline Nelle tue mani è la mia vita 18-21 agosto 2011 Castel Gandolfo - Roma per i giovani che desiderano prendere sul serio la vita e darsi del tempo per ascoltare il DONO che in essa è custodito! Nelle Tue mani è la mia vita! Per "colorare" la tua vita e le tue scelte secondo il disegno di Dio... CAMPO VOCAZIONALE per giovani dai 18 ai 30 anni contattare: Suore Apostoline sr. Francesca, Maria Francesca, Federica Via Mole 3 - 00040 CASTEL GANDOLFO/RM tel. 06.93.20.356 e-mail: [email protected] Oftal Pellegrinaggi a Lourdes Da giugno a settembre 2011 L'O.F.T.A.L. - Opera Federativa Trasporto Ammalati a Lourdes - è un'Associazione ecclesiale che si propone di accompagnare gli ammalati in un cammino di pellegrinaggio al Santuario di Lourdes e di seguirli, 20 poi, nella loro vita quotidiana con visite domiciliari o durante i ricoveri in ospedale o in case di cura. L'Opera offre, durante l'anno, un breve itinerario formativo, sia tecnico che spirituale, per i volontari (Dame, Barellieri, Infermieri e Medici), con un'attenzione privilegiata ai giovani, perché siano sempre preparati e siano capaci di testimoniare un'autentica carità cristiana nel servizio ai malati e ai pellegrini. Pellegrinaggi a Lourdes 2011: 19-25 giugno, 6-12 agosto, 14-20 settembre Per iscrizioni e informazioni: O.F.T.A.L. Via S. Antonio, 5 - 20122 Milano Tel. 02 58316255 Responsabile giovani OFTAL: Duvia Vittorio [email protected] - www.oftalmilano.it 21 L’ignorante saccente di Gianfranco Ravasi Si parla volentieri di ciò che si ignora. Spesso gli uomini parlano benissimo di cose che non conoscono. Prima scena. Sono in attesa in un aeroporto: uno schermo gigante trasmette un dibattito tra due “esperti” e il discorso sta scivolando verso un tema di natura religiosa. Aguzzo orecchi e attenzione e rimango impressionato da due diverse sensazioni: la chiara incompetenza in materia dei due e l’altrettanto chiara fermezza e sicurezza nell’asseverare senza la minima ombra di esitazione. Seconda scena. Questa volta in treno: nonostante gli appelli alla moderazione dei cellulari, ormai l’italiano medio viaggia e vive con un telefonino incorporato al padiglione auricolare. Sento un signore che spiega a un interlocutore l’attuale situazione socio-politica. Ecco un altro maestro di saccenteria ignorante. Ma non ridiamo troppo. La verità che ho sopra espresso con due famose battute – la prima è dello scrittore francese Paul Valéry (1871-1945) e la seconda è di Voltaire – non di rado contribuiamo un po’ tutti a dimostrarla attraverso la nostra piccola o grande arroganza, oppure attraverso l’approssimazione negli studi, la superficialità nella preparazione, l’inesperienza e l’ignoranza, coniugata però alla presunzione saccente. La più pericolosa sorta di stupidità è, infatti, quella di chi si crede sapiente e acuto. Egli veleggia, senza timore del ridicolo, con grande prosopopea, lanciando giudizi, offrendo consigli, dispensando analisi. E, attorno, molti o tacciono o condividono. Il vero conoscere, infatti, si raggiunge solo nella paziente, rigorosa e faticosa ricerca: è un’ascesi della mente e dell’anima (e persino del corpo). 22 …Con il dovuto rispetto (4)… di Mario Delpini “Non tocchi le Messe. Si è sempre fatto così!”, insorge la Piera alla proposta di Don Sergio. “Guardi, signora Piera, che gli orari sono stati cambiati nel 2000, nel 1996 e forse i suoi nonni andavano a Messa alle 6. E c’erano il doppio dei preti e il doppio dei praticanti”, replica pazientemente don Sergio. “Sarà – ribadisce la Piera – ma non si può cambiare adesso”. “Eh sì, padre, è un grande dolore, ma dobbiamo rassegnarci. E’ la volontà di Dio. Come dice il Vangelo: non cade foglia che Dio non voglia”, si confida la Giovanna in lutto per il marito. “Guardi, signora Giovanna, che quella frase non c’è nel Vangelo. Gesù insegna che Dio vuole la vita e non la morte. Dio vuole la gioia e la salvezza di tutti!”, cerca di correggere don Sergio. “Sì sì – dice quell’anima devota – accettiamo la volontà di Dio!”. “E con tutti i preti che ci sono in Vaticano, possibile che non ce ne sia uno per i nostri giovani?”, protesta il signor Pio. “Guardi che i preti del Vaticano fanno il loro lavoro e non sono a disposizione delle diocesi”, rettifica don Sergio. “Beh, però là ce ne sono tanti”, si conferma nella sua tesi il signor Pio. Don Sergio deve spesso arrendersi: “Ah, la perentoria certezza dell’ignoranza!”. 1) 23 Per i genitori Pillole di sana educazione "La cosa più importante che un uomo possa fare per i suoi figli, è amare la loro madre". (Winston Churchill) Vogliamo candidarlo alla riuscita? Non facciamolo crescere col sedere nel burro! Troppa confidenza abbassa la riverenza. I genitori hanno diritto alla stessa cortesia che dimostro con gli amici. Quindi li saluto quando esco e quando rientro a casa. "Se continuate a ripetere che le cose andranno male, avrete la possibilità di scoprirvi profeti” (Isaac Singer) Lasciar correre perché è piccolo, è uno sbaglio da cartellino rosso. "È più facile formare un bambino che raddrizzare un uomo". (Don Bosco) Parole da gettare nel fiume in piena: "Stupido…Cretino… Non ne indovini mai una… Saper parlare è un dono di molti. Saper tacere è saggezza di pochi. "Saper ascoltare è generosità di pochissimi. " (Jean Piaget) Tutte le volte che fate al figlio una cosa che lui può fare da solo, gli rubate un pezzo di vita" (Jean Piaget) Ottima strategia: a parole lorde (cioè sporche), orecchie sorde! Non devo accorgermi solo quando la minestra è salata, ma anche quando è buona, per dire “GRAZIE”. I genitori “patentati” sono come Dio: Dio non ci ama perché siamo buoni, ma ci ama perché lo possiamo diventare. 24 "Io sono nato perché papà è mamma si sono voluti bene. Quando incominciano a litigare, sto male". (Carlo, 6 anni). "A tavola papà sgrida sempre la mamma perché la bistecca è troppo dura. Io ci sto male, perché le grida di papà mi rovinano la digestione". (Alessandro, 9 anni) "Non puntate ad avere il bambino che piacerebbe a voi. Abbiate rispetto per ciò che il bambino è." (Bruno Bettelheim) Quanto più si alza il tono della voce, tanto più si abbassa la forza della ragione. "L'animo del bambino è un territorio nel quale gli angeli esiterebbero a posare il piedi". (Gregory Bateson) I baci sono magici: guariscono ginocchia sbucciate e riscaldano i cuori. Se i figli ci sentono dire "Grazie", anche a loro verrà naturale dirlo. Figli, scusateci se vi abbiamo dato più vitamine che idee! Ogni amore seminato, fiorirà! Seminiamo dappertutto immoralità e poi ci scandalizziamo quando i ragazzi compiono nefandezze, magari dicendo che sono “ragazzate”! Siamo come quel vecchietto che dava la colpa allo specchio perché gli mostrava una faccia che non era più come quella di una volta. Ancor oggi si incontrano meravigliosi ragazzi educati. Vengono tutti da quelle famiglie nelle quali, se si predica acqua, si beve acqua; se si predica vino, si beve vino. Urlare è quasi sempre inutile. È fare come quegli automobilisti che credono di sciogliere il traffico strombazzando il clacson. I genitori formano i figli come fa il mare con i continenti: ritirandosi lentamente. "Papà vorrei che, quando mamma ti chiede qualcosa, tu non faccia finta di non sentire". (Lucia, 9 anni) Ci preoccupiamo tanto di dare ai figli quello che non abbiamo avuto noi, 25 e tralasciamo di dare quello che invece abbiamo avuto: valori, educazione, rispetto, fede, capacità di tacere, di soffrire in silenzio, di perseverare,… Ottima ricetta: qualche volta devo scrivere sulla bocca: "Chiusa per nervi". Ecco qual è il complesso di Mastro Lindo: capire che il bambino vale molto di più del pavimento pulito! “Quattro cose non si possono più riprendere: una pietra lanciata, una parola detta, un'occasione perduta e il tempo perso”. (Proverbio africano) Anche dai figli i genitori possono avere buoni consigli. "Non siamo genitori perché abbiamo generato figli, ma perché educhiamo i figli che abbiamo generato". (Marthin Luther King) Il vero papà non aspetta che il campionato di calcio sia finito per aiutare la moglie e per pensare ai figli. "Quando alla sera torna a casa il mio papà, mi sembra di essere in vacanza". (Paola, 7 anni) Le cose si fabbricano, gli animali si allevano, gli uomini si educano! • Marito innamorato sa fare anche il bucato. • Se il padre fa carnevale, ai figli tocca fare quaresima. (Proverbi italiani) Quanto più presto lo tratteremo da uomo, tanto più presto lo diventerà. Prima di spendere dieci euro, bisogna imparare come si guadagnano! Inventiamo un motivo per essere felici, almeno un quarto d’ora al giorno. Chi dà i vizi, li dovrà poi mantenere. II rimprovero è perfetto, se incoraggia chi è corretto. È meglio un fascio di cento euro in meno, che lo sfascio della famiglia. 26 "Senza valori profondi, la corsa al successo può essere una bolla di sapone o una nicchia pericolosa, come dimostra il terribile fenomeno dei suicidi degli adolescenti". (Benjamin Spock) Mamma, nel mese della tua Festa, ti chiedo troppo, se ti prego di correre di meno e di amare di più? "Nei primissimi anni dell'infanzia il bambino impara 1'80% di quanto gli servirà nella vita". (Mario Lodi) “Mamma, tieni sempre la pazienza nella borsetta, così non la perdi!” (Tatiana 12 anni) Diciamogli più spesso: "Perché io sono tuo padre, io sono tua madre, e sono responsabile di te". È una ragione più che sufficiente. Lascio che siano le oche a galleggiare in certi canali televisivi! "Una mamma felice è come il miele per il bambino". (Sigmund Freud) Api senza regina, alveare in rovina. Vi sono adulti che si attaccano al collo della bottiglia perché, da piccoli, non hanno potuto attaccarsi a quello della mamma. “Cento uomini possono anche fare un accampamento, ma per fare una casa basta una sola mamma”. (Proverbio cinese) "In tutto il mondo non ho mai trovato un bambino che, alla sera, non sia contento di sentirsi raccontare una favola". (Daniel Pennach) Per aiutare il figlio a crescere non c’è cosa migliore di affidargli una responsabilità e fargli capire che contiamo su di lui. Chi non trasmette valori, non insegna a vivere, ma a suicidarsi. Rimorchiato fa rima con imbranato. Il bambino nasce persona. Tante volte lo facciamo diventare un burattino. È il contrario della favola di Pinocchio. E se dedicassimo ogni settimana una sera a guardarci,a parlarci,ad amarci? 27 Fatelo faticare un po'. Vi accorgerete d'aver messo al mondo un vincitore. Per il mondo i genitori possono essere niente, ma per il bambino sono il mondo. Viziare il figlio è vendergli illusioni. La vita non è una crociera, non è una montagna di zucchero filato, un lecca lecca continuo. “Nascondere la conoscenza di Dio ad un bambino è il più grave reato pedagogico che un educatore possa commettere” (Antonio Ribaldi) "In certi casi può essere spaventoso, ma il nostro destino è nelle mani dei genitori. Noi siamo, tutti quanti, il prodotto di coloro che ci hanno amati, oppure ci hanno viziati". (John Powell, fondatore degli Scout) È tempo di rimettere in circolazione queste parole: "dovere", "sacrificio", "rispetto", "responsabilità". Parole poco gradite, ma che formano grandi personalità e non burattini. Se i compiti vanno storti, la colpa non è della penna che non è diritta! "Un cavallo non domato diventa restìo, un figlio lasciato a se stesso diventa sventato" (Siracide 30,8) "II non complessato di oggi è il bimbo che incoraggiavamo ieri; l'uomo che respira amore e bellezza è il bimbo che viveva nella gioia anche ieri". (Bertrand Russell) È infinitamente più educativo convincere che farsi ubbidire. Le parolacce sono come il raglio di un asino nel bel mezzo di un concerto. Dare tutto al figlio significa prepararlo a non gustare più niente. Dice il proverbio: "II passero ubriaco trova amare persino le ciliegie". Il bambino ha bisogno di sapere che vi sono tante forze buone che lo amano, lo proteggono, lo riscaldano sotto le loro ali. Ha bisogno di sentir parlare del suo Angelo custode. Un sorriso fatto ai vivi è meglio di uno fontana di lacrime sulle tombe dei morti. 28 È sempre uno sbaglio volere la frittata più grande della padella! Non lasciamoci intrappolare dalla sindrome di Mozart che a cinque anni già componeva! La preghiera non è un gargarismo di parole, non è un guasto senile o un trucco psicologico. La preghiera è una vera e propria energia. Certo è che se le famiglie pregassero di più, si ammalerebbero di meno! Se Dio ci ha dato due orecchie ed una bocca sola, per giunta con una saracinesca (labbra) e una inferriata (denti), è per dirci che dobbiamo ascoltare il doppio e parlare la metà. Dio è intelligente: più che guardare la carrozzeria, guarda il motore(cuore). A chi ha sete, basta dare una tazza, non il mare! II lavoro dei genitori raramente fa 'storia', però fa 'vita'. Ebbene, è questo che conta: la storia passa, la vita resta. Dare la vita ad un figlio è generarlo per sempre: per l'eternità! Sapienza dei proverbi! * "Buona potatura, buoni grappoli assicura»." * "Chi vuol prendere il miele, non deve tirar calci all' alveare". * "Se li vuoi ricchi e contenti, allevali tra gli stenti". Metto il casco sulla testa, ma prima metto la testa sotto il casco. "L’educazione alla morte e l’educazione sessuale devono cominciare molto presto, fin dall’infanzia. I nostri figli sanno già tutto su come comincia la vita. È giusto che sappiano anche come finisce". (Greenwald) Non ritengo giusto arrivare a casa, mangiare, bere, uscire, senza pagare il costo. Voglio collaborare a mandare avanti la casa, a cominciare dall’ordine della mia cameretta. "Bisognerebbe sempre raccontare ai bambini una storia prima di andare a letto, fino a sei, sette anni" (Maria Valcarenghi!) Portiamo i bambini al cimitero, senza farci problemi. Recita il proverbio: "Ognuno dal cimitero esce uomo più vero"; anche il bambino. 29 I bravi genitori sono come la sorgente: la sorgente disseta anche se nessuno la ringrazia. "Non capiremo mai abbastanza quanto bene è capace di fare un semplice sorriso". (Madre Tereso di Calcutta) "Mettiamo nella cameretta del figlio il ritratto della nonna morta. Non togliere il ricordo di coloro che ci hanno voluto bene: mantenere caldi i sentimenti, ci fa più umani. "Mio padre o urla o sta zitto: mia madre si rifà su di me. Io me la rifaccio sul gatto, ma il gatto da due mesi non si trova più…e io sono rimasta sola…". (Carlotta, 11 anni) I genitori 'b' - 'b' , cioè i genitori baci e botte (oggi abbracci, domani pedate) disorientano. Persino il piccolo, uscendo dalla Scuola dell'Infanzia, si domanda: "Questa, sarà sera di baci o di botte?". Parlare al bambino della mamma di Gesù è dargli un cuore in più. Seminiamo! Qualcosa resterà! La tempesta è capace di disperdere i fiori, ma non è in grado di distruggere i semi. 30 Ho avuto fame… e mi avete dato da mangiare! “Ho avuto fame… e mi avete dato da mangiare”: è questo piccolo passaggio del Vangelo di Matteo che ha animato i nostri ragazzi di seconda e terza media durante la raccolta viveri che abbiamo organizzato lo scorso 9 aprile, in occasione della Quaresima. Per tutto il pomeriggio, infatti, il supermercato di Nibionno è stato movimentato dal loro grande entusiasmo nel distribuire volantini, impacchettare i viveri e spiegare (vincendo l’imbarazzo iniziale…) il significato dell’iniziativa ai clienti. Tutti i prodotti raccolti (più di 300 kg!!) sono stati distribuiti alle famiglie in difficoltà del paese e a varie realtà attive sul territorio, in particolare al Codic di Cibrone e al monastero delle monache romite di clausura di Perego. Per i ragazzi, inoltre, l’esperienza non si è ridotta esclusivamente a un “semplice” gesto di carità, ma si è conclusa con un interessantissimo incontro/confronto con le stesse suore di clausura, che hanno presentato la loro scelta radicale e hanno risposto alle domande, anche un po’ provocatorie, che sono state rivolte loro. Per concludere, è doveroso un enorme ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a questa iniziativa offrendo una parte della loro spesa per aiutare delle persone in difficoltà. Che altro dire… alla prossima!! I ragazzi e i catechisti di 3° media 31 Un paio di sane storielle Il grande valore del tempo Sul punto di morte Alessandro Magno convocò i suoi generali e rivelò loro le tre ultime sue volontà. 1° che la sua bara fosse trasportata dai medici del suo tempo; 2° che i tesori da lui conquistati (oro, gioielli,...)fossero sparsi sulla strada che porta alla tomba; 3° che, durante il funerale, le sue mani fossero fatte penzolare fuori dalla bara, alla vista di tutti. Uno dei generali, scioccato da queste insolite e strane ultime volontà, chiese: “ Qual è il motivo?. Alessandro gli rispose: 1° “Voglio che siano proprio i medici a trasportare la mia bara, per dimostrare che la morte è più potente del loro potere di guarigione. 2° Voglio che il suolo sia coperto dai miei tesori per far ricordare che i beni qui conquistati, qui restano. 3° Voglio le mie mani penzolanti nel vuoto facciano capire alla gente che veniamo sulla terra a mani vuote e a mani vuote andiamo via. Il tempo è il regalo più prezioso che abbiamo e che è veramente “NOSTRO!”. Ma esso è limitato. Possiamo produrre più ricchezze, ma non più tempo. Quando dedichiamo tempo a una persona, le stiamo offrendo qualcosa di veramente nostro, una porzione della nostra vita, che ha un valore immenso! Il nostro tempo è la nostra vita. 32 Il miglior regalo che puoi dare a qualcuno è il tuo tempo. Voi siete veramente miei amici quando mi dedicate un po’ del vostro tempo! Quale regalo migliore può fare una mamma quando rinuncia alla sua futura pensione e rimane a casa coi suoi figli? Quale regalo migliore per un figlio, che torna da scuola, essere accolto sulla porta di casa dal sorriso della sua mamma? I due lupi Una sera un anziano Cherokee (tribù pellerossa dell’America del Nord) raccontò al nipote della battaglia che avviene dentro le persone. E disse: "Figlio mio, la battaglia è tra i due lupi che vivono dentro di noi. Uno è infelicità, paura, preoccupazione, gelosia, dispiacere, autocommiserazione, rancore, senso di inferiorità. L'altro è felicità, gioia, amore, speranza, serenità, gentilezza, generosità, verità, compassione". Il piccolo ci pensò su per un minuto e poi chiese: "Quale dei due lupi vince?". L'anziano Cherokee rispose semplicemente: "Quello a cui dai da mangiare". 33 Diversi ringraziamenti Como, 11 Aprile 2011 UNIONE ITALIANA LOTTA ALLA DISTROFIA MUSCOLARE UILDM sezione di COMO – ONLUS 22100 Como - Via Maiocchi 4 Tel, e Fax 031/542940 e-mail: segreteria@uildmcolìlo.or9 Como, 11 Aprile 2011 Spettabile Comunità di NIBIONNO In occasione della VII Giornata Nazionale, la Vostra generosità ha davvero aiutato la nostra Associazione contribuendo a raccogliere fondi per la lotta alla Distrofia Muscolare. Da anni coltiviamo il sogno di un futuro senza malattie genetiche e con una possibilità di vita veramente libera al di là dei limiti della disabilità, grazie a persone come Voi sappiamo che questo sogno ha ancora più forza nelle ali e siamo certi che insieme potremo davvero far tanto! RingraziandoVi dunque per l'impegno e per i fondi da Voi raccolti speriamo di poter ancora contare sulla Vostra preziosissima collaborazione Un grazie di cuore! Luisella Anzani Presidente UILDM sez. Como ONLUS 34 RINGRAZIAMENTO IN MEMORIA DI ROMANO PANZERI FONDAZIONE SCUOLA MATERNA DI TABIAGO "DON LUIGI BOFFA" VIA VITTORIO VENETO N.27 23895 NIBIONNO (LC) Gentilissimi Signori Panzeri Rita e Renato Via M. Boffa n. 4 23895 NIBIONNO (LC) Nibionno, 17 Maggio 2011 Il Presidente e i componenti del Consiglio di Amministrazione della Fondazione Scuola Materna di Tabiago "Don Luigi Boffa", ringraziano sentitamente per l'offerta di Euro 801,50 da Voi elargita in memoria del Signor Panzeri Romano. Si coglie l'occasione per porgere i nostri più cordiali saluti. RINGRAZIAMENTO IN MEMORIA DI SILVIA GUSMEROLI La Sig.ra Silvia Gusmeroli ha lasciato in testamento di distribuire, in parti uguali, alla nostra Parrocchia e all’Istituto Comboniani, cui appartiene sua fratello, Fr. Ciriaco, ciò che possedeva. Anche se si tratta di cifre piuttosto modeste, consistenti in un libretto di risparmio postale e uno bancario, tuttavia il gesto di ricordarsi e di offrire qualcosa alla propria parrocchia e ai missionari è molto lodevole. 35 Dall’anagrafe BATTESIMI Coltro Rachele di Marco e di Durosini Diana Livoti Riccardo di Enzo e di Primerano Katia Orofino Samuel di Donato e di Bernardo Sabrina Di Carlantonio Sara di Fabio e di Sarnataro Anna Biffi Matteo di Davide e di Pelucchi Chiara Michienzi Jacopo di Ivan e di Bonacina Silvia Barollo Andrea di Marco e di Branchi Sonia Ronchi Rebecca di Aldo e di Cianni Amalia Bonacina Marika di Marco e di D’Intino Michaela Bonfanti Asia di Roberto e di Rusconi Rosalba Pianeti Lara di Lenny e di Stranieri Laura Redaelli Michele di Marzio e di Barbara Laura Lazzarini Lorenzo di Luciano e di Nasta Stefania Ghiraldo Martina di Giampietro e di Maggioni Gabriella Crippa Leonardo Maria di Fabrizio e di Sironi Enrica Villa Federico Emanuele di Antonio e di Sferza Angela Sinanaj Angelika di Adrian e di Sinanaj Andorra Varona Ozoria Miguel di Josè Antonio e di Emma Anyelina MATRIMONI Santoro Fabio e Corbella Marzia Isella Danilo e Fumagalli Veronica Monti Mirko e Bandiera Laura Colombo Gianluca e Maggioni Loredana Proserpio Graziano e Molteni Elena Maria Luisa DEFUNTI Longoni Elio di anni 52 Panzeri Romano di anni 72 Ravaglioli Enrico di anni 80 Ratti Antonietta di anni 81 36 UN PO’ DI ECONOMIA… Pagina non disponibile Il SACRISTA UMORISTA - Quale gioco è impossibile fare nel deserto? - Giocare a nascondino. - Perché i paracadutisti sono le persone più distratte? - Perché cadono sempre dalle nuvole! - Potrei provare quei pantaloni in vetrina? - Mi dispiace, ma in vetrina non è proprio conveniente ... - Mio figlio ha incominciato a camminare da un anno. - Poverino! E non è ancora stanco? - Scusi, signorina, ha visto mio marito? E' un'ora che lo sto cercando. - E lo dice a me che ne cerco uno da vent'anni? - Qual è la giornata più triste e sprecata? - Quella in cui non si è fatta neppure una risata! Muore la moglie a un genovese. Il vedovo va al giornale, Il Secolo XIX, per il necrologio. L' addetto gli propone : "15 parole per 150 €". - Nooo ,troppo caro, c'è qualcosa a meno? - 10 parole 100 €. - Nu ghe semo ninte? (non c'è niente da meno?). - ....il minimo che si può fare è: 5 parole per 50€ Lui ci pensa un po' e poi gli detta il seguente testo: "Morta Marta. Vendo Panda blu." 38 BARZELLETTE SU PIERINO - Ma, Pierino, come mai a scuola continui ad andare di male in peggio? Nell'altro trimestre eri il penultimo della classe; adesso mi risulta che sei l'ultimo. Capisci? L'ultimo! Vergogna! - Mamma, non è colpa mia se l'ultimo della classe è da parecchi giorni assente dalla classe per il morbillo… - Cosa scoprì Newton, quando gli cadde in testa la mela? - La marmellata! - Dimmi, Pierino, da dove proviene il pianto? - Dalla pianta. - Quando c'è uno spettacolo comico tu, Pierino, siedi sempre all'ultimo posto. Si può sapere il perchè? - Perchè: "ride bene chi ride ultimo!" Pierino, birichino, entra in un negozio di giocattoli e ruba una automobilina; poi esce e se la dà a gambe. La commessa lo rincorre, ma ad un certo punto non ce la fa più a tener dietro al monello. Allora grida: - Fermati! E Pierino: - Si fermi lei, piuttosto, che non ha nessuno che le corre dietro. - Mamma, perchè nel formaggio ci sono i buchi? - Non hai altre domande più intelligenti da fare? Pierino tace, mortificato. Dopo qualche minuto: - Mamma, potresti almeno dirmi perchè attorno ai buchi c'è il formaggio? - Si può sapere, perchè a scuola ti sei levato le scarpe? - Per necessità. Infatti la maestra mi ha detto di contare fino al 20 sulla punta delle dita: 10 quelle delle mani e 10 quelle dei piedi! Pierino piange a dirotto. 39 - Ma, cos'hai? - gli chiede la mamma? - Sai, mamma, al babbo è caduto il martello sui piedi. - Capisco che ti dispiaccia, ma non è il caso di piangere. - Infatti, mamma, io all'inizio mi ero messo a ridere, e allora papà… - Pierino, fammi un esempio di una cosa trasparente. - La grattugia, signora maestra. - Più trasparente. - Un cancello. - Più trasparente ancora… - Un cancello aperto. La maestra a Pierino: - Fa attenzione alla seguente frase: "il bue mangia l'erba secca". Dov'è il soggetto? - Nel prato! - Sai, mamma, che quasi prendevo “ottimo”? - Oh, che gioia, Pierino! E come hai fatto? - L’ha preso il mio vicino di banco! - Papà, comperami un tamburo. - Bravo! Così non avrò più pace! - Ma io, papà, lo suonerò solo quando tu dormi! - Pierino, come mai hai un occhio nero? - Ieri ho marinato la scuola e ho incontrato mio padre… - Tuo padre? Ma io credevo che fosse ancora in Svizzera. - Lo credevo anch’io! - Davanti a te, Pierino, hai il Nord; alla tua destra l'Est; alla tua sinistra l'Ovest. Sai dirmi cos'hai di dietro? - Un buco nei calzoni! 40 Pierino, 10 anni, siede tutto solo, in tribuna centrale allo stadio di S. Siro. Un tale, meravigliato, gli chiede: - Ma come, un bimbo come te si permette di vedere la partita da solo in una tribuna centrale? - Ho la tessera, io! - E tuo padre non c'è? - Oh, lui è ancora a casa che la sta cercando. In classe durante la lezione di storia la maestra chiede: - Sentiamo Pierino. Sai dirmi cos'ha reso famoso Giuseppe Mazzini? - La sua memoria, signora maestra. - La sua memoria?!... Non capisco. Vuoi spiegarti meglio? - Sul monumento, in città, c'è scritto: "Alla memoria di Giuseppe Mazzini. Nicolino corre nella stanza da pranzo dov'è la madre e le chiede: - Mamma, come posso piantare un chiodo nel muro senza correre il rischio di pestarmi un dito? - Semplice, Nicolino: fai reggere il chiodo da papà. La maestra domanda a Pierino: Come mai sei venuto a scuola così tardi oggi? - In sogno avevo smarrito i pantaloni e sono rimasto a letto finché non li ho ritrovati! Un giorno Pierino domanda al padre: - Papà, allora mi comperi la bicicletta da corsa? - Vedi, Pierino, se ti compro la bici non ho abbastanza soldi per acquistare il televisore! - Non importa, papà: se tu mi comperi la bicicletta, la televisione posso andare a vederla dalla zia Carlotta. 41 Memoria di S. Antonio da Padova ore 6.30 in Parrocchia S. Rosario ore 9.00 in Parrocchia Colombo Antonio,Benigna e Alessandra ore 20.15 a Nibionno Bonacina Arturo, Jolanda, Felice e Virginia Negri Attilia e fam. Martedì 14 giugno ore 9.00 al Cimitero Conti Achille e Alfio Mercoledì 15 giugno TRIDUO A NIBIONNO ore 20.15 a Nibionno Donghi Eugenio Giovedì 16 giugno TRIDUO A NIBIONNO ore 9.00 in Parrocchia Minotti Dante e famiglia Gusmeroli Silvia, Gerosa Anna e Bonacina Lina (gruppi di ascolto) ore 20.15 a Nibionno Fumagalli Alba e fam. Magni Venerdì 17 giugno TRIDUO A NIBIONNO ore 17.00 in Parrocchia Magni Angela, Emilio e Beniamino ore 20.15 a Nibionno Maggioni Enrico ore 11.00 in Parrocchia Matrimonio: Beretta - Ozoria Sabato 18 giugno ore 18.00 in Parrocchia Frigerio Luigi, Elvira e Dalia Negri Emilio ore 20.30 a Nibionno Serata insieme e incanto dei canestri Domenica 19 giugno Festa patronale di Nibionno ore 8.30 in Parrocchia Bonacina Lina (leva 1925) ore 10.30 a Nibionno Per gli abitanti di Nibionno ore 12 in oratorio Pranzo coi bambini dell’Asilo Nel pomeriggio presso Momento di festa e di saluto ai la scuola dell’infanzia bambini dell’ultimo anno ore 18 a Nibionno Colombo Rodolfo ore 20.15 a Nibionno Processione per le vie di Nibion. e incanto dei canestri ore 9.00 in Parrocchia Mainetti Alfonso e Giuseppina, Lunedì 20 giugno Giovanni e Ernesta ore 20.15 a Nibionno Pozzi Andrea, Teresa e famiglia Filigura Giovanni e fam. Martedì 21 giugno Memoria di S. Luigi Gonzaga ore 9.00 al Cimitero Viganò Rinaldo e Adele (legato) Fam. Negri e Giussani Mercoledì 22 giugno ore 9.00 a Nibionno Fam. Viganò Negri Maria e Luigi ore 11.30 in Parrocchia Matrimonio Bilardo – Barzaghi Lunedì 13 giugno 42 CORPUS DOMINI ore 8.00 in Parrocchia Sala Virginia, Angelo, Alma e “donatore” ore 20-21 in Parrocchia Adorazione personale e a gruppi Venerdì 24 giugno Festa di S. Giovanni Battista ore 9.00 a Nibionno Viganò Luigi, Angela e Giancarlo ore 17.00 in Parrocchia Corti Carlo, Luigia e Ugo ore 11.00 in Parrocchia Matrimonio Bacinelli - Musolino Sabato 25 giugno ore 15.00 in Parrocchia Matrimonio Cesana - Portaluppi ore 18.00 in Parrocchia Fam. Filigura e Pelucchi Negri Simone e Giuseppina Domenica 26 giugno DOMENICA DEL CORPUS DOMINI ore 8.30 a Nibionno Valsecchi Francesco e Fiorina Fumagalli Alfredo e Aldo ore 10.30 in Parrocchia Pro Populo ore 18 a Nibionno Giussani Silvio, Agnese e Silvana ore 20.15 in Parrocchia Processione per Tabiago ore 9.00 in Parrocchia Perego Anna, Giulio e Corrado Lunedì 27 giugno ore 20.15 a Nibionno Maggioni Luigi Panzeri Pietro, Rachele, Romano e Carolina ore 9.00 al Cimitero Martedì 28 giugno Fam.Ripamonti e Filigura ore 20.30 Santuario 45° di don Costante, don Mario e della Noce a Inverigo don Luigi Mercoledì 29 giugno Festa dei Santi Pietro e Paolo ore 6.00 in Parrocchia fam. Azzalini e Giudici ore 8.00 a Nibionno Sala Pietro ore 9.00 in Parrocchia Viganò Gino, Angelo e Giuseppina Giovedì 30 giugno ore 20-21 in Parrocchia Adorazione personale e a gruppi ore 9.00 a Nibionno Venerdì 1° luglio Frigerio Giovanni e Pierina Ratti Giuseppe ore 17.00 in Parrocchia Rigamonti Eva e Costantino Valtolina Eugenio, Luigia e Maria Rita Beatrice ore 18.00 in Parrocchia Erma Genesio e fam. Redaelli Sabato 2 luglio Panzeri Romano e defunti del 1939 (leva 1939) ore 8.30 a Nibionno Domenica 3 luglio Giudici Piero e Vittorina ore 10.30 in Parrocchia Pro Populo ore 16 in Parrocchia Battesimi ore 18 a Nibionno Fumagalli Carlo Giovedì 23 giugno 43 Lunedì 4 luglio Martedì 5 luglio Mercoledì 6 luglio Giovedì 7 luglio Venerdì 8 luglio Sabato 9 luglio Domenica 10 luglio Lunedì 11 luglio Martedì 12 luglio Mercoledì 13 luglio Giovedì 14 luglio Venerdì 15 luglio Sabato 16 luglio Domenica 17 luglio ore 9.00 in Parrocchia Longoni Giovanna e Francesco ore 20.15 a Nibionno Negri Carlo, Erminia e fam. Spinelli Massimo ore 9.00 al Cimitero Corti Lina e famigliari Sala Luigi, Davide e Elisa ore 9.00 a Nibionno Torricelli Romano e familiari ore 11.00 in Parrocchia Matrimonio Checchin – Quintini ore 8.00 in Parrocchia Sala Virginia, Angelo, Alma e “donatore” ore 20-21 in Parrocchia Adorazione personale e a gruppi ore 9.00 a Nibionno Ratti Ermanno e fam. Giussani Origoni Andrea ore 17.00 in Parrocchia Viganò Carolina e Donghi Remo ore 18.00 in Parrocchia Frigerio Luigi, Elvira e Dalia ore 8.30 a Nibionno Corti Achille e Alfio ore 10.30 in Parrocchia Pro Populo ore 18 a Nibionno Brenna Gaetano e Beatrice ore 9.00 in Parrocchia Mainetti Oreste e fam. Frigerio ore 20.15 a Nibionno Ratti Carlo Filigura Egidio ore 9.00 al Cimitero Molteni Carlo,Teresa e figli(legato) Fam. Negri e Giussani ore 6.30 in Parrocchia S. Rosario ore 8.00 a Nibionno Pozzi Andrea, Teresa e famigliari ore 9.00 in Parrocchia Bonacina Lina, Gusmeroli Silvia e Gerosa Anna (gruppo di ascolto) ore 20-21 in Parrocchia Adorazione personale e a gruppi ore 9.00 a Nibionno Cavenaghi Angelo ore 17.00 in Parrocchia Viganò Alfonso In serata in oratorio Cena insieme e chiusura dell’oratorio feriale ore 11.30 in Parrocchia Matrimonio: Coltro - Valsecchi ore 18.00 in Parrocchia Sala Virginia, Angelo, Alma e “donatore” Didoni Renato e fam. Colombini ore 8.30 a Nibionno Fumagalli Angelo e fam. Corti e Fumagalli ore 10.30 in Parrocchia Pro Populo ore 11.45 in Parrocchia Matrimonio: Tranchino-Arba ore 18 a Nibionno Giussani Silvio, Agnese e Silvana 44 Lunedì 18 luglio Martedì 19 luglio Mercoledì 20 luglio Giovedì 21 luglio Venerdì 22 luglio Sabato 23 luglio Domenica 24 luglio Lunedì 25 luglio Martedì 26 luglio Mercoledì 27 luglio Giovedì 28 luglio Venerdì 29 luglio Sabato 30 luglio Domenica 31 luglio Lunedì 1° agosto Martedì 2 agosto Mercoledì 3 agosto Giovedì 4 agosto Venerdì 5 agosto Bestetti Fermo, Emilia e Giuseppe Panzeri Ratti Carolina ore 9.00 al Cimitero Famiglia Spinelli e Filigura Famiglia Filigura e Negri ore 20.15 a Nibionno Magni Angela, Emilio e Beniamino Fumagalli Alfredo e Aldo ore 20.15 in Parrocchia Giudici Alessandro e Rosa e fam. Ripamonti Antonio e Anna Maria ore 20-21 in Parrocchia Adorazione personale e a gruppi ore 20.15 a Nibionno Jerace Armando Giudici Vittorina e Piero ore 18.00 in Parrocchia Negri Simone e Giuseppina ore 8.30 a Nibionno Torricelli Amalio e fam. Torricelli Corti Lina ore 10.30 in Parrocchia Pro Populo ore 18 a Nibionno Viganò Luigi, Angela e Giancarlo ore 20.15 a Nibionno Maggioni Luigi,Ratti Serafino,Linda ore 9.00 al Cimitero Fam. Filigura e Pelucchi Perego Edoardo, Maria e figlie ore 20.15 a Nibionno Negri Aquilino, Giovanna e Eugenio ore 20.15 in Parrocchia Viganò Gino, Angelo e Giuseppina Filigura Eugenio e Agnese ore 20-21 in Parrocchia Adorazione personale e a gruppi ore 20.15 a Nibionno Cavenaghi Luigi e Emma ore 11.00 in Parrocchia Matrimonio Paglia - Nesta ore 18.00 in Parrocchia Giovenzana Rosa e Attilio Fumagalli Luigi e Giuseppina ore 8.30 a Nibionno Bestetti Alessandro e Mina ore 10.30 in Parrocchia Pro Populo ore 18 a Nibionno Frigerio Angelo, Vittorio, Adele e Francesca MESE DI AGOSTO ore 20.15 a Nibionno Magni Angela, Emilio e Beniamino Rigamonti Eva e Costantino ore 9.00 in Parrocchia Bonacina Arturo, Jolanda, Felice e Virginia ore 20.15 a Nibionno Negri Carlo, Erminia e fam. Spinelli Massimo ore 20.15 in Parrocchia Cavenaghi Luigi, Emma e Angelo ore 20.15 a Nibionno Giudici Vittorina e Piero Colombo Antonio e Dalia ore 20.15 a Nibionno 45 Sabato 6 agosto Domenica 7 agosto ore 18.00 in Parrocchia Ratti Attilio ore 8.30 a Nibionno ore 10.30 in Parrocchia ore 18 a Nibionno Lunedì 8 agosto ore 20.15 a Nibionno Martedì 9 agosto ore 9.00 al Cimitero Mercoledì 10 agosto ore 20.15 a Nibionno ore 20.15 in Parrocchia Giovedì 11 agosto ore 20.15 a Nibionno Venerdì 12 agosto Sabato 13 agosto ore 18.00 in Parrocchia Domenica 14 agosto ore 8.30 a Nibionno ore 10.30 in Parrocchia ore 18 a Nibionno ore 8.30 a Nibionno ore 9.00 in Parrocchia ore 20.15 a Nibionno ore 9.00 al Cimitero Martedì 16 agosto Mercoledì 17 agosto ore 20.15 a Nibionno ore 20.15 in Parrocchia Giovedì 18 agosto ore 20.15 a Nibionno Venerdì 19 agosto ore 18.00 in Parrocchia Sabato 20 agosto Domenica 21 agosto ore 8.30 a Nibionno ore 10.30 in Parrocchia ore 18 a Nibionno Lunedì 15 agosto Lunedì 22 agosto ore 20.15 a Nibionno Martedì 23 agosto ore 9.00 al Cimitero Mercoledì 24 agosto ore 20.15 a Nibionno Giovedì 25 agosto ore 20.15 in Parrocchia 46 Fam. Spini Elsa Fumagalli Carlo deff. di fam. Magni Attilio Pro Populo Brenna Gaetano e Beatrice Corti Ambrogio e fam. Corti Rosetta e famigliari (legato) Ripamonti Antonio e Adele Viganò Carolina, Giovanni e Maria Bestetti Fermo, Emilia e Giuseppe Filigura Franco Ratti Aldo e Chiara Ratti Ermanno Negri Luigi Frigerio Luigi, Elvira, Dalia Erma Genesio e fam. Redaelli Rigamonti Clorinda Anzani Lazzaro Pro Populo Donghi Luigi, Angela e Giancarlo Fumagalli Alfredo e Aldo Ratti Carlo Pro Populo Negri Maria e Alfio Fam. Spinelli e Filigura Conti Achille e Alfio Leva 1939 Pozzi Andrea, Teresa e famiglia Fam. Saini Giacomo Valsecchi Francesco e Fiorina Pro Populo Frigerio Angelo, Vittorio, Adele e Francesca Torricelli Romano e familiari Filigura Egidio Sala Virginia, Angelo, Alma e “donatore” Cattaneo Edoardo, Antonio e Agnese Frigerio Maria e Angela Filigura Francesco e Giovanna Venerdì 26 agosto Sabato 27 agosto ore 20.15 a Nibionno Frigerio Angela e Secondo ore 18.00 in Parrocchia Maggioni Luigi Domenica 28 agosto ore 8.30 a Nibionno ore 10.30 in Parrocchia ore 18 a Nibionno Lunedì 29 agosto Martedì 30 agosto Mercoledì 31 agosto Giovedì 1° settembre Venerdì 2 settembre Sabato 3 settembre ore 20.15 a Nibionno ore 9.00 al Cimitero ore 20.15 a Nibionno ore 20.15 in Parrocchia ore 20.15 a Nibionno ore 18.00 in Parrocchia Domenica 4 settemb ore 8.30 a Nibionno Lunedì 5 settembre ore 10.30 in Parrocchia ore 18 a Nibionno ore 9.00 in Parrocchia ore 20.15 a Nibionno Martedì 6 settembre ore 9.00 al cimitero Mercoledì 7 settem ore 20.15 a Nibionno Giovedì 8 settembre ore 9.00 in Parrocchia ore 16.00 in Parrocchia Venerdì 9 settembre ore 9.00 in Parrocchia ore 16.00 a Nibionno Sabato 10 settembre ore 18.00 in Parrocchia Domenica 11 settem ore 8.30 a Nibionno ore 10.30 in Parrocchia ore 18.00 a Nibionno 47 Negri Emilio Negri Simone e Giuseppina Pro Populo Giussani Silvio, Agnese e Silvana Viganò Gino, Angelo e Giuseppina Torricelli Amalio e Romano Cavenaghi Angelo Negri Francesco e Arrigoni Emma Rigamonti Luigi e fam. Mainetti Primo e Corbetta Antonia Erma Genesio e fam. Redaelli Rigamonti Eva e Costantino Ratti Giuseppe Negri Carlo, Erminio e fam. Spinelli Massimo Panzeri Romano e coscritti 1939 (leva !939) Pro Populo Torricelli Romano e familiari Sala Luigi Giudici Piero e Vittorina Viganò Carolina e Sofia Filigura Erminio Fam. Filigura e Negri Viganò Pietro Luigi e Angela Mainetti Oreste e fam. Frigerio Matrimonio:Cavenaghi-Cassavia Valtolina Eugenia, Luigia, Maria e Rita Beatrice Viganò Alfonso Fumagalli Carlo Fam. Filigura e Pelucchi Fam.di Raschetti Gino Magni Angela, Emilio e Beniamino Pro Populo Brenna Gaetano e Beatrice Frigerio Angelo, Vittoria, Adele e Francesca Lunedì 12 settembre ore 9.00 in Parrocchia Ripamonti Maria, Antonio e AnnaMaria ore 20.15 a Nibionno Fam. Panzeri, Pietro, Rachele, Romano e Carolina Negri Simone e Giuseppina ore 9.00 al cimitero Martedì 13 settem Conti Achille e Alfio Mercoledì 14 settem ore 16.00 a Nibionno Fumagalli Angelo e Famiglia Negri Maria e Luigi Giovedì 15 settembre ore 9.00 in Parrocchia Gerosa Anna, Gusmeroli Silvia e Bonacina Lina (gruppi di ascolto) Venerdì 16 settembre ore 9.00 in Parrocchia Leva 1939 ore 16.00 a Nibionno Pozzi Andrea, Teresa e famiglia Ratti Ermanno, Natale e Carolina Sabato 17 settembre ore 18.00 in Parrocchia Frigerio Luigi, Elvira e Dalia Domenica 18 settem ore 8.30 a Nibionno Ratti Aldo e Chiara Origoni Andrea ore 10.30 in Parrocchia Pro Populo ore 18.00 a Nibionno Meneghello Giuseppe Bestetti Fermo, Emilia e Giuseppe Lunedì 19 settembre ore 9.00 in Parrocchia ore 20.15 a Nibionno Ratti Carlo Panzeri Ratti Carolina ore 9.00 al Cimitero Martedì 20 settem Sala Pietro Mercoledì 21 settem ore 16.00 a Nibionno Cavenaghi Angelo ore 20.15 al Cimitero Don Olimpio Giovedì 22 settembre ore 9.00 in Parrocchia Viganò Luigi, Angela e Giancarlo Venerdì 23 settembre ore 9.00 in Parrocchia Colombo Giovanni e Fusi Giuditta (legato) ore 16.00 a Nibionno Torricelli Amalio e fam. Fumagalli Fumagalli Alfredo e Aldo Sabato 24 settembre ore 18.00 in Parrocchia Maggioni Silvio e Luigia Domenica 25 settem ore 8.30 a Nibionno Valsecchi Francesco e Fiorina ore 10.30 in Parrocchia Pro Populo ore 18 a Nibionno Giussani Silvio, Agnese e Silvana Lunedì 26 settembre ore 9.00 in Parrocchia Fumagalli Franco e Giuseppina ore 20.15 a Nibionno Maggioni Luigi e fam. Maggioni Filigura Egidio ore 9.00 al Cimitero Martedì 27 settem Mercoledì 28 settem ore 16.00 a Nibionno Fam. Pirola Giovedì 29 settembre ore 9.00 in Parrocchia Viganò Gino, Angelo e Giuseppina Venerdì 30 settembre ore 9.00 in Parrocchia Bestetti Alessandro e Mina ore 16.00 a Nibionno 48 49