PARROCCHIA DI S. GIUSEPPE LAVORATORE GESTIONE SCUOLA MATERNA "SANDRO BONICELLI" Aderente alla Federazione Italiana Scuole Materna QUARTIERE LA FAMIGLIA - TRAVERSA VIII , N. 4 25126 BRESCIA P.IVA 01798510176 CARTA DEL SERVIZIO ASILO NIDO BONICELLI A.S. 2011 - 12 1. PROGETTO EDUCATIVO Finalità e stile educativo I tempi Gli spazi I laboratori fissi e mobili I progetti 2. IL REGOLAMENTO (All 1.) 3. PROGRAMMAZIONE A. S. 2011-2012 Programmazione anno scolastico (all. 2 ) Schema unità d’apprendimento (all. 3) Schema scheda d’osservazione individuale (all. 4) Schema colloquio (All 5) Progetto d’accoglienza a.s. (all. 6) Progetto tempo prolungato (all.7) Progetto continuità con scuola dell’infanzia Bonicelli (all.8) Calendario scolastico (all 9) Calendario collegi docenti (all 10) 1 1. PROGETTO DEL SERVIZIO Accogliere un bambino al nido richiede impegno, competenza e sensibilità nell’affrontare la relazione con i bambini e con le loro famiglie. Per poter crescere un bambino deve sentirsi protetto e amato, ma anche poter giocare esplorare, sperimentare nella relazione con l’adulto e con gli altri bambini. Il nido si pone quindi come luogo accogliente, relazionalmente ricco, e anche come ambiente di apprendimento che propone esperienze che mettono in moto la curiosità, l’esplorazione e l’immaginazione. Le finalità del servizio “nido” si pongono in continuità con quelle della scuola dell’Infanzia: La maturazione dell’identità: acquisizione di atteggiamenti di sicurezza , di stima e fiducia in sé, di motivazione al passaggio dalla semplice curiosità all’atteggiamento di ricerca; richiede di imparare a vivere in modo equilibrato i propri stati affettivi, ad esprimere e controllare i propri sentimenti ed emozioni, nonché rendersi progressivamente sensibile a quelli degli altri. La conquista dell’autonomia: il bambino si rende disponibile all’interazione costruttiva con l’adulto, agli altri bambini, al diverso da sé e al nuovo, aprendosi alla scoperta, all’interiorizzazione ed al rispetto pratico di valori universalmente condivisibili quali la libertà, il rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, la solidarietà, la giustizia. Lo sviluppo delle competenze: il nido sollecita il bambino nelle prime sistematiche esperienze di scambio tra pari, impegnandolo in forme per lui inedite di costruzione sociale della conoscenza, di riorganizzazione dell’esperienza, consolidando ed estendendo in questo modo, le sue abilità sensoriali percettive, motorie, linguistiche, intellettive, sociali. Il nido si pone come luogo educativo e di crescita per il bambino non solo per la proposta di attività finalizzate a promuovere specifiche competenze, ma anche per la cura e l’attenzione rivolta alle attività di cura; ad esempio il rispetto dei ritmi di ciascuno nella consumazione del pasto, la cura della 2 relazione individuale bambino – educatrice nel momento del cambio e la conversazione che accompagna ogni gesto ed attività con ciascun bambino. Noi educatrici di nido rivolgiamo la nostra attenzione al bambino che si muove verso la conquista dell’autonomia nella relazione con i pari. In questo lo rispettiamo fortemente, nella comprensione dei ritmi e tempi di ciascuno, nelle autonomie igieniche ed alimentari, nella relazione con le attività e le proposte educative, nella accettazione della relazione con gli altri e l’adulto di riferimento. Da parte dell’educatrice c’è lo sforzo continuo di comprendere limiti, desideri e volontà di ciascuno. Il bambino si sperimenta in modo attivo attraverso la prossimità e l’imitazione dei pari, realizza le prime conoscenze del mondo attraverso l’esplorazione, il gioco, la manipolazione e il movimento. E’ capace di entrare in relazione con gli altri bambini, nel confronto e nel miglioramento di sé, nella costruzione di relazioni che permettono loro di iniziare a costruire una propria identità. E’ in grado di iniziare a definire piccoli limiti e regole nella relazione, scoprire la differenza tra il “Mio” il “Tuo” e il “di tutti”. Nell’attività di tutti i giorni, lo vediamo capace di trovare, comprendere e apprezzare stimoli diversi, capace di riconoscere ed essere orgogliosi dell’ impegno e dei risultati del loro lavoro. Noi crediamo che il bambino possa crescere in tutto questo solo perché soddisfatto nel suo costante bisogno di cura ed accadimento, di essere consolato ed aiutato a superare piccole frustrazioni e paure, di sentirsi protetto ed amato. Il Nido Bonicelli accoglie bambini da uno a tre anni, senza distinzione di sesso, diversa abilità, nazionalità, etnia, religione, condizione economica. Qualora se ne riscontri la necessità il collegio organizza materiali e progetti specifici per i genitori stranieri. 3 orario attività 7.45 - Accoglienza 9.00 9.00 - Presenze 9.30 Frutta spazio Sezione 9.30 – 10.30 10.30 11.00 11.00 Laboratori o sezione Riordino,Igiene personale, pranzo Sezione 12.00 14.30 14.30 14.30 15.45 Bagnetti e nanne Igiene Merenda Gioco libero 15.45- uscita 16.00 16.00- prolungato 17.00 Sezione Sezione bagnetti sezione Obiettivo educativo Accoglienza nello spazio nido con educatrici e compagni. Sviluppo dell’identità e dell’appartenenza. Autonomia e socializzazione Obiettivi legati alla programmazione Autonomia e cura di sé. Acquisizione di corrette abitudini alimentari, autonomia personale. Stanza Igiene personale, autonomia, nanne riposo Bagnetti Igiene personale e autonomia sezione Acquisizione di corrette abitudini alimentari, gioco e relazione con i compagni sezione Ricongiungimento con i familiari, saluto all’educatrice e ai compagni laboratori Gioco e relazione, obiettivi specifici dei laboratori 4 I TEMPI E L’ORGANIZZAZIONE DELLA GIORNATA In seguito vi presentiamo la scansione tipo della giornata, in cui cerchiamo di assecondare i bisogni e i ritmi di ciascuno e di conciliarli con le esigenze del gruppetto dei coetanei. Il nido è aperto dalle ore 8.00 alle ore 16.00, con possibilità di entrata anticipata (7.45) e tempo prolungato fino alle ore 17.00. Dalle 8.00 alle 9.00 c’è l’accoglienza dei bambini, che avviene nelle due sezioni più grandi; la gialla accoglie i bambini delle sezioni rosa e gialla, la sezione azzurra quelli della verde e dell’azzurra. Alle ore 9.00 i bambini si trovano con la propria insegnante per fare l’appello e fare una piccola colazione a base di frutta fresca di stagione. Dalle 9.30 alle 10.30 (circa) i bambini sperimentano le attività proposte dalle educatrici, modulate sulle loro capacità e sui loro tempi di attenzione, organizzate secondo una scansione quindicinale sulla base di una programmazione annuale. Dopo l’igiene personale i bambini consumano in sezione il pranzo, preparato dalla nostra cucina sulla base di un menù approvato dalla dietista. Dopo un veloce riordino i bambini si recano a fare il riposino nella stanza delle nanne (circa alle 12.00), ciascuno sul proprio lenzuolino portato da casa. Dopo le nanne vi è un altro momento di igiene personale e poi la merendina. Ed ecco arrivata l’ora dell’uscita! GLI SPAZI COMUNI Sono gli spazi che vengono attraversati ogni giorno dai protagonisti del servizio, bambini, genitori ed educatori. Ingresso e accoglienza E’ lo spazio dell’accoglienza, necessario per trasmettere a chi entra che è il benvenuto, per raccontare quanto accade di significativo nel nido, tramite la documentazione di esperienze, per orientare le famiglie nella comprensione del servizio. E’ anche luogo specifico dove i genitori possano cambiare in una stanza accogliente e raccolta, preparando i bambini per l’ingresso e l’uscita dal nido. 5 Corridoi Oltre ad essere luoghi di passaggio sono anche spazi di incontro per i bimbi dei diversi gruppi; Nel nostro nido sono utilizzati anche come momento di passaggio dall'attività alla momento di igiene personale, passaggio che aiuta il bambino a cogliere lo scadere ritmato della giornata. Il corridoio è anche luogo di documentazione delle attività svolte nelle sezioni. Lo spazio all’aperto Il nostro giardino è abbastanza ampio, piantumato, con uno spazio erboso, una zona pavimentata e raggiungibile tramite una piccola scala. E’ organizzato con: - uno spazio di tavolini all’ombra di un gazebo per svolgere piccole attività’, pranzare o fare merenda quando la stagione lo permette; - spazio grandi attrezzature: altalena, scivolo, strutture d’arrampicata. - i piccoli attrezzi: tricicli, casetta... LE SEZIONI Ogni spazio sezione è strutturato con un angolo morbido, il tavolo e le seggiole, i giochi di costruzione e l’angolo per il gioco simbolico, con piani di appoggio e contenitori collocati a misura di bambino. Nelle sezioni più spaziose sono collocati spazi - laboratori fissi, quali l’angolo dei travasi, l’angolo del colore e l’angolo simbolico della cucina; nella stanza poliuso delle nanne viene effettuato il gioco euristico e la motricità dei più piccoli. Ciascun gruppo di bambini svolge le attività laboratoriali nelle sezioni apposite, con una turnazione quindicinale. 6 Le stanze dei piccoli (12 –18 ) Sezione rosa e verde Meritano una attenzione particolare, sono infatti in crescita con i vostri piccoli; pur mantenendo alcuni elementi di continuità, non sono mai troppo statiche ma crescono con le abilità dei bimbi. Infatti in questa fascia d’età i bimbi passano dal gattonamento al camminare e dal mangiare con i seggiolini alle seggiole normali; lo spazio deve favorire questi movimenti e contenere alcuni punti stabili per appoggiarsi. La stanza è uno spazio raccolto e protetto in cui l’educatrice coglie con lo sguardo ogni punto; centrale è anche la funzione del pavimento, luogo di esplorazione, scaldato da tappeti, cuscini e giochi raccolti in cesti o in scaffali bassi Ci sono giochi diversi da riporre e tirare fuori, che vengono cambiati spesso, e oggetti di uso quotidiano che corrispondano alle azioni di battere, infilare, mettere dentro. Queste sezioni oltre all’angolo pappa, hanno un angolo morbido con tane dai vari tipi di stoffa, al fine di sviluppare lo sviluppo tattile sensoriale, creare un ambiente caldo e rassicurante. Pannelli laboratoriali e angoli per il gioco libero soddisfano i loro desideri di esplorazione costruzione, un angolo morbido a cui è affiancata la libreria, il mobile tana degli animali, lo spazio costruzioni e la pista costruita con materiale di recupero. Nella sezione verde è presente l’angolo della pappa e la casetta per il gioco simbolico (cucina, stanzetta , travestimenti) di tutte le sezioni. Le stanze dei bambini di 2-3 anni Sezione gialla La sezione è ampia e viene utilizzata per l’accoglienza e l’uscita dei bambini; ha un angolo morbido con tane ricoperte da stoffe e tendine per il gioco del cucù e vedo – non vedo, c’è l’angolo pappa, le tane degli animali e le costruzioni. In questa sezione è collocato il laboratorio travasi farine (gialla e bianca). Sezione azzurra In questa sezione è collocato il laboratorio grafico – pittorico. 7 E’ presente un angolo morbido delimitato da uno scaffale per i libri e da uno per le bambole ed i peluche. Stanza nanne e poliuso C’è una grande stanza suddivisa in due in cui i bambini fanno il riposo del pomeriggio, con i materassini appesi al muro e sacche che contengono lenzuolini e coperte. La stanza viene utilizzata anche per la motoria dei più piccoli, come spazio per il gioco euristico e per l’attività di musica. I LABORATORI FISSI E MOBILI I laboratori fissi Nel nostro asilo sono presenti i seguenti laboratori fissi: 1. angolo del gioco simbolico: strutturato per la socializzazione, lo sviluppo della fantasia, l’assunzione ruoli e la manifestazione delle emozioni. Ha diverse zone: lo spazio delle bambole: per il gioco simbolico della famiglia finalizzato all’assunzione dei ruoli parentali; tavolo e sedie, toeletta in miniatura, vestiti per le bambole in carta crespa… Lo spazio dei travestimenti: per la sperimentazione di ruoli diversi; stoffe, abiti usati, foulard, fazzoletti, ,mantelli, scarpe, borsette, oggetti legati al mondo delle fiabe, oggetti per truccarsi, legati ai mestieri (vigile, dottore…); Angolo della cucina: grembiuli, asciugamani, stoviglie, piatti, posate, misurini, stampini, colapasta… Questo laboratorio è collocato nella sezione verde con una casetta completa di tutti gli spazi appena citati; nelle altre sezioni sono collocati piccoli altri angoli simbolici (nelle sezioni gialla e azzurra il lettino delle bambole). 2. laboratorio costruttivo: E’ presente nelle tre sezioni grandi, costruito con un tavolino ricoperto con materiale naturale e con piastre incollate. 8 3. laboratorio del “gioco euristico” Viene effettuato nella stanza poliuso delle nanne, dove sono appese delle sacche di materiale naturale contenenti oggetti di vario genere ( catenelle, nastri, rotoli cartone, tappi, palline da tennis..) che il bambino manipolerà individualmente; il gioco euristico soddisfa il bisogno di esplorazione, permette di sperimentare nuovi usi di oggetti, favorisce la concentrazione la capacità di selezionare, di sperimentare i concetti spaziali e le proprietà materiali. 4. laboratorio del colore: E’ collocato nella sezione azzurra ed è costituito da due grandi pannelli di compensato su cui i bambini possono dipingere con pennelli, spugne, mani e piedi. Si comincia con l’approccio al colore realizzato con prodotti naturali (pomodoro, zafferano, menta..) che verranno creati e manipolati dai bambini. I più grandicelli utilizzano lo spazio verticale, i più piccoli vengono fatti sedere intorno ad un piccolo tavolino. 5. laboratorio manipolativo La zona plastico manipolativa è presente in tutte le stanze, utilizzando la zona pappa e si realizzano costruzioni con materiali plastici (das, pongo, didò, pasta di sale …) e disegni con varie tecniche. 6. laboratorio travasi L’applicazione e la serietà con cui i bambini compiono le attività di travaso e riempimento, ci fa capire l’importanza che riveste nel loro sviluppo; è il primo approccio alla scoperta di nessi causali e connessioni tra mezzi ed obiettivi che permette l’affinamento delle motricità manuale e delle prime operazioni mentali. Il laboratorio è costituito da un tavolo con bacinelle, imbuti e tubi che viene utilizzato per travasi di granaglie; un altro laboratorio è specifico per le farine, ed è costituito da un telo che le contiene e da cucchiai, mestoli, scatoline varie, mulinelli. Per i bambini più piccoli i travasi vengono effettuati solo con la farina gialla collocata in un grande telo che viene steso per terra. 9 I bambini sperimentano con tutto il corpo il contatto con la farina e lavorano con piccoli recipienti, coni, imbuti, mulinelli... 7. laboratorio dell’acqua Durante la stagione calda viene effettuato in giardino il laboratorio dell’acqua; i bambini potranno giocare con bacinelle, imbuti, contenitori di diverse dimensioni. 8. angolo della comunicazione. Nella scuola è presente la biblioteca scolastica di accesso anche per i bambini del nido, quale spazio definito e strutturato per la lettura e l’osservazione e manipolazione di libri. In tutte le sezioni è comunque presente una piccola raccolta di libri. 8. laboratorio tattile-corporeo I bambini sperimentano i confini , il piacere del proprio corpo tramite l’immersione in una “piscina” riempita con materiali morbidi e caldi. I laboratori mobili I laboratori mobili sono utili per integrare, arricchire, articolare maggiormente le attività dei bambini, soprattutto se gli spazi sono limitati. Si presentano come contenitori che contengono strumenti, oggetti, materiali strutturati, semistrutturati, di recupero relativi allo stesso ambito e si caratterizzano in relazione all’ambito di esperienza, con immagini di oggetti che lo descrivono. .Ogni laboratorio mobile è preparato per favorire: • esperienze e giochi autonomi • attività guidate dall’adulto In sintesi i laboratori mobili sono micro-laboratori, che sollecitano una serie di esperienze specifiche per quantità e qualità, col vantaggio di essere maneggevoli. I laboratori mobili possono essere numerosissimi, ad esempio il carnevale, il laboratorio della magia. 10 I PROGETTI PROGETTO ACCOGLIENZA Il progetto tratta del “periodo dell’accoglienza”. Parlare di accoglienza significa occuparsi e preoccuparsi di costruire “ambienti di vita” (spazi fisici e mentali) che consentono alla scuola di essere complementare agli ambienti di vita esterni (famiglia e società) e il contesto educativo. Questa prospettiva consente di costruire una rete di relazioni possibili tra tutti gli elementi posti in gioco. Poiché preoccuparsi e occuparsi dell’accoglienza? Perché instaurare relazioni nuove implica sentirsi avvolti da un sentimento diffuso di ansia (ciò vale sia per i bambini che per gli adulti); questo sentimento vuole essere gestito dagli educatori all’interno di un progetto. Finalità Il progetto persegue le seguenti finalità: creare relazioni qualitativamente positive tra adulti, tra adulti e bambini, tra bambini\e, promuovendo occasioni di incontro. Creare un contesto educativo e formativo non solo rispetto ai bambini, ma anche rispetto alle famiglie; favorire situazioni che portino al contenimento dell’ansia e promuovano la rassicurazione e l’iniziativa personale. Favorire un graduale distacco del bambino e dalle figure parentali di riferimento. Tempi di articolazione Premettendo che l’accoglienza accompagna il bambino nel momento dell’inserimento (settembre \ ottobre), che essa continua per tutto l’anno scolastico e che la dimensione della stessa viene analizzata su due canali complementari (quello del bambino e della famiglia), il progetto si articola nei seguenti momenti. marzo: iscrizioni da effettuarsi presso la direzione. 11 maggio: assemblea generale con i bambini \ e nuovi iscritti per illustrare le modalità dell’accoglienza, l’organizzazione scolastica e la metodologia educativa adottata: i genitori verranno informati circa la data dell’incontro. Settembre: colloqui individuali con le famiglie dei bambini e nuovi iscritti. Questi incontri hanno lo scopo di: presentare le caratteristiche dell’ambiente e dell’organizzazione della giornata a scuola; stabilire un rapporto di reciproca fiducia tra educatrici e genitori; QUANDO: la prima decade di settembre. CHI : insegnante di sezione DOVE: nelle diverse sezioni. E’ previsto l’inserimento graduale dei bambini nuovi, progettato annualmente dal collegio delle educatrici, ma flessibile sulle esigenze del bambino e della famiglia. Riteniamo importante che a guidare i tempi dell’inserimento sia anche l’osservazione e il monitoraggio del bambino e delle sue reazioni a questo importante cambiamento. Durante le prime brevi separazioni i genitori vengono accompagnati in un locale apposito, la biblioteca scolastica, dove preparano il libretto che descrive la loro famiglia, e offriamo sempre loro una “dolce sorpresa” in compagnia della direttrice o di una ausiliaria (caffè e biscotti). Il progetto dell’anno scolastico 2011 - 2012 è descritto nell’All 5 PROGETTO “PROMOZIONE ALLA LETTURA E BIBLIOTECA SCOLASTICA” Il progetto di promozione alla lettura nasce dalla convinzione che essa rivesta una fondamentale importanza nella formazione culturale dell’individuo. L’attività di lettura nella scuola dell’infanzia e nel nido ha l’obiettivo di promuovere la capacità dei bambini di riconoscere ed esprimere emozioni, pensieri e desideri, di stabilire rapporti con gli altri condividendone le conoscenze. 12 Noi crediamo che la lettura con l’adulto, ad alta voce, instauri una relazione fatta di sguardi, suoni, di vicinanza e che permetta di condividere emozioni e di relazionarsi meglio con se stessi e con gli altri. La lettura in piccolo gruppo permette poi la creazione di una narrazione, di significati condivisi che accomunano i bambini in un sentire comune, premessa necessaria per lo sviluppo di capacità empatiche e di vicinanza all’altro. L’osservazione e la significazione di immagini e di oggetti rappresentati, la lettura di favole e di racconti, si pongono quindi come strumenti relazionali importanti, che permettono all’insegnante e all’educatrice di entrare nella dimensione del bambino, e permettono ai bambini di immergersi in un mondo di emozioni e conoscenze sempre nuove. Per queste motivazioni da anni in ciascuna sezione della nostra scuola è presente l’angolo lettura, costituito generalmente da scaffali contenenti varie tipologie di libri a diretta disposizione del bambino e un angolo morbido (tappeti e cuscini) per la consultazione individuale o per la lettura mediata dall’insegnante. A seguito di queste esperienze è nato il desiderio e l’esigenza di ampliare attività di lettura con la creazione di uno spazio apposito, la biblioteca scolastica, che permetta ai nostri bambini di vivere in modo più completo e strutturato l’esperienza della lettura individuale e di gruppo. La creazione di uno spazio biblioteca permette la creazione di un ambiente in cui ogni stimolo presente sia riconducibile al libro e ai suoi significati, aumenti la qualità e la quantità di volumi a disposizione dei bambini. Il progetto “promozione alla lettura e biblioteca scolastica” si pone inoltre come momento di continuità tra nido, scuola dell’infanzia e la scuola elementare, essendo già presente nel circolo XI, dove è ubicata la scuola, un progetto di promozione alla lettura. Finalità ◊ favorire un primo approccio al libro ◊ promuovere la capacità di riconoscere ed esprimere emozioni, pensieri e desideri. ◊ suscitare nel bambino il piacere di leggere assieme 13 ◊ suscitare nei bambini la curiosita’ di scoprire in modo autonomo. ◊ Creazione di reti territoriali con altre scuole e realtà locali. Spazi e arredi E’ stata allestita una biblioteca scolastica in uno spazio apposito, in cui sono presenti libri adatti a bambini dagli uno ai sei anni, catalogati e suddivisi per fasce d’età ed argomento. E’ stata allestita in modo da favorire sia la “lettura” individuale che quella di gruppo, con la strutturazione di angoli morbidi. Particolarmente adatta per i bimbi del nido è la struttura a cesto con rotelle, che permette la ricerca autonoma dei libri ed anche il trasporto in sezione, tramite ascensore, per i bambini più piccoli che inizialmente usufruiranno in misura minore della biblioteca. PROGETTO MUSICALE Le educatrici, grazie anche all’attività formativa svolta, propongono una attività finalizzata ad accostare i bambini al suono e alla modalità di produzione (con il corpo e con gli strumenti);tramite la costruzione di semplici strumenti musicali con materiali di recupero si promuove la capacità manipolativa del bambino e la capacità di utilizzo di questi per la produzione di suoni e musica. Il progetto è realizzato tramite un laboratorio mobile. PROGETTO MOTRICITÀ L’attività di motoria è proposta dall’insegnante di motoria, sig. ra Antonietta Nicelli, diplomata Isef, e dall’educatrice di riferimento, una volta a settimana, da ottobre a maggio; viene realizzata nella stanza polifunzionale delle nanne per i bambini più piccoli e nel salone per i più grandi. Finalità ed obiettivi L’attività del bambino piccolo è funzionale. Il bambino gioca con le mani, le braccia, i piedi, gioca con tutto il corpo, si trascina a terra, la motricità è all’origine di qualsiasi sua conoscenza. Per mezzo dell’attività esplorativa il bambino sviluppa la coscienza di se stesso e del mondo esterno. 14 A partire da queste indicazioni noi proponiamo una attività che dia stimoli tali da indurre il bambino ad affrontare liberamente e nel rispetto dei tempi di realizzazione le diverse situazioni, mettendo alla prova se stesso e consentendogli di “misurare” le proprie potenzialità. Gli obiettivi specifici, ovvero le competenze che i bambini devono acquisire sono: o conquista graduale di una autonomia sempre più ampia; o lo sviluppo di tutte le capacità sensoriali e percettive; o la padronanza del corpo vissuto: discriminazione percettiva del corpo; acquisizione degli schemi dinamici e posturali di base (camminare, correre, saltare, lanciare) in una corretta relazione con l’ambiente e per un preciso adattamento di parametri spazio – temporali, o la progressiva acquisizione di una più sicura coordinazione dei movimenti; o lo sviluppo delle capacità di progettare e attuare la più efficace strategia motoria in una situazione di gioco; o la costruzione di una positiva immagine di sé. Generalmente nel mese di ottobre vengono raccolte notizie ed osservazioni dei bambini, in base a queste verranno effettuate proposte di attivazione e \ o stimolazione degli schemi motori di base, quali: quadrupedia, sedersi, camminare, camminare su diversi pavimenti, rotolare, sollevarsi in stazione eretta, spingere, trascinare – essere trascinati, scivolare, scendere, salire, entrare, uscire, aprire, chiudere, superare o evitare ostacoli, trasportare, correre, lanciare. Con i gruppi dei piccoli viene utilizzato una zona per il movimento morbido (la stanza della nanna) con materiali più morbidi, dislivelli e inclinazioni, palloni, per permettere la distensione, il rotolamento e quindi la sperimentazione del proprio corpo, con i gruppi dei più grandicelli ci si trasferisce nel salone sottostante le aule, che offre un ambiente con maggiore spazio, meglio 15 identificato come zona del movimento veloce, offrendo strumenti per sviluppare ed esercitare le attività motorie. Vengono allestiti percorsi, introdotte regole per tenere sotto controllo l’esuberanza dei bambini e per stimolare aggiustamenti motori. PROGETTO ACQUATICITA’ Questa attività, organizzata dalla scuola nella mattina del sabato, è mirata a favorire l’approccio del bambino con l’acqua attraverso il gioco, con l’aiuto di un adulto significativo, rispettando i tempi e i desideri del piccolo. L'attività infatti si pone l'obiettivo di stimolare la naturale propensione all’acquaticità, favorendo lo sviluppo fisico, intellettivo e sociale del bambino, vuole aiutare il bambino a riconoscere l’acqua e a servirsi delle proprie capacità promovendo il suo benessere psicofisico e il suo armonico sviluppo. Il gioco guida le attività in acqua che consistono anche in scivolamenti sul petto, sul dorso e l’azione degli arti. PROGETTO CONTINUITA’ CON LA SCUOLA DELL’INFANZIA Nel passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia il bambino affronta una situazione complessa ed ambivalente: a tre anni è il “grande” del nido, per le educatrici, per i genitori e per i piccoli amici: passati alcuni mesi si ritrova ad essere “il piccolo” nel contesto della scuola dell’infanzia. Nel passaggio da una situazione all’altra egli troverà alcune difficoltà legate alle diverse aspettative e ai comportamenti di quelli che lo circondano, questi cambiamenti sono per lui importanti occasioni di crescita. Nella nostra scuola viene realizzato da anni un progetto continuità tra il nido e la scuola dell’infanzia, per accompagnare i bambini gradualmente in questa nuova esperienza; solitamente vengono organizzati dalle insegnanti dei due ordini di scuola incontri tra i Grandi del nido e i Piccoli della materna, che li vedono impegnati in attività di condivisione e scambio. I grandi del nido possono così accostarsi ai nuovi ambienti e ai nuovi adulti con la presenza nota e rassicurante della loro educatrice. E’ inoltre prevista una riunione collegiale tra le la direttrice, le insegnanti dell’asilo nido e della scuola dell’infanzia per la presentazione dei bambini e 16 della situazione familiare, finalizzata anche alla costituzione delle sezioni della scuola dell’infanzia. I genitori dei bambini che non frequenteranno la nostra scuola, possono scegliere se farli partecipare o meno all’esperienza di continuità. Al termine dell’esperienza del nido viene consegnato ai genitori il materiale degli ultimi lavori dai bambini e in occasione della festa di fine anno organizziamo un momento in cui diamo ai grandi il “diploma” e gli doniamo un piccolo ricordo. All.8 progetto anno scolastico 2011 -2012 17 All 1 PARROCCHIA DI S. GIUSEPPE LAVORATORE GESTIONE SCUOLA MATERNA "SANDRO BONICELLI" Aderente alla Federazione Italiana Scuole Materna QUARTIERE LA FAMIGLIA - TRAVERSA VIII , N. 4 25126 BRESCIA - P.IVA 01798510176 L’Ente gestore del Micro - Nido è la Parrocchia S. Giuseppe Lavoratore con sede nel Quartiere La Famiglia, traversa VIII^, 4 – 25126 BRESCIA. Il micro - nido è associato alla scuola dell’infanzia Bonicelli e prevede i seguenti organi: ° Comitato di Gestione, è presieduto dal Parroco “pro – tempore” della Parrocchia “San Giuseppe Lavoratore”, BAGLIANI don AGOSTINO, ed è composto da una responsabile deontologica, da un amministratore, da un segretario e dalla direttrice della scuola. ° Il collegio delle educatrici del Micro - Nido, coordinato dalla direttrice; ° L’assemblea dei genitori. Art 2 Il Micro - Nido attua un servizio sociale di interesse pubblico con lo scopo di favorire lo sviluppo del bambino, integrando l’opera educativa della famiglia. Accoglie bambini da uno a tre anni, possibilmente residenti nell’area di utenza. I bambini devono aver compiuto un anno all’inizio della frequenza. Art 3 Le domande di ammissione devono essere presentate alla Direzione della Scuola in due sessioni - sessione normale, nel mese di marzo: finalizzata alla formazione della graduatoria ordinaria valida per l’anno scolastico successivo; - sessione suppletiva, nel mese di novembre: finalizzata all’integrazione della graduatoria ordinaria, valida per l’anno in corso. I periodi di iscrizione sono definiti dal Comune. I limiti di età d’ammissione sono riferiti: - al 31 agosto per le iscrizioni riguardanti la sessione normale; - al 31 dicembre per le iscrizioni riguardanti la sessione suppletiva. Sono richiesti dal Comitato di Gestione della Scuola (C.d.G.): il certificato I.S.E.E. – Indicatore Situazione Economica Equivalente – di cui alla legge n. 109/98 e successive modifiche e norme, rilasciato dall’INPS o da enti autorizzati, considerando reddito e patrimonio dell’intero nucleo familiare; • dichiarazioni dell’Assistente Sociale di Zona in presenza di certificazione I.S.E.E. con capacità contributiva uguale a zero. • Il C. d. G. stabilisce la graduatoria di ammissione secondo le indicazioni pervenute dal Comune di Brescia con cui la Scuola è convenzionata I posti convenzionati col Comune sono probabilmente 22 (VENTIDUE). Le ammissioni eccedenti tale numero sono disciplinate direttamente dal C.d.G. Le rette per i posti in convenzione sono determinate secondo i criteri indicati dal Comune di Brescia. Le rette per i posti fuori Convenzione sono determinate dal C.d.G Art. 4 Il Micro - Nido funziona da settembre a fine luglio e l’utenza è tenuta alla frequenza ed al relativo pagamento delle rette per tutti gli undici mesi, con l’unica riduzione per le assenze dovute a malattia e\o per chiusura micro nido axtracalendario lavorativo( sconto dell’1,50% al giorno) o per assenze di altro genere ( sconto dello 0,50% al giorno). 18 Art 5 Il C.d.G: • Elabora, in collaborazione con il personale del Micro - Nido, gli indirizzi organizzativo-pedagogici e vigila sulla loro applicazione. • Decide sulle domande di ammissione. • Promuove incontri con le famiglie. • Collabora con la competente A.S.L. e con gli Enti e Istituzioni del territorio. Art 6 Gli Organi di partecipazione della Scuola sono: 1) L’Assemblea di tutti i Genitori. 2) I Rappresentanti di sezione, uno per ogni sezione, eletti annualmente dai genitori. Art 7 L’A.S.L controlla e vigila sulla corretta applicazione delle norme sanitarie. NORME PER LA FREQUENZA AL MICRO - NIDO INIZIO ATTIVITA’ SCOLASTICA L’inizio dell’attività scolastica è previsto per i primi giorni di settembre. La modalità di inserimento del bambino viene concordato con l’educatrice durante il primo colloquio. ORARIO L’orario di funzionamento normale del Micro - Nido è: dalle ore 8.00 alle ore 16.00. L’orario di entrata termina alle ore 9.00. Dopo tale orario non si accettano più bambini . E’ previsto un orario di uscita intermedia dalle ore 11.50 alle ore 12.00. Il Micro – Nido predispone un orario anticipato alle ore 7.45 e un orario prolungato fino alle ore 17.00, da richiedersi al momento dell’iscrizione. Non è consentita l’entrata e l’uscita dei bambini in orari diversi da quelli stabiliti, salvo preventiva richiesta approvata dalla Direttrice. MODALITA’ DI CONSEGNA E RITIRO DEI BAMBINI Ogni bambino deve essere accompagnato e ritirato da uno dei genitori. In caso contrario è obbligo delegare per iscritto eventuali persone alternative. MODALITA’ DI RIAMMISSIONE DOPO UNA ASSENZA. E’ opportuno avvisare le educatrici per le assenze del bambino. La riammissione al Micro - Nido dei bambini rimasti assenti per motivi non sanitari e per periodi programmati, non richiede alcuna certificazione. La riammissione al Micro - Nido dei bambini rimasti assenti per motivi sanitari, per un periodo superiore a tre giorni lavorativi, non richiede un certificato del medico curante ma una auto – certificazione del genitore che attesti il rispetto delle indicazioni del medico. La mancanza di tale certificati non consente la riammissione al Micro - Nido. Si ricorda che i farmaci non possono essere somministrati dalle educatrici. INGRESSO DI PERSONE EXTRA E’ consentito “l’ingresso temporaneo” - di un genitore al momento dell’inserimento del bambino al Micro - Nido. - di persone indicate dal Comitato di Gestione. CERTIFICAZIONI PER L’ISCRIZIONE Certificazione ISEE (Vedi il Regolamento all’Art. 3). E’ richiesto il certificato medico per i casi di intolleranza e/o allergie a determinati cibi. Il menù della scuola è definito dalla dietista e non può essere cambiato dai genitori. 19 Al momento della conferma d’iscrizione è necessaria la certificazione del genitore delle avvenute vaccinazioni obbligatorie. CORREDO INDIVIDUALE Le educatrici del Micro – Nido provvederanno ad indicare il corredo necessario. RETTA Per i posti convenzionati, la retta è mensile e stabilita, per l’anno scolastico 2011-12 secondo i criteri del Comune di Brescia. Per gli eventuali non residenti è stabilita la quota fissa di € 460,00 per il tempo normale e di € 530,00 per il tempo anticipato e/o prolungato. I residenti non entranti in convenzione, pagano la quota fissa di € 460 per il tempo normale e € 530,00 per il tempo anticipato e/o prolungato. Le rette vanno versate, entro la prima decade di ogni mese successivo alla frequenza, al responsabile presente presso la segreteria nei giorni fissati e ricordati in bacheca. La retta si può versare, sempre nei tempi indicati, anche a mezzo Banca, con Bonifico c/o BIPOP CARIRE DI V. VALLECAMONICA, con le seguenti coordinate: IT 39 X 02008 11225 000100319778 Non sono ammesse riduzioni per part-time di presenza. Con la conferma d’iscrizione viene chiesta l’accettazione del presente regolamento e il versamento di una Garanzia di pagamento di € 300,00, che sarà restituita al termine dell’ultimo mese di frequenza del Nido, soddisfatti i pagamenti, e comunque con frequenza non inferiore ai due mesi. Quando si verificano assenze sistematiche ingiustificate e senza avviso o i bambini sono assenti per più di 15 giorni senza notizie , i genitori decadono dal diritto del posto al micro nido. Il mancato versamento della retta comporta l’attivazione di provvedimenti da parte del C.d.G., quali l’interruzione della frequenza e l’avvio di procedure legali per il recupero del credito. RITIRO DEI BAMBINI DALLA SCUOLA Qualora i genitori ritenessero opportuno ritirare i bambini dal Micro - Nido, dovranno provvedere a darne comunicazione scritta alla Direzione della Scuola, con almeno 10 giorni consecutivi d’anticipo. Tale periodo viene in ogni caso conteggiato ai fini del calcolo della retta. Brescia, marzo 2011 IL COMITATO DI GESTIONE 20 All. 2 PROGRAMMAZIONE PER CAMPI D’ESPERIENZA La programmazione educativa ha lo scopo di mettere a punto e verificare costantemente l’offerta formativa del nido quale luogo di vita e di apprendimento, con la definizione dei suoi aspetti strutturali (collocazione nel territorio, modalità di gestione sociale, organizzazione del personale, allestimento degli spazi fisici, requisiti tecnici ed organizzativi...) e del suo clima educativo – carta dei servizi La programmazione didattica ha il compito di individuare, progettare, concretizzare e contestualizzare, controllare e verificare la qualità e la quantità dei CONTENUTI EDUCATIVI proposti all’interno del nido stesso. La programmazione didattica rappresenta l’elaborazione ragionata dei momenti, degli strumenti e delle attività, utilizzati dalle educatrici per definire e gestire percorsi formativi e intenzionali proposti ai bambini delle diverse età. Tale procedura sul piano operativo diventa la preparazione del progetto didattico o di unità didattiche modulari. Con la programmazione di quest’anno scolastico le educatrici iniziano a programmare per campi d’esperienza. PROGETTAZIONE PER CAMPI D’ESPERIENZA – AMBITI DEL FARE E DELL’AGIRE DEL BAMBINO. Per continuità con la scuola dell’infanzia proponiamo i seguenti ambiti del fare: 1. AUTONOMIA, CORPOREITA’ E MOVIMENTO Campo d’esperienza della corporeità, della motricità, dell’autonomia operativa e relazionale, che contribuiscono alla crescita e alla maturazione complessiva dei bambini promuovendo la progressiva padronanza del corpo. Ogni bambino costruisce la propria immagine di sé sull’immagine del proprio corpo. Gli obiettivi specifici di questo campo, ovvero le competenze che devono acquisire sono: - conquista graduale di una autonomia sempre più ampia, - lo sviluppo di tutte le capacità sensoriali e percettive; - la padronanza del corpo vissuto: acquisizione degli schemi dinamici e posturali di base in una corretta relazione con l’ambiente. - La progressiva acquisizione di una più sicura coordinazione dei movimenti; - sviluppo della capacità di progettare e attuare la più efficace strategia motoria in una situazione di gioco. - La previsione e la comprensione della strategia motoria degli altri e delle dinamiche degli oggetti presenti nell’ambiente durante l’attività motoria. - L’acquisizione delle prime basilari conoscenze utili a una corretta gestione del proprio corpo. 21 - La promozione di positive abitudini igienico – sanitarie per l’educazione alla salute. La conoscenza della dimensione sessuale del corpo attraverso le occasioni informali della vita quotidiana e della attività ludiche. La costruzione di una positiva immagine di sé. Le esperienze e le scelte metodologiche Gioco a contenuto motorio: con lavoro di regia educativa vengono predisposte situazioni stimolanti e ricche di opportunità diversificate. Giochi per vivere lo spazio con movimenti e posture diverse: (sotto e sopra il lenzuolo, dentro e fuori la tana...); strisciare liberamente e su un percorso; gattonare e ruotare; fare movimenti ritmici individuali o di coppia; saltellare e saltare da una panca, saltare una corda. Modalità di osservazione e valutazione Gli indicatori di competenza sono: • il controllo dinamico e il coordinamento del corpo; • i riferimenti e le relazioni spaziali; • la costruzione e la precisazione di schemi motori globali; • la consapevolezza di schemi posturali; • l’adattamento temporale e la scansione dei movimenti in sequenze. 2. IDENTITA’ E RELAZIONI la costruzione della propria identità, la capacità di instaurare rapporti soddisfacenti con gli altri e di riferirsi a norma di comportamento e di relazione (rispetto, tolleranza, amore...), la consapevolezza di sé maturano nei bambini attraverso quella molteplicità di situazioni formalizzate e non che ogni progettazione è in grado di fornire. Creare un contesto scolastico realmente e concretamente motivante al confronto con gli altri, alla relazione, al rispetto e alla condivisione delle regole di vita comunitaria. I bambino si pone e rivolge all’adulto domande impegnative sulla realtà che li circonda nei cui confronti è opportuno sviluppare un sentimento di attenzione e rispetto. Obiettivi specifici • Capacità di riconosce ed esprimere emozioni. • Sviluppo del sentimento di appartenenza. • Controllo dell’aggressività. • Consolidamento della fiducia in sè, dell’autostima, della sicurezza di sé. • consolidamento della disponibilità a collaborare; • maturazione dell’identità e incremento dello spirito d’amicizia. • Comprensione della diversità e convivenza attiva e positiva. • Rispetto delle regole nei giochi e nella vita comunitaria. 22 • • • Riconoscimento e rispetto dei diritti degli altri. Disponibilità a relazionarsi con gli altri, ad aiutarli. Costruzione di validi rapporti interpersonali. Le esperienze e le scelte metodologiche Molti di questi obiettivi si raggiungono nel corso di tutta la vita quotidiana, ogni momento è utile per condurre i bambini a riflettere su norme e valori di comportamento: giochi con regole per imparare a rispettarle. Letture ... sulla realtà che circonda i bambini. Esplorazioni sull’ambiente che li circonda per conoscerne gli aspetti e le norme di comportamento. Partecipazioni ad avvenimenti significativi della comunità di appartenenza. Letture sulla solidarietà ed amicizia. 3. L’AMBIENTE E LE COSE: SENSORIALITA’ E PERCEZIONE E’ il campo d’esperienza che coinvolge i bambini nell’esplorazione, scoperta e prima organizzazione delle conoscenze sul mondo della realtà naturale e artificiale I bambini entrano in contatto con la realtà attraverso i sensi, le mani, il corpo, la mente. La progettazione ha il compito di : coinvolgerli in esperienza che favoriscano lo sviluppo di queste componenti e potenziare e disciplinare quei tratti come la curiosità, la spinta ad esplorare e capire, il gusto della scoperta. Obiettivi generali - Sviluppo della capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione con l’impiego dei sensi. - Acquisizione della capacità di formulare ipotesi e di verificarle con i fenomeni della realtà. - Riconoscimento di problemi in situazione e della possibilità di affrontarli e risolverli. - Prima acquisizione della dimensione temporale degli eventi e del divenire. - Rispetto per gli esseri viventi. Le esperienze e le scelte metodologiche Analisi delle proprietà oggetti, animali, materiali attraverso attività di: - riconoscimento e discriminazione di oggetti per forma, colore, dimensione, funzione... acquisizione della dimensione temporale degli eventi e delle esperienze mediante attività di: scansione esperienze vissute dai bambini in due sequenze (prima – dopo) individuazione della ripetitività del ciclo giornaliero al nido osservazione alternanza notte – giorno. Sperimentazione di giochi in due sequenze e rilevazione di alcuni fenomeni dei cicli stagionali 23 Studio e osservazione dei fenomeni naturali mediante la ricerca, l’esplorazione, la sperimentazione: scoperta del proprio corpo attraverso esplorazioni, specchio... interpretazioni plastico - manipolative di aspetti della realtà (con la plastilina faccio la frutta, gli animali...) raccolta a classificazioni di prodotti naturali; coltivazione di piantine e osservazione dei cambiamenti; partecipazione diretta a esperienze di cucina... esperimenti con la terra lavorazione con diversi materiali. Le modalità di osservazione e valutazione Le osservazioni mirano ad acquisire informazioni significative per la comprensione degli stili di apprendimento di ciascun bambino e per la progettazione degli interventi successivi 4. COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO E’ il campo specifico delle capacità comunicative, basato sul principio che la lingua si apprende all’interno di una varietà di contesti comunicativi ed è un sistema governato da regole implicite, che si applicano anche se non si sanno descrivere. Obiettivi specifici: - Uso corretto delle regole implicite della lingua. - Ascolto e comprensione dei discorsi degli altri. - Uso di un repertorio linguistico appropriato per farsi capire - Capacità di descrivere e raccontare eventi personali, situazioni - Formulazione di messaggi con chiaro significato e coerenti con il contesto. - Ripetizione di rime, assonanze e differenze fonemiche, semantiche... - Abitudine a farsi un idea e a manifestarla. - Fiducia nelle proprie capacità di comunicazione ed espressione. Le esperienze e le scelte metodologiche Conversazioni regolate dall’adulto nel piccolo e grande gruppo, accompagnate da giochi per sollecitare la conversazione (giochi del telefono, caccia alle parole, filastrocche...) Letture dell’adulto di fiabe, storie... Resoconti di esperienze personali, episodi, eventi naturali con discussione in piccolo gruppo. Ricerca e ripetizione di filastrocche, parole in rima...capaci di far giocare liberamente i bambini con le parole. Conversazioni tra bambini ed insegnanti durante i giochi e le attività Riformulazione dei discorsi dei bambini, con la ripetizione delle loro frasi. Le modalità di osservazione e valutazione Nel corso delle diverse esperienze vengono osservati i comportamenti comunicativi dei bambini, i loro livelli e stili di apprendimento della lingua. 24 Gli indicatori di competenza sono i seguenti: • uso della lingua in diversi contesti • capacità di prestare ascolto e attenzione • racconto di esperienze personali • verbalizzazione di immagini, situazioni, storie, eventi • comprensione di un racconto • uso corretto della lingua nei suoi aspetti fonologici. 5. PROVE, PROBLEMI E LOGICA Tutte le esperienze al nido tendono a sviluppare le capacità sensoriali, logiche e di discriminazione, di raggruppamento e ordinamento di fatti e fenomeni. Nell’ambiente i bambini sono sollecitati alla soluzione di problemi mediante l’acquisizione di strumenti. Obiettivi specifici: - sviluppo e affinamento dei cinque sensi; - riconoscimento di oggetti e loro denominazione corretta; formulazione di previsioni, ipotesi per risolvere problemi concreti durante i giochi. - Individuazione e utilizzazione di relazioni e di modalità di raggruppamento. - Individuazione di corrispondenza e di rapporti tra gli oggetti; - sviluppo della capacità di progettare, pianificare giochi e attività. Le esperienze e le scelte metodologiche Travasare acqua e farina Discriminare, accoppiare, raggruppare, ordinare ricorrendo a modi più o meno sistematici di comparazione Distinguere, comparare, discriminare oggetti di diversi forme e colori. Fare attività con occhi bendati per riconoscere suoni, superfici, odori... Le modalità di osservazione e valutazione Nel corso delle esperienze verranno verificati i livelli e gli stili di apprendimento di ciascun bambino con osservazioni casuali e sistematiche e con l’uso di indicatori quali: • distinguere e riconoscere oggetti con la vista, con il tatto, con l’udito, con l’olfatto, con il gusto. • Discriminare e raggruppare oggetti in base al colore; • distinguere grande - piccolo, alto - basso, corto – lungo; • porsi dentro e fuori rispetto ad un recinto e un contenitore; • distinguere le situazioni spaziali dentro – fuori, sopra – sotto. • Cogliere e costruire relazioni logiche (lampadario – lampadina, sedia – tavolo..) nell’ambiente di vita (nido, casa) 6. MANIPOLAZIONE, ESPRESSIONE, COSTRUZIONI Ci proponiamo di sviluppare l’inventiva e di attrezzare ogni bambino per una efficace difesa dai rischi dell’omologazione in modo da porre le basi per lo sviluppo di una creatività progressivamente più ordinata e produttiva 25 Obiettivi generali - Esplorazione dei diversi mezzi espressivi e sperimentazione di più tecniche; - sviluppo capacità manipolative con attività plastiche diverse. - Sviluppo delle capacità percettive, visive, manipolative per tutti i linguaggi. - Valorizzazione degli stili personali e rifiuto delle stereotipie. - Rafforzamento della fantasia, dell’immaginazione, della creatività esteticamente e artisticamente valida. - Lettura e uso attento di immagini e stimoli. - Sviluppo delle abilità inventive e creative del corso del gioco simbolico. - Controllo e gestione dei moti affettivi ed emotivi. - Riconoscimento e fruizione dei suoni presenti nell’ambiente. - Sostegno dell’esercizio ritmico-musicale. - Scoperta e conoscenza della realtà sonora. - Capacità di orientarsi nella realtà sonora e di esprimersi con i suoni. - Sviluppo della abilità musicale. Le esperienze e le scelte metodologiche Gioco simbolico e improvvisazioni creative individuali e di gruppo. Ricerca di espressioni mimiche e pantomimiche Giochi di travestimento e drammatizzazione Giochi con le maschere e le ombre cinesi Elaborazione di brevi testi con burattini, pupazzi... Raffigurazione grafico – pittoriche della realtà circostante. Sperimentazione di tecniche diverse e disegni su formati e dimensioni diverse. Ricerca e sperimentazione con materie plastiche diverse. Esplorazione, scoperta e riproduzione di suoni dell’ambiente. Uso della voce e del corpo per produrre suoni; uso di semplici strumenti musicali per produrre i primi ritmi; costruzione di strumenti musicali; giochi ritmici, giochi cantati. Le modalità di osservazione e valutazione Verranno identificate le seguenti competenze: • discriminazione dei colori; • capacità espressive nelle attività grafiche pittoriche; • uso delle diverse tecniche; • partecipazione canti e filastrocche; • scoperta delle possibilità sonore del proprio corpo; 26 LABORATORIO SIMBOLICO 1. AUTONOMIA, CORPOREITA’ E MOVIMENTO - conquista graduale di una autonomia sempre più ampia, - lo sviluppo di tutte le capacità sensoriali e percettive; 2. IDENTITA’ E RELAZIONI • Capacità di riconosce ed esprimere emozioni. • Disponibilità a relazionarsi con gli altri, ad aiutarli. • Costruzione di validi rapporti interpersonali. • Consolidamento della fiducia in sè, dell’autostima, della sicurezza di sé. 3. L’AMBIENTE E LE COSE: SENSORIALITA’ E PERCEZIONE - Prima acquisizione della dimensione temporale degli eventi e del divenire. 4. COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO Uso di un repertorio linguistico appropriato per farsi capire Capacità di descrivere e raccontare eventi personali, situazioni Formulazione di messaggi con chiaro significato e coerenti con il contesto. Comunicare impressioni e sentimenti; interpretare ruoli diversi con i linguaggi del corpo; sperimentare attività espressive e comunicative; descrivere situazioni fantastiche e non reali inventare situazioni e ruoli utilizzare oggetti e situazioni reali elaborandoli con originalità ascoltare e comprendere i messaggi dei coetanei arricchire il repertorio linguistico 5. PROVE, PROBLEMI E LOGICA • distinguere le situazioni spaziali dentro – fuori, sopra – sotto. • Cogliere e costruire relazioni logiche (lampadario – lampadina, sedia – tavolo..) nell’ambiente di vita (nido, casa) 6. MANIPOLAZIONE, ESPRESSIONE, COSTRUZIONI - Valorizzazione degli stili personali e rifiuto delle stereotipie. - Rafforzamento della fantasia, dell’immaginazione, della creatività esteticamente e artisticamente valida. - Sviluppo delle abilità inventive e creative del corso del gioco simbolico. - Controllo e gestione dei moti affettivi ed emotivi. - Sviluppo delle capacità inventive e creative sul piano del gioco. 27 LABORATORIO GRAFICO-PITORICO 1. AUTONOMIA, CORPOREITA’ E MOVIMENTO - conquista graduale di una autonomia sempre più ampia, - lo sviluppo di tutte le capacità sensoriali e percettive; - La progressiva acquisizione di una più sicura coordinazione dei movimenti; 2. IDENTITA’ E RELAZIONI - Capacità di riconosce ed esprimere emozioni. 3. L’AMBIENTE E LE COSE: SENSORIALITA’ E PERCEZIONE - Sviluppo della capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione con l’impiego dei sensi. 4. COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO - Uso di un repertorio linguistico appropriato per farsi capire - Capacità di descrivere e raccontare eventi personali, situazioni. - Fiducia nelle proprie capacità di comunicazione ed espressione. 5. PROVE, PROBLEMI E LOGICA - sviluppo e affinamento dei cinque sensi; - sviluppo della capacità di progettare, pianificare giochi e attività. 6. MANIPOLAZIONE, ESPRESSIONE, COSTRUZIONI - Esplorazione dei diversi mezzi espressivi e sperimentazione di più tecniche; - Sviluppo delle capacità percettive, visive, manipolative per tutti i linguaggi. - Valorizzazione degli stili personali e rifiuto delle stereotipie. - Rafforzamento della fantasia, dell’immaginazione, della creatività esteticamente e artisticamente valida. - Lettura e uso attento di immagini e stimoli. - Controllo e gestione dei moti affettivi ed emotivi - Sviluppo delle capacità inventive e creative sul piano del gioco - Imparare a riconoscere i colori - Imparare e preparare i colori - Esprimersi con immediatezza 28 LABORATORIO DELLE FARINE E DELLE GRANAGLIE 1. AUTONOMIA, CORPOREITA’ E MOVIMENTO - la padronanza del corpo vissuto: acquisizione degli schemi dinamici e posturali di base in una corretta relazione con l’ambiente. - La progressiva acquisizione di una più sicura coordinazione dei movimenti; - sviluppo della capacità di progettare e attuare la più efficace strategia motoria in una situazione di gioco. - Coordinare i movimenti 2. IDENTITA’ E RELAZIONI • consolidamento della disponibilità a collaborare; • Rispetto delle regole nei giochi e nella vita comunitaria. 3. L’AMBIENTE E LE COSE: SENSORIALITA’ E PERCEZIONE - Sviluppo della capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione con l’impiego dei sensi. - Acquisizione della capacità di formulare ipotesi e di verificarle con i fenomeni della realtà. - Riconoscimento di problemi in situazione e della possibilità di affrontarli e risolverli. 4. COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO - Ascolto e comprensione dei discorsi degli altri. - Uso di un repertorio linguistico appropriato per farsi capire - Capacità di descrivere e raccontare eventi personali, situazioni - Formulazione di messaggi con chiaro significato e coerenti con il contesto. 5. PROVE, PROBLEMI E LOGICA - sviluppo e affinamento dei cinque sensi; - riconoscimento di oggetti e loro denominazione corretta; formulazione di previsioni, ipotesi per risolvere problemi concreti durante i giochi. - Individuazione di corrispondenza e di rapporti tra gli oggetti; - sviluppo della capacità di progettare, pianificare giochi e attività. - Sviluppare la motricità fine della mano - Cogliere la quantità e rapportarla ai contenitori - Sperimentare operazioni diverse - Procedere per tentativi ed errori - Cogliere i rapporti quantitativi durante i travasi. 6. MANIPOLAZIONE, ESPRESSIONE, COSTRUZIONI - Controllo e gestione dei moti affettivi ed emotivi. 29 - Sviluppo delle capacità inventive e creative sul piano del gioco. LABORATORIO MUSICALE 1. AUTONOMIA, CORPOREITA’ E MOVIMENTO - lo sviluppo di tutte le capacità sensoriali e percettive; - La progressiva acquisizione di una più sicura coordinazione movimenti; - La costruzione di una positiva immagine di sé. dei 2. IDENTITA’ E RELAZIONI - Capacità di riconosce ed esprimere emozioni. - Controllo dell’aggressività. - consolidamento della disponibilità a collaborare; - Rispetto delle regole nei giochi e nella vita comunitaria. 3. L’AMBIENTE E LE COSE: SENSORIALITA’ E PERCEZIONE - Sviluppo della capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione con l’impiego dei sensi. 4. COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO - Uso corretto delle regole implicite della lingua. 5. PROVE, PROBLEMI E LOGICA - sviluppo e affinamento dei cinque sensi; - sviluppo della capacità di progettare, pianificare giochi e attività. 6. MANIPOLAZIONE, ESPRESSIONE, COSTRUZIONI - Esplorazione dei diversi mezzi espressivi e sperimentazione di più tecniche; - Valorizzazione degli stili personali e rifiuto delle stereotipie. - Rafforzamento della fantasia, dell’immaginazione, della creatività esteticamente e artisticamente valida. - Controllo e gestione dei moti affettivi ed emotivi. - Sviluppo delle capacità inventive e creative sul piano del gioco. - Riconoscimento e fruizione dei suoni presenti nell’ambiente. - Sostegno dell’esercizio ritmico-musicale. - Scoperta e conoscenza della realtà sonora. - Capacità di orientarsi nella realtà sonora e di esprimersi con i suoni. - Sviluppo della abilità musicale. - Isolare i suoni dagli altri segni percettivi della realtà - Raccogliere e registrare suoni - Ascoltare suoni registrati e riconoscerli - Percepire la direzione dei suoni - Confrontare due suoni e coglierne uguaglianze e differenze - Riprodurre e interpretare suoni - Associare suoni e rumori uguali 30 - Scoprire gli elementi che producono suoni LABORATORIO EURISTICO Il nome “euristico” mette a fuoco l’attività di scoperta dell’uso degli oggetti in cui il bambino è impegnato. 1. AUTONOMIA, CORPOREITA’ E MOVIMENTO - conquista graduale di una autonomia sempre più ampia, - lo sviluppo di tutte le capacità sensoriali e percettive; - La costruzione di una positiva immagine di sé. 2. IDENTITA’ E RELAZIONI • Capacità di riconosce ed esprimere emozioni. • Consolidamento della fiducia in sè, dell’autostima, della sicurezza di sé. • consolidamento della disponibilità a collaborare; • maturazione dell’identità e incremento dello spirito d’amicizia. 3. L’AMBIENTE E LE COSE: SENSORIALITA’ E PERCEZIONE - Sviluppo della capacità di osservazione, esplorazione, manipolazione con l’impiego dei sensi. - Acquisizione della capacità di formulare ipotesi e di verificarle con i fenomeni della realtà. - Riconoscimento di problemi in situazione e della possibilità di affrontarli e risolverli. 5. PROVE, PROBLEMI E LOGICA - riconoscimento di oggetti e loro denominazione corretta; formulazione di previsioni, ipotesi per risolvere problemi concreti durante i giochi. - Individuazione e utilizzazione di relazioni e di modalità di raggruppamento. - Individuazione di corrispondenza e di rapporti tra gli oggetti; - sviluppo della capacità di progettare, pianificare giochi e attività. 6. MANIPOLAZIONE, ESPRESSIONE, COSTRUZIONI - Sviluppo delle capacità percettive, visive, manipolative per tutti i linguaggi. - Controllo e gestione dei moti affettivi ed emotivi. 31 PROGRAMMAZIONE TEMPI E VERIFICA UNITÀ DI APPRENDIMENTO Le unità d’apprendimento, strutturate dalla singole educatrici sulla base dei bisogni e interessi rilevati, devono essere consegnate nei mesi di novembre, fine febbraio e fine maggio. La struttura dell’unità di apprendimento è indicata nell’ all. 3. Programmazione a.s. 2011-12 Progetto “parlare e conoscere il corpo” Soggetti coinvolti: tutte le fasce d’età, con particolare attenzione ai 12-24 mesi Campi d’esperienza coinvolti e obiettivi specifici: autonomia, corporeità e movimento: conquistare una autonomia sempre più ampia nella gestione di sé; riconoscere e denominare correttamente le parti del corpo, quali testa, spalle, braccia, mani, pancia, gambe, piedi, occhi, orecchie, naso, bocca. descrivere azioni e comportamenti del corpo; definire correttamente nomi e azioni riferiti a sé; descrivere correttamente situazioni in cui il corpo si muove. Comunicazione e linguaggio: ascolto e comprensione dei discorsi; uso di un repertorio linguistico appropriato per farsi capire; ripetizione di rime e filastrocche. Prove, problemi e logica: sviluppo e affinamento dei cinque sensi; Manipolazione, espressione, costruzioni: lettura e uso attento di immagini e stimoli, bambole, pupazzi. Sviluppo abilità manipolative con attività e materiali diversi. Metodologia Commentare le azioni: nel corso delle varie esperienze sono sollecitati a raccontare e descrivere le azioni che fanno. Identificare lo schema corporeo: guardarsi allo specchio e identificare le parti; identificare sui compagni le parti del corpo, disegnarle, nominarle, individuare 32 le azioni collegate alle diverse parti del corpo - Identificare parti del corpo e azioni tramite bambole e pupazzi. Giocare ad individuare azioni: filastrocca tipo girotondo. Tempi Attività guidate e momenti di routine; tutto l’anno scolastico. verifica Durante le attività verificare se i bambini comprendono e riconoscono le parti del corpo. Progetto “valorizzare l’identità nella relazione con gli altri” Soggetti: tutti, con particolare attenzione 12 -24 mesi Campi d’esperienza e obiettivi specifici: identità e relazioni: Comprendere che ciascuno ha un nome che lo identifica; parlare con i compagni e chiamarli per nome; conoscere i nomi dei familiari e raccontare episodi della propria vita. Riconoscere i propri effetti personali e i propri oggetti; riconoscere ciò che è dell’altro e rispettarlo; Promuovere la disponibilità a relazionarsi con gli altri e ad aiutarli. comunicazione e linguaggio: capacità di descrivere e raccontare eventi e situazioni; formulazione di messaggi chiari e coerenti con il contesto; ripetizione di rime, filastrocche e canzoni; manipolazione, espressione e costruzione: esplorazione dei diversi mezzi espressivi e sperimentazione con più tecniche; sviluppo della capacità di assunzione di ruoli diversi; controllo e gestione dei moti affettivi ed emotivi. Metodologia Identificazione di spazi e oggetti individuali (armadietto, asciugamani, bavaglia); creazione del libretto di famiglia e osservazione- narrazione da parte del bambino. Valorizzare molto il festeggiamento dei compleanni preparando con il gruppo la festa (cartellone, corona, disegno degli amici, anticipazione il giorno prima..., trovare modo per chi compie gli anni quando il nido è chiuso) 33 Verifica Se il bambino riconosce il proprio nome e le proprie cose; se riconosce quelle dei compagni; se rispetta quelle degli altri e esige rispetto per le sue; distinzione tra cose del nido e cose personali. Riconosce la festa di compleanno e riesce a capire il cambio di ruolo (festeggiato o festeggiante...) 34 Progetto “fare con le parole” Soggetti: tutti, con particolare attenzione 24 - 36 Campi d’esperienza e obiettivi specifici: identità e relazioni: - Capacità di riconosce ed esprimere emozioni. L’ambiente e le cose: sensorialità e percezione: - uso di un lessico specifico per la descrizione e la riflessione comunicazione e linguaggio: - esercizio di tutte le funzioni della lingua: funzione personale: esprimere opinioni, stati d’animo... funzione interpersonale: stabilire contatti e relazioni con gli altri funzione euristica: formulare ipotesi, cercare spiegazioni. Funzione immaginativa: inventare situazioni, avventure, storie. Funzione referenziale: Riferirsi ad eventi e situazioni concrete. Funzione argomentativa: sostenere la propria opinione in una discussione. Funzione metalinguistica: giocare con la lingua, parlare di essa e spiegarla. - Ascolto e comprensione dei discorsi degli altri. - Uso di un repertorio linguistico appropriato. - Capacità di raccontare eventi personali. Metodologia Laboratorio della comunicazione (angolo libri arricchito con materiale creato dalle educatrici), dare la parola ai bambini e promuovere i loro piccoli scambi comunicativi con domande semplici e legate al contesto. Promuovere il racconto dei bambini relativamente alla loro famiglia (libretto famiglia), al loro gioco preferito. Usando sempre un linguaggio non infantilizzato denominare oggetti, parti del corpo, azioni e situazioni. Tempi: tutto l’anno Verifica: osservare se i bambini usano il linguaggio in maniera appropriata e libera. 35 VERIFICA PERCORSI INDIVIDUALI Per l’ultimo giorno dei mesi di ottobre, gennaio, aprile vengono compilate le schede d’osservazione individuali seguendo lo schema dell’all. 4 . Sono previsti almeno due colloqui all’anno con i genitori di ciascun bambino finalizzati alla conoscenza delle abitudini del bambino, se nuovo inserimento) e alla verifica dell’andamento (all. 5) 36 All. 3 Unità d’apprendimento (titolo) 1. Soggetti coinvolti 2. principali campi d’esperienza coinvolti 3. Obiettivi specifici 4. tempi di realizzazione 5. Strumenti e metodi 6. Verifica 37 all.4 SCHEDA D’OSSERVAZIONE INDIVIDUALE Sezione ______________________ mesi _______________ Nome ________________________ 1. RELAZIONE CON L’EDUCATRICE E CON GLI ALTRI ADULTI 2. RELAZIONE CON GLI ALTRI BAMBINI 3. INTERESSE PER IL GIOCO E PER LE ATTIVITA’ 4. GESTIONE DI SE’ (autonomie personali, controllo degli sfinteri, pasto, sonno) 38 All 5 Schema colloquio DATA ____\____\____ EDUCATRICE _________________ GENITORE ________________________________ Nel colloquio sono stati affrontati i seguenti temi: - e si sono concordate le seguenti attenzioni educative: - 39 All 6 Progetto accoglienza a.s. 2011-2012 I bambini vengono inseriti a gruppi di massimo tre secondo il seguente schema: 1° TURNO 1° giorno mercoledì 7 2° giorno giovedì 8 3° giorno venerdì 9 4° giorno lunedì 12 5° giorno martedì 13 6° giorno mercoledì 14 7° giorno giovedì 15 8° giorno venerdì 16 Entrata 9.30 Uscita 10.30 Il genitore rimane tutto il tempo Entrata 9.00 Uscita 10.30 Il genitore rimane 30 minuti all’inizio e 15 alla fine Entrata 9.00 Uscita 11.00 Il genitore rimane 30 minuti Entrata 9.00 Uscita 11.00 Il genitore rimane 20 minuti Entrata dalle 8.00 alle 9.00 -Il genitore fa un saluto veloce Uscita 12.00 con pappa con la presenza del genitore (11.00 arriva) Entrata dalle 8.00 alle 9.00 - Il genitore fa un saluto veloce Uscita 12.00 con pappa Entrata dalle 8.00 alle 9.00 Uscita alle 14.00 con pappa e nanna Entrata dalle 8.00 alle 9.00 Uscita alle 15.45 – 16.00 TERMINE INSERIMENTO PART TIME Si ritiene opportuno predisporre l’ambiente in questo modo: in ciascuna sezione viene organizzato uno spazio apposito in cui l’educatrice si accomoda con i bambini già inseriti svolgendo con loro un attività tranquilla (ciascuna la predispone sulla base delle caratteristiche dei bambini della 40 propria sezione) e lì accoglie i bambini nuovi con i genitori facendoli accomodare nello spazio e coinvolgendoli nell’attività. Nella sezione vengono collocate sedie o panche su cui i genitori si possono accomodare così da poter osservare ed essere raggiunti facilmente dai propri figli. Per i primi giorni d’inserimento questa modalità dovrà essere rispettata. Per tutto il mese di settembre le educatrici coprono l’intero orario di apertura del nido (anticipato e posticipato iniziano ad ottobre) ed accolgono i bambini nella sezione di appartenenza. 41 All 7 PROGETTO TEMPO PROLUNGATO Il tempo prolungato, dalle 16.00 alle 17.00 è gestito dall’educatrice Ornella che con le educatrici di sezione costruisce i progetti educativi dei singoli bambini. Sulla base dell’età dei bambini iscritti e dei loro interessi viene progettato il tempo prolungato. Quest’anno lavoreremo per promuovere il linguaggio e la manualità tramite l’ascolto di brevi racconti e la realizzazione di piccoli libri. Quando il laboratorio si conclude con un piccolo manufatto, questo viene consegnato ai genitori. E’ possibile iscrivere i bambini al tempo prolungato anche per un ciclo di laboratori (es. 4 giovedì), oppure occasionalmente. 42 All 8 PROGETTO CONTINUITA’ A.S. 2011 - 2012 Progetto da definire 43 All. 9 CALENDARIO SCOLASTICO A.S 2011-12 ASILO NIDO BONICELLI Inizio anno scolastico: lunedì 5 settembre 2011 Termine anno scolastico: 31 luglio 2012 La scuola rimarrà chiusa nelle seguenti giornate: lunedì 31 Ottobre e martedì 1 Novembre: vacanza giovedì 08 e venerdì 09 Dicembre: vacanza da venerdì 23 Dicembre a domenica 8 Gennaio (vacanze di Natale). mercoledì 15 febbraio: festa del patrono di Brescia da giovedì 5 a martedì 10 aprile: (vacanze di Pasqua) mercoledì 25 aprile: festa della liberazione lunedì 30 aprile e martedì 1 maggio: vacanza 44 All. 10 CALENDARIO COLLEGIO DOCENTI scuola Bonicelli A.S. 2011-12 Ogni collegio docenti ha la durata di 2,5 ore (circa 50 ore all’anno) SETTEMBRE OTTOBRE NOVEMBRE DICEMBRE GENNAIO FEBBRAIO MARZO APRILE MAGGIO GIUGNO LUGLIO NIDO 5, 12, 19 10 14, 21 12 16 13, 20 12, 19 16, 23 14, 21 18, 25 2, 9 Le insegnanti faranno formazione per almeno 20 ore di cui: 8 ore incontri adasm per educatrici nido (tema laboratori) 12 ore formazione interna su tema da definire 45