TERMINOLOGIA • Libro = dal latino liber “corteccia con funzione di supporto scrittorio. Lemma medievale che sostituì volumen e codex • Prima del libro: origine egiziana con il papiro, dalle cui fibre si ricavava il supporto di scrittura più diffuso in antichità e il cui stelo dava origine a fogli di grandezza variabile, congiunti a formare rotoli composti di circa 20 fogli ciascuno. Il rotolo era il volumen (in lat.) in relazione all’uso di avvolgimento e srotolamento. 1 • Rappresenta il libro per eccellenza dell’antichità dal IV sec. a.C. sino al I-II sec. d. C. Il testo era suddiviso in colonne (paginae) e scorreva parallelo alle fibre orizzontali per facilitare il ductus della scrittura, tracciata con cannuccia vegetale occupando una sola facciata. Una stecca di legno, umbilicus, fissata ai lati della striscia, permetteva la consultazione; sulla facciata esterna venivano scritti autore e titolo dell’opera. 2 • I rotoli venivano conservati in scatole cilindriche di varia misura chiuse con coperchi e avvolte da cinghie dette capsae, quindi raccolte in bibliothecae, intese nell’accezione di mobili contenenti i rotoli. • Il passaggio dal volumen al codex, inteso come forma basilare del libro a pagine da sfogliare non fu semplice né indolore. Nel passaggio da non dimenticare i libri lintei etruschi, realizzati in tela di lino che precedono i libri lignei della tradizione romana (le tavolette cerate e i sottili fogli di corteccia di legni morbidi, quali ontano, betulla e tiglio). 3 • Il codice (codex da caudex = tavoletta) è l’antesignano del libro moderno. Si affermò a Roma con la tradizione cristiana anche se già Marziale nell’85 d.C. lo conosceva. • Struttura del codice: a fogli piegati e raccolti in fascicoli cuciti (da cui cartulazione o foliazione), pratica e maneggevole, meno costoso del papiro, di dimensioni più ridotte: 4 fogli corrispondenti a 8 carte, ossia 16 pagine. • Normalmente su pergamena: dalla pelle di capra, ruvida, a quella bianca dei vitelli. • Riscrivibile, dopo raschiatura: palinsesto 4 • Produzione di libri /codici: con gli scriptoria affidati per lo più a monaci e a conventi, ci si avvia ad un’era “moderna” con le tipologie di scritture diverse (importante la renovatio imperii voluta da Carlo Magno). • La richiesta di manoscritti, la produzione libraria con la nascita delle Università (sec. XIII), la copiatura incrementarono il commercio dei libri: gli stationarii (librai) Pecia e copisti • Affermazione della carta • Introduzione della stampa e nascita del libro a stampa 5 • Formato: in folio, in 4°, in 8°, in 16°, in 32°. Il formato cominciò a prendere consistenza con l’avvento della stampa anche se i primi incunaboli (libri a stampa impressi tra 1455-56 e 31 dic. 1500) non si discostarono molto dai manoscritti: la differenza cominciò a notarsi intorno al 1465-70. 6 Formato del libro • In-folio = segnatura di due fogli o quattro pagine • In-quarto = segnatura di quattro fogli o otto pagine (da 28 a 38 cm) • In-ottavo = Segnatura di otto fogli o sedici pagine (da 20 a 27 cm) • In-sedicesimo = segnatura di sedici fogli o trentadue pagine (da 15 a 19 cm) In-ventiquattresimo (10-14 cm), in-trentaduesimo (meno di 10 cm). • Così nacque la pagina che è un foglio di carta, normalmente rettangolare, piegato • Stampato, cucito sul dorso, rivestito di coperta = libro per i secoli 7 TESTO e PARATESTO • Testo = parte scritta contenente i messaggi tramite segni convenzionali che assumono una propria materialità la quale consente la fruizione nel tempo. Può essere diversificato, a seconda del tempo e della forma. • Paratesto = l’insieme di produzioni che accompagnano il testo (frontespizio, antiporta, iconografia, caratteri, margini, dediche, ecc.) e si differenzia in peritesto (all’interno del doc.) ed in epitesto (al di fuori del doc.) 8 Paratesto • Ciò che sta intorno al testo: coperta, sopraccoperta, fascetta, bandella o risvolto di copertina, legatura/brossura, frontespizio, foglio di guardia, occhietto, antiporta, colophon, dediche, avvisi ai lettori, indici • Gabbia o specchio di stampa, carattere, interlinea, margini, illustrazioni (vere e proprie, capilettera, fregi tipografici, incisioni, calcografie, acquetinte, acqueforti, xilografie), fotografie, marche tipografiche • Ex-libris, note di possesso, postille 9 DOCUMENTO e DOCUMENTAZIONE • Documentazione = raccolta, ordinamento, classificazione, selezione, diffusione e utilizzazione di ogni tipo di informazione. • Per molti può indicare quella “digitale”, ma è riduttivo. • Documento = è un bene (della cultura, ma non sempre) nella sua accezione più ampia 10 PATRIMONIO BIBLIOGRAFICO • Si intende tutto ciò che esiste nell’ambito di una istituzione e sia catalogato, classificato, ordinato, fruibile. • In antico poteva considerarsi alquanto concentrato su manoscritti, libro a stampa, codici, ecc. Oggi devesi ritenere assai più ampio e sempre con uguale dignità: il patrimonio bibl. Per un’istituzione non si calcola dal merito e dai suoi contenuti. 11 BIBLIOTECA • Bibliothēca = βύβλоς=βίβλоς = papiro, libro + θέκη = teca, scrigno, ripostiglio da cui luogo dei libri • Natura della b.: bibliografica (luogo del patrimonio bibliografico; istituzionale (persona giuridica in grado di svolgere funzioni pubbliche e operative); storico-sociale 12 • Biblioteca = raccolta ordinata (e classificata) di documenti bibliografici che contengono informazioni di vario genere e che trova posto in un luogo adibito allo scopo, messa a disposizione dell’utenza cui è destinata. • I documenti contenuti sono opera dell’ingegno e della creatività dell’uomo • Non contiene Atti meramente amministrativi e/o giuridici (tipici degli Archivi) • Biblioteca è anche il manufatto • Biblioteca come istituzione 13 • • • • • • • • Compiti istituzionali della b.: Custodire Conservare Incrementare Organizzare Gestire Mettere a disposizione Obiettivi della b.: Conservazione, incremento, disponibilità del patrimonio, ricerca. 14 • Biblioteconomia (biblioteca + nomos, cioè regola) = tecnica (più che scienza) che si occupa dell’organizzazione, della gestione e delle funzioni della biblioteca definendo criteri e modalità per la raccolta, l’ordinamento e la fruizione della documentazione. • Da Callimaco (III sec. a. C.) ad oggi è stata in continua evoluzione e si adegua a seconda delle tecnologie e delle tipologie della documentazione 15 • Biblioteconomia è, quindi, tecnica (o scienza) che stabilisce e studia le regole del governo e della gestione della b. (funzionamento, organizz., ordinamento, catalogazione, classificazione, utenza, addestramento all’utilizz., rapporti, percorsi per la ricerca, ecc.). • Funzioni della biblioteconomia: 1.Organizz. della documentazione, conservazione e utilizz. del patrimonio bibliografico; 2.Ricerca e messa a punto delle procedure più efficaci ed efficienti per la mediazione tra istituzione e utenza 16 • 3. Disciplina teorica che si occupa di: Indicizzazone, regole di catalogazione e di classificazione, compilazione di repertori e bibliografie per l’utenza, biblioteconometria (valutazione dei servizi e delle funzioni) • 4. Disciplina che caratterizza e legittima scientificamente la professione bibliotecaria (i bibliotecari sono i professionisti per eccellenza della documentazione e, quindi, dell’informazione) 17 Per una storia delle b. • Biblioteca come luogo di raccolta e di trasmissione del sapere risale a tempi antichissimi: Mesopotamia (Ninive, Ebla) Asia Minore (Pergamo), Egitto (Alessandria) Lagash, ecc. • B. ellenistiche (Atene e Magna Grecia) • B. di Roma (private: Ulpiana, Cassiana, Adriana; pubbliche) 18 • Il dissesto dell’Alto Medioevo (presenti solo in conventi) – Nascita degli scriptoria Storia della scrittura • Basso Medioevo: conventi, Università Affermazione della scrittura e degli scriptoria importanti sopravvissuti • Umanesimo e Rinascimento: nuovo concetto di b.; b. privata e b. pubblica (con concetti diversi da quelli attuali) • Bibliotheca Universalis con C. Gessner, Zurigo, 1545 19 • Prima idea di B. Moderna: Gabriel Naudé (Advis pour dresser une bibliothèque, Paris 1627): trattato “moderno” su come allestire una b. “pubblica”, cioè aperta al pubblico con le testimonianze della cultura senza preclusioni o veti ideologici • Tra ’500 e ’600 nascono in Europa le grandi b.: Bodleyana, Nationale de Paris sui lasciti dei letterati o dei signori • ’700: nascita anche in Italia – Affermazioni delle b. in tutte le nazioni • Età napoleonica – Ottocento - Novecento 20 • Tipi di biblioteche: si differenziano per finalità, per funzioni e per il legame con l’utenza cui sono rivolte • B. pubbliche: sono quelle che, a qualsiasi titolo, sono finanziate con denaro pubblico • B. private: finanziate da altre istituzioni • Le pubbliche sono: 1. statali (Nazionali, Universitarie=13, di enti di ricerca); 2. di ente locale (civiche, provinciali, regionali, di comunità pubbliche); 3. delle università ed enti di ricerca; 4. Scolastiche (ma non aperte a tutti); 5. Di ass. pubbliche 21 • A seconda della funzione svolta le b. possono essere di: • 1. Conservazione • 2. Ricerca (speciali e specializzate) • 3. Pubblica lettura (consultazione, ecc.) • A seconda del patrimonio presente possono essere: • 1. Tradizionali (con opere solo cartacee) • 2. Automatizzate, elettroniche, virtuali, digitali • 3. Ibride 22 • B. private: 1. dei singoli; 2. Enti ecclesiastici (tutte aperte al pubblico); 3. Assoc. private, ordini profess., istituz. culturali, imprese, ecc. • In Italia buona parte delle b. private sono aperte al pubblico: possono, però, svolgere funzioni diverse poiché non sono tenute alle medesime funzioni proprie delle b. pubbliche 23 • B. pubb. Nazionali: in Italia sono due (BNCF = B. Naz. Centrale di Firenze, nata nel 1866 e B. Naz. di Roma) Compiti e funzioni: BNCF pubblica la BNI (Bibliografia Nazionale Italiana), coordina SBN (Servizio Bibliotecario Nazionale), esercita il controllo bibliografico B. Naz. Roma detiene l’ICCU (Istituto Centrale Catalogo Unico). • Entrambe detengono il deposito legale 24 Deposito legale 1 • I riferimenti normativi attuali sono: 1. Legge 15 aprile 2004, n. 106 contenete “Norme relative al deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico (G.U. 27 apr. 2004, n. 98) 2. D.P.R. 3 maggio, n. 252 corrispondente al “Regolamento recante norme in materia di deposito legale dei documenti di interesse culturale destinati all’uso pubblico (G.U. 18 ag. 2006, n. 191). 25 Deposito legale 2 • Sono oggetto di “deposito legale”, cioè obbligatorio, i documenti destinati all’uso pubblico, alla lettura, all’ascolto, alla visione “qualunque sia il loro processo tecnico di produzione, di edizione, di diffusione”: tutti i prodotti editoriali usciti in Italia e non diffusi ad uso esclusivamente privato • Il deposito avviene entro 60 giorni dall’uscita • Sono obbligati: editori, produttori di docc. non librari (o, in sua assenza, il distributore). 26 Deposito legale 3 • Documenti destinati al deposito: libri, periodici, carte geogr. e topogr., atlanti, grafica d’arte, video d’artista, manifesti, musica a stampa, microforme, documenti fotografici, documenti sonori e video, filmati, documenti diffusi tramite rete informatica. • Libri e docc. a stampa: Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, di Roma e Biblioteca regioanle • Docc. sonori e video: discoteca di stato, ecc. • Grafica, docc. fotogr., video d’artista: Istituto nazionale per la grafica, ecc. • Opere filmiche: Cineteca dello stato • Docc. su supporto inform.: BNCF, BNRoma, ecc.. 27 • • • • B. come istituzione è: 1. della memoria; 2. della comunicazione La B. raccoglie l’eredità del passato, comunica al presente, proietta nel futuro: acquista, quindi, una duplice dimensione: • a) Orizzontale (comunicare nello spazio) • b) Verticale (trasmettere nel tempo) 28 • Nella sua dimensione orizzontale la B. • 1. Non è una monade fine a se stessa poiché è la sua disseminazione territoriale che ne determina la dimensione, la sopravvivenza, la cooperazione: il massimo esempio è dato dalla b. virtuale che ha soppiantato il concetto di b. prettamente locale 29 • Nella sua dimensione verticale la B. assolve al compito di essere un itinerario della mente, poiché • a) Conserva • b) Mette a disposizione • c) Trasmette ai posteri • d) Instaura rapporti tra il proprio patrimonio bibliografico e il lettore-utilizzatore 30 PATRIMONIO BIBLIOGRAFICO • È l’insieme della documentazione posseduta dalla biblioteca: essa si valuta dalla sua quantità, dalla sua qualità e dall’efficacia con la quale essa viene messa a disposizione dell’utente. • Oggi la biblioteca e il suo patrimonio bibliografico si valutano dalla qualità e dai servizi offerti (customer service) e grazie a questi – e ad altri elementi riconducibili all’erogazione e alla facilità di consultazione e uso dei documenti – la b. può, o meno, essere ritenuta efficace, efficiente e funzionale allo scopo per cui è stata costituita. 31 Tipologia dei documenti • Possono essere a seconda del supporto: a) pre-cartacei (tavolette, papiri, pergamene); b) cartacei; c) elettronici. Come è facile capire i pre-cartacei sono contenuti in biblioteche di conservazione, non sono sempre utilizzabili (si fotografano o si digitalizzano per l’uso) e il loro numero è piuttosto limitato rispetto al resto della documentazione 32 • Cartacei: Manoscritti antichi (rotoli, volumina, codici) e Manoscritti moderni (lettere, carteggi, documenti vari); Libri a stampa antichi (incunaboli, cinquecentine, seicentine, settecentine e fino al 1829), Libri a stampa moderni (dal 1830); Periodici o seriali (riviste, quotidiani); “Stampati minori” (manifesti, fogli volanti, locandine, dépliants, ecc.); Letteratura grigia (docum. prodotta da istituzioni, imprese, associazioni, ecc. per uso interno e non commerciabili); Musicali (a stampa); Materiali “non librari” (carte geogr., carte nautiche, stampe d’arte, fotografie, riproduzioni su carta, materiale grafico) 33 Periodici o seriali • Pubblicazioni che escono con una scadenza prestabilita – Normalmente viene dichiarata nel primo numero e viene riportata sulla coperta o sul primo foglio (con funzione di frontespizio) • Sono: Giornali quotidiani (settimanali) • Riviste: le pubblicazioni che al loro interno perseguono articoli e rubriche che si ripetono (sett., quindicinali, mensili, trimestrali, quadrim., ecc.) • Sono periodici anche: bollettini di associazioni, delle parrocchie, qualsiasi cosa che esca con cadenze 34 Conservare i periodici cartacei • Problema complesso, ma importante. Si devono rilegare con copertine, fascette, sopraccoperte, ecc. Non si conserva tutto poiché bisogna conoscere che cosa va conservato e come e dove • Il restauro non è conservazione 35 • Non cartacei: risorse audiovisive (doc. audio, video e multimediali); film e registrazioni (compresi microfilm e microfiches); lucidi; nastri e schede perforate; materiale che abbisogna di strumenti per il suo uso (floppy disk, dischi compatti, dischi ottici) • Doc. elettronici: periodici elettr. (e-journals), libri elettr. (e-book), banche dati e basi di dati • Altre risorse elettroniche? 36 Conservare risorse elettroniche • Problema nuovo, di difficilissima soluzione, ma possibile: importante la conservazione dei periodici elettronici • 1. Creare delle cooperazioni tra istituzioni • 2. Procedere allo scarto e decidere che cosa conservare • 3. Creare dei “depositi affidabili” cui possano accedere enti e utenti 37 Digitale e Digitalizzato • Documento digitale = nasce in digitale • Doc. digitalizzato = possiede primamente un supporto diverso • La documentazione antica, preziosa, rara, di facile disfacimento va digitalizzata epr la salvaguardia della stessa, per l’utenza, per renderla a disposizione. 38 LIBRO ANTICO • Dal 1455-56 al 1829. Incunabolo = libro a stampa tra 1455-56 e 31 dic. 1500. Si va dall’invenzione della stampa a caratteri mobili (quella xilografica esisteva già + Cina, Corea e altrove) attribuita a Gutenberg (Johannes Gensfleischen), orafo di Magonza, laureato a Strasburgo che inventò i punzoni per lettere a caratteri mobili in un torchio a pressione manuale 39 Libro antico • Incunaboli = libri a stampa tra 1455/56 e 31 dicembre 1500 • Cinquecentine = 1.1.1501-31.12.1600 • Seicentine = 1.1. 1601-31.12.1700 • Settecentine = 1.1. 1701-31-12.1800 • E i libri stampati sino al 1830 • Dal 1831 = Libro moderno (introduzione dei torchi meccanici) 40 • Prima opera nota a stampa: Bibbia a 42 linee, in gotico, che Gutenberg, associatosi con Peter Schoeffer e J. Furst pubblicò tra la fine del 1455 e l’inizio del 1456 a Magonza. Si dice che il primo esperimento sia stato un Salterio del quale non si hanno lacerti. • Panfilo Castaldi? 41 • La b. conserva, media l’informazione, mette a disposizione attraverso dei servizi da attuarsi. • SERVIZI INTERNI: • 1. Acquisizione (acquisti, doni, scambi, ecc.) • 2. Inventariazione • 3. Catalogazione • 4. Classificazione • 5. Gestione e organizzazione 42 • • • • SERVIZI ESTERNI o AL PUBBLICO: 1. Accesso 2. Informazioni 3. Messa a disposizione dell’informazione (cataloghi, bibliografie, repertori bibliografici, servizi diversi, ecc.) • 4. Consultazione • 5. Prestito (in sede, interbibliotecario, document delivery). 43 SERVIZI AL PUBBLICO • 2. INFORMAZIONI = mettere l’utente nella condizione migliore per fruire correttamente dell’informazione. A ciò sottostanno due princìpi o compiti: 1. quelli dell’utente (a: Individuare correttamente l’informaz. da ricercarsi o la ricerca da fare; b: controllare la citazione; c: controllare cataloghi e bibliografie e altra documentazione) – 2. Quelli del bibliotecario (costruire i cataloghi, favorire la consultazione, disporre la consultazione di base, classificare, fare “reference”). 44 SERVIZI AL PUBBLICO • Servizio di reference = servizio di consulenza bibliografica alla ricerca • Reference = insieme della documentazione atta a fornire indicazioni per la documentazione • Sala di reference = luogo dove esistono i documenti di base (bibliografie, dizionari, vocabolari, lessici, elenchi, repertori, enciclopedie, opere di riferimento, atlanti, ecc.) • Evidentemente, dalla tipologia di b. si evince la tipologia del reference e del servizio collegato 45 • Vocabolario = raccolta ordinata dei termini di una lingua, disposti in ordine alfabetico, illustrati nella loro origine e nel loro significato • Dizionario = elenco alfabetico dei termini di una o più lingue dei quali si fornisce un determinato numero d’informazioni (etimologia, pronuncia, definizione…) • Lessico = raccolta dei lemmi o termini di una lingua con la definizione semantica • Enciclopedia = pubblicazione che si prefigge di raccogliere in maniera ordinata e per quanto possibile esauriente cognizioni relative allo scibile o ad un campo dello stesso. 46 SERVIZI AL PUBBLICO • 3. CATALOGO = Elenco ordinato dei documenti conservati in una biblioteca, descritti sulla base di norme coerenti e princìpi uniformi e organizzati secondo schemi e procedure specifiche (è l’insieme delle schede cartacee e/o virtuali). • Catalogo collettivo = catalogo che comprende i cataloghi delle biblioteche aderenti ad un sistema, servizio, consorzio e utilizzanti il medesimo software • Catalogo virtuale = catalogo in linea di una o più biblioteche 47 SERVIZI AL PUBBLICO • 3. Catalogo (Scopi e funzioni). • A) Fornire all’utente notizia dell’esistenza del documento • B) Consentire il recupero dell’informaz. Attraverso una serie combinata di accessi formali (per autore, titolo, curatore, casa editrice, anno di ediz., ISBN o ISSN, luogo di ediz.) o semantici 48 SERVIZI AL PUBBLICO • • • • • • • A seconda dei dati che contiene, il catalogo può essere: A) Collettivo B) Per autori e titoli C) Sistematico (per materia o classificato) D) Cronologico E) Per soggetti F) Topografico Il maggiore catalogo collettivo italiano è quello delle biblioteche che adottano S.B.N. (INDICE) • Le tre ère dei cataloghi: 1. Inventari-cataloghi manoscritti in volume 2. Cat. a schede mobili 3. Cat. elettronico 49 ALTRA TERMINOLOGIA • Autore = colui che firma la paternità intellettuale dell’opera • Curatore = colui che mette insieme (cioè cura) un’opera e ne risponde • Stampatore = colui che stampa l’opera • Editore = colui che finanzia l’opera, ne ha il copyright e ne fa la commercializz. • Luogo di pubblicazione, luogo di stampa, titolo e complemento del titolo • ISBN ISSN 50 • Catalogo collettivo = catalogo formato dall’unione dei cataloghi delle b. aderenti ad un sistema, servizio, consorzio, ecc. In Italia esistono molti cataloghi collettivi. Il più importante è quello denominato S.B.N. (Servizio Bibliotecario Nazionale) con sede preso la BNCF cui aderiscono tutte le più importanti biblioteche del paese e moltissime altre. 51 • Le interfacce grafiche al catalogo di una b. o al catalogo collettivo di una rete di b. sono gli OPAC (On Line Public Access). • I METAOPAC possono essere definiti i cataloghi collettivi virtuali costituiti da un software che, utilizzando una banca dati appositamente costruita e aggiornata, interroga contemporaneamente vari opac, indipendenti tra loro e interrogabili anche separatamente. In pratica i metaopac che sono cataloghi elettronici hanno lo scopo di offrire proposte di ricerca unificata su cataloghi e basi di dati eterogenei interrogando tramiti protocolli standard residenti su server web/web service. 52 • BIBLIOTECA VIRTUALE = Biblioteca in linea. Lo può essere anche una libreria (es.: Amazon, ecc.). B.virtuale e b. digitale sono spesso usate come sinonimi; il panorama è esteso e variegato e la diversità delle b. digitali risiede nelle finalità, nelle tematiche, nella tipologia (es: b. digitali di manoscritti, di periodici, ecc.) 53 • Edizione = pubblicazione di un’opera • Riedizione = ripubblicazione • Ristampa = nuova tiratura di una medesima edizione • Ristampa anastatica = edizione inalterata di opera antica, fuori commercio • Ristampa facsimilare • Edizione fuori commercio • Edizione provvisoria – Edizione definitiva 54 • Diritto d’autore = regolato da norme nazionali e internazionali, spetta esclusivamente a chi ha la paternità intellettuale dell’opera dell’ingegno • Copyright = diritto spettante all’editore sulla stampa e sul diritto di esclusiva della diffusione dell’opera soggetta a © • Questi diritti sono morali ed economici: possono essere alienabili. 55 ALTRA TERMINOLOGIA • • • • • • • • • • • Coperta, sopraccoperta, fascetta Legatura, brossura Fogli di guardia, occhietto, antiporta Frontespizio Iconografia Colophon Imprimatur Dedica, collana, serie (opere in serie) Ex-libris Indice Record bibliografico=insieme di campi, di contenuto e formato standard con i dati bibliografici relativi ad un doc. • ISBN (International Standard Books Number)=Insieme di numeri identificativi di quella pubblicazione monografica • ISSN (I.S.Serials N.)= identificativi di quel periodico o seriale 56 CATALOGAZIONE • Insieme di procedure, standardizzate, che consentono all’utente l’utilizzazione dei docc. posseduti da quella b.: fornendo le indicazioni per individuarli e, quindi, reperirli nei luoghi dove sono conservati. • Scheda = ogni scheda un documento • Descrizione bibliografica = insieme degli elementi costitutivi atti a definire in modo completo ed inequivocabile un doc. bibl. 57 CATALOGAZIONE • Gli elementi costitutivi sono divisi in 8 aree consecutive fisse staccate da segni convenzionali secondo le regole stabilite dagli ISBD (Montecchi-Venuda, pp. 109124) ISBD= International Standard Bibliographic Description • ISBD (G = General) distribuisce le informazioni della notizia bibliografica nelle 8 aree 58 Catalogazione • • • • • • • ISBD (M) = Monografie ISBD (S) = Pubblicazioni seriali ISBD (A) = Libro antico ISBD (CM) = Materiale cartografico ISBD (PM) = Partiture musicali ISBD (NBM) = Materiale non librario ISBD (ER) = Risorse elettroniche 59 CATALOGAZIONE • Gli ISBD privilegiano gli accessi all’informazione superando le regole nazionali che sovrintendevano sino all’avvento della catalogaz. Elettronica. Ora alcune forme delle vecchie regole naz. vengono utilizzate per le intestazioni (autori e titoli) e per l’Italia sono le • R.I.C.A. (Regole italiane catalogaz. Autori) e questi possono essere A. PERSONALI e A. COLLETTIVI (Enti…) 60 CATALOGAZIONE • Gli autori vanno normalizzati (Homerus, autori latini, autori tradotti e traslitterati. • Autore principale e autore secondario • Titolo proprio = titolo del documento • Titolo improrio = quello dato dal catalogat. • Titolo uniforme e intestazione uniforme • Opera anonima = opera A) Senza autore B) Con più di tre autori 61 ACCESSI • • • • Formali sono dati da: 1. Intestazioni 2. Titoli 3. Responsabilità (autore, curatore, disegnatore, scenografo, traduttore, direttore di collana, ecc.) • 4. Parole chiave • 5. Parole significative del titolo • 6. Altre aree 62 ACCESSI • • • • Semantici sono dati da: 1. Soggettazione 2. Classificazione La soggettazione (Stringa di soggetto) viene effettuata tramite l’Indicizzazione. A tale scopo esistono i Soggettari compilati dalla BNCF • La classificazione è data dalla divisione in 10 classi (CDU, Dewey=CDD) 63 • Soggetto = Espressione del doc. o degli argomenti del doc. Esso si ottiene attraverso l’uso di termini controllati che possono essere contenuti nel Tesauro = Lessico di termini controllati, precoordinati relativi ad un ambito preciso, collegati tra loro in rete gerarchica e relazionale • Relazione di equivalenza: collega due termini o più considerati sinonimi (il termine non preferito non viene incluso nel vocabolario d’indice ma entra a fare parte del tesauro come possibile chiave d’accesso al termine principale; es. Alloggio/Abitazione) • Relazione gerarchica è la struttura portante del vocabol. E va dal termine più ampio a quello più specifico • Relazione associativa o definitoria (Es. Valido/Validità, Microscopi/Microscopia). 64 CITAZIONE BIBLIOGRAFICA • E’ una nota di riferimento a un libro, articolo o altro doc. che esemplifica, giustifica, richiama, convalida delle affermazioni o delle negazioni. La citaz. deve contenere tutti gli elementi essenziali all’identificazione del doc. (Autore, titolo, eventuale ediz., luogo di ediz., editore, anno, eventuali pagine – Autore, titolo dell’articolo, titolo del periodico, a. o vol., n. del fascicolo, pagine). 65 • Citazione di libro: Roberto Saviano, Gomorra: romanzo, Milano, Mondadori, 2007, (p. 33). • Citaz. di libro collettaneo o senza autore: Biblioteconomia: guida classificata, dir. da Mauro Guerrini, Milano, Bibliografica, 2007; Tra libri, lettere e biblioteche: saggi in memoria di Benedetto Aschero, a cura di P. Scapecchi e G. Volpato, Milano, Bibliografica, 2007 • Citaz. di opera scritta all’interno di un libro: Giuliano Vigini, Editoria in Italia, in Biblioteconomia: guida classificata, dir. da M. Guerrini, Milano, Bibliografica, 2007, pp. 815-818; Giancarlo Volpato, Libri d’arte per anniversari di carta: G.B. Pighi, G. Mardersteig, G. Beltramini e la cartiera Fedrigoni, in Tra libri, lettere e biblioteche:saggi in memoria di Benedetto Aschero, a cura di P. Scapecchi e G. Volpato, Milano, Bibliografica, 2007, pp. 235-254. 66 • Dizionario biografico dei Veronesi (secolo XX), a cura di G.F. Viviani, 2 v., Verona, Fondazione Cassa di Risparmio di Verona Vicenza Belluno e Ancona, 2006, 943 p. • Paola Azzolini, Motta Luigi (1881-1955), in Dizionario biografico dei Veronesi (secolo XX), a cura di G.F. Viviani, Verona, Fondazione …, 2006, ad vocem (o pp. 580-582). 67 • Rudj Gorian, Gli annuari politici veneziani del Settecento: struttura e paratesto fra stampa periodica e storiografia, “Paratesto: rivista internazionale”, a. 3, 2006, pp. 123-140. • Alessandro Graziani, Intesa e Unicredit, giallo alle 17, “Il sole 24 ore”, a. 144, n. 280 (10 ott. 2008), p. 3. 68 • Damiano Cunego, Intervista, a cura di Fabrizio Maffei, in “Rai Sport”, 3° progr. Rai-Tv, 18 ott. 2008; • Biblioteca civica di Verona, Fondo Pariani, b. 30 (oppure Ms. 3212); • Per la sitografia si riporta l’Url completa, con la data della lettura; • Le citazioni da DvD, Cd, film, ecc. seguono le medesime regole. 69 BIBLIOGRAFIA • Ha un significato teorico ed uno pratico • 1. Disciplina che studia il libro come oggetto, come contenuto di idee e di messaggi • 2. Disciplina che si occupa della produz. di repertori bibliografici destinati alla circolazione dell’informazione • Primo uso del termine = Elenco ragionato di libri (G. Naudé, Bibliographia politica, 1633) 70 BIBLIOGRAFIA • 1. Fornisce indici di scritti ordinati (alfabeticamente, cronologicamente, linguisticamente, ecc.) indipendentemente dalla loro presenza in una biblioteca • 2. Fornisce le regole teoriche per realizzare i repertori bibliografici: struttura, usi, finalità, articolaz. interna, ecc.) • 3. Fornisce la metodologia per realizzare questi repertori • 4. Fornisce i metodi per l’uso e lo studio di essi 71 REPERTORI • Repertorio=Compilazione o elenco di dati o notizie o indicazioni o persone o nomi o altro ordinato e classificato. • Repertorio bibliografico = repertorio (ordinato e classificato) con apparato sindetico (= tutto ciò che esula dalla scheda con dati anche fuori dalla biblioteca). Registra solo dati editi 72 Catena bibliografica Metodologia per la ricerca • 1. Scelta dell’oggetto: delimitazioni, inclusioni/esclusioni – Criteri: di selezione, di qualità, di quantità. – Criteri: formali, concettuali, redazionali • La scelta dev’essere ponderata e vagliata ed il percorso alquanto rigido: bisogna preventivare che cosa fare e come muoversi dandosi dei criteri da seguire 73 Catena bibliografica Metodologia per la ricerca • • • • • • 2. Ricerca dei titoli (raccolta del materiale) A) Fonti bibliografiche B) Fonti catalografiche C) Fonti commerciali o editoriali D) Fonti relazionali E) Fonti repertoriali o di altro genere 74 Catena bibliografica Metodologia per la ricerca • Fonti bibliografiche Si possono identificare in: • a) Bibliografie di bibliografie • b) B. nazionali generali • c) B. speciali • d) B. di pubblicazioni ufficiali • e) Criptobibliografie • f) Periodici bibliografici o b. di periodici attinenti 75 Catena bibliografica Metodologia per la ricerca • Fonti bibliografiche Dal punto di vista autorale si distinguono in: • a) Fonti primarie (o di prima mano) = i dati desunti per le registrazioni bibliografiche avvengono direttamente sui documenti • b) Fonti secondarie (o di seconda mano) = i dati sono desunti da altre fonti (repertori, elenchi, cataloghi, bibliografie, ecc.) 76 Catena bibliografica Metodologia per la ricerca • 3. Identificazione e valutazione = Omologazione o convalida dei dati (su fonte autorevole = primaria o secondaria), Identificarne la completezza, elaborarne la sequenza eventualmente mancante • 4. Stile citazionale • a) Elementi (autore, titolo, note tipogr….) • b) Sequenza= successione degli elementi • c) Design= uso della punteggiatura, forma 77 Catena bibliografica Metodologia per la ricerca • 5. Annotazioni (note di contenuto, abstract, sommari…) • 6. Ordinamento : comprende pure rinvii, indici • 7. Presentazione tipografica (forma per la stampa) 78 BIBLIOGRAFIE • Generali = tengono conto solo delle caratteristiche degli elementi esterni delle pubblicazioni (autore, titolo, note tipografiche, forme, date, lingua, ecc.) • a) B. di bibliografie (recensiscono bibliogr) • b) B. internazionali • c) B. nazionali (B.N.I.) che sono correnti/aperte o retrospettive/chiuse • d) B. del commercio librario 79 BIBLIOGRAFIE • Speciali = tengono conto dei contenuti con l’obiettivo di fornire indicazioni scientif. (valutaz., selettività, ampiezza, dettagli) • Specializzate = limitate ad un argomento specifico (persona, oggetto) • Di periodici (internaz,. naz,. analitiche, locali) o di altri repertori (di recensioni, abbreviazioni, ecc. • Di traduzioni, di pubblicaz. uff., di tesi, di convegni, di miscellanee, ecc. 80 BIBLIOGRAFIE • Autonome (pubblicate a sé) • Interne o criptobibliografie (pubblicate in appendice a lavori, a corredo di voci, in forma di articolo, o altro) • Critiche /ragionate • Selettive • Tematiche • Periodiche • Testuali 81 Unità d’Italia e stampa • 17 marzo 1861: Regno d’Italia • 1866: Veneto al Regno • 1867: Bibliografia italiana (scopo: ovviare alle cattive condiz. del commercio librario) cui si aggiunge -1886- Catalogo della libreria italiana (riv. mensile di aggiornam.) • 1869: A.L.I. (Assoc. Librai Ital.) • CONSULTARE C.L.I.O in Frinzi (Catalogo libri italiani Ottocento) 82 82 Unità d’Italia e stampa 2 • 1871: Prima statistica ufficiale del Regno: analfabeti = 75%; parlanti ital. = 2,5% • 1877 : Prima legge obbligo scolastico (fino ai 9 anni) • 1904: 2° legge (fino ai 12 anni) • 1923: Riforma della scuola (Gentile) che divide la tipologia degli studi e obbliga la frequenza (fino a 14 anni: con alcune regole) • 1963: Scuola media obbligatoria 83 83 Unità d’Italia e stampa 3 • Editoria e missione culturale • Tipografi-stampatori diventano editori con spirito risorgimentale • Anche editoria familiare • Pomba, Barbéra, Treves, Sommaruga, Sonzogno, Ricordi, Hoepli, Le Monnier, Olschki, Loescher, Utet, Agnelli, Laterza • Self-helpismo • Nascita e affermazione periodici 84 84 Unità d’Italia e stampa 4 • • • • • • • Organizzazioni di categoria Percezione pirateria libraria Riforme scolastiche e editoria Modernizzazione tecnologica 1896: Melvin Dewey e Classif. dei saperi 1896: TCI – De Agostini Fine secolo: Best-sellers, editoria: periodici, rosa, musicale, scientifica, ragazzi 85 85 Unità d’Italia e stampa 5 • Luoghi case ed.: Milano (libri, periodici, giornali); Firenze, Bologna, Torino • Scarsa presenza romana • Poco presente il Sud • Scompaiono quasi del tutto Venezia e Napoli • Fine Ottoc.: editoria come industria con case di successo, altre con difficoltà: Produrre libri e venderli (bassa scolarizzazione), lettura retaggio di pochi (non leggono i ricchi né i poveri: la classe di mezzo) 86 86 Grandi editori • Treves. Fu l’editore dei grandi scrittori della seconda metà dell’Ottocento; editore di riviste di successo (“Illustrazione italiana”, “Illustrazione popolare”, “Natura” • Sonzogno. Il più grande editore del tempo, fondò “Il secolo”, altri giornali, periodici umoristici, libri di musica, “Biblioteca universale”, opere teatrali, lett. rosa, romanzi d’appendice • Sommaruga. “Cronaca bizantina”, giornali satirici, fu il primo a fare pubblicità delle proprie opere. Brillante e scapestrato, fu in carcere, emigrò 87 Romanzi e libri di successo • Best-seller: Cuore; fece capire che vi era volontà di leggere • Si pubblicano, con un certo successo, De Amicis, Verga, D’Annunzio, stranieri, la scienza, nuove discipline (psichiatria e psicologia, antropologia) • Letteratura rosa e d’appendice • Ricordi e la musica 88 Inizio Novecento e stampa • Decolla l’editoria come industria: Nord e scarsamente al Sud • Diffusione • 1911: Statistica: 37,9% = analfabeti • Alto fermento culturale. Librerie, edicole, giornali, libri • Nascita e affermaz.: Carabba, La Scuola, Vallecchi, Vallardi, ecc. Case ed. cattoliche (La Scuola, Queriniana, SEI, Vita e Pensiero, Salesiana) e socialiste (L’Avanti, Salani, Nerbini) 89 89 L’editoria e il Sud • Laterza: editori di cultura; “Biblioteca di cultura moderna”; letteratura e filosofia. L’apporto di Croce. Laterza non si sottometterà al fascismo, resterà indipendente e la sua fortuna (Filosofia e sue collane, Letteratura italiana, geografia, psicologia, opere meridionali) sarà legata a Croce • Sandron a Palermo • Ricciardi a Napoli 90 Tra Bologna e Firenze • A Bologna: Zanichelli si affermerà con collane scientifiche di matematica e discipline connesse, astronomia, storia delle religioni. Ma anche letteratura: Pascoli, Carducci. Poi Atlanti, Dizionari, grandi manuali per la scuola • A Bologna: Cappelli con la medicina e attualità scientifiche, scolastica; ma anche opere “leggere” per il pubblico femminile 91 Tra Bologna e Firenze • A Firenze: Bemporad contendeva a Treves i grandi letterati; aveva già pubblicato “Le avventure di Pinocchio”; saggistica, letteratura per l’infanzia e scolastica (Salgari, Vamba, periodici per i bambini). Interessi in varie case editrici • A Firenze: Le Monnier con la storia, i vocabolari, la filologia, la scuola 92 Ventennio fascista • 1922 (ott.)-1943: Funzione dell’editoria e regime. Ruolo del PNF sulla stampa • Editoria muta linee di condotta – Autorganizzazione e irregimentazione – Organizz. di categoria – Nasce la vera industria editoriale con sistemi moderni • Schieramenti delle case editrici: allineate, non contrarie, contrarie (Gobetti, Laterza, Formìggini, Ricciardi, Carabba) 93 93 Ventennio fascista 2 • • • • Norme per l’editoria: 1923: Riforma della scuola (Gentile) 1923: Ufficio stampa c/o Presid. Consiglio 1925: L. diritto d’autore (in vigore sett. 1926) rivista nel 1941 • 1926: Obbligo indicaz. èra fascista • 1926: S.I.A.E., nata nel 1923 come ente privato, si nazionalizza (in vig. nel 1927) • 1929: L. sul libro unico (scuole primarie)Ripercussione sull’impresa editoriale 94 94 Ventennio fascista 3 • 1930: Nasce la rivista “Il diritto d’autore” • 1931: Norme sul contratto di edizione (toglie il diritto di esclusiva all’autore) • 1931: Norme sul diritto di traduzione • 1934: Ufficio per la stampa diventa Sottosegretariato per la Stampa • 1934: Norme sul controllo delle pubbl. a stampa e deposito obbligatorio (in vig. dal 1936 con circolare esplicativa) • 1935: Ministero della Stampa (Minculpop dal 1937 con Censura preventiva) 95 95 Ventennio fascista 4 • 1938: L. istitutiva per la “bonifica libraria” che nel 1939 promulga l’ordine di un “elenco di autori le cui opere non sono gradite in Italia” (razza non ariana, ecc.), completato nel 1942 (autori americani…) • 1943: Norme di censura governativa sulla prod. Libraria (nulla osta) di alcune categorie di opere (rapporti internaz., guerra, difesa, questioni econ, relig., finanz. o razziali attinenti la guerra) • 1930: Nasce “La bibliofilia” • 1930: Si fonda A.I.B. (Ass. it. Biblioteche) • 1932: Ente Nazionale biblioteche pop. e scolastiche 96 96 Ventennio fascista 5 • Tra 1930 e 1940: fioritura straordinaria di periodici. Satirici (“L’Asino”, “Becco giallo”, “Marc’Aurelio” su cui scrissero Zavattini, Scola, Fellini, Mosca, Metz, Marchesi, “Bertoldo” di G. Guareschi per Rizzoli e poi “Candido”), cinema, rosa, spettacolo, fumettistica, culturali, religiosi, pedagogici, fascisti, di consumo. • Si affermano grandi editori: Rizzoli, Mondadori e nasce Einaudi (1933). • ENCICLOPEDIA ITALIANA DI SCIENZE LETTERE ED ARTI 1929-1937 = 35 VOLL. (1° App. 1938) – Formìggini, Gentile e Enciclopedia 97 97 Periodo fascista • Gentile e la scalata all’editoria dopo le dimissioni da Ministro • Vallecchi: “editore militante che esercitò una missione pedagogica dell’editoria”: dalla sua casa (circa il 60% di timbro fascista) uscì il fior fiore della giovane letteratura italiana (periodici letterari, giovani poeti e letterati) ma collaborarono anche i grandi letterati, i grandi storici… • Olschki: umanista per eccellenza, autonomo, di alta cultura, raffinato nella stampa e nei contenuti, editoria di filologia, storia del libro, riviste di eccellenza • Ciarlantini e l’editoria asservita • Romanzo di consumo -- Rizzoli, i rotocalchi, il cinema • Bompiani, 1929 98 Periodo fascista • Editoria non allineata e di cultura: Gobetti, Laterza, Ricciardi, Carabba, Formìggini • 1938: Treves vende a Garzanti, Olschki emigra (Bibliopolis), Se ne vanno editori non ariani • 1933: Einaudi, grande editore liberale, socialista; letteratura, saggistica (L. Ginzburg, C. Pavese, Giulio Einaudi) contro il regime come La Nuova Italia massima casa editrice scolastica, come editoria cattolica 99 Arnoldo Mondadori • • • • Poggio Rusco (Mn) 1889-Milano 1971 1907: pubbl. “Luce giornale istruttivo pop.” 1908: Tip. “La sociale” che rileva nel 1909 1912: edita Aia madama di T. Monicelli e dà inizio alla collana di libri ill. per bambini “La lampada” (Gozzano, O. Visentini, ecc.) • 1913: si sposa, allarga la tipogr. a Ostiglia • 1917: acquista la tip. di G. Franchini a Verona (dove si stampa “L’Arena”) ma non acquista il giornale • 1917: stampa “La tradotta”, “La ghirba”, “Le fiamme”, “Il Montello” per le forze armate al fronte e porta personalmente le riviste. 100 100 A. Mondadori 2 • 1917: porta lo stabil. a Verona e diventa cittadino di Vr dal 1917 al 1926 • 1919: nasce Casa ed. Arnoldo Mondadori (presid. G. Franchini) • 1920: grande narrativa: coll. “Le grazie” – Periodici: “Novella”, “comoedia”, e apre filiale a Milano • 1921: Esce Franchini ed entra Senatore Borletti (Presid. dal 1929 al 1939) • 1923: entra come segretario Valentino Bompiani 101 101 A. Mondadori 3 • 1923: rileva da Sonzogno “Il secolo” • 1924: Nasce Accademia Mondadori (dal 1929 Accademia d’Italia) – Si iscrive PNF e nascono le collane “Scie”, Encicl. Per ragazzi, Grandi opere ill. • 1927: Discorso sul programma • “Ingoierò Treves” • 1926-1935: Opera omnia di G. D’Annunzio • 1929: La collana “I gialli” • 1931: Marchio “In su la cima” • 1932: Acquista “Topolino” (uscirà nel 1935) 102 102 A. Mondadori 4 • 1933: Coll. “La Medusa” • 1938: “Grazia” e collane femminili • 1939: Muore Borletti e Mondadori assume la carica di Presidente della casa editrice • Rapporti con il regime – Produz. Fascista = 10% del totale • 1943-45: In Svizzera • 1947: Riviste scientifiche • 1948: BMM; 1950: “Epoca”; 1952: Coll. “Urania”; 1962: “Panorama” • 1965: Oscar rivoluzionano il modo di porsi al pubblico • Rapporti Mondadori – Il Saggiatore 103 103 Post seconda guerra • Nuove idealità, nuovi contenuti, ricostruzione, apertura al mondo della cultura libera e politica • Influsso partitico sull’editoria con schieramenti chiari e canali di vendita • Rizzoli e i rotocalchi (“Espresso”, “Eva”, “Gente” “Europeo”), B.U.R; Mondadori, Einaudi, Laterza, Editoria di sinistra, Editoria religiosa e cattolica, Nuove case editrici come Feltrinelli 104 Anni 60-70 • Movimenti studenteschi e politici mutano l’assetto politico, scolastico, istituzionale e si affermano nuove discipline: sociologia, economia e politica economica, filosofia politica, antropologia • Progresso economico, scolarità obbligat. fino a terza media, università libera • Nuove case editrici: Il Mulino, Ed. di Comunità, Il Saggiatore, Editori riuniti 105 Anni 80-90 • Sono scomparsi i grandi fondatori (Rizzoli, Mondadori, Feltrinelli, Einaudi, ecc.) • Concentrazione industriale con nuovi grandi assetti anche internazionali • Affermazione delle nuovissime tecnologie • Avvento imperante di televisione, elettronica, nuovi modelli comunicativi • Necessità di fronteggiare il mercato globale 106 Concentrazioni industriali ital. • Gruppo Mondadori (18 case editrici, ciascuna con propria autonomia editoriale) • RCS o Gruppo Rizzoli (un buon numero di case editrici) • Longanesi (piuttosto piccolo) • De Agostini (forte di 7-8 case editrici) • Altri minori • Quasi tutti posseggono anche altri mezzi di comunicazione (radio, Tv, ecc.) 107