INDICE
- Premessa
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SEZIONE I – Le scelte dell’Istituto
- L’Istituto e le sue sedi
- I soggetti del POF
- Dove siamo
Capitolo 1 : Risorse strutturali e didattiche
- Laboratori, aule speciali e Parco della Memoria
- Direttori Laboratori
- Rete organizzativa docenti (Dirigente e collaboratori)
- Organizzazione orario delle lezioni
- Rapporti scuola-famiglia
Capitolo 2: L’offerta formativa
- I Corsi esistenti e gli Obiettivi professionali
- Struttura dei Corsi professionali
- Quadri orari e Indirizzi
- Ampliamento e arricchimento dell’offerta formativa
- Area di professionalizzazione- Alternanza scuola-lavoro
Capitolo 3: Scelte educative e didattiche
- Modalità organizzative
- Scelte di autonomia didattica ed organizzativa
- L’ Accoglienza
- Formazione e aggiornamento docenti
Capitolo 4: Progetti per il miglioramento dell’offerta formativa
- Progetti per l’anno scolastico 2015-2016
Capitolo 5: Scelte organizzative e di gestione
- Criteri di formazione delle classi
- Criteri di assegnazione delle cattedre
- Integrazione alunni diversamente abili
- Alunni stranieri: intercultura
- Gli organi collegiali :  Consiglio d’Istituto
 Collegio dei Docenti, Nuclei Operativi, Dipartimenti
 Consiglio di classe, Coordinatori e Segretari
 Comitato di Valutazione ed Organigramma
- Le Funzioni strumentali
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SEZIONE II – Il progetto curricolare
Capitolo 1: La valutazione
- La valutazione e criteri di svolgimento degli scrutini
- Fasce di valutazione
- Criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo
- Criteri di attribuzione del voto e indicatori per la formulazione dei giudizi finali
- Gli I.D.E.I.
- Autovalutazione d’Istituto
Capitolo 2: Le regole
- Il regolamento d’Istituto
- Patto educativo di corresponsabilità
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Premessa: PIANO OFFERTA FORMATIVA
Pof: motivazioni e finalità
A CHE COSA
SERVE IL POF
Concretizzare
Gli obiettivi nazionali in percorsi
formativi funzionali all’apprendimento
e alla crescita educativa.
Garantire
Azioni efficaci di recupero, di
sostegno e di prevenzione del
disagio
(Reg, art. 8 comma 4)
(Reg, art. 4 comma 1)
Il Piano dell’ Offerta Formativa è il documento dei percorsi formativi, delle attività, delle iniziative
didattiche ed educative, dell’organizzazione e della gestione di strutture, persone e risorse della
scuola.
Il Piano dell’Offerta Formativa “presenta” dunque la scuola nella sua organizzazione didattica con
le sue finalità e interventi progettuali, con le sue forme e modalità di funzionamento e gestione a
tutti i livelli, rendendo l’istituzione trasparente all’utenza cui fornisce un servizio.
GARANTIRE
Agli alunni il
successo formativo
MIRARE
Allo sviluppo della
persona umana
MIGLIORARE
L’efficacia del
processo di
insegnamento e
apprendimento
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Sezione I - Le scelte dell’Istituto
L’Istituto e le sue sedi
L'Istituto, denominato a partire da questo anno scolastico I.I.S. Via Antonio Gramsci, con sede
legale a Valmontone, si compone di tre sedi: I.p.i.a. Paolo Parodi Delfino a Colleferro per
(indirizzi di Manutenzione e Assistenza tecnica e Produzioni Industriali e Artigianali), Itcg Pier
Luigi Nervi a Segni (indirizzi Amministrazione, Finanza e Marketing; Costruzioni, Ambiente e
Territorio), Istituto "Enzo Gigli" di Valmontone (indirizzi Amministrazione, Finanza e Marketing;
Turismo).
La sede di Colleferro
L’Istituto “Paolo Parodi Delfino” è nato come avviamento professionale con D.P.R.1962 del 10
luglio 1960 ed ha svolto per anni il ruolo di formatore privilegiato della manodopera specializzata
della ditta B.P.D., i cui cancelli sono situati proprio di fronte a quello che era l’ingresso principale
del nostro Istituto. Con l’introduzione della scuola media unificata, l’Istituto ha acquisito la
denominazione attuale e l’edificio ha cominciato ad ospitare anche le aule della Scuola media
statale “G.Mazzini”. Da qualche anno la sede dell’istituto si è spostata in via Palianese Km 1200, a
ridosso del centro urbano, in una struttura di nuova costruzione. I corsi di qualifica professionale
erano rivolti essenzialmente all’acquisizione di abilità manuali, in cui i nostri studenti eccellevano,
come hanno dimostrato i risultati in numerosi concorsi a livello regionale e nazionale, nonché la
gran percentuale di assorbimento nel mondo del lavoro. La crisi dell’industria chimica italiana ha
portato un grosso ridimensionamento dell’attività industriale in Colleferro; le mutate richieste del
mondo del lavoro in generale, hanno portato ad un ripensamento del ruolo dell’Istituto con
l’introduzione dei Corsi post-qualifica, con maggiore attenzione alla preparazione culturale
complessiva e ad una preparazione professionale più completa e molti studenti hanno potuto in
ogni modo inserirsi in un’attività qualificata e gratificante grazie alla preparazione complessiva che
il nostro Istituto riesce a garantire.
La sede di Segni
La sede di Segni del nostro istituto è inserita nel contesto dei Monti Lepini. I Monti Lepini separano
il mare da una parte e la valle nel cuore del Lazio dall'altra. Il contesto socio-economico-culturale in
cui l’Istituto opera è caratterizzato da un tessuto produttivo di piccole e medie imprese (agricole e
non) e del terziario avanzato, per quanto riguarda la quasi totalità dei paesi che costituiscono il suo
bacino di utenza. A Colleferro, da cui proviene buona parte degli alunni, non mancano invece
imprese di più grandi dimensioni che, mentre in un recente passato hanno costituito una forte
alternativa alle attività agricole, sono oggi motivo di disagio socio-economico, a causa della crisi
occupazionale.
L’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri «Pier Luigi Nervi» di Segni è nato nell’a.s.
1972/73 ed è divenuto autonomo nell’a.s. 1982/83. Successivamente, nell’a.s. 1992/93. è stato
attivato a Valmontone l’indirizzo Periti aziendali e corrispondenti in lingue estere; nell’a.s. 20062007 l’indirizzo tecnico-turistico. Col passare degli anni entrambe le sedi sono state rinnovate sia a
livello di organizzazione della didattica, con l’introduzione dei corsi sperimentali, sia a livello di
strutture e supporti didattici con l’adeguamento dei locali alle nuove esigenze e l’impianto e/o
ammodernamento di laboratori e aule speciali, oggi all’avanguardia e in grado di accogliere
comodamente ciascuna classe per intero. Oggi pertanto entrambi gli edifici, peraltro situati in buona
posizione geografica e con ampi spazi che consentono lo svolgimento di attività didattiche
all’aperto, concorrono a determinare le più favorevoli condizioni per affrontare lo studio con
serenità e profitto.
La sede di Valmontone
Valmontone è un comune di 14.862 abitanti della provincia di Roma situato su un rialzo tufaceo. La
sua altitudine di 303 m l.s.m. ed è parte di un sistema orografico formato da piccole valli, e modesti
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rilievi. Il territorio rientra nel bacino idrografico dell'Alta Valle del Sacco. Il sottosuolo è
ricchissimo di acque e falde freatiche, ragion per cui a Valmontone, l’Università “La Sapienza” di
Roma ha attivato il C.E.R.I. (il centro di ricerca, previsione, prevenzione e controllo dei rischi
idrogeologici). La sede è facilmente raggiungibile attraverso l’Autostrada A1, la Statale Via
Casilina e la Ferrovia Roma-Cassino-Napoli. Il contesto socio-economico-culturale in cui l’Istituto
opera è caratterizzato da un tessuto produttivo di piccole e medie imprese (agricole e di servizi)
dislocate in un territorio ampio; si sta sviluppando un polo turistico integrato di notevole interesse
da un punto di vista occupazionale.
L'offerta formativa qui illustrata non consiste in un’astratta e formale proposta di uguaglianza
formativa, ma sviluppa le sue linee in un contesto di solidarietà sociale diretto a cercare il successo
di tutti; sollecita le capacità e le indirizza verso conoscenze che siano fondanti uno stile di
apprendimento flessibile e ricettivo, capace di acquisire le sollecitazioni di un mondo nel quale la
comunicazione viaggia sui parametri dell’intelligenza artificiale e di un mondo lavorativo che
richiede competenze specifiche e capaci di rimodularsi. La consapevolezza del mutato scenario
culturale ci obbliga al confronto con le realtà scolastiche europee, sollecitandoci a mettere in campo
strumenti didattici più efficaci e più rispondenti alle esigenze di ognuno dei nostri alunni.
Il nuovo modello di scuola, come esplicitato, è finalizzato al perseguimento dei seguenti obiettivi
caratterizzanti la filosofia dell’Autonomia scolastica:
- Indurre atteggiamenti responsabili e civili negli allievi con lo strumento disciplinare, ma con
l’esempio, l’autorevolezza e col dialogo educativo;
- Prevedere forme di recupero per limitare l’insuccesso scolastico ( tutta la normativa autonomistica
va in questa direzione);
- Rapporti con le famiglie ispirati ai criteri della trasparenza, della informazione, della
documentazione in un quadro di una loro giusta e corretta collocazione all’interno della scuola.
La scuola dell’autonomia ha il compito di garantire, studiare e guidare i ragazzi promuovendo la
conoscenza di sé, il senso di appartenenza, la coscienza dei propri limiti e delle proprie risorse, la
capacità di assumere decisioni, di gestire il proprio tempo. L’ipotesi progettuale che si propone
cerca di fornire una delle possibili articolazioni delle attività di una scuola che voglia completare e
congiungere il curricolo ministeriale con iniziative di formazione e orientamento attivate in
collaborazione con le associazioni imprenditoriali e professionali locali, attraverso stage in aziende
private, enti pubblici, istituzioni bancarie e studi professionali.
In questa logica vanno visti i Corsi altamente specializzati e svolti in collaborazione con enti
prestigiosi.
L’ Istituto si propone:
1) di offrire degli standard professionali di alta qualità che facilitino l’inserimento nel mondo
del lavoro dei suoi diplomati;
2) di far sviluppare agli studenti un buon numero di strutture culturali che permettano loro di
comprendere e di incidere consapevolmente sulla realtà che li circonda;
3) di contribuire alla crescita dei ragazzi sotto il profilo culturale, sociale e delle capacità
relazionali per diventare poi cittadini di una società in continua evoluzione;
4) di partecipare al recupero delle situazioni di disagio, rafforzando le qualità che gli studenti
mostrano sfruttandole al massimo per superare, per quanto è possibile, gli ostacoli che si
frappongono al pieno inserimento nella vita produttiva, sociale e culturale.
5) di promuovere costantemente l'insegnamento delle lingue straniere
6) di promuovere l'accoglienza e l'integrazione degli stranieri.
L’impegno congiunto di tutte le forze della scuola dovrà, pertanto, tendere al recupero di quei valori
che hanno connotato l’evoluzione della nostra civiltà, privilegiando ad esempio, la conoscenza dei
diritti fondamentali dell’uomo, il rispetto della persona, la formazione di una coscienza europea,
l’educazione alla pace, alla legalità, alla salute, alla tutela dell’ambiente e così via.
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Lettura del territorio
Il bacino di utenza della scuola è un territorio molto ampio comprendente tre Comuni: Colleferro,
Segni, Valmontone ed i paesi limitrofi, quali Carpineto, Segni, Artena, Paliano, Piglio, Anagni,
Gorga, Montelanico, Paliano, Zagarolo.
Colleferro nacque ai primi del Novecento intorno alla fabbrica SNIA BPD, attorno alla quale ha
orbitato per anni lo sviluppo urbano ed industriale di questo centro. Nel territorio sono presenti
molte industrie quali la BAG/BRAD SPA, la ALSTOM, la FIAT AVIO SPA, la ITALCEMENTI
ma la cittadina ha sviluppato, negli ultimi anni, attività nel settore terziario, realtà importante del
territorio è l’artigianato, con piccole e medie imprese.
L’Istituto Tecnico Statale Commerciale e per Geometri «Pier Luigi Nervi» di Segni è nato nell’a.s.
1972/73 ed è divenuto autonomo nell’a.s. 1982/83. Successivamente, nell’a.s. 1992/93. è stato
attivato a Valmontone l’indirizzo Periti aziendali e corrispondenti in lingue estere; nell’a.s. 20062007 l’indirizzo tecnico-turistico. Col passare degli anni le sedi sono state rinnovate sia a livello di
organizzazione della didattica, con l’introduzione dei corsi sperimentali, sia a livello di strutture e
supporti didattici con l’adeguamento dei locali alle nuove esigenze e l’impianto e/o
ammodernamento di laboratori e aule speciali, oggi all’avanguardia e in grado di accogliere
comodamente ciascuna classe per intero. Oggi pertanto tutti gli edifici, peraltro situati in buona
posizione geografica e con ampi spazi che consentono lo svolgimento di attività didattiche
all’aperto, concorrono a determinare le più favorevoli condizioni per affrontare lo studio con
serenità e profitto.
L’ utenza
Gli studenti dell’Istituto provengono principalmente dai comuni del 38° Distretto Scolastico
(Artena, Carpineto Romano, Colleferro, Gavignano, Genazzano, Gorga, Labico, Lariano,
Montelanico, Olevano, Palestrina, Paliano (Fr), Segni, Valmontone, Zagarolo, ma anche dai
Comuni a sud di Roma e dalle provincia di Latina). Il professionale è scelto da persone motivate
agli aspetti pratico-operativi dell’apprendimento, che vogliono inserirsi velocemente nel mondo del
lavoro, pur puntando ad una formazione culturale completa, che consente, a chi lo desidera, di
proseguire la carriera scolastica all’università.
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I soggetti del Pof
IL CONSIGLIO
DELL’ISITUZIONE
Definisce gli indirizzi
generali e al termine
“adotta” il piano
dell’Offerta Formativa
IL COLLEGIO DEI
DOCENTI
IL DIRIGENTE
SCOLASTICO
Attiva i necessari
rapporti con il
territorio e coordina
tutte le azioni
interne all’istituto
CHI
I GENITORI E GLI
STUDENTI
Formulano proposte
Dove siamo
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Elabora il Piano
dell’offerta Formativa
articolandosi al suo
interno e cura il
monitoraggiovalutazione dei
risultati
CAPITOLO 1: RISORSE STRUTTURALI E DIDATTICHE
Sede di Colleferro
La struttura scolastica di Colleferro, frequentata da circa 300 alunni, in cui operano circa 70
docenti, è dotata di numerosi ed efficienti impianti sportivi, idonei anche per lo svolgimento di
competizioni sportive ufficiali:
 campo di calcetto in erba sintetica
 campo esterno di basket e pallavolo
 pista di atletica
 palestra interna con parquet di legno galleggiante idonea allo svolgimento di gare olimpiche.
L’Istituto è fornito:
-di un’ampia e bellissima AULA MAGNA per incontri collegiali e per convegni,
-di grandi e luminose aule,
-di una grande aula di informatica,
-di confortevoli uffici
-di un’ aula per le attività del CIC.
-di una Biblioteca o “Sala di lettura”
I LABORATORI sono i seguenti:
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1 laboratorio di fisica
1 laboratorio di informatica
2 laboratori di analisi chimiche
1 laboratorio di chimica organica
1 laboratorio di chimica strumentale
1 laboratorio di microbiologia
2 laboratori di misure elettriche
1 laboratorio di sistemi
1 laboratorio di controlli
2 laboratori di esercitazioni elettriche
3 laboratori di meccanica
1 laboratorio meccanico- officina
1 laboratorio meccanico-termico
1 laboratorio di Redazione del giornale
1 laboratorio linguistico
Il PARCO DELLA MEMORIA è stato realizzato in data 11 maggio 2009 nell’ambito del
progetto: Identità Diversità Memoria - Giorno della Memoria 2009. Esso rappresenta un momento
importante per la costruzione di una Memoria Pubblica per ricordare e proporre alla memoria dei
nostri giovani le donne e gli uomini che hanno aiutato altre donne e altri uomini perseguitati da
regimi illiberali ed antidemocratici e hanno partecipato alla battaglia per la riconquista della libertà.
Un giardino, in cui si è seminato come un albero il nome di un uomo che ha voluto salvare una vita
senza essere né un eroe né un santo. I nostri nomi: Teresa Gullace, Medaglia d’oro al merito
civile; Giorgio Labò, giustiziato a Forte Bravetta;Agapito Milana e famiglia, Giusti tra le
Nazioni; Orlando Orlandi Posti, studente ucciso alle Fosse Ardeatine; Don Gaetano Tantalo,
Giusto tra le Nazioni. Il Parco è stato realizzato dagli studenti utilizzando tutti materiali riciclati.
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DIRETTORI LABORATORI E SUB-CONSEGNATARI: (SEDE DI COLLEFERRO)
SETTORE ELETTRICO
Laboratorio di Fisica
Laboratorio di Misure Elettriche I e II classi
Laboratorio Misure Elettriche III – IV e V classi
Laboratorio Controlli Automatici
Laboratorio Esercitazioni Pratiche n.7
Laboratorio Esercitazioni Pratiche n.6
Laboratorio Sistemi
Laboratorio Informatica Aula Multimediale
COORDINATORE DI REPARTO/SETTORE
SETTORE MECCANICO-TERMICO
Laboratorio Pneumatica
Laboratorio CAD Meccanico
Laboratorio Idraulica
Officina Meccanica
Laboratorio Tecnologico
Laboratorio Energie alternative
COORDINATORE DI REPARTO SETTORE MECC./TERMICO
SETTORE CHIMICO-BIOLOGICO
Laboratorio Chimica Analisi 1
Laboratorio Chimica Analisi 2
Laboratorio Chimica Strumentale
Laboratorio Microbiologia
Sala Preparazioni
Sala Bilance
COORDINATORE DI REPARTO SETTORE CHIMICO
PALESTRA
BIBLIOTECA
AULA MAGNA
AULA LIM
Laboratorio Linguistico
Prof. Canestrelli Valerio
Prof.ssa Pontesilli Tiziana
Prof.ssa Pontesilli Tiziana
Sede di Segni
Sede di Valmontone
Aule speciali sede di Segni
Aule speciali sede di Valmontone
1 Laboratorio Linguistico
2 Laboratori multimediali
1 Aula di Chimica
2 Aule speciali con funzioni
1 Aula di Fisica
interattive
1 Aula di Disegno
1 Biblioteca
1 Laboratorio di Topografia
1 Aula magna
1 Laboratorio prove dei materiali
1 Palestra
3 Laboratori di Informatica (multimediali in rete)
2 Sale audiovisivi e 2 Aule speciali con funzioni interattive
1 Biblioteca
1 Palestra
1 Aula magna
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SUBCONSEGNATARI SEDI DI SEGNI E VALMONTONE
LOCALE
AULA CHIMICA (SEGNI)
AULA DISEGNO E TOPOGRAFIA (SEGNI)
AULA LIM 1 (SEGNI) - 2° P.
AULA LIM 1-2-3(VALMONTONE)
AULA LIM 2 (SEGNI) - 1° P.
BIBLIOTECA (SEGNI)
BIBLIOTECA (VALMONTONE)
LABORATORIO MULTIMEDIALE 1 (SEGNI)
LABORATORIO MULTIMEDIALE 1 P.T.(VALMONTONE)
LABORATORIO MULTIMEDIALE 2 LINGUIST. (SEGNI)
LABORATORIO MULTIMEDIALE 2 I.P. (VALMONTONE)
LABORATORIO MULTIMEDIALE 3 COSTRUZ. (SEGNI)
LABORATORIO PROVE DEI MATERIALI (SEGNI)
PALESTRA (SEGNI)
PALESTRA (VALMONTONE)
DOCENTE
La conduzione e la manutenzione dei Laboratori è affidata ai responsabili tecnici. Il personale
collaboratore scolastico provvede alla pulizia ed alla piccola manutenzione dei locali.
Servizi fruibili dagli studenti
In tutte le sedi sono in funzione esercizi di ristorazione.
Spazi esterni
Tutte le sedi dispongono di un campo esterno polivalente per pallacanestro, pallavolo,calcetto.
RETE ORGANIZZATIVA DOCENTI
DIRIGENTE SCOLASTICO:
Prof.ssa Patrizia FIASCHETTI
COLLABORATORI DEL D.S.:
1° collaboratore: prof. Francesco CIPOLLINI; 2° collaboratore: prof. Salvatore PLATIA; gruppo di
supporto Dirigenza, RESPONSABILI DI SEDE: Prof. Salvatore PANETTA e prof.ssa Marina
FALERA(Colleferro), Prof.ssa Daniela LORENZI (Segni) con i seguenti compiti specifici:




Condividere e coordinare con il Dirigente Scolastico scelte educative e didattiche,
programmate nel P.O.F.
rappresentare il Dirigente in riunioni esterne (ASL, Enti Locali, Comunità Montana, etc)
sostituire il Dirigente in caso di assenza (ferie o malattia)
sostituire il Dirigente in caso d’emergenza o di urgenza anche prendendo decisioni di una
certa responsabilità.
Compiti dei responsabili di sede:




Effettuare comunicazioni telefoniche di servizio
Organizzare la sostituzione dei docenti temporaneamente assenti
Ritirare la posta e i materiali in direzione e, viceversa, provvedere alla consegna
Diffondere le circolari comunicazioni - informazioni - al personale in servizio nella sede e
controllare le firme di presa visione, organizzando un sistema di comunicazione interna
funzionale e rapida
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

Riferire sistematicamente al Dirigente scolastico circa l’andamento edi problemi del plesso
Controllare le scadenze per la presentazione di relazioni, domande, etc.
Organizzazione amministrativa
D.S.G.A. : Massimo POLIDORI
Organizzazione dell’orario delle lezioni
L’orario settimanale delle lezioni è scandito coerentemente con la programmazione modulare di
ciascuna disciplina. Il monte ore annuale di ciascuna disciplina è calcolato sulla base di 33
settimane. Il quadro orario seguirà il criterio della propedeuticità. Gli insegnamenti curriculari
saranno impartiti in cinque giorni. Per l’anno in corso l’inizio delle lezioni presso la sede di
Colleferro è alle ore 8,10, il termine è previsto per le ore 14,15; il martedì e giovedì alle ore 14.50.
Per le altre sedi dalle ore 8.00 alle ore 14.00 tutti i giorni.
Durata delle ore di lezione sede di Colleferro:
Lunedì-Mercoledì-Venerdì
Prima ora
8.10 – 9.10
Seconda ora
9.10 – 10.10
Terza ora
10.10 - 11.05
Intervallo
11.05 - 11.20
Quarta ora
11.20 - 12.15
Quinta ora
12.15 - 13.15
Sesta ora
13.15 - 14.15
Settima ora
Martedì-Giovedì
Prima ora
8.10 - 9.00
Seconda ora
9.00 - 9.50
Terza ora
9.50 - 10.40
Quarta ora
10.40 - 11.25
Intervallo
11.25 - 11.40
Quinta ora
11.40 - 12.25
Sesta ora
12.25 - 13.15
Settima ora 13.15 - 14.05
Ottava ora
14.05 - 14.50
Durata delle ore di lezione sede di Valmontone e di Segni
Lunedì-Mercoledì-Venerdì
Prima ora
8.00 – 9.00
Seconda ora
9.00 – 10.00
Terza ora
10.00 - 10.50
Intervallo
10.50 - 11.10
Quarta ora
11.00 - 12.00
Quinta ora
12.00 - 13.00
Sesta ora
13.00 - 14.00
Martedì-Giovedì
Prima ora
8.00 - 9.00
Seconda ora
9.00 - 9.50
Terza ora
9.50 - 10.40
Quarta ora
10.40 - 11.20
Intervallo
11.20 - 11.40
Quinta ora
11.40 - 12.20
Sesta ora
12.20 - 13.10
Settima ora
13.10 - 14.00
Modalità di accesso ai servizi
- di persona: presso gli uffici siti in Valmontone, Via Gramsci tel.069596434
- via fax : numero 069596434
- via email: [email protected], [email protected]
Telefono e fax sedi associate:
Tel.0697710009 (Colleferro), 06121126845 (Segni)
Fax 0697201471 (Colleferro), 0667663930 (Segni)
Sono previsti sportelli settimanali presso le sedi di Colleferro e Segni.
Il Dirigente scolastico riceve esclusivamente nella sede legale di Valmontone e previo
appuntamento telefonico.
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I rapporti scuola-famiglia
Ricevimenti dei familiari - I docenti ricevono individualmente i familiari degli alunni in orario
antimeridiano. I docenti ricevono i familiari in orario pomeridiano nei mesi di dicembre ed aprile;
tale supporto occorre che sia assiduo e continuo perché solo la collaborazione tra la scuola e la
famiglia può assicurare il successo dell’intervento educativo e garantire la completa formazione del
giovane. Questo rapporto si esplica in due momenti: 1) contratto formativo 2) continuo contatto al
fine di giungere ad una migliore conoscenza di ciascun ragazzo.
Modalità - Negli incontri, della durata di tre ore circa, i docenti dei singoli Consigli ricevono i
familiari per consegnare la scheda di informazione e per informarli dell’andamento didattico
disciplinare dei loro figli, nonché dei programmi, delle verifiche e dei criteri di valutazione adottati,
per rilevare possibili difficoltà incontrate (motivazionali, cognitive, ecc.) e stabilire, tramite un
produttivo confronto, strategie d’intervento.
Strumenti - Incontri scuola-famiglia; ricevimenti dei docenti; comunicazioni telefoniche.
CAPITOLO 2: L’OFFERTA FORMATIVA
I corsi esistenti
Sede di Colleferro
Sono attivi i Corsi con la seguente denominazione, a seconda delle nuove figure professionali:
 Produzioni Industriali e Artigianali (Articolazione Industria)
 Manutenzione e Assistenza tecnica (Opzione "Apparati, impianti e servizi
tecnici industriali e civili;opzione "Manutenzione mezzi di trasporto")
Essi sono articolati in 1° biennio (obbligo), 2° biennio, classe 5° con Esame di Stato.
Sono previsti, in accordo con la Regione Lazio, percorsi di integrazione che portano al
conseguimento di qualifiche regionali: operatori elettrici, operatori meccanici, operatori termici ed
operatori chimici. Alla fine usciranno con il Diploma di Manutenzione e Assistenza tecnica.
Sede di di Segni
 indirizzo “Costruzioni, Ambiente e Territorio”
 corso serale per Ragionieri SIRIO
 indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing
Il Corso di “Costruzioni, Ambiente e Territorio” forma professionisti nel settore della progettazione
e della conduzione dei lavori. Dopo 5 anni si otterrà il Diploma in Costruzioni, Ambiente e
Territorio con la possibilità di accedere ai settori: edilizia, pubblica amministrazione, libera
professione, enti e società provate; inoltre si potrà accedere a tutti gli studi universitari.
Il Corso serale SIRIO prevede il riconoscimento delle competenze e/o esperienze maturate in
ambito lavorativo, scolastico, con possibilità di riduzione delle discipline e degli anni di frequenza.
L’impegno settimanale è di 5 giorni (escluso il sabato). Con tale corso si otterrà il diploma di
Ragioniere; i settori di attività sono gli stessi del Corso Ragionieri e con il diploma si potrà accedere
a tutti gli studi universitari.
Sede di Valmontone
 indirizzo Amministrazione, Finanza e Marketing
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 Indirizzo Turistico
L’indirizzo “Amministrazione, Finanza e Marketing” forma esperti idonei alla gestione dei
problemi economico-aziendali, fornendo abilità professionali connesse all’organizzazione
dell’azienda ed alla sua gestione informatizzata. Dopo i 5 anni si otterrà il Diploma che consentirà
di accedere a tutti gli studi universitari e di rivolgersi ai settori: produttivo, commerciale, creditizio,
assicurativo, pubblica amministrazione, libera professione.
L’indirizzo “Turismo” prepara figure professionali munite delle necessarie conoscenze tecniche,
professionali e linguistiche per provvedere alla complessa organizzazione dei servizi turistici;
prevede pertanto lo studio di tre lingue straniere, di geografia e di storia dell’Arte.. i settori di
attività riguardano: la produzione, commercializzazione e realizzazione dei servizi turistici, la
promozione del turismo all’interno di aziende private ed Enti pubblici. Con il diploma, che si otterrà
dopo 5 anni, si potrà accedere a tutti gli studi universitari.
Gli Esami di Stato - L’esame di Stato comprende tre prove scritte ed un colloquio.
 La prima prova scritta è intesa ad accertare la padronanza della lingua italiana o della
lingua nella quale si svolge l’insegnamento, nonché le capacità espressive, logicolinguistiche e critiche del candidato; essa consiste nella produzione di uno scritto scelto dal
candidato tra più proposte di varie tipologie tradizionali e non, individuate annualmente dal
Ministero della Pubblica Istruzione
 La seconda prova scritta è intesa ad accertare le conoscenze specifiche del candidato ed ha
per oggetto una delle materie caratterizzanti il corso di studio. Al candidato è data facoltà di
scegliere tra più proposte.
 La terza prova, a carattere pluridisciplinare, è intesa ad accertare le capacità del candidato
di utilizzare ed integrare conoscenze e competenze relative alle materie dell’ultimo anno di
corso, anche ai fini di una produzione scritta, grafica o pratica. La prova consiste nella
trattazione sintetica di argomenti nella risposta a quesiti singoli o multipli, ovvero nella
soluzione di problemi o di casi pratici e professionali, o nello sviluppo di progetti. La prova
è strutturata in modo da consentire anche l’accertamento della conoscenza delle lingue.
 Il colloquio tende ad accertare la padronanza della lingua, la capacità di utilizzare le
conoscenze acquisite e di collegarle nell’argomentazione, e di discutere ed approfondire
sotto vari profili i diversi argomenti.
13
QUADRO ORARIO PRODUZIONI INDUSTRIALI E ARTIGIANALI
(COLLEFERRO)
materia
LINGUA E LETT. ITALIANA
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE DELLA TERRA E
BIOLOGIA (SCIENZE INT.)
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
RELIGIONE O ATTIVITA'
ALTERNATIVE
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
1°anno
4
2
3
4
2
2
2°anno
4
2
3
4
2
2
3°anno
4
2
3
3
4°anno
4
2
3
3
5°anno
4
2
3
3
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
3
3
FISICA (SCIENZE INTEGRATE)
CHIMICA (SCIENZE INTEGRATE)
TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE
LABORATORI TECNOLOGICI
ED ESERCITAZIONI
TECNOLOGIE APPLICATE AI
MATERIALI E AI PROCESSI
PRODUTTIVI
TECNICHE DI PRODUZIONE E
DI ORGANIZZAZIONE
TECNICHE DI GESTIONECONDUZIONE DI MACCHINE E
IMPIANTI
ORE SETTIMANALI (MEDIA)
2
2
2
2
2
2
3
3
5
4
4
6
5
4
6
5
4
3
5
32
32
32
32
14
32
QUADRO ORARIO INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA
TECNICA (COLLEFERRO) - OPZIONE "APPARATI, IMPIANTI E
SERVIZI TECNICI INDUSTRIALI E CIVILI"
materia
LINGUA E LETT. ITALIANA
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE DELLA TERRA E
BIOLOGIA (SCIENZE INTEGR.)
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
RELIGIONE O ATTIVITA'
ALTERNATIVE
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
RAPPRESENTAZIONE
GRAFICA
FISICA (SCIENZE INTEGRATE)
CHIMICA (SCIENZE INTEGRATE)
TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE
LABORATORI TECNOLOGICI
ED ESERCITAZIONI
TECNOLOGIE MECCANICHE
ED APPLICAZIONI
TECNOLOGIE ELETTRICOELETTRONICHE
DELL'AUTOMAZIONE E
APPLICAZIONI
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
INSTALLAZIONE E DI
MANUTENZIONE DI APPARATI
E IMPIANTI CIVILI E
INDUSTRIALI
ORE SETTIMANALI (MEDIA)
1°anno
4
2
3
4
2
2
2°anno
4
2
3
4
2
2
3°anno
4
2
3
3
4°anno
4
2
3
3
5°anno
4
2
3
3
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
3
3
2
2
2
2
2
2
3
3
4
3
3
5
4
4
5
5
3
3
5
7
32
32
32
32
32
15
QUADRO ORARIO INDIRIZZO MANUTENZIONE E ASSISTENZA
TECNICA (COLLEFERRO) - OPZIONE
"MANUTENZIONE E MEZZI DI TRASPORTO"
materia
LINGUA E LETT. ITALIANA
STORIA
INGLESE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE DELLA TERRA E
BIOLOGIA (SCIENZE INT.)
SCIENZE MOTORIE E
SPORTIVE
RELIGIONE O ATTIVITA'
ALTERNATIVE
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
RAPPRESENTAZIONE
GRAFICA
FISICA (SCIENZE INTEGRATE)
CHIMICA (SCIENZE INTEGRATE)
TECNOLOGIE
DELL’INFORMAZIONE E
DELLA COMUNICAZIONE
LABORATORI TECNOLOGICI
ED ESERCITAZIONI
TECNOLOGIE MECCANICHE E
APPLICAZIONI
TECNOLOGIE ELETTRICHEELETTRONICHE E
APPLICAZIONI
TECNOLOGIE E TECNICHE DI
DIAGNOSTICA E
MANUTENZIONE DEI MEZZI DI
TRSPORTO
ORE SETTIMANALI (MEDIA)
1°anno
4
2
3
4
2
2
2°anno
4
2
3
4
2
2
3°anno
4
2
3
3
4°anno
4
2
3
3
5°anno
4
2
3
3
2
2
2
2
2
1
1
1
1
1
3
3
2
2
2
2
2
2
3
3
4
3
3
5
5
4
5
4
3
3
5
7
32
32
32
32
32
16
QUADRO ORARIO INDIRIZZO AMMINISTRAZIONE, FINANZA E
MARKETING (SEGNI E VALMONTONE)
materia
LINGUA E LETT. ITALIANA
STORIA
INGLESE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE DELLA TERRA E
BIOLOGIA (SCIENZE INT.)
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
RELIGIONE O ATTIVITA'
ALTERNATIVE
FISICA (SCIENZE INTEGRATE)
CHIMICA (SCIENZE INTEGRATE)
GEOGRAFIA
INFORMATICA
LINGUA FRANCESE
ECONOMIA AZIENDALE
DIRITTO
ORE SETTIMANALI (MEDIA)
1°anno
4
2
3
4
2
2
2°anno
4
2
3
4
2
2
3°anno
4
2
3
3
4°anno
4
2
3
3
5°anno
4
2
3
3
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
2
3
6
3
32
2
3
7
3
32
3
8
3
32
2
3
2
3
2
2
3
2
3
2
32
32
QUADRO ORARIO INDIRIZZO TURISMO (VALMONTONE)
materie
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE DELLA TERRA E BIOLOGIA
(SCIENZE INTEGR.)
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
RELIGIONE O ATTIVITÀ ALTERNATIVE
FISICA (SCIENZE INTEGRATE)
CHIMICA (SCIENZE INTEGRATE)
GEOGRAFIA
INFORMATICA
ECONOMIA AZIENDALE
LINGUA FRANCESE
LINGUA SPAGNOLA
DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI
GEOGRAFIA TURISTICA
DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA
ARTE E TERRITORIO
ORE SETTIMANALI (MEDIA)
1°anno
2°anno
3° anno
4° anno
5° anno
4
2
3
4
2
2
4
2
3
4
2
2
4
2
3
3
4
2
3
3
4
2
3
3
2
1
2
2
1
2
1
2
1
2
1
3
3
4
2
3
2
32
3
3
4
2
3
2
32
3
3
4
2
3
2
32
3
2
2
3
2
3
2
2
3
32
32
17
QUADRO ORARIO INDIRIZZO COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO (SEGNI)
materia
LINGUA E LETT. ITALIANA
STORIA
LINGUA INGLESE
MATEMATICA
DIRITTO ED ECONOMIA
SCIENZE DELLA TERRA E
BIOLOGIA (SCIENZE INT.)
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
RELIGIONE O ATTIVITA'
ALTERNATIVE
FISICA (SCIENZE INTEGRATE)
CHIMICA (SCIENZE INTEGRATE)
1°anno
4
2
3
4
2
2
2°anno
4
2
3
4
2
2
3°anno
4
2
3
3
4°anno
4
2
3
3
5°anno
4
2
3
3
2
1
2
1
2
1
2
1
2
1
3
3
3
3
3
3
1
2
1
2
2
7
6
7
3
4
32
4
4
32
4
4
32
TECNOLOGIE E TECNICHE
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA
TECNOLOGIE INFORMATICHE
3
SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE
3
COMPLEMENTI DI MATEMATICA
GESTIONE DEL CANTIERE E SICUREZZA
DELL'AMBIENTE DI LAVORO
PROGETTAZIONE, COSTRUZIONI E
IMPIANTI
GEOPEDOLOGIA, ECONOMIA ED ESTIMO
TOPOGRAFIA
ORE SETTIMANALI (MEDIA)
32
32
QUADRO ORARIO INDIRIZZO SERALE RAGIONIERI "SIRIO" (SEGNI)
Materie
RELIGIONE O ATTIVITÀ ALTERNATIVE
LINGUA E LETTERATURA ITALIANA
SCIENZE STORICO-SOCIALI
LINGUA INGLESE
MATEMATICA E LABORATORIO
ECONOMIA AZIENDALE
DIRITTO
ECONOMIA POLITICA-SCIENZA DELLE
FINANZE
ORE SETTIMANALI (MEDIA)
18
4° anno
1
3
2
3
3
9
3
2
5° anno
1
3
2
3
3
9
2
3
26
26
AMPLIAMENTO E ARRICCHIMENTO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Si realizzano in Istituto diverse attività che vedono l’impegno e la collaborazione di docenti,
studenti e tutto il personale. Le principali attività sono le seguenti:










Viaggi di istruzione e visite guidate
Cineforum
Giornale di Istituto
Convegni e manifestazioni
CIC
Collaborazione con esperti esterni
Continuità ed orientamento
“Giornata della Memoria” (Referente prof.ssa Pontesilli)
Manifestazione e spettacolo di fine anno scolastico
Educazione alla salute -In collaborazione con il Consultorio di Colleferro si svolge
l'attività di PEER Education degli alunni precedentemente formati sulle classi Seconde;
come ogni anno verrà attivato lo sportello di ascolto psicologico per genitori, alunni ed
insegnanti.
La multimedialità
È attiva in ogni sede l’area informatica e multimediale, per lo svolgimento di lezioni interattive e
corsi informatici, comprensiva di laboratorio linguistico.
Specifiche aule multimediali dedicate alla progettazione CAD sono a disposizione dei diversi settori
nella sede di Colleferro.
Formazione Superiore
L’I.p.i.a. “Paolo Parodi Delfino” è stato negli ultimi anni promotore di corsi che si inseriscono
nell’ambito della Formazione Superiore relativa ai percorsi di formazione di secondo livello postdiploma e post-laurea che hanno l’intento di inserire concretamente i partecipanti nel mondo del
lavoro. In particolare sono stati attivati progetti nei percorsi di Istruzione e Formazione Tecnica
Superiore (I.F.T.S.) che hanno l’obiettivo di “formare figure professionali a livello post-secondario,
per rispondere alla domanda proveniente dal mondo del lavoro pubblico e privato” con l’intento di
attuare un sistema di integrazione fra il mondo dell’Istruzione Scolastica, Universitaria, della
Formazione e del mondo del lavoro. L’I.p.i.a. “Paolo Parodi Delfino”, nell’ambito dell’erogazione
di servizi di Formazione Superiore, opera come ente formatore accreditato dalla Regione Lazio
già dall’anno 2003.a questo scopo ha individuato al suo interno una organizzazione in grado di
rispondere ai requisiti previsti dalle normative vigenti in tema di accreditamento. L’I.p.i.a. ha
ottenuto l’Accreditamento Definitivo con Determinazione N.D1970 del 07/07/2009 per la
Formazione Superiore e Continua. Inoltre l’I.p.i.a. “Paolo Parodi Delfino” risulta certificato
secondo le norme ISO EN UNI 9001: 2008 dal Bureau Veritas, impegnandosi così ad applicare la
politica per la Qualità. A tal fine ha un “Manuale per la Qualità” che si applica alla
progettazione ed erogazione di servizi di Formazione Continua e Superiore.
ATTIVITÁ DI PROFESSIONALIZZAZIONE - ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO
Referenti del Progetto: Prof. Salvatore PANETTA
All’interno del Progetto il Consiglio di Classe ha il compito di valutare e certificare le competenze.
L’ attività viene svolta, attraverso il progetto Alternanza scuola-lavoro "Domotica e risparmio
energetico", da tutte le classi Quarte di Assistenza e Manutenzione. Per le classi Quinte sono state
attivati seminari sulla creazione d'Impresa con la BIC Lazio ed incontri con il COL (2° annualità).
Coordinatori del Progetto: Prof. Panetta
19
CAPITOLO 3: SCELTE EDUCATIVE E DIDATTICHE
Modalità organizzative funzionali all’efficacia didattico-metodologica
Responsabili dell’azione educativa sono i docenti che supportati dai Nuclei Operativi, dovranno
curare i seguenti aspetti:
 operare sull’orientamento in entrata, in modo che le scelte degli studenti rispondano quanto
più possibile alle loro aspettative scolastiche e professionali, nonché alle loro capacità e
predisposizioni all’orientamento;
 tenere un continuo contatto con la realtà produttiva (e non solo), per poter effettuare un
orientamento in uscita, che faciliti l’inserimento dei nostri diplomati all’interno del mondo
del lavoro;
 utilizzare le strutture ed i materiali nel modo più razionale ed efficiente, per ottenere il
massimo risultato, nonostante i vincoli di bilancio e di spazio con cui bisogna
necessariamente rapportarsi;
 tenere aggiornato il P.O.F.
 far acquisire un primo curriculum professionale agli studenti.
Tutto ciò sarà possibile:
 rispettando i tempi e le capacità degli studenti, in modo che all’interno di obiettivi finali
prefissati, ciascuno possa trovare il percorso più adatto;
 permettendo a ciascuno studente di sviluppare un efficace metodo di studio , nonché
approcci operativi autonomi, propri e consapevoli;
 rendendo espliciti e chiari agli studenti e alle loro famiglie, i fini dell’azione educativa, i
metodi che l’Istituto utilizzerà a tal scopo e i termini del Contratto Formativo;
 rendendo gli studenti partecipi delle modificazioni che avvengono a livello culturale e
artistico, delle attività produttive ;
 stimolando le capacità creative dei singoli studenti, facendoli diventare parte propositiva
dell’azione didattica;
 rendendo la scuola un punto di aggregazione, di vita sociale, di confronto culturale e di
risposta concreta ai propri bisogni;
 scegliendo i percorsi educativi più adatti alle capacità dei singoli e delle loro aspettative,
senza dimenticare di doversi confrontare in seguito, con le richieste della società civile e
del mondo del lavoro;
 coinvolgendo l’intera classe nell’azione di recupero e di sostegno degli svantaggi, per
sviluppare anche la coscienza civile necessaria ad affrontare simili problematiche.
Gli obiettivi formativi
1) Formazione di una coscienza civile che:
 induca a vivere consapevolmente, nella dimensione pubblica, i doveri in quanto necessario
completamento dei diritti;
 induca al rispetto delle Istituzioni e educhi alla legalità;
 consenta agli alunni di comprendere i valori democratici e li renda capaci di contribuire alla
loro salvaguardia ed alla loro crescita.
2) Sviluppo delle capacità critiche indispensabili per:
 operare scelte consapevoli ;
 mettere in atto comportamenti responsabili;
20


attuare la formazione completa del soggetto come individuo e come membro della
collettività;
porsi come soggetti attivi e propositivi nel mondo del lavoro.
3) Promozione e sviluppo di un’educazione che sia:
 informata ai principi della solidarietà sociale, tolleranza ed accettazione della diversità di
condizione (anche fisica) di cultura, di razza, di costumi e tradizioni;
 capace di valorizzare l’interscambio e le reciproche relazioni tra persone, popoli e culture.
4) Promozione di una cultura incentrata sul rispetto e sulla tutela dell’ambiente.
5) Formazione di una coscienza e concezione del lavoro, inteso come strumento di
autorealizzazione e di crescita del benessere sociale.
Scelte di autonomia didattica ed organizzativa
L’autonomia implica una presa in carico di responsabilità didattiche ed organizzative per poter
soddisfare i bisogni dell’utenza, sempre più diversificata: si rende necessario, infatti garantire il
diritto all’apprendimento nel rispetto delle individualità degli alunni, allo scopo di alleviare tutte le
forme di insuccesso e di disagio, principali cause di dispersione e di abbandoni. Pertanto le scelte
didattiche ed organizzative devono mettere in primo piano l’allievo come protagonista del fare
scuola, costruttore del proprio percorso di formazione, soggetto attivo e non solo destinatario della
attività educativa. Pertanto è importante :
 Qualificare l’azione formativa attraverso un orientamento alla cultura della
programmazione, del controllo dei processi di apprendimento, con il coinvolgimento sempre
più consapevole degli studenti.
 Sperimentare e consolidare strategie formative di innovazione didattica , che consentano agli
studenti l’acquisizione di capacità organizzative, relazionali, progettuali, di operare scelte e
assumersi responsabilità.
 Rafforzare il rapporto di interazione con il territorio non solo per valorizzare l’aspetto di
risorse educative e professionali, ma anche per contribuire allo sviluppo socio-economico
dello stesso.
 Ridurre il disagio, la dispersione ed il tasso di ripetenza attraverso progetti di accoglienza,
rimotivazione, integrazione dell’ handicap, conoscenza del territorio, attività di recupero
delle abilità trasversali, potenziamento delle attività di base, sostegno psicologico e di
educazione alla salute, orientamento e ri-orientamento.
 Attivare progetti che consentano agli studenti di tradurre operativamente i contenuti teorici ,
di potenziare le competenze professionali e riorganizzare l’attività didattica riducendo
l’eccessivo carico di lavoro, ai sensi della normativa vigente, al fine di liberare le energie
necessarie ad affrontare in maniera costruttiva l’attività formativa.
La realizzazione di tali obiettivi si avvale anche degli strumenti, forniti dal Reg. dell’Autonomia
(DPR 275 dell8/3/99) che permette di introdurre con gradualità, nei tempi e nei modi deliberati dal
Collegio dei docenti, forme di flessibilità organizzativa funzionali al conseguimento di una maggior
efficacia del sistema formativo; di ampliare la motivazione all’apprendimento e di ridurre il carico
di lavoro da quaranta a trentasei ore settimanali nelle classi del triennio.
Una diversa organizzazione della didattica si basa sulla flessibilità oraria e sulla condivisione di
obiettivi trasversali in moduli di codocenza.
21
L’Accoglienza
L’Accoglienza si configura come uno dei primi momenti del processo di formazione e questo
significa che non può essere ridotta a una pura modalità ludica, a una semplice conoscenza di
luoghi, normative, programmi, ecc., che interessa due o tre settimane dell’inizio dell’anno
scolastico. Si tratta piuttosto di una serie di attività integranti il Piano dell’Offerta Formativa che si
esplicano nel corso dell’anno e che hanno forti correlazioni con tutte le attività programmate.
Conseguentemente il processo di formazione, soprattutto nel primo anno, parte da attività di
accoglienza e segue procedure ragionate volte a:
 potenziare la motivazione allo studio
 sviluppare l’area relazionale ed espressiva con attività di gruppo che coinvolgono i singoli in
prima persona
 sviluppare le capacità comunicative a vari livelli
 potenziare le abilità di base e le capacità superiori
 far acquisire strumenti di lavoro logico-operativi
 far acquisire strumenti di tipo metacognitivo
Le ragazze e i ragazzi sono guidati, con attività di tipo multi e interdisciplinare, verso l’acquisizione
consapevole di strumenti e metodi di lavoro, verso la riflessione sulle operazioni mentali messe in
atto. Le procedure partono e mantengono, come costante di fondo, la negoziazione, cioè le classi
sono chiamate a negoziare comportamenti, scelte, processi divenendo protagoniste del processo di
formazione. In questo senso la costruzione lenta, meditata e partecipe del profilo personale diviene
la condizione fondante del profilo professionale.
Il percorso di Accoglienza
Il Consiglio di Classe, con compiti individuati e suddivisi tra i docenti, porta avanti queste attività.
In base poi ai dati di ingresso (motivazionali, cognitivi, ecc.), procede alla “triangolazione” dei dati
e alla stesura ragionata dei singoli profili degli alunni e del profilo della classe. Definisce quindi
priorità educative, obiettivi affettivi, cognitivi, trasversali, generali e minimi, e i criteri di
valutazione; elabora strategie e metodologie comuni volte a potenziare:
 motivazione e senso di appartenenza

abilità di base
Formazione e aggiornamento docenti
L’aggiornamento e la formazione degli insegnanti si configurano, in quanto funzionali alla piena
realizzazione e allo sviluppo della professionalità docente, come elementi strategici per il
potenziamento dell’offerta formativa.
Oltre ad essere un diritto, infatti, l’aggiornamento in servizio è un investimento per l’organizzazione
che produce effetti positivi sui processi di innovazione e di sperimentazione messi in atto e innalza
la qualità della didattica.
Non si può prescindere dal coinvolgimento dei docenti nei processi di cambiamento in atto: ad essi,
infatti, spettano le scelte didattiche concrete ed il fronteggiare situazioni complesse.
Da qui l’esigenza di una formazione continua degli insegnanti alla quale fare ricorso per
accompagnare l’attuazione dei progetti di miglioramento della scuola e per sollecitarne la
motivazione. La progettazione delle attività di formazione e di aggiornamento deve tenere conto dei
bisogni dei docenti e dell’utenza e deve essere mirata al potenziamento delle competenze
professionali nei settori rilevanti e qualificanti il Piano dell’Offerta Formativa ( successo formativo,
flessibilità didattica, integrazione, innovazioni tecnologiche).
La sperimentazione dell’autonomia scolastica richiede interventi che facilitino l’accesso degli
insegnanti alle opportunità di aggiornamento previste, pertanto il nostro Istituto si propone di
favorire la partecipazione dei docenti ai corsi promossi dall’Amministrazione e dai soggetti esterni
22
e di valutare l’opportunità di entrare a far parte di reti di scuole; si propone, inoltre di promuovere
iniziative di formazione ed aggiornamento nell’ambito delle tematiche più rilevanti ai fini del
raggiungimento degli obiettivi del Pof : la nostra scuola si è mostrata attenta ai bisogni dei docenti
in merito alla realizzazione di una didattica tendente alla riduzione del fenomeno della dispersione e
del disagio scolastico e dunque sensibile alle modalità di osservazione, rilevazione ed intervento di
tale fenomeno nell’ambito della classe per favorire il successo formativo degli alunni.
L’aggiornamento può essere condotto da formatori esterni o interni alla scuola, oppure svolgersi in
forma di seminario autogestito dagli stessi docenti che lo richiedono.
Ogni istituto può progettare autonomamente una formazione in servizio individuando competenze
interne o avvalendosi di esperti.
E’ possibile stabilire utili collaborazioni con altri istituti al fine di promuovere accordi in rete
aventi come oggetto la formazione dei docenti.
Le attività messe in atto saranno monitorate con strumenti di autovalutazione concordati ( schede di
gradimento dei partecipanti) e mediante la rilevazione di dati oggettivi ( numero dei partecipanti,
durata, costi, produzione di materiale didattico ed informativo, ricaduta sull’utenza)..
Per l’anno scolastico 2015-2016 i docenti provvederanno all’autoaggiornamento e si proporranno
poi eventuali corsi, a seconda delle esigenze e delle richieste.
23
CAPITOLO 4: PROGETTI PER IL MIGLIORAMENTO DELL’OFFERTA
FORMATIVA
Finalità:
 Favorire l’allargamento degli orizzonti degli alunni
 Motivare gli allievi nei confronti delle attività scolastiche ed incrementare il
successo formativo
 Favorire l’integrazione degli alunni disabili e l’inserimento degli alunni
stranieri
 Ridurre la dispersione
 Formare un solido curriculum tecnico e professionale, tenuto conto delle
effettive esigenze della realtà lavorativa dell’innalzamento degli standard
professionali.
Progetti per l’anno 2015-2016
( in fase di definizione)
COLLEFERRO
1)Progetto “Parodiamo, il giornale d’Istituto” (Referente Prof.ssa Tiziana Pontesilli)
2) Progetto “Continuità e Orientamento” (Referenti prof.ssa Votta – Prof. Giretti)
3) Progetto “C.I.C.: Prevenzione del disagio e promozione del benessere” (Referente prof.ssa
Elisabetta Votta)
4) Progetto “Memoria” (Referente Prof.ssa Pontesilli)
5) Progetto Staff d’Istituto (Referenti: Prof. Panetta, prof.ssa Pontesilli)
6) Progetto “ABC” (Referente Prof.ssa Pontesilli)
7) Progetto “Concorso di poesia- 6° Memorial Simonetta TOFANI” (Referente Prof.ssa
Pontesilli)
8) Progetto "Learn 2.0" (Referenti: prof. Panetta, prof. Cernuto)
SEGNI
1) Progetto “Sito Web” – (Referente: Prof.Cipollini)
2) Progetto “Sette marzo” – (Referente: Prof.ssa Vari E.)
3) Progetto “Incontro con l’autore” – (Referente: Prof. Vittori)
4) Progetto “Orientamento” – (Referente: Prof. Colaiacomo)
5) Progetto “57a Sagra del Marrone segnino” – (Referenti: Prof. Vari E. e Vittori)
VALMONTONE
1) Progetto “Corso di Tedesco ” – (Referente: Prof. Briguori)
2) Progetto “Itinerari turistici - Roma e dintorni” – (Referente: Prof. Sparagna)
3) Progetto “La scuola promuove la pace” – (Referenti: Prof.ssa Miele)
4) Progetto “Continuità e Orientamento” – (Referente: Prof.ssa Gabrielli A.P.)
5) Progetto “Biblioteca scolastica” – (Referente: Prof.ssa Miele)
Sono attivi inoltre Laboratori coreutico-musicali, linguistici, teatrali e di scrittura creativa.
24
CAPITOLO 5: SCELTE ORGANIZZATIVE E DI GESTIONE
Criteri di formazione delle classi
La formazione delle classi, seguirà i seguenti criteri generali:
Classi prime:
 Eterogeneità degli alunni sulla base delle schede trasmesse e restituite dalle scuole medie di
provenienza;
 suddivisione per lingua straniera studiata;
 equa ripartizione degli alunni respinti da questo e/o altri istituti;
Classi seconde:
 composizione sulla base della prima classe di provenienza;
 equiripartizione degli alunni ripetenti;
Classi terze:
 composizione sulla base della seconda classe di provenienza;
 equiripartizione degli alunni ripetenti.
Classi quarte:
 composizione sulla base delle terze classi di provenienza;
Per tutte le classi: inserimento, di norma, di non più di due alunni diversamente abili.
Criteri di assegnazione delle cattedre
1- continuità didattica
2- esigenze di carattere organizzativo/didattico legate anche alla convocazione dei Consigli di
classe
3- richiesta motivata del docente in ordine ai posti vacanti ed uso della graduatoria interna in caso di
concorrenza sul medesimo posto.
Integrazione alunni diversamente abili (L. 104/92 del 05/02/1992 - Art 15)
Per l’integrazione scolastica per la quale vengono istituiti dei gruppi di lavoro composti da
docenti, allievi, genitori, insegnanti di sostegno ed operatori della ASL (gruppo misto).
Compiti dei gruppi di lavoro:
 Elaborazione del profilo dell’alunno
 Individuazione delle risorse, anche familiari, che possono essere utilizzate
 Elaborazione del piano di lavoro individuale
Per gli alunni con disabilità, iscritti nel nostro Istituto, tra cui alcuni con ritardo di grado lieve o
medio, altri con problemi psicologici e comportamentali, il POF si propone le seguenti finalità:
 fare in modo che l’integrazione scolastica degli alunni con handicap favorisca lo sviluppo ed
il mantenimento della loro autonomia personale;
 accrescere le capacità tecniche e strumentali che consentano maggiori capacità di integrarsi
con il sociale e facilitino l’accesso nel mondo del lavoro.
25
Obiettivi generali
 promuovere l’integrazione scolastica
 contenere le manifestazioni comportamentali inadeguate e la loro trasformazione in
momenti creativi
 sviluppare e potenziare l’autonomia personale
 stimolare la partecipazione alla vita scolastica e la rielaborazione personale degli spunti
didattici forniti in classe
 fornire specifiche competenze lavorative per facilitare l’inserimento nel mondo del lavoro e
nel contesto sociale
A supporto dell'integrazione scolastica è stato attivato il Progetto di Assistenza Specialistica con
la cooperativa "Il Melograno" che aiuterà i docenti nel raggiungimento degli obiettivi previsti,
ponendo soprattutto l'attenzione sui percorsi professionali. L'istituto si occupa anche di integrare gli
alunni con DSA e con BES: a tal fine è stata predisposta la modulistica per ottemperare a quanto
previsto dalla legge ed è attivo lo sportello di Consulenza a cura della Funzione Strumentale di
riferimento.
Alunni stranieri : intercultura
La realtà della presenza di stranieri rende attuale una attenzione nell’ambito della programmazione
delle attività, alle tematiche connesse all’educazione interculturale, risorsa positiva per il processo
di crescita della società e delle persone.
L’obiettivo primario dell’educazione interculturale si delinea come una promozione della capacità
di convivenza costruttiva in un tessuto sociale e culturale multiforme.
Anche in assenza di alunni stranieri si deve mirare a prevenire il formarsi di stereotipi e pregiudizi
nei confronti di persone e culture diverse e superare ogni forma di visione etnocentrica realizzando
una azione educativa che si sostenga i diritti umani attraverso la comprensione e la cooperazione
fra i popoli nella comune aspirazione dello sviluppo alla pace.
26
Gli organi collegiali
"Gli organi collegiali sono organismi di governo e di gestione delle attività scolastiche a livello
territoriale e di singolo istituto. Sono composti da rappresentanti delle varie componenti
interessate e si dividono in organi collegiali territoriale e organi collegiali scolastici"
Il Consiglio di Istituto: struttura e funzioni
E’ l’organo che realizza all’interno dell’Istituto la gestione della scuola ed è composto da
rappresentanze elette: del personale insegnante (N°8) e non insegnante (N°2), dei genitori (N°4),
degli alunni (N°4) e del Dirigente Scolastico (membro di diritto) per un totale di diciannove
membri. Esso è presieduto da uno dei genitori.
Il Consiglio di Istituto elabora ed adotta gli indirizzi generali e determina le forme di
autofinanziamento.
o definisce le scelte generali di gestione e amministrazione della scuola;
o adotta il Piano dell’offerta formativa elaborato dal collegio docenti,
o approva gli accordi con le altre scuole relative ad attività didattiche o di
ricerca,sperimentazione e sviluppo, formazione ed aggiornamento.
Il Consiglio di Istituto ha potere deliberante, su proposta della Giunta,per quanto concerne
l’organizzazione e la programmazione della vita e dell’attività della scuola, nei limiti delle
disponibilità di bilancio, nelle seguenti materie:
a) adozione del regolamento interno dell’Istituto che deve, tra l’altro stabilire le
modalità per il funzionamento della biblioteca e per l’uso delle attrezzature
culturali, didattiche e sportive, per la vigilanza degli alunni durante l’ingresso e
la permanenza nella scuola, nonché durante l’uscita dalla medesima, per la
partecipazione del pubblico alle sedute del consiglio,
b) acquisto, rinnovo e conservazione delle attrezzature tecnico-scientifiche e dei
sussidi didattici, compresi quelli audio-televisivi e dotazioni librarie e acquisto
dei materiali di consumo occorrenti per le esercitazioni;
c) adattamenti del calendario scolastico alle esigenze derivanti dal piano dell’offerta
formativa, nel rispetto del calendario scolastico regionale,
d) criteri generali per la programmazione educativa e criteri per la programmazione
e l’attuazione delle attività parascolastiche ed extrascolastiche, con particolare
riguardo ai corsi di recupero e di sostegno, alle visite guidate ed ai viaggi di
istruzione;
e) promozione di contatti con le altre scuole istituti al fine di realizzare scambi di
informazioni ed esperienze ed intraprendere eventuali iniziative di
collaborazione;
f) partecipazione dell’istituto ad attività culturali, sportive e ricreative di particolare
interesse educativo;
g) forme e modalità per lo svolgimento delle iniziative assistenziali che possono
essere assunte dalla scuola.
Il Consiglio inoltre:
- esprime, su richiesta del Collegio dei docenti, parere in ordine alla suddivisione
dell’anno scolastico in due o tre periodi ai fini della valutazione e degli alunni;
- indica i criteri generali relativi alla formazione delle classi, all’adattamento
dell’orario delle lezioni e delle altre attività scolastiche alle condizioni
ambientali e al coordinamento organizzativo dei consigli di classe
- indica i criteri generali per l’assegnazione dei docenti alle classi
- esprime parere sull’andamento generale didattico amministrativo dell’istituto
27
-
invia annualmente una relazione al consiglio scolastico provinciale sulle
materie devolute alla sua competenza
- designa i membri della commissione elettorale della scuola
- delibera, acquisendo la delibera del collegio dei docenti, le indennità ed i
compensi a carico del fondo di istituto
- delibera,su proposta del dirigente in ordine all’attrezzatura di spazi, ove
possibile, ed all’organizzazione dei servizi per fare fronte alle esigenze
connesse con lo svolgimento dello studio o delle attività individuali per gli
alunni che non avvalentesi dell’insegnamento della religione cattolica, ne
facciano richiesta
- delibera in ordine alle iniziative complementari ed integrative voltemi realizzare
la funzione della scuola come centro di formazione culturale, sociale e civile
- delibera il progetto proposto dai genitori per favorire la loro partecipazione alle
scelte culturali, formative ed organizzative operate dagli organi collegiali della
scuola in relazione alle attività di educazione alla salute e di prevenzione dei
comportamenti a rischio
- definisce, sulla base delle proposte del collegio dei docenti le modalità ed i
criteri per lo svolgimento dei rapporti con le famiglie e gli studenti, assicurando
la concreta accessibilità al servizio e prevedendo gli idonei strumenti di
comunicazione tra scuola e famiglia
- concorda con il Provveditore agli studi ed i servizi pubblici per l’assistenza
socio-sanitaria ai tossicodipendenti l’istituzione dei centri di informazione e
consulenza
- delibera, sentito per gli aspetti didattici il Collegio docenti, sulle proposte di
gruppi di almeno 20 studenti in ordine alle iniziative concernenti l’educazione
alla salute e la prevenzione delle tossicodipendenze
- stabilisce i criteri di funzionamento dei servizi amministrativi di competenza
della segreteria della scuola ed i criteri generali per i turni di servizio del
personale non insegnante in relazione alle esigenze della scuola e tenendo
conto delle attività parascolastiche ed interscolastiche programmate dal
consiglio medesimo
- dispone l’eventuale acquisto dei libri di carattere sussidiario o di cui sia stata
consigliata o suggerita la lettura dal collegio dei docenti in sede di adozione dei
libri di testo
- esercita funzioni in materia di sperimentazione ed aggiornamento
- delibera, sentito il collegio dei docenti l’intitolazione della scuola e delle aule
scolastiche
- consente l’uso delle attrezzature della scuola da parte di altre scuole che ne
facciano richiesta, per lo svolgimento delle attività didattiche durante l’orario
scolastico, sempre che non si pregiudichino le normali attività della scuola
- valuta ed approva le iniziative riservate agli alunni, proposte di enti ed
associazioni pubbliche o private ed attinenti alla sua competenza, dopo un
accurato accertamento sulla serietà e specifica competenza degli enti promotori
- esprime il suo assenso per l’utilizzazione degli edifici e delle attrezzature
scolastiche fuori dell’orario scolastico per attività che realizzino la funzione
della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civica.
Il Consiglio di Istituto delibera il bilancio preventivo, le eventuali variazioni ed il conto consuntivo
e dispone in ordine all’impiego dei mezzi finanziari per quanto concerne il funzionamento
amministrativo e didattico della scuola, delibera inoltre la radiazione dei crediti riconosciuti
assolutamente inesigibili, l’eliminazione degli inventari degli oggetti mobili divenuti inservibili, il
limite di somma che il dirigente è autorizzato a spendere direttamente per l’acquisto del materiale
28
di consumo , per modesti rinnovi e completamenti del materiale didattico e tecnico scientifico,
misura del fondo di anticipazione al segretario della scuola per le spese minute, la designazione
dell’azienda o dell’istituto di credito che deve disimpegnare il servizio di cassa sulla base di
apposita convenzione, l’acquisto di immobili e l’accettazione dei lasciti e delle donazioni,gli
investimenti di capitali, l’alienazione dei beni e l’assunzione di mutui ed obbligazioni. Il Consiglio
d'Istituto delinea anche le Linee generali di indirizzo per le attività della scuola e per le scelte di
gestione ed amministrazione in vista della predisposizione periodica del POF.
Tale organo collegiale si riunisce in orario pomeridiano (non coincidente con l’orario delle lezioni)
su convocazione del suo Presidente, ovvero della maggioranza dei membri del Consiglio
medesimo. La prima convocazione, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri da
parte del Provveditore agli Studi, è disposta dal Dirigente Scolastico.
Il Consiglio di Istituto elegge nel suo seno una GIUNTA ESECUTIVA composta da un docente, un
non docente, un genitore ed uno studente.
Della Giunta fa parte di diritto il D.S., che la presiede ed ha la rappresentanza della scuola, ed il
D.S.G.A. della scuola che svolge anche funzioni di segretario della Giunta.
La Giunta predispone il bilancio preventivo e le eventuali variazioni, nonché il conto consuntivo;
prepara i lavori del Consiglio e cura l’esecuzione delle delibere dello stesso; designa la persona che
unitamente al Preside ed al segretario, firma gli ordinativi di incasso e di pagamento; delibera il
trattamento economico del personale dipendente (tale adempimento non è del C.d.I.) e non.
Il Collegio Docenti
É formato dal corpo docente.
Ha le seguenti funzioni:
 elabora il Piano dell’offerta formativa sulla base degli indirizzi generali per le attività della
scuola e delle scelte di gestione ed amministrazione definiti dal Consiglio di Istituto,
 regola lo svolgimento delle attività inerenti all’ampliamento dell’offerta formativa
precisando anche il regime delle responsabilità,
 identifica le funzioni strumentali al piano dell’offerta formativa
 identifica i coordinatori dei Dipartimenti composti in base agli assi di competenza
I dipartimenti saranno organizzati in base a tre macro aree:
Area Linguistica
Area Scientifica
AreaTecnica.
All’interno di ciascuna area sarà possibile prevedere ulteriori suddivisioni (e.g. all’interno
dell’area linguistica le materie letterarie e le materie linguistiche).
Consiglio di Classe
Il Consiglio di Classe è composto da tutti i docenti della classe e dalla componente elettiva
costituita da due genitori e da due allievi. I Consigli si riuniscono sei volte durante il corso
dell’anno e sono presieduti dal Preside o da un suo delegato, in altre parole il coordinatore di classe.
Quest’ultimo è nominato dal Capo d’Istituto.
29
COORDINATORI E SEGRETARI DEI CONSIGLI DI CLASSE
Classe
1 A MAT
1 B MAT
2 A MAT
2 B MAT
3 A MAT
3 B MAT
4 A MAT
4 B MAT
4 C MAT
5 D MAT
4 E PIA
5 A MAT
5 B MAT
5 C MAT
5 E PIA
1°
2°
3°
4°
5°
4°
Classe
A A.F.M.
A A.F.M.
A A.F.M.
A A.F.M.
A A.F.M.
B A.F.M.
4A Sirio
5A Sirio
Sede di Colleferro
Coordinatore
Segretario
De Santis
Sostegno
Marconcini
Fisica
Del Signore
Palombi
Puglisi
Canestrelli
Cocci
Marta
Galesso
A035
Tummolo
Pelliccia
Cardoni
Latini
Leoni
Liberati
Votta
Gizzi
Ilardi
Giacomi
Scarlatti
Brescancin
Giretti
Cianfoni
Falera
Vari
Pontesilli
Caporossi
Sede di Segni
Coordinatore
Vari
Vittori
Lorenzi D.
Colaiacomo
Pennese
Moscetta
Segretario
Bronzone
Coscia
Alessandroni
Mercanti
Cianfoni
Gabriele
Sarao
Velotti
Inglese
Francese
1°
2°
3°
4°
1°
2°
3°
4°
5°
5°
1°
Classe
C A.F.M.
C A.F.M.
C A.F.M.
C A.F.M.
A Tur
A Tur
A Tur
A Tur
A Iter
B Tur
D A.F.M.
Sede di Valmontone
Coordinatore
Segretario
Platia
Ianni
Biagione
Sostegno
Tavolario
Sostegno
Federico
Sostegno
Cocciò
Fisica
Palombi
Sostegno
Gabrielli M.G Sostegno
Briguori
Nunziata
Sparagna
Fulco
Miele
Sostegno
Carnevale
Sostegno
Compiti dei docenti coordinatori di classe
I Coordinatori di Classe dovranno: presiedere i Consigli su delega del Dirigente scolastico ed
assicurarne la verbalizzazione da parte del Segretario (in assenza del Segretario provvedere alla sua
sostituzione temporanea); introdurre le assemblee elettive dei genitori; facilitare l'inserimento dei
nuovi docenti o supplenti temporanei nella classe; favorire i rapporti interdisciplinari, in particolare
per quanto concerne gli obiettivi ed i criteri comuni di valutazione stabiliti in sede di
programmazione; segnalare al Dirigente scolastico eventuali problemi o necessità della classe;
curare i rapporti scuola-famiglia; verificare le assenze, i ritardi e le relative giustificazioni;
coordinare le proposte di visite guidate e viaggi d’istruzione.
Per quanto riguarda la programmazione formativa del Consiglio di Classe, il Coordinatore dovrà
raccogliere il materiale necessario per costituire il fascicolo della programmazione di classe, a tal
scopo si suggerisce il seguente schema :
 Analisi della situazione della classe.
 Scelta degli obiettivi culturali operativi generali per la classe.
30





Raccolta e verifica dei contenuti culturali (piani di lavoro per ciascuna materia).
Modalità per il recupero.
Scelta dei mezzi e dei metodi per conseguire gli obiettivi.
Verifica in itinere della programmazione.
Controllo stesura del Documento del Consiglio di Classe (classi quinte)
Compiti dei docenti segretari del consiglio di classe
 Provvedere a redigere i verbali delle riunioni.
 Assumere il compito di tutor della classe, nell’ambito di tale funzione:
- collabora con i Coordinatori di Classe;
- cura i rapporti con gli studenti rappresentanti di classe;
- rileva le problematiche individuali degli studenti e li indirizza al CIC.
COMITATO DI VALUTAZIONE SERVIZIO DOCENTI
PRESIDENTE
(in fase di definizione)
Prof. ssa Patrizia FIASCHETTI
MEMBRO EFFETTIVO
MEMBRO EFFETTIVO
MEMBRO EFFETTIVO
MEMBRO EFFETTIVO
MEMBRO SUPPLENTE
MEMBRO SUPPLENTE
Funzioni:
Esprime parere circa la valutazione del servizio dei docenti.
TUTOR
RESPONSABILE UFFICIO TECNICO
Prof. ssa Grazia MARETTA
COMMISSIONE ORARIO
Prof. PANETTA, Prof.ssa VARI
ORGANO DI GARANZIA PER I PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI In fase di definizione
(COMPONENTE DOCENTI)
COMMISSIONE ELETTORALE (COMPONENTE DOCENTI)
Prof.ssa Marina FALERA, Prof.ssa A. Pia GABRIELLI
COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO
COORDINATORI GLH

COORDINATORI ASSISTENZA SPECIALISTICA DISABILI
RESPONSABILE DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (RSPP)
Ing. Rosati Amelio
31
RAPPRESENTANTE DEI LAVORATORI PER LA SICUREZZA (RLS)
Prof. Salvatore PANETTA
Segreteria
Assistenti amministrativi
UFFICIO DOCENTI: De Paolis Lucia, Collacchi Maria Pia
UFFICIO ALUNNI: Ronzoni Maura, Rosatelli Giuseppina
PROTOCOLLO CONTABILITÀ: Valenti Enza, Ramoino Giulio
Soggetti preposti al controllo dell'applicazione del divieto di fumo
In attuazione dell'art. 4, comma 1, lettera b) del DPCM 14/12/1995 e dell'Accordo Stato-Regioni del
16/12/04, ho provveduto ad individuare formalmente i funzionari incaricati di vigilare e contestare le
infrazioni al divieto di fumare nelle persone di:
prof.ssa Lorenzi Daniela e prof. Velotti Egidio (Sede di Segni)
prof. Colella Roberto e prof.ssa Falera Marina (Sede di Colleferro)
prof.ssa Miele Isabella e prof.ssa Gabrielli Maria Grazia (Sede di Valmontone)
FUNZIONI STRUMENTALI
Area 1
Gestione POF
NUCLEI
Area 2
Sostegno
ai
docenti
NUCLEI
Area 3
Supporto
studenti
NUCLEI
32
Area 4
Area 5
Inclusione e
benessere a
scuola
Area della
comunicazione
e sito web
NUCLEI
NUCLEI
Le Funzioni Strumentali
Le Funzioni Strumentali sono funzioni identificate in aree strategiche della vita della scuola,
necessarie a garantire la flessibilità organizzativa, che si svolgono in vista del raggiungimento di un
obiettivo.
Il compito fondamentale è quello di essere strumenti per costruire, sostenere il POF.
Sono un elemento strategico per la realizzazione delle finalità nella scuola dell’autonomia. Per
questo la loro attivazione non può essere predefinita contrattualmente, ma la responsabilità di
individuare questi incarichi è della scuola.
La funzione fondamentale in ognuna delle aree previste è quella di
1. Coordinamento e Promozione
2. Monitoraggio
3. Valutazione di Attività e Progetti
Queste competenze comuni costituiscono la risorsa di base per sviluppare una cultura
dell’organizzazione. L’art. 28 del CCNL1998/2001 e l’art. 37 del CCN Integrativo, introducono le
funzioni strumentali al Piano dell’Offerta Formativa. Per l’anno scolastico 2015-2016 sono state
individuate come aree strategiche da supportare con funzioni strumentali:
Area 1 – Gestione del POF
Prof.ssa Tiziana PONTESILLI
Area 2 – Sostegno ai docenti
Prof.ssa Emilia MARCONCINI
Area 3 – Supporto agli studenti
Prof.ssa Gigliola COLAIACOMO
Area 4 - Inclusione e Benessere a scuola:
Prof.ssa Isabella MIELE
Area 5 – Area della comunicazione e sito web
Prof. ssa Maria Laura ALESSANDRONI
Da quest'anno vengono istituite delle Commissioni di supporto alle Funzioni Strumentali che
saranno composte da tre docenti, provenienti dalle tre sedi, al fine di garantire l'efficacia delle
attività.
33
Sezione II - Il progetto curricolare
CAPITOLO 1: LA VALUTAZIONE
Ogni singolo Consiglio di Classe, come detto, ad inizio d’anno, previo esame dei risultati, dei test
d’ingresso ed in base al Piano dell’Offerta Formativa, stende la programmazione didatticoeducativa declinando gli obiettivi relativi alle aree: cognitiva, affettiva, psico-motoria. La verifica in
itinere di tale programmazione si avvale di griglie di valutazione preparate dai docenti membri dei
medesimi Consigli in accordo con i Dipartimenti interessati. I singoli insegnanti individuano gli
obiettivi specifici delle discipline in relazione alle suddette programmazioni ed in riferimento agli
obiettivi disciplinari fissati dai Dipartimenti. Tali programmazioni, articolate in M.D. (Moduli
Didattici, declinati talvolta in UU.DD.) e Serie didattiche (Esercitazioni pratiche) a partire da
obiettivi specifici, prevedono delle prove di verifica con funzione formativa (prove in itinere) per
rilevare il grado di raggiungimento degli obiettivi medesimi ed intervenire sull’iter didattico ed
adattarlo, nel rispetto delle mete formative individuate, ai ritmi ed agli stili di apprendimento degli
alunni. Tali prove sono affiancate da prove di verifica con funzione sommativa: si tratta di prove
che verificano gli esiti di formazione per singolo Modulo. Le suddette prove possono essere di tipo
oggettivo : questionari o test, e comunque prove la cui valutazione è stabilita in modo unico ed
oggettivo nel senso che è sottratta a criteri soggettivi; di tipo strutturato: con percorsi che
prevedono anche items di tipo oggettivo, nel senso prima detto, e comunque dei criteri di
valutazione chiari e definiti, preventivamente comunicati agli studenti nell’ottica di un corretto
contratto educativo ed al fine di promuovere le capacità di autovalutazione oltre che garantire la
trasparenza dell’intervento didattico-educativo, e questi criteri devono essere presenti in tutti i tipi
di prova; prove di tipo semistrutturato: alternano percorsi tradizionali e percorsi strutturati; prove di
tipo tradizionale come il tema.
Criteri di svolgimento degli scrutini
Gli allievi ammessi a frequentare la classe successiva dovranno dimostrare di aver raggiunto, per
ciascuna disciplina, gli obiettivi minimi dichiarati nella programmazione d’Istituto.
Biennio iniziale
Per quanto riguarda le classi iniziali, considerato che i curricoli del biennio sono strutturati in modo
da consentire il pieno raggiungimento degli obiettivi cognitivi e affettivi nell’arco di due anni,
considerata l’età degli studenti, non sarà consentito il passaggio alla seconda classe agli allievi che
riportano tre insufficienze non lievi; per altri casi meno gravi, previo riconoscimento della
possibilità di inserirsi proficuamente nel dialogo educativo dell’anno successivo, sarà consentito il
passaggio alla classe successiva. Dovrà essere comprovata l’acquisizione delle seguenti abilità:
 di lettura
 di produzione orale
 di produzione scritta
 di studio
 logico-matematiche
Frequenza delle prove di verifica: quella prevista dalla programmazione modulare disciplinare e
in ogni caso in numero non inferiore al numero di moduli didattici previsti dalla programmazione di
Istituto.
Tipologia delle prove:
Area linguistico-espressiva: strutturate, semistrutturate, creative, questionari, test
Area logica-matematica: strutturate, semistrutturate, questionari
Area tecnico-professionale: oggettive, strutturate, semistrutturate
Esercitazioni pratiche: relazioni tecniche, esecuzione pratica delle prove
34
Nella valutazione finale degli alunni, sarà considerato prioritario il possesso delle competenze e
delle abilità proprie del profilo professionale. Il raggiungimento degli obiettivi nelle varie discipline
sarà accertato mediante la somministrazione delle prove di cui sopra. Il numero delle prove è
regolato dalla programmazione modulare e dalla multidisciplinarietà introdotta dalla normativa
regolante il nuovo Esame di Stato; la tipologia delle prove è uguale a quella del monoennio e
prevede anche prove tradizionali quali il tema, comprende inoltre i colloqui multidisciplinari
introdotti dalla normativa regolante i nuovi Esami di Stato. Per quanto riguarda la valutazione
dell’attività del Modulo professionalizzante, si adottano i criteri di valutazione delle tesine stabiliti
in sede di programmazione di Istituto e si recepiscono le schede di valutazione degli alunni
compilate dagli esperti esterni e dalle aziende ove si svolgono gli stage, opportunamente sintetizzate
e presentate dai docenti tutors ai rispettivi Consigli di Classe.
In conclusione allo scrutinio finale gli alunni:
 del primo anno che conseguono tre insufficienze non lievi vengono non ammessi alla classe
successiva (max 3 debiti che comunque non devono superare ⅓ delle materie curriculari);
 del secondo anno che conseguono tre insufficienze non lievi vengono non ammessi alla
classe successiva (max 3 debiti che comunque non devono superare ⅓ delle materie
curriculari);
 del quarto anno che conseguono tre insufficienze non lievi vengono non ammessi alla classe
successiva; agli alunni ammessi alla frequenza dell’ultimo anno verrà attribuito il credito
scolastico secondo gli specifici criteri elencati nel paragrafo successivo;
 per il terzo ed il quinto anno si fa riferimento a quanto stabilito dalla normativa.
Fasce di valutazione
FASCE DI VALUTAZIONE
Voto
Livelli
1,2,3
Gravemente insufficiente
4
Insufficiente
5
Lievemente insufficiente
6
Sufficiente
7
Discreto
8
Buono
9-10
Ottimo
35
Criteri di attribuzione del credito scolastico e formativo
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti
M=6
6<M≤7
7<M≤8
8 < M ≤ 10
Credito scolastico (Punti)
I anno
II anno
III anno
3-4
3-4
4-5
4-5
4-5
5-6
5-6
5-6
6-7
6-8
6-8
7-9
Esame di Stato-Scritto: 15 punti per ogni prova = 45 punti; Colloquio: 30 punti; credito scolastico:
25 punti. Totale punti 100.
Viene attribuita la LODE agli studenti che abbiano conseguito il risultato finale di 100/100 senza il
ricorso al bonus di 5 punti. Gli alunni delle classi quinte che non avranno al sufficienza in ogni
materia non potranno essere ammessi all’Esame di Stato.
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno
scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla
precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M
dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al
dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Per la
terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto conseguito agli esami di qualifica,
espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
Criteri di attribuzione del voto di condotta
In tutti i Consigli di Cl. il voto di condotta viene formulato in base ad un giudizio complessivo su:
 Contegno dell’alunno in classe e fuori dalla classe
 saper rispettare i compagni in tutte le
 forme di comunicazione
 saper rispettare le strutture scolastiche
 saper rispettare le norme del Regolamento di Istituto
 saper rispettare le consegne e i tempi
 Frequenza
 Diligenza
36
Criteri per l’attribuzione del voto e indicatori per la formulazione dei giudizi finali












frequenza: irregolare, regolare, assidua (nota n.1)
comportamento: poco responsabile, vivace, corretto
atteggiamento: poco socievole, parzialmente socievole, socievole
attenzione: scarsa, discontinua, costante
interesse: scarso, superficiale, adeguato, vivo
impegno e partecipazione: scarsi, discontinui, costanti, propositivi ( nota n.2)
preparazione di base: lacunosa, accettabile, sufficiente, discreta, buona
ritmo di apprendimento: lento, normale, veloce
metodo di lavoro: confuso, impreciso, efficace
valutazione degli obiettivi cognitivi: gravemente insufficiente, insufficiente, lievemente
insufficiente, sufficiente, discreta, buona, ottima
risultati globali: gravemente insufficienti, insufficienti, lievemente insufficienti, sufficienti,
discreti, buoni, ottimi
risultati dei corsi di recupero: gravemente insufficienti, insufficienti, lievemente
insufficienti, sufficienti, discreti, buoni, ottimi
Nota n.1: la frequenza è da considerarsi “irregolare” se le assenze superano il 25% dei giorni di
lezione svolti; “regolare” se le assenze sono tra il 25% ed il 10% dei giorni di lezione svolti;
“assidua” se le assenze sono inferiori al 10% dei giorni di lezione svolti.
Si ricorda che se le assenze superano il 25 % del monte ore personalizzato, l’alunno non potrà
passare alla classe successiva o, per le classi conclusive, essere ammesso agli esami.
Nota n.2: va considerata, tra gli indicatori dell’impegno, anche la partecipazione a progetti
realizzati dalla scuola o ad attività extra-scolastiche come ad esempio il volontariato, attività
sportive o attività che i Consigli di Classe ritengono formative del “cittadino” e della persona.
37
GLI I.D.E.I.
Organizzazione: i corsi di recupero vengono effettuati seguendo le proposte del Collegio dei
Docenti (la durata sarà opportunamente stabilita dagli organi collegiali). Per il corrente anno
scolastico l’Istituto organizza, oltre ai corsi I.D.E.I. che sono obbligatori, attività di sportello e di
potenziamento. I corsi si effettueranno nel secondo quadrimestre e nel mese di giugno, come da
normativa, tutto entro il 31 agosto.
L’assegnazione del docente cui affidare le ore destinate al recupero seguirà il seguente criterio di
priorità:
 docente della classe
 docente classi parallele
 docente dell’Istituto
Gestione dei debiti formativi
Dopo le prime valutazioni per il recupero dei debiti in itinere, l’Istituto attiverà dei corsi di recupero
(Idei) e l’attività di sportello. Nel mese di giugno si provvederà al recupero di quei debiti formativi
emersi dopo le operazioni di scrutinio finale; i corsi si effettueranno dopo l’orario scolastico e nei
giorni di apertura pomeridiana della scuola. Al termine di detti corsi sarà somministrata una prova
di verifica e tutto si concluderà entro la prima decade di luglio 2015.
I documenti del saldo del debito formativo sono:
 registro del docente
 schede di valutazione delle prove strutturate finali
 comunicazioni alle famiglie
AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO
Nell’ambito della progettazione delle attività dell’Istituto è prevista un’ azione di valutazione e
monitoraggio dell’efficacia e dell’efficienza dell’attività posta in essere, con l’obiettivo di
modificare e correggere i percorsi per migliorare il servizio. Deve emergere una valutazione rispetto
a quanto previsto nel POF, andando a vedere se è stato realizzato ciò che si era programmato, se si
sono elevati i livelli di conoscenze, competenze e capacità degli alunni, se, rispetto al piano delle
attività, c’è stata condivisione e si sono ottenuti risultati in linea alle attese e partecipazione alle
attività da parte di studenti, delle famiglie e dei docenti, se il monitoraggio e la valutazione
funzionano per apportare delle modifiche funzionali.
Rispetto a ciò si deve procedere ad una valutazione esterna, in altre parole andando a sentire il
parere degli utenti del servizio attraverso dei questionari o attraverso l’analisi degli indicatori che li
riguardano e ad una valutazione interna, che riguarda il sistema di istruzione nel suo complesso ed
una valutazione di efficacia ed efficienza nel raggiungere dei risultati, espressa nel rapporto risorse
impiegate, risultati conseguiti e adeguatezza o meno di quanto fatto ai bisogni del contesto
territoriale.
38
CAPITOLO 2: LE REGOLE
CAPITOLO 1: Il Regolamento d’Istituto (Sede di Colleferro)
Il Regolamento d’Istituto è stato approvato dal Consiglio d’Istituto e consta di n. 16 articoli.
Esso regolamenta ed illustra:
 gli organi collegiali
 i consigli di classe
 il collegio docenti
 le assemblee studentesche
 il comitato studentesco
 le associazioni degli studenti
Art. 1 - Finalità
L’Istituto, in collaborazione con le famiglie, ha il fine di promuovere il pieno sviluppo della
personalità degli studenti consentendone l’inserimento nel mondo del lavoro.
L’Istituto concorre a potenziare nei giovani, anche in riferimento alla partecipazione alla vita
democratica, le attitudini critiche, il senso della libertà e delle responsabilità individuale e sociale.
Art. 2 - Gli organi Collegiali – Le assemblee degli studenti e dei genitori
Al fine di realizzare la partecipazione nella gestione della scuola dando ad essa il carattere di una
comunità che interagisca con la più vasta comunità sociale e civile, sono costituiti all’interno
dell’Istituto, a norma del D.Lgs. 297/94 i Consigli di Classe, il Collegio dei Docenti, il Consiglio
d’Istituto, la Giunta Esecutiva, il Comitato per la valutazione del servizio degli Insegnanti e le
assemblee degli studenti e dei genitori.
Art. 3 – I Consigli di Classe
Le funzioni del Consiglio di Classe sono stabilite dall’art. 5 del D Lgs. 279/94. Ogni Consiglio di
Classe è composto da tutti i Docenti della classe, da due rappresentanti eletti dagli studenti e da due
rappresentanti eletti dai genitori.
I rappresentanti degli studenti e dei genitori vengono eletti ogni anno. Il Consiglio di Classe è
presieduto dal Dirigente scolastico o da un Docente delegato tra i membri del Consiglio.
Il Consiglio di Classe si riunisce in ore non coincidenti con l’orario delle lezioni.
Il Consiglio di Classe ha il compito di formulare al Collegio dei Docenti proposte in ordine
all’azione educativa e didattica e ad iniziative di sperimentazione e di agevolare ed estendere i
rapporti tra Docenti, Genitori ed Alunni.
Il calendario delle riunioni del Consiglio di Classe è predisposto dal D.S., su proposta del Collegio
Docenti.
I Consigli di Classe si riuniscono durante l’anno per quattro volte:
 per procedere, sulla base di quanto programmato collegialmente, alla definizione degli obiettivi
dell’area affettiva (comportamento, rispetto dei tempi e dei compiti assegnati, partecipazione
ed impegno) e dell’area cognitiva (conoscenza, abilità, capacità)
 per verificare ed eventualmente modificare la programmazione
 per compilare le schede di informazione alle famiglie
 per la programmazione e la preparazione delle attività di recupero
 per le proposte di adozioni dei libri di testo
 per l’adesione ai progetti di Istituto deliberati dal Collegio dei Docenti
per altre due volte per procedere agli scrutini del primo e del secondo quadrimestre, rispettivamente
entro gennaio e nel mese di giugno.
All’interno del Consiglio di Classe vengono, inoltre stabilite le regole al fine di evitare l’accumular39
si di un eccessivo carico di lavoro per gli allievi e di più verifiche scritte nello stesso giorno. Le regole vengono comunicate alla classe.
Ciascun Docente si attiene a quanto stabilito dal Consiglio di Classe. Per ciascun Consiglio viene
designato un Docente Coordinatore con i seguenti compiti:
 acquisire tutti i dati ed i materiali eventualmente necessari alla trattazione dell’ordine del giorno
 mettere a disposizione dei colleghi la banca dati (compiti ed altro) riguardante i singoli allievi
 acquisire dal CIC eventuali schede notizie riguardanti gli allievi
 compilare con i docenti del Consiglio di Classe la scheda dei livelli d’ingresso e la scheda di
informazione bimestrale alle famiglie
 individuare e segnalare eventuali problemi e difficoltà da risolvere
 controllare periodicamente le assenze ed i ritardi degli allievi e segnalare alla segreteria i casi in
cui è necessario convocare la famiglia dell’alunno
 riferire periodicamente al Preside sull’andamento delle classi
 richiedere, ove è necessario, la convocazione straordinaria del Consiglio di Classe
 provvedere alla compilazione dell’apposito modulo per la proposta di adozione dei libri di testo.
Al docente di Lettere è affidata la tenuta del libretto individuale degli alunni contenente:
 dati socio-economici
 profilo
 carriera scolastica precedente
 giudizi sui corsi di recupero
 elaborati scritti, grafici, pratici
 altro
Art. – 4 Il Collegio dei Docenti
E’ composto di diritto da tutto il personale insegnante di ruolo e non di ruolo in servizio nell’Istituto. E’ presieduto dal D.S. che sceglie, tra i collaboratori eletti, un Segretario che verbalizza le
riunioni del Collegio.
Le funzioni del Collegio dei Docenti sono stabilite dall’art. del D Lgs 297/94.
Il Collegio dei Docenti si riunisce di norma cinque volte all’anno oppure quando ne faccia richiesta
almeno un terzo dei componenti.
Art. – 5 Il Consiglio di Istituto e la Giunta Esecutiva
Le funzioni del Consiglio di Istituto e della Giunta Esecutiva sono stabilite dall’art.8 del D. Lgs
297/94.
Il Consiglio d’Istituto è un organo elettivo in cui sono rappresentati i Docenti, gli Studenti, i
Genitori e il personale ATA.
Il C.d.I. e la Giunta Esecutiva hanno un proprio regolamento che contempla le modalità con cui gli
elettori delle componenti rappresentate possono assistere alle sedute, compatibilmente con la
capienza e l’idoneità dei locali disponibili.
Art. 6 – Il Comitato di valutazione del servizio degli Insegnanti
Le funzioni del Comitato sono stabilite dall’art.11 del D Lgs. 297/94; esso risulta costituito dal
D.S., che lo presiede, da quattro membri effettivi e da due supplenti, eletti ogni anno dal Collegio
dei Docenti.
Il Dirigente Scolastico attribuisce la funzione di segretario ad uno dei Docenti.
Nel caso della valutazione del servizio di un docente componente del Comitato, questo non
partecipa alla riunioni.
Art. 7 – Assemblee Studentesche
Il diritto di assemblea è sancito dall’art. 12 del D Lgs 297/94
1. Le assemblee si svolgeranno in Aula magna o nello spazio esterno della scuola, a seconda del
numero dei partecipanti o delle esigenze che si presentano. Il tempo delle assemblee può essere
utilizzato, qualora richiesto, per altre attività extrascolastiche.
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Gli studenti hanno diritto ad un’assemblea mensile di classe e a una d’Istituto (tranne che nel mese
iniziale e finale delle lezioni)
La partecipazione all’assemblea è volontaria.
L’assemblea può essere convocata, previa richiesta contenente l’ordine del giorno firmata dal
comitato degli studenti (studenti rappresentanti di classe) o dal 10% degli studenti.
L’assemblea dovrà essere richiesta al D.S. almeno 6 giorni prima.
Al termine dell’assemblea plenaria verranno registrate le presenze degli alunni firmatari della
richiesta, al fine di richiamarli al principio di assunzione di responsabilità che l’apposizione della
firma comporta.
L’assemblea d’Istituto di durata inferiore alla intera giornata, avrà inizio alla 1^ o alla 2^ ora e
terminerà alla fine delle lezioni.
Durante l’assemblea di Istituto, la vigilanza è affidata al D.S. e agli Insegnanti rispettivamente della
classe o dell’Istituto.
2. Vigilanza sugli alunni.
La vigilanza sugli alunni è assicurata:
- all’ingresso a scuola, durante la temporanea assenza dei docenti e nel cambio dell’ora di lezione, dai collaboratori scolastici
- dai docenti della classe
- durante la ricreazione nelle classi, nei corridoi e nel cortile da almeno due docenti e dai
collaboratori scolastici
Art. 8 – Il comitato studentesco
E’ un organo rappresentativo di tutti gli studenti dell’Istituto con pareri non vincolanti su qualsiasi
aspetto e problema della vita scolastica.
E’ un organo elettivo costituito da due studenti per classe eletti all’inizio di ciascun anno scolastico
come rappresentanti degli studenti in seno al Consiglio di Classe.
Si riunisce in orario extrascolastico; dopo la sua costituzione, su proposta del rappresentante di
classe più anziano, elegge tra i suoi membri un Presidente ed un Segretario.
Il Comitato Studentesco è convocato una volta al mese in orario extrascolastico dal suo Presidente o
su richiesta della metà dei componenti del Comitato stesso.
Per validità di ogni sua seduta, è necessaria la presenza della maggioranza dei componenti del
Comitato.
Art. 9 – Associazione degli Studenti
Gli studenti sono liberi di associarsi per svolgere attività culturali e ricreative in orario extrascolastico, previa autorizzazione del Consiglio di Istituto.
Ogni associazione si dà uno statuto che va approvato dalla maggioranza dei suoi componenti e che
viene inviato al C.d.I.
L’associazione attua i suoi programmi usufruendo, secondo quanto stabilito dallo statuto, dei contri
buti dei suoi membri.
Gli studenti possono, esclusivamente nell’ambito dell’Istituto, redigere, esporre e diffondere fogli e
periodici che siano testimonianza della loro partecipazione alla società civile.
Ad evitare violazioni di legge, tutto va sottoposto preventivamente al controllo del Preside che ne
autorizza la pubblicazione.
Art. 10 – Assemblea dei genitori
Il diritto di assemblea è sancito dall’art.15 del D Lgs 297/94
Le assemblee dei genitori possono essere di Classe o di Istituto.
I rappresentanti dei genitori nei Consigli di Classe possono eleggere un Comitato dei genitori
dell’Istituto.
Qualora le assemblee si svolgano nei locali della scuola , la data e l’orario di svolgimento di
ciascuna di esse devono essere concordati di volta in volta col Preside.
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L’assemblea di Classe è convocata, su richiesta dei genitori eletti nei Consigli di classe; l’assemblea
di Istituto è convocata, dal Presidente dell’assemblea, ove sia stato eletto, o dalla maggioranza del
comitato degli elettori, oppure, qualora la richiedano, trecento genitori.
Il D.S. autorizza la convocazione ed i genitori promotori ne danno comunicazione mediante
affissione di avviso all’albo, rendendo noto anche l’ordine del giorno.
L’assemblea si svolge fuori dall’orario delle lezioni.
L’assemblea dei genitori deve darsi un Regolamento per il proprio funzionamento che viene inviato
in visione al C.d.I.
Art. 11 – Codice disciplinare in attuazione dello Statuto delle studentesse e degli studenti
della scuola secondaria.
“Il rispetto è il valore fondamentale del regolamento nella vita dell’IPIA “P.Parodi Delfino”:
rispetto di sé, rispetto degli altri e rispetto delle strutture.”
1. Assiduità e puntualità
Nell’Istituto è in vigore l’orario delle lezioni dalle 8.10 alle 14.15, articolato con scansione diversa
il martedì e giovedì, con settimana corta. La puntualità è indispensabile: al suono della campana,
alle 8.05 gli allievi e i docenti devono trovarsi in classe. Dallo scorso anno scolastico nella sede di
Colleferro è in attuazione il "Progetto 1 ad 1" che consiste nell'assegnazione di un'aula ad ogni
insegnante e nella rotazione degli alunni secondo l'orario delle lezioni, con lo scopo di rendere
attuabile la didattica laboratoriale e responsabilizzare gli alunni nella gestione e nell'utilizzo dei
locali e delle attrezzature
La presenza a tutte le lezioni e a tutte le attività organizzate dalla scuola è obbligatoria.
Ogni assenza va giustificata entro due giorni al massimo sull’apposito libretto delle giustificazioni,
che deve essere firmato da uno o da entrambi i genitori con il deposito delle firme presso la
Segreteria allievi. Le giustificazione delle assenze e dei ritardi saranno vistate dal docente presente
in classe durante la prima ora. L’alunno entrerà in aula anche in caso di ritardo e non dovrà sostare
fuori in attesa dell’ora successiva. I ritardi e le assenze non giustificate saranno sanzionate sul
registro di classe perché penalizzano il lavoro degli altri allievi. Per le assenze oltre cinque giorni
(festività incluse), è obbligatorio corredare la giustificazione sul libretto con certificato medico. Il
D.S. si riserva la facoltà di far giustificare le assenze personalmente dai genitori nei casi in cui
particolari situazioni lo richiedano.
La giustificazione dell’assenza è accettata o respinta dal docente della 1° ora di lezione. L’allievo
che si presenti a scuola sprovvisto di giustificazione, sarà ammesso eccezionalmente per un solo
giorno. I docenti annoteranno sul diario di classe gli alunni che non hanno giustificato, indicando il
nome e il giorno dell’assenza o del ritardo, e precisando che non saranno ammessi il giorno dopo,
senza giustificazione. I coordinatori di classe dovranno segnalare alle famiglie, tramite la
Segreteria, gli alunni che si assentano frequentemente e a concordare con la presidenza eventuali
provvedimenti del caso.
In caso di smistamento di classi in altre aule, per supplenza o comunque per motivi non
precedentemente programmati, il docente segnerà i nominativi degli alunni “ospiti” e li coinvolgerà
nella lezione.
2.1 Il lavoro a scuola
La buona riuscita degli alunni dipende in larga parte dalla qualità del loro lavoro individuale.
In particolare si consiglia di :
- tenere in ordine il diario
- portare a scuola tutti gli strumenti di lavoro necessari ( libri, quaderni, indumenti sportivi e
tute da laboratorio secondo le indicazioni degli insegnanti )
- studiare le lezioni e svolgere i compiti assegnati
- tenere correttamente e aggiornare i propri quaderni
- utilizzare tutte le opportunità che la scuola mette a disposizione ( orientamento, CIC, corsi di
recupero, etc.)
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2.2 Entrata a scuola degli alunni
Le lezioni hanno inizio alle 8.10
E’ consentito l’ingresso alla seconda ora di lezione (dalle 9,10 alle ore10.10). Il Consiglio di Classe,
in seguito alle indicazioni del coordinatore, dopo il 5° permesso di entrata in 2° ora che sarà
annotato nel libretto, deciderà se convocare uno dei genitori, con pena la non ammissione alle
lezioni. In caso di reiterata inosservanza dell’orario delle lezioni, il Consiglio di Classe si riunisce
per adottare i provvedimenti del caso.
I portoni d’ingresso della scuola vengono chiusi alle ore 8.15, riaperti tra le 8.45 - 8.55. I ritardi
degli allievi nella 1° ora, verranno annotati dal docente sul registro di classe.
2.3. Uscita anticipata dalla scuola
Gli alunni che eccezionalmente chiedano, per giustificati motivi, di uscire prima della fine delle
lezioni devono essere autorizzati dal D.S. o, su sua delega, da un suo collaboratore che lo annoterà
sul registro di classe. Le richieste dovranno essere presentate in vicepresidenza tramite il personale
ausiliario entro le ore 9.00. Gli alunni minorenni possono fruire dell’uscita anticipata solo se
accompagnati da uno dei genitori o da altro familiare munito di delega. Il docente segnerà sul
registro di classe l’uscita anticipata. I permessi di uscita anticipata sono concessi nella misura
massima di 10 (5+5) per tutto l’anno scolastico e, solo dopo la terza ora, per non interrompere
l’attività didattica. Nei 30 giorni precedenti il termine del primo quadrimestre e nei mesi di maggio
e giugno, non saranno concessi permessi di ingresso posticipato o uscita anticipata.
2.4. Esonero dalle lezioni di Educazione fisica
Gli alunni possono chiedere l’esonero dalle lezioni pratiche di Educazione Fisica, presentando
un’istanza documentata, corredata di certificato medico. Sarà disposta dal Capo d’Istituto visita
fiscale presso la ASL competente. Sarà emesso provvedimento conseguente.
2.5. Comportamento a scuola
La buona educazione, la cortesia e la disponibilità sono richieste da tutte le componenti della
scuola: docenti, personale ATA ed alunni.
E’ vietato portare cappelli durante le lezioni.
E’ vietato l’uso dei telefoni portatili e dei videotelefoni all’interno delle aule e dei laboratori.
E’ prescritto un abbigliamento decente e discreto.
Non è consentito l’uso del montacarichi.
E’ vietato sostare nei pressi della casa del custode, dell’anfiteatro, nella zona adiacente le cabine
elettrotermiche e nel portico esterno dell’Aula Magna.
Si precisa inoltre che la legge fa divieto assoluto di fumare nei locali pubblici. È inoltre
severamente vietato fumare nel portico dell’entrata principale e nel Parco della Memoria. L’area
riservata ai fumatori è solo ed esclusivamente l’area esterna, di fronte alla sala professori e lo spazio
esterno di fronte al Bar; si raccomanda di usare gli appositi raccoglitori. Si ricorda che nell’Istituto
vige la “raccolta differenziata”, pertanto e d’obbligo usare gli appositi contenitori.
Non è consentita l’uscita degli allievi dalle aule o dai reparti prima della fine della prima ora:
comunque essi verranno autorizzati solo singolarmente.
Durante l’orario scolastico non è consentito abbandonare i locali dell’Istituto uscendo dal cancello.
Eventuali trasgressioni si considereranno come mancanze disciplinari.
Non è possibile uscire dalla aule senza il permesso del docente e in particolare durante il cambio
dell’ora, eventuali permessi vanni richiesti all’insegnante dell’ora successiva.
2.6.
Furti e perdite di effetti
Si raccomanda agli alunni di non portare a scuola oggetti di valore, né somme di denaro ingenti.
Gli oggetti smarriti verranno depositati in presidenza.
Nel caso di comprovata sparizione di oggetti in classe, verrà ripartita tra gli alunni presenti la
somma necessaria e si procederà alla denuncia del fatto alle autorità competenti di Polizia.
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2.7.
Rispetto dei locali e delle attrezzature
Il rispetto del lavoro dei collaboratori scolastici è necessario per mantenere puliti ed accoglienti i
locali scolastici; è necessario altresì che gli alunni si assumano la responsabilità dei locali utilizzati
e del corretto utilizzo delle attrezzature.
Gli atti di vandalismo saranno sanzionati e sarà richiesto il risarcimento dei danni provocati.
Ogni classe pertanto dovrà, all’ingresso in ciascuna aula o laboratorio, prendere in consegna le
suppellettili ed i materiali didattici ivi esistenti, al fine di non
celarsi dietro l’alibi
dell’avvicendamento delle classi nelle aule e nei laboratori.
2.8.
Ritiro dalle lezioni, presentazione di istanze
Gli allievi che si ritireranno entro il 15 marzo, in seguito a presentazione di regolare domanda
scritta, perderanno il requisito di alunni interni e potranno presentarsi agli esami quali candidati
esterni, secondo le norme ministeriali. Gli alunni che non frequentano più le lezioni dal 15 marzo
saranno regolarmente scrutinati. L’alunno maggiorenne provvederà direttamente a compilare la
domanda d’iscrizione e di esame, di ritiro dalle lezioni e potrà presentare al preside un’istanza
nella quale dichiara che le comunicazioni della scuola non devono essere più indirizzate alla
famiglia, la scuola comunque informerà la famiglia di detta istanza.
2.9. Variazioni di orario
All’atto dell’iscrizione, i genitori degli allievi minori o chi ne fa le veci, dovranno rilasciare una
dichiarazione con firma autenticata, liberatoria delle responsabilità connesse con eventuali
variazioni d’orario d’ingresso o d’uscita che si dovessero rendere necessarie. Le variazioni d’orario
andranno comunicate alle famiglie con un congruo anticipo, a mezzo circolare interna.
In caso di sciopero dei servizi pubblici gli utenti, preavvertiti dagli organi di stampa, si
organizzeranno autonomamente.
2.10 - La disciplina
Il mancato rispetto del Regolamento d’istituto comporta l’erogazione delle sanzioni disciplinari.
nell’Istituto è insediato l’Organo di Garanzia (come da circ.Minist. 3062 del 31/07/08) presieduto
dal Dirigente scolastico e formato da componenti da lui nominati
L’ Organo di Garanzia si riunisce su richiesta dello studente che ha avuto la sanzione disciplinare.
I compiti dell’Organo di Garanzia sono:
- Invitare gli studenti al rispetto delle regole e ad aiutarli a cambiare comportamento
- Esaminare periodicamente le situazioni di disagio di alunni derivanti da assenteismo,
comportamento inadeguato, mancato assolvimento dei doveri scolastici, e proporre
iniziative di sostegno.
- Esaminare i ricorsi avverso i provvedimenti disciplinari e decidere in merito.
Sono considerate mancanze gravi/gravissime:
- comportamenti pericolosi in specie dentro i laboratori e nelle aule speciali
- assenteismo abituale ed ingiustificato
- violenza fisica e/o verbale
- furti
- detenzione di oggetti pericolosi o illeciti
- atti di vandalismo
- uso del cellulare e di tutte quelle apparecchiature video e audio che violano le
norme sulla privacy.
Contro le sanzioni disciplinari sarà possibile
presentare ricorso da parte di chiunque vi abbia
interesse ad un apposito organo di garanzia interno
alla scuola.
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1) Codice disciplinare ( Art. 4 Statuto delle studentesse e degli studenti scuola secondaria)
- Le sanzioni disciplinari si ispirano ai principi di gradualità, proporzionalità e giustizia e tendono al
rafforzamento del senso di responsabilità e al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica (DPR, art.4, comma 2).
- Per quanto possibile, le sanzioni si ispirano al principio della riparazione del danno. La riparazione
non estingue la mancanza. (DPR, art.4, comma 5)
- La responsabilità disciplinare è personale (DPR, art.4, comma 3); la sanzione è resa pubblica, ovvero sarà agli atti dell’Istituto, secondo le disposizioni previste dalla vigente normativa.
- Il tipo e l’entità delle sanzioni sono determinati in relazione ai seguenti criteri:
a) intenzionalità del comportamento, negligenza, imprudenza;
b) rilevanza dei doveri violati;
c) grado del danno o del pericolo causato;
d) sussistenza di circostanze aggravanti o attenuanti, con particolare riguardo al comportamento
dello studente nel corso dei dodici mesi precedenti l’infrazione;
e) concorso nell’infrazione disciplinare di più studenti in accordo tra loro.
- In nessun caso può essere sanzionata, né direttamente né indirettamente, la libera espressione di
opinione correttamente manifestate e non lesive dell’altrui personalità (DPR, art.4, comma 3).
- Nessuna sanzione, può influire sulla valutazione del profitto.
- In caso di atti o comportamenti che violino le norme del codice penale, il Dirigente della scuola
ha l’obbligo di provvedere tempestivamente alla denuncia, della quale informerà la famiglia e il
Consiglio di Classe dello studente interessato.
- Ai fini della recidiva, si tiene conto solo delle sanzioni disciplinari irrogate nel corso di un massimo dei dodici mesi precedenti. Per recidiva s’intende la reiterazione della violazione dei doveri.
- L’allontanamento dalle lezioni, salvo il caso di recidiva, può prevedere l’obbligo della frequenza.
- Tenuto conto dei principi e dei criteri di cui ai commi precedenti, l’organo competente dovrà irrogare i seguenti provvedimenti disciplinari in corrispondenza delle relative infrazioni (DPR,
art.4, comma 1).
45
Comportamenti che prefigurano mancanze disciplinari:
INFRAZIONE
Art. 1
Condotta non conforme ai principi
di correttezza e buona educazione
1a-Ritardo reiterato rispetto all’inizio
delle lezioni
1b-Assenze
continue
e/o
non
giustificate
1c-Negligenza abituale, mancanza ai
doveri
1d-Parcheggio dei motorini e auto in
aree non autorizzate
1e-Uso del cellulare in classe durante le
ore di lezione
1f-Assenze collettive che impediscono
il regolare funzionamento della scuola
e il diritto allo studio
Art.2: Allontanamento dall’aula, dai
laboratori, dalle palestre, senza
l’autorizzazione del docente
2a-Imbrattamento di banchi, cattedre,
lavagne, pareti, porte con scritte di
qualsiasi genere
2c- Mancata osservanza dei richiami e
delle richieste legittime di un docente
o di altro personale scolastico, in relazione a comportamenti che turbano la
disciplina, possono essere fonte di pericolo o contravvengono al rispetto
delle norme della comunità scolastica
Art.3: Violazione delle norme di
sicurezza, lancio di oggetti dalle
finestre e/o uscita dalle stesse
3a-Allontanamento non autorizzato
dalla Scuola
3b-Girare per i corridoi senza autorizza
zione del docente o in assenza del docente in classe o in altri casi di momentanea interruzione didattica
3c- Recarsi nei luoghi dove è fatto
espresso divieto :
a) Casa del custode
b) Tutta la zona dell’anfiteatro
c) Parte retrostante la cabina
termolelettrica
SANZIONE
ORGANO
COMPETENTE
a) 1 – richiamo verbale o ammonizione scritta in classe ed
eventuale comunicazione
alla famiglia
Docenti
a) 2 – Compiti supplementari +
lavori di utilità generale
a) 3 – Comunicazione e convozione della famiglia
b) 1 – Ammonizione scritta e
riparazione del danno
b) 2 – Compiti supplementari +
lavori di utilità generale
c) 1 – Ammonizione scritta e
Comunicazione alla
Famiglia
c) 2 – Convocazione della
famiglia
46
Docenti
Ufficio di Presidenza
Docenti
Ufficio di Presidenza
INFRAZIONE
Art.4:
Ripetizione
delle
infrazioni e comportamento
recidivo più volte sanzionato
con ammonizione scritta
4a-Danneggiamento volontario
di oggetti, strumenti e struttu
re di proprietà della scuola o
di altri
4b- Offese nei confronti di
compagni, docenti o altro
personale
scolastico
Art.5:
Ripetizione
delle
infrazioni e comportamento
recidivo più volte sanzionato
con ammonizione scritta
5a- Offese gravi alla dignità
della persona, atti di violenza e
ricorso a vie di fatto nei confron
ti di compagni, docenti o altro
personale scolastico
5b- Uso di sostanze psicotrope
Art.6:
Ripetizione
delle
infrazioni e comportamento
recidivo più volte sanzionato
con ammonizione scritta
6a- Spaccio di sostanze
psicotrope
6b- Molestie di ogni tipo
SANZIONE
ORGANO
COMPETENTE
d) – allontanamento dalla
Scuola da 1 a 5 giorni
Consiglio di Classe
e) – allontanamento dalla
Scuola da 6 a 10 giorni
Consiglio di classe
f) – allontanamento dalla
Scuola fino a 15 giorni
Art.7: In caso di fatti avvenuti
all’interno della scuola, che
costituiscano reato o possano
rappresentare
pericolo
per
l’incolumità delle persone e per g) – denuncia penale o querela
il sereno funzionamento della
stessa ovvero per grave lesione
al suo buon nome
(DPR, art.4, comma 7)
Art.8:In
caso
di
reati
penalmente rilevanti o in caso di h) – allontanamento cautelare
pericolo per l’incolumità delle
dalla scuola a tempo
persone (DPR, art.4, comma 9)
indeterminato
Art.9: Per comportamenti (art.7 g) – denuncia penale o querela
e
art.8)
che
implicano h) – allontanamento cautelare
l’esclusione dallo scrutinio e la
dalla scuola a tempo indeter
non ammissione a Esami Stato
minato
47
Consiglio di classe
Presidenza
Presidenza
Consiglio d’Istituto
- l’organo competente ad irrogare le sanzioni, tenuto conto della situazione familiare e dello studente, può integrare le sanzioni di cui alle lettere b) e d) e relativamente al danneggiamento o alla sottrazione di oggetti, con l’obbligo del risarcimento del danno arrecato.
- Fermo restando il contributo di cui al comma precedente, l’organo competente deve offrire allo
Studente la possibilità di sostituire le sanzioni, ad eccezione di quelle previste dal comma 10, lettere g) h) del presente articolo.
2) Gli alunni, solo in casi eccezionali, possono essere allontanati dalla classe e precisamente a
seguito di gravi infrazioni disciplinari da loro commesse. I docenti dovranno affidare gli alunni
allontanati alla vigilanza dei collaboratori scolastici.
Siffatto comportamento deve comunque essere portato urgentemente all’attenzione del D.S.
3) Sanzioni
Possono essere comminate le seguenti sanzioni disciplinari:
- assegnazione di compiti supplementari
- lavori di utilità generali
- tempo aggiuntivo a scuola
- avvertimento scritto
- allontanamento temporaneo dalle lezioni sino a 15 giorni
- esclusione dalle lezioni
Le sanzioni possono essere comminate soltanto dopo che l’alunno abbia esposto le proprie ragioni.
4) Organi competenti a comminare le sanzioni disciplinari
Dirigente Scolastico, Docenti, Consiglio di Classe.
Durante il tempo di allontanamento dello studente dalla scuola, il coordinatore di classe terrà
rapporti con la famiglia e con l’alunno.
Art. 12 Norma finale (Art. 5 Statuto delle studentesse e degli studenti scuola secondaria)
- Le presenti norma fanno parte integrante del regolamento interno. Eventuali modifiche sono
deliberate a maggioranza assoluta dal Consiglio d’Istituto, anche su proposta e previa consultazione
degli organi collegiali rappresentativi delle varie componenti e, comunque, sentito il parere del
Collegio dei docenti.
Art. 13 Rapporti scuola – famiglia
1) Controllo del lavoro a scuola e della presenza alle lezioni
Per controllare il lavoro e la presenza a scuola dei propri figli, i genitori possono verificare:
- la giustificazione delle assenze
- il tempo dedicato allo studio pomeridiano
- le schede di informazioni bimestrali consegnate dalla scuola (novembre-marzo) e le pagelle
(febbraio-giugno)
- le comunicazioni sui corsi di recupero e sui debiti formativi
2) Contatti genitori – docenti - segreteria
I genitori degli alunni per mantenere contatti efficaci con la scuola, devono:
- partecipare ai ricevimenti pomeridiani collettivi dei docenti (dicembre, aprile)
- partecipare ai ricevimenti individuali mattutini dei docenti (settimanali)
Oltre agli incontri settimanali, i genitori possono:
- chiedere incontri al preside
- chiedere incontri ai docenti
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3) Partecipazione alle assemblee
I genitori dovranno partecipare alle assemblee indette dalla scuola per eleggere i propri
rappresentanti in seno agli organi collegiali: Consigli di Classe e Consigli d’Istituto, per essere
attivamente presenti nella vita dell’Istituto.
4) Servizio di orientamento
L’operatore di Orientamento è al servizio degli studenti e delle loro famiglie per tutte le
informazioni sulla scelta degli studi e sugli sbocchi occupazionali. Il suo orario di servizio è affisso
all’Albo della scuola.
5) Centro di Informazione e Consulenza (CIC)
Nell’Istituto è attivo il centro che si avvale dell’ opera dei docenti interni, dello specialista della
ASL competente e della psicopedagogista dell’osservatorio della dispersione scolastica.
Compiti del CIC sono:
- informazione sulle sostanze psicotrope, alcool, Aids
- consulenza psicologica
- educazione alla sessualità
- prevenzione e disagio giovanile
- ascolto
L’orario del CIC è affisso all’Albo della scuola.
Art. 14 Funzionamento della Biblioteca, del Laboratori, della Palestra
Il funzionamento della Palestra, dei Laboratori e della Biblioteca è regolato dal C.d.I. in modo da
facilitarne l’uso da parte degli studenti, possibilmente anche in ore pomeridiane, per studi e
ricerche, con la presenza di un docente.
Biblioteca
Il funzionamento della Biblioteca assicura:
 l’accesso alla Biblioteca da parte dei Docenti, dei genitori e degli studenti, osservando il regolamento e l’orario stabiliti all’inizio dell’anno scolastico.
 le modalità di accesso al prestito ed alla consultazione che sono stabiliti e precisati dal N. Operativo Biblioteca all’inizio dell’anno scolastico.
 la partecipazione, in via consultiva, degli studenti alla scelta delle dotazioni librarie da acquistare.
Il D.S. può, su designazione del Collegio dei Docenti, affidare ad un docente le funzioni di Direttore
della Biblioteca. Gli alunni che ricevono in prestito i libri, sono responsabili della loro diligente
conservazione. Chiunque smarrisca o deteriori opere ricevute in prestito, è tenuto a risarcirne il
danno.
Il termine ultimo per la restituzione dei libri ricevuti in prestito è fissato alla data del 15 giugno.
Laboratori informatici
Il docente che ne usufruisce con la classe deve assicurarsi che i PC non vengano sconfigurati, nel
qual caso avrà cura di riconfigurare le macchine. Dovrà inoltre accertarsi che, all’uscita, tutte le
apparecchiature siano spente e nel modo corretto.
All’inizio dell’anno tutti i docenti che intendono utilizzare i laboratori informatici per le classi loro
assegnate, presenteranno formale richiesta al capo d’Istituto o a un suo collaboratore. Tutte le
richieste verranno esaminate e successivamente verrà fatta una ripartizione del monte ore
complessivo settimanale per tutti i richiedenti.
Palestre
Il funzionamento delle palestre e dei campi esterni è disciplinato in modo da assicurare la
disponibilità a tutte le classi della scuola.
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Art. 15 ISTRUZIONI GENERALI DI SICUREZZA
Quelle che seguono sono le istruzioni di sicurezza valide per ogni circostanza.
1) Igiene e sicurezza
Il piano di sgombero dell’Istituto sarà affisso in tutti i locali. E’ obbligatorio per tutti prenderne
visione e rispettare rigorosamente le misure di evacuazione.
In nessun caso gli alunni devono sostare stabilmente nei corridoi e nelle scale.
2) Divieto di fumo
Per ragione di sicurezza, igiene, pulizia e per evitare la contaminazione passiva dei non fumatori, è
vietato fumare nei locali scolastici.
3) Alcolici e prodotti tossici
E’ vietato consumare e detenere a scuola alcolici e prodotti tossici di qualunque tipo.
4) Laboratori
Per prevenire infortuni nei laboratori, gli allievi devono rispettare scrupolosamente le direttive
impartite dai docenti delle discipline tecniche. Appositi cartelli indicheranno le normative da
rispettare.
5) Abbigliamento
Un corredo indicato dalle Presidenza, adatto all’attività da svolgere, è obbligatorio per gli
alunni durante le esercitazioni di educazione fisica e di laboratorio, secondo le disposizioni di
legge in materia di prevenzione infortuni.
Coloro che risulteranno sprovvisti di tute e gabbanelle, obbligatorie per i Laboratori e le officine, e
di indumenti sportivi per le esercitazioni di Educazione Fisica, non potranno frequentare le lezioni
suddette.
I docenti hanno l’obbligo di fare osservare agli alunni tale prescrizione.
6) Parcheggio
Non è consentita la sosta ad alcuna automobile o motociclo davanti al portone d’ingresso e nelle
strisce gialle; il cancello di uscita deve rimanere permanentemente sgombro.
7) Gli alunni sono assicurati, a cura dell’istituto, contro gli infortuni che possono accadere durante
la permanenza a scuola e durante tutte le attività deliberate dagli organi collegiali della scuola,
ivi comprese le visite aziendali, culturali e i viaggi di istruzione sia in Italia che all’estero.
L’istituto, inoltre, stipula a favore degli alunni le polizze per la responsabilità civile.
L’INAIL provvede ad assicurare gli alunni e i docenti per gli infortuni occorsi nei laboratori,
durante le lezioni di Educazione Fisica e durante le attività di stage e tirocinio pratico.
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI INCENDIO
 Avvisare immediatamente il personale predisposto
 Allontanarsi dal focolaio
 Non prendere iniziative personali atte allo spegnimento
 Non sostare nelle vicinanze, sia per non correre rischi che per non ostacolare le operazioni di
spegnimento
 Se l’incendio si è sviluppato in classe, uscire subito chiudendo al porta
 Se l’incendio è fuori dalla classe ed il fumo rende impraticabili le scale ed i corridoi, chiudere
bene la porta e cercare di sigillare le fessure con indumenti ( meglio se bagnati )
 Aprire la finestra e, senza esporsi troppo, chiedere soccorso.
 Se il fumo rende difficoltosa la respirazione, filtrare l’aria attraverso un fazzoletto ( meglio se
bagnato ) e sdraiarsi sul pavimento (il fumo tende a salire verso l’alto).
 Seguire le successive istruzioni impartite dall’insegnante.
NORME DI COMPORTAMENTO IN CASO DI TERREMOTO
 Mantenere la calma
 Non precipitarsi fuori
 Restare in classe e ripararsi sotto il banco, sotto l’architrave della porta o vicino a muri portanti
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 Allontanarsi dalle finestre, porte con vetri e armadi perché cadendo potrebbero essere fonte di
ulteriore rischio.
 Se ci si trova nei corridoi o nel vano delle scale rientrare nella propria aula o in quella più vicina.
 Dopo il terremoto, alla diramazione dell’ordine di evacuazione, seguire le istruzioni impartite
dall’insegnante abbandonando l’edificio senza usare l’ascensore e ricongiungersi con gli altri
compagni di classe nella zona di raccolta assegnata.
Se ci si trova all’aperto:
 Rientrare in classe
 Se non è possibile rientrare in classe allontanarsi dall’edificio, dagli alberi, dai lampioni e dalle
linee elettriche perché potrebbero cadere ed essere fonte di rischio.
 Cercare un posto al disopra del quale non c’è nulla; se non lo si trova, cercare riparo sotto
qualcosa di sicuro.
ALLA DIRAMAZIONE DELL’ALLARME:
 Mantenere la calma
 Interrompere immediatamente ogni attività
 Lasciare tutto l’equipaggiamento (libri, abiti o altro)
 Evitare di spingere, gridare e correre
 Seguire le vie di fuga indicate nell’apposita segnaletica
 Raggiungere la zona di raccolta assegnata
Art 16 RIMANDI
Per quanto non esplicitamente citato nei precedenti articoli ci si rifà al Regolamento tipo per il
funzionamento degli Istituti dello Stato emanato con C.M. 16/04/1975, N° 105.
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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÀ
Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n. 235
(Statuto delle studentesse e degli studenti della scuola secondaria)
Visto l’art. 3 del DPR 235/2007;
Considerato che:
● la formazione e l’educazione sono processi complessi e continui che richiedono la cooperazione dello
studente, della scuola, della famiglia e dell’intera comunità scolastica;
● la scuola non è soltanto il luogo in cui si realizza l’apprendimento, ma una comunità organizzata, dotata di
risorse materiali, immateriali e umane che necessitano di interventi complessi di gestione, ottimizzazione,
conservazione, partecipazione e rispetto dei regolamenti l'identità del nostro Istituto sarà definita dai seguenti
obiettivi che saranno perseguiti attraverso le risorse a nostra disposizione:
a. costruire forme di raccordo e di coordinamento con il territorio attraverso collaborazioni con agenzie
formative ed enti esterni;
b. rafforzare la cultura dell'accoglienza, dell'integrazione e della legalità attraverso l’esercizio della
cittadinanza attiva;
c. integrare ed arricchire gli insegnamenti disciplinari attraverso l'utilizzo delle nuove tecnologie e una
didattica laboratoriale su tematiche disciplinari, pluridisciplinari e trasversali.
Il genitore/affidatario, il dirigente scolastico, per la famiglia e per la scuola rispettivamente, e lo studente
sottoscrivono il seguente patto educativo di corresponsabilità:
1) IL RAPPORTO SCUOLA-STUDENTE-FAMIGLIA
Il rapporto scuola-studente-famiglia costituisce il fondamento su cui si sostiene l’impegno formativo ed educativo.
Alla promozione ed allo sviluppo di questo rapporto genitori, studenti ed operatori della scuola dedicano impegno
particolare nella convinzione della necessità di condividere i nuclei fondanti dell'azione educativa.
2) REGIME DI RECIPROCITÀ NEI DIRITTI E DOVERI
I documenti fondamentali d’Istituto (Piano dell’Offerta Formativa, Regolamento d’Istituto, Programmazioni delle
attività) esplicitano i diritti e doveri dei genitori/affidatari, diritti e doveri degli studenti e diritti e doveri degli
operatori scolastici. I documenti fondamentali d’Istituto sono adeguatamente pubblicizzati e a disposizione di
chiunque ne abbia interesse.
3) IMPEGNI DI CORRESPONSABILITÀ
Il genitore, sottoscrivendo il presente patto, si impegna:
a. ad osservare le disposizioni contenute nel presente patto di corresponsabilità e nei documenti fondamentali
dell'Istituzione Scolastica, debitamente pubblicizzati, ed in particolare nel Regolamento d'Istituto;
b. a sollecitarne l’osservanza da parte dello studente in termini di costante frequenza alle lezioni, impegno nello
studio e rispetto dell’ambiente scolastico;
c. a controllare e verificare sul libretto dello studente (e sul registro elettronico, quando disponibile) il suo
andamento didattico e disciplinare, la sua frequenza scolastica e le comunicazioni scuola-famiglia;
d. a compilare tempestivamente sul libretto dello studente le giustificazioni per le assenze e i ritardi;
e. a rendersi disponibile per la collaborazione e per il dialogo educativo nel caso di convocazioni o incontri
richiesti dalla scuola o dalle famiglie stesse.
Lo studente, sottoscrivendo il presente patto, si impegna:
a. a conoscere gli obiettivi didattici e formativi del proprio curricolo e le modalità per raggiungerli, e tutti i
documenti che ne definiscono il comportamento presso questa Istituzione scolastica;
b. a frequentare regolarmente i corsi, ad assolvere gli impegni di studio, a rispettare i tempi di consegna e a
partecipare con la dovuta attenzione alle lezioni;
c. a mantenere in ogni momento della vita scolastica un comportamento adeguato agli obiettivi formativi, educato,
corretto e rispettoso delle persone e dei diritti di ciascuno;
d. a utilizzare correttamente le strutture, le attrezzature e i sussidi didattici e a comportarsi nella vita scolastica in
modo da non arrecare danno al patrimonio della Scuola;
e. a rispettare quanto indicato nel Regolamento d'Istituto.
Il dirigente scolastico, i docenti e tutto il personale della scuola, ciascuno per le proprie competenze, si
impegnano:
a. alla realizzazione del Piano dell’Offerta Formativa in tutti i vari aspetti (didattici, organizzativi, gestionali) con
l’obiettivo di offrire agli studenti una formazione culturale qualificata;
b. a spiegare agli studenti gli obiettivi, i contenuti, i metodi e i criteri di valutazione adottati nella programmazione
delle diverse discipline, secondo le linee guida fornite dal Piano dell’offerta formativa e formalizzati nel Piano di
lavoro;
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c. a rispettare e a far rispettare il Regolamento d’Istituto, ponendo particolare attenzione ai doveri di sorveglianza
e vigilanza, responsabilizzando gli studenti riguardo al rispetto delle regole e all’assolvimento dei propri doveri;
d. a favorire, con l'ottimizzazione delle risorse in bilancio, obiettivi mirati e condivisi quali l'adeguamento e/o il
potenziamento delle strutture, attrezzature tecniche e didattiche della scuola e con la ricerca anche di ulteriori
risorse;
e. ad informare gli studenti e le famiglie delle attività e delle iniziative della scuola, curricolari, extracurricolari ed
integrative; ad informare gli studenti e le famiglie dell’andamento didattico-disciplinare e formativo. Le modalità
di informazione e comunicazione (libretto dello studente, comunicazioni orali e scritte, colloqui, assemblee,
registro elettronico (quando disponibile), posta elettronica, sito internet, ecc.) sono riportate nei documenti
fondamentali dell’Istituto;
f. ad informare le famiglie e i rappresentanti dei genitori sull’utilizzo del contributo economico versato all’atto
dell’iscrizione.
4) DISCIPLINA
Il genitore/affidatario, nel sottoscrivere il presente patto è consapevole che:
a. il compito educativo compete prioritariamente alla famiglia, come previsto dalla legge (art. 30 della
Costituzione, artt. 147, 155, 317 bis del Codice Civile) con la conseguente responsabilità da parte del genitore di
aver impartito al figlio minore un’educazione adeguata a prevenire comportamenti illeciti (culpa in educando);
b. le infrazioni disciplinari da parte degli studenti possono dar luogo a sanzioni disciplinari;
c. nell’eventualità di danneggiamenti a cose e/o lesioni a persone la sanzione è ispirata al principio della
riparazione del danno (art. 4, comma 5 del DPR 249/1998, come modificato dal DPR 235/2007) ed è commisurata
alla gravità del danno stesso secondo un principio di gradualità;
d. danneggiamenti ai beni comuni non attribuibili a provate responsabilità individuali dovranno essere risarciti in
modo collettivo;
e. il Regolamento d’Istituto disciplina le modalità d’irrogazione delle sanzioni disciplinari e d’impugnazione;
f. il voto di condotta insufficiente comporta la non ammissione alla classe successiva (art. 3, comma 3 del
DPR 137/2008);
g. in base alla normativa vigente (DPR. 22/06/2009 n. 122) “… ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso
quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la
frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”.
5) SEGNALAZIONI
Istituzione scolastica, studente e genitore/affidatario esercitano il loro diritto di rispetto del presente patto e dei
documenti fondamentali dell’Istituto: Piano dell’Offerta Formativa, Regolamento d’Istituto,
Programmazioni delle attività. In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel
presente patto, Istituzione scolastica, studente e genitore/affidatario hanno diritto a produrre segnalazioni e istanze
nelle forme e nei modi previsti dai documenti fondamentali sopracitati, nelle diverse forme di comunicazione
scuola-famiglia, con la procedura al punto 6.
6) PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE; AVVISI E RECLAMI
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel presente patto si attua la
procedura di composizione obbligatoria con le seguenti modalità:
a. segnalazione di inadempienza: tramite “avviso”, se prodotta dalla scuola, “reclamo” se prodotta dallo studente o
dal genitore/affidatario; tanto gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale sia scritta;
b. accertamento: una volta prodotto l’avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di
immediata evidenza, il ricevente è obbligato ad esperire ogni necessario accertamento o verifica circa le
circostanze segnalate;
c. ripristino: sulla base degli accertamenti di cui alla precedente lettera “b”, il ricevente, in caso di riscontro
positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di
inadempienza e le eventuali conseguenze;
d. informazione: il ricevente è obbligato ad informare l’emittente tanto sugli esiti degli accertamenti che sulle
eventuali misure di ripristino adottate.
Il dirigente scolastico, in quanto legale rappresentante dell’Istituzione scolastica e responsabile gestionale, si
impegna affinché i diritti degli studenti e dei genitori richiamati nel presente patto siano pienamente garantiti.
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