CAPITALE SOCIALE Laurea specialistica in sociologia Negrelli 2/2008 Pierre Bourdieu Studi etnologici orientati: a) b) attivare l’insieme dei saperi disponibili sulle differenti dimensioni dell’ordine sociale: famiglia, stato, scuola, sindacati, associazioni, ma anche banca, impresa, mercato; nuovi concetti: habitus (“render conto delle attività di uomini e donne che si trovarono catapultati in un mondo economico strano e straniero, importato e imposto dalla colonizzazione, con un bagaglio culturale e delle disposizioni, specialmente economiche, acquisiti in un universo pre-capitalista”); campo, e … negrelli capitale umano capitale sociale 2 Pierre Bourdieu: diversi tipi di capitale Capitale culturale (Bourdieu, Passeron, Les Heritiers, 1964) (contrapposto alla nozione di “capitale umano” di Becker): lingua, gusto, stile di vita, ecc.); “spiegare differenze, altrimenti incomprensibili, nella riuscita scolastica di bambini culturalmente dotati in misura ineguale e, più in generale, in ogni sorta di pratiche culturali ed economiche” Capitale simbolico (La distinction, 1979): “spiegare la logica dell’economia dell’onore e della ‘buona fede’”, precisata con l’analisi dell’economia dei beni simbolici e soprattutto dell’opera d’arte. negrelli capitale umano capitale sociale 3 Pierre Bourdieu: definizione di capitale sociale Ensemble des resources actuelles ou potentielles qui sont liées à la possession d’un réseau durable de relations plus ou moins institutionnalisées d’interconnaissance et d’interreconnaissance (Le capital social: notes provisoires, “Actes de la recherche en sciences sociales”, 1980, 31) negrelli capitale umano capitale sociale 4 Bourdieu: risorse=liasons Risorse derivanti dalla “appartenenza a un gruppo”, insieme di agenti dotati non solo di proprietà comuni visibili, ma anche di “liaisons” permanenti e utili, fondate su scambi inseparabilmente materiali e simbolici, la cui natura e permanenza presuppongono che si riconosca tale prossimità; Il volume del capitale sociale in possesso di un singolo agente dipende pertanto dalla estensione sia della rete di liasons che riesce concretamente a mobilitare che del volume di capitale (economico, culturale e simbolico) posseduto in proprio da ciascuno di coloro ai quali è legato. negrelli capitale umano capitale sociale 5 Bourdieu: l’azione delle relazioni La nozione di capitale sociale è il solo strumento per designare il principio di quegli effetti sociali che pur essendo individuabili nei singoli agenti, non si lasciano però ridurre all’insieme delle proprietà individuali possedute dal singolo: “l’azione delle relazioni”; Tali effetti sono visibili in tutti quei casi in cui i diversi soggetti ottengono un rendimento molto diseguale da un capitale (economico o culturale), che corrisponde al grado in cui tali soggetti sono capaci di mobilitare per procura il capitale di un gruppo (famiglia, compagni di una scuola d’élite, club selettivo, nobiltà, ecc.). negrelli capitale umano capitale sociale 6 Bourdieu: l’effetto moltiplicatore del capitale sociale Il capitale sociale non è mai del tutto indipendente dal fatto che gli scambi che istituiscono l’inter-riconoscenza presuppongono di ri-conoscere un minimo livello di omogeneità “oggettiva” e che esso esercita un effetto moltiplicatore sul capitale posseduto in proprio. Pur non essendo consapevolmente perseguiti, la “concentrazione di capitale sociale” del gruppo consente: profitti materiali (tutti i “servizi” consentiti dalle relazioni utili) e profitti simbolici (derivanti dalla partecipazione a un gruppo raro e di prestigio). negrelli capitale umano capitale sociale 7 Bourdieu: strategie di investimento nel capitale sociale La rete di liaisons non è un dono naturale, ma il risultato di una attività di iniziative e rapporti necessaria per produrre e riprodurre delle relazioni durevoli e utili, in grado di ottenere profitti materiali e profitti simbolici; La rete di liaisons è frutto di strategie di investimento sociale consapevolmente o inconsapevolmente orientate verso l’istituzione o la riproduzione di relazioni sociali direttamente utilizzabili, nel breve o nel lungo termine; cioè verso la trasformazione di rapporti contingenti, come i rapporti di vicinato, di lavoro o di parentela, in relazioni che implicano degli obblighi soggettivamente sentiti (sentimenti di riconoscenza, rispetto, amicizia, ecc.) o istituzionalmente garantiti (diritti); ciò grazie all’alchimia dello scambio (di parole, doni, ecc.) come comunicazione che presuppone e produce conoscenza e reciproca riconoscenza; Lo scambio trasforma le cose scambiate in segni di riconosc(enza)imento. negrelli capitale umano capitale sociale 8 Bourdieu: istituzioni e socialità La riproduzione del capitale sociale è garantita da: a) le istituzioni orientate a favorire gli scambi legittimi e ad escludere gli scambi illegittimi, offrendo delle occasioni (viaggi in prima classe, partite di caccia, serate, ricevimenti, ecc.), dei luoghi (quartieri ricchi, scuole selettive, club esclusivi), delle pratiche (attività sportive, giochi di società, eventi culturali); b) il lavoro di socialità, attività continua di scambi in cui si afferma e si conferma in modo permanente la riconoscenza e che presuppone un investimento costante di tempo e di sforzi (equivalente a capitale economico) e spesso anche di capitale economico). negrelli capitale umano capitale sociale 9 Bourdieu: le grand nom I detentori di capitale sociale ereditato, simbolizzato dal grand nom: non devono fare la conoscenza di tutte le loro “conoscenze”, perché sono conosciuti da un numero di persone maggiore rispetto a quello che conoscono: “je l’ai bien connu”; Le istituzioni consentono di concentrare nelle mani di un singolo agente la totalità del capitale sociale sulla quale si fonda l’esistenza del gruppo (famiglia, nazione, associazione, partito): meccanismi di delega, rappresentanza, potere, quali condizioni di concentrazione di capitale sociale in un individuo negrelli capitale umano capitale sociale 10 Il capitale sociale di Bourdieu: la critica di Pizzorno Spiegazione esclusivamente strumentale del capitale sociale: una risorsa di strategia individuale; La formazione del capitale sociale è spiegata essenzialmente come il risultato di azione deliberata; Non considera la natura della relazione di socialità, importante per spiegare la eventuale mobilitabilità del capitale sociale; I modi di controllo della fiducia da parte dei gruppi non sono parte dell’analisi; Esclude la reciprocità non strumentale negrelli capitale umano capitale sociale 11 Le basi per lo studio del capitale sociale: James S. Coleman Foundations of Social Theory, 1990, cap. 12: “Social Capital” Studi sui rapporti tra capitale sociale e istruzione negli Usa: il tasso di abbandono scolastico degli studenti delle scuole superiori di confessione religiosa tre volte inferiore a quello delle scuole pubbliche e due volte meno di quello delle scuole private: Coleman, Hoffer, Public and Private High Schools: The Impact of Communities, New York, Basic Books, 1987; “l’importanza dell’inserimento dei giovani nelle enclave degli adulti più vicini a loro, in primo luogo la famiglia e in secondo la comunità degli adulti di contorno (esemplificata in tutti questi risultati dalla comunità religiosa)” negrelli capitale umano capitale sociale 12 La sociologia di Coleman Ordine sociale: attori con dotazione di risorse su cui hanno controllo o interesse; L’interdipendenza sociale funziona “come sistema” in quanto “gli attori sono interessati ad eventi” in tutto o in parte controllati da altri attori; Due meccanismi che “formano” le relazioni sociali e le strutture sociali relativamente stabili (“emergenza” delle norme): - scambio - trasferimento unilaterale diritti di controllo Es.: - relazioni di autorità; - relazioni di fiducia; - allocazioni consensuali di diritti, in base alle quali vengono stabilite norme efficaci (prestazioni di lavoro); - creazione di istituzioni, organizzazioni, attori collettivi, pubblici e privati. negrelli capitale umano capitale sociale 13 La sociologia di Coleman “Individualismo metodologico”; Sociologia dell’azione fondata sulla rational choice,anziché su un approccio multidimensionale che comprenda anche la razionalità dell’azione rispetto ai valori, alla tradizione, alle emozioni (Weber, Boudon); Prospettiva neo-contrattualista (Rawls); Concezione relazionale e situazionale del “potere”: controllo di risorse o eventi di valore per gli altri. negrelli capitale umano capitale sociale 14 La sociologia di Coleman Il comportamento individuale come oggetto da spiegare (metodi quantitativi e metodi qualitativi): voto, scelte di consumo, scelte occupazionali, atteggiamenti, valori, ecc.; Compito principale della scienze sociali è la spiegazione dei fenomeni sociali, non del comportamento dei singoli individui: a) metodo basato su campioni di casi di comportamento sistemico (analisi fattoriale) o sull’osservazione del comportamento del sistema sociale per un periodo (approccio “storia naturale”); b) esame dei processi interni al sistema sociale o unità di livello inferiore a quello del sistema; Il problema del rapporto micro-macro: il problema delle spiegazioni del comportamento sistemico basate su azioni e orientamenti di un livello inferiore a quello del sistema consiste nel passaggio dal primo al secondo! Struttura del gioco: macro-micro (contesto dell’azione: condizioni di partenza, interessi, vincoli); micro-micro (interazioni); micro-macro (conseguenze dell’azione e nuovo contesto) (“Coleman Boat”) negrelli capitale umano capitale sociale 15 “Coleman boat” Dottrina religiosa protestante Capitalismo 1 3 2 Valori negrelli Comportamento economico capitale umano capitale sociale 16 Il capitale sociale da Loury a Coleman Riprende da Loury il termine di “capitale sociale” inteso come insieme delle risorse contenute nelle relazioni familiari e di comunità, utili per lo sviluppo del capitale umano (collegandosi anche a Bourdieu); Richiama il filone del “nuova economia istituzionale” (Williamson), ma anche la critica di Granovetter relativa al ruolo limitato assegnato alle relazioni personali concrete e delle reti di relazioni, ovvero il “radicamento” delle transazioni economiche nelle relazioni sociali (embeddedness); Ricerche empiriche: come Granovetter ha dimostrato l’importanza delle relazioni sociali in Getting a job, così Lin e altri confermano il ricorso a tali risorse sociali per ottenere successo nel lavoro. negrelli capitale umano capitale sociale 17 Coleman: definizione di capitale sociale “Risorse sociali-strutturali come ammontare di capitale per gli individui” Il capitale sociale è definito dalla sua funzione; Diverse entità con due caratteristiche in comune: consistono tutte di un determinato aspetto di una struttura sociale; tutte rendono possibile determinate azioni di individui presenti all’interno di questa struttura; E’ produttivo (come il capitale fisico) Non è completamente “fungibile”, se non per certe attività (come il capitale fisico e il capitale umano); Di valore per certe azioni ma dannoso per altre; È contenuto nella struttura delle relazioni tra le persone negrelli capitale umano capitale sociale 18 Esempi di capitale sociale Militanza radicale degli studenti della Corea del Sud: a) relazioni sociali derivanti da stessa provenienza di scuola, città, chiesa per costituire i gruppi di studio; b) gruppi di studio a loro volta forma di capitale sociale (cellule di organizzazione) utile per l’opposizione al sistema politico; Rapporti tra medico e paziente (fiducia); Capitale sociale metropolitano di sorveglianza dei bambini; Reti sociali di cooperazione del mercato centrale del Cairo “L’organizzazione sociale costituisce capitale sociale, rendendo possibile il raggiungimento di obiettivi che in sua assenza non potrebbero essere conseguiti, se non a un costo molto superiore” negrelli capitale umano capitale sociale 19 Differenti tipi di capitale Capitale fisico: creato trasformando le materie prime: strumenti per la “produzione” (tangibili); Capitale umano: creato trasformando le persone: dare loro capacità, conoscenze e competenze (meno tangibili) per agire in modo innovativo; Capitale sociale: “creato quando le relazioni tra le persone cambiano in modi che agevolano l’azione” (ancora meno tangibile in quanto incorporato in tali relazioni). negrelli capitale umano capitale sociale 20 Coleman: complementarietà del capitale umano (nodi) e del capitale sociale (linee) A B negrelli C capitale umano capitale sociale 21 Coleman: forme di capitale sociale a) Doveri e aspettative b) Potenziale informativo c) Norme e sanzioni efficaci d) Relazioni di autorità e) Organizzazione sociale appropriabile f) Organizzazioni intenzionali negrelli capitale umano capitale sociale 22 Doveri e aspettative Titoli di credito sociali: A fa qualcosa per B e crede che in futuro sarà ricambiato = aspettativa di A, obbligo in sospeso per B; Elementi critici: a) affidabilità dell’ambiente sociale: es. associazioni di credito a rotazione; rappresentanti di fiducia; sistemi di fiducia reciproca (coppia). b) quantità di titoli di credito disponibili: asimmetria tra i diversi attori sociali (patriarca famiglia estesa; famiglie benestanti; uomini politici). negrelli capitale umano capitale sociale 23 Doveri e aspettative • Le ragioni della differente “densità dei doveri in sospeso”, oltre alla affidabilità ambientale: • • • • • • • effettiva necessità di aiuto degli individui, esistenza di altre forme di aiuto (welfare), grado di ricchezza, differenze culturali (Banfield), grado di chiusura dei reticoli sociali, logistica dei contatti sociali. Perché attori “razionali” creano dei doveri in sospeso: • • negrelli creazione “intenzionale” (potlatch, dono avvelenato, Mauss); tipo di “polizza assicurativa”: quando il dono vale più per il ricevente che per il donatore, il ricevente non ricambia il favore fino a quando il donatore ne ha bisogno capitale umano capitale sociale 24 Potenziale informativo Informazioni utili per l’azione, ma costose; Acquisire informazioni ricorrendo a relazioni sociali attive per altri scopi: da amiche e amici per essere aggiornati su moda e notizie; Le relazioni sociali hanno in questo caso valore in quanto capitale sociale di informazioni utili e non di obblighi in sospeso. negrelli capitale umano capitale sociale 25 Norme e sanzioni efficaci Norme efficaci, forma potente, ma fragile di capitale sociale: • • • sanzioni contro il crimine; incentivi per il successo scolastico; incentivi per l’interesse collettivo (“piccolo il mio, grande il nostro); Forma di capitale sociale che favorisce certe azioni, ma limita altre (divieti in contrasto con libertà); oppure riduce innovazione Il problema della produzione dei beni pubblici (Olson: il paradosso dell’azione collettiva e la questione del free-rider); negrelli capitale umano capitale sociale 26 IL PROBLEMA DELL'AZIONE COLLETTIVA Il problema del free-rider o della partecipazione volontaria alla produzione di beni pubblici. Perseguimento di interessi personali con risultati collettivi disastrosi: le persone possono quindi rinunciare al proprio potere a favore dello stato (Hobbes: Leviatano); ma possono giungere a cooperare anche per vie de-centralizzate e non coercitive; quali modi attraverso cui le persone potrebbero razionalmente giungere a preferire l'azione cooperativa al comportamento da free rider? negrelli capitale umano capitale sociale 27 Il paradosso di Olson A meno che: • il numero di individui di un gruppo sia molto piccolo, • o ci sia coercizione (incentivi selettivi negativi), • o qualche speciale accorgimento per fare che gli individui agiscano nel loro interesse comune (incentivi selettivi positivi), individui razionali, auto-interessati, non agiranno per ottenere il loro interesse comune o di gruppo. negrelli capitale umano capitale sociale 28 Relazioni di autorità L’attore A trasferisce all’attore B il diritto di controllo su alcune azioni, rendendogli così disponibile una forma di capitale sociale; Diversi attori trasferiscono a B i loro diritti di controllo: concentrazione di capitale sociale nell’attore B; “Le persone, in determinate circostanze, sono spinte a conferire autorità a un capo carismatico per creare il capitale sociale necessario alla soluzione dei problemi comuni”. negrelli capitale umano capitale sociale 29 Organizzazione sociale appropriabile “Le organizzazioni volontarie nascono per perseguire qualche scopo di coloro che le fondano”: • Associazione inquilini; • Sindacati, ecc. “Un’organizzazione creata per determinati scopi può essere di aiuto [= appropriabile] anche per altri, venendo così a costituire del capitale sociale che può essere utilizzato”. negrelli capitale umano capitale sociale 30 Organizzazioni intenzionali Capitale sociale, sottoprodotto di attività avviate per altri fini; Es. 1, organizzazione commerciale, creata per fornire reddito: l’imprenditore trasforma il capitale finanziario in capitale fisico di produzione, produce capitale sociale (organizzazione), e capitale umano (dipendenti); Es. 2, associazione volontaria, che produce un bene pubblico L’organizzazione produce due tipi di sottoprodotto di capitale sociale: • appropriabilità dell’organizzazione per altri scopi (vedi sopra); • bene pubblico con vantaggi per tutti (principio di non escludibilità). negrelli capitale umano capitale sociale 31 I "beni pubblici" e il free-rider Un bene pubblico viene definito come un bene tale che, se un qualsiasi individuo di un gruppo lo consuma, ciò non può essere praticamente impedito dagli altri di quel gruppo. In altre parole, quelli che non pagano per qualche bene pubblico non possono essere esclusi dal partecipare al consumo del bene, come accade quando si tratta di beni privati. Mancur Olson Free-rider negrelli capitale umano capitale sociale 32 Coleman: quantità relative di capitale sociale “Il potere di un attore in un sistema di azione lineare in stato di equilibrio è una misura diretta del capitale sociale a disposizione di questo attore all’interno di tale sistema” A2 A3 a) potere bilanciato negrelli A1 A1 A1 A2 A3 A2 B) A1 ha volume debiti e crediti doppio di A2 e A3 capitale umano capitale sociale A3 c) A3 potere ridotto rispetto a A1 e A2 33 Coleman: capitale sociale come bene pubblico Inalienabilità pratica del capitale sociale (Loury): risorsa di valore, ma anche attributo della struttura sociale che non può essere di proprietà privata di nessuno che ne ha beneficio; “poiché molti dei vantaggi delle azioni che producono capitale sociale favoriscono persone diverse da chi compie queste azioni, gli individui non hanno interesse a produrlo” (il problema dell’azione collettiva); Il “sottoinvestimento” nel capitale sociale non riguarda però coloro che riescono ad appropriarsi dei benefici del capitale sociale in cui hanno investito (“beni di club”); Data la natura di bene pubblico di molto capitale sociale, viene in gran parte creato e distrutto come “sottoprodotto” di altre attività. negrelli capitale umano capitale sociale 34 Coleman: creazione, mantenimento e distruzione del capitale sociale CHIUSURA DEI RETICOLI SOCIALI A - B: genitori / uomini / aziende clienti; a – b: figli / donne / aziende fornitrici A B A a b a (a) negrelli B (b) capitale umano capitale sociale b 35 Coleman: creazione, mantenimento e distruzione del capitale sociale Stabilità della struttura sociale: l’invenzione sociale di organizzazioni costituite da posizioni e non da individui (capitale sociale stabile nonostante la mobilità individuale, che non minaccia la struttura sociale); Ideologia: “impone ad un individuo che la adotta di agire nell’interesse di qualcuno o qualcosa diverso da lui” (comunità religiose, partiti, ecc.) Altri fattori che rendono meno dipendenti le persone tra loro e che contribuiscono a generare meno capitale sociale: • • ricchezza; sussidi statali; Il capitale sociale come il capitale fisico e il capitale umano si deprezza: “perde di valore se non viene rinnovato”. negrelli capitale umano capitale sociale 36 Coleman: il problema dell’erosione del capitale sociale Dall’ambiente sociale naturale (famiglia, gruppo parentale, clan, vicinato, comunità, villaggio) alla organizzazione sociale costruita e agli attori collettivi intenzionali (scuole, assicurazioni sanitarie, agenzie statali di welfare, ecc.); Il problema della “attenzione prolungata” e degli incentivi all’azione altruistica, fiducia, norme e altre forme di capitale sociale: il “povero bambino ricco” di risorse materiali ma privo di quelle sociali; Diritti di prelievo sul prodotto vs. diritti di welfare (lo stato redistributivo); Il declino dell’autorità: dall’autorità all’auto-regolazione; Stati nazionali (voice/decisione collettiva) vs. multinazionali (exit/mercato/decisione individuale) “Qual è il mezzo, in un sistema sociale globale, con cui si può continuare a spostarsi dall’organizzazione sociale originaria verso quella intenzionale, senza sacrificare tutti i vantaggi della prima?” Invito sia alla ricerca applicata che alla teoria. negrelli capitale umano capitale sociale 37 Putnam: definizione di capitale sociale “La fiducia, le norme che regolano la convivenza, le reti di associazionismo civico, elementi che migliorano l’efficienza dell’organizzazione sociale promuovendo iniziative prese di comune accordo” (La tradizione civica nelle Regioni italiane, 1993, p. 196) negrelli capitale umano capitale sociale 38 Putnam: componenti essenziali del capitale sociale a) fiducia: aver fama di essere onesti e affidabili (la reputazione contro il pericolo della defezione); b) norme che regolano la convivenza e la reciprocità: riducono il rischio di potenziale defezione e di dubbia reputazione; c) reti sociali di impegno civico (civicness): la fiducia si trasmette in modo transitivo (“io mi fido di te, benché non ti conosca personalmente, perché mi fido di lei e lei mi assicura che ha fiducia in te”). negrelli capitale umano capitale sociale 39 Putnam: la fiducia “ogni transazione commerciale ha in sé un elemento di fiducia, il che è certamente vero per tutte le transazioni a lungo termine. E’ plausibile sostenere che in molti casi l’arretratezza economica è spiegabile con la mancanza di fiducia reciproca” (K. Arrow, Gifts and Exchanges, 1972); quando manca la fiducia, “non vi può essere certezza nei contratti e di conseguenza la legge non conta niente” (A. Genovesi, economista napoletano del Settecento); thick trust, fiducia totale che nasce dalla stretta familiarità tra le persone (B. Williams, in Gambetta, Trust, 1988); Problema: passaggio dalla fiducia personale a quella impersonale … negrelli capitale umano capitale sociale 40 Putnam: norme di reciprocità Trasferiscono il diritto di controllare un’azione dall’attore agli altri, in quanto l’azione ha conseguenze positive o negative per gli altri (Coleman); Le norme a sostegno della fiducia abbassano i costi operativi e favoriscono la cooperazione; 1) norme di reciprocità bilanciata: scambio simultaneo di articoli di valore equivalente (es. regali); 2) norme di reciprocità generalizzata: serie continua di rapporti di interscambio che implicano la reciproca previsione di favori ricambiati in futuro (es. amicizia). negrelli capitale umano capitale sociale 41 Putnam: le reti sociali Granovetter: la fiducia genera stima e scoraggia l’opportunismo quando gli accordi sono inseriti nel contesto più ampio di relazioni personali e di reti sociali (teoria della embeddedness: “il dilemma del prigioniero… è spesso risolto dalla forza dei rapporti personali”); A) Reti formali vs. reti informali; B) Reti orizzontali (stesso ceto) vs. reti verticali (rapporti asimmetrici, gerarchici, dipendenza); negrelli capitale umano capitale sociale 42 Putnam: perché le reti sociali favoriscono la cooperazione Accrescono la potenziale sanzione per chi defeziona; Rinsaldano le norme che regolano la reciprocità; Facilitano la comunicazione e migliorano il flusso di informazioni sull’affidabilità delle persone; I buoni risultati del passato servono da piattaforma culturale per la cooperazione futura (North: history matters) negrelli capitale umano capitale sociale 43 Putnam: assunti Una rete verticale non può stimolare la fiducia e non può sostenere la cooperazione (cfr. Sabel, collaborazioni pragmatiche, secondo modulo); “Tanto più un’organizzazione è strutturata in modo orizzontale, tanto più dovrebbe incrementare il successo istituzionale in un contesto più ampio”; Contro le tesi di Olson (società forte=economia debole) e Migdal (società forte=stato debole): società forte=economia e stato forti! negrelli capitale umano capitale sociale 44 Putnam: la ricerca sul capitale sociale nelle regioni italiane (La tradizione civica nelle regioni italiane, 1993) Le nuove istituzioni regionali hanno influito sulla prassi politica, con quale grado di successo? Comparazione nello spazio: rendimenti istituzionali (indicatori: gestione politica e amministrativa; legislazione; attuazione politiche) differenziati tra Centro-Nord e Sud; Variabile esplicativa: nesso tra rendimento istituzionale e “comunità civile” (= tessuto sociale di impegno socio-politico e solidarietà; indicatori: associazioni, giornali, n. votanti, voto di preferenza, voto monarchia/repubblica); differenze corrispondenti al differente impegno civicosociale (Tocqueville): “più una regione ha forte senso civico, meglio è governata”; Che derivano dalle differenti tradizioni storiche (comparazione nel tempo): l’eredità civile del Medioevo (Nord Italia dei Comuni, Sud dei Normanni); Due equilibri sociali opposti (cap. VI: p. 191-218) (Elster): 1) “mai cooperare”, unica strategia razionale nel contesto di circolo vizioso del “familismo amorale” (Banfield); 2) “coopera con chi coopera con te” (Axelrod, giochi ripetuti) in un contesto di circolo virtuoso di “reciprocità coraggiosa” che dipende dalla presenza di capitale sociale (fiducia, norme, reti associative) negrelli capitale umano capitale sociale 45 Putnam: la ricerca sul capitale sociale negli Stati Uniti (Bowling alone, 2000) Tesi della erosione del capitale sociale negli USA provocata dal meccanismo di cambiamento generazionale intercoorte: “I nati tra il 1910 e il 1940 costituiscono una “generazione assai civica” - ossia una coorte di uomini e donne più impegnate nelle questioni civiche durante la propria vita – che vota di più, che si associa di più, che si fida di più …rispetto alle generazioni precedenti o successive” (162-3) negrelli capitale umano capitale sociale 46 La nozione di capitale sociale secondo Putnam Valore: le reti sociali hanno valore come il capitale fisico e il capitale umano, accrescono la produttività; Virtù civica: incorporata nella fitta rete di relazioni sociali reciproche; Natura individuale (contatti) e natura collettiva (esternalità); Bene privato e bene pubblico. negrelli capitale umano capitale sociale 47 La nozione di capitale sociale secondo Putnam Reti sociali: importanti in quanto non esprimono solo “contatti” ma implicano “obbligazioni reciproche”; Norme di reciprocità: “specifica” (scambio contemporaneo di favori) o “generalizzata” (speranza che in futuro il favore venga ricambiato da qualcuno); Fiducia: “lubrificante” della vita sociale; Interazioni frequenti: producono norme di reciprocità generalizzata negrelli capitale umano capitale sociale 48 La nozione di capitale sociale secondo Putnam Capitale sociale = comunità? (ma anche con obiettivi antisociali) Capitale sociale bridging (che getta ponti: genera identità e reciprocità ampie: cfr. Granovetter e la forza dei legami deboli) vs. capitale sociale bonding (che chiude: genera solidarietà e forme di reciprocità specifica, isola e rafforza identità di gruppi omogenei) Capitale sociale = partecipazione civica Capitale sociale = comunità di fede, religione e altruismo (“le persone religiose ….capitalisti sociali particolarmente attivi”, 82). negrelli capitale umano capitale sociale 49 La tesi dell’erosione del capitale sociale negli Stati Uniti nell’ultimo trentennio del novecento Tutti gli indicatori di capitale sociale in tendenza negativa: Partecipazione politica; Partecipazione civica Partecipazione religiosa Relazioni di lavoro Relazioni sociali informali (schmoozers vs. machers, 119) Altruismo e filantropia (eccezione volontariato) Reciprocità generalizzata, onestà e fiducia negrelli capitale umano capitale sociale 50 La tesi dell’erosione del capitale sociale negli Stati Uniti nell’ultimo trentennio del novecento eccezioni al declino dell’impegno civico: Volontariato giovanile Telecomunicazioni Conservatori evangelici Gruppi di autoaiuto Piccoli gruppi, grandi movimenti sociali, internet Anni ’60: nascita o culmine di un’era? negrelli capitale umano capitale sociale 51 Le cause dell’erosione del capitale sociale negli USA (fig. 15.1) Pressioni tempo/denaro (10%) Mobilità residenziale (10%) Tecnologia, mass media, TV (25%) Effetti di generazione e non di ciclo di vita intracoorte (50%): dalla “generazione civica” degli anni 1910-40 ai boomers degli anni 1950-65 (rinascita post-1970: nonni vs. padri; figli vs. padri!) negrelli capitale umano capitale sociale 52 La rilevanza del capitale sociale Contribuisce a risolvere i problemi dell’azione collettiva (Olson, Williamson, Ostrom, Arrow) Produce: • • • • • Istruzione e benessere dei bambini Quartieri sicuri e produttivi Prosperità economica Salute e felicità Democrazia e rendimento delle istituzioni negrelli capitale umano capitale sociale 53 Misurare il capitale sociale Indicatori tab. 16.1 Indicatore unico aggregato di capitale sociale negli Stati Uniti (fig. 16.1) negrelli capitale umano capitale sociale 54 Il capitale sociale di Putnam: una critica sociologica (Trigilia) La civicness può spiegare davvero il rendimento differenziato delle regioni italiane? Sono scontate le origini medievali nella dotazione di cultura civica delle regioni? Capitale sociale = civicness: nella tradizione analitica di Granovetter, Coleman, ecc. il concetto di capitale sociale è radicato a livello micro, riferito cioè a reti di rapporti personali tra soggetti individuali; invece Putnam misura i tassi di associazionismo, senza considerare le reti di relazioni o il rapporto tra partecipazione associativa a livello micro e rendimento delle istituzioni a livello macro; Dubbi sull’utilità scientifica della identificazione del capitale sociale con la fiducia, con la partecipazione associativa o con la civicness: rende meno analiticamente preciso il concetto, riduce la sua capacità innovativa di osservare le dinamiche sociali; rischio di ricadere nella concezione “ipersocializzata” dell’attore (sociologia economica vs. scienza politica) negrelli capitale umano capitale sociale 55 Critica al concetto di capitale sociale di Putnam (Piselli) Uso restrittivo e inadeguato del concetto di capitale sociale; Incapacità a coglierne i caratteri “situazionali” e “dinamici”: non si riferisce a un “oggetto” specifico, non può essere appiattito in rigide definizioni, va interpretato di volta in volta, in rapporto ai benefici, agli attori che ne godono, ai fini che si pongono e al contesto in cui agiscono; C’è capitale sociale al Sud! Non solo “familismo” e “clientelismo. I networks di relazioni utili per: status, profitti e sussistenza dallo stato (sussidi, pensioni, posti di lavoro, appalti); l’azione collettiva (protesta urbana); migliori opportunità di lavoro e guadagno al Sud e al Nord (emigrazione di massa ’60 e lotte operaie “Autunno caldo” al Nord); Capitale sociale risorsa per lo sviluppo anche al Sud: processi di cooperazione orizzontale e verticale; crescita e diffusione territoriale dell’associazionismo; Fiat di Melfi; ruoli di élites politiche ed economiche. negrelli capitale umano capitale sociale 56 Critica alla metodologia di Putnam (Bagnasco) Il capitale sociale ricondotto alla “cultura condivisa”, alla “abitudine etica ereditata”, alla lunga durata di culture originarie (vale anche per Fukuyama); A differenza di Coleman che adotta un “paradigma dell’azione”, ovvero interazionista, sia Putnam che Fukuyama prediligono un “paradigma determinista”, causale; ma questo approccio descrive una correlazione tra fenomeni senza spiegarla; È la cultura civica che spiega l’efficienza delle istituzioni democratiche oppure il contrario? (Barry, 1970). negrelli capitale umano capitale sociale 57 La natura del capitale sociale (Pizzorno) Non sono portatrici di capitale sociale: a) b) Relazioni sociali nelle quali non occorre il riconoscimento dell’identità dell’altro (rapporti di scambio, incontri spot tra persone); Relazioni sociali che mirano ad annullare l’identità dell’altro e/o a sottrargliene componenti (rapporti di ostilità, sfruttamento, conflitto); Sono portatrici di capitale sociale: “quelle relazioni in cui sia possibile che l’identità più o meno duratura dei partecipanti sia riconosciuta e che inoltre ipotizzino forme di solidarietà o di reciprocità” negrelli capitale umano capitale sociale 58 Pizzorno: perché si paga il benzinaio? L’intreccio tra forme di capitale sociale e relazioni di scambio: lo scambio è facilitato quando si basa sul riconoscimento dell’identità dei partecipanti: Lo scambio è reso possibile dall’esistenza di un’efficiente “cerchia di riconoscimento”. Possibile reiterazione del rapporto (paradosso hobbesiano dello stolto). Interiorizzazione delle norme di onestà (teoria del “costo economico della disonestà”: Akerlof, A market for lemons) e reputazione (norme di deontologia professionale: es. rapporto tra medico e paziente). negrelli capitale umano capitale sociale 59 Come si costituisce il capitale sociale Capitale sociale di solidarietà: relazioni sociali fondate su “legami forti” tra i loro membri e su principi di solidarietà di gruppo (Durkheim); Capitale sociale di reciprocità: relazioni sociali sulla base della “forza dei legami deboli” (Granovetter). Il capitale sociale si forma per ragioni di “interesse” (rational choice), ma non solo. negrelli capitale umano capitale sociale 60 Capitale sociale di solidarietà Fiducia interna: A si aspetta che B mantenga la promessa o venga in aiuto perché entrambi appartengono ad uno stesso gruppo fondato su principi di solidarietà (Weber: il ruolo delle sette protestanti negli Stati Uniti per gli uomini d’affari che vi appartenevano; Portes, Sensenbrenner: le comunità degli immigrati; mafia; ecc.); Fiducia esterna: A si aspetta che B coopera perché sa che B appartiene ad un gruppo coeso e può far ricorso indiretto a tale forma di capitale sociale negrelli capitale umano capitale sociale 61 Capitale sociale di reciprocità 1. 2. 3. 4. 5. Relazioni di “potenziale cooperazione tra due o più persone a fini comuni” di interesse (piccolo gruppo che produce un bene pubblico: Olson); Relazioni per valorizzare immagine economica, marketing, reputazione professionale, ecc.(idem); Relazioni di dono, fondate su “legami da gratitudine” (Malinowski, Mauss): do (a breve) ut des (dilazionato); Relazioni che accrescono il prestigio del gruppo “a cui si immagina di appartenere” (connazionali all’estero; senso di appartenenza etnica, religiosa, ideologica o di scuola accademica); Relazioni fondate sul senso di “universalismo”: “agire secondo coscienza” (e non secondo l’interesse) (conforme alla cerchia dei genitori, umanità, divinità, ecc.). negrelli capitale umano capitale sociale 62 Teoria del capitale sociale = Teoria della riproduzione della socialità: “non soltanto quindi dei processi attraverso i quali un soggetto d’azione utilizza le strutture sociali per perseguire i propri fini singolari, bensì anche dei processi attraverso i quali le stesse relazioni interpersonali di riconoscimento vengono prodotte e riprodotte a formare il tessuto della socialità” negrelli capitale umano capitale sociale 63 Teoria del capitale sociale “Dalla diversità delle strutture delle reti interpersonali nelle quali il capitale sociale si costituisce derivano sia le diversità delle strategie e dei percorsi di perseguimento dei fini individuali, sia i diversi modi di costruzione e di funzionamento delle istituzioni che garantiscono l’ordine sociale”. negrelli capitale umano capitale sociale 64 Condizioni per la presenza di capitale sociale Ipotesi di connessioni probabili tra diversi tipi di contesti strutturali o culturali e diverse forme di capitale sociale: caso empirico di formazione di capitale sociale dove prevalgono rapporti di scambio. negrelli capitale umano capitale sociale 65 Condizioni per la presenza di capitale sociale 1. Prima ipotesi generale: nelle situazioni di deficit di socialità sono probabili iniziative di ricostituzione del capitale sociale in forme nuove, soprattutto di “capitale sociale di solidarietà”: a) a livello di società locale: grazie alle comunità di immigrati (catene di immigrazione, Portes e Sensebrenner), religiose, linguistiche, culturali, ecc.; b) a livello di società globale: Usa inizio ‘900, grandi associazioni partecipative (Putnam). negrelli capitale umano capitale sociale 66 Condizioni per la presenza di capitale sociale 2. Ipotesi di formazione del “capitale sociale di reciprocità”: possibilità per gli individui di formare “legami deboli”, al di fuori cioè del loro gruppo di appartenenza stretta familiare (Granovetter). negrelli capitale umano capitale sociale 67 Capitale sociale di mediazione degli interessi? (c.s. collettivo/associativo?) Tocqueville, La democrazia in America, II, cap. 4 (p. 226 segg. spec. Bourdieu: concentrazione di c.s., c.s. “collettivo”; C.s. “dinamico” (che apre) vs. c.s. “statico” (che chiude) (Putnam) Società civile Partecipazione Sindacati (libertà sindacale) e organizzazioni di rappresentanza degli interessi Contrattazione collettiva Relazioni industriali Rappresentanza collettiva Conflitto Ecc. (Putnam, cap. XXI e XXII) negrelli capitale umano capitale sociale 68 ORGANIZZAZIONI A RETE Capitale sociale di reciprocità: collaborazioni pragmatiche (Sabel) Capitale sociale di solidarietà: soluzioni istituzionali di sostegno (Wisconsin, Crescita guidata, Melfi) Strategie multiple negrelli capitale umano capitale sociale 69 Capitale sociale nello sviluppo locale Reti Distretti Città Patti negrelli capitale umano capitale sociale 70