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VERBALE DI SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE
RIUNIONE DEL GIORNO 28 APRILE 2011
N. 32
In data 28.04.2011 alle ore 18.30 presso la Sala Civica al piano terra della Rocca di Riva del
Garda si è riunito il Consiglio comunale, in seduta pubblica.
All’appello iniziale, effettuato dal Segretario su invito del Presidente, risultano presenti i signori:
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MOSANER Adalberto - Sindaco
ACCORSI Massimo - Presidente
LEONI Valter
BAZZANELLA Franca
PELLEGRINI Giovanni
GIULIANI Giuseppe
SANTONI Giovanni
STRAFFELINI Cinzia
DAVES Carlo
MORGHEN Fabio
MATTEOTTI Paolo
SANTONI Gianfranco
ZUCCHELLI Mario
BENINI Matteo
ZAMBOTTI Pier Giorgio
TRINCHIERI BENATTI Cristian
FRIZZI Rocco
MORANDI Giorgio
MODENA Carlo
PEDERZOLLI Mauro
DE PASCALIS Flavio
PASULO Giuseppe
BACCHIN Francescomaria
Risultano assenti i Consiglieri signori:
– BENINI Luca
– LORENZI Patrick
– CHINCARINI Flavia
– MALOSSINI Massimo
– MATTEOTTI Pietro
– BASSETTI Enzo
– GRAZIOLI Luca
Partecipa il Segretario Generale del Comune, dott.ssa Lorenza Moresco.
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Partecipano alla riunione gli Assessori Alberto Bertolini, Renza Bollettin, Maria Flavia Brunelli,
Mirella Serafini, Marco Vivaldelli e Alessio Zanoni.
Riconosciuto il numero legale degli intervenuti, essendo presenti n. 23 Consiglieri comunali, il
signor Massimo Accorsi, nella sua qualità di Presidente, assume la presidenza e dichiara aperta la
riunione per la trattazione dei seguenti argomenti, indicati nell’ordine del giorno emanato con
avviso dd. 14.04.2011 e 18.04.2011, regolarmente notificati ed allegati sub lettera A) e B), come
segue:
Punti rimasti da trattare:
9. MOZIONE N. 45 PRESENTATA IN DATA 14.02.2011 DAI CONSIGLIERI PEDERZOLLI,
MODENA, BASSETTI E GRAZIOLI AD OGGETTO “COMMISSIONE PER LA
VIGILANZA SULLA GESTIONE DEI SERVIZI” (relatori i proponenti)
10. MOZIONE N. 46 PRESENTATA IN DATA 25.02.2011 DAI CONSIGLIERI MODENA + 7
AD OGGETTO “COLLEGAMENTO LOPPIO-LINFANO” (relatori i proponenti)
Odg suppletivo n. 1:
1. COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE, AI SENSI DEGLI ARTT. 48 E 49 DEL
REGOLAMENTO INTERNO PER LE ADUNANZE DEL CONSIGLIO COMUNALE,
DELLE RISPOSTE AD INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE DI CONSIGLIERI
(relatore il Sindaco)
2. APPROVAZIONE VERBALE DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28 DICEMBRE 2010
(relatore il Presidente)
3. MOZIONE N. 47 PRESENTATA IN DATA 11.03.2011 DAI CONSIGLIERI PEDERZOLLI,
MODENA, BASSETTI E GRAZIOLI AD OGGETTO “CONVENZIONE SIAE PER
ASSOCIAZIONI” (relatori i proponenti)
4. MOZIONE N. 48 PRESENTATA IN DATA 15.03.2011 DAI CONSIGLIERI PASULO E DE
PASCALIS AD OGGETTO “TARIFFE PLATEATICI” (relatori i proponenti)
7. MOZIONE N. 51 PRESENTATA IN DATA 29.03.2011 DAL CONSIGLIERE
PELLEGRINI AD OGGETTO “SI RENDA NECESSARIA L'ATTIVAZIONE DEL
SERVIZIO DITRASMISSIONE VIA WEB DELLE SEDUTE CONSILIARI” (relatore il
proponente)
8. MOZIONE N. 52 PRESENTATA IN DATA 31.03.2011 DAL CONSIGLIERE MATTEOTTI
PAOLO + 7 AD OGGETTO “PER LA QUALITA' DELLE ACQUE” (relatori i proponenti)
Odg suppletivo n. 2:
1. COMUNICAZIONE AL CONSIGLIO COMUNALE, AI SENSI DEGLI ARTT. 48 E 49
DEL REGOLAMENTO INTERNO PER LE ADUNANZE DEL CONSIGLIO
COMUNALE, DELLE RISPOSTE AD INTERROGAZIONI ED INTERPELLANZE DI
CONSIGLIERI (relatore il Sindaco)
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2. APPROVAZIONE
RENDICONTO
DELLA
GESTIONE
PER
L'ESERCIZIO
FINANZIARIO 2010 DEL COMUNE DI RIVA DEL GARDA (relatore Ass. Brunelli)
3. PATTO DI STABILITA' 2011-2013: APPROVAZIONE RELAZIONE ILLUSTRATIVA
DELLE MISURE DA ADOTTARE AL FINE DEL RAGGIUNGIMENTO DEL SALDO
OBIETTIVO (relatore Ass. Brunelli)
4. SOCIETA' FARMACIE COMUNALI SPA: APPROVAZIONE MODIFICHE
STATUTARIE E SCHEMA DI CONVENZIONE FRA ENTI (relatore il Sindaco)
5. APPROVAZIONE VARIAZIONE N. 1 AL BILANCIO
DELL'ESERCIZIO FINANZIARIO 2011 (relatore Ass. Brunelli)
DI
PREVISIONE
6. MOZIONE N. 53 PRESENTATA IN DATA 4.04.2011 DAL CONSIGLIERE FRIZZI AD
OGGETTO “NO ALL'ABROGAZIONE DELLA XII DISPOSIZIONE” (relatore il
proponente)
7. MOZIONE N. 54 PRESENTATA IN DATA 7.04.2011 DAL CONSIGLIERE FRIZZI AD
OGGETTO “CONVENTO DELL'INVIOLATA” (relatore il proponente)
Presidente: Grazie Segretario. Vista la presenza di 23 Consiglieri, riconosciuto il numero legale
dichiaro aperta la seduta. Sono le ore 18.30, ci sono 30 minuti per question time. Io ho pregato se
è possibile chi non ha delle cose fondamentali di non porre domande perché abbiamo tantissime
cose, partiremo dalla mozione 46. Quindi 30 minuti, alle 19 precise chiudo gli interventi e do la
replica al Sindaco. Prego i Consiglieri di prenotarsi. Ha chiesto la parola il Consigliere Bacchin.
Consigliere Bacchin: Grazie Presidente. Un’informazione. Canton Perini, lì c’era un albero
opera in ferro, adesso c’è stata la modifica della piazza e lì ci andrebbe una fontana al posto di
averne due qui, un po’ di verde. Quella pianta in ferro non sappiamo che fine ha fatto, qualche
maldicente dice che è andata in qualche giardino. Ho chiuso.
Presidente: Grazie Consigliere Bacchin. Ha chiesto la parola il Consigliere De Pascalis.
Consigliere De Pascalis: Anche la mia domanda sarà molto sintetica. Continuano a giungerci
delibere nelle quali è stata decisa l’erogazione di finanziamenti alle associazioni. Si continua a
discutere di questo fatto, noi a tutt’oggi non abbiamo ancora avuto, nonostante i ripetuti inviti, lo
schema per queste cose qui. Un’altra domanda che è nella stessa logica. Per la valutazione sia del
Segretario che del Vice Segretario esiste una società esterna (e non solo per loro evidentemente)?
Le valutazioni che vengono fatte sui funzionari del Comune vengono effettuate da parte della
stessa Giunta o la Giunta si è affidata a una società esterna su obiettivi che debbono essere
condivisi e raggiunti? Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere De Pascalis. Altri Consiglieri? Altrimenti chiudo gli interventi.
Prego il Sindaco di rispondere alle domande poste e poi cominciamo l’O.d.G. Ringrazio i
Consiglieri che hanno fatto interventi rapidi.
Sindaco: L’albero di ferro che era a Canton Perini è nel giardino del cantiere comunale in questo
momento. Per quanto riguarda la valutazione. Fino all’anno scorso non c’era nulla. In realtà la
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valutazione di Segretario, Vice Segretario, responsabili di settore e delle posizioni organizzative
è stata istituita a decorrere dal 2011 e parte del 2010 un’apposita Commissione che si chiama
Nucleo di Valutazione composto dalla dott.ssa Visintainer che è dirigente del servizio per il
personale della Provincia Autonoma di Trento, dal dott. Bentivoglio ex Segretario Generale del
Comune di Cles e attuale Direttore del BIM Trento e dalla dott.ssa Moresco per quanto riguarda
tutti i dipendenti e le posizioni organizzative interne. La dott.ssa Moresco partecipa in quanto è
previsto dal Regolamento che sia all’interno del Nucleo di Valutazione. Il Regolamento organico
per il personale prevede il Nucleo di Valutazione. Questa è la previsione normativa. Per il
Segretario il nuovo Regolamento stabilirà qual è il Nucleo di Valutazione che esaminerà i
Segretari. Da quest’anno c’è un Nucleo di Valutazione per tutti i responsabili di settore e
posizioni organizzative. Per quanto riguarda l’erogazione di finanziamenti ed altro ad
associazioni abbiamo detto più volte che il Regolamento è congiunto Riva/Arco. Questa sera è
arrivato il parere del Comune di Arco rispetto alle varie modifiche e verrà inviato alle
associazioni. Abbiamo aderito all’ipotesi di convocare tutte le associazioni, mentre facciamo
scattare i 15 giorni, per dare una loro valutazione, un loro parere, le convochiamo tutte la
settimana prossima a metà del termine per dare anche un’illustrazione dell’ipotesi di
Regolamento. Quindi diamo alle associazioni 15 giorni di tempo per esprimere un parere in
ordine all’ipotesi di Regolamento. Il Regolamento avrà efficacia a decorrere dalla sua
approvazione e quindi presumibilmente dal 2011. Queste sono le risposte.
Presidente: Grazie signor Sindaco. Dobbiamo nominare gli scrutatori.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Sindaco: Il parere è arrivato questa sera alle 5, quindi partirà la lettera domani o lunedì.
Presidente: Dobbiamo nominare gli scrutatori. Propongo i Consiglieri Daves e Pasulo. Metto in
votazione la proposta.
^^^ Entra il Consigliere Chincarini: il numero dei presenti sale a 24. ^^^
Sottoposta a votazione la proposta
con voti favorevoli : n. 23 (Sindaco, Presidente, Leoni, Bazzanella, Pellegrini, Giuliani, Santoni
Giovanni, Straffelini, Morghen, Chincarini, Matteotti Paolo, Santoni
Gianfranco, Zucchelli, Benini Matteo, Trinchieri Benatti, Zambotti,
Frizzi, Morandi, Modena, Pederzolli, De Pascalis, Pasulo, Bacchin)
contrari : n. 0
astenuti : n. 1 (Daves)
IL CONSIGLIO APPROVA
Il Presidente invita il Consiglio comunale alla trattazione del punto n. 10
dell’ordine del giorno.
PUNTO N. 10:
MOZIONE N. 46 PRESENTATA IN DATA 25.02.2011 DAI
CONSIGLIERI MODENA + 7 AD OGGETTO “COLLEGAMENTO
LOPPIO-LINFANO”
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Presidente: Comunico che in data 25.02.2011 è pervenuta la mozione n. 46 a firma dei
consiglieri Modena, Bassetti, Grazioli, Pederzolli, Matteotti Pietro, Morandi, Zucchelli e Pasulo
all’oggetto “Collegamento Loppio-Linfano” nel seguente testo:
“””
Nei giorni scorsi abbiamo appreso dalla stampa locale che la Giunta Provinciale non sarebbe
più intenzionata a realizzare il tunnel di collegamento fra l’Alto Garda e la Vallagarina e la
circonvallazione di Torbole.
Nonostante le prese di posizione di questi giorni, tale notizia non è stata finora smentita dalla
Provincia, per cui lo sconcerto per le dichiarazioni rilasciate ai giornali dall’Assessore
provinciale Pacher è generalizzato, specialmente in considerazione delle promesse e degli
impegni espressamente assunti dalla Giunta Dellai in varie riunioni pubbliche organizzate in
zona sul tema della viabilità.
Basta peraltro ricordare che nell’ormai lontano 2007 era sceso da Trento l’allora Assessore
provinciale ai lavori pubblici Grisenti, insieme al dirigente ing. De Col, per presentare tempi e
modalità di realizzazione del tunnel Loppio-Linfano, unitamente alla circonvallazione di
Torbole.
Sul progetto si erano espressi favorevolmente tutti i comuni del C9 che avevano sottofirmato
ufficialmente un documento inviato in Provincia. La strada sembrava spianata, salvo qualche
correttivo di dettaglio del progetto.
L’Alto Garda, del resto, da decenni chiede a gran voce un idoneo collegamento con
l’Autostrada del Brennero. Lo impone l’economia industriale e turistica del Basso Sarca, lo
impone la prossima realizzazione del polo fieristico della Baltera, lo impongono ragioni di
sicurezza e vivibilità sollevate con forza dalle popolazioni della zona.
Purtroppo, anziché vedere le ruspe in azione, stiamo invece assistendo al balletto delle
responsabilità e dei progetti. Ogni sei mesi, subdolamente, tutto viene rimesso in discussione per
non fare nulla!
Dal momento che la comunità da Nago-Torbole è quella che sta pagando a caro prezzo questo
ritardo infrastrutturale, sia in termini di incidenti stradali che di caos, inquinamento e vivibilità
dei paesi ci sembra doveroso e tutt’altro che campanilistico chiedere primaria attenzione per
l’asse viario più debole che è il tratto Torbole-Linfano, in un quadro di sistema individuato dal
già progettato tunnel Loppio-Linfano e dalla circonvallazione di Torbole.
Tutto ciò premesso, il civico consesso di Riva del Garda, finora informato sulla situazione da
una dichiarazione (a nostra precisa richiesta nell’ultima sessione di Consiglio) del Sindaco che
in parte ha smentito ed in parte ha promesso che chiederà al presidente Dellai di rispondere a
nome della Giunta, assai preoccupato dalla mancata progettazione e dal non previsto
finanziamento dell'intervento sulla viabilità principale di collegamento dell’Alto Garda, ritiene
opportuno sollecitare la Provincia ad ottemperare agli impegni definiti già nella scorsa
legislatura con tutti i comuni del C9.
A tal fine
il Consiglio comunale di Riva del Garda
invita
il Sindaco a concordare con tutti gli altri Sindaci dell’Alto Garda la convocazione, in seduta
congiunta, di tutti i consigli comunali per votare un documento unitario che pretenda
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l’immediato avvio della progettazione esecutiva e dei lavori di costruzione del tunnel LoppioLinfano e della circonvallazione di Torbole.
“””
Consigliere Modena: Grazie Presidente. In riunione dei Capigruppo lei ha espresso qualche
timore sulla durata richiesta per la trattazione di questa mozione e io le risposi che a mio modo di
vedere questa mozione poteva richiedere dai 5 ai 7 minuti di tempo perché ritengo che il
dispositivo di questa mozione sia talmente semplice e condivisibile da parte di tutti che non
richieda neanche la fatica di far spendere tempo al Consiglio Comunale. Peraltro l’altra volta si è
dimostrato che in corso d’opera può succedere qualcosa, forse non so se i proponenti sono ancora
d’accordo sulla mozione che hanno proposto. Non mi verrebbe neanche di illustrarla perché
basterebbe che qualcuno fosse stato sulla strada lunedì mattina o che lo fosse stato il venerdì sera
per…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Si ma sono più giovani, 40 anni fa non c’erano… per vedere com’era la situazione e com’è
praticamente adesso tutti i giorni. Quindi ogni parola che spendiamo rispetto a questo argomento
mi pare che sia non dico buttata via perché continuiamo ad insistere sull’argomento ma superflua
e lo stesso sembra che ci sia ancora gente che non capisce o forse non ci si capisce perché nel
corso di un recente Consiglio Provinciale a richiesta di due Consiglieri, il Consigliere Civettini e
il Consigliere Viola in due momenti diversi, il Vice Presidente nonché Assessore ai Lavori
Pubblici Pacher ha risposto in modo che sembrerebbe esaustivo, letto così come è stato scritto,
ma non vorrei che fossero delle risposte - come mi raccontava una volta un parente – come
quando si dice ai figli “si, basta che taci” e dopo poi non accade più niente perché in realtà se
ricordassi tutti i passaggi, cosa che non voglio ma visto e considerato che come attività di bottega
sono un po’ datato, ci mettiamo forse gran parte della serata di stasera solo per ricordarli. Ne
ricordo uno che ho già ricordato e che ricordo sempre perché è una aneddoto meraviglioso che
per me ha una data precisa perché è legata a un evento familiare, la nascita di mio figlio che
adesso ha 31 anni. Qualche giorno dopo la nascita di mio figlio vi fu una delle presentazioni del
collegamento con l’asta del Brennero (vi ricordate i piloni di Loppio, eccetera?), questa
presentazione si tenne al Palazzo dei Congressi e al termine presi un caffè con l’allora progettista
ing. Gentilini e gli dissi “Ingegnere, mi dica la verità, secondo lei quanto ci vuole?” e lui disse
“Non bisogna illudere la gente, è inutile dire che in tre anni è pronta, ma in cinque anni arriviamo
a farla e anche a consumarla”. Sotto quei ponti è passata parecchia acqua e siamo qui oltretutto
che non solo stiamo aspettando la realizzazione ma stiamo aspettando la decisione di cosa fare.
Ripeto, la disposizione della mozione del cui contenuto vi risparmio la lettura, è di un’innocenza,
di un’innocuità per tutti i gruppi consiliari che veramente se qualcuno mi dice che non la vota
vuol dire che vuol pensare ad essere un dietrologo come si fa spesso in quest’aula, perché quando
si chiede di concordare con tutti i Sindaci la convocazione in seduta congiunta di tutti i Consigli
Comunali per votare un documento unitario che preveda l’avvio della progettazione esecutiva è
il minimo che si può chiedere. Chiediamo anche che venga qualcuno a dirci qualcosa rispetto
all’argomento. Dopo di che se non vi va bene discutiamo tutta la sera, naturalmente siamo
disposti a farlo, non ci tiriamo indietro. Peraltro ritengo che a margine di questa mozione, che
secondo me è innocua e votabile, mi permetterei magari in seconda battuta… non so cosa il
Regolamento preveda. Questo non è il mio intervento Presidente, è solo la presentazione della
mozione o è un intervento?
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(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Quindi posso intervenire ancora dopo, in primo intervento volendo.
Presidente: Lei è il relatore per cui diciamo che se vuole può fare una replica. Adesso lei sta
esponendo, poi ci sarà…
Consigliere Modena: Io vorrei presentare poi un ordine del giorno…
Presidente: Mi ero distratto un attimo perché stavo chiedendo formalmente la seduta congiunta
al Segretario…
Consigliere Modena: È informale Presidente.
Presidente: È chiaro che è informale, l’atto non
importante saperle queste cose.
può essere deliberativo. Comunque è
Consigliere Modena: È ovvio che è informale. Io vorrei presentare a margine di questo in breve
ordine del giorno, però siccome l’ordine del giorno non dovrebbe inficiare questo posso poi
intervenire per presentare l’ordine del giorno?
Presidente: Certo. Adesso c’è il primo giro di interventi, dopo di che lei può replicare se me lo
chiede, l’ordine del giorno può presentarlo anche con il secondo intervento. Però il problema è
questo: se si presenta un ordine del giorno è chiaro che modifica la mozione.
Consigliere Modena: L’ordine del giorno va per conto suo o riguarda solo la mozione?
Modifica la mozione?
Presidente: Certo, poi non so quanto perché dovrà dirmi cosa vuole dire. Se è un ordine del
giorno su questa mozione…
Consigliere Modena: Allora vado avanti, ne parliamo e dopo decidiamo.
Presidente: Se lei presenta un ordine del giorno vuol dire che mette qualche cosa nella mozione.
Se mette qualche cosa nella mozione la modifica, poi la potrà modificare poco o tanto dipende da
cosa dice.
Consigliere Modena: Forse mi sono espresso male, non so se il percorso che ho immaginato può
essere giusto. Credetemi, l’ho detto l’altra sera e lo ribadisco stasera, butto lì delle cose che mi
piacerebbe che tutti quanti prendessero come spunto per vedere se da questo tiriamo fuori
qualcosa di positivo tutti quanti insieme, cioè non è che io voglia fare il Masaniello. L’idea mia
era questa: votiamo questo documento che è il documento politico che dice incontriamoci per,
dopo di che facciamo un altro ragionamento che tutti forse ci dimentichiamo di fare e qui mi
collego ai 31 anni di prima e ai prossimi perché quando abbiamo letto le dichiarazioni di non
ricordo quale Assessore, forse dell’Assessore Pacher, forse di altri, nel corso degli ultimi mesi si
è letto che se va bene e se stasera chi di competenza decidesse di fare il collegamento Riva – asta
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dell’Adige 12 anni vanno presi in considerazione come tempi naturali per avere progettazione,
finanziamento, realizzazione. Pellegrini parlava di andare dritto ai 40 anni ma io vedo che da una
settimana all’altra la situazione peggiora e non me ne abbiano né i giornalisti né i vigili ma mi è
venuto da ridere martedì leggendo il giornale quando c’era scritto nella corrispondenza da
Torbole che finalmente è arrivato a Torbole il vigile e molti problemi si sono risolti.
Sinceramente ho visto il contrario, non ho visto Torbole, ho fatto anche una passeggiata ma
evidentemente probabilmente il servizio che il vigile ha fatto a Torbole era buono per quanto
riguardava i passaggi da Torbole ma naturalmente se in vigile fa passare il pedone è chiaro che o
uno o l’altro. Allora se andiamo avanti 12 anni, in senso ottimistico, prima di arrivare ad avere
questo collegamento che chissà neanche se ci saranno le macchine fra 12 anni o come si andrà a
Rovereto, mi dico non è il caso – è questo che io volevo proporre in un documento aggregato,
alternativo, aggiunto – di prendere per i capelli il Presidente della Comunità di Valle ed i Sindaci
locali e di dire: ragazzi miei, forse è opportuno che nelle more di questi 12 anni qualche misura
tampone la inventiamo perché se tanto mi dà tanto non so come ci arriveremo fra 12 anni. Io non
sono un ingegnere di mobilità però amo guardare e mi viene da buttar lì alcune cose, tenendo
presente che credo che condividiamo tutti quanti il fatto che i maggiori problemi sono due, si
chiamano attraversamento Torbole e semaforo di Nago i quali evidentemente rallentano per i
motivi che ho detto prima quella che è la percorrenza e quindi creano l’effetto tappo e quindi non
è il caso – io lo avevo timidamente proposto al Sindaco Bertolini a Torbole allorquando ero
Presidente del coordinamento degli imprenditori – di prendere in considerazione l’ipotesi di
inventarsi qualcosa di poco costoso che può essere un sovrappasso, un sottopasso, un passo in
mezzo, un qualcosa che permetta ai pedoni di attraversare la strada a Torbole senza passare sulle
strisce pedonali e quindi permettere che ci sia un certo deflusso di traffico? Non è il caso di
ragionare, non so come perché non lo so fare, a Nago per fare qualcosa rispetto a quel semaforo
che mi rendo conto… vi confesso, ieri ho provato a fare un giro in macchina per le strade di
Nago perché sapevo che oggi ne parlavamo per capire se ci fosse la possibilità di fare un anello
alternativo, cioè quelli che arrivano… e il semaforo di Nago, correggetemi se sbaglio, serve
soprattutto alla parte ovest di Nago, quella che si è espansa con abitazioni, albergo e così via.
Ecco, se non è il caso di inventarsi, non so come tanto, ripeto, abbiamo davanti 12 o più anni, un
anello provvisorio che faccia in modo che quel semaforo diventi meno indispensabile, cioè che
non ci sia tutta questa gente che deve entrare o uscire di lì? Se ci dicessero “sono iniziati i lavori,
è questione di 6 mesi, portate pazienza”, uno…ma qui stiamo ragionando di cose che non
sappiamo ancora se avverranno e quindi forse è il caso di pensare a una cosa di questo tipo.
Un’ultima cosa, Sindaco, che pensavo buttata lì come idea è il rovescio di quello che pensava il
suo predecessore. Se lei ricorda il suo predecessore voleva fare l’anello, ma secondo me è
l’anello inverso che ci serve perché facendo sempre i giri come mi sono permesso di fare tanto
per non dire sciocchezze o dirne il meno possibile il maggiore problema non è tanto l’arrivo a
Riva perché quello è abbastanza diluito, è la partenza da Riva in alcuni momenti, quindi il lunedì
mattina, il pomeriggio quando vengono quelli di Rovereto a mangiare il gelato. Non ce l’ho con
quelli di Rovereto e neanche con il gelato evidentemente, ma partono tutti dalle 5 alle 7 e allora
se quelli lì provassimo a mandarli lì da Linfano o da un’altra parte e fargli fare la Maza dove c’è
molto meno attraversamento, abbiamo solo il tappo di Nago e non abbiamo il tappo di Torbole,
una possibilità di un deflusso migliore di adesso potremmo averlo e su questo potremmo trovare
la condivisione di Torbole perché mi rendo conto che anche loro hanno il problema. Chiudo col
dire che uno è la mozione politica per cui si invita e andiamo avanti sul discorso futuro, secondo
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è questo che non so come metterlo, capito Presidente?
Presidente: No, no, ma io ho capito. Le faccio la premessa per dire che condivido gran parte
delle cose che ha detto, mi sembrano quasi di buonsenso. A livello procedurale però una cosa di
questo tipo qua non la possiamo mettere perché se la mettiamo è chiaro che… Allora,
Regolamento: le questioni preliminari, sospensive, emendamenti, sotto emendamenti, ordini del
giorno, facciamo una modifica. Però le direi un’altra cosa. Lei ha fatto delle considerazioni,
qualora venga approvata la mozione siccome nel dispositivo gli estensori invitano il Sindaco a
concordare con tutti gli altri Sindaci dell’Alto Garda la convocazione in seduta congiunta di tutti
i Consigli Comunali per votare un documento unitario secondo me le sue considerazioni
andrebbero forse lì, cioè quello che lei mette potrebbe essere in questa seduta oppure si può
formulare un’altra mozione.
Consigliere Modena: Temo che l’uno freni l’altro.
^^^ Entra il Consigliere Malossini: il numero dei presenti sale a 25. ^^^
Presidente: Però il concetto è che più persone hanno ragionato su delle soluzioni, poi il tecnico è
anche bene che… però è chiaro che il problema di Torbole, il problema che c’è a Nago
nell’attraversamento pedoni è un problema che si potrebbe anche risolvere senza una cosa troppo
complessa. Allora con un Corpo di Polizia locale uno dei vantaggi doveva essere anche questo,
cioè non c’è più il vigile o la Polizia Municipale di Torbole, quella di… allora effettivamente si
poteva riuscire a convogliare, a fare un’operazione come quella che diceva, però inserirla qua
nella mozione… Quindi io direi che potrebbe darla al Sindaco perché la porti all’interno
dell’ipotetica convocazione dei Consigli Comunali perché potrebbe diventare parte del
documento unitario, oppure potrebbe essere una fonte di ragionamento da parte dei Sindaci. Le
ripeto che mi sembra che i ragionamenti siano di buonsenso, a quel punto bisogna vedere se c’è
qualche difficoltà che onestamente in questo momento non vedo, ci vorrà poi un passaggio
tecnico. Direi di non metterlo nella mozione, è registrato il suo intervento e poi magari questi
punti si potrebbero mettere giù in maniera più organica e farli diventare o un auspicio oppure poi
i vari Consigli Comunali potrebbero fare delle mozioni che impegna il Sindaco e la Giunta dei
vari Comuni ad attivarsi in questo senso. Anch’io penso che bisognerebbe avere dei tempi certi
di quando cominciano le cose e poi sapere se si possono realizzare dei piccoli aggiustamenti.
Non so se lei condivide.
Consigliere Modena: Assolutamente. Non volevo metterlo nella mozione perché la mozione
deve andare per conto suo. Questa è un’altra cosa che si tratta…
Presidente: Abbiamo registrato il suo intervento e poi ragioniamo come risolvere questo
problema.
Consigliere Modena: Io chiudo qui con un’altra proposta che magari faccio dopo in base a come
si svolge la discussione riguardo all’argomento, perché secondo me sarebbe il momento di
cominciare a mettere dei punti e dire facciamo tutto quello che è nelle nostre facoltà di fare per
spingere la cosa. Diciamo che finisco qui, sentiamo com’è il discorso e poi eventualmente la
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proposta la espongo nel secondo intervento. Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere Modena. Ha chiesto la parola il Consigliere De Pascalis.
Consigliere De Pascalis: Grazie Presidente. Intanto apprezzo, debbo dirlo con estrema sincerità,
ancora di più la voglia in questo momento di superare questa impasse da parte di qualcuno ne
senso che c’è ancora la speranza, che per me probabilmente è un’illusione, sulla base di quanto è
emerso da che ho coscienza io del problema, non quarantennale ma di 39 anni . Ecco, 39 anni fa,
quando io sono arrivato qui ho visto i primi pilastri sull’Adige e mi fu detto: “Guarda che questo
è l’abbrivio di ciò che sarà tutto quanto il percorso che congiungerà in maniera veloce, rapida,
Rovereto a Riva del Garda”. Dico bellissimo, evidentemente qua siamo in una Regione di
assoluta piena efficienza dal punto di vista viabilistico che gli altri si sognano. Poi le vicissitudini
della vita ti fanno arrivare anche ad avere famiglia, moltissime volte io la domenica pomeriggio
dovevo accompagnare mio figlio a Rovereto per prendere il treno perché andava a Bologna.
Normalmente dopo un’ora e mezza io mi trovavo ancora sul Passo San Giovanni, sapevo di non
poter comunque raggiungere Rovereto dopo un’ora e mezza che ero partito dalla Fontanella,
quindi non proprio Varone perché mi si sarebbe potuto dire calma, tu sei partito da Varone. No,
io parto da via Vallino 1/d. Dopo un’ora e mezza ero ancora a Passo San Giovanni. A quel punto
avevo detto: per me non è un problema di tempo, se mi dite che quel percorso, 19 chilometri, si
fa in 2 ore o 2 ore e mezza io parto 2 ore e mezza prima ma mi dovete dare la certezza che arrivo
a far prendere il treno a mio figlio. Non ne facevo una questione di tempo, il problema
drammatico di quella strada è che la si può percorrere in 30-35 minuti, purtroppo non la si
percorre affatto per cui si dovrà dotarsi di tenda apposita o camper perché poi uno si accosta e
dorme e lascia lì tutti i suoi pensieri. Questa è la situazione che avevo trovato all’inizio e che nel
corso degli anni si è ripetuta, fino a quando poi in maniera successiva moltissimi degli Assessori
delle Opere pubbliche della Provincia Autonoma di Trento sono venuti lì e ci hanno esposto le
loro grandi idee su cui molte volte abbiamo anche concordato tant’è che questo discorso dei
Sindaci del territorio che dessero più forza all’idea si è sempre ripetuto. Comunque la questione è
ancora qui, la questione su cui ancora dibattiamo è che la strozzatura di Torbole, allora c’era
anche il famoso semaforo di Mori… era come quello di Fantozzi. Fantozzi aveva la nuvoletta
invece noi avevamo oltre che la rotatoria di Torbole e il semaforo di Nago avevamo il famoso
semaforo di Mori. A quello si è posto rimedio, è rimasto tutto il resto. Che cosa però succede
nonostante tutte queste cose? Vedete, la sto prendendo molto larga e anche in maniera un po’
scherzosa perché effettivamente non so come vada a finire la questione, anche se purtroppo a
differenza di chi ancora si sente di combattere questa battaglia penso che invece che tutto ciò che
è stato fatto e tutte le variabili che sono state introdotte in un’idea originaria e centrale sono state
sempre strumentalizzate in maniera tale proprio da annegare sul nascere il bambino che doveva
venire alla luce. Che cosa è successo? Poi ve lo distribuirò questo qui, ve lo leggo, poi ve lo
diamo anche. Il 25 marzo di quest’anno, data da tenere a mente, che cosa succede? Noi il 28
marzo abbiamo fatto questo volantino organico per quello che deve essere. Avremmo voluto
farlo a colori per renderlo più piacevole da leggere ma sinceramente in maniera molto prosaica vi
dobbiamo confessare che visto che le cose le paghiamo noi costava un pochino troppo. Lo
abbiamo fatto in bianco e nero perché ci sembrava anche coerente con le cose che dicevamo. È
datato 28 marzo 2011, ve lo leggo: “Ai cittadini dell’Alto Garda perché tutti sappiano” ed è
detto in maniera un po’ sarcastica perché effettivamente chi vede che niente si è mosso
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effettivamente sul piano concreto per raggiungere veramente l’obiettivo ma tutto ciò che è stato
fatto è perché l’obiettivo non venisse mai raggiunto perché se c’è una logica, un modo
procedurale, metodologico di non far fare le cose è quando si mettono in campo miliardi di
ipotesi l’una contrastante con l’altra e tutti quanti con la presunzione di avere la soluzione
ottimale. Ve lo leggo: “Nonostante gli sforzi infiniti, l’impegno ultradecennale di Sindaci ed
Assessori dell’intero territorio altogardesano e le loro indubbie capacità amministrative!
Nonostante le innumerevoli, vivaci ed argomentate sedute consiliari dedicate al tema che hanno
prodotto discussioni oltremodo autorevoli”, perché uscivamo sempre da questo incontro sul tema
con l’idea che finalmente abbiamo raggiunto lo scopo, tutti felici come pasque, dopo aver sentito
anche gli innumerevoli interventi di Sindaci, Assessori e Assessori provinciali uscivamo tutti
felici, “abbiamo fatto un passo avanti!” ed è di tutta evidenza quello che abbiamo ottenuto.
“Nonostante le sincere, formali ed ufficiali assicurazioni di Assessori e funzionari provinciali
sempre prodighi di attenzione per questo territorio. Nonostante le numerose e talvolta fantasiose
ipotesi progettuali (il famoso tunnel lungo, quello corto, a una canna, a doppia canna, eccetera)
segno inequivocabile di chiarezza di intenti arricchite alla fine anche dall’idea suggestiva,
poeticamente creativa del Metroland, in data 25 marzo 2001 la Giunta Provinciale del signor
Presidente Lorenzo Dellai che peraltro si è dimostrato estremamente sensibile e generoso per
altri territori della provincia quando ha stanziato 485 milioni di euro per la Val di Fiemme e per
la Val di Non, pur prendendo atto del pressing certamente incisivo dei Sindaci dell’Alto Garda
ha decretato la morte di ogni speranza e di tutte le crescenti e artificiose illusioni riguardanti il
potenziamento e/o l’adeguamento della viabilità tra l’Alto Garda e Rovereto”. Se guardate i
giornali ha detto “Mi avete sempre accusato di non essere generoso e sinceramente sensibile al
discorso della viabilità, io vi dimostro invece che lo sono”. Stanzia 485 milioni per altre zone che
certamente non hanno la valenza di questa zona, che pure negli anni scorsi come territorio ha
avuto 7 Consiglieri provinciali, da Pietramurata in giù ne abbiamo avuti 7. Siamo in queste
condizioni. Per cui concludevamo: “I cittadini elettori riconoscenti sentitamente ringraziano”.
Poi ho sentito un intervento del Vice Sindaco Bertolini che diceva “Basta con le chiacchiere,
adesso passiamo ai fatti”, mi pare che lei abbia detto una cosa del genere. Sto chiedendo, se non.
è così non è così. Allora se non è stato lei è stato qualcun altro che ha probabilmente impegni di
questo tipo, “Basta chiacchiere, adesso vogliamo i fatti”, una roba del genere ho leggicchiato da
qualche parte. Ma lasciamo stare perché è qualcosa che tutti quanti noi potremmo dire e fra le
righe lo ha detto anche Modena, che continua ed evidentemente io non posso sul piano del
tentare di superare questa questione non essere d’accordo, pur partendo da queste considerazioni,
che non sono considerazioni personali perché a me non piace mai fare considerazioni personali
ma per me è fatti sono quelli che contano, il risultato dell’azione amministrativa o di un’azione
operativa; le chiacchiere, le parole per me lasciano il tempo che trovano. Quindi i fatti stanno a
questo punto: noi stiamo qui ad aspettare e tutte le volte normalmente ci ritroviamo a discutere
che questa situazione non può reggere ancora a lungo. Vedete, io non faccio il tecnico anche
perché non lo sono, solitamente mi affido ai tecnici perché loro certamente sapranno più di me
ma nel momento in cui do un mandato e il mandato è “risolvimi nella maniera migliore questo
problema” pretendo da cittadino rivano, così come tutti quanti, che il risultato ci sia e dopo 39
anni penso che tutti quanti dovrebbero, al di là delle ipotesi progettuali indignarsi e tentando di
trovare le situazioni procedurali migliori, anche sul pressione o con la pressione di tipo politico,
qualche cosa debba essere fatta perché vedere ancora rinnovarsi tutte quelle cose lì non è pi
possibile per una città come Riva del Garda per la quale molte volte ci riempiamo la bocca che è
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la terza o la quarta città del Trentino, e io dico che non è la terza o la quarta perché considerando
altre città parassitarie mentre Riva del Garda o Arco non lo sono, avrebbe diritto ad avere molto
di più. Grazie.
Presidente: Vice Sindaco per fatto personale o se vuol chiarire.
Assessore Bertolini: Semplicemente in due occasioni, in un incontro con gli Assessori
provinciali, sia per quello che riguarda il commercio con l’Assessore Olivi, sia per quanto
riguarda il turismo e con l’Assessore Mellarini, ho espresso il fatto che è anche un po’
paradossale che la Provincia si stia impegnando con un investimento di grossa portata come
quello sulle strutture fieristiche e congressuali che sono strutture che hanno necessità di un
collegamento rapido anche con l’aeroporto Catullo di Verona e in questo senso penso che sia
assolutamente conseguente un investimento importante sulla viabilità. Non l’ho espresso nei
termini che lei ha detto però sostanzialmente sì.
Presidente: Grazie Vice Sindaco. Ha chiesto la parola il Consigliere Zambotti.
Consigliere Zambotti: Io non so se sto vivendo una situazione di allucinazione questa sera, pare
proprio di sì perché siamo veramente alla follia. Abbiamo visto che la mozione è moderata (più
moderata di così…), abbiamo sentito adesso l’intervento dell’Assessore, anche questo moderato.
Se si vuole restare sul collegamento dell’asta dell’Adige diretto come più volte è stato
prospettato altro che moderazione. Se questa sera fate una proposta forte – andiamo a bloccare la
strada, organizziamo una rivolta contro Trento – va bene, questo ha senso, perché che senso ha
ancora tirare fuori un documento che dice “si invitano le comunità, i Sindaci…”? … È stato fatto
e rifatto, non ha senso. A cosa serve? Anche perché parliamoci chiaro, in tutti questi anni a
Trento di rappresentanti della Busa nella sala dei bottoni ne sono passati, quindi se non hanno
fatto niente questi in tanti anni… E poi diciamo ancora un’altra cosa: in questi anni i gruppi
politici rappresentati in Consiglio Provinciale erano rappresentanti anche qui in Busa. Per cui
parliamoci chiaro non c’è, prendiamone atto di questa cosa una volta per tutte, o facciamo delle
azioni eclatanti ma non certo la moderazione, non certo proposte di questo tipo, lo stesso Vice
Sindaco una volta che è stato sollecitato a dire se ha detto almeno qualcosa…. “l’ho detto ma…”.
Se continuiamo così… Allora è meglio che secondo me prendiamo atto, ma dopo quarant’anni
anche se penso che vada anche bene, che quel tipo di strada non si fa, non andiamo a cercare il
motivo, nessuno ce lo verrà a dire anche perché poi quando andiamo a chiederlo lo facciamo
sempre con moderazione, gli altri ci rispondono con moderazione e a forza di moderazione c’è la
vaselina che gira e potremmo andare avanti altri quarant’anni. Allora prendiamo atto questa sera
– forse potrebbe essere questa la svolta – che quel tipo di strada non si fa, non c’è la volontà
politica, e quindi la spesa, da parte della Provincia di farla, o si cambia l’asseto provinciale ma
anche qui mi pare che ci vogliano i tempi, eccetera, oppure questa sera si fa un passaggio nuovo,
si prenda atto una volta per tutte che nel frattempo sono entrate in campo altre proposte e noi
sappiamo bene quali sono, sono quella dei due o tre o quattro tronconi e quella di Metroland,
quindi bisogna fare un passaggio nuovo. Secondo me questa sera o continuiamo a incancrenirci
in una posizione che in quarant’anni non ha prodotto nulla – si, ha prodotto dibattiti, discussioni,
Consigli Comunali, riunioni, documenti dai tempi del Comprensorio, quando il Comprensorio
contava qualcosa, già allora si facevano gli ordini del giorno, eccetera. Quindi o prendiamo atto
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della morte di un progetto e questa sera potrebbe l’inizio di un funerale, altrimenti possiamo
perseverare e dire facciamo una riunione di tutti i sindaci, adesso c’è la Comunità di Valle, ci
mettiamo dentro anche il Presidente della Comunità di Valle e aspettiamo altri 40 anni, oppure
incominciamo a valutare realisticamente le nuove proposte messe in campo, anche queste un po’
così, però diciamo che dobbiamo superare quella che è la logica del collegamento stradale tra la
Busa e l’asta dell’Adige con quel tipo di progetto di cui si è parlato per anni ed anni. Non lo
vogliono, quindi non bastano le volontà locali più volte espresse, non basta che a Trento nella
sala dei bottoni ci sia andata un sacco di gente della Busa e quindi potevano benissimo farlo. Non
faccio i nomi ma ce ne sono stati di Assessori della Busa e quindi gli stessi gruppi politici sono
qui rappresentati, i gruppi di centro, i gruppi della sinistra che hanno sempre governato la
Provincia e attualmente la governano. Per cui se non si parlano tra di loro… È chiaro che non c’è
la volontà. Vogliamo continuare anche stasera ad approvare la mozione? Per carità, se volete la
voto però mi vergogno onestamente di continuare a fare questa cosa. Dobbiamo secondo me
stasera, se vogliamo, fare un atto di coraggio e prendere atto di questa realtà, dobbiamo prendere
atto che quel tipo di collegamento non s’ha da fare, non si può fare, non si farà in tempi decenti.
Non si farà perché anche parlare di 12, 13, 14 anni che senso ha? Non ha senso. Poi ogni anno
che passa aumentano i soldi e dopo sapete che… Quindi in campo ci sono altre proposte
condivisibili, non condivisibili, però su queste altre proposte io penso che debba essere il futuro
su cui ragionare. Io non credo che il futuro su cui ragionare concretamente possa essere questo
tipo di impianto stradale, almeno non ho percezione di questo, anche quando ne avevamo parlato
ad inizio legislatura io chiesi “C’è la volontà politica?”, perché è inutile che siamo lì a girare, è
chiaro che non c’è la volontà politica, a meno che qualcun altro qui questa sera mi venga a dire
“A me è stato detto chiaramente che c’è al volontà politica di fare questo”, ma sia il Vice
Presidente che il Presidente della Provincia non mi pare che si siano espressi…perché se una
cosa la vogliono fare… e in altre parti del Trentino le cose sono state fatte in un certo modo
perché vuol dire che lì andava bene, dove vogliono le cose le hanno fatte, non è che non hanno
fatto i tunnel lunghi, i collegamenti, eccetera, perché se giriamo un po’ il Trentino le cose sono
state fatte, le strade, eccetera, in un certo modo. Qui non è stato fatto, quindi non c’è la volontà.
Non è una sconfitta prendere atto dopo quarant’anni di una volontà, per carità. Se mi dite stasera
persistiamo, non facciamo nessun funerale, andiamo avanti, però se andiamo avanti non con
moderazione perché non è certo con moderazione che possiamo far rinsavire chi ha già deciso da
anni di non fare quel tipo di collegamento, oppure prendiamo una volta per tutte atto del
fallimento, a malincuore, che quel tipo di collegamento non si può fare e incominciamo a
ragionare sulle nuove ipotesi messe in campo, poi vedremo.
Presidente: Ha chiesto la parola il Consigliere Pellegrini.
Consigliere Pellegrini: Grazie Presidente. Io mi attengo strettamente a quello che è il dispositivo
e la descrizione che precede il dispositivo della mozione, la quale ci invita a discutere sul fatto di
agire per accelerare i tempi per la realizzazione di questo benedetto collegamento Loppio – Riva.
In questa occasione non c’è la necessità, o quanto meno non viene richiesto nella mozione di
riaprire la discussione sul tunnel lungo il tunnel corto, la doppia canna o la questione del progetto
Danzi in alternativa all’altro, anche perché altrimenti dovrei scomodare un’altra volta gli eroi
della volta scorsa ma adesso sono stanchi per i festeggiamenti dei 150 anni, è meglio lasciarli in
pace. Ma questa sera non c’è bisogno, quello di cui c’è bisogno a mio avviso è di vedere se, e qui
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valutiamo la volontà politica non solo di chi sta in alto o a mezza via ma di tutti, anche di noi
stessi, di chi è disponibile ad esporsi fino all’ultimo momento o chi invece lancia il sasso e poi
nasconde la mano. Io dico questo: in una riunione dei Sindaci, dei Consigli Comunali, del
Presidente della Comunità di Valle e anche delle associazioni di albergatori, commercianti,
eccetera, prevedere l’iniziativa di convocarsi e trovarsi tutti a Trento nella famosa sala della
Regione, in una giornata in cui sono calendarizzati i lavori del Consiglio Provinciale e là avere
un confronto sia con le forze politiche che sono in Consiglio Provinciale e con le forze di
governo che stanno sempre all’interno del Consiglio Provinciale. In quella occasione non
andremmo a discutere… mi dispiace Modena, non è che non condivido le tue osservazioni sul
discorso dell’attraversamento di Torbole o sul tappo di Nago ma se tiriamo fuori altri argomenti
questi prendono il pretesto per prendere altro tempo e andare avanti. In buona sostanza noi non ci
saremo più. Il Consigliere De Pascalis non ha scritto i nomi ma probabilmente valgono per noi
queste croci nere per quanto riguarda il tunnel.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
A questo punto vale anche per noi perché se non lo fanno non lo vediamo. Quindi la mia
proposta, se da parte dei proponenti può essere accolta, è quella di impegnare il Sindaco di Riva
con i Sindaci di tutto il Comprensorio - non solo di Riva, di Arco, di Torbole che sono quelli che
vengono citati come coinvolti ma tutti perché il fattore economico riguarda tutti, non riguarda
solo Arco, Riva e Torbole – di incontrarsi a Trento, al palazzo della Regione, nella sala
sottostante il Consiglio Provinciale e in quella occasione oltre che portare le nostre
argomentazioni e vedere di organizzare la cosa in maniera tale da non dare ulteriori pretesti, con
ulteriori argomentazioni, per prendere altro tempo, usare almeno quel minimo di astuzia perché
noi a Trento, ve lo dico perché ci sono stato tanti anni, considerano noi della Busa della gente
fantasiosa, che continua ad inventare cose, continua a proporre cose… i nonesi non inventano
molto, quelli vanno dritti al sodo, al centro del problema, o si risolve o ti fanno vedere cosa
succede. Abbiamo visto tutte le cose che hanno risolto, perché io per motivi professionali ho
girato il Trentino per 33 anni, quindi e mi consentite le ho viste realizzare una da una, l’unica
cosa che non ho visto la realizzare è la Loppio – Riva. Quindi la mia proposta va nella direzione
di convocare tutte le forze politiche, i Consigli Comunali, la Comunità di Valle e anche le forze
sociali, quindi albergatori, commercianti, l’industria, perché l’industria non è secondaria, il
trasporto non è secondario, e anche le organizzazioni sindacali perché evidentemente se sono
ancora attente al problema dell’occupazione credo che il fattore collegamento sia un fattore
determinante perché sappiamo anche, o quanto meno ho sentito dire perché io non facevo parte
di questo Consiglio Comunale, che proprio per la viabilità erano state date delle limitazioni alla
produzione di qualche industria per evitare che questa poi andasse ad intasare ulteriormente la
viabilità. Io mi fermo qui, in tre minuti e mezzo ho fatto il mio intervento e lascio agli altri la
possibilità di fare il loro.
Presidente: Grazie Consigliere. Ha chiesto la parola il Consigliere Frizzi.
Consigliere Frizzi: Sarò molto breve anche perché è dal 99 che sono in questo Consiglio
Comunale, è dal 99 che, come dice Zambotti, è una follia continuare a rimarcare, a riparlare, a
dirci soluzioni. Oltretutto proprio sulla pagina de “L’Adige” di domenica 18 aprile 2010, durante
l’ultima campagna elettorale dove ovviamente il punto principale era come sempre il
collegamento Riva – Rovereto e la pagina era stata occupata dal Vice Presidente Pacher, da
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Dellai, dalla Giunta intera, che appunto prometteva un’opera prioritaria, il Vice Presidente
Pacher sosteneva il forte recupero ambientale, Metroland, eccetera. Quindi un’intera pagina a
distanza di meno di un mese dalle elezioni comunali e così succede dal 99, ogni elezione che sia
provinciale, che siano politiche, che siano le amministrative, come punto principale la tematica
più forte e più coinvolgente è proprio quella del collegamento. È chiaro che chi detiene il potere
ha più probabilità di vendere meglio questo prodotto. Io penso che oltretutto questo prodotto
negli anni passati abbia anche spostato e condizionato diversi voti, tutte promesse che però si
sono risolte con un castello di sabbia. L’ultima, appunto nel 2010, si è conclusa con un nulla pure
questa. Quindi oggi siamo qui a votare l’ennesimo dispositivo, l’ennesimo invito ed è una cosa
vergognosa che appunto nella passata legislatura, quando avevamo 7 rappresentanti locali, non
siano riusciti veramente ad essere determinanti in Consiglio Provinciale, abbiamo un Senatore
che era sindaco, che era stato oltretutto Assessore in Provincia, eppure non siamo riusciti mai a
migliorare il collegamento. Quindi io sono stufo di proporre soluzioni, quindi oggi presento un
ordine del giorno. Non è mai accaduto che durante una mozione si presenti un ordine del giorno
ma io lo faccio e secondo me sarebbe anche la strada giusta per poter dire: signori, ci avete
stufato, ci avete stancato, alle vostre promesse non crediamo più. Quindi il mio ordine del giorno
dice così: “Il Consiglio Comunale di Riva del Garda, dopo circa 40 anni di inutile attesa, invita
la Giunta Provinciale a dimettersi per non aver saputo dare soluzioni opportune alle ripetute
richieste fatte dall’intera comunità della Busa per migliorare il collegamento Riva – Rovereto”.
Questo è il mio ordine del giorno. Penso che oggi ci voglia un’indicazione di questo tipo perché
penso che sia ora e tempo di smetterla di farsi prendere in giro dai nostri referenti maggiori, la
nostra Giunta Provinciale. Per questo motivo io limito il mio intervento e semplicemente
propongo l’ordine del giorno.
Presidente: Se può portare qua l’ordine del giorno. Come penso tutti sappiano si vota prima
l’ordine del giorno e poi si vota la mozione. Ripeto l’ordine del giorno presentato dal Consigliere
Frizzi: “Dopo circa 40 anni di inutile attesa, invita la Giunta Provinciale a dimettersi per non
aver saputo dare soluzioni opportune alle richieste fatte dall’intera comunità della Busa per
migliorare il collegamento Riva – Rovereto”. Qualche altro Consigliere vuole intervenire per
primo intervento? Ha chiesto la parola il Consigliere Pasulo.
Consigliere Pasulo: Grazie Presidente. Solo per sottolineare ancora una volta che altri due
Consigli Comunali hanno votato la stessa e identica mozione. Quindi la popolazione vuole fare
questo incontro congiunto e quindi invito a votare a favore, come hanno fatto diligentemente le
altre due Amministrazioni comunali. Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere Pasulo. Ha chiesto la parola il Consigliere Pederzolli.
Consigliere Pederzolli: Grazie Presidente. Ho ascoltato gli interventi, non sto qua a ricordare di
sicuro i problemi della viabilità che ci sono da qua fino a Rovereto, mi limito a basarmi su alcuni
documenti, tra pagine di stampa e documenti presentati a livello provinciale, e mi nascono tre
domande. La prima è quale indicazione la Provincia ha dato ai Sindaci dell’Alto Garda circa le
intenzioni. Dobbiamo pensare che veramente tutto è finito, è tutto morto, oppure possiamo
pensare che ci sono ancora gli spazi, i tempi e modi per poter recuperare un qualche cosa che è
indispensabile? La prima cosa è questa, mi auguro che i Sindaci perlomeno siano informati,
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abbiano qualcosa di pi concreto di quello che possiamo avere noi Consiglieri Comunali,
altrimenti dovremmo veramente rinunciare, come dice Zambotti. Io dico di no, dico che bisogna
insistere con la dialettica e poi magari anche con gli atti un po’ più decisi, più vibranti, però il
fatto è questo è deve risuonare sempre e in continuazione: la nostra zona ha l’esigenza di questo
collegamento che deve andare avanti. La seconda domanda che mi chiedo è questa. L’8 di marzo
il nuovo Presidente della Comunità di Valle ha sollecitato l’incontro tra la Provincia, i Sindaci
dei vari Comuni e lo stesso rappresentante della Comunità di Valle, oggi siamo al 28 di aprile:
cosa è successo da questa richiesta, c’è qualche spiraglio di incontro, di dialogo, è tutto fermo,
c’è qualche possibilità oppure dobbiamo ritenerle solo le classiche parole buttate al vento nella
speranza di…? Questa sua esternazione si è collegata ad un altro ragionamento che sembra
quello che deve andare avanti prima di ottenere questo benedetto collegamento ed è quello di
realizzare la viabilità di vallata perché sembra che le due cose viaggino diametralmente e
parallele, cioè se c’è una c’è l’altra, se non c’è una non c’è nemmeno l’altra. Allora io mi chiedo,
ed è questa la terza domanda che faccio a Sindaco, come stanno i discorsi tra i tre Sindaci su
questo argomento? Se questo è il punto di partenza per ottenere il collegamento dobbiamo essere
prima di tutto noi Riva del Garda, Torbole e Arco che ragioniamo su questa viabilità, perché se
noi andiamo in Provincia con un progetto chiaro di viabilità di vallata non ci si può negare un
collegamento altrimenti faremmo un danno a noi stessi perché investiremmo dei fondi, del
denaro, per realizzare una viabilità che poi va a finire nella Maza o sulla Nago attuale? Va fatta
questa chiarezza e con questi punti di partenza possiamo secondo me andare a spingere poi dopo
per il collegamento, poi il discorso Metroland potrà essere un discorso di abbinamento ma
secondo me il punto di partenza deve essere questo. Non me ne vogliano i componenti Verdi ma
si leggono sulla stampa i costi di un progetto Metroland unitario che dovrà essere realizzato, 3,6
miliardi di euro contro 350 milioni per il collegamento della Busa. Penso che oggettivamente sia
da iniziare questo percorso e poi abbinare eventualmente l’altro. Non dico che uno escluda l’altro
però oggi come oggi credo che sia maggiormente realizzabile questo collegamento rispetto a
quella che potrebbe essere una linea del Metroland. Quindi non raccolgo quello che dice
Zambotti, in parte lo raccolgo però dico noi partiamo con gli atti concreti e poi mettiamoci tutto
quello che la dialettica ci consente di mettere, altrimenti non otterremo nulla. Con queste tre
domande spero ci possa essere maggiore chiarezza in tutti noi membri del Consiglio Comunale
di Riva. Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere Pederzolli.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Adesso chiudiamo il primo giro di interventi poi la faccio replicare, le faccio fare un chiarimento
che non è il secondo intervento. Aspetti però che c’è come primo intervento il Consigliere
Matteotti Pietro. Scusi solo un attimo, per chiarirmi con il Consigliere Modena. Quando sarà
finito il primo intervento di tutti le permetterò di fare un chiarimento, una replica, la stessa cosa
farà il Sindaco. Prego Consigliere Matteotti.
(PAUSA)
Consigliere Bacchin visto che è fuori aula il consigliere Matteotti vuole fare magari lei
l’intervento visto che si è prenotato? Poi si riprenoti il Consigliere Matteotti.
^^^ Entrano i Consiglieri Matteotti Pietro, Lorenzi. Esce il Consigliere Zambotti: il numero dei
presenti sale a 26. ^^^
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Consigliere Bacchin: Grazie Presidente. Dopo tante promesse e tanto parlare siamo arrivati alla
conclusione che tutti nel nostro intimo sapevamo che non si fa niente perché è facile promettere,
mantenere è difficile, anche perché noi siamo più concreti dei nostri dirigenti provinciali.
Nessuno cercava un ente nuovo come la Comunità di Valle. Giorni fa ho trovato anche il
direttore de “L’Adige”, che sappiamo quanto sia vicino alla Provincia, che criticava questo
nuovo ente che solo noi abbiamo. Ricordo che tempo fa parlando in varie occasioni e anche al
Casinò di Arco il Pacher quando ho fatto la domanda precisa Perché facciamo questa Comunità
quando in tutte le parti d’Italia si parla di togliere le Province per risparmiare e noi addirittura
ne creiamo 15, lui mi ha risposto che i problemi che hanno il Veneto e le altre Regioni il
Trentino non li ha, il Trentino ha i soldi. Pensavo che questa i giornalisti in sala lo avessero
messa invece non l’hanno messa. Ecco quanto vicini sono i due quotidiani alla Provincia, anche
quando dicono cavolate non viene esaltata la faccenda. Il mio discorso è questo. Ricordo
benissimo quando qui si parlava, c’era questa discussione che doveva intromettersi nel tunnel
(lungo, corto, a tre, a due canne) la faccenda del Metroland. Quando una roba è morta, è morta
per sempre, non può tornare, il trenino è una fantasia. È l’uomo che inquina, per il fatto che
esiste inquina, poi noi avevamo fermato le nascite però continuano ad arrivare, siamo noi che
inquiniamo. Dobbiamo un po’ guardarci attorno perché o riduciamo i consumi e quindi anche la
presenza umana altrimenti bisogna… Attualmente la macchina è il passo pi grande che ha
ottenuto l’individuo come persona per potersi spostare senza orari, cioè quando più gli aggrada.
Questa è la grande libertà che abbiamo ottenuto. Noi viviamo di turismo ma il turismo se non ci
sono le strade si chiude perché non può esserci un turismo limitato a poche persone, basti vedere
gli alberghi che abbiamo, a quanta gente diamo da lavorare e le entrate che ci porta il turismo. A
questo punto se noi chiudiamo le arterie si crea una cancrena e questa cancrena per nostra buona
volontà non è esplosa ancora, dovrebbe esplodere, come ricordava anche il Consigliere Modena,
che da anni vedeva i piloni messi, poi sono marciti, eccetera. Ecco, queste incompiute che
abbiamo anche noi è rimasto il nome storico ormai. Queste cose sono storie vecchie che i politici
facevano, cioè quelle di iniziare qualcosa per far vedere di fare qualcosa, dopo di che
abbandonarla perché era finita l’epoca della propaganda elettorale. Oggi come oggi non paga più
questo. Il tunnel se si vuole lo si fa, senza mettere di mezzo altre storie. Non ci sono i soldi?
Allora dobbiamo controllare la cassa della Provincia. Primo, non era il caso di fare questo ente
nuovo che sono le Comunità di Valle, ma ormai le ha fatte, vedremo come funzioneranno e poi
ne risponderà anche di questo, anche perché è stata bocciata dagli elettori soprattutto di Riva,
abbiamo un’affluenza così bassa che sarebbe stata da annullare. Comunque hanno detto che
anche con un voto solo sono valide. Non so quanto democratica sia la faccenda. C’è un’altra
cosa. In quel periodo in cui ci sono state le elezioni provinciali mi ricordo che dei quotidiani (o
“L’Adige” o “Il Trentino”) avevano scritto che c’era stato un incontro tra il nostro Dellai con l’ex
Governatore del Veneto Galan. Bene, in quella occasione il giornale scriveva che sono stati
consegnati per i paesi limitrofi, confinanti con noi, del Veneto altri 100 milioni di euro per aiuti
reciproci e soprattutto perché non chiedano con un referendum di venire nel Trentino. Questa
cosa è molto grave però è messa così come un’informazione. No, non ci siamo, quando si parla
di soldi bisogna controllare. E la Corte dei Conti perché non controlla questa roba? Qui c’è una
mancanza da parte dell’organo di controllo economico. Vediamo anche nel nostro Comune, se ha
sforato una spesa bisogna trovare la copertura, eccetera, altrimenti intervengono… Ha ragione,
però per le cose più importanti non interviene. Quindi per quanto riguarda il tunnel se si vuole si
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fa altrimenti non si fa. Quindi noi siamo in guerra con Trento, ma è sempre stato così, non è una
novità. Anche i nostri che partono da Riva e sono eletti in Provincia poi si mettono contro di noi
e non ho mai capito perché. Lì c’è qualche virus, qualcosa… Pertanto se noi vogliamo fare
questa strada dobbiamo fare un atto di forza che è quello di trovare un sistema per collaborare,
praticamente fare un’autonomia sull’autonomia, cioè creare grandi difficoltà. Per esempio la
Comunità di Valle sappiamo che ancora non funziona: cominciamo a boicottarla. Ho visto tanti
Consiglieri eletti che non vogliono essere pagato il gettone di presenza. Questa è una forma di
protesta e bisogna continuare a farla perché se aspettiamo il buon cuore della Provincia facciamo
a tempo a morire noi, i nostri figli, nipoti, eccetera. E poi dicono: le strade inquinano, ci sono
troppe macchine, però loro vanno con le macchine e fanno quello che devono fare con i soldi che
dovrebbero essere investiti qui. Tra l’altro è anche un atteggiamento talmente miope quello della
Provincia che le entrate le prende, al di là di altre forme con la nostra autonomia, dal turismo. Se
mi blocchi il turismo sei uno sprovveduto totale. Quindi vorrei appunto che il Consiglio
Comunale si esprimesse con un atto di forza reale e non solo con una protesta verbale. Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere Bacchin. La parola al Consigliere Matteotti Pietro.
Consigliere Matteotti Pietro: Grazie Presidente. In questo Consiglio era stata già approvata una
mozione in autunno, che era stata proposta da noi come gruppo e sottoscritta da diversi
Consiglieri di opposizione, che poi era passata a grande maggioranza. In quella mozione noi,
visto che la Giunta pur essendo passati sei mesi dalla data di presentazione del progetto alle
Amministrazioni comunali per dare la possibilità alle stesse di esprimere un parere sul progetto
presentato, fatto e pagato… anzi dopo chiedo al Sindaco se sa quanto è costato quello studio
perché stranamente nel sito della Provincia, che è un sito ricchissimo, costerà anche qualche lira
o qualche euro, tenuto da fior fiori di giornalisti, numeri impressionanti di addetti stampa,
eccetera, fino a ieri sera, oggi non ho avuto tempo, non sono riuscito a trovare – sarà sicuramente
stato un errore nella ricerca – quanto è costata la stesura da parte della ditta incaricata, che
peraltro guarda caso mi risulta sia la stessa che 10 anni fa aveva fatto lo stesso studio
(Valutazione di Impatto Ambientale) che era stato portato in questo Consiglio (anche in quel
caso avevo sollecitato io la discussione in Consiglio) ed era stato approvato. Era l’epoca del
progetto dell’ingegner Altiso, con il tunnel corto che sosteneva fosse la soluzione dei problemi.
Tutti ricorderanno che all’epoca la Provincia aveva istituito un ufficio apposito, che qualcuno
avrà anche pagato, per elaborare due progetti strategici (si parla di 12 anni fa, chi era in Consiglio
allora se lo ricorderà perfettamente): uno era il collegamento tra Mezzolombardo e Trento con la
superstrada e l’altro era il collegamento Mori – Alto Garda. Questo ufficio si occupava solo di
questi due progetti, aveva solo questo compito, il responsabile era l’ingegner Altiso. Fatto sta che
se voi andate a Mezzolombardo la Mezzolombardo – Trento è stata realizzata, invece della Mori
– Alto Garda non c’è ancora traccia. Altiso sosteneva l’ipotesi del tunnel corto, cosa che era stata
anche ripresa nella mozione che insieme a noi avete votato in Consiglio Comunale in autunno: il
Consiglio Comunale aveva ribadito come le tre Amministrazioni della Busa fossero d’accordo
sulla soluzione del tunnel cosiddetto di base, cioè quello che dal lago di Loppio arrivava al
Cretaccio. Anche in quel caso era stata approvata a larga maggioranza. Quindi è un falso ed è un
falso chi sostiene che le Amministrazioni comunali della Busa (a Trento ci chiamano così, io di
solito dico Alto Garda) non fossero d’accordo unitariamente sulla soluzione da adottare. Sono
passati 12 anni, avete visto che la Mezzolombardo – Trento è stata realizzata e della nostra non
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c’è traccia. Poi è stato fatto lo studio di impatto ambientale in cui gli estensori avevano in realtà
interpretato male alcuni dati, volutamente o non volutamente questo lo lasciamo ai posteri. Noi
avevamo espresso il parere. Gli estensori di quel piano avevano cercato di dimostrare che la
soluzione migliore era quella del tunnel corto. Nessuno lo voleva, capitò il famoso futuro
Senatore della Repubblica (dicono) a posto del nostro Senatore che forse va da un’altra parte
però mi pare di aver letto sul giornale che non è così automatico, comunque il futuro Senatore
della Repubblica del Collegio di Rovereto, tale Pinter Roberto (deve essere un caso di omonimia
perché c’era anche un politico che si chiamava così) aveva dichiarato da Vice Presidente della
Giunta Provinciale, quindi non un posto qualunque, è il terzo posto perché il primo è il
Presidente, il secondo è il Presidente dell’aula, il terzo… è come da noi, il primo il Sindaco, il
secondo è il Presidente del Consiglio che per la verità dovrebbe rappresentare ed essere
imparziale e non sempre è così, però questo è un assunto che diciamo noi… allora vi dicevo il
Vice Presidente della Giunta Provinciale tale Pinter Roberto se non vado errato, però
sicuramente cercando in internet lo trovate, all’epoca di Dellai che era Vice Presidente, al primo
Dellai o al secondo visto che adesso è il terzo, ma comunque all’epoca era Vice Presidente e
aveva dichiarato che o era tunnel corto cioè progetto Tiso o era opzione zero. Questo signore non
dico che abbia fatto carriera ma è pronto sulla rampa di lancio per le prossime… Il mio voto così
come altri Consiglieri non ci sarà ma questo è un parere, ce ne sono tanti altri. Quindi sono
passati 12 anni e non è successo niente. Guarda caso alla stessa ditta di allora se non vado errato,
però chiedo al Sindaco se è la stessa perché io non posso ricordarmi tutto a memoria
perfettamente… o meglio neanche al Sindaco, al responsabile di questo progetto che è stato
indicato dal Sindaco nell’Assessore ai Lavori Pubblici che è componente della famosa task force
di cui parlerò dopo. Allora chiedo se è lo stesso studio che ha elaborato questa volta la
Valutazione di Impatto Ambientale. Vi ricordo che quella di allora è già stata pagata, quella di
adesso chiedo sempre al solito super commissario del Comune di Riva quanto è costato questo
studio di impatto ambientale. Guarda caso questo studio e questo progetto, cosa che ho già detto
e ho già avuto modo di riferire, sono stati in realtà sospesi dall’attuale Assessore. La Valutazione
di Impatto Ambientale che è costata una cifra spaventosa (posso anche immaginare quanto sia
ma voglio che me lo dicano loro) è stata sospesa a 2 giorni dalla scadenza dei termini. Non è mai
successo in Provincia di Trento che una Valutazione di Impatto Ambientale prendesse un anno di
tempo perché è stato depositato questo progetto guarda caso prima delle elezioni ultime scorse,
un mese prima. La legge parla chiaro, dice che in due mesi le Amministrazioni interessate, o i
cittadini o chiunque, possono produrre osservazioni. Prima che scadessero i primi due mesi, che
scadevano subito dopo le elezioni per questo Consiglio Comunale e per tutti gli altri interessati,
secondo la Provincia su richiesta dei Sindaci interessati però ogni Sindaco dice che non è vero
per cui mettetevi d’accordo… Fatto sta che il termine di due mesi che scadeva a maggio è stato
prima prorogato ad agosto e poi con un’ulteriore delibera della Giunta Provinciale è stato
spostato il termine a metà novembre. Se andate sul sito della Provincia se non lo hanno
aggiornato stamattina vi trovate che la procedura di impatto ambientale che doveva durare due
mesi e che ha già raggiunto l’anno è stata sospesa appunto a due giorni dalla scadenza e non si
dice nient’altro, quando serve non lo dicono, quando serve una velina di palazzo come quella che
ho qua e che vi leggo tra un po’ allora c’è l’addetto stampa. In ogni caso non è detto né chi ha
chiesto le integrazioni né per quale motivo, non si dice assolutamente niente perché è meglio il
silenzio rispetto a se si vuole nascondere qualcosa. Fatto sta che oggi come oggi è ancora
sospeso. Allora mi piacerebbe sapere dall’Assessore che segue appunto questa task force chi ha
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chiesto questo rinvio, con quali motivazioni e con quali motivazioni o con quali delibere o con
quali input di questo rinvio si è discusso e si è accettato il rinvio stesso. Fatto sta che a febbraio
di quest’anno sono cominciati ad uscire alcuni articoli a firma del Vice Presidente della Giunta
Provinciale che dice: “Viabilità di Loppio verso la bretella. Il Sindaco di Mori convince Pacher:
prima del tunnel il bypass con due soluzioni possibili, poi lo svincolo per Brentonico. C’è
l’accordo con la Provincia”. Questo sostiene l’ingegnere che è Sindaco di Mori. Testuale dai
giornali locali: “Il bypass finora considerato secondario dalla Provincia in termini di priorità
rispetto al noto super tunnel compie il sorpasso. La progettazione del super tunnel sarà
subordinata a quella del bypass. Per quanto riguarda la rotatoria per la Val di Gresta la PAT
sta concludendo l’appalto”. Il giorno dopo, non contento, il Vice Presidente della Provincia dice:
“Tunnel troppo caro, per ora si faranno solo le varianti. Priorità a Metroland”, che per loro è
meno caro. Pacher sostiene: “Divideremo i collegamenti in lotti funzionali, l’opzione forte
resta….” …Pacher dice la ferrovia, per loro invece è l’opzione zero del famoso Vice Presidente
di prima. “I costi dell’opera non sono compatibili con la ferma volontà di procedere al
collegamento ferroviario con Rovereto, primo tronco del progetto Metroland. Non siamo in
grado – dice Pacher – di recuperare in un sol colpo i 350 milioni necessari a tutte le opere”. A
parte che i conti non tornano perché non si tratta di 350 milioni, perché da solo il progetto
Metroland – Linea blu se ne porta a casa 274 e siccome il super tunnel, come lo chiamano loro,
che peraltro prevede anche la circonvallazione di Torbole, cioè non è che si possa mettere a
confronto il Metroland con il super tunnel perché il super tunnel è composto da due progetti, uno
è il tunnel dal lago di Loppio all’Alto Garda e il secondo è la circonvallazione di Torbole. Quindi
occhio, sono due progetti che sono nati insieme perché si è cercato in Provincia… all’epoca
elettorale funzionava questo grimaldello perché lo hanno presentato un mese prima, dopo di che
non è successo niente. Salto un po’ di articoli, meglio stendere un velo pietoso. Qualche giorno
dopo il noto Presidente della Comunità dell’Alto Garda ha fatto un intervento durissimo per il
suo modus operandi perché il giornale dice “Il Presidente sollecita un incontro con Dellai,
Pacher e i Sindaci: “La Provincia ci deve dire la verità”. Tunnel e risorse mancanti, Valandro
lancia un vertice” e poi parla di altre cose. Sullo stesso giornale lo stesso giorno i Consiglieri
Pederzolli, Grazioli, Bassetti e Modena con il titolo “Sempre bistrattati da Trento” o qualcosa
del genere chiedono al Sindaco un aggiornamento della situazione. Quindi c’era l’intervento del
Presidente della Comunità del Garda. Il concetto sta in questi termini, io sono convinto che sia
assolutamente inutile signor Presidente convocare un vertice fra Sindaci, PAT, Vice Presidenti in
pectore, quelli passati, quelli futuri, futuri senatori, senatori attuali, dove si dice una cosa e poi
l’ordine che esce da quelle riunioni è quello di mettere il silenziatore, non parlarne, parlarne il
meno possibile, rallentare, giocare ai bussolotti, spostare le carte, non far niente e sperare che
qualche Consigliere magari di opposizione - o qualche Consigliere di maggioranza, perché no, su
un problema del genere credo che non è che possiamo dividerci come diceva anche l’altro giorno
la Consigliere Bazzanella, cioè su certi temi bisogna riuscire a trovare una sintesi – prenda il
tempo, non disturbi il manovratore chiunque esso sia. Questo a casa mia ma anche a casa vostra
si chiama gioco delle tre carte. Il concetto qual è? C’è stato un accordo tra le tre
Amministrazioni, sono passate tre mozioni sostanzialmente uguali che dicono soluzione B1 che è
quella del tunnel fino al Cretaccio che prevede l’arrivo non a Madonna delle Vittorie ma più su,
al termine della pescicoltura. Questo progetto prevedeva 241… e qua che non mi tornano le cifre
di Pacher, d’accordo che non è il suo settore però a casa mia 241 milioni di euro, progetto PAT,
dati PAT… fra l’altro se volete ve li faccio vedere ma tra l’altro ve li avevo fatti vedere a
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novembre, sono sempre quelli, 241 e poi ce ne sono sempre sul protocollo della Provincia, e qui
c’è il disegno di Metroland di cui parlerò tra poco, 267 per la Linea azzurra. Attenzione che io
per parametrarla perché di solito non baro con le cifre, l’ho rapportata al tronco fino ad Arco.
Allora 267 milioni di euro, se noi sommiamo questi due dati non arriviamo a 350, sono 507
milioni di euro. Quindi è inutile che Pacher dica che non abbiamo i 350 milioni di euro,
l’importante è che abbiamo i 267 euro che sono quelli che servono. Quanto alle risorse
economiche più volte il Presidente smentendo anche il suo Vice Presidente aveva dichiarato che
il volano dell’Alto Garda è importante che l’economia dell’Alto Garda… Vi ricordate l’attuale
Sindaco di Arco cosa dichiarava? Che la mancanza di questa strada arreca un danno pari a 1
milione di euro, perché ci sono rallentamenti, non gira il traffico, si ferma l’economia, si
inchioda tutto, eccetera, eccetera, lo capisce anche un bambino. Chi di voi è rimasto imbottigliato
lunedì alle 4 tra Torbole e Nago è rimasto lì 3 ore. Se a voi va bene così, se agli amici Verdi va
bene che uno sgasa per ore su quella salita, inchiodato a vita, che saluta i passanti e continua a
imprecare non si sa cosa e a sperare che dalla Provincia visto che sono pagati per fare le opere…
Dopo parliamo anche del piano opere pubbliche della Provincia perché quella è una novità. Le 4
linee di Metroland il costo stimato dalla Provincia… e guardate che finora di Metroland non c’è
un progetto preliminare, loro dicono che c’è un progetto preliminare ma in realtà non c’è.
Bisogna tenersi seduti perché se uno si alza sbanda: 3.634 milioni di euro. Ma a chi la volete dare
a bere? Vi ricordate il famoso Piano Busquets, il famoso super luminare architetto catalano di
Barcellona che doveva interrare la stazione e la ferrovia a Trento da Trento nord? L’unica città
d’Italia in cui la ferrovia passava sottoterra. A parte i costi spaventosi, le stazioni da spostare,
non interessa… Ne ha parlato per 10 anni il Sindaco di Trento, passato poi di grado e diventato
Vice Presidente della Giunta Provinciale. Voi avete più sentito parlare del progetto Busquets? La
cifra era stratosferica. Non lo faranno mai, avranno pagato il progettista ma il progetto, tranquilli,
non lo farà mai e Metroland finirà sullo stesso binario morto. Dovete ricordare – tra l’altro era
una delle domande da fare al responsabile della task force comunale – quanto è costato alle casse
pubbliche, per fortuna non a quelle esauste del Comune di Riva, che comunque sta meglio di
tanti altri Comuni d’Italia, il progetto preliminare e quanto sta costando lo studio di impatto
ambientale che la Provincia siccome ha dato incarico – non so a chi, lo chiedo – di eseguire la
Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto Metroland e per la verità sia il Presidente che
il Vice continuano a dire: tranquilli, il primo Metroland che parte è quello dell’Alto Garda… il
solito zuccherino, che poi nessuno lo vuole… Allora quanto è costato il progetto e a quanto
ammonta la delibera per l’incarico di spesa da assegnare a questa struttura che mi dicono che è
anche di fuori Regione. Non mi interessa chi sia, se è bianco, se è rosso o se è verde questo
studio che ha in mano la Valutazione di Impatto Ambientale per il progetto di Metroland che di
fatto non esiste e voglio sapere anche quanto costa perché anche lì sarà stata una leggerezza
nell’esame dei motori di ricerca, di qua e di là, ma sul sito della Provincia di quella maledetta
delibera non si trova niente, si trova qualche accenno, una velina di palazzo che in sostanza dice
che Metroland è funzionale poi c’è un articolo della “Repubblica”: “Quattro linee, strategie in
corso. Ambiente e ricerca, così il Trentino intende costruire il suo avvenire”. Allora se questo è
l’avvenire del Trentino c’è da avere paura. Andiamo avanti. Sia chiaro che per Metroland
faranno lo studio, verremo a sapere quanto è costato, ci vorranno tre anni, faranno il progetto, ci
sarà qualche Consigliere di opposizione che chiede di esaminarlo in Consiglio Comunale, il
Consiglio Comunale farà le sue osservazioni, andranno a Trento, sospenderanno i termini oppure
li accelerano, cercheranno di avviare prima delle prossime elezioni provinciali non dico il
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progetto ma un dibattito, qualcosa forse, dipende dal vento, se il vento è favorevole o se non è
favorevole e quando avranno fatto tutto questo tranquilli, nero su bianco, non lo faranno mai,
buttati soldi e tempo. Allora io a questo gioco, quello di rinviare dopo che le tre Amministrazioni
hanno dichiarato in Consiglio Comunale, poi dopo gli incontri fatti a tu per tu di cui non
conosciamo niente anche perché c’è l’ordine del silenzio a noi non interessano. I tre Consigli
Comunali hanno detto soluzione B1, non c’è storia. Quindi è sbagliato che la Provincia per mano
di qualche ammanicato sostenga che non c’è unità di vedute con le Amministrazioni comunali.
Poi se in incontri riservati i Sindaci, il Presidente della Comunità, chi volete voi, vanno in
Provincia e accettano supinamente quello che gli viene detto, contrattano un pezzo di
marciapiede o un pezzo di rotatoria, visto il colore che per la verità è molto simile cercano di non
disturbare il manovratore e cercano anche di non fare grande pubblicità alla cosa e se ne fregano
del voto dei Consigli Comunali in cui c’erano anche i voti della maggioranza se volete voi fate
quello che volete, io a questo gioco non ci sto, preferisco un Sindaco che venga in Consiglio –
spero che non sia il nostro Consiglio ma so che in altri Consigli c’è la stessa ipotesi – e dica:
“Ragazzi, abbiamo scherzato, il progetto del tunnel ve lo dovete dimenticare” perché così è,
perché la scelta della Provincia è questa, hanno solo preso in giro i cittadini, hanno presentato un
progetto un mese prima delle elezioni, guarda caso hanno sospeso subito dopo, tanto loro
spendere 100 mila euro (perché l’ordine di grandezza è nettamente superiore) per il progetto di
Valutazione di Impatto ambientale, soldi dei cittadini, non gliene frega niente perché è un prezzo
da pagare e dopo sospendere il tutto e inventarsi delle linee. Adesso c’è quello che parla del treno
invece che in galleria in superficie. Ricordate che devono ancora fare il progetto del Metroland,
hanno già stimato quanto costa al km. Vi dico un dato per capire le sensibilità delle voci in gioco.
Ogni stazione costava 50 milioni di euro. Se andate adesso a guardare sul sito della Provincia
dove c’è la tabella scritta dalla Provincia sulle linee azzurre, blu, verdi, rosse, eccetera… la
nostra è azzurra perché abbiamo il lago… per fortuna non hanno messo la linea rossa perché
altrimenti bastava una telefonata con Mosca ed era subito risolto, visto che là hanno i petrolieri
mentre noi abbiamo solo Moratti. Il concetto base è: working progress, nella seconda versione
della tabella della Provincia guarda caso il costo di ogni stazione è sceso da 50 milioni di euro
a… e quindi stazione di Tione, Ponte Arche e Arco, le tre stazioni della linea blu, 150 milioni di
euro. Guardate che la linea blu dai dati della Provincia, quella che dovrebbe collegare Mori con
Tione e poi andare sull’asta del Brennero, costa 678 milioni. Io per rapportare le due opere le ho
rapportate solo fino ad Arco tenendo conto. Fra l’altro, c’è un piccolo problema, siccome noi
riteniamo di essere non dico il centro dell’Alto Garda ma che comunque Riva abbia dal punto di
vista turistico, economico, da tutto quello che volete, riteniamo che se fanno questo collegamento
per noi va anche bene solo che devono farlo dopo aver fatto il tunnel, anche il giorno dopo, a noi
non ce ne frega niente. Lo voglio fare? Lo facciamo, ricordate che dopo bisogna pagare i lavori,
bisogna pagare il materiale, bisogna pagare la gestione che è già stata quantificata su base annua,
mi pare che era 25 milioni su base annua di gestione e poi magari non ci sarà nessuno. Ma
indipendentemente dal fatto se uno sale o se non sale le stazioni da 50 milioni l’una guarda caso
per ridurre l’impatto anche psicologico di queste cifre che sono al di là del bene e del male
andavano a 30 milioni l’una. Quindi con un tratto di penna hanno eliminato un po’ di soldi,
hanno risparmiato 60 milioni di euro che magari in fase finale devono poi tornare fuori. Noi
riteniamo che benissimo ha fatto l’estensore della mozione che noi abbiamo sottoscritto fin da
subito, appena c’è stata proposta, riteniamo che sia ora di finirla di prendere in giro l’Alto Garda.
Voi vedetela come volete ma è assolutamente inutile che qualche mese fa… ho ancora due
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articoli molto brevi: “Tunnel: Dellai e Pacher, due idee diverse. In Consiglio Provinciale il Vice
Presidente Pacher ha ripetuto che le priorità si stanno spostando sul progetto Metroland, che la
prima tratta da realizzare sarebbe proprio il collegamento fra Rovereto e Riva e che per la
strada si potrebbe procedere intanto con interventi mirati per rendere più fluido il transito,
mentre il Presidente Dellai conferma che il progetto è sospeso dal 10 novembre ma solo per
integrare lo studio di Impatto Ambientale con gli elementi di approfondimento richiesti dai
servizi - finora abbiamo capito quindi che ci sono dei servizi, fra l’altro tutti servizi della
Provincia, cioè li paghiamo noi, devono rispettare anche i tempi – e dagli enti locali coinvolti”.
Qui la domanda è al Sindaco e al responsabile della task force comunale perché mi dicano se
l’ente Comune di Riva del Garda ha fatto delle richieste, quali sono, quali sono state le risposte e
se queste richieste sono in linea con quanto è stato votato da questo Consiglio Comunale, perché
se non sono in linea qualcuno dovrà dirci qualcosa. Sempre Dellai dice che l’istruttoria del VIA
del tunnel sarà conclusa in tempo breve. Questo lo ha dichiarato in una seduta del Consiglio
Provinciale. Detto questo, e ho quasi finito signor Sindaco, volevo solo andare all’ultima…
cercavo solo un appunto, l’ultimo… “I tre Sindaci scendono in campo”, lasciamolo perdere.
Andiamo all’ultimo articolo. Ricordate che di Metroland non è che si sia inventata adesso
l’acqua calda perché a parte il discorso di trasformare Metroland che è tutto in galleria invece in
treno in superficie tipo turistico che è la cosa esattamente opposta a quella che si vuol fare perché
sia chiaro, la Provincia dice (questo è l’estratto dell’ufficio stampa della Provincia): “Il progetto
Metroland serve per unire le valli e per evitare lo spopolamento delle valli”. In sostanza dicono
che a quel punto si può arrivare da Tione a Trento il 31 minuti, 2 minuti di sosta alle stazioni e
questo permetterà di non svuotare le valli e quindi di non sovraccaricare il capoluogo. Questa è la
logica del progetto Metroland, peccato che quei treni corrono a 140 o 170 km all’ora, che la linea
è solo per passeggeri e peccato anche che il numero delle stazioni è stato ridotto per scelta dagli
estensori di questa prima bozza di progetto e contrariamente a quello che chiedono gli
ambientalisti che mi sembra di aver capito che vogliano una serie di linee ferrate tipo quelle della
Svizzera quindi guardando il panorama, viaggiando a velocità ridotta, cioè esattamente
l’opposto, fatto salvo il discorso che prima ho interrotto perché ho preso un’altra strada che è
quello di dire che comunque ci vogliono altri soldi per collegare, ammesso che lo facciano tra 10
anni, Arco con Riva perché è indubitabile, qualcuno poi ha cominciato a dire che bisogna
collegare anche Torbole per collegare la realtà dell’Alto Garda perché altrimenti bisogna
realizzare un enorme parcheggio ad Arco, arrivano con i surf e con i rampichini, smontano da
questo pseudo treno, salutano, in due minuti devono smontare perché il treno parte perché
altrimenti non possono rispettare i tempi, cioè appena arrivano in stazione si spalancano i
finestrini ed esce una fiumana di gente, rampichini, carrozzine, bambini, lattine di birra, tipo i
burattini perché se deve arrivare in tempo reale a Tione. Fra l’altro per vedere quanto contiamo
noi un Consigliere delle Valli Giudicarie (non lo cito perché non è mio amico) ha chiesto e
ottenuto (per forza, è in maggioranza provinciale!) che ci fosse un’ulteriore stazione, quindi altri
30 milioni, o 50 non è ancora definita bene, a Comano, tenendo conto che a Comano può servire
d’estate ma non è che quello che scende a Comano e che prende il treno da Riva per andare a
sciare tenendo conto che deve salire sul treno con il gli scarponi e con gli sci in due minuti
altrimenti il treno lo falcia arriva a Comano e trova una navetta che va ad Andalo. Sono tutte
cose fatte secondo noi per buttare via soldi, fumo negli occhi, specchietti per le allodole,
chiamatele come volete, forse i Verdi hanno altre frasi del genere sempre in ambito bucolico ma
comunque il concetto è quello: prendere in giro i cittadini. Ho finito signor Sindaco. Leggo solo
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un estratto perché questo mi ha dato veramente fastidio. Il 25 marzo sui giornali locali, su tutti e
due quindi non è a dire che è una velina di palazzo che finisce ad un giornale piuttosto che
all’altro o che comunque non viene confermata dai fatti, quello che volete… A pagina 40 de “Il
Trentino” e a pagina 27 de “L’Adige”, stesso giorno, ci sono 3 articoli sulla viabilità perché la
Provincia di anno in anno aggiorna il Piano della viabilità provinciale. Era stato detto… è
l’ultima che vi dico perché poi mi sono stufato, poi fate quello che volete, io so cosa devo fare e
cosa farò e so anche che se ci saranno delle azioni anche eclatanti basta che me lo dicano per
tempo in modo che mi liberi di qualche impegno. Io ci sono a qualunque punto e anzi dirò di più
e anzi dirò di più e siccome l’ho anche dichiarato e il Consigliere Zambotti sa che quando
dichiaro una cosa poi la faccio, due anni fa avevo dichiarato che me ne andavo dal Consiglio
Comunale perché ero stufo. Lui per la verità siccome lo avevo dichiarato sei mesi prima ogni
volta diceva “Quand’è che si dimette il Consigliere Matteotti?”. Allora a Zambotti, con cui sono
in buoni rapporti, per scherzo ho detto “E tu quand’è che ti dimetti?”, perché anche Zambotti era
un po’ sull’Aventino, e Zambotti mi ha detto “Dopo che ti sarai dimesso tu”. Per la verità io due
anni fa me ne sono andato secondo alcuni Consiglieri sbagliando e può anche darsi, sia chiaro,
gli errori di solito li ammetto, Zambotti ha finito la consiliatura regolarmente…
(INTERVENTI FUORI MICROFONO)
Presidente: Vi prego Consiglieri… Consigliere Matteotti riprenda il discorso.
Consigliere Matteotti Pietro: Ma è perfettamente in linea Presidente e lei sa che non deve
interrompermi su questi punti.
Presidente: No, no, io posso fare…
Consigliere Matteotti Pietro: No, io ho un’ora e posso dire quello che voglio.
Presidente: Lei non può dire quello che vuole.
Consigliere Matteotti Pietro: Io posso dire quello che voglio.
Presidente: Lei non può dire quello che vuole, chiaro?
Consigliere Matteotti Pietro: Ma chi lo ha detto?
Presidente: Lo dico io, lei non può dire quello che vuole, lei può dire quello che può dire non
quello che vuole.
Consigliere Matteotti Pietro: Io dico quello che voglio, quello che sento di dire.
Presidente: Allora lei è una persona… guardi, lasciamo perdere.
Consigliere Matteotti Pietro: Ma che discorso è Presidente? Mi sono riferito alle dimissioni per
un altro motivo Presidente, perché io…
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Presidente: Io le ho chiesto semplicemente se può riprendere il suo discorso.
Consigliere Matteotti Pietro: Lo sto riprendendo, la deviazione su Zambotti era mirata nel
senso che un mese fa avevo dichiarato sui giornali – lo aveva pubblicato mi pare “L’Adige” –
che invitavo i Consiglieri Comunali del Comune di Riva alle dimissioni per protesta proprio in
seguito a quei due articoli che ho letto prima, quello del Sindaco di Mori, che peraltro è mio
amico, e quello del Presidente, eccetera, in cui in sostanza Pacher, Dellai, Pinter o chi volete voi
metteva i pali ancora una volta tra le ruote e cercava di bypassare il problema e avevo detto anche
che ero pronto alle dimissioni e lo confermo adesso. Io lascerò una carta stasera alla Segretaria,
sperando che ne faccia buon uso, con le mie dimissioni da Consigliere Comunale. Queste
dimissioni quando ci saranno i 16 Consiglieri invito gli altri Consiglieri a firmarle. Naturalmente
le dimissioni sono un atto di protesta sul collegamento Arco – Trento. Per cui io sono pronto
perché non ho paura e se i Consiglieri avessero un po’ di nerbo e minacciassero sul serio
presentandole alla Segretaria che le tiene ovviamente sotto la sua responsabilità, mirate
all’oggetto sia chiaro, non dimissioni così, e tutti i Consigli Comunali a cominciare da quello più
importante della Busa che è Riva lo facessero a Trento qualcuno comincerebbe ad avere forse il
dubbio di stare ancora una volta sbagliando strada perché i giochi sono finiti, game over, è ora di
finirla di prendere in giro, vengano a dire “Non lo facciamo”, è più onesto, molto più onesto.
Ecco perché mi ero legato al discorso di Zambotti, non contiamo niente, questo è il succo, ci
prendono in giro. Usatelo come volete, questo è. Dirò di più, a fine marzo sui giornali era
apparso sulla stampa per due o tre giorni consecutivi il nuovo Piano della viabilità. Leggo
testualmente. Dice la Provincia… qualcuno lo avrà detto perché lo ha presentato Pacher ma
qualcuno lo avrà detto, qualche funzionario avrà messo la velina in mano se non è in grado di
scriverli lui gli articoli, i giornalisti sono pagati anche. Allora qua dice: “Finanziate per 99
milioni di euro opere strategiche”. Sfugge ai più dove sia la strada per il passo di Monte Rovere.
Chiedo al responsabile della task force comunale se sa dov’è la strada per Monte Rovere, dov’è
questo maledetto passo che deve essere importante perché in quel Monte Rovere ci sono 8
milioni di euro. Ho addirittura difficoltà a leggere, posti sconosciuti ai più. Credo che tutti i
turisti abbiano frequentato e abbiamo chiesto a gran voce la rettifica fra Mostizzolo e Caldes,
cioè un’opera strategica. Voi scherzate ma non sono bruscolini. Quante volte hanno rifatto quella
maledetta e schifosa strada della Galleria dei Crozi? Ennesimo intervento sulla Galleria dei
Crozi. Ennesimo è un aggettivo che mi sono permesso di aggiungere perché non è la prima volta,
poi le nuove sono nuove, le hanno fatte con la talpa e così via. Più importanti le varianti di Cles:
occhio, improvvisamente non si sa perché, non si sa spinta da chi, quale Assessore è intervenuto,
io so solo che hanno finanziato la variante di Cles, 85 milioni di euro.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Sono d’accordo con te e ti dirò di più Consigliere Pellegrini: se fai 99 meno 85 quanto viene
fuori? Qua c’è sotto il trucco ed io non ho nessun problema a dirlo perché o i conti sono sbagliati
o le cifre hanno un altro senso perché, attenzione, ti dice 85 milioni Cles e dopo 99 milioni di
opere strategiche. Se io tolgo 99 ad 85 mi resta poco, mi resta 14. Poi ho trovato un’opera che da
sola costa 8 milioni. Quindi Cles più quell’opera che adesso trovo sono già i famosi 99. Cosa
vuol dire? Qualche giorno dopo su un altro giornale: “Circonvallazione di Cles, c’è il via libera.
La Giunta Provinciale ha approvato l’opera di 85 milioni di euro”. Allora cosa vuol dire? Che
nei 99 è finanziata solo una parte degli 85, il che vuol dire che la Provincia praticamente ha
vincolato non 99 milioni per gli anni futuri ma almeno 150, ha finanziato uno stralcio di Cles,
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però in realtà l’opera approvata è di 85. Poi dice Pinzolo, Scrigno, Castelnuovo, eccetera. Per
l’Alto Garda, signor Presidente della Comunità del Garda, dall’articolo del giornale ma forse lei
sa qualcosa di più o lo sa il responsabile della task force o lo sa il Sindaco, qualcuno dovrà
saperlo, neanche un euro. Se a voi, e mi riferisco ai Consiglieri di maggioranza, va bene così… È
chiaro che non vogliono fare il tunnel ma puntano per adesso su Metroland cercando di
inventarsi bufale che dreneranno denari pubblici per il progetto, per gli studi e poi non verrà fatto
niente, per guadagnare tempo, trastullarsi in studi e presentazioni. Noi siamo stufi di riunioni e
dibattiti, di queste cose ormai l’Alto Garda dovrebbe averne piene le tasche perché è ora di finirla
di prendere in giro le comunità dell’Alto Garda. Se a voi va bene così benissimo, io non ho
nessun problema, ma se noi andiamo a leggere… Io ho vi risparmiato alcuni nomi però strada del
Menador: ma dove sarà? Deve essere un’opera di un’importanza… 28.200.000 per opere
ferroviarie. Se qualcuno di voi mi sa dire dov’è il passo di Monte Rovere, importo complessivo 8
milioni e mezzo, io finisco l’intervento altrimenti vado avanti. Poi volevo leggervi altri nomi ma
mi sono stufato, nel secondo intervento sicuramente riprenderò, una volta sentite le risposte.
L’unica cosa certa è il boxino in alto a sinistra su “L’Adige” del 26 marzo che dice: “Non c’è il
tunnel Loppio – Busa”. Grazie.
Presidente: Ha chiesto la parola il Consigliere Bazzanella.
^^^ Esce il Consigliere Pederzolli:il numero dei presenti scende a 25. ^^^
Consigliere Bazzanella: Grazie Presidente. La prima parte di questo intervento la utilizzo per
una questione personale visto che sono stata citata dal Consigliere che mi ha preceduta. È
verissimo che non meno di due sere fa io, come ho già fatto in altre occasioni peraltro, ho di
nuovo detto che forse in certe occasioni, magari spesso, è necessario cercare un punto di incontro
tra minoranza e maggioranza per il bene dei cittadini perché noi siamo qui per questo. Ciò non
significa comunque non avere il coraggio delle proprie idee, tutt’altro. Lo dico tranquillamente,
quando leggo una mozione del Consiglio Comunale per prepararmi leggo con attenzione il
contenuto più che la firma di chi propone la mozione perché è il contenuto quello che mi
interessa. Questo non significa che ogni mozione può essere quella nella quale io mi riconosco,
tutt’altro, proprio perché leggo il contenuto e non per primi i nomi. Rispetto alla mozione di
questa sera io non credo di poterla votare perché come ho già detto altre volte ritengo che la
soluzione che anche in questo Consiglio Comunale è stata votata non è la soluzione che posso
condividere, quindi trovo fuori luogo impegnare il Sindaco ad un incontro per poi discutere di
questa soluzione che io non condivido perché ritengo che non risolva il problema, semmai lo può
acuire nella nostra zona. Penso che il problema deve essere risolto in altro modo e non voglio
rubare altro tempo perché già abbiamo discusso molte volte su queste cose quindi ripetermi
sarebbe inutile. Credo però che se l’avvenire del Trentino è l’attenzione all’ambiente penso che
questa sia un’attenzione reale, vera, nella quale poter credere e penso che se, e ripeto se,
dovessimo per questo avere anche qualche spesa maggiore, ma non mi risulta, credo che questa
spesa sarebbe un investimento per il futuro nostro e per il futuro del Trentino. Quindi
quell’attenzione all’ambiente secondo me è un passo molto importante sul quale non dobbiamo
assolutamente fermarci, anzi. Il motivo comunque dell’intervento era che se non ricordo male
quando l’Assessore Pacher è stato in questo Consiglio Comunale per la questione Maza mi
sembra che si era impegnato a ritornare per parlare proprio dell’argomento collegamento
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stradale, quindi io credo che impegnare ora il Sindaco e gli altri Sindaci a stendere un documento
e a votarlo sia…come dire io aspetterei che l’Assessore Pacher così come aveva promesso possa
venire in questo Consiglio Comunale a spiegare esattamente quali sono le intenzioni e poi credo
che si potrà fare un ulteriore passo ma non vedo davvero perché anticipare questa cosa. Mi
auguro che l’Assessore Pacher abbia a cuore questo argomento e che i suoi tempi siano tempi
forse inferiori rispetto all’Assessore Rossi che abbiamo chiesto che venga e non l’ho ancora visto
e sono passati davvero molti mesi. Quindi mi auguro che l’Assessore Pacher venga, ci spieghi e
volevo capire se dopo quella promessa, quell’impegno dell’Assessore il Sindaco aveva preso
contatto o l’Assessore stesso aveva preso contatto con il Sindaco, se c’è una data, se c’è un’idea
di quando pensa di venire a parlare di questo argomento in questo Consiglio Comunale. Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere Bazzanella. Qualcun altro? Se nessun altro si prenota chiudo il
primo intervento. Allora dichiaro chiuso il primo intervento. Siccome la replica deve essere del
Consigliere Modena e del Sindaco… fra l’altro, Sindaco, c’era il Consigliere Bazzanella che le
chiedeva informazioni per quanto riguarda l’eventuale venuta a Riva del Vice Presidente Pacher.
Io invece le rispondo, pensavo già di averlo detto ma forse è sfuggito, che per quanto riguarda
l’Assessore Ugo Rossi sarà il 23 maggio, ha già risposto di si alla lettera del Sindaco, lo avevo
già comunicato lo scorso Consiglio Comunale. Per quanto riguarda Pacher eventualmente il
Sindaco… Consigliere Modena abbiamo chiuso il primo intervento, se voleva aggiungere
qualche cosa visto che è l’estensore della mozione poi do la parola al Sindaco e poi passiamo al
secondo intervento.
Consigliere Modena: Grazie Presidente. Mi viene difficile dire alcune cose che avevo detto in
premessa. Apprezzo moltissimo l’intervento di tutti. È chiaro che siamo qui che parliamo di un
argomento importante, argomento peraltro che abbiamo già trattato più di una volta. Lo spirito
della presentazione del documento di questa sera era collegato a quella data fatidica di marzo
quando è uscita la notizia che nel Piano delle Opere Pubbliche non era previsto il collegamento e
la stampa aveva largamente diffuso delle notizie che sembrava venissero, e mai smentite, dalla
casa madre che diceva che la cosa non si faceva e quindi presentammo questo documento. Lo
presentammo non per ricominciare a discutere sul buco, come lo vogliamo e su queste cose ma
semplicemente io ricordo il concetto finale che esprimo anche in questa occasione, non va molto
lontano da quello che ha detto parzialmente la Bazzanella: che venga qualcuno a dirci si o no.
Ma che venga qualcuno a dirci si o no significa, con tutto il rispetto per tutti gli Assessori, i
Presidenti e i Vice Presidenti, che venga Dellai a dirci si o no perché il Vice Presidente Pacher
rispondendo al Consigliere Civettini in Consiglio Provinciale che chiedeva se si farà o non si farà
ha detto: “La risposta è chiara e secca nel senso che questa interrogazione mi permette di dire in
maniera chiara e secca che il collegamento si fa. La seconda parte della risposta è altrettanto
chiara…” e spiega tutta la storia. Quindi il Vice Presidente Pacher dice si fa. Che poi le parole
non corrispondano agli atti questo è un altro paio di maniche. Allora io dico la presentazione di
questa mozione era quella di dire innanzitutto come ha detto Pasulo prima che questa è una
mozione che è stata presentata uguale, concordata in tre Comuni perché si voleva che i tre
Consigli Comunali dicessero la stessa cosa sull’argomento e la stessa cosa era quella di dire
facciamo un documento, se non volete farlo non lo fate ma la realtà è quella di dire vogliamo
vedere la faccia del Presidente Dellai che ci dice si fa o non si fa. Sono d’accordissimo con
Pellegrini di dire vogliamo fare la riunione a Trento così risparmiamo al Presidente Dellai di
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venire giù e lì troviamo tutti quanti. Benissimo, la facciamo a Trento, andiamo nei Consigli
Comunali, portiamoci le associazioni di categoria, portiamoci chi volete voi. Non mi interessa il
testo della mozione, le parole, il piccolo emendamento, mi interessa che si dica ancora una
volta… mi spiace che sia andato via Zambotti e mi spiace anche l’atteggiamento di Bacchin, cioè
capisco che anch’io sono sfiduciato e dico non ce la vogliono fare questa cosa però state attenti
che stanno aspettando che ci stufiamo perché nel momento in cui noi ci stufiamo non facciamo
altro che il gioco di chi non vuol fare. Allora non dobbiamo dire più che ci prendono in giro,
attenzione, non ce la faranno, dobbiamo continuare a dire che lavoriamo alla cosa fino a quando
non vengono a dirci che non ce la danno. Quel giorno che ci diranno che non ce la danno
vedremo cosa fare, sarà il caso di dire avete ragione o no. Peraltro l’acqua calda, lo stava dicendo
prima Matteotti, non è stata inventata. Vi ricordo che un Presidente della Giunta Provinciale
locale è caduto per altri motivi ma quando si parlava di metropolitana di superficie quindi non è
che l’acqua calda l’abbiamo scoperta oggi ma la metropolitana di superficie come il Metroland
adesso se volete farlo va fatto insieme al resto, non in alternativa. Continuo a dire che non mi
interessa entrare nel merito della questione perché altrimenti ricominciamo e riparliamo di 40
anni di taglia, tira, sposta. Il concetto è che dobbiamo tirar fuori un documento unitario in cui
ribadiamo il desiderio di sentire il Presidente della Giunta Provinciale che venga a dirci qualcosa.
Secondo, Zambotti è andato via ma volevo dirgli che questo non esclude che si possano fare altre
cose perché il Consiglio Comunale fa delle cose, noi cittadini possiamo fare delle altre. Quindi
non escludo che si possa pensare anche… e il popolo di Facebook stia attento perché sta venendo
fuori qualcosa di clamoroso rispetto a questo ma non è il Consiglio Comunale che fa qualcosa di
clamoroso perché il Consiglio Comunale l’unica cosa clamorosa che potrebbe fare è la proposta
di Matteotti di dire metto lì, firmano tutti quanti, andiamo a casa, non può il Consiglio Comunale
fare altre cose clamorose. Allora io dico uno è quello di firmare un documento tutti quanti
insieme e vi prego tutti quanti insieme emendatelo come volete. Due, ognuno faccia poi le cose
clamorose se vuol farle o no, noi probabilmente le faremo e, ripeto, state attenti alle notizie che
verranno fuori per organizzare tutti quelli che vorranno esserci fuori dal Consiglio Comunale.
Terzo, c’è un’altra via che può essere percorsa però anche per percorrere quella via occorre che
tutti quanti siamo compatti, siamo uniti, siamo insieme, che è quella di una petizione popolare.
Abbiamo bisogno ancora una volta di convincere Trento? Okay, noi facciamo la nostra parte per
quelli che sono stati i nostri pochi elettori, gli altri con i loro maggiori elettori, andiamo,
raccogliamo le firme di tutti gli abitanti dell’Alto Garda che vogliono che si faccia questa cosa
qui. Io sono il primo, se volete, a proporre una petizione popolare, peraltro ho anche il testo
pronto se volete però non lo faccio da solo, non serve a niente che Modena tira giù le firme,
occorre che lo facciamo tutti quanti come qualunque cosa che si faccia, occorre che in alcune
cose siamo tutti quanti insieme, senza entrare nel merito del buco di qua, buco di su, buco di giù.
Posso sorridere e dare una pacca sulla spalla condividendo la proposta…
Presidente: Consigliere Modena una replica, non faccia un intervento.
Consigliere Modena: Okay, vado avanti dopo, ha ragione il Presidente. Alla Bazzanella volevo
solo dire una piccola cosa quando parla di ambiente. Tutte le volte che ho parlato credo di aver
sempre detto che il nostro valore è l’ambiente però vorrei invitarla un giorno che viene a
prendere un caffè da me a vedere le foglie delle piante di viale Rovereto.
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Presidente: Prego Sindaco.
Sindaco: Che il traffico di viale Rovereto sia notevole è sicuro. Su questa cosa voglio essere
assolutamente sintetico però voglio anche mettere in ordine tre o quattro cose. Di questa cosa
qualcuno ha scritto che se ne parla da 49 anni, siamo nel 2011, l’autostrada è del 64, nel 2014
scade la concessione, la concessione è cinquantennale. L’autostrada del Brennero è stata costruita
nel 64 infatti si sta discutendo se il rinnovo dal momento della concessione è in scadenza il 2014.
Sono 47 anni, questo è il dato esatto, quindi se si vogliono correggere i 40… Allora si parlava
non dell’arrivo nel basso Sarca ma si sa dove arrivava, si fermava a Loppio la questione. Però il
problema si pone forte negli ultimi 13-14 anni. Ho conservato un lungo carteggio dove il
Presidente della Giunta Provinciale Mario Malossini assieme a Pacheri, ex Presidente
Autostrada, con un articolo mega nel 1988 scrivevano “Non si fa”. Guardate che parlo del 198889, quindi siamo indietro di qualche bell’anno. C’erano ancora i paloni e altre cose. Nel 2002
viene presentata la prima Valutazione di Impatto Ambientale - lo studio è lo stesso, SVS
Engineering – con 4 soluzioni zero. Il Consigliere Matteotti Pietro tende sempre a dire ciò che il
Vice Presidente della Giunta Provinciale di allora disse. In quel momento disse esattamente
questo: attenzione, questa è una soluzione, prendetene una perché altrimenti non ci resta che
l’opzione zero. Ahimè di quelle 4 soluzioni proposte il Consiglio Comunale su proposta dello
stesso Consigliere Matteotti Pietro allora Vice Sindaco ha fatto una proposta per una soluzione
chiamata in quel momento tunnel lungo. È evidente che da quella soluzione all’odierna i tempi si
sono allungati e allungati. Guardate, io l’ho sempre detto, a forza di farlo più lungo facilmente
succede qualcosa di particolare. Io ho anche detto con chiarezza qualche mese fa che al termine
di questa Valutazione di Impatto Ambientale – ho usato la parola “anche senza infingimenti o
traccheggiamenti” e sono stato anche un po’ ripreso per questo – la Provincia dovrebbe riuscire a
dire qualcosa. In questo periodo evidentemente c’è chi sta da una parte e chi dall’altra, non è
rilevante, ne sono passati di Presidenti di Giunte Provinciali, Assessori locali, di maggioranza, di
minoranza, ne sono passati a decine, Consiglieri Comunali che sono diventati Consiglieri
Provinciali. Evidentemente la forza del territorio anche quando ne avevamo 5, 6, 7 Presidenti di
Giunta, Consiglieri di maggioranza e minoranza, non è stata mai così forte e così incisiva. I
Consigli Comunali hanno optato per la soluzione B e il Consigliere Matteotti Pietro ha letto delle
dichiarazioni fatte dal Presidente della Giunta Provinciale Dellai che parrebbe contrastassero con
quelle del Vice Presidente della Giunta Provinciale, però il Consigliere Modena un attimo fa ha
letto le dichiarazioni fatte dal Vice Presidente della Giunta Provinciale in Consiglio Provinciale
rispondendo ad un’interrogazione di Civettini che sono le stesse e identiche parole lette da Pietro
Matteotti fatte dal Presidente il turno precedente in Consiglio Provinciale, cioè negli ultimi due
Consigli Provinciali, una è una risposta a Giovanazzi, una è una risposta a Civettini. Il testo poi
dice altre cose che sono state ampiamente riportate dai giornali. Io adesso non so, i costi non
sono del Comune di Riva ma se un Vice Presidente come il Presidente della Giunta dicono che
viaggia sui 300 milioni, 315 e 350 evidentemente ci sarà qualche motivo. Non c’è sospensione di
procedura di Impatto Ambientale perché le dichiarazioni del Presidente sono identiche a quelle
del Vice Presidente quindi sotto questo profilo c’è ampia coesione rispetto alle dichiarazioni che
vengono fatte perché dice che sono in attesa delle valutazioni rispetto alle osservazioni che sono
state molteplici. Io non so esattamente quanti siano ma evidentemente sono anche corpose.
Consigliere Matteotti, il Comune di Riva ha inviato la mozione, chiuso, finito, non ha fatto
osservazioni ulteriori, quindi non c’è un’osservazione formulata dalla Giunta a meno che qualche
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Assessore o qualche Consigliere non abbia vergato di mano propria un’osservazione di cui non
sono a conoscenza perché l’ha fatta come qualsiasi libero cittadino, però l’Amministrazione ha
inviato unicamente la mozione presentata e approvata da questo Consiglio Comunale e le
dichiarazioni dicono esattamente questo perché le ha lette, le ha, sono le stesse. Ci vorrà del
tempo prima che tutto sia assestato, l’opera va da un range tra i 315 e i 370. È palese che il
profilo finanziario di quest’opera da sola è talmente impegnativa e importante che l’unico modo
per poterla realizzare è di mettere in sequenza una serie di interventi a stralcio, cioè adottare una
soluzione nel suo complesso e poi procedere a lotti successivi in modo tale da poter avere una
pianificazione finanziaria per quest’opera sopportabile anche per il Bilancio provinciale e giù
prosegue dicendo “L’obiettivo quindi è quello di chiudere su questa cosa come abbiamo fatto e
come abbiamo intenzione di fare su quelle situazioni aperte, pochissime peraltro, che da decenni
dividono le comunità alimentando discussioni che non servono a niente se non a radicare
ulteriori piccole fratture” e il modo che abbiamo per venirne ha capo è quello che ha dichiarato.
Quindi le dichiarazioni del Presidente e del Vice Presidente sono identiche, le dichiarazioni che
stanno facendo i vari Assessori che stanno incontrando le Amministrazioni (Olivi, Mellarini, ci
sarà Rossi, eccetera) sono praticamente analoghe. Allora il problema qual è? Per quanto mi
riguarda non essendo io ingegnere ho detto più di una volta che va data una risposta perché non
riusciamo più a sopportare questo tipo di traffico. Io ho votato una mozione e mi attengo a quella
fintanto che qualcuno non me la smentisce sotto i fatti, sotto il profilo tecnico ma è evidente che
una Valutazione di Impatto Ambientale finisce quando c’è la decisione di quella valutazione e
non è detto che sia quella la soluzione che viene approvata perché la valutazione può portare a
delle modificazioni di quell’ipotesi progettuale. Lo stesso Consigliere Modena ha fatto un
passaggio ulteriore che mi pare anche interessante laddove dice che non è una soluzione che
escluda l’altra, cioè non mette come qualche altro Consigliere in discussione un modello di
mobilità. Ci tengo a dirlo, il nostro ruolo dovrebbe essere quello di cercare di traguardare in
avanti di 30-40 anni, capire cosa succede. Nei 30-40 anni o 48 anni precedenti evidentemente
una soluzione che è quella di dare un respiro a questo territorio non è stata trovata e forse si
trova, ma c’è anche un altro modo di fare che è quello di una consapevolezza ed è quello di dire
ogni tanto che viene accettata una proposta che magari viene dalla Giunta Provinciale. Perché a
Cles ce l’hanno? Perché dopo alcune discussioni hanno detto questo è l’impegno finanziario e il
territorio ha detto “va bene, prendiamo questa soluzione”, non hanno continuato a rilanciare su
soluzioni che magari possono essere anche considerate eccessive. Senza entrare nel merito anche
lo stesso Consigliere Modena ha detto che si può procedere anche in parallelo tra un
ragionamento e un altro ragionamento indipendentemente da. La pianificazione della Provincia
Autonoma di Trento compete alla Provincia Autonoma di Trento. Io posso dare delle mie
valutazioni come ha fatto tranquillamente il Consigliere Modena o il Consigliere Matteotti circa
la considerazione di Metroland che anch’io in parte considero magari che non possa rispondere
ma in alcune parti magari può rispondere a un desiderio di mobilità alternativa traguardando noi
oggi a 20, 30, 40 anni in avanti. Questo dovrebbe essere un po’ il nostro compito. Il problema
odierno è duplice e una ragione profonda vi è. Io l’ho detto più di una volta, quella strada ahimè
la faccio spesso, volentieri e troppe volte, comunque vi dico due cose. Il Comune di Torbole sta
procedendo a due piccoli interventi ma che comunque potrebbero dare un sospiro perché ha
presentato un progetto alla Provincia Autonoma di Trento di una terza corsia dalla rotatoria
attuale di Torbole fino alla fine del parcheggio dove ci sono i pullman per intercettare sia le
uscite che ci sono dal parcheggio, per via Strada Granda, per l’ingresso al Comune, la Coop e
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altre cose eliminando due passaggi a livello e permettere di dare un po’ di respiro a quel pezzo di
strada quindi snellendo un po’ quel pezzo. Un altro progetto che ha presentato e che è in fase di
esproprio in questo momento (c’è un piccolo ricorso all’esproprio) è di una rotatoria che è a
monte della chiesetta di Nago, dopo il Cimitero, più o meno all’altezza del distributore, un po’
dopo il distributore, facendo lì una nuova rotatoria che porta anche al nuovo complesso
scolastico, la realizzazione di marciapiedi che da rotatoria a rotatoria non ci sono, quindi
attrezzando un lato con il marciapiede ed è plausibile… sapete che è progettato un parcheggio di
attestamento lungo la rotatoria, quello è in fase di esproprio ed è plausibile perché le richieste sul
semaforo di Nago sono mesi ed anni… il Consigliere Modena prima diceva che aveva sollecitato
addirittura il Sindaco Bertolini a intervenire su quel semaforo ma è plausibile che con la
realizzazione di quell’opera il Comune di Nago – Torbole elimini il semaforo, già adesso lo
spegne qualche volta. Comunque i problemi ci sono e rispetto ad accettare qualche volta qualche
soluzione che possa essere però concreta e reale…io l’ho ribadito due volte, nella Valutazione di
Impatto Ambientale del 2001-2002 in quel periodo la cosa che più mi spaventava non essendo io
un tecnico era questa che diceva che dopo 15 anni, quindi parlava del 2015-2016, il traffico
sarebbe aumentato in porzioni tali da rendere molto difficile il transito tra la Busa e… Alcune
cose sono cambiate, la logistica dell’Arcese è stata spostata, qualcosa di importante è successo
però i volumi di traffico ci sono e sono consistenti. Adesso vengo alla mozione in senso stretto.
Ci sono alcune piccole questioni. Ricordo una cosa. Nel 1999 prima della Valutazione di Impatto
Ambientale questo Consiglio Comunale approvò quasi all’unanimità una mozione che diceva
attenzione che questa strada non sia il collegamento autostradale tra il Veneto e la Lombardia,
attenzione a quello che state facendo perché questo non deve comportare un attraversamento.
Addirittura questo Consiglio Comunale disse questo: “È importante che la nuova viabilità sia
finalizzata al massimo rispetto dell’ambiente, che non diventi un tassello di collegamento veloce
est/ovest tra il Veneto e la Lombardia privilegiando una soluzione adeguata esclusivamente alle
esigenze del basso Sarca, al minor spreco di territorio e al minor spreco di risorse economiche”.
Quindi ci sono alcune cose che in un decennio si possono cambiare anche nelle valutazioni. Io
dico che questa mozione in particolare posso apprezzarne una parte che ritengo addirittura
prioritaria che è quella dei cugini di Arco, Nago – Torbole, forse sono fratelli. Infatti la mozione
ha un incipit molto forte su Nago – Torbole in modo particolare perché Torbole e Nago sono i
punti centrali laddove si dice proprio che dal momento che la comunità di Nago – Torbole è
quella che sta pagando a caro prezzo questo ritardo infrastrutturale questo non si può negare, cioè
è assolutamente vero e lì comunque al di là della questione Metroland o non Metroland è l’unico
paese Torbole che non ha avuto la circonvallazione ed è sacrosanto a questo punto che l’abbia.
Nago – Torbole la mozione l’ha approvata all’unanimità anche perché la sofferenza che ha Nago
- Torbole è maggiore di alcune sofferenze che abbiamo noi e quindi ha fatto anche alcune
modificazioni, però io ritengo che questa mozione qualora servisse appunto perché ne sono
passati di Sindaci, Presidenti, Consiglieri e ognuno ha avuto anche forti responsabilità può avere
un suo senso ma io credo che facilmente la strada intrapresa possa essere quella giusta. Lascio
perdere la soluzione, lo ha detto anche Modena, sui tunnel, quali sono, strade, buchi e altre cose
o addirittura il parallelismo come è stato fatto con Metroland. Qua non si discute se sia
necessario o non sia necessario perché potrà anche rivelarsi una soluzione per un tratto
assolutamente importante. Comunque la prossima settimana ci sarà un incontro alla presenza di
entrambi quegli attori che vi ho detto, del Presidente della Giunta Provinciale e del Vice
Presidente della Giunta Provinciale con gli amministratori locali. Io penso che questo possa
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essere anche un momento importante, ne sono stati fatti molti, può essere un tassello, può essere
un mancato tassello non lo so ma potrebbe essere un passaggio importante per capire la volontà
già espresso peraltro pubblicamente in Consiglio Provinciale magari con qualcosa anche alle
Amministrazioni per comprenderne l’ulteriore proseguo di questa soluzione stradale, sapendo
peraltro che le Amministrazioni hanno fatto alcune altre richieste. In modo particolare io ho
sostenuto con forza il Comune di Arco nel momento in cui ha avanzato su pressione forte
dell’Amministrazione di Riva la richiesta di progettazione e finanziamento del collegamento tra
la cosiddetta circonvallazione di Riva e la circonvallazione di Arco, opera necessaria e
fondamentale altrimenti la circonvallazione di Riva non serve a nulla se non ad alcuni tratti a
collegare la Val di Ledro altrimenti gli effetti non ci sarebbero e non si potrebbero nemmeno
valutare perché se via S. Caterina rimane così com’è oggi e non è possibile allargarla se non c’è
una soluzione su via Cavallo succede un caos in quel punto. Sapete che i cittadini e i turisti la
fanno una volta, la seconda volta cambiano già direzione e ritornano tutti su viale Rovereto.
Penso anche con questi due interventi che ha in animo il Comune di Torbole, uno già in corso di
espropriazione, uno in attesa di finanziamento. Ha fatto una richiesta di finanziamento sul fondo
di riserva e abbiamo dato anche un assenso a che si potesse prelevare dal fondo di riserva per
un’opera assolutamente importante perché quello è un punto nevralgico dove ci sono parecchi
attraversamenti e parecchi innesti che rallentano ulteriormente il traffico. Altri accorgimenti
facilmente dovranno essere presi, non so quali però alcuni esperimenti sono stati fatti, io mi
ricordo alcune possibilità per esempio adottate un paio di anni fa su “Una notte di fiaba”, usare il
viale Rovereto per Torbole a senso unico in uscita in modo tale da smaltire velocemente il
traffico ma forse in alcuni momenti si dovrà valutare se questo dovrà essere adottato. È forse
plausibile ragionare…anche perché sapete che un’ordinanza di questo tipo la fa il commissariato
del governo perché quando incide su più Comuni l’ordinanza viene fatta dal commissariato del
governo incidendo su strade statali, a meno che adesso quella competenza è nelle mani del
Presidente della Giunta Provinciale… si possa ragionare in qualche momento su qualche
soluzione che sia importante perché il traffico fra Riva, Torbole e Nago è assolutamente
impegnativa. Quindi per quanto mi riguarda con queste valutazioni io non avrei personalmente
dubbi sapendo che facilmente forse il progetto che uscirà dalla VIA non sarà quello. Consigliere
Matteotti io non faccio barricate perché se erigessimo ulteriori barricate rispetto magari a una
soluzione che venisse proposta e come in altri territori invece accettata questa volta forse dire la
valutiamo e pensiamo che si possa andare avanti per valutare insieme che cosa però erigere
nuovamente barricate vorrebbe dire forse sì sventolare quella bandierina, quel volantino che ha
presentato il Consigliere De Pascalis dove c’è il tunnel con affianco una croce che è quella della
strada defunta. Questo come forza della comunità che sostiene che un qualche cosa va fatta e va
fatta con assoluta urgenza, io ritengo che sia forte e di forte coesione con il territorio, per quanto
mi riguarda in modo particolare con Nago – Torbole, ho questa forte convinzione. Quindi
indipendentemente dal testo, ci sono alcune modifiche fatte dal Comune di Nago – Torbole ma
interessa in modo particolare il loro territorio, l’unica cosa è che non posso essere d’accordo con
l’emendamento all’ordine del giorno presentato dal Consigliere Frizzi evidentemente. Grazie.
Presidente: Grazie al Sindaco per la replica. Apriamo il dibattito per il secondo intervento. Vi
ricordo che prima di mettere in votazione la mozione voteremo l’ordine del giorno presentato dal
Consigliere Frizzi. Lo ha letto e ve lo rileggerò prima della votazione…. Come previsto dal
Regolamento si vota prima l’ordine del giorno, gli emendamenti e i sub emendamenti e in
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secondo tempo si vota la delibera, in questo caso la mozione. Ha chiesto la parola il Consigliere
Morghen.
Consigliere Morghen: Grazie Presidente. Leggendo questa mozione fatta da 7-8 Consiglieri
sicuramente l’intento è giusto, quello di fare in modo che lo scorrimento e la possibilità di
accedere alla zona dell’autostrada o della stazione dei treni di Rovereto debba essere più veloce
possibile. Noi siamo contrari al fatto che si parli ancora di tunnel Loppio – Linfano e si vada
avanti nel senso che sia Pacher che la Giunta Provinciale ha detto chiaramente che questo tunnel
lungo non s’ha da fare o perché non ci sono i soldi e i costi sono troppo alti o perché hanno forse
messo dentro nel loro cuore questo senso ambientalista di non essere troppo invasivi sul
territorio, però io non lo credo molto, lo vorrei sperare e vorrei in pratica suggerire ancora che
noi ambientalisti l’ultima volta abbiamo votato contro e anche gli ambientalisti del Comune di
Arco hanno votato contro a questa soluzione e abbiamo chiesto che si tenga conto della soluzione
Danzi che sembra quasi un facsimile che si voglia inserire questi mini tunnel che sono meno
invasivi e fanno anche risparmiare soldi.
Sindaco: Comunque non sono proprio mini, un paio sono corposi.
Consigliere Morghen: Io parlo del progetto Danzi. Il costo del tunnel lungo era di circa 180-190
milioni di euro e il progetto Danzi con la ferrovia ha un costo simile, equivalente. Quindi
arriveremo ad avere due piccioni con una fava utilizzando un progetto meno invasivo e forse
anche dalla Provincia accettato perché ha un costo minore rispetto a un tunnel lungo. Io sono
d’accordo con Modena quando diceva che il semaforo di Nago è quello che in questo momento
porta più problemi alla viabilità. Se facessero in modo quelli del Comune di Nago di occludere
l’uscita lì e farli uscire sulla rotatoria a monte del paese penso che sia una soluzione interessante.
Volevo dire che è importante che anche queste forze ecologiste che hanno detto la loro nelle
ultime… forse qualcosina sia entrato, qualche seme sia entrato anche a livello provinciale o per il
risparmio o per un discorso ecologista, spero che possa uscire qualcosa che serve da una parte e
anche dall’altra in modo che il turista che arriva a Riva del Garda non arrivi con un tunnel che si
acceca e non vede nulla ma che veda il lago di Loppio che è stato messo a posto speriamo per
sempre e che veda le bellezze naturali dalla valle di Loppio al basso Sarca. Questo è il nostro
auspicio. Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere Morghen. Ha chiesto la parola il Consigliere Modena.
Consigliere Modena: Mi viene da sorridere perché non posso esimermi da un paio di battute.
Dovevo rispondervi, volevate sapere a chi do la pacca sulla spalla. Ve lo dico dopo. La pacca
sulla spalla la do a Frizzi perché è chiaro che mi verrebbe da dire: che bello, tu chiedi alla Giunta
Provinciale di dimettersi. Va benissimo, lo chiediamo tutti però dovremmo chiedere anche alle
precedenti Giunte Provinciali di dimettersi, no so alle prossime, spero di no. Siccome tutto il
ragionamento che ho fatto stasera è un discorso più che moderato sul quale mi pare che
condivida anche il Sindaco, quello di dire facciamo un passettino alla volta, se vogliamo un’altra
volta chiediamo le dimissioni però stasera cerchiamo di far uscire un documento che sia serio.
Quindi Rocco mi dispiace, in altre occasioni te lo voto ma stasera non mi sento di votarlo, anche
perché se si potesse fare quello che ho chiesto ad inizio di seduta cioè di fare un ordine del
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giorno a parte sì ma che il tuo ordine del giorno vada a modificare questo evidentemente si
vanifica tutto quanto. Morghen ha detto una cosa, vuol prendere due piccioni con una fava.
Quando il Consigliere Matteotti era Assessore io avevo chiesto di catturare i piccioni ma mi
aveva detto “Assolutamente no perché è contro l’ecologia”. Allora mettetevi d’accordo, uno non
voleva, l’altro vuole prendere i piccioni con una sola fava oltretutto. Mettetevi d’accordo.
(INTERVENTI FUORI MICROFONO)
Lei aveva detto che non si dovevano catturare ma si doveva dare la pillola antifecondativa alle
piccione perché non si riproducessero.
Presidente: Le ricordo che aveva detto all’inizio 15 minuti per questa mozione.
Consigliere Modena: Caro Presidente, le ricordo anche che io non ho debordato dai miei tempi
assolutamente. Se poi a qualcuno piace… io rispondo per me, non rispondo per gli altri. Difatti
io chiudo qui per ribadire che nessuno parla di tunnel e mi pare che il Sindaco lo abbia capito
benissimo, ragioneremo di tutto quello che volete voi ma il mio appello è ancora una volta quello
di dire usciamo con un documento unitario. Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere Modena. Ha chiesto la parola il Consigliere De Pascalis.
Consigliere De Pascalis: Siamo alle solite secondo me. Mi sembrava di essere stato molto
chiaro alla fine del mio discorso laddove parlavo di risultato e quindi proprio non essendo un
tecnico e non capendo assolutamente quali siano le soluzioni migliori avevo detto proprio
questo: si dia mandato ma certo e in tempi stabiliti alla Giunta Provinciale che produca qualche
cosa che possa essere soddisfacente. Il discorso del volantino con il tunnel era esemplificativo di
che cosa si voleva evidentemente sottolineare tant’è che il Sindaco nella sua replica mi ha dato
fondamentalmente ragione così come avevo accennato inizialmente quando avevo parlato sia
della Val di Non che della Val di Fiemme e della Val di Fassa laddove esiste qualcosa di
seriamente inteso e che quindi viene prodotto qualcosa che possa soddisfare le esigenze di un
territorio senza che si venga a rilanciare sempre qualche cosa e qualche idea nuova perché
nell’intervento che avevo fatto all’inizio quando lei ha presentato il suo documento
programmatico avevo proprio scritto: “È il modo migliore per far passare ulteriori 30 anni”
quando lei nel suo documento programmatico aveva messo tutto e il contrario di tutto nella
stessa frase. Non gliela rileggo altrimenti perdiamo tempo. Lei dice gli altri hanno capito forse
perché sono probabilmente più pratici, più operativi, hanno maggiori capacità decisionali di noi,
di non rilanciare sempre e comunque qualche cosa. Quello che a me invece sembra e che
comunque invece può essere colto da qualche intervento è che qui si rilancia soltanto in maniera
strumentale perché non si faccia mai arrivare a conclusione l’iter di questo strabenedetto
collegamento. I rilanci che vengono fatti non vengono fatti per migliorare ma perché
ideologicamente strutturati servono soltanto a non far fare niente che è una tecnica che
conosciamo tutti evidentemente quando si vuole strumentalmente interporre qualche paletto alle
cose che vengono richieste e fatte. Quindi questo pericolo noi dobbiamo evitare se abbiamo
veramente a cuore la possibilità che Riva del Garda o l’Alto Garda si sgravi da questa situazione.
Accettiamo quello che è, io dico di ciò che può essere meglio non mi interessa, dell’ambiente
probabilmente ho più cura io di quelli che si riempiono la bocca di ambiente, i figli li abbiamo
tutti e quindi nessuno di noi presume di voler dare ai propri figli un mondo peggiore. Quindi mi
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rimetto a ciò che effettivamente può essere fatto ma che sia quello e non si introducano sempre
nuove ipotesi perché hanno veramente il carattere della strumentalità più becera molte volte.
Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere De Pascalis. Le ricordo che questo suo intervento…poi se il
dispositivo non viene modificato… sa, uno può fare un intervento, dire una cosa che può essere
di buonsenso, che può essere condivisa da molti, poi però si vota il dispositivo. Quindi o il
dispositivo si modifica o alla fin fine rimane all’interno della discussione ma poco di più…
Prego Consigliere Frizzi.
Consigliere Frizzi: È chiaro che mi dispiace ma io non colgo l’invito del Consigliere Modena
per il semplice motivo che non è questione di alzare barricate ma è questione di iniziare la
protesta perché se i tempi della politica sono lunghi oggi a Riva del Garda siamo arrivati
all’abbandono totale. Basta guardare la Provincia come considera questo nostro territorio, basta
vedere il comparto fieristico, non si sa ancora ben chiaro come andrà a finire con tutta la
realizzazione, basta andare a vedere il protocollo d’intesa dove doveva esserci quel famoso
scambio Miralago/Palacongressi, eccetera, non si sa che fine abbia fatto e non si sa più nulla
nemmeno di quello, non sappiamo che fine farà la Miralago, non sappiamo quando e come
partirà il progetto del Palacongressi con il nostro, forse, Teatro Rivano. Queste sono opere
provinciali. La circonvallazione doveva essere finita nel 2008 ed è lì ferma, bloccata. I tempi
della politica. Nel 99 noi abbiamo votato il Piano del Traffico, quel Piano del Traffico lo ritenevo
un ottimo studio, c’erano dei dati che erano importantissimi ed evidentissimi ed erano veramente
fatti bene. Un Piano decisamente non di parte ma fatto con un certo criterio, uno studio
abbastanza dettagliato. Nel 99 si sapeva benissimo, qui abbiamo la particolarità di due stati di
traffico, abbiamo il traffico locale e il traffico per raggiungere Rovereto. Il traffico locale
coinvolge la Busa. Oggi possiamo vedere a che livelli è il traffico locale e anche il traffico per
Rovereto. Il Piano del 99 cosa diceva? Che con l’incremento anno per anno del 3% del traffico
arriveremo nell’arco di 15 anni al congestionamento totale. Difatti sono trascorsi 12 anni e
stiamo arrivando proprio al punto di congestionamento totale. La politica doveva cogliere nel 99
quei dati che noi potevamo tranquillamente leggere, anche un non addetto ai lavori, un non
tecnico. Io non ero un tecnico però era talmente chiaro e talmente evidentemente quello che
sarebbe stato il futuro nell’arco di 15 anni che bisognava assolutamente porre rimedio. Non è
stato posto rimedio nel locale e non è stato posto rimedio per quello che riguarda il collegamento
Rovereto – Riva. Noi abbiamo votato mozioni, inviti, oltretutto nel 99 parallelamente alla
votazione del Piano del Traffico c’era stata quella proposta univoca fatta attraverso una brochure
dal coordinamento imprenditori, albergatori, le tre Amministrazioni di Riva… io mi ricordo
ancora quel libricino di una ventina di pagine con tanto di foto che avrebbe previsto anche una
metropolitana leggera dove si parlava di trenino, di una viabilità per poter raggiungere… quindi
già nel 99. È chiaro, i tempi della politica sono lunghi però questi sono eterni e purtroppo oggi
siamo arrivati veramente allo stato di emergenza perché ogni fine settimana chiunque di noi
ormai ha sotto gli occhi cosa vuol dire, non solo il sabato e la domenica ma anche nella ore
critiche della giornata dal lunedì al venerdì andare a Rovereto inizia a comportare… oltretutto c’è
sempre il rebus del “a che ora arriverò e quanto ci impiegherò”. Siamo arrivati al paradosso che
se dobbiamo accompagnare qualche amico alla stazione dei treni dobbiamo partire un’ora e
mezza prima perché non sappiamo se ci impieghiamo 20 minuti o se ci impieghiamo oltre
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un’ora. Si parla di Metroland ma Metroland è già un concetto vecchio, di Metroland si parlava 10
anni fa. Oggi sento mio fratello che vive a Vancouver che mi descrive il nuovo concetto di
mobilità neanche su rotaia, si tratta di flying train, questo è adesso il nuovo concetto che va di
moda. Quest’opera sta per essere realizzata a Vancouver e lui mi sta descrivendo che non è
assolutamente impattante ma nella costruzione non si tocca nulla, non si tocca la strada, non si
tocca il territorio, è un montaggio tipo Lego che viene fatto. L’assurdità di questa cosa è che la
ditta che sta operando a Vancouver è una ditta italiana, è una ditta di Udine, mentre noi qua
stiamo ancora parlando di Metroland che io ho ancora da capire che tipologia di treno possa
essere. È chiaro che nell’arco di 15 anni la tecnologia va avanti, corre proprio. Quando facevamo
questa discussione portavo come esempio Zurigo essendo la mia seconda casa per un semplice
motivo perché è più o meno come noi, Zurigo è una grande città in cima al lago, ci sono le due
parallele come le nostre Gardesane e loro nell’arco di 20 anni erano messi peggio di noi in
quanto a traffico. Oggi a Zurigo puoi andare in qualsiasi periodo dell’anno, non c’è più traffico.
Questa è la politica. L’ultima volta che sono andato a Zurigo è stato a Pasqua dell’anno scorso,
uscito dall’autostrada c’è proprio una statale tipo la nostra da Rovereto a Riva, di colpo –
nessuno mi aveva avvisato – mi sono trovato in un tunnel e sono uscito a Zurigo. Questo
nell’arco di un anno. Uscendo dal San Gottardo andando verso Zurigo, percorrendo il lago di
Zugo, se andate a vedere le opere, il tunnel, le gallerie protette che sono state fatte nell’arco di 20
anni è una cosa incredibile. Okay, stiamo parlando della Svizzera, infatti quando mi confronto su
piste ciclabili, viabilità, ambiente, non guardo il nostro sud come in questo Consiglio Comunale
spesso si fa ma guardo il nostro nord, guardo il nostro Alto Adige, guardo Austria, guardo
Svizzera, perché i miei modelli di riferimento sono quelli, guardo avanti e non indietro. È chiaro
che il mio ordine del giorno è una provocazione ma siamo arrivati al momento delle
provocazioni, giustamente bisognerebbe anche fare quello che dice Pietro e io concordo, se ci
fosse l’accordo con questo Consiglio Comunale si potrebbe tranquillamente arrivare al punto di
dire: signori è ora e tempo di dare un segnale forte nei confronti della Provincia. Il Consiglio
Comunale di fronte a questa leggerezza nel trattare le questioni rivane si dimette in massa, dopo
di che si può tranquillamente riproporre questa formulazione di coalizione, esattamente così
com’è, potremmo fare anche un patto politico tra di noi insomma. Quindi mi dispiace
sinceramente con Modena di non cogliere l’invito ad uscire con l’ennesima mozione che invita la
Provincia a far sì che arrivino con un progetto esecutivo. No, basta, caro Modena mi dispiace ma
io ne ho piene le scatole di questi politici, di questo modo di fare politica, di dover farci vedere
belli noi per la loro bruttezza, per la loro incapacità noi dobbiamo oggi trovare un’unione, far
vedere che la politica noi riusciamo ad elevarla di fronte al nulla, al vuoto della politica della
Provincia. Abbiamo visto Pacher come ci ha relazionato nell’ultimo Consiglio Comunale che
abbiamo avuto sulla discarica della Maza, quando abbiamo detto che forse è il caso di pensare a
smobilitare quel milione di metri cubi che abbiamo direttamente a contatto con il suolo come mi
ha risposto. Lì mi è venuto un raptus di rabbia perché un Vice Presidente della Provincia che mi
risponde in quel modo… dal momento che io dico non mi sembra giusto mettere un ombrello
sulla discarica e lasciare in eredità ai nostri figli un problema così grande mi è sembrata
veramente assurda la risposta di Pacher nei confronti delle questioni che gli ponevo, è stata
veramente una presa in giro e se adesso mi dovesse tornare Pacher in questo Consiglio Comunale
a rispiegarmi il perché e il per come in quel modo su cosa noi dobbiamo accettare dalla volontà
della Provincia non ci sto più. Questa è la politica della logorazione, ti portano a
un’esasperazione tale che alla fine accetti qualsiasi cosa. Non so se ricordate i primi dibattiti in
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questo Consiglio Comunale, come era accesa la questione da ambientalisti, le proposte che
facevamo, anche le mie provocazioni sui tempi, quando si dice no al tunnel lungo, alle doppie
corsie. C’era un dibattito politico e ognuno si faceva a capo delle proprie opinioni, delle proprie
argomentazioni e c’era un dibattito spontaneo. Adesso firmiamo qualsiasi cosa, qualsiasi
dispositivo, va benissimo il tunnel lungo, vanno benissimo le 10 corsie, va benissimo se è
sormontato da un treno, se c’è un eliporto, va benissimo qualsiasi cosa purché si possa arrivare a
Rovereto nel breve tempo. Ma è chiaro, siamo esasperati, tutti noi siamo esasperati, non c’è una
persona che non sia esasperata della situazione locale anche perché stanno arrivando quei fatidici
15 anni previsti dal Piano del Traffico che prevedevano il congestionamento del traffico locale e
del traffico per Rovereto e difatti ci stiamo lavorando. I tempi di percorrenza arrivano ormai alle
4 ore su viale Rovereto ma non solo, se vogliamo andare ad Arco quotidianamente anche sulle
nostre arterie locali rischiamo di essere chiusi all’interno del traffico. Noi rivani per fortuna
conosciamo le scappatoie, conosciamo le stradine laterali, possiamo eventualmente
tranquillamente fuggire dall’ingorgo ma è chiaro che… Ricordo Patrizio Roversi, quello di
Turisti per caso”, che era venuto anni fa, si parla forse di 13-14-15 anni fa, a presentare mi
sembra il Festival del Circo, dopo di che avevo visto una puntata di “Turisti per caso” era a
Nuova Delhi o a Bombay, non ricordo più, e mentre veniva ripreso e raccontava Bombay chiuso
nel traffico caotico aveva fatto una battuta dicendo “Mi sembra di essere a Riva del Garda in
agosto”. Questo è successo 7-8 anni fa. Di fronte a una lettura di questo tipo non posso
assolutamente oggi dire: signori miei, Assessori provinciali, accettate queste umili volontà del
Consiglio Comunale di Riva. No, signori, si va su con i bastoni, detta molto volgarmente… non
con i bastoni perché non sono assolutamente violento però è ora e tempo non di alzare le
barricate ma di iniziare una sana e civile protesta. Grazie.
Presidente: Ha chiesto la parola il Consigliere Pellegrini.
^^^ Entra il Consigliere Pederzolli: il numero dei presenti sale a 26. ^^^
Consigliere Pellegrini: Io faccio una proposta senza entrare nel merito e riprendere sempre le
solite eterne discussioni che dimostrano che probabilmente chiacchiere ne abbiamo fatte
tantissime: sospendiamo i lavori di questo Consiglio, propongo una convocazione dei capigruppo
nostri, di Arco, di Torbole, per concordare una linea comune da tenere per il prossimo… Ho
finito. Grazie.
Presidente: Ha chiesto la parola il Consigliere Matteotti Paolo.
Consigliere Matteotti Paolo: Potrei dire molte cose politicamente scorrette ma non le dico,
diciamo che sarebbero altri punti di vista. Pensavo prima come sarebbe l’Alto Garda, nel bene e
nel male, se 30 o 40 anni fa avessimo già costruito questa cosa, ognuno di voi potrebbe
immaginarlo. Una delle mozioni che ho votato con più convinzione era quella che diceva
semplicemente che i cittadini dell’Alto Garda hanno bisogno di un raccordo non di tipo
autostradale per noti motivi che, rispettoso dell’ambiente, tendesse a velocizzare il più possibile
il traffico tra Riva e la Val Lagarina, perché ovviamente la strada porta bene ma può anche
portare male, attenzione all’ambiente però fatelo. Certamente se fosse stata fatta una cosa di
questo genere probabilmente la situazione non sarebbe così penalizzante, dico probabilmente
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perché nessuno di noi può dire come andrebbe a finire perché ovviamente lo abbiamo capito, io
ho avuto qualche esperienza come Assessore ma che il traffico è come l’acqua lo abbiamo capito
tutti, la incanalo e da qualche parte si accumula alla fine. Questo ce lo diceva Tiso allora ma lo
abbiamo visto anche a Riva in piccoli lavoretti, sicuramente è così. Quindi dipende da quello che
fai il risultato finale, se fai una cosa di tipo autostradale potresti avere dei problemi, se la fai con
certe caratteristiche magari migliora. La risposta finale è molto importante sul risultato che ci
attendiamo. Non c’è il Sindaco comunque concordo con lui nel dire che le colpe sono non dico
equamente ripartibili e sicuramente c’è stato un periodo in cui la pressione politica di tutti questi
Consiglieri Provinciali poteva sfociare in un risultato ma anche le truppe sono state divise. Io ho
assistito su questi banchi a un continuo rilancio che non ha portato bene, nessuno doveva
continuamente rilanciare “voglio questo e questo”, lo abbiamo visto anche negli ultimi tempi,
abbiamo visto quelli di Loppio, Mori ha rilanciato e ha fatto sì che la somma complessiva di tutti
questi rilanci abbia portato alla consistente cifra di circa 380 milioni di euro se ci mettiamo tutto,
con quella di Torbole. Questo l’ho letto sul giornale, non so se erano balle ma c’era scritto. La
cosa è diventata più complicata di una volta quando se si fosse realizzata quella cosa che era stata
votata senza ulteriori rilancio forse l’avremmo già. Comunque volendo essere propositivi, ho
sentito una buona notizia perché ci curiamo tutti del semaforo di Mori, adesso vediamo tutti il
semaforo di Nago – Torbole. La mia convinzione era quella che il semaforo di Mori fosse stato
lasciato lì apposta per rompere le scatole in modo da provocare la risoluzione del problema. Si fa
spesso e infatti sono riusciti a risolvere parzialmente il problema. Era lì apposta per provocare le
colonne in modo che il politico…
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Presidente: Prego Consigliere Bacchin…
Consigliere Matteotti Paolo: È il mio capogruppo, rispetto le sue considerazioni e quelle di
qualcun altro e quindi non replico. Siamo nello stesso gruppo, cerchiamo di convivere. Detto
questo, anche quello di Nago non credo che sia lì ad arte però visto che comunque dalla
progettazione alla conclusione di una strada anche se ci si mette tutta la buona volontà ci
vogliono dei lustri, quindi in attesa del compimento era meglio provvedere alla risoluzione del
problema del semaforo di Nago. La notizia che apprendo non la conoscevo, spero però che fino
all’anno prossimo questa soluzione, almeno migliorerà qualcosina della lunga colonna che si crea
perché lì ovviamente danno prevalenza alle macchine che attraversano la strada e ai pedoni e
quindi ogni volta che passa uno si inchioda tutto e questa è una dannazione. Per quanto riguarda
la mozione stessa c’è da dire che io cerco di essere positivo e ottimista. Leggendo gli articoli sui
giornali e avendo un’esperienza lunga come voi mi sembra che le cose siano arrivate a un punto
particolare, non siamo alle solite. C’è questa task force a cui si può credere oppure no però,
insomma, sono state dette delle cose a mezzo stampa che sono diverse. Si è detto che se si
accettano certi tipi di impostazione per parti passando prima attraverso i raccordi o le costruzioni
più importanti, se si accetta questo punto di vista la cosa può andare avanti anche perché si
reperiscono man mano le risorse. Quindi io vedo un’evoluzione in positivo del problema, c’è una
consapevolezza e una voglia di risolverlo che non va intralciata. Che cosa voglio dire con
questo? Sicuramente non voto contro, posso anche votarla, però mi tengo un retropensiero, me lo
tengo lì nel senso che aspettiamo, io non voglio che si vada in Consiglio Comunale prima che
finisca il lavoro di questa task force che è stata nominata dai Sindaci. Non lo voglio
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assolutamente perché se c’è la convocazione e la mozione passa io non ci vengo perché deve
essere onestamente finito quel lavoro lì, conosco le persone che lo stanno seguendo che stanno
sentendo tutti i soggetti, hanno un mandato, aspettiamo che finiscano perché non avrebbe senso
andare in Consiglio Comunale tutti insieme a dire questo progetto, che non abbiamo mai
presentato perché ognuno di noi ha un progetto differente… Sentiamo la proposta che viene fuori
e in quel momento i Consiglieri Comunali si possono anche trovare per condividere la proposta
suppongo, perché se a quel punto venisse fuori una proposta ragionevole, e credo che verrà fuori,
e dicessimo ancora una volta no… perché secondo mi ghe se vol na canna de do metri pu alta
oppure la Valutazione di Impatto Ambientale non va bene, che mio fratello ha rifatto bontà sua
per conto suo, però secondo me bisogna lasciarla fare agli esperti. Ho sempre contestato questo
punto di vista, dobbiamo anche pensare che quelli che la fanno non la maneggino per dare delle
risposte preordinate. Non credo, non sarebbe onesto, bisogna anche pensare che i tecnici fanno
anche dei lavori. In sostanza la mozione in realtà non dice niente di nuovo, ne abbiamo già
votate, arriva in un momento particolare dove si stanno dicendo alcune cose e alcuni Assessori
anche provinciali sembrano più impegnati del solito. Ascolteremo gli esiti e credo che a questo
punto la mozione andrà portata nel momento in cui la task force avrà portato delle soluzioni,
delle indicazioni. A questo punto potremo anche agire e prendere delle decisioni. Per quanto
riguarda la proposta di andare con i forconi a Trento lascia un po’ il tempo che trova.
Chiaramente sarebbe il fallimento della politica però lasciamo che questi nuovi soggetti
ragionino in maniera autonoma. Comunque, ripeto, leggendo attentamente quello che c’è sui
giornali penso che la cosa abbia un piglio diverso rispetto al passato. Stiamo attenti anche a
quello che facciamo noialtri.
Presidente: Prima di passare la parola al Consigliere Bacchin siccome il Consigliere Pellegrini
ha formulato una richiesta di sospensione però non ho capito se era una formulazione… perché
ormai si fa fatica a capire chi fa provocazioni, chi fa… Se lei fa questa proposta la dobbiamo
votare. Quindi era una proposta di sospensione? La sospensiva si vota subito. Se uno si oppone si
porta in votazione.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Non mi spieghi sempre il Regolamento che non legge mai e fa sempre interpretazioni come è
stato sempre abituato a fare. Le questioni sospensive fanno votate quindi se c’è una richiesta di
sospensione… Qualcuno si oppone? Personalmente mi oppongo io alla sospensione, voglio la
votazione.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Non ha la parola lei.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Ma sì, è una vergogna, quando le sento fare interventi è lo stesso pensiero che faccio.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Lei si sta inventando una cosa sua. Personalmente mi oppongo alla sospensione, dopo di che la
metto in votazione come previsto dal Regolamento. Ma cosa sta dicendo? Legga qualcosina
prima di parlare che non sa neanche di cosa parla.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Metto in votazione la sospensione. Ero già io contro la sospensione quindi la mettiamo in
votazione. La sospensione è stata richiesta, c’è la possibilità di fare un altro intervento a favore
della sospensione, c’è la possibilità di fare due interventi contrari alla sospensione, poi si vota.
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Personalmente sono contro la sospensione, lo dico chiaro e tondo, sono per arrivare alla fine al
voto se devo dirvi quello che penso io in anticipo. Faccia un intervento contro.
Consigliere Frizzi: Lei non mi deve insegnare niente, il Regolamento lo conosco a memoria.
Qua ci siamo dati per anni delle condotte etiche per questioni di principio che quando un
Consigliere presenta la sua mozione addirittura non è mai stato accettato un emendamento se non
condiviso dal Consigliere, cose che il Regolamento lo vieta e lo concede.
Presidente: Faccia l’intervento contrario.
Consigliere Frizzi: Sto facendo l’intervento contrario per questo motivo, non per un’obiezione
nei confronti del Regolamento, ma semplicemente perché lei doveva dire chiaramente qual era
l’esigenza reale dell’Amministrazione, non cogliere questo escamotage per poter bloccare adesso
perché dovete portare a casa il Bilancio consuntivo.
Presidente: Le ho già detto che personalmente sono contrario alla sospensione, cosa sta dicendo?
Consigliere Frizzi: Ma questo non è corretto.
Presidente: Qualche altro Consigliere vuole intervenire sulla richiesta di sospensione, a favore o
contro? Prego Consigliere Matteotti. Un altro basta perché sono due che intervengono. A favore
c’è già Pellegrini, se nessun altro fa la richiesta a favore non è obbligatoria, è una facoltà.
Qualcun altro? Nessuno che interviene? Prego.
Consigliere Modena: Io volevo solo esprimere due considerazioni. La prima è rivolta al
Consigliere Pellegrini al quale dico che la sua proposta ha un senso ma secondo me ha un senso
dopo aver votato questa, cioè si vota questa e poi si dice ai capigruppo di incontrarsi per decidere
cosa fare dopo. Questo è secondo me il percorso corretto.
Presidente: Condivide Consigliere Pellegrini o vuole continuare? Non facciamo adesso un
dibattito, seguiamo il Regolamento. Se lei vuole proseguire nella richiesta di sospensione metto
in votazione. Personalmente arriverei al voto su questa cosa qua però è una facoltà dei
Consiglieri chiedere la sospensione. Consigliere Pellegrini, prego.
Consigliere Pellegrini: Mantengo la posizione cioè quella di dire che la mozione così com’è va
aggiustata, ma va concordata all’interno di una riunione dei capigruppo nostri, di Arco, di
Torbole. Mantengo questa posizione.
Presidente: Vi prego di verificare i presenti.
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano, ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori, e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 26
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- Consiglieri votanti
n. 26
- voti favorevoli n. 1 (Pellegrini)
contrari n. 17 (Presidente, Pasulo, De Pascalis, Pederzolli, Modena, Morandi, Matteotti
Pietro, Frizzi, Trinchieri Benatti, Benini, Zucchelli, Matteotti Paolo,
Chincarini, Morghen, Daves, Lorenzi, Straffelini)
astenuti n. 8 (Sindaco, Leoni, Bazzanella, Giuliani, Santoni Giovanni, Malossini,
Santoni Gianfranco, Malossini, Bacchin)
IL CONSIGLIO COMUNALE RESPINGE
LA QUESTIONE SOSPENSIVA
Presidente: Proseguiamo la discussione. La parola al Consigliere Bacchin per secondo
intervento.
Consigliere Bacchin: Grazie Presidente. Sono 4 ore ormai che siamo dentro questo tunnel.
Signor Sindaco, chiedo di cambiare l’aula perché la forma c’è e quindi non è ideale parlare di
tunnel dentro un tunnel, non si può andare avanti così. La mozione non vedevo che presentasse
difficoltà invece a quanto pare presenta grosse difficoltà. Chiedo al signor Sindaco, che
senz’altro sarà d’accordo, che forse mancherà qualcosa o da aggiungere o da togliere su questa
mozione ma penso che potendola emendare possiamo benissimo procedere dopo alla votazione
perché è talmente assurdo e miope anche di fronte ai cittadini stare qui tutta una riunione per il
tunnel, perché dobbiamo decidere dopo cosa fare. Quando abbiamo respinto la mozione cosa
facciamo, facciamo un’altra mozione? Quindi dobbiamo anche sapere che dietro c’è della gente
che aspetta le nostre decisioni. Io non vorrei come abbiamo fatto un mese fa che abbiamo
presentato 5 mozioni e sono state tutte e 5 ritirate e buttata via una riunione consiliare. La stampa
che era presente doveva farne grande rilevanza invece non interessava niente. A questo punto
chiedo signor Sindaco di poter emendare la mozione, trovare qualche soluzione e metterla al
voto. Grazie signor Presidente.
Presidente: Grazie Consigliere Bacchin. Ha chiesto la parola il Consigliere Matteotti Pietro.
Consigliere Matteotti Pietro: Noi presentiamo un ordine del giorno e poi faccio l’intervento. È
molto semplice, se non vi va bene il testo lo emendiamo: “Il Consiglio Comunale impegna il
signor Presidente del Consiglio, in alternativa il Sindaco, a convocare i capigruppo dei Consigli
Comunali di Riva, Arco e Torbole in seduta congiunta” per stendere quel protocollo d’intesa di
cui si diceva prima. Questo viene votato prima della mozione, senza sospendere la mozione.
Detto questo, nell’intervento mi ricollego ad alcuni interventi tra cui quello del Consigliere
Matteotti e del signor Sindaco. Il signor Sindaco ha omesso solo una cosa nel suo intervento
secondo me. Quando si è parlato 12 anni fa di tunnel lungo, progetto dell’ing. Tiso, il signor
Sindaco ha dimenticato di dire che sul progetto Tiso le tre Amministrazioni dell’Alto Garda
erano concordi. Quindi che non venga fuori rilancio, non rilancio e balle varie, in quel Consiglio
Comunale si era detto tunnel lungo. Nel presente progetto che è l’impatto ambientale che è
sospeso le tre Amministrazioni dell’Alto Garda hanno detto la stessa cosa a maggioranza, cioè
soluzione B, che in sostanza tanto per tradurre vuol dire ancora tunnel lungo. Quindi è inutile
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adesso che vengano a dirci che noi rilanciamo, noi non rilanciamo niente, chi rilancia sono altri
Comuni. Vi dirò di più, nei famosi articoli che riguardano Mori, tanto per essere chiari e per dire
le cose come stanno, è anche ventilato il discorso che nonostante Mori avesse chiesto e ottenuto a
seconda di quello che ci dice il Vice Presidente della Provincia, a meno che anche questo non sia
un caso di omonimia… ho perso il filo. Nel famoso articolo del Sindaco di Mori che elogia la
Provincia per aver dato l’okay all’intervento della variante di Loppio… vi ricordo che Loppio ha
15 case, basta che le contiate passando dalla strada. La variante di Loppio si tratta di fare un
tunnel di 1 km e mezzo e devono ancora decidere se farlo a monte o a valle dell’abitato,
naturalmente ha un suo impegno finanziario e guarda caso in quell’articolo si dice anche che è
ormai in fase di finanziamento la rotatoria di Loppio. Attenzione, se fanno il tunnel tutti noi
sappiamo che la rotatoria di Loppio non serve a nessuno perché se mi fai il tunnel per bypassare
l’abitato di Loppio, sempre le famose 15 case, a cosa serve la rotatoria per l’innesto con la Val di
Gresta? Serve – così mi dicono, vedremo se sarà così – per fare un centro commerciale
all’altezza della rotatoria. Non se se me l’ha detta il Consigliere Morghen una cosa del genere.
Quindi che non vengano a smenarla tanto, gli hanno finanziato il tunnel, gli fanno una rotatoria
che non serve a nessuno perché una volta che hai fatto il tunnel per arrivare in testa al lago
passando a monte o a valle della rotatoria nessuno di noi sente il bisogno perché il nostro traffico
da e per Rovereto percorre il tunnel, che sia sotto roccia o che sia a vale del Soardi a noi non
interessa. Quindi piano con i rilanci, non è certo il Comune di Riva che chiede i rilanci. Ricordo
che in pubblica assemblea quando è venuto Pacher, però aveva solo mezz’ora di tempo e dopo
doveva andare ad Arco e ci siamo trovati in Comprensorio e gli ho anche detto che di Metroland
è meglio che non ne parla più perché almeno ci togliamo un problema, queste cose gli erano state
dette sia ben chiaro. Mi dà fastidio che il Vice Presidente, sarà un caso di omonimia, quando si
trova a parlare con gli imprenditori dice una cosa, quando si trova con la stampa ne dice un’altra,
quando si trova con il Sindaco di Mori ne dice un’altra sullo stesso argomento perché qua ci sono
le sue dichiarazioni sul notiziario della Provincia, sul libretto che arriva in tutte le case che costa
anche qualcosa di sicuro a chi lo spedisce, “Provincia Informa”, e negli incontri: dice una cosa e
poi mezz’ora dopo in altra sede ne sostiene un’altra opposta in modo da non avere mai qualcuno
che gli dice che non va bene. Mi dà anche fastidio, ma sarà un caso di omonimia, che lo stesso
Vice Presidente della Provincia sia lo stesso personaggio che è venuto qui a parlarci di discarica
dei rifiuti e della Maza. Ricordo cosa ha risposto al Consigliere Morghen, cosa ha risposto al
Consigliere Frizzi e cosa ha risposto a me. È inutile che dica che la Provincia con i 6.400
funzionari che ha non sia in grado di stendere un protocollo d’intesa per verificare se spostare i
rifiuti dalla Maza all’inceneritore di Brescia o portarli in Germania mi costa 100 o mi costa 200 e
ci dica che lui non può sapere quanto costa spostare tutta quella massa. Loro hanno parlato di 1
milione di metri cubi di porcheria che non sanno neanche se è amianto, se sono lavatrici, se sono
resti di scarichi fognari, eccetera, che colano lungo il dirupo che è in argilla, quindi scivolano
nella falda (visto che i Verdi sono in Giunta a Riva e prima o poi ci metteranno piede anche in
quella provinciale). Le navi della Tanzania Pacher le può noleggiare per andare a fare le ferie in
Tanzania, non certo per smenarla a noi sui rifiuti. Detto questo, ho sentito dire prima “lasciamo
lavorare la task force”. Ma voi avete mai sentito parlare della task force sui giornali? Ne hanno
parlato due volte, in un articolo dopo l’insediamento, fatto l’insediamento nella prima riunione…
qua c’è l’Assessore, ci dirà qualcosa… ma no, è segreta la task force quindi nessuno sa niente,
magari fra qualche decennio… perché a me va bene aspettare i lavori della task force ma vorrei
sapere anche i tempi perché un conto è se si pronuncia entro 10 giorni, un conto è se si pronuncia
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fra tre anni e ogni Natale ci spiegano che si stanno occupando anche delle ciclabili. Delle
ciclabili?! La task force doveva occuparsi del tunnel, non delle ciclabili o di altre amenità
chiamate Metroland. A me va bene aspettare ma vorrei sapere le date. Se il ritmo è questo…
finora risulta dai giornali che hanno fatto due riunioni, la prima per l’insediamento, la seconda
per il funerale… Detto questo nessuno ne ha più parlato. La smettano di inventarsi storie, il
progetto al VIA ricordatevi che non lo ha mica presentato Pietro Matteotti. Poi arrivo anche sulla
Valutazione di Impatto Ambientale dell’epoca perché ho qua i dati e vi spiego dove hanno barato
spudoratamente e per caso è lo stesso studio che sta facendo la Valutazione attuale. Sarà un
caso… È la PAT che ha presentato 4 progetti sul collegamento da Loppio all’Alto Garda, non il
progettista incaricato dal Comune di Riva o da quello di Arco, quindi è inutile che adesso dopo
averne presentati 4 ce ne portino altre 4 che devono rifare tutto l’iter con il solito sistema.
Metroland non sarà in contrasto ma è una subordinata, viene dopo, anche perché se aspettate che
arrivi la Valutazione di Impatto Ambientale di Metroland passano altri due anni e Gobbi Frattini
come ha ricordato qualche Consigliere prima prevedeva il collasso nel 2015. Detto questo la
Valutazione di Impatto Ambientale ricordo che faceva vincere il tunnel corto per due punti e
questi due punti erano andati dall’interpretazione che si dava alla tabella costi perché un conto
sono i costi e un conto è come correttamente si fa nelle Valutazioni di Impatto Ambientale e vi
dirò una cosa diversa dal solito: questo rapporto dei costi viene fatto sempre tenendo conto dei
costi/benefici. Con costi/benefici la valutazione di allora del tunnel lungo sarebbe risultata anche
con la tabella della PAT prevalente mentre perdeva per due soli punti su 170 per effetto di una
valutazione diversa del rapporto dei costi. Quindi avevano barato spudoratamente perché l’ordine
dall’alto era fate vincere il tunnel corto, che poi però nessuno voleva. Quindi anche lì hanno
giocato di sponda, non è vero che non c’era l’accordo delle Amministrazioni, è vero che il Vice
Presidente famoso che citavamo prima, colore rosso fuego, aveva dichiarato che o si faceva il
tunnel corto o non si sarebbe fatto nulla e di fatto l’ha spuntata. Ma non è una questione di
rilancio, anche quello era un progetto della Provincia ed era stato anche detto dai Consigli: la
Provincia vuole procedere con il tunnel corto? Lo faccia. Non ha fatto né questo né quell’altro né
niente. Per quanto riguarda la terza corsia su Torbole può essere una soluzione. Secondo me
conoscendo un po’ la zona, signor Sindaco, la terza corsia su Torbole per uscire da Strada
Granda è un palliativo, posso sbagliarmi, perché comunque bisogna che arrivino tutti nella
maledetta rotatoria che tutti sappiamo perché la percorriamo ogni giorno ha le dimensioni della
rotatoria di San Giorgio. La mozione è stata già votata dai Consigli Comunali Consigliere
Pellegrini, per questo a noi va bene il discorso che fa lei ma si ricordi che i Consigli Comunali
hanno già votato. Adesso si tratta di votarla anche noi con tre mesi di ritardo e di fare quella
riunione. Ho già preparato già l’ordine del giorno, anzi se vuole presentarlo lei per me è lo stesso.
Noi non sospendiamo niente, impegna il Sindaco o il Presidente, insomma chi dei due vorrà o
dovrà assumersi in base alle leggi l’onere a convocare i capigruppo degli altri Comuni per
concordare un testo unito che però riprenderà quanto finora è emerso dai documenti ufficiali che
sono quelli che ha citato prima il Sindaco. La mozione noi l’avevamo già approvata. Quel
maledetto semaforo su quella strada che alcuni di voi percorrono ogni giorno all’altezza del
cementificio… sette mesi di semaforo… Ragazzi, è una roba che non sta né in cielo né in terra.
C’erano voluti sei mesi, è vero che il Presidente della Repubblica era Ciampi, che
l’Amministrazione era un’altra, che in Provincia i funzionari si erano presi a cuore il problema,
c’era l’allora commendatore o cavaliere Casagranda e in sei mesi la Provincia di Trento con
imperiosa urgenza, saltando tutti gli appalti, ha realizzato il tunnel da e per Limone e l’ha aperto.
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La frana era di dicembre, è stato aperto da Ciampi a giugno e fra l’altro siccome l’Assessore
Verde era contraria io avevo spuntato di scaricare i sassi al lago, la Verde con le solite amenità
dei Verdi aveva cominciato a dire che i sassi erano inquinanti, quando è stato dimostrato che i
sassi erano gli stessi della dirupa che scende a lago la Provincia bontà sua ha dato l’okay ed è
stato realizzato dalla Casa Rossa alla centrale il Lungolago Brescia o D’Annunzio, chiamatelo
come volete, tanto per essere chiari. Finisco dicendo questo, signor Sindaco: a me non interessa
sapere adesso, dopo sei mesi, dopo un anno, che c’è un impegno della Provincia e c’è una
richiesta dei Sindaci per il raccordo dal palazzetto attuale al Cretaccio, cioè lungo via Cavallo
perché io mi ricordo che di questo impegno si era fatto carico l’allora Assessore Provinciale
Molinari che in una lettera spedita in Provincia, di cui ho copia e sicuramente ne avrà copia
anche lei nel suo carteggio, chiedeva al Presidente Dellai e al Vice Presidente Pinter di
finanziare, di realizzare e di avviare le opere necessarie ad arrivare al Cretaccio, quindi
esattamente quelle di cui parla lei signor Sindaco. Non solo ma siccome aveva discusso con gli
amministratori di Riva gli avevamo suggerito di realizzare anche il ponte sul Sarca perché
abbiamo visto che già il ponte che è stato realizzato per la circonvallazione di Arco aveva
impiegato un anno e mezzo ad essere realizzato perché deve essere gettato in unica soluzione.
Presidente: Consigliere Matteotti la prego di concludere.
Consigliere Matteotti Pietro: Se fanno silenzio riesco a concludere altrimenti non mi concentro.
Quindi da allora non è successo niente, adesso ci spiegano che devono fare le opere del fondo
valle, le facciano ma intanto approvino il progetto e vadano avanti con la progettazione perché il
tunnel anche se è approvato il VIA non parte mica domani mattina, con i tempi che ci sono, con i
funzionari che ci sono, possono passare anni. Vogliono fare via Cavallo? Benissimo. Quando
hanno fatto via Cavallo e sono arrivati al Cretaccio cosa fanno? L’idea è di spedirli giù da
Linfano o spedirli in su da Vignole? Perché dopo si ingolfa lì, cioè se voi fate il fondovalle e non
intervenite almeno con il progetto nell’ottica di avviare l’opera verso Loppio non servirà a
niente. In ogni caso mi ha dato fastidio che in un incontro e credo anche sulla stampa il Sindaco
di Arco avesse dichiarato che la circonvallazione – non se lei signor Sindaco sia d’accordo o
meno, io non sono d’accordo – fino al palazzetto verrà aperta solo dopo che sarà realizzata quella
lungo via Cavallo. Siccome quella è in ritardo di tre anni immaginate cosa succederà nei
prossimi anni.
Presidente: Prego di consegnare l’ordine del giorno perché bisogna che venga scritto e
consegnato, anche perché non ho capito pienamente se è in contrapposizione con la mozione o
no, appena lo leggiamo vediamo. Se nessun altro interviene dichiaro chiusa la discussione,
aspetto l’ordine del giorno, do la replica al Sindaco e poi ricordo che dobbiamo votare l’ordine
del giorno del Consigliere Frizzi chiamato ordine del giorno 1 e l’ordine del giorno del
Consigliere Matteotti chiamato ordine del giorno 2. Prego Sindaco.
Sindaco: Velocemente, il tempo della scritturazione dell’ordine del giorno. Devo sollevare due
questioni. Il Consigliere Matteotti Pietro ha la capacità istrionica tante volte di presentare delle
cose ma… La questione della rotatoria di Loppio in questo momento è uno dei tasselli di
ingolfamento della strada. Non c’è più all’uscita del tunnel, si arriva a Loppio perché il bivio per
la Val di Gresta crea questo. Siccome mi pare che lui stesso abbia detto che nei prossimi 10 anni
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non si vedrà la strada, tunnel lungo o corto o se fossero più corti forse sì qualche anno prima,
quello è un nodo nevralgico come gli altri detti perché se lì ogni macchina che esce dal basso
Sarca e deve svoltare per la Val di Gresta o il contrario crea un altro tappo. Infatti da lì in poi
ormai colonne in direzione nord non ce ne sono quasi più ma fino a quel punto sì al contrario.
Per il resto quella rotatoria è in appalto, cioè dovrebbero essere assegnati i lavori, dovrebbero
partire il prossimo autunno. Questione centro commerciale. Bisogna stare attenti, quella era una
volontà di tutti i Comuni di quell’area nei patti territoriali per la vendita di prodotti tipici voluti
dalla Val di Gresta. Ci fu un grande dibattito nel Comune di Mori su questa cosa qua, ma è una
questione anche di un altro Comune. La VIA doveva essere finita un anno fa: no, la VIA non
doveva essere finita un anno fa, la Valutazione di Impatto Ambientale aveva un termine che è
stato prorogato su richiesta delle Amministrazioni. Due Comuni hanno fatto una richiesta di
proroga, il Comune di Arco e il Comune di Mori, non l’ha fatta il Comune di Riva. Ricordo che i
termini per la presentazione delle osservazioni scadevano a metà di novembre. La VIA è sospesa
nel senso che è sospeso il procedimento – lo hanno dichiarato sia il Presidente della Giunta
Provinciale che il Vice Presidente – in attesa del ricevimento dei pareri sulle numerosissime
osservazioni che sono pervenute. Alcune di queste osservazioni sono di cambio del tracciato,
cioè lo studio che si è aleggiato qua dentro, il Cunex, ha presentato un’osservazione, quindi è una
cosa alla quale deve essere data risposta. Questione lettera dell’Assessore Provinciale Molinari.
La lettera dell’Assessore Provinciale Molinari era fatta in modo tale da predisporre il basso Sarca
in funzione del ricevimento del tunnel. Siamo arrivati a un’ipotesi diversa che non fu mai attuata,
nemmeno lì sostanzialmente è successo qualcosa. Qua la richiesta è diversa, è mettere il
collegamento la circonvallazione di Riva con la circonvallazione di Arco. Altro che tunnel, il
rischio è che ci sia un’implosione della circonvallazione di Riva. Gli ampliamenti sono richiesti
su via Cavallo e anche su via Aldo Moro. Via Cavallo è la trasversale, via Aldo Moro è quella
sulla San Giorgio di collegamento tra la rotatoria attuale nella zona del termine della nostra
circonvallazione e la rotatoria di Arco che dà l’innesto alla circonvallazione.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Scusa, via Sant’Isidoro e via Aldo Moro. Ecco, quelle due vie sono richieste in ampliamento per
permettere il traffico che si congiunga tra la circonvallazione di Riva e la circonvallazione di
Arco. Che dopo possa ricevere o meno il resto è da vedere. La situazione attuale è questa, vi ho
detto delle due opere previste sul territorio di Nago e di Torbole, penso che alcuni passi in avanti
siano stati fatti. Peraltro voglio ricordare un’ultimissima cosa intanto che arriva l’ordine del
giorno. Ha ragione Matteotti, nel 2002 fu votata una mozione sul tunnel lungo/tunnel di base. Il
tunnel di base non era però questo tunnel di base, era un altro tunnel di base. Questo tunnel di
base si è allungato di circa 2 km. È vero che è stato presentato anche dalla Provincia di Trento,
sia le prime soluzioni che le seconde soluzioni. Ricordo che in quel Consiglio Comunale si disse
ampiamente anche allora e si ribadì il concetto detto con la mozione precedente che era quella di
Zambotti, approvata un anno e mezzo prima. A parte il fatto, Consigliere Matteotti, “che si
assegni l’incarico di progettazione esecutiva da completarsi entro il 2002” evidentemente c’era
già una… ma anche lì che non diventasse un tassello di collegamento veloce est/ovest tra il
Veneto e la Lombardia, solo ed esclusivamente per esigenze del basso Sarca e fu bocciato un
emendamento con 13 voti a favore e 13 contrari proposto dagli allora Consiglieri Bombardelli e
Prati perché si chiedeva di aggiungere la soluzione 2 del tunnel di base. Non fu accettato, fu detto
solo tunnel di base perché c’era un motivo preciso. Quell’emendamento fu bocciato da parte
della maggioranza e poi passò il testo che lei propose senza quell’emendamento che era stato
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ricercato. Lei sa benissimo che non era questo tunnel di base qua. Per dire che ci sono delle
differenziazioni che sono anche importanti e che la Provincia è quella che ha progettato le prime
4 soluzioni e le altre 3 che sono adesso, questo è sicuro. La questione evidentemente è anche
quella che alcune nuove questioni si sono poste, alcuni nuovi ragionamenti ci sono, vedremo
quali sono. Dico solo una cosa e la ribadisco perché la dico da sempre: rispetto delle soluzioni
proposte, valutiamole ma arriva il momento di dire che si chiude la partita perché se la partita la
trasciniamo ancora non sappiamo se gli effetti che in quello studio si dicevano e cioè che nel
2015 c’è il collasso lo stiamo già verificando prima, lo stiamo già subendo adesso che siamo nel
2011, quindi soluzioni vanno date e una soluzione o l’altra, tunnel corto o lungo che sia prima di
5-6 anni non lo vedremo comunque. Quindi bisogna stare molto attenti alle varie soluzioni che
andiamo a proporre e a sostenere. Ho chiuso. Comunque io ero a favore del testo della mozione,
sia chiaro.
Presidente: Allora c’è un ordine del giorno che mi sembrava di aver capito, poi ce n’è un altro
scritto dove “Il Consiglio Comunale invita il Sindaco a concordare con tutti gli altri Sindaci”.
(INTERVENTO FUORI MICROFONO)
Quindi questo lo barriamo. Allora Ordine del Giorno 1 e Ordine del Giorno 2. Io vi chiederei di
essere sintetici però se non potete… Adesso mettiamo in votazione l’ordine del giorno n. 1.
Chiaramente una dichiarazione di voto… se vogliamo arrivare a votarlo. Allora “Il Consiglio
Comunale di Riva del Garda, dopo circa 40 anni di attesa, invita la Giunta Provinciale a
dimettersi per non aver saputo dare soluzioni opportune alle ripetute richieste fatte dall’intera
comunità della Busa per migliorare il collegamento Riva – Rovereto”. Questo è l’ordine del
giorno a firma del Consigliere Frizzi. Qualche Consigliere vuol fare una dichiarazione di voto?
C’è una dichiarazione di voto del Consigliere Matteotti Pietro.
Consigliere Matteotti Pietro: Sarò molto breve. Sono assolutamente d’accordo con il
Consigliere Frizzi, sarebbe giusto votare questo ordine del giorno. Non lo voto però, è l’ultima
volta, ha ragione lui.
Presidente: Qualche altro Consigliere? Ha chiesto la parola il Consigliere Bacchin per
dichiarazione di voto.
Consigliere Bacchin: Abbiamo letto quello del Consigliere Frizzi, non abbiamo letto quello del
Consigliere Matteotti. Se sono in contrapposizione capisco che si vota l’uno o l’altro ma se sono
uguali no.
Presidente: Non sono uguali, uno chiede alla Giunta Provinciale di dimettersi, l’ordine del
giorno del Consigliere Matteotti è un’altra cosa, dopo lo leggo.
Sindaco: Per dichiarazione di voto. Evidentemente è difficile proporre qualcosa alla Giunta
Provinciale e andare a chiedere incontri, contestualmente dimettiti ma parliamo. Quindi il mio
voto è contrario.
Presidente: Ha chiesto la parola il Consigliere Frizzi.
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Consigliere Frizzi: È chiaro che giustamente come dice il Sindaco io voterò questo e mi asterrò
al voto successivo perché come vale la motivazione del Sindaco per contro vale la mia. In ogni
caso voglio dire che noi abbiamo la libertà di pensare e di decidere liberamente, non siamo
vincolati da nessuna forma matrimoniale. Io rispetto Pietro, lui rispetta me, non c’è
assolutamente necessità di dover come gruppo votare tutti insieme, siamo di spirito libero.
Presidente: Metto in votazione l’ordine del giorno n. 1 proposto dal Consigliere Frizzi. Prego gli
scrutatori di verificare i Consiglieri presenti in aula.
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano, ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori, e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 26
- Consiglieri votanti n. 26
- voti favorevoli n. 1 (Frizzi)
contrari
n. 17 (Sindaco, Presidente, Bazzanella, Giuliani, Santoni Giovanni, Straffelini,
Lorenzi, Daves, Chincarini, Matteotti Paolo, Santoni Gianfranco,
Zucchelli, Malossini, Benini Matteo, Modena, Pederzolli, Bacchin)
astenuti n. 8 (Leoni, Pasulo, De Pascalis, Morandi, Trinchieri Benatti, Matteotti Pietro,
Morghen, Pellegrini)
IL CONSIGLIO COMUNALE RESPINGE L'ODG
PRESENTATO DAL CONSIGLIERE FRIZZI
Presidente: Il Consiglio respinge l’ordine del giorno proposto dal Consigliere Frizzi con 1 voto
favorevole, 17 contrari, 8 astenuti. Metto in votazione l’ordine del giorno… Sostanzialmente lei
vorrebbe con quest’ordine del giorno che questa eventuale riunione serva a preparare il
documento unitario? Okay. Ordine del giorno proposto dal Consigliere Matteotti Pietro:
“Impegna il Presidente a convocare i capigruppo dei Consigli Comunali di Riva del Garda,
Arco e Nago – Torbole per concordare un testo unitario che verrà votato dai tre Consigli
Comunali”. Logicamente qualora possa essere il Presidente del Consiglio Comunale di Riva è
chiaro che il Presidente del Consiglio Comunale di Riva al massimo può concordare con gli altri
Presidenti. È sottinteso? Quindi “Impegna il Presidente, d’intesa con gli altri Presidenti, a
convocare i capigruppo dei Consigli Comunali di Riva, Arco e Nago – Torbole per concordare
un testo unitario che verrà votato dai tre Consigli Comunali”. Il Consiglio Comunale di Nago –
Torbole non ha un Presidente perché è sotto i 5 mila abitanti però è il Sindaco che fa la funzione
di Presidente del Consiglio Comunale quindi diciamo che alla fin fine… poi abbiamo detto che
questa è così formulata, qualora non fosse competenza del Presidente del Consiglio Comunale
sarà… Consigliere Matteotti, c’è da aggiungere Riva del Garda, glielo metto io?
Consigliere Matteotti Pietro: Si.
Presidente: Per dichiarazione di voto Consigliere Matteotti prego.
Verbale 28. 04. 11
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Consigliere Matteotti Pietro: Questo ordine del giorno riprende quello che ha detto il
Consigliere Pellegrini. Per guadagnare tempo su questi Consigli che poi dovrebbero ritrovarsi su
un documento il documento viene steso in questa riunione dei capigruppo, quel documento che
poi dovrebbe essere discusso con la mozione.
Presidente: La parola al Consigliere Modena.
Consigliere Modena: Volevo dire la stessa cosa, per dire che poi era quello che voleva
Pellegrini.
Presidente: Ha chiesto la parola il Consigliere Frizzi.
Consigliere Frizzi: Una comunicazione veloce. Quella comunicazione la può fare
tranquillamente Pietro Matteotti perché io non votandola come capogruppo non andrò a quella
riunione di capigruppo per formulare il testo. È da votare, piuttosto che andare in un Consiglio
Comunale congiunto e formulare all’interno il testo prevedo veramente un’impresa molto
difficile. Giustamente è molto meglio convocare i capigruppo per elaborare il testo e dopo
eventualmente andare nei Consigli Comunali. Questo ordine del giorno ha la funzione di
snellimento del Consiglio Comunale dopo. Non lo voto ma condivido la proposta.
Presidente: Chiaramente qualora venga votata la manderò ai capigruppo, poi penseranno i
capigruppo a individuare chi vogliono per mandarli all’eventuale riunione dei capigruppo. Ha
chiesto la parola per dichiarazione di voto il Consigliere Pellegrini.
Consigliere Pellegrini: Voterò l’ordine del giorno perché evidentemente riprende un po’ la mia
proposta. Non voterò invece la mozione dopo, così anticipo subito il voto. Grazie.
Presidente: Nessun altro? Allora metto in votazione l’ordine del giorno n. 2 proposto dal
Consigliere Pietro Matteotti. Prego gli scrutatori di verificare i presenti.
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano, ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori, e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 26
- Consiglieri votanti n. 26
-
voti favorevoli n. 19 (Sindaco, Pellegrini, Giuliani, Santoni Giovanni, Straffelini, Lorenzi,
Daves, Santoni Gianfranco, Zucchelli, Malossini, Benini Matteo,
Trinchieri Benatti, Matteotti Pietro, Morandi, Modena, Pederzolli, De
Pascalis, Pasulo, Bacchin)
contrari n. 3 (Leoni, Morghen, Chincarini)
astenuti
n. 4 (Presidente, Bazzanella, Matteotti Paolo, Frizzi)
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IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA
L'ORDINE DEL GIORNO PRESENTATO
DAL CONSIGLIERE MATTEOTTI PIETRO
Presidente: Passiamo alla mozione. Vi ricordo il dispositivo: “Il Consiglio Comunale di Riva
del Garda invita il Sindaco a concordare con tutti gli altri Sindaci dell’Alto Garda la
convocazione in seduta congiunta di tutti i Consigli Comunali per votare un documento unitario
che pretenda l’immediato avvio della progettazione esecutiva e dei lavori di costruzione del
tunnel Loppio – Linfano e della circonvallazione di Torbole”. Per dichiarazione di voto il
Consigliere Frizzi.
Consigliere Frizzi: Colgo l’occasione per scusarmi del mio comportamento di prima, non
volevo scagliarmi contro il Consigliere Pellegrini ma semplicemente se passava quella cosa lì si
creava un precedente veramente pericoloso per il Consiglio Comunale.
Presidente: Consigliere Frizzi se vuole poi ci chiariamo, non vorrei dilungarmi. Comunque le
consiglio di leggere l’art. 34.
Consigliere Frizzi: Non è questione di Regolamento l’ho già detto prima, mi piacerebbe che il
Presidente dal momento che interpreta anche il Regolamento ogni tanto uscisse dal Regolamento
e dal punto di vista politico tutelasse le minoranze in questo caso e i Consiglieri Comunali
soprattutto.
Presidente: Non è che il Regolamento posso applicarlo per tutelare, il Regolamento si applica e
basta.
Consigliere Frizzi: Il Presidente può anche invitare, è chiaro che uno può anche essere ostinato
nel formulare la cosa, però un invito…
Presidente: Le ricordo, sempre a Regolamento, che siamo in dichiarazione di voto.
Consigliere Frizzi: Come l’invito che fa lei quando richiama Pietro Matteotti perché trasborda
dalle cose che per Regolamento non c’è scritto…
Presidente: Siamo in dichiarazione di voto e facciamo un altro intervento….
Consigliere Frizzi: …però anche quello lì non c’è scritto, noi abbiamo 60 minuti di tempo per
relazionare e possiamo relazionare come vogliamo. Non c’è scritto che dobbiamo per forza di
cose attenerci.
Presidente: Prego Consigliere Bacchin.
Consigliere Bacchin: La mozione penso che sia un rafforzativo a quello che abbiamo appena
votato. Anche se io non l’ho firmata adesso l’ho guardata bene, sarebbe un in incarico che si dà
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al Sindaco di collegarsi con gli altri Sindaci sempre per lo stesso motivo. Quindi voterò a favore.
Grazie.
Presidente: Grazie Consigliere Bacchin. Qualche altro Consigliere per dichiarazione di voto?
Nessuno? Allora metto in votazione la mozione n. 46.
^^^ Esce la Consigliera Bazzanella: il numero dei presenti scende a 25. ^^^
Constatato che nessun altro Consigliere prende la parola, il Presidente
dichiara chiusa la discussione e mette in votazione la mozione.
Ritenuto di non avere nulla da eccepire, modificare o integrare rispetto al
al documento come sopra riportato;
A seguito di votazione palesemente espressa per alzata di mano, ed il cui
esito è proclamato dal Presidente con l’assistenza degli scrutatori, e che ha conseguito il seguente
risultato:
- Consiglieri presenti n. 25
- Consiglieri votanti n. 25
- voti favorevoli n. 19 (Sindaco, Presidente, Giuliani, Santoni Giovanni, Straffelini, Lorenzi,
Daves, Santoni Gianfranco, Zucchelli, Malossini, Benini Matteo,
Trinchieri Benatti, Matteotti Pietro, Morandi, Modena, Pederzolli, De
Pascalis, Pasulo, Bacchin)
contrari
n. 4 (Leoni, Pellegrini, Morghen, Chincarini)
astenuti
n. 2 (Matteotti Paolo, Frizzi)
IL CONSIGLIO COMUNALE APPROVA LA MOZIONE N. 46
PRESENTATA DAL CONSIGLIERE MODENA + 7 CONSIGLIERI
Presidente: Purtroppo quella che era la mia preoccupazione si è avverata, cioè siamo riusciti a
trattare in 5 ore una mozione. A questo punto vi prego di leggere l’art. 34 per quanto riguarda le
sospensive e poi vi comunico che ho intenzione di convocare un Consiglio Comunale in base
all’art. 44, il giorno adesso lo valuterò con il Sindaco. Buonanotte.
^^^^^^^^^^
Sono le ore 22.50. La seduta è chiusa.
^^^^^^^^^^
IL PRESIDENTE
f.to Massimo Accorsi
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to Lorenza Moresco
sr.
Verbale 28. 04. 11
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50
Il Segretario Generale del Comune di Riva del Garda
certifica
che il presente verbale è stato approvato con deliberazione del Consiglio comunale n. 84 dd.
24.10.2011 senza rettifiche.
IL SEGRETARIO GENERALE
f.to dott.ssa Lorenza Moresco
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