INCONTRI E SCAMBI NEL NOME DI SAN VITO Il pellegrinaggio di Ossanesga di Valbrembo (Bergamo) al Santuario di Nole La parrocchia dei Santi Vito e Modesto di Ossanesga di Vallebrembo si è recata in pellegrinaggio al Santuario di Nole, guidata dal parroco don Vanni Foiadelli. Di primo mattino un pullman di parrocchiani è giunto per celebrare l’Eucarestia. Il parroco sta lavorando da alcuni anni per far conoscere ai suoi parrocchiani la figura di San Vito, che quasi era stato dimenticato nel paese. Attraverso il ripristino della festa, i pellegrinaggi, la preghiera si sta compiendo un cammino di riscoperta delle proprie radici. Ossanesga è un antico comune accorpato a Scano nel 1928 con il nome di Valbrembo. Il paese ha circa 3400 abitanti, si trova a pochi chilometri da Bergamo. La Chiesa: La parrocchia di San Vito è una delle due del paese. Il pellegrinaggio a Nole è stata l’occasione per i valbrembesi di riscoprire il loro legame con il Santo patrono e scoprire anche la realtà del Coordinamento Nazionale dei Paesi di San Vito. In quei momenti di intensa devozione il parroco ha lanciato l’idea di realizzare per la chiesa parrocchiale una statua del Santo. LAVORI DI SISTEMAZIONE ESTERNA ED INTERNA Svolti nei mesi passati alcuni lavori di manutenzione nel giardino e in sacrestia Santuario di San Vito Apertura tutte le domeniche da metà aprile a fine settembre dalle ore 15.30 alle ore 18.30 Ore 17.00: Recita del S. Rosario I lavori di sistemazione non si sono interrotti grazie alla disponibilità di volontari e offerenti. La ditta Tortonese ha offerto il legno e la ditta Talin la vernice per la realizzazione di uno steccato all’interno del giardino della casa del custode per delimitare il percorso alla zona dei bagni per il pubblico. La pazienza di Vincenzo Beria con l’aiuto di altri soci dell’Abbadia hanno poi fatto il resto, offrendo un tocco di bellezza nel giardino interno. L’Amministrazione Comunale ha deciso di sostituire le panchine del piazzale ormai rovinate dall’usura del tempo e dai vandali; volontari dell’Abbadia han- no spesso lavorato per la manutenzione continua delle panchine del piazzale, ma ora erano proprio malridotte. Grazie all’impegno del Sindaco e dell’assessore Crosetto, l’Amministrazione ha deliberato il contributo per l’acquisto delle nuove panchine, in linea con quelle già posizionate nei parchi gioco del resto del paese, e per dare una linea uniforme al piazzale che aveva addirittura cinque tipi di sedute, dalla pietra al cemento, al legno, ecc. In attesa di dare una sistemazione definitiva a tutto il piazzale il posizionamento delle nuove panchine offre sicuramente una nuova immagine più ordinata al luogo e per questo ringraziamo la disponibilità dell’Ammini- strazione, considerato che il piazzale è sempre più meta dei ciclisti, pensionati e giovani. L’augurio è che il vandalismo si riduca. Particolare apprezzamento poi va anche nella scelta del prodotto per la sua funzione sociale. Le panchine sono realizzate dai Laboratori del Gruppo Abele che come è noto si occupa di recupero dalla tossicodipendenza. Anche la sacrestia ha visto notevoli miglioramenti: dalla tinteggiatura delle pareti alla sistemazione dei davanzali e al restauro dei mobili. Si ringraziano Silvano Mano e Fabrizio, Umberto Giobbia e Claudio Aimone Bonanima per il prezioso lavoro. pag. 2 • La Via di San Vito parte da Oropa pag. 2 • Il Santuario di Nole: una cella benedettina nel Medioevo pag. 3 • La nuova immaginetta di San Vito pag. 3 • Il busto di Padre Picco all’altare della Madonna d’Oropa pag. 3 • Ricordo di Giuseppe Nepote • Incontri e scambi nel nome di San Vito pag. 3 pag. 4 pag. 4 La Chiesa Parrocchiale di Nole dopo il crollo; immagini dell’evento e dei lavori svolti La mostra sarà inaugurata venerdi’ 13 giugno alle ore 21,30. Rimarrà aperta sabato 14 e domenica 15 dalle ore 9 alle ore 23 • Meeting: un’esperienza di amicizia • Lavori di sistemazione MOSTRA FOTOGRAFICA “RICORDANDO L’EVENTO” 50 immagini per raccontare la storia di un evento . . . . . . una storia di dolore, di amarezza, di speranza, di progetti e di rinascita . . . A 18 mesi dal crollo riviviamo in un percorso fotografico i fatti piu’ importanti di questa nostra storia. SOMMARIO A SAN VITO PER CELEBRARE LA VITA La festa di quest’anno: segni di vita e di speranza sotto l’intercessione del Santo Ce lo dice lo stesso nome, Vito: da sempre legato nella tradizione alla vita. Una vita, la sua, donata fin da giovane con il suo martirio, testimonianza in un Dio in cui credeva. Una vita, quella di Cristo, che il Santo ha annunciato con le sue parole e le sue azioni a tutti quelli che incontrava. Una vita, quella di ognuno di noi oggi, che ha bisogno sempre più di trovare un senso, di essere difesa, di essere proclamata. Per questo il tema centrale della prossima festa è la vita: perchè vogliamo affidare al Santo compatrono di Nole ogni nostra esistenza e mettere sotto la sua protezione tutte quelle vite che in ogni momento rischiano di essere violate. La cappella dei quadri votivi ci ricorda che è lunga tradizione affidare le vite dei nostri cari, magari in pericolo, a San Vito. Tanti quadretti stanno lì a dirci che il Santo è veramente intervenuto per noi; e tanti fiocchi portati da neo-genitori dimostrano che ancora oggi i bambini vengono messi nelle mani di San Vito. Quest’anno in modo particolare si vuole celebrare questa vita: la preghiera della novena ci porta a conoscenza di alcune forme di esistenza, che viene donata, offerta e consacrata. Gli artisti, nelle loro tende, ci presentano bambini festosi e madri gioiose di aver avuto questo compito così importante, quello di donare la vita. La comunità nolese, da più di un anno a questa parte, sta vivendo un periodo di prova: il crollo della torre campanaria e la conseguente inagibilità della Chiesa hanno lasciato un vuoto nel cuore dei fedeli. Ma da questo fatto sono scaturiti nuovi segni di rinascita, di vita che c’è e si sente nei cuori e sui volti. Per questo si vuole richiamare alla mente quei momenti difficili, con l’esposizione della mostra fotografica che passa in rassegna alcuni scorci insoliti ma che non dimentica una possibilità di ricostruzione. Per questo si vuole affidare anche a San Vito il lavoro di riedificazione e restauro della chiesa iniziato da pochi mesi: riprendendo l’antica tradizione, quest’anno la processione ha il suo inizio di fronte alla chiesa e raggiunge il Santuario per far sì che questa sia una vera e propria rinascita della chiesa e della comunità nolese. Ma San Vito ci vuole anche mostrare un’altra Vita: quella offerta da Cristo nel sacrificio della croce e nel Pane spezzato. Ed è quello che riviviamo con i momenti di adorazione preparati dai gruppi giovani e con la celebrazione eucaristica, culmine dell’offerta della Vita di Dio. IMMAGINI E MEMORIE DELLA FESTA DEL SANTO Santuario di San Vito Strada San Vito Segreteria Fede e tradizione si susseguono ogni anno al Santuario di San Vito. A seguito di una collaudata esperienza, la festa di San Vito dello scorso anno ha visto intrecciarsi liturgie e devozione popolare, giochi e momenti conviviali, serate culturali e mostre artistiche. I festeggiamenti sono stati l’occasione per ritrovarsi insieme nel nome di San Piazza Vittorio Emanuele, 18 Tel. 0119298644 Fax. 0119298655 e-mail [email protected] [email protected] Sito internet www.sanvitonole.it Vito e condividere quella che da decenni è la fede dei nolesi verso questo Santo; momenti di allegria e di incontro per ritrovare comunione e dialogo tra i numerosi fedeli che sono accorsi per celebrare e ammirare questo Santo così vicino a noi e a Dio. San Vito Italia giugno 2008 MEETING: UN’ESPERIENZA DI AMICIZIA I Paesi di San Vito Italia a Bagnolo San Vito per il X incontro nazionale Serata di presentazione delle delegazioni I delegati riuniti per i lavori del Meeting I gonfaloni dei Paesi di fronte alla Chiesa I gonfaloni dei Paesi di fronte alla Chiesa Nei giorni dal 25 al 27 Aprile 2008 si è svolto il 10° Meeting annuale dei paesi di San Vito. L’incontro si è tenuto a Bagnolo San Vito in provincia di Mantova uno dei paesi che fanno parte del Coordinamento Nazionale. Naturalmente anche Nole era presente con le proprie delegazioni in rappresentanza del Comune, della Parrocchia e dell’Abbadia di San Vito. Partecipare al Meeting significa vivere un’esperienza di amicizia e condivisione con altre realtà provenienti da tutta la Penisola che hanno in comune la devozione a San Vito venerato come Patrono o Protettore. Non è solo l’aspetto religioso a fare da base comune ma anche il bisogno di scambiare con altri paesi e città esperienze, tradizioni, tipicità da mettere in comune per arricchirsi a vicenda. Ecco quindi che sono chiamati ad intervenire oltre a Comuni e Parrocchie anche Associazioni e Pro Loco ossia tutti coloro che concretamente nelle varie località sono coinvolti nell’organizzazione di feste sagre e promozione del culto al Santo. L’ospitalità si nota sin dal primo momento di incontro, ossia nella prima serata quando vi è la presentazione delle delegazioni. Non è una fredda lista di Paesi e persone presenti ma una calda accoglienza da parte della cittadina ospitante che omaggia con prodotti e cibi tipici della propria terra chi ha fatto tanta strada per essere presente. Allo stesso tempo anche i vari delegati ricambiano portando in dono pubblicazioni o prodotti delle loro realtà di provenienza e si crea quindi uno scambio concreto non solo di cose ma anche di cultura e di esperienze diverse. L’accoglienza da parte di Bagnolo San Vito è veramente stata calorosa e oltre a lambrusco e grana padano le varie rappresentanze sono state omaggiate anche con delle tipiche ceramiche mantovane. Il Meeting è poi proseguito con le riunioni del Coordinamento nelle quali i respon- sabili hanno discusso il raggiungimento degli obiettivi fissati l’anno precedente e di quelli da porsi per il futuro. Anche durante i dibatti l’aspetto che emerge non è quello della contrapposizione ma quello della crescita comune a vantaggio di tutti. I momenti di amicizia e conoscenza fraterna più espliciti si sono svolti però sempre attorno ad un tavolo che non è naturalmente quello delle riunioni. Pranzi e cene fatti in compagnia sono veramente occasioni di incontro ed allegria. La dimensione religiosa però non può certamente avere un ruolo di secondo piano e quindi il sabato sera si è svolto come da tradizione il corteo verso la chiesa parrocchiale, l’accensione del cero a San Vito e la preghiera comune. E’ suggestivo vedere vicini gonfaloni siciliani e veneti, piemontesi e pugliesi e bello è stato anche il concerto offerto dalla corale di Bagnolo a tutti i presenti. La Messa domenicale e il pranzo conclusivo con il saluto di tutti i delegati hanno chiuso nel modo migliore questa decima edizione del Meeting che ancora una volta si è dimostrato occasione di incontro per scoprire le bellezze e ricchezze culturali di cui è costellata la nostra Penisola. Carlo Tortonese Notizie da... San Vito IL SANTUARIO DI NOLE: UNA CELLA BENEDETTINA NEL MEDIOEVO Un’interessante ipotesi di lavoro per gli storici: spiegherebbe anche la presenza del possente pilone nei pressi della Stura. Fino a pochi mesi fa’ con fatica si riusciva a documentare la presenza del culto a San Vito a Nole a metà del 1500 anche se quasi con certezza l’affresco è precedente. Una recente indagine fatta su tutto il territorio nazionale ricollega in modo profondo il legame tra la presenza dei benedettini, i Longobardi e San Vito. Il trinomio è ormai accertato da decine di casi in tutta la penisola. E’ curioso che il culto più antico sia legato a ciò. Andando indietro nel tempo si scopre che il territorio nolese era appartenuto fino al 1034 all’Abbazia di Nonantola, notissimo centro benedettino fondato dal Friulano Anselmo. Da un atto del 4 luglio 1034 risulta che l’abate Ro- SAN VITO ITALIA APRE LE PORTE Da quest’anno la possibilità per tutti i sanvitesi di associarsi come membri L’Associazione San Vito Italia apre le porte alle persone fisiche. Oltre alle adesioni dei Comuni, delle Parrocchie, delle Associazioni e Pro Loco, nell’ultimo meeting nazionale si è sentita la necessità di molte persone di poter essere parte attiva dell’Associazione. E’ stato stabilito, dunque, che ogni “sanvitese” che voglia contribuire alla diffusione del culto di San Vito in Italia, attraver- arte e cultura so varie attività, quali scambi di materiale informativo, religioso e culturale, e turistico, possa associarsi versando una quota di € 30. Per ulteriori informazioni contattare la Segreteria Nazionale dei Paesi di San Vito che ha sede in Piazza Vittorio Emanuele, 18; tel. 0119298644, e-mail [email protected]. CITTADINANZA ONORARIA dolfo di S. Silvestro di Nonantola cedette molte terre che la sua abbazia possedeva in Piemonte tra le quali Nole, Germagnano e Val di Mathi “ai fratelli Guido e Alberto conti e Riprando chirico (Guasco)” (Don Castagneri “Nole Canavese e dintorni”). Tale scoperta spiegherebbe il perché della abbondante presenza di centri devozionali a San Vito nelle Valli di Lanzo. I benedettini in valle hanno avuto una grande presenza, proprio a partire dal centro valle (Mathi) ove avevano un priorato e numerose celle a Balangero, Ceres, Chialamberto, Cantoira, ecc. A Grosso esisteva nel 1653 una Cappella dedicata a San Vito ed ancora oggi il Santo è raffigurato in primo piano nella bella pala d’altare della Chiesa parrocchiale di San Lorenzo e Stefano. Dunque il Santuario nolese non ha dato il via alla devozione al Santo nel 1400, ma è il luogo che ne ha più conservato la memoria e l’ha trasmessa. Ha raccolto il testimone di tutta questa grande diffusione nella valle. Il pilone del Santuario, resto di una cella? Le celle benedettine erano sempre strutture molto piccole, spesso piccoli eremi per il ritiro. I monaci facevano vita comune nei priorati e disseminavano il territorio circostante di questi romitori. “Questo termine, ha inoltre il significato di chiesuola campestre, tenuta aperta al culto da uno o più monaci staccati da un monastero o abazia”. Tratto da D. Nicolao Martino Cuniberti “I Monasteri del Piemonte” Ed. Bigliardi, Chieri, 1970, (pag. 11). L’iconografia di San Vito in zona Una caratteristica che incuriosiva gli amici sanvitesi di altre zone italiane era il modo di raffigurare San Vito a Nole (tunica e mantello). Anche in questo elemento vi sono riscontri in altri luoghi delle valli, anche a Viù, e ad Ala – Pian Belfè è raffigurato nello stesso modo ed anche nella chiesa di Grosso. Tale raffigurazione fa pensare che i monaci abbiano identificato il Santo come uno di loro, quasi per essere più incisivi nell’evangelizzare il popolo longobardo. NUOVA IMMAGINETTA DEL SANTO Nella serata del tradizionale scambio dei doni dei Paesi di San Vito, durante il X Meeting a Bagnolo, è stata conferita al prof. Aniceto Bello la cittadinanza onoraria di San Vito Lo Capo. Il Sindaco, Giuseppe Peraino, ha motivato così questa onorificenza: “Aniceto, nella veste di Segretario dell’Associazione, è diventato instancabile promotore dell’iniziativa sanvitese, ed ha visitato i Paesi di San Vito, sparsi in tutta la Penisola, diffondendo gli ideali del Coordinamento, che è ormai conosciuto in un centinaio di Comuni, e contribuendo ad avvicinare realtà geograficamente distanti”. La tela di San Vito realizzata da Giovanni Carlo Rocca si distanzia dall’iconografia tradizionale sia di Nole che di altri paesi. L’autore pur mantenendo alcuni tratti identificativi dell’iconografia tradizionale come la palma (simbolo del martirio) e il cane, molto raffigurato nei quadri e nelle statue del sud Italia, ha voluto cogliere il Santo nell’atto estremo del dono di sè con il martirio, il braccio alzato come per invocare da Dio la forza di essere fedele fino in fondo nel dono della sua vita. E’ stata realizzata una nuova immaginetta che raffigura l’opera e che è disponibile presso il banco dei ricordi del Santuario. LA VIA DI SAN VITO PARTE DA OROPA L’abbadia di Nole presente alla Borsa internazionale del Turismo devozionale e culturale La Regione Piemonte - Settore parchi ed Aree protette organizza con cadenza Biennale la Borsa internazionale del Turismo Devozionale e Culturale. Nel 2007 si è tenuta la seconda edizione che ha visto un’ampia partecipazione di operatori italiani e stranieri. Dal 21 al 24 giugno 2007 la Regione Piemonte – Assessorato Parchi ed aree protette ha organizzato la seconda edizione biennale della Borsa internazionale dei percorsi culturali e devozionali. La Regione ha offerto lo stand gratuito alla Associazione San Vito Italia, nell’ambito degli istituzionali, per la sua specificità di essere rete capace di coinvolgere paesi di tutta Italia. E’ stata l’occasione per lanciare il libretto “La via di San Vito” 2 nel quale vengono presenti i 15 paesi che aderiscono al progetto. Anche Nole, grazie alla sponsorizzazione del Comune, ha avuto la sua pagina. Ogni realtà è presentata con poche righe in italiano ed inglese con rimandi, per approfondimenti e contatti ai siti internet di comuni, associazioni e parrocchie e ai numeri telefonici di riferimento degli enti. Sono stati stampati e distribuiti, non solo ad Oropa, ma in tutta Italia 30.000 copie. Anche l’Abbadia di San Vito di Nole ha partecipato quale associazione per l’offerta piemontese. Nello stand vi era pure il depliant che presentava il paese. Numerosi visitatori della borsa, in particolare dell’area piemontese hanno scoperto che esiste Nole e che il paese ha qualcosa da offrire al panorama artistico ed ambientale del territorio subalpino. In particolare numerosi insegnanti hanno manifestato interesse per la foresta fossile e per le aree verdi della Stura. Di fronte alle grandi realtà turistiche piemontesi, che finalmente sono state riscoperte, Nole certamente scompare. Ma se non si promuove il territorio si rischia, come spesso accade che neanche gli abitanti dei paesi e delle città vicine ci conoscano. In questi anni, grazie alla possibilità di visita domenicale estiva del santuario, migliaia di persone della zona hanno potuto scoprire o riscoprire il luogo, la sua bellezza, i messaggi di fede e di pace che offre. “Celle erano le diverse dimore dei singoli monaci: alle volte erano caverne, altre volte erano capanne, altre ancora piccole case; infine il termine venne ad indicare la camera del monaco. IL BUSTO DI PADRE PICCO ALL’ALTARE DELLA MADONNA D’OROPA Lo scorso anno in occasione del 140° anniversario della nascita del Venerabile Giuseppe Picco, il Comitato nolese che cura i festeggiamenti e la diffusione della devozione, ha commissionato allo scultore Gabriele Garbolino Ru un nuovo busto del sacerdote da porre presso la casa natale del concittadino illustre. Il gesso che rappresenta la base per la fusione dell’opera in bronzo è stato donato dall’artista al Comitato Padre Picco. Esposto lo scorso anno in occasione della tenda dell’artista tra le opere dello scultore, è poi stato lasciato, anche se in via provvisoria al Santuario di San Vito per volere dello stesso Comitato. L’opera è stata posizionata presso l’altare della Madonna d’Oropa, a cui Padre Giuseppe era devoto. In una sua lettera del 1944, infatti, scriveva: “dopo aver compiuto un pellegrinaggio al santuario biellese, guardando l’immagine della Madonna di Oropa rimasi pieno di ammirazione”. RICORDO DI GIUSEPPE NEPOTE Profondamente legato al suo paese che ha dovuto lasciare per motivi di lavoro, tornando ad abitarvi non mancava di recarsi sovente a San Vito, dove ritrovava gli ambienti della sua infanzia. Negli ultimi anni volle anche esprimere la sua professionalità di restauratore del legno risistemando l’altare del Santuario e recuperando le porte lignee della casa del custode e della sacrestia. Pregheremo per i nostri defunti lunedì 16 giugno alle ore 9,30. 3