NEWSLETTER ABC – luglio 2008
Per questo secondo numero abbiamo
pensato di dar voce al Percorso “Gestire il
processo formativo in CGIL Marche:
politiche, metodi e strumenti”. La loro
imbarcazione sta quasi per rientrare in
porto: sentiamo cosa hanno da dirci Catia
Rossetti, in qualità di referente d’aula, e
Marco Ruffino, il docente.
Le riflessioni, i relativi appunti e le
elaborazioni, prodotti durante le lezioni, uniti
al “quanto” ed al “come” noi allievi saremo
capaci di diffondere le convinzioni acquisite
in tema di bisogni formativi che daranno vita
al Piano, faranno la differenza.
La partecipazione e la discussione che
avvengono in aula mi fanno essere certa che
tutti i partecipanti saranno ottimi portatori dei
valori necessari per una formazione di qualità,
che sappia rispondere ad uno dei principali
bisogni di sviluppo del sistema di sapere della
Cgil Marche: costruire un’ organizzazione che
lavori a rete, capace di orientare i processi
organizzativi e di gestione delle risorse umane
attraverso l’integrazione delle competenze
politiche e tecniche.
Catia Rossetti - Partendo dalla
Marco Ruffino – La nostra
consapevolezza
che
un’
organizzazione che ha compiuto
100 anni deve saper rinnovarsi per essere
adeguata al mondo che cambia, è sicuramente
corretto cominciare a riflettere sul come ci si
pone rispetto alla risorsa “uomini e donne”.
Considerando l’esistenza di una sempre
maggiore necessità di integrazione fra tutela
individuale e tutela collettiva (determinata dal
numero di persone che si rivolgono agli
sportelli dei servizi della Cgil senza sentirsi
rappresentate
collettivamente,
spesso
sottoscrivendo anche una delega per la
trattenuta sindacale) il Progetto comprende
soggetti – con pari rappresentanza di genere appartenenti a entrambi i campi. Ritengo
molto apprezzabile, nel lavoro d’ aula, il
contributo derivante dalle diverse esperienze e
differenti ruoli: ciascuno dei partecipanti può
conoscere il punto di vista, le difficoltà, il
valore di chi tutela e rappresenta i lavoratori e
le lavoratrici e di chi tutela individualmente i
cittadini - lavoratori e lavoratrici, pensionati,
disoccupati, precari.
identità politica, sociale,
culturale, ... (cioè “chi siamo”), e le nostre
competenze politiche e tecniche (cioè “cosa
sappiamo fare”) sono entrambe l’esito di
processi di apprendimento collettivo, costruiti
lungo la storia della nostra organizzazione, fra
esigenze di “riproduzione” (salvaguardare il
patrimonio della memoria) e di innovazione
(essere coerenti con i mutamenti del mondo, i
bisogni dei lavoratori e dei cittadini, i vecchi
ed i nuovi diritti).
Apprendere da noi stessi e dalle continue
interazioni con il mondo è dunque un
processo primario di natura strategica, se
vogliamo essere “distintivi e coerenti”, invece
che “omologati e subalterni”. Per la CGIL,
rafforzare intenzionalmente le proprie
capacità di apprendimento è oggi più che mai
una questione chiave, da porre al centro della
riflessione sulla “qualità” del proprio
funzionamento,
negli
aspetti
di
rappresentanza, tutela e servizio.
Tre parole chiave di questo ragionamento
sono:

integrazione: si apprende e si costruisce
identità comune dove non vi è separatezza
fra le diverse funzioni che l’organizzazione
svolge verso i lavorati ed i cittadini. Dove
le informazioni e la conoscenza circolano
ed alimentano il confronto;


elaborazione: apprendere non significa
“trovare il tempo” per realizzare due o tre
attività formative all’anno. Significa invece
usare il tempo di tutti i giorni, di tutte le
cose che facciamo, per porci domande e
cercare
(assieme)
nuove
risposte.
L’interazione con un lavoratore che ci
porta il suo bisogno, un’assemblea, un
direttivo, una contrattazione, una vertenza,
l’erogazione di un servizio sono altrettanti
spazi
altamente
significativi
per
comprendere problemi, funzionamenti,
comportamenti ed immaginare (nuove)
risposte;
(auto)riflessione: il rischio di avere
processi di apprendimento bloccati,
continuando a ripetere le routines
consolidate, va vinto partendo da una
effettiva riflessione su noi stessi, iniziando
ad ascoltare e a comunicare le nostre
percezioni (anche critiche), in una logica di
costruzione.
Questa forte necessità di tornare tutti assieme
ad apprendere, definendo noi stessi il rapporto
fra memoria ed innovazione, richiede dunque
che crescano la consapevolezza e la volontà di
agire sulla visione stessa dell’organizzazione
(“cosa pensiamo di essere”, “cosa pensiamo
di dover e di voler essere”).
Iniziare a rilevare le percezioni delle
compagne e dei compagni sulla condizione
attuale della CGIL ed i nodi che si trova ad
affrontare è un’azione importante non solo per
“dare alimento” al nostro piano formativo ma,
molto più ampiamente, per favorire
l’attivazione dei processi di riflessione,
elaborazione ed integrazione che così tanto,
oggi, compongono i nostri bisogni.
A che punto siamo – Qui di seguito vengono
indicate le attività formative e non già
effettuate, distinte per i due percorsi:
Percorso A
Giovedì 22 maggio "Il paradigma debole
della società e dell'economia della
conoscenza: origine, logica, diffusione ",
docente A. Pepe
Giovedì 5 giugno “I modelli organizzativi,
nella transizione tra funzioni e processi”,
docente A.Pepe
Percorso B
Mercoledì 7 maggio "Il ruolo ed il processo
di gestione della formazione continua in
CGIL Marche: tratti comuni e caratteristiche
distintive", docente M. Ruffino
Mercoledì 21 maggio “Logica e strumenti di
analisi
e
diagnosi
dei
fabbisogni
professionali, formativi e di apprendimento –
I parte”, docente M. Ruffino
Mercoledì 4 giugno “Logica e strumenti di
analisi
e
diagnosi
dei
fabbisogni
professionali, formativi e di apprendimento –
II parte”, docente M. Ruffino
Mercoledì 18 giugno “Messa in trasparenza
e rappresentazione degli apprendimenti
individuali – I parte”, docente M. Ruffino
Mercoledì 25 giugno “Messa in trasparenza e
rappresentazione degli apprendimenti individuali
– II parte”, docente M. Ruffino
Mercoledì 9 luglio “Programmazione e
gestione del processo formativo: dal piano
annuale alla realizzazione degli interventi – I
parte”, docente M. Ruffino
All’interno del Percorso B è stato attivato il
laboratorio sulle competenze per la
sperimentazione del libretto formativo del
cittadino, progettato da Emanuela Gatto e
Paola Paolinelli (prossimo incontro il 29
luglio): fanno parte del gruppo di laboratorio
Catia, Lidovina, Rossella e Valeria. Ha
partecipato fin’ora anche Maria Grazia.
La ripresa dopo l’estate
–
Ricominceranno a
settembre le attività formative dei due
percorsi, strutturate secondo il seguente
calendario:
Percorso A
Mercoledì 17 settembre “I modelli della
fabbrica a rete e la nuova divisione del
lavoro”, docente M. Messori
Venerdì
3
ottobre
“La
posizione
dell’economia marchigiana rispetto ai nuovi
modelli teorici di riferimento”, docente M.
Carrieri
Giovedì 16 ottobre “Rappresentazioni e
rappresentanze del lavoro: i mutamenti in
atto ed il ruolo del sindacato, fra politica e
servizio”, docente M. Ruffino
Venerdì 31 ottobre “Gli impatti sui
funzionamenti del mercato del lavoro e sulla
gestione sulle risorse umane”, docente C.
Trigilia
Giovedì 6 novembre “I nuovi modelli di
welfare attivo fra bisogni, diritti ed
incertezza”, docente L. Pennacchi
Percorso B
Mercoledì 10 settembre “Programmazione e
gestione del processo formativo: dal piano
annuale alla realizzazione degli interventi ”,
docente M. Ruffino
Giovedì 02 ottobre “Valutazione delle
attività di formazione continua: logiche,
metodi e strumenti ”, docente M. Ruffino
Da mettere in agenda - Il 17
ottobre ad Ancona si terrà il
primo seminario di diffusione
del Piano ABC.
Questa newsletter è uno dei prodotti del
Piano ABC e informerà periodicamente la
CGIL Marche sullo sviluppo delle attività.
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luglio 2008 - CGIL Marche