Provincia di Pesaro e Urbino
Assessorato Formazione professionale
e Politiche Attive per il Lavoro
UNIONE EUROPEA
FONDO SOCIALE EUROPEO
Ministero dell’Istruzione,
dell’Università e della Ricerca
Ufficio Scolastico Regionale per le
Marche - Direzione Generale
UFFICIO SCOLASTICO
PROVINCIALE
DI PESARO E URBINO
REGIONE MARCHE
Guida ai percorsi
dopo il diploma
2
Dopo il diploma
Care lettrici e cari lettori,
D
a un decennio oramai la Provincia di Pesaro e Urbino ha individuato nel mondo
dei giovani il fulcro della propria azione amministrativa.
Sin dall’inizio di questo lungo percorso, ci siamo voluti battere contro
un’impostazione consolidata che considerava i giovani come un problema sociale,
da risolvere all’interno di servizi che, assieme ad altre “fasce sociali deboli”, li includevano.
Noi abbiamo chiesto con forza che doveva essere attuata una rivoluzione copernicana
in questo campo, perché i giovani sono la più preziosa risorsa di una società sana e
democratica, e che perciò su di essi doveva imperniarsi tutta l’azione amministrativa,
creando per loro opportunità ed occasioni di crescita e di espressione per i loro talenti
e le loro creatività. Posso dire che abbiamo tenuto fede ai nostri impegni, che abbiamo
pienamente attuato l’auspicata rivoluzione nell’approccio al mondo giovanile, superando
non pochi ostacoli ed ottenendo attenzione anche a livello nazionale, dove si ritiene la
nostra realtà un esempio di buona pratica.
Un ulteriore aspetto innovativo che ci è riconosciuto, è quello di avere in maniera costante
legato il destino dei giovani a quello dell’Unione europea, creando un binomio inscindibile:
“giovani ed Europa”. Coerentemente con le linee strategiche velocemente illustrate, la nostra
azione si è sviluppata seguendo due filoni distinti ma strettamente correlati: da un lato
abbiamo cercato di creare opportunità concrete di esperienze personali e professionali a
beneficio dei giovani, utilizzando tutte le risorse che la stessa Europa mette a disposizione
a questo fine, mi riferisco ai programmi come Gioventù e Leonardo, ma anche investendo
risorse del Fondo sociale europeo, fondi dei nostri bilanci: il tutto per attivare un ponte tra
i giovani e il mondo del lavoro. La seconda linea che ha ispirato la nostra azione è stato
l’impegno costante a fornire opportunità di crescita consapevole e senso di cittadinanza nei
giovani. Abbiamo, di volta in volta, colto le occasioni che si presentavano, come ad esempio
l’elaborazione della Costituzione europea, per costruirci sopra percorsi di formazione,
confluiti nell’attuale programmazione che abbiamo definito “Cittadini si diventa”.
Mi sembra quindi che se tanto rimane ancora da fare, molto è già stato seminato, qui,
in questa nostra piccola realtà provinciale che ha la pretesa, almeno per i giovani, di
proporsi come un esempio di buona amministrazione. È da sottolineare, poi, come
un’Amministrazione, se vuole, possa incidere sulla vita dei cittadini a livello locale, ma
anche a livello nazionale ed europeo, dove assai sovente i processi innovativi iniziano
“dal basso” perché lì, a differenza di quello che
comunemente si pensa, c’è tanta sensibilità e
profondo senso del futuro.
Vorrei terminare presentando questa
pubblicazione, una guida che nasce con lo
scopo di dotare gli studenti, i genitori ed i
docenti di uno strumento pratico contenente
notizie e dati utili a prendere una decisione
più consapevole nel contesto di un percorso
di orientamento che dovrà sempre valutare
in modo realistico ed equilibrato le attitudini
individuali e le concrete prospettive di lavoro.
A voi tutti, dunque, buona lettura!
Sen. Palmiro Ucchielli
Presidente della Provincia
di Pesaro e Urbino
Sommario
L’università
pag. 7
Le facoltà
pag. 17
Il lavoro
pag. 23
La formazione
pag. 37
Le opportunità
pag. 43
Numeri e parole
pag. 51
Assessorato alla Formazione, Lavoro e Cooperazione
nazionale della Provincia di Pesaro e Urbino
Assessore Massimo Galuzzi
Progetto editoriale, realizzazione: Mandragola editrice,
cooperativa di giornalisti.
Supplemento a Zai.net Lab anno VII /n. 9 - dicembre
2008 Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 486 del
05/08/2002. Stampa: Print editor s.r.l. Via Rodi, 16 10095 Grugliasco (To).
Per la Provincia di Pesaro e Urbino: Augusta
Compagnucci, Flavio Nucci, Enrica Orciani, Arianna
Gabbianelli. Consulenza grafica Camilo Rocca CamiloRocca.it
Copyright Mandragola editrice, cooperativa di giornalisti
La riproduzione totale o parziale e/o la distribuzione
dei contenuti pubblicati effettuata da parte di terzi
con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto idoneo
alla riproduzione e trasmissione è vietata.
Ogni violazione sarà perseguita a termini di legge.
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Dopo il diploma
Orientarsi con la
PROVINCIA
Cosa farò da grande?
È la domanda che si
pongono tutti i ragazzi
ormai prossimi al diploma.
Rispondere non è
semplice, ma gli strumenti
per prendere la decisione
giusta ci sono, ve li offre
la vostra Provincia
L
a conclusione delle scuole superiori è sempre
una fase cruciale. È proprio in quel momento
che migliaia di ragazzi ogni anno decidono come
indirizzare al meglio il proprio futuro. Compito delle
istituzioni è quello di far sì che la scelta sia la più consapevole possibile. E a fianco dei giovani che cercano
la loro strada opera l’assessorato alla Formazione
professionale, Politiche attive per il lavoro, Cooperazione nazionale della Provincia di Pesaro e Urbino,
attraverso i suoi Centri per l’impiego, l’orientamento e
la formazione di Pesaro, Fano e Urbino.
Per saperne di più abbiamo rivolto qualche domanda
all’assessore Massimo Galuzzi.
Che ruolo ha l’orientamento nell’ambito delle
politiche attive del territorio?
Sempre più giovani al termine del loro percorso
scolastico si rivolgono ai nostri Centri per l’impiego,
l’orientamento e la formazione per informarsi e poter
adottare metodi e strumenti utili ad orientarsi per una
scelta maggiormente consapevole. Attraverso azioni
di sistema che vedono coinvolti i nostri operatori
e i soggetti del territorio i nostri giovani hanno un
ampio ventaglio di strumenti: consulenza orientativa,
sostegno e supporto alla costruzione del proprio curriculum, consultazione guidata a software specifici
come S.or.prendo. Ritengo ulteriormente proficua
la collaborazione istaurata con i docenti referenti di
orientamento delle scuole medie inferiori e superiori,
con i quali stiamo costruendo, anche alla luce dei nuovi decreti legislativi n°21 e n°22 del gennaio 2008, iniziative di aggiornamento attraverso laboratori, perché
l’educazione e la formazione per orientare le scelte di
vita e di lavoro siano sempre più consapevoli, volendo
evitare rischi di scelte inopportune, ritardi o percorsi
tortuosi di accesso al lavoro.
Massimo Galuzzi, assessore alla Formazione professionale,
Politiche attive per il lavoro, Cooperazione nazionale
della Provincia di Pesaro e Urbino
Ma cosa fa la Provincia di Pesaro e Urbino per
aiutare i ragazzi ad orientarsi?
Nella nostra provincia è in atto da 5 anni il Protocollo di
iniziative di orientamento scolastico attraverso il quale intendiamo promuovere una politica fondata su un’azione
di informazione diffusa su tutte le classi IV e V del territorio. Vi convergono con il loro apporto risorse umane e di
elaborazione delle parti sociali, datoriali, dell’università,
con il supporto dell’Ufficio scolastico provinciale. Questi
contributi possono in parte aiutare a risolvere il problema
dell’inserimento lavorativo.
Quali sono le esperienze territoriali che hanno
prodotto i migliori risultati?
Come ricordavo, l’orientamento e la consulenza orientativa rappresentano un impegno primario per i nostri
Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione
e per quei soggetti territoriali che siamo riusciti a
coinvolgere; il processo chiama in causa competenze
ricorrenti che vanno coniugate alla specificità dei
diversi compiti orientativi e alle caratteristiche soggettive e situazionali.
Il “Protocollo d’intesa per azioni di orientamento” siglato della Provincia con i soggetti più rappresentativi
del territorio, costituisce un passo fondamentale verso
la definizione di modalità ed azioni condivise tra tutti
i soggetti della rete territoriale per l’orientamento.
Nell’anno scolastico 2007/08 più di 30 insegnanti han-
Interviste
no contribuito alla realizzazione del progetto nelle
singole classi. La nostra è una provincia in cui si opera
con grande attenzione sulla tematica dell’alternanza
tra scuola e lavoro, per questo ci siamo impegnati in
questi anni in varie iniziative implementando nel contempo i servizi dei Centri per l’impiego. Voglio ricordare, ad esempio, Impresa didattica, un laboratorio
di formazione finalizzato a trasferire agli insegnanti
una modalità di utilizzo dell’impresa e del lavoro con
finalità di educazione orientativa, diffondendo tra gli
studenti la “cultura del lavoro”. Ancora il progetto
S.or.prendo, che ha creato un efficace software
finalizzato a dare informazioni sulle professioni e a
facilitare il progetto lavorativo del giovane diplomato,
che ben si collega con un altro strumento già attivo da
diversi anni, Passo alla pratica, realizzato attraverso
il potenziamento di auto-orientamento ed il supporto
di alcuni test, sempre con l’ausilio dei nostri orientatori dei Centri per l’impiego. Un impegno particolare
viene riservato ai genitori che esercitano un ruolo
determinante nelle scelte scolastiche e nei processi
decisionali verso il lavoro, per questo ogni anno sono
organizzati e promossi seminari informativi ed orientativi presso scuole medie inferiori della provincia.
In chiusura le chiediamo un consiglio per i neodiplomati.
Raccogliere informazioni, fare domande, partecipare
ai saloni e agli incontri di orientamento è importante.
Però, prima di prendere una decisione, bisogna partire da ciò che si è, dagli interessi e dalle passioni; le
aspirazioni si devono raccordare con le abilità e le
competenze che effettivamente si hanno o si vogliono
fare crescere. In più, sarebbe necessario verificare
se, nei prossimi anni, la figura professionale verso
la quale ci indirizziamo è richiesta nel mondo del
lavoro. Ultimo, ma non ultimo, bisogna studiare. Al
giorno d’oggi la differenza non sta nell’avere o meno
una laurea, ma tra chi ha sapere e competenze (anche
specifiche e trasversali) e chi non le ha.
Provincia di Pesaro e Urbino
Servizio Formazione professionale e Politiche per
l’occupazione, orientamento e Supporto al sistema
Servizio 1.2.5.1:
Largo Aldo Moro, 13 - Pesaro
Tel 0721/359939- fax 0721/359963
E-mail: [email protected]
Nella foto: il dott. Flavio Nucci, responsabile Politiche del lavoro, Orientamento e supporto al sistema, la dott.ssa Enrica
Orciani, referente provinciale dell’ufficio orientamento,
la dott.ssa Arianna Gabbianelli, consulente esperta di orientamento.
A colloquio con Renzo Savelli, assessore
alla Pubblica istruzione della Provincia di
Pesaro e Urbino.
In che modo interviene l’assessorato nella
gestione delle iniziative di orientamento?
Innanzitutto va precisato che la Provincia di
Pesaro è dotata di due organismi separati:
l’assessorato alla Pubblica istruzione e
l’assessorato alla Formazione e lavoro. È
soprattutto quest’ultimo che, in collaborazione
con i docenti degli istituti superiori, si occupa
di orientamento e organizza nelle scuole
momenti di incontro tra gli studenti e i docenti
delle università.
Per i ragazzi che chiaramente manifestano
la volontà di lavorare senza proseguire gli
studi, che tipo di iniziative sono previste?
In alcuni istituti, soprattutto in quelli tecnici e
professionali, è in vigore il cosiddetto sistema
di “alternanza-lavoro” che prevede, oltre alle
consuete ore di studio, l’alternanza di ore
di tirocinio pratico presso piccole imprese
del territorio. È un sistema che sta portando
risultati interessanti e che offre ai ragazzi
l’opportunità di confrontarsi con il contesto
professionale che realmente essi andranno
ad incontrare dopo gli studi scolastici. Senza
contare che gli stage svolti in certe fabbriche
offrono la possibilità di utilizzare fin da
subito sofisticati macchinari di cui le scuole
chiaramente non possono dotarsi.
In che modo le diverse istituzioni
interagiscono nella gestione dell’attività
rivolta all’orientamento dei giovani?
Gli assessorati promuovono periodicamente
incontri e convegni a cui sono chiamati
a partecipare rappresentanti dell’Api
(Associazione piccole imprese), ma anche di
Confindustria o Confcommercio, durante i
quali si cerca di fare il punto della situazione
su quanto è stato fatto e si discutono nuove
iniziative da intraprendere.
Un consiglio ai neodiplomati alle prese con
la scelta del “cosa farò da grande”?
In un momento difficile e di transizione come
quello che stiamo vivendo, l’unico consiglio che
sento di dare è di continuare sempre a seguire
le proprie passioni, capire quali possono essere
le proprie esigenze e aspirazioni e, su queste
basi, impegnarsi molto, prepararsi, confrontarsi
ed essere il più possibile curiosi.
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Dopo il diploma
L’ORIENTAMENTO E LA SCUOLA
La scuola fa la sua parte per orientare i ragazzi
a prendere la giusta decisione sul proprio futuro.
Ne abbiamo parlato con Franco Marini, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Pesaro e
Urbino.
In che modo la scuola può aiutare i ragazzi ad individuare il corso di studi universitari a ciascuno
più adatto? È importante che la scuola contribuisca a far
prendere coscienza agli studenti delle proprie
capacità, potenzialità ed attitudini, svolgendo
un’azione orientativa di supporto che consenta
di superare positivamente il senso di incertezza
e di disagio caratteristico in questa fase del loro
sviluppo. Nello specifico della Provincia di Pesaro e Urbino, come è stato impostato il servizio di orientamento nelle scuole? La scuola interviene sotto un duplice profilo: uno
di carattere informativo su quanto il territorio
offre in termini di prosecuzione degli studi e
quindi di presenza di istituti superiori o di università; l’altro sul percorso formativo, evidenziando
potenzialità, inclinazioni, preparazione ai fini
delle scelte future. Per questo sta svolgendo un
buon lavoro in sintonia con gli assessorati alla
formazione e all’istruzione della Provincia, con le
associazioni economiche del territorio, con l’Isfol
di Roma, attraverso un progetto pilota, con le università ed altre organizzazioni del territorio. Gli studenti mostrano di apprezzare e di trarre
un concreto vantaggio dal servizio di orientamento offerto loro dalle scuole? Possiamo senz’altro asserire che gli studenti
trovano veramente giovamento dal lavoro svolto
nelle scuole poiché li porta a riflettere sul loro
futuro e sull’importanza della formazione. Nella
nostra società abbiamo sempre più bisogno di
“cervelli ben fatti” e di “mani intelligenti”, in
quanto bisogna abituarsi a sapersi spendere in più
situazioni, in condizioni di forte mobilità fisica ed
intellettuale. In che modo, nell’operare la scelta, si può condurre il ragazzo a mediare tra le ragioni del “cuore” legate alle passioni e quelle della “testa”
legate alle reali attitudini di ogni studente verso
un certo tipo di studi? È importante che i ragazzi comprendano che oggi
non si può più dare retta solo al “cuore”, bisogna
fare scelte che diano la possibilità comunque di
potersi collocare nel mondo del lavoro per non
diventare degli insoddisfatti, con conseguenze anche importanti per la vita sociale che li attende. Come si comporta la scuola nei confronti di
quegli studenti che manifestano chiaramente
la propensione a non voler proseguire gli
studi e vorrebbero subito cominciare a lavorare? Purtroppo non sempre la scuola trova strategie
convincenti per una prosecuzione degli studi.
Molto spesso la decisione è legata comunque
all’insuccesso scolastico o ad una grossa difficoltà ad applicarsi agli studi. In questi casi in genere
la scuola interviene dando consigli o mettendo
in atto strategie tali da far comunque prolungare
la formazione culturale onde non immetterli nel
mondo del lavoro completamente digiuni e privi
di un minimo di formazione. A volte si interviene
attraverso corsi di formazione permanente in modo da proseguire il percorso formativo che avrebbero dovuto comunque completare con gli studi.
L’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE
L’Ufficio scolastico provinciale (Usp) di
Pesaro e Urbino è un organo territoriale
del ministero dell’Istruzione, dell’Università
e della Ricerca.
Dati anagrafici
Sede provinciale in S.S. Adriatica n. 151 – Pesaro
Tel. 0721 24850-25094
Fax 0721 400877
Sito internet:
www.scuole.provincia.ps.it/provv.studi
E-mail: [email protected]
Referente di orientamento
Dr. ssa Susanna Testa
Tel.: 0721 404470
E-mail: [email protected]
Ambiti di azione
L’Ufficio scolastico provinciale coordina
le iniziative relative all’orientamento in
sinergia con gli Enti locali e le diverse
associazioni presenti nel territorio.
Apertura al pubblico
Ufficio relazioni con il pubblico: martedì
dalle 11.00 alle 13.00; giovedì dalle 10.00
alle 17.00.
Sezioni dell’U.s.p.: martedì dalle 11.00 alle
13.00; giovedì dalle 11.00 alle 13.00 e
dalle 15.00 alle 17.00.
Tutti gli uffici risponderanno al telefono dal
lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 14.00.
L’Università
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8
Dopo il diploma
FACOLTÀ
di studiare
Classi di laurea, crediti formativi e divisione in cicli:
per orientarsi nell’ordinamento vigente del sistema
universitario italiano basta avere chiaro in cosa
consistono e come funzionano
L
e recenti riforme del sistema universitario italiano hanno condotto ad un nuovo assetto del percorso di studio che sostituisce la vecchia laurea
“unica” quadriennale. Attualmente sono previsti tre
cicli di studio che andremo ad analizzare, non prima,
però, di aver chiarito qualche importante concetto.
LE CLASSI DI LAUREA
Ogni ateneo stabilisce autonomamente come collocare i
curricula offerti all’interno delle classi di laurea, delle
categorie nazionali sotto cui vengono raggruppati gli indirizzi che condividono discipline caratterizzanti e obiettivi
formativi. Ciò significa che tutti i percorsi appartenenti a
una medesima classe rilasciano, a prescindere dall’ateneo
dove si frequenta il corso, un titolo di studio di uguale
valore legale che dà accesso agli stessi impieghi pubblici e
sbocchi professionali; oltre al titolo di studio, ai laureati è
rilasciato un supplemento al diploma. Questo certificato,
uniformato ai modelli degli altri paesi europei, descrive in
modo dettagliato gli studi effettuati ed è molto utile per la
compilazione del curriculum vitae.
COS’È UN CFU?
Un Cfu, ovvero un credito formativo universitario,
indica che una determinata attività ha richiesto allo
studente 25 ore di impegno complessivo. La portata
degli esami e delle altre attività formative riconosciute
(tirocini, stage, certificazioni linguistiche e informatiche dell’Ue, seminari) è quantificata proprio attraverso
i Cfu: a seconda della facoltà che sceglierete potreste
dover frequentare tanti corsi con programma ridotto,
che assegnano un numero basso di crediti, oppure po-
Università
LA NUOVA RIFORMA
Dall’a.a. 2008-09 una parte delle sedi
universitarie adotta gli ordinamenti
previsti dalla riforma, nota come “270”
dal D.L. che ne ha definito le regole,
pensata per correggere alcuni aspetti
della riforma “3+2”. Le novità più rilevanti
della 270 riguardano l’introduzione di
un limite massimo nel numero di
esami previsto per ciascuno dei primi
due cicli: chi frequenterà una laurea
triennale non dovrà sostenere più di
20 esami mentre chi affronterà una
laurea magistrale si confronterà con al
massimo 12 esami in due anni.
Viene quindi adottata la denominazione
di “Laurea magistrale” al posto di
“Laurea specialistica”.
Informandosi sull’offerta formativa è
consigliabile reperire documentazione
anche relativamente ai cambiamenti che
l’applicazione della nuova riforma potrà
produrre: i corsi attualmente attivati nelle
varie sedi potranno risultare parzialmente
diversi nel momento in cui partiranno gli
ordinamenti riformati.
chi corsi approfonditi che valgono più Cfu.
In media sono richiesti 60 crediti all’anno: la maggior
parte si ottiene superando gli esami previsti dal piano
di studi (in alcuni casi gli esami sono predefiniti e
non possono essere cambiati, in altri è lo studente a
gestirli), il resto si accumula con le attività formative
interne ed esterne all’ateneo.
Per iscriversi agli anni successivi al primo non è necessario aver acquisito tutti i crediti previsti dal piano
di studi, molto spesso ne bastano solo 20. Quindi, se
doveste trovarvi un po’ indietro con gli esami, assicuratevi almeno di raggiungere il numero minimo di
crediti per passare regolarmente all’anno seguente.
I Cfu hanno introdotto un’altra importante novità:
la flessibilità della durata del percorso di studi. Gli
studenti-lavoratori possono concordare con l’ateneo
e i professori, in base alle proprie esigenze, i tempi e
i modi di acquisizione dei crediti.
Infine, un po’ come alle superiori, lo studente potrà
trovarsi al suo ingresso nel mondo universitario a dover colmare alcune lacune che l’ateneo può attribuirgli: l’università infatti, dopo aver esaminato il curriculum del ragazzo che ha fatto domanda d’iscrizione,
può decidere un percorso integrativo di accesso.
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“Se doveste trovarvi un po’indietro con
gli esami, assicuratevi almeno di raggiungere il numero minimo di crediti per
passare all’anno seguente”
LA DIVISIONE IN CICLI
Una volta chiarito cos’è un Cfu, ecco la divisione in
cicli stabilita dalla riforma, il famoso 3+2.
Il primo ciclo - Consiste nella laurea (triennale), alla
quale si può accedere con il diploma di scuola secondaria superiore. Per conseguirla dovrete accumulare
almeno 180 crediti. La laurea mira a dare allo studente una buona padronanza delle conoscenze relative
all’ambito di studio scelto e alcune competenze e abilità utili in vista di un successivo ingresso nel mercato
del lavoro. Non implica un ulteriore proseguimento
degli studi: al suo termine il laureato si vedrà riconosciuto il titolo di dottore.
Il secondo ciclo - Una volta terminata la laurea triennale lo studente può proseguire il suo percorso formativo in due modi: con la laurea specialistica oppure
con il master di I livello.
La laurea specialistica prevede due anni di corso, per
un totale di 120 crediti, e rilascia il titolo di dottore
magistrale. Consiste in un approfondimento delle
discipline studiate durante la laurea triennale e dovrebbe far acquisire i mezzi per lavorare in ambienti
altamente qualificati. Se lo studente sceglie una specialistica appartenente a una classe di laurea diversa
da quella della triennale conseguita o sceglie di frequentarla in un altro ateneo, dovrà controllare che gli
vengano riconosciuti dalla nuova segreteria didattica
gli esami sostenuti ed eventualmente dovrà colmare i
debiti formativi che gli saranno attribuiti (per questo
è meglio iniziare a farsi un’idea su quale specialistica
scegliere fin dal principio). Il master di I livello invece
può durare uno o due anni (60 o 120 crediti). Perfeziona le abilità professionali e le conoscenze dello
studente a livello di alta formazione.
La laurea specialistica a ciclo unico - Per alcune
facoltà non esiste la divisione 3+2. Gli studi sono concentrati in un ciclo unico di 5 o 6 anni che dà accesso
diretto al titolo di dottore magistrale (come per Medicina ed Odontoiatria). I crediti da raggiungere per
potersi laureare sono 300 o 360, a seconda degli anni
di studio previsti.
Il terzo ciclo - A questo ciclo può accedere unicamente chi ha acquisito il titolo di dottore magistrale (3+2 o
ciclo unico) e si articola in differenti tipi di corsi.
Il dottorato di ricerca dura 3 o 4 anni e trasforma
il dottore magistrale in dottore di ricerca. Questa è
la strada scelta da coloro che vogliono fare ricerca
presso le università, gli enti pubblici o le imprese. Il
master di II livello serve a professionalizzare ulteriormente i laureati magistrali, in stretto rapporto con le
situazioni lavorative reali.
“In media sono richiesti 60 crediti all’anno: la maggior parte si ottiene
superando gli esami previsti dal piano di studi, il resto si accumula
con le attività formative interne ed esterne all’ateneo”
10
Dopo il diploma
Lettere o
MATEMATICA?
Scegliere la facoltà che più
rispecchia le vostre competenze
e aspirazioni non è impresa
sempre facile. Proviamo a dare
qualche consiglio per aiutarvi
a decidere meglio
G
ianni ha scelto di iscriversi a Giurisprudenza,
con poca passione, ma con la convinzione
che questa facoltà potesse aprirgli qualche
porta in più. Dopo due anni si è ritrovato con la metà
degli esami che avevano dato i suoi compagni. Con
un po’ di coraggio ha deciso di tornare sui suoi passi
e iscriversi a Storia, la sua materia preferita dai tempi
delle elementari. Ora frequenta il secondo anno ed è
in pari con gli esami con una media di tutto rispetto.
Alessandro, invece, ha iniziato a seguire le orme del
papà medico solo per fargli piacere, ma si è presto reso conto che senza la passione necessaria non sarebbe
andato avanti a lungo.
Tra le mille opportunità di scelta offerte dai sempre
più numerosi e diversificati corsi di laurea, capire
qual è quello adatto a sé può risultare complicato. Ne
abbiamo parlato con Angiolo Falsini, sociologo del
lavoro ed esperto del settore.
Quali sono gli strumenti per favorire la scelta
consapevole dello studente che si accinge ad iniziare l’università?
Sicuramente il passaggio dalla scuola superiore
all’università è un momento nevralgico. Sono tantissimi quelli che arrivano nei Centri per l’impiego dichiarando di non voler assolutamente svolgere una
professione collegata con ciò che hanno studiato.
Questo perché molti arrivano alla scelta della facoltà universitaria fortemente influenzati dall’esterno;
senza contare che, spesso, diventa anche economicamente poco conveniente abbandonare un percorso di studi intrapreso. Ma quando si inizia ad avere
coscienza di non poter tollerare il proseguimento di
qualcosa che non piace, questo diventa un grande
problema. L’obiettivo dell’orientamento, in questi
casi, consiste nel captare i primi segnali e aiutare gli
studenti a correggere il tiro.
Quali sono nello specifico le attività di orientamento finalizzate a realizzare questi obiettivi?
Per gli studenti della quinta superiore che si avviano all’università si cerca di analizzare in maniera
approfondita gli interessi, le capacità e le attitudini
dei ragazzi; ma si lavora anche sull’esperienza scolastica maturata fino a quel momento e molto sul
profilo caratteriale. Ci sono studenti che dichiarano
propensione per carriere che portano verso il pubblico e magari dimostrano pochissime attitudini
alla comunicazione. L’orientamento mira all’individuazione del maggior numero di indizi possibili per
tentare di elaborare un progetto formativo a misura
di studente.
Nella scelta del percorso di studi è meglio dare
più importanza ai propri interessi e passioni o
privilegiare invece considerazioni di carattere
pratico e funzionale?
Se un ragazzo intende iscriversi a Filosofia, bisognerà informarlo che le possibilità di lavoro
saranno limitate alla ricerca e all’insegnamento.
Ma se è veramente convinto di questa scelta, non
va scoraggiato. Occorre tenere a freno il timore
che il mercato possa non assorbire chi ha scelto
un particolare percorso. Non è vero che se il settore dell’informatica è in crisi chi decide di studiarla comunque non troverà lavoro. Non troverà
lavoro chi arriverà in fondo ad un percorso poco
convinto di quello che ha fatto e di quello che sta
facendo.
Quello familiare è il condizionamento esterno
più forte nella scelta?
La tendenza in famiglia è quella di far sì che i figli
seguano le orme dei padri. Ma sono molti i ragazzi
in crisi perché non trovano la forza di deludere le
aspettative dei genitori.
Quando le loro preferenze, però, cominciano a
prevalere e si rendono conto che non c’è un’altra
possibilità, chiedono aiuto. A Pesaro abbiamo lavorato molto con le famiglie cercando di rinforzare
come messaggio il fatto di essere presenti e trovare
tutte le informazioni possibili per i figli, farsi vedere
coinvolti in questo processo, ma senza perdere di
vista che i ragazzi devono essere i veri protagonisti
della scelta.
Università
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Qualche dritta per i
TEST
Chi sogna di fare il
medico deve sapere
che l’iscrizione alla
facoltà è subordinata al
superamento di una prova
di ingresso. Alcuni corsi di
laurea, infatti, selezionano
preventivamente i propri
iscritti. Scopriamo quali
sono e come prepararsi ai
test di ammissione
N
on tutte le facoltà consentono l’iscrizione con
la semplice domanda di immatricolazione.
Alcune hanno l’ingresso “sbarrato”, condizionato, cioè, al superamento di un test di ammissione.
Ma non scoraggiatevi: prepararsi anche a quelli più
difficili non è una missione impossibile.
CHIUSE PER LEGGE
Sono programmati a livello nazionale, tra gli altri, gli
accessi ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, in
Medicina veterinaria, in Odontoiatria e protesi dentaria, nonché ai corsi di laurea per la formazione del
personale sanitario infermieristico, tecnico e della
riabilitazione, in Architettura e in Scienze della formazione primaria.
I bandi ufficiali sono pubblicati di norma con largo anticipo sul sito del ministero insieme al programma delle
materie oggetto di verifica, quindi, avrete tutto il tempo
per prepararvi. Se sentite il bisogno di essere supportati,
esistono molti corsi privati (piuttosto costosi, in realtà)
nati con lo scopo di far superare i quiz, ma spesso anche
le facoltà organizzano cicli gratuiti di lezioni. Dato che
anche questi sono a numero chiuso, occorre iscriversi
diversi mesi prima; purtroppo non sono sempre semplici da scovare, quindi è bene tenersi in contatto con le
segreterie didattiche e controllare costantemente il sito
della facoltà.
SUPERARE IL TEST
Ormai molti atenei statali stabiliscono autonomamente il
numero chiuso per i propri corsi, così i quiz d’ammissione
sono frequenti anche nelle facoltà letterario-umanistiche.
Anche in questo caso occorre consultare il bando ufficiale pubblicato con mesi di anticipo dalle università, che
“Tirate fuori i libri di scuola
per ripassare le materie sui cui verte
il test e procuratevi uno o più volumi
di quiz per simulare la prova”
dà indicazioni su contenuto, modalità, tempi della prova
e su come preiscriversi. Il passo successivo è quello di
tirare fuori i libri di scuola per ripassare le materie sui
cui verte il test e procurarsi uno o più volumi di quiz per
simulare la prova. Li trovate facilmente nelle librerie.
CONSIGLI IN RETE
Anche su internet è possibile trovare aiuto per i test
d’ingresso. Il sito universinet.it, ad esempio, ha una
vera e propria guida per il numero programmato.
Ci sono i test ufficiali degli anni passati di Medicina
e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Architettura ed altri ancora. On-line si trovano anche le
esercitazioni con tanto di graduatorie. Forum e chat,
poi, sono un buon modo per confrontarsi con altri
studenti che ci sono già passati o sono nelle vostre
stesse condizioni.
ERRORI DA EVITARE
• Attenetevi ai bandi ufficiali: le indicazioni
sono precise, quindi se c’è scritto che le
domande sono di matematica è inutile
prepararsi sui quiz di logica pensando che
forse ne infileranno qualcuno qua e là.
• Se il test d’ingresso che dovete sostenere
contiene anche domande di cultura
generale, tenete presente che potrebbero
capitare quesiti di qualsiasi tipo: dalla storia
dell’arte al mondo dei media, molto spesso
senza alcun collegamento con le materie della
facoltà.
• Quando avrete davanti il vero test leggete
con attenzione le istruzioni. Nel caso in cui
aveste dei dubbi, valutate se sia il caso di dare
comunque la risposta: se sbagliata, può valere
0 punti, ma può anche attribuire punteggio
negativo.
• Ricordate: i test devono essere sempre
compilati a penna.
12
Dopo il diploma
Studiare è un
DIRITTO
L’università ha i suoi costi: tasse, libri di testo e per
gli studenti che arrivano da fuori, anche le spese
per l’alloggio. Ma il Diritto allo studio prevede molte
agevolazioni per gli iscritti. Vediamone alcune
L’
Ersu, Ente regionale per il diritto allo studio universitario delle Marche, offre agli
studenti meritevoli un importante aiuto,
consistente nell’erogazione di borse di studio e servizi abitativi, ma non solo.
La borsa di studio è un beneficio che viene attribuito
per concorso all’inizio di ogni anno accademico agli
iscritti ad una delle quattro università della Regione
Marche (Università di Camerino, Università di Macerata, Università Politecnica delle Marche, Università
di Urbino). Consiste in una somma di denaro attribuita agli studenti in possesso dei requisiti economici e
di merito previsti dal bando di concorso pubblicato
annualmente dall’Ersu dell’ateneo di riferimento.
La domanda deve essere redatta su un apposito
modulo e inviata o presentata all’ufficio competente
entro la data di scadenza. L’importo della borsa di
studio varia in relazione alla condizione economica
dello studente e alla sua provenienza geografica
(fuori sede, in sede e pendolare). Per gli studenti in
sede e pendolari, la borsa consiste nell’erogazione
di un importo in denaro; mentre per i fuori sede anche nell’assegnazione gratuita del posto letto in una
residenza dell’Ersu (fa eccezione, però, l’Università
Politecnica delle Marche dove il servizio di alloggio
è a pagamento, benché riservato unicamente agli studenti fuori sede risultati idonei a seguito di concorso
pubblico).
L’Ersu, inoltre, gestisce: contributi per la partecipazione a programmi di mobilità internazionale;
sussidi e servizi per gli studenti diversamente abili;
l’attribuzione di abbonamenti per trasporto urbano e
suburbano a tariffa ridotta; contributi straordinari e
prestiti fiduciari.
A tutti gli iscritti agli atenei marchigiani l’Ersu
offre, poi, una serie di servizi tra cui: la ristorazione
(effettuata nelle mense operative nei diversi poli universitari); il prestito dei testi di studio; biblioteche
e aule informatiche; consulenza legale per la stipula
dei contratti di locazione; attività culturali, ricreative
e sportive (queste ultime organizzate in collaborazione con i Cus delle diverse città dove hanno sede gli
atenei).
Ersu di Urbino
Via V. Veneto, 43 - 61029 Urbino
tel. 0722.35191
Ufficio Provvidenze per studenti: Via del Popolo, 11
61029 Urbino
tel. 0722.350709
Centro Informazioni Studenti (CIS): Via V. Veneto, 45
61029 Urbino
tel. 0722.351961
Per tutte le informazioni su bandi e servizi:
www.ersurb.it
Ersu di Ancona (Università Politecnica delle Marche)
Vicolo della serpe, 1
60121 Ancona
tel. 071.227411
Per tutte le informazioni su bandi e servizi:
www.ersu-ancona.it
Ersu di Macerata
Via Piave, 35
62100 Macerata
tel. 0733.56201
Per tutte le informazioni su bandi e servizi:
www.ersumc.it
Ersu di Camerino
Loc. Colle Paradiso, 1 Le Mosse
62032 Camerino (Mc)
tel. 0737.492500
Per tutte le informazioni su bandi e servizi:
www.ersucam.it
Università
13
Come
SOPRAVVIVERE
all’università
Luoghi, incontri, lavori.
Qualche trucco per vivere meglio durante gli studi...
I
l passaggio dalle superiori all’università significa
nuovi orari, metodi di studio cambiati, amicizie
diverse e, per i fuori sede, una città nuova da
scoprire. Ma muoversi nel mondo universitario può
essere divertente: basta sapere da dove cominciare...
LAVORARE È PERMESSO
Perché non rendersi un po’ più autonomi durante gli
studi? I lavori da studente (cameriere, pizzaboy, volantinaggio, baby sitter, ripetizioni ecc.) non necessitano di particolari qualifiche. Se, però, trovate un lavoro con un regolare contratto nazionale, ricordate
che la legge prevede i permessi studio, che danno
diritto ad ore di permesso retribuite per frequentare
corsi formativi o a giorni liberi per sostenere gli esami. Esiste, inoltre, la possibilità di lavorare all’interno
della rete universitaria con le borse di collaborazione di 100/150 ore: si tratta di un intervento particolare
del Diritto allo studio che consente agli studenti di
lavorare presso le strutture amministrative dell’Ersu
e dell’università, in mansioni prevalentemente di
ufficio, che pure non si configurano come attività
dipendente (per le informazioni relative consultare
il sito dell’ateneo di riferimento).
OCCHIO ALLE BACHECHE
Per accaparrarvi le offerte di lavoro migliori, tenete
d’occhio le bacheche: ve ne sono numerose in ogni
angolo dell’università o negli spazi dedicati nei vari
punti Informagiovani. Raccolgono tutti gli annunci
utili a chi cerca lavoretti part-time, ma anche case e
posti letto in affitto o semplicemente libri di testo di
seconda mano.
I LUOGHI DI STUDIO
Se al momento di aprire i libri trovate mille scuse
per distrarvi, probabilmente all’università non vi
trasformerete in studenti modello e potrebbe essere
positivo prendere l’abitudine di studiare in ateneo. La
biblioteca di facoltà è il posto ideale: silenzio e tanti
“colleghi” sui libri. Luoghi alternativi sono le aule studio
o quelle libere da eventuali corsi. In questi posti non
sempre si trova il silenzio desiderato, ma se amate
studiare in gruppo fanno sicuramente per voi.
STUDENTI IN FORMA
L’attività fisica è importante anche per chi vive sui
libri. E gli studenti sportivi possono usufruire di notevoli agevolazioni. In tutti gli atenei della regione
esiste un collegamento con il Cus (Centro sportivo
universitario), con poli presenti nelle diverse città
universitarie. L’iscrizione ha un costo basso e valore
annuale. Con essa potrete frequentare i corsi organizzati dal Centro o dai complessi sportivi convenzionati
a prezzi economici. Per iscriversi basta fornire i dati
personali, il certificato medico e un documento che attesti la frequenza universitaria. Ce n’è per tutti i gusti:
corsi di fitness, nuoto, body building e tennis - solo
per citarne alcuni - con istruttori qualificati. Attraverso il Cus si può partecipare ai tornei interfacoltà
organizzati ogni anno, sia per gli sport a squadre sia
per quelli individuali.
UNA RISORSA UTILE: GLI
INFORMAGIOVANI
Sono punti informativi gratuiti con
l’obiettivo di fornire canali adeguati di
informazione e orientamento su lavoro,
cultura e tempo libero. Presso i centri
Informagiovani potete chiedere consigli
su come redigere un curriculum o come
affrontare un colloquio di lavoro, ma
anche avere notizie sulle associazioni
culturali e i centri di aggregazione giovanili
presenti nel territorio del vostro ateneo;
inoltre potete avere suggerimenti su
come trovare casa, accedere all’assistenza
sanitaria, o anche solo farvi qualche idea
per passare il weekend!
Per trovare il punto Informagiovani più
vicino a voi consultate il sito
www.informagiovani-italia.com
14
Dopo il diploma
Vado, STUDIO
e torno
Si chiama programma Erasmus ed è lo strumento
con cui l’Unione europea promuove la mobilità
universitaria per studio o per placement. Gli studenti
che ne fanno richiesta e superano la selezione possono
partire, godere di una borsa di mobilità e sostenere
esami all’estero oppure svolgere uno stage
L
ucia, Carlotta e Andrea hanno studiato un anno
all’estero grazie al programma Erasmus, e sono
tornati con un bagaglio di esperienze uniche,
amici provenienti da tutto il mondo e naturalmente
con qualche esame in più sul libretto.
Per loro studiare all’estero è stato possibile grazie ad
Erasmus (programma dell’Unione europea facente
parte del più vasto Llp, Lifelong learning programme),
che può prevedere per chi parte un contributo spese e
soprattutto il pieno riconoscimento dell’attività formativa svolta presso l’università straniera.
Il programma Erasmus prende il nome da Erasmo da
Rotterdam, filosofo e teologo della seconda metà del
Quattrocento, che visse e operò in numerosi paesi europei. Obiettivi di tutto il progetto sono la promozione
delle attività europee delle varie università e la mobilità di studenti e docenti, per sostenere la condivisione
e la divulgazione di conoscenze avanzate.
Attualmente partecipano ad Erasmus i 27 paesi
dell’Unione europea, la candidata Turchia, e infine
Islanda, Liechtenstein e Norvegia, facenti parte dello
Spazio economico europeo.
COME POSSO PARTECIPARE?
Per partecipare ad Erasmus è necessario superare
una selezione. Solitamente da dicembre o nei primi
mesi di ogni anno gli atenei pubblicano un bando
contenente tutte le informazioni relative alle procedure di partecipazione e al numero dei posti disponibili per ogni corso di laurea, all’interno dei diversi
paesi dell’Unione. Il soggiorno di studio all’estero
può durare da un minimo di 3 mesi ad un massimo
di un anno. Gli studenti che desiderano partecipare devono iscriversi alle selezioni compilando
una domanda on-line come indicato nel bando e
scegliendo fino ad un massimo di tre destinazioni
tra quelle disponibili. Ogni ateneo provvederà poi a
redigere una graduatoria degli studenti assegnando
loro un punteggio (in termine tecnico, Indicatore
Erasmus), in base a criteri quali l’anno di iscrizione,
il numero di esami sostenuti, i crediti accumulati,
la media dei voti conseguiti o la conoscenza della
lingua straniera dei paesi per i quali si è espressa la
preferenza. Di norma fa seguito anche un colloquio
con un docente responsabile del programma.
Agli studenti che risultano vincitori è assegnata
Università
la borsa Erasmus, che può dare diritto ad un contributo finanziato dalla Commissione europea per
coprire, almeno parzialmente, le spese di viaggio e
di soggiorno nel paese di destinazione. L’importo
della borsa viene stabilito annualmente dall’Agenzia nazionale Erasmus.
FARE LE VALIGIE E PARTIRE
Una volta superata la selezione e risultati vincitori,
arriva l’organizzazione vera e propria del soggiorno
all’estero. Il primo passo fondamentale è la stesura
del piano di studi (Learning agreement) da svolgere presso l’università di destinazione. Per poter
sostenere gli esami e vedersi poi riconosciuti i
crediti una volta rientrati, è importante concordare
il piano con i docenti responsabili della propria università, prima della partenza. Il periodo di mobilità
si baserà sul calendario accademico dell’università
ospitante, bisognerà quindi informarsi e scegliere il
periodo opportuno per poter seguire le lezioni.
La seconda tappa è il reperimento dell’alloggio.
Molto varia in base all’ateneo di destinazione: in
alcuni casi, infatti, viene fatto compilare agli studenti un accomodation form, contenente i dati che
consentono all’università di trovare ai ragazzi una
sistemazione all’interno di strutture universitarie o
private. In altri casi, invece, l’università ospitante
si limita a dare qualche informazione su come muoversi. In ogni caso è bene informarsi per tempo,
chiedendo anche aiuto ai docenti responsabili e alla
sezione Erasmus dell’Ufficio programmi comunitari
di formazione.
Gli studenti in partenza dovranno poi firmare l’Accordo di mobilità e ritirare il certificato che attesta
15
lo status di partecipante al progetto Erasmus. Con
i dovuti scongiuri, può darsi che durante il periodo
di studi nel paese ospitante risulti necessario utilizzare le sue strutture sanitarie. Per queste ragioni,
prima di lasciare l’Italia, sarà bene dotarsi della
tessera sanitaria europea. Una volta giunti a destinazione, bisognerà far compilare dall’università
straniera il “Confirmation of arrival certificate”.
Terminato il soggiorno, gli studenti dovranno farsi
rilasciare dall’ateneo ospitante il certificato di frequenza (Transcript of records), che dovrà essere
consegnato all’Ufficio programmi comunitari di
formazione, pena la totale restituzione della borsa
assegnata.
LA LINGUA, DIFFICOLTÀ SUPERABILE
Una delle preoccupazioni maggiori riguarda la lingua. Certo, una conoscenza sufficiente è necessaria,
ma non dimenticate che sicuramente l’università di
destinazione è abituata ad affrontare le principali
difficoltà che incontrano gli studenti Erasmus.
In ogni caso, gli atenei di provenienza organizzano
corsi di lingua intensivi, solitamente della durata di
qualche settimana, dedicati ai ragazzi in partenza.
La partecipazione è gratuita ed è in parte coperta
dai fondi della Unione europea.
INFORMAZIONI UTILI DIRETTAMENTE DALL’EUROPA
Il periodo di studio all’estero porta evidenti vantaggi: lavorativi, perchè chi parte potrà disporre
al proprio ritorno di un curriculum fatto non di
soli titoli di studio, ma anche di reali esperienze di
vita vissuta; culturali, perché si vive appieno nelle
tradizioni e nella vita quotidiana di un altro paese;
sociali, perché si sperimenta la convivenza con
altre persone ed altre usanze. Senza dimenticare
che al ritorno potete vantare sicuramente la buona conoscenza di un’altra lingua. Ma già prima di
partire potete conoscere meglio il vostro luogo di
destinazione, attraverso Ploteus, Portale sulle
opportunità di apprendimento nello spazio eu-
GLI ESAMI SONO RICONOSCIUTI?
L’opportunità del soggiorno all’estero
diventa parte integrante del curriculum
dello studente. Ma, affinchè gli esami
sostenuti all’estero e le attività formative
cui si è preso parte siano poi riconosciuti
in Italia, è opportuno concordare con
i docenti della propria facoltà il piano
di studi che si intende seguire e farsi
rilasciare dall’università straniera i certificati
degli esami sostenuti. Una volta rientrati,
sarà sufficiente fare domanda presso lo
sportello competente all’interno della
propria facoltà e aspettare che il consiglio
deliberi. Soltanto allora i voti potranno
essere convertiti e registrati sul libretto.
16
Dopo il diploma
“Le tappe fondamentali prima
della partenza sono la compilazione
del piano di studi e il reperimento
dell’alloggio all’estero”
ropeo, gestito dalla Direzione generale per l’Istruzione e la Cultura della Commissione europea con
la collaborazione del Centro risorse nazionale per
l’orientamento professionale. Ploteus aiuta studenti e non solo a trovare informazioni su corsi di
studio in Europa. In particolare su: opportunità di
studio e di formazione disponibili nell’Unione europea (questa sezione contiene numerosi link ai siti
web delle università, ai database delle scuole e dei
corsi di formazione professionale); sistemi d’istruzione e formazione (con descrizione dei diversi
sistemi di istruzione nei paesi europei); programmi
di scambio e borse di studio disponibili (Erasmus,
Leonardo da Vinci, Tempus, con informazioni su
“chi contattare”, “come richiedere le borse di studio” e altro ancora); qualsiasi cosa occorra sapere
quando ci si trasferisce in un altro paese europeo
(costo della vita, tasse accademiche, come trovare
un alloggio, contesto legale ed altre informazioni
generali). Ploteus è accessibile cliccando su internet ec.europa.eu/ploteus.
Altre utili indicazioni potete recuperarle attraverso
le reti Enic (European network of information
centres) – Naric (National academic recognition information centres). La prima è costituita
da centri nazionali per l’informazione. Fornisce
notizie e consigli su: riconoscimento di diplomi,
titoli e altre qualifiche universitarie o professionali
stranieri; sistemi d’istruzione in altri paesi europei;
opportunità di studio all’estero, comprese informazioni su prestiti e borse di studio, nonché questioni
pratiche collegate alla mobilità e all’equipollenza.
La rete Naric mira a favorire il riconoscimento accademico di diplomi e periodi di studio in Stati membri
dell’Unione europea, paesi dello Spazio economico
europeo e paesi dell’Europa centrorientale.
Per accedere alle reti, www.enic-naric.net.
LIFELONG LEARNING
PROGRAMME (LLP)
Istituito con decisione del Parlamento
europeo e del Consiglio il 15 novembre
2006, riunisce tutte le iniziative di
cooperazione europea nell’ambito
dell’istruzione e della formazione dal 2007
al 2013. Ha sostituito, integrandoli in un
unico programma, i precedenti Socrates e
Leonardo, attivi fino al 2006.
Info su www.programmallp.it.
Le facoltà
17
18
Dopo il diploma
Università degli Studi di
URBINO “Carlo Bo”
E
Una finestra sul futuro dei giovani
ntrata finalmente nel novero degli atenei statali, dal 2006 l’Università degli Studi di Urbino
ha intrapreso un nuovo corso e sta vivendo
un periodo di grande impulso che consente di guardare con fiducia al futuro dei suoi studenti. Con le
sue dieci facoltà, che comprendono corsi nelle più
svariate discipline, garantisce un’offerta formativa
molto ampia. Inoltre, l’attività di orientamento per le
matricole e quella di placement per i neo-laureati, così
come i progetti per favorire la mobilità internazionale,
forniscono un valore aggiunto alle numerose qualità
dell’ateneo, come ci ha spiegato il rettore dell’Università, il professor Giovanni Bogliolo.
Quali sono oggi i punti di forza dell’offerta formativa dell’ateneo?
Se si escludono le facoltà di Ingegneria e di Medicina,
l’Università di Urbino presenta un’offerta molto ampia, sia in campo scientifico sia in campo umanistico.
La qualità dell’offerta è adeguata in entrambi i casi. Le
facoltà attualmente sono in tutto dieci e si possono
raggruppare in tre grandi categorie: le facoltà umanistiche, le facoltà scientifiche, le facoltà dell’area giuridico, economica, sociologica e politologica.
Per coloro che si apprestano a scegliere il percorso di studi universitario l’orientamento è importante. Ci può illustrare le attività che caratterizzano questo servizio presso il vostro ateneo?
Solo la metà degli studenti provengono effettivamente
dalle Marche. Tutti gli altri arrivano da fuori. L’orientamento, quell’insieme di iniziative volte a favorire una
scelta consapevole da parte dello studente, diventa
quindi più complesso da gestire per noi, perché deve
tener conto di una realtà nazionale. Tutti gli anni,
quindi, organizziamo una settimana in cui accogliamo
circa quattromila studenti: ogni facoltà presenta i
propri corsi, svolge lezioni tipo, mostra le attrezzature
di cui dispone. Inoltre, durante il corso accademico,
affidiamo gli studenti all’assistenza di tutor che ne
consigliano le scelte. D’altra parte, così come sono
guidati durante il corso di laurea, i nostri studenti
vengono seguiti anche dopo e messi in contatto con il
sistema delle imprese.
Quali sono le prospettive lavorative per i vostri
laureati e in che modo si può favorire la transizione dallo studio al lavoro?
Le prospettive lavorative sono determinate dal mercato, che è molto volatile e volubile. Per questo noi
siamo molto attenti ai cambiamenti del mondo del lavoro e alla sua richiesta formativa in modo da adeguare progressivamente la nostra offerta di formazione
alle esigenze dell’occupazione. Prevediamo migliaia
di stage in azienda e, in molti casi, da questi rapporti
iniziali nascono collaborazioni che poi si perfezionano
con prospettive di vero e proprio inserimento futuro.
Ogni anno, inoltre, invitiamo un centinaio di aziende
presso l’ateneo per presentare la loro attività ai nostri
laureandi e neo-laureati.
Sono previsti scambi con l’estero?
I contatti con l’estero sono garantiti dal sistema Erasmus; ma ci sono altre innumerevoli opportunità di
scambio. Attualmente stiamo lavorando ad un progetto che prevede il trasferimento in Italia di dodici studenti inglesi della facoltà di Scienze della formazione
primaria, i quali verranno per uno stage nelle nostre
scuole elementari, così da acquisire una metodologia
di insegnamento della lingua italiana. Allo stesso modo dodici nostri studenti andranno in Inghilterra per
apprendere i metodi di insegnamento di quel paese.
Sono previste borse di studio e agevolazioni per
alcune categorie di studenti?
Certamente. Quest’anno non dovrà pagare le tasse chi
si è diplomato con cento e lode. Poi ci sono le age-
Facoltà
19
volazioni legate al merito e alle necessità finanziarie:
posti gratuiti ai collegi universitari, borse di studio per
i residenti e per i pendolari; cerchiamo di aiutare le
categorie che hanno un reddito familiare più basso.
A seconda della tipologia di studente è previsto un
finanziamento adeguato. Di queste cose si occupa
in maniera più specifica l’Ersu (Ente regionale per il
diritto allo studio).
Un consiglio alle matricole che stanno per iniziare il percorso universitario?
L’università si fa nei luoghi dell’ateneo. “Fare l’università” non significa soltanto andare a lezione, ma anche
frequentare biblioteche, laboratori, vivere a contatto
con i docenti. Sfruttate tutte le possibilità che essa vi
offre: sarà un investimento remunerativo per il vostro
futuro.
Ecco numeri di telefono e indirizzi delle facoltà.
Facoltà di Economia
Segreteria di presidenza: Via Saffi 42 - 61029 Urbino
tel. 0722 305515 - 305500 - 305501
e-mail: [email protected]
sito web: www.econ.uniurb.it
Facoltà di Farmacia
Segreteria di presidenza: Piazza Rinascimento 6
61029 Urbino tel. 0722 303321 - 303322
e-mail: [email protected]
sito web: www.uniurb.it/farmacia
Facoltà di Giurisprudenza
Segreteria di presidenza: Via Matteotti 1
61029 Urbino tel. 0722 303220 - 303226
e-mail: [email protected]
sito web: www.uniurb.it/giurisprudenza
Facoltà di Lettere e Filosofia
Segreteria di presidenza: Via S. Lucia 6 - 61029 Urbino
tel. 0722 320125 e-mail: [email protected]
sito web: www.uniurb.it/Lettere
Facoltà di Lingue e letterature straniere
Segreteria di presidenza: Piazza Rinascimento 7
61029 Urbino tel. 0722 303371
e-mail: [email protected]
sito web: www.uniurb.it/lingue
IL CAREER DAY DI URBINO
Il Career Day dell’Università di Urbino
è un appuntamento annuale dedicato
al mondo del lavoro, della formazione
e dell’orientamento. L’iniziativa si pone
l’obiettivo di fornire ai laureati una
panoramica sulle opportunità professionali
dopo la laurea, cercando di agevolare
l’incontro tra le aziende e i laureati, di
presentare l’offerta formativa post-laurea
dell’ateneo e di fornire un orientamento
sulle problematiche di ingresso nel mondo
del lavoro. Per tutte le informazioni
sull’evento consulta il sito: www.uniurb.it.
Per saperne di più visitate il sito www.uniurb.it.
Per informazioni sull’orientamento scrivete a
[email protected]
Facoltà di Scienze della formazione
Segreteria di presidenza: Via Bramante 16 - 61029
Urbino tel. 0722 303742 - 303741
e-mail: [email protected]
sito web: www.scienzeformaz.urbino.com
Facoltà di Scienze e tecnologie
Segreteria di presidenza: Località Crocicchia - 61029
Urbino tel. 0722 304282 - 303281
e-mail: [email protected]
sito web: scitec.uniurb.it
Facoltà di Scienze motorie
Segreteria di presidenza: Via Oddi 14 - 61029 Urbino
tel. 0722 351728 - 305729
e-mail: [email protected];
[email protected]
sito web: www.uniurb.it/smotorie
Facoltà di Scienze politiche
Segreteria di presidenza: Via Bramante 17 - 61029
Urbino tel. 0722 303750 - 305751
e-mail: [email protected]
sito web: www.uniurb.it/scipol
Facoltà di Sociologia
Segreteria di presidenza: Via Saffi 15 - 61029 Urbino
tel. 0722 305720 - 305721
e-mail: [email protected]
sito web: www.uniurb.it/sociologia
20
Dopo il diploma
Università
POLITECNICA
delle MARCHE
A tutta scienza!
L’
Università Politecnica delle Marche rappresenta
il polo universitario di orientamento scientifico
della regione. Chi volesse dedicarsi agli studi di
Agraria, Scienze, Medicina e chirurgia, oppure di Ingegneria o Economia, potrà iscriversi alle rispettive facoltà di
questo ateneo, illustrate per noi dal rettore dell’università,
il professor Marco Pacetti.
Quali sono i punti forti dell’offerta del vostro ateneo?
Sicuramente l’alto livello occupazionale dei nostri laureati e l’attività di orientamento diretta alle matricole,
finalizzata ad una scelta consapevole del percorso di
studi. Gli strumenti che utilizziamo a tal fine sono diversi: si va dalla direct mailing inviata agli alunni prossimi
alla maturità, alle visite alle facoltà organizzate per le
scuole superiori, fino alla pianificazione di veri e propri
incontri presso gli istituti dove presentiamo il sistema
universitario nel suo complesso, l’offerta formativa, le
modalità di accesso ai corsi, i servizi e le opportunità.
Non manca, poi, la partecipazione dell’Università Politecnica delle Marche ad iniziative organizzate sul territorio regionale da soggetti preposti all’orientamento.
Se dovesse sintetizzare in una frase lo spirito dell’Università Politecnica delle Marche quale sceglierebbe?
“Futuro come valore – merito come metodo”, slogan
che costituisce tutta la campagna comunicativa insieme a “We love secchioni”.
Quali sono le prospettive lavorative per i vostri
laureati?
Il livello di employability di tutti i corsi è molto alto.
I più recenti dati Istat ne sono una conferma: a tre
anni dal conseguimento della laurea, i laureati in Ingegneria impiegati stabilmente sono il 92,7%, quelli in
Economia l’89,8%, in Agraria il 77%.
Che consiglio darebbe alle matricole che si accingono ad affrontare il percorso universitario?
Lo studio è il migliore investimento su se stessi. E il
futuro deve esserne il valore di riferimento.
Ecco una breve descrizione delle facoltà con gli indirizzi a
cui rivolgersi:
Facoltà di Agraria
Fornisce gli strumenti metodologici per lo studio sistematico
del settore primario e del relativo indotto sotto il profilo
agronomico, biologico, ambientale, tecnologico, agro-alimentare e socio-economico.
Sede: via Brecce Bianche, Monte Dago - 60131 Ancona
tel. 071 2204935 e-mail: [email protected]
sito web: www.agr.univpm.it
Per saperne di più sui corsi di laurea e
sulle attività e i servizi dell’ateneo:
www.univpm.it.
Per tutte le informazioni relative
all’orientamento scrivi a:
[email protected]
Facoltà di Economia “Giorgio Fuà”
Si articola in corsi di laurea triennale di I livello, che forniscono una solida preparazione di base, per poi proseguire con
i corsi di laurea magistrale.
Sede: piazzale Martelli 8 - 60121 Ancona
tel. 071 2207002 e-mail: [email protected]
sito web: www.econ.univpm.it
Facoltà di Ingegneria
Prevede corsi di laurea triennale di I livello, corsi di laurea
magistrale, un corso di laurea specialistica a ciclo unico:
Ingegneria edile - Architettura (cinque anni).
Sede: via Brecce Bianche, Monte Dago - 60131 Ancona
tel. 071 2204778
e-mail: [email protected]
sito web: www.ing.univpm.it
Facoltà di Medicina e chirurgia
Propone corsi di laurea specialistica in Medicina e chirurgia
(sei anni) e Odontoiatria e protesi dentaria (cinque anni) e 7
corsi di laurea delle Professioni sanitarie; il corso triennale di
infermieristica è strutturato nelle città di Ascoli Piceno, Fermo,
Jesi, Macerata e Pesaro. Prevede, inoltre, scuole di specializzazione, master, corsi di perfezionamento e dottorati.
Sede: via Tronto 10/a – 60020 Torrette di Ancona
tel. 071 2206000 Polo didattico A; tel. 071 2206001 Polo
didattico B
e-mail: [email protected]
sito web: www.med.univpm.it
Facoltà di Scienze
Si suddivide in due corsi di laurea di I livello: Scienze biologiche e Tecniche del controllo ambientale e Protezione
civile, entrambi di durata triennale, e prevede lauree magistrali biennali.
Sede: via Brecce Bianche, Monte Dago - 60131 Ancona
tel. 071 2204512 e-mail: [email protected]
sito web: www.scienze.univpm.it
Facoltà
21
Università degli Studi di
MACERATA
A misura di studente
A
ll’Università di Macerata non si fanno file
perché l’ateneo non è troppo grande e le tasse
si pagano in base alla frequenza scelta, tempo
pieno o tempo parziale; qui potete approfondire lo
studio con i corsi di eccellenza o scegliere tra quelli
che prevedono attività didattiche impartite on-line.
Non mancano proposte di studio all’estero, attività e
progetti culturali, mentre la didattica è calibrata su
esigenze e aspirazioni personali. Sette sono le facoltà
che costituiscono questo polo universitario, presentato per noi dal suo rettore, il professor Roberto Sani.
Quali sono i punti forti dell’offerta del vostro ateneo?
L’alto livello culturale: noi formiamo persone e non
semplicemente dei tecnici; il collegamento con il mondo del lavoro: siamo attenti alle esigenze che provengono da questo mercato, calibriamo i corsi tenendo
conto delle nuove qualifiche richieste, aiutiamo il laureato con servizi di job placement. Infine, l’ampia scelta di corsi di studio proposti dalle nostre sette facoltà
nonchè il ruolo di rilievo dell’alta formazione, ossia
della formazione post-laurea volta a fornire ulteriori
specializzazioni tramite master e corsi di formazione.
Se dovesse sintetizzare in una frase lo spirito
dell’Università degli Studi di Macerata quale
sceglierebbe?
Il nostro è un ateneo a misura di studente per i servizi,
per la qualità della vita e per il rapporto con i docenti.
Quali sono le prospettive lavorative per i vostri
laureati?
Da una recente indagine statistica, risulta che dopo
tre anni dalla laurea il 60% degli ex-studenti dichiara
di essere occupato. I nostri laureati acquisiscono
adeguate competenze per lo svolgimento di funzioni
organizzative o gestionali all’interno di amministrazioni pubbliche, imprese private e organizzazioni
del terzo settore in diversi campi, a seconda della
facoltà scelta.
Che consiglio darebbe alle matricole che si accingono ad affrontare il percorso universitario?
Siate curiosi, non abbiate paura di domandare. Troverete tutte le risposte.
Di seguito gli indirizzi a cui rivolgersi:
Facoltà di Beni culturali
Segreteria: Corso Cefalonia 70 - 63023 Fermo
tel. 0733 2588955 e-mail: [email protected]
Facoltà di Economia
Segreteria: Piazza Strambi 1 - 62100 Macerata
tel. 0733 2582740/41
e-mail: [email protected]
Facoltà di Giurisprudenza
Segreteria: Piaggia dell’Università 2 - 62100 Macerata
tel. 0733 2582605 e-mail: [email protected]
Facoltà di Lettere e Filosofia
Segreteria: Corso Cavour 2 - 62100 Macerata
tel. 0733 2584113 e-mail: [email protected]
Facoltà di Scienze della comunicazione
Segreteria: Via Don Minzoni 2 - 62100 Macerata
tel. 0733 2582515
e-mail: [email protected]
Facoltà di Scienze della formazione
Segreteria: Piazzale Luigi Bertelli (Contrada Vallebona)
62100 Macerata
tel. 0733 2585917 e-mail: [email protected]
Facoltà di Scienze politiche
Segreteria: Piazza Strambi 1 - 62100 Macerata
tel. 0733 2582745 e-mail: [email protected]
Per saperne di più su corsi di laurea, attività e
servizi dell’ateneo: www.unimc.it.
Per tutte le informazioni relative all’orientamento
scrivete a: [email protected]
22
Dopo il diploma
Università degli Studi di
CAMERINO
La vera natura dello studio
L’
Università di Camerino, fondata nel 1336,
conta cinque facoltà: Architettura, Farmacia,
Giurisprudenza, Medicina veterinaria, Scienze e tecnologie. Ha sedi a Camerino, Ascoli Piceno,
Matelica, San Benedetto del Tronto e Recanati. Pensata e strutturata per dare ad ogni studente e alle future
matricole tutti i servizi di cui si ha bisogno per dedicare con profitto il proprio tempo allo studio, è immersa
nella natura, nella storia e nell’arte. L’ateneo ha spazi
ed attrezzature adeguate e un rapporto professorestudente assolutamente concorrenziale. Ne abbiamo
parlato con il rettore, il professor Fulvio Esposito.
Quali sono i punti forti dell’offerta del vostro ateneo?
Le nostre cinque facoltà organizzano numerosi corsi
di laurea, prontamente adattati alla complessità e alla
dinamica evolutiva del contesto sociale ed economico.
Attività sportive e culturali, servizi di orientamento
per le matricole, stage per tutti gli studenti in aziende
leader, generalizzazione del Sistema qualità certificato
ISO 9001:2000 a tutte le attività e i servizi dell’ateneo,
master altamente innovativi, job placement per i laureati: questi alcuni degli aspetti che più caratterizzano
l’Università di Camerino.
Se dovesse sintetizzare in una frase lo spirito dell’Università degli Studi di Camerino quale sceglierebbe?
Sceglierei uno degli slogan che abbiamo utilizzato
per la promozione dell’ateneo e cioè “Unicam: la vera
natura dello studio”.
Quali sono le prospettive lavorative per i vostri laureati?
Recenti indagini hanno evidenziato che a sei mesi
dalla laurea un’alta percentuale dei nostri laureati è
già inserita nel mondo del lavoro. Merito di un’accurata progettazione dei corsi di laurea sulla base
delle esigenze e delle richieste provenienti dal mondo
produttivo.
Che consiglio darebbe alle matricole che si accingono ad affrontare il percorso universitario?
Consiglio loro di affrontare il periodo universitario
con il piede giusto, con determinazione e consapevolezza e di avvicinarsi a tutte le attività previste in
maniera critica, per diventarne protagonisti. Ascoltare, ma soprattutto parlare attraverso strumenti quali
il colloquio diretto con i professori ed i tutor, i questionari, la posta elettronica, la newsletter, il Forum
degli studenti, le commissioni paritetiche. L’università
esiste perché ci sono gli studenti; solo loro possono
dirci se stiamo lavorando bene.
Ecco indirizzi e contatti per chiedere informazioni e
approfondimenti sull’offerta didattica.
Facoltà di Architettura
Segreteria: Viale della Rimembranza - 63100 Ascoli Piceno
tel. 0736 249638
e-mail: [email protected]
Facoltà di Farmacia
Segreteria: Piazza dei Costanti - 62032 Camerino
tel. 0737 402456 e-mail: [email protected]
Facoltà di Giurisprudenza
Segreteria: Piazza Cavour 2 - 62032 Camerino
tel. 0737 403009
e-mail: [email protected]
Facoltà di Medicina veterinaria
Segreteria: Via Circonvallazione - 62024 Matelica
tel. 0737 403440
e-mail: [email protected]
Facoltà di Scienze e tecnologie
Segreteria: Via Gentile III da Varano - 62032 Camerino
tel. 0737. 02126 e-mail: [email protected]
Per saperne di più sui corsi di
laurea: www.unicam.it. Per tutte le
informazioni sull’orientamento scrivete a:
[email protected] o consultate
Unic@mente studente, sezione del sito
www.unicam.it.
Il lavoro
23
24
Dopo il diploma
Voglia di
LAVORARE
Libri archiviati e una gran voglia di darsi subito
“da fare”. Scopriamo insieme come funziona il
mondo del lavoro, a chi rivolgersi, e qualche
consiglio per arrivare dritti alla meta
T
rovare lavoro… è un lavoro. Può sembrare una
frase fatta, ma non lo è. Chi sceglie di “buttarsi”
subito nel mondo del lavoro inizia presto a capire
quanto tempo richieda l’attività di ricerca. Buona norma
sarebbe cercare di conoscere i fabbisogni professionali
della vostra realtà, senza dimenticare, però, che la scelta
del lavoro deve anche considerare le proprie attitudini e
competenze. Per questo è importante conoscere il più
possibile il contesto che vi circonda e andare “dritti alla
meta” con determinazione e seguendo una certa logica.
Niente curricula inviati a casaccio, quindi, ma studiate
bene la situazione, leggete gli annunci, sui giornali e
anche su internet, e inviate candidature personalizzate. Insomma, non limitatevi a iscrivervi al Centro per
l’impiego e ad aspettare passivamente la chiamata. Non
disdegnate, poi, di iniziare con un tirocinio: se vi impegnate e fate buona impressione potrebbe trasformarsi in
un contratto di lavoro. Infine, regola fondamentale, non
scoraggiatevi se il lavoro tarda ad arrivare. Capita che
un’azienda rispolveri il vostro curriculum a qualche
mese di distanza e vi chiami per un colloquio quando
meno ve lo aspettate. Nel frattempo, preparatevi al meglio seguendo le nostre dritte. Andiamo per ordine.
CHI BEN COMINCIA...
A parte l’iscrizione al Centro per l’impiego, di cui
parleremo più approfonditamente in seguito, o alle
agenzie di mediazione privata per il lavoro, la prima
mossa da fare è leggere gli annunci sulle riviste specializzate (vedi box) o sulle apposite rubriche che
molti quotidiani dedicano all’argomento (ricordate
di inserire sempre il riferimento all’inserzione alla
quale rispondete nella lettera di accompagnamento al
curriculum). Ma siate cauti e diffidate degli annunci
troppo vaghi, di quelli che promettono facili guadagni
e di quelli che chiedono soldi per iniziare un’attività
a domicilio.
Anche su internet si possono trovare siti, istituzionali e
non, che presentano un’ampia offerta di proposte di lavoro e consigli utili su come compilare il curriculum o la
lettera di presentazione; ma anche la rete presenta le sue
insidie, perciò prestate attenzione perché difficilmente i
gestori controllano la provenienza delle offerte come invece sono obbligate a fare le agenzie pubbliche e private.
LAVORO IN PALIO
Una classica via per trovare lavoro resta
la preparazione di un concorso. Per
conoscere quelli banditi dagli enti pubblici
statali basta consultare la Gazzetta
Ufficiale della Repubblica Italiana,
l’organo ufficiale che pubblica i bandi. Si
trova nelle edicole il martedì e il venerdì
nella serie “Concorsi ed esami”. Per i
concorsi regionali consultate invece il
Bollettino Ufficiale della Regione Marche.
Qui non ci sono trucchi da svelare: il
numero di candidati che si presenta
solitamente è piuttosto alto e decisamente
minore il numero dei posti disponibili.
Perciò: studiate, studiate, studiate!
Spesso, poi, ci si imbatte in siti che non garantiscono la
nostra privacy; perciò, se non indicate espressamente
il contrario, i vostri dati potrebbero circolare in rete e
finire in mano a società diverse da quella a cui li abbiamo
inviati. Precauzioni a parte, la rete può essere un utile
strumento di ricerca e non solamente se desiderate trovare un lavoro vicino a voi, ma anche e soprattutto se vi
alletta l’idea di cercare un lavoro all’estero.
COME SI CERCA LAVORO SU INTERNET?
Spieghiamo subito che esistono tre categorie di siti:
1. quelli dove potete leggere gli annunci delle aziende.
Generalmente non richiedono registrazione;
2. quelli in cui non sono visibili offerte di lavoro, ma
è possibile inserire il curriculum in una banca dati
consultata dalle aziende. Spesso questi siti offrono
servizi on-line come le newsletter, tramite le quali
arrivano all’iscritto le segnalazioni delle offerte che
corrispondono al profilo indicato;
3. infine, ci sono i siti delle singole aziende, spesso a
caccia di personale (e-recruiting). Il visitatore compila un
modulo, a cui si accede di solito dall’home page, cliccando
Lavoro
“Siate cauti e diffidate degli annunci
troppo vaghi, di quelli che promettono
facili guadagni e di quelli che chiedono
soldi per iniziare un’attività”
sulla sezione “Lavora con noi” o “Collabora con noi”.
Vedremo più avanti, in un’apposita sezione, i principali
siti da consultare per offerte di lavoro e candidature.
Se né i giornali, né la rete offrono annunci interessanti,
non vi resta che l’autopromozione! Cosa vuol dire?
Semplicemente preparare un elenco di aziende che
possono interessarvi e cercare di contattarle, anche se
al momento non sembrano alla ricerca di personale. Prima di presentarvi, però, prendete il maggior numero di
informazioni sull’azienda, che troverete sicuramente su
internet, e - qui arriva il difficile - cercate di individuare
la persona che può visionare la vostra candidatura. Un
buon metodo per riuscire a scoprire qualcosa di lei è
verificare se abbia scritto degli articoli o partecipato a
qualche conferenza. Il passo successivo a questo punto
potrebbe essere una telefonata in cui si dice di aver letto il suo articolo o di aver apprezzato il suo intervento.
Se l’impresa vi sembra troppo ardua, potete comunque mandare alla sua attenzione il vostro curriculum
con relativa lettera di accompagnamento.
25
OCCHIO ALL’ANNUNCIO
Ecco dove potete leggere le inserzioni di
lavoro che interessano la vostra provincia:
tutti i giovedì sulle pagine locali
de “Il Resto del Carlino” e del “Corriere
Adriatico”.
Inoltre, ogni mercoledì sono inseriti
sul sito www.provincialavoro.it della
Provincia (Servizio formazione lavoro).
Periodicamente offerte di lavoro sono
pubblicate anche su “Il Pesaro”, che esce
ogni 15 giorni.
“Niente curricula inviati a casaccio, quindi, ma studiate bene
la situazione, leggete gli annunci,
sui giornali e anche su internet,
e inviate candidature personalizzate”
Dopo il diploma
26
Il vostro biglietto da visita:
UN BUON
CURRICULUM
S
Colpire il selezionatore con le poche righe che avete
a disposizione non è facile, ma neanche impossibile.
Quel che conta è avere chiari gli obiettivi,
imparando a valorizzare le proprie competenze
crivere il proprio curriculum vitae è il primo e
fondamentale passo per cercare un lavoro. Ma,
specialmente per chi è alla ricerca del primo
impiego, la compilazione può sembrare difficile, dal
momento che normalmente non si hanno esperienze
da vantare. Per questo è importante capire come verrà
considerato “dall’altra parte” il vostro curriculum.
Ma come si scrive un curriculum efficace?
Evitate di annoiare il vostro selezionatore: siate sintetici (massimo 2-3 pagine), ma non tralasciate quanto
di voi possa colpire la sua attenzione. Non sottovalutate i vostri primi lavoretti (baby sitter, cameriere, volantinaggio ecc.). Soprattutto se siete alla ricerca del
primo impiego possono già dire molto di voi e della
vostra capacità ad adattarvi alle situazioni.
In un curriculum dovete sempre inserire...
dati anagrafici e personali (nome e cognome;
indirizzo del domicilio/residenza; numeri telefonici;
indirizzo di posta elettronica);
istruzione e formazione (titolo, istituto, anno di
conseguimento e votazione);
eventuali esperienze lavorative (si consiglia di
indicare il nome della società con qualche spiegazione
RICORDATE CHE...
• Non dovete mai scrivere cose che non
potreste sostenere in un colloquio,
come lingue che dichiarate di conoscere
alla perfezione quando le masticate solo
un po’ o programmi informatici di cui
sapete appena il nome.
• Sappiate valorizzare, però, le vostre
esperienze, considerando che il
selezionatore tenderà a ridimensionarle.
Se, ad esempio, avete aiutato i vostri
genitori in un negozio, non scrivetelo così.
Meglio dire: collaborazione ad un esercizio
commerciale con compiti di seguire le
relazioni con la clientela, la contabilità ecc.
Suona molto meglio, no?
sul settore. Poi specificare periodo, ruolo ricoperto,
attività svolta);
lingue conosciute (dichiarare il livello di padronanza:
sufficiente, discreto, buono, ottimo, e distinguere tra
capacità di espressione e comprensione scritta e orale);
competenze informatiche (specificate i software
che sapete utilizzare, come Word, Excel ecc.; i sistemi
operativi e i linguaggi di programmazione, indicandone il grado di conoscenza);
competenze relazionali, organizzative e tecniche
(tenete conto che ai giovani si richiedono soprattutto:
capacità di ascolto e comunicazione, di apprendimento e di adattamento; desiderio di crescita personale,
orientamento ai rapporti interpersonali, capacità organizzative e di lavoro in gruppo);
altre informazioni utili a definire la vostra personalità.
Dopodiché aggiungete la data, firmate il curriculum e,
importantissimo, date il consenso al trattamento dei
vostri dati. Esempio: “autorizzo al trattamento dei dati
personali in conformità alla legge 196/03 sulla privacy”.
UNA LETTERA SPECIALE
Ma il curriculum da solo non basta. Va presentato
insieme ad una lettera di accompagnamento che deve
invogliare il lettore a soffermarsi sul curriculum. Naturalmente deve essere personalizzata per ciascuna
azienda a cui viene inviata e per questo è bene prendere il maggior numero possibile di informazioni su di
essa. Ecco come si scrive:
• presentatevi e mettete in risalto le vostre competenze;
• evidenziate le caratteristiche che possono darvi
qualche chance in più (ad esempio, la disponibilità
ad orari flessibili o a viaggiare);
• scrivete perché avete deciso di rivolgervi proprio a
quella azienda, mostrando entusiasmo e disponibilità;
• ricordate che lo stile deve essere chiaro e non troppo formale. E mi raccomando, niente pasticci o errori
di ortografia. Non sarebbe certo il miglior modo di
presentarvi!
Un modello da seguire è il curriculum
europeo. Potete scaricarlo da internet
scrivendo “curriculum europeo” in
qualsiasi motore di ricerca.
Lavoro
27
A prova di
COLLOQUIO
Preoccupati per il
vostro primo colloquio?
Una “ricetta” giusta
per superarlo non esiste,
ma qualche piccolo
accorgimento può
esservi di aiuto
P
repararsi a questo appuntamento non è semplice se siete alle prime armi: dovrete riuscire
a dare la giusta impressione a chi vi esamina,
ma questa volta non potrete nascondere le emozioni
dietro a un foglio di carta.
Prendere informazioni
Il punto di partenza consiste nella raccolta di informazioni sull’azienda e sulla mansione per la quale siete
stati chiamati. Può sembrare banale, ma conoscere
bene da chi e per cosa siete stati contattati è l’unico
modo per prepararsi al meglio.
L’atteggiamento
Essere tesi è normale e può perfino aiutare a dare il
meglio di sé. Attenzione però: non dovrete apparire né
troppo nervosi e musoni, né esageratamente rilassati.
Con un po’ di autocontrollo (ma senza essere innaturali) potrete imparare a mostrarvi sorridenti e disponibili,
facendo trasparire solo un pizzico di tensione. Evitate
di voler stupire a tutti i costi, meglio apparire semplici,
ma determinati; in ogni caso cercate di essere voi stessi limando quelle caratteristiche del vostro carattere
che possono svantaggiarvi. Preparatevi soprattutto sui
vostri difetti: se vengono a galla mostrate di esserne
consapevoli e di aver imparato a compensarli.
Domande e risposte
Molte delle domande che vi saranno poste sono prevedibili e vanno da “Quali sono i suoi obiettivi professionali?”
a “Quali sono i suoi punti deboli sul lavoro?”, quindi fate
una lista di possibili quesiti e scrivete le risposte (attenti
a non impararle a memoria come un automa). Che sia il
selezionatore a fare le domande, non significa, però, che
non dobbiate chiedere niente, anzi. Le informazioni che
avete trovato vi permetteranno di sollevare dubbi intelligenti. Una questione posta nel modo giusto farà intuire
all’esaminatore che vi siete dati da fare per raccogliere
QUALCHE CONSIGLIO
• L’abbigliamento: da scegliere in relazione
al tipo di azienda dove vi presentate; in
generale meglio non essere troppo estrosi.
Vietato apparire trasandati.
• La comunicazione non verbale: non
gesticolate troppo e state attenti a non
ripetere in continuazione lo stesso
movimento (passarsi una mano tra i
capelli, toccarsi il naso...); cercate invece di
mantenere un portamento posato e non
lasciatevi mai andare a gesti maleducati.
• “Quanto si guadagna?”: è una domanda
da evitare: l’argomento verrà affrontato dal
selezionatore in un secondo momento.
• Mamma e papà restino a casa: farsi
accompagnare dai genitori farebbe pensare
che non siete sicuri di voi.
informazioni, segno che non vi trovate di fronte a lui
quasi per sbaglio. Di solito il colloquio migliore è quello
che finisce per somigliare a un dialogo.
La parola giusta
Per portare avanti un discorso col vostro selezionatore sarà indispensabile aver acquisito quei vocaboli
di cui l’ente o l’azienda fa spesso uso. È importante
utilizzare il linguaggio proprio del settore, anche se
nessuno pretende che conosciate i termini tecnici più
complessi. Se un parolone dovesse cogliervi impreparati, abbiate il coraggio di chiedere cosa significa.
Il selezionatore
Non pensate di dovervi confrontare con qualcuno che
vi è nemico. Il selezionatore non trae nessun piacere dal
mettervi in difficoltà. Vi trovate di fronte a qualcuno che
spera quanto voi nella buona riuscita dell’incontro.
“Non pensate di dovervi confrontare
con qualcuno che vi è nemico”
Dopo il diploma
28
Contratti
SU MISURA PER VOI
Firmare un contratto comporta diritti e doveri per
il lavoratore e per l’azienda. Conoscerne gli aspetti
giuridici è quindi molto importante. Vediamo le forme
più utilizzate per il primo ingresso nel mondo del lavoro
C
e l’avete fatta. Il vostro curriculum ha colpito nel segno, il colloquio è andato bene e
finalmente lasciate la definizione di “studente” per entrare a far parte dell’ambita categoria dei
“lavoratori”. Sì, ma di che tipo? Rispetto a qualche
decennio fa, la situazione economica è molto cambiata. Attualmente si parla tanto di “flessibilità” per
indicare, più che la capacità di adattamento di una
persona, il suo status contrattuale. Il contratto di
lavoro subordinato, solitamente a tempo pieno e
indeterminato (cioè per l’intera giornata lavorativa
e senza scadenza), se non è ancora una chimera è
comunque piuttosto difficile da ottenere, almeno al
primo impiego. Oggi il mercato del lavoro prevede
diverse altre forme contrattuali, che è bene impariate a conoscere. Prima di dare una rapida occhiata
alle principali, un’avvertenza: magari non sarà una
lettura proprio scorrevole, ma ricordate che non
potete far rispettare i vostri diritti se voi stessi non
li conoscete. Anzi, per saperne di più, vi consigliamo di fare un salto proprio ai Centri per l’impiego,
di cui parleremo nelle pagine seguenti. Ecco, intanto, qualche definizione base da cui partire.
PART-TIME
Il rapporto di lavoro a tempo parziale può essere: di tipo orizzontale, quando la riduzione di orario
riguarda la giornata di lavoro (ad es. 4 ore al giorno
invece di un orario normale di lavoro di 8 ore);
di tipo verticale, quando l’attività lavorativa è
svolta a tempo pieno, ma solo per predeterminati
periodi (ad es. 3 giorni di 8 ore lavorative in una
settimana; 6 mesi a tempo pieno in un anno);
di tipo misto, risultato dalla combinazione di
part-time orizzontale e part-time verticale.
TEMPO DETERMINATO
Può essere stipulato quando ragioni di ordine
tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo
richiedono un incremento di manodopera per un
periodo di tempo limitato. Il lavoratore a tempo
determinato ha diritto allo stesso trattamento dei
lavoratori assunti a tempo indeterminato che svolgono la stessa attività, in proporzione al periodo di
lavoro prestato. IMPARARE A LAVORARE: IL TIROCINIO
Chiariamo subito che non si tratta di un lavoro. Il tirocinio è un’esperienza di formazione
che si svolge in un’azienda per ampliare le proprie conoscenze o aggiornare quelle che già
si possiedono. Non è un lavoro, dunque, ma può essere un’ottima strada per imparare
una professione. Si rivolge a neodiplomati, neolaureati, studenti che frequentano la scuola
secondaria o l’università, a chi partecipa a corsi di qualifica professionale, disoccupati,
lavoratori in mobilità. La durata varia in base alla tipologia dei soggetti.
I tirocini possono essere promossi, tra gli altri, da: Centri per l’impiego, università e istituti
di istruzione secondaria statali e non statali abilitati al rilascio di titoli accademici, istituzioni
scolastiche statali e non statali che rilasciano titolo di studio con valore legale, centri pubblici
di formazione e/o orientamento, cooperative sociali. Il tirocinio viene attivato in base ad una
convenzione tra il soggetto promotore e l’azienda. Non costituendo rapporto di lavoro, non
prevede retribuzione, ma in qualche caso l’azienda che ospita il tirocinio può erogare un
rimborso spese.
Lavoro
29
CONTRATTO DI INSERIMENTO
Sostituisce, ai sensi del D.Lgs. 276/2003 (nota come
legge Biagi), il contratto di formazione e lavoro nel
settore privato. Tende all’inserimento o al reinserimento del lavoratore nel mercato del lavoro mediante
un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del soggetto a un determinato
contesto lavorativo. Per quanto riguarda i giovani,
possono essere assunti con questo tipo di contratto
dai 18 ai 29 anni. L’inserimento non può durare meno
di 9 mesi e non oltre i 18.
La categoria di inquadramento del lavoratore non può
essere inferiore di due livelli a quella con riferimento
al Ccnl (Contratto collettivo nazionale del lavoro).
SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO
Il D.lgs. 276/2003 lo ha introdotto in sostituzione del
c.d. lavoro interinale. Questo contratto coinvolge tre
soggetti: il somministratore, l’utilizzatore e il lavoratore. Il lavoratore è assunto dal somministratore, ma
viene inviato a svolgere la propria attività presso l’utilizzatore. Tra somministratore e utilizzatore si stipula
un contratto di fornitura di manodopera.
FORMATI AL LAVORO:
L’APPRENDISTATO
L’apprendistato ha una doppia valenza
di formazione e lavoro: l’impresa, infatti,
si impegna a fornire all’apprendista la
formazione professionale all’interno del
rapporto di lavoro.
Tre le tipologie previste:
• Apprendistato per l’espletamento del
diritto-dovere di istruzione e formazione.
È rivolto a giovani che abbiano compiuto
i 16 anni per il conseguimento di una
qualifica professionale.
• Apprendistato professionalizzante.
Permette di ottenere una qualifica
attraverso una formazione sul lavoro e
un apprendimento tecnico-professionale.
È rivolto a soggetti di età compresa
tra 18 (17 se in possesso di qualifica
professionale) e 29 anni.
• Apprendistato per l’acquisizione di un
diploma o per percorsi di alta formazione.
È rivolto a soggetti di età compresa
tra 18 (17 se in possesso di qualifica
professionale) e 29 anni. Consente
di conseguire un titolo di studio di
livello secondario, universitario o di alta
formazione e per la specializzazione
tecnica superiore.
Durante il suo percorso l’apprendista viene
seguito da un tutor aziendale.
La formazione verrà registrata nel libretto
formativo. La qualifica conseguita
costituisce credito formativo per i
percorsi di istruzione e di formazione
professionale.
LAVORO OCCASIONALE
È una forma di collaborazione che non può superare
i 30 giorni di durata e i cinquemila euro di compenso
nello stesso anno e con lo stesso committente.
LAVORO A PROGETTO
È un contratto di collaborazione coordinata e continuativa che deve essere riconducibile ad uno o più
progetti specifici. Il lavoratore svolge la sua attività
in funzione del risultato (seppure nel rispetto del
coordinamento con l’organizzazione del committente) e indipendentemente dal tempo impiegato. Non
è un lavoro subordinato, dunque, proprio perché il
lavoratore ha un elevato grado di autonomia rispetto
al datore di lavoro nello stabilire tempi e modi per
raggiungere il risultato concordato. Per sua natura
è temporaneo e il compenso per il lavoratore deve
essere proporzionato alla qualità e alla quantità del
lavoro svolto (tenendo conto di quanto normalmente
versato da quella azienda per prestazioni analoghe di
lavoro autonomo).
LAVORO AUTONOMO CON PARTITA IVA
È un particolare modo di svolgere la prestazione lavorativa e di ottenere il relativo compenso, che ha una
differente gestione retributiva, fiscale e contributiva.
Si può riferire a diverse categorie di lavoratori autonomi: liberi professionisti, consulenti e collaboratori.
La partita I.V.A. va aperta presso l’Ufficio delle entrate
competente per territorio.
30
Dopo il diploma
L’impiego ha fatto
CENTRO
I Centri per l’impiego,
l’orientamento e la
formazione della Provincia
sono il tradizionale luogo
dove cercare offerte
di lavoro, ma i servizi
non finiscono certo qui.
Scopriamoli insieme
C’
era una volta l’Ufficio di collocamento. Era
di competenza dello Stato e aveva più che
altro funzioni certificative e amministrative. I
nuovi “Centri per l’impiego” sono ora, invece, gestiti dalle
Province e fanno molto di più: si impegnano per favorire
l’incontro di domanda e offerta di lavoro. Al Centro per
l’impiego possono rivolgersi: tutte le persone in età lavorativa che risiedono o sono domiciliate nel territorio della
provincia; chi non ha un lavoro ed è subito disponibile a
svolgerne uno o a impegnarsi a cercare un’occupazione;
chi ha già un lavoro, ma vorrebbe cambiarlo. Il Centro
offre informazioni sui corsi di formazione, sui concorsi
pubblici, sulla legislazione e la contrattualistica del
lavoro, sui profili professionali, sul mercato del lavoro
locale, sul lavoro all’estero. Qui potete anche sostenere
colloqui di orientamento e procedere al cosiddetto “bilancio di competenze”, un utile strumento per ricostruire le proprie capacità e attitudini e valorizzarle in vista
dell’ingresso nel mondo del lavoro. Inoltre, il Centro per
l’impiego offre un servizio di preselezione: consiste nella
CENTRI PER L’IMPIEGO,
L’ORIENTAMENTO E LA
FORMAZIONE
PESARO – Via Fermo, 33;
tel. 0721.372800;
e-mail: [email protected]
FANO – Via De Cuppis, 2;
tel. 0721.818470;
e-mail: [email protected]
URBINO – Via dell’Annunziata, 51
tel. 0722.373500, tel. 0722.373180;
e-mail: [email protected]
realizzazione di un colloquio individuale con l’operatore
per identificare competenze, disponibilità ed aspirazioni
da inserire nel curriculum e nella successiva segnalazione di candidature alle imprese in cerca di personale, in
modo da incrociare le disponibilità.
Per iscriversi occorre presentarsi presso la sede del
Centro competente e portare con sé un documento
d’identità valido e il codice fiscale. È bene munirsi
anche di curriculum vitae, eventuali titoli di studio e
attestati di corsi di formazione e di qualifica.
Ecco indirizzi e contatti dei Centri per l’impiego,
l’orientamento e la formazione (Ciof) e dei Punti
Informalavoro nella vostra provincia:
PUNTI INFORMALAVORO
CAGLI – Via Alessandri, 39;
tel. 0721.787278;
e-mail: [email protected]
FOSSOMBRONE – Piazza Dante;
tel. 0721.714633;
e-mail: [email protected]
MACERATA FELTRIA – Corso della
Gioventù, 1; tel. 0722.74150;
e-mail: [email protected]
MONTELABBATE – Largo volontari del
Sangue, 25; tel. 0721.472818;
e-mail: [email protected]
NOVAFELTRIA – Via Parecchia, 24 c/o
Uffici servizi integrati; tel. 0541.920087;
e-mail: [email protected]
PERGOLA – Via Don Minzoni;
tel. 0721.778285;
e-mail: [email protected]
URBANIA – Via Roma c/o Centro
Commerciale; tel. 0722.319455;
e-mail: [email protected]
MERCATINO CONCA – Sportello
Formazione e Lavoro: via Roma, 12 tel. 0541.975175.
Lavoro
QUANDO SI DICE “UN BUON SERVIZIO”!
Vediamo più nel dettaglio i tanti servizi offerti dai Centri
per l’impiego.
Accoglienza e Informazione
Una buona accoglienza è il primo passo per avere
un buon servizio. Per questo i Centri per l’impiego vi
“prendono per mano” dal momento del vostro ingresso: l’utente viene infatti accolto subito dagli operatori
che ne analizzano le necessità. È una fase importante
perché da questo primo contatto può dipendere la
scelta ottimale delle azioni da intraprendere all’interno
del Centro ed è in questo momento che vengono illustrati i servizi dedicati all’orientamento e all’inserimento
lavorativo. Chi entra al Centro per l’impiego può conoscere, tra le altre cose, le opportunità di lavoro che
arrivano sia dal pubblico che dal privato, ma anche
avere informazioni su contratti, mercato del lavoro,
mobilità giovanile, offerte formative e università, inoltre, può accedere alle banche dati informatiche. Nella
struttura sono attrezzati spazi per l’autoconsultazione
del materiale e computer connessi ad internet per “navigare” a caccia di informazioni.
PESARO – tel. 0721.372839 – 372800;
e-mail: [email protected]
FANO – tel. 0721.818472 – 818473;
e-mail: [email protected]
URBINO – tel. 0722.373135 – 373196;
e-mail: [email protected]
Mediazione incontro domanda/offerta
Tra le funzioni principali del Centro c’è l’attività di raccordo tra domanda e offerta di lavoro. Per favorire l’incontro
viene svolto un colloquio di preselezione che individui
aspirazioni, capacità, punti di forza, esperienze e competenze del candidato. Tutte le informazioni emerse
dal colloquio finiscono in una scheda professionale
che verrà poi inserita in una banca dati. Il nominativo
sarà segnalato per la selezione finale alle imprese che
hanno richiesto un lavoratore con caratteristiche e
qualifiche simili, in modo da poter incrociare le disponibilità.
PESARO – tel. 0721.372825 – 372834;
e-mail: [email protected]
FANO – tel. 0721.818489 – 818490;
e-mail: [email protected]
URBINO – tel. 0722.373185;
e-mail: [email protected]
Tirocini formativi e di orientamento
Il tirocinio è senza dubbio una delle vie più immediate per una formazione sul campo. È un’esperienza
molto utile per i giovani che si avvicinano al lavoro,
senza alcun onere né per loro, né per le aziende che
li ospitano, rappresenta infatti un vero e proprio
investimento per arricchire il curriculum e acquisire
crediti formativi. Per questo il Centro per l’impiego è
molto impegnato anche nell’attivazione di questa opportunità professionale. L’Ufficio tirocini formativi e
di orientamento presente al suo interno, raccoglie le
domande degli interessati e garantisce il loro inserimento attraverso un modello di convenzione con
l’impresa. La durata varia in base ai progetti, fino ad
31
un massimo di 6/12 mesi, a seconda che il progetto
formativo riguardi studenti di scuola superiore, diplomati o laureati.
PESARO – tel. 0721.372831 – 372846;
e-mail: [email protected]
FANO – tel. 0721.818477 – 818488;
e-mail: [email protected]
URBINO – tel. 0722.373191;
e-mail: [email protected]
Servizio Eures
Infine, al Centro per l’impiego trovate anche lo
sportello Eures. Di cosa si tratta? Eures, ne parleremo meglio in seguito, è una rete presente in tutti
i paesi dell’Unione europea per favorire la mobilità
dei lavoratori al suo interno. È costituita da una rete
di “euroconsiglieri”, ovvero persone impegnate nei
servizi pubblici per l’impiego presenti nei vari paesi
dell’Unione. Tutti gli euroconsiglieri hanno a disposizione una banca dati, continuamente aggiornata,
che contiene le offerte di lavoro disponibili nell’ambito dell’Unione.
PESARO: tel 0721.372844-372853
e-mail: [email protected]
FANO: tel 0721.818489-818487
e-mail: [email protected]
URBINO: tel 0722.373186
e-mail: [email protected]
32
Dopo il diploma
Consulenza all’autoimprenditorialità
e cooperazione
Forse non tutti sanno che il Centro non offre servizi solo a chi cerca un impiego, ma anche a quanti
vogliono provare ad intraprendere un’attività autonoma. Durante il colloquio con l’aspirante imprenditore vengono valutati tutti i fattori da analizzare
prima di avviare un’attività: la fattibilità dell’idea,
i possibili costi e ricavi, i canali di finanziamento,
compresi naturalmente incentivi e agevolazioni.
Un aiuto viene dato anche per la realizzazione del
business plan e per gli aspetti amministrativi e burocratici.
Sappiate che la Provincia di Pesaro e Urbino periodicamente assegna alle nuove imprese contributi a
fondo perduto del Fondo sociale europeo, selezionando i progetti finanziabili in base a criteri e procedure pubbliche e secondo le risorse assegnate.
PESARO – tel. 0721.372833;
e-mail: [email protected]
FANO – tel. 0721.818497 (solo giovedì);
e-mail: [email protected]
URBINO – tel. 0722.373197;
e-mail: [email protected]
Servizio imprese
Naturalmente il Centro offre assistenza anche alle
imprese, fornendo informazioni sui contratti di lavoro
e sulla legislazione nazionale e regionale per quanto
riguarda i nuovi servizi per l’impiego. Le imprese possono qui conoscere anche le agevolazioni economiche
e gli sgravi contributivi previsti per chi assume determinati soggetti come apprendisti, disabili, disoccupati/
inoccupati di lunga durata o lavoratori in mobilità.
PESARO – tel. 0721.372842;
e-mail: [email protected]
FANO – tel. 0721.818491;
e-mail: [email protected]
URBINO – tel. 0722.373186;
e-mail: [email protected]
Donne e lavoro
Nonostante ormai la parità tra uomo e donna sia un
dato più che acquisito, persistono alcune difficoltà per
l’occupazione femminile. Proprio per questo i Centri
per l’impiego, l’orientamento e la formazione della
Provincia di Pesaro e Urbino hanno attivato un servizio finalizzato all’inserimento e al reinserimento delle
donne nel mondo del lavoro. Fornisce loro informazioni sui corsi di formazione professionale, sui tirocini
formativi e sulle possibilità di mettersi in proprio. Allo
sportello collaborano le associazioni di categoria, le
organizzazioni sindacali e il comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di
commercio di Pesaro e Urbino.
PESARO – tel. 0721.372831;
e-mail: [email protected]
Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile (C.C.I.A.) tel. 0721.3571
FANO – tel. 0721.818473;
e-mail: [email protected]
URBINO – tel. 0722.373135;
e-mail: [email protected]
Inserimento mirato di persone con disabilità
Il Centro per l’impiego offre sostegno anche alle
persone diversamente abili e al loro inserimento
nel mondo del lavoro. A quanti si rivolgono al servizio vengono delineati il profilo socio-lavorativo,
le capacità, il percorso scolastico e le professioni
più indicate. Nello stesso tempo le imprese vengono
supportate nella ricerca della persona più adatta
alla mansione richiesta. Uno strumento molto utilizzato in questi casi è la “convenzione”, un accordo
tra Centro per l’impiego e azienda per inserire gradualmente la persona disabile con il supporto di un
tutor.
PESARO – tel. 0721.372832 – 372845;
e-mail: [email protected]
FANO – tel. 0721.818481- 818482;
e-mail: [email protected]
URBINO – tel. 0722.373187 – 373188;
e-mail: [email protected]
Lavoro
ORIENTARSI SÌ, MA COME?
C’è un altro servizio molto importante fornito dai
Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione,
soprattutto per voi che avete ormai il diploma quasi
in tasca ma in testa ancora qualche dubbio sul futuro:
proseguire gli studi o andare a lavorare? Cercare subito un impiego o pensare ad ottenere prima una qualifica professionale? Le domande come queste sono
tante e un aiuto per trovare una risposta è sicuramente il benvenuto. Il Centro per l’impiego della vostra
Provincia prova a darvelo attraverso il suo servizio
orientamento.
Si rivolge a diplomati, ma anche a laureati, a giovani
ed adulti che cercano un lavoro o che vogliono cambiarlo, a chi è alla ricerca di opportunità formative.
Una prima consulenza orientativa è svolta da personale specializzato che individua le strategie di azione,
analizzando bisogni, interessi, risorse personali e professionali di chi entra al Centro in cerca di un aiuto per
capire il percorso più adatto a sé.
I consulenti, attraverso moduli di formazione orientativa individuale o di gruppo, forniscono poi gli
strumenti e qualche utile consiglio per la ricerca attiva
del lavoro: dalle indicazioni su come individuare le
opportunità di lavoro, alla stesura del curriculum e
della lettera di accompagnamento, ai suggerimenti per
affrontare il colloquio di selezione.
Psicologi specializzati si dedicano poi ad aiutare a superare le difficoltà nella ricerca del lavoro, analizzando la situazione personale e professionale (counseling individuale). Infine, al Centro per l’impiego
operano consulenti esperti con il compito di definire
le competenze professionali e personali di ciascuno, costruendo un bilancio delle competenze che
rispecchi valori, interessi e attitudini proprie. È un
aiuto concreto che si rivela molto utile soprattutto
33
nel momento di passaggio dalla scuola al lavoro o da
un’attività ad un’altra.
Consulenza orientativa per il lavoro
È un servizio finalizzato a facilitare i processi di scelta
professionale, formativa e lavorativa che fornisce
anche tutti gli strumenti utili per muoversi consapevolmente all’interno del mondo del lavoro.
Sostegno all’inserimento lavorativo
Al Centro per l’impiego l’utente viene anche aiutato a
muoversi meglio nella ricerca del lavoro e viene poi
supportato nell’elaborazione delle migliori strategie
di inserimento. L’orientamento va a scuola
Grazie all’accordo con università, sindacati e associazioni imprenditoriali, gli operatori dei Centri per l’impiego svolgono attività di orientamento individuali
e di gruppo per gli studenti delle scuole superiori,
offrendo loro un sostegno nella scelta universitaria,
formativa o lavorativa. Ma sono d’aiuto anche per
avere le informazioni necessarie alla creazione di
un’impresa, compresa la conoscenza del territorio
da un punto di vista economico e sociale. Dispensano infine consigli per scrivere il curriculum vitae, per
sostenere un colloquio di lavoro e per attivarsi nella
ricerca di lavoro.
PESARO - tel. 0721.372827 - 372838;
e-mail: [email protected]
FANO - tel. 0721.818479 - 818477;
e-mail: [email protected]
URBINO - tel. 0722.373185 - 373508;
e-mail: [email protected] [email protected]
34
Dopo il diploma
...NELLO SPECIFICO
Ecco alcuni progetti del Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione che vale davvero la pena conoscere.
S.OR.PRENDO
È un programma interattivo che offre informazioni su
profili ed aree professionali, finalizzato a riflettere sul
proprio progetto professionale e a valutare le possibili scelte. Il programma ha informazioni aggiornate
su varie professioni, che fanno emergere eventuali
problemi e individuare tematiche da discutere con il
consulente di orientamento; stimola gli utenti a fare
ricerche più approfondite sulle professioni; amplia
gli orizzonti del mercato del lavoro; suggerisce nuove
idee rispetto alle possibili professioni.
A chi è rivolto: agli alunni e ai giovani ed adulti alla
ricerca di occupazione che intendono indagare il mondo
delle professioni per una scelta più consapevole.
Passo alla pratica
È un percorso integrato tra scuola, lavoro e servizi del
territorio. I colloqui di orientamento, infatti, si svolgono
proprio presso i Centri per l’impiego, l’orientamento e la
formazione. Consiste in tre incontri per un totale di sei
ore e si avvale di cinque questionari di orientamento. Si
può usufruire del progetto nelle classi delle scuole medie superiori oppure attraverso i servizi del Job.
A chi è rivolto: agli studenti delle scuole medie superiori
fino ai 19 anni, come strumento di educazione alla scelta.
IN LAV
Conciliare lavoro e vita privata non è facile. Questo percorso aiuta ad acquisire gli strumenti che agevolino la
ricerca delle soluzioni per raggiungere un soddisfacente
equilibrio tra la sfera professionale e quella privata. Gli
incontri previsti sono cinque: accoglienza al servizio
colloquio per l’analisi della conciliazione, laboratorio di
analisi tempi e spazi, laboratorio risorse ed esperienze,
laboratorio vincoli e opportunità, piano di azione.
A chi è rivolto: alle donne e agli uomini con diversa provenienza socio-professionale. Un’attenzione particolare
è dedicata alle lavoratrici e alla ricerca di equilibrio tra i
diversi ambiti della loro vita.
Bilancio di competenze
“Come dare valore al patrimonio di esperienze”
Il bilancio nasce per dare sostegno a chi vuole cambiare
o sviluppare la sua professionalità. Grazie ad esso ogni
utente può analizzare le proprie competenze lavorative e
personali, le attitudini e le motivazioni per poter definire
un progetto professionale o di formazione. Si svolge in tre
fasi: una preliminare, una esplorativa e una conclusiva.
A chi è rivolto: sia ai disoccupati sia agli occupati.
Lavoro
35
Sarà un’impresa,
ma sarà LA MIA!
Non tutti sognano un lavoro da dipendente.
Per qualcuno mettersi in proprio è la maggiore
delle aspirazioni. Normativa e suggerimenti
per creare la vostra impresa
A
vete un’idea e vorreste farla diventare la
vostra attività. Certo dal sogno alla realtà
il passo non è breve e richiede molta attenzione, perché la creazione di un’impresa è rischiosa
per definizione. È molto importante, quindi, prendere
informazioni sul mercato e riflettere bene su come organizzare la propria attività, analizzando gli aspetti logistici, le risorse umane da utilizzare, dove far nascere
l’impresa e come lanciare il vostro prodotto o servizio.
L’ostacolo più difficile da superare è riuscire a recuperare le risorse finanziarie. Ma procediamo per gradi. La
prima possibilità da seguire è rivolgersi a enti, sportelli
informativi, commercialisti, che sappiano analizzare la
vostra idea e vi possano dare preziosi consigli. Con le
informazioni necessarie potete preparare il business
plan. Di cosa si tratta? Del piano d’impresa necessario
per capire se la vostra attività è fattibile oppure no;
per le sue finalità, il business plan è molto utilizzato
anche per la richiesta di finanziamenti. Ad esempio, un
istituto di credito potrà basarsi sulla sua attendibilità
per valutare l’opportunità di concedere un prestito,
oppure un ente pubblico potrà richiederlo durante
la procedura per concedere un’agevolazione prevista
per le nuove imprese. Presso i Centri per l’impiego,
l’orientamento e la formazione della Provincia avrete
modo di fissare un appuntamento con degli esperti
che hanno il compito specifico di dare consulenza alla
creazione d’impresa.
Più il business plan è ricco di particolari e curato,
più avrà possibilità di successo. Questo strumento
aiuta anche ad evidenziare le difficoltà prima che
si verifichino ed è utile per controllare come sta
andando l’attività nei suoi primi anni di vita. Per
l’importanza che riveste, vi consigliamo di chiedere
informazioni e supporto ai Centri per l’impiego e
alle Camere di commercio.
Sappiate poi che specifiche azioni e risorse vengono programmate annualmente dalla Provincia di
Pesaro e Urbino per rilanciare l’imprenditorialità
provinciale. Sono concessi contributi a fondo perduto fino ad un massimo del 50% delle spese sostenute per l’avvio dell’attività.
LAVORARE COOPERANDO
Il modo più semplice di realizzare un’idea è condividerla
con qualcun altro. La cooperativa è un’associazione di
almeno 3 persone che nasce per ottenere dalla gestione
in comune di un’attività condizioni più vantaggiose. I soci
soddisfano i propri bisogni economici, sociali e culturali
creando un’impresa a proprietà comune, controllata democraticamente. Chi vuole creare una cooperativa può
rivolgersi agli organi di rappresentanza, assistenza e tutela
del movimento corporativo e delle imprese sociali, dove
chiedere informazioni su come costituire la società, redigere un business plan, accedere ai finanziamenti, avviare
l’impresa. Un particolare tipo di cooperativa è la cooperativa sociale, che gode di speciali agevolazioni e sgravi
fiscali. Il suo scopo sociale persegue un interesse generale
della collettività, perché fornisce servizi socio-sanitari ed
educativi (cooperativa di tipo A) o perché intende inserire
al lavoro persone svantaggiate (cooperativa di tipo B).
MARCHIO AVVIATO, RISCHIO
LIMITATO: IL FRANCHISING
I giovani che hanno voglia di avviare
un’impresa, difficilmente hanno già grandi
capitali da investire. Per questo molti di loro
decidono di sfruttare i vantaggi dell’affiliazione
ad un marchio conosciuto. Si chiama
franchising ed è un accordo di collaborazione
tra un’azienda con una formula commerciale
consolidata (franchisor) e uno o anche più
imprenditori (franchisee) che aderiscono a
questa formula. L’azienda “madre” concede
il proprio marchio, assistenza tecnica e
consulenza sui metodi di lavoro. In cambio, il
franchisee deve pagare una cifra come diritto
di ingresso, nonchè delle royalties periodiche,
impegnandosi a rispettare standard e modelli
di gestione e produzione stabiliti dall’azienda
“madre”. Per informazioni:
www.assofranchising.it; www.fif-franchising.it.
A CHI RIVOLGERSI PER ULTERIORI INFORMAZIONI
Oltre che ai Centri per l’impiego, potete rivolgervi alle sedi locali di Confindustria, Api,
Confcommercio e Confesercenti, nel caso di attività commerciali, Cna, Confartigianato, Ali
Claai nel caso di attività artigianali. Per quanto riguarda le informazioni sulle cooperative,
potete rivolgervi alle sedi locali della Confcooperative o della Lega delle Cooperative.
36
Dopo il diploma
FA’ L’IMPRESA GIUSTA:
LA MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ
Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, con
professioni che vanno scomparendo ed altre che
si affacciano all’orizzonte. Un utile strumento per
orientare i giovani della provincia di Pesaro e Urbino
verso un’attenta scelta dell’attività autonoma da intraprendere è senz’altro la Mappa delle opportunità
imprenditoriali la quale, sulla base delle tendenze
dell’economia locale, segnala cento attività che presentano i requisiti favorevoli per mettersi in proprio.
Tra quelle indicate ve ne sono molte legate ad internet, altre collegate alle trasformazioni demografiche
della società, altre ancora all’emergere di nuovi servizi per le persone e per le imprese. Molte riguardano
l’ambito della casa o le varie forme di turismo.
Solo per darvi qualche idea, ecco di seguito alcune
delle attività citate.
Internet
La diffusione di internet è un fenomeno che a partire
dalla seconda metà degli anni Novanta ha riguardato
sia l’attività delle aziende che la vita delle persone. Tra
gli ambiti che continuano a ricevere impulso vi sono:
la creazione di pagine web; la gestione di portali di
e-commerce (ad esempio specializzati nella vendita di
prodotti alimentari tipici); l’e-learning, cioè la gestione
di attività di formazione attraverso il web; la consulenza per il commercio elettronico, un’opportunità per
molte aziende del territorio; la creazione di un’agenzia
pubblicitaria specializzata nella comunicazione via
internet (New media agency).
Casa
Il dinamismo del mercato immobiliare ed edilizio nel
territorio marchigiano e pesarese sta creando opportunità in diversi settori: da quello della progettazione
e installazione di pannelli solari fotovoltaici al settore
della bio-edilizia; dalla realizzazione di impianti di
“domotica” al restauro edilizio, per citarne soltanto
alcuni.
Servizi alle imprese
Negli ultimi anni le esigenze di competitività hanno
reso necessario il miglioramento nei settori della
consulenza (consulenza per la qualità, consulenza
ambientale, consulenza in ambito assicurativo). Altri mercati interessanti riguardano la produzione e
post-produzione video; la progettazione Cad; i servizi
fieristici e congressuali; la consulenza informatica; i
servizi promozionali per la valorizzazione dei prodotti
tipici locali.
Servizi alle persone
Una delle più importanti novità è stata, anche per effetto dell’immigrazione, la ripresa della natalità. Diverse
attività imprenditoriali sono quindi destinate a crescere nell’ambito delle strutture per l’infanzia: ludoteche,
centri che organizzano attività di animazione e baby
sitting sono richiestissimi; altrettanto i centri per gli
anziani, i laboratori fisioterapici, i centri di consulenza
infortunistica. Una buona opportunità di diffusione
hanno anche i servizi per la cura degli animali domestici (servizi veterinari, pensioni per animali ecc.).
Turismo
Fra le nuove forme di turismo che la Mappa segnala come valide opportunità per mettersi in proprio ci sono:
i Bed & breakfast; le aziende agrituristiche; la gestione
di strutture alberghiere con la formula dell’affitto
azienda; la gestione di stabilimenti balneari; i servizi
velistici e nautici; il turismo didattico ambientale; l’organizzazione di eventi culturali; il catering; il marketing
turistico; l’organizzazione di corsi di italiano per stranieri; l’editoria specializzata nel turismo.
Queste sono solamente alcune delle voci segnalate
dalla Mappa. Per avere il quadro completo di tutte le
opportunità imprenditoriali citate da questo strumento
e la descrizione dettagliata di ciascuno dei microsettori
di investimento individuati, è sufficiente recarsi presso
il Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione
a voi più vicino e richiedere una copia della “Mappa
delle opportunità”.
37
La formazione
38
Dopo il diploma
Esperti si diventa:
I CORSI DI
FORMAZIONE
Siete giovani e probabilmente ancora inesperti. Ma non
vuol dire che non siete capaci, anche se il mondo del
lavoro vi vorrebbe spesso già formati. Niente paura,
ci sono corsi che consentono l’acquisizione di una
qualifica e di quel po’ di esperienza che non guasta mai
“M
ultinazionale leader nel settore
del commercio ricerca personale
con esperienza almeno biennale in
area contabile”. Sara ne ha letti tanti di annunci così
prima di capire che il suo diploma di ragioneria non
le sarebbe bastato per trovare lavoro in un’importante società. Stessa situazione per Giovanni, perito
tecnico, che legge affranto: “Cercasi addetto alla
manutenzione meccanica di macchine utensili con
significativa esperienza in analoga professione”.
Il panorama di offerte davanti a cui si trova chiunque voglia avvicinarsi per la prima volta al mondo
del lavoro è paradossale: le imprese, infatti, spesso
cercano persone che possano vantare già una certa
esperienza in un determinato settore. Ma per fare
quella benedetta esperienza bisognerà pur iniziare
in qualche modo, no?
Entrare nel mondo del lavoro, al termine delle
superiori, dunque, non è affatto semplice. Del resto, i diplomi rilasciati dai vari istituti di scuola
secondaria spesso non sono sufficienti a dare le
competenze che il mercato del lavoro richiede,
se non altro perché devono conciliarsi anche con
le esigenze di chi intende proseguire la formazione all’università.
Per venire incontro alle necessità dei giovani diplomati, come scelta alternativa agli studi universitari, ma non solo, esistono numerosi corsi di
formazione selezionati dalle Province e organizzati da vari enti accreditati dalla Regione,
ai quali è possibile accedere tramite selezione, e
che rilasciano un attestato di qualifica. Completamente gratuiti, sono articolati in lezioni teoriche,
pratiche e di laboratorio, forniscono una formazione adeguata, anche sul campo, e consentono
l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso stage
aziendali e tirocini formativi in Italia e all’estero.
Sono periodi di lavoro spesso non retribuiti, ma
ugualmente da considerare perché consentono di
acquisire quel tanto di esperienza da scrivere sul
curriculum.
PESARO tel.: 0721 372803 – 372824
[email protected]
[email protected]
FANO tel.: 0721 818492 – 818493
[email protected]
[email protected]
URBINO tel.: 0722 373506 – 373541
[email protected]
[email protected]
I CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE
Ce n’è per tutti i gusti. I corsi di formazione finanziati ogni anno dal Fondo sociale europeo sono
davvero tanti. Rivolti a disoccupati e occupati nel
settore pubblico e privato, sono articolati su tre
livelli: formazione di base, rivolta a persone senza
titolo di studio; superiore, per diplomati, laureati,
qualificati; continua/permanente, per l’aggiornamento e il perfezionamento di chi vuole incrementare le proprie competenze professionali.
I corsi di formazione hanno molti vantaggi, primo
fra tutti il fatto di essere totalmente gratuiti, perché
finanziati dalla Provincia di Pesaro e Urbino.
Inoltre, la loro utilità è ormai un dato di fatto, basti pensare che al termine dell’attività formativa,
ha trovato lavoro il 74% dei partecipanti. E per
gli occupati rappresentano comunque una buona
occasione per continuare ad aggiornare le proprie
competenze. I CORSI DI QUALIFICAZIONE E SPECIALIZZAZIONE
Sono rivolti a chi ha un diploma o una laurea.
Sono di breve durata e prevedono stage o tirocini
formativi.
Alcuni rappresentano interventi fortemente specialistici, per giovani che hanno diplomi tecnici ben
spendibili nel mercato locale, come può essere un
corso per meccanici di moto da competizione.
Altri sono invece corsi di qualificazione superiore,
frutto dell’integrazione tra territorio, università e
imprese (almeno il 30-40% della durata complessiva
del corso è costituito da stage in azienda).
Formazione
Altri corsi altamente professionalizzanti e di durata variabile vengono svolti presso i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Pesaro,
Fano e Urbino e sono finalizzati a promuovere e
incentivare l’inserimento lavorativo (parrucchiere,
estetista, addetto macchine utensili ecc.).
I CORSI A CATALOGO
Brevi, ma efficaci. I corsi a catalogo durano
dalle 12 alle 36 ore. Potete frequentarne quanti
volete in base ai vostri progetti e necessità. Nelle
aziende la formazione continua, realizzata anche
attraverso i corsi a catalogo, serve a promuovere una forza lavoro competente, qualificata e
sempre aggiornata. In chi li frequenta, invece, la
formazione permanente permette di incrementare e migliorare le capacità professionali durante
tutto l’arco della propria vita, per essere sempre
aggiornati e pronti ad assimilare le novità del
mondo del lavoro in costante cambiamento. I
corsi a catalogo possono essere anche combinati
tra loro per costruire percorsi formativi personalizzati.
I CORSI IFTS
Ifts sta per Istruzione e formazione tecnica superiore. Questi corsi, rivolti a diplomati, occupati e disoccupati, forniscono una preparazione
specialistica che rende più facile l’inserimento
nel mondo del lavoro, grazie all’integrazione
tra il sistema scolastico-universitario e quello
della formazione professionale e del lavoro. Da
non sottovalutare: la frequenza di questi corsi
assicura crediti formativi a chi si iscrive all’università.
BORSE LAVORO E
ASSEGNI DI RICERCA
Gli esami non finiscono mai. Vale anche per la
formazione. Per questo la Provincia di Pesaro,
con il contributo del Fondo sociale europeo,
mette a disposizione dei giovani laureati “borse
per esperienze lavorative” (della durata
massima di sei mesi) e “assegni per progetti di
ricerca” (della durata di dodici mesi) retribuiti
da svolgere all’interno delle imprese. Sono
due interessanti iniziative ideate per favorire
un legame sempre più stretto tra università,
mondo della formazione e sistema produttivo.
Attraverso questi strumenti si punta a valorizzare
i giovani in attività di ricerca. A loro viene infatti
data la possibilità di elaborare progetti specifici
da presentare direttamente alle aziende per
la richiesta di finanziamento. Gli interessati
possono rivolgersi al personale specializzato dei
Centri per l’impiego per consigli e suggerimenti
utili alla messa a punto dei propri progetti.
L’opportunità è da non sottovalutare perchè
rappresenta un modo per entrare in contatto
con le imprese e avviare con queste un rapporto
di collaborazione che, un domani, potrebbe
trasformare questa esperienza in un lavoro
stabile.
Per saperne di più contattare:
PESARO tel.: 0721.372853 – 372854
[email protected]
FANO tel.: 0721.818488
[email protected]
URBINO tel.: 0722.373183
[email protected]
39
Dopo il diploma
40
Formazione e lavoro
A PORTATA DI MOUSE
Che faremmo oggi senza internet?
Della rete ormai non si può fare a
meno. Sfruttatela al meglio, quindi,
anche per accedere alle informazioni e
ai servizi offerti dalla vostra Provincia
e dal suo Servizio formazione e lavoro
O
ggi per i ragazzi della provincia di Pesaro e
Urbino c’è una possibilità in più per entrare in
contatto diretto on-line con aziende e imprese
che offrono lavoro: il portale del Servizio formazione professionale e politiche per l’occupazione,
www.provincialavoro.it.
Finanziato dalla Commissione europea e realizzato
nell’ambito del progetto Sisifo, consente di verificare le posizioni inserite nei database dei Centri per
l’impiego, fissare appuntamenti con enti pubblici
e aziende e informarsi su bandi di concorso, borse di
studio, corsi di formazione finanziati dal Fondo sociale
europeo. È sufficiente iscriversi nella home page del
portale che oggi conta più di 15mila utenti.
Negli ultimi anni oltre 4mila ragazzi si sono iscritti
on-line ai corsi di formazione finanziati e più di 600
hanno fissato appuntamenti con i Centri per l’impiego,
l’orientamento e la formazione, attraverso il portale. Ad
agevolare l’utilizzo di tali servizi, un help desk gestito
da un operatore che fornisce in tempo reale tutte le informazioni richieste. Una volta iscritti al portale si verrà
aggiornati periodicamente tramite newsletter e sms.
Due importanti novità: la sezione dedicata all’istruzione
universitaria, che permette di reperire informazioni sui
corsi, in particolare su quelli a numero chiuso; e l’imminente collegamento del portale alla Rete nazionale della
Borsa continua nazionale del lavoro.
COSA OFFRE IL PORTALE PROVINCIALAVORO.IT
CUP Lavoro
Collegandovi al link “CUP: Prenota una consulenza
presso un Job Center” potrete prenotare un servizio
dei centri per l’impiego.
Newsletter
Attraverso la registrazione nell’area “candidati” o
“azienda” e dando il vostro consenso potrete accedere
TUTTO IN UN CLICK
al servizio di newsletter del portale, scegliendo se
ricevere quella dedicata al lavoro, quella relativa alla
formazione oppure entrambe.
Help Desk
Per mettervi in contatto con un operatore dei Centri
per l’impiego consultate l’help desk (a sinistra in home page): cliccando su “contatta l’operatore” potrete
entrare in chat con lui.
Rassegna Stampa
Consultando questa sezione potrete conoscere tutte le
ultime notizie sul mondo del lavoro.
Bacheca offerte di lavoro
Registrandovi nell’area “candidati” potrete accedere
alla bacheca delle offerte per conoscere tutte le opportunità di lavoro nella provincia.
Iscriversi a un corso di formazione
Registrandovi nell’area “candidati” potrete eseguire
l’iscrizione al corso prescelto.
A VOLTE BASTA UNO SQUILLO
Chi ad internet preferisce il telefono può
comporre il numero verde 840.000.676
con il costo di un solo scatto alla risposta.
Rappresenta un vero e proprio “Sportello
telefonico” attraverso cui ottenere le
medesime informazioni reperibili sul sito
per quanto riguarda: orientamento alle
scelte e ricerca attiva di lavoro; servizi
per il lavoro; informazioni sul lavoro
autonomo; corsi di formazione, offerte di
lavoro, normative e contratti di lavoro, e
molto altro ancora. Il call center in materia
di lavoro e formazione è attivo dal lunedì
al venerdì dalle 9.30 alle 17.30.
Se il portale Provincia Lavoro ha un taglio operativo e di servizio, www.formazionelavoro.provincia.ps.it è
invece il sito istituzionale del Servizio formazione e lavoro che illustra l’attività dell’ente.
Qui potrete trovare informazioni sui progetti, sulle azioni finanziate dal Fondo sociale europeo, sui risultati
ottenuti, sulla “rete” dei Centri per l’impiego e dei Punti Informalavoro, oltre a una sezione dedicata alle
news. Il sito consente inoltre di scaricare bandi e modulistica.
Formazione
I SPEAK
ENGLISH,
and you?
Mai come oggi conoscere
altre lingue è importante
per ottenere un buon
lavoro, ma anche per
aprirci alle altre culture
Q
uante volte, scorrendo annunci di lavoro,
avete letto: “richiesta ottima conoscenza
della lingua inglese, gradita conoscenza di
una seconda lingua straniera”? Chi può rispondere
affermativamente a questa frequente domanda (senza mentire, ovviamente, perché bugie di questo tipo
hanno le gambe corte) ha un buon passaporto per
entrare nel mondo del lavoro.
La conoscenza delle lingue straniere, ormai necessaria
in qualsiasi ambito lavorativo, si rende indispensabile,
ad esempio, nei settori della vendita, delle pubbliche
relazioni, del marketing e in quelli bancari, turistici ed
editoriali. Inoltre è essenziale per chi frequenta facoltà
scientifiche ed economiche. Oggi, addirittura, saper
parlare un’altra lingua diventa più importante della
stessa esperienza lavorativa che un curriculum può
vantare o di un master. Alla domanda “Nel processo
di selezione qual è l’ulteriore elemento positivo che
gioca a favore del candidato neolaureato?”, rivolta
ad un campione di direttori del personale di aziende,
oltre il 35% degli intervistati ha richiesto la perfetta conoscenza di una lingua straniera e ritiene sempre più
importante anche la padronanza di una seconda lingua
(Gidp, Indagine nazionale sui neolaureati, 2007). Dopo
la riforma dell’ordinamento universitario (3+2), poi, è
prevista per tutti i corsi di laurea di primo livello la
verifica della conoscenza di una lingua straniera. Gli
allievi possono vedersi riconosciuti crediti formativi
per le competenze già acquisite e le certificazioni linguistiche come esami di lingua.
Ci sono comunque mille altri motivi per cui vale la
pena saper parlare una o più lingue straniere: il loro
apprendimento, infatti, migliora l’abilità cognitiva e
contribuisce ad un utilizzo più consapevole anche
della propria lingua; senza contare quanto una loro
conoscenza approfondita favorisca l’apertura verso
altre culture e mentalità.
I CORSI DELLA PROVINCIA
I Centri per l’impiego, l’orientamento
e la formazione della Provincia di
Pesaro e Urbino e il Punto Informativo
di Novafeltria, a seconda dei livelli di
studio e approfondimento dei singoli
studenti, offrono la possibilità di
frequentare corsi di lingua inglese che
permettono successivamente l’accesso
alla certificazione internazionale delle
competenze linguistiche, sulla base
dei criteri del Cefr (Common european
framework of reference for languages:
Quadro comune europeo di riferimento
per la conoscenza delle lingue).
Esistono tre ampie fasce di competenza,
ripartite a loro volta in un totale di
sei livelli. Si parte da un livello di
comprensione di base di espressioni
di uso quotidiano, fino ad un livello di
comprensione elevato, da utilizzare in
situazioni più complesse.
I livelli di apprendimento sono i seguenti:
A – Basic user
(A1 Breakthrough – A2 Waystage)
B – Independent user
(B1 Threshold – B2 Vantage)
C – Proficient user (C1 Effective
Operational Proficiency – C2 Mastery)
41
Provincia di Pesaro e Urbino
Assessorato Formazione e Lavoro
Per illatuo
tua
lavoro
formazione
Prova in
Provincia!
corsi
lunghi, brevi,
brevissimi
orientamento
al lavoro
e
incontro domanda
offerta
orientamento
allo studio
formazione
e al lavoro permanente
sostegno
formazione in azienda
alla creazione d’impresa
CamiloRocca.it
:Xd`cfIfZZX%`k
3 Centri per l’impiego,
l’orientamento, la formazione
a Pesaro, Fano, Urbino
7 Punti InformaLavoro
a Cagli, Fossombrone, Macerata
Feltria, Montelabbate, Pergola,
Novafeltria, Urbania
E DELLA
PREVIDENZA SO C I A L E
Direzione Generale per le Politiche
per l’Orientamento e la Formazione
www.provincialavoro.it
www.formazionelavoro.provincia.pu.it
www.formazionelavoro.provincia.ps.it
da lun. a ven. 9.30 -17.30
(uno scatto alla risposta)
43
Le opportunità
Dopo il diploma
44
Un lavoro
MADE IN EUROPE
Lasciare il proprio paese e cercare lavoro all’estero
può sembrare una scelta da coraggiosi. Certo, restare
a casa è più facile; ma un’esperienza di lavoro oltre
confine può dare davvero tanto. E chi torna trova
spesso qualche porta aperta in più
A
ndare a lavorare all’estero non vuol dire soltanto fare un’esperienza di vita irripetibile che
vi aiuterà a perfezionare la conoscenza delle
lingue straniere, ma potrebbe anche diventare un vero
e proprio trampolino di lancio per la vostra carriera. Ci
sono moltissime testimonianze di ragazzi che, partiti
con l’idea di fare un lavoretto che consentisse loro di
mantenersi quel tanto che fosse bastato a imparare la
lingua, si sono ritrovati ad accumulare piccoli capitali
da investire poi per un master o una scuola di specializzazione, o che addirittura hanno avuto la possibilità
di svolgere nel paese d’arrivo lavori molto gratificanti
e ben retribuiti, sorprendentemente in linea con le
loro aspirazioni e gli studi svolti. Ad esempio Cristina, arrivata a Londra due anni fa con una laurea in
Architettura, dopo aver messo a disposizione talento
e competenze presso piccoli studi di privati, di recente è approdata in uno degli studi internazionali più
prestigiosi e oggi lavora per progetti che la portano a
viaggiare in ogni parte del mondo. Eleonora, invece,
appassionata di spagnolo trasferitasi a Madrid per
perfezionare l’apprendimento della lingua, con la sua
laurea in Lettere è riuscita, in poco tempo, a piazzarsi
in una delle migliori scuole d’italiano della città dove
insegna, con un’ottima retribuzione, lingua e letteratura italiana agli spagnoli. Esperienze come queste
sono rese possibili grazie ai programmi di mobilità
che l’Europa offre ai suoi cittadini e grazie a strutture
come l’Eures, che lavorano per agevolare la libera
circolazione dei lavoratori.
LA RETE EURES
Istituita nel 1993, Eures è una rete di servizi pubblici
all’impiego che, coordinati dalla Commissione europea, promuove e sostiene la mobilità geografica ed
occupazionale dei cittadini che desiderano lavorare in
un paese europeo. Si avvale di oltre 700 consulenti
distribuiti sull’intero territorio: i 27 Stati membri
dell’Unione più Norvegia, Islanda e Lichtenstein –
definiti nell’insieme Spazio economico europeo – a
cui si aggiunge la Svizzera, grazie ad accordi bilaterali. Il suo sito rappresenta per tutti i navigatori un
vero e proprio motore di ricerca che consente di
inviare il proprio curriculum ed essere costantemente
Opportunità
45
aggiornati sulle offerte di lavoro in tutto il continente.
Come si legge dal sito, “La rete Eures ha lo scopo di
fornire servizi ai lavoratori e ai datori di lavoro nonché
a tutti i cittadini che desiderano avvalersi del principio della libera circolazione delle persone. I servizi
prestati sono di tre tipi: informazione, consulenza e
assunzione/collocamento (incontro domanda/offerta).
Eures si rivolge ai cittadini comunitari maggiorenni ed offre un servizio di:
• consulenza gratuita sulle condizioni di vita e lavoro
(legislazione, cultura, costo della vita, informazioni
sul mercato del lavoro);
• orientamento (definizione del progetto professionale, motivazioni e caratteristiche personali, tecnica di
ricerca attiva nel lavoro);
• informazioni sull’espatrio;
• incrocio domanda-offerta di lavoro e sessioni di
reclutamento.
Le offerte di lavoro a vocazione comunitaria normalmente richiedono un certo grado di qualificazione, la
conoscenza non scolastica della lingua del paese in cui è
presente l’offerta, un’esperienza professionale in merito.
Navigando sul portale della Commissione europea
(www.europa.eu.int/eures) è possibile inserire il proprio curriculum vitae on-line con i dettagli del lavoro
che state cercando. Potete consultare tutte le offerte
a vocazione comunitaria nei diversi paesi specificando più parametri: il profilo professionale, il paese
d’interesse, la tipologia contrattuale, parole-chiave.
A questo punto, se siete interessati a qualche offerta,
potete inoltrare direttamente la vostra candidatura oppure ricevere in tempo reale (via e-mail) le offerte di
lavoro aderenti al vostro profilo ogni qual volta queste
vengono inserite.
rilevante di progetti nell’ambito della formazione di
animatori, operatori e youth leaders e in quello degli
scambi giovanili internazionali all’estero, riguardanti
settori diversi come l’ambiente, le politiche giovanili,
la partecipazione giovanile, l’arte, la cultura, la musica, la fotografia, la realizzazione di cortometraggi ecc.
SERVIZI E OPPORTUNITÀ DALLA PROVINCIA PER
LA MOBILITÀ GIOVANILE EUROPEA
L’Europa è più vicina anche grazie alla Provincia di
Pesaro Urbino. Il Servizio mobilità giovanile europea, infatti, promuove e realizza progetti di scambi
internazionali, volontariato europeo, corsi di lingua
e tirocini professionali all’estero a favore dei giovani
della provincia. Attivo dal febbraio 2002, è dotato di un
sito web (www.go.provincia.pu.it) che permette
di avere informazioni aggiornate sulle attività e le
iniziative promosse dal Servizio, e di una newsletter
a cadenza mensile, che permette agli utenti registrati
di essere informati sulle principali attività dell’Ue in
campo giovanile, sulle iniziative dell’Ufficio politiche
giovanili e comunitarie e di quelle specifiche del Servizio mobilità. Recentemente ha avviato un numero
L’ufficio Mobilità Giovanile Europea Eurodesk è a Pesaro, in via Mazzolari
10, (traversa di via Rossini) e dipende dal
Servizio 2.4 della Provincia di Pesaro e
Urbino.
Tel.: 0721.359525 Fax: 0721.359526
E-mail: [email protected]
Orari di apertura al pubblico: dal martedì
al giovedì dalle ore 10:00 alle 13:30.
Giovedì aperto anche di pomeriggio dalle
ore 15:00 alle 18:00.
Ogni mercoledì il Servizio Eurodesk è
fornito anche presso l’Informagiovani di
Urbino, tel. 0722.350354.
Volontariato europeo
e scambi giovanili internazionali
Tra le opportunità offerte dal Servizio mobilità giovanile europea figurano anche il Servizio volontario
europeo e gli scambi giovanili internazionali.
Il Volontariato europeo consente a giovani di età
compresa tra i 18 e i 30 anni di svolgere, individualmente o in gruppo, un’attività di volontariato all’estero
per un periodo di tempo limitato che va da 2 settimane
a 12 mesi.
Attraverso questa esperienza si ha così l’opportunità
di esprimere solidarietà verso gli altri e di acquisire
nuove competenze utili alla loro formazione. Non
sono previsti compensi per la partecipazione, ma il
volontario riceve vitto, alloggio e una piccola indennità dall’organizzazione di accoglienza.
Gli scambi giovanili internazionali offrono a gruppi di ragazzi provenienti da paesi diversi e di età compresa tra 13 e 25 anni l’opportunità di incontrarsi, conoscere le rispettive culture e partecipare ad attività
su temi di interesse comune. Tali scambi mirano ad
introdurre il concetto di “Europa” nei giovani partecipanti coinvolti e a promuovere un atteggiamento
più consapevole e positivo verso altre culture.
Consultate il sito web www.go.provincia.pu.it.
L’EURES ON-LINE
Paesi europei aderenti: sito Eures
www.europa.eu.int/eures
Ministero del Lavoro: sito Eures
coordinamento nazionale
www.welfare.gov.it/eures
Regione Marche: sito Eures
www.lavoro.gov.it/Lavoro/eures/personale/
Eures+marche
Centro per l’impiego, l’orientamento e la
formazione di Pesaro: tel. 0721.372844-372853
[email protected]
Centro per l’impiego, l’orientamento e la
formazione di Fano: tel. 0721.818489-818487
[email protected]
Centro per l’impiego, l’orientamento e la
formazione di Urbino: tel. 0722.373186
[email protected]
46
Dopo il diploma
I TIROCINI DI LEONARDO
Se avete i giusti requisiti, invece di partire al buio,
potete sfruttare un’altra importante risorsa per
lavorare all’estero: il programma settoriale Leonardo da Vinci, realizzato dall’Unione europea
e coordinato in Italia dal ministero del Lavoro e
dal ministero dell’Istruzione, università e ricerca. Il
programma ha lo scopo di migliorare le competenze professionali di chi ne usufruisce, favorendone
l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso stage
e tirocini. L’esperienza formativa e lavorativa può
essere svolta in uno dei 27 paesi membri dell’Ue,
ma anche in Islanda, Lichtenstein e Norvegia (Stati
dello Spazio economico europeo) e in Turchia.
Per partecipare è necessario rivolgersi agli organismi che attuano progetti di mobilità internazionale
approvati dal programma ed è indispensabile essere
residenti in Italia. La borsa Leonardo da Vinci finanzia direttamente i costi del viaggio, dell’assicurazione e del soggiorno. Vi si accede gratuitamente.
Per quanto riguarda i giovani, Leonardo prevede
progetti di tirocinio e stage diversi a seconda delle
condizioni:
- se siete in formazione o istruzione professionale iniziale (apprendista, alunno in formazione
professionale o tirocinante eccetto quello in istruzione superiore) potrete fare domanda per frequentare un tirocinio da svolgere in imprese o in istituti
di formazione professionale (i corsi formativi sono
sempre accompagnati da ore di esperienza lavorative in azienda). La durata di questi tirocini può
variare dalle 2 alle 39 settimane.
- se siete giovani lavoratori, neolaureati o vi
state inserendo nel mercato del lavoro avrete
la possibilità di fare tirocinio in un’impresa o in un
istituto come nel caso precedente, ma la durata può
andare dalle 2 alle 26 settimane.
Ogni anno l’Ufficio politiche giovanili e comunitarie
della Provincia di Pesaro e Urbino, in collaborazione con partners locali ed europei, presenta un progetto Leonardo per assegnare un numero variabile
di borse di tirocinio professionale all’estero. Se il
progetto è approvato, viene pubblicato un bando
dove sono specificati i requisiti necessari per poter
partecipare, i criteri di preferenza, i settori professionali offerti, il numero di posti disponibili e i
paesi in cui sono stati previsti i tirocini. Il bando è
promosso attraverso i principali quotidiani locali
ed è reperibile sul sito www.go.provincia.pu.it,
presso i servizi per l’impiego, gli Informagiovani ed
altre strutture. I candidati devono spedire, entro i
termini indicati, la domanda di partecipazione e il
curriculum vitae. Se il numero di chi si propone è
superiore ai posti disponibili viene effettuata una
selezione nel rispetto dei criteri stabiliti nel bando.
I beneficiari della borsa di tirocinio devono obbligatoriamente partecipare alle giornate di formazione
precedenti la partenza e a quella di valutazione
finale, quali parte integrante del progetto.
LA PREVIDENZA SOCIALE
Di sicuro avete già sufficientemente
maturato la consapevolezza che vantare
un’esperienza all’estero può fare la
differenza in una selezione tra un
candidato e l’altro e può rappresentare
un’utile occasione per dimostrare le
proprie doti: dinamismo, intraprendenza,
autonomia, capacità e spirito di
adattamento, flessibilità, curiosità.
Ma una domanda che non dovete
trascurare di porvi è: che tipo di
trattamento previdenziale mi spetterà? Se
un giorno mi ammalo, il mio datore di
lavoro potrà impunemente licenziarmi?
Per fortuna no, in tutti i paesi dell’Unione
europea vigono norme di previdenza
sociale e i lavoratori stranieri sono
sottoposti ad esse al pari dei cittadini del
paese ospitante. Importante è sapere che
i contributi accumulati durante un periodo
all’estero non vanno persi, poichè tutti i
paesi dell’Ue tengono conto dei periodi
trascorsi negli altri Stati membri nel
calcolo delle prestazioni.
Opportunità
Un futuro in
DIVISA
Per chi si vede in uniforme
e non teme disciplina
e rigore: ecco come
si diventa ufficiali
A
nche le Forze armate offrono possibilità
formative e lavorative per i giovani diplomati, attraverso l’ingresso in una scuola
sottufficiali o in un’accademia militare. In particolare le accademie sono istituti militari di studi
superiori a carattere universitario. Al loro interno
si possono seguire corsi finalizzati, ad esempio,
al conseguimento di lauree in Giurisprudenza,
Ingegneria, Medicina e Veterinaria, a seconda
dell’accademia in cui provate ad entrare. Oltre alle
classiche materie di studio ve ne sono alcune più
specifiche e molto tempo è dedicato anche alle
attività fisiche. Attenzione però, essere affascinati
dalla divisa non è sufficiente; determinazione e
propensione alla disciplina sono indispensabili, insieme a precise doti fisiche. Per questo se sognate
di essere come Tom Cruise in Top Gun valutate
prima bene gli ostacoli che incontrerete.
Tutti i particolari relativi alle modalità di ammissione ai diversi Corpi sono pubblicati di volta in
volta dai ministeri competenti che fissano i requisiti necessari e le modalità di svolgimento dei concorsi. Per avere informazioni precise è comunque
possibile rivolgersi direttamente alle sedi dei vari
Corpi, ai Distretti militari provinciali e alle locali
Stazioni dei Carabinieri.
LE ACCADEMIE
Polizia di Stato. Oltre all’area operativa (il
poliziotto “classico”, come lo conosciamo
tutti), esiste quella tecnica o scientifica (per
gli appassionati di laboratori), e una per
gruppi sportivi e banda musicale.
www.poliziadistato.it
Polizia penitenziaria. Chi fa parte di questo
corpo deve garantire ordine e sicurezza
all’interno degli istituti di prevenzione e
pena e partecipa alle attività di trattamento
rieducativo dei detenuti.
www.polizia-penitenziaria.it
Il corpo dei Vigili del fuoco. Ha tra
i suoi compiti quello di intervenire in
occasione di incendi, frane, alluvioni o altra
pubblica calamità e contro i rischi derivanti
dall’impiego dell’energia nucleare e dall’uso
di sostanze batteriologiche, chimiche e
radiologiche. www.vigilfuoco.it
Il Corpo forestale dello Stato. Si dedica, tra
le altre attività, alle operazioni di antincendio
boschivo, sicurezza in montagna, protezione
civile, polizia ambientale e forestale.
www.corpoforestale.it
Accademia dell’Aeronautica – Per diventare ufficiali è necessario superare un concorso (bandito
annualmente tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio) e, successivamente, iscriversi ai corsi di:
Scienze Militari, Ruolo delle Armi, Ingegneria, Ruolo di Commissariato. L’età massima per entrare è di 22
anni. www.aeronautica.difesa.it
Accademia militare dell’Esercito – Si frequenta per diventare ufficiali dei Carabinieri, membri del Corpo
automobilistico, del Corpo di commissariato, del Corpo di amministrazione (gli esami da sostenere
variano a seconda dell’indirizzo scelto). www.esercito.difesa.it
Accademia navale – È possibile conseguire titolo di laurea in tutte le facoltà previste dalla Forza armata.
I corsi hanno la durata minima di 4 anni, esclusa la specializzazione. L’età massima per entrare è di 22
anni. www.marina.difesa.it
Accademia della Guardia di finanza – Per diventare ufficiali della Guardia di finanza è necessario
superare un concorso (bandito annualmente tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio) e,
successivamente, iscriversi al corso di studi ad indirizzo unico della durata di 5 anni. A conclusione del
percorso di studi è obbligatoria la permanenza di dieci anni nel Corpo. www.gdf.it
47
48
Dopo il diploma
Una scelta che premia:
IL SERVIZIO CIVILE Un anno della propria vita da dedicare a favore di un
impegno solidaristico. Ecco le opportunità educative
e formative che attendono chi sceglie il servizio civile
D
a sempre attivo nel volontariato, Marco ha scelto di proseguire il suo impegno con il servizio
civile. Ha quindi accettato di lavorare per un
anno per una rete di cooperative sociali con adolescenti
dai 14 ai 18 anni, in un centro di educazione della sua
città. Qui si è occupato di didattica del lavoro, assistenza
socio-educativa, orientamento e attività di laboratorio
per aiutare i ragazzi a trovare la propria strada.
L’esperienza, ci ha raccontato, è stata molto forte dal
punto di vista umano ed emotivo, ma anche produttiva
sul piano professionale perché, in seguito ad essa, gli è
stato offerto di continuare a collaborare come educatore retribuito. Una bella opportunità quindi, coerente
anche con i suoi studi universitari di pedagogia.
Il servizio civile, che si svolge su base esclusivamente volontaria, è un’occasione per i giovani tra i
18 e i 28 anni che hanno così l’opportunità di dedicare
un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico, ricevendo un compenso di 433,80 euro netti
mensili per un orario part-time. L’esperienza si svolge
nell’arco di dodici mesi e per potersi candidare occorre
presentare la domanda di partecipazione prevista dal
bando. I vincitori - che al momento della domanda
avranno indicato le preferenze per le strutture in cui
svolgere il servizio - potranno operare all’interno di enti,
organizzazioni non governative e associazioni no-profit,
nei settori dell’assistenza, della protezione civile, della
tutela ambientale, della preservazione del patrimonio
artistico e culturale, dell’educazione e promozione del
senso civico. Il servizio civile volontario rappresenta,
dunque, un’importante occasione di crescita personale,
di educazione alla cittadinanza attiva; un’opportunità
per aggiungere un’esperienza qualificante al proprio
curriculum, senza contare che garantisce una seppur
minima autonomia economica.
CARTA ETICA: DIRITTI E DOVERI DEL VOLONTARIO
Principio fondamentale che compare sulla Carta di impegno etico del servizio, è “imparare facendo”. Questo
metodo presuppone la disponibilità a lavorare “a fianco
di persone più esperte, in grado di trasmettere il loro
saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo
le risorse personali di ognuno”.
L’Ufficio nazionale per il servizio civile e gli enti che
Per approfondire visita il sito: www.serviziocivile.it
Opportunità
partecipano si impegnano a far sì che la richiesta “avvenga in modo non equivoco, dichiarando cosa al giovane si propone di fare e cosa il giovane potrà apprendere
durante l’anno di servizio civile presso l’ente, in modo
da metterlo nelle migliori condizioni per valutare l’opportunità della scelta”. Come volontari avete il diritto di
essere pienamente coinvolti nelle diverse fasi del progetto, dalla verifica critica degli interventi a quella delle
azioni, e di essere impegnati per la realizzazione dei
fini del progetto e non per esclusivo beneficio dell’ente.
Anche a voi, però, spettano dei doveri: vi impegnate ad
apprendere, a farvi carico delle finalità del progetto,
partecipando responsabilmente alle attività indicate,
“esprimendo nel rapporto con gli altri il meglio delle
proprie energie, delle proprie capacità, della propria
intelligenza, disponibilità e sensibilità”, valorizzando le
49
doti personali, le competenze e le conoscenze acquisite,
nella piena condivisione delle medesime regole per il
raggiungimento di obiettivi comuni.
Ricordate che…
• Si può prestare servizio civile nazionale solo presso gli
enti accreditati che abbiano presentato progetti approvati dall’Unsc (Ufficio nazionale per il servizio civile)
• L’impegno orario può variare a seconda dei progetti:
può essere rigido (dalle 30 alle 36 ore settimanali),
oppure flessibile (con un monte ore annuo non inferiore alle 1400 ore complessive di servizio effettivamente prestato, in cui si assicurano un minimo di 12
ore su 5 o 6 giorni alla settimana)
• Per alcuni progetti le singole università e facoltà
possono riconoscere crediti formativi
• L’attività svolta non determina l’instaurazione di un
rapporto di lavoro e non comporta sospensione o cancellazione dalle liste di collocamento o di mobilità
• L’anno di servizio civile è riconosciuto valido per
l’inquadramento economico e la determinazione
dell’anzianità lavorativa ai fini del trattamento previdenziale del settore pubblico e privato.
IL SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO
La legge n. 64 del 2001 che ha istituito il servizio civile
nazionale prevede che i giovani volontari possano prestare la propria attività anche presso enti e amministrazioni operanti all’estero, nell’ambito di iniziative assunte
dall’Unione europea, nonché in strutture per interventi
di pacificazione e cooperazione fra i popoli, istituite
dalla stessa Ue o da organismi internazionali operanti
con le medesime finalità ai quali l’Italia partecipa. Il
trattamento economico dei volontari impiegati all’estero è leggermente diverso. Il compenso base mensile di
433,80 euro è infatti integrato con una indennità pari a
15,00 euro al giorno. È previsto, inoltre, un contributo
per le spese di alloggio e mantenimento all’estero pari
a 20,00 euro al giorno, ove queste non siano sostenute e
anticipate dagli enti titolari dei rispettivi progetti.
Le aree di intervento di chi sceglie di varcare i confini
nazionali con il servizio civile riguardano varie attività.
In particolare, nell’Europa occidentale e dell’Est i volontari vengono impegnati in iniziative di promozione
culturale; mentre in Asia, Africa e in America Centrale
e del Sud in attività di cooperazione allo sviluppo e di
assistenza. Altre modalità di intervento sono quelle di
ricostruzione post-conflitto, con unità dislocate in Africa, e quelle legate all’ambiente, con volontari impegnati
in America del Sud. Lo svolgimento del servizio civile
all’estero, oltre che un’occasione di crescita personale e
professionale per i giovani volontari, rappresenta, quindi, uno strumento particolarmente efficace per diffondere la cultura della solidarietà e della pace tra i popoli.
Tra i siti che si occupano di servizio civile all’estero
segnaliamo: www.antennedipace.org.
Per informazioni sul servizio civile nella
Provincia di Pesaro e Urbino contattare:
Ufficio servizio civile, Viale Gramsci, 4 –
61100 Pesaro
E-mail: [email protected]
Tel. 0721.359308 Fax 0721.359762
Sito web: www.serviziocivile.provincia.pu.it
50
Dopo il diploma
Obiettivo orientamento:
IL PROTOCOLLO D’INTESA
Condividere obiettivi e linguaggi, utilizzare strumenti
e metodi innovativi di orientamento, programmare
attività formative e informative: queste le finalità del
Protocollo d’intesa della Provincia di Pesaro e Urbino.
Vediamo più da vicino di cosa si tratta
D
alle pagine che avete letto scorrendo questa
pubblicazione avrete sicuramente ormai
chiaro quanto importante sia un’efficace attività di orientamento, che ha come obiettivo quello
di porre i giovani nella condizione di conoscere al
meglio le proprie caratteristiche e quelle del mercato del lavoro per poter compiere scelte scolastiche,
formative e professionali motivate e consapevoli.
Nel passaggio da un ciclo di studi all’altro, infatti,
un adeguato orientamento rappresenta un valido
strumento per garantire ai ragazzi la massima capacità di valutare il collegamento tra il corso di studi
che intendono intraprendere e lo sbocco o condizione professionale che ne deriva; nel passaggio
dal mondo scolastico-educativo a quello del lavoro,
esso mira a consentire un pronto, efficace e soddisfacente inserimento nel contesto professionale.
Per rendere ancora più incisivo questo utile strumento di sostegno alle scelte dei ragazzi, il 15
settembre del 2005 le associazioni delle imprese
e delle cooperative della provincia di Pesaro e
Urbino, insieme alle organizzazioni sindacali del
territorio e all’ateneo urbinate, hanno firmato un
Protocollo d’Intesa per azioni di orientamento.
Sulla base di una lungimirante logica di raccordo
e integrazione tra tutti i soggetti coinvolti nei processi di orientamento - scuole, università, corsi
di formazione professionale, Centri per l’impiego
ecc. - tale protocollo ha la finalità di concordare,
definire, organizzare e realizzare, in tutta la provincia, iniziative di orientamento rivolte agli studenti,
ai referenti scolastici e agli operatori del settore.
Nell’ambito di questo progetto un ruolo strategico è
quello dei Ciof (Centri per l’impiego, l’orientamento
e la formazione) che mettono a disposizione operatori e strutture per dare tutte le informazioni in merito alle funzioni e ai compiti che i diversi soggetti
istituzionali aderenti sono tenuti ad erogare. Tra le
iniziative programmate, poi, vanno segnalati gli “Incontri di orientamento al lavoro”, giunti quest’anno
alla loro quarta edizione e rivolti agli alunni delle
scuole medie inferiori e superiori della provincia di
Pesaro e Urbino, cui hanno preso parte operatori
delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di
imprese, dei Centri per l’impiego, l’orientamento e
la formazione di Pesaro, Fano e Urbino. Le tematiche affrontate nel corso di questi seminari sono
state le più varie: da quelle riguardanti il mercato
del lavoro, la condizione del lavoratore e l’attività
imprenditoriale, a quelle relative ai servizi per l’impiego, l’offerta formativa e quella universitaria.
Nelle pagine successive troverete specificate le
attività svolte dalle singole istituzioni aderenti al
Protocollo, con numeri di telefono e indirizzi utili
per contattarle.
I SOGGETTI ADERENTI AL
PROTOCOLLO DI INTESA
• Servizio formazione professionale
e politiche per l’occupazione della
Provincia di Pesaro e Urbino
• Centro per l’impiego, l’orientamento e
la formazione di Pesaro
• Centro per l’impiego, l’orientamento e
la formazione di Fano
• Centro per l’impiego, l’orientamento e
la formazione di Urbino
• Servizio pubblica istruzione – Provincia
di Pesaro e Urbino
• Ufficio scolastico provinciale - Pesaro
• Ali claai - Fano
• Api - Pesaro
• Confindustria - Pesaro
• Cescot - Confesercenti - Pesaro
• Cgil - Pesaro
• Cisl - Pesaro
• Uil - Pesaro
• Cna - Pesaro
• Confartigianato - Pesaro
• Confcooperative - Pesaro
• Formaconf - Confcommercio - Pesaro
• Legacoop - Pesaro
• Università degli Studi di Urbino
“Carlo Bo”
51
Numeri e parole
52
Dopo il diploma
Tutti i numeri
DELL’ORIENTAMENTO
Vi abbiamo illustrato le finalità del Protocollo d’intesa
per azioni di orientamento firmato dalle associazioni
delle imprese e delle cooperative, dalle organizzazioni
sindacali della Provincia di Pesaro e Urbino e
dall’ateneo di Urbino. Nelle pagine che seguono
trovate indirizzi e recapiti di chi ha aderito e può
aiutarvi a intraprendere il vostro percorso
IMPRESE INDUSTRIALI
ADERENTI AL PROTOCOLLO
CONFINDUSTRIA
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via Cattaneo, 34 – Pesaro
Tel.: 0721 383204
Fax: 0721 383254
Sito internet: www.confindustria.pu.it
Referente di orientamento
Paola Marchetti.
Si occupa dei rapporti con scuole e università.
E-mail: [email protected]
Apertura al pubblico dell’ufficio
Il lunedì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.15.
Ambiti di azione
Formazione, lavoro, consulenza,
informazione, orientamento.
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: organizza testimonianze
in aula e visite in azienda; stage orientativi; alternanza
scuola/lavoro.
Per le università: organizza testimonianze in aula e
visite in azienda; stage orientativi.
A.P.I. - ASSOCIAZIONE PICCOLE E MEDIE INDUSTRIE
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via degli Abeti, 152 – Pesaro
Tel.: 0721 402085-6
Fax: 0721 401730
Sito internet: www.api.ps.it
Referente di orientamento
Diletta Barbero.
È impiegata presso l’ufficio formazione.
Reperibile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00.
E-mail: [email protected]
Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00.
Ambiti di azione
Formazione, lavoro, consulenza, informazione,
orientamento.
Servizi di orientamento
Nelle scuole medie superiori: organizza interventi
relativi alla creazione d’impresa, ai fabbisogni in
ambito provinciale e all’organizzazione d’impresa.
IMPRESE ARTIGIANE
ADERENTI AL PROTOCOLLO
CONFARTIGIANATO
Dati anagrafici dell’ente
Sede provinciale in St. Adriatica 35 – Pesaro
Tel.: 0721 437245
Fax: 0721 401245
Sito internet: www.confartps.it
Referenti di orientamento
Valeria Beccatti.
È reperibile dal lunedì al venerdì
dalle ore 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00.
E-mail: [email protected]
Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì
dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Ambiti di azione
Formazione, lavoro, consulenza,
informazione, orientamento.
Rubrica
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: offre un servizio di
incontri nelle scuole, stage in azienda, testimonianze
di imprenditori ex studenti.
Per i giovani diplomati e laureati: offre un servizio di
sostegno per tesi di laurea, stage in azienda, Astranet
corsi di formazione e aggiornamento.
Per le donne: offre un servizio di informazioni gratuite
per la creazione di impresa, ConfartFidi: crediti
agevolati per le imprese artigiane.
Per gli stranieri: offre un servizio di informazioni.
Per i soggetti interessati ad avviare un’impresa:
offre tutte le informazioni per l’avvio di una impresa
artigiana.
CNA – ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ARTIGIANI
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via Mameli, 92 – Pesaro
Tel.: 0721 4260
Fax: 0721 25410
53
Altre sedi: Via Umberto I - Fossombrone
Tel: 0721 740084
Sito internet: www.cnapesaro.it
Email: [email protected]
Referenti di orientamento
Luigino Colombaretti e Grazia De Carolis.
Coordinano l’ufficio territoriale. Reperibili dal lunedì al
giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.45.
Altri referenti per l’orientamento:
Alessandra Benvenuti.
Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30;
lunedì, martedì e giovedì e dalle 14.30 alle 18.45.
Ambiti di azione
Formazione, consulenza, informazione, orientamento.
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: svolge iniziative di
promozione dell’imprenditorialità femminile e delle
pari opportunità.
Per le università: svolge servizi di orientamento per la
54
Dopo il diploma
creazione di impresa e progetti Cna.
Per le donne: è attiva nella promozione dell’impresa femminile.
Più in generale: offre consulenza per la creazione
d’impresa e l’accesso al credito, presenta i servizi Cna.
ALI CLAAI
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via Tomassoni, 17 B bis – Fano
Tel.: 0721 825844
Fax: 0721 801491
Sito internet: www.aliclaai.it
E-mail: [email protected]
Referenti di orientamento
Stefano Tonucci.
Reperibile nelle ore di apertura dell’ufficio.
Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00
e dalle 15.00 alle 19.00.
Ambiti di azione
Formazione, consulenza, informazione, orientamento.
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: svolge iniziative
di promozione dell’imprenditorialità.
Per le donne: è attiva nella promozione
dell’impresa femminile.
Più in generale: offre consulenza per la creazione
d’impresa e l’accesso al credito.
IMPRESE COMMERCIALI - TURISMO - SERVIZI
ADERENTI AL PROTOCOLLO
FORMACONF – Consorzio per la formazione e il
lavoro – Ente di formazione di Confcommercio
Dati anagrafici
Sede provinciale in Strada delle Marche, 58 – Pesaro
Tel.: 0721 372179 – 371227 - 371195
Fax: 0721 698215
Sito internet: www.formaconf.it
E-mail: [email protected]
Referenti di orientamento
Morena Mattioli.
Riceve su appuntamento dal lunedì al venerdì.
Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì
Rubrica
dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 16.00
Ambiti di azione
Formazione, lavoro, consulenza, informazione,
orientamento.
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: organizza incontri di
orientamento con il progetto “Incontri di orientamento
al lavoro, alla formazione, all’università”.
Per le università: partecipa ogni anno al “Career day”
dell’Università degli Studi di Urbino.
Per i giovani diplomati e laureati: mette a disposizione
uno sportello informativo sui corsi di formazione postdiploma e post-laurea; raccoglie i curricula vitae per
eventuali inserimenti lavorativi.
Più in generale: offre consulenza a donne, lavoratori,
stranieri e a quanti siano interessati ad avviare
un’impresa, tramite sportelli informativi sui corsi
di formazione professionale obbligatori per aprire
un’attività di lavoro autonomo, individuale o in società.
CESCOT - Ente di formazione di Confesercenti
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via Salvo D’Acquisto – Pesaro
Tel.: 0721 21421
Fax: 0721 21404
Sito internet: www.cescotpesaro.com
E-mail: [email protected]
Referenti di orientamento
Diletta Sassi.
Riceve dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 13.00
e dalle 14.00 alle 18.00.
Altri referenti per l’orientamento:
Francesca Rubereti – Ketty Duchi.
Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00; dal lunedì
al giovedì anche dalle 14.00 alle 18.00.
Ambiti di azione
Formazione, consulenza, orientamento.
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: offre un servizio di
orientamento al lavoro.
Per i giovani diplomati e laureati: offre un servizio di
orientamento al lavoro.
Per gli stranieri: offre un servizio di orientamento al lavoro.
Per i disoccupati/inoccupati: orientamento al lavoro e
consulenza formativa.
Per i soggetti interessati ad avviare un’impresa:
consulenza formativa e assistenza iniziale.
IMPRESE COOPERATIVE
ADERENTI AL PROTOCOLLO
LEGACOOP
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via Milazzo, 28 – Pesaro
55
Tel.: 0721 415328
Fax: 0721 456502
Sito internet: www.legacoopmarche.coop
Referenti di orientamento
Sara Mengucci.
È reperibile il martedì e il mercoledì.
E-mail: [email protected]
Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì
dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00.
Ambiti di azione
Formazione, consulenza, informazione.
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: organizza il laboratorio
della cooperazione sulla costituzione di una
cooperativa e la capacità di fare impresa.
CONFCOOPERATIVE
Dati anagrafici dell’ente
Sede provinciale in Via Yuri Gagarin,169 – Pesaro
Tel.: 0721 404256
Fax: 0721 404256
E-mail: [email protected]
Referenti di orientamento
Stefano Bertuccioli.
È reperibile nei giorni:
lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15,00 alle 18,00;
martedì e giovedì dalle 9,00 alle 13,00;
sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,00.
Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00.
Ambiti di azione
Consulenza e informazione.
ORGANISMI SINDACALI
ADERENTI AL PROTOCOLLO
CISL – SPORTELLO PER L’ORIENTAMENTO AL LAVORO
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via Porta Rimini, 11 – Pesaro
Tel.: 0721 380511 - 505
Fax: 0721 30212
Sito internet: www.cislpesarourbino.it
Referenti di orientamento
Antonella Marchionni.
Riceve dal lunedì al venerdì mattina
e il martedì pomeriggio.
E-mail: [email protected]
Altri referenti per l’orientamento:
Claudio Bruscoli – segretario territoriale Cisl.
Apertura al pubblico dell’ufficio
Il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 18.30.
Ambiti di azione
Informazione, orientamento.
56
Dopo il diploma
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: partecipa al
progetto “Incontri di orientamento al lavoro,
formazione, università”.
Per i giovani diplomati e laureati: offre un
servizio di informazione su nuovi contratti,
mercato del lavoro locale, occasioni formative,
bandi pubblici, borse di studio e altro ancora.
Per gli stranieri: offre un servizio di orientamento
al lavoro, informazioni su normative specifiche,
ricerca attiva.
Per i disoccupati/inoccupati: servizio di informazione
sulle normative di inserimento e reinserimento e sui
corsi di formazione mirati.
Più in generale: offre servizi informativi rivolti a donne,
lavoratori e categorie protette.
CGIL – SPORTELLO PER L’ORIENTAMENTO AL LAVORO
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via Yuri Gagarin, 179 - Pesaro
Tel.: 0721 420226
Fax: 0721 402150
E-mail: [email protected]
Referente di orientamento
Pierluigi Cervellieri.
Riceve il lunedì e il venerdì pomeriggio.
Altri referenti per l’orientamento: Loredana Longhin.
Apertura al pubblico dell’ufficio
Lunedì e venerdì pomeriggio.
Ambiti di azione
Formazione, lavoro, consulenza, informazione,
orientamento.
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: offre un servizio
Al Protocollo di intesa e all’orientamento
in generale dà il suo contributo anche il
Consiglio provinciale dei giovani eletti.
È un organo istituito dalla Provincia di
Pesaro e Urbino che ha la particolarità
di essere composto da ragazzi e ragazze
di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. La
scelta di istituire il Consiglio provinciale
dei giovani eletti nasce dall’esigenza di
consentire ai giovani di questa provincia di
partecipare attivamente alla progettazione
e realizzazione degli obiettivi strategici
per il territorio, impegnandoli attivamente
nella vita politico-amministrativa dell’ente.
Per informazioni sulle attività del Consiglio
potete contattare il presidente, Federico
Scaramucci ([email protected]) o
il responsabile area scuola, Marco Perugini
([email protected]).
Tel. 0721 359307.
di orientamento all’università, al mondo del lavoro, al
lavoro all’estero, compilazione curriculum vitae.
Per le università: orientamento alla scelta di corsi
e master post – laurea, orientamento al lavoro,
compilazione curriculum vitae.
Per i giovani diplomati e laureati: orientamento al
lavoro, consulenza sulle norme che regolamentano
il rapporto di lavoro, consulenza sulle tipologie
contrattuali, compilazione curriculum vitae.
Per gli stranieri: offre orientamento al lavoro,
consulenza sulle normativa italiana e straniera,
consulenza sulle tipologie contrattuali, pratiche
relative all’ingresso nel territorio italiano e
permanenza: rinnovo permessi, carta di soggiorno,
cittadinanza; ricongiungimenti familiari.
Per i lavoratori, le donne, i disoccupati/inoccupati:
offre orientamento al lavoro, consulenza tecnica su
normativa e contratti, compilazione curriculum vitae.
Per i soggetti interessati ad avviare un’impresa:
offre orientamento rispetto alle associazioni datoriali.
Per le categorie protette: consulenza e
orientamento mirato.
UIL
Dati anagrafici
Sede provinciale in Via Toschi Mosca, 7 - Pesaro
Tel.: 0721 31678
Fax: 0721 34655
E-mail: [email protected] Referenti di orientamento
Riccardo Morbidelli.
È reperibile nei giorni: lunedì, venerdì dalle 10.00 alle 12.00. Apertura al pubblico dell’ufficio
Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle
16.00 alle 18.00.
Ambiti di azione
Formazione, lavoro, consulenza, informazione,
orientamento.
Servizi di orientamento
Per le scuole medie superiori: offre un servizio di
informazione ed orientamento agli studi universitari.
Per i giovani diplomati e laureati: offre un servizio di
informazione su contratti, mercato del lavoro.
Per gli stranieri: offre un servizio di informazione
su rapporti di lavoro, permessi di soggiorno,
ricongiungimenti familiari, rapporti con uffici pubblici
e amministrativi.
Per i disoccupati/inoccupati: offre un servizio di
informazione su contratti, mercato del lavoro.
Per i soggetti interessati ad avviare un’impresa:
offre un servizio di informazione su normativa e
mercato del lavoro.
Per le donne: persegue il pieno raggiungimento
delle pari opportunità contrastando ogni
sperequazione sui luoghi di lavoro e nella società.
Internet
57
L’orientamento
NAVIGA SUL WEB
Internet può essere un’ottima fonte per cercare notizie
sull’università, la formazione, il mondo del lavoro e
altre informazioni utili. Ecco gli indirizzi per pescare
in rete quelle giuste.
N
ell’era di internet è quasi impensabile prescindere dalla rete per cercare in modo rapido ed
efficace tutte le informazioni che vi occorrono per fare le vostre scelte per il futuro. Una ricerca
che, però, necessita di una certa attenzione perché
anche la rete ha le sue insidie. Qui trovate un elenco
di siti, istituzionali e non, utili al vostro scopo. Buona
lettura e buona navigazione!
www.bancalavoro.it elenca le offerte di lavoro e fornisce consigli utili sulla compilazione del curriculum e
della lettera di presentazione
www.cercalavoro.it è un ampio data base per inserire
il proprio curriculum
cercauniversita.cineca.it è un servizio che aggrega le
ricerche possibili che riguardano l’università, dai corsi
di laurea ai finanziamenti, dai docenti agli studenti
universitari, dai bandi alle statistiche
www.cliccalavoro.it permette di individuare l’opportunità professionale più adeguata in base alle proprie
competenze ed esperienze di formazione
www.concorsi.it mette a disposizione un motore di
ricerca per individuare i concorsi pubblici in base alla
regione e al settore di interesse
europass.cedefop.europa.eu, sito da cui è possibile
scaricare il curriculum europeo
europa.eu.int/eures, il sito della rete Eures, contiene
le offerte d’impiego aggiornate in tempo reale in 31
paesi europei e le informazioni necessarie per vivere e
lavorare all’estero
www.gioventuinazione.it è il sito del programma comunitario per l’educazione non formale e la mobilità
giovanile internazionale
www.handimpresa.it riceve i curricula di persone
disabili e li inserisce in un’apposita banca dati
www.ilsole24ore.com ha una sezione dedicata a chi
cerca lavoro che può trovare offerte di impiego, di
corsi o di master
www.informagiovani-italia.com, informazioni utili
su università, formazione e lavoro, volontariato e
molto altro ancora
www.jobadvisor.it propone un’ampia panoramica
per il primo impiego con opportunità di stage
58
Dopo il diploma
www.jobrapido.it è un motore di ricerca di offerte
di lavoro
LA VOSTRA “RETE”
www.jobtel.it è un portale dell’orientamento al
lavoro che contiene informazioni utili divise per categorie: “studenti”, “universitari”, “donne”, “disabili”,
“lavoratori svantaggiati”
www.provincialavoro.it: presenta i servizi
dei Centri per l’impiego, l’orientamento e
la formazione di Pesaro, Urbino e Fano
www.lavoricreativi.com è un sito specializzato in
lavori “da creativo”: dal copywriter al giornalista, dal
grafico alle public relations, al web designer
www.provincia.pu.it: portale istituzionale
della Provincia di Pesaro e Urbino
www.lavoro.gov.it/lavoro, il sito del ministero del
Lavoro e della Previdenza sociale
www.lavoro.gov.it/lavoro/europalavoro è la sezione dedicata al Fondo sociale europeo in Italia
www.miur.it, www.pubblica.istruzione.it, i siti del
ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
www.gioventu.it, il sito del ministero della Gioventù
www.serviziocivile.it, il sito con tutte le informazioni
e i contatti sul Servizio civile nazionale
www.sportellostage.it è un servizio pubblico gratuito
che offre ai giovani dai 18 ai 32 anni la possibilità di
svolgere stage presso aziende italiane ed estere
www.stepstone.it ha una delle più vaste banche dati
dove inserire curricula
universo.miur.it, il sito ministeriale realizzato per
orientare i ragazzi nella scelta del corso di studi universitari o all’accesso ai corsi di Alta formazione artistica e musicale (Afam) oppure a quelli di Istruzione
e formazione tecnica superiore (Ifts) o, infine, all’inserimento nel mondo del lavoro. Qui trovate anche tutti
gli indirizzi dei siti web delle università
www.professioni.info è una raccolta di informazioni
su diversi profili professionali
www.formazionelavoro.provincia.ps.it:
è il sito istituzionale del Servizio
formazione e lavoro della Provincia. Vi
trovate informazioni su progetti, azioni
finanziate dal Fondo sociale europeo,
“rete” dei Centri per l’impiego e dei Punti
Informa lavoro, news.
www.zonagiovane.pu.it:
portale dei giovani della Provincia di
Pesaro e Urbino
www.laprovinciadelledonne.it:
portale delle donne della Provincia di
Pesaro e Urbino
www.serviziocivile.provincia.pu.it:
fornisce tutte le informazioni su normative,
enti e progetti sul servizio civile nella
provincia di Pesaro e Urbino
www.go.provincia.pu.it:
è il sito dell’Ufficio mobilità giovanile
Europea della Provincia di Pesaro e Urbino
(vedi pag.45)
www.lavoro.marche.it: sito ufficiale
del Servizio formazione professionale e
problemi del lavoro della Regione Marche
www.regione.marche.it:
il portale istituzionale della Regione
www.ps.camcom.it: sito della Camera
di commercio dell’industria, artigianato e
agricoltura di Pesaro e Urbino
Glossario
59
Parole da
RICORDARE
N
Ecco il nostro piccolo prontuario pensato
per la “sopravvivenza” del neodiplomato,
da tenere a portata di mano
on sempre il linguaggio della burocrazia è
chiaro e limpido. Ma a volte il gergo utilizzato
da enti e istituzioni nasconde informazioni
che tutti i neodiplomati dovrebbero conoscere, utili
sia per chi sceglie di iscriversi all’università sia per
chi si mette subito in cerca di un lavoro. Alcune delle
definizioni che troverete in questa sezione le avete già
incontrate nella pagine precedenti, altre vi suoneranno nuove. Scorrete con attenzione.
ANNO ACCADEMICO: indica il periodo entro cui vengono svolti i corsi e si sostengono gli esami. Prende il
via generalmente ad ottobre o all’inizio di novembre
(anche se le lezioni di alcuni corsi iniziano già nel
mese di settembre) e termina nell’autunno dell’anno
successivo.
ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: associazioni tra imprenditori costituite con il fine di rappresentare e tutelare i
rispettivi interessi e fornire servizi collettivi.
AUTOIMPIEGO: la libera professione, la creazione di microimprese o altre forme di lavoro autonomo; in pratica
tutto ciò che è alternativo al lavoro dipendente.
BILANCIO DI COMPETENZE: è un documento, redatto da un orientatore, che mette a fuoco le conoscenze teoriche, pratiche, professionali e le caratteristiche personali – motivazioni, necessità, sogni, valori.
Può essere utile per fare una scelta professionale e/o
formativa consapevole.
BORSE DI STUDIO: il Diritto allo studio prevede strumenti di supporto economico per gli studenti particolarmente meritevoli e/o in condizioni economiche disagiate. Ogni anno gli atenei, gli enti e le aziende regionali
mettono a concorso – per reddito e per merito – borse
di studio, posti alloggio, borse di lavoro part-time,
contributi monetari per studenti in sede, fuorisede e
pendolari.
BUSINESS PLAN: in italiano “piano d’impresa”, consiste
nella presentazione organica del progetto imprenditoriale.
CAMERE DI COMMERCIO: enti economici che rappresentano e difendono gli interessi delle varie categorie
economiche. Oltre a offrire consulenze svolgono funzioni amministrative come la tenuta del registro della
ditta e il rilascio dei certificati.
60
Dopo il diploma
CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE: sono
strutture dove si svolgono corsi di formazione professionale, al termine dei quali viene rilasciato un
attestato di qualifica professionale, di qualificazione,
di specializzazione o di aggiornamento.
CLASSI DELLE LAUREE E DELLE LAUREE SPECIALISTICHE: le classi raggruppano corsi di studio dello
stesso livello e ambito disciplinare; i corsi che vengono istituiti all’interno delle classi condividono gli
stessi obiettivi formativi qualificanti e gran parte delle
attività formative.
CONTRATTI ATIPICI: sono i contratti para-subordinati
con cui non si costituisce un rapporto di lavoro dipendente, bensì si instaura una collaborazione “autonoma”. Ne è un esempio l’apprendistato.
CCNL: sono i Contratti collettivi nazionali di lavoro,
stipulati tra sindacati e associazioni dei datori di lavoro. Fissano le condizioni economiche e organizzative
in cui si svolge l’attività lavorativa di un determinato
settore.
CREDITO FORMATIVO UNIVERSITARIO: è un’unità
di misura convenzionale dell’impegno complessivo
di apprendimento di uno studente a tempo pieno; ad
un credito corrispondono 25 ore di lavoro (studio
individuale, attività formative, tirocini ecc.). Il credito
formativo non sostituisce in alcun modo il voto.
DEBITO FORMATIVO: indica la mancanza delle conoscenze e delle abilità di base previste per l’accesso a
uno specifico corso di laurea. I regolamenti didattici
di ogni corso ne stabiliscono le modalità di recupero
e verifica.
DISOCCUPATO: persona alla ricerca di un lavoro,
avendo perduto una precedente occupazione. Un disoccupato si definisce di lunga durata se il suo stato di
disoccupazione dura da almeno 12 mesi.
ENTI PER LA TUTELA DEL DIRITTO ALLO STUDIO:
sono strutture regionali che hanno come obiettivo la
tutela del diritto allo studio. Inoltre, svolgono diverse
attività rivolte agli studenti universitari, tra le quali,
informazione, consulenza orientativa, erogazione delle borse regionali, gestione delle case dello studente e
delle mense.
EURODESK: è la struttura del programma comunitario Gioventù in azione dedicata all’informazione e
all’orientamento sui programmi in favore della gioventù promossi dall’Unione europea e dal Consiglio
d’Europa. Le attività di informazione e orientamento
sul programma Gioventù in azione sono svolte in diretta collaborazione con l’Agenzia nazionale per i giovani. Eurodesk fornisce informazioni e orientamento sui
programmi europei rivolti ai giovani nell’ambito della
cultura, della formazione, della mobilità, dei diritti e
del volontariato.
FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE): è lo strumento
attraverso il quale l’Unione europea promuove interventi per lo sviluppo delle risorse umane e del mercato
del lavoro. Il Fondo finanzia, in ogni Stato membro,
misure volte a prevenire e a combattere la disoccupazione, nonché a sviluppare le risorse umane e l’integrazione sociale nel mercato del lavoro. Le sue attività
rientrano nel settore dell’istruzione, della formazione
professionale e dell’orientamento.
FORMAZIONE PROFESSIONALE SUPERIORE: con
questa espressione si intende l’insieme degli strumenti finalizzati all’acquisizione di conoscenze teoriche
e pratiche per l’inserimento diretto nel mercato del
lavoro con specifici ruoli professionali. Le attività vengono svolte da strutture pubbliche o da strutture convenzionate. Ne fanno parte anche i corsi di Istruzione
e formazione tecnica superiore (Ifts) e i corsi finanziati
dal Fondo sociale europeo.
FREQUENZA: indica la partecipazione dello studente
a tutte le attività didattiche previste per i diversi corsi
di studio. Può essere “libera” oppure “obbligatoria”,
in quest’ultimo caso per poter sostenere l’esame lo
studente dovrà frequentare un determinato numero di
ore di lezione.
IFTS: sono i corsi di Istruzione e formazione tecnica
superiore, finalizzati a un rapido inserimento nel mondo del lavoro e destinati a giovani e adulti, occupati e
disoccupati, che dopo il diploma intendono specializzarsi. Fanno parte della Formazione integrata superiore
post-secondaria a carattere non universitario. Vengono
organizzati secondo standard nazionali sulla base di
fabbisogni territoriali e prevedono stage e tirocini nei
luoghi di lavoro.
IMMATRICOLAZIONE: è la procedura amministrativa
da seguire quando ci si iscrive per la prima volta ad un
corso universitario.
IMPRENDITORIA FEMMINILE: rientrano nei casi di
imprenditoria femminile quelle aziende individuali
gestite da donne o quelle società e cooperative in cui
l’organico è costituito al 60% da donne.
INFORMAGIOVANI: sono strutture generalmente promosse dagli enti locali che svolgono prevalentemente
attività di informazione per i giovani su opportunità
formative, professionali, vita sociale, cultura, tempo
libero, sport e vacanze in Italia e all’estero.
INOCCUPATO: persona che non ha mai svolto attività
lavorativa ed è in cerca della prima occupazione.
LAVORO NERO: quando il rapporto di lavoro non è
regolato dalle normative vigenti.
MANIFESTO DEGLI STUDI: è il documento pubblicato annualmente dagli atenei contenente le informazioni amministrative indispensabili per l’iscrizione e
utili all’orientamento.
Glossario
NO PROFIT: gli organismi no profit sono quelli costituiti con lo scopo di produrre beni o servizi senza fini
di lucro. Chi lavora in queste attività può ricevere un
reddito purché questo non sia distribuito sotto forma
di utili.
ORIENTAMENTO: riguarda sia l’educazione alla
scelta di percorsi di istruzione e formazione, sia
l’educazione alle opportunità professionali. È quindi
l’insieme delle attività volte ad assicurare alle persone la conoscenza di tutte le alternative per loro
disponibili nel settore dell’educazione, della formazione, delle professioni, e ad aiutarle a costruire
percorsi pienamente soddisfacenti durante tutto
l’arco della vita.
PARI OPPORTUNITÀ: è un concetto che esprime l’intento di garantire uguali condizioni e prospettive di
vita a tutti i cittadini, attraverso politiche e iniziative
finalizzate alla rimozione degli ostacoli che impediscono un’effettiva parità. In ambito comunitario il termine
indica principalmente le azioni volte a ridurre le disparità tra uomini e donne.
PIANO DI STUDIO: è compilato da ciascuno studente
sulla base di alcune norme-guida consultabili principalmente nel Manifesto degli studi di facoltà, in modo da organizzare ed elencare nel dettaglio le attività
formative (obbligatorie e a scelta), suddividendole
per ogni anno accademico.
SEMESTRE: è l’arco di tempo in cui vengono tenuti
gli insegnamenti e il relativo periodo per sostenere gli
esami. Varia da università e università e viene pubblicato nel calendario accademico.
SOCIETÀ: il contratto con cui due o più persone (i
soci) conferiscono beni o servizi per intraprendere
l’esercizio di un’attività economica comune di cui divideranno gli utili.
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STAGE: è un’esperienza di avvicinamento al mondo
del lavoro, con una durata variabile da tre settimane
a quattro mesi, che consente di non interrompere
gli studi. Permette di agevolare le scelte formative e
professionali attraverso la conoscenza e l’esperienza
diretta del lavoro. Durante lo stage non è prevista necessariamente una retribuzione, infatti, non si viene
assunti con un contratto di lavoro. Alla fine dell’esperienza, lo stagista riceve un attestato.
TEST D’ACCESSO O DI AMMISSIONE: alcuni corsi
di laurea prevedono il numero programmato per
l’ingresso. In questo caso le aspiranti matricole devono
superare un esame selettivo, denominato test d’accesso
o d’ammissione. Il superamento della prova elimina anche l’eventuale debito formativo.
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Dopo il diploma
Appunti
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e al lavoro
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per l’Orientamento e la Formazione
www.provincialavoro.it
www.formazionelavoro.provincia.pu.it
da lun. a ven. 9.30 -17.30
(uno scatto alla risposta)
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guida ai percorsi - Provincia di Pesaro e Urbino