Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato Formazione professionale e Politiche Attive per il Lavoro UNIONE EUROPEA FONDO SOCIALE EUROPEO Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per le Marche - Direzione Generale UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE DI PESARO E URBINO REGIONE MARCHE Guida ai percorsi dopo il diploma 2 Dopo il diploma Care lettrici e cari lettori, D a un decennio oramai la Provincia di Pesaro e Urbino ha individuato nel mondo dei giovani il fulcro della propria azione amministrativa. Sin dall’inizio di questo lungo percorso, ci siamo voluti battere contro un’impostazione consolidata che considerava i giovani come un problema sociale, da risolvere all’interno di servizi che, assieme ad altre “fasce sociali deboli”, li includevano. Noi abbiamo chiesto con forza che doveva essere attuata una rivoluzione copernicana in questo campo, perché i giovani sono la più preziosa risorsa di una società sana e democratica, e che perciò su di essi doveva imperniarsi tutta l’azione amministrativa, creando per loro opportunità ed occasioni di crescita e di espressione per i loro talenti e le loro creatività. Posso dire che abbiamo tenuto fede ai nostri impegni, che abbiamo pienamente attuato l’auspicata rivoluzione nell’approccio al mondo giovanile, superando non pochi ostacoli ed ottenendo attenzione anche a livello nazionale, dove si ritiene la nostra realtà un esempio di buona pratica. Un ulteriore aspetto innovativo che ci è riconosciuto, è quello di avere in maniera costante legato il destino dei giovani a quello dell’Unione europea, creando un binomio inscindibile: “giovani ed Europa”. Coerentemente con le linee strategiche velocemente illustrate, la nostra azione si è sviluppata seguendo due filoni distinti ma strettamente correlati: da un lato abbiamo cercato di creare opportunità concrete di esperienze personali e professionali a beneficio dei giovani, utilizzando tutte le risorse che la stessa Europa mette a disposizione a questo fine, mi riferisco ai programmi come Gioventù e Leonardo, ma anche investendo risorse del Fondo sociale europeo, fondi dei nostri bilanci: il tutto per attivare un ponte tra i giovani e il mondo del lavoro. La seconda linea che ha ispirato la nostra azione è stato l’impegno costante a fornire opportunità di crescita consapevole e senso di cittadinanza nei giovani. Abbiamo, di volta in volta, colto le occasioni che si presentavano, come ad esempio l’elaborazione della Costituzione europea, per costruirci sopra percorsi di formazione, confluiti nell’attuale programmazione che abbiamo definito “Cittadini si diventa”. Mi sembra quindi che se tanto rimane ancora da fare, molto è già stato seminato, qui, in questa nostra piccola realtà provinciale che ha la pretesa, almeno per i giovani, di proporsi come un esempio di buona amministrazione. È da sottolineare, poi, come un’Amministrazione, se vuole, possa incidere sulla vita dei cittadini a livello locale, ma anche a livello nazionale ed europeo, dove assai sovente i processi innovativi iniziano “dal basso” perché lì, a differenza di quello che comunemente si pensa, c’è tanta sensibilità e profondo senso del futuro. Vorrei terminare presentando questa pubblicazione, una guida che nasce con lo scopo di dotare gli studenti, i genitori ed i docenti di uno strumento pratico contenente notizie e dati utili a prendere una decisione più consapevole nel contesto di un percorso di orientamento che dovrà sempre valutare in modo realistico ed equilibrato le attitudini individuali e le concrete prospettive di lavoro. A voi tutti, dunque, buona lettura! Sen. Palmiro Ucchielli Presidente della Provincia di Pesaro e Urbino Sommario L’università pag. 7 Le facoltà pag. 17 Il lavoro pag. 23 La formazione pag. 37 Le opportunità pag. 43 Numeri e parole pag. 51 Assessorato alla Formazione, Lavoro e Cooperazione nazionale della Provincia di Pesaro e Urbino Assessore Massimo Galuzzi Progetto editoriale, realizzazione: Mandragola editrice, cooperativa di giornalisti. Supplemento a Zai.net Lab anno VII /n. 9 - dicembre 2008 Autorizzazione del Tribunale di Roma n° 486 del 05/08/2002. Stampa: Print editor s.r.l. Via Rodi, 16 10095 Grugliasco (To). Per la Provincia di Pesaro e Urbino: Augusta Compagnucci, Flavio Nucci, Enrica Orciani, Arianna Gabbianelli. Consulenza grafica Camilo Rocca CamiloRocca.it Copyright Mandragola editrice, cooperativa di giornalisti La riproduzione totale o parziale e/o la distribuzione dei contenuti pubblicati effettuata da parte di terzi con qualsiasi mezzo e su qualsiasi supporto idoneo alla riproduzione e trasmissione è vietata. Ogni violazione sarà perseguita a termini di legge. 3 4 Dopo il diploma Orientarsi con la PROVINCIA Cosa farò da grande? È la domanda che si pongono tutti i ragazzi ormai prossimi al diploma. Rispondere non è semplice, ma gli strumenti per prendere la decisione giusta ci sono, ve li offre la vostra Provincia L a conclusione delle scuole superiori è sempre una fase cruciale. È proprio in quel momento che migliaia di ragazzi ogni anno decidono come indirizzare al meglio il proprio futuro. Compito delle istituzioni è quello di far sì che la scelta sia la più consapevole possibile. E a fianco dei giovani che cercano la loro strada opera l’assessorato alla Formazione professionale, Politiche attive per il lavoro, Cooperazione nazionale della Provincia di Pesaro e Urbino, attraverso i suoi Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Pesaro, Fano e Urbino. Per saperne di più abbiamo rivolto qualche domanda all’assessore Massimo Galuzzi. Che ruolo ha l’orientamento nell’ambito delle politiche attive del territorio? Sempre più giovani al termine del loro percorso scolastico si rivolgono ai nostri Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione per informarsi e poter adottare metodi e strumenti utili ad orientarsi per una scelta maggiormente consapevole. Attraverso azioni di sistema che vedono coinvolti i nostri operatori e i soggetti del territorio i nostri giovani hanno un ampio ventaglio di strumenti: consulenza orientativa, sostegno e supporto alla costruzione del proprio curriculum, consultazione guidata a software specifici come S.or.prendo. Ritengo ulteriormente proficua la collaborazione istaurata con i docenti referenti di orientamento delle scuole medie inferiori e superiori, con i quali stiamo costruendo, anche alla luce dei nuovi decreti legislativi n°21 e n°22 del gennaio 2008, iniziative di aggiornamento attraverso laboratori, perché l’educazione e la formazione per orientare le scelte di vita e di lavoro siano sempre più consapevoli, volendo evitare rischi di scelte inopportune, ritardi o percorsi tortuosi di accesso al lavoro. Massimo Galuzzi, assessore alla Formazione professionale, Politiche attive per il lavoro, Cooperazione nazionale della Provincia di Pesaro e Urbino Ma cosa fa la Provincia di Pesaro e Urbino per aiutare i ragazzi ad orientarsi? Nella nostra provincia è in atto da 5 anni il Protocollo di iniziative di orientamento scolastico attraverso il quale intendiamo promuovere una politica fondata su un’azione di informazione diffusa su tutte le classi IV e V del territorio. Vi convergono con il loro apporto risorse umane e di elaborazione delle parti sociali, datoriali, dell’università, con il supporto dell’Ufficio scolastico provinciale. Questi contributi possono in parte aiutare a risolvere il problema dell’inserimento lavorativo. Quali sono le esperienze territoriali che hanno prodotto i migliori risultati? Come ricordavo, l’orientamento e la consulenza orientativa rappresentano un impegno primario per i nostri Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione e per quei soggetti territoriali che siamo riusciti a coinvolgere; il processo chiama in causa competenze ricorrenti che vanno coniugate alla specificità dei diversi compiti orientativi e alle caratteristiche soggettive e situazionali. Il “Protocollo d’intesa per azioni di orientamento” siglato della Provincia con i soggetti più rappresentativi del territorio, costituisce un passo fondamentale verso la definizione di modalità ed azioni condivise tra tutti i soggetti della rete territoriale per l’orientamento. Nell’anno scolastico 2007/08 più di 30 insegnanti han- Interviste no contribuito alla realizzazione del progetto nelle singole classi. La nostra è una provincia in cui si opera con grande attenzione sulla tematica dell’alternanza tra scuola e lavoro, per questo ci siamo impegnati in questi anni in varie iniziative implementando nel contempo i servizi dei Centri per l’impiego. Voglio ricordare, ad esempio, Impresa didattica, un laboratorio di formazione finalizzato a trasferire agli insegnanti una modalità di utilizzo dell’impresa e del lavoro con finalità di educazione orientativa, diffondendo tra gli studenti la “cultura del lavoro”. Ancora il progetto S.or.prendo, che ha creato un efficace software finalizzato a dare informazioni sulle professioni e a facilitare il progetto lavorativo del giovane diplomato, che ben si collega con un altro strumento già attivo da diversi anni, Passo alla pratica, realizzato attraverso il potenziamento di auto-orientamento ed il supporto di alcuni test, sempre con l’ausilio dei nostri orientatori dei Centri per l’impiego. Un impegno particolare viene riservato ai genitori che esercitano un ruolo determinante nelle scelte scolastiche e nei processi decisionali verso il lavoro, per questo ogni anno sono organizzati e promossi seminari informativi ed orientativi presso scuole medie inferiori della provincia. In chiusura le chiediamo un consiglio per i neodiplomati. Raccogliere informazioni, fare domande, partecipare ai saloni e agli incontri di orientamento è importante. Però, prima di prendere una decisione, bisogna partire da ciò che si è, dagli interessi e dalle passioni; le aspirazioni si devono raccordare con le abilità e le competenze che effettivamente si hanno o si vogliono fare crescere. In più, sarebbe necessario verificare se, nei prossimi anni, la figura professionale verso la quale ci indirizziamo è richiesta nel mondo del lavoro. Ultimo, ma non ultimo, bisogna studiare. Al giorno d’oggi la differenza non sta nell’avere o meno una laurea, ma tra chi ha sapere e competenze (anche specifiche e trasversali) e chi non le ha. Provincia di Pesaro e Urbino Servizio Formazione professionale e Politiche per l’occupazione, orientamento e Supporto al sistema Servizio 1.2.5.1: Largo Aldo Moro, 13 - Pesaro Tel 0721/359939- fax 0721/359963 E-mail: [email protected] Nella foto: il dott. Flavio Nucci, responsabile Politiche del lavoro, Orientamento e supporto al sistema, la dott.ssa Enrica Orciani, referente provinciale dell’ufficio orientamento, la dott.ssa Arianna Gabbianelli, consulente esperta di orientamento. A colloquio con Renzo Savelli, assessore alla Pubblica istruzione della Provincia di Pesaro e Urbino. In che modo interviene l’assessorato nella gestione delle iniziative di orientamento? Innanzitutto va precisato che la Provincia di Pesaro è dotata di due organismi separati: l’assessorato alla Pubblica istruzione e l’assessorato alla Formazione e lavoro. È soprattutto quest’ultimo che, in collaborazione con i docenti degli istituti superiori, si occupa di orientamento e organizza nelle scuole momenti di incontro tra gli studenti e i docenti delle università. Per i ragazzi che chiaramente manifestano la volontà di lavorare senza proseguire gli studi, che tipo di iniziative sono previste? In alcuni istituti, soprattutto in quelli tecnici e professionali, è in vigore il cosiddetto sistema di “alternanza-lavoro” che prevede, oltre alle consuete ore di studio, l’alternanza di ore di tirocinio pratico presso piccole imprese del territorio. È un sistema che sta portando risultati interessanti e che offre ai ragazzi l’opportunità di confrontarsi con il contesto professionale che realmente essi andranno ad incontrare dopo gli studi scolastici. Senza contare che gli stage svolti in certe fabbriche offrono la possibilità di utilizzare fin da subito sofisticati macchinari di cui le scuole chiaramente non possono dotarsi. In che modo le diverse istituzioni interagiscono nella gestione dell’attività rivolta all’orientamento dei giovani? Gli assessorati promuovono periodicamente incontri e convegni a cui sono chiamati a partecipare rappresentanti dell’Api (Associazione piccole imprese), ma anche di Confindustria o Confcommercio, durante i quali si cerca di fare il punto della situazione su quanto è stato fatto e si discutono nuove iniziative da intraprendere. Un consiglio ai neodiplomati alle prese con la scelta del “cosa farò da grande”? In un momento difficile e di transizione come quello che stiamo vivendo, l’unico consiglio che sento di dare è di continuare sempre a seguire le proprie passioni, capire quali possono essere le proprie esigenze e aspirazioni e, su queste basi, impegnarsi molto, prepararsi, confrontarsi ed essere il più possibile curiosi. 5 6 Dopo il diploma L’ORIENTAMENTO E LA SCUOLA La scuola fa la sua parte per orientare i ragazzi a prendere la giusta decisione sul proprio futuro. Ne abbiamo parlato con Franco Marini, dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale di Pesaro e Urbino. In che modo la scuola può aiutare i ragazzi ad individuare il corso di studi universitari a ciascuno più adatto? È importante che la scuola contribuisca a far prendere coscienza agli studenti delle proprie capacità, potenzialità ed attitudini, svolgendo un’azione orientativa di supporto che consenta di superare positivamente il senso di incertezza e di disagio caratteristico in questa fase del loro sviluppo. Nello specifico della Provincia di Pesaro e Urbino, come è stato impostato il servizio di orientamento nelle scuole? La scuola interviene sotto un duplice profilo: uno di carattere informativo su quanto il territorio offre in termini di prosecuzione degli studi e quindi di presenza di istituti superiori o di università; l’altro sul percorso formativo, evidenziando potenzialità, inclinazioni, preparazione ai fini delle scelte future. Per questo sta svolgendo un buon lavoro in sintonia con gli assessorati alla formazione e all’istruzione della Provincia, con le associazioni economiche del territorio, con l’Isfol di Roma, attraverso un progetto pilota, con le università ed altre organizzazioni del territorio. Gli studenti mostrano di apprezzare e di trarre un concreto vantaggio dal servizio di orientamento offerto loro dalle scuole? Possiamo senz’altro asserire che gli studenti trovano veramente giovamento dal lavoro svolto nelle scuole poiché li porta a riflettere sul loro futuro e sull’importanza della formazione. Nella nostra società abbiamo sempre più bisogno di “cervelli ben fatti” e di “mani intelligenti”, in quanto bisogna abituarsi a sapersi spendere in più situazioni, in condizioni di forte mobilità fisica ed intellettuale. In che modo, nell’operare la scelta, si può condurre il ragazzo a mediare tra le ragioni del “cuore” legate alle passioni e quelle della “testa” legate alle reali attitudini di ogni studente verso un certo tipo di studi? È importante che i ragazzi comprendano che oggi non si può più dare retta solo al “cuore”, bisogna fare scelte che diano la possibilità comunque di potersi collocare nel mondo del lavoro per non diventare degli insoddisfatti, con conseguenze anche importanti per la vita sociale che li attende. Come si comporta la scuola nei confronti di quegli studenti che manifestano chiaramente la propensione a non voler proseguire gli studi e vorrebbero subito cominciare a lavorare? Purtroppo non sempre la scuola trova strategie convincenti per una prosecuzione degli studi. Molto spesso la decisione è legata comunque all’insuccesso scolastico o ad una grossa difficoltà ad applicarsi agli studi. In questi casi in genere la scuola interviene dando consigli o mettendo in atto strategie tali da far comunque prolungare la formazione culturale onde non immetterli nel mondo del lavoro completamente digiuni e privi di un minimo di formazione. A volte si interviene attraverso corsi di formazione permanente in modo da proseguire il percorso formativo che avrebbero dovuto comunque completare con gli studi. L’UFFICIO SCOLASTICO PROVINCIALE L’Ufficio scolastico provinciale (Usp) di Pesaro e Urbino è un organo territoriale del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca. Dati anagrafici Sede provinciale in S.S. Adriatica n. 151 – Pesaro Tel. 0721 24850-25094 Fax 0721 400877 Sito internet: www.scuole.provincia.ps.it/provv.studi E-mail: [email protected] Referente di orientamento Dr. ssa Susanna Testa Tel.: 0721 404470 E-mail: [email protected] Ambiti di azione L’Ufficio scolastico provinciale coordina le iniziative relative all’orientamento in sinergia con gli Enti locali e le diverse associazioni presenti nel territorio. Apertura al pubblico Ufficio relazioni con il pubblico: martedì dalle 11.00 alle 13.00; giovedì dalle 10.00 alle 17.00. Sezioni dell’U.s.p.: martedì dalle 11.00 alle 13.00; giovedì dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 17.00. Tutti gli uffici risponderanno al telefono dal lunedì al venerdì dalle 13.00 alle 14.00. L’Università 7 8 Dopo il diploma FACOLTÀ di studiare Classi di laurea, crediti formativi e divisione in cicli: per orientarsi nell’ordinamento vigente del sistema universitario italiano basta avere chiaro in cosa consistono e come funzionano L e recenti riforme del sistema universitario italiano hanno condotto ad un nuovo assetto del percorso di studio che sostituisce la vecchia laurea “unica” quadriennale. Attualmente sono previsti tre cicli di studio che andremo ad analizzare, non prima, però, di aver chiarito qualche importante concetto. LE CLASSI DI LAUREA Ogni ateneo stabilisce autonomamente come collocare i curricula offerti all’interno delle classi di laurea, delle categorie nazionali sotto cui vengono raggruppati gli indirizzi che condividono discipline caratterizzanti e obiettivi formativi. Ciò significa che tutti i percorsi appartenenti a una medesima classe rilasciano, a prescindere dall’ateneo dove si frequenta il corso, un titolo di studio di uguale valore legale che dà accesso agli stessi impieghi pubblici e sbocchi professionali; oltre al titolo di studio, ai laureati è rilasciato un supplemento al diploma. Questo certificato, uniformato ai modelli degli altri paesi europei, descrive in modo dettagliato gli studi effettuati ed è molto utile per la compilazione del curriculum vitae. COS’È UN CFU? Un Cfu, ovvero un credito formativo universitario, indica che una determinata attività ha richiesto allo studente 25 ore di impegno complessivo. La portata degli esami e delle altre attività formative riconosciute (tirocini, stage, certificazioni linguistiche e informatiche dell’Ue, seminari) è quantificata proprio attraverso i Cfu: a seconda della facoltà che sceglierete potreste dover frequentare tanti corsi con programma ridotto, che assegnano un numero basso di crediti, oppure po- Università LA NUOVA RIFORMA Dall’a.a. 2008-09 una parte delle sedi universitarie adotta gli ordinamenti previsti dalla riforma, nota come “270” dal D.L. che ne ha definito le regole, pensata per correggere alcuni aspetti della riforma “3+2”. Le novità più rilevanti della 270 riguardano l’introduzione di un limite massimo nel numero di esami previsto per ciascuno dei primi due cicli: chi frequenterà una laurea triennale non dovrà sostenere più di 20 esami mentre chi affronterà una laurea magistrale si confronterà con al massimo 12 esami in due anni. Viene quindi adottata la denominazione di “Laurea magistrale” al posto di “Laurea specialistica”. Informandosi sull’offerta formativa è consigliabile reperire documentazione anche relativamente ai cambiamenti che l’applicazione della nuova riforma potrà produrre: i corsi attualmente attivati nelle varie sedi potranno risultare parzialmente diversi nel momento in cui partiranno gli ordinamenti riformati. chi corsi approfonditi che valgono più Cfu. In media sono richiesti 60 crediti all’anno: la maggior parte si ottiene superando gli esami previsti dal piano di studi (in alcuni casi gli esami sono predefiniti e non possono essere cambiati, in altri è lo studente a gestirli), il resto si accumula con le attività formative interne ed esterne all’ateneo. Per iscriversi agli anni successivi al primo non è necessario aver acquisito tutti i crediti previsti dal piano di studi, molto spesso ne bastano solo 20. Quindi, se doveste trovarvi un po’ indietro con gli esami, assicuratevi almeno di raggiungere il numero minimo di crediti per passare regolarmente all’anno seguente. I Cfu hanno introdotto un’altra importante novità: la flessibilità della durata del percorso di studi. Gli studenti-lavoratori possono concordare con l’ateneo e i professori, in base alle proprie esigenze, i tempi e i modi di acquisizione dei crediti. Infine, un po’ come alle superiori, lo studente potrà trovarsi al suo ingresso nel mondo universitario a dover colmare alcune lacune che l’ateneo può attribuirgli: l’università infatti, dopo aver esaminato il curriculum del ragazzo che ha fatto domanda d’iscrizione, può decidere un percorso integrativo di accesso. 9 “Se doveste trovarvi un po’indietro con gli esami, assicuratevi almeno di raggiungere il numero minimo di crediti per passare all’anno seguente” LA DIVISIONE IN CICLI Una volta chiarito cos’è un Cfu, ecco la divisione in cicli stabilita dalla riforma, il famoso 3+2. Il primo ciclo - Consiste nella laurea (triennale), alla quale si può accedere con il diploma di scuola secondaria superiore. Per conseguirla dovrete accumulare almeno 180 crediti. La laurea mira a dare allo studente una buona padronanza delle conoscenze relative all’ambito di studio scelto e alcune competenze e abilità utili in vista di un successivo ingresso nel mercato del lavoro. Non implica un ulteriore proseguimento degli studi: al suo termine il laureato si vedrà riconosciuto il titolo di dottore. Il secondo ciclo - Una volta terminata la laurea triennale lo studente può proseguire il suo percorso formativo in due modi: con la laurea specialistica oppure con il master di I livello. La laurea specialistica prevede due anni di corso, per un totale di 120 crediti, e rilascia il titolo di dottore magistrale. Consiste in un approfondimento delle discipline studiate durante la laurea triennale e dovrebbe far acquisire i mezzi per lavorare in ambienti altamente qualificati. Se lo studente sceglie una specialistica appartenente a una classe di laurea diversa da quella della triennale conseguita o sceglie di frequentarla in un altro ateneo, dovrà controllare che gli vengano riconosciuti dalla nuova segreteria didattica gli esami sostenuti ed eventualmente dovrà colmare i debiti formativi che gli saranno attribuiti (per questo è meglio iniziare a farsi un’idea su quale specialistica scegliere fin dal principio). Il master di I livello invece può durare uno o due anni (60 o 120 crediti). Perfeziona le abilità professionali e le conoscenze dello studente a livello di alta formazione. La laurea specialistica a ciclo unico - Per alcune facoltà non esiste la divisione 3+2. Gli studi sono concentrati in un ciclo unico di 5 o 6 anni che dà accesso diretto al titolo di dottore magistrale (come per Medicina ed Odontoiatria). I crediti da raggiungere per potersi laureare sono 300 o 360, a seconda degli anni di studio previsti. Il terzo ciclo - A questo ciclo può accedere unicamente chi ha acquisito il titolo di dottore magistrale (3+2 o ciclo unico) e si articola in differenti tipi di corsi. Il dottorato di ricerca dura 3 o 4 anni e trasforma il dottore magistrale in dottore di ricerca. Questa è la strada scelta da coloro che vogliono fare ricerca presso le università, gli enti pubblici o le imprese. Il master di II livello serve a professionalizzare ulteriormente i laureati magistrali, in stretto rapporto con le situazioni lavorative reali. “In media sono richiesti 60 crediti all’anno: la maggior parte si ottiene superando gli esami previsti dal piano di studi, il resto si accumula con le attività formative interne ed esterne all’ateneo” 10 Dopo il diploma Lettere o MATEMATICA? Scegliere la facoltà che più rispecchia le vostre competenze e aspirazioni non è impresa sempre facile. Proviamo a dare qualche consiglio per aiutarvi a decidere meglio G ianni ha scelto di iscriversi a Giurisprudenza, con poca passione, ma con la convinzione che questa facoltà potesse aprirgli qualche porta in più. Dopo due anni si è ritrovato con la metà degli esami che avevano dato i suoi compagni. Con un po’ di coraggio ha deciso di tornare sui suoi passi e iscriversi a Storia, la sua materia preferita dai tempi delle elementari. Ora frequenta il secondo anno ed è in pari con gli esami con una media di tutto rispetto. Alessandro, invece, ha iniziato a seguire le orme del papà medico solo per fargli piacere, ma si è presto reso conto che senza la passione necessaria non sarebbe andato avanti a lungo. Tra le mille opportunità di scelta offerte dai sempre più numerosi e diversificati corsi di laurea, capire qual è quello adatto a sé può risultare complicato. Ne abbiamo parlato con Angiolo Falsini, sociologo del lavoro ed esperto del settore. Quali sono gli strumenti per favorire la scelta consapevole dello studente che si accinge ad iniziare l’università? Sicuramente il passaggio dalla scuola superiore all’università è un momento nevralgico. Sono tantissimi quelli che arrivano nei Centri per l’impiego dichiarando di non voler assolutamente svolgere una professione collegata con ciò che hanno studiato. Questo perché molti arrivano alla scelta della facoltà universitaria fortemente influenzati dall’esterno; senza contare che, spesso, diventa anche economicamente poco conveniente abbandonare un percorso di studi intrapreso. Ma quando si inizia ad avere coscienza di non poter tollerare il proseguimento di qualcosa che non piace, questo diventa un grande problema. L’obiettivo dell’orientamento, in questi casi, consiste nel captare i primi segnali e aiutare gli studenti a correggere il tiro. Quali sono nello specifico le attività di orientamento finalizzate a realizzare questi obiettivi? Per gli studenti della quinta superiore che si avviano all’università si cerca di analizzare in maniera approfondita gli interessi, le capacità e le attitudini dei ragazzi; ma si lavora anche sull’esperienza scolastica maturata fino a quel momento e molto sul profilo caratteriale. Ci sono studenti che dichiarano propensione per carriere che portano verso il pubblico e magari dimostrano pochissime attitudini alla comunicazione. L’orientamento mira all’individuazione del maggior numero di indizi possibili per tentare di elaborare un progetto formativo a misura di studente. Nella scelta del percorso di studi è meglio dare più importanza ai propri interessi e passioni o privilegiare invece considerazioni di carattere pratico e funzionale? Se un ragazzo intende iscriversi a Filosofia, bisognerà informarlo che le possibilità di lavoro saranno limitate alla ricerca e all’insegnamento. Ma se è veramente convinto di questa scelta, non va scoraggiato. Occorre tenere a freno il timore che il mercato possa non assorbire chi ha scelto un particolare percorso. Non è vero che se il settore dell’informatica è in crisi chi decide di studiarla comunque non troverà lavoro. Non troverà lavoro chi arriverà in fondo ad un percorso poco convinto di quello che ha fatto e di quello che sta facendo. Quello familiare è il condizionamento esterno più forte nella scelta? La tendenza in famiglia è quella di far sì che i figli seguano le orme dei padri. Ma sono molti i ragazzi in crisi perché non trovano la forza di deludere le aspettative dei genitori. Quando le loro preferenze, però, cominciano a prevalere e si rendono conto che non c’è un’altra possibilità, chiedono aiuto. A Pesaro abbiamo lavorato molto con le famiglie cercando di rinforzare come messaggio il fatto di essere presenti e trovare tutte le informazioni possibili per i figli, farsi vedere coinvolti in questo processo, ma senza perdere di vista che i ragazzi devono essere i veri protagonisti della scelta. Università 11 Qualche dritta per i TEST Chi sogna di fare il medico deve sapere che l’iscrizione alla facoltà è subordinata al superamento di una prova di ingresso. Alcuni corsi di laurea, infatti, selezionano preventivamente i propri iscritti. Scopriamo quali sono e come prepararsi ai test di ammissione N on tutte le facoltà consentono l’iscrizione con la semplice domanda di immatricolazione. Alcune hanno l’ingresso “sbarrato”, condizionato, cioè, al superamento di un test di ammissione. Ma non scoraggiatevi: prepararsi anche a quelli più difficili non è una missione impossibile. CHIUSE PER LEGGE Sono programmati a livello nazionale, tra gli altri, gli accessi ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia, in Medicina veterinaria, in Odontoiatria e protesi dentaria, nonché ai corsi di laurea per la formazione del personale sanitario infermieristico, tecnico e della riabilitazione, in Architettura e in Scienze della formazione primaria. I bandi ufficiali sono pubblicati di norma con largo anticipo sul sito del ministero insieme al programma delle materie oggetto di verifica, quindi, avrete tutto il tempo per prepararvi. Se sentite il bisogno di essere supportati, esistono molti corsi privati (piuttosto costosi, in realtà) nati con lo scopo di far superare i quiz, ma spesso anche le facoltà organizzano cicli gratuiti di lezioni. Dato che anche questi sono a numero chiuso, occorre iscriversi diversi mesi prima; purtroppo non sono sempre semplici da scovare, quindi è bene tenersi in contatto con le segreterie didattiche e controllare costantemente il sito della facoltà. SUPERARE IL TEST Ormai molti atenei statali stabiliscono autonomamente il numero chiuso per i propri corsi, così i quiz d’ammissione sono frequenti anche nelle facoltà letterario-umanistiche. Anche in questo caso occorre consultare il bando ufficiale pubblicato con mesi di anticipo dalle università, che “Tirate fuori i libri di scuola per ripassare le materie sui cui verte il test e procuratevi uno o più volumi di quiz per simulare la prova” dà indicazioni su contenuto, modalità, tempi della prova e su come preiscriversi. Il passo successivo è quello di tirare fuori i libri di scuola per ripassare le materie sui cui verte il test e procurarsi uno o più volumi di quiz per simulare la prova. Li trovate facilmente nelle librerie. CONSIGLI IN RETE Anche su internet è possibile trovare aiuto per i test d’ingresso. Il sito universinet.it, ad esempio, ha una vera e propria guida per il numero programmato. Ci sono i test ufficiali degli anni passati di Medicina e chirurgia, Odontoiatria e protesi dentaria, Architettura ed altri ancora. On-line si trovano anche le esercitazioni con tanto di graduatorie. Forum e chat, poi, sono un buon modo per confrontarsi con altri studenti che ci sono già passati o sono nelle vostre stesse condizioni. ERRORI DA EVITARE • Attenetevi ai bandi ufficiali: le indicazioni sono precise, quindi se c’è scritto che le domande sono di matematica è inutile prepararsi sui quiz di logica pensando che forse ne infileranno qualcuno qua e là. • Se il test d’ingresso che dovete sostenere contiene anche domande di cultura generale, tenete presente che potrebbero capitare quesiti di qualsiasi tipo: dalla storia dell’arte al mondo dei media, molto spesso senza alcun collegamento con le materie della facoltà. • Quando avrete davanti il vero test leggete con attenzione le istruzioni. Nel caso in cui aveste dei dubbi, valutate se sia il caso di dare comunque la risposta: se sbagliata, può valere 0 punti, ma può anche attribuire punteggio negativo. • Ricordate: i test devono essere sempre compilati a penna. 12 Dopo il diploma Studiare è un DIRITTO L’università ha i suoi costi: tasse, libri di testo e per gli studenti che arrivano da fuori, anche le spese per l’alloggio. Ma il Diritto allo studio prevede molte agevolazioni per gli iscritti. Vediamone alcune L’ Ersu, Ente regionale per il diritto allo studio universitario delle Marche, offre agli studenti meritevoli un importante aiuto, consistente nell’erogazione di borse di studio e servizi abitativi, ma non solo. La borsa di studio è un beneficio che viene attribuito per concorso all’inizio di ogni anno accademico agli iscritti ad una delle quattro università della Regione Marche (Università di Camerino, Università di Macerata, Università Politecnica delle Marche, Università di Urbino). Consiste in una somma di denaro attribuita agli studenti in possesso dei requisiti economici e di merito previsti dal bando di concorso pubblicato annualmente dall’Ersu dell’ateneo di riferimento. La domanda deve essere redatta su un apposito modulo e inviata o presentata all’ufficio competente entro la data di scadenza. L’importo della borsa di studio varia in relazione alla condizione economica dello studente e alla sua provenienza geografica (fuori sede, in sede e pendolare). Per gli studenti in sede e pendolari, la borsa consiste nell’erogazione di un importo in denaro; mentre per i fuori sede anche nell’assegnazione gratuita del posto letto in una residenza dell’Ersu (fa eccezione, però, l’Università Politecnica delle Marche dove il servizio di alloggio è a pagamento, benché riservato unicamente agli studenti fuori sede risultati idonei a seguito di concorso pubblico). L’Ersu, inoltre, gestisce: contributi per la partecipazione a programmi di mobilità internazionale; sussidi e servizi per gli studenti diversamente abili; l’attribuzione di abbonamenti per trasporto urbano e suburbano a tariffa ridotta; contributi straordinari e prestiti fiduciari. A tutti gli iscritti agli atenei marchigiani l’Ersu offre, poi, una serie di servizi tra cui: la ristorazione (effettuata nelle mense operative nei diversi poli universitari); il prestito dei testi di studio; biblioteche e aule informatiche; consulenza legale per la stipula dei contratti di locazione; attività culturali, ricreative e sportive (queste ultime organizzate in collaborazione con i Cus delle diverse città dove hanno sede gli atenei). Ersu di Urbino Via V. Veneto, 43 - 61029 Urbino tel. 0722.35191 Ufficio Provvidenze per studenti: Via del Popolo, 11 61029 Urbino tel. 0722.350709 Centro Informazioni Studenti (CIS): Via V. Veneto, 45 61029 Urbino tel. 0722.351961 Per tutte le informazioni su bandi e servizi: www.ersurb.it Ersu di Ancona (Università Politecnica delle Marche) Vicolo della serpe, 1 60121 Ancona tel. 071.227411 Per tutte le informazioni su bandi e servizi: www.ersu-ancona.it Ersu di Macerata Via Piave, 35 62100 Macerata tel. 0733.56201 Per tutte le informazioni su bandi e servizi: www.ersumc.it Ersu di Camerino Loc. Colle Paradiso, 1 Le Mosse 62032 Camerino (Mc) tel. 0737.492500 Per tutte le informazioni su bandi e servizi: www.ersucam.it Università 13 Come SOPRAVVIVERE all’università Luoghi, incontri, lavori. Qualche trucco per vivere meglio durante gli studi... I l passaggio dalle superiori all’università significa nuovi orari, metodi di studio cambiati, amicizie diverse e, per i fuori sede, una città nuova da scoprire. Ma muoversi nel mondo universitario può essere divertente: basta sapere da dove cominciare... LAVORARE È PERMESSO Perché non rendersi un po’ più autonomi durante gli studi? I lavori da studente (cameriere, pizzaboy, volantinaggio, baby sitter, ripetizioni ecc.) non necessitano di particolari qualifiche. Se, però, trovate un lavoro con un regolare contratto nazionale, ricordate che la legge prevede i permessi studio, che danno diritto ad ore di permesso retribuite per frequentare corsi formativi o a giorni liberi per sostenere gli esami. Esiste, inoltre, la possibilità di lavorare all’interno della rete universitaria con le borse di collaborazione di 100/150 ore: si tratta di un intervento particolare del Diritto allo studio che consente agli studenti di lavorare presso le strutture amministrative dell’Ersu e dell’università, in mansioni prevalentemente di ufficio, che pure non si configurano come attività dipendente (per le informazioni relative consultare il sito dell’ateneo di riferimento). OCCHIO ALLE BACHECHE Per accaparrarvi le offerte di lavoro migliori, tenete d’occhio le bacheche: ve ne sono numerose in ogni angolo dell’università o negli spazi dedicati nei vari punti Informagiovani. Raccolgono tutti gli annunci utili a chi cerca lavoretti part-time, ma anche case e posti letto in affitto o semplicemente libri di testo di seconda mano. I LUOGHI DI STUDIO Se al momento di aprire i libri trovate mille scuse per distrarvi, probabilmente all’università non vi trasformerete in studenti modello e potrebbe essere positivo prendere l’abitudine di studiare in ateneo. La biblioteca di facoltà è il posto ideale: silenzio e tanti “colleghi” sui libri. Luoghi alternativi sono le aule studio o quelle libere da eventuali corsi. In questi posti non sempre si trova il silenzio desiderato, ma se amate studiare in gruppo fanno sicuramente per voi. STUDENTI IN FORMA L’attività fisica è importante anche per chi vive sui libri. E gli studenti sportivi possono usufruire di notevoli agevolazioni. In tutti gli atenei della regione esiste un collegamento con il Cus (Centro sportivo universitario), con poli presenti nelle diverse città universitarie. L’iscrizione ha un costo basso e valore annuale. Con essa potrete frequentare i corsi organizzati dal Centro o dai complessi sportivi convenzionati a prezzi economici. Per iscriversi basta fornire i dati personali, il certificato medico e un documento che attesti la frequenza universitaria. Ce n’è per tutti i gusti: corsi di fitness, nuoto, body building e tennis - solo per citarne alcuni - con istruttori qualificati. Attraverso il Cus si può partecipare ai tornei interfacoltà organizzati ogni anno, sia per gli sport a squadre sia per quelli individuali. UNA RISORSA UTILE: GLI INFORMAGIOVANI Sono punti informativi gratuiti con l’obiettivo di fornire canali adeguati di informazione e orientamento su lavoro, cultura e tempo libero. Presso i centri Informagiovani potete chiedere consigli su come redigere un curriculum o come affrontare un colloquio di lavoro, ma anche avere notizie sulle associazioni culturali e i centri di aggregazione giovanili presenti nel territorio del vostro ateneo; inoltre potete avere suggerimenti su come trovare casa, accedere all’assistenza sanitaria, o anche solo farvi qualche idea per passare il weekend! Per trovare il punto Informagiovani più vicino a voi consultate il sito www.informagiovani-italia.com 14 Dopo il diploma Vado, STUDIO e torno Si chiama programma Erasmus ed è lo strumento con cui l’Unione europea promuove la mobilità universitaria per studio o per placement. Gli studenti che ne fanno richiesta e superano la selezione possono partire, godere di una borsa di mobilità e sostenere esami all’estero oppure svolgere uno stage L ucia, Carlotta e Andrea hanno studiato un anno all’estero grazie al programma Erasmus, e sono tornati con un bagaglio di esperienze uniche, amici provenienti da tutto il mondo e naturalmente con qualche esame in più sul libretto. Per loro studiare all’estero è stato possibile grazie ad Erasmus (programma dell’Unione europea facente parte del più vasto Llp, Lifelong learning programme), che può prevedere per chi parte un contributo spese e soprattutto il pieno riconoscimento dell’attività formativa svolta presso l’università straniera. Il programma Erasmus prende il nome da Erasmo da Rotterdam, filosofo e teologo della seconda metà del Quattrocento, che visse e operò in numerosi paesi europei. Obiettivi di tutto il progetto sono la promozione delle attività europee delle varie università e la mobilità di studenti e docenti, per sostenere la condivisione e la divulgazione di conoscenze avanzate. Attualmente partecipano ad Erasmus i 27 paesi dell’Unione europea, la candidata Turchia, e infine Islanda, Liechtenstein e Norvegia, facenti parte dello Spazio economico europeo. COME POSSO PARTECIPARE? Per partecipare ad Erasmus è necessario superare una selezione. Solitamente da dicembre o nei primi mesi di ogni anno gli atenei pubblicano un bando contenente tutte le informazioni relative alle procedure di partecipazione e al numero dei posti disponibili per ogni corso di laurea, all’interno dei diversi paesi dell’Unione. Il soggiorno di studio all’estero può durare da un minimo di 3 mesi ad un massimo di un anno. Gli studenti che desiderano partecipare devono iscriversi alle selezioni compilando una domanda on-line come indicato nel bando e scegliendo fino ad un massimo di tre destinazioni tra quelle disponibili. Ogni ateneo provvederà poi a redigere una graduatoria degli studenti assegnando loro un punteggio (in termine tecnico, Indicatore Erasmus), in base a criteri quali l’anno di iscrizione, il numero di esami sostenuti, i crediti accumulati, la media dei voti conseguiti o la conoscenza della lingua straniera dei paesi per i quali si è espressa la preferenza. Di norma fa seguito anche un colloquio con un docente responsabile del programma. Agli studenti che risultano vincitori è assegnata Università la borsa Erasmus, che può dare diritto ad un contributo finanziato dalla Commissione europea per coprire, almeno parzialmente, le spese di viaggio e di soggiorno nel paese di destinazione. L’importo della borsa viene stabilito annualmente dall’Agenzia nazionale Erasmus. FARE LE VALIGIE E PARTIRE Una volta superata la selezione e risultati vincitori, arriva l’organizzazione vera e propria del soggiorno all’estero. Il primo passo fondamentale è la stesura del piano di studi (Learning agreement) da svolgere presso l’università di destinazione. Per poter sostenere gli esami e vedersi poi riconosciuti i crediti una volta rientrati, è importante concordare il piano con i docenti responsabili della propria università, prima della partenza. Il periodo di mobilità si baserà sul calendario accademico dell’università ospitante, bisognerà quindi informarsi e scegliere il periodo opportuno per poter seguire le lezioni. La seconda tappa è il reperimento dell’alloggio. Molto varia in base all’ateneo di destinazione: in alcuni casi, infatti, viene fatto compilare agli studenti un accomodation form, contenente i dati che consentono all’università di trovare ai ragazzi una sistemazione all’interno di strutture universitarie o private. In altri casi, invece, l’università ospitante si limita a dare qualche informazione su come muoversi. In ogni caso è bene informarsi per tempo, chiedendo anche aiuto ai docenti responsabili e alla sezione Erasmus dell’Ufficio programmi comunitari di formazione. Gli studenti in partenza dovranno poi firmare l’Accordo di mobilità e ritirare il certificato che attesta 15 lo status di partecipante al progetto Erasmus. Con i dovuti scongiuri, può darsi che durante il periodo di studi nel paese ospitante risulti necessario utilizzare le sue strutture sanitarie. Per queste ragioni, prima di lasciare l’Italia, sarà bene dotarsi della tessera sanitaria europea. Una volta giunti a destinazione, bisognerà far compilare dall’università straniera il “Confirmation of arrival certificate”. Terminato il soggiorno, gli studenti dovranno farsi rilasciare dall’ateneo ospitante il certificato di frequenza (Transcript of records), che dovrà essere consegnato all’Ufficio programmi comunitari di formazione, pena la totale restituzione della borsa assegnata. LA LINGUA, DIFFICOLTÀ SUPERABILE Una delle preoccupazioni maggiori riguarda la lingua. Certo, una conoscenza sufficiente è necessaria, ma non dimenticate che sicuramente l’università di destinazione è abituata ad affrontare le principali difficoltà che incontrano gli studenti Erasmus. In ogni caso, gli atenei di provenienza organizzano corsi di lingua intensivi, solitamente della durata di qualche settimana, dedicati ai ragazzi in partenza. La partecipazione è gratuita ed è in parte coperta dai fondi della Unione europea. INFORMAZIONI UTILI DIRETTAMENTE DALL’EUROPA Il periodo di studio all’estero porta evidenti vantaggi: lavorativi, perchè chi parte potrà disporre al proprio ritorno di un curriculum fatto non di soli titoli di studio, ma anche di reali esperienze di vita vissuta; culturali, perché si vive appieno nelle tradizioni e nella vita quotidiana di un altro paese; sociali, perché si sperimenta la convivenza con altre persone ed altre usanze. Senza dimenticare che al ritorno potete vantare sicuramente la buona conoscenza di un’altra lingua. Ma già prima di partire potete conoscere meglio il vostro luogo di destinazione, attraverso Ploteus, Portale sulle opportunità di apprendimento nello spazio eu- GLI ESAMI SONO RICONOSCIUTI? L’opportunità del soggiorno all’estero diventa parte integrante del curriculum dello studente. Ma, affinchè gli esami sostenuti all’estero e le attività formative cui si è preso parte siano poi riconosciuti in Italia, è opportuno concordare con i docenti della propria facoltà il piano di studi che si intende seguire e farsi rilasciare dall’università straniera i certificati degli esami sostenuti. Una volta rientrati, sarà sufficiente fare domanda presso lo sportello competente all’interno della propria facoltà e aspettare che il consiglio deliberi. Soltanto allora i voti potranno essere convertiti e registrati sul libretto. 16 Dopo il diploma “Le tappe fondamentali prima della partenza sono la compilazione del piano di studi e il reperimento dell’alloggio all’estero” ropeo, gestito dalla Direzione generale per l’Istruzione e la Cultura della Commissione europea con la collaborazione del Centro risorse nazionale per l’orientamento professionale. Ploteus aiuta studenti e non solo a trovare informazioni su corsi di studio in Europa. In particolare su: opportunità di studio e di formazione disponibili nell’Unione europea (questa sezione contiene numerosi link ai siti web delle università, ai database delle scuole e dei corsi di formazione professionale); sistemi d’istruzione e formazione (con descrizione dei diversi sistemi di istruzione nei paesi europei); programmi di scambio e borse di studio disponibili (Erasmus, Leonardo da Vinci, Tempus, con informazioni su “chi contattare”, “come richiedere le borse di studio” e altro ancora); qualsiasi cosa occorra sapere quando ci si trasferisce in un altro paese europeo (costo della vita, tasse accademiche, come trovare un alloggio, contesto legale ed altre informazioni generali). Ploteus è accessibile cliccando su internet ec.europa.eu/ploteus. Altre utili indicazioni potete recuperarle attraverso le reti Enic (European network of information centres) – Naric (National academic recognition information centres). La prima è costituita da centri nazionali per l’informazione. Fornisce notizie e consigli su: riconoscimento di diplomi, titoli e altre qualifiche universitarie o professionali stranieri; sistemi d’istruzione in altri paesi europei; opportunità di studio all’estero, comprese informazioni su prestiti e borse di studio, nonché questioni pratiche collegate alla mobilità e all’equipollenza. La rete Naric mira a favorire il riconoscimento accademico di diplomi e periodi di studio in Stati membri dell’Unione europea, paesi dello Spazio economico europeo e paesi dell’Europa centrorientale. Per accedere alle reti, www.enic-naric.net. LIFELONG LEARNING PROGRAMME (LLP) Istituito con decisione del Parlamento europeo e del Consiglio il 15 novembre 2006, riunisce tutte le iniziative di cooperazione europea nell’ambito dell’istruzione e della formazione dal 2007 al 2013. Ha sostituito, integrandoli in un unico programma, i precedenti Socrates e Leonardo, attivi fino al 2006. Info su www.programmallp.it. Le facoltà 17 18 Dopo il diploma Università degli Studi di URBINO “Carlo Bo” E Una finestra sul futuro dei giovani ntrata finalmente nel novero degli atenei statali, dal 2006 l’Università degli Studi di Urbino ha intrapreso un nuovo corso e sta vivendo un periodo di grande impulso che consente di guardare con fiducia al futuro dei suoi studenti. Con le sue dieci facoltà, che comprendono corsi nelle più svariate discipline, garantisce un’offerta formativa molto ampia. Inoltre, l’attività di orientamento per le matricole e quella di placement per i neo-laureati, così come i progetti per favorire la mobilità internazionale, forniscono un valore aggiunto alle numerose qualità dell’ateneo, come ci ha spiegato il rettore dell’Università, il professor Giovanni Bogliolo. Quali sono oggi i punti di forza dell’offerta formativa dell’ateneo? Se si escludono le facoltà di Ingegneria e di Medicina, l’Università di Urbino presenta un’offerta molto ampia, sia in campo scientifico sia in campo umanistico. La qualità dell’offerta è adeguata in entrambi i casi. Le facoltà attualmente sono in tutto dieci e si possono raggruppare in tre grandi categorie: le facoltà umanistiche, le facoltà scientifiche, le facoltà dell’area giuridico, economica, sociologica e politologica. Per coloro che si apprestano a scegliere il percorso di studi universitario l’orientamento è importante. Ci può illustrare le attività che caratterizzano questo servizio presso il vostro ateneo? Solo la metà degli studenti provengono effettivamente dalle Marche. Tutti gli altri arrivano da fuori. L’orientamento, quell’insieme di iniziative volte a favorire una scelta consapevole da parte dello studente, diventa quindi più complesso da gestire per noi, perché deve tener conto di una realtà nazionale. Tutti gli anni, quindi, organizziamo una settimana in cui accogliamo circa quattromila studenti: ogni facoltà presenta i propri corsi, svolge lezioni tipo, mostra le attrezzature di cui dispone. Inoltre, durante il corso accademico, affidiamo gli studenti all’assistenza di tutor che ne consigliano le scelte. D’altra parte, così come sono guidati durante il corso di laurea, i nostri studenti vengono seguiti anche dopo e messi in contatto con il sistema delle imprese. Quali sono le prospettive lavorative per i vostri laureati e in che modo si può favorire la transizione dallo studio al lavoro? Le prospettive lavorative sono determinate dal mercato, che è molto volatile e volubile. Per questo noi siamo molto attenti ai cambiamenti del mondo del lavoro e alla sua richiesta formativa in modo da adeguare progressivamente la nostra offerta di formazione alle esigenze dell’occupazione. Prevediamo migliaia di stage in azienda e, in molti casi, da questi rapporti iniziali nascono collaborazioni che poi si perfezionano con prospettive di vero e proprio inserimento futuro. Ogni anno, inoltre, invitiamo un centinaio di aziende presso l’ateneo per presentare la loro attività ai nostri laureandi e neo-laureati. Sono previsti scambi con l’estero? I contatti con l’estero sono garantiti dal sistema Erasmus; ma ci sono altre innumerevoli opportunità di scambio. Attualmente stiamo lavorando ad un progetto che prevede il trasferimento in Italia di dodici studenti inglesi della facoltà di Scienze della formazione primaria, i quali verranno per uno stage nelle nostre scuole elementari, così da acquisire una metodologia di insegnamento della lingua italiana. Allo stesso modo dodici nostri studenti andranno in Inghilterra per apprendere i metodi di insegnamento di quel paese. Sono previste borse di studio e agevolazioni per alcune categorie di studenti? Certamente. Quest’anno non dovrà pagare le tasse chi si è diplomato con cento e lode. Poi ci sono le age- Facoltà 19 volazioni legate al merito e alle necessità finanziarie: posti gratuiti ai collegi universitari, borse di studio per i residenti e per i pendolari; cerchiamo di aiutare le categorie che hanno un reddito familiare più basso. A seconda della tipologia di studente è previsto un finanziamento adeguato. Di queste cose si occupa in maniera più specifica l’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio). Un consiglio alle matricole che stanno per iniziare il percorso universitario? L’università si fa nei luoghi dell’ateneo. “Fare l’università” non significa soltanto andare a lezione, ma anche frequentare biblioteche, laboratori, vivere a contatto con i docenti. Sfruttate tutte le possibilità che essa vi offre: sarà un investimento remunerativo per il vostro futuro. Ecco numeri di telefono e indirizzi delle facoltà. Facoltà di Economia Segreteria di presidenza: Via Saffi 42 - 61029 Urbino tel. 0722 305515 - 305500 - 305501 e-mail: [email protected] sito web: www.econ.uniurb.it Facoltà di Farmacia Segreteria di presidenza: Piazza Rinascimento 6 61029 Urbino tel. 0722 303321 - 303322 e-mail: [email protected] sito web: www.uniurb.it/farmacia Facoltà di Giurisprudenza Segreteria di presidenza: Via Matteotti 1 61029 Urbino tel. 0722 303220 - 303226 e-mail: [email protected] sito web: www.uniurb.it/giurisprudenza Facoltà di Lettere e Filosofia Segreteria di presidenza: Via S. Lucia 6 - 61029 Urbino tel. 0722 320125 e-mail: [email protected] sito web: www.uniurb.it/Lettere Facoltà di Lingue e letterature straniere Segreteria di presidenza: Piazza Rinascimento 7 61029 Urbino tel. 0722 303371 e-mail: [email protected] sito web: www.uniurb.it/lingue IL CAREER DAY DI URBINO Il Career Day dell’Università di Urbino è un appuntamento annuale dedicato al mondo del lavoro, della formazione e dell’orientamento. L’iniziativa si pone l’obiettivo di fornire ai laureati una panoramica sulle opportunità professionali dopo la laurea, cercando di agevolare l’incontro tra le aziende e i laureati, di presentare l’offerta formativa post-laurea dell’ateneo e di fornire un orientamento sulle problematiche di ingresso nel mondo del lavoro. Per tutte le informazioni sull’evento consulta il sito: www.uniurb.it. Per saperne di più visitate il sito www.uniurb.it. Per informazioni sull’orientamento scrivete a [email protected] Facoltà di Scienze della formazione Segreteria di presidenza: Via Bramante 16 - 61029 Urbino tel. 0722 303742 - 303741 e-mail: [email protected] sito web: www.scienzeformaz.urbino.com Facoltà di Scienze e tecnologie Segreteria di presidenza: Località Crocicchia - 61029 Urbino tel. 0722 304282 - 303281 e-mail: [email protected] sito web: scitec.uniurb.it Facoltà di Scienze motorie Segreteria di presidenza: Via Oddi 14 - 61029 Urbino tel. 0722 351728 - 305729 e-mail: [email protected]; [email protected] sito web: www.uniurb.it/smotorie Facoltà di Scienze politiche Segreteria di presidenza: Via Bramante 17 - 61029 Urbino tel. 0722 303750 - 305751 e-mail: [email protected] sito web: www.uniurb.it/scipol Facoltà di Sociologia Segreteria di presidenza: Via Saffi 15 - 61029 Urbino tel. 0722 305720 - 305721 e-mail: [email protected] sito web: www.uniurb.it/sociologia 20 Dopo il diploma Università POLITECNICA delle MARCHE A tutta scienza! L’ Università Politecnica delle Marche rappresenta il polo universitario di orientamento scientifico della regione. Chi volesse dedicarsi agli studi di Agraria, Scienze, Medicina e chirurgia, oppure di Ingegneria o Economia, potrà iscriversi alle rispettive facoltà di questo ateneo, illustrate per noi dal rettore dell’università, il professor Marco Pacetti. Quali sono i punti forti dell’offerta del vostro ateneo? Sicuramente l’alto livello occupazionale dei nostri laureati e l’attività di orientamento diretta alle matricole, finalizzata ad una scelta consapevole del percorso di studi. Gli strumenti che utilizziamo a tal fine sono diversi: si va dalla direct mailing inviata agli alunni prossimi alla maturità, alle visite alle facoltà organizzate per le scuole superiori, fino alla pianificazione di veri e propri incontri presso gli istituti dove presentiamo il sistema universitario nel suo complesso, l’offerta formativa, le modalità di accesso ai corsi, i servizi e le opportunità. Non manca, poi, la partecipazione dell’Università Politecnica delle Marche ad iniziative organizzate sul territorio regionale da soggetti preposti all’orientamento. Se dovesse sintetizzare in una frase lo spirito dell’Università Politecnica delle Marche quale sceglierebbe? “Futuro come valore – merito come metodo”, slogan che costituisce tutta la campagna comunicativa insieme a “We love secchioni”. Quali sono le prospettive lavorative per i vostri laureati? Il livello di employability di tutti i corsi è molto alto. I più recenti dati Istat ne sono una conferma: a tre anni dal conseguimento della laurea, i laureati in Ingegneria impiegati stabilmente sono il 92,7%, quelli in Economia l’89,8%, in Agraria il 77%. Che consiglio darebbe alle matricole che si accingono ad affrontare il percorso universitario? Lo studio è il migliore investimento su se stessi. E il futuro deve esserne il valore di riferimento. Ecco una breve descrizione delle facoltà con gli indirizzi a cui rivolgersi: Facoltà di Agraria Fornisce gli strumenti metodologici per lo studio sistematico del settore primario e del relativo indotto sotto il profilo agronomico, biologico, ambientale, tecnologico, agro-alimentare e socio-economico. Sede: via Brecce Bianche, Monte Dago - 60131 Ancona tel. 071 2204935 e-mail: [email protected] sito web: www.agr.univpm.it Per saperne di più sui corsi di laurea e sulle attività e i servizi dell’ateneo: www.univpm.it. Per tutte le informazioni relative all’orientamento scrivi a: [email protected] Facoltà di Economia “Giorgio Fuà” Si articola in corsi di laurea triennale di I livello, che forniscono una solida preparazione di base, per poi proseguire con i corsi di laurea magistrale. Sede: piazzale Martelli 8 - 60121 Ancona tel. 071 2207002 e-mail: [email protected] sito web: www.econ.univpm.it Facoltà di Ingegneria Prevede corsi di laurea triennale di I livello, corsi di laurea magistrale, un corso di laurea specialistica a ciclo unico: Ingegneria edile - Architettura (cinque anni). Sede: via Brecce Bianche, Monte Dago - 60131 Ancona tel. 071 2204778 e-mail: [email protected] sito web: www.ing.univpm.it Facoltà di Medicina e chirurgia Propone corsi di laurea specialistica in Medicina e chirurgia (sei anni) e Odontoiatria e protesi dentaria (cinque anni) e 7 corsi di laurea delle Professioni sanitarie; il corso triennale di infermieristica è strutturato nelle città di Ascoli Piceno, Fermo, Jesi, Macerata e Pesaro. Prevede, inoltre, scuole di specializzazione, master, corsi di perfezionamento e dottorati. Sede: via Tronto 10/a – 60020 Torrette di Ancona tel. 071 2206000 Polo didattico A; tel. 071 2206001 Polo didattico B e-mail: [email protected] sito web: www.med.univpm.it Facoltà di Scienze Si suddivide in due corsi di laurea di I livello: Scienze biologiche e Tecniche del controllo ambientale e Protezione civile, entrambi di durata triennale, e prevede lauree magistrali biennali. Sede: via Brecce Bianche, Monte Dago - 60131 Ancona tel. 071 2204512 e-mail: [email protected] sito web: www.scienze.univpm.it Facoltà 21 Università degli Studi di MACERATA A misura di studente A ll’Università di Macerata non si fanno file perché l’ateneo non è troppo grande e le tasse si pagano in base alla frequenza scelta, tempo pieno o tempo parziale; qui potete approfondire lo studio con i corsi di eccellenza o scegliere tra quelli che prevedono attività didattiche impartite on-line. Non mancano proposte di studio all’estero, attività e progetti culturali, mentre la didattica è calibrata su esigenze e aspirazioni personali. Sette sono le facoltà che costituiscono questo polo universitario, presentato per noi dal suo rettore, il professor Roberto Sani. Quali sono i punti forti dell’offerta del vostro ateneo? L’alto livello culturale: noi formiamo persone e non semplicemente dei tecnici; il collegamento con il mondo del lavoro: siamo attenti alle esigenze che provengono da questo mercato, calibriamo i corsi tenendo conto delle nuove qualifiche richieste, aiutiamo il laureato con servizi di job placement. Infine, l’ampia scelta di corsi di studio proposti dalle nostre sette facoltà nonchè il ruolo di rilievo dell’alta formazione, ossia della formazione post-laurea volta a fornire ulteriori specializzazioni tramite master e corsi di formazione. Se dovesse sintetizzare in una frase lo spirito dell’Università degli Studi di Macerata quale sceglierebbe? Il nostro è un ateneo a misura di studente per i servizi, per la qualità della vita e per il rapporto con i docenti. Quali sono le prospettive lavorative per i vostri laureati? Da una recente indagine statistica, risulta che dopo tre anni dalla laurea il 60% degli ex-studenti dichiara di essere occupato. I nostri laureati acquisiscono adeguate competenze per lo svolgimento di funzioni organizzative o gestionali all’interno di amministrazioni pubbliche, imprese private e organizzazioni del terzo settore in diversi campi, a seconda della facoltà scelta. Che consiglio darebbe alle matricole che si accingono ad affrontare il percorso universitario? Siate curiosi, non abbiate paura di domandare. Troverete tutte le risposte. Di seguito gli indirizzi a cui rivolgersi: Facoltà di Beni culturali Segreteria: Corso Cefalonia 70 - 63023 Fermo tel. 0733 2588955 e-mail: [email protected] Facoltà di Economia Segreteria: Piazza Strambi 1 - 62100 Macerata tel. 0733 2582740/41 e-mail: [email protected] Facoltà di Giurisprudenza Segreteria: Piaggia dell’Università 2 - 62100 Macerata tel. 0733 2582605 e-mail: [email protected] Facoltà di Lettere e Filosofia Segreteria: Corso Cavour 2 - 62100 Macerata tel. 0733 2584113 e-mail: [email protected] Facoltà di Scienze della comunicazione Segreteria: Via Don Minzoni 2 - 62100 Macerata tel. 0733 2582515 e-mail: [email protected] Facoltà di Scienze della formazione Segreteria: Piazzale Luigi Bertelli (Contrada Vallebona) 62100 Macerata tel. 0733 2585917 e-mail: [email protected] Facoltà di Scienze politiche Segreteria: Piazza Strambi 1 - 62100 Macerata tel. 0733 2582745 e-mail: [email protected] Per saperne di più su corsi di laurea, attività e servizi dell’ateneo: www.unimc.it. Per tutte le informazioni relative all’orientamento scrivete a: [email protected] 22 Dopo il diploma Università degli Studi di CAMERINO La vera natura dello studio L’ Università di Camerino, fondata nel 1336, conta cinque facoltà: Architettura, Farmacia, Giurisprudenza, Medicina veterinaria, Scienze e tecnologie. Ha sedi a Camerino, Ascoli Piceno, Matelica, San Benedetto del Tronto e Recanati. Pensata e strutturata per dare ad ogni studente e alle future matricole tutti i servizi di cui si ha bisogno per dedicare con profitto il proprio tempo allo studio, è immersa nella natura, nella storia e nell’arte. L’ateneo ha spazi ed attrezzature adeguate e un rapporto professorestudente assolutamente concorrenziale. Ne abbiamo parlato con il rettore, il professor Fulvio Esposito. Quali sono i punti forti dell’offerta del vostro ateneo? Le nostre cinque facoltà organizzano numerosi corsi di laurea, prontamente adattati alla complessità e alla dinamica evolutiva del contesto sociale ed economico. Attività sportive e culturali, servizi di orientamento per le matricole, stage per tutti gli studenti in aziende leader, generalizzazione del Sistema qualità certificato ISO 9001:2000 a tutte le attività e i servizi dell’ateneo, master altamente innovativi, job placement per i laureati: questi alcuni degli aspetti che più caratterizzano l’Università di Camerino. Se dovesse sintetizzare in una frase lo spirito dell’Università degli Studi di Camerino quale sceglierebbe? Sceglierei uno degli slogan che abbiamo utilizzato per la promozione dell’ateneo e cioè “Unicam: la vera natura dello studio”. Quali sono le prospettive lavorative per i vostri laureati? Recenti indagini hanno evidenziato che a sei mesi dalla laurea un’alta percentuale dei nostri laureati è già inserita nel mondo del lavoro. Merito di un’accurata progettazione dei corsi di laurea sulla base delle esigenze e delle richieste provenienti dal mondo produttivo. Che consiglio darebbe alle matricole che si accingono ad affrontare il percorso universitario? Consiglio loro di affrontare il periodo universitario con il piede giusto, con determinazione e consapevolezza e di avvicinarsi a tutte le attività previste in maniera critica, per diventarne protagonisti. Ascoltare, ma soprattutto parlare attraverso strumenti quali il colloquio diretto con i professori ed i tutor, i questionari, la posta elettronica, la newsletter, il Forum degli studenti, le commissioni paritetiche. L’università esiste perché ci sono gli studenti; solo loro possono dirci se stiamo lavorando bene. Ecco indirizzi e contatti per chiedere informazioni e approfondimenti sull’offerta didattica. Facoltà di Architettura Segreteria: Viale della Rimembranza - 63100 Ascoli Piceno tel. 0736 249638 e-mail: [email protected] Facoltà di Farmacia Segreteria: Piazza dei Costanti - 62032 Camerino tel. 0737 402456 e-mail: [email protected] Facoltà di Giurisprudenza Segreteria: Piazza Cavour 2 - 62032 Camerino tel. 0737 403009 e-mail: [email protected] Facoltà di Medicina veterinaria Segreteria: Via Circonvallazione - 62024 Matelica tel. 0737 403440 e-mail: [email protected] Facoltà di Scienze e tecnologie Segreteria: Via Gentile III da Varano - 62032 Camerino tel. 0737. 02126 e-mail: [email protected] Per saperne di più sui corsi di laurea: www.unicam.it. Per tutte le informazioni sull’orientamento scrivete a: [email protected] o consultate Unic@mente studente, sezione del sito www.unicam.it. Il lavoro 23 24 Dopo il diploma Voglia di LAVORARE Libri archiviati e una gran voglia di darsi subito “da fare”. Scopriamo insieme come funziona il mondo del lavoro, a chi rivolgersi, e qualche consiglio per arrivare dritti alla meta T rovare lavoro… è un lavoro. Può sembrare una frase fatta, ma non lo è. Chi sceglie di “buttarsi” subito nel mondo del lavoro inizia presto a capire quanto tempo richieda l’attività di ricerca. Buona norma sarebbe cercare di conoscere i fabbisogni professionali della vostra realtà, senza dimenticare, però, che la scelta del lavoro deve anche considerare le proprie attitudini e competenze. Per questo è importante conoscere il più possibile il contesto che vi circonda e andare “dritti alla meta” con determinazione e seguendo una certa logica. Niente curricula inviati a casaccio, quindi, ma studiate bene la situazione, leggete gli annunci, sui giornali e anche su internet, e inviate candidature personalizzate. Insomma, non limitatevi a iscrivervi al Centro per l’impiego e ad aspettare passivamente la chiamata. Non disdegnate, poi, di iniziare con un tirocinio: se vi impegnate e fate buona impressione potrebbe trasformarsi in un contratto di lavoro. Infine, regola fondamentale, non scoraggiatevi se il lavoro tarda ad arrivare. Capita che un’azienda rispolveri il vostro curriculum a qualche mese di distanza e vi chiami per un colloquio quando meno ve lo aspettate. Nel frattempo, preparatevi al meglio seguendo le nostre dritte. Andiamo per ordine. CHI BEN COMINCIA... A parte l’iscrizione al Centro per l’impiego, di cui parleremo più approfonditamente in seguito, o alle agenzie di mediazione privata per il lavoro, la prima mossa da fare è leggere gli annunci sulle riviste specializzate (vedi box) o sulle apposite rubriche che molti quotidiani dedicano all’argomento (ricordate di inserire sempre il riferimento all’inserzione alla quale rispondete nella lettera di accompagnamento al curriculum). Ma siate cauti e diffidate degli annunci troppo vaghi, di quelli che promettono facili guadagni e di quelli che chiedono soldi per iniziare un’attività a domicilio. Anche su internet si possono trovare siti, istituzionali e non, che presentano un’ampia offerta di proposte di lavoro e consigli utili su come compilare il curriculum o la lettera di presentazione; ma anche la rete presenta le sue insidie, perciò prestate attenzione perché difficilmente i gestori controllano la provenienza delle offerte come invece sono obbligate a fare le agenzie pubbliche e private. LAVORO IN PALIO Una classica via per trovare lavoro resta la preparazione di un concorso. Per conoscere quelli banditi dagli enti pubblici statali basta consultare la Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, l’organo ufficiale che pubblica i bandi. Si trova nelle edicole il martedì e il venerdì nella serie “Concorsi ed esami”. Per i concorsi regionali consultate invece il Bollettino Ufficiale della Regione Marche. Qui non ci sono trucchi da svelare: il numero di candidati che si presenta solitamente è piuttosto alto e decisamente minore il numero dei posti disponibili. Perciò: studiate, studiate, studiate! Spesso, poi, ci si imbatte in siti che non garantiscono la nostra privacy; perciò, se non indicate espressamente il contrario, i vostri dati potrebbero circolare in rete e finire in mano a società diverse da quella a cui li abbiamo inviati. Precauzioni a parte, la rete può essere un utile strumento di ricerca e non solamente se desiderate trovare un lavoro vicino a voi, ma anche e soprattutto se vi alletta l’idea di cercare un lavoro all’estero. COME SI CERCA LAVORO SU INTERNET? Spieghiamo subito che esistono tre categorie di siti: 1. quelli dove potete leggere gli annunci delle aziende. Generalmente non richiedono registrazione; 2. quelli in cui non sono visibili offerte di lavoro, ma è possibile inserire il curriculum in una banca dati consultata dalle aziende. Spesso questi siti offrono servizi on-line come le newsletter, tramite le quali arrivano all’iscritto le segnalazioni delle offerte che corrispondono al profilo indicato; 3. infine, ci sono i siti delle singole aziende, spesso a caccia di personale (e-recruiting). Il visitatore compila un modulo, a cui si accede di solito dall’home page, cliccando Lavoro “Siate cauti e diffidate degli annunci troppo vaghi, di quelli che promettono facili guadagni e di quelli che chiedono soldi per iniziare un’attività” sulla sezione “Lavora con noi” o “Collabora con noi”. Vedremo più avanti, in un’apposita sezione, i principali siti da consultare per offerte di lavoro e candidature. Se né i giornali, né la rete offrono annunci interessanti, non vi resta che l’autopromozione! Cosa vuol dire? Semplicemente preparare un elenco di aziende che possono interessarvi e cercare di contattarle, anche se al momento non sembrano alla ricerca di personale. Prima di presentarvi, però, prendete il maggior numero di informazioni sull’azienda, che troverete sicuramente su internet, e - qui arriva il difficile - cercate di individuare la persona che può visionare la vostra candidatura. Un buon metodo per riuscire a scoprire qualcosa di lei è verificare se abbia scritto degli articoli o partecipato a qualche conferenza. Il passo successivo a questo punto potrebbe essere una telefonata in cui si dice di aver letto il suo articolo o di aver apprezzato il suo intervento. Se l’impresa vi sembra troppo ardua, potete comunque mandare alla sua attenzione il vostro curriculum con relativa lettera di accompagnamento. 25 OCCHIO ALL’ANNUNCIO Ecco dove potete leggere le inserzioni di lavoro che interessano la vostra provincia: tutti i giovedì sulle pagine locali de “Il Resto del Carlino” e del “Corriere Adriatico”. Inoltre, ogni mercoledì sono inseriti sul sito www.provincialavoro.it della Provincia (Servizio formazione lavoro). Periodicamente offerte di lavoro sono pubblicate anche su “Il Pesaro”, che esce ogni 15 giorni. “Niente curricula inviati a casaccio, quindi, ma studiate bene la situazione, leggete gli annunci, sui giornali e anche su internet, e inviate candidature personalizzate” Dopo il diploma 26 Il vostro biglietto da visita: UN BUON CURRICULUM S Colpire il selezionatore con le poche righe che avete a disposizione non è facile, ma neanche impossibile. Quel che conta è avere chiari gli obiettivi, imparando a valorizzare le proprie competenze crivere il proprio curriculum vitae è il primo e fondamentale passo per cercare un lavoro. Ma, specialmente per chi è alla ricerca del primo impiego, la compilazione può sembrare difficile, dal momento che normalmente non si hanno esperienze da vantare. Per questo è importante capire come verrà considerato “dall’altra parte” il vostro curriculum. Ma come si scrive un curriculum efficace? Evitate di annoiare il vostro selezionatore: siate sintetici (massimo 2-3 pagine), ma non tralasciate quanto di voi possa colpire la sua attenzione. Non sottovalutate i vostri primi lavoretti (baby sitter, cameriere, volantinaggio ecc.). Soprattutto se siete alla ricerca del primo impiego possono già dire molto di voi e della vostra capacità ad adattarvi alle situazioni. In un curriculum dovete sempre inserire... dati anagrafici e personali (nome e cognome; indirizzo del domicilio/residenza; numeri telefonici; indirizzo di posta elettronica); istruzione e formazione (titolo, istituto, anno di conseguimento e votazione); eventuali esperienze lavorative (si consiglia di indicare il nome della società con qualche spiegazione RICORDATE CHE... • Non dovete mai scrivere cose che non potreste sostenere in un colloquio, come lingue che dichiarate di conoscere alla perfezione quando le masticate solo un po’ o programmi informatici di cui sapete appena il nome. • Sappiate valorizzare, però, le vostre esperienze, considerando che il selezionatore tenderà a ridimensionarle. Se, ad esempio, avete aiutato i vostri genitori in un negozio, non scrivetelo così. Meglio dire: collaborazione ad un esercizio commerciale con compiti di seguire le relazioni con la clientela, la contabilità ecc. Suona molto meglio, no? sul settore. Poi specificare periodo, ruolo ricoperto, attività svolta); lingue conosciute (dichiarare il livello di padronanza: sufficiente, discreto, buono, ottimo, e distinguere tra capacità di espressione e comprensione scritta e orale); competenze informatiche (specificate i software che sapete utilizzare, come Word, Excel ecc.; i sistemi operativi e i linguaggi di programmazione, indicandone il grado di conoscenza); competenze relazionali, organizzative e tecniche (tenete conto che ai giovani si richiedono soprattutto: capacità di ascolto e comunicazione, di apprendimento e di adattamento; desiderio di crescita personale, orientamento ai rapporti interpersonali, capacità organizzative e di lavoro in gruppo); altre informazioni utili a definire la vostra personalità. Dopodiché aggiungete la data, firmate il curriculum e, importantissimo, date il consenso al trattamento dei vostri dati. Esempio: “autorizzo al trattamento dei dati personali in conformità alla legge 196/03 sulla privacy”. UNA LETTERA SPECIALE Ma il curriculum da solo non basta. Va presentato insieme ad una lettera di accompagnamento che deve invogliare il lettore a soffermarsi sul curriculum. Naturalmente deve essere personalizzata per ciascuna azienda a cui viene inviata e per questo è bene prendere il maggior numero possibile di informazioni su di essa. Ecco come si scrive: • presentatevi e mettete in risalto le vostre competenze; • evidenziate le caratteristiche che possono darvi qualche chance in più (ad esempio, la disponibilità ad orari flessibili o a viaggiare); • scrivete perché avete deciso di rivolgervi proprio a quella azienda, mostrando entusiasmo e disponibilità; • ricordate che lo stile deve essere chiaro e non troppo formale. E mi raccomando, niente pasticci o errori di ortografia. Non sarebbe certo il miglior modo di presentarvi! Un modello da seguire è il curriculum europeo. Potete scaricarlo da internet scrivendo “curriculum europeo” in qualsiasi motore di ricerca. Lavoro 27 A prova di COLLOQUIO Preoccupati per il vostro primo colloquio? Una “ricetta” giusta per superarlo non esiste, ma qualche piccolo accorgimento può esservi di aiuto P repararsi a questo appuntamento non è semplice se siete alle prime armi: dovrete riuscire a dare la giusta impressione a chi vi esamina, ma questa volta non potrete nascondere le emozioni dietro a un foglio di carta. Prendere informazioni Il punto di partenza consiste nella raccolta di informazioni sull’azienda e sulla mansione per la quale siete stati chiamati. Può sembrare banale, ma conoscere bene da chi e per cosa siete stati contattati è l’unico modo per prepararsi al meglio. L’atteggiamento Essere tesi è normale e può perfino aiutare a dare il meglio di sé. Attenzione però: non dovrete apparire né troppo nervosi e musoni, né esageratamente rilassati. Con un po’ di autocontrollo (ma senza essere innaturali) potrete imparare a mostrarvi sorridenti e disponibili, facendo trasparire solo un pizzico di tensione. Evitate di voler stupire a tutti i costi, meglio apparire semplici, ma determinati; in ogni caso cercate di essere voi stessi limando quelle caratteristiche del vostro carattere che possono svantaggiarvi. Preparatevi soprattutto sui vostri difetti: se vengono a galla mostrate di esserne consapevoli e di aver imparato a compensarli. Domande e risposte Molte delle domande che vi saranno poste sono prevedibili e vanno da “Quali sono i suoi obiettivi professionali?” a “Quali sono i suoi punti deboli sul lavoro?”, quindi fate una lista di possibili quesiti e scrivete le risposte (attenti a non impararle a memoria come un automa). Che sia il selezionatore a fare le domande, non significa, però, che non dobbiate chiedere niente, anzi. Le informazioni che avete trovato vi permetteranno di sollevare dubbi intelligenti. Una questione posta nel modo giusto farà intuire all’esaminatore che vi siete dati da fare per raccogliere QUALCHE CONSIGLIO • L’abbigliamento: da scegliere in relazione al tipo di azienda dove vi presentate; in generale meglio non essere troppo estrosi. Vietato apparire trasandati. • La comunicazione non verbale: non gesticolate troppo e state attenti a non ripetere in continuazione lo stesso movimento (passarsi una mano tra i capelli, toccarsi il naso...); cercate invece di mantenere un portamento posato e non lasciatevi mai andare a gesti maleducati. • “Quanto si guadagna?”: è una domanda da evitare: l’argomento verrà affrontato dal selezionatore in un secondo momento. • Mamma e papà restino a casa: farsi accompagnare dai genitori farebbe pensare che non siete sicuri di voi. informazioni, segno che non vi trovate di fronte a lui quasi per sbaglio. Di solito il colloquio migliore è quello che finisce per somigliare a un dialogo. La parola giusta Per portare avanti un discorso col vostro selezionatore sarà indispensabile aver acquisito quei vocaboli di cui l’ente o l’azienda fa spesso uso. È importante utilizzare il linguaggio proprio del settore, anche se nessuno pretende che conosciate i termini tecnici più complessi. Se un parolone dovesse cogliervi impreparati, abbiate il coraggio di chiedere cosa significa. Il selezionatore Non pensate di dovervi confrontare con qualcuno che vi è nemico. Il selezionatore non trae nessun piacere dal mettervi in difficoltà. Vi trovate di fronte a qualcuno che spera quanto voi nella buona riuscita dell’incontro. “Non pensate di dovervi confrontare con qualcuno che vi è nemico” Dopo il diploma 28 Contratti SU MISURA PER VOI Firmare un contratto comporta diritti e doveri per il lavoratore e per l’azienda. Conoscerne gli aspetti giuridici è quindi molto importante. Vediamo le forme più utilizzate per il primo ingresso nel mondo del lavoro C e l’avete fatta. Il vostro curriculum ha colpito nel segno, il colloquio è andato bene e finalmente lasciate la definizione di “studente” per entrare a far parte dell’ambita categoria dei “lavoratori”. Sì, ma di che tipo? Rispetto a qualche decennio fa, la situazione economica è molto cambiata. Attualmente si parla tanto di “flessibilità” per indicare, più che la capacità di adattamento di una persona, il suo status contrattuale. Il contratto di lavoro subordinato, solitamente a tempo pieno e indeterminato (cioè per l’intera giornata lavorativa e senza scadenza), se non è ancora una chimera è comunque piuttosto difficile da ottenere, almeno al primo impiego. Oggi il mercato del lavoro prevede diverse altre forme contrattuali, che è bene impariate a conoscere. Prima di dare una rapida occhiata alle principali, un’avvertenza: magari non sarà una lettura proprio scorrevole, ma ricordate che non potete far rispettare i vostri diritti se voi stessi non li conoscete. Anzi, per saperne di più, vi consigliamo di fare un salto proprio ai Centri per l’impiego, di cui parleremo nelle pagine seguenti. Ecco, intanto, qualche definizione base da cui partire. PART-TIME Il rapporto di lavoro a tempo parziale può essere: di tipo orizzontale, quando la riduzione di orario riguarda la giornata di lavoro (ad es. 4 ore al giorno invece di un orario normale di lavoro di 8 ore); di tipo verticale, quando l’attività lavorativa è svolta a tempo pieno, ma solo per predeterminati periodi (ad es. 3 giorni di 8 ore lavorative in una settimana; 6 mesi a tempo pieno in un anno); di tipo misto, risultato dalla combinazione di part-time orizzontale e part-time verticale. TEMPO DETERMINATO Può essere stipulato quando ragioni di ordine tecnico, produttivo, organizzativo o sostitutivo richiedono un incremento di manodopera per un periodo di tempo limitato. Il lavoratore a tempo determinato ha diritto allo stesso trattamento dei lavoratori assunti a tempo indeterminato che svolgono la stessa attività, in proporzione al periodo di lavoro prestato. IMPARARE A LAVORARE: IL TIROCINIO Chiariamo subito che non si tratta di un lavoro. Il tirocinio è un’esperienza di formazione che si svolge in un’azienda per ampliare le proprie conoscenze o aggiornare quelle che già si possiedono. Non è un lavoro, dunque, ma può essere un’ottima strada per imparare una professione. Si rivolge a neodiplomati, neolaureati, studenti che frequentano la scuola secondaria o l’università, a chi partecipa a corsi di qualifica professionale, disoccupati, lavoratori in mobilità. La durata varia in base alla tipologia dei soggetti. I tirocini possono essere promossi, tra gli altri, da: Centri per l’impiego, università e istituti di istruzione secondaria statali e non statali abilitati al rilascio di titoli accademici, istituzioni scolastiche statali e non statali che rilasciano titolo di studio con valore legale, centri pubblici di formazione e/o orientamento, cooperative sociali. Il tirocinio viene attivato in base ad una convenzione tra il soggetto promotore e l’azienda. Non costituendo rapporto di lavoro, non prevede retribuzione, ma in qualche caso l’azienda che ospita il tirocinio può erogare un rimborso spese. Lavoro 29 CONTRATTO DI INSERIMENTO Sostituisce, ai sensi del D.Lgs. 276/2003 (nota come legge Biagi), il contratto di formazione e lavoro nel settore privato. Tende all’inserimento o al reinserimento del lavoratore nel mercato del lavoro mediante un progetto individuale di adattamento delle competenze professionali del soggetto a un determinato contesto lavorativo. Per quanto riguarda i giovani, possono essere assunti con questo tipo di contratto dai 18 ai 29 anni. L’inserimento non può durare meno di 9 mesi e non oltre i 18. La categoria di inquadramento del lavoratore non può essere inferiore di due livelli a quella con riferimento al Ccnl (Contratto collettivo nazionale del lavoro). SOMMINISTRAZIONE DI LAVORO Il D.lgs. 276/2003 lo ha introdotto in sostituzione del c.d. lavoro interinale. Questo contratto coinvolge tre soggetti: il somministratore, l’utilizzatore e il lavoratore. Il lavoratore è assunto dal somministratore, ma viene inviato a svolgere la propria attività presso l’utilizzatore. Tra somministratore e utilizzatore si stipula un contratto di fornitura di manodopera. FORMATI AL LAVORO: L’APPRENDISTATO L’apprendistato ha una doppia valenza di formazione e lavoro: l’impresa, infatti, si impegna a fornire all’apprendista la formazione professionale all’interno del rapporto di lavoro. Tre le tipologie previste: • Apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione. È rivolto a giovani che abbiano compiuto i 16 anni per il conseguimento di una qualifica professionale. • Apprendistato professionalizzante. Permette di ottenere una qualifica attraverso una formazione sul lavoro e un apprendimento tecnico-professionale. È rivolto a soggetti di età compresa tra 18 (17 se in possesso di qualifica professionale) e 29 anni. • Apprendistato per l’acquisizione di un diploma o per percorsi di alta formazione. È rivolto a soggetti di età compresa tra 18 (17 se in possesso di qualifica professionale) e 29 anni. Consente di conseguire un titolo di studio di livello secondario, universitario o di alta formazione e per la specializzazione tecnica superiore. Durante il suo percorso l’apprendista viene seguito da un tutor aziendale. La formazione verrà registrata nel libretto formativo. La qualifica conseguita costituisce credito formativo per i percorsi di istruzione e di formazione professionale. LAVORO OCCASIONALE È una forma di collaborazione che non può superare i 30 giorni di durata e i cinquemila euro di compenso nello stesso anno e con lo stesso committente. LAVORO A PROGETTO È un contratto di collaborazione coordinata e continuativa che deve essere riconducibile ad uno o più progetti specifici. Il lavoratore svolge la sua attività in funzione del risultato (seppure nel rispetto del coordinamento con l’organizzazione del committente) e indipendentemente dal tempo impiegato. Non è un lavoro subordinato, dunque, proprio perché il lavoratore ha un elevato grado di autonomia rispetto al datore di lavoro nello stabilire tempi e modi per raggiungere il risultato concordato. Per sua natura è temporaneo e il compenso per il lavoratore deve essere proporzionato alla qualità e alla quantità del lavoro svolto (tenendo conto di quanto normalmente versato da quella azienda per prestazioni analoghe di lavoro autonomo). LAVORO AUTONOMO CON PARTITA IVA È un particolare modo di svolgere la prestazione lavorativa e di ottenere il relativo compenso, che ha una differente gestione retributiva, fiscale e contributiva. Si può riferire a diverse categorie di lavoratori autonomi: liberi professionisti, consulenti e collaboratori. La partita I.V.A. va aperta presso l’Ufficio delle entrate competente per territorio. 30 Dopo il diploma L’impiego ha fatto CENTRO I Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione della Provincia sono il tradizionale luogo dove cercare offerte di lavoro, ma i servizi non finiscono certo qui. Scopriamoli insieme C’ era una volta l’Ufficio di collocamento. Era di competenza dello Stato e aveva più che altro funzioni certificative e amministrative. I nuovi “Centri per l’impiego” sono ora, invece, gestiti dalle Province e fanno molto di più: si impegnano per favorire l’incontro di domanda e offerta di lavoro. Al Centro per l’impiego possono rivolgersi: tutte le persone in età lavorativa che risiedono o sono domiciliate nel territorio della provincia; chi non ha un lavoro ed è subito disponibile a svolgerne uno o a impegnarsi a cercare un’occupazione; chi ha già un lavoro, ma vorrebbe cambiarlo. Il Centro offre informazioni sui corsi di formazione, sui concorsi pubblici, sulla legislazione e la contrattualistica del lavoro, sui profili professionali, sul mercato del lavoro locale, sul lavoro all’estero. Qui potete anche sostenere colloqui di orientamento e procedere al cosiddetto “bilancio di competenze”, un utile strumento per ricostruire le proprie capacità e attitudini e valorizzarle in vista dell’ingresso nel mondo del lavoro. Inoltre, il Centro per l’impiego offre un servizio di preselezione: consiste nella CENTRI PER L’IMPIEGO, L’ORIENTAMENTO E LA FORMAZIONE PESARO – Via Fermo, 33; tel. 0721.372800; e-mail: [email protected] FANO – Via De Cuppis, 2; tel. 0721.818470; e-mail: [email protected] URBINO – Via dell’Annunziata, 51 tel. 0722.373500, tel. 0722.373180; e-mail: [email protected] realizzazione di un colloquio individuale con l’operatore per identificare competenze, disponibilità ed aspirazioni da inserire nel curriculum e nella successiva segnalazione di candidature alle imprese in cerca di personale, in modo da incrociare le disponibilità. Per iscriversi occorre presentarsi presso la sede del Centro competente e portare con sé un documento d’identità valido e il codice fiscale. È bene munirsi anche di curriculum vitae, eventuali titoli di studio e attestati di corsi di formazione e di qualifica. Ecco indirizzi e contatti dei Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione (Ciof) e dei Punti Informalavoro nella vostra provincia: PUNTI INFORMALAVORO CAGLI – Via Alessandri, 39; tel. 0721.787278; e-mail: [email protected] FOSSOMBRONE – Piazza Dante; tel. 0721.714633; e-mail: [email protected] MACERATA FELTRIA – Corso della Gioventù, 1; tel. 0722.74150; e-mail: [email protected] MONTELABBATE – Largo volontari del Sangue, 25; tel. 0721.472818; e-mail: [email protected] NOVAFELTRIA – Via Parecchia, 24 c/o Uffici servizi integrati; tel. 0541.920087; e-mail: [email protected] PERGOLA – Via Don Minzoni; tel. 0721.778285; e-mail: [email protected] URBANIA – Via Roma c/o Centro Commerciale; tel. 0722.319455; e-mail: [email protected] MERCATINO CONCA – Sportello Formazione e Lavoro: via Roma, 12 tel. 0541.975175. Lavoro QUANDO SI DICE “UN BUON SERVIZIO”! Vediamo più nel dettaglio i tanti servizi offerti dai Centri per l’impiego. Accoglienza e Informazione Una buona accoglienza è il primo passo per avere un buon servizio. Per questo i Centri per l’impiego vi “prendono per mano” dal momento del vostro ingresso: l’utente viene infatti accolto subito dagli operatori che ne analizzano le necessità. È una fase importante perché da questo primo contatto può dipendere la scelta ottimale delle azioni da intraprendere all’interno del Centro ed è in questo momento che vengono illustrati i servizi dedicati all’orientamento e all’inserimento lavorativo. Chi entra al Centro per l’impiego può conoscere, tra le altre cose, le opportunità di lavoro che arrivano sia dal pubblico che dal privato, ma anche avere informazioni su contratti, mercato del lavoro, mobilità giovanile, offerte formative e università, inoltre, può accedere alle banche dati informatiche. Nella struttura sono attrezzati spazi per l’autoconsultazione del materiale e computer connessi ad internet per “navigare” a caccia di informazioni. PESARO – tel. 0721.372839 – 372800; e-mail: [email protected] FANO – tel. 0721.818472 – 818473; e-mail: [email protected] URBINO – tel. 0722.373135 – 373196; e-mail: [email protected] Mediazione incontro domanda/offerta Tra le funzioni principali del Centro c’è l’attività di raccordo tra domanda e offerta di lavoro. Per favorire l’incontro viene svolto un colloquio di preselezione che individui aspirazioni, capacità, punti di forza, esperienze e competenze del candidato. Tutte le informazioni emerse dal colloquio finiscono in una scheda professionale che verrà poi inserita in una banca dati. Il nominativo sarà segnalato per la selezione finale alle imprese che hanno richiesto un lavoratore con caratteristiche e qualifiche simili, in modo da poter incrociare le disponibilità. PESARO – tel. 0721.372825 – 372834; e-mail: [email protected] FANO – tel. 0721.818489 – 818490; e-mail: [email protected] URBINO – tel. 0722.373185; e-mail: [email protected] Tirocini formativi e di orientamento Il tirocinio è senza dubbio una delle vie più immediate per una formazione sul campo. È un’esperienza molto utile per i giovani che si avvicinano al lavoro, senza alcun onere né per loro, né per le aziende che li ospitano, rappresenta infatti un vero e proprio investimento per arricchire il curriculum e acquisire crediti formativi. Per questo il Centro per l’impiego è molto impegnato anche nell’attivazione di questa opportunità professionale. L’Ufficio tirocini formativi e di orientamento presente al suo interno, raccoglie le domande degli interessati e garantisce il loro inserimento attraverso un modello di convenzione con l’impresa. La durata varia in base ai progetti, fino ad 31 un massimo di 6/12 mesi, a seconda che il progetto formativo riguardi studenti di scuola superiore, diplomati o laureati. PESARO – tel. 0721.372831 – 372846; e-mail: [email protected] FANO – tel. 0721.818477 – 818488; e-mail: [email protected] URBINO – tel. 0722.373191; e-mail: [email protected] Servizio Eures Infine, al Centro per l’impiego trovate anche lo sportello Eures. Di cosa si tratta? Eures, ne parleremo meglio in seguito, è una rete presente in tutti i paesi dell’Unione europea per favorire la mobilità dei lavoratori al suo interno. È costituita da una rete di “euroconsiglieri”, ovvero persone impegnate nei servizi pubblici per l’impiego presenti nei vari paesi dell’Unione. Tutti gli euroconsiglieri hanno a disposizione una banca dati, continuamente aggiornata, che contiene le offerte di lavoro disponibili nell’ambito dell’Unione. PESARO: tel 0721.372844-372853 e-mail: [email protected] FANO: tel 0721.818489-818487 e-mail: [email protected] URBINO: tel 0722.373186 e-mail: [email protected] 32 Dopo il diploma Consulenza all’autoimprenditorialità e cooperazione Forse non tutti sanno che il Centro non offre servizi solo a chi cerca un impiego, ma anche a quanti vogliono provare ad intraprendere un’attività autonoma. Durante il colloquio con l’aspirante imprenditore vengono valutati tutti i fattori da analizzare prima di avviare un’attività: la fattibilità dell’idea, i possibili costi e ricavi, i canali di finanziamento, compresi naturalmente incentivi e agevolazioni. Un aiuto viene dato anche per la realizzazione del business plan e per gli aspetti amministrativi e burocratici. Sappiate che la Provincia di Pesaro e Urbino periodicamente assegna alle nuove imprese contributi a fondo perduto del Fondo sociale europeo, selezionando i progetti finanziabili in base a criteri e procedure pubbliche e secondo le risorse assegnate. PESARO – tel. 0721.372833; e-mail: [email protected] FANO – tel. 0721.818497 (solo giovedì); e-mail: [email protected] URBINO – tel. 0722.373197; e-mail: [email protected] Servizio imprese Naturalmente il Centro offre assistenza anche alle imprese, fornendo informazioni sui contratti di lavoro e sulla legislazione nazionale e regionale per quanto riguarda i nuovi servizi per l’impiego. Le imprese possono qui conoscere anche le agevolazioni economiche e gli sgravi contributivi previsti per chi assume determinati soggetti come apprendisti, disabili, disoccupati/ inoccupati di lunga durata o lavoratori in mobilità. PESARO – tel. 0721.372842; e-mail: [email protected] FANO – tel. 0721.818491; e-mail: [email protected] URBINO – tel. 0722.373186; e-mail: [email protected] Donne e lavoro Nonostante ormai la parità tra uomo e donna sia un dato più che acquisito, persistono alcune difficoltà per l’occupazione femminile. Proprio per questo i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione della Provincia di Pesaro e Urbino hanno attivato un servizio finalizzato all’inserimento e al reinserimento delle donne nel mondo del lavoro. Fornisce loro informazioni sui corsi di formazione professionale, sui tirocini formativi e sulle possibilità di mettersi in proprio. Allo sportello collaborano le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali e il comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile della Camera di commercio di Pesaro e Urbino. PESARO – tel. 0721.372831; e-mail: [email protected] Comitato per la promozione dell’imprenditoria femminile (C.C.I.A.) tel. 0721.3571 FANO – tel. 0721.818473; e-mail: [email protected] URBINO – tel. 0722.373135; e-mail: [email protected] Inserimento mirato di persone con disabilità Il Centro per l’impiego offre sostegno anche alle persone diversamente abili e al loro inserimento nel mondo del lavoro. A quanti si rivolgono al servizio vengono delineati il profilo socio-lavorativo, le capacità, il percorso scolastico e le professioni più indicate. Nello stesso tempo le imprese vengono supportate nella ricerca della persona più adatta alla mansione richiesta. Uno strumento molto utilizzato in questi casi è la “convenzione”, un accordo tra Centro per l’impiego e azienda per inserire gradualmente la persona disabile con il supporto di un tutor. PESARO – tel. 0721.372832 – 372845; e-mail: [email protected] FANO – tel. 0721.818481- 818482; e-mail: [email protected] URBINO – tel. 0722.373187 – 373188; e-mail: [email protected] Lavoro ORIENTARSI SÌ, MA COME? C’è un altro servizio molto importante fornito dai Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione, soprattutto per voi che avete ormai il diploma quasi in tasca ma in testa ancora qualche dubbio sul futuro: proseguire gli studi o andare a lavorare? Cercare subito un impiego o pensare ad ottenere prima una qualifica professionale? Le domande come queste sono tante e un aiuto per trovare una risposta è sicuramente il benvenuto. Il Centro per l’impiego della vostra Provincia prova a darvelo attraverso il suo servizio orientamento. Si rivolge a diplomati, ma anche a laureati, a giovani ed adulti che cercano un lavoro o che vogliono cambiarlo, a chi è alla ricerca di opportunità formative. Una prima consulenza orientativa è svolta da personale specializzato che individua le strategie di azione, analizzando bisogni, interessi, risorse personali e professionali di chi entra al Centro in cerca di un aiuto per capire il percorso più adatto a sé. I consulenti, attraverso moduli di formazione orientativa individuale o di gruppo, forniscono poi gli strumenti e qualche utile consiglio per la ricerca attiva del lavoro: dalle indicazioni su come individuare le opportunità di lavoro, alla stesura del curriculum e della lettera di accompagnamento, ai suggerimenti per affrontare il colloquio di selezione. Psicologi specializzati si dedicano poi ad aiutare a superare le difficoltà nella ricerca del lavoro, analizzando la situazione personale e professionale (counseling individuale). Infine, al Centro per l’impiego operano consulenti esperti con il compito di definire le competenze professionali e personali di ciascuno, costruendo un bilancio delle competenze che rispecchi valori, interessi e attitudini proprie. È un aiuto concreto che si rivela molto utile soprattutto 33 nel momento di passaggio dalla scuola al lavoro o da un’attività ad un’altra. Consulenza orientativa per il lavoro È un servizio finalizzato a facilitare i processi di scelta professionale, formativa e lavorativa che fornisce anche tutti gli strumenti utili per muoversi consapevolmente all’interno del mondo del lavoro. Sostegno all’inserimento lavorativo Al Centro per l’impiego l’utente viene anche aiutato a muoversi meglio nella ricerca del lavoro e viene poi supportato nell’elaborazione delle migliori strategie di inserimento. L’orientamento va a scuola Grazie all’accordo con università, sindacati e associazioni imprenditoriali, gli operatori dei Centri per l’impiego svolgono attività di orientamento individuali e di gruppo per gli studenti delle scuole superiori, offrendo loro un sostegno nella scelta universitaria, formativa o lavorativa. Ma sono d’aiuto anche per avere le informazioni necessarie alla creazione di un’impresa, compresa la conoscenza del territorio da un punto di vista economico e sociale. Dispensano infine consigli per scrivere il curriculum vitae, per sostenere un colloquio di lavoro e per attivarsi nella ricerca di lavoro. PESARO - tel. 0721.372827 - 372838; e-mail: [email protected] FANO - tel. 0721.818479 - 818477; e-mail: [email protected] URBINO - tel. 0722.373185 - 373508; e-mail: [email protected] [email protected] 34 Dopo il diploma ...NELLO SPECIFICO Ecco alcuni progetti del Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione che vale davvero la pena conoscere. S.OR.PRENDO È un programma interattivo che offre informazioni su profili ed aree professionali, finalizzato a riflettere sul proprio progetto professionale e a valutare le possibili scelte. Il programma ha informazioni aggiornate su varie professioni, che fanno emergere eventuali problemi e individuare tematiche da discutere con il consulente di orientamento; stimola gli utenti a fare ricerche più approfondite sulle professioni; amplia gli orizzonti del mercato del lavoro; suggerisce nuove idee rispetto alle possibili professioni. A chi è rivolto: agli alunni e ai giovani ed adulti alla ricerca di occupazione che intendono indagare il mondo delle professioni per una scelta più consapevole. Passo alla pratica È un percorso integrato tra scuola, lavoro e servizi del territorio. I colloqui di orientamento, infatti, si svolgono proprio presso i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione. Consiste in tre incontri per un totale di sei ore e si avvale di cinque questionari di orientamento. Si può usufruire del progetto nelle classi delle scuole medie superiori oppure attraverso i servizi del Job. A chi è rivolto: agli studenti delle scuole medie superiori fino ai 19 anni, come strumento di educazione alla scelta. IN LAV Conciliare lavoro e vita privata non è facile. Questo percorso aiuta ad acquisire gli strumenti che agevolino la ricerca delle soluzioni per raggiungere un soddisfacente equilibrio tra la sfera professionale e quella privata. Gli incontri previsti sono cinque: accoglienza al servizio colloquio per l’analisi della conciliazione, laboratorio di analisi tempi e spazi, laboratorio risorse ed esperienze, laboratorio vincoli e opportunità, piano di azione. A chi è rivolto: alle donne e agli uomini con diversa provenienza socio-professionale. Un’attenzione particolare è dedicata alle lavoratrici e alla ricerca di equilibrio tra i diversi ambiti della loro vita. Bilancio di competenze “Come dare valore al patrimonio di esperienze” Il bilancio nasce per dare sostegno a chi vuole cambiare o sviluppare la sua professionalità. Grazie ad esso ogni utente può analizzare le proprie competenze lavorative e personali, le attitudini e le motivazioni per poter definire un progetto professionale o di formazione. Si svolge in tre fasi: una preliminare, una esplorativa e una conclusiva. A chi è rivolto: sia ai disoccupati sia agli occupati. Lavoro 35 Sarà un’impresa, ma sarà LA MIA! Non tutti sognano un lavoro da dipendente. Per qualcuno mettersi in proprio è la maggiore delle aspirazioni. Normativa e suggerimenti per creare la vostra impresa A vete un’idea e vorreste farla diventare la vostra attività. Certo dal sogno alla realtà il passo non è breve e richiede molta attenzione, perché la creazione di un’impresa è rischiosa per definizione. È molto importante, quindi, prendere informazioni sul mercato e riflettere bene su come organizzare la propria attività, analizzando gli aspetti logistici, le risorse umane da utilizzare, dove far nascere l’impresa e come lanciare il vostro prodotto o servizio. L’ostacolo più difficile da superare è riuscire a recuperare le risorse finanziarie. Ma procediamo per gradi. La prima possibilità da seguire è rivolgersi a enti, sportelli informativi, commercialisti, che sappiano analizzare la vostra idea e vi possano dare preziosi consigli. Con le informazioni necessarie potete preparare il business plan. Di cosa si tratta? Del piano d’impresa necessario per capire se la vostra attività è fattibile oppure no; per le sue finalità, il business plan è molto utilizzato anche per la richiesta di finanziamenti. Ad esempio, un istituto di credito potrà basarsi sulla sua attendibilità per valutare l’opportunità di concedere un prestito, oppure un ente pubblico potrà richiederlo durante la procedura per concedere un’agevolazione prevista per le nuove imprese. Presso i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione della Provincia avrete modo di fissare un appuntamento con degli esperti che hanno il compito specifico di dare consulenza alla creazione d’impresa. Più il business plan è ricco di particolari e curato, più avrà possibilità di successo. Questo strumento aiuta anche ad evidenziare le difficoltà prima che si verifichino ed è utile per controllare come sta andando l’attività nei suoi primi anni di vita. Per l’importanza che riveste, vi consigliamo di chiedere informazioni e supporto ai Centri per l’impiego e alle Camere di commercio. Sappiate poi che specifiche azioni e risorse vengono programmate annualmente dalla Provincia di Pesaro e Urbino per rilanciare l’imprenditorialità provinciale. Sono concessi contributi a fondo perduto fino ad un massimo del 50% delle spese sostenute per l’avvio dell’attività. LAVORARE COOPERANDO Il modo più semplice di realizzare un’idea è condividerla con qualcun altro. La cooperativa è un’associazione di almeno 3 persone che nasce per ottenere dalla gestione in comune di un’attività condizioni più vantaggiose. I soci soddisfano i propri bisogni economici, sociali e culturali creando un’impresa a proprietà comune, controllata democraticamente. Chi vuole creare una cooperativa può rivolgersi agli organi di rappresentanza, assistenza e tutela del movimento corporativo e delle imprese sociali, dove chiedere informazioni su come costituire la società, redigere un business plan, accedere ai finanziamenti, avviare l’impresa. Un particolare tipo di cooperativa è la cooperativa sociale, che gode di speciali agevolazioni e sgravi fiscali. Il suo scopo sociale persegue un interesse generale della collettività, perché fornisce servizi socio-sanitari ed educativi (cooperativa di tipo A) o perché intende inserire al lavoro persone svantaggiate (cooperativa di tipo B). MARCHIO AVVIATO, RISCHIO LIMITATO: IL FRANCHISING I giovani che hanno voglia di avviare un’impresa, difficilmente hanno già grandi capitali da investire. Per questo molti di loro decidono di sfruttare i vantaggi dell’affiliazione ad un marchio conosciuto. Si chiama franchising ed è un accordo di collaborazione tra un’azienda con una formula commerciale consolidata (franchisor) e uno o anche più imprenditori (franchisee) che aderiscono a questa formula. L’azienda “madre” concede il proprio marchio, assistenza tecnica e consulenza sui metodi di lavoro. In cambio, il franchisee deve pagare una cifra come diritto di ingresso, nonchè delle royalties periodiche, impegnandosi a rispettare standard e modelli di gestione e produzione stabiliti dall’azienda “madre”. Per informazioni: www.assofranchising.it; www.fif-franchising.it. A CHI RIVOLGERSI PER ULTERIORI INFORMAZIONI Oltre che ai Centri per l’impiego, potete rivolgervi alle sedi locali di Confindustria, Api, Confcommercio e Confesercenti, nel caso di attività commerciali, Cna, Confartigianato, Ali Claai nel caso di attività artigianali. Per quanto riguarda le informazioni sulle cooperative, potete rivolgervi alle sedi locali della Confcooperative o della Lega delle Cooperative. 36 Dopo il diploma FA’ L’IMPRESA GIUSTA: LA MAPPA DELLE OPPORTUNITÀ Il mondo del lavoro è in continua evoluzione, con professioni che vanno scomparendo ed altre che si affacciano all’orizzonte. Un utile strumento per orientare i giovani della provincia di Pesaro e Urbino verso un’attenta scelta dell’attività autonoma da intraprendere è senz’altro la Mappa delle opportunità imprenditoriali la quale, sulla base delle tendenze dell’economia locale, segnala cento attività che presentano i requisiti favorevoli per mettersi in proprio. Tra quelle indicate ve ne sono molte legate ad internet, altre collegate alle trasformazioni demografiche della società, altre ancora all’emergere di nuovi servizi per le persone e per le imprese. Molte riguardano l’ambito della casa o le varie forme di turismo. Solo per darvi qualche idea, ecco di seguito alcune delle attività citate. Internet La diffusione di internet è un fenomeno che a partire dalla seconda metà degli anni Novanta ha riguardato sia l’attività delle aziende che la vita delle persone. Tra gli ambiti che continuano a ricevere impulso vi sono: la creazione di pagine web; la gestione di portali di e-commerce (ad esempio specializzati nella vendita di prodotti alimentari tipici); l’e-learning, cioè la gestione di attività di formazione attraverso il web; la consulenza per il commercio elettronico, un’opportunità per molte aziende del territorio; la creazione di un’agenzia pubblicitaria specializzata nella comunicazione via internet (New media agency). Casa Il dinamismo del mercato immobiliare ed edilizio nel territorio marchigiano e pesarese sta creando opportunità in diversi settori: da quello della progettazione e installazione di pannelli solari fotovoltaici al settore della bio-edilizia; dalla realizzazione di impianti di “domotica” al restauro edilizio, per citarne soltanto alcuni. Servizi alle imprese Negli ultimi anni le esigenze di competitività hanno reso necessario il miglioramento nei settori della consulenza (consulenza per la qualità, consulenza ambientale, consulenza in ambito assicurativo). Altri mercati interessanti riguardano la produzione e post-produzione video; la progettazione Cad; i servizi fieristici e congressuali; la consulenza informatica; i servizi promozionali per la valorizzazione dei prodotti tipici locali. Servizi alle persone Una delle più importanti novità è stata, anche per effetto dell’immigrazione, la ripresa della natalità. Diverse attività imprenditoriali sono quindi destinate a crescere nell’ambito delle strutture per l’infanzia: ludoteche, centri che organizzano attività di animazione e baby sitting sono richiestissimi; altrettanto i centri per gli anziani, i laboratori fisioterapici, i centri di consulenza infortunistica. Una buona opportunità di diffusione hanno anche i servizi per la cura degli animali domestici (servizi veterinari, pensioni per animali ecc.). Turismo Fra le nuove forme di turismo che la Mappa segnala come valide opportunità per mettersi in proprio ci sono: i Bed & breakfast; le aziende agrituristiche; la gestione di strutture alberghiere con la formula dell’affitto azienda; la gestione di stabilimenti balneari; i servizi velistici e nautici; il turismo didattico ambientale; l’organizzazione di eventi culturali; il catering; il marketing turistico; l’organizzazione di corsi di italiano per stranieri; l’editoria specializzata nel turismo. Queste sono solamente alcune delle voci segnalate dalla Mappa. Per avere il quadro completo di tutte le opportunità imprenditoriali citate da questo strumento e la descrizione dettagliata di ciascuno dei microsettori di investimento individuati, è sufficiente recarsi presso il Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione a voi più vicino e richiedere una copia della “Mappa delle opportunità”. 37 La formazione 38 Dopo il diploma Esperti si diventa: I CORSI DI FORMAZIONE Siete giovani e probabilmente ancora inesperti. Ma non vuol dire che non siete capaci, anche se il mondo del lavoro vi vorrebbe spesso già formati. Niente paura, ci sono corsi che consentono l’acquisizione di una qualifica e di quel po’ di esperienza che non guasta mai “M ultinazionale leader nel settore del commercio ricerca personale con esperienza almeno biennale in area contabile”. Sara ne ha letti tanti di annunci così prima di capire che il suo diploma di ragioneria non le sarebbe bastato per trovare lavoro in un’importante società. Stessa situazione per Giovanni, perito tecnico, che legge affranto: “Cercasi addetto alla manutenzione meccanica di macchine utensili con significativa esperienza in analoga professione”. Il panorama di offerte davanti a cui si trova chiunque voglia avvicinarsi per la prima volta al mondo del lavoro è paradossale: le imprese, infatti, spesso cercano persone che possano vantare già una certa esperienza in un determinato settore. Ma per fare quella benedetta esperienza bisognerà pur iniziare in qualche modo, no? Entrare nel mondo del lavoro, al termine delle superiori, dunque, non è affatto semplice. Del resto, i diplomi rilasciati dai vari istituti di scuola secondaria spesso non sono sufficienti a dare le competenze che il mercato del lavoro richiede, se non altro perché devono conciliarsi anche con le esigenze di chi intende proseguire la formazione all’università. Per venire incontro alle necessità dei giovani diplomati, come scelta alternativa agli studi universitari, ma non solo, esistono numerosi corsi di formazione selezionati dalle Province e organizzati da vari enti accreditati dalla Regione, ai quali è possibile accedere tramite selezione, e che rilasciano un attestato di qualifica. Completamente gratuiti, sono articolati in lezioni teoriche, pratiche e di laboratorio, forniscono una formazione adeguata, anche sul campo, e consentono l’ingresso nel mondo del lavoro attraverso stage aziendali e tirocini formativi in Italia e all’estero. Sono periodi di lavoro spesso non retribuiti, ma ugualmente da considerare perché consentono di acquisire quel tanto di esperienza da scrivere sul curriculum. PESARO tel.: 0721 372803 – 372824 [email protected] [email protected] FANO tel.: 0721 818492 – 818493 [email protected] [email protected] URBINO tel.: 0722 373506 – 373541 [email protected] [email protected] I CORSI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE Ce n’è per tutti i gusti. I corsi di formazione finanziati ogni anno dal Fondo sociale europeo sono davvero tanti. Rivolti a disoccupati e occupati nel settore pubblico e privato, sono articolati su tre livelli: formazione di base, rivolta a persone senza titolo di studio; superiore, per diplomati, laureati, qualificati; continua/permanente, per l’aggiornamento e il perfezionamento di chi vuole incrementare le proprie competenze professionali. I corsi di formazione hanno molti vantaggi, primo fra tutti il fatto di essere totalmente gratuiti, perché finanziati dalla Provincia di Pesaro e Urbino. Inoltre, la loro utilità è ormai un dato di fatto, basti pensare che al termine dell’attività formativa, ha trovato lavoro il 74% dei partecipanti. E per gli occupati rappresentano comunque una buona occasione per continuare ad aggiornare le proprie competenze. I CORSI DI QUALIFICAZIONE E SPECIALIZZAZIONE Sono rivolti a chi ha un diploma o una laurea. Sono di breve durata e prevedono stage o tirocini formativi. Alcuni rappresentano interventi fortemente specialistici, per giovani che hanno diplomi tecnici ben spendibili nel mercato locale, come può essere un corso per meccanici di moto da competizione. Altri sono invece corsi di qualificazione superiore, frutto dell’integrazione tra territorio, università e imprese (almeno il 30-40% della durata complessiva del corso è costituito da stage in azienda). Formazione Altri corsi altamente professionalizzanti e di durata variabile vengono svolti presso i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Pesaro, Fano e Urbino e sono finalizzati a promuovere e incentivare l’inserimento lavorativo (parrucchiere, estetista, addetto macchine utensili ecc.). I CORSI A CATALOGO Brevi, ma efficaci. I corsi a catalogo durano dalle 12 alle 36 ore. Potete frequentarne quanti volete in base ai vostri progetti e necessità. Nelle aziende la formazione continua, realizzata anche attraverso i corsi a catalogo, serve a promuovere una forza lavoro competente, qualificata e sempre aggiornata. In chi li frequenta, invece, la formazione permanente permette di incrementare e migliorare le capacità professionali durante tutto l’arco della propria vita, per essere sempre aggiornati e pronti ad assimilare le novità del mondo del lavoro in costante cambiamento. I corsi a catalogo possono essere anche combinati tra loro per costruire percorsi formativi personalizzati. I CORSI IFTS Ifts sta per Istruzione e formazione tecnica superiore. Questi corsi, rivolti a diplomati, occupati e disoccupati, forniscono una preparazione specialistica che rende più facile l’inserimento nel mondo del lavoro, grazie all’integrazione tra il sistema scolastico-universitario e quello della formazione professionale e del lavoro. Da non sottovalutare: la frequenza di questi corsi assicura crediti formativi a chi si iscrive all’università. BORSE LAVORO E ASSEGNI DI RICERCA Gli esami non finiscono mai. Vale anche per la formazione. Per questo la Provincia di Pesaro, con il contributo del Fondo sociale europeo, mette a disposizione dei giovani laureati “borse per esperienze lavorative” (della durata massima di sei mesi) e “assegni per progetti di ricerca” (della durata di dodici mesi) retribuiti da svolgere all’interno delle imprese. Sono due interessanti iniziative ideate per favorire un legame sempre più stretto tra università, mondo della formazione e sistema produttivo. Attraverso questi strumenti si punta a valorizzare i giovani in attività di ricerca. A loro viene infatti data la possibilità di elaborare progetti specifici da presentare direttamente alle aziende per la richiesta di finanziamento. Gli interessati possono rivolgersi al personale specializzato dei Centri per l’impiego per consigli e suggerimenti utili alla messa a punto dei propri progetti. L’opportunità è da non sottovalutare perchè rappresenta un modo per entrare in contatto con le imprese e avviare con queste un rapporto di collaborazione che, un domani, potrebbe trasformare questa esperienza in un lavoro stabile. Per saperne di più contattare: PESARO tel.: 0721.372853 – 372854 [email protected] FANO tel.: 0721.818488 [email protected] URBINO tel.: 0722.373183 [email protected] 39 Dopo il diploma 40 Formazione e lavoro A PORTATA DI MOUSE Che faremmo oggi senza internet? Della rete ormai non si può fare a meno. Sfruttatela al meglio, quindi, anche per accedere alle informazioni e ai servizi offerti dalla vostra Provincia e dal suo Servizio formazione e lavoro O ggi per i ragazzi della provincia di Pesaro e Urbino c’è una possibilità in più per entrare in contatto diretto on-line con aziende e imprese che offrono lavoro: il portale del Servizio formazione professionale e politiche per l’occupazione, www.provincialavoro.it. Finanziato dalla Commissione europea e realizzato nell’ambito del progetto Sisifo, consente di verificare le posizioni inserite nei database dei Centri per l’impiego, fissare appuntamenti con enti pubblici e aziende e informarsi su bandi di concorso, borse di studio, corsi di formazione finanziati dal Fondo sociale europeo. È sufficiente iscriversi nella home page del portale che oggi conta più di 15mila utenti. Negli ultimi anni oltre 4mila ragazzi si sono iscritti on-line ai corsi di formazione finanziati e più di 600 hanno fissato appuntamenti con i Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione, attraverso il portale. Ad agevolare l’utilizzo di tali servizi, un help desk gestito da un operatore che fornisce in tempo reale tutte le informazioni richieste. Una volta iscritti al portale si verrà aggiornati periodicamente tramite newsletter e sms. Due importanti novità: la sezione dedicata all’istruzione universitaria, che permette di reperire informazioni sui corsi, in particolare su quelli a numero chiuso; e l’imminente collegamento del portale alla Rete nazionale della Borsa continua nazionale del lavoro. COSA OFFRE IL PORTALE PROVINCIALAVORO.IT CUP Lavoro Collegandovi al link “CUP: Prenota una consulenza presso un Job Center” potrete prenotare un servizio dei centri per l’impiego. Newsletter Attraverso la registrazione nell’area “candidati” o “azienda” e dando il vostro consenso potrete accedere TUTTO IN UN CLICK al servizio di newsletter del portale, scegliendo se ricevere quella dedicata al lavoro, quella relativa alla formazione oppure entrambe. Help Desk Per mettervi in contatto con un operatore dei Centri per l’impiego consultate l’help desk (a sinistra in home page): cliccando su “contatta l’operatore” potrete entrare in chat con lui. Rassegna Stampa Consultando questa sezione potrete conoscere tutte le ultime notizie sul mondo del lavoro. Bacheca offerte di lavoro Registrandovi nell’area “candidati” potrete accedere alla bacheca delle offerte per conoscere tutte le opportunità di lavoro nella provincia. Iscriversi a un corso di formazione Registrandovi nell’area “candidati” potrete eseguire l’iscrizione al corso prescelto. A VOLTE BASTA UNO SQUILLO Chi ad internet preferisce il telefono può comporre il numero verde 840.000.676 con il costo di un solo scatto alla risposta. Rappresenta un vero e proprio “Sportello telefonico” attraverso cui ottenere le medesime informazioni reperibili sul sito per quanto riguarda: orientamento alle scelte e ricerca attiva di lavoro; servizi per il lavoro; informazioni sul lavoro autonomo; corsi di formazione, offerte di lavoro, normative e contratti di lavoro, e molto altro ancora. Il call center in materia di lavoro e formazione è attivo dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 17.30. Se il portale Provincia Lavoro ha un taglio operativo e di servizio, www.formazionelavoro.provincia.ps.it è invece il sito istituzionale del Servizio formazione e lavoro che illustra l’attività dell’ente. Qui potrete trovare informazioni sui progetti, sulle azioni finanziate dal Fondo sociale europeo, sui risultati ottenuti, sulla “rete” dei Centri per l’impiego e dei Punti Informalavoro, oltre a una sezione dedicata alle news. Il sito consente inoltre di scaricare bandi e modulistica. Formazione I SPEAK ENGLISH, and you? Mai come oggi conoscere altre lingue è importante per ottenere un buon lavoro, ma anche per aprirci alle altre culture Q uante volte, scorrendo annunci di lavoro, avete letto: “richiesta ottima conoscenza della lingua inglese, gradita conoscenza di una seconda lingua straniera”? Chi può rispondere affermativamente a questa frequente domanda (senza mentire, ovviamente, perché bugie di questo tipo hanno le gambe corte) ha un buon passaporto per entrare nel mondo del lavoro. La conoscenza delle lingue straniere, ormai necessaria in qualsiasi ambito lavorativo, si rende indispensabile, ad esempio, nei settori della vendita, delle pubbliche relazioni, del marketing e in quelli bancari, turistici ed editoriali. Inoltre è essenziale per chi frequenta facoltà scientifiche ed economiche. Oggi, addirittura, saper parlare un’altra lingua diventa più importante della stessa esperienza lavorativa che un curriculum può vantare o di un master. Alla domanda “Nel processo di selezione qual è l’ulteriore elemento positivo che gioca a favore del candidato neolaureato?”, rivolta ad un campione di direttori del personale di aziende, oltre il 35% degli intervistati ha richiesto la perfetta conoscenza di una lingua straniera e ritiene sempre più importante anche la padronanza di una seconda lingua (Gidp, Indagine nazionale sui neolaureati, 2007). Dopo la riforma dell’ordinamento universitario (3+2), poi, è prevista per tutti i corsi di laurea di primo livello la verifica della conoscenza di una lingua straniera. Gli allievi possono vedersi riconosciuti crediti formativi per le competenze già acquisite e le certificazioni linguistiche come esami di lingua. Ci sono comunque mille altri motivi per cui vale la pena saper parlare una o più lingue straniere: il loro apprendimento, infatti, migliora l’abilità cognitiva e contribuisce ad un utilizzo più consapevole anche della propria lingua; senza contare quanto una loro conoscenza approfondita favorisca l’apertura verso altre culture e mentalità. I CORSI DELLA PROVINCIA I Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione della Provincia di Pesaro e Urbino e il Punto Informativo di Novafeltria, a seconda dei livelli di studio e approfondimento dei singoli studenti, offrono la possibilità di frequentare corsi di lingua inglese che permettono successivamente l’accesso alla certificazione internazionale delle competenze linguistiche, sulla base dei criteri del Cefr (Common european framework of reference for languages: Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue). Esistono tre ampie fasce di competenza, ripartite a loro volta in un totale di sei livelli. Si parte da un livello di comprensione di base di espressioni di uso quotidiano, fino ad un livello di comprensione elevato, da utilizzare in situazioni più complesse. I livelli di apprendimento sono i seguenti: A – Basic user (A1 Breakthrough – A2 Waystage) B – Independent user (B1 Threshold – B2 Vantage) C – Proficient user (C1 Effective Operational Proficiency – C2 Mastery) 41 Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato Formazione e Lavoro Per illatuo tua lavoro formazione Prova in Provincia! corsi lunghi, brevi, brevissimi orientamento al lavoro e incontro domanda offerta orientamento allo studio formazione e al lavoro permanente sostegno formazione in azienda alla creazione d’impresa CamiloRocca.it :Xd`cfIfZZX%`k 3 Centri per l’impiego, l’orientamento, la formazione a Pesaro, Fano, Urbino 7 Punti InformaLavoro a Cagli, Fossombrone, Macerata Feltria, Montelabbate, Pergola, Novafeltria, Urbania E DELLA PREVIDENZA SO C I A L E Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione www.provincialavoro.it www.formazionelavoro.provincia.pu.it www.formazionelavoro.provincia.ps.it da lun. a ven. 9.30 -17.30 (uno scatto alla risposta) 43 Le opportunità Dopo il diploma 44 Un lavoro MADE IN EUROPE Lasciare il proprio paese e cercare lavoro all’estero può sembrare una scelta da coraggiosi. Certo, restare a casa è più facile; ma un’esperienza di lavoro oltre confine può dare davvero tanto. E chi torna trova spesso qualche porta aperta in più A ndare a lavorare all’estero non vuol dire soltanto fare un’esperienza di vita irripetibile che vi aiuterà a perfezionare la conoscenza delle lingue straniere, ma potrebbe anche diventare un vero e proprio trampolino di lancio per la vostra carriera. Ci sono moltissime testimonianze di ragazzi che, partiti con l’idea di fare un lavoretto che consentisse loro di mantenersi quel tanto che fosse bastato a imparare la lingua, si sono ritrovati ad accumulare piccoli capitali da investire poi per un master o una scuola di specializzazione, o che addirittura hanno avuto la possibilità di svolgere nel paese d’arrivo lavori molto gratificanti e ben retribuiti, sorprendentemente in linea con le loro aspirazioni e gli studi svolti. Ad esempio Cristina, arrivata a Londra due anni fa con una laurea in Architettura, dopo aver messo a disposizione talento e competenze presso piccoli studi di privati, di recente è approdata in uno degli studi internazionali più prestigiosi e oggi lavora per progetti che la portano a viaggiare in ogni parte del mondo. Eleonora, invece, appassionata di spagnolo trasferitasi a Madrid per perfezionare l’apprendimento della lingua, con la sua laurea in Lettere è riuscita, in poco tempo, a piazzarsi in una delle migliori scuole d’italiano della città dove insegna, con un’ottima retribuzione, lingua e letteratura italiana agli spagnoli. Esperienze come queste sono rese possibili grazie ai programmi di mobilità che l’Europa offre ai suoi cittadini e grazie a strutture come l’Eures, che lavorano per agevolare la libera circolazione dei lavoratori. LA RETE EURES Istituita nel 1993, Eures è una rete di servizi pubblici all’impiego che, coordinati dalla Commissione europea, promuove e sostiene la mobilità geografica ed occupazionale dei cittadini che desiderano lavorare in un paese europeo. Si avvale di oltre 700 consulenti distribuiti sull’intero territorio: i 27 Stati membri dell’Unione più Norvegia, Islanda e Lichtenstein – definiti nell’insieme Spazio economico europeo – a cui si aggiunge la Svizzera, grazie ad accordi bilaterali. Il suo sito rappresenta per tutti i navigatori un vero e proprio motore di ricerca che consente di inviare il proprio curriculum ed essere costantemente Opportunità 45 aggiornati sulle offerte di lavoro in tutto il continente. Come si legge dal sito, “La rete Eures ha lo scopo di fornire servizi ai lavoratori e ai datori di lavoro nonché a tutti i cittadini che desiderano avvalersi del principio della libera circolazione delle persone. I servizi prestati sono di tre tipi: informazione, consulenza e assunzione/collocamento (incontro domanda/offerta). Eures si rivolge ai cittadini comunitari maggiorenni ed offre un servizio di: • consulenza gratuita sulle condizioni di vita e lavoro (legislazione, cultura, costo della vita, informazioni sul mercato del lavoro); • orientamento (definizione del progetto professionale, motivazioni e caratteristiche personali, tecnica di ricerca attiva nel lavoro); • informazioni sull’espatrio; • incrocio domanda-offerta di lavoro e sessioni di reclutamento. Le offerte di lavoro a vocazione comunitaria normalmente richiedono un certo grado di qualificazione, la conoscenza non scolastica della lingua del paese in cui è presente l’offerta, un’esperienza professionale in merito. Navigando sul portale della Commissione europea (www.europa.eu.int/eures) è possibile inserire il proprio curriculum vitae on-line con i dettagli del lavoro che state cercando. Potete consultare tutte le offerte a vocazione comunitaria nei diversi paesi specificando più parametri: il profilo professionale, il paese d’interesse, la tipologia contrattuale, parole-chiave. A questo punto, se siete interessati a qualche offerta, potete inoltrare direttamente la vostra candidatura oppure ricevere in tempo reale (via e-mail) le offerte di lavoro aderenti al vostro profilo ogni qual volta queste vengono inserite. rilevante di progetti nell’ambito della formazione di animatori, operatori e youth leaders e in quello degli scambi giovanili internazionali all’estero, riguardanti settori diversi come l’ambiente, le politiche giovanili, la partecipazione giovanile, l’arte, la cultura, la musica, la fotografia, la realizzazione di cortometraggi ecc. SERVIZI E OPPORTUNITÀ DALLA PROVINCIA PER LA MOBILITÀ GIOVANILE EUROPEA L’Europa è più vicina anche grazie alla Provincia di Pesaro Urbino. Il Servizio mobilità giovanile europea, infatti, promuove e realizza progetti di scambi internazionali, volontariato europeo, corsi di lingua e tirocini professionali all’estero a favore dei giovani della provincia. Attivo dal febbraio 2002, è dotato di un sito web (www.go.provincia.pu.it) che permette di avere informazioni aggiornate sulle attività e le iniziative promosse dal Servizio, e di una newsletter a cadenza mensile, che permette agli utenti registrati di essere informati sulle principali attività dell’Ue in campo giovanile, sulle iniziative dell’Ufficio politiche giovanili e comunitarie e di quelle specifiche del Servizio mobilità. Recentemente ha avviato un numero L’ufficio Mobilità Giovanile Europea Eurodesk è a Pesaro, in via Mazzolari 10, (traversa di via Rossini) e dipende dal Servizio 2.4 della Provincia di Pesaro e Urbino. Tel.: 0721.359525 Fax: 0721.359526 E-mail: [email protected] Orari di apertura al pubblico: dal martedì al giovedì dalle ore 10:00 alle 13:30. Giovedì aperto anche di pomeriggio dalle ore 15:00 alle 18:00. Ogni mercoledì il Servizio Eurodesk è fornito anche presso l’Informagiovani di Urbino, tel. 0722.350354. Volontariato europeo e scambi giovanili internazionali Tra le opportunità offerte dal Servizio mobilità giovanile europea figurano anche il Servizio volontario europeo e gli scambi giovanili internazionali. Il Volontariato europeo consente a giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni di svolgere, individualmente o in gruppo, un’attività di volontariato all’estero per un periodo di tempo limitato che va da 2 settimane a 12 mesi. Attraverso questa esperienza si ha così l’opportunità di esprimere solidarietà verso gli altri e di acquisire nuove competenze utili alla loro formazione. Non sono previsti compensi per la partecipazione, ma il volontario riceve vitto, alloggio e una piccola indennità dall’organizzazione di accoglienza. Gli scambi giovanili internazionali offrono a gruppi di ragazzi provenienti da paesi diversi e di età compresa tra 13 e 25 anni l’opportunità di incontrarsi, conoscere le rispettive culture e partecipare ad attività su temi di interesse comune. Tali scambi mirano ad introdurre il concetto di “Europa” nei giovani partecipanti coinvolti e a promuovere un atteggiamento più consapevole e positivo verso altre culture. Consultate il sito web www.go.provincia.pu.it. L’EURES ON-LINE Paesi europei aderenti: sito Eures www.europa.eu.int/eures Ministero del Lavoro: sito Eures coordinamento nazionale www.welfare.gov.it/eures Regione Marche: sito Eures www.lavoro.gov.it/Lavoro/eures/personale/ Eures+marche Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Pesaro: tel. 0721.372844-372853 [email protected] Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Fano: tel. 0721.818489-818487 [email protected] Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Urbino: tel. 0722.373186 [email protected] 46 Dopo il diploma I TIROCINI DI LEONARDO Se avete i giusti requisiti, invece di partire al buio, potete sfruttare un’altra importante risorsa per lavorare all’estero: il programma settoriale Leonardo da Vinci, realizzato dall’Unione europea e coordinato in Italia dal ministero del Lavoro e dal ministero dell’Istruzione, università e ricerca. Il programma ha lo scopo di migliorare le competenze professionali di chi ne usufruisce, favorendone l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso stage e tirocini. L’esperienza formativa e lavorativa può essere svolta in uno dei 27 paesi membri dell’Ue, ma anche in Islanda, Lichtenstein e Norvegia (Stati dello Spazio economico europeo) e in Turchia. Per partecipare è necessario rivolgersi agli organismi che attuano progetti di mobilità internazionale approvati dal programma ed è indispensabile essere residenti in Italia. La borsa Leonardo da Vinci finanzia direttamente i costi del viaggio, dell’assicurazione e del soggiorno. Vi si accede gratuitamente. Per quanto riguarda i giovani, Leonardo prevede progetti di tirocinio e stage diversi a seconda delle condizioni: - se siete in formazione o istruzione professionale iniziale (apprendista, alunno in formazione professionale o tirocinante eccetto quello in istruzione superiore) potrete fare domanda per frequentare un tirocinio da svolgere in imprese o in istituti di formazione professionale (i corsi formativi sono sempre accompagnati da ore di esperienza lavorative in azienda). La durata di questi tirocini può variare dalle 2 alle 39 settimane. - se siete giovani lavoratori, neolaureati o vi state inserendo nel mercato del lavoro avrete la possibilità di fare tirocinio in un’impresa o in un istituto come nel caso precedente, ma la durata può andare dalle 2 alle 26 settimane. Ogni anno l’Ufficio politiche giovanili e comunitarie della Provincia di Pesaro e Urbino, in collaborazione con partners locali ed europei, presenta un progetto Leonardo per assegnare un numero variabile di borse di tirocinio professionale all’estero. Se il progetto è approvato, viene pubblicato un bando dove sono specificati i requisiti necessari per poter partecipare, i criteri di preferenza, i settori professionali offerti, il numero di posti disponibili e i paesi in cui sono stati previsti i tirocini. Il bando è promosso attraverso i principali quotidiani locali ed è reperibile sul sito www.go.provincia.pu.it, presso i servizi per l’impiego, gli Informagiovani ed altre strutture. I candidati devono spedire, entro i termini indicati, la domanda di partecipazione e il curriculum vitae. Se il numero di chi si propone è superiore ai posti disponibili viene effettuata una selezione nel rispetto dei criteri stabiliti nel bando. I beneficiari della borsa di tirocinio devono obbligatoriamente partecipare alle giornate di formazione precedenti la partenza e a quella di valutazione finale, quali parte integrante del progetto. LA PREVIDENZA SOCIALE Di sicuro avete già sufficientemente maturato la consapevolezza che vantare un’esperienza all’estero può fare la differenza in una selezione tra un candidato e l’altro e può rappresentare un’utile occasione per dimostrare le proprie doti: dinamismo, intraprendenza, autonomia, capacità e spirito di adattamento, flessibilità, curiosità. Ma una domanda che non dovete trascurare di porvi è: che tipo di trattamento previdenziale mi spetterà? Se un giorno mi ammalo, il mio datore di lavoro potrà impunemente licenziarmi? Per fortuna no, in tutti i paesi dell’Unione europea vigono norme di previdenza sociale e i lavoratori stranieri sono sottoposti ad esse al pari dei cittadini del paese ospitante. Importante è sapere che i contributi accumulati durante un periodo all’estero non vanno persi, poichè tutti i paesi dell’Ue tengono conto dei periodi trascorsi negli altri Stati membri nel calcolo delle prestazioni. Opportunità Un futuro in DIVISA Per chi si vede in uniforme e non teme disciplina e rigore: ecco come si diventa ufficiali A nche le Forze armate offrono possibilità formative e lavorative per i giovani diplomati, attraverso l’ingresso in una scuola sottufficiali o in un’accademia militare. In particolare le accademie sono istituti militari di studi superiori a carattere universitario. Al loro interno si possono seguire corsi finalizzati, ad esempio, al conseguimento di lauree in Giurisprudenza, Ingegneria, Medicina e Veterinaria, a seconda dell’accademia in cui provate ad entrare. Oltre alle classiche materie di studio ve ne sono alcune più specifiche e molto tempo è dedicato anche alle attività fisiche. Attenzione però, essere affascinati dalla divisa non è sufficiente; determinazione e propensione alla disciplina sono indispensabili, insieme a precise doti fisiche. Per questo se sognate di essere come Tom Cruise in Top Gun valutate prima bene gli ostacoli che incontrerete. Tutti i particolari relativi alle modalità di ammissione ai diversi Corpi sono pubblicati di volta in volta dai ministeri competenti che fissano i requisiti necessari e le modalità di svolgimento dei concorsi. Per avere informazioni precise è comunque possibile rivolgersi direttamente alle sedi dei vari Corpi, ai Distretti militari provinciali e alle locali Stazioni dei Carabinieri. LE ACCADEMIE Polizia di Stato. Oltre all’area operativa (il poliziotto “classico”, come lo conosciamo tutti), esiste quella tecnica o scientifica (per gli appassionati di laboratori), e una per gruppi sportivi e banda musicale. www.poliziadistato.it Polizia penitenziaria. Chi fa parte di questo corpo deve garantire ordine e sicurezza all’interno degli istituti di prevenzione e pena e partecipa alle attività di trattamento rieducativo dei detenuti. www.polizia-penitenziaria.it Il corpo dei Vigili del fuoco. Ha tra i suoi compiti quello di intervenire in occasione di incendi, frane, alluvioni o altra pubblica calamità e contro i rischi derivanti dall’impiego dell’energia nucleare e dall’uso di sostanze batteriologiche, chimiche e radiologiche. www.vigilfuoco.it Il Corpo forestale dello Stato. Si dedica, tra le altre attività, alle operazioni di antincendio boschivo, sicurezza in montagna, protezione civile, polizia ambientale e forestale. www.corpoforestale.it Accademia dell’Aeronautica – Per diventare ufficiali è necessario superare un concorso (bandito annualmente tra la fine di dicembre e gli inizi di gennaio) e, successivamente, iscriversi ai corsi di: Scienze Militari, Ruolo delle Armi, Ingegneria, Ruolo di Commissariato. L’età massima per entrare è di 22 anni. www.aeronautica.difesa.it Accademia militare dell’Esercito – Si frequenta per diventare ufficiali dei Carabinieri, membri del Corpo automobilistico, del Corpo di commissariato, del Corpo di amministrazione (gli esami da sostenere variano a seconda dell’indirizzo scelto). www.esercito.difesa.it Accademia navale – È possibile conseguire titolo di laurea in tutte le facoltà previste dalla Forza armata. I corsi hanno la durata minima di 4 anni, esclusa la specializzazione. L’età massima per entrare è di 22 anni. www.marina.difesa.it Accademia della Guardia di finanza – Per diventare ufficiali della Guardia di finanza è necessario superare un concorso (bandito annualmente tra la fine di gennaio e gli inizi di febbraio) e, successivamente, iscriversi al corso di studi ad indirizzo unico della durata di 5 anni. A conclusione del percorso di studi è obbligatoria la permanenza di dieci anni nel Corpo. www.gdf.it 47 48 Dopo il diploma Una scelta che premia: IL SERVIZIO CIVILE Un anno della propria vita da dedicare a favore di un impegno solidaristico. Ecco le opportunità educative e formative che attendono chi sceglie il servizio civile D a sempre attivo nel volontariato, Marco ha scelto di proseguire il suo impegno con il servizio civile. Ha quindi accettato di lavorare per un anno per una rete di cooperative sociali con adolescenti dai 14 ai 18 anni, in un centro di educazione della sua città. Qui si è occupato di didattica del lavoro, assistenza socio-educativa, orientamento e attività di laboratorio per aiutare i ragazzi a trovare la propria strada. L’esperienza, ci ha raccontato, è stata molto forte dal punto di vista umano ed emotivo, ma anche produttiva sul piano professionale perché, in seguito ad essa, gli è stato offerto di continuare a collaborare come educatore retribuito. Una bella opportunità quindi, coerente anche con i suoi studi universitari di pedagogia. Il servizio civile, che si svolge su base esclusivamente volontaria, è un’occasione per i giovani tra i 18 e i 28 anni che hanno così l’opportunità di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico, ricevendo un compenso di 433,80 euro netti mensili per un orario part-time. L’esperienza si svolge nell’arco di dodici mesi e per potersi candidare occorre presentare la domanda di partecipazione prevista dal bando. I vincitori - che al momento della domanda avranno indicato le preferenze per le strutture in cui svolgere il servizio - potranno operare all’interno di enti, organizzazioni non governative e associazioni no-profit, nei settori dell’assistenza, della protezione civile, della tutela ambientale, della preservazione del patrimonio artistico e culturale, dell’educazione e promozione del senso civico. Il servizio civile volontario rappresenta, dunque, un’importante occasione di crescita personale, di educazione alla cittadinanza attiva; un’opportunità per aggiungere un’esperienza qualificante al proprio curriculum, senza contare che garantisce una seppur minima autonomia economica. CARTA ETICA: DIRITTI E DOVERI DEL VOLONTARIO Principio fondamentale che compare sulla Carta di impegno etico del servizio, è “imparare facendo”. Questo metodo presuppone la disponibilità a lavorare “a fianco di persone più esperte, in grado di trasmettere il loro saper fare ai giovani, lavorandoci insieme, facendoli crescere in esperienza e capacità, valorizzando al massimo le risorse personali di ognuno”. L’Ufficio nazionale per il servizio civile e gli enti che Per approfondire visita il sito: www.serviziocivile.it Opportunità partecipano si impegnano a far sì che la richiesta “avvenga in modo non equivoco, dichiarando cosa al giovane si propone di fare e cosa il giovane potrà apprendere durante l’anno di servizio civile presso l’ente, in modo da metterlo nelle migliori condizioni per valutare l’opportunità della scelta”. Come volontari avete il diritto di essere pienamente coinvolti nelle diverse fasi del progetto, dalla verifica critica degli interventi a quella delle azioni, e di essere impegnati per la realizzazione dei fini del progetto e non per esclusivo beneficio dell’ente. Anche a voi, però, spettano dei doveri: vi impegnate ad apprendere, a farvi carico delle finalità del progetto, partecipando responsabilmente alle attività indicate, “esprimendo nel rapporto con gli altri il meglio delle proprie energie, delle proprie capacità, della propria intelligenza, disponibilità e sensibilità”, valorizzando le 49 doti personali, le competenze e le conoscenze acquisite, nella piena condivisione delle medesime regole per il raggiungimento di obiettivi comuni. Ricordate che… • Si può prestare servizio civile nazionale solo presso gli enti accreditati che abbiano presentato progetti approvati dall’Unsc (Ufficio nazionale per il servizio civile) • L’impegno orario può variare a seconda dei progetti: può essere rigido (dalle 30 alle 36 ore settimanali), oppure flessibile (con un monte ore annuo non inferiore alle 1400 ore complessive di servizio effettivamente prestato, in cui si assicurano un minimo di 12 ore su 5 o 6 giorni alla settimana) • Per alcuni progetti le singole università e facoltà possono riconoscere crediti formativi • L’attività svolta non determina l’instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta sospensione o cancellazione dalle liste di collocamento o di mobilità • L’anno di servizio civile è riconosciuto valido per l’inquadramento economico e la determinazione dell’anzianità lavorativa ai fini del trattamento previdenziale del settore pubblico e privato. IL SERVIZIO CIVILE ALL’ESTERO La legge n. 64 del 2001 che ha istituito il servizio civile nazionale prevede che i giovani volontari possano prestare la propria attività anche presso enti e amministrazioni operanti all’estero, nell’ambito di iniziative assunte dall’Unione europea, nonché in strutture per interventi di pacificazione e cooperazione fra i popoli, istituite dalla stessa Ue o da organismi internazionali operanti con le medesime finalità ai quali l’Italia partecipa. Il trattamento economico dei volontari impiegati all’estero è leggermente diverso. Il compenso base mensile di 433,80 euro è infatti integrato con una indennità pari a 15,00 euro al giorno. È previsto, inoltre, un contributo per le spese di alloggio e mantenimento all’estero pari a 20,00 euro al giorno, ove queste non siano sostenute e anticipate dagli enti titolari dei rispettivi progetti. Le aree di intervento di chi sceglie di varcare i confini nazionali con il servizio civile riguardano varie attività. In particolare, nell’Europa occidentale e dell’Est i volontari vengono impegnati in iniziative di promozione culturale; mentre in Asia, Africa e in America Centrale e del Sud in attività di cooperazione allo sviluppo e di assistenza. Altre modalità di intervento sono quelle di ricostruzione post-conflitto, con unità dislocate in Africa, e quelle legate all’ambiente, con volontari impegnati in America del Sud. Lo svolgimento del servizio civile all’estero, oltre che un’occasione di crescita personale e professionale per i giovani volontari, rappresenta, quindi, uno strumento particolarmente efficace per diffondere la cultura della solidarietà e della pace tra i popoli. Tra i siti che si occupano di servizio civile all’estero segnaliamo: www.antennedipace.org. Per informazioni sul servizio civile nella Provincia di Pesaro e Urbino contattare: Ufficio servizio civile, Viale Gramsci, 4 – 61100 Pesaro E-mail: [email protected] Tel. 0721.359308 Fax 0721.359762 Sito web: www.serviziocivile.provincia.pu.it 50 Dopo il diploma Obiettivo orientamento: IL PROTOCOLLO D’INTESA Condividere obiettivi e linguaggi, utilizzare strumenti e metodi innovativi di orientamento, programmare attività formative e informative: queste le finalità del Protocollo d’intesa della Provincia di Pesaro e Urbino. Vediamo più da vicino di cosa si tratta D alle pagine che avete letto scorrendo questa pubblicazione avrete sicuramente ormai chiaro quanto importante sia un’efficace attività di orientamento, che ha come obiettivo quello di porre i giovani nella condizione di conoscere al meglio le proprie caratteristiche e quelle del mercato del lavoro per poter compiere scelte scolastiche, formative e professionali motivate e consapevoli. Nel passaggio da un ciclo di studi all’altro, infatti, un adeguato orientamento rappresenta un valido strumento per garantire ai ragazzi la massima capacità di valutare il collegamento tra il corso di studi che intendono intraprendere e lo sbocco o condizione professionale che ne deriva; nel passaggio dal mondo scolastico-educativo a quello del lavoro, esso mira a consentire un pronto, efficace e soddisfacente inserimento nel contesto professionale. Per rendere ancora più incisivo questo utile strumento di sostegno alle scelte dei ragazzi, il 15 settembre del 2005 le associazioni delle imprese e delle cooperative della provincia di Pesaro e Urbino, insieme alle organizzazioni sindacali del territorio e all’ateneo urbinate, hanno firmato un Protocollo d’Intesa per azioni di orientamento. Sulla base di una lungimirante logica di raccordo e integrazione tra tutti i soggetti coinvolti nei processi di orientamento - scuole, università, corsi di formazione professionale, Centri per l’impiego ecc. - tale protocollo ha la finalità di concordare, definire, organizzare e realizzare, in tutta la provincia, iniziative di orientamento rivolte agli studenti, ai referenti scolastici e agli operatori del settore. Nell’ambito di questo progetto un ruolo strategico è quello dei Ciof (Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione) che mettono a disposizione operatori e strutture per dare tutte le informazioni in merito alle funzioni e ai compiti che i diversi soggetti istituzionali aderenti sono tenuti ad erogare. Tra le iniziative programmate, poi, vanno segnalati gli “Incontri di orientamento al lavoro”, giunti quest’anno alla loro quarta edizione e rivolti agli alunni delle scuole medie inferiori e superiori della provincia di Pesaro e Urbino, cui hanno preso parte operatori delle organizzazioni sindacali, delle associazioni di imprese, dei Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Pesaro, Fano e Urbino. Le tematiche affrontate nel corso di questi seminari sono state le più varie: da quelle riguardanti il mercato del lavoro, la condizione del lavoratore e l’attività imprenditoriale, a quelle relative ai servizi per l’impiego, l’offerta formativa e quella universitaria. Nelle pagine successive troverete specificate le attività svolte dalle singole istituzioni aderenti al Protocollo, con numeri di telefono e indirizzi utili per contattarle. I SOGGETTI ADERENTI AL PROTOCOLLO DI INTESA • Servizio formazione professionale e politiche per l’occupazione della Provincia di Pesaro e Urbino • Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Pesaro • Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Fano • Centro per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Urbino • Servizio pubblica istruzione – Provincia di Pesaro e Urbino • Ufficio scolastico provinciale - Pesaro • Ali claai - Fano • Api - Pesaro • Confindustria - Pesaro • Cescot - Confesercenti - Pesaro • Cgil - Pesaro • Cisl - Pesaro • Uil - Pesaro • Cna - Pesaro • Confartigianato - Pesaro • Confcooperative - Pesaro • Formaconf - Confcommercio - Pesaro • Legacoop - Pesaro • Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” 51 Numeri e parole 52 Dopo il diploma Tutti i numeri DELL’ORIENTAMENTO Vi abbiamo illustrato le finalità del Protocollo d’intesa per azioni di orientamento firmato dalle associazioni delle imprese e delle cooperative, dalle organizzazioni sindacali della Provincia di Pesaro e Urbino e dall’ateneo di Urbino. Nelle pagine che seguono trovate indirizzi e recapiti di chi ha aderito e può aiutarvi a intraprendere il vostro percorso IMPRESE INDUSTRIALI ADERENTI AL PROTOCOLLO CONFINDUSTRIA Dati anagrafici Sede provinciale in Via Cattaneo, 34 – Pesaro Tel.: 0721 383204 Fax: 0721 383254 Sito internet: www.confindustria.pu.it Referente di orientamento Paola Marchetti. Si occupa dei rapporti con scuole e università. E-mail: [email protected] Apertura al pubblico dell’ufficio Il lunedì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.15. Ambiti di azione Formazione, lavoro, consulenza, informazione, orientamento. Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: organizza testimonianze in aula e visite in azienda; stage orientativi; alternanza scuola/lavoro. Per le università: organizza testimonianze in aula e visite in azienda; stage orientativi. A.P.I. - ASSOCIAZIONE PICCOLE E MEDIE INDUSTRIE Dati anagrafici Sede provinciale in Via degli Abeti, 152 – Pesaro Tel.: 0721 402085-6 Fax: 0721 401730 Sito internet: www.api.ps.it Referente di orientamento Diletta Barbero. È impiegata presso l’ufficio formazione. Reperibile dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00. E-mail: [email protected] Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Ambiti di azione Formazione, lavoro, consulenza, informazione, orientamento. Servizi di orientamento Nelle scuole medie superiori: organizza interventi relativi alla creazione d’impresa, ai fabbisogni in ambito provinciale e all’organizzazione d’impresa. IMPRESE ARTIGIANE ADERENTI AL PROTOCOLLO CONFARTIGIANATO Dati anagrafici dell’ente Sede provinciale in St. Adriatica 35 – Pesaro Tel.: 0721 437245 Fax: 0721 401245 Sito internet: www.confartps.it Referenti di orientamento Valeria Beccatti. È reperibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. E-mail: [email protected] Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00. Ambiti di azione Formazione, lavoro, consulenza, informazione, orientamento. Rubrica Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: offre un servizio di incontri nelle scuole, stage in azienda, testimonianze di imprenditori ex studenti. Per i giovani diplomati e laureati: offre un servizio di sostegno per tesi di laurea, stage in azienda, Astranet corsi di formazione e aggiornamento. Per le donne: offre un servizio di informazioni gratuite per la creazione di impresa, ConfartFidi: crediti agevolati per le imprese artigiane. Per gli stranieri: offre un servizio di informazioni. Per i soggetti interessati ad avviare un’impresa: offre tutte le informazioni per l’avvio di una impresa artigiana. CNA – ASSOCIAZIONE PROVINCIALE ARTIGIANI Dati anagrafici Sede provinciale in Via Mameli, 92 – Pesaro Tel.: 0721 4260 Fax: 0721 25410 53 Altre sedi: Via Umberto I - Fossombrone Tel: 0721 740084 Sito internet: www.cnapesaro.it Email: [email protected] Referenti di orientamento Luigino Colombaretti e Grazia De Carolis. Coordinano l’ufficio territoriale. Reperibili dal lunedì al giovedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.45. Altri referenti per l’orientamento: Alessandra Benvenuti. Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 12.30; lunedì, martedì e giovedì e dalle 14.30 alle 18.45. Ambiti di azione Formazione, consulenza, informazione, orientamento. Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: svolge iniziative di promozione dell’imprenditorialità femminile e delle pari opportunità. Per le università: svolge servizi di orientamento per la 54 Dopo il diploma creazione di impresa e progetti Cna. Per le donne: è attiva nella promozione dell’impresa femminile. Più in generale: offre consulenza per la creazione d’impresa e l’accesso al credito, presenta i servizi Cna. ALI CLAAI Dati anagrafici Sede provinciale in Via Tomassoni, 17 B bis – Fano Tel.: 0721 825844 Fax: 0721 801491 Sito internet: www.aliclaai.it E-mail: [email protected] Referenti di orientamento Stefano Tonucci. Reperibile nelle ore di apertura dell’ufficio. Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00. Ambiti di azione Formazione, consulenza, informazione, orientamento. Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: svolge iniziative di promozione dell’imprenditorialità. Per le donne: è attiva nella promozione dell’impresa femminile. Più in generale: offre consulenza per la creazione d’impresa e l’accesso al credito. IMPRESE COMMERCIALI - TURISMO - SERVIZI ADERENTI AL PROTOCOLLO FORMACONF – Consorzio per la formazione e il lavoro – Ente di formazione di Confcommercio Dati anagrafici Sede provinciale in Strada delle Marche, 58 – Pesaro Tel.: 0721 372179 – 371227 - 371195 Fax: 0721 698215 Sito internet: www.formaconf.it E-mail: [email protected] Referenti di orientamento Morena Mattioli. Riceve su appuntamento dal lunedì al venerdì. Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì Rubrica dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 16.00 Ambiti di azione Formazione, lavoro, consulenza, informazione, orientamento. Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: organizza incontri di orientamento con il progetto “Incontri di orientamento al lavoro, alla formazione, all’università”. Per le università: partecipa ogni anno al “Career day” dell’Università degli Studi di Urbino. Per i giovani diplomati e laureati: mette a disposizione uno sportello informativo sui corsi di formazione postdiploma e post-laurea; raccoglie i curricula vitae per eventuali inserimenti lavorativi. Più in generale: offre consulenza a donne, lavoratori, stranieri e a quanti siano interessati ad avviare un’impresa, tramite sportelli informativi sui corsi di formazione professionale obbligatori per aprire un’attività di lavoro autonomo, individuale o in società. CESCOT - Ente di formazione di Confesercenti Dati anagrafici Sede provinciale in Via Salvo D’Acquisto – Pesaro Tel.: 0721 21421 Fax: 0721 21404 Sito internet: www.cescotpesaro.com E-mail: [email protected] Referenti di orientamento Diletta Sassi. Riceve dal lunedì al giovedì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00. Altri referenti per l’orientamento: Francesca Rubereti – Ketty Duchi. Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00; dal lunedì al giovedì anche dalle 14.00 alle 18.00. Ambiti di azione Formazione, consulenza, orientamento. Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: offre un servizio di orientamento al lavoro. Per i giovani diplomati e laureati: offre un servizio di orientamento al lavoro. Per gli stranieri: offre un servizio di orientamento al lavoro. Per i disoccupati/inoccupati: orientamento al lavoro e consulenza formativa. Per i soggetti interessati ad avviare un’impresa: consulenza formativa e assistenza iniziale. IMPRESE COOPERATIVE ADERENTI AL PROTOCOLLO LEGACOOP Dati anagrafici Sede provinciale in Via Milazzo, 28 – Pesaro 55 Tel.: 0721 415328 Fax: 0721 456502 Sito internet: www.legacoopmarche.coop Referenti di orientamento Sara Mengucci. È reperibile il martedì e il mercoledì. E-mail: [email protected] Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 17.00. Ambiti di azione Formazione, consulenza, informazione. Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: organizza il laboratorio della cooperazione sulla costituzione di una cooperativa e la capacità di fare impresa. CONFCOOPERATIVE Dati anagrafici dell’ente Sede provinciale in Via Yuri Gagarin,169 – Pesaro Tel.: 0721 404256 Fax: 0721 404256 E-mail: [email protected] Referenti di orientamento Stefano Bertuccioli. È reperibile nei giorni: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 15,00 alle 18,00; martedì e giovedì dalle 9,00 alle 13,00; sabato dalle ore 9,00 alle ore 12,00. Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 13,00. Ambiti di azione Consulenza e informazione. ORGANISMI SINDACALI ADERENTI AL PROTOCOLLO CISL – SPORTELLO PER L’ORIENTAMENTO AL LAVORO Dati anagrafici Sede provinciale in Via Porta Rimini, 11 – Pesaro Tel.: 0721 380511 - 505 Fax: 0721 30212 Sito internet: www.cislpesarourbino.it Referenti di orientamento Antonella Marchionni. Riceve dal lunedì al venerdì mattina e il martedì pomeriggio. E-mail: [email protected] Altri referenti per l’orientamento: Claudio Bruscoli – segretario territoriale Cisl. Apertura al pubblico dell’ufficio Il martedì e il giovedì dalle 15.30 alle 18.30. Ambiti di azione Informazione, orientamento. 56 Dopo il diploma Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: partecipa al progetto “Incontri di orientamento al lavoro, formazione, università”. Per i giovani diplomati e laureati: offre un servizio di informazione su nuovi contratti, mercato del lavoro locale, occasioni formative, bandi pubblici, borse di studio e altro ancora. Per gli stranieri: offre un servizio di orientamento al lavoro, informazioni su normative specifiche, ricerca attiva. Per i disoccupati/inoccupati: servizio di informazione sulle normative di inserimento e reinserimento e sui corsi di formazione mirati. Più in generale: offre servizi informativi rivolti a donne, lavoratori e categorie protette. CGIL – SPORTELLO PER L’ORIENTAMENTO AL LAVORO Dati anagrafici Sede provinciale in Via Yuri Gagarin, 179 - Pesaro Tel.: 0721 420226 Fax: 0721 402150 E-mail: [email protected] Referente di orientamento Pierluigi Cervellieri. Riceve il lunedì e il venerdì pomeriggio. Altri referenti per l’orientamento: Loredana Longhin. Apertura al pubblico dell’ufficio Lunedì e venerdì pomeriggio. Ambiti di azione Formazione, lavoro, consulenza, informazione, orientamento. Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: offre un servizio Al Protocollo di intesa e all’orientamento in generale dà il suo contributo anche il Consiglio provinciale dei giovani eletti. È un organo istituito dalla Provincia di Pesaro e Urbino che ha la particolarità di essere composto da ragazzi e ragazze di età compresa tra i 18 ed i 30 anni. La scelta di istituire il Consiglio provinciale dei giovani eletti nasce dall’esigenza di consentire ai giovani di questa provincia di partecipare attivamente alla progettazione e realizzazione degli obiettivi strategici per il territorio, impegnandoli attivamente nella vita politico-amministrativa dell’ente. Per informazioni sulle attività del Consiglio potete contattare il presidente, Federico Scaramucci ([email protected]) o il responsabile area scuola, Marco Perugini ([email protected]). Tel. 0721 359307. di orientamento all’università, al mondo del lavoro, al lavoro all’estero, compilazione curriculum vitae. Per le università: orientamento alla scelta di corsi e master post – laurea, orientamento al lavoro, compilazione curriculum vitae. Per i giovani diplomati e laureati: orientamento al lavoro, consulenza sulle norme che regolamentano il rapporto di lavoro, consulenza sulle tipologie contrattuali, compilazione curriculum vitae. Per gli stranieri: offre orientamento al lavoro, consulenza sulle normativa italiana e straniera, consulenza sulle tipologie contrattuali, pratiche relative all’ingresso nel territorio italiano e permanenza: rinnovo permessi, carta di soggiorno, cittadinanza; ricongiungimenti familiari. Per i lavoratori, le donne, i disoccupati/inoccupati: offre orientamento al lavoro, consulenza tecnica su normativa e contratti, compilazione curriculum vitae. Per i soggetti interessati ad avviare un’impresa: offre orientamento rispetto alle associazioni datoriali. Per le categorie protette: consulenza e orientamento mirato. UIL Dati anagrafici Sede provinciale in Via Toschi Mosca, 7 - Pesaro Tel.: 0721 31678 Fax: 0721 34655 E-mail: [email protected] Referenti di orientamento Riccardo Morbidelli. È reperibile nei giorni: lunedì, venerdì dalle 10.00 alle 12.00. Apertura al pubblico dell’ufficio Dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.00. Ambiti di azione Formazione, lavoro, consulenza, informazione, orientamento. Servizi di orientamento Per le scuole medie superiori: offre un servizio di informazione ed orientamento agli studi universitari. Per i giovani diplomati e laureati: offre un servizio di informazione su contratti, mercato del lavoro. Per gli stranieri: offre un servizio di informazione su rapporti di lavoro, permessi di soggiorno, ricongiungimenti familiari, rapporti con uffici pubblici e amministrativi. Per i disoccupati/inoccupati: offre un servizio di informazione su contratti, mercato del lavoro. Per i soggetti interessati ad avviare un’impresa: offre un servizio di informazione su normativa e mercato del lavoro. Per le donne: persegue il pieno raggiungimento delle pari opportunità contrastando ogni sperequazione sui luoghi di lavoro e nella società. Internet 57 L’orientamento NAVIGA SUL WEB Internet può essere un’ottima fonte per cercare notizie sull’università, la formazione, il mondo del lavoro e altre informazioni utili. Ecco gli indirizzi per pescare in rete quelle giuste. N ell’era di internet è quasi impensabile prescindere dalla rete per cercare in modo rapido ed efficace tutte le informazioni che vi occorrono per fare le vostre scelte per il futuro. Una ricerca che, però, necessita di una certa attenzione perché anche la rete ha le sue insidie. Qui trovate un elenco di siti, istituzionali e non, utili al vostro scopo. Buona lettura e buona navigazione! www.bancalavoro.it elenca le offerte di lavoro e fornisce consigli utili sulla compilazione del curriculum e della lettera di presentazione www.cercalavoro.it è un ampio data base per inserire il proprio curriculum cercauniversita.cineca.it è un servizio che aggrega le ricerche possibili che riguardano l’università, dai corsi di laurea ai finanziamenti, dai docenti agli studenti universitari, dai bandi alle statistiche www.cliccalavoro.it permette di individuare l’opportunità professionale più adeguata in base alle proprie competenze ed esperienze di formazione www.concorsi.it mette a disposizione un motore di ricerca per individuare i concorsi pubblici in base alla regione e al settore di interesse europass.cedefop.europa.eu, sito da cui è possibile scaricare il curriculum europeo europa.eu.int/eures, il sito della rete Eures, contiene le offerte d’impiego aggiornate in tempo reale in 31 paesi europei e le informazioni necessarie per vivere e lavorare all’estero www.gioventuinazione.it è il sito del programma comunitario per l’educazione non formale e la mobilità giovanile internazionale www.handimpresa.it riceve i curricula di persone disabili e li inserisce in un’apposita banca dati www.ilsole24ore.com ha una sezione dedicata a chi cerca lavoro che può trovare offerte di impiego, di corsi o di master www.informagiovani-italia.com, informazioni utili su università, formazione e lavoro, volontariato e molto altro ancora www.jobadvisor.it propone un’ampia panoramica per il primo impiego con opportunità di stage 58 Dopo il diploma www.jobrapido.it è un motore di ricerca di offerte di lavoro LA VOSTRA “RETE” www.jobtel.it è un portale dell’orientamento al lavoro che contiene informazioni utili divise per categorie: “studenti”, “universitari”, “donne”, “disabili”, “lavoratori svantaggiati” www.provincialavoro.it: presenta i servizi dei Centri per l’impiego, l’orientamento e la formazione di Pesaro, Urbino e Fano www.lavoricreativi.com è un sito specializzato in lavori “da creativo”: dal copywriter al giornalista, dal grafico alle public relations, al web designer www.provincia.pu.it: portale istituzionale della Provincia di Pesaro e Urbino www.lavoro.gov.it/lavoro, il sito del ministero del Lavoro e della Previdenza sociale www.lavoro.gov.it/lavoro/europalavoro è la sezione dedicata al Fondo sociale europeo in Italia www.miur.it, www.pubblica.istruzione.it, i siti del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca www.gioventu.it, il sito del ministero della Gioventù www.serviziocivile.it, il sito con tutte le informazioni e i contatti sul Servizio civile nazionale www.sportellostage.it è un servizio pubblico gratuito che offre ai giovani dai 18 ai 32 anni la possibilità di svolgere stage presso aziende italiane ed estere www.stepstone.it ha una delle più vaste banche dati dove inserire curricula universo.miur.it, il sito ministeriale realizzato per orientare i ragazzi nella scelta del corso di studi universitari o all’accesso ai corsi di Alta formazione artistica e musicale (Afam) oppure a quelli di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) o, infine, all’inserimento nel mondo del lavoro. Qui trovate anche tutti gli indirizzi dei siti web delle università www.professioni.info è una raccolta di informazioni su diversi profili professionali www.formazionelavoro.provincia.ps.it: è il sito istituzionale del Servizio formazione e lavoro della Provincia. Vi trovate informazioni su progetti, azioni finanziate dal Fondo sociale europeo, “rete” dei Centri per l’impiego e dei Punti Informa lavoro, news. www.zonagiovane.pu.it: portale dei giovani della Provincia di Pesaro e Urbino www.laprovinciadelledonne.it: portale delle donne della Provincia di Pesaro e Urbino www.serviziocivile.provincia.pu.it: fornisce tutte le informazioni su normative, enti e progetti sul servizio civile nella provincia di Pesaro e Urbino www.go.provincia.pu.it: è il sito dell’Ufficio mobilità giovanile Europea della Provincia di Pesaro e Urbino (vedi pag.45) www.lavoro.marche.it: sito ufficiale del Servizio formazione professionale e problemi del lavoro della Regione Marche www.regione.marche.it: il portale istituzionale della Regione www.ps.camcom.it: sito della Camera di commercio dell’industria, artigianato e agricoltura di Pesaro e Urbino Glossario 59 Parole da RICORDARE N Ecco il nostro piccolo prontuario pensato per la “sopravvivenza” del neodiplomato, da tenere a portata di mano on sempre il linguaggio della burocrazia è chiaro e limpido. Ma a volte il gergo utilizzato da enti e istituzioni nasconde informazioni che tutti i neodiplomati dovrebbero conoscere, utili sia per chi sceglie di iscriversi all’università sia per chi si mette subito in cerca di un lavoro. Alcune delle definizioni che troverete in questa sezione le avete già incontrate nella pagine precedenti, altre vi suoneranno nuove. Scorrete con attenzione. ANNO ACCADEMICO: indica il periodo entro cui vengono svolti i corsi e si sostengono gli esami. Prende il via generalmente ad ottobre o all’inizio di novembre (anche se le lezioni di alcuni corsi iniziano già nel mese di settembre) e termina nell’autunno dell’anno successivo. ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA: associazioni tra imprenditori costituite con il fine di rappresentare e tutelare i rispettivi interessi e fornire servizi collettivi. AUTOIMPIEGO: la libera professione, la creazione di microimprese o altre forme di lavoro autonomo; in pratica tutto ciò che è alternativo al lavoro dipendente. BILANCIO DI COMPETENZE: è un documento, redatto da un orientatore, che mette a fuoco le conoscenze teoriche, pratiche, professionali e le caratteristiche personali – motivazioni, necessità, sogni, valori. Può essere utile per fare una scelta professionale e/o formativa consapevole. BORSE DI STUDIO: il Diritto allo studio prevede strumenti di supporto economico per gli studenti particolarmente meritevoli e/o in condizioni economiche disagiate. Ogni anno gli atenei, gli enti e le aziende regionali mettono a concorso – per reddito e per merito – borse di studio, posti alloggio, borse di lavoro part-time, contributi monetari per studenti in sede, fuorisede e pendolari. BUSINESS PLAN: in italiano “piano d’impresa”, consiste nella presentazione organica del progetto imprenditoriale. CAMERE DI COMMERCIO: enti economici che rappresentano e difendono gli interessi delle varie categorie economiche. Oltre a offrire consulenze svolgono funzioni amministrative come la tenuta del registro della ditta e il rilascio dei certificati. 60 Dopo il diploma CENTRI DI FORMAZIONE PROFESSIONALE: sono strutture dove si svolgono corsi di formazione professionale, al termine dei quali viene rilasciato un attestato di qualifica professionale, di qualificazione, di specializzazione o di aggiornamento. CLASSI DELLE LAUREE E DELLE LAUREE SPECIALISTICHE: le classi raggruppano corsi di studio dello stesso livello e ambito disciplinare; i corsi che vengono istituiti all’interno delle classi condividono gli stessi obiettivi formativi qualificanti e gran parte delle attività formative. CONTRATTI ATIPICI: sono i contratti para-subordinati con cui non si costituisce un rapporto di lavoro dipendente, bensì si instaura una collaborazione “autonoma”. Ne è un esempio l’apprendistato. CCNL: sono i Contratti collettivi nazionali di lavoro, stipulati tra sindacati e associazioni dei datori di lavoro. Fissano le condizioni economiche e organizzative in cui si svolge l’attività lavorativa di un determinato settore. CREDITO FORMATIVO UNIVERSITARIO: è un’unità di misura convenzionale dell’impegno complessivo di apprendimento di uno studente a tempo pieno; ad un credito corrispondono 25 ore di lavoro (studio individuale, attività formative, tirocini ecc.). Il credito formativo non sostituisce in alcun modo il voto. DEBITO FORMATIVO: indica la mancanza delle conoscenze e delle abilità di base previste per l’accesso a uno specifico corso di laurea. I regolamenti didattici di ogni corso ne stabiliscono le modalità di recupero e verifica. DISOCCUPATO: persona alla ricerca di un lavoro, avendo perduto una precedente occupazione. Un disoccupato si definisce di lunga durata se il suo stato di disoccupazione dura da almeno 12 mesi. ENTI PER LA TUTELA DEL DIRITTO ALLO STUDIO: sono strutture regionali che hanno come obiettivo la tutela del diritto allo studio. Inoltre, svolgono diverse attività rivolte agli studenti universitari, tra le quali, informazione, consulenza orientativa, erogazione delle borse regionali, gestione delle case dello studente e delle mense. EURODESK: è la struttura del programma comunitario Gioventù in azione dedicata all’informazione e all’orientamento sui programmi in favore della gioventù promossi dall’Unione europea e dal Consiglio d’Europa. Le attività di informazione e orientamento sul programma Gioventù in azione sono svolte in diretta collaborazione con l’Agenzia nazionale per i giovani. Eurodesk fornisce informazioni e orientamento sui programmi europei rivolti ai giovani nell’ambito della cultura, della formazione, della mobilità, dei diritti e del volontariato. FONDO SOCIALE EUROPEO (FSE): è lo strumento attraverso il quale l’Unione europea promuove interventi per lo sviluppo delle risorse umane e del mercato del lavoro. Il Fondo finanzia, in ogni Stato membro, misure volte a prevenire e a combattere la disoccupazione, nonché a sviluppare le risorse umane e l’integrazione sociale nel mercato del lavoro. Le sue attività rientrano nel settore dell’istruzione, della formazione professionale e dell’orientamento. FORMAZIONE PROFESSIONALE SUPERIORE: con questa espressione si intende l’insieme degli strumenti finalizzati all’acquisizione di conoscenze teoriche e pratiche per l’inserimento diretto nel mercato del lavoro con specifici ruoli professionali. Le attività vengono svolte da strutture pubbliche o da strutture convenzionate. Ne fanno parte anche i corsi di Istruzione e formazione tecnica superiore (Ifts) e i corsi finanziati dal Fondo sociale europeo. FREQUENZA: indica la partecipazione dello studente a tutte le attività didattiche previste per i diversi corsi di studio. Può essere “libera” oppure “obbligatoria”, in quest’ultimo caso per poter sostenere l’esame lo studente dovrà frequentare un determinato numero di ore di lezione. IFTS: sono i corsi di Istruzione e formazione tecnica superiore, finalizzati a un rapido inserimento nel mondo del lavoro e destinati a giovani e adulti, occupati e disoccupati, che dopo il diploma intendono specializzarsi. Fanno parte della Formazione integrata superiore post-secondaria a carattere non universitario. Vengono organizzati secondo standard nazionali sulla base di fabbisogni territoriali e prevedono stage e tirocini nei luoghi di lavoro. IMMATRICOLAZIONE: è la procedura amministrativa da seguire quando ci si iscrive per la prima volta ad un corso universitario. IMPRENDITORIA FEMMINILE: rientrano nei casi di imprenditoria femminile quelle aziende individuali gestite da donne o quelle società e cooperative in cui l’organico è costituito al 60% da donne. INFORMAGIOVANI: sono strutture generalmente promosse dagli enti locali che svolgono prevalentemente attività di informazione per i giovani su opportunità formative, professionali, vita sociale, cultura, tempo libero, sport e vacanze in Italia e all’estero. INOCCUPATO: persona che non ha mai svolto attività lavorativa ed è in cerca della prima occupazione. LAVORO NERO: quando il rapporto di lavoro non è regolato dalle normative vigenti. MANIFESTO DEGLI STUDI: è il documento pubblicato annualmente dagli atenei contenente le informazioni amministrative indispensabili per l’iscrizione e utili all’orientamento. Glossario NO PROFIT: gli organismi no profit sono quelli costituiti con lo scopo di produrre beni o servizi senza fini di lucro. Chi lavora in queste attività può ricevere un reddito purché questo non sia distribuito sotto forma di utili. ORIENTAMENTO: riguarda sia l’educazione alla scelta di percorsi di istruzione e formazione, sia l’educazione alle opportunità professionali. È quindi l’insieme delle attività volte ad assicurare alle persone la conoscenza di tutte le alternative per loro disponibili nel settore dell’educazione, della formazione, delle professioni, e ad aiutarle a costruire percorsi pienamente soddisfacenti durante tutto l’arco della vita. PARI OPPORTUNITÀ: è un concetto che esprime l’intento di garantire uguali condizioni e prospettive di vita a tutti i cittadini, attraverso politiche e iniziative finalizzate alla rimozione degli ostacoli che impediscono un’effettiva parità. In ambito comunitario il termine indica principalmente le azioni volte a ridurre le disparità tra uomini e donne. PIANO DI STUDIO: è compilato da ciascuno studente sulla base di alcune norme-guida consultabili principalmente nel Manifesto degli studi di facoltà, in modo da organizzare ed elencare nel dettaglio le attività formative (obbligatorie e a scelta), suddividendole per ogni anno accademico. SEMESTRE: è l’arco di tempo in cui vengono tenuti gli insegnamenti e il relativo periodo per sostenere gli esami. Varia da università e università e viene pubblicato nel calendario accademico. SOCIETÀ: il contratto con cui due o più persone (i soci) conferiscono beni o servizi per intraprendere l’esercizio di un’attività economica comune di cui divideranno gli utili. 61 STAGE: è un’esperienza di avvicinamento al mondo del lavoro, con una durata variabile da tre settimane a quattro mesi, che consente di non interrompere gli studi. Permette di agevolare le scelte formative e professionali attraverso la conoscenza e l’esperienza diretta del lavoro. Durante lo stage non è prevista necessariamente una retribuzione, infatti, non si viene assunti con un contratto di lavoro. Alla fine dell’esperienza, lo stagista riceve un attestato. TEST D’ACCESSO O DI AMMISSIONE: alcuni corsi di laurea prevedono il numero programmato per l’ingresso. In questo caso le aspiranti matricole devono superare un esame selettivo, denominato test d’accesso o d’ammissione. Il superamento della prova elimina anche l’eventuale debito formativo. 62 Dopo il diploma Appunti Provincia di Pesaro e Urbino Assessorato Formazione e Lavoro Per la tua formazione Prova in Provincia! corsi lunghi, brevi, brevissimi orientamento allo studio e al lavoro formazione in azienda CamiloRocca.it 3 Centri per l’impiego, l’orientamento, la formazione a Pesaro, Fano, Urbino 7 Punti InformaLavoro a Cagli, Fossombrone, Macerata Feltria, Montelabbate, Pergola, Novafeltria, Urbania E DELLA PREVIDENZA SO C I A L E Direzione Generale per le Politiche per l’Orientamento e la Formazione www.provincialavoro.it www.formazionelavoro.provincia.pu.it da lun. a ven. 9.30 -17.30 (uno scatto alla risposta)