COOPERAZIONE Abitare: tutto quello che si deve sapere sulle elezioni per il nuovo CdA 24 maggio i soci di Abitare saranno chiamati IvoladCdA. eleggere, come descritto qui a fianco, il nuoMa come è cambiata la Cooperativa dal 2000 a oggi e cosa bolle in pentola per i prossimi anni? Abbiamo deciso di non intervistare membri dell’attuale CdA e/o candidati per non venire meno alla par condicio elettorale. Nel 2000 l’Edificatrice di Niguarda aveva 1.504 alloggi, saliti a 1630 nel 2010 e oggi Abitare, nata dalla fusione di Edificatrice Niguarda, Edificatrice di Dergano e Unione Operaia, ha 2630 alloggi, 1.350 box e 97 spazi cosiddetti commerciali. La qualità dei quartieri e delle abitazioni è di buon livello: il programma delle grandi ristrutturazioni, avviato nel 2000 e che si sta completando con quello in atto in via Val di Ledro, ha migliorato e valorizzato il patrimonio della Cooperativa che, non dimentichiamocelo mai, è proprietà dei soci. Anche dopo la nascita di Abitare è continuato l’intervento di valorizzazione edile e tecnologico del patrimonio cooperativo. Riportiamo di seguito le principali tappe di questa riqualificazione del patrimonio immobiliare della Cooperativa: • Campagna per il miglioramento dell’aria, per la bonifica amianto e la riduzione dei consumi energetici. Via l’amianto dalle case grazie alla bonifica dei tetti e delle altre strutture; più verde nei quartieri e giochi per i bambini; aggiornamento di tutte le centrali termiche, con caldaie a condensazione; via 1.500 caldaiette dalle abitazioni e centralizzazione dell’acqua calda sanitaria; impianti solari per la produzione di acqua calda; forte produzione di energia con il sistema fotovoltaico; interventi di manutenzione straordinaria in tutti i quartieri: rifacimento dei tetti, cappotti termici, doppi vetri, ecc.. per case più salubri e con minor impatto nei consumi energetici. • Campagna per la sicurezza dei quartieri Tempestiva applicazione di tutte le norme per la sicurezza: impianti elettrici, esternalizzazione della distribuzione del gas, avvio servizio Casa Sicura. • Iniziative per il rafforzamento del tessuto sociale e attivazione dei servizi alla persona. Realizzazione in tutti i quartieri delle sale a disposizione dei soci per attività culturali e del tempo libero; apertura del Teatro della Cooperativa; avvio attività del Centro Servizi di via Val di Ledro e del Centro Culturale della Cooperativa di via Hermada; centro disabili e casa protetta in via Ornato 7; convenzione con il Filo d’Arianna della Caritas Ambrosiana per i trasporti e l’assistenza domiciliare agli anziani e disabili; numerosi altri servizi che hanno fatto di Abitare una Cooperativa esemplare nel contesto del Movimento Cooperativo sul territorio non solo milanese. Nel 2011, dalla fusione fra Edificatrice Niguarda, Coop. Unione Operaia di Affori ed Edificatrice di Dergano, nasce Abitare Società Cooperativa, le cui “misure” sono quelle di un vero e proprio colosso: patrimonio abitativo 350 milioni di euro, patrimonio netto 250 milioni e prestito sociale 67 milioni. Il Bilancio 2013 si è chiuso con un avanzo di 780.000 euro, cifra che, accostata a quelle dello stato patrimoniale, dimostra la grande capacità ed efficienza gestionale dei CdA che si sono susseguiti negli ultimi lustri. Con Abitare è stato rilanciato il programma di dotazione di una sala sociale per ogni quartiere, la costituzione del Centro Culturale di via Abba a Dergano, di Spazio Giovani e della Sala Tavacca ad Affori, realizzando un patrimonio di spazi e di possibilità di coesione sociale che ha sempre coinvolto il territorio. Proprio la capacità di stare sul territorio, di avere costanti rapporti con le Istituzioni, di appoggiare le iniziative dalla forte valenza pubblica hanno messo Abitare in una posizione di avanguardia. Naturalmente anche Abitare ha i suoi problemi, soffre gli effetti della crisi che ha messo in ginocchio l’Italia perché molti dei suoi soci sono in una situazione di disagio economico. Perdita o riduzione del reddito, precariato, situazioni di difficoltà familiari che la crisi ha aggravato e che per un verso o l’altro finiscono in Cooperativa. Cooperazione significa Solidarietà: ecco allora che ogni caso di difficoltà è stato gestito attraverso la predisposizione di un percorso ad hoc con un programma di rientro a medio-lungo termine con formule diversificate. È stato un lavoro impegnativo ma la morosità, in aumento dal 2012, si è stabilizzata e vi è già qualche segno di regresso. Ma la crisi per le famiglie, anche quelle che risiedono in Cooperativa, è anche morale, di fiducia nel futuro, di prospettiva, per sé e per i figli. La Cooperativa non aumenta da anni gli affitti, non applica gli aumenti annuali Istat e i contratti, fatto più unico che raro, sono a tempo indeterminato. Nonostante ciò, per garantire una solidità finanziaria, il CdA ha dovuto assumere una decisione sofferta ma necessaria: chi riceve in assegnazione un immobile deve dimostrare di avere un reddito sufficiente a sostenere canone e spese. L’assegnatario può presentare anche il reddito di familiari conviventi o il nominativo di un garante che si assuma l’impegno di intervenire al pagamento in sostituzione dell’assegnatario. Certamente il Bilancio della Cooperativa, così come quello delle famiglie, deve fare i conti con la crisi ma, grazie alla fusione, la capacità di tenuta è molto superiore. Purtroppo tante cooperative che non hanno potuto o voluto unificarsi, sono oggi in grave difficoltà. Il Prestito sociale è la cartina di tornasole della fiducia dei Soci nella Cooperativa. Con la crisi assistiamo a una diminuzione della parte cosiddetta “a pronti” perché le famiglie che faticano ad arrivare a fine mese prelevano i propri risparmi. Di contro, esaminando i dati di bilancio, si osserva un aumento, anche sensibile, di Soci che versano i propri risparmi in Cooperativa, vincolandoli per 2, 3 o 5 anni. Questo significa che vi sono ancora famiglie in grado di risparmiare ma che hanno timore a spendere o investire i propri risparmi. La Cooperativa, grazie alla solidità patrimoniale e ai buoni tassi di interesse applicati, rappresenta un approdo sicuro. Non è tutto; recentemente sono stati presentati alcuni nuovi servizi per i sottoscrittori: la carta prepagata utilizzabile ovunque, nuove forme di risparmio, il libretto omaggio, con un piccolo fondo iniziale, ai nuovi soci, ai nuovi nati e ai minorenni. Sono nuove forme incentivanti al risparmio con l’obiettivo di sensibilizzare i soci a sostenere gli investimenti della Cooperativa destinati sia a migliorare il patrimonio sia a dare la casa ai 1.571 soci in attesa. Il CdA ha da tempo avviato una profonda revisione delle spese della Cooperativa, tagliando e ridimensionando diversi costi. Con senso di responsabilità ha tuttavia ritenuto di incidere solo parzialmente su quelle spese che riguardano i servizi, le iniziative culturali e comunque di alto significato sociale e questo perché proprio nei momenti di crisi c’è bisogno di quei servizi e di quelle opportunità, soprattutto a fronte della presenza di tanti anziani. Nel 2013 solo con Filo d’Arianna sono stati erogati oltre 2.100 servizi di accompagnamento, di assistenza e di ascolto a domicilio. Al Teatro della Cooperativa, ormai entrato nel circuito dei teatri che “contano”, sono state registrate oltre 16.000 presenze. Nel 2013 sono state tenuti 150 tra assemblee di Soci e incontri di commissioni, tuttavia anche in Abitare esiste il problema della partecipazione attiva. I Soci partecipano alle iniziative ma soprattutto quando viene chiesto il coinvolgimento personale e ancor più l’assunzione di responsabilità: il più emblematico esempio di questa nostra affermazione, sicuramente ruvida, è la presenza di soli 21 candidati alle prossime elezioni primarie. Un numero esiguo se paragonato ai soci residenti e no: la Cooperativa va gestita e accudita come un figlio, il disinteresse non è una valore dei veri cooperatori! Poco importa sapere che è un problema nazionale che tocca tutte le forme organizzate e ne è testimonianza anche la stragrande maggioranza di “capelli bianchi” ai posti di comando. Sino ad ora è stata preminente una visione interna della gestione ma alla luce sia dell’importanza assunta da Abitare sia della nuova “caratteristica” di cooperativa a proprietà mista, ovvero che può costruire e vendere alloggi ai soci, si impone una capacità imprenditoriale e l’acquisizione di know-how attualmente non del tutto soddisfacente. Diverse questioni dovranno essere gestite con lungimiranza, così come ha fatto finora il primo CdA di Abitare. Ne segnaliamo due ai nuovi eletti del 24 maggio: che fare con la Villa Trotti non appena ottenuto il permesso a costruire e come gestire l’utilizzo dell’area di via Cesari? (Daniele Cazzaniga) Chi e come votare a Cooperativa Abitare si appresta a rinnoL vare il Consiglio di Amministrazione. Le elezioni si svolgeranno il prossimo 24 maggio. Riportiamo l’elenco dei candidati ammessi alle primarie: Bellora Valter, Bignami Massimiliano, Borg Enrico, Colnago Ennio, Costamagna Emanuele, Elli Claudio, Ghillini Valentino, Gianzini Luciano, Giraudi Valter, Losi Cesare, Ostoni Silvio, Perego Alessandra, Poletti Giovanni, Pulici Ermanno Paolo, Ravasio Guerrino Natale, Ripamonti Francesca, Romano Luigi, Russo Alessandra, Seregni Rossella, Venturi Giordano, Viero Manicone Emilia’, Zannoni Mario. Le elezioni coinvolgeranno 8.200 soci. Le primarie si sono svolte per la prima volta nel 1994 e successivamente ogni tre anni fino ad oggi. I candidati devono essere soci della Cooperativa. La Commissione elettorale ha il dovere di indicare e suggerire i candidati più meritevoli, cercando di dare maggiore attenzione ai giovani. La Commissione è composta da 7 membri nominati dall’Assemblea dei Soci e scelti tra i soci iscritti da almeno tre anni, che non abbiano contenziosi con Abitare. Il CdA, costituito da 15 consiglieri, eleggerà successivamente, al proprio interno, il presidente. Lo slogan delle elezioni è “continuità e rinnovamento”, per garantire la continuità della gestione che ha caratterizzato nel tempo i CdA e avviare contestualmente un rinnovamento corretto, con in Consiglio persone dalle alte capacità professionali e culturali, che sappiano utilizzare un esemplare modello di gestione per le varie esigenze, essendo in grado di rispettare le normative vigenti. Ora tocca ai soci dimostrare con una forte partecipazione, che la Cooperativa non è solo un grande numero di alloggi, ma una Comunità di Abitanti che vogliono guidare il futuro di Abitare, assegnando a persone capaci il compito della sua gestione. Le primarie sono un grande momento di democrazia e il rinnovo del CdA, sostiene il Presidente Poletti in carica, deve essere colto dai soci come assunzione di responsabilità. Il CdA uscente ha formulato l’auspicio che il nuovo Consiglio abbia la capacità di offrire garanzie in merito ai valori ideali della Cooperativa ed a quelli più concreti della sua gestione, e che i nuovi soggetti entrino nel Consiglio di Amministrazione, con la fre- schezza di nuove idee. Il 24 maggio i seggi elettorali saranno dislocati in sedi facilmente raggiungibili e il tutto si svolgerà nella massima trasparenza. La Commissione Elettorale agisce secondo le procedure e le modalità operative che stabilisce in autonomia. Essa delibera a maggioranza.Tutto si svolge in modo rigorosamente democratico. I candidati, per essere ammessi, sostengono un colloquio con la Commissione elettorale, poiché devono garantire la continuità nell’adesione ai valori e principi della Cooperativa; adeguate competenze e professionalità; l’attitudine a stabilire rapporti con il territorio. Ogni candidato sottoscrive, per questo, una dichiarazione di condivisione dei principi e dei valori della Cooperativa con l’impegno alla loro salvaguardia e divulgazione. La Commissione garantisce la presenza di 8 candidati selezionati tra i soci di Niguarda-BicoccaBruzzano; 4 tra i soci di Affori-Comasina; 3 soci di Dergano-Novate; 2 selezionati tra i Soci non residenti nei predetti quartieri. Nella votazione il Socio può esprimere il numero massimo di 6 preferenze. Il Socio dovrà esprimere obbligatoriamente almeno una preferenza in tre delle quattro liste, pena la nullità della scheda. La selezione dei candidati, viene effettuata a insindacabile giudizio della Commissione, senza possibilità alcuna di censura e impugnativa da parte dei Soci, del CdA e altri soggetti terzi. Sul sito di Abitare ci sono tutte le informazioni utili a favorire la conoscenza dei candidati. Durante le primarie dovrà essere garantita la massima segretezza nel momento del voto; il garante o il presidente del seggio dovrà essere di un altro quartiere; le urne dovranno rimanere nel seggio per tutta la durata delle operazioni di voto e di scrutinio e dovrà essere utilizzato esclusivamente materiale predisposto dalla Commissione elettorale; i candidati, il CdA uscente nonché la Commissione elettorale non potranno ricoprire il ruolo di scrutatore, garante e presidente di seggio. All’Assemblea generale dei Soci per la nomina del nuovo CdA saranno comunicati i risultati complessivi delle primarie. Nel caso in cui all’esito delle primarie per l’ultima posizione utile ci siano Soci che abbiano ottenuto lo stesso numero di preferenze, la Commissione elettorale assegnerà detta posizione al candidato che avrà ottenuto più voti nei differenti comparti territoriali. (Antonietta Gattuso) CORSIVO IN PUNTA DI BIC • Segnali di disperazione elettorale • ilano sta cambiando volto sotto l’amminiM strazione Pisapia. Con grande fatica, in un periodo di vacche magre come a stento si ricordano, eppure sta cambiando. Ce lo dicono le scuole, moltissime delle quali sono state rimesse in ordine da cima a fondo (a proposito, guardatevi in giro, voi che andate a votare in via Passerini, in via Veglia, in via Goffredo da Bussero!), ce lo dicono le iniziative culturali di spessore che allietano la nostra città, ce lo dicono tanti e tanti fattori. E chi non gradisce sta in pensiero. Come fare per sconfiggere una amministrazione che con l’onestà ha fatto piazza pulita dei personaggi loschi che lucravano sulle case vacanze e sui progetti educativi? Semplice! Inventando balle! Così ecco pronta la moria di cani al Parco Sempione, vittime di bocconi avvelenati e dell’incuria di Pisapia. Ma, scattato l’allarme, parte la verifica, e i veterinari non danno riscontro di alcuna moria, né polizia e carabinieri segnalano episodi ONA NOVE 6 denunciati. Quindi… bufala. Anzi, reato di procurato allarme. Ma che importa, tanto qualcuno non leggerà le smentite, e rimarrà con l’idea che i parchi sono luoghi insicuri persino per i propri animali. Stessa pratica viene usata per molte, molte cose: “Attenzione! Pisapia sta chiudendo il passaggio a livello e Bruzzano rimarrà isolata!”. Non è vero, naturalmente, ma che importa, ripeti una balla un numero sufficiente di volte e sembrerà realtà. Durante la campagna elettorale il leit motiv “è tutta colpa di Pisapia” ci ha accompagnato in modo martellante. Le europee e l’avvicinarsi delle elezioni amministrative stanno facendo tornare in auge il tema. Un vecchio amico milanese diceva sempre “Vegn minga chi a incantà i serpent” quando qualcuno cercava di rifilargli una panzana. Ecco, visto che molti individui si aggirano con il piffero, stiamo attenti. La bufala è buona… per fare le mozzarelle. Anziani, attenti ai truffatori! Non fate entrare sconosciuti in casa vostra.