PONTIFICIA FACOLTÀ TEOLOGICA DELLA SARDEGNA
Istituto Superiore di Scienze Religiose
Sassari
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INDICAZIONI RIGUARDANTI L’ATTIVITA’ DELL’ISSR
*Si ricorda agli studenti in relazione alle tesi finali da dover svolgere per il conseguimento dei
titoli accademici, stando al Nuovo Regolamento, approvato a suo tempo dalla Pontificia Facoltà
Teologica della Sardegna, da cui dipende il nostro Istituto:
-Per la tesi di laurea breve triennale: “rispettare le caratteristiche tecniche dell’elaborato:
di almeno 80 cartelle dattiloscritte, a interlinea 2, con 22 righi di 60 battute per pagina o
equivalente” (Regolamento, IV, 2 ).
-Per la tesi di laurea magistrale quinquennale: “rispettare le caratteristiche tecniche
dell’elaborato: di almeno 130 cartelle dattiloscritte, a interlinea due, con 22 righi di 60 battute
per pagina o equivalente” (Regolamento, IV, 3).
Viene pertanto messa in particolare evidenza come il Regolamento approvato del nostro
ISSR riconosce che il lavoro sia realizzato con l’ampia interlinea doppia, (e solitamente con
scrittura 14), di conseguenza con minor numero di righe per pagina, tendendo così allo stesso
tempo a dover aumentare il numero reale delle pagine per stare al totale complessivo di cartelle
previsto.
*Inoltre si specifica ulteriormente in relazione alle dissertazioni finali:
Per la tesi ai fini della laurea quinquennale magistrale è anche possibile continuare
l’argomento portato avanti in quella relativa alla laurea breve triennale, purchè lo studente sia
capace di ampliare organicamente la stessa secondo le pagine previste, dando ad essa una nuova
ristrutturazione, attraverso una sempre più valida e seria impostazione metodologica e
scientifica, e capace di esprimere veramente delle novità contenutistiche.
Ciò è possibile anche per le tesi già svolte da coloro che hanno conseguito il precedente
Magistero in Scienze Religiose quadriennale, stando comunque sempre alle nuove disposizioni
per il possibile nel numero stesso delle pagine, e pertanto rivedendo completamente la ricerca
effettuata in precedenza, sia nei contenuti e nelle nuove acquisizioni raggiunte, sia con una
metodologia assolutamente più accurata, precisa e rigorosa.
Tutto questo anche in prospettiva di una continuità al fine di poter meglio valorizzare tutto
il percorso di studi quinquennale e di ricerca intrapreso dallo studente.
Si ricorda d’altra parte che tutte le tesi devono essere sempre svolte non su argomenti
generici ma su contenuti specifici, limitati, originali e assolutamente non di semplice copiatura
(comunque in questo ultimo caso comprovato la tesi viene rifiutata), attraverso una stesura in
corretto italiano, relativi ad una particolare materia teologica o ad essa in qualche modo connessa,
con la dovuta e indispensabile osservanza della metodologia della ricerca, che a suo tempo è
stata insegnata nella particolare disciplina durante il corso di studi, (pertanto è necessario e
vincolante il libro di testo di Metodologia). Lo studente deve attentamente essere seguito da un
docente relatore, scelto dallo studente, cui poi si aggiunge un correlatore-revisore proposto dalla
presidenza.
Possono essere relatori di tesi i docenti stabili, (cfr. Regolamento, IV, 6: “un professore
possibilmente stabile”), e inoltre essendo pertanto questi ultimi previsti in numero ristretto, come
d’altronde per tutti gli ISSR, vengono aggiunti ad essi i docenti incaricati e invitati, (sempre in
relazione alla loro disciplina d’insegnamento), che portano avanti almeno da un biennio completo
la docenza nel nostro Istituto Superiore, e che naturalmente possono disporre di una esperienza
diretta della metodologia della ricerca teologica, anche eventualmente attraverso qualche
specifica ed effettuata pubblicazione scientifica, di per sé già richiesta per lo stesso insegnamento.
*Per le lezioni e gli esami si chiarifica:
E’ assolutamente proibito assentarsi dalle lezioni in funzione di una preparazione
immediata all’esame previsto, specialmente nel giorno precedente. Se si dovesse stare alla
situazione e mentalità che purtroppo vanno creandosi, c’è forse il rischio ormai di dover quasi
chiudere l’Istituto per le assenze, oltretutto avendo allargato, per venire incontro alle richieste
degli studenti, l’arco di tempo delle sessioni riservato agli esami, in quanto di conseguenza tali
assenze dovrebbero sempre più moltiplicarsi? Si ricorda comunque insistentemente ai docenti di
stabilire con regolarità e per tempo i due appelli d’esame per sessione (sei nell’arco dell’anno),
ponendoli ad opportuna e logica distanza fra loro.
Per sostenere ogni singolo esame è obbligatoria e vincolante la compilazione del modulo
previsto, previa presentazione in segreteria del libretto personale firmato dal docente che attesta
la frequenza alle lezioni, modulo che comprende sia la richiesta di statino, sia la prenotazione
dell’esame, anche quest’ultima da compilare nelle sue diverse parti, specificando chiaramente la
sessione (o autunnale, o invernale, o estiva) e l’appello (I° o II°).
E’ anche rilevante ineducazione da parte degli studenti non presentarsi all’esame con
decisione presa all’ultimo momento: si deve stare alla parola data o eventualmente avvisare la
segreteria almeno tre giorni prima della data fissata. Succede non di rado che il docente venuto
per l’esame anche da lontano, lasciando da parte impegni seri, non trovi poi nessun studente,
favorendo così disagi e disguidi. Si dovrà giungere ad una sanzione, come avviene in altri Istituti o
Università?
Preso atto delle lamentele dei docenti, resta l’impegno della firma personale per ogni
disciplina, che implica però assolutamente la presenza completa alla lezione. Ogni firma
contraffatta, e non corrispondente alla reale presenza per l’intera lezione, viene resa nulla e
sanzionata. Si ricorda inoltre che i fogli-firma vengono consegnati dalla segreteria direttamente al
docente, che stabilirà quindi il momento opportuno della lezione per tale firma da parte di ciascun
studente.
Pertanto i docenti sono obbligati, alla conclusione del ciclo delle lezioni e sotto la loro
responsabilità che tenga conto della reale presenza degli studenti, a firmare il libretto personale
per quanto attiene la parte attestante la frequenza (che normalmente è di due terzi di ore per
disciplina), negli spazi già previsti.
Si richiede agli alunni la massima puntualità, presenza, e regolare frequenza alle lezioni
dall’inizio (ore 16,00) sino alla conclusione (ore 19,30), ricordando che l’intervallo previsto è
soltanto di dieci minuti (dalle 17,40 alle 17,50). La motivazione di ritardo obbligato all’inizio della
lezione, o di andata via in anticipo deve essere seriamente presentata per iscritto e approvata dal
direttore. Non è bene inoltre, per il possibile, nel breve intervallo delle lezioni uscire e lasciare i
locali del seminario.
Dispiace per altro ed è veramente umiliante dover notare che alle volte il docente di turno
stia in attesa nella speranza che qualche alunno all’inizio possa venire puntuale per seguire la
lezione, o che lo stesso insegnante debba concludere prima perché purtroppo gli studenti sono
quasi tutti andati via per motivi diversi, rimanendo così impossibilitato a continuare la lezione.
Inoltre è conveniente durante le lezioni tenere spento il telefonino, senza dover uscire in
continuazione dall’aula per rispondere, creando disturbo e disattenzione.
Si ricorda ancora a tutti gli studenti dell’Istituto Superiore che: a quegli alunni che hanno
già conseguito il titolo quadriennale di Magistero in Scienze Religiose secondo il Vecchio
Ordinamento, per la frequenza al biennio specialistico sono stati meticolosamente e logicamente
riconosciuti e convalidati soltanto quegli esami già sostenuti nel precedente ordinamento e di
cui avevano a suo tempo frequentato con regolarità le lezioni , facendo parte quindi del curricolo
quadriennale di studi ( e non per pura benevolenza e generosità!).
Lo Statuto riconosce che per la laurea breve triennale è necessario l’ “aver attestato la
conoscenza di una lingua straniera” (Statuto, art. 37, a2) e che per quella specialistica
quinquennale, al fine sempre del conseguimento del relativo titolo, è richiesto l’ “aver attestato la
conoscenza di due lingue straniere” (Statuto, art. 37, b2)
Dalle disposizioni del cosiddetto ‘Processo di Bologna’ infatti è ormai richiesta, in un bel
clima di apertura europea, la conoscenza di qualche lingua moderna europea, e pertanto
qualcuna è stata inserita nel nostro piano di studi, con corsi regolari che si concludono con gli
esami.
In particolare per il secondo anno del triennio comune è stata introdotta la lingua inglese I,
per il terzo anno del triennio comune la lingua francese I, mentre per il primo anno della
specialistica sia la lingua inglese II che quella francese II. Ciò fa intendere che nel primo triennio
comune già si propongono e si affrontano le due lingue, che saranno poi maggiormente sviluppate
nel biennio specialistico, e che quindi fa anche comprendere come il triennio per la laurea breve
sia orientato e apra naturalmente e normalmente al biennio specialistico e al titolo di laurea
magistrale, che se non pienamente ottenuta, possiamo parlare in qualche modo di incompletezza
e incompiutezza degli studi nel settore.
Se uno studente volesse invece concludere con il solo triennio di laurea breve, potrebbe
di per sé anche scegliere una sola delle lingue (inglese o francese) previste in tale corso triennale,
ricordando tuttavia che diventano ambedue necessarie in relazione al biennio specialistico di
Laurea Magistrale, verso la quale bisogna appunto normalmente tendere per la completezza degli
studi.
A quei studenti inoltre che si sono iscritti al biennio specialistico con il titolo di Magistero
quadriennale in Scienze Religiose del precedente Ordinamento, e quindi non potessero seguire o
non è data esplicita possibilità, per particolari motivi, da chiarire personalmente e singolarmente
con il direttore dell’Istituto, il corso di ebraico II e quello di greco biblico II entro i due anni della
specialistica, è fatto obbligo di partecipare almeno al primo corso delle due lingue antiche, mentre
il secondo corso delle stesse diventa opzionale.
Si è comunque venuto incontro a tutti gli studenti tenendo anche conto delle loro singole e
personali situazioni in rapporto alle lingue già precedentemente da essi studiate e quindi da dover
convalidare con il voto già conseguito e da trascrivere nel verbale e nel libretto personale,
venendo espressamente evidenziata anche l’attestazione: lingua *‘convalidata’.
Non di rado però diventa difficile, se non impossibile, inserire l’opportuna votazione
perché non in possesso diretto di essa o perché espressa in diverse modalità, (ma si ha comunque
la documentazione generale degli studi fatti), allora si pone la generica affermazione: lingua
*‘attestata’.
Vi è anche il caso in cui, in modo tutto particolare per il quadriennio di Magistero, si
richiede soltanto la frequenza, (senza obbligo di dover sostenere l’esame), che sarà
puntualmente trascritta nel verbale e nel libretto personale, se comprovata e seguita con
regolarità (ossia con la partecipazione a un determinato numero di ore previste: due terzi), con la
scritta: lingua *‘frequentata’, (come si è in generale evidenziato già nell’ultima comunicazionecircolare proposta agli studenti).
Le affermazioni precedenti sono valide anche per le lingue antiche (ebraico, greco biblico e
latino). Comunque per il greco biblico si insiste sull’utilità della partecipazione alle specifiche
lezioni, ( e quindi sarà opportunamente trascritta), anche per gli studenti che hanno studiato solo
il greco classico o nel liceo classico o nella facoltà di lettere classiche, a loro stesso beneficio, in
relazione particolarmente allo studio delle Sacre Scritture.
Qualsiasi studente, possedendo il Magistero del Vecchio Ordinamento, inoltre avesse,
dopo il titolo già sostenuto, o volesse sostenere gli esami nelle lingue predette, pur potendone
essere esonerato, o chiunque altro che può di per sé usufruire dell’esonero, sia ben soddisfatto e
compiaciuto: oltretutto tali esami saranno o sono già regolarmente trascritti nei verbali e nel
libretto personale, a tutto vantaggio dell’interessato, specialmente in prospettiva di ulteriore
possibili riconoscimenti.
Comunque dopo lunga e attenta riflessione si è venuti a una soluzione uguale per tutti gli
studenti: le lingue in qualsiasi modo studiate e riconosciute, e anche quelle di cui si è dato
l’esame nel nostro ISSR, non sono considerate specificamente curricolari, ma unicamente da
intendere nel senso che non vengono valutate a nessuno di essi per la media finale generale.
Oltretutto, possiamo affermare in generale, che quando è necessario si prende in esame
caso per caso, in rapporto ad ogni singolo studente.
*****
Conseguimento del titolo di Magistero in Scienze Religiose secondo il precedente Ordinamento
In conseguenza delle Nuove Intese MIUR CEI (per l’Irc) del 20 luglio 2012 è stata
ulteriormente rimandata la possibilità di conseguire il precedente diploma di Magistero in
Scienze Religiose, completando con gli esami e sostenendo la tesi. Pertanto questo titolo
accademico specifico può essere “rilasciato entro l’ultima sessione dell’anno accademico 20132014 da un Istituto Superiore di Scienze Religiose approvato dalla Santa Sede”.
Quindi coloro che hanno frequentato il passato quadriennio di studi possono, sino a tale
data stabilita, conseguire, (ed è veramente un’occasione quanto mia opportuna per gli interessti),
il Magistero in Scienze Religiose, sia completando con gli esami e sia preparando e presentando la
dissertazione specifica. Ciò necessita al più presto che si realizzi l’iscrizione all’anno accademico
2012-2013 presso il nostro Istituto, e precisamente entro il 20 dicembre prossimo.
Sassari, 23 novembre 2012
Il direttore ISSR
Sac. Antonio Loriga
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