Domenica 18 Ottobre 2015 n° 42/2015 Comunità in Cammino Parrocchia S. Pietro—Riviera S. Pietro, 60/A—Oriago (VE) Tel. 041.429.545 Sito internet: www.sanpietroriago.it - Mail: [email protected] Pagina Facebook: www.facebook.com/Parrocchiasanpietroriago Missione è Missione è partire, camminare, lasciare tutto, uscire da se stessi, rompere la crosta di egoismo che ci chiude nel nostro Io. È smettere di girare intorno a noi stessi come se fossimo il centro del mondo e della vita. È non lasciarsi bloccare dai problemi del piccolo mondo al quale apparteniamo: l'umanità è più grande. Missione è sempre partire, ma non è divorare chilometri. È, soprattutto, aprirsi agli altri come a fratelli, è scoprirli e incontrarli. E, se per incontrarli e amarli è necessario attraversare i mari e volare lassù nel cielo, allora missione è partire fino ai confini del mondo. Dom Hélder Câmara C OMUNITÀ IN CAMMINO PAGINA 2 Lungo il fiume Pensieri in libertà di un Parroco della Riviera di don Cristiano Bobbo LAUDATO SII Sono stato invitato a presentare ad un gruppo di insegnanti la recente enciclica Laudato sii di Papa Francesco. E stato un incontro interessante e proficuo che ci ha permesso di dialogare sulle preziose indicazioni presenti nel testo. Sembra proprio che il Papa che ha preso il nome dal santo di Assisi, voglia proporcelo oggi come “modello” per «una sana relazione col creato come una dimensione della conversione integrale della persona». Così si legge nell'enciclica. Tante sono oggi le minacce al creato, la nostra “casa comune”; gravi e preoccupanti i guai che la natura sta passando oggi. Le cause di questi guai spesso trovano fonte nell'egoismo che abita il cuore dell'uomo, il quale fatica a rispettare il suo prossimo e quindi anche il creato. Esiste, infatti, una contaminazione sottile che conduce all’inquinamento della coscienza, al cedimento delle difese, al compromesso strisciante che si trasforma in tradimento. La fedelta coerente alle proprie scelte morali e un’impresa ardua quando si e in mezzo a un mondo che sceglie in modo antitetico. Non credo che si debba procedere in maniera assolutista e drastica. Gia ribadire quelle verita ogni giorno a se stessi e un atto tutt’altro che inutile. A SCUOLA Accondiscendendo all’accorata supplica del preside della scuola media che all’inizio del nuovo anno scolastico si e trovato in difficolta a reperire la disponibilita di un insegnante di religione, ho accettato d’insegnare a tre classi di adolescenti questa materia. Che cosa insegno? Certamente quello che so, che si chiama conoscenza, acquisizioni, nozioni che ho appreso nel corso degli anni, ma anche cio che ancora non so e che si chiama cercare, scoprire e approfondire continuamente per lasciare una traccia nella vita dei miei scolari. E cio accade, certo, anche con le parole ma soprattutto con la presenza, cioe la testimonianza. Sento percio importante prepararmi ad ogni lezione non solo sui libri, ma nell’interiorita e nei valori profondi e motivanti per essere poi in grado di incidere in coloro che mi sono affidati. Purtroppo spesso ci si mette in cattedra ( in tutti i sensi, anche in quello metaforico) senza avere nessuna sapienza, cioe nessun sapore genuino di umanita e verita. IL LIBRO Stamattina mi sono recato in libreria per acquistare alcuni testi utili alla catechesi e alla formazione teologica e spirituale dei vari gruppi della Parrocchia. Tra gli scaffali ho notato un’infinita di proposte a tutti i livelli: dal semplice libretto di poche pagine, al sussidio pastorale, al saggio di alta teologia, alle pagelline con le preghiere semplici della vita cristiana. La carta stampata, insomma, continua ad essere un riferimento garantito un po’ in tutti gli ambiti del sapere e dell’informazione, non solo a carattere religioso. E, nonostante i ripetuti tentativi dei moderni mezzi informatici di detronizzarla con assedi telematici sempre piu sofisticati, la carta stampata riesce ancora ad imporsi con una forza indiscutibilmente non trascurabile. Il suo flusso sterminato continua a riempire librerie ed edicole, tanto che verrebbe spontaneo pensare che, almeno qui da noi, sia piu quello che si scrive che quello che si legge. Ma al di la di ogni altra considerazione, il libro conserva sempre un fascino particolare che non ha paragoni rispetto alle altre forme pur utilissime, moderne e sofisticate che oggi abbiamo a disposizione. Dio stesso ha voluto affidare i suoi pensieri, la sua volonta, la sua parola alle pagine di un libro, alla Scrittura per eccellenza. Catechismo in briciole I defunti possono comunicare con noi? I defunti in nessuna maniera possono comparire da soli alle persone che vivono quaggiù. Di fatto il loro corpo è sotto terra e la loro anima, che è spirituale, si può trovare in paradiso, in purgatorio o all’inferno. In ogni caso però, dal momento che le anime sono spirituali, sono invisibili. E anche i corpi gloriosi di Nostro Signore e della Beata Vergine Maria che sono risuscitati e che attualmente si trovano glorificati in cielo, dal momento che sono spirituali sono ugualmente invisibili. Tuttavia non possiamo negare che vi siano apparizioni della Madonna, di Santi e anche di anime dei nostri cari. Come possono apparire se sono senza corpo, se le loro anime sono spirituali e se i nostri occhi e anche la nostra immaginazione interna percepiscono solo ciò che è sensibile, materiale e visibile? La risposta è la seguente: Dio si serve del ministero degli Angeli per la produzione di immagini sensibili, che ci mettono in comunione con i nostri santi e i nostri cari. Quando appare qualcuno dal cielo o dal purgatorio ci si trova sempre dinanzi ad un intervento miracoloso di Dio per mano degli Angeli. Poiché anche i demoni sono angeli, che col peccato hanno perso la comunione con Dio ma non le loro capacità naturali, possono produrre immagini che mettono in comunione con i defunti. Questo lo possono fare solo con la permissione di Dio. Sicché è sempre necessario un serio discernimento ed esaminare se quanto appare viene da Dio oppure dal demonio oppure se si tratta di semplice frutto della nostra immaginazione. Pensiamoci su... La testimonianza chiede il coraggio del giudizio di Giuseppe Zola Sta crescendo nei cristiani coscienti la consapevolezza che il cristianesimo si diffonde con quel metodo che chiamiamo “testimonianza”. Gli ultimi Papi ci hanno tutti richiamato in questa direzione. Mentre l’Isis si propone al mondo di diffondere l’Islam con la forza e con una ferocia inaudita e barbara, il cristianesimo si propone alla libertà di tutti e di ciascuno con la testimonianza di una vita “diversa”. Mi è capitato di rileggere, in questi giorni, alcuni brani del libro L’attrattiva Gesù del servo di Dio don Giussani, il quale, come al solito, definisce in modo mirabile la testimonianza e l’atteggiamento del testimone, affermando che la vocazione cristiana è quella di «testimoniare a tutto il mondo che affrontare tutte le cose di questo mondo nella memoria di Cristo, è più intelligente e più affettivamente buono, cioè più umano: è una risposta più umana». Questa frase mi ha aiutato a ricordare il nucleo centrale della mia esperienza cristiana, che è dentro questo desiderio insopprimibile di dare ragione di fronte a tutti delle ragioni che rendono evidente l’azione salvifica di Cristo. Se la testimonianza è al centro dell’esperienza cristiana, essa deve essere vissuta secondo tutte le dimensioni che rendono integrale tale esperienza. Il che significa che testimoniare implica avere inseparabilmente un atteggiamento di cultura, un atteggiamento di carità e un atteggiamento di missione, che mi pare siano state le caratteristiche dei primi apostoli e poi via via di tutti i portatori della buona novella. Così, il testimone cristiano non può non far trapelare un criterio nuovo che impo- sta la vita di ogni uomo che voglia essere “migliore”. Come ha scritto ancora don Giussani nel suo primo libretto, se il Verbo si è fatto carne, ciò «significa che la Razionalità che salva l’universo dall’assurdo non è un’idea astratta o un meccanismo, ma una persona, Gesù Cristo. Per chi, nel dare un senso all’universo, prescinde da Gesù Cristo, che ne è la spiegazione ultima, esiste soloall’ultimo- l’assurdo». Testimoniare, quindi, significa fare almeno intravedere che, qualunque sia la condizione in cui ci si trova, la vita non è solo una mancanza, perché il senso di tutto è venuto per sempre tra di noi. I cristiani, del resto, a mano a mano che si sono moltiplicati, hanno sempre privilegiato una presenza culturale che rendesse evidente a tutto il popolo la grandezza insostituibile di Cristo. Insomma, la testimonianza implica l’esplicitazione di un giudizio, che aiuti chi incontriamo a uscire dall’assurdo. Questa esplicitazione non si può non accompagnare all’altra dimensione di una vita cristiana, che è la carità e ciò significa condividere la situazione del fratello che si ha davanti. Condividere, con quel giudizio di cui sopra, che faceva dire alla Beata Teresa di Calcutta che in ogni povero lei vedeva direttamente il volto di Gesù. Senza carità, il giudizio diventa pura sociologia, ma senza giudizio la carità diventa solo assistenzialismo e di questo sono capaci (fino ad un certo punto) anche i pagani. E infine, testimoniare L’orario della preghiera Sante Messe Festivo: 8:00 - 9:30 - 11:00 - 18:00 Feriale: 9:00 - 18:00 Adorazione eucaristica Giovedì: 17:00 Vespri Dal Lunedì al Venerdì: 17:40 S. Rosario Sabato e Domenica: 17:30 Confessioni Martedì: 8:30-12:00 Sabato: 15:30-18:00 PAGINA 3 XXIX DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO B) Letture: Is 53, 2.3.10-11; Sal. 32; Eb 4, 14-16; Mc 10, 35-45 Intenzioni SS. Messe dal 19 al 25 Ottobre Lun. ore 18:30 per i sacerdoti Mar. ore 18:00 + Sperandio Giovanni – Siega Barbara Mer. ore 18:00 + Arena Riccardo – Luigi, Armida, Angela, Antonio, Norma Giov. Ven. ore 18:00 per il Sommo Pontefice Sab. ore 18:00 + Elda, Mario, Paolo – Simionato Beniamino – Favaretto Gioacchino – Baracco Mansueto, Norma, Spolaor Giovanni, Narcisa, Attilio, Alfredo – Zara Giovanni, Angela – Zara Spiro XXX Domenica del Tempo Ordinario ore 8:00 + Moserle Loretta, Gelindo, Pozzobon Palmira, Luigi – deff. fam. Rigon ore 9:30 + Giulian Carmelitana – Manente Ettore, Sabbadin Ester ore 11:00 + Gambaro Davide, Marina, Antonia – deff. fam. Spagnolo – deff. famm. Angi, Gobbato ore 18:00 + Bertaglia Nello, Ida significa anche vivere la dimensione missionaria, cioè annunciare, «opportunamente e inopportunamente», che Dio è venuto tra di noi e che quindi la vita di ciascuno di noi può cambiare da subito. Anche in questi tempi così confusi, perché tanti hanno perso le evidenze elementari della vita, speriamo che lo Spirito ci doni il coraggio di non avere vergogna di Cristo e di annunciarlo testimoniandolo in ogni occasione. Condividere, giudicare, senza paura di annunciare. Nella Luce Eterna MARIA MADDALENA MAGGIO ved. Vianello di anni 69 Il giorno 7 Ottobre è deceduta presso l’ospedale di Noale. Ha abitato per molti anni in Piazza Mercato. Il figlio e i familiari tutti la ricordano con affetto. La voce di San Pietro IL PATRIARCA TRA NOI Lunedì 19 Ottobre alle ore 18.30 S.E.R. Mons. Francesco Moraglia, Patriarca di Venezia, celebrerà la S. Messa nella nostra chiesa in occasione dell’incontro vicariale con i sacerdoti, i religiosi, le religiose, i membri dell’equipe vicariale, i rappresentanti delle nove Parrocchie, delle Associazioni e dei Movimenti, in vista dell’avvio della collaborazione pastorale che si sta promovendo in tutto il territorio diocesano. Invitiamo tutti coloro che lo desiderano a partecipare alla S. Messa e a sostenere con la preghiera i primi passi di questo progetto per il bene della nostra Chiesa. GIORNATA MISSIONARIA Domenica 18 Ottobre si celebra l’ottantanovesima Giornata Missionaria Mondiale. Tutte le offerte raccolte in chiesa in questa giornata saranno destinate a sostenere l’opera dei missionari in ogni parte del mondo. LA MISSIONE NON È PROSELITISMO La missione non è proselitismo, ma passione per Cristo, la gente ed il Vangelo: così Papa Francesco, nel messaggio per l’89.ma Giornata missionaria mondiale, che ricorre Domenica 18 Ottobre. Il Pontefice sottolinea il “forte legame” tra la vita consacrata e la missione ed incoraggia i giovani ed i laici ad impegnarsi di più nell’opera missionaria della Chiesa. Chi è missionario, sottolinea il Papa, deve donarsi totalmente all’annuncio del Vangelo e su questo punto “non possono esserci compromessi: chi accoglie la missione, è chiamato a vivere di missione” ed “ogni tendenza” ad allontanarsi da questa vocazione “non si accorda con la chiamata del Signore a servizio del Vangelo”. In secondo luogo, Papa Francesco chiama in causa direttamente i giovani ed i laici. Ai primi, “capaci di testimonianze coraggiose, di imprese generose e a volte controcorrente”, il Pontefice lancia un appello: “Non lasciatevi rubare il sogno di una missione vera, di una sequela di Gesù che implichi il dono totale di sé”, perché l’annuncio del Vangelo “prima di essere un bisogno per coloro che non lo conoscono, è una necessità per chi ama Gesù”. Allo stesso tempo, Francesco chiede ai consacrati di “promuovere nel servizio della missione la presenza dei fedeli laici”, aprendosi “coraggiosamente nei confronti di quanti sono disposti a collaborare” anche per poco tempo, per “un’esperienza sul campo”. La vocazione missionaria, infatti, è “insita nel Battesimo” e riguarda tutti. In terzo luogo, il Pontefice indica la sfida primaria della missione oggi, ovvero “rispettare il bisogno di tutti i popoli di ripartire dalle proprie radici e salvaguardare i valori delle rispettive culture”. Ogni popolo ed ogni cultura, infatti, ha “il diritto di farsi aiutare dalla propria tradizione” a comprendere il mistero di Dio e ad accogliere il Vangelo. Inoltre, il Papa ricorda che “i destinatari privilegiati dell’annuncio evangelico” sono “i poveri, i piccoli, gli infermi, i disprezzati e i dimenticati”, perché “esiste un vincolo inseparabile tra la fede ed i poveri”. MOVIMENTO APOSTOLICO CIECHI Alla S. Messa delle ore 11.00 di Domenica 18 Ottobre parteciperanno anche i membri del Movimento Apostolico Ciechi della Diocesi di Venezia, un'associazione di fedeli laici, composta da vedenti e non vedenti, che s’ impegnano a maturare un rapporto consapevole e responsabile con la cecità, in ascolto della parola di Dio. Salutiamo con affetto questi amici e sosteniamo volentieri queste occasioni d’incontro nelle quali è sempre bello poter sperimentare relazioni di reciprocità, di fraternità e di condivisione. INCONTRO CATECHISTI Martedì 20 Ottobre alle ore 20.30 presso la Parrocchia di Gambarare, si svolgerà il primo incontro formativo per tutti i catechisti del nostro Vicariato che seguono i gruppi dei bambini delle elementari. FIGLIO DI DIO Con gioia e gratitudine riconosciamo e accogliamo il dono di Dio nella vita del piccolo Tommaso Marsilio figlio primogenito di Paolo e Giovanna Manfrin che riceverà il sacramento del Battesimo. A questo nuovo membro della Chiesa riserviamo fin d’ora la nostra fraterna accoglienza e il ricordo nella preghiera. NOZZE D’ORO E D’AVORIO Auguri vivissimi ai coniugi Giorgio Damin e Adriana Bonini che festeggiano il cinquantesimo anniversario di matrimonio e ai coniugi Luigi Corrò e Ines Panzonato che ricordano con gioia e gratitudine il cinquantacinquesimo anniversario di nozze. Il Signore custodisca e rafforzi con il suo aiuto la fedeltà e il reciproco amore di questi sposi! GRUPPO TEATRALE LA PAROLA Incontro con tutti gli attori e le comparse della rappresentazione teatrale su San Francesco per Mercoledì 21 Ottobre alle ore 20.45 aula Comensoli. Si parlerà dell'esperienza appena conclusa, del futuro e di altro. Con l'occasione si portano i costumi di scena. CORSO DI CHITARRA Per dare la possibilità a chi ha voglia di imparare a suonare la chitarra, la Parrocchia avvia un corso di accompagnamento che permetterà di raggiungere questo obiettivo acquisendo le nozioni fondamentali di teoria e di esecuzione strumentale. Per informazioni ci si può rivolgere direttamente al responsabile del corso presso il patronato parrocchiale Lunedì 19 Ottobre dalle ore 16.00 alle ore 18.00 oppure telefonando al numero 3498143120. ALL’EXPO CON L’ANFFAS ANFFAS Onlus Riviera del Brenta organizza una gita all’Expo di Milano per Domenica 25 Ottobre. Per informazioni e iscrizioni si può telefonare al numero 0415631002. GRUPPO GIOVANI DI 3^ MEDIA L’appuntamento per i giovani di terza media è tutti i giovedì dalle ore 19 alle ore 20 presso il patronato della Parrocchia di Santa Maria Maddalena. Per informazioni ci si può rivolgere a Valentina (tel. 3492518469)