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IN CAMMINO VERSO LA PASQUA
Il tempo della quaresima è sì tempo di penitenza e di conversione, ma il motivo per cui si sottolineano
questi aspetti è perché ci si sta preparando a celebrare la Pasqua.
Solo in questa prospettiva ha senso la penitenza e la conversione! Non si tratta di fare una "dieta" per
"snellire" il corpo o per apparire diversi; non si tratta di rinunciare al proprio egoismo e all'affermare
la nostra personalità sugli altri per debolezza o incapacità. La ragione di tutto il cammino quaresimale
è per renderci capaci di accogliere la vita nuova di Cristo risorto.
Solamente per questo motivo il cristiano affronta situazioni di disagio, anzi, le cerca, per dominare le
pulsioni che il retaggio del peccato ha lasciato in ciascuno di noi. Facciamo "tabula rasa", dentro di
noi, per tutto quanto ci porta a staccarci da Dio e dalla sua Parola per poter accogliere la sua grazia, la
sua forza che ci guida e ci sostiene nel realizzare una vita che non è solo umana ma che è anche
divina.
La Pasqua, come partecipazione alla resurrezione di Gesù, ci attira e ci abilita ad amare come Gesù ha
amato, a perdonare come Gesù ha perdonato e a trovare in questi atteggiamenti una gioia che nessuno può superare e togliere.
Proprio per questo hanno un senso e una giustificazione le rinunce che la quaresima ci propone. E non
sono rinunce alla nostra personalità, sono invece rinunce alle deviazioni della nostra personalità.
Chi non ha di mira la Pasqua e la vita nuova che essa ci dona non trova sensato rinunciare ad un
piacere, ad una soddisfazione. Mentre chi desidera diventare libero per amare come Cristo, questi
davvero è capace di affrontare un cammino di conversione del cuore, della volontà.
don Gianfranco
LUNEDI' 1
Ore 21.00 - Consiglio Pastorale Decanale
MARTEDI' 2
Ore 21.00 - Commissione liturgia
MERCOLEDI' 3
Ore 15.00 - Catechesi Terza età
VENERDI' 5
Ore 8,30-15,00.17,00-18.30: VIA CRUCIS
Ore 21.00 - Incontro quaresimale a San Marco
SABATO 6
Ore 14.1 5 - Ora santa in chiesa
PROGETTO PAKISTAN
Ecco il progetto della Caritas che vogliamo sostenere con le rinunce operate durante la quaresima.
Luogo: Chanchal Síngh, area semi urbana situata a 35 chilometri dal centro della città, diocesi di Faisalabad
Destinatari: bambini lasciati per la strada, sfruttati nel lavoro dei campi, abusati sessualmente
Obiettivi generali: tutelare e promuovere i diritti primari dell'infanzia; prendersi cura dei bambini abbandonati per la strada e/o sfruttati nel lavoro dei campi e spesso abusati sessualmente ed accoglierli
in un contesto di regole ed affetti; migliorare le condizioni educative attraverso un'adeguata
scolarizzazione
Contesto: L'associazione Women Shelter opera da tre anni nella diocesi di Faisalabad in ambito sociale, a difesa e a sostegno dei diritti delle donne, dei minori e dei bambini. L'organizzazione ha
rilevato una situazione drammatica che coinvolge soprattutto i bambini vittime della violazione dei
diritti in generale e del loro diritto all'educazione in particolare. La povertà è uno dei gravi problemi
che affliggono le famiglie nella diocesi di Faisalabad e che causano l'abbandono dei minori per la
strada o il loro sfruttamento nel lavoro e li condanna così a rimanere prigionieri della povertà e
dell'analfabetismo
Interventi: il progetto riguarda l'acquisto del terreno su cui costruire un edificio destinato a scuola
primaria per bambini e bambine di strada e una parte destinata a ostello per accogliere anche quelli
che giungono da paesi più lontani.
Importo progetto: 20.000 euro
PER INFORMAZIONI Caritas Ambrosiana Tel. 0276037.271/324
LE CATECHESI DELL'ARCIVESCOVO
Con l'inizio della Quaresima ambrosiana (domenica 21 febbraio), torna anche il tradizionale appuntamento con le catechesi dell'Arcivescovo, ogni martedì sera per tutto il tempo di preparazione alla
Pasqua.
I temi della Quaresima 2010 riprendono la lettera “Pietre vive” indirizzata alla Diocesi all'inizio
dell'anno pastorale. Ogni incontro inizierà con la preghiera guidata dai monaci del monastero della SS.
Trinità di Dumenza. Il cardinale Tettamanzi proporrà poi la sua catechesi dialogando con un
intervistatore.
Saranno evidenziati i temi della centralità di Cristo, della conversione, della sobrietà (di vita e pastorale) del ruolo dei fedeli e della figura del sacerdote oggi (recuperando così anche il tema dell'Anno
sacerdotale).
Il filo logico proposto è quello del cammino verso la Pasqua, evento di salvezza che consegna Cristo
Risorto come centro e redentore del mondo e della storia (prima catechesi). È possibile avvicinarsi a
questo centro convertendosi ogni giorno (seconda catechesi); conversioni possibili grazie a un giusto
rapporto con le cose e le occupazioni della vita, ovvero con la sobrietà (terza catechesi). Attratti dal
centro - Cristo -, in atteggiamento perenne di conversione, con cuore libero perché sobri, tutti i
cristiani - perché battezzati - possono essere protagonisti nella storia e nella Chiesa (quarta catechesi),
camminando guidati dai sacerdoti, la cui presenza nella società e nella storia "cambia nella fedeltà"
(quinta catechesi). Come è ormai consuetudine, ogni martedì le catechesi verranno trasmesse da
Telenova, Radio Marconi e Radio Mater (dalle 21) e andranno on line sul Portale (dalle 21.30);
saranno poi replicate su Telenova 2 ogni mercoledì, alle 16 e alle 21.
L'editrice "In dialogo" ha realizzato un libretto per consentire di seguire attivamente la preghiera proposta dai monaci di Dumenza, arricchito da testi, preghiere, domande e spunti per proseguire nella
riflessione personalmente o nei gruppi di ascolto.Il testo sarà disponibile nelle librerie cattoliche (48
pagine, 1,90 euro). Da metà Quaresima sarà inoltre disponibile un volume - sempre edito da "In
dialogo" - che comprenderà gli interventi di catechesi integrali dell'Arcivescovo, le domande degli
intervistatori e le risposte dei cardinale Tettamanzi e altri approfondimenti.
VENERDI' TEATRO S. MARCO
Eccoci al secondo appuntamento che ci presenterà una donna che per 50 si è impegnata a Firenze nel
campo sociale e politico. Ci sarà presentata da Giovanna Carocci presidente della fondazione Fioretta
Mazzei.
"... L'amicizia nata quel giorno prese la strada che ci unirà per l'eternità, Fioretta profumava e profuma di pulito, profumava e profuma della bellezza di Dio, profumava e profuma dell'amore che solo
Dio può comunicare alle sue creature. Oggi abbiamo bisogno di riscoprire l'esempio di persone come
lei che parlano con la loro vita dell'incontro con Dio e ne danno una testimonianza luminosa, straordinaria nell'ordinario della vita quotidiana... " (Ernesto Olivero).
LE PAROLE DEL PAPA PER LA QUARESIMA
Ogni anno, in occasione della Quaresima, la Chiesa ci invita a una sincera revisione della nostra vita
alla luce degli insegnamenti evangelici. Quest'anno vorrei proporvi alcune riflessioni sul vasto tema
della giustizia, partendo dall'affermazione paolina: La giustizia di Dio si è manifestata per mezzo della
fede in Cristo (cfr Rm 3,21-22). Giustizia: "dare cuique suum".
Mi soffermo in primo luogo sul significato del termine "giustizia", che nel linguaggio comune implica
"dare a ciascuno il suo - dare cuique suum", secondo la nota espressione di Ulpiano, giurista romano
del III secolo. In realtà, però, tale classica definizione non precisa in che cosa consista quel "suo" da
assicurare a ciascuno. Ciò di cui l'uomo ha più bisogno non può essergli garantito per legge. Per
godere di un'esistenza in pienezza, gli è necessario qualcosa di più intimo che può essergli accordato
solo gratuitamente: potremmo dire che l'uomo vive di quell'amore che solo Dio può comunicargli
avendolo creato a sua immagine e somiglianza. Sono certamente utili e necessari i beni materiali - del
resto Gesù stesso si è preoccupato di guarire i malati, di sfamare le folle che lo seguivano e di certo
condanna l'indifferenza che anche oggi costringe centinaia di milioni di essere umani alla morte per
mancanza di cibo, di acqua e di medicine -, ma la giustizia "distributiva" non rende all'essere umano
tutto il "suo" che gli è dovuto. Come e più del pane, egli ha infatti bisogno di Dio. Nota sant'Agostino:
se "la giustizia è la virtù che distribuisce a ciascuno il suo... non è giustizia dell'uomo quella che sottrae
l'uomo al vero Dio" (De civitate Dei, XIX, 21).
Da dove viene l'ingiustizia?
L'evangelista Marco riporta le seguenti parole di Gesù, che si inseriscono nel dibattito di allora circa
ciò che è puro e ciò che è impuro: "Non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa renderlo
impuro. Ma sono le cose che escono dall'uomo a renderlo impuro... Ciò che esce dall'uomo è quello
che rende impuro l'uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono i propositi di male"
(Mc 7,14-15.20-2 1). Al di là della questione immediata relativa al cibo, possiamo scorgere nella
reazione dei farisei una tentazione permanente dell'uomo: quella di individuare l'origine del male in
una causa esteriore. Molte delle moderne ideologie hanno, a ben vedere, questo presupposto: poiché
l'ingiustizia viene "da fuori", affinché regni la giustizia è sufficiente rimuovere le cause esteriori che ne
mpediscono l'attuazione. Questo modo di pensare - ammonisce Gesù - è ingenuo e miope.
L'ingiustizia, frutto del male, non ha radici esclusivamente esterne; ha origine nel cuore umano, dove
si trovano i germi di una misteriosa connivenza col male. Lo riconosce amaramente il Salmista: "Ecco,
nella colpa io sono nato, nel peccato mi ha concepito mia madre" (Sal 51,7). Sì, l'uomo è reso fragile
da una spinta profonda, che lo mortifica nella capacità di entrare in comunione con l'altro. Aperto per
natura al libero flusso della condivisione, avverte dentro di sé una strana forza di gravità che lo porta a
ripiegarsi su se stesso, ad affermarsi sopra e contro gli altri: è l'egoismo, conseguenza della colpa originale. Adamo ed Eva, sedotti dalla menzogna di Satana, afferrando il misterioso frutto contro il
comando divino, hanno sostituito alla logica del confidare nell'Amore quella del sospetto e della
competizione; alla logica del ricevere, dell'attendere fiducioso dall'Altro, quella ansiosa dell'afferrare e
del fare da sé (cfr Gen 3,1-6), sperimentando come risultato un senso di inquietudine e di incertezza.
Come può l'uomo liberarsi da questa spinta egoistica e aprirsi all'amore?
(segue)
SS. MESSE DELLA SETTIMANA
LUNEDI' 1 marzo
Ore 8.30 Albi Gaetano Lino e Virginia
Ore 18.30 Stucchi Luigia
MARTEDI' 2 marzo
Ore 8.30 Marcolini Elena
Ore 18.30 Premoli Lidia
MERCOLEDI' 3 marzo
Ore 8.30 Sandrini Giovanna
Ore 18.30 Testa Dario, famiglia Bresciani, famiglia Intersimone
GIOVEDI'
4 marzo
Ore 8.30 Marezza Ernesto
Ore 18.30 Coffani Alighiro
SABATO 6 marzo
Ore 8.30 Grimoldi Angelo Luigi Ada
INIZIATIVE PER LA QUARESIMA
Ogni giorno: il libretto "La Parola ogni giorno": Certezza della misericordia per una riflessione e
preghiera personale.
Ogni martedì alle 21.00: catechesi dell'Arcivescovo su Telenova e RadioMarconi.
Ogni venerdì:
 non c'è la S. Messa, ma alle ore: 8.30-15.00 17.00- 18.30 avremo la VIA CRUCIS.
 21 .00 quaresimale in San Marco
Venerdì 19 marzo alle ore 20.45: Via Crucis con l'Arcivescovo a Cologno Monzese partendo dalla
parrocchia di San Giuseppe.
Ss. Confessioni: Prima e dopo le S. Messe feriali. Il sabato pomeriggio dalle ore 15.30 alle 18.30.
Raccolta missionaria: il frutto delle rinunce sarà devoluto ai missionari della nostra diocesi. Siamo
invitati a scegliere ognuno le nostre rinunce e a raccoglierne il frutto per presentarlo durante una
santa Messa.
Ogni venerdì: magro per chi ha compiuto i 14 anni. Magro significa non mangiare carne e rinunciare a
cibi particolari. La penitenza, per unirci alle sofferenze di Cristo in riparazione dei peccati, può essere
anche dare del tempo all'ascolto della Parola di Dio, visitare una persona malata, perdonare le offese,
ecc.
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