MINISTERO DELLA CULTURA
ELLENICO
CONSOLATO DI GRECIA
A VENEZIA
CONSOLATO DI CIPRO
A TRIESTE
COMUNE DI GIAVERA
DEL MONTELLO
L’evento è organizzato dall’Associazione Artisti per
la Vita e comprende una mostra delle opere di
Andrea Valleri e un concerto vocale e strumentale.
Polemos (prima esecuzione assoluta), per voce e
pianoforte, è ispirata all’omonimo lavoro di Valleri.
Accompagnata da proiezioni ideate da Migliaccio, ne
propone una interpretazione visiva oltre che
musicale.
Aria sull’Onda, l’incendio del Partenone e la finestra
sul Mediterrano, da cui si affaccia una Venezia
carnefice ed erede della cultura greca (prima
esecuzione assoluta). L’anima nativa veneziana di
Valleri viene interpretata dalla melodia di Migliaccio
e accompagnata dalla mano sinistra inventata da
Cesare D’Este. Le proiezioni si concludono nelle
gelide visioni di una Venezia raggelata nella morsa
del suo splendore che la imprigiona in una fragile
crisalide di ghiaccio.
Dall’opera in quattro atti, I Settembrini libretto e
musica di Migliaccio, viene rappresentata la storia
della Sonnambula calabrese, raccontata dal suo
amante appassionato, in carcere per difenderne il
segreto.
Per Harry è un omaggio a Rota, legato al magico
lontano mondo di Carosello, di cui Migliaccio utilizza
un frammento di due note per citare il gingle del
dado, realizzato su musica del grande Nino Rota.
La sonata seconda di Cesare D’Este completa la
rassegna. Composta nello stile classico della forma
sonata, appunto, in quattro movimenti, che in un
ambito temporale di sonatina, condensa il senso della
grande sonata romantica.
l’evoluzione dell’arte
TEATRO VILLA WASSERMANN
GIAVERA DEL MONTELLO
Giovedì 5 Marzo 2015 ore 20.45
Andrea Valleri
scultore - pittore
Cesare D’Este
pianista - compositore
Pasqualino Migliaccio
tenore - compositore
GRAFICHE FG - PONTE DI PIAVE (TV) - 0422.852100
FONDAZIONE ELLENICA DI CULTURA
ITALIA
CONSORZIO
PIAVE-MONTELLO
Cristina Franzin
soprano
Franco Barina
baritono
Emanuele Pedrini
baritono
Sulle tracce del mitico Vaso di Pandora si sono avventurati Andrea Valleri, artista visivo e studioso di filosofia e
Pasqualino Migliaccio, musicista e non solo.
Due veneti che hanno fatto della rimessa in gioco delle
ipostasi dell’arte la loro cifra stilistica: il passato prossimo
e anteriore, rivisitato come disperata ricerca di affermazione di sè attraverso l’arte. Non a caso Valleri insegna
filosofia e Migliaccio è un ricercatore della storia del vetro
di Murano; essi portano nelle arti “accessorie” che rispettivamente professano, questo atteggiamento mentale,
quello in cui la ricerca non è mai disgiunta dalla visone
della Storia.
Accessorie, poiché per entrambi il lavoro artistico non è la
principale occupazione, ma un modo di alleviare il male
di vivere, il duro scotto che si paga nell’attraversare la
selva oscura.
Per Valleri, il termine fisso d’alto consiglio è la grecità,
non solo perché madre della filosofia e della civiltà e delle
radici della cultura occidentale, ma anche per le coincidenze dei suoi dati biografici.
Egli incontra e vive la cultura greca come un veneto del
Cinquecento, che di quelle contrade aveva una consapevolezza vissuta in prima persona.
Il suo essere artistista è all’insegna della rivisitazione
degli stilemi del passato recente, che riprende coniugandoli con la mediazione dell’arte greca classica e protostorica, giungendo ad una sintesi personale quale affermazione della sua natura d’elezione, la grecità come categoria dello spirito.
Con Pasqualino Migliaccio, la parola e la musica ripropongono gli elementi che tormentano la Melodia Tonale,
costretta nel letto di procuste della modernità.
Il suo anelito al canto coinvolge l’ascoltatore e lo fà partecipe del rito che è di nostalgia, ma anche di sfida nel
credere che la melodia sia ancora produttrice di senso per
la contemporaneità.
L’amore per il teatro musicale, che Migliaccio frequenta
fin dall’inizio dell’attività di compositore, lo porta a privilegiare quella musica che trae ispirazione non dall’oggettività, ma dalle forme espressive con cui si sposa; ecco
perché si trova a suo agio a connettersi con Andrea Valleri, e in passato con altri artisti.
Ultimo, ma primo nel compito arduo di interprete, Cesare
D’Este, pianista e compositore veneziano, che si affianca a
Migliaccio e Valleri. Con disarmante fiducia nella Storia,
D’Este si immerge nella riaffermazione del passato con
un’opera che avvince senza riserve per sincerità espressiva e perizia compositiva.
E poi Cristina Franzin, cui si deve l’intuizione di mettere
a confronto queste tre personalità artistiche per ricavarne
un ensemble di rara suggestione.
Programma
POLEMOS – per soprano e pianoforte
Musica di P. Migliaccio
Soprano Cristina Franzin
Pianoforte Cesare D’Este
ARIA SULL’ONDA
Melodia di P. Migliaccio
Elaborazione di Cesare D’Este
Pianoforte Cesare D’Este
PER HARRY – Omaggio a Nino Rota
Musica di P. Migliaccio
Pianoforte Cesare D’Este
SONATA in sol b maggiore per pianoforte
Musica di Cesare D’Este
Pianoforte Cesare D’Este
- Allegro cantabile
- Scherzo
- Lento
- Presto
LA SONNAMBULA Aria per soli e pianoforte
Tratta dall’Opera I Settembrini
Libretto e musica di P. Migliaccio
Tenore P. Migliaccio
Baritono Emanuele Pedrini
Bariitono Franco Barina
Pianoforte Cesare D’Este
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