DIOCESI DI SAN MINIATO
BEATIFICAZIONE
DI
PIO ALBERTO DEL CORONA
SAN MINIATO, CHIESA DI SAN FRANCESCO
19 SETTEMBRE 2015
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DIOCESI DI SAN MINIATO
CELEBRAZIONE EUCARISTICA
E RITO DI BEATIFICAZIONE
DEL VENERABILE SERVO DI DIO
PIO ALBERTO DEL CORONA
VESCOVO
PRESIEDE
S. EMIN. REV.MA IL SIG. CARDINALE
ANGELO AMATO
PREFETTO DELLA
CONGREGAZIONE PER LE CAUSE DEI SANTI
RAPPRESENTANTE DEL SOMMO PONTEFICE
FRANCESCO
SAN MINIATO, CHIESA DI SAN FRANCESCO
19 SETTEMBRE 2015
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Profilo Biografico
del Venerabile Servo di Dio
Pio Alberto Del Corona
___________
I
l Servo di Dio nacque a Livorno il 5 luglio 1837.
Frequentando la Chiesa di Santa Caterina tenuta dai Frati Predicatori maturò il desiderio di
consacrarsi a Cristo sulle orme di San Domenico.
Il 4 dicembre 1854 partì per il convento di San Marco in
Firenze e il 1° febbraio 1855 vestì l’abito domenicano.
Iniziò dunque il noviziato e, il 3 novembre 1859, emise
la professione religiosa.
Fu ordinato sacerdote a Firenze il 5 febbraio 1860, nella
Basilica di San Marco. Coniugò l’attività pastorale con
l’amore per la cultura: tomista eccellente, conoscitore
delle lingue orientali, biblista di valore, fu insegnante di
filosofia e teologia nello Studio di S. Marco da dove passò poi al Seminario diocesano di Firenze. Nel biennio
1872-1874 esercitò l’ufficio di Priore in San Marco.
In questi anni cominciò a dirigere spiritualmente la signora Elena Bruzzi, vedova di Emilio Bonaguidi. Con
l’aiuto della stessa pensò di attuare il progetto di fonda-
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zione che aveva in animo. Egli in effetti era rimasto molto
colpito dall’esperienza di San Girolamo il quale a Roma, in
una casa sita sul colle Aventino, aveva radunato alcune donne
per studiare insieme la Parola di Dio, ritemprarsi nella meditazione e poi dedicarsi alla formazione delle bambine; pensò
dunque di dar vita ad una nuova comunità religiosa con caratteristiche similari a quelle tracciate da San Girolamo, sia pur
ovviamente con le specificità dovute all’adozione del carisma
domenicano.
L’8 maggio 1872 venne ricevuto, insieme ad Elena Bruzzi, dal
Beato Pio IX il quale diede ai due la benedizione apostolica.
Nel novembre 1872 iniziò la vita in comune e dal dicembre
successivo si cominciò ad accogliere le bambine. Era così nato
ufficialmente l’Istituto delle Suore Domenicane dello Spirito
Santo.
Nel 1874 il Servo di Dio ricevette la nomina a Vescovo titolare
di Draso e a coadiutore del Vescovo di San Miniato, Monsignor Annibale Barabesi. Il 3 gennaio 1875 gli fu conferita la
consacrazione episcopale e il successivo 18 gennaio fece il suo
ingresso a San Miniato. Prese alloggio nel locale convento dei
Domenicani e si mise subito in cammino, visitando le varie
zone della Diocesi. Non mancò poi di prodigarsi in una assidua attività a difesa della fede.
Nel 1897, dopo la morte di Monsignor Barabesi, venne elevato
come titolare alla sede episcopale di San Miniato.
Durante la sua azione pastorale, si distinse per le opere di carità e l’impegno profuso nell’educazione della gioventù e nella
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formazione del clero; a tali scopi fondò l’Apostolato della
Preghiera e la Società delle Buone Opere. Incoraggiò inoltre
l’attività a sostegno delle missioni e favorì le iniziative a carattere sociale, dalle società operaie ai circoli ricreativi. Fu
particolarmente assiduo e zelante nel compimento delle visite pastorali.
Nel 1906 cominciò a manifestarsi una grave malattia al fegato; chiese dunque di potersi ritirare dalla guida della Diocesi.
Nel 1907 venne finalmente accolta la sua richiesta e fu nominato Arcivescovo titolare di Sardica. Compatibilmente con le
sue condizioni fisiche, proseguì nel suo impegno culturale e
nella guida delle Suore Domenicane dello Spirito Santo. Morì
nel convento delle suore da lui fondate il 15 agosto 1912.
Il 9 ottobre 2013 Papa Francesco ha riconosciuto l’eroicità
delle virtù del Servo di Dio, proclamandolo Venerabile.
Il 17 settembre 2014 il Santo Padre Francesco ha autorizzato
la Congregazione delle Cause dei Santi a firmare il Decreto
che riconosce il miracolo ricevuto per intercessione del Venerabile.
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RITI DI INTRODUZIONE
Mentre i concelebranti e gli altri ministri si avviano all'altare,
il coro e l'assemblea eseguono il canto d’ingresso:
SANTO È IL TUO NOME
Santo è il tuo nome, santo per sempre
noi ti lodiamo Trinità.
Fedele il tuo amore, fedele per sempre
noi ti lodiamo Trinità.
Meraviglioso Padre è l’amore tuo
che doni ogni giorno a noi.
La tua parola parla di santità
vivi fedelmente ognor.
Noi vogliamo amarti ogni giorno di più
testimoni della verità.
Ovunque tu ci vuoi la nostra vita sarà
una risposta di fedeltà.
Pieni del tuo Spirito di santità
andremo dove tu vorrai.
E un volto nuovo il mondo avrà
e il giusto e il vero regnerà.
Passo dopo passo nel cammino della vita
costruiremo il tuo regno d’amor.
Insieme a Maria, fedeli con lei
le tue meraviglie canterem.
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SALUTO
Il cardinale celebrante:
Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
℞. Amen.
La pace sia con voi.
℞. E con il tuo Spirito.
ATTO PENITENZIALE
Fratelli carissimi,
siamo radunati nella gioia e nell’azione di grazie
al Padre santo e misericordioso
per mezzo di Cristo suo Figlio,
nello Spirito Santo
in questo giorno in cui
il venerabile Pio Alberto Del Corona
viene proclamato beato.
Disponiamoci all’ascolto della parola di Dio
e alla partecipazione al sacrificio di lode,
implorando la purificazione delle labbra e del cuore.
Si fa una breve pausa di silenzio.
S. Signore, tu Figlio del Dio vivente, abbi pietà di noi.
Schola: Kyrie, eléison.
Assemblea: Kyrie, eléison.
S. Cristo, tu Figlio di re Davide, abbi pietà di noi.
Schola: Christe, eléison
Assemblea: Christe, eléison.
S. Signore, tu Figlio della Vergine Maria, abbi pietà di noi.
Schola: Kyrie, eléison.
Assemblea: Kyrie, eléison.
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C. Dio onnipotente abbia misericordia di noi,
perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
℞. Amen.
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RITO DELLA BEATIFICAZIONE
Tutti si mettono seduti.
L’Amministratore Diocesano di San Miniato
e il Postulatore Generale dell’Ordine dei Predicatori
si avvicinano al Cardinale Angelo Amato,
rappresentante del Santo Padre, e chiedono che si proceda
alla beatificazione del Venerabile Servo di Dio
Pio Alberto Del Corona.
PETIZIONE
Eminenza Reverendissima,
la Diocesi di San Miniato e l’Ordine dei Predicatori
hanno umilmente chiesto al Sommo Pontefice Francesco
di voler iscrivere nel numero dei Beati
il Venerabile Servo di Dio Pio Alberto Del Corona,
dell’Ordine dei Predicatori e vescovo di San Miniato.
Il Postulatore Generale, Fra Vito Gómez, O.P.,
legge il profilo biografico del Servo di Dio.
Il Cardinale Angelo Amato, rappresentante del Santo Padre:
Per incarico di Sua Santità Papa Francesco
do lettura della Lettera Apostolica
con la quale il Sommo Pontefice
ha iscritto nel numero dei Beati
il Venerabile Servo di Dio Pio Alberto Del Corona.
Tutti si alzano in piedi. Il Cardinale Angelo Amato,
Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi e Rappresentante del Santo Padre, seduto, legge la Lettera Apostolica.
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TRADUZIONE DELLA LETTERA APOSTOLICA
Noi,
accogliendo il desiderio del Nostro Fratello Fausto Tardelli,
allora Vescovo di San Miniato,
di molti altri Fratelli nell’Episcopato e di molti fedeli,
dopo aver avuto il parere della Congregazione delle Cause dei Santi,
con la Nostra Autorità Apostolica concediamo che il Venerabile Servo di Dio
PIO ALBERTO DEL CORONA,
professo dell’Ordine dei Frati Predicatori,
Arcivescovo di Sardica e già Vescovo di San Miniato,
fondatore della Congregazione delle Suore Domenicane dello Spirito Santo,
pastore d’anime secondo il cuore di Cristo,
testimone zelante ed umile del Vangelo,
sia d’ora in poi chiamato Beato e che si possa celebrare la sua festa
il 19 settembre, nei luoghi e secondo le regole stabilite dal diritto.
Nel nome del Padre, e del Figlio, e dello Spirito Santo. Amen.
Dato a Roma, presso San Pietro,
il giorno 20 Agosto 2015, terzo del Nostro Pontificato.
Francesco
Si scopre l’immagine del nuovo Beato.
Il coro e l’assemblea acclamano cantando:
Amen, amen, amen.
La reliquia del nuovo Beato viene portata processionalmente
nell’assemblea, collocata nei pressi dell’altare
e adornata di ceri e di fiori.
Il Cardinale Angelo Amato, Prefetto della Congregazione
delle Cause dei Santi, incensa e venera la reliquia.
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Intanto il coro e l’assemblea rendono gloria a Dio cantando:
La Schola: Laus tibi, Domine, tibi gloria:
in cælestibus ædibus,
gloria et honore coronatus,
fulget Servus tuus Pius Albertus Del Corona
et pro nobis exsistit intercessor benignus.
Lode e gloria a te Signore: nella dimora dei santi,
coronato di gloria e di onore,
splende il tuo Servo Pio Alberto Del Corona
e intercede per noi.
L’assembla: Amen.
L’Amministratore Diocesano di San Miniato
e il Postulatore Generale O.P.
si recano dal Cardinale celebrante per ringraziare
in Lui il Sommo Pontefice per la proclamazione del Beato.
L’Amministratore Diocesano di San Miniato:
La Chiesa che è in San Miniato e in Toscana,
unitamente ai Frati dell’Ordine dei Predicatori
devotamente grata e riconoscente
al Successore dell’Apostolo Pietro, il Papa Francesco,
rende grazie al Padre di Gesù Cristo e Padre nostro,
al Dio tre volte santo ed innalza l’inno di lode
per aver proclamato Beato
il Venerabile Servo di Dio Pio Alberto Del Corona.
Il Cardinale consegna all’Amministratore Diocesano
e al Postulatore copia della lettera Apostolica.
Quindi il coro e l’assemblea acclamano
a Dio e a Cristo Signore con il canto del Gloria.
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GLORIA
Il celebrante intona il Gloria,
la schola (S) e l’assemblea (A) si alternano nel canto.
C. Glória in excélsis Deo
S. et in terra pax hominibus bonae voluntátis.
A. Laudámus te, benedicimus te,
adorámus te, glorificámus te,
S. grátias ágimus tibi propter magnam glóriam tuam,
Dómine Deus, Rex caeléstis, Deus Pater omnipotens.
A. Dómine Fili unigénite, Iesu Christe,
Dómine Deus, Agnus Dei, Fílius Patris,
S. Qui tollis peccáta mundi,
A. miserére nobis;
S. Qui tollis peccáta mundi,
A. súscipe deprecatiónem nostram:
A. Qui sedes ad déxteram Patris,
A. miserére nobis.
S. Quoniam tu solus Sanctus,
A. tu solus Dóminus,
tu solus Altíssimus, Iesu Christe,
S. cum Sancto Spíritu: in glória Dei Patris.
T. Amen.
PREGHIERA DI COLLETTA
V. Preghiamo
O Dio, fonte di ogni santità, che hai dato ai tuoi santi
una mirabile varietà di carismi e un’unica ricompensa nel cielo,
per loro intercessione fa’ che camminiamo degnamente
nella nostra vocazione per condividere la stessa gloria
nel tuo regno. Per il nostro Signore …
℞. Amen.
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LITURGIA DELLA PAROLA
PRIMA LETTURA
Io stesso condurrò le mie pecore al pascolo e io le farò riposare.
Dal libro del profeta Ezechièle
34,11-16
Così dice il Signore Dio: «Ecco, io stesso cercherò
le mie pecore e le passerò in rassegna.
Come un pastore passa in rassegna il suo gregge
quando si trova in mezzo alle sue pecore
che erano state disperse, così io passerò in rassegna
le mie pecore e le radunerò da tutti i luoghi
dove erano disperse nei giorni nuvolosi e di caligine.
Le farò uscire dai popoli e le radunerò da tutte le regioni.
Le ricondurrò nella loro terra e le farò pascolare sui monti
d’Israele, nelle valli e in tutti i luoghi abitati della regione.
Le condurrò in ottime pasture e il loro pascolo sarà sui monti
alti d’Israele; là si adageranno su fertili pascoli e pasceranno
in abbondanza sui monti d’Israele. Io stesso condurrò le mie
pecore al pascolo e io le farò riposare.
Oracolo del Signore Dio.
Andrò in cerca della pecora perduta e ricondurrò all’ovile
quella smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata,
avrò cura della grassa e della forte; le pascerò con giustizia».
Parola di Dio.
℞. Rendiamo grazie a Dio
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SALMO RESPONSORIALE
dal Salmo 22
℞. Il Signore è il mio pastore: non manco di nulla.
Il Signore è il mio pastore:
non manco di nulla.
Su pascoli erbosi mi fa riposare,
ad acque tranquille mi conduce.
Rinfranca l’anima mia. ℞.
Mi guida per il giusto cammino
a motivo del suo nome.
Anche se vado per una valle oscura,
non temo alcun male, perché tu sei con me.
Il tuo bastone e il tuo vincàstro
mi danno sicurezza. ℞.
Davanti a me tu prepari una mensa
sotto gli occhi dei miei nemici.
Ungi di olio il mio capo;
il mio calice trabocca. ℞.
Sì, bontà e fedeltà mi saranno compagne
tutti i giorni della mia vita,
abiterò ancora nella casa del Signore
per lunghi giorni. ℞.
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SECONDA LETTURA
Compi la tua opera di annunciatore del Vangelo,
adempi il tuo ministero.
Dalla prima lettera di san Pietro apostolo
5, 1-4
Carissimi, esorto gli anziani che sono tra voi, quale anziano
come loro, testimone delle sofferenze di Cristo e partecipe
della gloria che deve manifestarsi: pascete il gregge di Dio
che vi è affidato, sorvegliandolo non perché costretti ma volentieri, come piace a Dio, non per vergognoso interesse, ma
con animo generoso, non come padroni delle persone a voi
affidate, ma facendovi modelli del gregge. E quando apparirà
il Pastore supremo, riceverete la corona della gloria che non
appassisce.
Parola di Dio.
℞. Rendiamo grazie a Dio.
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ACCLAMAZIONE AL VANGELO (Gv 10,14)
Alleluia, alleluia.
Io sono il buon pastore, dice il Signore,
conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.
Alleluia.
VANGELO
La messe è abbondante, ma gli operai sono pochi
Mt 9, 32-38
Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito.
Dal vangelo secondo Matteo.
Gloria a te, o Signore.
In quel tempo, presentarono a Gesù un muto indemoniato.
Scacciato il demonio, quel muto cominciò a parlare e la folla
presa da stupore diceva: “Non si è mai vista una cosa simile
in Israele!”. Ma i farisei dicevano: “Egli scaccia i demoni per
opera del principe dei demoni”.
Gesù percorreva tutte le città e i villaggi, insegnando nelle
loro sinagoghe, predicando il vangelo del regno e curando
ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe è molta, ma gli
operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che
mandi operai nella sua messe!”
Parola del Signore.
℞. Lode te, o Cristo.
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PROFESSIONE DI FEDE
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Credo in un solo Dio, Padre onnipotente,
creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria,
per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
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PREGHIERA UNIVERSALE
Il Cardinale celebrante:
Fratelli e sorelle carissimi,
rendiamo grazie al Padre, che continuamente ci educa con la
scienza dei santi e dei beati, e preghiamo perché, confortati
dalla loro testimonianza, ci accostiamo con fiducia al trono
della grazia, per ricevere misericordia ed essere aiutati al momento opportuno.
L. Dominum deprecemur:
℞. Te rogamus audi nos.
1. Padre santo, sostieni la tua Chiesa pellegrina nel mondo: in
unione col successore di Pietro, il Santo Padre Francesco, cresca nell’unità della fede e dell’amore fino alla venuta di Cristo.
L. Dominum deprecemur:
℞. Te rogamus audi nos.
2. Dio onnipotente ed eterno, assisti con la tua sapienza coloro che ci governano: con il tuo aiuto, promuovano su tutta la
terra una pace duratura, il progresso sociale e la libertà religiosa.
L. Dominum deprecemur:
℞. Te rogamus audi nos.
3. Dio di giustizia e di misericordia, ascolta il grido di tutti gli
oppressi: giunga il tuo conforto a coloro che soffrono a causa
della libertà, ai perseguitati per la fede, agli esuli dalla patria,
agli ammalati, ai disoccupati e a ogni creatura che in vita e in
morte si rifugia tra le braccia della tua bontà infinita.
L. Dominum deprecemur:
℞. Te rogamus audi nos.
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4. Padre della vita, creatore dell’uomo e della donna: in un tempo che rischia di dissipare i beni più preziosi, sia riconosciuto
l’insostituibile valore della famiglia, prima cellula della società
umana nata dall’unione matrimoniale.
L. Dominum deprecemur:
℞. Te rogamus audi nos.
5. Dio, Padre degli umili, soccorri e guida i missionari del Vangelo, i religiosi e le vergini consacrate: nell’adesione fiduciosa
alla tua volontà cooperino fedelmente all’avvento del tuo regno.
L. Dominum deprecemur:
℞. Te rogamus audi nos.
6. Signore dell’universo: la Chiesa diocesana di San Miniato,
che il beato Pio Alberto Del Corona guidò santamente, sperimenti la forza della sua intercessione e ottenga presto un vescovo secondo il tuo cuore.
L. Dominum deprecemur:
℞. Te rogamus audi nos.
Il Cardinale celebrante:
A te salgano, o Padre, le suppliche della tua Chiesa,
sostenuta dall’intercessione dei santi e dei beati.
Tu che vegli su chi spera nella tua grazia,
aiutaci a mantenere ferma la professione della nostra fede,
per poterti un giorno contemplare
nella beata pace del tuo regno.
Per Cristo nostro Signore.
℞. Amen.
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LITURGIA EUCARISTICA
Vengono portati all’altare il pane e il vino,
materia per il memoriale della Pasqua del Signore.
CANTO DI OFFERTORIO: DEUS CARITAS EST.
La schola intona il canto d’offertorio e l’assemblea ripete il ritornello.
℞.
Si linguis hominum loquar et angelorum,
caritatem autem non habeam, factus sum velut aes,
factus sum velut cymbalum tinniens. ℞.
Si noverim mysteria omnia et omnem scientiam,
si habuero omnem fidem ita ut montes transferam,
caritatem autem non habuero, nihil sum ego. ℞.
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Si distribuero in cibos pauperum omnes facultates meas;
si tradidero corpus meum ita ut ardeam,
caritatem autem non habuero, nihil mihi prodest. ℞.
Caritas patiens est, caritas benigna est.
Caritas non aemulatur, caritas non agit perperam,
caritas non inflatur, non est ambitiosa. ℞.
Caritas non quaerit quae sua sunt, caritas non irritatur.
Caritas non agit malum, caritas non gaudet super iniquitatem,
caritas congaudet veritati. ℞.
Caritas omnia suffert, caritas omnia credit.
Caritas omnia sperat, caritas omnia sustinet,
caritas num quam excidit. ℞.
C. Pregate, fratelli e sorelle, perché il mio e il vostro
sacrificio sia gradito a Dio, Padre onnipotente.
℞. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio
a lode e gloria del suo nome, per il bene nostro
e di tutta la sua santa Chiesa.
ORAZIONE SOPRA LE OFFERTE
Ti siano graditi, Signore, i doni che ti offriamo
in onore di tutti i Santi:
essi che già godono della tua vita immortale,
ci proteggano nel cammino verso di te.
Per Cristo nostro Signore.
℞. Amen.
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PREFAZIO
℣.
℞.
℣.
℞.
℣.
℞.
Il Signore sia con voi.
E con il tuo spirito
In alto i nostri cuori.
Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.
È cosa buona e giusta.
È
veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo a te,
Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo nostro Signore.
Nella testimonianza di fede dei tuoi santi
tu rendi sempre feconda la tua Chiesa
con la forza creatrice del tuo Spirito,
e doni a noi, tuoi figli,
un segno sicuro del tuo amore.
Il loro grande esempio e la loro fraterna intercessione
ci sostengono nel cammino della vita
perché si compia in noi il tuo mistero di salvezza.
E noi, uniti agli angeli ai santi,
cantiamo con gioia l'inno della tua lode:
S. Sanctus, A. Sanctus,
T. Sanctus Dominus Deus Sabaoth.
S. Pleni sunt caeli et terra gloria tua.
T. Hosanna in excelsis.
S. Benedictus qui venit in nomine Domini.
T. Hosanna in excelsis.
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Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Osanna nell’alto dei cieli.
PREGHIERA EUCARISTICA I (CANONE ROMANO)
CP
Padre clementissimo,
noi ti supplichiamo e ti chiediamo
per Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
di accettare questi doni,
di benedire queste offerte,
questo santo e immacolato sacrificio.
Noi te l’offriamo anzitutto
per la tua Chiesa santa e cattolica,
perché tu le dia pace e la protegga,
la raccolga nell'unità e la governi su tutta la terra,
con il tuo servo il nostro Papa Francesco,
con me indegno tuo servo
e con tutti quelli che custodiscono la fede cattolica,
trasmessa dagli Apostoli.
1C
Ricòrdati, Signore, dei tuoi fedeli.
Ricòrdati di tutti i presenti,
dei quali conosci la fede e la devozione:
per loro ti offriamo
e anch'essi ti offrono questo sacrificio di lode,
e innalzano la preghiera a te, Dio eterno, vivo e vero,
per ottenere a sé e ai loro cari
redenzione, sicurezza di vita e salute.
35
2C
In comunione con tutta la Chiesa,
ricordiamo e veneriamo anzitutto
la gloriosa e sempre vergine Maria,
Madre del nostro Dio e Signore Gesù Cristo,
san Giuseppe, suo sposo,
i santi apostoli e martiri:
Pietro e Paolo, Andrea,
[Giacomo, Giovanni,
Tommaso, Giacomo, Filippo, Bartolomeo,
Matteo, Simone e Taddeo,
Lino, Cleto, Clemente, Sisto,
Cornelio e Cipriano, Lorenzo, Crisogono,
Giovanni e Paolo, Cosma e Damiano]
e tutti i santi;
per i loro meriti e le loro preghiere
donaci sempre aiuto e protezione.
CP
Accètta con benevolenza, o Signore,
l’offerta che ti presentiamo
noi tuoi ministri e tutta la tua famiglia:
disponi nella tua pace i nostri giorni,
salvaci dalla dannazione eterna,
e accoglici nel gregge degli eletti.
CC
Santifica, o Dio, questa offerta
con la potenza della tua benedizione,
e degnati di accettarla a nostro favore,
in sacrificio spirituale e perfetto,
perché diventi per noi
il corpo e il sangue del tuo amatissimo Figlio,
il Signore nostro Gesù Cristo.
La vigilia della sua passione,
egli prese il pane
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nelle sue mani sante e venerabili,
e alzando gli occhi al cielo a te
Dio Padre suo onnipotente,
rese grazie con la preghiera di benedizione,
spezzò il pane, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
Prendete, e mangiatene tutti:
questo è il mio Corpo
offerto in sacrificio per voi.
Dopo la cena, allo stesso modo,
prese questo glorioso calice
nelle sue mani sante e venerabili,
ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo diede ai suoi discepoli, e disse:
Prendete, e bevetene tutti:
questo è il calice del mio Sangue
per la nuova ed eterna alleanza,
versato per voi e per tutti
in remissione dei peccati.
Fate questo in memoria di me.
CP
℞.
Mistero della fede.
Annunziamo la tua morte, Signore,
proclamiamo la tua risurrezione,
nell'attesa della tua venuta.
CC
In questo sacrificio, o Padre,
noi tuoi ministri e il tuo popolo santo
celebriamo il memoriale
della beata passione,
della risurrezione dai morti
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e della gloriosa ascensione al cielo
del Cristo tuo Figlio e nostro Signore;
e offriamo alla tua maestà divina,
tra i doni che ci hai dato,
la vittima pura, santa e immacolata,
pane santo della vita eterna
e calice dell'eterna salvezza.
Volgi sulla nostra offerta
il tuo sguardo sereno e benigno,
come hai voluto accettare
i doni di Abele, il giusto,
il sacrificio di Abramo, nostro padre nella fede,
e l'oblazione pura e santa
di Melchisedech, tuo sommo sacerdote.
Ti supplichiamo, Dio onnipotente:
fa' che questa offerta,
per le mani del tuo angelo santo,
sia portata sull'altare del cielo
davanti alla tua maestà divina,
perché su tutti noi che partecipiamo
di questo altare,
comunicando al santo mistero
del corpo e sangue del tuo Figlio,
scenda la pienezza di ogni grazia
e benedizione del cielo.
3C
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Ricòrdati, o Signore, dei tuoi fedeli,
che ci hanno preceduto con il segno della fede
e dormono il sonno della pace.
Dona loro, Signore,
e a tutti quelli che riposano in Cristo,
la beatitudine, la luce e la pace.
4C
Anche a noi, tuoi ministri, peccatori,
ma fiduciosi nella tua infinita misericordia,
concedi, o Signore,
di aver parte nella comunità
dei tuoi santi apostoli e martiri:
Giovanni, Stefano, Mattia, Barnaba,
[Ignazio, Alessandro, Marcellino e Pietro,
Genesio e Miniato, Felicita, Perpetua, Agata, Lucia,
Agnese, Cecilia, Anastasia]
e tutti i santi:
ammettici a godere della loro sorte beata
non per i nostri meriti,
ma per la ricchezza del tuo perdono.
CP
Per Cristo nostro Signore
tu, o Dio, crei e santifichi sempre,
fai vivere, benedici
e doni al mondo ogni bene.
CP
o
CC
Per Cristo, con Cristo e in Cristo,
a te, Dio Padre onnipotente
nell'unità dello Spirito Santo
ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.
Amen.
℞.
39
RITI DI COMUNIONE
C. Praeceptis salutaribus moniti,
et divina institutione formati, audemus dicere:
A. Pater noster, qui es in coelis,
sanctificetur nomen tuum,
adveniat regnum tuum, fiat voluntas tua,
sicut in coelo et in terra.
Panem nostrum cotidianum da nobis hodie,
et dimitte nobis debita nostra,
sicut et nos dimittimus debitoribus nostris,
et ne nos inducas in tentationem,
sed libera nos a malo.
C. Guidati dallo Spirito di Gesù
e illuminati dalla sapienza del Vangelo, osiamo dire:
A. Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano
rimetti a noi i nostri debiti,
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.
C. Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
concedi la pace ai nostri giorni,
e con l’aiuto della tua misericordia
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vivremo sempre liberi dal peccato
e sicuri da ogni turbamento,
nell’attesa che si compia la beata speranza
e venga il nostro salvatore Gesù Cristo.
℞. Tuo è il regno, tua la potenza e la gloria nei secoli.
C. Signore Gesù Cristo che hai detto ai tuoi apostoli:
«Vi lascio la pace, vi do la mia pace», non guardare
ai nostri peccati ma alla fede della tua Chiesa,
e donale unità e pace secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
℞. Amen.
C. La pace del Signore sia sempre con voi.
℞. E con il tuo Spirito.
D. Scambiatevi un segno di pace.
FRAZIONE DEL PANE
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
miserere nobis.
Agnus Dei, qui tollis peccata mundi:
dona nobis pacem.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi.
Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo,
dona a noi la pace.
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COMUNIONE
C. Beati gli invitati alla cena del Signore.
Ecco l’Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo.
℞. O Signore, non sono degno di partecipare
alla tua mensa: ma di’ soltanto una parola
e io sarò salvato.
CANTI DI COMUNIONE
1. GUSTATE E VEDETE
Rit. Gustate e vedete
quanto è buono il Signore,
beato chi in lui si rifugia.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore,
ascoltino gli umili e si rallegrino. Rit.
Celebrate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore e mi ha risposto
e da ogni timore mi ha liberato. Rit.
Guardate a lui e sarete raggianti,
non saranno confusi i vostri volti.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo libera da tutte le sue angosce. Rit.
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L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono e li salva.
Gustate e vedete quanto è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia. Rit.
2. OS JUSTI (di A. Brukner)
Eseguito dalla sola Schola
Os justi meditabitur sapientiam,
et lingua ejus loquetur judicium.
Lex Dei ejus in corde ipsius
et non supplantabuntur gressus ejus.
Alleluia!
ORAZIONE DOPO LA COMUNIONE
O Dio, che ci nutri dell’unico pane e ci conforti con l’unica
speranza, donaci il tuo Spirito, perché insieme con i tuoi
Santi formiamo in Cristo un cuore solo e un’anima sola,
per risorgere con lui nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.
℞. Amen.
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RITI DI CONCLUSIONE
Si canta, come ringraziamento, l’inno Te Deum.
Te Deum laudamus: *
Te Dominum confitemur.
Te æternum Patrem *
omnis terra veneratur.
Tibis omnes Angeli *
tibi cæli et universæ Potestates.
Tibi Cherubim et Seraphim *
incessabili voce proclamant:
Sanctus, * Sanctus, *
Sanctus Dominus Deus Sabaoth.
Pleni sunt cæli et terra, *
majestatis gloriæ tuæ.
Te gloriosus *
Apostolorum chorus.
Te prophetarum *
laudabilis numerus.
Te Martyrum candidatus *
laudat exercitus.
Te per orbem terrarum *
sancta confitetur Ecclesia.
Patrem *
immensæ majestatis.
Venerandum tuum verum, *
et unicum Filium.
Sanctum *
quoque Paraclitum Spiritum.
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Tu Rex *
gloriæ Christe.
Tu Patris *
sempiternus es Filius.
Tu ad liberandum suscepturus hominem, *
non horruisti Virginis uterum.
Tu, devicto mortis aculeo, *
aperuisti credentibus regna cælorum.
Tu ad dexteram Dei sedes, *
in gloria Patris.
Judex, *
crederis esse venturus.
Te ergo, quæsumus, tuis famulis subveni, *
quos pretioso Sanguine redemisti.
Æterna fac cum Sanctis tuis *
in gloria numerari.
Salvum fac populum tuum, Domine, *
et benedic hæreditati tuae.
Et rege eos, *
et extolle illos usque in æternum.
Per singulos dies *
benedicimus te.
Et laudamus nomen tuum in sæculum, *
et in sæculum sæculi.
Dignare, Domine, die isto, *
sine peccato nos custodire.
Miserere nostri, Domine, *
miserere nostri.
Fiat misericordia tua, Domine, super nos, *
quemadmodum speravimus in te.
In te, Domine, speravi, *
non confundar in æternum.
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Segue la benedizione finale impartita dal Cardinale celebrante.
BENEDIZIONE
℣. Il Signore sia con voi.
℞. E con il tuo spirito
℣ Sia benedetto il nome del Signore.
℞ Ora e sempre.
℣ Il nostro aiuto è nel nome del Signore.
℞ Egli ha fatto cielo e terra.
℣ Vi benedica Dio onnipotente
Padre e Figlio
e Spirito Santo.
℞ Amen.
CONGEDO
D.
℞.
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Portate a tutti l’amore del Signore. Andate in pace.
Rendiamo grazie a Dio.
CANTO FINALE: EXULTATE JUSTI
E
xsultate justi in domino,
Rectos decet collaudatio.
Confitemini domino,
Confitemini domino in citara,
Confitemini domino in citara.
In psalterio decem chordarum,
In psalterio decem chordarum,
Psalite illi,
Psalite illi.
Cantate ei, cantate ei.
Canticum novum
Bene psalite ei in vociferazione,
Bene psalite ei in vociferazione.
In vociferatione,
In vociferatione
Exsultate justi in domino,
Rectos decet collaudatio, collaudatio.
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A cura dell’Ufficio Liturgico della Diocesi di San Miniato
Piazza del Duomo, 2 - 56028 San Miniato (PI)
Tel. 0571 418071 / Fax: 0571 400092
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