GILIOVEDI Anno XVIII, num. 30. 13 aprile 1882. -,•1•1 PUBBLICAZIONE: Nei giorni di GIOVEDÌ e DOMENICA. Un numero, centesimi 10. DIREZIONE: Nella T ipogra fi a Van nucchi, piazza s. Frediano, Pisa. AVVERTENZE: L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei soli incassi di cui ha emesso ricevuta. I manoscritti non si restituiscono. Le lettere non affrancate si respingono. NOTIZIARIO Una notizia molto grave è la seguente recataci dai telegrammi di Berlino e di Parigi che qui riproduciamo: Berlino, 9. — a In certi circoli ben informati corre la voce di un' alleanza fra la Germania e la Svezia in vista cieli' eventualità di una guerra fra la Germania e la Russia. Parigi, 9. — Il Temps ha da Berlino: La notizia di un' alleanza fra la Germania e la Svezia, lanciata dai giornali inglesi, confermata dagli svedesi e contestata dai tedeschi, è considerata in certi circoli politici come fondata ; il trattato daterebbe dal 1880 ed in caso di guerra fra la Germania e la Russia, la Svezia occuperebbe la Finlandia ». Come è facile comprendere questi due telegrammi rivelano d' un tratto le vere condizione politiche dell' Europa. Da molto tempo a Vienna era noto il trattato di alleanza fra la Germania e la Svezia. Questa potenza nordica non dimenticò mai le gloriose gesta di Carlo XII nè le sciagure che la costrinsero a cedere buona parte delle sue terre alla Russia che appunto allora stava formandosi sotto la mano potente di Pietro il Grande. Quando anche questo trattato non avesse esistito formalmente già nel 1880, come afferma il Temps, nessuno si sarebbe meravigliato vedendo un giorno combattere fianco a fianco la Germania e la Svezia contro il comune nemico. In questa faccenda pertanto non è il trattato che può arrecare sorpresa, ma bensì, il fatto che a Berlino si creda giunto il momento di rendere di pubblica ragione quell'alleanza, ed in un momento in cui il mondo non ufficiale traeva lieti prognostici per l'avvenire da una quiete momentanea. — LA PROVINCI K Di PISA GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO UFFICIALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE — A proposito della incoronazione dello czar scrivono da Pietroburgo ai giornali fran: resi che si sono già emanati gli inviti per le feste che avranno luogo all' epoca della incoronazione di Alessandro III a Mosca, incoronazione che accadrà nel corrente a ano. La data precisa di questa solennità non sarà conosciuta che ali' ultimo momento, ma nei circoli bene informati si afferma che la cerimonia avrà luogo verso il 22 di agosto. Si sa che l'imperatrice partorirà sulla fine di maggio o sul principio di giugno, epperò sarà necessario lo spazio di un paio di mesi perchè la medesima possa sottomettersi senza pericolo ai disagi di simile solennità. Del resto, fatta eccezione dell' imperatore Paolo, la cui incoronazione ebbe luogo a pasqua, tutti i predecessori dello ezar attuale, da Caterina Il in poi, hanno preferito per la loro consacrazione, la fine di agosto o il principio di settembre. Epperò Alessandro III scegliendo quest' epoca, non fa che seguire le tradizioni dei suoi antenati. La cerimonia religiosa si effettuerà nella cattedrale di Uspenskij, i cui vecchi affreschi subiscono in questo momento un ristauro completo. Gli artisti incaricati di questo lavoro vennero reclutati nella provincia di Wladimiro popolata da illustri pittori religiosi. Interverranno alla cerimonia i corpi diplomatici al completo. I medesimi hanno già ricevuti ordini in proposito. Le spese dell'incoronazione di Alessandro III sorpasseranno di molto quelle della incoronazione di Alessandro II e di Nicolò I. In questa circostanza, le popolazioni russe verranno invitate ad indossare il vecchio costume nazionale, consistente nel berretto col pelo, nelle uosa alte, nei calzoni di velluto, ecc. ecc. Inutile aggiungere che la polizia sta sino da questo momento prendendo alla sua volta delle precauzioni. ABBUONAMENTI Anno. I.. IO. Semestre, L. 5. Trimestre L. 2,50 (Con aumento delle spese postali per l'estero). INSERZIONI: Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spazio di linea. Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs. Annunzi commerciali, industriali ec., per la prima pubblicazione, 5 centesimi ogni centimetro quadrato; per le ristampe successive, non interrotte, si fanno abbuonamenti. — La National Zeitung del 5 corrente che quando l'Inghilterra fosse minacciata da un pericolo d' invasione non è necessario esha un articolo sul tunnel sotto la Manica nel sere Moltke nè ingegneri per capire che una quale dice che l' opinione pubblica in Inghilvia come quella può rendersi con molta faciterra si è decisamente pronunziata contro lità assolutamente impraticabile. quel progetto per cui i lavori hanno dovuto essere sospesi. — Le riscossioni eseguite nel regno dal Invano, scrive la gazzetta, il maresciallo primo gennaio al 31 marzo del presente anno Moltke, interpellato dal generale inglese litipresentano un aumento di 4,572,334 lire e 44 gues sui pericoli che il tunnel potrebbe precentesimi su quelli del periodo corrispondente sentare per la sicurezza dell' Inghilterra ha dell'anno 1881. risposto in modo esplicito che ove si tenesse una sola mina di dinamite al capo del tunnel — Un telegramma da Londra dice che il si potrebbe in un istante rendere impraticaDaily Telegraph annunzia che lo czar ha tebile epperò innocuo il tunnel per parecchi legrafato al principe di Lobanow ambasciamesi. tore di Russia a Londra di portarsi a PieQuesta categorica risposta dell' illustre ma- troburgo dove prenderebbe il posto di Gortresciallo non valse a tranquillizzare il generale chakoff al ministero degli affari esteri. Hugues, il quale ha saputo far nascere nei Il principe d'Orla' ambasciatore di Russia suoi connazionali il sospetto che quel parere a Parigi rimpiazzerebbe il principe di Lobadi Moltke non fosse del tutto disinteressato; now a Londra. Il generale Ignatieff sarebbe vi sono molti tedeschi in Inghilterra éd in nominato ambasciatore a Parigi. caso d' una guerra fra la Germania ed il regno unito non sarebbe nemmeno necessario far — Leggiamo nella cronaca dell'Italie: rientrare in patria i tedeschi obbligati al miSiamo minacciati di uno sciopero per parte litare servizio. dei tipografi. È già un mese che questo è Basterebbe dar loro l'ordine di concensospeso sulle nostre teste come la spada di trarsi in Londra, ed un colpo di mano, per Darmele senza che i proprietari delle tipoimpadronirsi del tunnel, sarebbe cosa facigrafie ed i delegati degli operai siano riusciti lissima. ad intendersi. La National Zeitung conclude col maniGli operai domandano molte cose, e fra festare la speranza che gli inglesi si persuale altre un aumento di stipendio. La questione deranno non esservi altro campo di antagonideve esser risoluta questa sera o domani. smo fra la Germania e l'Inghilterra, fuorché Sembra che se lo sciopero sarà dichiarato, quello delle industrie, delle arti e della scienza. le corporazioni dei tipografi del resto dell'ItaSe ancor noi dobbiamo dire la nostra opilia e ancora dell' estero verranno in aiuto dei nione, i timori del popolo inglese ci paiono loro confratelli di Roma, i quali contano soveramente puerili. L'opposizione che il popolo pra circa 300,000 lire di soccorsi. della Gran Brettagna fa a questo progetto ci Giova sperare che gli sforzi che sta fapare veramente inqualificabile. Siamo dinanzi cendo il questore per evitare questo sciopero ad una grande intrapresa che onora il secolo riusciranno a buon fine e ciò nell' interesse che la vede compiere e le nazioni che devono tanto dei proprietari quanto degli operai. portarla ad atto nè dovrebbe posporsi a dei timori che non possono prendersi sul serio. Si tratta di un tunnel sottomarino e ci pare MIIMIMMIMO :he lea re uraceila di o. ma:na. Lei la- iezza agoione APPENDICE FRANCESCO GIUSEPPE HAYDN (1732-1809). A Rohrau, piccolo villaggio situato a quindici leghe da Vienna, sul confine tra l'Austria e l' Ungheria, viveva una povera famigliuola, composta di Mattia Haycln, il quale al mestiere di carradore accoppiava le funzioni di giudice di pace e di sagrestano della parrocchia, di sua moglie Anna Maria, cuoca del conte di Harrach, signore del villaggio di Rohrau, e d'un fanciulletto. Mattia Haydn si dilettava di musica nelle sue ore d'ozio, e la domenica ed i giorni di festa, dopo una settimana di lungo e faticoso lavoro suonava l'arpa davanti alla sua modesta casetta; Anna Maria aveva una bella voce di soprano, e cantavano insieme le canzoni popolari. Il piccolo Giuseppe, di soli cinque anni, ascoltava con molta attenzione quei canti che pareva gli facessero una grande impressione; anzi un giorno, presi due pezzi di legno, li faceva scorrere l' uno su l'altro, come se l' uno fosse l'archetto e l'altro un violino, accompagnando col capo il ritmo di quella musica. Immaginatevi un ragazzo di cinque anni, che, con tutto il sussiego e la gravità d' un musicista di professione, suona il violino con due pezzi di legno e batte la solfa con la testina, guardando in faccia al babbo ed alla mamma con quegli occhietti vivi ed intelligenti. Fu ventura per lui che Mattia Haydn, ripetendosi questa scena per molti giorni, scopri nel figliuoletto i segni incontestabili d' una grande vocazione per l'arte musicale, e volle coltivarla; gl'insegnò i primi elementi della musica, e presto il piccolo Giuseppe non ebbe più che apprendere dal padre, perchè ne sapeva più dí lui. Un bel giorno un loro parente, Franck, maestro di scuola ad Haimbourg, capitò a Rohrau, e colpito dall'ingegno precoce e dalla fisonomia sveglia di Giuseppe, lo volle condurre seco per istruirlo; Mattia Haydn non esitò un momento e gli affidò il figliuolo; e Franck prese cura del piccolo Haydn, gli insegnò la lingua latina e gli fece continuare lo studio della musica. Un giorno, poco dopo arrivato, Giuseppe trovò un timpano in un cantuccio della casa del maestro, ed incominciò a suonare e a cantare una canzone su quello strumento informe, con tanta precisione ed aggiustatezza, che Franck ne rimase incantato, gli comperò un violino e si dedicò interamente a sviluppare quei germi preziosi; ed alla sua scuola, Haydn fece in tre anni grandi progressi. • " • • Per sua buona fortuna, capitò ad Hairnbourg il maestro Reuter, che dirigeva la musica della cappella di Santo Stefano a Vienna. Egli andava in giro per quei dintorni a raccogliere i fanciulli, per farli cantare nel coro della chiesa. Andato a casa di Franck, Reuter fu sorpreso e meravigliato, alla sua volta, del grande ingegno di Giuseppe, il quale, all' età di otto anni, era, si può dire, già un maestro. Reuter lo interrogò e rimase stupefatto della precisione e della prontezza delle risposte. Volle provargli la voce, gl' insegnò a fare il trillo, e dopo la prima lezione Haydn era già diventato il prediletto allievo di Reuter, ed abbandonata la casa di Franck, segui il suo nuovo maestro alla volta della metropoli dell'Austria. Passato ad un tratto da un piccolo villaggio in una grande città, non capiva nei panni dalla gioia; ma quale non fu il suo contento quando seppe che nel coro della chiesa di Santo Stefano egli poteva dedicarsi per tutta la giornata alla musica! I compagni della sua età, ragazzi birichini, lo burlavano della sua assiduità; ma egli non se ne dava per inteso e si mise a studiare con uno zelo indefesso. A tredici anni compose nientemeno che una Messa, e coi primi sei fiorini che gli mandò il padre si comperò i trattati di Fux e di Mattheson. Egli cantava con una bella voce quei canti ecclesiastici, e veniva su negli anni. Reuter l'amava assai. Visse così per alcun tempo; ma, fattosi più grandicello, una mattina non potè più cantare; gli si era cambiata la voce; diventava un giovane. Un giorno gli venne in testa, giuocando coi suoi compagni, di tagliare la falda del vestito ad uno di essi. Reuter montò in furia, e per questo scherzo innocente lo cacciò, perchè non era più buono a cantare. Dicesi che, ingelosito dei progressi del suo scolare, abbia trovato questo futile pretesto per togliersi d'attorno quel giovinetto, che minacciava d'essere un rivale pericoloso. Rimasto così sul lastrico di Vienna, a quindici anni , senza un quattrino, sarebbe morto di freddo e di fame, se la carità d' un parrucchiere non lo avesse raccolto. Questo bravo uomo, a nome Keller, che aveva sentito più volte cantare Haydn nella chiesa con quella voce fresca, intonata, gli offrì un asilo in una soffitta e gli dette da mangiare. Il povero Haydn ebbe a gran fortuna il poter continuare i suoi studi prediletti sopra una vecchia spinetta ròsa dalle tignuole. A poco a poco, grazie alle raccomandazioni procacciategli dal buon Keller, cominciò a dare lezioni di canto e di cembalo, e potè esser ammesso a suonare come primo violino nella chiesa dei padri della misericordia, e la do- t '' * '' ' • • '''''''''''''''' • ••••■•• •••••...■ NOTIZIE PARLAMENTARI L'illustre storico dei Vespri ha diretto al sindaco di Palermo la seguente lettera: La camera riprese ieri i suoi lavori ed all'ordine del giorno ci era la discussione del progetto di legge sui diritti d' autore. La relazione che è stata distribuita è dell' on. Panattoni e nelle sue conclusioni ha queste importanti varianti: I ° L' autorità che proibisce le rappresentazioni dovrà fare una ordinanza motivata della sua deliberazione; 2° L'azione penale per la tutela dei diritti di autore sarà spiegata d'uffizio come per i delitti comuni senza che la parte lesa sia obbligata di reclamare. « Mio egregio signore, « Nel partire dalla città dove nacqui, vorrei ringraziarla con quella pienezza di affetto che ho nel cuore; ringraziarla, dico, delle onoranze che mi ha fatto nel corso delle feste del vespro. La coscienza mi dice che le onoranze sono state troppe e che provano soltanto 1' animo generoso dei cittadini, dai quali provengono. Ma sento nell'animo al tempo stesso che lo amor con amor si paga, come dice il proverbio ; i miei concittadini hanno indovinato, col loro intuito così pronto e tanto sicuro, lo affetto mio per questa splendida città e per questo gran popolo. Oh, come io gioisco ogni volta che riveggo Palermo sempre più pulita, più fiorente di industrie e di commerci, più civile, più degna della libertà che gode l'Italia, più accomunata al sentimento nazionale che è gloria e presidio di tutti! « Mi basta rivolgere queste parole al supremo magistrato della citta cd all' uomo che ha sì degnamente presieduto alla commemorazione del vespro. E spero che, sotto la sua amministrazione, questa città semprepiù progredisca e si metta tra le primissime città della patria comune, intenta ad illustrarla e all'uopo concorrere alla sua difesa. « Accolga, egregio signore, i miei ringraziamenti personali e mi creda sempre « Suo dev.mo Gli uffici della camera nella loro prima riunione si occuperanno del trattato di commercio franco-italiano. Si crede che nel caso che la camera avesse cominciata la discussione dei progetti militari, il ininistero proporrà che il trattato di commercio venga discusso in sedute straordinarie appena la relazione sarà stata distribuita. Palermo dopo i Vespri Le feste terminate, Palermo è rientrata nella sua calma abituale. I forestieri accorsi per assistere alla commemorazione del vespro, si sono in massima parte dileguati. Portando tutti però notato nella mente e nel cuore il ricordo incancellabile di queste feste , che tornano a maggiore onore della popolazione siciliana. Infatti l'ordine fu così perfetto e cosi solenne la smentita data alle voci di possibili tumulti o di dimostrazioni politiche inopportune che tutta Italia se ne compiace. La popolazione di Palermo fu esemplare. Ricordasi un episodio. Il giorno che il corteo si recò alla chiesa di S. Spirito, il popolo cedendo ad un istinto di curiosità irruppe nel tempio invadendo anche lo spazio riservato alle autorità ed agli invitati. Vi fu un momento di confusione, ma bastò a farla cessare che un ispettore municipale si affacciasse ad una finestra e dicesse loro non essere conveniente che gli invitati accorsi a Palermo dovessero rimaner fuori della chiesa, perchè tutti spontaneamente sgombrassero, plaudendo alle parole dell' ispettore. Depretis ha mandato al prefetto di Palermo un telegramma con cui gli dà incarico di felicitarsi col sindaco per la perfetta riuscita delle feste e per l'ordine ammirabile serbato. menica l'organo nella cappella del conte di Haugwitz. Tutti i principi viennesi di quel tempo avevano un'orchestra in casa loro. In quel medesimo palazzo, dove in una soffitta era ricoverato Giuseppe Haydn, abitava Pietro Metastasio, poeta cesareo alla corte di Vienna. Colla prontezza del suo spirito e col grande ingegno che aveva, riuscì facile ad Haydn di cattivarsi la benevolenza del Metastasio, il quale gli dette lezioni d'italiano e lo raccomandò vivamente alla signorina Martinez, figliuola del suo padrone di casa, cui Giuseppe Haydn cominciò ad insegnare la musica. E fu il Metastasio che parlò con premura di Haydn alla favorita dell' ambasciatore veneziano, Corner, una tedesca, la bella Wilhelmine, che amava assaissimo la musica e cantava con una bella voce le cantate del maestro napoletano N icolò Porpora, il quale era alloggiato pure nella casa dell'ambasciatore. Ella volle conoscere quel giovinetto di cui le si diceva tanto bene, ed il Corner, a preghiera della Wilhelmine, acconsenti che Haydn li accompagnasse ai bagni di Mannensdorf. Eccoli in viaggio, Corner, Metastasio, Porpora ed Haydn, il quale desiderava ardentemente d' aver le lezioni da Porpora. Ma il vecchio e dotto maestro era d' un naturale rozzo, intrattabile, e guai a chi •:. . • . . . ... . . . .... MICHELE AMARI ». NOTIZIE AGRICOLE Le campagne. Diamo le seguenti notizie ufficiali relative • decade di marzo. « Le pioggie abbondantemente cadute nella terza decade dello scorso marzo riuscirono di una grande utilità alle campagne, specialmente nel sud, dove maggiore ne era il bisogno. Seguita la fioritura degli alberi fruttiferi, in molte località alcuni. di questi hanno già messo le frutta. Anche la vegetazione delle viti prosegue bene. « Le brine. verificatesi negli ultimi giorni della decade nell' alta Italia ed Emilia non portarono in generale danno agli alberi, se si eccettuano alcune località delle provincie di Sondrio, Rovigo e Piacenza. « In tutta Italia, ma specialmente nelle grandi pianure della vallata del Po i frumenti sono bellissimi; si lamenta però qualche danno in causa delle erbe parassite in qualche locaoli si avvicinava nei suoi momenti di malumore. Eppure Giuseppe Haydn seppe con tanto accorgimento farsi voler bene dall' irascibile, ma celebre compositore, fino a spazzolargli gli abiti, a lustrargli le scarpe, a pettinargli la parrucca, a fargli, in una parola, da cameriere, che Porpora, tocco dalla premura del suo servitore volontario, accondiscese a dargli qualche lezione, non senza accompagnare tanta degnazione con un rabbuffo di quei soliti. Haydn zitto, e soffriva con pazienza e rassegnazione gli umori bisbetici del maestro; e così potè apprendere i princìpi del canto italiano, l'unica e vera scuola di canto. Ritornati a Vienna, l'ambasciatore Corner prese ad amare allei' egli il giovane Haydn, e gli assegnò una pensione di sei zecchini al mese. Fu allora che Giuseppe Haydn cominciò a scrivere le Sonate. che gli editori pubblicavano a sua insaputa, senza dargli neppure un soldo. Una di queste capitò nelle mani della contessa di Thun, la quale avendo bisogno d' un accordatore, fu chiamato Haydn, che faceva anche questo mestiere. Egli andò in casa della nobile dama: lo fecero entrare, si sedette al gravicembalo e cominciò ad accordarlo. Quando ebbe finito, paragonò con uno sguardo melanconico quello strumento così bello col SUO cembalo tutto sconquassato; si mise a suonare, e la fantasia lo trasportò tanto lon- lità del veronese e reggiano (Emilia). Le erbe, i foraggi e i prati sono dovunque assai rigogliosi. Nell'alta Italia si sta seminando il maiz. « Concludendo ; la vegetazione di tutti i prodotti agricoli è rigogliosa e promettente, e le pioggie cadute furono sufficienti ai bisogni della campagna ». Le viti americane a Montecristo. Leggiamo nell' isola d' El6a: Una notizia di una certa gravità giungeva giovedì da Montecristo. Circa settemila viti del vivaio nazionale di viti americane colà impiantato dal governo nel 1881 si sono trovate infette da fillossera. La scoperta fu fatta dai delegati governativi che il 14. scorso si erano recati a Montecristo per ispezionare quel primo vivaio di 80 mila viti avanti di esportarne i magliuoli all'isola di Pianosa, ove era già pronto il terreno per un secondo vivaio. La commissione in seguito alla inattesa scoperta ordinò la distruzione completa di quel vivaio, sul quale si erano fondate tante speranze dei viticultori italiani. La notizia impressionò vivamente i possedimenti dell'isola d' Elba, per la grande vicinanza di Montecristo e per le frequenti relazioni con essa. E l'allarme era ben giustificato dal fatto, che la principale coltivazione, anzi si può dire la sola veramente importante dell' Elba è quella della vite poiché un quarto del suo territorio è coltivato a vigneti. Il sottoprefetto ed il presidente del comizio agrario do mandarono telegraficamente informazioni al ministero di agricoltura che rispose facendo conoscere le rigorosissime misure di precauzione prese per rassicurare la immunità dell' Elba. Speriamo quindi che non ci resti a rimpiangere che 1' infelice esito di un costoso -esperimento, che ci lascia una speranza di meno per resistere al pericolo della invasione fillosserica che da ogni parte d' Europa, anzi già e dall' alta Italia e dalla Sicilia ci minaccia seriamente. INVENZIONI E SCOPERTE La collidina. Questa notizia interessa i fumatori. Il tabacco produce disturbi visivi, allucinazioni, palpitazione, tendenza alle vertigini, e specialmente diminuzione nella memoria. Contiene nicotina, acido prussico , sostanze aromatiche odorose e assai venefiche, inoltre la collidina. Questa è un alcaloide, sostanza tano che non si avvide più in casa di chi stava. Suonò per un pezzo, improvvisando una sonata bellissima, e solo si riscosse quando una voce di donna gli disse: « Bravo! » Era la contessa di Thun in persona « Bravo! » riprese la bella signora; « chi siete voi ? » — « Sono l'accordatore, e vi chiedo scusa della licenza che mi son preso ». — Vorreste sonarlo daccapo questo pezzo? » — Mio Dio! no; è impossibile; io l' ho improvvisato. Potrei suonarne un altro ». — « Allora suonate questo », aggiunse la contessa. E preso dallo scaffale un pezzo di musica, lo porse ad Haydn. Era proprio una delle sue Sonate.« Che veggo! esclamò, una mia sonata! L' hanno dunque pubblicata? Oh signora ve ne prego, regalatemi quella musica! » La contessa non ci si raccapezzava. « Ma chi siete voi ? » — « Mi chiamo Giuseppe Haydn , » — « Giuseppe Haydn, voi ! » Al vederlo così male in arnese, la contessa di Thun non poteva capacitarsi che quel povero diavolo avesse composto quel pezzo; gli fece un mondo di elogi, e quando Haydn andò via, gli regalò venticinque ducati. Questo fatto corse per tutta Vienna, ed oramai s' incominciava a parlare di lui. Scrisse un terzetto pel conte Furnberg, ed una serenata piacque tanto che Bernardone Cu rtz, impresario del teatro della porta di Carinzia, gli dette il libretto d' un' opera buffa, Il dia- liquida, di odor piacevole ed intenso; trovasi nel tabacco ed è estremamente venefica più della nicotina. Essa produce debolezza muscolare e vertigini. Un ventesimo di goccia uccide rapidamente una rana producendo subito paralisi. Da ciò risulta che, tra i diversi modi di fumare, quello che offre maggiore assorbimento di nicotina, collidina, acido prussico, è il fumare assorbendo il fumo; quello che offre minore assorbimento è il fumare con la pipa a cannello lungo in aria libera, senza respirare il fumo deleterio. A tutti sono noti i fenomeni morbosi di coloro che per la prima volta fanno uso del tabacco, e. se negli altri non si verificano, o poco, si è perchè l' abitudine, che è una seconda natura, fa risentir meno i danni della pianta micidiale e talora la venefica azione è neutralizzata dagli alcoolici. La primave1 a. è la giovinezza dell' anno, è l' epoca degli amori fra gli esseri creati, è la sensazione più dolce della vita per chi sta bene; ma per un malato, per chi ha sofferenze morbose provenienti da cause umorali è un vero inferno. Rincrudiscono le moleste sensazioni che ti fanno odiare la vita e senti che vai sempre più scendendo verso il sepolcro. Orbene se si trovasse una medicina che attenuasse quest e sofferenze e che a poco a poco le facesse scomparire restituendo la salute nel suo primitivo benessere, non sarebbe una bella cosa? La medicina si è trovata! P lo Sciroppo depurativo di Pariglina composto preparato dal cav. Mazzolini di Roma e venduto nel suo stabilimento in via 4 Fontane. Questo Sciroppo depurativo purifica il sangue dagli umori che lo alterano e specialmente dall'erpetismo e dalle malattie acquistate che sono le due grandi furie che infieriscono contro l'umanità quindi esso è mirabile nella cura dei catarri lenti di petto e della vescica orinaria e dell' uretra, nella diarrea cronica e nella leucorrea, nelle malattie cutanee d'ogni genere, nei dolori artritici e nella gotta e nei bambini guarisce la cru sta lactea (il iattime), la scrofola, la rachitide, e preserva validamente dal crupp e dalla difterite. Unico deposito in Pisa nella Farmacia Paladini, lungarno regio, presso il ponte Solferino. volo zoppo. Haydn si mise al lavoro con una attività febbrile, scrisse la musica in pochi giorni, e riuscì ad appagare pienamente Curtz, eh' era incontentabile. Ma al primo vederlo, neppure Curtz voleva credere che quel giovinotto fosse quel Giuseppe Haydn, di cui gli avevano parlato. È inutile aggiungere, che, rappresentata la musica con gran successo, Haydn diventò ainicissimo dell' impresario, che passava anche lui per un uomo burbero. Ma la sua prima sinfonia, eseguita in casa del conte di Mortzin, fece la sua fortuna. Nessuno degli astanti poteva immaginarsi che la stupenda musica fosse di quel moro (lo chiamavano così, perchè Hydn era d' un colorito bruno). « Va, » gli disse il principe Esterhazy, presente al concerto, che da quel momento lo prese al suo servizio « gitta via quel pastrano, indossa una giamberga da maestro di musica, copriti con una parrucca e cingi uno spadino; tu sei un maestro di cappella! » Haydn aveva ventisei anni. Da quel giorno la sua fama era assicurata. Passò di trionfo in trionfo; scrisse Le sette parole, La creazione e Le quattro stagioni, ed i posteri hanno acclamato Francesco Giuseppe Haydn, il figlio del carradore di Rohrau, il primo sinfonista del secolo decimottavo. F. S. (Dalla Gazzetta musicale di Milano). Ma. 11.11~5~~11~111111~• Carlo, Cantina e Guido Cavati, Maddalena Del Ovatta vedova Favati nei Bocci, ed Egidio Bocci oltremodo commossi dalle dimostra- zioni di affetto ricevute in occasione della immatura morte del compianto loro amatissimo fratello , cognato, figlio e figliastro ANTONIO, si recano a premura di esternare la loro più sentita gratitudine a tutti coloro che lo assistettero e visitarono nella non breve penosissima sua malattia, da esso sofferta con angelica rassegnazione, e rendono vive grazie a quelle persone che la mattina del 10 corrente accompagnarono la di lui salma all'ultima sua dimora. — Nel primo trimestre dell' anno in corso gl'incassi per dazi di consumo nel nostro comune furono di lire 248,199,25, con un aumento di lire 3,690,55 sul primo trimestre 1881. G1' incassi per la tassa di transito del ponte di circonvallazione giunsero nello stesso periodo di tempo a lire 4,420,75 con una differenza in meno nel primo trimestre 1881 di lire 307. 4( — Nell'anno scorso una fiera malattia condusse a morte in tre domi la cara bambina, appena tredicenne, Elena figlia del signor Giuseppe Pellegrini ragioniere al nostro comune. Non vogliamo oggi ridire del dolore della desolata famiglia ma parlare soltanto del ricordo che essa pone sulla tomba troppo presto schiusa. Il Pellegrini ha commesso all'intagliatore marmista Massimiliano Balloni il monumento che ora è condotto a termine e che abbiamo veduto. Diremo subito che il lavoro del BalIoni, artista distinto, premiato con medaglia a diverse esposizioni, è molto pregevole; gli intagli dei fogliami e dei fiori sono stupendi; il disegno ne è corretto; il concetto buono e gentile. Il monumento è condotto in finissimo marmo di Carrara che risalta sopra un fondo di bardiglio. Sulla base, posata sopra due scalini e nella quale è una affettuosa iscrizione che ricorda come la cara Elena è andata in cielo a raggiungere un' altra sorellina che in tenera età r aveva preceduta, si alza una ricca cornice artisticamente e diligentemente intagliata nella quale campeggia una croce sotto cui sono due date, quella della nascita della povera Elena, 1868; quella della di lei morte, 1881. Questo specchio è contornato da due tralci di stupendi fogliami che hanno intercalato, quello a destra di chi guarda, delle bellissime rose, quello a sinistra dei gigli; tra le rose, se ne vede una il cui stelo è troncato ed il bel fiore illanguidisce privo del suo alimento. Quella rosa, appena sbocciata, e che non ha ancora aperti i suoi calici nella pienezza della vita, ci ricorda la cara bambina che non è pià, Nel vedere quel simbolo tanto eloquente abbiamo provato una dolorosa stretta al cuore. In alto della cornice, che termina in ovale, sono due belle testoline di angiolo ad ali spiegate : una è posta superiormente e guarda in basso; l'altra inferiormente e guarda in alto. Raffigurano le due bambine che si incontrano in un mondo migliore, si guardano, si sorridono e stanno per baciarsi, come si saranno certamente - . - - baciate allorchè si rividero là dove tutto è luce ed amore. OSSERVATORIO METEORICO della scuola superiore di agraria della R. università di Pisa. 11 barometro è ridotto a T e al mare. Altezza della stazione sul livello del mare: metri 10. ce Umidità CO.Q z • co u .0 E 2 zza t2 .> Vento o .3 -> o o 0. (.› 3 APRIL19 an1. 8 3 pom. 9 pom. 13'7 20°3 10°9 764,00 762,07 763,36 5.00 4,80 6,74 43 27 71 E 8 ENE 4 (9 ant. 13 pom (9 pom 12°5 16'9 10°3 761,07 759,11 759,13 5.54 6.35 7.45 52 ESF: 44 81 NO 2 4 (9 ant. j 3 poro. (9 pom 12°9 16°5 90 5 757,0:3 754.24 756,11 7,29 5.60 6,33 67 42 72 NNE 9 10 5 NO ESE O 7 9 37 2 ESE 11°3 756.68 3,67 28 O 6 14'1 755,37 3.34 3 32 ENE 9 0 7 757,63 2,81 Aprile891011 14°9 18°9 mass. 17°6 2P4 Temperatura mmn.005 3°5 6°0 •9 ant. 113 poni. 9 pom. STATO DEL CIELO. Aprile 8. Brina leggiera. Sereno. Aprile 9. Sereno la mattina e la sera, parzialmente coperto di cirri e strati nel giorno. Aprile 10. Caliginoso-sereno. Aprile 11. Nuvoloso a ore 9 pomeridiane, sereno nel resto della giornata. 'I` n A IR I Mentre i nostri teatri tacciono ed aspettiamo che si riaprano quelli di prosa, il Politeama cioè con la compagnia Drago, l'Arena Federighi con quella Brignone, a quanto si dice, vediamo che cosa accade in casa degli altri. L' avvenimento principale e più importante del quale non possiamo trascurare di prender nota, è il matrimonio di Sarah Bernhardt. Da principio fu creduto un pesce di aprile e ci astenemmo dal parlarne, ma ormai ogni timore pare svanito e di questo matrimonio che ha fatto non poco rumore, ci occuperemo anche noi sia o nò un pesce di aprile. La stessa Sarah ne ha dato avviso al redattore capo del Figaro col seguente telegramma: Londra, 4 aprile. Mi sono maritata questa mattina alle 10 e mezzo con il signor d'Amala nella chiesa di Saint Andrews, Wells street. Avevamo per testimoni amici comuni ; saremo a Marsiglia domani sera e là ci imbarcheremo per la Spagna. SA.RAH BERNHARDT. Il Figaro ci fa sapere che la sposa portava un abito vieil or, un cappello di lontra con una aigrette di perle nere, un mantello di lontra con dei bottoni antichi d' argento cisellato. Il matrimonio, avendo avuto luogo alle 10 invece che alle 8, Sarah dovette renunziare alla recita di Nizza che si era proposta di fare ed andare direttamente in Spagna. Un piccolo bastimento, noleggiato da essa, deve condurla da Marsiglia a Barcellona dove rappresenterà. La dame aux camelias al teatro reale dell'opera. Il Figaro racconta ancora in che modo si è combinato veramente questo matrimonio. Nel mese di agosto dell'anno scorso Sarah ricevette una mattina nell'atelier del suo appartamento a Parigi in avenue de Villiers la visita di un giovane che si disse appassionatissimo del teatro e che gli chiedeva in favore di accompagnarla nel giro artistico che essa stava per intraprendere. — Avete mai recitato in teatro? gli chiese Sarah. — No, mai; però ho preso delle lezioni di declamazione e il mio maestro mi ha detto che io avrei eccellenti disposizioni per il teatro: inoltre sento di esser pieno di buona volontà e farò qualunque parte. Mettetemi alla prova. — Che cosa sapete già ? •....yr...e...v ...ai *ma — So Emani, Ruy Blas, La dame aux canzelias. — Ditemi un frammento della parte di Armando. L' attore aspirante si pose a recitare. Aveva una certa verve, figura simpatica e una buona voce. Sarah non ne fu malcontenta e qualche giorno dopo era annunziato che Daria era entrato a far parte della compagnia. Egli si chiamava d'Amala, aveva una certa fortuna, era stato addetto al ministero degli affari esteri in Atene ; dovette quindi cambiar nome. Darla, siccome in compagnia c' era l'attore Angelo, dovette sulle prime fare la parte di Varville nella Dame aux camelias perchè quella di Armando la faceva Angelo. Fu solo dopo che Angelo abbandonò la compagnia che Dalin gli subentrò completamente. La prima conseguenza del matrimonio di Sarah, aggiunge il Figaro, sarà una perdita considerevole di danaro per Sarah che oltre ad avere mancato la rappresentazione di Nizza, deve pagare il treno speciale che aveva ordinato per recarvisi e farsi condurre in seguito a Marsiglia. Fu per non perdere anche il nolo del bastimento che deve trasportarla a Barcellona che essa ha fatto il gran giro da Londra a Marsiglia invece che recarsi direttamente in Spagna passando per Orléans e Bordeaux. Sarah ha telegrafato a Nizza che è ammalata e che quindi non può andare a fare la recita promessa, ma è molto probabile che questo pretesto non le sarà menato buono. ATTI GIUDIZIARII Sunto degli atti legali inseriti nel n. 28 (7 aprile ) del Supplemento al foglio periodico della R. prefettura di Pisa. — L' amministratore della società anonima costruttrice il ponte sull'Arno presso la Botte rende noto con terza pubblicazione, che il sig. Bartolormneo Santerini di Vicopisano, ha chiesto di voltare in conto suo le due azioni di n. 231 e 232 che gli spettano in detta società come erede del di lui zio dott. Odoardo Santerini. Le domande di opposizione dovranno essere presentate entro un mese dal dì 23 marzo 1882. — Lo stesso rende noto parimente, con terza pubblicazione che i signori avv. Francesco e Giuseppe Pacini hanno chiesto di voltare in conto loro n. 16 azioni della societù suddetta portanti i numeri 21, 22, 407, 408, 409, 410, 411, 4 12, 413, 4I4, 415, 416, 417, 418, 419 e 420, che loro spettano come eredi del padre cav. dott. Achille e della madre Maria Della Bianca. Le domande di opposizione dovranno esser presentate entro il termine di un mese dal dl 27 marzo 1882. — Lo stesso rende noto' parimente, e con terza pubblicazione, che il sig. dott. Luigi Marrucchi domiciliato a Firenze ha chiesto di voltare in conto suo le due azioni della società ridetta portanti i numeri 223 e 224 che gli spettano come cessionario della di lui sorella signora Giulia Marrucchi nei Campani. Le domande di opposizione dovranno essere presentate entro il termine di un mese a datare dal di 27 marzo 1882. — L'esattore comunale di Piombino rende noto che il dì 10 maggio 1882 e occorrendo il 15 e il 20 detto avanti la R. pretura di detto luogo avrà luogo l'incanto per la vendita dei beni escussi in danno di Santi ed altri Paoli e cioè una casa posta come sopra, per L. 835,68. — Il cancelliere della pretura del primo mandamento di Pisa rende noto che con decreto 4 aprile 1882 fu dichiarata giacente la eredita relitta da Armida Bertolozzi, e che a curatore della medesima venne nominato il sig. Fausto Delli di Pisa. -- Il dì 2 maggio 1882 avanti il tribunale civile di Pisa avrà luogo 1' incanto per la vendita del 1°, 2° e 4° lotto dei beni escassi in danno dei signori Tomrnaso Deakin e Antonietta Mecherini come presidente degli asili infantili di Pisa, già liberati all' incanto dell' otto ottobre 1881 alla signora Irene nei Deakin per L. 24,520 quanto al l° lotto; L. 6,500, quanto al 2°; e L. 7,0 6 O, quanto al 4°. Detti beni consistono, il I ° lotto, un vasto fabbricato a 4 piani con giardino, posto in Pisa via S. Paolo; il 2°, un fabbricato consistente in due case contigue, con chiostra e annessi, posto come sopra; e il 4° in un fabbricato per uso di fonderia posto come sopra, via Nuova. - - — IL di 26 maggio 1882 avanti lo stesso tribunale avrà pure luogo l' incanto dei 1),-.1i escussi sulle istanze del sig. cav. intendente di finanza di Pisa, in danno di Pasquale Barbieri di Vicopisano, e cioè una casa con frantoio ed aia posta in Vicopisano, luogo detto — Maccione o Borgo a Maccione —. L' incanto si aprirà in base al prezzo di L. 900. — Il dì 18 aprile 1882 avanti lo stesso tribunale avrà luogo un nuovo incanto per la vendita dei beni escussi in danno di Carlo e Francesco Capecchi della Rotta alle istanze della ditta Perti e Chiappe di Livorno, ai prezzi seguenti: il 1° lotto per L. 938,19; il 2' per L. 11,385,60; il 3° per L. 12,903,88; il 4' per L. 6,300,00; il 5° per L. 3,885,00; il 6° per L. 180,00; il 7° per L. 482,00; l' 8° per L. 19,053,60; il 9' per L. 18,313,20; e il 10° per L. 608,25. — Il 20 aprile 1882 in una delle sale del tribunale di Pisa avrà luogo l' adunanza dei creditori ammessi al passivo nel fallimento della ditta Brusick o C. per decidere se si riservano di deliberare sopra il concordato in ordine all'art. 621 del codice di commercio. Prezzi delle grasce vendute in Pisa tle,1 mercato del dl 12 aprile 1882. N B. 1 prezzi segnati nella 1.a colonna sono relativi ai generi venduti in partita fuori dazio, e per ogni ettolitro. I prezzi segnati nella 2.a colonna riguardano i gederi venduti in dettaglio dazio compreso, e per ogni ettolitro. r,. e C. L. e C. Grano gentile rosso 1.a qualità 23,30 23,60 Detto di 2.a 22,95 23,30 Detto mazzocchio 1.a q. nuovo 22,25 22,25 Detto 2.a 21,60 21,60 Detto di Maremma il quin28,00 a 28,50 tale da Detto Lombarda cs. 28,00 a 29,25 Segale nuovo 17,45 Vecce schiette Orzo nostrale . 17,45 Fave nostral i I 1,65 Avena di Maremma, morella 10,95 Detta mista o bianca . . I 4,7 O 14,40 Granturco di 1.a q. . . 14,30 14,00 Detto di 2.a 55,00 Riso 1.a q. il quintale . 49,00 ••. Detto di 2.a 37,0(1 Fagiuoli bianchi grossi 1.a q 34,20 Detti mezzani 26,70 Detti tondini . 22,60 Detti coli' occhio 13,10 Lupini 12,30 Saggina Olio di 1.a q. per ogni ett. 126,00 137,00 116,00 127,00 Detto di 2.a Detto da lumi. . . . . 90,00 101,00 Vino del Piano di Pisa 1.a q. ogni ettolitro . . . . 27,30 33,85 21,85 28,40 Detto 2.a 6,50 Fieno 1.a q. il quintale 6,00 Detto di 2.a 2,80 Paglia, il quintale . . . 4,00 Detta a manne il quintale. 0,45 » Pane 1.a q. il chilogrammo • 0,39 Detto di 2.a 0,30 Detto di 3.a . • PASQUALE FINALI, gerente resp. Avviso. I sottoscritti membri della commissione nominata dal Consiglio comunale di Campiglia marittima con incarico di procedere alla liquidazione definitiva della gestione tenuta dalla società costruttrice il Teatro dei Concordi in questo paese, ed effettuarne il passaggio regolare al comune suddetto, Invitano tutti coloro che vantassero crediti, o che avessero pendenze da liquidare con la detta società, a presentare e depositare i loro titoli presso il segretario comunale di Catnpiglia marittima a ciò delegati), non più tardi del 30 aprile corrente, al qual giorno saranno definitivamente liquidate tutte le pendenze della società stessa, avvertendo che sarà intempestivo ogni reclamo appena il teatro abbia fatto passaggio nella proprietà del comune, e cioè il giorno appresso a quello indicato. Carnpiglia marittima, li 9 aprile 1882. La commissione Avv. P. MARA Cav. dott. G. BACCI Avv. G. BACCI Ing. F. FEDI G. PIERATTELLI G. SAVIOZZI S. FRANCESCHI. ACO lll _J — Pubblicazione recentisSima: TU M CÀTÙLi PlilANEW L' ORNITOJATRIA SOTTOBORGO o LA MEDICINA di massima concorrenza alle ACQUE DI VICHY difaccia alla Chiesa dr' san Michele DEGLI UCCELLI DOMESTICI E SEMIDOMESTICI come può rilevarsi dalla accurata analisi qualitativa e quantitativa dei chiarissimi Professori P. Tassinari e C. Marchetti. Deposito in Pisa alla R. Farmacia Rossini. RIVOLTA SEBASTIANO PIETRO DELPRATO PhUiESSQUF, PEWFSSEilti•-, DIRETTuftl DELL SCUOLA NELLA SCUOLA VETERINARIA DI LISA Un volume di pagine 500, con 4 tavole Emporio pittoresco, (Illustrazione universale) ; si pubblica settimanalmente, si vende cent. 10. Si trova vendibile presso il libraio-editore G. G. A. Uebelhart e presso i principali librai al prezzo di L. 12. Il piccolo artista, giornale album di disegni elementari di figura, ornato, paesaggio e meccanica ; si pubblicano 2 dispense al mese al prezzo di cent. 10 ciascuna. 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