GILIOVEDI
Anno XVIII, num. 30.
13 aprile 1882.
-,•1•1
PUBBLICAZIONE:
Nei giorni di GIOVEDÌ e DOMENICA.
Un numero, centesimi 10.
DIREZIONE:
Nella T ipogra fi a Van nucchi, piazza s. Frediano, Pisa.
AVVERTENZE:
L'Amministrazione, F.11i Vannucchi, risponde dei
soli incassi di cui ha emesso ricevuta.
I manoscritti non si restituiscono.
Le lettere non affrancate si respingono.
NOTIZIARIO
Una notizia molto grave è la seguente
recataci dai telegrammi di Berlino e di Parigi
che qui riproduciamo:
Berlino, 9. — a In certi circoli ben informati corre la voce di un' alleanza fra la
Germania e la Svezia in vista cieli' eventualità
di una guerra fra la Germania e la Russia.
Parigi, 9. — Il Temps ha da Berlino:
La notizia di un' alleanza fra la Germania e la Svezia, lanciata dai giornali inglesi, confermata dagli svedesi e contestata
dai tedeschi, è considerata in certi circoli
politici come fondata ; il trattato daterebbe
dal 1880 ed in caso di guerra fra la Germania
e la Russia, la Svezia occuperebbe la Finlandia ».
Come è facile comprendere questi due telegrammi rivelano d' un tratto le vere condizione politiche dell' Europa.
Da molto tempo a Vienna era noto il trattato di alleanza fra la Germania e la Svezia.
Questa potenza nordica non dimenticò mai le
gloriose gesta di Carlo XII nè le sciagure che
la costrinsero a cedere buona parte delle sue
terre alla Russia che appunto allora stava
formandosi sotto la mano potente di Pietro
il Grande.
Quando anche questo trattato non avesse
esistito formalmente già nel 1880, come afferma il Temps, nessuno si sarebbe meravigliato vedendo un giorno combattere fianco a
fianco la Germania e la Svezia contro il comune nemico.
In questa faccenda pertanto non è il trattato che può arrecare sorpresa, ma bensì, il
fatto che a Berlino si creda giunto il momento di rendere di pubblica ragione quell'alleanza, ed in un momento in cui il mondo
non ufficiale traeva lieti prognostici per l'avvenire da una quiete momentanea.
—
LA PROVINCI K Di PISA
GIORNALE POLITICO-AMMINISTRATIVO
UFFICIALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE
— A proposito della incoronazione dello
czar scrivono da Pietroburgo ai giornali fran:
resi che si sono già emanati gli inviti per
le feste che avranno luogo all' epoca della incoronazione di Alessandro III a Mosca, incoronazione che accadrà nel corrente a ano.
La data precisa di questa solennità non
sarà conosciuta che ali' ultimo momento, ma
nei circoli bene informati si afferma che la
cerimonia avrà luogo verso il 22 di agosto.
Si sa che l'imperatrice partorirà sulla fine
di maggio o sul principio di giugno, epperò
sarà necessario lo spazio di un paio di mesi
perchè la medesima possa sottomettersi senza
pericolo ai disagi di simile solennità.
Del resto, fatta eccezione dell' imperatore
Paolo, la cui incoronazione ebbe luogo a pasqua, tutti i predecessori dello ezar attuale,
da Caterina Il in poi, hanno preferito per la
loro consacrazione, la fine di agosto o il principio di settembre. Epperò Alessandro III
scegliendo quest' epoca, non fa che seguire le
tradizioni dei suoi antenati.
La cerimonia religiosa si effettuerà nella
cattedrale di Uspenskij, i cui vecchi affreschi
subiscono in questo momento un ristauro
completo.
Gli artisti incaricati di questo lavoro vennero reclutati nella provincia di Wladimiro
popolata da illustri pittori religiosi.
Interverranno alla cerimonia i corpi diplomatici al completo. I medesimi hanno già
ricevuti ordini in proposito.
Le spese dell'incoronazione di Alessandro
III sorpasseranno di molto quelle della incoronazione di Alessandro II e di Nicolò I.
In questa circostanza, le popolazioni russe
verranno invitate ad indossare il vecchio costume nazionale, consistente nel berretto col
pelo, nelle uosa alte, nei calzoni di velluto,
ecc. ecc.
Inutile aggiungere che la polizia sta sino
da questo momento prendendo alla sua volta
delle precauzioni.
ABBUONAMENTI
Anno. I.. IO. Semestre, L. 5. Trimestre L. 2,50
(Con aumento delle spese postali per l'estero).
INSERZIONI:
Nel corpo del giornale, cent. 50 per linea o spazio di linea.
Dopo la firma del gerente, cent. 25 cs.
Annunzi commerciali, industriali ec., per la prima
pubblicazione, 5 centesimi ogni centimetro quadrato; per le ristampe successive, non interrotte, si fanno abbuonamenti.
— La National Zeitung del 5 corrente
che quando l'Inghilterra fosse minacciata da
un pericolo d' invasione non è necessario esha un articolo sul tunnel sotto la Manica nel
sere Moltke nè ingegneri per capire che una
quale dice che l' opinione pubblica in Inghilvia come quella può rendersi con molta faciterra si è decisamente pronunziata contro
lità assolutamente impraticabile.
quel progetto per cui i lavori hanno dovuto
essere sospesi.
— Le riscossioni eseguite nel regno dal
Invano, scrive la gazzetta, il maresciallo
primo
gennaio al 31 marzo del presente anno
Moltke, interpellato dal generale inglese litipresentano
un aumento di 4,572,334 lire e 44
gues sui pericoli che il tunnel potrebbe precentesimi
su
quelli del periodo corrispondente
sentare per la sicurezza dell' Inghilterra ha
dell'anno
1881.
risposto in modo esplicito che ove si tenesse
una sola mina di dinamite al capo del tunnel
— Un telegramma da Londra dice che il
si potrebbe in un istante rendere impraticaDaily Telegraph annunzia che lo czar ha tebile epperò innocuo il tunnel per parecchi
legrafato al principe di Lobanow ambasciamesi.
tore di Russia a Londra di portarsi a PieQuesta categorica risposta dell' illustre ma- troburgo dove prenderebbe il posto di Gortresciallo non valse a tranquillizzare il generale chakoff al ministero degli affari esteri.
Hugues, il quale ha saputo far nascere nei
Il principe d'Orla' ambasciatore di Russia
suoi connazionali il sospetto che quel parere
a Parigi rimpiazzerebbe il principe di Lobadi Moltke non fosse del tutto disinteressato;
now a Londra. Il generale Ignatieff sarebbe
vi sono molti tedeschi in Inghilterra éd in
nominato ambasciatore a Parigi.
caso d' una guerra fra la Germania ed il regno
unito non sarebbe nemmeno necessario far
— Leggiamo nella cronaca dell'Italie:
rientrare in patria i tedeschi obbligati al miSiamo minacciati di uno sciopero per parte
litare servizio.
dei tipografi. È già un mese che questo è
Basterebbe dar loro l'ordine di concensospeso sulle nostre teste come la spada di
trarsi in Londra, ed un colpo di mano, per
Darmele senza che i proprietari delle tipoimpadronirsi del tunnel, sarebbe cosa facigrafie ed i delegati degli operai siano riusciti
lissima.
ad intendersi.
La National Zeitung conclude col maniGli operai domandano molte cose, e fra
festare la speranza che gli inglesi si persuale altre un aumento di stipendio. La questione
deranno non esservi altro campo di antagonideve esser risoluta questa sera o domani.
smo fra la Germania e l'Inghilterra, fuorché
Sembra che se lo sciopero sarà dichiarato,
quello delle industrie, delle arti e della scienza.
le
corporazioni
dei tipografi del resto dell'ItaSe ancor noi dobbiamo dire la nostra opilia
e
ancora
dell'
estero verranno in aiuto dei
nione, i timori del popolo inglese ci paiono
loro confratelli di Roma, i quali contano soveramente puerili. L'opposizione che il popolo
pra
circa 300,000 lire di soccorsi.
della Gran Brettagna fa a questo progetto ci
Giova
sperare che gli sforzi che sta fapare veramente inqualificabile. Siamo dinanzi
cendo il questore per evitare questo sciopero
ad una grande intrapresa che onora il secolo
riusciranno a buon fine e ciò nell' interesse
che la vede compiere e le nazioni che devono
tanto dei proprietari quanto degli operai.
portarla ad atto nè dovrebbe posporsi a dei
timori che non possono prendersi sul serio.
Si tratta di un tunnel sottomarino e ci pare
MIIMIMMIMO
:he
lea
re
uraceila
di
o.
ma:na.
Lei
la-
iezza
agoione
APPENDICE
FRANCESCO GIUSEPPE HAYDN
(1732-1809).
A Rohrau, piccolo villaggio situato a quindici leghe da Vienna, sul confine tra l'Austria
e l' Ungheria, viveva una povera famigliuola,
composta di Mattia Haycln, il quale al mestiere di carradore accoppiava le funzioni di
giudice di pace e di sagrestano della parrocchia, di sua moglie Anna Maria, cuoca del
conte di Harrach, signore del villaggio di Rohrau, e d'un fanciulletto. Mattia Haydn si
dilettava di musica nelle sue ore d'ozio, e la
domenica ed i giorni di festa, dopo una settimana di lungo e faticoso lavoro suonava
l'arpa davanti alla sua modesta casetta; Anna
Maria aveva una bella voce di soprano, e
cantavano insieme le canzoni popolari. Il piccolo Giuseppe, di soli cinque anni, ascoltava
con molta attenzione quei canti che pareva
gli facessero una grande impressione; anzi un
giorno, presi due pezzi di legno, li faceva
scorrere l' uno su l'altro, come se l' uno fosse
l'archetto e l'altro un violino, accompagnando
col capo il ritmo di quella musica. Immaginatevi un ragazzo di cinque anni, che, con
tutto il sussiego e la gravità d' un musicista
di professione, suona il violino con due pezzi
di legno e batte la solfa con la testina, guardando in faccia al babbo ed alla mamma con
quegli occhietti vivi ed intelligenti.
Fu ventura per lui che Mattia Haydn, ripetendosi questa scena per molti giorni, scopri
nel figliuoletto i segni incontestabili d' una
grande vocazione per l'arte musicale, e volle
coltivarla; gl'insegnò i primi elementi della
musica, e presto il piccolo Giuseppe non ebbe
più che apprendere dal padre, perchè ne sapeva più dí lui.
Un bel giorno un loro parente, Franck,
maestro di scuola ad Haimbourg, capitò a
Rohrau, e colpito dall'ingegno precoce e dalla
fisonomia sveglia di Giuseppe, lo volle condurre seco per istruirlo; Mattia Haydn non
esitò un momento e gli affidò il figliuolo; e
Franck prese cura del piccolo Haydn, gli
insegnò la lingua latina e gli fece continuare
lo studio della musica. Un giorno, poco dopo
arrivato, Giuseppe trovò un timpano in un
cantuccio della casa del maestro, ed incominciò a suonare e a cantare una canzone su
quello strumento informe, con tanta precisione ed aggiustatezza, che Franck ne rimase
incantato, gli comperò un violino e si dedicò
interamente a sviluppare quei germi preziosi;
ed alla sua scuola, Haydn fece in tre anni
grandi progressi.
•
" • •
Per sua buona fortuna, capitò ad Hairnbourg il maestro Reuter, che dirigeva la musica della cappella di Santo Stefano a Vienna.
Egli andava in giro per quei dintorni a raccogliere i fanciulli, per farli cantare nel coro
della chiesa. Andato a casa di Franck, Reuter
fu sorpreso e meravigliato, alla sua volta, del
grande ingegno di Giuseppe, il quale, all' età
di otto anni, era, si può dire, già un maestro.
Reuter lo interrogò e rimase stupefatto della
precisione e della prontezza delle risposte.
Volle provargli la voce, gl' insegnò a fare il
trillo, e dopo la prima lezione Haydn era già
diventato il prediletto allievo di Reuter, ed
abbandonata la casa di Franck, segui il suo
nuovo maestro alla volta della metropoli dell'Austria.
Passato ad un tratto da un piccolo villaggio in una grande città, non capiva nei
panni dalla gioia; ma quale non fu il suo contento quando seppe che nel coro della chiesa
di Santo Stefano egli poteva dedicarsi per
tutta la giornata alla musica! I compagni
della sua età, ragazzi birichini, lo burlavano
della sua assiduità; ma egli non se ne dava
per inteso e si mise a studiare con uno zelo
indefesso. A tredici anni compose nientemeno
che una Messa, e coi primi sei fiorini che gli
mandò il padre si comperò i trattati di Fux
e di Mattheson. Egli cantava con una bella
voce quei canti ecclesiastici, e veniva su negli
anni. Reuter l'amava assai.
Visse così per alcun tempo; ma, fattosi
più grandicello, una mattina non potè più cantare; gli si era cambiata la voce; diventava un
giovane. Un giorno gli venne in testa, giuocando coi suoi compagni, di tagliare la falda del
vestito ad uno di essi. Reuter montò in furia,
e per questo scherzo innocente lo cacciò, perchè non era più buono a cantare. Dicesi che,
ingelosito dei progressi del suo scolare, abbia
trovato questo futile pretesto per togliersi
d'attorno quel giovinetto, che minacciava d'essere un rivale pericoloso.
Rimasto così sul lastrico di Vienna, a
quindici anni , senza un quattrino, sarebbe
morto di freddo e di fame, se la carità d' un
parrucchiere non lo avesse raccolto. Questo
bravo uomo, a nome Keller, che aveva sentito più volte cantare Haydn nella chiesa con
quella voce fresca, intonata, gli offrì un asilo
in una soffitta e gli dette da mangiare. Il
povero Haydn ebbe a gran fortuna il poter
continuare i suoi studi prediletti sopra una
vecchia spinetta ròsa dalle tignuole. A poco
a poco, grazie alle raccomandazioni procacciategli dal buon Keller, cominciò a dare lezioni di canto e di cembalo, e potè esser
ammesso a suonare come primo violino nella
chiesa dei padri della misericordia, e la do-
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NOTIZIE PARLAMENTARI
L'illustre storico dei Vespri ha diretto al
sindaco di Palermo la seguente lettera:
La camera riprese ieri i suoi lavori ed
all'ordine del giorno ci era la discussione del
progetto di legge sui diritti d' autore. La relazione che è stata distribuita è dell' on. Panattoni e nelle sue conclusioni ha queste importanti varianti:
I ° L' autorità che proibisce le rappresentazioni dovrà fare una ordinanza motivata
della sua deliberazione;
2° L'azione penale per la tutela dei diritti di autore sarà spiegata d'uffizio come per
i delitti comuni senza che la parte lesa sia
obbligata di reclamare.
« Mio egregio signore,
« Nel partire dalla città dove nacqui,
vorrei ringraziarla con quella pienezza di affetto che ho nel cuore; ringraziarla, dico,
delle onoranze che mi ha fatto nel corso delle
feste del vespro. La coscienza mi dice che le
onoranze sono state troppe e che provano
soltanto 1' animo generoso dei cittadini, dai
quali provengono. Ma sento nell'animo al
tempo stesso che lo amor con amor si paga,
come dice il proverbio ; i miei concittadini
hanno indovinato, col loro intuito così pronto
e tanto sicuro, lo affetto mio per questa splendida città e per questo gran popolo.
Oh, come io gioisco ogni volta che riveggo Palermo sempre più pulita, più fiorente
di industrie e di commerci, più civile, più
degna della libertà che gode l'Italia, più accomunata al sentimento nazionale che è gloria
e presidio di tutti! « Mi basta rivolgere queste parole al supremo magistrato della citta cd all' uomo che
ha sì degnamente presieduto alla commemorazione del vespro. E spero che, sotto la sua
amministrazione, questa città semprepiù progredisca e si metta tra le primissime città
della patria comune, intenta ad illustrarla e
all'uopo concorrere alla sua difesa.
« Accolga, egregio signore, i miei ringraziamenti personali e mi creda sempre
« Suo dev.mo
Gli uffici della camera nella loro prima
riunione si occuperanno del trattato di commercio franco-italiano.
Si crede che nel caso che la camera avesse cominciata la discussione dei progetti
militari, il ininistero proporrà che il trattato
di commercio venga discusso in sedute straordinarie appena la relazione sarà stata distribuita.
Palermo dopo i Vespri
Le feste terminate, Palermo è rientrata
nella sua calma abituale. I forestieri accorsi
per assistere alla commemorazione del vespro,
si sono in massima parte dileguati. Portando
tutti però notato nella mente e nel cuore il
ricordo incancellabile di queste feste , che
tornano a maggiore onore della popolazione
siciliana.
Infatti l'ordine fu così perfetto e cosi solenne la smentita data alle voci di possibili
tumulti o di dimostrazioni politiche inopportune che tutta Italia se ne compiace.
La popolazione di Palermo fu esemplare.
Ricordasi un episodio. Il giorno che il corteo
si recò alla chiesa di S. Spirito, il popolo cedendo ad un istinto di curiosità irruppe nel
tempio invadendo anche lo spazio riservato
alle autorità ed agli invitati. Vi fu un momento di confusione, ma bastò a farla cessare
che un ispettore municipale si affacciasse ad
una finestra e dicesse loro non essere conveniente che gli invitati accorsi a Palermo dovessero rimaner fuori della chiesa, perchè
tutti spontaneamente sgombrassero, plaudendo
alle parole dell' ispettore.
Depretis ha mandato al prefetto di
Palermo un telegramma con cui gli dà incarico di felicitarsi col sindaco per la perfetta
riuscita delle feste e per l'ordine ammirabile
serbato.
menica l'organo nella cappella del conte di
Haugwitz. Tutti i principi viennesi di quel
tempo avevano un'orchestra in casa loro.
In quel medesimo palazzo, dove in una
soffitta era ricoverato Giuseppe Haydn, abitava Pietro Metastasio, poeta cesareo alla
corte di Vienna. Colla prontezza del suo spirito e col grande ingegno che aveva, riuscì
facile ad Haydn di cattivarsi la benevolenza
del Metastasio, il quale gli dette lezioni d'italiano e lo raccomandò vivamente alla signorina Martinez, figliuola del suo padrone di
casa, cui Giuseppe Haydn cominciò ad insegnare la musica. E fu il Metastasio che parlò
con premura di Haydn alla favorita dell' ambasciatore veneziano, Corner, una tedesca, la
bella Wilhelmine, che amava assaissimo la
musica e cantava con una bella voce le cantate del maestro napoletano N icolò Porpora,
il quale era alloggiato pure nella casa dell'ambasciatore. Ella volle conoscere quel giovinetto di cui le si diceva tanto bene, ed il
Corner, a preghiera della Wilhelmine, acconsenti che Haydn li accompagnasse ai bagni
di Mannensdorf.
Eccoli in viaggio, Corner,
Metastasio, Porpora ed Haydn, il quale desiderava ardentemente d' aver le lezioni da
Porpora. Ma il vecchio e dotto maestro era
d' un naturale rozzo, intrattabile, e guai a chi
•:. . • . . . ... . . . ....
MICHELE AMARI
».
NOTIZIE AGRICOLE
Le campagne.
Diamo le seguenti notizie ufficiali relative
•
decade di marzo.
« Le pioggie abbondantemente cadute nella
terza decade dello scorso marzo riuscirono di
una grande utilità alle campagne, specialmente
nel sud, dove maggiore ne era il bisogno.
Seguita la fioritura degli alberi fruttiferi, in
molte località alcuni. di questi hanno già messo
le frutta. Anche la vegetazione delle viti prosegue bene.
« Le brine. verificatesi negli ultimi giorni
della decade nell' alta Italia ed Emilia non
portarono in generale danno agli alberi, se si
eccettuano alcune località delle provincie di
Sondrio, Rovigo e Piacenza.
« In tutta Italia, ma specialmente nelle
grandi pianure della vallata del Po i frumenti
sono bellissimi; si lamenta però qualche danno
in causa delle erbe parassite in qualche locaoli si avvicinava nei suoi momenti di malumore. Eppure Giuseppe Haydn seppe con tanto
accorgimento farsi voler bene dall' irascibile,
ma celebre compositore, fino a spazzolargli
gli abiti, a lustrargli le scarpe, a pettinargli
la parrucca, a fargli, in una parola, da cameriere, che Porpora, tocco dalla premura del
suo servitore volontario, accondiscese a dargli
qualche lezione, non senza accompagnare tanta
degnazione con un rabbuffo di quei soliti.
Haydn zitto, e soffriva con pazienza e rassegnazione gli umori bisbetici del maestro; e
così potè apprendere i princìpi del canto italiano, l'unica e vera scuola di canto. Ritornati a Vienna, l'ambasciatore Corner prese ad
amare allei' egli il giovane Haydn, e gli assegnò una pensione di sei zecchini al mese.
Fu allora che Giuseppe Haydn cominciò a
scrivere le Sonate. che gli editori pubblicavano a sua insaputa, senza dargli neppure un
soldo. Una di queste capitò nelle mani della
contessa di Thun, la quale avendo bisogno
d' un accordatore, fu chiamato Haydn, che faceva anche questo mestiere. Egli andò in casa
della nobile dama: lo fecero entrare, si sedette
al gravicembalo e cominciò ad accordarlo.
Quando ebbe finito, paragonò con uno sguardo
melanconico quello strumento così bello col
SUO cembalo tutto sconquassato; si mise a
suonare, e la fantasia lo trasportò tanto lon-
lità del veronese e reggiano (Emilia). Le erbe,
i foraggi e i prati sono dovunque assai rigogliosi. Nell'alta Italia si sta seminando il maiz.
« Concludendo ; la vegetazione di tutti i
prodotti agricoli è rigogliosa e promettente,
e le pioggie cadute furono sufficienti ai bisogni della campagna ».
Le viti americane a Montecristo.
Leggiamo nell' isola d' El6a:
Una notizia di una certa gravità giungeva
giovedì da Montecristo. Circa settemila viti
del vivaio nazionale di viti americane colà
impiantato dal governo nel 1881 si sono trovate infette da fillossera.
La scoperta fu fatta dai delegati governativi che il 14. scorso si erano recati a Montecristo per ispezionare quel primo vivaio di
80 mila viti avanti di esportarne i magliuoli
all'isola di Pianosa, ove era già pronto il terreno per un secondo vivaio.
La commissione in seguito alla inattesa
scoperta ordinò la distruzione completa di quel
vivaio, sul quale si erano fondate tante speranze dei viticultori italiani.
La notizia impressionò vivamente i possedimenti dell'isola d' Elba, per la grande vicinanza di Montecristo e per le frequenti relazioni con essa. E l'allarme era ben giustificato
dal fatto, che la principale coltivazione, anzi
si può dire la sola veramente importante dell' Elba è quella della vite poiché un quarto
del suo territorio è coltivato a vigneti.
Il sottoprefetto ed il presidente del comizio agrario do mandarono telegraficamente
informazioni al ministero di agricoltura che
rispose facendo conoscere le rigorosissime misure di precauzione prese per rassicurare la
immunità dell' Elba.
Speriamo quindi che non ci resti a rimpiangere che 1' infelice esito di un costoso -esperimento, che ci lascia una speranza di meno
per resistere al pericolo della invasione fillosserica che da ogni parte d' Europa, anzi già
e dall' alta Italia e dalla Sicilia ci minaccia
seriamente.
INVENZIONI E SCOPERTE
La collidina.
Questa notizia interessa i fumatori.
Il tabacco produce disturbi visivi, allucinazioni, palpitazione, tendenza alle vertigini,
e specialmente diminuzione nella memoria.
Contiene nicotina, acido prussico , sostanze
aromatiche odorose e assai venefiche, inoltre
la collidina. Questa è un alcaloide, sostanza
tano che non si avvide più in casa di chi
stava. Suonò per un pezzo, improvvisando
una sonata bellissima, e solo si riscosse quando
una voce di donna gli disse: « Bravo! » Era
la contessa di Thun in persona « Bravo! » riprese la bella signora; « chi siete voi ? » —
« Sono l'accordatore, e vi chiedo scusa della
licenza che mi son preso ». — Vorreste sonarlo daccapo questo pezzo? » — Mio Dio! no;
è impossibile; io l' ho improvvisato. Potrei
suonarne un altro ». — « Allora suonate questo », aggiunse la contessa. E preso dallo
scaffale un pezzo di musica, lo porse ad Haydn.
Era proprio una delle sue Sonate.« Che veggo!
esclamò, una mia sonata! L' hanno dunque
pubblicata? Oh signora ve ne prego, regalatemi quella musica! » La contessa non ci si
raccapezzava. « Ma chi siete voi ? » — « Mi
chiamo Giuseppe Haydn , » — « Giuseppe
Haydn, voi ! » Al vederlo così male in arnese,
la contessa di Thun non poteva capacitarsi
che quel povero diavolo avesse composto quel
pezzo; gli fece un mondo di elogi, e quando
Haydn andò via, gli regalò venticinque ducati.
Questo fatto corse per tutta Vienna, ed
oramai s' incominciava a parlare di lui. Scrisse
un terzetto pel conte Furnberg, ed una serenata piacque tanto che Bernardone Cu rtz,
impresario del teatro della porta di Carinzia,
gli dette il libretto d' un' opera buffa, Il dia-
liquida, di odor piacevole ed intenso; trovasi
nel tabacco ed è estremamente venefica più
della nicotina. Essa produce debolezza muscolare e vertigini. Un ventesimo di goccia uccide rapidamente una rana producendo subito
paralisi.
Da ciò risulta che, tra i diversi modi di
fumare, quello che offre maggiore assorbimento di nicotina, collidina, acido prussico, è
il fumare assorbendo il fumo; quello che offre
minore assorbimento è il fumare con la pipa
a cannello lungo in aria libera, senza respirare il fumo deleterio.
A tutti sono noti i fenomeni morbosi di
coloro che per la prima volta fanno uso del
tabacco, e. se negli altri non si verificano, o
poco, si è perchè l' abitudine, che è una seconda natura, fa risentir meno i danni della
pianta micidiale e talora la venefica azione è
neutralizzata dagli alcoolici.
La primave1 a. è la giovinezza dell' anno, è l' epoca degli amori fra gli esseri
creati, è la sensazione più dolce della vita
per chi sta bene; ma per un malato, per chi
ha sofferenze morbose provenienti da cause
umorali è un vero inferno. Rincrudiscono le
moleste sensazioni che ti fanno odiare la vita
e senti che vai sempre più scendendo verso
il sepolcro. Orbene se si trovasse una medicina che attenuasse quest e sofferenze e che a
poco a poco le facesse scomparire restituendo
la salute nel suo primitivo benessere, non sarebbe una bella cosa?
La medicina si è trovata! P lo Sciroppo
depurativo di Pariglina composto preparato dal
cav. Mazzolini di Roma e venduto nel suo
stabilimento in via 4 Fontane. Questo Sciroppo depurativo purifica il sangue dagli umori
che lo alterano e specialmente dall'erpetismo
e dalle malattie acquistate che sono le due
grandi furie che infieriscono contro l'umanità
quindi esso è mirabile nella cura dei catarri
lenti di petto e della vescica orinaria e dell' uretra, nella diarrea cronica e nella leucorrea, nelle malattie cutanee d'ogni genere, nei
dolori artritici e nella gotta e nei bambini
guarisce la cru sta lactea (il iattime), la scrofola, la rachitide, e preserva validamente dal
crupp e dalla difterite.
Unico deposito in Pisa nella Farmacia
Paladini, lungarno regio, presso il ponte Solferino.
volo zoppo. Haydn si mise al lavoro con una
attività febbrile, scrisse la musica in pochi
giorni, e riuscì ad appagare pienamente Curtz,
eh' era incontentabile. Ma al primo vederlo,
neppure Curtz voleva credere che quel giovinotto fosse quel Giuseppe Haydn, di cui gli
avevano parlato. È inutile aggiungere, che,
rappresentata la musica con gran successo,
Haydn diventò ainicissimo dell' impresario,
che passava anche lui per un uomo burbero.
Ma la sua prima sinfonia, eseguita in casa
del conte di Mortzin, fece la sua fortuna.
Nessuno degli astanti poteva immaginarsi che
la stupenda musica fosse di quel moro (lo
chiamavano così, perchè Hydn era d' un colorito bruno). « Va, » gli disse il principe
Esterhazy, presente al concerto, che da quel
momento lo prese al suo servizio « gitta via
quel pastrano, indossa una giamberga da
maestro di musica, copriti con una parrucca
e cingi uno spadino; tu sei un maestro di
cappella! » Haydn aveva ventisei anni.
Da quel giorno la sua fama era assicurata.
Passò di trionfo in trionfo; scrisse Le sette
parole, La creazione e Le quattro stagioni,
ed i posteri hanno acclamato Francesco Giuseppe Haydn, il figlio del carradore di Rohrau, il primo sinfonista del secolo decimottavo.
F. S.
(Dalla Gazzetta musicale di Milano).
Ma.
11.11~5~~11~111111~•
Carlo, Cantina e Guido Cavati, Maddalena Del Ovatta vedova Favati nei Bocci, ed Egidio
Bocci oltremodo commossi dalle dimostra-
zioni di affetto ricevute in occasione della
immatura morte del compianto loro amatissimo fratello , cognato, figlio e figliastro
ANTONIO, si recano a premura di esternare la loro più sentita gratitudine a tutti
coloro che lo assistettero e visitarono nella
non breve penosissima sua malattia, da esso
sofferta con angelica rassegnazione, e rendono
vive grazie a quelle persone che la mattina
del 10 corrente accompagnarono la di lui
salma all'ultima sua dimora.
— Nel primo trimestre dell' anno
in corso gl'incassi per dazi di consumo nel nostro comune furono di lire
248,199,25, con un aumento di lire
3,690,55 sul primo trimestre 1881.
G1' incassi per la tassa di transito
del ponte di circonvallazione giunsero
nello stesso periodo di tempo a lire
4,420,75 con una differenza in meno
nel primo trimestre 1881 di lire 307.
4(
— Nell'anno scorso una fiera malattia condusse a morte in tre domi
la cara bambina, appena tredicenne,
Elena figlia del signor Giuseppe Pellegrini ragioniere al nostro comune.
Non vogliamo oggi ridire del dolore
della desolata famiglia ma parlare soltanto del ricordo che essa pone sulla
tomba troppo presto schiusa.
Il Pellegrini ha commesso all'intagliatore marmista Massimiliano Balloni
il monumento che ora è condotto a
termine e che abbiamo veduto.
Diremo subito che il lavoro del BalIoni, artista distinto, premiato con medaglia a diverse esposizioni, è molto
pregevole; gli intagli dei fogliami e
dei fiori sono stupendi; il disegno ne
è corretto; il concetto buono e gentile.
Il monumento è condotto in finissimo marmo di Carrara che risalta
sopra un fondo di bardiglio.
Sulla base, posata sopra due scalini e nella quale è una affettuosa
iscrizione che ricorda come la cara
Elena è andata in cielo a raggiungere
un' altra sorellina che in tenera età
r aveva preceduta, si alza una ricca
cornice artisticamente e diligentemente
intagliata nella quale campeggia una
croce sotto cui sono due date, quella
della nascita della povera Elena, 1868;
quella della di lei morte, 1881. Questo
specchio è contornato da due tralci di
stupendi fogliami che hanno intercalato, quello a destra di chi guarda,
delle bellissime rose, quello a sinistra
dei gigli; tra le rose, se ne vede una
il cui stelo è troncato ed il bel fiore
illanguidisce privo del suo alimento.
Quella rosa, appena sbocciata, e che
non ha ancora aperti i suoi calici nella
pienezza della vita, ci ricorda la cara
bambina che non è pià, Nel vedere
quel simbolo tanto eloquente abbiamo
provato una dolorosa stretta al cuore.
In alto della cornice, che termina
in ovale, sono due belle testoline di
angiolo ad ali spiegate : una è posta
superiormente e guarda in basso; l'altra inferiormente e guarda in alto.
Raffigurano le due bambine che si
incontrano in un mondo migliore, si
guardano, si sorridono e stanno per
baciarsi, come si saranno certamente
-
.
-
-
baciate allorchè si rividero là dove
tutto è luce ed amore.
OSSERVATORIO METEORICO della scuola
superiore di agraria della R. università di Pisa.
11 barometro è ridotto a T e al mare.
Altezza della stazione sul livello del mare: metri 10.
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Aprile891011
14°9
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17°6
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Temperatura mmn.005
3°5
6°0
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113 poni.
9 pom.
STATO DEL CIELO.
Aprile 8. Brina leggiera. Sereno.
Aprile 9. Sereno la mattina e la sera, parzialmente coperto di cirri e strati nel giorno.
Aprile 10. Caliginoso-sereno.
Aprile 11. Nuvoloso a ore 9 pomeridiane, sereno
nel resto della giornata.
'I`
n
A IR I
Mentre i nostri teatri tacciono ed aspettiamo che si riaprano quelli di prosa, il Politeama cioè con la compagnia Drago, l'Arena
Federighi con quella Brignone, a quanto si
dice, vediamo che cosa accade in casa degli
altri.
L' avvenimento principale e più importante
del quale non possiamo trascurare di prender
nota, è il matrimonio di Sarah Bernhardt.
Da principio fu creduto un pesce di aprile e
ci astenemmo dal parlarne, ma ormai ogni
timore pare svanito e di questo matrimonio
che ha fatto non poco rumore, ci occuperemo
anche noi sia o nò un pesce di aprile. La
stessa Sarah ne ha dato avviso al redattore
capo del Figaro col seguente telegramma:
Londra, 4 aprile.
Mi sono maritata questa mattina alle 10
e mezzo con il signor d'Amala nella chiesa
di Saint Andrews, Wells street. Avevamo
per testimoni amici comuni ; saremo a Marsiglia domani sera e là ci imbarcheremo per
la Spagna.
SA.RAH BERNHARDT.
Il Figaro ci fa sapere che la sposa portava un abito vieil or, un cappello di lontra
con una aigrette di perle nere, un mantello
di lontra con dei bottoni antichi d' argento
cisellato.
Il matrimonio, avendo avuto luogo alle 10
invece che alle 8, Sarah dovette renunziare
alla recita di Nizza che si era proposta di
fare ed andare direttamente in Spagna. Un
piccolo bastimento, noleggiato da essa, deve
condurla da Marsiglia a Barcellona dove rappresenterà. La dame aux camelias al teatro
reale dell'opera.
Il Figaro racconta ancora in che modo si
è combinato veramente questo matrimonio.
Nel mese di agosto dell'anno scorso Sarah
ricevette una mattina nell'atelier del suo appartamento a Parigi in avenue de Villiers
la visita di un giovane che si disse appassionatissimo del teatro e che gli chiedeva in
favore di accompagnarla nel giro artistico che
essa stava per intraprendere.
— Avete mai recitato in teatro? gli chiese
Sarah.
— No, mai; però ho preso delle lezioni
di declamazione e il mio maestro mi ha detto
che io avrei eccellenti disposizioni per il teatro: inoltre sento di esser pieno di buona volontà e farò qualunque parte. Mettetemi alla
prova.
— Che cosa sapete già ?
•....yr...e...v ...ai *ma
— So Emani, Ruy Blas, La dame aux
canzelias.
— Ditemi un frammento della parte di
Armando.
L' attore aspirante si pose a recitare.
Aveva una certa verve, figura simpatica e
una buona voce. Sarah non ne fu malcontenta
e qualche giorno dopo era annunziato che
Daria era entrato a far parte della compagnia. Egli si chiamava d'Amala, aveva una
certa fortuna, era stato addetto al ministero
degli affari esteri in Atene ; dovette quindi
cambiar nome.
Darla, siccome in compagnia c' era l'attore
Angelo, dovette sulle prime fare la parte di
Varville nella Dame aux camelias perchè
quella di Armando la faceva Angelo. Fu solo
dopo che Angelo abbandonò la compagnia che
Dalin gli subentrò completamente.
La prima conseguenza del matrimonio di
Sarah, aggiunge il Figaro, sarà una perdita
considerevole di danaro per Sarah che oltre ad
avere mancato la rappresentazione di Nizza,
deve pagare il treno speciale che aveva ordinato per recarvisi e farsi condurre in seguito
a Marsiglia. Fu per non perdere anche il nolo
del bastimento che deve trasportarla a Barcellona che essa ha fatto il gran giro da Londra a Marsiglia invece che recarsi direttamente in Spagna passando per Orléans e
Bordeaux.
Sarah ha telegrafato a Nizza che è ammalata e che quindi non può andare a fare
la recita promessa, ma è molto probabile che
questo pretesto non le sarà menato buono.
ATTI GIUDIZIARII
Sunto degli atti legali inseriti nel n. 28
(7 aprile ) del Supplemento al foglio periodico della R. prefettura di Pisa.
— L' amministratore della società anonima costruttrice il ponte sull'Arno presso la
Botte rende noto con terza pubblicazione, che
il sig. Bartolormneo Santerini di Vicopisano,
ha chiesto di voltare in conto suo le due azioni
di n. 231 e 232 che gli spettano in detta società come erede del di lui zio dott. Odoardo
Santerini. Le domande di opposizione dovranno
essere presentate entro un mese dal dì 23
marzo 1882.
— Lo stesso rende noto parimente, con
terza pubblicazione che i signori avv. Francesco e Giuseppe Pacini hanno chiesto di voltare in conto loro n. 16 azioni della societù
suddetta portanti i numeri 21, 22, 407, 408,
409, 410, 411, 4 12, 413, 4I4, 415, 416,
417, 418, 419 e 420, che loro spettano come
eredi del padre cav. dott. Achille e della
madre Maria Della Bianca. Le domande di
opposizione dovranno esser presentate entro
il termine di un mese dal dl 27 marzo 1882.
— Lo stesso rende noto' parimente, e
con terza pubblicazione, che il sig. dott. Luigi
Marrucchi domiciliato a Firenze ha chiesto
di voltare in conto suo le due azioni della
società ridetta portanti i numeri 223 e 224
che gli spettano come cessionario della di lui
sorella signora Giulia Marrucchi nei Campani.
Le domande di opposizione dovranno essere
presentate entro il termine di un mese a datare dal di 27 marzo 1882.
— L'esattore comunale di Piombino rende
noto che il dì 10 maggio 1882 e occorrendo
il 15 e il 20 detto avanti la R. pretura di
detto luogo avrà luogo l'incanto per la vendita dei beni escussi in danno di Santi ed
altri Paoli e cioè una casa posta come sopra,
per L. 835,68.
— Il cancelliere della pretura del primo
mandamento di Pisa rende noto che con decreto 4 aprile 1882 fu dichiarata giacente la
eredita relitta da Armida Bertolozzi, e che
a curatore della medesima venne nominato il
sig. Fausto Delli di Pisa.
-- Il dì 2 maggio 1882 avanti il tribunale civile di Pisa avrà luogo 1' incanto per
la vendita del 1°, 2° e 4° lotto dei beni escassi in danno dei signori Tomrnaso Deakin
e Antonietta Mecherini come presidente degli
asili infantili di Pisa, già liberati all' incanto
dell' otto ottobre 1881 alla signora Irene
nei Deakin per L. 24,520 quanto al l°
lotto; L. 6,500, quanto al 2°; e L. 7,0 6 O,
quanto al 4°. Detti beni consistono, il I ° lotto,
un vasto fabbricato a 4 piani con giardino,
posto in Pisa via S. Paolo; il 2°, un fabbricato consistente in due case contigue, con
chiostra e annessi, posto come sopra; e il 4°
in un fabbricato per uso di fonderia posto
come sopra, via Nuova.
-
-
— IL di 26 maggio 1882 avanti lo stesso
tribunale avrà pure luogo l' incanto dei 1),-.1i
escussi sulle istanze del sig. cav. intendente
di finanza di Pisa, in danno di Pasquale Barbieri di Vicopisano, e cioè una casa con frantoio ed aia posta in Vicopisano, luogo detto
— Maccione o Borgo a Maccione —. L' incanto si aprirà in base al prezzo di L. 900.
— Il dì 18 aprile 1882 avanti lo stesso
tribunale avrà luogo un nuovo incanto per la
vendita dei beni escussi in danno di Carlo e
Francesco Capecchi della Rotta alle istanze
della ditta Perti e Chiappe di Livorno, ai
prezzi seguenti: il 1° lotto per L. 938,19; il
2' per L. 11,385,60; il 3° per L. 12,903,88;
il 4' per L. 6,300,00; il 5° per L. 3,885,00;
il 6° per L. 180,00; il 7° per L. 482,00;
l' 8° per L. 19,053,60; il 9' per L. 18,313,20;
e il 10° per L. 608,25.
— Il 20 aprile 1882 in una delle sale del
tribunale di Pisa avrà luogo l' adunanza dei
creditori ammessi al passivo nel fallimento
della ditta Brusick o C. per decidere se si
riservano di deliberare sopra il concordato in
ordine all'art. 621 del codice di commercio.
Prezzi delle grasce vendute in Pisa
tle,1 mercato del dl 12 aprile 1882.
N B. 1 prezzi segnati nella 1.a colonna sono
relativi ai generi venduti in partita fuori dazio, e per
ogni ettolitro.
I prezzi segnati nella 2.a colonna riguardano i
gederi venduti in dettaglio dazio compreso, e per ogni
ettolitro.
r,. e C. L. e C.
Grano gentile rosso 1.a qualità 23,30 23,60
Detto di 2.a
22,95 23,30
Detto mazzocchio 1.a q. nuovo 22,25 22,25
Detto 2.a
21,60 21,60
Detto di Maremma il quin28,00 a 28,50
tale da
Detto Lombarda cs. 28,00 a 29,25
Segale nuovo 17,45
Vecce schiette
Orzo nostrale .
17,45
Fave nostral i
I 1,65
Avena di Maremma, morella
10,95
Detta mista o bianca . .
I 4,7 O
14,40
Granturco di 1.a q. . . 14,30 14,00
Detto di 2.a 55,00
Riso 1.a q. il quintale .
49,00
••.
Detto di 2.a
37,0(1
Fagiuoli bianchi grossi 1.a q 34,20
Detti mezzani 26,70
Detti tondini .
22,60
Detti coli' occhio
13,10
Lupini 12,30
Saggina Olio di 1.a q. per ogni ett. 126,00 137,00
116,00 127,00
Detto di 2.a Detto da lumi. . . . . 90,00 101,00
Vino del Piano di Pisa 1.a
q. ogni ettolitro . . . . 27,30 33,85
21,85 28,40
Detto 2.a 6,50
Fieno 1.a q. il quintale
6,00
Detto di 2.a
2,80
Paglia, il quintale . . .
4,00
Detta a manne il quintale.
0,45
»
Pane 1.a q. il chilogrammo •
0,39
Detto di 2.a 0,30
Detto di 3.a .
•
PASQUALE FINALI,
gerente resp.
Avviso.
I sottoscritti membri della commissione
nominata dal Consiglio comunale di Campiglia
marittima con incarico di procedere alla liquidazione definitiva della gestione tenuta
dalla società costruttrice il Teatro dei Concordi in questo paese, ed effettuarne il passaggio regolare al comune suddetto,
Invitano tutti coloro che vantassero crediti, o che avessero pendenze da liquidare
con la detta società, a presentare e depositare i loro titoli presso il segretario comunale di Catnpiglia marittima a ciò delegati),
non più tardi del 30 aprile corrente, al qual
giorno saranno definitivamente liquidate tutte
le pendenze della società stessa, avvertendo
che sarà intempestivo ogni reclamo appena
il teatro abbia fatto passaggio nella proprietà
del comune, e cioè il giorno appresso a quello
indicato.
Carnpiglia marittima, li 9 aprile 1882.
La commissione
Avv. P. MARA
Cav. dott. G. BACCI
Avv. G. BACCI
Ing. F. FEDI
G. PIERATTELLI
G. SAVIOZZI
S. FRANCESCHI.
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13 aprile 1882.