AMBIENTE LAVORO
16° Salone della salute e sicurezza nei luoghi
di lavoro
BOLOGNA - QUARTIERE FIERISTICO
14 – 16 ottobre 2015
WORKSHOP IPAF - Pillole di sicurezza
Cordini e imbracature, quali
utilizzare sulle PLE
Mauro Potrich, Presidente TWG IPAF - Roberto Catana, Istruttore Senior IPAF
 IPAF è una federazione internazionale
di membri associati e società di
mutuo soccorso senza scopo di lucro
 Promuove l’uso sicuro ed efficace dei
mezzi mobili di accesso aereo in tutto
il mondo
 Rappresenta gli interessi di tutta la
filiera dell’accesso aereo, dal produttore, distributore e noleggiatore all’
utilizzatore finale
Le nostre origini
IPAF fu costituita nel 1983 in Gran Bretagna su
iniziativa del HSE mediante la fusione di due
associazioni di costruttori, per promuovere la
sicurezza, creare degli standards costruttivi e di
utilizzo per sviluppare il settore nell’ambito della
legislazione vigente.
La nostra missione
 Promuovere la cultura
della sicurezza nella
produzione e l’utilizzo dei
mezzi mobili di accesso
aereo e l’applicazione dei
mezzi più idonei e sicuri
 Fornire informazione,
formazione e
familiarizzazione per una
efficace prevenzione dei
rischi e incidenti nei lavori
in quota
Le nostre attività
18878-2004
La Carta PAL (Powered Access Licence)
Un patentino operatore
Attestato a norma dell’Accordo
Stato Regioni 22 febbraio 2012
Manuale dell’operatore
Il registro
dell’operatore
formato.
Prova e
curriculum di
familiarizzazione
La nostra presenza nel mondo
Più di
4.000 soci
in 50
nazioni
600
Centri di
Formazione
Prevalentemente in
Europa e
Nordamerica ma
anche in Asia,
Australia e America
Latina
La nostra presenza in Europa
• UK (Sede) e Irlanda
• Svizzera (Sede
secondaria)
• Spagna e Portogallo
• Italia
• Germania e Austria
• Benelux
• Francia
• Slovenia e Croazia
• Romania
• Repubblica Ceca
• Polonia
• Ungheria
• Scandinavia e Paesi
Baltici
La presenza IPAF in Italia

IPAF Italia – Consiglio
Nazionale (INIC) e Comitato
Formazione (TWG)

100 associati in costante
aumento

Oltre 40 Centri di
Formazione autorizzati

Copertura su tutto il
territorio nazionale e del
Canton Ticino

Tutti i centri verificati,
autorizzati e controllati
annualmente da Auditor
IPAF

Tutti i centri con strutture e
macchine idonee per la
formazione teorica e pratica

Oltre 100 Istruttori
accreditati IPAF
Imbracature per PLE
• EN 280:2013 – Dispositivo di
trattenuta
EN 280:2013 – Dispositivo di trattenuta
5.6 Piattaforma di lavoro
5.6.14 (nuovo punto inserito nella edizione 2013)
Deve essere fornita di ancoraggio(i) per il collegamento di un
dispositivo di trattenuta.
Il (i) dispositivo(i) di ancoraggio e il (I) punto(i) di ancoraggio
devono essere progettati in modo da accogliere il dispositivo
di protezione individuale e assicurare che non sia possibile il
distacco accidentale.
Gli ancoraggi utilizzati come parte di un sistema di trattenuta devono:
a) essere provvisti ancoraggi sufficienti per il numero di persone nominale sulla
piattaforma
b) Per gli ancoraggi classificati per una sola persona, ogni ancoraggio deve
poter resistere a una sollecitazione statica di 3 kN.
Per gli ancoraggi per più di una persona, il requisito di resistenza (cioè
sollecitazione statica) deve essere moltiplicato per il numero delle persone.
EN 280:2013 – Dispositivo di trattenuta
(nuovi inserimenti nella edizione 2013)
7.1 Manuale di istruzioni
7.1.1.2 Le istruzioni per l'uso devono fornire dettagli per un utilizzo
sicuro, per esempio:
……………………………..
s) guida all'uso di dispositivi di trattenuta;
7.1.1.7 Informazioni sulla manutenzione per l'utilizzo da parte di personale
addestrato (vedere introduzione), per esempio:
…………………
k) istruzioni per l'ispezione e la manutenzione di punti di ancoraggio dei
sistemi di ritenuta e della struttura a cui sono fissati.
7.2 Marcatura
7.2.3 Ogni punto di ancoraggio deve essere marcato con "Solo trattenuta" (in parole
o simbolo) e con il numero di persone che, contemporaneamente, possono
attaccarsi ad esso.
Rischi di caduta degli occupanti
Perdita di stabilità della macchina
In molti casi di perdita di stabilità della
macchina la struttura estensibile si appoggia al
fabbricato o ad una struttura e la piattaforma di
lavoro la struttura rimane in posizione
sollevata
Rischi di caduta degli occupanti
Urto e interferenze
con altri mezzi di
sollevamento
L’interferenza con altri
mezzi di sollevamento quali
• Gru
• Carriponte
• Altre PLE
Può causare la caduta degli
occupanti la piattaforma
Rischi di caduta degli occupanti
Urto con veicoli o altri
mezzi
La collisione
con un veicolo
può avere
conseguenze
irreparabili
Rischi di caduta degli occupanti
Rovesciamento della
piattaforma di lavoro
Per guasto o cedimento
strutturale
Rischi di caduta degli occupanti
L’effetto catapulta: l’oscillazione del braccio può
causare l’espulsione degli occupanti la piattaforma
Come evitare la caduta?
• Una corretta valutazione dei
rischi del luogo di lavoro
• Una formazione adeguata
• L’uso di DPI idonei
Imbracature per PLE
• Qual è il sistema anticaduta più idoneo
nelle PLE?
I dpi anticaduta sulle PLE
 Da anni si discute su quali dispositivi
anticaduta utilizzare sulle PLE
 Si cercano soluzioni di tutti i tipi,
magari incuranti dei più elementari
principi di buona prassi
 Adattamenti e interpretazioni di norme
tecniche costruttive
I dpi anticaduta sulle PLE






Cinture di posizionamento EN 358
Cordini di posizionamento EN 358
Dissipatori di energia EN 355
Cordini EN 354
Arrotolatori EN 360
Imbracature EN 361
I dpi anticaduta sulle PLE
 UNA COSA E’ CERTA, si utilizzano
DPI
3^
CATEGORIA ANTICADUTA
I dpi anticaduta sulle PLE
 Perchè da una PLE si può cadere……..
Cercando tra le Leggi e norme tecniche
 Trattandosi di DPI anticaduta la cosa sembra
abbastanza semplice in quanto esiste un capo
saldo legislativo ovvero :
D. lgs. n. 475 del 4/12/92
rappresenta l’attuazione nel nostro ordinamento della direttiva
europea sui DPI.
(89/686/CEE del 21/12/1989)
G.U. UE 21 febbraio 2004:
norme armonizzate della direttiva 89/686 sui DPI
Cercando tra le Leggi e norme tecniche
 ROVISTANDO TRA LE NORME ARMONIZZATE
troviamo la piu’ autorevole ed applicabile se
vogliamo parlare di sistemi anticaduta ovvero la
EN 363:
La norma specifica la terminologia e i requisiti generali per i sistemi di
arresto caduta che servono da dispositivo di protezione individuale contro
le cadute dall’alto.
sistema di arresto caduta:
Sistema di protezione individuale contro le cadute dall’alto
comprendente un’imbracatura per il corpo e un sottosistema di Collegamento
ai fini dell’arresto caduta.
Partiamo dalla norma tecnica EN 363
 Quale è il compito del sistema arresto caduta
secondo la EN 363
Il compito di tali sistemi non è di impedire la caduta, compito svolto
dai sistemi di protezione collettiva, ma hanno come obiettivo primario:
1. Arrestare la caduta ed evitare per quanto possibile danni alla
persona (max 600 kg trasmessi a un corpo in caduta)
2. Arrestare la caduta in un minor tempo possibile per evitare il
raggiungimento di velocità che impediscano l’arresto in sicurezza
3. Mantenere la persona in posizione eretta, senza impedirne la
respirazione, in modo tale che possa attendere le operazioni di
soccorso senza ulteriore pericolo
 Da cosa è composto un
SISTEMA DI ARRESTO CADUTA
A. PUNTO DI ANCORAGGIO
B. COLLEGAMENTO (tra ancoraggio e imbracatura)
C. IMBRACATURA
Cercando tra norme tecniche
Esempio di un sistema di arresto caduta con dispositivo anticaduta di
tipo retrattile.
1 Punto di ancoraggio
2 Dispositivo anticaduta di tipo retrattile
3 Cordino retrattile
4 Imbracatura per il corpo
NELLE PLE MANCA UNO DI QUESTI ELEMENTI
Cercando tra norme tecniche
Esempio di un sistema di arresto caduta con assorbitore di energia
1 Punto di ancoraggio
2 Cordino
3 Assorbitore di energia
4 Imbracatura per il corpo
NELLE PLE MANCA UNO DI QUESTI ELEMENTI
Cercando tra norme tecniche
Esempio di un sistema di arresto caduta con dispositivo anticaduta
di tipo guidato comprendente una linea di ancoraggio flessibile
1 Punto di ancoraggio
2 Imbracatura per il corpo
3 Assorbitore di energia
4 Cordino
5 Dispositivo anticaduta di tipo guidato
6 Linea di ancoraggio flessibile
NELLE PLE MANCA UNO DI QUESTI ELEMENTI
Cercando tra norme tecniche
MANCA IL PUNTO DI ANCORAGGIO CON I
REQUISITI RICHIESTI DALLA NORMA TECNICA
COSTRUTTIVA EN 795/2012
(anche se non ancora armonizzata)
OVVERO 12 kN minimo per ogni punto
A – sistemi di ancoraggio EN 795/2012
 Tipologie di sistemi di ancoraggio
Tipo C
Elemento o serie di elementi,
componenti contenuti in uno o più
punti di ancoraggio
Tipo B
Tipo A elemento puntuale
Tipo B sistemi removibili (CE)
Tipo C Linee ancoraggio flessibili
Tipo D linee di ancoraggio rigide
Tipo E corpo morto (CE)
Tipo A
Tipo B
Tipo E
Modalità di applicazione della EN 363

ESISTONO VARI MODI DI UTILIZZO DEL SISTEMA ANTICADUTA
ovvero:

TRATTENUTA

POSIZIONAMENTO

ARRESTO CADUTA
Per tutti si applica il principio dei
tre elementi fondamentali
 PUNTO DI ANCORAGGIO
 COLLEGAMENTO
 IMBRACATURA
COMPLETA
sistemi di collegamento
Utilizzabili con vari sottosistemi di collegamento






EN 354 cordini di collegamento
EN 358 cordini di posizionamento e trattenuta
EN 355 anticaduta con dissipatore
EN 353-1/2 Linee rigide/flessibili
EN 360 arrotolatori
Etc.
imbracature
 e con imbracature complete per il corpo EN 361
Nella PLE cosa manca???

IL PUNTO DI ANCORAGGIO RISPONDENTE ALLA EN 795/2012
Punto di AGGANCIO collegamento
La EN 280/2011 prevede una
resistenza di 3 kN
Se fosse un Punto di ANCORAGGIO
secondo la EN 795/2012 dovrebbe
avere una resistenza di 12 kN
Come ci comportiamo ?
 NON CADIAMO PERCHE’ UNA CADUTA ALL’ESTERNO
DELLA PLE POTREBBE PROVOCARE:
– DANNI ALLA STRUTTURA DEL PUNTO DI AGGANCIO
– IL RIBALTAMENTO DELLA PLE
 COMUNQUE SIA DANNI GRAVI PER L’OPERATORE
Caduta da PLE
 Operatore FORTUNATO
Quale è il giusto metodo
 TRATTENUTA TOTALE = CADUTA IMPOSSIBILE
Quale è il giusto metodo
 LA NORMA TECNICA EN 363
un’applicazione parziale ovvero:
trova
 L’operatore deve posizionarsi in totale
trattenuta in modo da evitare:
 L’espulsione dalla Piattaforma in caso di
effetto catapulta
 La caduta in caso di rovesciamento ovvero
rimanendo in trattenuta l’operatore transita
da un posizionamento ad una sospensione
senza subire un arresto caduta
DPI da utilizzare per una caduta impossibile
 LA SCELTA DEI DPI DA UTILIZZARE RIMANE
OGGETTO DI SPECIFICA VALUTAZIONE DEI
RISCHI.
 QUALI DPI VANNO UTILIZZATI:
 cordino regolabile EN 358/353-2
 imbracatura completa EN 361
 casco con sottogola EN 397
 SIMULIAMO ORA UN
POSIZIONAMENTO CORRETTO DI
UN SISTEMA ANTICADUTA SULLA
PLE
Per una totale trattenuta sicura
In conclusione per un lavoro sicuro sulle PLE è opportuno utilizzare i
seguenti dispositivi:
 Connettore EN 362
 Cordino regolabile 358
 Imbracatura completa 361
Per una totale trattenuta sicura
e il dissipatore di energia? È corretto usarlo?


In effetti l’uso sarebbe improprio se pensiamo al fatto che non siamo in
arresto caduta, ma potrebbe essere cautelativo nei confronti del punto di
attacco alla piattaforma.
Quali sono i sistemi con dissipazione che potrebbero essere utilizzati:
EN 358/355
EN 358/353-2
L’importante è che la regolazione non permetta la fuoriuscita dell’operatore
Regione Lombardia
LINEA GUIDA "USO DELLE PIATTAFORME DI LAVORO ELEVABILI" - DPI
La valutazione del rischio associato all'uso delle PLE mette in evidenza che, escludendo i rischi generati dalle
condizioni ambientali, dallo stato e dal posizionamento della macchina, il maggior pericolo è la proiezione, con
successiva caduta, dal "BASSO VERSO L'ALTO" dovuta all'effetto "CATAPULTA" o "CANNA DA PESCA".
Gli elementi al momento disponibili non consentono una completa valutazione di tale rischio per l’assenza di dati
certi in ordine all'energia sviluppata.
Per questo si consiglia, per le PLE a braccio articolato, l'integrazione nel sistema anticaduta per latrattenuta del
corpo di un elemento di dissipazione di energia, al fine di mitigare gli effetti lesivi sulla persona, sia per quanto
attiene le strutture osteoarticolari che per quanto attiene gli organi "molli" contenuti in strutture rigide, quali il tessuto
celebrale e gli organi retrosternali.
Sistema anticaduta (a trattenuta del corpo) per PLE a sviluppo verticale
1) Dispositivo di tenuta del corpo
Comunemente detto "imbracatura" ha la funzione di contenere il corpo dell'utilizzatore.
E' necessario che abbia la certificazione EN 361.
2) Cordino anticaduta regolabile
Per il collegamento tra l’imbracatura e l'ancoraggio.
Cordino con regolazione per la lunghezza (certificato EN 354)
3) Connettori di collegamento
N°2 connettori da collegare agli estremi del cordino anticaduta regolabile (certificati EN 362)
4) Ancoraggio
E' un punto ben preciso della struttura (detto anche cestello) che ospita l'utilizzatore.
L'ancoraggio è indicato dal costruttore della piattaforma ed è identificato sia
sull'attrezzatura in piattaforma che nel libretto di uso e manutenzione della macchina.
Regione Lombardia
LINEA GUIDA "USO DELLE PIATTAFORME DI LAVORO ELEVABILI" - DPI
Per Il sistema anticaduta (a trattenuta del corpo) per PLE a braccio articolato, il solo
cordino anticaduta regolabile indicato al precedente punto 2), deve essere sostituto da
uno dei sistemi di seguito riportati:
2a) Dispositivo anticaduta retrattile a nastro con dissipatore (certificato EN 360)
Sistema di collegamento tra l'imbracatura e l'ancoraggio.
2b) Cordino anticaduta regolabile con dissipatore
Sistema di collegamento tra l'imbracatura e l'ancoraggio.
Il sistema è costituito da più elementi:
a) cordino con regolazione per la lunghezza (certificato EN 354);
b) dissipatore di energia (certificato EN 355).
2c) Dispositivo anticaduta di tipo guidato su fune di ancoraggio flessibile
Sistema di collegamento tra l'imbracatura e l'ancoraggio.
sistema è normalmente preassemblato e costituito da :
a) fune (EN 1891) con capi asolati, lunghezza consigliata 120 cm.;
b) dispositivo anticaduta guidato (EN353/2);
c) dissipatore di energia (EN 355).
Note:
(1) Il cordino anticaduta regolabile deve essere regolato il più corto possibile e in modo tale da non permettere la fuoriuscita
della persona dalla piattaforma.
(2) Il punto di ancoraggio delle PLE è finalizzato esclusivamente alla trattenuta del corpo all'interno della piattaforma e non
come punto di ancoraggio per l'arresto della caduta
(3) Il dispositivo anticaduta retrattile a nastro con dissipatore deve essere compatibile anche con l’ancoraggio posizionato in
basso.
Il contributo di IPAF – Linee guida
Dal sito di IPAF
www:ipaf.org
È possibile scaricare una guida
sull’uso dei DPI
AMBIENTE LAVORO
16° Salone della salute e sicurezza nei luoghi
di lavoro
BOLOGNA - QUARTIERE FIERISTICO
14 – 16 ottobre 2015
WORKSHOP IPAF - Pillole di sicurezza
Cordini e imbracature, quali
utilizzare sulle PLE
Grazie per
l’attenzione.
Mauro Potrich, Presidente TWG IPAF - Roberto Catana, Istruttore Senior IPAF
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05Presentazione Cordini e Imbracature quali utilizzare sulle