Il newsmaking
Il contesto di riferimento
• Accanto al filone di studi degli effetti dei media sul
pubblico (effetti immediati – manipolazione,
persuasione e influenza – ed effetti nel lungo
periodo) si sviluppa a partire dagli anni ‘70 un filone
di ricerca che si concentra sul sistema dei media,
sulla sua organizzazione interna e le relative
modalità di costruzione della notizia e sull’effetto che
ne consegue
• I temi di fondo sono: il gatekeeping, il newsmaking,
i news values
2
Giornalismo e società
Il giornalismo definisce un nuovo
spazio sociale, un ambiente
cognitivo dove ha luogo la
negoziazione tra:
• Produttori di eventi (fonti)
• Mediatori (operatori della
comunicazione)
• Fruitori (pubblico)
3
Il giornalismo come sistema
esperto
• Permette di affrontare la complessità
mettendo ordine e gerarchia tra gli
eventi
• Produce categorie e schemi di
interpretazione per comprendere la
realtà sociale
• Consente di routinizzare l’imprevisto
• Tenta di trasformare il mondo
globalizzato in villaggio
4
In-formare = dare forma al mondo
I “fatti”, in sé, sono muti
Parlano quando qualcuno li fa parlare,
e con questo decide
 quali sceglie
 in quale ordine li pone
 in quale contesto li inserisce
Vanno scelti i tempi e gli spazi, i parlanti e le parole,
le immagini e le inquadrature
5
Concetti - chiave
 I mass media sono sistemi simbolici o di
rappresentazione della realtà
 I messaggi mediali nascono dal rapporto
bidirezionale e reciproco di significazione di
entrambi i poli del processo comunicativo
(emittenti e pubblico)
 La comunicazione è influenzata (direttamente
o indirettamente) dalla cornice socioculturale
entro cui è vissuta
6
L’organizzazione del processo
produttivo
Gli apparati di informazione, al fine di
produrre notizie, devono

rendere possibile riconoscere un
accadimento
come
evento
notiziabile

elaborare modi di riportare gli
eventi, che non tengano conto
della pretesa di ogni avvenimento
a una trattazione idiosincratica

organizzare il lavoro in modo tale
che gli eventi notiziabili possano
affluire ed essere lavorati in modo
pianificato

essere attrezzati per reagire
tempestivamente all’imprevisto
Le case editrici
CDA
Direttore
Redazione
Pubblicità
8
La redazione
Direttore
Capiredattori centrali
Capiservizi
Redattori (redazioni centrale e locali)
9
Routines informative
e processi produttivi
• La valutazione delle notizie da parte dei giornalisti con
lunga esperienza professionale tende ad essere la stessa
per tutti
• Le regole e i criteri che costituiscono il “senso comune”
giornalistico derivano molta della loro efficacia dal
fondamento materiale che hanno nel processo produttivo
dell’informazione, determinato da:
 disponibilità di risorse
 strumenti tecnici
 organizzazione del lavoro e struttura degli apparati
 tempi di lavoro
I gatekeepers
• L’origine del concetto: in uno studio del ‘47
Kurt Lewin osservando le dinamiche
interattive dei gruppi sociali identificò dei
“canali” attraverso i quali fluiscono le
sequenze comportamentali di un “campo”
• Lewin rilevò che alcune zone (zone filtro)
nei canali possono funzionare da “cancello”
o da “portiere” (gatekeeper) decidendo del
passaggio delle unità
• Le zone filtro sono controllate da sistemi di
regole o da gatekeepers (individui o
gruppi) che hanno il potere di decidere se
lasciare passare o bloccare l’informazione
• Nel 1950 White utilizzò lo stesso concetto
per studiare il flusso di notizie entro i canali
delle organizzazioni dell’informazione
11
Criteri del gatekeeping
I codici di riferimento per l’azione di gatekeeping
da parte dei giornalisti:
• il sistema di valori dell’organizzazione dei media
e
• della corporazione professionale (gruppo di
riferimento)
• in minima parte le aspettative del pubblico, che
peraltro sono meno conosciute dai giornalisti
rispetto alla sfera dei colleghi e al sistema delle
fonti
12
Ovviamente non si può mettere in discussione la
necessità di selezionare, ma si possono (e in
una democrazia compiuta si debbono)
analizzare e mettere in discussione i criteri di cui
si servono le professionalità dei giornalisti per
far emergere dal buio dell’ignoto e dell’indistinto
gli eventi e i temi cui decidono di attribuire
rilevanza, portando l’intera società a fare
altrettanto
13
Distorsione volontaria
• Si tratta di un’alterazione delle informazioni
(omissione di notizie o falsificazione dei fatti con vari
espedienti) con l’obiettivo di proporre una
determinata visione della realtà (di solito quella delle
forze politiche e d economiche dominanti)
• È un’attività intenzionale, finalizzata a scopi specifici,
che mira alla manipolazione dell’opinione pubblica
• Viene sottolineata dalle teorie di natura cospirativa o
manipolatoria
• E’ spesso legata a forme di censura e di autocensura
• Manipolazione
• Strumentalizzazione
• Advocacy journalism,
giornalismo di
denuncia,
controinformazione
15
Distorsione involontaria
• Selezionare gli eventi da trasformare in notizia e
costruire un prodotto informativo comporta inevitabilmente
forme di distorsione
• Esse sono il risultato fisiologico dei processi di
produzione dell’informazione giornalistica, delle logiche
professionali, delle caratteristiche organizzative
• Non sono realizzate in maniera intenzionale dai
newsmedia, ma sono il risultato inevitabile delle logiche di
produzione e della cultura diffusa
• Nel caso di fatti non eccezionali, ha maggiore probabilità
di venire selezionato l’evento che può essere “lavorato”
per la sua trasformazione in notizia secondo le abituali
procedure, senza alterare il normale ciclo produttivo
• Questa necessità di “piegare” i fatti a modalità
predefinite e usuali di lavorazione fa sì che le routine
produttive producano inevitabilmente, e
indipendentemente da un’esplicita volontà dei redattori,
una distorsione degli eventi, che vengono ricostruiti e
rappresentati secondo le esigenze, i ritmi, i formati, le
modalità espressive del lavoro giornalistico e di ciascun
mezzo di informazione
17
Conseguenze della distorsione
involontaria
• Le notizie riportano gli eventi indicando i soggetti
coinvolti, i luoghi di svolgimento, le azioni compiute
• Le notizie non riportano cause profonde, spiegazioni
multiple, relazioni possibili con altri eventi:
Immagine di un mondo frammentato
Facilità del ricorso agli stereotipi
Difficoltà di comprensione degli avvenimenti
Eliminazione della complessità e dell’ambiguità
dell’esperienza sociale
18
• Processi produttivi
• Organizzazione del lavoro
• Cultura professionale
Distorsione involontaria
Immagine del mondo
La teoria dell’ agenda setting
(M.E.McCombs - D.L.Shaw, 1972; S.H.Chaffee, 1980)
“Ciò che sappiamo della nostra società, ed in generale del mondo in
cui viviamo, lo sappiamo dai mass media”
 La maggior parte delle conoscenze che abbiamo della realtà è
mediata dai mezzi di comunicazione di massa
 Abbiamo bisogno del sistema dei media per accedere a
esperienze, mondi e realtà che mai potremmo conoscere
personalmente
 I mass media offrono gli elementi conoscitivi in base ai quali i
soggetti prendono decisioni e agiscono
 L’industria dell’informazione controlla le problematiche proposte,
determinando anche quali devono essere ignorate
“La gente tende ad includere o escludere dalle proprie conoscenze
ciò che i media includono o escludono dal proprio contenuto”
20
Rappresentazione
La rappresentazione della realtà prodotta dal sistema
dell’informazione giornalistica si realizza attraverso operazioni
di
1. selezione - si decide quale porzione dalla realtà si vuole
rappresentare
2. decontestualizzazione - gli elementi selezionati vengono
estratti dal contesto originale: ciò comporta un’attribuzione di
significati differenti da quelli che veicolavano nel contesto
originale
3. ricontestualizzazione - gli elementi selezionati vengono
riorganizzati e collocati all’interno di un nuovo contesto
Ri-costruzione
Nel processo di ri-costruzione degli eventi operato dai news
media si possono distinguere 4 fasi:
 Focalizzazione: emergere del tema
 Inquadramento: costruzione del quadro interpretativo in
cui inserire l’evento
 Contestualizzazione: collocazione dell’evento e del tema
nel sistema simbolico di riferimento
 Personalizzazione: individuazione dei personaggi che
rappresentano i punti di vista su temi ed eventi
Gerarchizzazione
• È l’importanza relativa
che si attribuisce agli
avvenimenti e ai diversi
fattori che li compongono
• Anch’essa è legata al
rapporto con un pubblico
ed è frutto di una
negoziazione
23
Tipi di rilevanza
• rilevanza tematica (che cosa)
• rilevanza interpretativa (come)
• rilevanza motivazionale (perché)
24
Gerarchia dei temi
Crisi
Rilevanza
Crisi simboliche
crescente
Problemi
Non-problemi
25
Le caratteristiche dei temi:
la “soglia”
• Lang e Lang (1981) parlano di temi a soglia alta o
bassa
• Temi a soglia alta: sono temi lontani dalla vita
quotidiana dei soggetti
• Temi a soglia bassa: sono più vicini alla vita
quotidiana
• Perché un tema entri nell’agenda del pubblico è
necessario che sia a soglia bassa e perché si
realizzi tale collocazione nella soglia bassa può
essere necessaria una debita azione di copertura da
parte dei media
26
La salienza
• L’effetto di agenda è un effetto cumulativo
che si manifesta in termini di salienza dei
problemi al centro dell’attenzione del
pubblico
• E’ possibile distinguere tre tipi di salienza:
 salienza individuale
 salienza percepita
 salienza comunitaria
27
Notiziabilità
Quali caratteristiche deve possedere un evento
per essere trasformato in notizia ?
 “Fa notizia” ciò che risponde alle esigenze
delle procedure produttive e ai canoni della
cultura professionale
 La notiziabilità è legata all’esigenza
trasformare l’imprevisto in routine
di
La produzione delle notizie
Gli apparati informativi devono:
 Disporre di eventi che possano diventare notizia
(Raccolta)
 Riconoscere che un evento è una notizia
(Selezione)
 Codificare, elaborare il prodotto/notizia (Editing)
 Organizzare le notizie all’interno del notiziario
(Presentazione)
È fondamentale la pianificazione
Le fonti
Attori sociali dai quali i giornalisti assumono
informazioni: definitori primari
La scelta delle fonti è legata alla necessità di disporre
di un flusso costante e rapido di informazioni
Importante è che le fonti siano
• produttive
• attendibili
• Autorevoli
Requisiti per un’azione efficace delle
fonti
 Autorevolezza: la presunzione di gerarchia è un criterio
importante di selezione della fonte
 Credibilità. Attraverso azioni comunicative coerenti, che riflettano
l’identità della fonte e che non necessitino di ulteriori controlli
 Comprensione dei contesti. Assunzione della media logic
 Continuità della copertura informativa assicurata dalla fonte
 Contenuti. L’obiettivo non dovrebbe essere la manipolazione ma
la visibilità nello spazio pubblico
 Chiarezza delle informazioni e degli obiettivi
 Attivazione di canali efficaci
La nascita delle fonti
E’ soprattutto in seguito alla scoperta del telegrafo che il giornalismo passa
dalla fase artigianale ad una fase di organizzazione e di formazione di
apparati di comunicazione, con la nascita delle prime agenzie
giornalistiche e con la posa dei grandi cavi transatlantici
Nel 1848 viene fondata negli Usa la Associated Press, che una diecina di
anni dopo promuoverà la posa di un cavo sottomarino attraverso
l’Atlantico. Dopo vari tentativi, alla fine l’impresa riesce e a poco a poco la
rete telegrafica coprirà tutto il globo e le notizie dei grandi eventi
circoleranno da un continente all’altro in meno di 24 ore
32
Le fonti organizzate
La maggior parte delle notizie deriva da:
• Agenzie: imprese specializzate che forniscono
dispacci, notizie pre-confezionate, alle testate
abbonate
• Fonti istituzionali: soggetti che producono
eventi interessanti per i giornalisti
Possono dotarsi di strutture (ufficio stampa,
addetto stampa, portavoce) e organizzare
strumenti (comunicato stampa, conferenza
stampa) per entrare in relazione con i
newsmedia
• Le agenzie, in quanto organizzazioni specializzate
finalizzate alla raccolta e distribuzione di notizie,
gestiscono la circolazione di una grande quantità di
informazioni seguendo logiche tipiche del sistema di
produzione delle notizie
• Le fonti istituzionali sono soggetti (enti, imprese,
pubbliche amministrazioni, partiti o esponenti politici,
associazioni, ecc.) che hanno interesse a far conoscere
le proprie attività e punti di vista, quindi entrano in
contatto con i newsmedia per propria utilità e
proponendo notizie confezionante secondo un punto di
vista parziale
34
Le principali agenzie italiane
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Ansa, agenzia nazionale
Adnkronos, agenzia nazionale
Ap Biscom, agenzia nazionale
Asca, agenzia nazionale
Agi, Agenzia giornalistica Italia
Agenzia d’informazioni fotografiche
Agenzia Internazionale Stampa Estera
Datasport, agenzia giornalistica sportiva
Dire, informazione politico-parlamentare
Econews, notizie sull’ambiente
Edindustria, comunicazioni per le imprese
Finpress, comunicazioni economico-finanziarie
Sir, notiziario della Chiesa italiana
Telepress, agenzia di stampa per la televisione
Televideo RAI
Ufficio stampa
↓
Gli uffici stampa sono strutture interne a enti,
aziende o istituzioni, preposte a redigere e
diffondere testi e pubblicazioni, divulgativi degli
obiettivi dell’apparato cui appartengono,
destinati agli organi d’informazione
36
L’arena del gioco
• Obiettivo di ogni soggetto è sviluppare una
strategia comunicativa finalizzata a far emergere
nello spazio pubblico la propria definizione della
situazione
• Ogni istituzione compete con le altre e con i news
media
Agenda setting Game
Un esempio: logiche mediali e politica
 Le strategie comunicative del sistema politico devono
sempre di più tener conto delle logiche mediali, ormai
determinanti per ottenere il consenso
 Cresce il ricorso alle tecniche del marketing politico da
parte di partiti e leaders
 La logica commerciale dei newsmedia aumenta il
discredito diffuso nei confronti della politica (sono molto
notiziabili il conflitto, gli scandali, le promesse non
mantenute)
 Le logiche espositive e le modalità narrative della tv
favoriscono la personalizzazione della politica e
38
l’esasperazione e teatralizzazione dei toni
I generi giornalistici sono numerosi:
dall’intervista alla cronaca, dal
dibattito al resoconto … in uno
stesso articolo possono confluire
generi diversi
Tuttavia, va fatta una distinzione
fondamentale fra articoli di cronaca
e articoli di commento: gli articoli di
cronaca riportano i fatti, gli articoli di
commento esprimono i giudizi
apertamente, pur fondandoli sulle
notizie
39
La notizia giornalistica
• È il racconto di un
evento destinato al
pubblico,
• non l’esperienza
dell’evento
• Non tutti gli eventi
diventano notizia
• Perché un evento diventi
notizia deve rispondere a
requisiti precisi
LA REGOLA DELLE CINQUE W
Nonostante la varietà delle tecniche di
comunicazione, ci sono delle regole
comuni che sono alla base degli articoli
giornalistici, qualunque sia il genere e
l'argomento trattato
Dal mondo del giornalismo
anglosassone perviene la regola delle
cinque W, secondo la quale un buon
articolo deve poter rispondere a cinque
domande:
WHO? = Chi? (di chi si parla?)
WHERE? = Dove? (dove è
avvenuto il fatto?)
WHEN? = Quando? (in quale
tempo è avvenuto il fatto?)
WHAT? = Che cosa? (di quale
evento si parla?)
WHY? = Perché? (quali sono le
cause e gli scopi dell'evento?)
41
Che cos’è la notizia?
La notizia è:
• rottura della quotidianità
• imprevedibilità
• difformità
La notizia non è:
• verità
• i fatti che non vengono registrati dalle fonti
devono essere riferiti e/o considerati come
opinioni personali
[Lippmann, 1922]
42
Le notizie “sono ciò che i giornalisti
definiscono tali”
[Altheide, 1975]
La notizia giornalistica è il rapporto su un
avvenimento destinato ad un pubblico
[Weiss, 1965]
43
Una distinzione di fondo
 Hard news:
informazioni
importanti su eventi
rilevanti
 Soft news: notizie e
argomenti di
intrattenimento
44
Valori notizia
Sono criteri di selezione che vengono utilizzati per
stabilire:
1. quali eventi trasformare in notizie e
2. come presentare le notizie (aspetti da enfatizzare,
da trascurare, ecc.)
Devono essere:
 applicabili facilmente e rapidamente
 flessibili
 relazionabili e comparabili
 orientati all’efficienza
46
Il contenuto della notizia
Una notizia deve essere
importante …
Livello gerarchico e prestigio
dei soggetti coinvolti
Quantità di persone coinvolte
Impatto e interesse sulla
nazione, vicinanza geografica e
culturale
Previsione e rilevanza di
sviluppi futuri
… e interessante
Capacità di intrattenimento
Interesse umano
Situazioni insolite ed
eccezionali
Situazioni in cui si ha
un’alterazione in negativo della
normalità, fatti tragici e cruenti
Il prodotto - notizia
L’evento deve essere:
La notizia deve:
di agevole “copertura”
rispettare limiti di tempo/spazio
compatibile con le caratteristiche (essere breve)
tecniche e organizzative del
essere una novità
mezzo
La presentazione della notizia
considera il mezzo:
disponibilità di immagini,
interviste, ecc.
durata dell’evento e prevedibilità
Il notiziario deve essere
bilanciato, ossia:
contenere notizie di generi differenti,
interessare diversi pubblici, coprire
tutto il territorio nazionale
Criteri/Contenuto
Grado e livello degli attori coinvolti e loro prestigio
sociale
CRONACA/MONDO
Washington | 11 maggio 2008
Scoop del settimanale Usa "Globe": Camilla vuole
divorziare dal principe Carlo
Sarà proprio vero che il matrimonio è la tomba dell'amore. Stavolta toccherebbe alla contessa di Cornovaglia,
Camilla Parker Bowles, dimostrare la veridicità dell'antico detto popolare. La consorte del principe Carlo
d'Inghilterra avrebbe infatti deciso di lasciare il marito: a rivelare la "ghiotta" notizia….
49
Criteri/Contenuto
Impatto sulla nazione e sull’interesse nazionale
MONDO
Afghanistan: muore soldato italiano
E’ deceduto in Afghanistan
Un militare italiano di 23 anni è morto per "cause naturali" in Afghanistan.
Originario di San Pietro ..Vernotico, nel Brindisino,il caporal maggiore Alessandro
Caroppo era a Herat con il contingente italiano. Il giovane, che doveva montare di
guardia, non ha risposto alla chiamata dei colleghi che cercavano di svegliarlo…
50
Criteri/Contenuto
Quantità di persone coinvolte
Migliaia le persone ancora sepolte vive sotto le macerie
Terremoto in Cina: 50.000 morti
I feriti sono 60.000, di cui 12.587 gravi. Sessantamila anche i dispersi. Salvata bimba viva dopo 68 ore
PECHINO (CINA) - Continua ad aumentare il tragico bilancio delle vittime del sisma che ha colpito la Cina
lunedì scorso. I morti ora sono ufficialmente 50.000.
51
Criteri/Contenuto
Vicinanza
CITTA’
Bologna, Cofferati non si ricandida
Il passo indietro del sindaco:“Rinuncio per motivi familiari.E non devo
scusarmi con il Pd»
Veltroni: esprimo grande affetto e apprezzamento per il lavoro fatto
BOLOGNA - Sergio Cofferati chiarisce i dubbi e conferma le voci delle ultime ore: …
52
Criteri/Contenuto
Rilevanza e significatività dell’evento rispetto a
sviluppi futuri
ESTERI
Barack Obama eletto presidente Usa
"Nulla in questo Paese è impossibile"Bush: "Americani siano orgogliosi"
Il senatore dell'Illinois, 47 anni, diventa il 44esimo presidente degli
Stati Uniti. Nella lunga notte elettorale ha superato quota 340
grandi elettori. Poi il discorso davanti alla folla di Chicago: "Non
siamo una collezione di individui. Siamo gli Stati Uniti".
53
Il pubblico
L’ orientamento al mercato rende i criteri di notiziabilità
particolarmente rilevanti
Le testate diventano “marchi”
Politiche editoriali e strategie di marketing costruiscono
mondi simbolici in cui i pubblici possano identificarsi:
cittadini informati o consumatori di informazione?
La concorrenza
Affinché una testata giornalistica possa posizionarsi efficacemente nel
mercato mediale deve tenere in considerazione tutti i soggetti che
agiscono nello stesso ambito.
Si possono distinguere tre forme di concorrenza:
 Cognitiva: l’offerta di prodotti mediali, non solo informativi, è
esorbitante ma le risorse (tempo, attenzione, cognitive,
economiche) delle persone sono invariate; inoltre producono
informazioni anche istituzioni pubbliche e private che non hanno
finalità informative
 Inter-media: ogni medium deve sfruttare le proprie peculiarità, in
modo da fornire prodotti informativi differenziati: ad es. il quotidiano
compete con il telegiornale proponendo approfondimenti piuttosto
che velocità di aggiornamento
 Intra-media: la competizione con i concorrenti determina
omogeneizzazione:
– scoop limitati ai dettagli
– aspettative reciproche sugli eventi (si tende a dare le stesse
55
notizie)
– stabilizzazione dei criteri professionali
L’editing
“L’informazione è come il caffè: è buona quando è calda e
forte”: è lo slogan di una rete televisiva francese, RTL
La presentazione della notizia deve
– vivacizzare la scena
– sottolineare l’azione
– mantenere il ritmo
– garantire completezza
– essere chiara nel linguaggio
– utilizzare una struttura narrativa
Presentazione
Le notizie vengono contestualizzate nel notiziario
L’organizzazione
delle
notizie
all’interno
del
contenitore
giornale/telegiornale comporta un’attribuzione di senso agli eventi e la
formazione di una certa immagine della realtà
In un giornale sono fondamentali le relazioni che si stabiliscono tra
 titolo, articolo, foto, articolo di commento
 i diversi articoli in relazione al modo in cui sono organizzati nella
pagina
 i diversi articoli in relazione al modo in cui sono organizzati
all’interno del giornale
Il menabò
58
Le pagine
Il tabloid
Le fasce
59
La titolazione
Secondo la tradizione, il titolo si compone di quattro parti. Il titolo vero e proprio,
cioè la frase in maggiore evidenza (ha il compito di dare la notizia), l’occhiello
(si trova sopra il titolo, e ha il compito di introdurla), il sommario (di solito redatto
su più righe, collocato sotto il titolo, o sotto la foto, o talvolta anche incassato
nel testo. Deve chiarire la notizia), il catenaccio (di solito sistemato sotto il
sommario, con cui si mette l’accento su un aspetto importante della notizia)
60
Un titolo può avere, al di là dello scopo puramente informativo, anche una
funzione espressiva, se cerca di sollecitare emozioni nel ricevente,
usando parole ad effetto o puntando sugli aspetti più tragici di una vicenda
(dire ATTENTATO: STRAGE DI CIVILI è diverso che dire ATTENTATO: 12
MORTI)
oppure una funzione imperativa, tutte le volte che formula una valutazione
alla quale indirettamente chiede al lettore di aderire. Da questo punto di
vista risultano molto importanti l'uso dell'aggettivazione e la scelta delle
parole (è diverso titolare GRANDE INDUSTRIA: PERSI 19 MILA POSTI DI
LAVORO oppure LA GRANDE INDUSTRIA SFORNA 19 MILA
DISOCCUPATI IN PIU)
Interessante è anche lo stile dei titoli. Dovendo sintetizzare al massimo la
notizia, prevale generalmente lo stile nominale (senza verbi espressi come
UN ESAME DI STATO ANCHE PER LA LICENZA MEDIA, che sottintende
CI SARA‘; oppure AUTOBOMBE E AGGUATI, IRAQ NEL SANGUE, che
sottintende SI SONO VERIFICATI ATTENTATI CON)
Sono molto usati anche modi di dire, giochi di parole, titoli di film, citazioni
letterarie, interrogativi, frasi-paradosso, metafore, con l'intento di incuriosire
ma anche di orientare l'interpretazione del lettore
61
La posizione
Il giornale è suddiviso in un numero pari di
pagine; ogni pagina è suddivisa in tre
tagli:
• Taglio alto (che è il più importante)
• Taglio medio
• Taglio basso
Nel giornale le notizie sono impostate in
modo tematico (un tema per ogni
pagina: esteri, interni, cronaca ecc.),
tranne la prima pagina che rappresenta
una specie di sommario delle notizie che
si leggeranno poi nelle altre pagine.
Nella prima pagina non ci sono, di solito
articoli interi, ma solo introduzioni che
continuano poi nelle pagine interne. Le
notizie sono disposte a seconda
dell’importanza che il giornale attribuisce
loro
L'ordine di importanza diminuisce dall’alto
verso il basso e da sinistra verso destra,
cioè segue il normale senso di lettura
62
La struttura dell’articolo
L'articolo ha inizio con un attacco, detto comunemente lead
(in inglese = guida), che ha la funzione di apertura e mira a catturare
I'attenzione del lettore. Nell'attacco, di lunghezza variabile e, in qualche
caso, assente, è già contenuta in sintesi tutta la notizia, che verrà
ripresa, ampliata, nel seguito dell'articolo. L'esposizione, nel lead, è
rapida e sintetica
La notizia viene poi ripresa e ripetuta (la ripetizione è un altro carattere
del linguaggio giornalistico) nel blocco, dove viene rafforzata con
I'aggiunta di particolari, in forma più ampia e articolata. Spesso, per
rafforzare la notizia, si ricorre al parere di esperti, sotto forma di
interviste o commenti
Infine, una breve chiusa conclude l'argomento
63
L’articolo di cronaca - tipi
I TIPI DI CRONACA in generale si distinguono in:
• cronaca bianca: avvenimenti politici, sindacali, di interesse
sociale, ecc.
• cronaca nera: delitti, rapine, furti, risse, incidenti, ecc.
• cronaca giudiziaria: resoconti di processi, di sentenze, di
indagini in corso, ecc.
• cronaca rosa: fatti scandalistici, curiosità su personaggi famosi
dello spettacolo, dello sport, ecc.
64
L’articolo di commento - tipi
Editoriale o articolo di fondo: esprime il pensiero del giornale sul
problema politico, economico o sociale del giorno
Opinione: commento firmato da autorevoli opinionisti anche esterni
e non necessariamente concordi con le posizioni della testata
Corsivo: commento ironico e polemico, breve, incisivo, incentrato
sulla notizia del giorno
Nota politica: breve articolo di analisi e di commento dei fatti politici
della giornata
Elzeviro: di argomento letterario o culturale. Deve il suo nome al
carattere tipografico con cui era composto. Tradizionalmente apriva
la terza pagina, che era dedicata alla cultura
Rubrica: commento periodico ospitato in uno spazio fisso e firmato
dal medesimo autore
65
Il linguaggio giornalistico
Il linguaggio utilizzato da giornali e telegiornali è costituito da un
insieme di linguaggi specialistici (o sottocodici) che si riferiscono a
contesti specifici:
Politico
Tecnico – scientifico
Economico– finanziario
Sportivo
Burocratico
Pubblicitario
Gli spostamenti da un ambito all’altro sono molto frequenti
Ogni sottocodice viene utilizzato non solo per parlare di un
argomento particolare ma anche per argomenti differenti
Es. Il linguaggio politico può ricorrere al lessico sportivo o militare
(“scendere in campo”, “scontro degli schieramenti”, ecc.)
66
67
I processi di enunciazione
Le operazioni di valorizzazione / svalorizzazione negli
enunciati passano attraverso
• I criteri di selezione degli eventi (dalla cancellazione alla
mise en relief)
• Le routines giornalistiche (collocazione, titolazione, uso
delle immagini ecc.)
• Le scelte lessicali
• Le strutture semantiche (metafore, iperboli ecc.)
• Le scelte narrative (spersonalizzazione,
naturalizzazione, generalizzazione ecc.): la narrazione è
strumento fondamentale a consentire le interazioni
individui - cultura
• I toni dominanti (euforico/disforico, razionale/emotivo,
68
ecc.)
Strategie enunciative
Forme di enunciazione spesso utilizzate a scopi di
occultamento ricorrono a
 formule impersonali (si pensa che…, si avanza
l’ipotesi che…, ecc.)
 enunciatori fittizi (la gente vuole…, l’opinione
pubblica pensa…, qualcuno potrebbe dire…, ecc.)
 formule astratte (la crisi impone…il particolare
momento richiede.., ecc.)
 termini come: forse, probabilmente, dovrebbe,
potrebbe, non è certo che, ecc.
69
Strutture narrative
Inserire i fatti in una struttura narrativa comporta
un’attribuzione di significati e un’indicazione implicita su come
interpretarli
Le notizie vengono vivacizzate, sono rese più facilmente
memorizzabili, se ne evidenziano i fattori emotivi ed umani
Le formule narrative usate per esporre i fatti sono spesso
fortemente schematizzate e si ripetono nel tempo, provocando nel
lettore un’impressione di ovvietà e di già conosciuto anche quando
la notizia è nuova
Una storia può essere raccontata con molti linguaggi (orale,
scritto, fotografico, cinematografico, ecc.)
Ogni racconto è un mondo possibile
70
Nuove
tecnologie
Velocità
Le tendenze
del
cambiamento
Personalizzazione
Allargamento
del campo
informativo
Semplificazione
Popolarizzazione
Sensazionalismo
Informazione a ciclo continuo
• Non è cambiata solo la quantità dell’informazione
disponibile
• Già a partire dal successo di CNN (1980) l’intero
panorama del giornalismo è cambiato, perché il ciclo
continuo ha soppresso i tradizionali “cicli di notizia”
• La diffusione della Rete ha ulteriormente accentuato il
fenomeno
• Oggi le reti televisive, le radio, i quotidiani, i settimanali,
le newsletter si fanno concorrenza 24 ore su 24
• Disponiamo così di aggiornamenti continui delle notizie,
ma rischiamo anche di legittimare l’abitudine alla
ripetitività e alla standardizzazione dell’informazione
Velocizzazione
È dovuta sia all’accresciuta professionalizzazione delle fonti
che all’uso delle nuove tecnologie
Produce
 selezione dei soli eventi facilmente comprensibili e dotati di
forti connotazioni sensazionaliste

semplificazione delle modalità di presentazione
(personalizzazione, stereotipia, strutture narrative riprese
dalle fiction …)

difficoltà di controllo e indeterminatezza delle fonti
Semplificazione
La velocizzazione determina la semplificazione
delle modalità di presentazione della notizia
attraverso
 Personalizzazione
 Sensazionalismo
 infotainment
Ne deriva una semplificazione del
pensiero?
Popolarizzazione
Consiste in
 allargamento dei pubblici di riferimento
 allargamento dello spazio sociale notiziabile
(nuovi temi e nuovi soggetti)
Produce
 banalizzazione
 creazione di nuovi generi (infotainment, reality,
ecc.)
Personalizzazione
• La rivoluzione digitale influisce profondamente sulle
pratiche diffuse di comunicazione e di consumo,
portando alle estreme conseguenze un processo di
personalizzazione (già in atto nelle varie forme di tv-ondemand e di pay tv), che incentiva la fruizione
individuale e che consente di costruire palinsesti
personali, adeguati alle esigenze dei singoli
• La tendenziale orizzontalità dei flussi comunicativi rende
inoltre possibili forme di interattività, per ora limitate e
sperimentali ma prevedibilmente incentivabili, in una
gamma di possibilità in continua espansione
Sensazionalismo
Tendenza sempre più
morbosa a diffondere
notizie di notevole presa
sul pubblico,
esagerandole o
reiterandole in modo
eccessivo per colpire
l'attenzione dei lettori e
aumentare di
conseguenza le vendite
77
Il giornalismo nel nuovo ecosistema
informativo
78
New media
• Per new media si
intendono tutti i nuovi
canali di comunicazione
che convertono le
informazioni in digitale
• Ciò che distingue i media
tradizionali dai new
media è, quindi, la
digitalizzazione dei
“contenuti”, che vengono
codificati in bit
79
Cronologia
1981 PC IBM
1991 www
2004 Facebook
2006 Twitter
80
Caratteristiche e principi
• Condivisione, collaborazione e partecipazione
• Contenuti più importanti dei contenitori
• Utente che genera contenuti e non (più) semplice
fruitore
• Ridefinizione di barriere e distinzioni
produttori/editori/fruitori
• Non solo i contenuti, ma anche la loro rilevanza
basata sugli utenti
• Applicazioni dal desktop al Web
• Semplicità d’uso
• Decentralizzazione (peer to peer)
81
Produzione
dell’evento
Trattazione
giornalistica
Consumo
delle notizie
Dalla scansione lineare della negoziazione classica
alla circolarità della negoziazione 2.0
Giornalisti
Fonti
Pubblico
82
Convergenza digitale
La digitalizzazione delle reti e dei contenuti ha generato una
tendenza nota come fenomeno della convergenza nella
societa’ dell’informazione:
●
convergenza tecnica
●
convergenza di contenuti
●
convergenza economica
●
convergenza istituzionale
La convergenza digitale genera nuove forme di
comunicazione
Non si tratta della riformulazione con un linguaggio nuovo di
una realtà pre-esistente ma di modalità prima inedite di
rappresentazione e fruizione dell'informazione
83
Convergenza e circolarità
84
Circoli virtuosi
• Gli utenti della rete sanno
che se una notizia è
davvero importante per
loro, sarà lei a trovarli
• I giornalisti usano i social
networks per segnalare i
loro articoli e innescare il
passaparola
• Il prodotto informativo
dev’essere concepito
come un fluido
• È l’informazione liquida
85
Giornalismo diffuso
• Le nuove tecnologie, poco costose e facili da usare,
permettono la produzione e distribuzione di informazione
da parte di ogni cittadino. I media tradizionali hanno anche
acquistato e utilizzato filmati ripresi dal “passante digitale”
• I telefonini di nuova generazione, dotati di macchina
fotografica e videocamera, ampliano ulteriormente le
possibilità di produrre e distribuire informazioni
86
Informazione senza mediazione
giornalistica
Questioni aperte:
 Credibilità e affidabilità
 Professionalità
 Tutela della privacy
 Influenza sull’opinione pubblica
 Rapporto con i newsmedia tradizionali
87
Un allargamento delle possibilità di pluralismo
e
di
partecipazione
democratica,
di
aggregazione di individui e di gruppi, di voce
agli esclusi;
un inveramento postmoderno della mitica
agorà, la realizzazione dell’antica utopia
dell’intelligenza collettiva e del sogno libertario
… oppure un inattendibile bazar, una
sterminata paccottiglia, una gigantesca torre di
Babele, un confuso pulviscolo, un rumore di
fondo?
88
Fine del giornalismo?
 Non solo giornalismo diffuso, ma
 Giornalisti trasformati in show
men
 Comunicazione autoprodotta
dalle istituzioni e dai gruppi di
potere
 Nodi sempre più stretti tra
informazione e pubblicità
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