Anno XIII n° 83 Estate 2014
“Tutto posso in Colui
che mi dà forza”
((Fil 4,10-19))
Anno XIII - n° 83 Estate 2014
“Dio non può adattarsi alle idee
dell’uomo, ma è l’uomo, che si vuole
chiamare cristiano, che deve adattarsi al
Principio di Cristo: questa è la fede.”
Cosetta Magherini
IN CALENDARIO
SOMMARIO
Dal sussidio dei pellegrinaggi
La Regola di Vita
Riflessioni dalle Zone
Dall’Assistente Spirituale
Seminario della Fede
pag 3
pag 4
pag 5
pag 10
inserto
“L’indipendenza e la dipendenza dell’uomo nella vita”
Le nostre rubriche e curiosità
Per i bimbi
Santo Rosario della Madonnina
11 Agosto
22 Agosto
PROSSIMI APPUNTAMENTI
Catechesi sui Seminari della Fede
Grosseto 14 Settembre 2014
pag 11
pag 19
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calendario degli eventi, o conoscere l’Associazione, puoi visitare il nostro sito:
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Puoi scrivere a: [email protected]; oppure
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Presidente
Stefano Boso - [email protected]
Assistente Spirituale
Padre Gabriele Ferlisi - [email protected]
Responsabile pubbliche Relazioni
Manuela Cozzali - [email protected]
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2
DAL
SUSSIDIO PER I PELLEGRINAGGI
Il pellegrinaggio è … DONO
I
l pellegrinaggio è accoglienza del tutto che ci è dato come dono.
Il pellegrino non può portarsi dietro tutto quello che gli serve, ha bisogno
di coloro che incontra lungo la strada, per cui tutto diventa dono da vivere nella gratitudine.
Dal Vangelo di Matteo 6,25-34
[Gesù disse:] «Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che
mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la
vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?
Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei
granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di
loro?
E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un’ora sola alla sua
vita?
E perché vi affannate per il vestito?
Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano.
Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come
uno di loro.
Ora se Dio veste così l’erba del campo, che oggi c’è e domani verrà gettata nel
forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede?
Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo?
Che cosa indosseremo?
Di tutte queste cose si preoccupano i pagani; il Padre vostro celeste infatti sa
che ne avete bisogno.
Cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno
date in aggiunta.
Non affannatevi dunque per il domani, perché il domani avrà già le sue inquietudini. A ciascun giorno basta la sua pena.
Il pellegrino, poiché non può portare molte cose con sé, deve affidarsi alla
generosità delle persone che incontra lungo la strada.
Anche un bicchiere d’acqua o un pezzo di pane deve mendicare. E allora che
scopre che tutto è dono, tutto è dato con sovrabbondanza.
Gesù dice: “guardate i gigli del campo … gli uccelli del cielo …”, cosa manca a
loro? Nulla, il Padre provvede a tutte le loro necessità.
Ma l’uomo non si fida del suo Signore; se non ha tra le mani non solo il pane
per oggi, ma anche per domani e per dopodomani, non è tranquillo.
E, se non ce l’ha, lo richiede come un diritto. Egli pretende di avere perché
non sa che il Padre che è nei cieli “conosce ciò di cui ha bisogno”.
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RIFLESSIONI DALLE ZONE
Beatificazione di Madre Speranza di Gesù
C
on le parole di Papa Francesco all’Angelus di oggi si conclude il ‘rito’
di beatificazione di Madre Speranza, la Beata Madre Speranza che è
stata elevata all’onore degli altari ieri 31 Maggio 2014 a Collevalenza:
Ieri, a Collevalenza, è stata proclamata Beata Madre Speranza, nata in Spagna
col nome di María Josefa Alhama Valera, fondatrice in Italia delle Ancelle e
dei Figli dell’Amore Misericordioso. La sua testimonianza aiuti la Chiesa ad
annunciare dappertutto, con gesti concreti e quotidiani, l’infinita misericordia
del Padre celeste per ogni persona. Salutiamo tutti, con un applauso, la Beata
Madre Speranza!
Ieri i tanti pellegrini che hanno visitato la tomba di Madre Speranza nella
cripta di Collevalenza hanno letto questo semplice cartello con una frase del
Vangelo di Giovanni (Gv,12,14):
Se il chicco di frumento caduto in terra non muore rimane solo se invece muore produce molto frutto.
Credo che questa frase che molti fedeli (compreso il sottoscritto) hanno meditato mentre pregavano alla tomba della madre Speranza, sia stata la sintesi
più felice non solo di una giornata ma di una vita spesa per gli altri, in un
secolo che ha visto l’odio tra gli uomini come mai si era visto nei precedenti
secoli, con lo scoppio di ben due guerre mondiali che adesso leggiamo nei
libri di storia, ma che le persone come Madre Speranza e le sue compagne
hanno vissuto esercitando una intensa carità per le molte persone bisognose
di tutto ma soprattutto bisognose di chi sa fare tutto per amore, todo por amor.
Un amore capace di fare i miracoli, come quello della moltiplicazione del
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cibo, quel famoso pranzo di Natale nella Roma affamata, ricordato
nell’Omelia, dove invece di centocinquanta poveri invitati con un bigliettino
si sono presentate centinaia e centinaia di persone bisognose che hanno ricevuto la loro porzione di cibo abbondante senza che questo mai diminuisse di
livello nella pentola dove solo una piccola parte di quello che è stato consumato era presente: L’amore talvolta supera le stesse leggi della fisica che
l’Amore ha voluto per amore …
Adesso la festa della beatificazione di Madre Speranza è finita, chissà forse
presto ce ne sarà una dove la beata sarà dichiarata santa, la canonizzazione,
ma quello che importa veramente è accogliere l’invito di Madre Speranza a
fare tutto per amore, a diventare come quel seme che caduto per terra, muore al proprio egoismo, alla schiavitù di mettere l’Io al primo posto, per produrre molto frutto che è appunto l’amore, che ci trasforma in Amore come è
già accaduto a Madre Speranza e come potrà accadere a ognuno di noi se
cominciamo a fare todo por amor.
Claudio Pace Blogger Terni 1 Giugno 2014 su Madre Speranza
Vedi di più a: http://www.claudiopace.it/madre-speranza-chiccofrumento/
#sthash.dfz1eKBW.dpuf
La tomba di Madre Speranza a Collevalenza
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Cronaca della beatificazione di Madre Speranza
31 maggio 2014 grande festa nella diocesi Orvieto-Todi , Collevalenza
adre Speranza di Gesù Alhama Valera è stata dichiarata beata. L' emozione è stata tanta per tutti noi in special modo per i figli e le figlie
dell'Amore Misericordioso, anche per me che l'ho vissuta in modo particolare.
M
Partecipando alle varie riunioni, ho potuto capire quanto lavoro c'è stato da
parte dei vigili, della protezione civile, dei carabinieri, della polizia e di noi
volontari affinché tutto potesse riuscire bene, anche in considerazione dei
pellegrini che si erano prenotati, (circa 14.000 persone) che, incuranti delle
previsioni meteorologiche che mettevano pioggia, sono venute a questo
grande evento. Tutto è stato curato nei minimi dettagli, ad ogni pellegrino è
stato donato il libretto della celebrazione Eucaristica, stampato in 4 lingue e
un' immagine plastificata di Madre Speranza con reliquia (un frammento di
abito da lei indossato).
La prima emozione io l'ho avuta entrando in cripta la mattina presto e guardando la tomba mi è venuto in mente un canto di M. Marini, (che con il suo
coro ha allietato la Santa Messa) dedicato a lei che dice: " Speranza Alhama
fedele sposa di Gesù, ancella dell' amore, testimone della carità". La sua tomba infatti era coperta da un velo bianco, come da sposa, con sopra dei piccoli
fiorellini azzurri e delle spighe di grano; per terra c'erano delle spighe con
un poco di grano ammucchiato e alla base della tomba la scritta "se il chicco
non muore non porta frutto".
Penso che quel chicco ha portato sempre frutto e che oggi riceve in dono la
sua pienezza. Mi avvio per andare al mio posto, guardo a sinistra e grande
sul palazzo c'è la scritta "todo por amor " " tutto per amore".
Comincia ad arrivare la gente. Il palco adibito ad altare è bello con tanti fiori,
dietro la scritta"Amatevi gli uni gli altri come io ho amato voi " ( Giov. 15,12)
e accanto la copia del crocefisso dell'Amore Misericordioso. Padre Ireneo
invita delle persone sul palco, affinché parlino della loro esperienza. Specialmente coloro che l'hanno conosciuta, quando era in vita, hanno potuto raccontare fatti straordinari. In poco tempo tutto si è riempito, la piazza ,
la scalinata, la basilica, la cripta riservata ai disabili, dappertutto pellegrini, anche nei parcheggi. Era tutto uno sventolio di bandiere di tutte le parti
del mondo, in prevalenza spagnole, ma anche del Perù, dell'Uruguay, francesi, brasiliane, tedesche , c'era anche un gruppo della Corea e delle Filippine. Alle 11 sulle note di : "venite et narrabo", comincia la processione dei
presbiteri, oltre il cardinale Amato, e il vescovo della diocesi Orvieto-Todi,
Tuzia, c'erano vescovi e cardinali dell'Umbria e del mondo.
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L'emozione
più
grande
è
stata
quando il cardinale
Amato
-Prefetto
della congregazione delle cause dei
santi- ha letto la lettera apostolica di
papa Francesco e
poi
il cardinale
stesso ci ha spiegato nell'omelia che
madre Speranza è
Pellegrini durante la beatificazione di Madre Speranza
stata dichiarata beata per 3 motivi: fondatrice delle Congregazioni delle Ancelle dell'Amore
Misericordioso, testimone della carità specialmente verso i poveri e promotrice della Santità del clero diocesano. La sua festa si celebrerà l'otto febbraio,
giorno in cui è giunta in cielo. Erano le 11:20 un drappo bianco si è sollevato
ed ha mostrato l'immagine della beata posta sotto il campanile, mentre le
campane suonavano a festa, la gente applaudiva. Devo dire che quasi tutti
avevamo le lacrime agli occhi. Il cardinale Amato sempre nell'omelia ha raccontato un fatto avvenuto nel 1944 di cui è stato testimone: a Natale a Roma
volle offrire un pranzo per i poveri, 150 biglietti, alle 11 c'era già una fila enorme. Lei iniziò a riempire in abbondanza i piatti: sugo, pasta, pietanze
(erano pasti da portare via). Cominciò a mezzogiorno e finì alle tre e il cardinale vedeva che il livello del cibo nei vari recipienti era sempre allo stesso:
erano sempre pieni.
La folla ha partecipato composta e silenziosa. La messa, durata due ore, è
sembrata breve: non ci siamo accorti del tempo che passava, anche se era
freddo e una leggera pioggerellina non ci ha lasciato quasi mai. Adesso noi
tutti abbiamo una grande responsabilità: quella di portare avanti l'eredità
lasciata da Madre Speranza e come dice il cardinale e arcivescovo di Perugia
Bassetti in una intervista: siamo noi ora, chiesa tutta, a doverci assumere questa missione esaltante ed impegnativa: far conoscere all'uomo di oggi
il vero volto di Dio. Il volto sereno del Signore crocefisso che intercede presso il Padre. Quel volto che i pellegrini contemplano ogni giorno nel santuario di Collevalenza, ormai cuore pulsante della pietà cristiana, che dalla nostra Umbria irradia nel mondo intero un anelito di pace e di speranza.
Egiziana Riti
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Giovanni Paolo II prega per la famiglia
Preghiera per la famiglia
Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e in terra, Padre,
che sei Amore e Vita, fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi, mediante il tuo Figlio, Gesù Cristo, "nato da Donna", e mediante lo Spirito Santo, sorgente di divina carità, un vero santuario
della vita e dell'amore per le generazioni che sempre si rinnovano.
Fa' che la tua grazia guidi i pensieri e le pene dei coniugi verso il
bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo.
Fa' che le giovani generazioni trovino nella famiglia un forte sostegno per la loro umanità e la loro crescita nella verità e nell'amore.
Fa' che l'amore, rafforzato dalla grazia del sacramento del matrimonio, si dimostri più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso le quali, a volte, passano le nostre famiglie.
Fa' infine, te lo chiediamo per intercessione della Sacra Famiglia di
Nazareth, che la Chiesa in mezzo a tutte le nazioni della terra
possa compiere fruttuosamente la sua missione nella famiglia e mediante la famiglia.
Tu che sei la Vita, la Verità e l'Amore, nell'unità del Figlio e dello
Spirito Santo.
Amen
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DALL’ASSISTENTE SPIRITUALE
L
a catechesi di Cosetta che si terrà nel mese di settembre 2014 sul tema
“L’indipendenza e la dipendenza dell’uomo nella vita”, è molto chiara e profonda. Essa non ha bisogno di spiegazioni ma di essere interiorizzata e tradotta nella pratica della vita. Nella condivisione che si fa nei gruppi, sarebbe
bene che ciascuno si soffermasse non in riflessioni astratte ma nel fare la propria risonanza personale sul modo come attualizza il messaggio di Cosetta.
Propongo come fac-simile di queste risonanze questa pagina delle Confessioni di S. Agostino, che ho trovato molto aderente al tema. La trascrivo:
«O Signore, io sono servo tuo, io sono servo tuo e sono figlio dell'ancella tua. Poiché
hai spezzato i miei lacci, ti offrirò in sacrificio di lode una vittima. Ti lodi il mio
cuore, la mia lingua; tutte le mie ossa dicano: "Signore, chi simile a te?". Così
dicano, e tu rispondimi, di' all'anima mia: "La salvezza tua io sono". Io chi ero
mai, com'ero? Quale malizia non ebbero i miei atti, o, se non gli atti, i miei
detti, o, se non i detti, la mia volontà? Ma tu, Signore, sei buono e misericordioso; con la tua mano esplorando la profondità della mia morte, hai ripulito
dal fondo l'abisso di corruzione del mio cuore. Ciò avvenne quando non volli più ciò che volevo io, ma volli ciò che volevi tu.
Dov'era il mio libero arbitrio durante una serie così lunga di anni? da quale
profonda e cupa segreta fu estratto all'istante, affinché io sottoponessi il collo
al tuo giogo lieve e le spalle al tuo fardello leggero, o Cristo Gesù, miosoccorritore e mio redentore? Come a un tratto divenne dolce per me la privazione
delle dolcezze frivole! Prima temevo di rimanerne privo, ora godevo di privarmene. Tu, vera, suprema dolcezza, le espellevi da me, e una volta espulse
entravi al loro posto, più soave di ogni voluttà, ma non per la carne e il sangue;più chiaro di ogni luce, ma più riposto di ogni segreto; più elevato di ogni onore, ma non per chi cerca in sé la propria elevazione. Il mio animo era
libero ormai dagli assilli mordaci dell'ambizione, del denaro, della sozzura e
del prurito rognoso delle passioni, e parlavo, parlavo con te, mia gloria e ricchezza e salute, Signore Dio mio» (S. Agostino, Confessioni, 9,1,1).
Un caro saluto a tutti.
Padre Gabriele Ferlisi
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LE
NOSTRE RUBRICHE E CURIOSITA’
La salvia che nascose Gesù
"D
opo la nascita di Gesù a Betlemme, la Sacra Famiglia dovette
rifugiarsi in Egitto per sfuggire ai soldati di Erode che cercavano il
Bambino per ucciderlo. Narra una leggenda che ad un certo punto del percorso i soldati stavano per raggiungere i fuggitivi. Allora la Madonna chiese
alla Rosa se poteva nascondere il Bambino tra le
sue foglie, ma ottenne una
risposta negativa: «Posso io, la regina dei fiori, sciupare la bellezza ed il profumo dei miei petali se i soldati verranno a cercare il Bambino? ». «Sei bella»,
le disse la Madonna «ma vanitosa ed egoista: da oggi in poi ti coprirai di spine». Poi si rivolse alla Vite, ma anche questa si rifiutò: «Non posso rischiare
che siano rovinati i miei dolcissimi grappoli dalle spade dei soldati che verranno a rovistare tra i miei rami. Scusami, ma rivolgiti altrove». «I tuoi grappoli sono preziosi e i tuoi tralci vigorosi», le disse Maria, «ma d’ora in poi,
ogni anno sarai spogliata degli uni e degli altri, e sarai costretta eternamente
a ricominciare daccapo». Dopo altri dinieghi la Mamma di Gesù si rivolse ad
un’umile pianta di Salvia, che si aprì immediatamente ad accogliere il Bambino Gesù. Allora Maria le disse: «Sei modesta e generosa; d’ora in poi le tue
foglie saranno profumate e resistenti alle intemperie. Sarai ricercata e moltiplicata per rendere gustosi
i cibi e curare tante malattie. Ognuno ti vorrà vicino alla propria casa e ti coltiverà con amore»."
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Invocazione per la pace
Giardini Vaticani, 8 giugno 2014
INTRODUZIONE
Annuncio
l Signore vi conceda la pace!
Siamo convenuti in questo luogo, Israeliani e Palestinesi, Ebrei, Cristiani e
Musulmani, per offrire la nostra preghiera per la pace, per la Terra Santa e
per tutti i suoi abitanti.
Con Papa Francesco, che ha fortemente voluto questo momento, il Patriarca
Bartolomeo di Costantinopoli e tutti i presenti, il Presidente Shimon Peres ed
il Presidente Mahmoud Abbas si uniranno a noi in preghiera, esprimendo il
desiderio che i loro rispettivi popoli affidino a Dio la comune ed ardente aspirazione alla pace.
L'incontro di questa sera si svolgerà in tre tempi, a cui seguirà una conclusione.
Ogni tempo sarà dedicato alla preghiera da parte di una delle tre comunità
religiose, in ordine cronologico: Ebraica, Cristiana, Musulmana.
Ogni tempo sarà suddiviso in tre parti. La prima parte sarà un'espressione di
lode a Dio per il dono della creazione, e per averci creato membri di una sola
famiglia umana.
Nella seconda parte chiederemo perdono a Dio per tutte le volte in cui abbiamo mancato di comportarci come fratelli e sorelle; e per i nostri peccati
contro Dio e contro il nostro prossimo.
Nella terza parte presenteremo un'invocazione a Dio affinché ci conceda il
dono della pace in Terra Santa e ci renda capaci di essere costruttori di pace.
Ognuno di questi tre momenti sarà scandito da un breve intermezzo musicale. Una meditazione musicale più prolungata concluderà ognuna delle tre
parti principali.
I
PRIMO MOMENTO: COMUNITÀ EBRAICA
Parte prima: Rendimento di grazie per la Creazione (in ebraico)
Salmo 8 Al maestro del coro. Su "I torchi". Salmo di Davide
Salmo 147 Inno all'Onnipotente
Parte seconda: Richiesta di perdono (in ebraico)
Salmo 25
Salmo 130 Canto delle salite.
Preghiera nel giorno del Kippur
Il tuo servo Davide disse davanti a te: "Chi può scoprire i propri errori? Liberami dagli errori nascosti". Liberaci, O Signore nostro Dio da tutti i nostri
peccati, purificaci dalle nostre impurità e inondaci di acqua pura e purificaci,
come è stato scritto dai Tuoi profeti: "Vi cospargerò di acqua pura, e sarete
purificati da tutte le vostre impurità e da tutti i vostri idoli io vi libererò". Ed
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è detto: "Prendi le parole con te e ritorna dal Signore; digli: "Togli tutte le colpe; accetta ciò che è buono, e noi offriremo il frutto delle nostra labbra". Tu
sei misericordioso, accetti quanti ritornano a Te, e nel nostro pentimento, Tu
hai già promesso, e nel nostro pentimento, i nostri occhi desiderano ardentemente vedere Te. E nel Tuo amore per noi, O Signore nostro Dio, che amasti
Israele Tuo popolo nella Tua misericordia, e nella Tua pietà, Tu hai avuto
compassione dei figli della Tua alleanza, e ci hai concesso il perdono dei peccati, il perdono delle colpe e l'espiazione del crimine.
Breve intermezzo musicale
Parte terza: Invocazione per la pace (in ebraico)
Preghiera di Nahman di Breslavia
Signore della Pace,
Divino Sovrano, al quale appartiene la pace!
Costruttore di Pace
Creatore di tutte le cose!
Sia Tua volontà porre fine alla guerra e allo spargimento di sangue nel mondo,
diffondere pace perfetta e meravigliosa in tutto il mondo,
così che le nazioni non leveranno la spada l'una contro l'altra,
né impareranno più la guerra.
Aiutaci e salva tutti noi,
fa' che meritiamo di restare fortemente ancorati alla virtù della pace.
Fa' che ci sia una pace vera e perfetta
fra ogni persona e il suo prossimo,
e fra marito e moglie,
e fa' che non ci siano divisioni fra i popoli, neppure nel loro cuore.
Fa' che ognuno ami la pace e persegua la pace
sempre nella verità e nell'integrità,
fa' che non cadiamo preda delle divisioni
neanche quando provengono da quanti non sono in accordo con noi.
Fa' che nessuno di noi mai disonori alcuno sulla terra,
grande o piccolo
e che davvero possiamo meritare di rispettare il comandamento
"ama il prossimo tuo come te stesso", con tutto il cuore, con tutto il corpo,
con tutta l'anima e tutti i nostri averi.
Fa' che ciò che è scritto sia realizzato in noi:
"Concederò la pace sulla terra,
e voi riposerete, e nessuno vi farà temere;
allontanerò gli animali pericolosi dalla terra,
e nessuna spada attraverserà la vostra terra".
Dio che è pace, ci benedica con la pace!
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Preghiera per la pace
Concedi pace, bontà, benedizione, grazia, amore e rispetto, e misericordia; a
noi e a tutto il nostro popolo d'Israele e a tutto il mondo. Benedici tutti noi
con la luce del Tuo Volto, Padre nostro. Perché con la luce del Tuo Volto, Tu
ci ha dato O Signore nostro Dio, una Torah di Vita, amore e rispetto, e rettitudine e benedizione e misericordia e vita e pace. Sia la tua volontà benedire
tutti noi con la Tua Pace.
Meditazione musicale ebraica
SECONDO MOMENTO: COMUNITÀ CRISTIANA
Parte prima: Ringraziamento per la Creazione (in inglese)
Salmo 8
Lettura del Libro di Isaia (65,17-25)
[17]Ecco infatti io creo nuovi cieli e nuova terra; non si ricorderà più il passato, non verrà più in mente, [18]poiché si godrà e si gioirà sempre di quello
che sto per creare, e farò di Gerusalemme una gioia, del suo popolo un gaudio. [19]Io esulterò di Gerusalemme, godrò del mio popolo. Non si udranno
più in essa voci di pianto, grida di angoscia. [20]Non ci sarà più un bimbo
che viva solo pochi giorni, né un vecchio che dei suoi giorni non giunga alla
pienezza; poiché il più giovane morirà a cento anni e chi non raggiunge i
cento anni sarà considerato maledetto. [21]Fabbricheranno case e le abiteranno, pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. [22]Non fabbricheranno
perché un altro vi abiti, né pianteranno perché un altro mangi, poiché quali i
giorni dell'albero, tali i giorni del mio popolo. I miei eletti useranno a lungo
quanto è prodotto dalle loro mani. [23]Non faticheranno invano, né genereranno per una morte precoce, perché prole di benedetti dal Signore essi saranno e insieme con essi anche i loro germogli. [24]Prima che mi invochino,
io risponderò; mentre ancora stanno parlando, io già li avrò ascoltati. [25]Il
lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangerà la paglia come un
bue, ma il serpente mangerà la polvere, non faranno né male né danno in
tutto il mio santo monte». Dice il Signore.
(Pausa di silenzio)
Preghiamo:
Dio Padre Onnipotente, noi qui riuniti, noi figli tuoi, Ebrei, Cristiani e Musulmani, tutti riconosciamo Te quale nostro Creatore. Veniamo per renderti
grazie per la bellezza e la meraviglia della Tua creazione. Sei Tu, Dio Creatore, Padre di tutti noi, che ci hai posto nella Terra Santa, specialmente benedetta fra tutte le terre perché qui si è realizzata la storia della nostra salvezza. Il nostro ringraziamento condiviso per tutte le Tue benedizioni ci ricordi
che siamo fratelli e sorelle, amati dall’Unico Dio nostro Padre, per Cristo nostro Signore. Amen.
Breve intermezzo musicale
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Parte seconda: Richiesta di perdono (in italiano)
Lettura da una preghiera di San Giovanni Paolo II
Volgiamoci con fiducia a Dio nostro Padre,
che è misericordioso e compassionevole,
lento all'ira, grande nell'amore e nella fedeltà,
chiediamogli di accettare il pentimento del suo popolo
che umilmente confessa i propri peccati
e di concedergli misericordia.
Preghiamo che contemplando Gesù,
nostro Signore e nostra Pace,
i Cristiani siano capaci di pentirsi
delle parole e degli atteggiamenti
causati dall'orgoglio, dall'odio,
dal desiderio di dominare gli altri,
dall'inimicizia verso i membri di altre religioni
e verso i gruppi più deboli della società,
come i migranti e gli itineranti.
Preghiamo per tutti coloro che hanno subito affronti
contro la dignità umana e per coloro i cui diritti sono stati calpestati.
(Pausa di silenzio)
Padre di immensa misericordia,
il tuo Figlio, Gesù Cristo, giudice dei vivi e dei morti,
nell'umiltà della sua prima venuta
ha redento l'umanità dal peccato
e nel suo glorioso ritorno chiederà conto
di ogni peccato.
Concedi che i nostri progenitori, i nostri fratelli e sorelle,
e noi, tuoi servitori, che per grazia dello Spirito Santo
ci volgiamo a Te con pentimento sincero,
possiamo sperimentare la tua misericordia e ricevere
il perdono dei nostri peccati.
Noi te lo chiediamo per mezzo di Cristo nostro Signore.
Amen.
(Pausa di silenzio)
Preghiamo:
Dio Padre Onnipotente, donaci la grazia di presentarci umilmente al tuo cospetto e di implorare il tuo perdono per le offese contro di Te e contro i nostri fratelli e sorelle. Noi non siamo stati custodi della Tua creazione e, specialmente nella Tua Terra Santa, abbiamo intrapreso guerre, compiuto violenza, abbiamo insegnato il disprezzo per i nostri fratelli e sorelle, offendendo profondamente Te, Padre di tutti noi. Donaci la grazia di impegnarci
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nuovamente per "agire con giustizia, amare la misericordia, e camminare
umilmente con il nostro Dio" (Michea 6,8) per mezzo di Cristo nostro Signore. Amen.
Breve intermezzo musicale
Parte terza: Invocazione per la pace (in arabo)
Lettura da una preghiera di San Francesco d'Assisi
O Signore, fa' di me uno strumento della tua Pace:
Dove è odio, fa' ch'io porti l'Amore,
Dove è offesa, ch'io porti il Perdono.
Dove è discordia, ch'io porti l'Unione.
Dove è dubbio, ch'io porti la Fede.
Dove è errore, ch'io porti la Verità.
Dove è disperazione, ch'io porti la Speranza.
Dove è tristezza, ch'io porti la Gioia.
Dove sono le tenebre, ch'io porti la Luce.
O Maestro, fa' ch'io non cerchi tanto:
Essere consolato, quanto consolare.
Essere compreso, quanto comprendere.
Essere amato, quanto amare.
Poiché è
Dando, che si riceve;
Perdonando, che si è perdonati;
Morendo, che si risuscita a Vita Eterna.
(Pausa di silenzio)
Preghiamo:
O Dio, Padre Onnipotente, noi qui riuniti ti preghiamo di trasformarci in
strumenti della Tua pace, assetati di giustizia, capaci di perdono e fautori di
riconciliazione. Converti i nostri cuori all'azione del Tuo Spirito, apri i nostri
occhi per vedere la Tua immagine nel volto di ogni persona, muovi le nostre
mani ad unirsi a quelle dei nostri fratelli e sorelle, per costruire insieme un
mondo dove tutti possano vivere in pace. Benedici la Terra Santa, affinché
da quella Terra benedetta la pace possa giungere fino ai confini del mondo.
Nel nome di Cristo nostro Signore. Amen.
Meditazione musicale cristiana
TERZO MOMENTO: COMUNITÀ MUSULMANA
Parte prima: Ringraziamento per la Creazione (in arabo)
Sia lode a Dio, che ha creato il cielo e la terra, che ha convertito le tenebre in
luce, che ha fatto sorgere tutte le cose dal nulla, che ha creato noi quale parte
migliore della creazione, che ci ha dato forma nella migliore delle forme, dotandoci di udito, vista, intelligenza e cuore. Benedetto sia Dio, sommo Creatore.
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O Dio, sia lode a Te, O Signore, lode a Te, O Creatore del cielo e della terra,
O Tu che conosci l'ignoto e il manifesto. O Signore e Sovrano di tutte le cose,
nel testimoniare che non c'è altro Dio al di fuori di Te e che Tu sei Unico, noi
cerchiamo rifugio in Te dal male in noi stessi e dal male di Satana, dai suoi
associati, dalla sua bestemmia e dalle sue mormorazioni, e cerchiamo rifugio
in Te dalla mancanza di fede e dalla miseria, e cerchiamo rifugio in Te per
non far ricadere il male su noi stessi e su nessun altro.
O Dio, sia lode a Te, grande lode, bene e benedizione, noi Ti lodiamo per tutte le grazie che ci hai concesso, visibili e invisibili, nella religione e nel mondo, per le Tue grazie così numerose, che non si possono contare, e Ti chiediamo, Signore nostro, che esse durino in eterno, siano preservate e benedette, e
ci aiutino a ricordarci di Te, a ringraziare Te, a meglio adorare Te, fino a che
noi Ti adoriamo, Ti ricordiamo e Ti ringraziamo come Tu desideri, sia lode a
Te, O Signore, come si conviene allo splendore del Tuo volto e alla grandezza della Tua potenza.
O Dio, Tu sei capace di tutto e noi non siamo capaci di nulla, Tu possiedi tutto e noi non abbiamo nulla, Tu sai tutto e noi non sappiamo nulla, Tu sai cose nascoste, noi Ti lodiamo, Ti ringraziamo per tutti i doni di cui ci hai colmato e per tutto quello che hai fatto per noi, nella religione e nel mondo. Sia
lode a Te, Signore nostro, dall'inizio e d'ora in poi, lode a Te, nei tempi buoni
e nei tempi cattivi, e sia lode a Te finché non sarai appagato, lode a Te finché
non sarai compiaciuto, lode a Te, dopo essere stato compiaciuto; non c'è potenza, non c'è forza, se non in Te.
Breve intermezzo musicale
Parte seconda: Richiesta di perdono (in arabo)
O Dio, nostro Signore e nostro Dio non c'è altro dio al di fuori di Te, Tu ci
hai creato e noi siamo tuoi servitori, e ci rimettiamo a Te come meglio possiamo, troviamo rifugio in Te dal male che abbiamo commesso, torniamo a
Te per mezzo della grazia che Tu ci hai conferito, e rifuggiamo dalle nostre
colpe e dai nostri peccati, perdonaci, poiché non c'è nessun al di fuori di Te
che perdoni i peccati.
O Dio, nostro Signore, Dio, il cui nome è santificato nei cieli, la Tua autorità
è in cielo e in terra, e dato che la Tua misericordia è in cielo, fa' che la Tua
misericordia sia manifesta sulla terra, perdona le nostre colpe e i nostri peccati, Tu sei il Signore di coloro che sono buoni, inondaci con la Tua misericordia, con il Tuo perdono, con la Tua bontà e la Tua guarigione, Tu, il più
Misericordioso di tutti.
O Dio, suscita in noi il desiderio di dire la verità, di compiere il bene, di istruire nella virtù, di porre fine a tutto ciò che è proibito, cercando il Tuo generoso Volto, O Padrone di splendore ed onore, fa' che noi compiamo soltanto il bene per il bene di tutti, di tutte le genti, rimuovendo l'ingiustizia
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dagli oppressi, per ricevere la Tua misericordia che comprende tutte le cose.
Aiutaci, O Signore, a fare bene ciò che è giusto, nella giustizia e nelquesto. O
Dio, che sei il più Misericordioso di tutti, poiché la nostra speranza è nella
Tua misericordia, e noi temiamo i Tuoi castighi, tienici lontani dagli ingiusti
e dai violenti. O Signore del mondo, aiutaci a venire in soccorso di coloro
che sono ingiustamente oppressi, in modo che Tu ci conceda in ciò la Tua
misericordia, il Tuo perdono e il Tuo compiacimento.
Breve intermezzo musicale
Parte terza: Invocazione per la pace (in arabo)
Lode a Dio, misericordioso, compassionevole, re, santo, pacifico, fedele, sovrano, prezioso, potente, grandioso, creatore, ideatore, formatore.
O Dio, Tu sei pace, e la pace proviene da Te, e a Te la pace ritorna. Tu sei benedetto e Tu sei glorificato, O Padrone di splendore e di onore, ispiraci, O
Signore, con la pace e rivelaci la pace e rendici abitatori del regno della pace,
fra coloro che non vivono nella paura e nel dolore.
O Dio, cerchiamo rifugio in Te dall'ingiustizia e dall'oppressione, dall'illegittima aggressione, e noi Ti chiediamo, Signore nostro, di farci percorrere il
retto cammino, di non perderci e di non farci cadere, credendo in Te e confidando in Te. Guidaci, O Signore, alle parole più preferibili, guidaci, O Signore, agli atti più perfetti, guidaci, O Signore, alla morale migliore, perché nessuno al di fuori di Te può guidarci, e Tu sei capace di fare tutte le cose.
O Dio, rendici, O Dio, inclini verso tutto ciò che è buono, avversi a tutto ciò
che è cattivo, Ti chiediamo di indicarci tutto ciò che è buono e giusto. Donaci, O Dio, sicurezza, pace, tranquillità e fede, per noi e per la nostra gente, le
nostre famiglie, i nostri padri e le nostre madri, i nostri figli e le nostre figlie,
e per tutta l'umanità e per tutte le nazioni, tutte le creature della Tua grande
creazione. Donaci, O Signore, il bene in questo mondo e nell'altro, e proteggici dal tormento del fuoco.
O Dio, porta la pace nella terra della pace, O Padrone di splendore ed onore,
rimuovi l'ingiustizia dagli oppressi in questa terra, nutri il tuo popolo che ha
fame, e proteggilo dalla paura, tienilo lontano dal male e da coloro che commettono il male, dagli aggressori iniqui, O Signore dei Mondi.
Meditazione musicale musulmana
MOMENTO FINALE
Annuncio
Ascoltiamo ora le parole di Papa Francesco, a cui seguono le parole dei due
Presidenti, ognuno di loro prega per la pace. I due Presidenti e il Santo Padre scambiano alla fine una stretta di mano e piantano un piccolo albero di
ulivo, quale imperituro segno del comune desiderio di pace fra il popolo Palestinese e il popolo Israeliano.
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PER
I BIMBI
Lo spaccapietre giapponese
A
i piedi della grande montagna vicina al villaggio, Yamatsumi martellava con forza la roccia. Ma la fatica era tanta e il sole picchiava impietoso. Poco più a valle scorreva il viavai della gente e passavano i palanchini
con i notabili del paese sotto una tenda di seta rossa. Yamatsumi nel vederli
alzava gli occhi al cielo e sospirava: «Potessi essere ricco anch’io e viaggiare
in un palanchino, sotto una tenda di seta rossa!». Il suo desiderio fu accolto e
Yamatsumi si ritrovò in un palanchino sotto una tenda di seta rossa. Ma il
sole continuava a saettare implacabile, la gente ansimava e tutto bruciava
dalla sete. Yamatsumi si sentiva deluso ed impotente. Tirò fuori la testa dal
suo palanchino e disse: «Vorrei essere io il sole!». Il suo desiderio fu di nuovo esaudito e Yamatsumi fu il sole: da mattina a sera disperdeva l’oscurità,
donava luce e calore, dal cielo dominava incontrastato su ogni cosa. Ma una
mattina, tra lui e la terra, si insinuò una nube che imprigionò i suoi raggi.
Inutilmente Yamatsumi si agitò, scagliò i suoi dardi infuocati, cercò di dissolvere la nube. Alla fine, vistosi sconfitto, disse: «Voglio essere la nube!».
«Sia fatto come tu vuoi», gli fu risposto. E Yamatsumi fu una nube capace di
fare il bello ed il cattivo tempo, pronta a dispensare la pioggia e la neve a
suo piacimento e a contrastare, senza alcun timore, il dominio del sole. Ma
un giorno si trovò a passare accanto alla vetta rocciosa di un’alta montagna.
Yamatsumi percepì subito quella presenza come una sfida, raccolse tutte le
sue forze e si scagliò con violenza contro la roccia: vento, pioggia, grandine,
tuoni, saette... La montagna rimaneva là superba e immobile, nel suo atteggiamento di sfida. Yamatsumi allora, al colmo dell’ira, gridò: «Voglio essere
la montagna!». E così fu. Una montagna maestosa e svettante, avvolta nella
sua superba bellezza. E passarono i giorni. Una mattina arrivò qualcuno armato di mazza e scalpello che cominciò a colpire ai piedi la montagna. Mentre i pezzi si staccavano, Yamatsumi si piegò e vide di lontano un uomo che,
battendo con la mazza e
il martello, faceva tanti
blocchi e li accatastava
l’uno sull’altro. «Chi è
quel piccolo essere che
osa dilaniarmi brano a
brano? Voglio essere io
quell’uomo!». E Yamatsumi tornò ad essere lo
spaccapietre di un tempo, ma finalmente felice e
contento. (Da una novella
giapponese)
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ASSOCIAZIONE
del SS.mo CUORE di GESU’
(Pubblicazione gratuita a cura dell’Associazione
“OMNIBUS” del SS.mo Cuore di Gesù
Via F. Ferrucci n° 11 58100 Grosseto)
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“Tutto posso in Colui che mi dà forza” ((Fil 4,10-19))