DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI IN AMBIENTE LAVORATIVO ai sensi dell’art.17, c.1 lett. a) del D.Lgs. n. 81 del 09.04.2008 AZIENDA: COMUNE DI SALA CONSILINA Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale: ambiente destinato a cimitero comunale Via San Rocco – Sala Consilina (SA) Oggetto: valutazione dei rischi presenti nell’unità produttiva Cimitero Comunale sita in C.da Cappucini nel Comune di Sala Consilina (SA). Documento redatto ai sensi dell’art.17, c.1 lett. a) – D.Lgs. n.81 del 09.04.2008 Revisione Data Aggiornamento D.Lgs. 81/08 – Rev. 01/10 10/01/2011 Datore di Lavoro R.S.P.P. R.L.S. per presa visione Medico Comp. per presa visione Il Tecnico della Prevenzione Spazio riservato alla data certa art.28 c.2 del D.Lgs.81/08 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 2 di 64 STRUTTURA DEL DOCUMENTO Il presente documento è redatto ai sensi del decreto legislativo n.81 del 09 Aprile 2008. Esso sintetizza il complesso delle operazioni svolte ai fini della valutazione di cui all’art.17, c.1 lett. a) del predetto decreto. Il documento di valutazione dei rischi si articola nelle seguenti sezioni: PREMESSA 3 ANAGRAFICA DELL’AZIENDA 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI 6 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (S.P.P.) 7 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI 8 Considerazioni preliminari Fase I: Identificazione delle sorgenti di rischio 9 13 o Descrizione degli ambienti di lavoro 13 o Analisi dell’attività lavorativa 15 o Elenco Attrezzatura e Macchinari 17 o Identificazione e partecipazione dei lavoratori esposti 18 o Classificazione e definizione dei rischi lavorativi 21 o Analisi di certificazioni e norme generali relative ai luoghi di lavoro 23 o Infortuni e malattie professionali degli ultimi 5 anni 26 II Fase: Individuazione dei rischi di esposizione 27 o Rischi per la Sicurezza (Infortunio) 27 o Rischi per la Salute 30 o Rischi Trasversali/Organizzativi 32 III Fase: Stima delle gravità e delle probabilità degli effetti 36 o Rischi per la sicurezza – la salute e di tipo trasversale/organizzativi 40 o Movimentazione manuale dei carichi 50 IV Fase: Piano di miglioramento e gestione della sicurezza 53 SORVEGLIANZA SANITARIA 59 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI D.P.I. 60 SEGNALETICA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO 62 ALLEGATI 64 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 3 di 64 PREMESSA La gestione della salute e della sicurezza sul lavoro costituisce parte integrante della gestione generale dell’azienda. La realizzazione degli obiettivi di salute e sicurezza non comporta l’obbligo né la necessità di adozione di sistemi di gestione della sicurezza. Il documento di valutazione dei rischi (ai sensi dell’art.17, c.1 lett. a) – D.Lgs. 81/08) definisce le modalità per individuare, all’interno della struttura organizzativa aziendale, le responsabilità, le procedure, i processi e le risorse per la realizzazione della politica aziendale di prevenzione, nel rispetto delle norme di salute e sicurezza vigenti. Il documento che segue è stato redatto per consentire al datore di lavoro di documentare che in azienda è stato attuato (naturalmente nei modi congruenti con l’entità dell’azienda stessa e dei corrispondenti fattori di rischio) un sistema per tenere sotto controllo i rischi. Ulteriore obiettivo conseguibile è quello di documentare che la valutazione dei rischi sia stata fatta nel rispetto dei criteri formali (coinvolgimento delle persone incaricate o associate, tempi di attuazione, consultazione delle parti interessate, ecc.) e sostanziali (concretezza, globalità, congruenza, programmazione delle misure, ecc.) che la legge prescrive a riguardo. La normativa esistente in materia di sicurezza e salute sui luoghi di lavoro (art.3 del D.Lgs. 81/08) prevede che le norme riportate sono da applicare a tutti i settori di attività, privati e pubblici, compresi gli Enti pubblici. Con il D.Lgs. 81/08, si è rafforzata l’esigenza di sicurezza, assegnando ad ogni figura professionale compiti e responsabilità. Scopo della suddetta normativa è quello di assicurare una tutela piena al lavoratore subordinato, ovvero di garantirne l’incolumità e la salubrità nello svolgimento delle attività lavorative, a prescindere dalla natura pubblica o privata dell’attività nel cui ambito il lavoratore presta la sua attività. Pertanto il D.Lgs. 81/08, meglio conosciuto come Testo Unico della Sicurezza sul Lavoro, ha immediata applicazione anche per l’attività lavorativa espletata dai dipendenti delle Amministrazioni ed Enti Pubblici, ribadendo che le stesse sono del tutto equiparabili alle altre attività lavorative per quanto concerne i livelli di responsabilità, la partecipazione all’organizzazione ed attuazione del sistema di sicurezza, la definizione degli obiettivi di prevenzione da perseguire e le procedure e metodologie da adottare. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 4 di 64 La valutazione dei rischi è stata condotta per monitorare le condizioni di sicurezza, le procedure ed i fattori di rischio presenti sul posto di lavoro, e quindi individuare eventuali misure correttive per tutelare al meglio la salute dei lavoratori esposti. A tal proposito, il presente documento è stato suddiviso in più sezioni, che sintetizzano rispettivamente: • Dati generali dell’azienda: anagrafica aziendale, identificazione dei soggetti coinvolti nella gestione della sicurezza in azienda. • Informazioni generali sulla gestione della sicurezza negli ambienti di lavoro: compiti e responsabilità delle figure previste dal D.Lgs.81/08, disposizioni di carattere generale per gli ambienti di lavoro, fattori di rischio presenti negli ambienti di lavoro. Questa sezione si pone l’obiettivo di fornire, in maniera non certamente esaustiva, informazioni riguardanti la gestione della sicurezza in azienda, l’ergonomia e le caratteristiche strutturali dell’ambiente di lavoro, la descrizione dei fattori di rischio presenti in azienda (caratteristiche, norme di prevenzione, effetti sulla salute dell’esposto). • Analisi e valutazione dei rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori: in questa sezione si riporta la mappa dei rischi presenti durante l’attività lavorativa a cui risultano esposti i lavoratori e le misure correttive per migliorare le condizioni di sicurezza. I rischi presenti in azienda vengono individuati ed analizzati come descritto al paragrafo ad essi dedicato, in particolare si tiene conto di: o o o o o o Caratteristiche strutturali dell’unità operativa o reparto Ciclo produttivo Esperienza, formazione, informazione, età, conoscenze linguistiche del lavoratore esposto Mansione svolta dall’operatore Orario/turni di lavoro Tempi e modalità di esposizione al rischio • Dispositivi di protezione individuali D.P.I.: con particolare riferimento alla mansione ed alla lavorazione per cui devono essere indossati. • Segnaletica di sicurezza Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 5 di 64 ANAGRAFICA DELL’AZIENDA ENTE/AZIENDA Comune di Sala Consilina DATORE DI LAVORO DE NIGRIS Attilio SEDE LEGALE/UFFICI Via Mezzacapo 84036 – Sala Consilina (SA) SEDE DI LAVORO Unità Produttiva: C.da Cappuccini 84036 – Sala Consilina (SA) TIPOLOGIA DI ATTIVITÀ ESERCITATA NELL’UNITÀ PRODUTTIVA Cimitero comunale: gestione attività cimiteriale. PERSONALE IMPIEGATO NELL’UNITÀ PRODUTTIVA NUMERO COMPLESSIVO DI LAVORATORI Operatore necroforo N° 01 UOMINI – N° 00 DONNE n° 01 uomini – n° 00 donne TURNI DI LAVORO Categoria di lavoratori Operatore necroforo Mattina Pomeriggio Notte dal lunedì al venerdì dal martedì e giovedì dal lunedì al venerdì dalle ore alle ore dalle ore alle ore dalle ore alle ore 08 : 00 14 : 00 15 : 00 18 : 00 ***** ***** DESCRIZIONE GENERALE DELL’UNITÀ OPERATIVA L’unità operativa è ubicata in C.da Cappuccini nel Comune di Sala Consilina, presso il sito adibito a cimitero comunale accessibile dalla strada comunale che ne costeggia un intero lato. L’area cimiteriale è caratterizzata dalla presenza di spazi all’aperto (nel terreno) e loculi (all’aperto ed in cappelle in muratura) per la sepoltura dei defunti, nonché da una sala mortuaria e da piccoli locali adibiti a deposito attrezzature e materiale ed a servizi igienici/ricovero custode. L’intera superficie è interamente circoscritta da recinzione in muratura, e risulta accessibile da più ingressi provvisti di cancello in ferro. Antistante l’area cimiteriale è presente un ampio piazzale utilizzato per il parcheggio degli utenti. La descrizione dettagliata degli ambienti di lavoro e delle attività lavorative si rimanda ai successivi paragrafi “Descrizione degli ambienti di lavoro” e “Analisi dell’attività lavorativa”. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 6 di 64 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI (ai sensi dell’art. 17, comma 1 lett. a) del D.Lgs.81/08) Il sottoscritto Ing. DE NIGRIS Attilio, in qualità di datore di lavoro dell’Ente Comune di Sala Consilina, con unità produttiva in Sala Consilina alla Via San Rocco, ha effettuato con la collaborazione del consulente esterno dott. Cafaro Gianpiero e del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Arch. TONTI Fabio, una serie di sopralluoghi per definire una mappa dei rischi presenti negli ambienti lavorativi dell’unità produttiva in oggetto e redigere il presente aggiornamento del documento di valutazione dei rischi: a) individuazione dei provvedimenti urgenti da attuare per proteggere la sicurezza e salute dei dipendenti e degli altri lavoratori; b) miglioramento del livello di protezione dei lavoratori, rispetto alle esigenze della sicurezza e della sanità; c) informazione e formazione dei lavoratori; d) miglioramento dell’organizzazione dei mezzi destinati alla prevenzione. La valutazione dei rischi è stata effettuata con la collaborazione di: Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione: Arch. TONTI Fabio Medico Competente nominato: dott.ssa DI STEFANO Chiara Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza: Sig. CATONE Nunzio Preposto alla sicurezza: Sig. AQUINO Francesco Tecnico della Prevenzione e Protezione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro: dott. CAFARO Gianpiero Tutti i lavoratori in forza all’azienda, sono stati coinvolti nella valutazione mediante consultazione verbale e scritta (compilazione di uno specifico questionario), in merito alle condizioni dei luoghi di lavoro/attrezzatura impiegata ed ai pericoli da loro avvertiti nelle varie fasi lavorative. Per presa visione: ¬ Medico Competente Dott.ssa DI STEFANO Chiara Il sottoscritto CATONE Nunzio in qualità di RLS dell’Ente Comune di Sala Consilina dichiara di aver ricevuto copia del presente documento e di aver partecipato alle attività in conformità alle indicazioni dell’art.50 del D.Lgs.81/08. Il documento si compone di n°64 pagine ed è stato licenziato in data 10 Gennaio 2011. ¬ Il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza R.L.S. Sig. CATONE Nunzio Il sottoscritto Ing. DE NIGRIS Attilio in qualità di datore di lavoro dell’azienda dell’Ente Comune di Sala Consilina dichiara che le informazioni fornite sono rispondenti al vero sottoscrivendo, contestualmente al Tecnico della Prevenzione ed al R.S.P.P., la presente relazione sulla valutazione dei rischi, costituita da n°64 pagine progressivamente numerate; inoltre, solleva il Tec. Dott. Cafaro Gianpiero da qualunque responsabilità per le informazioni fornite non corrispondenti al vero o errate. La stesura del presente documento è stata ultimata in data 10 Gennaio 2011, tale data, ai sensi dell’art.28 c.2 del D.Lgs.81/08, dovrà essere validata a cura del datore di lavoro. Datore di lavoro R.S.P.P. Ing. DE NIGRIS Attilio Arch. TONTI Fabio Il tecnico dott. Cafaro Gianpiero Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 7 di 64 IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE (S.P.P.) Il Comune di Sala Consilina ha organizzato il Servizio di Prevenzione e Protezione, previsto dall’art.31 del D.Lgs. 81/08, il cui responsabile è l’Arch. TONTI Fabio, in possesso dei requisiti previsti dall’art. 32 del D.Lgs. 81/08. Il Servizio svolge i suoi compiti avvalendosi della collaborazione del Medico Competente dott.ssa DI STEFANO Chiara e del Tec. dott. CAFARO Gianpiero, in qualità di consulenti esterni all’azienda. I compiti affidati al Servizio sono quelli previsti dall’art. 33 del Decreto in argomento e qui di seguito citati: individuare i fattori di rischio, procedere alla valutazione dei rischi ed alla individuazione delle misure per la sicurezza e la salubrità degli ambienti di lavoro, nel rispetto della normativa vigente sulla base della specifica conoscenza dell’organizzazione aziendale; ad elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali; a proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori; a partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35; a fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36. elaborare i dati statistici riguardanti gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali; collaborare con il Medico Competente per l’attività di sorveglianza sanitaria. NOMINE E QUALIFICHE DEGLI ADDETTI E RESPONSABILI ALLA GESTIONE DELLA SICUREZZA - Medico del Lavoro Competente Indirizzo – recapiti telefonici Dott.ssa DI STEFANO Chiara Tel. 0975/520794 Cell. 392/1824151 - Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione Indirizzo – recapiti telefonici Arch. TONTI Fabio Tel. interno n. 261 - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza Sig. CATONE Nunzio Indirizzo – recapiti telefonici Cell. 334/6007135 Tel. interno n. 273 - Preposto alla sicurezza Sig. AQUINO Francesco Indirizzo – recapiti telefonici - Coordinatore Addetti al Primo Soccorso Sig. AQUINO Francesco Indirizzo – recapiti telefonici - Coordinatore Addetti antincendio – emergenza/evacuazione Sig. AQUINO Francesco Indirizzo – recapiti telefonici Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 8 di 64 ANALISI E VALUTAZIONE DEI RISCHI PER LA SICUREZZA E LA SALUTE DEI LAVORATORI sintetizza il complesso delle operazioni svolte ai fini della valutazione di cui all’art.17, c.1 lett. a) del D.Lgs. n. 81 del 09.04.2008 Ente/Azienda COMUNE DI SALA CONSILINA Sede luoghi di lavoro Unità Produttiva Cimitero Comunale: C.da Cappuccini 84036 – Sala Consilina (SA) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 9 di 64 CONSIDERAZIONI PRELIMINARI La valutazione dei rischi per la sicurezza e la tutela della salute dei lavoratori rappresenta il punto centrale dell’attività preventiva praticata all’interno di un’azienda. Il Datore di lavoro coadiuvato dal Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione e dai consulenti esterni, si è attivato per giungere ad una conoscenza completa ed approfondita dei rischi presenti nella propria realtà aziendale. Per tutto il personale la valutazione dei rischi è stata considerata come il processo tendente a stimare la possibile entità del danno, intesa come conseguenza del rischio a cui ciascun lavoratore risulta esposto durante l’espletamento della propria mansione, scaturito dalle circostanze del verificarsi di un pericolo nell’ambiente di lavoro. La valutazione del rischio è un processo complesso che ha richiesto il pieno coinvolgimento di tutte le risorse aziendali, al fine di: - identificare le fonti di pericolo presenti nel ciclo lavorativo (mansione, posto di lavoro, luogo di lavoro); - individuare i rischi potenziali per la sicurezza e la salute conseguenti all’esposizione durante l’attività lavorativa; - stimare l’entità dei rischi di esposizione. Prima di analizzare in dettaglio il processo di valutazione, è opportuno fare alcune precisazioni riguardo i concetti destinati ad essere più volte richiamati nel presente documento. DEFINIZIONI • PERICOLO proprietà o qualità intrinseca di una determinata entità (sostanza, attrezzo, metodo) avente potenzialità di causare danni oppure • fonte di possibili lesioni o danni alla salute. Il termine pericolo è generalmente usato insieme ad altre parole che definiscono la sua origine o la natura della lesione o del danno alla salute previsti: pericolo di elettrocuzione, di schiacciamento, di cesoiamento, di intossicazione, etc SITUAZIONE PERICOLOSA • qualsiasi situazione in cui una persona è esposta ad uno o a più pericoli DANNO • lesione fisica o alterazione dello stato di salute, causata dal pericolo • RISCHIO probabilità che sia raggiunto il livello potenziale di danno nelle situazioni effettive di lavoro e nelle condizioni di impiego e/o di esposizione, nonché la dimensione possibile del danno stesso oppure • combinazione di probabilità e di gravità di potenziali lesioni o danni alla salute in una situazione pericolosa • Rischio residuo: rischio che permane dopo la bonifica ambientale • TIPOLOGIE DI • RISCHIO Rischi per la sicurezza: i rischi per la sicurezza, o rischi di natura infortunistica, sono quelli responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche subite dalle persone addette alle varie attività lavorative, in conseguenza di un impatto fisico-traumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.). Rischi igienico ambientali o per la salute: i rischi igienico ambientali per la salute dei lavoratori, sono quelli responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l’emissione nell’ambiente di agenti inquinanti ambientali, di natura chimica, fisica e biologica, con seguente esposizione degli addetti. • Rischi trasversali: rischi essenzialmente individuabili all’interno della complessa articolazione che caratterizza il rapporto tra l’operatore e l’organizzazione del lavoro in cui è inserito. Tale rapporto può comportare problemi di natura psicologica ed organizzativa che possono determinare eventi di natura infortunistica o problemi per la salute degli operatori. VALUTAZIONE • procedimento che consente di giungere ad una quantificazione (stima), in termini assoluti o relativi, della possibilità che sia raggiunto il limite di danno potenziale per la salute e la sicurezza dei lavoratori sul luogo di lavoro, al fine di scegliere le eventuali e più adeguate misure preventive di sicurezza • il complesso delle disposizioni o misure adottate o previste in tutte le fasi dell’attività lavorativa per evitare o diminuire i rischi professionali nel rispetto della salute della popolazione e dell’integrità dell’ambiente di lavoro DEL RISCHIO PREVENZIONE Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 10 di 64 OBIETTIVI DELLA VALUTAZIONE DEI RISCHI L’obiettivo della valutazione dei rischi è stato quello di consentire al datore di lavoro/RSPP di individuare ed adottare i provvedimenti realmente necessari per salvaguardare la sicurezza e la salute dei lavoratori. Questi provvedimenti comprendono: - prevenzione dei rischi professionali informazione dei lavoratori formazione professionale dei lavoratori organizzazione e mezzi destinati a porre in atto i provvedimenti necessari L’art. 15 del D.Lgs. 81/08 elenca, in successione logica e concatenata, i provvedimenti che devono essere assunti dal datore di lavoro, quali “misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro”. Tra le misure indicate, la valutazione dei rischi è il primo atto previsto, dal quale derivano tutte le ulteriori misure, alla cui programmazione ed attuazione, la valutazione stessa è finalizzata. CRITERI GENERALI La metodologia della valutazione è stata individuata nel rispetto dei dettami del D.Lgs. 81/08, attraverso cui si evince chiaramente che in alcuni articoli si parla di “valutazione dei rischi” (Titolo VI “Movimentazione manuale dei carichi” – Titolo VII “Uso di attrezzature munite di videoterminali” – Titolo X “Protezione da agenti biologici”), mentre in altri si parla di “valutazione dell’esposizione” (Titolo VIII “Protezione da agenti fisici” – Titolo IX, Capo II “Protezione da agenti cancerogeni e mutageni”), pur facendo in ogni caso riferimento alla valutazione dei rischi disposta all’art. 17, c.1 lett. a); a tal proposito, durante l’analisi dei rischi, di cui al presente studio, si è tenuto conto di quanto anzidetto, considerando, a seconda dei casi, la tipologia di valutazione richiesta. Nel caso in esame, la realtà aziendale è stata suddivisa nelle diverse attività lavorative esercitate, dopodiché, sulla base dell’analisi del processo produttivo, dell’organizzazione del lavoro, nonché di tutta la documentazione e delle informazioni disponibili ed utili, per ognuna di esse si è proceduto all’identificazione delle fonti di pericolo. CRITERI SEGUITI PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI La valutazione, al fine di una sua corretta collocazione temporale e maggiore rappresentatività delle reali condizioni di lavoro, è stata fatta precedere da un’attenta ricognizione circa le caratteristiche dell’attività lavorativa (variabilità delle lavorazioni espetate da ciascun lavoratore) con particolare riferimento all’esistenza di attività di servizio alla produzione (pulizia, manutenzione...) od occasionali (guasti, riattivazione di impianti...). L’Ing. DE NIGRIS Attilio, in qualità di datore di lavoro, con la collaborazione del rappresentante dei lavoratori (RLS), del RSPP, dei Preposti alla sicurezza, del Medico Competente, del Tecnico della Prevenzione, nonché di tutto il personale dipendente, ha condotto la valutazione del rischio seguendo quanto previsto dalla vigente normativa, attraverso precisi criteri procedurali atti a consentire un omogeneo svolgimento delle varie fasi operative costituenti il processo di valutazione stesso. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 11 di 64 SCHEMA RIEPILOGATIVO PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Per la corretta realizzazione della valutazione dei rischi, derivanti dal processo lavorativo, si è condotto uno studio attraverso diversi step, riportati nel seguente schema: I fase: identificazione delle sorgenti di rischio • • Descrizione dell’attività lavorativa (procedure sperimentali, processi lavorativi, sequenza ordinata delle lavorazioni nel ciclo produttivo, ambienti di lavoro, attrezzature, macchine ed impianti, modelli organizzativi e operativi, compiti assegnati ai lavoratori) Analisi delle fasi operative per il rilevamento dei fattori di rischio o Rischi per la sicurezza (rischi di natura infortunistica) strutture macchine impianti elettrici incendio sostanze pericolose o Rischi per la salute (rischi di natura igienico-ambientale) agenti biologici agenti chimici agenti fisici o Rischi trasversali e organizzativi (rischi di tipo trasversale o organizzativo) organizzazione del lavoro fattori psicologici fattori ergonomici condizioni di lavoro difficili Successivamente è stata effettuata l’acquisizione e l’organizzazione di tutte le informazioni e le conoscenze già disponibili su elementi utili a connotare i fattori di rischio e/o gli eventuali danni riferibili al lavoro. Di seguito è riportata la lista di informazioni e fonti informative acquisite in azienda: Informazioni e fonti informative caratteristiche degli ambienti di lavoro numero di addetti ripartito per mansioni o denunce di impianti e verifiche periodiche o registro delle manutenzioni ordinarie e straordinarie o schede di sicurezza di sostanze/prodotti pericolosi o schede tecniche e manuali operativi di macchine/apparecchiature ed impianti in uso o risultati collettivi anonimi dei controlli sanitari periodici o dati sugli infortuni (registro infortuni) e incidenti avvenuti o atti autorizzativi o procedure di lavoro scritte e verbali, ordini di servizio o elenco e caratteristiche dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori o modalità pratiche di distribuzione/ricambio dei dispositivi di protezione individuale o conoscenze ed esperienze dei lavoratori e dei preposti Classificazione e definizione dei rischi lavorativi o o • II fase: individuazione dei rischi di esposizione ¬ ¬ Quadro delle sorgenti di potenziali fattori di rischio Misure di sicurezza adottate Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 12 di 64 III fase: stima delle gravità e delle probabilità degli effetti ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ Verifica del rispetto delle norme di legge e/o di buona tecnica prevenzionistica durante il funzionamento delle macchine Verifica dell’accettabilità delle condizioni igienico-ambientali Misura dei parametri di rischio e loro quantificazione nel caso di specifiche norme di legge o obiettive situazioni di elevato rischio potenziale Risultati della valutazione dei rischi residui Programma di prevenzione e protezione Stesura del documento sulla sicurezza in azienda IV fase: Piano di miglioramento e gestione della sicurezza (tecnico-organizzativo e procedurale) relativo alle misure di prevenzione da attuare Seguendo il suddetto percorso valutativo è stato possibile identificare le sorgenti di rischio, individuare i potenziali rischi di esposizione, in relazione alle modalità operative seguite, ed infine passare alla stima dei rischi di esposizione. La rilevazione dei rischi, e quindi la compilazione delle schede che fanno parte del presente documento, è stata effettuata in collaborazione con il consulente esterno e consultando il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, nonchè coinvolgendo tutti i lavoratori. Si è operato anche alla luce del fatto che è ormai pacifico in giurisprudenza il principio secondo il quale il datore di lavoro ha il diritto di “esigere” dal lavoratore l’osservanza della disciplina di sicurezza provvedendo, se necessario, anche con l’adozione di mezzi coercitivi e sanzioni disciplinari, compreso il licenziamento (Cassazione Penale 12 aprile 1991). Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 13 di 64 FASE I: IDENTIFICAZIONE DELLE SORGENTI DI RISCHIO DESCRIZIONE DEGLI AMBIENTI DI LAVORO Descrizione generale L’unità operativa è ubicata in C.da Cappuccini nel Comune di Sala Consilina, presso un’area adibita a cimitero comunale, accessibile dalla strada comunale che ne costeggia un intero lato. Strutturalmente l’area cimiteriale è caratterizzata dalla presenza di: spazi all’aperto (nel terreno) e loculi (all’aperto ed in cappelle di muratura) per la sepoltura dei defunti, ciascuno spazio è fornito di alimentazione elettrica in bassa tenzione per il funzionamento di una piccola lampada; due sale mortuarie, ove vengono portati i feretri dei defunti in attesa di essere sepolti; locali di piccole dimensioni adibiti a deposito attrezzature e materiale impiegato per lavori di riparazione e/o manutenzione edile, nonché per la sepoltura ed operazioni affini; servizi igienici/ricovero custode. L’area è interamente circoscritta da recinzione in muratura, e risulta accessibile da più ingressi dislocati in diversi punti, di cui alcuni carrabili e tutti provvisti di cancello in ferro. Antistante l’area cimiteriale è presente un ampio piazzale utilizzato per il parcheggio degli utenti. Dal punto di vista strutturale ed organizzativo l’unità produttiva non presenta particolari rischi ai fini della sicurezza dei lavoratori. Tuttavia, le caratteristiche dei percorsi, non sempre agevoli e privi di intralci, rappresentano una potenziale causa di cadute a livello per inciampo e/o scivolamenti; in merito non sono individuati i percorsi dei esodo da seguire in caso di emergenza. Talvolta l’operatore effettua manutenzioni, riparazioni e sepolture in locali sotterranei (accessibili mediante scala in ferro “non sempre conforme a quanto dettato dalla vigente normativa”), sopraelevati (rispetto al piano di calpestio), con altezza ridotta, le cui caratteristiche rappresentano ulteriori rischi per la sicurezza dei lavoratori: urti contro parti fisse, caduta da scale, cadute dall’alto. Relativamente ai servizi igienici ed agli spogliatoi non vengono garantite idonee misure igienico sanitarie, previste dalla vigente normativa. Analisi dei rischi per la sicurezza Ai fini della valutazione dei rischi dall’analisi dell’aspetto strutturale emergono le anzidette carenze che rappresentano i seguenti rischi per la sicurezza dei lavoratori: • Rischi strutturali - Intralci lungo i percorsi di esodo - Presenza di spigoli vivi e locali con altezza ridotta (pericolo urti con la testa) non protetti/segnalati - Pavimenti sconnessi/non uniformi - Illuminazione (normale e in emergenza) - Porte di accesso e di esodo ai locali • Rischi meccanici - Lesioni fisiche (urti, scottature, ferite, tagli, ecc.) - Proiezione di schegge - Pericolo di schiacciamento arti - Utilizzo di utensili/elementi taglienti ed appuntiti - Macchine/attrezzature prive di marchio ‘CE’. Riferimento all’ex D.P.R. 547/55 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 14 di 64 • Rischi elettrici - Stato e non conformità dell’impianto elettrico - Impiego di prolunghe non conformi - Lavori su elementi o parti in tensione (riparazioni elettriche) • Rischio incendi - Presenza di prodotti combustibili (materiali in legno, pvc, carta, ecc.) - Non conformità dell’impianto elettrico - Carenza di segnaletica di sicurezza - Ubicazione non idonea dei sistemi antincendio - Carenza di dispositivi di protezione – presidi antincendio - Difficoltà di esodo (larghezza e lunghezza dei percorsi, intralci, numero ridotto di uscite, eccessivo affollamento), assenza percorsi di emergenza Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 15 di 64 ANALISI DELL’ATTIVITÀ LAVORATIVA Operatore necroforo: gestione attività cimiteriale, ovvero: manutenzione del cimitero, individuazione del luogo di scavo della tomba, pulizia di tombe da erbe e foglie secche, rimozione di vecchie tombe, cura delle aree verdi e controllo ingresso/uscita utenti e maestranze; scavo di tombe per la sepoltura con pala e piccone (operazione talvolta assistita con mezzi meccanici da imprese esterne); inumazione, posa della bara nella tomba (operazione assistità con mezzi meccanici di sollevamento) e successiva copertura/rispristino della buca scavata; tumulazione, preparazione del loculo posa del feretro e quindi muratura dell’accesso con mattoni pieni; estumulazione ed esumazione della salma per il recupero dei resti ossei. Per lo svolgimento della sua attività l’operatore necroforo utilizza piccone, pala, scala, sollevatori idraulici per la posa della bara, piccolo autocarro (portata <8Q.li) per il trasporto di materiale, nonché materiali per costruzione: cemento, gesso, sabbia, pietre, mattoni pieni, ecc.. La mansione viene svolta presso l’unità operativa Cimitero Comunale. ELENCO RISCHI Operatore necroforo Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione1 Magnitudo2 Abituale Modesta SI SI Occasionale Modesta NO NO Abituale Modesta NO NO Cadute e scivolamenti a livello SI Modesta NO NO Carichi sospesi NO ----- ------- ------- Cesoiamento – stritolamento NO ----- ------- ------- Occasionale Tollerabile SI SI Occasionale Tollerabile SI SI Chimico ingestione (Polveri, Liquidi, …) NO ----- ------- ------- Elettrocuzione SI Tollerabile NO NO Ergonomia posto di lavoro (per carenza SI Tollerabile SI NO Illuminazione NO ----- ------- ------- Impiego di macchine operatrici complesse NO ----- ------- ------- Abituale (AL) Tollerabile ------- ------- SI Tollerabile NO NO Investimento Occasionale Modesta NO NO Lavori in altezza Occasionale Modesta SI NO Lavoro notturno NO ----- ------- ------- Biologico Caduta di materiali dall’alto Cadute da scale fisse o portatili Chimico contatto (Polveri, Liquidi, Gas, Vapori, Aerosol, …) Chimico inalazione (Polveri, Gas, Vapori, Aerosol, …) e/o carico di lavoro) Impiego di veicoli aziendali3 Incendio 1 2 3 Note Verifica assunzione sostanze stupefacenti ed alcoliche Esposizione: SI/NO/Episodica (1) – Occasionale (2) – Abituale (3) – Continua (4) Magnitudo: Molto bassa (0) – Bassa (1) – Tollerabile (2) – Modesta (3) – Elevata (4) Veicoli aziendali: Autocarri/Autotreni Pesanti (AP) – Autocarri Leggeri (AL) – Autovetture (AV) – Carrelli Sollevatori (CS) – Altro (X) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 ELENCO RISCHI Rev. N° 01/11 Pag. 16 di 64 Operatore necroforo Sorveglianza Sanitaria Formazione specifica D.Lgs. 81/08 - art.28 c.2 lett. f) Esposizione1 Magnitudo2 SI ----- ------- ------- Abrasioni SI Tollerabile NO NO Colpi SI Tollerabile NO NO Ferite SI Modesta NO NO Impatti NO ----- ------- ------- Proiezioni di schegge SI Modesta NO NO Punture SI Tollerabile NO NO Schiacciamento arti SI Tollerabile NO NO Schiacciamento corpo intero SI Modesta NO NO Scottature NO ----- ------- ------- Tagli SI Tollerabile NO NO Urti contro corpi sporgenti, ecc. SI Tollerabile NO NO Microclima severo – Sollecitazioni termiche Continua Modesta SI NO MMC Abituale Modesta SI NO Movimenti ripetitivi arti superiori NO ----- ------- ------- Radiazioni Elettromagnetiche NO ----- ------- ------- Radiazioni ottiche artificiali NO ----- ------- ------- Radiazioni ionizzanti NO ----- ------- ------- Radiazioni non ionizzanti UV – IR NO ----- ------- ------- Rischi per lavoratrici madri SI Modesta NO SI Rischi connessi all’uso di macchinari NO ----- ------- ------- Continua Modesta SI NO Occasionale Tollerabile SI NO NO ----- ------- ------- NO ----- ------- ------- Stress lavoro correlato NO ----- ------- ------- VDT NO ----- ------- ------- Vibrazioni HAV Ocasionale Tollerabile SI NO Vibrazioni WBV NO ----- ------- ------- ALTRO da specificare _______________ NO ----- ------- ------- Lesioni fisiche: Rischi posturali (eretta o seduta per lunghi periodi) Rumore Sostanze cancerogene Sostanze pericolose (rischi per la sicurezza) Note Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 17 di 64 ELENCO ATTREZZATURA E MACCHINARI L’elenco completo di macchinari/attrezzature dell’azienda in esame è riportato in allegato al presente documento di valutazione dei rischi. ATTREZZATURA MACCHINARIO TIPO/MATRICOLA “DENOMINAZIONE” ES. “MODELLO – MARCA – N° MATRICOLA” (*) LIVELLO DI PERICOLOSITÀ M RISCHI ASSOCIATI/NOTE Caduta di materiali dall’alto Cadute e scivolamenti a livello Cadute da scale fisse o portatili Cesoiamento - stritolamento Lesioni fisiche: - urti - colpi - impatti - punture - tagli - scottature - abrasioni - ferite - schiacciamento arti - schiacciamento corpo intero - proiezioni di schegge Incendio Interferenze con altri mezzi Investimento Oli minerali e derivati Ribaltamento del mezzo Rischio chimico Rumore Sforzi fisici Vibrazioni ANOMALIE RISCONTRATE (*) il livello di pericolosità assume valore indicativo ed è stato attribuito tenendo conto della probabilità che si manifesti l’evento dannoso, nonché dell’entità che può assumere l’infortunio a carico dell’esposto: ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ AA: A: M: B: BB: livello livello livello livello livello di di di di di pericolosità pericolosità pericolosità pericolosità pericolosità molto alto; alto; medio; basso; molto basso. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 18 di 64 IDENTIFICAZIONE E PARTECIPAZIONE DEI LAVORATORI ESPOSTI In relazione alle situazioni pericolose messe in luce durante la prima fase della valutazione, si è proceduto evidenziando il numero dei lavoratori che risulta esposto ai fattori di rischio, individualmente o come gruppo omogeneo. I lavoratori esposti sono stati identificati nominalmente, sia in funzione della eventuale segnalazione al medico competente per gli adempimenti in merito alla sorveglianza sanitaria, sia per la programmazione dei successivi interventi di informazione/formazione. L’identificazione dei lavoratori esposti è stata necessaria anche al fine di avvalersi della loro partecipazione nella raccolta delle informazioni in merito ai rischi presenti sul proprio posto di lavoro. A tal proposito, tenendo conto della reale attività svolta nell’arco della giornata lavorativa, i lavoratori sono stati classificati in gruppi omogenei di lavoratori: Gruppo A => Operatore necroforo Elenco Addetti e rispettive mansioni LAVORATORE MANSIONE Attività principale Attività secondarie “COGNOME – NOME” “Autista” “Carico/scarico” OPERATORE NECROFORO Gestione cimitero comunale -------------------- Gruppo Omogeneo Osservazioni “D” “Ore di formazione annue”/“Infortuni avvenuti” A Attività in postura eretta prolungata (per più di metà turno lavorativo) Movimentazione manuale carichi Lesioni fisiche: tagli – ferite – urti – ecc. Esposizione occasionale a sostanze chimiche Esposizione a rischio biologico Esposizioni a vibrazioni meccaniche Rischio di cadute dall’alto/da scale Rischio da micrclima severo Esposizione a livelli di rumore superiori a 80 dB(A) Obbligo di sorveglianza sanitaria In allegato si riporta l’elenco aggiornato (dimissioni e nuove assunzioni) dei lavoratori in forza all’azienda. Coinvolgimento del personale L’efficace gestione della sicurezza sul lavoro richiede il sostegno e l’impegno, non solo delle figure preposte, ma anche dei dipendenti esposti ai diversi rischi. Le conoscenze e l’esperienza dei lavoratori sono una risorsa necessaria allo sviluppo di una corretta valutazione dei rischi nell’ambiente di lavoro. In fase di valutazione sono state definite modalità adeguate per realizzare il coinvolgimento dei lavoratori e dei loro rappresentanti ed in particolare per attuare: • la consultazione preventiva in merito alla individuazione e valutazione dei rischi ed alla definizione delle misure preventive; Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 19 di 64 • riunioni periodiche da effettuarsi con frequenza e modalità che tengano conto almeno delle richieste fissate dalla legislazione vigente. Può essere utile, in relazione alle esigenze ed alla struttura aziendale, realizzare forme di coinvolgimento utilizzando prioritariamente le riunioni previste per la gestione aziendale o anche attraverso gruppi o comitati di analisi e discussioni su particolari temi di sicurezza sul lavoro. Altro ulteriore e possibile mezzo di coinvolgimento, può essere la raccolta di osservazioni e commenti sulle misure preventive adottate, sulle procedure ed i metodi di lavoro. In fase di valutazione dei rischi è stata presa in considerazione la collaborazione di tutti i lavoratori al fine di migliorarne i risultati. Pertanto, si è proceduto intervistando verbalmente i singoli lavoratori addetti alle diverse mansioni allo scopo di far emergere problematiche e possibili rimedi relativi ai fattori di rischio presenti, che rappresentano potenziali cause di infortuni. Inoltre, prima di procedere alla valutazione dei rischi, ciascun lavoratore ha fornito un ulteriore contributo compilando un questionario inerente la sicurezza sul proprio posto di lavoro. Quella delle interviste agli addetti è stata una fase fondamentale dell’attività di VdR. Lo scopo dell’intervista è stato quello di ottenere elementi utili alla definizione delle condizioni di sicurezza sui luoghi di lavoro dell’azienda, che soltanto attraverso il coinvolgimento dei soggetti direttamente interessati nelle linee produttive può essere raggiunto. L’uso di questionari è invece servito a definire particolari situazioni oggetto di indagini quali la conoscenza di singoli rischi o la percezione generale della gestione di SSL. Altresì l’uso dei questionari è stato adottato per la realizzazione di indagini sui fattori di rischio connessi alle diverse condizioni di lavoro ed allo stress lavoro correlato. In questo caso la ricerca è stata condotta servendosi di liste di controllo specifiche per le problematiche connesse allo stress lavoro correlato. Le interviste ed i questionari hanno fornito i seguenti risultati: Individuazione di lavorazioni particolari, manutenzioni e interventi saltuari che sfuggono a un’analisi superficiale del ciclo produttivo; Incremento del livello di consapevolezza dei lavoratori nei confronti della problematica della SSL; Inizio di un’efficace azione di formazione ed addestramento; Quadro preliminare del livello di formazione e informazione dei lavoratori e del loro possesso dei requisiti necessari per fronteggiare le eventuali situazioni di rischio connesse ai loro compiti. Formazione, addestramento, consapevolezza art. 37, c.1 del D.Lgs.81/08 L’azienda, tenuto conto degli artt. 36 e 37 del D.Lgs.81/08, si è impegnata e continua ad impegnarsi per fornire una formazione, sufficiente ed adeguata, in materia di salute e sicurezza sul lavoro, nonché definire e mantenere attive le modalità per assicurare che il personale sia ad ogni livello consapevole: Dell’importanza della conformità delle proprie azioni rispetto alla politica ed ai requisiti descritti nel piano di valutazione dei rischi; Delle conseguenze che la loro attività ha nei confronti della sicurezza sul lavoro; Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 20 di 64 Delle possibili conseguenze dovute ad uno scostamento da quanto fissato in materia di sicurezza sul lavoro. L’addestramento dei lavoratori viene effettuato ai sensi del comma 1 del citato art. 37, che sancisce la necessità di assicurare un’adeguata formazione a tutti i lavoratori, in modo particolare a coloro che comunicano soltanto in lingua straniera, o che comunque hanno difficoltà nel comprendere alcuni concetti specifici e fondamentali per la prevenzione dei rischi nei luoghi di lavoro. A tal prposito si precisa che, nel corso degli incontri fomativi con i lavoratori (artt. 36 e 37), non è emersa alcuna difficoltà da parte degli stessi nel comprendere i concetti illustratigli, pertanto non è stato necessario ricorrere a metodi alternativi (per es. in presenza di lavoratori stranieri sarebbe stato necessario ricorrere alla traduzione di tutte le disposizioni, procedure, rischi di esposizione, ecc., nella lingua parlata dal lavoratore). Nella gestione della sicurezza sono state nominate e formate le diverse figure per la gestione delle emergenze e lo svolgimento dei compiti previsti dal D.Lgs. 81/08 (in alcuni casi la formazione è stata programmata e sarà portata a termine in tempi brevi). Sono stati programmati degli incontri con i lavoratori ai sensi del nuovo testo legislativo, in conformità a quanto dettato dagli artt. 36 e 37 del D.Lgs.81/08, che avranno l’obiettivo di risolvere tempestivamente eventuali problemi di gestione della sicurezza, nonché di proporre idonee azioni correttive ed informare i lavoratori sui rischi a cui sono esposti e formarli sulle procedure da attuare durante lo svolgimento della propria mansione. Si riporta in allegato la documentazione riguardante l’informazione e la formazione dei lavoratori in forza all’azienda. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 21 di 64 CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE DEI RISCHI LAVORATIVI SITUAZIONE DEI RISCHI PRESENTI IN AZIENDA Nello schema che segue si evidenziano le fonti di pericolo che rappresentano i potenziali rischi di esposizione, sia di tipo infortunistico che igienico ambientale per i lavoratori; si rimanda alla fase successiva per il relativo approfondimento. RISCHI PER LA SALUTE RISCHI PER LA SICUREZZA STRUTTURALI (per eventuali carenze) X Percorsi interni all’ambiente di lavoro AGENTI CHIMICI X Contatto con preparati contenenti sostanze pericolose X Polveri per inalazione e contatto RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI FATTORI GESTIONALI X Manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature di sicurezza X Gestione dell’emergenza procedure adeguate per far fronte agli incidenti e a situazioni di emergenza X Presenza di spigoli vivi X Viabilità interna, esterna X Movimentazione manuale dei carichi X Pavimenti (lisci o sconnessi) X Segnaletica di sicurezza X Illuminazione (normale e in emergenza) X Informazione e formazione X Porte di accesso e di esodo X Movimentazione meccanica dei materiali X Scale portatili X Altezza dell’ambiente MECCANICI (per eventuali carenze) Movimenti ripetitivi arti superiori AGENTI FISICI X Lesioni fisiche X Rumore X Utilizzo di utensili/elementi taglienti ed appuntiti X Microclima X Proiezione di schegge X Vibrazioni X Pericolo di schiacciamento arti X Impiego di apparecchi di sollevamento idraulici ELETTRICI X Stato e conformità dell’impianto elettrico X Impiego di prolunghe non conformi INCENDIO X Presenza di prodotti combustibili X Carenza di segnaletica di sicurezza X Ubicazione non idonea dei sistemi antincendio X Carenze di formazione e di esercitazione delle squadre d’emergenza AGENTI BIOLOGICI X È prevista la manipolazione di materiale organico potenzialmente infetto AGENTI CANCEROGENI X Non si evidenzia la presenza di prodotti classificati come agenti cancerogeni FATTORI PSICOLOGICI X Reattività anomala a condizioni di emergenza FATTORI ERGONOMICI X Ergonomia delle attrezzature di protezione personale e del posto di lavoro X Norme di comportamento X Conoscenze e capacità del personale FATTORI PER ATTIVIÀ PARTICOLARI X Utilizzo di mezzi di trasporto aziendali X Rischi specifici per lavoratrici madri Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHI PER LA SICUREZZA Rev. N° 01/11 RISCHI PER LA SALUTE Pag. 22 di 64 RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI INCENDIO X Difficoltà di esodo (larghezza e lunghezza dei percorsi, intralci, numero ridotto di uscite, eccessivo affollamento), assenza uscite di emergenza SOSTANZE PERICOLOSE X Assenza di sostanze pericolose L’identificazione delle fonti di pericolo e dei rischi riportati nella precedente tabella ha costituito il primo passo del processo di valutazione, il cui obiettivo è stato quello di definire l’insieme dei rischi presenti nella specificità aziendale. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 23 di 64 ANALISI DI CERTIFICAZIONI E NORME GENERALI RELATIVE AI LUOGHI DI LAVORO • Normativa urbanistica e regolamenti comunali di igiene CERTIFICATO si Concessione edilizia X Destinazione d’uso X no in corso Autorizzazione sanitaria non previsto X Agibilità - Abitabilità X Contratto di fitto con indicazione della destinazione d’uso, regolarmente registrato X • Normativa impianti e prevenzione CERTIFICATO si no in corso Certificato Prevenzione Incendi X Dichiarazione di conformità dell’impianto elettrico (ex L. 46/90) X Impianto elettrico in luoghi pericolosi Domanda ISPESL messa a terra e Domanda ISPESL e scariche atmosferiche USL USL non previsto verifica X X verif. X Certificati di acquisto macchine e/o attrezzature a norma CE X Libretto di uso e manutenzione delle macchine/attrezzature X • Normativa scarico delle acque CERTIFICATO si no in corso non previsto Autorizzazione scarico acque di processo X Denuncia pozzi X Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 24 di 64 • Normativa gestione rifiuti CERTIFICATO si Registro di carico e scarico rifiuti no in corso non previsto X Registro carico e scarico oli esausti X Autorizzazione stocc. provvisorio tossici e nocivi X Dichiarazione annuale dei rifiuti prodotti X Contratti in essere con ditte autorizzate per raccolta e trasporto rifiuti X • Normativa inquinamento atmosferico D.Lgs.152/06 CERTIFICATO Domanda atmosfera autorizzazione si emissioni Condizione di impianto inquinamento atmosferico a no in corso in X ridotto X Analisi delle emissioni Schede tossicologiche utilizzate non previsto X delle sostanze X • Normativa medicina e igiene del lavoro CERTIFICATO si Certificazione visite mediche preventive X Certificazione visite mediche periodiche X Visite mediche apprendisti e minori X Cassetta di pronto soccorso e pacchetto medicazioni X Registro infortuni X no in corso non previsto Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 25 di 64 • Normativa rumore CERTIFICATO si Relazione tecnica ex D.Lgs.195/06 X Visite mediche periodiche (per lavoratori esposti) X D.P.I. per i lavoratori X Relazione tecnica DPCM 1.3.91 - rumore esterno no in corso non previsto in corso non previsto X • Attrezzature tecniche e impianti tecnologici ADEMPIMENTO si no Registro e/o schede di manutenzione ordinaria/straordinaria delle macchine X Documentazione tecnica degli impianti X Verbali delle ispezioni dei vari organi di controllo X Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 26 di 64 INFORTUNI E MALATTIE PROFESSIONALI DEGLI ULTIMI 5 ANNI Anno 2010 2009 2008 2007 2006 Infortuni Nessuno Nessuno 01 Nessuno Nessuno Malattie professionali Nessuna Nessuna Nessuna Nessuna Nessuna N° giornate lavorative ≈ 230 ≈ 230 ≈ 230 ≈ 230 ≈ 230 Evento dannoso Dettaglio infortuni Data infortunio Lunedì 28/04/2008 Tipologia infortunio/malattia professionale Trauma cranico. Contusione emitorace dx. Area di lavoro Mansione del Lavoratore infortunato Cimitero Comunale Custode cimitero Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 27 di 64 II FASE: INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI DI ESPOSIZIONE RISCHI PER LA SICUREZZA (INFORTUNIO) In questa sezione vengono trattati i rischi per la sicurezza, o rischi di natura infortunistica, responsabili del potenziale verificarsi di incidenti o infortuni, ovvero di danni o menomazioni fisiche, ai soggetti addetti alle varie attività lavorative in conseguenza di un impatto fisicotraumatico di diversa natura (meccanica, elettrica, chimica, termica, etc.). Caratteristiche strutturali • Illuminazione: fattore di rischio non del tutto controllato, infatti nei locali dell’unità produttiva ove la presenza di luce naturale non è sufficiente, non sempre l’impianto di illuminazione artificiale compensa tale carenza (es. cappelle in vani interrati/seminterrati). • Aerazione dei locali: fattore di rischio presente e non del tutto controllato, infatti, i locali adibiti a cappella, ubicati in posizioni interrate o seminterrate, nonché le sale di sosta del feretro non sono sufficientemente aerati, pertanto rappresentano un rischio per la sicurezza dei lavoratori, dovuto ad un accumulo si esalazioni provenienti dalla decomposizione delle salme. • Altezza dei locali: fattore di rischio presente, ma non controllato, infatti diversi locali adibiti a cappella, interrati e seminterrati, hanno un’altezza inferiore ai 2,5mt, che si riduce ulteriormente nel vano di accesso. • Pareti attrezzate e scaffalatura: fattore di rischio non presente. • Percorsi di esodo: fattore di rischio rilevante e non controllato, infatti, seppur i percorsi di esodo risultano agevoli e sgomberi da eventuali intralci non sono in alcun modo segnalati. • Viabilità esterna: fattore di rischio presente e non controllato, all’interno dell’area cimiteriale, seppur estremamente limitata, è prevista la presenza di veicoli a motore per il trasporto del feretro in prossimità della tomba, nonché per il trasporto di materiale per i lavori di manutenzione edile; a tal proposito non è presente alcuna cartellonistica indicante il comportamento che ciascun utente o lavoratore deve tenere alla guida del veicolo. • Porte di accesso e di esodo: fattore di rischio che rappresenta pericoli per la sicurezza dei lavoratori, infatti, seppur ciascun locale dell’unità produttiva è provvisto di un numero sufficiente di porte di accesso/uscita, non sempre tali sistemi risultano agevoli, in modo particolare in caso di emergenza. • Lay-out e spazi destinati alle postazioni di lavoro: fattore di rischio non rilevante ai fini della sicurezza dei lavoratori, infatti le caratteristiche dell’attività lavorativa e gli spazi disponibili consentono a ciascun lavoratore di operare senza interferire con altre lavorazioni. • Scale portatili: fattore di rischio presente durante le attività di manutenzione e interventi sulle tombe (loculi); a tal proposito il lavoratore dispone di sistemi di accesso a postazioni sopraelevate conformi a quanto previsto dalla vigente normativa. • Pavimentazione: fattore di rischio rilevante ai fini della sicurezza dei lavoratori e non del tutto controllato; infatti, la pavimentazione esterna dell’area cimiteriale risulta in più punti sconnessa e sdrucciolevole, a causa della presenza di pietrisco, con conseguente rischio di scivolamenti e cadute a livello per il lavoratore, in modo particolare durante la movimentazione dei carichi. • Macchine ed attrezzature: nella realtà aziendale in esame viene utilizzato un limitato numero di utensili ed attrezzature. I macchinari/utensili/attrezzature sono provvisti di marchio “CE”, e quindi di idonee protezioni. Tuttavia l’impiego di macchine, attrezzature ed utensili rappresenta un potenziale fattore di rischio per la sicurezza dei lavoratori, per nulla trascurabile, in particolar modo durante le operazioni di manutenzione e pulizia. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 28 di 64 Impianto elettrico: fattore di rischio rilevante e non del tutto controllato, infatti, l’impianto elettrico dell’intera unità produttiva si presenta in condizioni idonee (non è realizzato a regola d’arte), anche se non vi è riscontro della verifica periodica dell’impianto di messa a terra; in merito al rischio di elettrocuzione il lavoratore effettua operazioni di collegamento lampade alla lapide, tale aspetto non comporta un rischio elevato per lo stesso in quanto la tensione di alimentazione e inferiore ai 50Volt. Incendio: fattore di rischio presente ma non del tutto controllato; è legato alla presenza di materiale ligneo e rami/fiori secchi, nonché ad alberi di alto fusto che portebbero bruciare in caso di incendio. Ai fini della sicurezza rappresenta un rischio per i lavoratori in quanto non vi è la presenza di idonei presidi antincendio. QUADRO RIEPILOGATIVO RISCHI PER LA SICUREZZA RISCHI PER LA SICUREZZA ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione MISURE DI PREVENZIONE Presenza rischio residuo ADOTTATE STRUTTURALI Area esterna Presenza di spigoli vivi SI NO SI Nessuna Area esterna Pavimenti (lisci o sconnessi) SI NO SI Nessuna Area esterna Aperture verso il vuoto non opportunamente protette e tantomeno segnalate SI NO SI Nessuna Servizi igienici e spogliatoi Caratteristiche igienico/sanitarie (assenza di doccia) e disponibilità di idonei spazi per il cambio indumenti SI NO SI Nessuna Tutti gli ambienti di lavoro Lay-out e spazi destinati alle postazioni di lavoro SI SI NO Corretta disposizione di postazioni e aree di lavoro Area esterna Percorsi interni all’ambiente di lavoro SI NO SI Nessuna Tutti gli ambienti di lavoro Porte di accesso e di esodo SI SI SI Congruità del numero di porte di accesso/uscita da ciascun locale Area esterna Indicazione e delimitazione dei percorsi carrabili e di quelli pedonali; SI NO SI Nessuna Area esterna Segnaletica di sicurezza orizzontale e verticale SI NO SI Nessuna Tutti gli ambienti di lavoro Illuminazione (normale e in emergenza) SI NO SI Nessuna Stato e conformità degli impianti SI SI SI ELETTRICI Tutti gli ambienti di lavoro Impianto elettrico realizzato a regola d’arte Manutenzione ordinaria impianti INCENDIO Tutti gli ambienti di lavoro Presenza di prodotti combustibili SI NO SI Nessuna Tutti gli ambienti di lavoro Carenza di segnaletica di sicurezza SI NO SI Nessuna Tutti gli ambienti di lavoro Ubicazione non idonea dei sistemi antincendio SI NO SI Nessuna Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHI PER LA SICUREZZA Carenze di informazione sul rischio incendio Carenze di formazione e di esercitazione delle squadre d’emergenza Rev. N° 01/11 ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Pag. 29 di 64 Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione ADOTTATE SI SI NO Corsi di formazione per tutto il personale SI SI NO Esercitazioni pratiche per tutto il personale SI SI SI Il personale esterno autorizzato all’accesso in negli ambienti di lavoro, per eventuali operazioni di manutenzione straordinaria o altri interventi, viene informato sui rischi presenti nel reparto ed è tenuto a comunicare i rischi introdotti durante la sua attività SI NO SI Nessuna Formazione per gli addetti alla gestione delle emergenze Tutti gli ambienti di lavoro Presenza di persone estranee all’azienda Tutti gli ambienti di lavoro Difficoltà di esodo (larghezza e lunghezza (utenti, fornitori e manutentori) dei percorsi, intralci, numero ridotto di uscite, eccessivo affollamento) MISURE DI PREVENZIONE Presenza rischio residuo MECCANICI Manutenzioni edili Disinfezione dei locali Sepoltura del feretro Presenza di idonei dispositivi di sicurezza Macchine prive di marchio ‘CE’ riferimento all’ex Dpr 547/55 SI SI SI Lesioni fisiche (ferite, tagli, schiacciamento arti, ecc.): Utilizzo di utensili/elementi taglienti ed appuntiti SI SI SI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI Lesioni fisiche (ferite, tagli, schiacciamento arti, ecc.): Utilizzo di macchinari, utensili ed attrezzature SI SI SI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI – Manutenzione ordinaria Lesioni fisiche (ferite, tagli, schiacciamento arti, ecc.): Assenza di procedure per la pulizia dei macchinari SI SI SI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI – Manutenzione ordinaria Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 30 di 64 RISCHI PER LA SALUTE In questa sezione sono stati valutati i rischi responsabili della potenziale compromissione dell’equilibrio biologico del personale addetto ad operazioni o a lavorazioni che comportano l’emissione, nell’ambiente di lavoro, di fattori ambientali di rischio di natura chimica, fisica e biologica. Nello specifico sono stati esaminati i rischi derivanti da: • Agenti chimici; • Agenti fisici; • Agenti biologici. Agenti chimici Sono stati analizzati i rischi di esposizione connessi all’impiego di sostanze chimiche tossiche o nocive in relazione a: • - ingestione; - contatto cutaneo; - inalazione per presenza di inquinanti aerodispersi sotto forma di: polveri, vapori, aerosol e fumi derivanti dall’attività lavorativa. Lavorazioni che comportano l’esposizione del lavoratore ad agenti chimici e tipo di pericolo Tipo di lavorazione Riparazioni – manutenzioni edili Disinfezione dei locali e delle attrezzature Polveri XX Fumi Vapori Nebbie Liquidi Ingestione Contatto Inalazione X XX XX X XX XX XX XX Agenti fisici • Rumore: nel ciclo lavorativo sono presenti lavorazioni che espongono il lavoratore con mansione di operatore necroforo (durante interventi di natura edile) a livelli compresi tra 80 ed 85 dB(A) – a tal proposito è stata elaborata una specifica valutazione sull’esposizione dei singoli lavoratori al rischio rumore. • Vibrazioni: nel ciclo lavorativo sono presenti lavorazioni che espongono il lavoratore, con mansione di operatore necroforo (durante interventi di natura edile) ad un livello di vibrazioni trasmesse al sistema mano-braccio inferiore al limite di azione fissato a 2,5 m/s2. In merito al rischio vibrazioni è stata elaborata una specifica valutazione sull’esposizione dei singoli lavoratori. • ROA (Radiazioni ottiche artificiali): fattore di rischio non presente. • Microclima: i rischi connessi all’aspetto microclimatico riguardano tutti i lavoratori con mansione di operatore necroforo, in quanto prestano la propria attività lavorativa all’aperto; in merito ciascun lavoratore viene fornito di idonei indumenti protettivi. • Impiego di attrezzature munite di videoterminale (VDT): i lavoratori non sono esposti al rischio da VDT. Agenti biologici Nelle zone di lavorazione e comunque durante l’attività lavorativa l’addetto con mansione di operatore necroforo è esposto al rischio biologico dovuto al contatto ed alla manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico potenzialmente infetto proveniente dalle salme Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 31 di 64 (HBV-HCV-HIV). Il rischio da agenti biologici dovuto sia alla manipolazione della salma che al contatto con liquami percolanti dai feretri in caso di cadavere già in fase di iniziale decomposizione, è da ritenersi elevato per quanto riguarda l’HBV e l’HCV, soprattutto quando non vengono adeguatamente utilizzati i DPI, a causa del lungo periodo di sopravvivenza dei virus anche in ambiente esterno nonché dell’elevato potere infettante. Per quanto attiene il rischio da HIV è da ritenersi più elevato nelle prime ore successive al decesso, mentre tende a ridursi successivamente sia per lo scarso potenziale infettante, che per la ridotta sopravvivenza in ambiente del virus. Il rischio da HIV, quindi ad esclusione delle prime ore dopo il decesso, è pertanto basso in termini di probabilità anche se, ovviamente, mantiene un elevato indice di gravità. Al fine di ridurre il rischio i lavoratori sono stati edotti in merito a comportamenti e precauzioni specifici da tenere durante le fasi di manipolazione delle salme e delle attrezzature eventualmente imbrattate, considerando tutte le salme potenzialmente infette. Si è disposto di raccogliere i rifiuti provenienti da lavorazioni che comportano contatto con materiale cadaverico (materiali e DPI monouso) non come rifiuti urbani, ma come rifiuti speciali da confezionare in appositi "contenitori per rifiuti speciali" e stoccare in adeguati locali. Agenti cancerogeni Nelle zone di lavorazione e comunque durante tutte le attività lavorative non sono né presenti, né previsti materiali cancerogeni, ovvero agenti cancerogeni, tipo “R45 può provocare cancro”, “R49 può provocare cancro per inalazione”. QUADRO RIEPILOGATIVO RISCHI PER LA SALUTE RISCHI PER LA SALUTE ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione Presenza rischio residuo MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE AGENTI CHIMICI Operatore necroforo (interventi di natura edile – disinfezione locali) Inalazione e contatto con polveri, liquidi e vapori: utilizzo di prodotti chimici (cemento in polvere, colle per manufatti edili, etc…) durante le manutenzioni ed interventi di natura edile SI SI SI Inalazione di polveri durante la manipolazione/lavorazione di manufatti edili SI SI SI Rumore: Presenza di lavorazioni con livelli di esposizione superiori ad 80 dB(A) SI SI SI Valutazione dei rischi da rumore Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI Impiego di DPI durante l’esposizione a tali sostanze Informazione e formazione dei lavoratori AGENTI FISICI Operatore necroforo (interventi di natura edile) Microclima: Operatore necroforo Vibrazioni: Presenza di lavorazioni che espongono a vibrazioni meccaniche trasmesse al sistema mano-braccio SI SI SI Valutazione dei rischi da vibrazioni meccaniche Informazione e formazione dei lavoratori Lavori effettuati prevalentemente all’aperto, anche in periodi eccessivamente caldi o freddi SI SI SI Fornitura di indumenti protettivi dall’eccessivo caldo o freddo Contatto o manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico potenzialmente infetto proveniente dalle salme SI SI SI Carenze igienico sanitarie dei locali adibiti alla sosta del feretro in attesa di sepoltura SI SI SI AGENTI BIOLOGICI Operatore necroforo Impiego di DPI durante l’esposizione a tali operazioni Informazione e formazione dei lavoratori Adozione di locali con superifci facilmente lavabili Programma e procedure per la corretta disinfezione della sala mortuaria dopo l’uscita del feretro Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 32 di 64 RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI Tali rischi sono individuabili all’interno del rapporto tra l’operatore e l’organizzazione del lavoro. Organizzazione del lavoro • Processi di lavori usuranti (turni di lavoro, lavoro notturno): durante l’attività non sono previsti turni di lavoro, nè lavoro notturno. • Movimentazione manuale dei carichi: durante l’attività lavorativa la movimentazione manuale dei carichi risulta necessaria. A aspetto si aggiunge il rischio connesso alla assunzione di posture incongrue ed allo sforzo fisico, conseguente alla movimentazione manuale dei carichi, pur non essendo facilmente quantizzabile, rimane pur sempre elevato in quanto l’impiego eccessivo della forza fisica può provocare lesioni al rachide, lombalgie acute e lesioni al cingolo scapolo-omerale. Nell’attività di trasporto, al di là del sovraccarico lombare, molte operazioni comportano: l’applicazione di carichi in modo fortemente asimmetrico sulla intera colonna dorso-lombare; la sollecitazione del rachide in modo asimmetrico ed in rotazione; l’applicazione diretta del peso sulla spalla con la conseguente sofferenza del muscolo trapezio superiore, del distretto cervicale del rachide e fenomeni degenerativi delle articolazioni acromion-clavicolari e scapoloomerali. A tal proposito al fine di ridurre l’esposizione dei lavoratori al rischio da MMC al lavoratore necroforo sono stati messi a disposizione idonei sistemi per la movimentazione meccanica del feretro, sia se debba essere effettuata la sepoltura nel terreno che nei loculi. CARATTERISTICHE DEL CARICO SFORZO FISICO RICHIESTO CARATTERISTICHE AMB. LAVORO ESIGENZE CONNESSE CON L’ATTIVITA’ Spazio vertic. Insufficiente a volte Sforzi fisici troppo frequenti NO a volte Pavimento non in piano a volte Sforzi fisici prolungati a volte a volte Altezza di mov. incerta a volte Periodo di recupero insuff. NO NO Movimentaz.a livelli diversi a volte Distanze di sollev. troppo alte a volte Carico con cont. mobile (liquido) NO Punto di appog./pav. inst. NO Distanze di trasp. troppo lunghe a volte Carico tenuto a distanza Carico conduntente NO Temperatura non adatta NO Ritmo di lavoro troppo alto NO NO Umidità non adatta NO Circolaz. aria inadeguata NO Carico troppo pesante SI Carico ingombrante a volte Movimento torsionale Carico difficile da afferrare a volte Movimento brusco Carico in equil. instabile Carico eccessivo SI Fattori psicologici • Intensità, monotonia, solitudine, ripetitività del lavoro: nel corso dello svolgimento della propria mansione per i lavoratori non è previsto un carico di lavoro eccessivo, nè lavorazioni specifiche che richiedono l’isolamento dell’addetto o degli addetti. • Manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature di sicurezza: la manutenzione degli impianti è affidata agli operatori necrofori, ad eccezione di interventi straordinari, nel cui caso vnngono affidati alla squadra di manutentori o a ditte esterne. • Carenze di contributo al processo decisionale e situazioni di conflittualità: il tipo di attività non richiede ampie capacità decisionali autonome. • Complessità delle mansioni e carenza di controllo: le mansioni svolte sono di normale complessità, ciascuna lavorazione è assegnate ad addetti qualificati e formati per eseguire in sicurezza i propri compiti. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 33 di 64 Fattori ergonomici L’attività presenta scarsa complessità tecnologica e numero limitato di macchine, utensili ed attrezzature; tuttavia durante lo svolgimento della mansione l’operatore necroforo assume posture forzate che rappresentano un serio rischio per la salute del lavoratore stesso, a maggior ragione se assunte contemporaneamente alla MMC. Condizioni di lavoro difficili Nel corso dello svolgimento dell’attività lavorativa non sono previsti lavori a contatto con animali vivi, nè lavori in atmosfera a pressione superiore o inferiore al normale, nè condizioni climatiche esasperate o lavori in acqua. Utilizzo di mezzi di trasporto aziendali Le caratteristiche dell’attività lavorativa esercitata dall’azienda in esame comportano l’impiego di mezzi aziendali da parte dei lavoratori, con la conseguente esposizione di questi ultimi ai rischi che ne scaturiscono; l’impiego di un piccolo autocarro è previsto per il trasporto di materiale edile dall’esterno nell’area cimiteriale e per spostamenti nell’area stessa. In proposito ciascun lavoratore esposto a tale fattore di rischio è stato edotto sul comportamento da tenere alla guida di un mezzo. Differenza di genere (lavoratrici madri) L’attività lavorativa espone il sesso femminile a rischi particolari che possono essere rilevanti in caso di sopravvenuta gravidanza; a tal proposito si è provveduto ad effettuare una specifica valutazione dei rischi per le lavoratrici adibite alle diverse mansioni proprie della realtà aziendale in esame, come previsto dal D.Lgs.151/01. Differenza di età tra i lavoratori Nella realtà aziendale in esame l’età dei lavoratori non grava in maniera significativa sull’esposizione ai rischi presenti durante l’attività lavorativa, tutavia, i lavoratori sono stati classificati secondo lo schema riportato nella seguente tabella, al fine di avere un quadro generale delle misure attuate in riferimento a questo apetto. CATEGORIA DI LAVORATORI Lavoratori inesperti nel settore (mansione assegnata) o alle prime esperienze lavorative Lavoratori con una maturata esperienza nel settore (mansione assegnata) Lavoratori con maturata esperienza nel settore (mansione assegnata) ed età superiore ai 50 anni MISURA DI PREVENZIONE ADOTTATA Accurata info-formazione (in merito a rischi e procedure operative) ed affiancamento ad un lavoratore esperto prima di affidargli responsabilità e compiti specifici. Attività di sensibilizzazioni (dal primo giorno di lavoro) alle tematiche riguardanti la sicurezza sul posto di lavoro. Verifica dell’idoneità alla mansione e continua info-formazione sui rischi e le procedure operative, in relazione al progresso tecnologico aziendale e/o ad altri cambiamenti nella realtà aziendale e/o nel processo produttivo. Maggiore oculatezza durante la sorveglianza sanitaria, anche in riferimento a norme specifiche (es. vedi VDT). Verifica dell’idoneità alla mansione e continua info-formazione sui rischi e le procedure operative, in relazione al progresso tecnologico aziendale e/o ad altri cambiamenti nella realtà aziendale e/o nel processo produttivo. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 34 di 64 Stress lavoro correlato Ai fini della individuazione dei problemi di stress lavoro correlato e delle sue conseguenze sulla salute è stato elaborato uno specifico piano di azione che riguarda tutti i lavoratori, l’attuazione di tale piano sarà completata nei tempi previsti dalla normativa vigente e prevede un’indagine preliminare mediante la somministrazione di check list. Le chek-list da proporre e quindi somministrare ai lavoratori, ai fini della valutazione dello stress lavoro correlato (art. 28 comma 1 D.Lgs. 81/2008 e accordo europeo del 8/10/2004), saranno elaborate in modo da tenere conto di: a) Fattori di natura psicosociale relativi alla progettazione, organizzazione e gestione del lavoro; b) Contesti ambientali e sociali che potenzialmente possono dar luogo a danni di tipo fisico, sociale, psicologico. Ciascun questionario sarà successivamente sottoposto ad elaborazione ed analisi dei dati acquisiti ai fini della eventuale elaborazione delle misure correttive per il controllo dello stress. Il metodo di analisi sarà basato su cinque parametri: 1. “fonti di pressione”: indicano come le persone percepiscono i diversi ambienti lavorativi in termini di pressione nei propri confronti; 2. “le strategie di coping”: indicano come le persone siano in grado di mettere in atto strategie cognitive e comportamentali per adattarsi di volta in volta alle fonti di pressione presenti nell’ambiente lavorativo; 3. “disagio fisico”: indica come le persone evidenzino la presenza o l’assenza di sintomatologia fisica derivante da stress; 4. “disagio psichico”: indica come il personale evidenzi la presenza o l’assenza di benessere emozionale; 5. “soddisfazione lavorativa”: indica come il personale tragga soddisfazione dalle attività di lavoro che svolge quotidianamente, l’impostazione del lavoro, la struttura organizzativa e i processi organizzativi. Ad ognuno dei parametri sopraindicati sarà assegnato un punteggio da 1 a 6, dove 1 si riferisce ad un’opinione tipo: estremamente basso; estremamente inadeguata; mai; estremamente insoddisfacente; completamente in disaccordo; per niente. Mentre il valore 6 si riferisce ad un’opinione tipo: estremamente alto; estremamente adeguata; sempre; estremamente soddisfacente; completamente d’accordo; del tutto. QUADRO RIEPILOGATIVO RISCHI TRASVERSALI/ORGANIZZATIVI RISCHI TRASVERSALIORGANIZZATIVI ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione Presenza rischio residuo MISURE DI PREVENZIONE ADOTTATE FATTORI GESTIONALI Informazione e formazione Manutenzione degli impianti, comprese le attrezzature di sicurezza Gestione dell’emergenza – procedure adeguate per far fronte agli incidenti e a situazioni di emergenza Formazione per RSPP, RLS, Preposti, Addetti Antincendio ed Addetto Primo Soccorso SI SI SI Aggiornamento della formazione per tutti gli addetti e per le figure del Serv. Prev. Protez. Formazione specifica dei lavoratori SI SI SI Info-Formazione di base per tutti i lavoratori Programma di manutenzione degli impianti – macchine ed attrezzature SI NO SI Nessuna Formazione sulla gestione dell’emergenza SI SI SI Corsi di info-formazione per tutto il personale e per gli addetti alla gestione delle emergenze Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHI TRASVERSALIORGANIZZATIVI Tutti gli ambienti di lavoro Rev. N° 01/11 ANOMALIA/PERICOLO RISCONTRATO Pag. 35 di 64 Può provocare un potenziale rischio di esposizione sia esso di tipo infortunistico che igienico-ambientale? Presenza Esposizione rischio di controllata esposizione MISURE DI PREVENZIONE Presenza rischio residuo ADOTTATE Segnaletica di sicurezza SI NO SI Nessuna Procedure per la corretta MMC SI NO SI Nessuna Formazione sulla gestione dell’emergenza SI SI SI Corsi di formazione per tutto il personale Dovuti allla permanenza in un luogo di lavoro maleodorante e con scarse condizioni igieniche (scoppi di feretri, miasmi da putrefazione, feretri percolanti); SI SI SI Info-Formazione dei lavoratori SI SI SI Informazione e formazione dei lavoratori – Fornitura di DPI – Manutenzione ordinaria Manutentore generico Manutentore elettricista Manutentore falegname Magazziniere FATTORI PSICOLOGICI Reattività anomala a condizioni di emergenza Rischi igienici generali e fattori di disagio FATTORI PER ATTIVITÀ PARTICOLARI Operatore necroforo Lavoratrici madri Pericoli connessi all’attività alla guida del mezzo aziendale Rischi per lavoratrici in stato di gravidanza SI SI SI Informazione e formazione delle lavoratrici Valutazione dei rischi ai sensi del D.Lgs. 151/01 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 36 di 64 III FASE: STIMA DELLE GRAVITÀ E DELLE PROBABILITÀ DEGLI EFFETTI Questa fase di valutazione e controllo dei rischi, consiste nella definizione della probabilità del verificarsi di un evento dannoso e della gravità delle sue conseguenze, attraverso l’approccio semiqualitativo per la valutazione dei rischi. Secondo questo metodo, la probabilità di un evento è data non dalla frequenza del manifestarsi del fenomeno, ma dal grado di fiducia assegnato al verificarsi di esso. L’approccio semi-qualitativo è fondato sulla strutturazione di scale semi-qualitative della probabilità (P) e della gravità (G). Nel caso in esame la probabilità (P) è equiparata al “grado di fiducia”, il quale è stato attribuito sia attraverso il coinvolgimento diretto del personale, sia sulla base delle competenze del Datore di Lavoro, del R.S.P.P. e del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza, in modo da affrontare il problema secondo un approccio multi-percettivo e interdisciplinare; inoltre, nello stimare tale parametro si è tenuto conto di: caratteristiche della postazione/ambiente di lavoro caratteristiche/modalità e frequenza di utilizzo delle attrezzature/macchine frequenza e modalità esposizione numero di esposti registro infrotuni interessamento dei lavoratori e dell’azienda nei confronti della sicurezza sul lavoro. La scala delle probabilità (P) è altresì legata ai dati statistici disponibili, relativi all’azienda stessa e/o allo specifico settore industriale, ed alla competenza professionale del valutatore. La scala della gravità (G) è legata alle conseguenze dell’evento che ne possono derivare, avendo cura di considerare il danno più elevato che il lavoratore potenzialmente può subire: G1 = gravità trascurabile lesioni e/o disturbi lievi, abrasioni, tagli, ecc. (rapidamente reversibili) G2 = gravità modesta lesioni o disturbi di modesta entità, ferite, lesioni, ecc. G3 = gravità notevole lesioni o patologie gravi, fratture, lesioni gravi, ecc. G4 = gravità ingente incidente mortale, lesioni gravissime, morte Attribuendo ad ogni rischio un probabilità ed una gravità è stata costruita una matrice di rischio dove, in ordinata è riportata la gravità del danno (G) ed in ascissa la probabilità (P) del verificarsi dell’evento. La matrice di rischio costruita può essere divisa in quattro aree corrispondenti ad un: • rischio tollerabile: condizioni che, nonostante il completo rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti, possono produrre al lavoratore, lesioni o disturbi lievi con inabilità ed effetti rapidamente reversibili con casistica (aziendale e/o ufficiale) bassa; • rischio modesto: condizioni che, nonostante il completo rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti, possono produrre al lavoratore lesioni o disturbi lievi con inabilità ed effetti rapidamente reversibili con casistica (aziendale e/o ufficiale) media; • rischio grave: condizioni che, nonostante il completo rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti, possono produrre al lavoratore un infortunio grave o un’esposizione i cui effetti risultano acuti o cronici con inabilità reversibile con casistica (aziendale e/o ufficiale) media. • rischio molto grave: condizioni che, nonostante il completo rispetto delle norme di legge e regolamentari vigenti, possono produrre al lavoratore un infortunio o un’esposizione i cui effetti risultano acuti o cronici con inabilità irreversibile ed invalidante con invalidità totale o conseguenze letali. La matrice così costruita rappresenterà la scala delle priorità delle misure di prevenzione e protezione dai rischi che devono essere adottate per eliminare/ridurre e controllare i rischi per ciascuna delle mansioni espletate dal personale dell’azienda. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 37 di 64 Scala delle probabilità P Valore Livello Definizioni / criteri ¬ 4 Probabilità alta ¬ ¬ ¬ 3 Probabilità medio-alta ¬ ¬ ¬ 2 Probabilità medio-bassa 1 Probabilità bassissima ¬ ¬ ¬ ¬ ¬ Esiste una correlazione diretta tra la mancanza rilevata ed il verificarsi del danno ipotizzato per i lavoratori; Si sono già verificati danni per la stessa mancanza rilevata nella stessa azienda o in azienda simili o in situazioni operative simili (consultare le fonti di dati su infortuni e malattie professionali, dell’azienda, della ussl, dell’ispesl, etc...); Il verificarsi del danno conseguente la mancanza rilevata non susciterebbe alcuno stupore in azienda; La mancanza rilevata può provocare un danno, anche se non in modo automatico o diretto; È noto qualche episodio in cui alla mancanza ha fatto seguito il danno; Il verificarsi del danno ipotizzato, susciterebbe una moderata sorpresa in azienda; La mancanza rilevata può provocare un danno solo in circostanze sfortunate di eventi; Sono noti solo rarissimi episodi già verificatisi; Il verificarsi del danno ipotizzato susciterebbe grande sorpresa; La mancanza rilevata può provocare un danno per la concomitanza di più eventi poco probabili indipendenti; Non sono noti episodi già verificatisi; Il verificarsi del danno susciterebbe incredulità. Scala dell’entità del danno D Valore Livello Definizioni / criteri 4 Gravità ingente 3 Gravità notevole ¬ 2 Gravità modesta ¬ ¬ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità reversibile; Esposizione cronica con effetti reversibili; 1 Gravità tollerabile ¬ Infortunio o episodio di esposizione acuta con inabilità rapidamente reversibile; Esposizione cronica con effetti rapidamente reversibili. ¬ ¬ ¬ ¬ Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti letali o di invalidità totale; Esposizione cronica con effetti letali e/o totalmente invalidanti; Infortunio o episodio di esposizione acuta con effetti di invalidità parziale; Esposizione cronica con effetti irreversibili e/o parzialmente invalidanti; Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 38 di 64 Scelta delle priorità di intervento La valutazione numerica del rischio costituisce di per sé un punto di partenza per la definizione delle priorità e la programmazione temporale degli interventi di protezione e prevenzione da adottare e permette di identificare una scala di priorità degli interventi sulla base della successiva matrice probabilità-gravità: P1 P2 P3 P4 G1 G2 G3 G4 Area Rischio molto grave ¬ Interventi correttivi immediati e, comunque, interventi migliorativi delle condizioni di prevenzione e protezione da programmare nel breve termine ¬ Limitazione del ciclo produttivo fino alla predisposizione degli interventi correttivi Area Rischio grave ¬ Interventi correttivi immediati e, in ogni caso, interventi migliorativi delle condizioni di prevenzione e protezione da programmare nel medio termine ¬ Azioni per le quali sono applicate procedure consolidate Area Rischio moderato ¬ Interventi correttivi da programmare immediatamente e in ogni caso interventi migliorativi delle condizioni di prevenzione e protezione da programmare nel medio termine ¬ Azioni da sottoporre a proceduralizzazione e da effettuare sotto sorveglianza Area ¬ Interventi di mantenimento delle condizioni di prevenzione e protezione mediante azioni da non sottoporre a proceduralizzazione ma da effettuare in autocontrollo Rischio tollerabile Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 39 di 64 Quadro riassuntivo dei potenziali danni alla salute del lavoratore Di seguito viene riportato un quadro riassuntivo delle parti del corpo e delle relative conseguenze per gli esposti, associate alle diverse tipologie di rischio; a ciascuna voce è stato assegnato un codice identificativo che sarà richiamato nelle successive tabelle relative alla stima delle gravità e delle probabilità degli effetti sulla salute dell’esposto. Parti del corpo dei soggetti potenzialmente esposti al pericolo PT1 PT2 Cranio, testa Apparato uditivo ARTI SUPERIORI ED INFERIORI PA1 Mani, dita PA2 Polso PT3 Occhi PA3 Braccio, gomito PV3 PT4 PT5 Apparato respiratorio Viso PA4 PA5 Gambe, ginocchia Caviglia PV4 PV5 PA6 Piede, dita PV6 PA7 Arti inferiori e superiori CAPO ALTRE PARTI DEL CORPO PV1 PV2 SISTEMA PSICO-FISICO Colonna vertebrale Tronco, addome Organi interni – apparato gastrointestinale Corpo intero Pelle Apparato muscoloscheletrico PP1 Sistema psicofisico Probabili conseguenze a carico dei soggetti esposti RISCHI FISICI MECCANICI ELETTRICI RISCHI CHIMICI GAS E VAPORI AEROSOL RISCHI BIOLOGICI RISCHI PSICO-FISICI BIOLOGICI Psico-fisici RM1 Ferita RE0 Nessuno RG0 Nessuno RA0 Nessuno RB0 Nessuno RP0 Nessun disturbo RM2 Trauma lieve RE1 Ustione RG1 Irritazione cutanea RA1 Irritazione cutanea RB1 Malessere RP1 Affatic. Psicofisico RM3 Trauma grave RE2 Elettrocuzione RG2 Irritazione mucose – vie respiratorie RA2 Irritazione mucose RB2 Infezione RP2 Stress RM4 Trauma molto grave RE3 Intossicazione da fumi RG3 Causticazione RA3 Vertigini, nausea, cefalea RB3 Malattia RP3 Ansia solitudine RM5 Ustione calda RADIAZIONI RG4 Intossicazione RA4 Intossicazione RR0 Nessuno RG5 Asfissia RA5 Causticazione RT1 TERMICI Ustione calda RR1 Danno visivo RG6 Ustione calda RA6 Asfissia RT2 Ustione fredda RR2 contaminazione RG7 Ustione fredda RA7 Malattia professionale RT3 Infiammazione vie respiratorie VIBRAZIONI RG8 Vertigini, nausea, cefalea RT4 Scottatura RV0 Nessuno RG9 Malattia professionale RUMORE RV1 Danno al sistema osteo-articolare RN0 Nessuno RV2 Insensibilità delle dita RN1 Danno uditivo RN2 Danno extrauditivo ATTIVITÀ PARTICOLARI ILLUMINAZIONE SOLIDI AERODISP. Nessuno RL1 Irritazione cutanea Irritazione RL2 Irritazione mucose RS2 Ustione calda RL3 Ustione calda RO0 Nessuno RS3 Ustione fredda RL4 Ustione fredda RO1 Affaticamento visivo RS4 Malattie respiratorie RL5 Causticazione RO2 Danno alla vista RS5 Asfissia RL6 Malattia professionale Nessuno RD1 Disturbi oculovisivi RS6 Infiammazione vie respiratorie RD2 Disturbi muscoloscheletrici RS7 Malattia professionale RD3 Cefalea RS8 Allergia RD5 RL0 RS1 RD0 RD4 LIQUIDI Disordini cardiov., metabolici Disturbi osteoarticolari Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 40 di 64 RISCHI PER LA SICUREZZA – LA SALUTE E DI TIPO TRASVERSALE/ORGANIZZATIVI Rischi per la sicurezza: strutturali RISCHIO CAUSA Urti, colpi ed impatti contro elementi strutturali Presenza di spigoli vivi Scivolamenti, cadute in piano, piede in fallo inciampamenti Perdita di equilibrio durante la movimentazione dei carichi per la presenza di intralci lungo i percorsi e le vie di esodo Pavimentazione sconnessa/non uniforme Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PT1 RM2 D 2 P 2 R 4 PT5 RM1 2 1 2 PT1 RM2 2 1 2 PA7 RM2 2 1 2 PT1 RM2 2 2 4 PA7 RM2 2 2 4 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Segnalare e predisporre delle protezioni per le parti spigolose e OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI OPERATORE NECROFORO Delimitare e segnalare le zone di lavoro ed in particolare quelle destinate alle vie di esodo Controllare periodicamente la fluidità delle vie di esodo e rimuovere eventuali intralci OPERATORE NECROFORO Evitare lo spostamento di materiale che, seppure ha un peso limitato, risulta comunque di difficile presa; movimentare tali carichi con l’ausilio di mezzi meccanici oppure con l’aiuto di altri lavoratori Disporre il materiale e le attrezzature nelle apposite aree di stoccaggio Lasciare libere da intralci le aree in prossimità dei percorsi di esodo Rendere la pavimentazione dell’area cimiteriale uniforme in ogni suo punto (viali di passaggio) Investimenti da parte di veicoli in manovra nel piazzale esterno Investimenti da veicoli Aerazione dei locali Assenza di segnaletica relativa alle aree di transito, manovra, lavorazioni “temporanee” PA7 Interventi in prossimità dei percorsi per il transito di veicoli PA7 Fattori di disagio determinati dalle carenti condizioni igienico strutturali delle sale mortuarie PP1 RM2 RM2 RP1 2 1 2 2 1 2 1 3 3 Delimitare con segnaletica orizzontale le aree di transito, manovra, lavorazioni temporanee Indicare, inoltre, le diverse aree con segnaletica verticale Nei lavori in prossimità o corrispondenza di passaggi carrabili delimitare e proteggere l’area di intervento prima di iniziare le operazioni, nonché segnalare con congruo anticipo agli utenti della la presenza di “uomini al lavoro” Predisposizione di impianti di condizionamento (per favorire l’espulsione rapida dei gas di putrefazione); Dotazione di adeguati sistemi di refrigerazione (celle frigorifere per il mantenimento della salma); Adozione di pareti e pavimenti lavabili e disinfettabili; lavelli con erogatori acqua a leva o pedale. OPERATORE NECROFORO OPERATORE NECROFORO OPERATORE NECROFORO Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 RISCHIO Aerazione dei locali Altezza dei locali Rev. N° 01/11 CAUSA Pag. 41 di 64 Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P Accumulo di gas di putrefazione nei locali chiusei, seminterrati ed interrati PP1 RP1 1 3 Presenza di locali e passaggi con altezza ridotta PT1 RM2 2 2 R PV4 RM3 2 2 OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI 3 Predisposizione di sistemi per favorire l’espulsione rapida dei gas di putrefazione OPERATORE NECROFORO 4 Segnalare e predisporre delle protezioni in corrispondenza dei passaggi con altezza ridotta OPERATORE NECROFORO Cadute dall’alto Lavori su scale e trabattelli MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE 4 Adozione di sistemi di protezione contro le cadute nel vuoto (DPI, parapetti) Predisporre segnaletica di sicurezza posta in luoghi visibili e conforme a quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 che evidenzi i rischi presenti nell’area di intervento OPERATORE NECROFORO Adozione di scale portatili conformi a quanto previsto dalla vigente normativa Ove possibile utilizzare il trabattello per l’effettuazione degli interventi Verificare che il trabattello sia stato montato conformemente alle istruzioni del fabbricante Prima di salire sul trabatello occorrerà verificarne la stabilità e bloccare le ruote con cunei dalle due parti Durante lo spostamento del trabatello bisogna accertarsi che non ci siano interferenze con altre strutture, che non siano presenti persone sugli impalcati e che venga rimosso il materiale che potrebbe cadere Porte di accesso/esodo Scarsa funzionalità dei sistemi di accesso/esodo dei locali interrati adibiti a loculi PV4 RM3 3 2 6 Predisporre dei sistemi di accesso/esodo più funzionali, che permettano all’operatore di non rimanere rinchiuso, tenuto conto anche di un’eventuale situazione di emergenza Info-Formazione del lavoratore OPERATORE NECROFORO Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 42 di 64 Rischi per la sicurezza: meccanici RISCHIO Lesioni fisiche: urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni CAUSA Operazione che comportano l’impiego di macchine, utensili ed attrezzature Operazioni di manutenzione alle macchine, utensili ed attrezzature Operazioni di stoccaggio materiali Proiezione di schegge Operazioni di manutenzione con impiego del trapano elettrico, smerigliatrice Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R PA1 RM1 2 2 4 PA2 RM2 2 1 2 PA3 RM2 2 1 2 PA1 RM1 2 2 4 PA2 RM2 2 2 4 PA3 RM2 2 1 2 PA1 RM1 2 2 4 PA2 RM2 2 1 2 PA3 RM2 2 1 2 PT3 RM2 2 2 4 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI Evitare il contatto con parti taglienti, appuntite, abrasive Valutare la presa più sicura e non lesiva Non lasciare improvvisamente la presa, in particolar modo se la movimentazione avviene in collaborazione con un altro lavoratore Prima di iniziare le operazioni di sollevamento meccanico del feretro assicurare bene il carico ed evitare la presenza di persone nell’area di intervento OPERATORE NECROFORO Seguire le corrette procedure (a macchinario spento) durante le operazioni di manutenzione Far uso dei dispositivi di protezione individuale in dotazione (guanti – calzature antinfortunistiche) Controllare periodicamente l’efficienza e l’uso corretto delle protezioni delle macchine OPERATORE NECROFORO Installare dove non sono presenti o sono stati rimossi i dispositivi di protezione Non rimuovere le protezioni, a meno che non si debba effettuare la manutenzione, esclusivamente a macchinario fermo Per evitare la proiezione di schegge, durante le fasi di lavoro prestare la massima attenzione e seguire le giuste procedure Fornitura ed impiego di idonei DPI per la protezione degli occhi Lesioni fisiche: urti, colpi, impatti, compressioni, punture, tagli, abrasioni Disturbi muscolo scheletrici Operazioni che prevedono l’impiego di cutter, puntatrici, apri buste, levapunti, ecc PA1 RM1 2 1 Spostamenti all’interno dell’ambiente di lavoro PA7 RM2 2 2 Durante lo svolgimento della propria mansione, il lavoratore talvolta assume posture forzate PV6 RM3 2 2 2 Prestare attenzione durante le operazioni che prevedono l’impiego di cutter, puntatrici, apri buste, levapunti, ecc. OPERATORE NECROFORO 4 Prestare attenzione quando le aree di lavoro presentano ostacoli o superfici spigolose OPERATORE NECROFORO 4 Durante le fasi lavorative che richiedono posture forzate, programmare delle pause per sgranchire le gambe, le braccia e la schiena. OPERATORE NECROFORO Ridurre il più possibile l’esposizione a posture incongrue. Fare alcuni semplici esercizi di rilassamento, per pochi minuti durante le pause, eventualmente ripetendoli anche a casa. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 43 di 64 Rischi per la sicurezza: elettrici RISCHIO Contatto con parti in tensione CAUSA Non idoneità di utilizzo dovuta a: scarsa conoscenza sull’impiego di apparecchiature ed impianti elettrici, nonché mancata informazione sui rischi legati all’elettrocuzione Non idoneità del progetto – non idoneità dei materiali impiegati – usura dei vari componenti; macchinari danneggiati o difettosi Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R PA1 RE1 2 2 4 PV4 RE2 3 1 3 PA1 RE1 2 2 4 PV4 RE2 3 1 3 D P R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Formare ed informare gli addetti in merito al corretto uso: dell’impianto elettrico; di eventuali adattatori multipli; delle derivazioni a spina, in particolare assicurarsi che siano costruite ed utilizzate in modo che, per nessuna ragione, una spina (maschio) che non sia inserita nella propria sede (femmina) possa risultare sotto tensione; Verificare periodicamente l’efficienza dei sistemi di protezione attiva (interruttori differenziali) e passiva (impianto di terra) Effettuare periodicamente la manutenzione dell’impianto elettrico Non sovraccaricare la linea elettrica Ove è presente la possibilità di contatto con parti in tensione non effettuare registrazioni e manutenzioni se non dopo aver tolto la tensione dal circuito In caso di non integrità dell’isolante di qualche cavo o filo elettrico, spegnere il macchinario o la linea elettrica interessata e provvedere tempestivamente al suo ripristino OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI OPERATORE NECROFORO Rischi per la sicurezza: incendio RISCHIO Innesco di incendio fiamma - calore CAUSA Carenza di presidii antincendio Presenza di materiale combustibile ligneo Sorgenti di calore causate da attriti, dai macchinari e durante le operazioni di taglio Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PT4 RT3 2 2 4 PT4 RA6 3 2 6 PV5 RT1 2 2 4 PT4 RT3 2 2 4 PT4 RA6 3 1 3 PV5 RT1 2 2 4 PT4 RT3 2 1 2 PT4 RA6 3 1 3 PV5 RT1 2 1 2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Mantenere sempre in efficienza i presidi antincendio, segnalarli con idonea segnaletica di sicurezza e provvedere a manutenzione, verifica e ricarica periodica Evitare eccessivi accumuli di materiale combustibile e di eventuali sostanze facilmente infiammabili (gettare i relativi rifiuti in appositi contenitori) Attenersi a quanto previsto dalla normativa antincendio Evitare di sovraccaricare i macchinari, rispettando i tempi di riposo di cui necessitano, affinché non si surriscaldino in modo eccessivo Evitare l’accumulo di imballaggi di cartone, in prossimità di fonti di calore Evitare l’utilizzo di fiamme libere e non fumare nei luoghi di lavoro Provedere al corretto stoccaggio delle sostenze pericolose, a maggior ragione se classificate infiammabili OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI OPERATORE NECROFORO Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 44 di 64 Rischi per la salute: agenti chimici – fumi e vapori RISCHIO Contatto con polveri – liquidi ed inalazione di vapori pericolosi CAUSA Interventi di natura edile (colle – cemento – malta cementizia – pitture – ecc.) Pulizia e disinfezione dei locali e delle attrezzature Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R PT3 RS8 3 2 3 PT4 RS6 3 1 3 PV5 RS1 2 2 4 PT3 RL2 3 2 3 PT4 RL2 3 1 3 PV5 RL1 2 2 4 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI Formare il personale addetto ed informarlo sui rischi derivanti dall’esposizione ai vapori delle sostanze impiegate Acquisire le sechede di sicurezza mancanti. OPERATORE NECROFORO Consultare e conservare la scheda di sicurezza di ciascun prodotto Seguire le indicazioni di uso dettate dal produttore ed indicate nella scheda di sicurezza Evitare di versare i prodotti chimici in contenitori comuni (es. bottiglietta di acqua), se necessario segnalarne preventivamente ed in maniera ben visibile il contenuto Garantire una buona aerazione durante le operazioni di pulizia Fornire idonei DPI (maschere filtranti) ai lavoratori ed informarli in merito al loro corretto utilizzo In caso di sversamento, di ingestione, o di contatto con gli occhi accidentale di uno o più prodotti chimici attenersi a quanto specificato nelle rispettive schede di sicurezza Vietarne la conservazione in contenitori per cibo o bevande Prevedere attrezzi per la protezione personale adatti e della giusta misura (guanti in gomma, occhiali) Accertare che le attrezzature per la protezione personale vengano adoperati Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 45 di 64 Rischi per la salute: agenti fisici Rumore RISCHIO CAUSA Esposizioni a livelli di Rumore: pressione sonora elevati esposizione dei lavoratori a livelli di rumore superiori Scarso utilizzo dei D.P.I. agli 80 dBA obbligatori Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R PT2 RN1 2 1 2 PT2 RN1 2 1 2 Esposizioni prolungate nel tempo a livelli di pressione sonora elevati PT2 RN2 2 1 2 Mancato utilizzo dei necessari D.P.I. negli anni antecedenti alla manifestazione dell’effetto dannoso PT2 RN2 2 1 2 D P R MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Contenere il livello di rumore entro valori accettabili, in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico Programmare interventi di insonorizzazione per i macchinari particolarmente rumorosi Utilizzare correttamente l’attrezzatura più rumorosa; a tal proposito non effettuare lavorazioni su banchi scatolati e poco stabili; Fare uso dei dispositivi di protezione individuale previsti (tappi auricolari, cuffie otoprotettori) OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI OPERATORE NECROFORO Vibrazioni RISCHIO Vibrazioni: presenza di attrezzature che trasmettono sollecitazioni al corpo dell’operatore CAUSA WBV: Posture prolungate soggette a continue sollecitazioni, durante la guida del veicolo aziendale HAV: Utilizzo di utensili elettrici quali, trapano, avvitatore, smerigliatrice, demolitore elettrico, ecc. Parte del corpo interessata/possibile conseguenza PV1 RV1 2 3 6 PV1 RV1 2 2 4 PA1 RV2 2 1 2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Utilizzare sedili ergonomici che riducono le sollecitazioni alla schiena, gambe e braccia Evitare o minimizzare le vibrazioni meccaniche adottando sistemi correttivi sulla macchina Adottare dispositivi sulla macchina tali da diminuire l’esposizione del lavoratore alle vibrazioni trasmesse al corpo intero ed al sistema mano-braccio; in mancanza di ciò provvedere a fornire al lavoratore di dispositivi protettivi Controllare periodicamente l’efficienza dell’attrezzatura utilizzata e provvedere alla sostituzione di eventuali accessori che presentano evidenti segni di usura responsabili di un’alterazione delle vibrazioni (cuscinetti, dischi danneggiati, ecc.) Ridurre l’uso delle attrezzature vibranti ottimizzando le fasi di lavoro Evitare il loro utilizzo su oggetti che non sono ben fissati ad un sostegno di sicurezza OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI OPERATORE NECROFORO OPERATORE NECROFORO OPERATORE NECROFORO Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 46 di 64 Microclima RISCHIO Microclima CAUSA Parte del corpo interessata/possibile conseguenza D P R Sbalzi termici dovuti alla differenza di temperatura tra ambiente interno ed esterno PT4 RT3 2 2 4 Esposizione a freddo ed intemperie nei periodi stagionali più freddi, durante le operazioni effettuate all’esterno PT4 RT3 2 3 6 Presenza di correnti di aria calda/fredda, dovute all’apertura delle porte comunicanti con l’ambiente esterno PT4 Esposizione a calore eccessivo e raggi solari nei periodi stagionali più caldi, durante le operazioni all’esterno RT3 2 1 2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI La temperatura dei locali di lavoro chiusi deve essere mantenuta entro i limiti convenienti alla buona esecuzione dei lavoro e ad evitare pregiudizio alla salute dei lavoratori; Evitare continui cambi di ambiente, pianificando le diverse fasi lavorative; OPERATORE NECROFORO Durante il periodo invernale dotare gli addetti che effettuano lavori all’ esterno, di indumenti protettivi contro il freddo; Prevedere una buona ventilazione generale cercando di tenere chiuse le porte durante le giornate più fredde ed in presenza di vento PT1 RD3 2 2 4 Ridurre il tempo di esposizione al calore ed ai raggi solari durante le giornate particolarmente calde; OPERATORE NECROFORO Dotare gli addetti che effettuano lavori all’ esterno, di idonei copricapo per prevenire insolazioni Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 47 di 64 Rischi per la salute: agenti biologici RISCHIO Potenziale esposizione ad agenti biologici patogeni e non patogeni CAUSA Parte del corpo interessata/possibile conseguenza Contatto e manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico potenzialmente infetto proveniente dalle salme (HBV-HCV-HIV) PV4 Carenze igienico sanitarie dei locali adibiti alla sosta del feretro in attesa di sepoltura PV4 RB2 RB2 D 3 3 P 2 2 R 6 6 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Istruzioni comportamentali adeguate a tutti i lavoratori per prevenire: HBV, HCV, HIV Vaccinazioni per prevenire: HBV, Tetano Fornitura ed impiego di idonei dispositivi di protezione individuale monouso (guanti creme barriera – tuta – ecc.) Manipolare oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico, e quant’altro possa essere potenzialmente contaminato, con la stessa accuratezza che si presta nel manipolare materiale infetto Durante la manipolazione di oggetti e superfici imbrattate con liquame biologico indossare indumenti protettivi, da svestire al termine di tali operazioni riponendoli nello scomparto ad essi dedicato nell’armadietto in dotazione Prevedere un servizio di lavanderia (interno o esterno) per il lavaggio degli indumenti utilizzati durante tali operazioni Adozione di locali con superifci facilmente lavabili Programma e procedure per la corretta disinfezione della sala mortuaria dopo l’uscita del feretro Pulizia dei luoghi di lavoro; disinfezione costante del pavimento e delle pareti nelle sale di sosta Dotazione di impianti di condizionamento (per favorire l’espulsione rapida dei gas di putrefazione); dotazione di adeguati sistemi di refrigerazione (celle frigorifere per il mantenimento della salma); pareti e pavimenti lavabili e disinfettabili Adozione di lavelli con erogatori acqua a leva o pedale Pulizia e disinfezione accurata delle mani subito dopo il contatto con oggetti contaminati; ci sono due tipi di lavaggi: - lavaggio ordinario: può essere effettuato con un semplice sapone liquido seguito da diversi risciacqui, asciugare poi le mani con salviette di carta monouso; - lavaggio straordinario: nel caso di operazioni particolari che comportino la possibilità di contatto con sangue o altro materiale organico deve essere attuata una procedura di pulizia straordinaria o disinfezione, prima di utilizzare l’antisettico, ricordare di procedere ad una pulizia con il sapone. Leggere attentamente le indicazioni contenute sulla scheda di sicurezza del prodotto. Non usare alcool per disinfettare la zona contaminata Pulizia e disinfezione prima dell’utilizzo dei dispotivi di protezione individuale OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI OPERATORE NECROFORO Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 48 di 64 Rischi di tipo trasversale/organizzativi: organizzazione del lavoro Movimentazione manuale dei carichi RISCHIO Inciampi e/o cadute in ambiente di lavoro CAUSA D P R PT1 RM2 2 1 2 PA7 RM2 2 1 2 PT1 RM2 2 2 4 PA7 RM2 2 2 4 PT1 RM2 2 1 2 PA7 RM2 2 2 4 Il carico è ingombrante o difficile da afferrare PV6 RD2 2 2 4 Posizioni di lavoro fisse e mantenute per tempi prolungati PV6 RD2 2 2 4 Il carico troppo pesante PV6 RM3 3 1 3 Errata movimentazione dei carichi PV6 RM2 2 2 4 Carico in equilibrio instabile Talvolta il carico è collocato in una posizione che costringe chi lo deve maneggiare ad effettuare torsioni o piegamenti Altezza di sollevamento incerta, movimentazioni su postazioni sopraelevate Sforzi fisici Parte del corpo interessata/possibile conseguenza MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Assicurarsi che il carico prima della presa sia in equilibrio stabile; Organizzare le operazioni di movimentazione carichi liberando il percorso da effettuare da eventuali intralci; Rimuovere dal carico eventuali corpi sporgenti che possono urtare contro parti fisse, persone, ecc.; qualora ciò non risultasse possibile prestare la massima attenzione durante la movimentazione Ove possibile utilizzare i sistemi di sollevamento ausiliari (carrelli e sollevaotri idraulici) OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI OPERATORE NECROFORO Evitare di mantenere per tempi prolungati posizioni che richiedono sforzi fisici, se il OPERATORE carico è ingombrante e difficile NECROFORO da afferrare chiedere l’aiuto di un collega o impiegare mezzi Disturbi meccanici all’apparato Evitare di sollevare carichi muscoloaventi peso superiore ai 25Kg, scheletrico: se non aiutati da un altro rigidità, lombalgie, lavoratore; ernie, strappi, ecc. Adozione di procedure di lavoro in cui si faccia maggior ricorso alla meccanizzazione per eliminare o ridurre i rischi di infortuni ed i rischi ergonomici dovuti alla movimentazione manuale dei feretri Rispettare le pause per il recupero fisiologico tra movimentazioni dei carichi consecutive o prolungate; Per sollevare correttamente un carico pesante, senza intercorrere in eccessivo sforzo fisico e subire eventuali lesioni, è necessario attenersi a quanto previsto dalla norma relativa alla procedura di sollevamento manuale dei carichi; Occorre evitare ove possibile la movimentazione manuale dei carichi, adottando misure organizzative e mezzi appropriati, quali le attrezzature meccaniche Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 49 di 64 Rischi di tipo trasversale/organizzativi: fattori psicologici RISCHIO Rapporto uomoambiente di lavoro CAUSA Intensità, monotonia e ripetitività del lavoro PP1 RP1 D 2 P 1 R 2 MISURE DI PREVENZIONE E PROTEZIONE Effettuare pause intermedie qualora si effettuino operazioni che richiedono particolari sforzi fisici e mentali Situazioni di conflittualità PP1 RP1 2 1 2 Carenza di controllo PP1 RP1 2 1 2 Provvedere al controllo delle diverse fasi lavorative ed al rispetto delle norme in materia di sicurezza 2 Informare gli addetti sui rischi cui sono soggetti ed assisterli in caso di attacchi di panico in situazioni di emergenza Reattività anomala a situazioni di emergenza Rischi igienici generali e fattori di disagio Parte del corpo interessata/possibile conseguenza Permanenza dell’operatore in un luogo di lavoro maleodorante e con scarse condizioni igieniche (scoppi di feretri, miasmi da putrefazione, feretri percolanti) PP1 PP1 RP1 RP1 2 1 1 3 3 Predisposizione di impianti di condizionamento (per favorire l’espulsione rapida dei gas di putrefazione) nelle sale mortuarie; Dotazione di adeguati sistemi di refrigerazione (celle frigorifere per il mantenimento della salma); Adozione di pareti e pavimenti lavabili e disinfettabili OSSERVAZIONI LAVORATORI ESPOSTI OPERATORE NECROFORO disturbi da stress: - Tensione nervosa - Irritabilità - Cefalea - Stanchezza - Ansia - Insonnia - Burn out OPERATORE NECROFORO Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 50 di 64 MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Attività interessate Tutte le attività che comportano operazioni di trasporto o di sostegno di un carico ad opera di uno o più lavoratori, comprese le azioni del sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare un carico che, per le loro caratteristiche o in conseguenza delle condizioni ergonomiche sfavorevoli, comportano tra l’altro rischi di lesioni dorso lombari (per lesioni dorso lombari si intendono le lesioni a carico delle strutture osteomiotendinee e nerveovascolari a livello dorso lombare). I carichi costituiscono un rischio nei casi in cui ricorrano una o più delle seguenti condizioni: Caratteristiche del carico - troppo pesanti (superiori a 25 – 20 Kg, rispettivamente per uomini e donne adulti) - ingombranti o difficili da afferrare - in equilibrio instabile o con il contenuto che rischia di spostarsi - collocati in posizione tale per cui devono essere tenuti e maneggiati ad una certa distanza dal tronco o con una torsione o inclinazione del tronco Sforzo fisico richiesto - eccessivo - effettuato soltanto con un movimento di torsione del tronco - comporta un movimento brusco del carico - compiuto con il corpo in posizione instabile Caratteristiche dell’ambiente di lavoro - spazio libero, in particolare verticale, insufficiente per lo svolgimento dell’attività - pavimento ineguale, con rischi di inciampo o scivolamento per le scarpe calzate dal lavoratore - posto o ambiente di lavoro che non consentono al lavoratore la movimentazione manuale di carichi ad una altezza di sicurezza o in buona posizione - pavimento o piano di lavoro con dislivelli che implicano la movimentazione del carico a livelli diversi - pavimento o punto d’appoggio instabili - temperatura, umidità o circolazione dell’aria inadeguate Esigenze connesse all’attività - sforzi fisici che sollecitano in particolare la colonna vertebrale, troppo frequenti o troppo prolungati - periodo di riposo fisiologico o di recupero insufficiente - distanze troppo grandi di sollevamento, di abbassamento o di trasporto - ritmo imposto da un processo che il lavoratore non può modulare Fattori individuali di rischio - inidoneità fisica al compito da svolgere - indumenti calzature o altri effetti personali inadeguati portati dal lavoratore - insufficienza o inadeguatezza delle conoscenze o della formazione Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 51 di 64 Misure di prevenzione e protezione per gli addetti PRIMA DELL’ATTIVITA’: Le lavorazioni devono essere organizzate al fine di ridurre al minimo la movimentazione manuale dei carichi anche attraverso l’impiego di idonee attrezzature meccaniche per il trasporto ed il sollevamento DURANTE L’ATTIVITA’: Per i carichi che non possono essere movimentati meccanicamente occorre utilizzare strumenti per la movimentazione ausiliata (transpallet, carrelli manuali, carrelli sollevatori elettrici) e ricorrere ad accorgimenti organizzativi quali la riduzione del peso del carico e dei cicli di sollevamento e la ripartizione del carico tra più addetti Tutti gli addetti devono essere informati e formati in particolar modo su: il peso dei carichi, il centro di gravità o il lato più pesante, le modalità di lavoro corrette ed i rischi in caso di inosservanza. D.P.I. guanti calzature di sicurezza Sorveglianza Sanitaria La sorveglianza sanitaria è obbligatoria per tutti gli addetti. La periodicità delle visite mediche viene stabilita dal medico competente. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 52 di 64 Movimentazione manuale dei carichi: Tabelle NIOSH CALCOLO DEL PESO LIMITE RACCOMANDATO CON LA FORMULA del NIOSH Mansione: Operatore Necroforo Fascia di età Superiore a 18 tra 15 e 18 anni Maschi Valore Femmine 20 15 25 20 25 X Distanza tra le mani e la terra all'inizio del sollevamento Altezza (cm) Fattore 0 0,77 25 0,85 25 1,00 Distanza verticale di spostamento (di quanto è sollevato il peso) 30 70 40 50 100 0,97 0,88 0,91 0,87 0,93 50 0,93 75 1,00 100 0,93 125 0,85 150 0,78 > 175 0,00 0,93 X Dislocazione (cm) Fattore 170 0,86 >175 0,00 0,93 0,91 Distanza del peso dal corpo (distanza orizzontale massima, durante il sollevamento, tra le mani e le caviglie) 25 30 55 Dislocazione (cm) 40 50 60 > 63 0,83 0,45 Fattore 0,63 0,50 0,42 0,00 1,00 1 X Distanza angolare del peso (di quanto si deve torcere il busto) Dislocazione angolare (gradi) Fattore 0° 30 ° 60 ° 90 ° 120 ° 135 ° > 135 ° 1,00 0,90 0,81 0,71 0,52 0,57 0,00 1 X Giudizio sulla presa del carico Giudizio Fattore Buono 1,00 Discreto 0,95 Scarso 0,90 0,95 X Giudizio sulla presa del carico in relazione alla durata (n° di atti al minuto) 0,2 1 12 4 6 9 Frequenza Continuo inferiore ad 1 ora Continuo compreso tra 1 ora e 2 ore Continuo compreso tra 8 ore e 2 ore > 15 1,00 0,94 0,84 0,75 0,52 0,37 0,00 0,95 0,88 0,72 0,50 0,30 0,21 0,00 0,85 0,75 0,45 0,27 0,15 0,00 0,00 1 = 20 Peso limite raccomandato (Kg) Peso max effettivamente sollevato (Kg) Indice di sollevamento Peso sollevato 20 = Peso limite raccomandato 20,54 0,97 Rischio moderato 21 CONSIDERAZIONI: OBBLIGO DI SORVEGLIANZA SANITARIA L'accettabilità non è per tutti i lavoratori, è consigliabile intervenire sui mezzi, sull'organizzazione del lavoro e sul controllo sanitario Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 53 di 64 IV FASE: PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Il processo di valutazione consente, generalmente, sia di stimare il rischio presente nell’ambiente di lavoro che di individuare le eventuali azioni da attuare successivamente. In estrema sintesi la valutazione dei rischi ha evidenziato l’esistenza di un adeguato controllo del rischio, nei casi di possibile miglioramento, le scelte per eliminare o ridurre il rischio, l’eventuale possibilità di adottare altri provvedimenti in grado di migliorare il livello di protezione ed, infine, ha evidenziato le priorità di intervento per eliminare o ridurre i rischi in funzione della loro gravità e probabilità. Per tutte le entità di rischio individuate sono state attuate azioni immediate affinché l’esposizione al rischio stesso non subisca un peggioramento. Azioni atte a mantenere o migliorare le condizioni di sicurezza e salute dei lavoratori Esercizio e manutenzione dei luoghi di lavoro Sono stati adottati i necessari provvedimenti affinché all’interno dell’unità produttiva: le vie di circolazione che conducono ad uscite o ad uscite di emergenza siano sempre sgombre ed utilizzabili in ogni evenienza; le uscite e le uscite di emergenza siano sempre sgombre ed utilizzabili in ogni evenienza; i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi esistenti siano sottoposti a regolare manutenzione tecnica e siano eliminati, quanto più rapidamente possibile, i malfunzionamenti che si manifestano e che possono pregiudicare la sicurezza e la salute dei lavoratori; i luoghi di lavoro, gli impianti e i dispositivi esistenti siano sottoposti a regolare pulizia, onde assicurare condizioni igieniche adeguate; gli impianti e i dispositivi di sicurezza esistenti, destinati alla prevenzione o alla eliminazione dei pericoli, siano sottoposti a regolare manutenzione e al controllo del loro funzionamento. Tutti i controlli ed i collaudi periodici previsti dalle disposizioni vigenti a cura di terzi (AUSL, VVF, Comuni, ecc.), con particolare riferimento all’impianto di messa a terra sono stati inseriti a scadenzario dal Servizio di Prevenzione e Protezione, che provvederà a sollecitarne il rinnovo. Copia della documentazione relativa ai controlli e verifiche già effettuati è custodita presso lo stesso Servizio. Oltre ai suddetti controlli e collaudi obbligatori, sono state adottate le seguenti misure per la manutenzione e l’igiene dei luoghi di lavoro, degli impianti e dei dispositivi. Manutenzioni edili dei locali - aree esterne - impianto idraulico Ogni qual volta viene evidenziata la necessità di provvedere ad interventi straordinari di manutenzione edile del fabbricato, il Datore di Lavoro provvede a stipulare uno specifico contratto per l’effettuazione dell’intervento, conservando la relativa documentazione; negli altri casi sono gli stessi lavoratori con mansione di manutentore che provvedono alla manutenzione ordinaria di locali (compreso porte, finestre ed infissi) ed arredamenti. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 54 di 64 Gestione rifiuti Si è disposto di raccogliere i rifiuti provenienti da lavorazioni che comportano contatto con materiale cadaverico (materiali e DPI monouso) non come rifiuti urbani, ma come rifiuti speciali da confezionare in appositi "contenitori per rifiuti speciali" e stoccare in adeguati locali. Esistono dei contratti sottoscritti con imprese autorizzate, per garantire nei termini di legge la gestione dei rifiuti non conferibili al servizio pubblico. Copia dei contratti, nonché la documentazione obbligatoria per legge, sono custoditi presso gli uffici amministrativi. Manutenzione attrezzature ed impianti di rilevazione e spegnimento incendi Esiste un contratto sottoscritto con una impresa specializzata, per garantire gli interventi di manutenzione periodica e per controllare la piena efficienza delle attrezzature e degli impianti per la rilevazione e spegnimento incendi. Copia del contratto è custodito presso gli uffici amministrativi. Inoltre, gli incaricati dell’attuazione delle misure di prevenzione incendi, indicati nel documento prevenzione e lotta incendi, effettuano una verifica periodica “a vista” di tutti i presidi antincendio. Manutenzione vie ed uscite di emergenza È stata stabilita la verifica periodica di tutte le vie ed uscite di emergenza, in modo da controllare che risultino sgombre, agibili e perfettamente funzionanti. La responsabilità di tale verifica è espressamente affidata agli incaricati indicati nel presente documento. Manutenzione impianto di terra, elettrico e di illuminazione Ogni qual volta viene evidenziata la necessità di provvedere ad interventi di manutenzione degli impianti è compito dei lavoratori con mansione di manutentore elettricista provvedere ad effettuare l’intervento, conservando la relativa documentazione. Viene inoltre verificato periodicamente l’impianto di illuminazione, per garantire la costanza del livello fissato. Ogniqualvolta si rende necessario affidare a ditte esterne l’esecuzione di un determinato intervento la ditta esecutrice dei lavori sarà opportunamente informata sui rischi derivanti dall’attività lavorativa, nonché sulle misure di prevenzione da adottare. La ditta esecutrice dovrà prendere atto di quanto anzidetto e provvedere ad informare i propri dipendenti. In riferimento ai rischi introdotti dalla ditta esecutrice dell’intervento, e le misure di prevenzione da adottare, a quest’ultima sarà richiesta una nota informativa da consegnare al Resp. del Servizio di Prevenzione e Protezione. Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 55 di 64 PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Anno 2011 Fattore di rischio Priorità Azione/misura correttiva Responsabile del procedimento Tempi attuativi Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 1 mese dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Note Strutturali Assenza di spogliatoi e di servizi igienici con caratteristiche igienico/sanitarie adeguate 6 Scarsa funzionalità dei sistemi di accesso/esodo dei locali interrati adibiti a loculi 6 Adeguamento dei servizi igienici, prevedere anche la presenza di almeno una doccia Adeguamento del locale adibito a spogliatoio Predisporre dei sistemi di accesso/esodo più funzionali, che permettano all’operatore di non rimanere rinchiuso, tenuto conto anche di un’eventuale situazione di emergenza Info-Formazione del lavoratore Aperture verso il vuoto non opportunamente protette e tantomeno segnalate 4 Presenza di spigoli vivi 4 Installazione di idonei parapetti in prossimità delle aperture verso il vuoto Affissione di idonea cartellonistica di sicurezza Segnalare e predisporre delle protezioni per le parti spigolose Controllare periodicamente la fluidità delle vie di esodo e rimuovere eventuali intralci Pavimentazione sconnessa/non uniforme 4 Presenza di locali e passaggi con altezza ridotta 4 Segnalare e predisporre delle protezioni in corrispondenza dei passaggi con altezza ridotta Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di segnaletica di sicurezza indicante i rischi presenti nell’ambiente di lavoro, i DPI obbligatori 4 Affiggere idonea cartellonistica di sicurezza in tutti gli ambienti di lavoro Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Livello di illuminamento non idoneo all’attività espletata 4 Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di luci di emergenza 4 Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Aerazione dei locali: Fattori di disagio determinati dalle carenti condizioni igienico strutturali delle sale mortuarie 3 Predisposizione di impianti per favorire l’espulsione rapida dei gas di putrefazione Datore di Lavoro 5 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Accumulo di gas di putrefazione nei locali chiusei, seminterrati ed interrati 3 Predisposizione di sistemi per favorire l’espulsione rapida dei gas di putrefazione Datore di Lavoro 5 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Rendere la pavimentazione dell’area cimiteriale uniforme in ogni suo punto (viali di passaggio) Installazione punti luce aggiuntivi e luci di emergenza in ciascun locale Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 56 di 64 PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Anno 2011 Responsabile del procedimento Tempi attuativi 6 Formazione del personale in merito alle istruzioni operative per l’uso del sollevatore Sottoporre il sollevatore alla verifica periodica Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Proiezione di schegge 4 Informare e sensibilizzare il personale in merito ai rischi di esposizione e i DPI da utilizzare durante le operazioni che comportano la proiezione di schegge Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Lesioni fisiche per impiego di utensili/elementi taglienti ed appuntiti 4 Info/formazione dei lavoratori Fornitura DPI Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Manutenzione a macchine ed attrezzature 4 Stabilire delle procedure per la corretta manutenzione ordinaria delle macchine/attrezzature Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Impianto elettrico non conforme alla normativa vigente 4 Adeguamento impianto elettrico Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Protezione dell’impianto elettrico 4 Verifica dell’impianto di messa a terra Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di presidi antincendio 6 Predisporre in più punti dell’area cimiteriale idonei presidi antincendio (estintori) Datore di Lavoro 1 mese dalla firma del Doc.Val.Rischi Presidii per il primo soccorso con contenuto non del tutto conforme alla normativa vigente (diversi prodotti risultano scaduti) 6 Verifica ed aggiornamento del contenuto delle cassette di primo soccorso Datore di Lavoro 1 mese dalla firma del Doc.Val.Rischi Non conformità delle uscite di emergenza alla normativa antincendio (locali adibiti a sala mortuaria) 6 Predisposizione di uscite di emergenza conformi alla normativa antincendio Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di percorsi di esodo da seguire in caso di emergenza 6 Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Assenza di segnaletica di sicurezza indicante i presidi antincendio e di primo soccorso 6 Datore di Lavoro 3 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Fattore di rischio Priorità Azione/misura correttiva Note Meccanici Impiego di apparecchi per il sollevamento del feretro Elettrici All’atto del sopralluogo non è stata esibita la documentazione comprovante la conformità dello stesso Incendio – Primo Soccorso Individuare e segnalare con idonea segnaletica di sicurezza i percorsi di esodo ed i presidi antincendio e di primo soccorso Elaborare il lay-out di evacuazione indicante tra l’altro i presidi antincendio e di primo soccorso Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 57 di 64 PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Anno 2011 Responsabile del procedimento Tempi attuativi 6 Predisporre in più punti dell’area cimiteriale idonea cartellonistica indicante il comportamento da tenere in caso di incendio/emergenza Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 4 Aggiornamento della formazione ed informazione per tutti i lavoratori in merito alle misure da adottare in caso di emergenza e/o evacuazione – primo soccorso Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 4 Formare il personale addetto ed informarlo sui rischi derivanti dall’esposizione alle sostanze manipolate Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 4 Acquisire le sechede di sicurezza mancanti.Addestramento sull’impiego dell’autorespiratore (DPI 3° cat.) Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 4 Info/formazione dei lavoratori esposti ad un livello sonoro superiore agli 80 dB(A) Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Vibrazioni 4 Info/formazione dei lavoratori esposti alle vibrazioni meccaniche trasmesse al corpo intero ed al sistema mano-braccio Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Microclima 4 Datore di Lavoro 2 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 6 Adozione di lavelli con erogatori acqua a leva o pedale Adozione di pareti e pavimenti lavabili e disinfettabili Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi 4 Fornitura dei DPI previsti a tutti i lavoratori Datore di Lavoro 1 mese dalla firma del Doc.Val.Rischi Fattore di rischio Presenza di persone estranee all’azienda, utenti del cimitero, manutentori, ecc. Informazione e formazione sul rischio incendi Priorità Azione/misura correttiva Note Agenti chimici Presenza di prodotti chimici stoccati in maniera non adeguata Interventi di natura edile (colle – cemento – malta cementizia – pitture – ecc.) Pulizia e disinfezione dei locali e delle attrezzature 6 Predisporre un locale aerato per lo stoccaggio esclusivo dei prodotti chimici pericolosi. Nel caso specifico, trattandosi di esigue quantità, si ritiene sufficiente anche l’utilizzo di un apposito armadietto, corredato di idonea segnaletica di sicurezza, da installarsi in ambiente aerato Agenti fisici Rumore Sensibilizzazione e formazione dei lavoratori in merito all’organizzazione del lavoro all’aperto Dotare gli addetti che effettuano lavori all’esterno di indumenti protettivi contro il freddo e contro il caldo Agenti biologici Carenze igienico sanitarie dei locali adibiti alla sosta del feretro in attesa di sepoltura Aspetti organizzativi Protezione individuale dei lavoratori Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 58 di 64 PIANO DI MIGLIORAMENTO E GESTIONE DELLA SICUREZZA Anno 2011 Fattore di rischio Priorità Informazione e Formazione del personale 4 Azione/misura correttiva Programmazione di incontri informativi per il personale dipendente, neoassunto, interinale, ecc., relativamente a: - Informaz./Sensibilizz. D.Lgs. 81/08 - Gestione emergenza incendi e primo soccorso - Piano di emergenza - Movimentazione manuale dei carichi - Rischio Chimico - Rischio Biologico - Rischio Microclima - Rischio Rumore - Rischi per lavoratrici madri - Addestramento DPI 3° cat. - Tutti i rischi presenti nell’ambiente di lavoro Responsabile del procedimento Tempi attuativi Datore di Lavoro 4 mesi dalla firma del Doc.Val.Rischi Note Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 59 di 64 SORVEGLIANZA SANITARIA Di seguito vengono riportati i fattori di rischio a cui è esposto ciacun gruppo omogeneo di lavoratori, per i quali vige l’obbligo della sorveglianza sanitaria da parte del medico competente (così come definito dal D.Lgs.81/08 e s.m.i.) Mansione: OPERATORE NECROFORO - Esposizione a movimentazione manuale dei carichi - Esposizione a sovraccarico biomeccanico arti superiori - Esposizione ad agenti chimici - Esposizione ad agenti biologici - Esposizione a vibrazioni mano braccio (occasionale) - Esposizione a rumore (occasionale) - Esposizione al rischio di cadute dall’alto - Esposizione a microclima severo - Verifica dell’assunzione di sostanze stupefacenti/alcoliche, come previsto dai rispettivi provvedimenti 16 Marzo 2006 ai sensi della Legge 125/01 e 30 Ottobre 2007 ai sensi del D.P.R. 309/90 - Esposizione a rischi posturali (postura eretta per più di metà turno di lavoro) Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 60 di 64 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALI D.P.I. Modalità di scelta e di approvvigionamento delle attrezzature e dei DPI Le attrezzature utilizzate per l’esecuzione dei lavori ed in particolare i Dispositivi di Protezione Individuale (DPI), sono stati scelti ed approvvigionati dopo averne controllato la rispondenza alle norme nazionali ed internazionali, oltre che alle esigenze aziendali, in conformità con le specifiche procedure per il controllo e la distribuzione dei DPI ed attrezzature per la sicurezza, per la gestione degli approvvigionamenti e per la valutazione dei fornitori. Nelle schede di valutazione dei rischi sono indicati anche i dispositivi di protezione individuale e le principali attrezzature da lavoro da impiegare nelle singole attività. Modalità di assegnazione delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale I Dispositivi di protezione individuale sono stati forniti come dotazione personale ad ogni singolo lavoratore chiamato a svolgere attività operative, con le modalità definite nell’ambito delle specifiche procedure ed istruzioni operative previste dal Sistema Gestione Sicurezza. Anche le attrezzature minute, tipo pinze, giraviti, martelli, scalpelli, ecc. vengono date in dotazione ad ogni singolo lavoratore, mentre le attrezzature più consistenti fanno parte della cosiddetta dotazione di squadra. Verifiche e controlli delle attrezzature e dei dispositivi di protezione individuale Le attrezzature ed i dispositivi di protezione individuale in dotazione ai singoli lavoratori, oltre ai controlli previsti per legge, a carico dell’azienda, vengono anche sottoposti a controlli a vista prima dell’impiego, da eseguirsi da parte del lavoratore, secondo le indicazioni contenute nelle apposite schede di impiego, in conformità con quanto indicato nelle specifiche procedure ed istruzioni operative previste. PROTEZIONE DI DPI INDIVIDUATO Rif Guanti per la protezione da rischi meccanici - Norma rif. EN388 A Guanti lattice naturale a perdere con marchio per rischio chimico e biologico - Norma rif. EN374 B Maschera leggera a perdere per vapori, gas ed aerosol di natura chimica - Norma rif. EN405 C Autorespiratore - Norma rif. EN137:2006 D Facciali filtranti per polveri – esalazioni fognarie – fumi di saldatura - Norma rif. EN149:2001 E UDITO Cuffia antirumore (EN352.1) - inserti auricolari (EN352.2) protettore semiauricolare (EN352.2) F VISTA E CAPO Casco - elmetto Norma rif. EN397 G Schermo a mano protettivo per operazioni di saldatura - Norma rif. EN175 H MANI VIE RESPIRATORIE PIEDI Occhiali protettivi – visiera - Norma rif. EN166 1F I Scarpe con suola antiscivolo, puntale rinforzato e talloncino anatomico - Norma rif. EN 345 L Scarpe antistatiche con suola antiscivolo, puntale rinforzato e talloncino anatomico - Norma rif. EN 345 M Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 PROTEZIONE DI CORPO INTERO Abbigliamento di protezione DPI MANSIONE OPERATORE NECROFORO Pag. 61 di 64 DPI INDIVIDUATO Rif Camice in tessuto – giubbotto – tuta – divisa da lavoro N Giubbotto – Abbigliamento pesante per i lavori all’esterno nei periodi invernali O Indumenti traspiranti – copricapo per il lavori all’esterno nei periodi estivi P Camice per operazioni di saldatura Q Cintura di sicurezza – Imbracatura di sicurezza - Norma rif. EN 795 – EN 360 – EN 1496 R Giubbotto – Pettorina ad alta visibilità S A B C D E F G H I L M N O P Q R S z z z z z z z z z z z z Note z z Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 62 di 64 SEGNALETICA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Lo scopo della segnalazione di sicurezza è quello di attirare in modo rapido e facilmente comprensibile l’attenzione su oggetti e situazioni che possono determinare pericoli. La segnaletica di sicurezza non sostituisce in alcun caso le necessarie misure di protezione; essa deve essere impiegata esclusivamente per quelle indicazioni che hanno rapporto con la sicurezza. L’efficacia della segnaletica dipende da un’estesa e ripetuta informazione di tutte le persone per le quali essa può risultare utile. Nei luoghi di lavoro che possono comportare, per un lavoratore che vi svolga la propria mansione per l’intera giornata lavorativa, una esposizione quotidiana personale superiore a 87 dBA oppure un valore della pressione acustica istantanea non ponderata superiore a 140 dB (200 Pa), è esposta una “segnaletica appropriata”. In conformità a quanto disposto dal D.Lgs. n. 81/08 devono essere utilizzati colori di sicurezza e di contrasto, nonchè i colori del simbolo, riportati nella seguente tabella. Tabella 1 Colore Forma Significato o Scopo Indicazioni e precisazioni Segnali di Divieto Atteggiamenti Pericolosi Pericolo-Allarme Alt, arresto dispositivi di interruzione di emergenza Sgombero Materiali o Attrezzature Antincendio Identificazione e ubicazione Giallo o Giallo-Arancio Segnali di Avvertimento Attenzione Cautela, Verifica Azzurro Segnali di prescrizione Rosso Verde Comportamento o azione specifica - obbligo di portare un mezzo di sicurezza personale Segnali di salvataggio o di soccorso Porte, uscite, percorsi, materiali, postazioni, locali Situazione di Sicurezza Ritorno alla normalità In ogni caso la dimensione di un segnale dovrà rispettare la formula: A ≥ L2 /2000, dove: A rappresenta la superficie del segnale espressa in m2 ed L la distanza in metri alla quale il segnale deve essere riconoscibile. Il cartello deve risultare visibile e, se del caso, illuminato. I cartelli da utilizzare sono quelli riportati nell’allegato XXIV del D.Lgs. n. 81/08. Le caratteristiche intrinseche dei cartelli variano a seconda che si tratti di: Cartelli di divieto 1. - forma rotonda 2. - pittogramma nero su fondo bianco, bordo e banda rossa Cartelli antincendio 1. - forma quadrata o rettangolare 2. - pittogramma bianco su fondo rosso Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Cartelli di avvertimento 1. - forma triangolare 2. - pittogramma nero su fondo giallo, bordo nero Pag. 63 di 64 Cartelli di prescrizione 1. - forma rotonda 2. - pittogramma bianco su fondo azzurro Cartelli di salvataggio 1. - forma quadrata o rettangolare 2. - pittogramma bianco su fondo verde Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero Comune di Sala Consilina Studio Tecnico Gianpiero Cafaro Sede: Unità produttiva Cimitero Comunale Sala Consilina (SA) Te l 339.284389 5 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEI RISCHI Data di stesura 10/01/2011 Rev. N° 01/11 Pag. 64 di 64 ALLEGATI valutazione dei rischi presenti durante l’attività lavorativa presso l’Unità Produttiva Cimitero Comunale C.da Cappuccini – Sala Consilina (SA). Redatto ai sensi dell’art.17, c.1 lett. a) – D.Lgs.81 del 09.04.2008 Tecnico della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro – Specializzazione in Acustica Ambientale Dpcm 31/03/1998 Dott. CAFARO Gianpiero