DIRETTIVE ATTI DI LIVELLO EUROPEO
Direttiva 2012/27/Ue (25 ottobre 2012) sull'efficienza energetica, che modifica le direttive
2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.
La direttiva si propone di stabilire un quadro comune di misure per il raggiungimento
dell’obbiettivo “20-20-20” ( 20% di incremento dell’efficienza energetica, 20% di riduzione delle
emissioni di gas serra, 20% di aumento delle produzione di energia da fonte rinnovabile), entro il
2020. La Direttiva impone che ogni anno a partire dal 1° gennaio 2014 il 3% della superficie utile
degli edifici riscaldati e/o raffreddati, con superficie coperta utile superiore a 500 m², di proprietà
delle amministrazioni pubbliche centrali sia assoggettata a ristrutturazione energetica con il
rispetto dei requisiti minimi di prestazione energetica stabiliti dall’art. 4 della Direttiva
2010/31/Ue. A partire dal 9 luglio 2015 tale soglia è abbassata a 250 m². Si introduce l’obbligo di
audit energetico da effettuarsi ogni quattro anni nelle grandi imprese. Gli audit dovranno iniziare
entro dicembre 2015 ed essere svolti da esperti accreditati e indipendenti.
Direttiva 2010/31/UE (19/05/2010) sulla prestazione energetica negli edifici
Abroga la Direttiva 2002/91/CE e promuove il miglioramento delle prestazioni energetiche degli
edifici all’interno dell’Unione è recepita in Italia dal Dl 63/2013 (in vigore dal 06/06/2013)
Stabilisce che a partire dal 31/12/2020 tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere ad
“energia quasi zero“ Tale deadline viene anticipata al 31/12/2018 per i soli edifici di nuova
costruzione occupati da enti pubblici o di proprietà di quest’ultimi. Viene inoltre introdotto
l’attestato di prestazione energetica (APE) in sostituzione dell’attestato di certificazione energetica
(ACE) contenuto nella Direttiva 2002/91/CE.
Direttiva 2009/31/CE (23 aprile 2009) relativa allo stoccaggio geologico di biossido di carbonio e
recante modifica della direttiva 85/337/CEE del Consiglio, delle direttive del Parlamento europeo e
del Consiglio 2000/60/CE, 2001/80/CE, 2004/35/CE, 2006/12/CE, 2008/1/CE e del regolamento
(CE) n. 1013/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio
Decisione n. 406/2009/CE (23 aprile 2009) concernente gli sforzi degli Stati membri per ridurre le
emissioni dei gas a effetto serra al fine di adempiere agli impegni della Comunità in materia di
riduzione delle emissioni di gas a effetto serra entro il 2020
Direttiva 2009/30/CE (23 aprile 2009) che modifica la direttiva 98/70/CE per quanto riguarda le
specifiche relative a benzina, combustibile diesel e gasolio ; prevede l’introduzione di un
meccanismo inteso a controllare e ridurre le emissioni di gas a effetto serra; modifica la direttiva
1999/32/CE del Consiglio per quanto concerne le specifiche relative al combustibile utilizzato dalle
navi adibite alla navigazione interna e abroga la direttiva 93/12/CEE
Direttiva 2009/29/CE (23 aprile 2009) modifica la direttiva 2003/87/CE al fine di perfezionare ed
estendere il sistema comunitario per lo scambio di quote di emissione di gas a effetto serra
Direttiva 2009/28/CE (23 aprile 2009) sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili,
recante modifica e successiva abrogazione delle direttive 2001/77/CE e 2003/30/CE
Stabilisce un quadro comune per la promozione dell’energia da fonti rinnovabili e fissa obiettivi
nazionali obbligatori per la quota complessiva di energia da fonti rinnovabili sul consumo finale
lordo di energia.
Direttiva 2006/32/CE(5 aprile 2006) concernente l’efficienza degli usi finali dell’energia e i servizi
energetici e recante l’abrogazione della direttiva 93/76/CE del consiglio
Direttiva sull’efficienza energetica degli usi finali dell’energia e sui servizi energetici. Abroga la
precedente direttiva 93/76/CE del 1993 ed indirizza gli Stati membri a fornire obiettivi indicativi
(9% di risparmio energetico al 2015). E’ recepita dal D.Lgs 115/2008
Direttiva 2005/32/CE (6 luglio 2005) relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di
specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia e recante
modifica della direttiva 92/42/CEE del Consiglio e delle direttive 96/57/CE e 2000/55/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio
Direttiva 2003/87/CE (13 ottobre 2003) che istituisce un sistema per lo scambio di quote di
emissioni dei gas a effetto serra nella comunità e modifica la direttiva 96/61/CE del consiglio
E’ modificata dalle direttive 2004/101/CE, 2008/1/CE, 2008/101/CE, 2009/29/CE e dal
Regolamento 219/2009/CE);
Direttiva 2003/54/CE (26 giugno 2003) che istituisce norme comuni per il mercato interno
dell'energia elettrica e abroga la direttiva 96/92/CE
La direttiva stabilisce norme comuni relative alla produzione, il trasporto e la distribuzione
dell'energia elettrica. Essa definisce le modalità per l'organizzazione ed il funzionamento del
settore dell'energia elettrica, l'accesso al mercato, i criteri e le procedure applicabili per quanto
riguarda i bandi di gara e le autorizzazioni, nonché l'esercizio delle reti (abroga la Direttiva
1996/92/CE)
Direttiva 2002/91/CE (16 dicembre 2002) sul rendimento energetico nell’edilizia
Attualmente abrogata dalla Direttiva 31/2010/CE) e recepita in Italia da:
- Dlgs 192/2005 (in vigore dal 15/10/2005)
- Dlgs 311/2006 (in vigore dal 15/02/2007) che integra il precedente.
LEGISLAZIONE NAZIONALE
Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Adeguamento del decreto del Ministro dello sviluppo
economico, 26 giugno 2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici
È il decreto sull'adeguamento delle linee guida nazionali per la certificazione energetica degli
edifici, ai sensi dell’articolo articolo 6, comma 12, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192.
Contiene le nuove linee guida nazionali per l’Attestazione della Prestazione Energetica degli edifici
(APE 2015). Il nuovo modello di APE sarà uguale per tutto il territorio nazionale e offrirà al
cittadino, alle Amministrazioni e agli operatori maggiori informazioni riguardo l’efficienza
dell’edificio e degli impianti, consentendo un più facile confronto della qualità energetica di unità
immobiliari differenti e orientando il mercato verso edifici con migliore qualità energetica.
Le classi energetiche passano da sette a dieci, dalla A4 (la migliore) alla G (la peggiore). Il
certificatore incaricato di redigere l’APE dovrà effettuare almeno un sopralluogo presso l’edificio
o l’unità immobiliare oggetto di attestazione. Entra in vigore a decorrere dal 1 ottobre 2015
Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Schemi e modalità di riferimento per la compilazione
della relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi
di prestazione energetica negli edifici
E’ il decreto che riporta gli “Schemi e modalità di riferimento per la compilazione della relazione
tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei requisiti minimi di prestazione
energetica negli edifici” ai sensi dell’articolo articolo 8, comma 1, del decreto legislativo 19 agosto
2005, n. 192, con i relativi allegati. Esso fornisce schemi e modalità di riferimento per la
compilazione della relazione tecnica di progetto ai fini dell’applicazione delle prescrizioni e dei
requisiti minimi di prestazione energetica negli edifici. Gli schemi sono stati predisposti in funzione
delle diverse tipologie di opere: nuove costruzioni, ristrutturazioni importanti, riqualificazioni
energetiche.
Decreto interministeriale 26 giugno 2015 - Applicazione delle metodologie di calcolo delle
prestazioni energetiche e definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici
È il decreto per l’ “Applicazione delle metodologie di calcolo delle prestazioni energetiche e
definizione delle prescrizioni e dei requisiti minimi degli edifici”, ai sensi dell’articolo articolo 4,
comma 1, del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, con relativi allegati.
Esso definisce le nuove modalità di calcolo della prestazione energetica e i nuovi requisiti minimi
di efficienza per i nuovi edifici e per quelli sottoposti a ristrutturazione. Il decreto rafforza gli
standard energetici minimi per gli edifici nuovi e per quelli ristrutturati, prevede l’ottimizzazione
del rapporto costi/benefici degli interventi, e l’introduzione del criterio di “edifici a energia quasi
zero previsti dalla Direttiva 2010/31/UE. Inoltre, il decreto punta ad una applicazione delle norme
omogenea in tutte le Regioni, per ovviare all’attuale frammentazione normativa dovuta all’ampia
autonomia regionale nel recepire la precedente Direttiva 2002/91/UE-
UNI TS 11300 (2008-2014) Metodologia di calcolo univoca per la determinazione delle
prestazioni energetiche degli edifici
La Norma UNI TS 11300 fornisce una metodologia di calcolo univoca per la determinazione delle
prestazioni energetiche degli edifici. Si tratta di una specifica tecnica tratta dalle norme volontarie
UNI, elevata al rango di norma cogente. Essa è suddivisa in quattro parti:
- UNI TS 11300-Parte 1 (pubblicata a maggio 2008 e revisionata nel 2014)
Determinazione del fabbisogno di energia termica dell’edificio per la climatizzazione estiva ed
invernale.
- UNI TS 11300-Parte 2 (pubblicata a maggio 2008 e revisionata nel 2014)
Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione
invernale e per la produzione di acqua calda sanitaria.
- UNI TS 11300-Parte 3 (pubblicata a marzo 2010 e attualmente in revisione)
Determinazione del fabbisogno di energia primaria e dei rendimenti per la climatizzazione estiva.
- UNI TS 11300-Parte 4 (pubblicata il 10 maggio 2012)
Utilizzo di energie rinnovabili e di altri metodi di generazione per la climatizzazione invernale e
per la produzione di acqua calda sanitaria
D. LGS n°102 del 04/07/2014 - Attuazione della direttiva 2012/27/UE sull'efficienza energetica, che
modifica le direttive 2009/125/CE e 2010/30/UE e abroga le direttive 2004/8/CE e 2006/32/CE.
Il decreto prevede misure per il miglioramento dell’efficienza energetica in tutti i settori e per la
riduzione dei consumi di energia primaria di 20 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (tep)
entro il 2020. Esso introduce novità significative per la riqualificazione degli edifici. E’ previsto
che a partire dal 2014 e fino al 2020 dovranno essere realizzati interventi di riqualificazione
energetica negli immobili della pubblica amministrazione centrale.
Il decreto assegna un ruolo strategico ai certificati bianchi, come meccanismo incentivante per
l’efficienza e il l risparmio energetico.
Si prevede che le aziende energivore entro il 5 dicembre 2015 e successivamente ogni 4 anni,
eseguano diagnosi energetiche avvalendosi di soggetti certificati.
Si introducono norme concernenti la misurazione e la fatturazione del consumo energetico
individuale, prevedendo entro il 31 dicembre 2016 l’obbligo da parte delle imprese fornitrici di
energia d’installare contatori per la misurazione de consumo di calore per ciascuna unità sita in
stabili plurifamiliari. Agli utenti finali devono essere rese disponibili informazioni minime
semplificate circa i costi energetici delle loro utenze.
DM 10/02/2014 - Modelli di libretto di impianto per la climatizzazione e di rapporto di efficienza energetica
di cui al decreto del Presidente della Repubblica n. 74/2013”
Sono i nuovi modelli di libretto di impianto dei generatori termici di potenza utile nominale
maggiore di 10 kW che sostituiscono i vecchi allegati F e G del D. 192/2005
L n° 90 del 3/08/2013 - Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 4 giugno 2013, n. 63,
recante disposizioni urgenti per il recepimento della Direttiva 2010/31/UE del Parlamento europeo e del
Consiglio del 19 maggio 2010, sulla prestazione energetica nell'edilizia per la definizione delle procedure
d'infrazione avviate dalla Commissione europea, nonche' altre disposizioni in materia di coesione sociale
E’ la legge di conversione del D.L. 63/2013 che recepisce la Direttiva 31/2010/CE potenziando il
precedente regime di detrazioni fiscali, che passa dal 55% al 65% per gli interventi di
miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici sia per quanto riguarda le parti comuni sia
quelli che interessano singole unità immobiliari.
DPR n° 75 del 16/04/2013 - Regolamento recante disciplina dei criteri di accreditamento per
assicurare la qualificazione e l'indipendenza degli esperti e degli organismi a cui affidare la
certificazione energetica degli edifici
Stabilisce i nuovi requisiti per i soggetti abilitati alla certificazione energetica.
DPR n° 74 del 16/04/2013 - Regolamento recante definizione dei criteri generali in materia di esercizio,
conduzione, controllo, manutenzione e ispezione degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed
estiva degli edifici e per la preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari, a norma dell'articolo 4,
comma 1, lettere a) e c), del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192.
Nel DPR 74/2013 si stabiliscono i periodi annuali e la durata giornaliera di accensione degli
impianti termici per il riscaldamento invernale in funzione della zona climatica di appartenenza e
le temperature massime o minime consentite. Vengono definiti i criteri e la periodicità dei controlli
di efficienza e sicurezza sugli impianti termici e di climatizzazione da parte degli enti pubblici
territoriali
D.M. 28/12/2012 - Incentivazione della produzione di energia termica da fonti rinnovabili ed
interventi di efficienza energetica di piccole dimensioni – (cd. “Conto termico”)
Il decreto dispone un sistema di incentivazioni per favorire l’efficienza energetica e la produzione
di energia termica da fonte rinnovabile.
Le tipologie degli interventi ammissibili sono due:
a) Interventi di efficientamento energetico
b) Interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili e
sistemi ad alta efficienza.
Le pubbliche amministrazioni possono beneficiarie degli incentivi per entrambe le tipologie, mentre
per i privati l’accesso è limitato alla categoria “b”.
Il “Conto Termico” può coprire il 40% della spesa sostenuta, e viene erogato in due anni ( cinque
nel caso di impianti più onerosi).
D. Lgs n° 28 del 3 marzo 2011 - Attuazione della direttiva 2009/28/CE sulla promozione dell'uso
dell'energia da fonti rinnovabili, recante modifica e successiva abrogazione delle direttive
2001/77/CE e 2003/30/CE.
Il decreto 28/2011 anche noto come “decreto Romani, o “Decreto Rinnovabili”, elenca i criteri
per la copertura da parte delle fonti rinnovabili dei fabbisogni di energia termica e di elettricità
per il raffrescamento degli edifici.
Già a partire dal 31 maggio 2012 gli impianti di produzione di energia termica devono essere
progettati e realizzati in modo da coprire il 50% del fabbisogno energetico dei consumi di acqua
calda sanitaria. La tempistica e le percentuali previste dalla legge sono le seguenti:
- 20% se la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 31 maggio 2012 al 31 dicembre 2013;
- 35% se la richiesta del titolo edilizio è presentata dal 1° gennaio 2014 al 31 dicembre 2016;
- 50% se la richiesta del titolo edilizio è rilasciato dal 1° gennaio 2017.
Tali obblighi non possano essere assolti tramite impianti da fonti rinnovabili che producano
esclusivamente energia elettrica attraverso la quale si alimentino dispositivi o impianti per la
produzione di acqua calda sanitaria o calore per la climatizzazione invernale o estiva . Nel caso di
montaggio di pannelli solari termici o fotovoltaici nelle coperture degli edifici, tali componenti
dovranno essere aderenti o integrati nei tetti. Per gli edifici pubblici gli obblighi di integrazione
delle rinnovabili sono incrementati del 10%.
Il mancato rispetto degli obblighi previsti dal d.lgs. comporta il diniego del rilascio del titolo
edilizio.
D.M. 10/09/2010 - Linee guida per il procedimento per l’autorizzazione alla costruzione e
all’esercizio di impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili
Il decreto è stato emanato in attuazione del Decreto legislativo 29 dicembre 2003, n. 387, recante
Attuazione della direttiva 2007/77/CE relativa alla promozione dell’energia elettrica prodotta da
fonti energetiche rinnovabili nel mercato interno dell’elettricità, art. 12 (Razionalizzazione e
semplificazione delle procedure). Il testo esplica le tipologie di procedimenti autorizzativi (attività
edilizia libera, denuncia di inizio attività o procedimento unico) in relazione alla complessità
dell’intervento e del contesto dove lo stesso si colloca, differenziando per la categoria della fonte di
energia utilizzata (fotovoltaica; biomasse-gas di discarica-biogas; eolica; idroelettrica e
geotermica).
D.M. 26/06/2009 - Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici e strumenti di
raccordo, concertazione e cooperazione tra lo Stato e le Regioni
Il decreto adempie a quanto previsto dall’art. 6 comma 9 e dall’art. 5 comma 1 del DLgs 192/2005
D.P.R. n° 59 del 02/04/2009 - Regolamento di attuazione dell'articolo 4, comma 1, lettere a) e b),
del decreto legislativo 19 agosto 2005, n. 192, concernente attuazione della direttiva 2002/91/CE sul
rendimento energetico in edilizia.
Definisce i criteri generali, le metodologie di calcolo e i requisiti minimi per la prestazione
energetica degli edifici e degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva e per la
preparazione dell'acqua calda per usi igienici sanitari nella nuova edificazione pubblica e privata
e nelle ristrutturazioni edilizie.
Introduce nuovi limiti di legge per quanto riguarda la prestazione energetica per il raffrescamento
dell’edificio, ulteriori parametri termici in regime dinamico, prevede la presenza di sistemi
schermanti esterni.
Introduce inoltre la prescrizione della contabilizzazione del calore per singola unità abitativa negli
edifici esistenti con almeno 5 unità immobiliari
D. Lgs. n° 115 del 30/05/2008 - Attuazione della direttiva 2006/32/CE relativa all'efficienza degli
usi finali dell'energia e i servizi energetici e abrogazione della direttiva 93/76/CEE
Il decreto prevede, fra le altre cose, premi volumetrici e deroghe sulle distanze minime e altezze
massime in caso d’isolamento delle strutture opache. Non sono soggetti alla disciplina della
denuncia di inizio attività ma alla semplice comunicazione gli interventi di installazione di singoli
generatori eolici con altezza complessiva non superiore a 1,5 metri e diametro non superiore a 1
metro, nonché gli impianti solari termici o fotovoltaici aderenti o integrati nei tetti degli edifici.
Tali interventi vengono considerati di manutenzione ordinaria.
Il decreto introduce novità per l’ abilitazione alla certificazione energetica.
Allo scopo di promuovere un processo di incremento del livello di qualità e competenza tecnica per
i fornitori di servizi energetici, è prevista una procedura di certificazione per Società di servizi
energetici ( ESCO) e per esperti in gestione dell’energia;
D. n° 37 del 22 gennaio 2008 - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies,
comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in
materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici
E’ il provvedimento che impone l’obbligo della progettazione da parte di tecnici abilitati per la
nuova installazione, la modifica e l’ampliamento di impianti tecnologici negli edifici. Stabilisce
inoltre il l'obbligo dell'installatore di rilasciare una dichiarazione di conformità degli impianti
realizzati nel rispetto delle norme tecniche di riferimento ( UNI, CEI etc) ; tale dichiarazione
diviene elemento necessario per il rilascio del certificato di agibilità .
D.Lgs. n° 311 del 29 dicembre 2006 - Disposizioni correttive ed integrative al decreto legislativo
19 agosto 2005, n. 192, recante attuazione della direttiva 2002/91/CE, relativa al rendimento
energetico nell'edilizia
Il decreto modifica e integra alcune prescrizioni contenute nel Decreto legislativo 19 agosto 2005,
n. 192
D. LGS. n°192 del 19/08/2005 - Attuazione della direttiva 2002/91/CE relativa al rendimento energetico
nell'edilizia.
Il suo ambito di applicazione sono gli edifici di nuova costruzione, o, con diverse gradazione di
parametri dimensionali, le ristrutturazioni edilizie. Introduce l’obbligo di certificazione energetica
con sanzioni per i soggetti inadempienti. Fornisce prescrizioni relativamente alla progettazione,
l’installazione, l’esercizio, la manutenzione e l’ispezione degli impianti per la climatizzazione e per
la produzione di acqua calda sanitaria. Vengono inoltre definiti i criteri generali di prestazione
energetica per l’edilizia sovvenzionata.
D.Lgs, n. 79 del 16 marzo 1999 Attuazione della direttiva 96/92/CE recante norme comuni per il mercato
interno dell'energia elettrica
E’il “Decreto Bersani”, che ha introdotto la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e
crea il sistema dei “certificati verdi” per favorire l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nella
fase di generazione.
D.P.R. n° 412 del 26/08/1993 - Regolamento recante norme per la progettazione, l'installazione, l'esercizio e la
manutenzione degli impianti termici degli edifici ai fini del contenimento dei consumi di energia, in attuazione
dell'art. 4, comma 4, della legge 9 gennaio 1991, n. 10
È il regolamento di attuazione della L 10/91, successivamente modificato dal D.P.R. n. 551
(21/12/1999) e dal Decreto Ministeriale del 17 marzo 2003, dal D. Lgs 192/2005, dal DPR 74/2013
e dalla L. 90/2013.
L. n° 10 del 09/01/1991 - Norme per l'attuazione del Piano energetico nazionale in materia di uso razionale
dell'energia, di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili di energia.
Può essere considerata la prima vera legge sul risparmio energetico; fornisce le prescrizioni su
consumi e risparmi energetici ed è in parte ancora in vigore.L’art. 28 prescrive, in sede di richiesta
di rilascio del certificato di agibilità, l’obbligo di predisporre e consegnare agli uffici comunali,
una relazione sul corretto adempimento delle prescrizioni in materia di prestazioni energetiche dei
componenti edilizi e sul corretto dimensionamento dell’impianto termico. Introduce ( art. 19 ) la
figura del “Responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia ( Energy manager) I
Comuni con più di 50.000 abitanti, inoltre, sono tenuti ad integrare il PRG (L. 1150/42) con "uno
specifico piano relativo all'uso delle Fonti Energetiche Rinnovabili (FER)".
Legge n. 373 del 30 marzo 1976
“Norme per il contenimento del consumo energetico per usi termici negli edifici”
E’ la prima “legge energetica nazionale”, nata in seguito alla crisi petrolifera del 1973 Abrogata
dall'art. 37 della L. 9 gennaio 1991, n. 10.
NORME E ATTI DELLA REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA.
Ambito: EDILIZIA:
L.R. n° 8 del 23/04/2015 - Norme per la semplificazione e il riordino di disposizioni in materia
urbanistica ed edilizia e per il miglioramento del patrimonio edilizio
L.R. n° 21 del 21/11/2011 - Modifiche e integrazioni alla legge regionale n. 4 del 2009, alla legge
regionale n. 19 del 2011, alla legge regionale n. 28 del 1998 e alla legge regionale n. 22 del 1984,
ed altre norme di carattere urbanistico”
L.R. n° 4 del 23/10/2009 - Disposizioni straordinarie per il sostegno dell'economia mediante il
rilancio del settore edilizio e per la promozione di interventi e programmi di valenza strategica per
lo sviluppo”
L.R. 12/06/2006 - Conferimento di funzioni e compiti agli enti locali
L.R. n° 5 del 16/05/2003 - Modifica e integrazione della legge regionale 11 ottobre 1985, n. 23,
concernente: “Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, di risanamento
urbanistico e di sanatoria e di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed accelerazione delle
procedure espropriative” - Denuncia di inizio attività
L.R. n° 23 del 11/10/1985 - Norme in materia di controllo dell’attività urbanistico-edilizia, di
risanamento urbanistico e di sanatoria di insediamenti ed opere abusive, di snellimento ed
accelerazione delle procedure espropriative
Ambito: ENERGIA
Determina del Servizio Energia- Assessorato Industria prot. n° 7168 rep 170 del 10/04/2015
Modalità di trasmissione degli attestati di Prestazione Energetica degli edifici (APE)
Delibera G.R. n° 4/3 del 05/02/2014 - Piano Energetico Ambientale Regionale. Adozione e avvio
della fase di consultazione
Delibera G.R. n° 50/13 del 03/12/2013 - Documento di indirizzo sulle fonti energetiche rinnovabili
"Studio sulle potenzialità energetiche delle biomasse in Sardegna”
Delibera G.R. n° 49/31 del 26/11/2013 - Documento di indirizzo per migliorare l'efficienza
energetica in Sardegna 2013-2020. (Piano d'azione dell'efficienza energetica regionale – PAEER)
Delibera G.R. n° 34/41 del 07/08/2012 - D.Lgs. n. 22 del 11.2.2010 recante “Riassetto della
normativa in materia di ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche a norma dell’art. 27, comma
28, della Legge 23 luglio 2009 n. 99”, come modificato dal D.Lgs. n. 28 del 3.3.2011. Linee guida
per la disciplina del rilascio dei titoli per la ricerca e la coltivazione delle risorse geotermiche a
scopi energetici nel territorio della Sardegna
Delibera n° 30/8 del 11/07/2012 - Legge regionale 30 giugno 2010, n. 13 "Disciplina delle attività
europee e di rilievo internazionale della Regione Autonoma della Sardegna e modifiche alla legge
regionale 15 febbraio 1996, n. 12". Disegno di legge recante "Legge europea regionale 2011" e
informativa al Consiglio Regionale.
Delibera G.R. n° 12/21 del 20/03/2012 - L.R. n. 3/2009, art. 6, comma 7. Piano d'azione regionale
per le energie rinnovabili in Sardegna. Documento di indirizzo sulle fonti energetiche rinnovabili”
Delibera G.R. n° 40/20 del 06/10/2011 - D.Lgs. 3 marzo 2011, n. 28. art. 6, comma 9. Linee Guida
per l’autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili. Serre fotovoltaiche”
Si estende la procedura abilitativa semplificata (PAS), di cui all’art. 6 del D.Lgs. n. 28/2011 e
all’art. 5 delle Linee guida regionali approvate con la Delib.G.R. n. 27/16 dell'1.6.2011, alle serre
fotovoltaiche effettive di potenza nominale fino ad 1 MW elettrico
Delibera G.R. n° 31/43 del 20/07/2011 - Predisposizione del Piano Energetico Ambientale
Regionale. Direttiva di indirizzo politico
Delibera G.R. n° 27/16 del 1/06/2011 - Linee guida attuative del Decreto del Ministero per lo
Sviluppo Economico del 10 settembre 2010, “Linee Guida per l'autorizzazione degli impianti
alimentati da fonti rinnovabili” Allegato A: Procedimento di autorizzazione unica.
Si stabiliscono le linee guida per l'autorizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili e il
procedimento di autorizzazione unica, modificando la precedente DGR n. 25/40 dell'1.7.2010
Deliberazione G.R. n. 47/63 del 30/12/2010 - Autorizzazione di impianti per la produzione di
energia da fonti rinnovabili. Modifica della deliberazione n. 25/40 dell’1.7.2010
Si stabilisce che l’avvio e all’istruttoria delle istanze per la realizzazione di impianti per la
produzione di energia da fonti rinnovabili nascenti da intese istituzionali è prioritaria rispetto
all’ordine cronologico di presentazione delle domande.
Deliberazione G.R. n. 43/31 del 06/12/2010 - Predisposizione del Piano Energetico Ambientale
Regionale e del Documento di indirizzo sulle fonti energetiche rinnovabili.
L.R. n° 15 del 17/11/2010 - Disposizioni in materia di agricoltura
Prevede per gli imprenditori agricoli professionali la possibilità di installazione all'interno delle
aziende agricole, su strutture appositamente realizzate, di impianti per la produzione di energia
elettrica da fonti rinnovabili aventi potenza fino a 200 KW.
Deliberazione G.R. n. 25/40 del 01/07/2010 - Competenze e procedure per l’autorizzazione di
impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Chiarimenti Delib.G.R. n.10/3
del 12.3.2010. Riapprovazione Linee Guida
Modifica le linee guida in materia di procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di
produzione di energia da fonti rinnovabili approvate con la DGR n. 10/3 del 12/03/2010
Deliberazione G.R. n. 17/31 del 27/04/2010 - Progetto Sardegna CO2.0
Si approva l’avvio del progetto Sardegna CO2.0 con l’obiettivo strategico di attivare una serie di
azioni integrate e coordinate di breve, medio e lungo periodo, destinate a ridurre progressivamente
il bilancio delle emissioni di CO2 nel territorio regionale, anche grazie al sostegno di strumenti
finanziari innovativi;
Deliberazione G.R. n. 10/3 del 12/03/2010 - Applicazione della L.R. n. 3/2009, art. 6, comma 3 in
materia di procedure autorizzative per la realizzazione degli impianti di produzione di energia da
fonti rinnovabili. Atto di indirizzo e linee guida
Reca una nuova proposta di Piano Energetico Ambientale Regionale alla luce delle sopravvenute
modificazioni normative nazionali e gli indirizzi di pianificazione a livello comunitario (Direttiva
2009/28/CE) e internazionale (Conferenze ONU sul Clima), con lo spostamento degli orizzonti
temporali di riferimento all'anno 2020. Si danno indirizzi in materia di autorizzazioni per la
realizzazione degli impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili.
Legge Regionale n. 3 del 7 agosto 2009 - Disposizioni urgenti nei settori economico e sociale
Si individua la competenza regionale, nelle more dell’approvazione del nuovo PEARS, nel rilascio
dell’autorizzazione unica per l’installazione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia
elettrica da fonti rinnovabili.
Deliberazione G.R. n. 56/52 del 29/12/2009 - Piano di Azione Ambientale Regionale (PAAR)
2009-2013 e programmazione delle risorse POR FESR 2007-2013 Asse IV – Obiettivo operativo
4.1.2 “Miglioramento degli strumenti della sostenibilità ambientale” – Linea di atti attività 4.1.2 b
“Realizzazione di azioni innovative e sperimentali del Piano di Azione Ambientale regionale scelte
in base al loro carattere “dimostrativo”.
Deliberazione G.R. n. 3/17 del 16/01/2009 - Modifiche allo “Studio per l’individuazione delle aree
in cui ubicare gli impianti eolici” (Delib. G.R. n. 28/56 del 26.7.2007”
Modifiche allo studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare gli impianti eolici di cui alla
D.G.R. 28/56 del 2007
Deliberazione G.R. n. 59/12 del 29/10/2008 - Modifica ed aggiornamento delle linee guida per
l’individuazione degli impatti potenziali degli impianti fotovoltaici e loro corretto inserimento nel
territorio
Deliberazione G.R. n. 28/56 del 26/07/2007 - “Studio per l’individuazione delle aree in cui ubicare
gli impianti eolici (art. 112, delle Norme tecniche di attuazione del Piano Paesaggistico Regionale –
art 18 - comma 1 della L.R. 29 maggio 2007 n. 2)
Deliberazione G.R. n. 34/13 del 02/08/2006 - Piano Energetico Ambientale Regionale (PEAR)
La Regione Sardegna ha adottato con la D.G.R. 34/13 del 2006, modificata successivamente, il
Piano Energetico Regionale.
NORME GENERALI
PAESAGGISTICA
DI
TUTELA
AMBIENTALE,
CULTURALE,
Deliberazione G.R. n. 13/5 del 28/03/2012 - Direttiva ai sensi dell’art. 4, comma 1, della L.R. n°
28/1998 contenente le modalità applicative della L.R. 21 novembre 2011 n 21, recante modifiche e
integrazioni alla legge regionale 12 agosto 1998, n° 28, “Norme per l’esercizio delle competenze in
materia di tutela paesaggistica trasferite alla Regione autonoma della Sardegna con l’art. 6 del DPR
22 maggio 1975, n° 480, e delegate con l’art. 57 del DPR 19 giugno 1979 n° 348
DPR. n° 139 del 9 luglio 2010 - Regolamento recante procedimento semplificato di autorizzazione
paesaggistica per gli interventi di lieve entità, a norma dell'articolo 146, comma 9, del decreto
legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, e successive modificazioni
D. Lgs 42 del 22/01/2004 - Codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi dell’articolo 10 della
legge 6 luglio 2002, n. 137
L.R. n° 28 del 12/08/1998 - Norme per l’esercizio delle competenze in materia di tutela
paesaggistica trasferite alla Regione autonoma della Sardegna con l’art. 6 del DPR 22 maggio 1975,
n° 480, e delegate con l’art. 57 del DPR 19 giugno 1979 n° 348
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