P. Col. 123:
Apokrimata
Di
Settimio Severo
(14 marzo 200 d.C.)
D. 39, 4, 7, 1 (Papirius Iustus, l. II de constitutionibus):
….Item
(Imperatores
Antoninus
et
Verus)
rescripserunt pupillo remittere se poenam commissi si
intra diem trigesimum vectigal intulisset.
…Parimenti (gli imperatori Antonino e Vero) rescrissero
che al pupillo si rimettesse la pena del sequestro si entro
il trentesimo giorno l’imposta fosse stata pagata.
D. 16, 1, 4, 1 (Ulpianus, libro XXIX ad edictum):
…senatus enim obligatae mulieri succurrere voluit,
non donanti: hoc ideo, quia facilius se mulier obligat
quam alicui donat.
…il senato infatti volle venire incontro alla donna che si
obliga, non che doni: e ciò perché la donna più
facilmente si obbliga, di quanto non doni a qualcuno.
P. Amherst 63
D. 47, 19, 3 (Marcianus, libro II publicorum iudiciorum):
Divus Severus et Antoninus rescripserunt electionem
esse, utrum quis velit crimen expilatae hereditatis extra
ordinem apud praefectum urbi vel apud praesides agere
an hereditatem a possessoribus iure ordinario vindicare .
Il Divo (?) Severo ed Antonino rescrissero che vi sia
scelta se uno voglia agire extra ordinem per il crimen
expilatae hereditatis presso il prefetto della città e il
governatore provinciale o piuttosto voglia rivendicare
l’eredità dai possessori in base al diritto ordinario.
D. 27, 1, 10, 8 (Modestinus, libro III excusationum):
'E£n ti oÛtw no»V, æ de‹n aÙtÕn m¾
pant£pasin ¢feqÁnai ™pitropÁ, e„ tÕn tÒpon
aÙtoà kour£twr d…dotai. Ða‹saj d•p£lin oátoj
¢nal»yetai t¾n ™pitrop»n. e„ d•ka… ti e„
man…an ™mpšV, Ómoioj ™stin toÚtJ. oÛtw
kaˆ Ð OÙlpianÕj gr£fei·
Se qualcuno si ammala al punto che sia necessario
esonerarlo dalla tutela, in suo luogo si dia un curatore.
Quando di poi guarisca assumerà di nuovo la tutela. E se
qualcuno incorrera in furore, è lo stesso. Così anche
Ulpiano scrive.
D. 39, 4, 6 (Modestinus, libro II de poenis):
…sicut Divus (?) Severus et Antoninus rescripserunt:
nam inter criminis reos et fraudis participes multum esse
constituerunt.
…così il Divo (?) Severo ed Antonino rescrissero:
stabilirono infatti che vi fosse una notevole differenza tra
gli autori del crimine ed i complici della frode.
Gianfranco Purpura
Lezioni di Esegesi delle fonti del diritto romano
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Esegesi 006 Apokrimata