CESOIA La cesoia è una macchina utilizzata per la tranciatura di barre e tondini d’acciaio per la realizzazione di staffe e ferri sagomati per calcestruzzo armato. È una macchina indubbiamente pericolosa ed il suo utilizzo deve essere affidato esclusivamente a personale ben formato, informato e addestrato al corretto utilizzo in sicurezza, per cui è importante che la stessa venga utilizzata da personale esperto o eventualmente da personale preposto esclusivamente al suo utilizzo, cosa poco probabile, o difficilmente attuabile in ambienti di lavoro come il cantiere edile. Essa è costituita da una struttura metallica portante, l’organo motore, gli organi di comando, gli organi di trasmissione, gli organi lavoratori e ruote per i piccoli spostamenti. Legenda: 1. struttura portante monoblocco 2. punto di presa per il sollevamento 3. ruote 4. coltelli 5. riparo 6. pedale 7. riparo volano 8. motore Tutte le macchine cesoie di nuova costruzione devono possedere la marcatura CE (dal 21 settembre 1996) secondo quanto prescritto dal D.P.R. n° 459 del 24 luglio 1996 “Direttiva Macchine”, tali macchine devono essere costruite in modo da ridurre al minimo ogni forma di rischio, ovvero essere provviste di ripari o dispositivi di sicurezza appropriati al particolare tipo, alle esigenze di lavorazione. La macchina, secondo tale direttiva, deve recare, in modo facilmente visibile, almeno le seguenti indicazioni: • • • nome del fabbricante e suo indirizzo; designazione della serie o del tipo; eventuale numero di fabbricazione; Inoltre, sempre in conformità con la citata Direttiva, la macchina deve essere fornita di libretto delle istruzioni per l’uso, che riporti almeno i seguenti dati: • • • • • • • • descrizione delle funzioni della macchina; schema di installazione e relative informazioni necessarie; il o i posti di lavoro che possono essere occupati dai lavoratori; le indicazioni circa i D.P.I. da utilizzare; le indicazioni per le manutenzioni; le condizioni previste per il normale utilizzo della macchina e quelle ragionevolmente prevedibili; il trasporto, il carico e lo scarico della macchina; la corretta installazione; • • il montaggio, lo smontaggio, la manutenzione e la riparazione; le istruzioni per l’addestramento (quando necessario); Le cesoie antecedenti all’entrata in vigore dell’obbligo di marcatura CE devono risultare conformi alla normativa precedente. Nel caso di vendita, noleggio o concessione in uso o in locazione finanziaria vanno accompagnate da un’attestazione che confermi tale rispondenza. Da un’attenta analisi dei rischi connessi all’utilizzo della macchina si evince che i principali infortuni ad essa connessi sono: • • • contatti accidentali con organi o parti in movimento, con conseguente lesione alle mani o ad altre parti del corpo; elettrocuzione; stabilità della macchina; CONTATTI ACCIDENTALI CON ORGANI O PARTI IN MOVIMENTO I comandi di attivazione della macchina devono essere realizzati con protezione meccanica adeguata alle condizioni di effettivo utilizzo, e comunque con un grado di protezione non inferiore a IP 54. In particolare i dispositivi di comando a pulsante dovranno essere: • provvisti di idonea simbologia e/o colorazione che li renda individuabili; • provvisti di sistemi che ne evitino l’azionamento accidentale; I dispositivi di comando a pedale dovranno essere: • provvisti di protezione o dispositivo contro l’azionamento accidentale; • utilizzati solo in presenza di sistemi di protezione degli organi lavoratori della macchina, realizzati con riparo mobile provvisto di dispositivo di interblocco. Gli organi di trasmissione del moto sono contenuti dentro un carter metallico di protezione che li racchiude completamente e devono essere resi inaccessibili da sportelli apribili solo con l’utilizzo di appositi attrezzi di apertura e chiusura, operazioni che, comportando un intervento di manutenzione che deve essere effettuata da personale addestrato. Per evitare che la mano dell’operatore venga tranciata dal coltello mobile, va predisposto un riparo (solitamente in metallo) incernierato sulla macchina che, a barra inserita, non consenta di correre tale rischio. Il riparo, di norma, agisce congiuntamente con la liberazione del pedale di comando. Il pedale non è utilizzabile fino a che il tondino non è in posizione di taglio ed ha attivato il riparo. In ogni caso deve essere presente un interruttore di emergenza a fungo, da azionare in caso di necessità. RISCHIO DI ELETTROCUZIONE O DI AVVIAMENTO ACCIDENTALE In fase di valutazione dei rischi va analizzato anche il rischio elettrico, che può in prima istanza essere limitato, se a realizzare l’impianto è un tecnico abilitato, e se lo stesso impianto, sia realizzato secondo le prescrizioni dettate dalle normative di sicurezza e dalle norme di buona tecnica, utilizzando componentistica con grado di protezione meccanica contro i contatti diretti minimo IP44, o se la cesoia viene utilizzata in ambienti umidi o in presenza di acqua, come nella maggiore parte dei casi, la protezione deve essere non inferiore a IP55 (Norma CEI 70-1). Sovracorrenti La linea di alimentazione della cesoia deve essere protetta da un interruttore automatico magnetotermico. Contatti diretti Il quadro elettrico da cui viene alimentata la macchina deve essere del tipo ASC (apparecchiature di serie per cantiere) e portare tale indicazione su apposita targhetta. Il grado di protezione deve essere almeno IP 44. Il cavo di alimentazione o presa mobile (prolunga) deve essere di tipo flessibile (H07RN-F o tipo equivalente). La posa del cavo di alimentazione deve essere eseguita in modo che la linea elettrica non risulti danneggiata. Essa va realizzata, per quanto possibile, fuori dalle vie di transito e in modo da evitare sforzi meccanici. Se questo non è possibile il cavo deve essere protetto contro i danni meccanici (usura) e il pericolo di tranciamento da contatto con i mezzi di cantiere. Le prese a spina devono rispondere alle norme CEI 23-12 ed avere un grado di protezione almeno IP 55. Contatti indiretti La messa a terra della cesoia avviene tramite il conduttore di protezione del cavo di alimentazione. L’interruttore differenziale che protegge la linea di alimentazione deve possedere una soglia di intervento minore o uguale 0,03 A. STABILITA’ DELLA MACCCHINA La macchina cesoia deve essere posizionata in maniera stabile, in modo che non possa ribaltarsi e costituire pericolo per i lavoratori (art. 46 D.P.R. 547/55). Il fabbricante, attraverso il libretto d’uso della macchina, deve fornire indicazioni sulle modalità necessarie al posizionamento stabile e sicuro, e quando necessario, fornire istruzioni per l’uso di appositi mezzi di fissaggio. La macchina va installata, su un terreno compatto o su un basamento realizzato in cemento o in tavoloni per garantirne l’orizzontalità e per impedire eventuali scostamenti delle macchine dovuti a cedimenti del terreno. Nel caso di macchine dotate di ruote, al momento del posizionamento devono essere bloccate, per eventuali piccoli spostamenti all’interno del cantiere. CONTATTI CON MATERIALE IN LAVORAZIONE Per evitare che la mano dell’operatore venga pizzicata, compressa o stritolata dai coltelli lavoratori e/o dai tondini in lavorazione, si deve procedere alla tranciatura di un tondino alla volta. Nell’uso della cesoia se l’operatore predispone la tranciatura di più tondini alla volta, per meglio sfruttare le potenzialità della macchina, esiste il rischio che le dita vengano schiacciate tra i tondini nel momento della tranciatura. PUNTURE TAGLI E ABRASIONI I lavoratori che maneggiano le barre di ferro devono essere provvisti, in aggiunta alle normali dotazioni di sicurezza (scarpe antinfortunistiche, ecc..), di idonei guanti da lavoro. SCIVOLAMENTI E CADUTE A LIVELLO La zona di lavoro in cui opera l’addetto va mantenuta sgombra dal ferro da tagliare e da quello già tagliato, che va collocato in modo da non intralciare i movimenti dell’operatore. Occorre porre attenzione ai piccoli pezzi di tondino, ottenuti come residuo della lavorazione, che possono provocare cadute e scivolamenti. È necessario inoltre che il cavo di alimentazione della cesoia, adeguatamente protetto, non costituisca intralcio. I COMANDI L’avvio e l’arresto della cesoia deve essere assicurato attraverso l’ausilio di un interruttore di macchina del motore. Per ridurre al minimo i rischi connessi con l’utilizzo delle attrezzature, attraverso disposizioni tecniche ed organizzative, la macchina deve essere provvista di pulsante di emergenza a fungo di colore rosso (art. 35, commi 1 e 2 D.Lgs. 626/94). La macchina deve essere provvista di pulsanti di emergenza a fungo di colore rosso. Il pedale di comando per l’azionamento dei coltelli deve avere una protezione laterale e superiore contro l’azionamento accidentale. LA POSTAZIONE DI LAVORO Nel predisporre la zona di lavoro della cesoia si deve evitare che essa sia posta nelle immediate vicinanze di ponteggi, ponti sospesi, ponti a sbalzo o altri luoghi dai quali è possibile che si verifichi la caduta di oggetti o materiali dall’alto (art. 9 D.P.R. 164/56). Qualora non sia possibile è opportuno realizzare un solido impalcato nella zona sovrastante, a oltre 3 metri di altezza, a protezione dei lavoratori, delle caratteristiche similari a quelle illustrate negli inserti precedenti. MOVIMENTAZIONE MANUALE DEI CARICHI Nella movimentazione manuale dei ferri da tranciare e di quelli già tranciati e composti, l’addetto deve fare uso di guanti protettivi, indossare idonee scarpe di sicurezza ed evitare di sollevare i carichi che, tenuto anche conto delle operazioni necessarie a movimentarli, possano costituire rischio dorso-lombare (orientativamente 30 Kg). FORMAZIONE E INFORMAZIONE E’ importante sottolineare come la prima forma di prevenzione sia l’informazione, la formazione e l’addestramento degli addetti anche per l’utilizzo della cesoia. È importante per cui che il Datore di Lavoro si adoperi affinché le attrezzature siano correttamente utilizzate dai lavoratori specificatamente qualificati (art. 35, commi 3, 4 e 5 D.Lgs. 626/94) infatti, la maggior parte degli infortuni avvengono: • • • Quando la zona di lavoro non è adeguatamente pulita e la possibilità di inciampare o perdere l’equilibrio è alta; Quando mancano le protezioni o le schermature degli ingranaggi negli organi in movimento; Quando la linea di alimentazione è priva di terra e non è protetta da interruttore differenziale ad alta sensibilità; Come si è potuto notare, i rischi diretti e indiretti collegati all’utilizzo della macchina, sono molteplici, per cui l’addetto dovrà ricevere un’adeguata informazione, formazione e altrettanto addestramento per il corretto utilizzo della cesoia (art. 37 e 38 D.Lgs. 626/94), in modo che provveda a verificare, prima di ogni turno di lavoro, l’applicazione e la rispondenza di tutte le protezioni previste per il corretto utilizzo in sicurezza della macchina e di tutti i requisiti richiesti dall’ambiente di lavoro circostante il macchinario (protezione dei posti di lavoro, visibilità del posto di lavoro, etc.). Va ricordato che i lavoratori devono obbligatoriamente sottoporsi ai programmi di formazione e informazione, utilizzare correttamente le attrezzature messe a loro disposizione senza apportare modifiche alle stesse, segnalando al proprio superiore qualsiasi difetto riscontrato (art. 39 D.Lgs. 626/94). RIFERIMENTI NORMATIVI • • • • • D.P.R. 547/55 D.P.R. 164/56 D. Lgs. 626/94 D.P.R. 459/96 Norme CEI RISCHI EVIDENZIATI DALL’ANALISI DEI PERICOLI E DELLE SITUAZIONI PERICOLOSE DURANTE IL LAVORO • • • • • Punture, tagli, abrasioni Elettrici Contatto accidentale con gli organi lavoratori Urti, colpi, impatti, compressioni Scivolamenti, cadute a livello • • • Caduta materiale dall’alto Cesoiamento, stritolamento Movimentazione manuale dei carichi MISURE DI PREVENZIONE E ISTRUZIONE PER GLI ADDETTI PRIMA DELL’USO • • • • • • verificare l’integrità del cavo e della spina di alimentazione della macchina verificare l’integrità delle protezioni, dei ripari alle morsettiere e degli interruttori elettrici di azionamento e di manovra, constatando il loro buon funzionamento verificare la disposizione del cavo di alimentazione affinché non intralci il posto di lavoro, i passaggi e non sia soggetto a danneggiamenti meccanici verificare la presenza delle protezioni agli organi di trasmissione (pulegge, cinghie, ingranaggi, ecc.) verificare l’efficienza del pedale di comando e dell’interruttore verificare la presenza della tettoia di protezione del posto di lavoro (dove necessario) DURANTE L’USO • • • • • • non rimuovere i dispositivi di protezione tenere le mani sempre distanti dall’organo lavoratore della macchina non tranciare più di una barra contemporaneamente, nel rispetto delle caratteristiche di taglio della macchina non eseguire tagli di piccoli pezzi senza l’uso di attrezzi speciali tenere sgombro da materiali il posto di lavoro gli addetti devono fare uso dei D.P.I., del casco di protezione, trattandosi di posti di carico e scarico di materiali oltreché di posti fissi di lavoro, per i quali può essere richiesta la tettoia sovrastante DOPO L’USO • • • • • scollegare elettricamente la macchina verificare l’integrità dei conduttori di alimentazione e di messa a terra visibili pulire la macchina da eventuali residui di materiale segnalare le eventuali anomalie al responsabile del cantiere lasciare tutto in perfetto ordine in modo tale che, alla ripresa del lavoro, chiunque possa intraprendere o proseguire la vostra attività senza pericoli DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE OBBLIGATORI • • • guanti calzature di sicurezza elmetto