Poste Italiane SpA. Spedizione in abbonamento postale 70% – CN/BO – Bimestrale n. 3/2015 – anno XXIV/BO - € 2,00 I concerti 2015 2016 L’ arte de l la musica SOMMARIO n. 3 giugno / luglio 2015 I Concerti 2015 / 2016 Il punto di equilibrio 7 La Stagione 9 Editoriale di Fabrizio Festa Ascoltando il futuro di Bruno Borsari Interpreti e programmi Musica in progress di Fulvia de Colle 12 Varignana Music Festival 2015 15 Il calendario 2015-2016 Tutte le date della Stagione 18 Gli abbonamenti Informazioni per il pubblico 20 I vantaggi 21 Stelle di luglio Solo per gli abbonati I protagonisti Schede concerti Ottobre 2015 - Maggio 2016 Il repertorio 23 Gli autori e le opere in Stagione 52 In copertina: elaborazione grafica di Elena Gaiani 4 MI MUSICA INSIEME EDITORIALE IL PUNTO DI EQUILIBRIO La copertina del primo numero di “MI”, che presentava la Stagione 1991/92 Con questa sono ventinove. Ci avviciniamo al traguardo delle trenta. Trenta stagioni di concerti, con tutto ciò che attorno ad esse è stato costruito, con tutto ciò che il nostro impegno ha implicato e ha ottenuto. Non è il caso di fare bilanci in queste poche righe. Certamente, però, val la pena fare il punto, riassumere il come e il cosa, ovvero come e cosa Musica Insieme è diventata in questi lunghi anni. Anni laboriosi, prima di tutto. Non ci siamo mai tirati indietro. Non abbiamo mai avuto la tentazione di scegliere scorciatoie o di adagiarci sugli allori. Lo dimostra anche il cartellone della Stagione 2015/2016, che, coerentemente con il nostro percorso, coi nostri intendimenti, continua a proporre il nuovo in un contesto che non dimentica le sue radici. Così riscopriremo importanti tasselli del barocco, la parabola giungendo ai giorni nostri declinati in varia maniera, così come si deve fare quando l’orizzonte è ampio e il paesaggio variegato. Poi, sono stati anni di sperimentazione e di ricerca. Abbiamo tentato strade diverse, abbiamo proposto al pubblico progetti che spesso sulla carta apparivano azzardati (per rivelarsi all’atto pratico un successo), abbiamo costruito iniziative dal nulla, trovando e dando spazio anche a chi – come gli studenti – dovrebbe essere il protagonista dell’attività culturale, ed invece sovente è lasciato ai margini della medesima. Dal tutto Mozart alla lettura dei Fiori del Male, dai concerti in San Giorgio in Poggiale al Festival di Varignana, Musica Insieme ha continuato costantemente a rispondere in maniera creativa alle esigenze delle più diverse utenze, ed al tempo stesso a stimolare il pubblico con la sua inventiva. Un rapporto questo che nel tempo ha finito per assumere la consistenza di un vero e proprio dialogo, che a sua volta ha generato in noi una spinta costante a crescere. Insomma, siamo grati al nostro pubblico per averci aiutato a costituire quell’essenziale contesto morale, del quale chi opera nel settore delle arti e della cultura dovrebbe sentirsi parte integrante, e che peraltro gli artisti nostri ospiti riconoscono come un valore specifico di Musica Insieme, un valore che ci distingue nel panorama musicale internazionale. Del resto, stiamo parlando di quel senso di cittadinanza, che altro non è se non una delle possibili declinazioni dello spirito di servizio, che dovrebbe sempre contraddistinguere quanti dedicano il proprio lavoro ed il proprio ingegno appunto alle arti e alla cultura in generale. Analogamente, chi in questi anni ci ha sostenuto, i nostri sponsor, è stato letteralmente coinvolto nella nostra progettualità. Li ringraziamo anche per questo: per essere stati dei veri e propri compagni di viaggio, con i quali abbiamo condiviso questa esaltante esperienza. Il fatto che la maggior parte dei nostri sostenitori sia con noi fin dai primi passi compiuti lungo questo cammino non solo accresce il nostro senso di gratitudine, ma ci fa sentire quanto sia stato importante, e quanto lo sia oggi e lo sarà in futuro, individuare il giusto equilibrio, quel punto nel quale si congiunge ciò che è stato fatto con ciò che sarà fatto, guardando sempre avanti con l’energia tratta dal lavoro compiuto. Fabrizio Festa MI MUSICA INSIEME 7 LA STAGIONE 2015/16 ASCOLTANDO IL FUTURO Si avvicina il traguardo della trentesima edizione dei Concerti di Musica Insieme, lo sguardo sempre rivolto al domani, con creatività e fiducia in una ripresa, che nel nostro Paese sembra ripartire proprio dalla cultura di Bruno Borsari S e vogliamo provare ad immaginare una città che rinasce, che torna a guardare al futuro senza averne paura, ma anzi progettandolo, costruendolo con rinnovata fiducia, non possiamo immaginarla senza che la musica, ed in genere le arti, facciano la loro parte. Potremmo persino affermare che proprio dal rifiorire dell’attività artistica e culturale, e quindi dal prendere vita di un sempre più esteso interesse per quelle attività, si misuri il desiderio ed insieme il tasso di ripresa di una comunità. Una comunità che torna ad appassionarsi per un bel film, per uno spettacolo di prosa o per l’opera; una comunità che si riconosce nei luoghi dove ci s’incontra per ascoltare un concerto o applaudire un balletto; una comunità che sente come bene condiviso tali emozioni è finalmente una comunità che immagina il tempo che verrà, contribuendo a realizzarlo, a dargli forma e colore. Bologna sembra oggi essere all’inizio di un simile cammino. Ci sono segni che ci fanno credere che tutto si stia evolvendo in tale direzione. Ad esempio, le migliaia di persone che hanno visitato la mostra, organizzata da Genus Bononiae, che ruotava intorno alla Ragazza con l’orecchino di perla. O quelle, sempre migliaia, che proprio in questi giorni fanno la fila per poter ammirare i capolavori di Maurits Cornelis Escher. Esempi cui riteniamo di poter accostare lo straordinario successo, che ha salutato la lettura dei Fiori del Male affidata al loro traduttore, il poeta Nicola Muschitiello, con una ‘colonna sonora’ a tema ben raccontata da un pianista di talento come Alexander Romanovsky: un’iniziativa ideata e realizzata da Musica Insieme al nuovo Unipol Auditorium e offerta alla cittadinanza da Gruppo Unipol. Insomma, segnali forti che, se li sommiamo ad altri, a quelli che illuminano settori diversi, potrebbero davvero farci pensare che siamo prossimi ad una svolta significativa. La nuova dirigenza del Bologna Calcio sta realisticamente progettando la costruzione di un nuovo stadio, ad esempio. Oppure, la rinascita di una produttività e creatività industriali, che osserviamo nel nuovo corso della Ducati. E l’Aeroporto, oggi tra i primi Arabella Steinbacher si cimenterà il 30 novembre 2015 con i Concerti di Mozart MI MUSICA INSIEME 9 LA STAGIONE 2015/16 Foto Viterbofotocine La compagnia Motus sarà protagonista di un’inaugurazione speciale, il 19 ottobre 2015, con la prima del King Arthur di Purcell 10 MI MUSICA INSIEME in Italia e in Europa per incremento del traffico, a dimostrazione di come lo snodo bolognese si stia sempre più consolidando come uno tra i principali hub mondiali. Mettendo insieme tutti questi tasselli, la percezione che qualcosa stia cambiando, e in meglio, nella nostra città si fa sempre più concreta. Una sensazione che per noi si trasforma senza soluzione di continuità, con naturalezza, in un convincimento morale e in una realtà progettuale ad un tempo. L’operatore culturale, infatti, deve non solo assecondare una simile evoluzione, ma addirittura anticiparla. E può farlo se e solo se innova attraverso il suo impegno e consolida quanto già ha costruito. Per questo Musica Insieme si è coordinata con alcuni fra i maggiori organizzatori musicali italiani per costituire AMÚR – Associazioni Musicali in Rete, offrendo peraltro ai nostri abbonati particolari condizioni sull’acquisto di biglietti per i concerti di tutti i membri della rete (e per le quali si rimanda alla rubrica dedicata ai “Vantaggi per gli abbonati”); per questo Musica Insieme già progetta un nuovo ciclo di letture poetiche; per questo, sta per presentare la nuova edizione del Varignana Music Festival (del quale il lettore troverà notizie nelle prossime pagine), manifestazione che al suo debutto non solo ha riscosso un significativo successo, ma ha anche dimostrato che è possibile costruire nel contesto bolognese un festival sul modello di quelli che animano la vita estiva delle maggiori località europee. Proprio la risposta appassionata, e a volte persino entusiastica, del pubblico ci spinge a pensare che questo sia il momento di insistere e di approfondire, di sottolineare e scrivere nuove pagine. In una parola: di immaginare un domani che per noi è già oggi. Questo l’afflato morale che ci ha portato a costruire la nuova Stagione, la ventinovesima, lo sguardo già rivolto all’ambizioso traguardo della numero trenta. I particolari il lettore li troverà nell’articolo che segue, ma qui riteniamo sia necessario richiamare la sua attenzione sulla sostanza fortemente propositiva, che contraddistingue il cartellone 2015/2016. Non possiamo non far notare la presenza di un numero rilevante di debutti. Musica Insieme porterà per la prima volta a Bologna artisti come la violoncellista Sol Gabetta o la pianista Ang Li e compagini che hanno dato un contributo fondamentale alle vicende musicali di questi nostri anni quali il Festival Strings Lucerne o l’Akademie für Alte Musik di Berlino. Debutti incorniciati in una programmazione – possiamo dirlo senza tema di essere smentiti – di livello europeo. Ovvero in una programmazione che inserisce Bologna nel circuito delle capitali della mu- sica in Europa e non solo. D’altronde, si tratta di un cartellone nel quale tanto l’appassionato quanto il neofita potrà trovare non solo specifici e diversi motivi d’interesse, ma anche spunti, suggestioni, richiami e indicazioni, che saranno a loro volta stimoli per quella curiosità mai doma, che è il segno appunto di una cittadinanza viva e partecipe. Il tutto sempre sostenuto da quel complesso di architravi, che negli anni hanno fatto della nostra Fondazione un caso unico e spesso imitato in tutta Italia. Proseguiremo, infatti, nell’impegno per la divulgazione e la formazione rivolto sia al pubblico nel suo complesso, sia a quelle fasce di utenza, che riteniamo debbano trovare proprio nell’impegno degli operatori culturali la risposta alle loro legittime richieste ed esigenze. Ecco Musica Insieme Contemporanea (MICO), rassegna che – ormai dieci le sue edizioni – ha dato un nuovo spazio e un nuovo pubblico alla musica dei nostri giorni. Ecco l’impegno a favore del pubblico che abita i comuni intorno a Bologna (un impegno nato ben prima che si parlasse di “città metropolitana”); e quello indirizzato verso gli studenti sia delle scuole medie superiori, sia dell’università. Si tratta, è bene ricordarlo, di attività che ormai hanno alle spalle un percorso di anni e che proprio in forza di tale longevità hanno permesso la costituzione di un nuovo pubblico, un allargamento dell’utenza che oggi rappresenta uno dei punti di forza e dei motivi di legittimo orgoglio per la nostra Fondazione. Proprio a questo pubblico vogliamo dimostrare la nostra gratitudine con un omaggio, la ristampa speciale per gli abbonati di Musica Insieme di un classico della letteratura ‘musicale’: il celebre Mozart in viaggio verso Praga di Eduard Mörike. E con una novità assoluta come l’iniziativa “A concerto con mamma e papà”, che consentirà a tutti coloro che lo desiderino di avvicinare alla musica classica i propri figli: acquistando due abbonamenti in qualsiasi settore del Teatro, per ciascun concerto della Stagione 2015/16 i genitori potranno infatti richiedere un biglietto gratuito per i propri figli. Prosegue naturalmente, sempre nell’ottica di informare e divulgare, la nostra attività editoriale (cartacea e sulla rete), strumento operativo e di comunicazione che ci ha permesso di costruire con chi ci segue un rapporto solido e fecondo. Dunque, è con questo spirito che offriamo ora alla nostra città e a tutti coloro che vorranno con noi condividerla la nuova stagione dei Concerti di Musica Insieme, nella convinzione che dobbiamo sostenere il fiorire del futuro che ci aspetta. A sinistra: un grande maestro del nostro tempo, Vladimir Ashkenazy, formerà un originale trio il 14 marzo 2016. Sopra: le sorelle Katia e Marielle Labèque, attesissimo il loro recital l’11 gennaio 2016 MI MUSICA INSIEME 11 IL CALENDARIO: INTERPRETI E PROGRAMMI MUSICA IN PROGRESS La XXIX edizione dei Concerti presenta un ricco ventaglio di novità, per un cartellone che ai grandi maestri affianca il debutto in città di compagini e solisti fra i più acclamati, con un’inedita inaugurazione ‘teatrale’ di Fulvia de Colle L Foto Uwe Arens Sol Gabetta, la violoncellista argentina sarà al suo debutto per Musica Insieme il 7 marzo 2016 a Musica è viva, viva la Musica… La presenza, in un cartellone di quindici concerti, di almeno sette nuove proposte fra debutti in città e formazioni inedite, par proprio rovesciare – nel caso ve ne fosse bisogno – il teorema secondo cui la classica è un reperto museale e inerte. Il repertorio, gli interpreti e il pubblico crescono, e nel caso di Musica Insieme sono spesso cresciuti proprio insieme a noi, e questa nostra ventinovesima edizione dei Concerti ne vuole portare testimonianza. Innanzitutto con un’inaugurazione, il 19 ottobre, che segna una novità assoluta: il primo allestimento a Bologna del King Arthur sulle mu- 12 MI MUSICA INSIEME siche che Henry Purcell creò nel 1690 per il libretto di John Dryden, nella lettura visionaria e incantata di Motus, compagnia teatrale creata nel 1991 dai registi e attori Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, oggi in grado di realizzare un binomio raro come quello di sperimentazione e successo. Con la complicità di un ensemble specialista riconosciuto della prassi esecutiva storica come Sezione Aurea, diretto al violino da Luca Giardini, con voci recitanti e cantanti, elementi scenici e intermezzi strumentali in scena, contributi video e riprese dal vivo di ciò che avviene sulla scena, Motus rilegge la dramatick opera di Dryden e Purcell rappresentando in un continuo, ipnotico gioco di specchi e di illusioni i conflitti della guerra e quelli del cuore, il mondo naturale e quello dei maghi e degli spiriti della mitologia anglosassone. Se il viaggio incomincia nell’Inghilterra del Seicento, la prossima Stagione dei nostri Concerti intende del resto attraversare il tempo e lo spazio della musica, arrivando sino al 2015 della nuova opera che ci proporrà uno dei massimi quartetti d’archi oggi in attività, l’Artemis, brano ancora ‘da svelare’ perché sarà prescelto nell’ambito di un concorso indetto dallo stesso Artemis proprio per ampliare il repertorio della formazione-simbolo della cameristica, nonché per dare il suo contributo al difficile mestiere della composizione (il vincitore sarà proclamato il prossimo ottobre). Ma attraverseremo anche lo spazio, dall’Italia alle Americhe, e dall’Europa percorreremo più volte l’orbe terracqueo – come raccontano i testi stilati da Fabrizio Festa per la brochure di presentazione dei Concerti – per tornare idealmente ‘a casa per il finale di Stagione, quando la tromba di Nakariakov saluterà il pubblico con una Tarantella napoletana. Se la musica si sviluppa nello spazio come nel tempo, sono gli stessi luoghi del resto, e i tempi della musica a darci la possibilità di consolidare e riassaporare il grande repertorio, le pietre miliari per così dire delle forme canoniche, sonata Foto Molina Visuals IL CALENDARIO: INTERPRETI E PROGRAMMI quartetto sinfonia concerto, da Bach, Mozart e Beethoven a Chopin, Mendelssohn, Schubert, e Brahms, con qualche tutt’altro che occasionale incursione nel balletto e nella danza, fra Čajkovskij, Dvořák e Stravinskij. Accanto a luoghi e tempi della musica, ecco che a farsi sentire sono anche i luoghi d’origine (coincidenti ormai col mondo intero) e le biografie artistiche dei solisti e degli ensemble, quelli celeberrimi e ben noti al nostro pubblico, e quelli che si affacciano sulle scene bolognesi per la prima volta, rinforzando con la loro straordinaria passione e con il messaggio della loro interpretazione proprio quella fiducia espressa poc’anzi nel carattere sempre vivo della nostra musica, capace di rinnovarsi nella continuità, e con una caratteristica fondamentale: quella di esprimersi al meglio – pur nell’universale disponibilità di musica riprodotta che oggi ci circonda – nell’esecuzione e nella comunicazione dal vivo che s’instaura fra interprete e pubblico. Ecco dunque che, fra grande repertorio e nuove scoperte, i quattro appuntamenti dedicati al pianoforte affiancheranno da un lato maestri acclamati in tutto il globo, nonché ospiti sempre attesissimi dei nostri cartelloni come Arcadi Volodos (il 26 ottobre) e le sorelle Katia e Marielle Labèque (che apriranno l’11 gennaio il nuovo anno 2016), in entrambi i casi con programmi che ne rivelano in modo quasi emblematico le biografie musicali: per Volodos, il Brahms più raro e l’ultima sonata di Schubert, per le Labèque, un capolavoro come il Sacre di Stravinskij e a seguire una costellazione di brani che ne hanno accompagnato letteralmente l’esistenza come artiste – e come sorelle. Saranno d’altro canto al loro debutto in città due pianisti, come Denis Matsuev (il 22 febbraio) e Beatrice Rana (il 4 aprile), già insigniti dei principali riconoscimenti – e Matsuev in particolare è ormai un rappresentante ‘istituzionale’ della cultura russa, oltre che impegnato per la promozione dei giovanissimi talenti – e ciascuno con il proprio messaggio artistico: la tradizione musicale della grande madre Russia per il primo, un’antologia del repertorio pianistico nei secoli, culminante nella strepitosa Sonata op. 35 di Chopin e nella vertigine della Valse di Ravel la seconda. Per questa ventinovesima edizione dei Concerti, si riconferma – fedeli come siamo da sempre al principio di ‘curiosità ed esplorazione’ – una panoramica sulla varietà del repertorio come su quella delle compagini cameristiche, che si dipanerà dal duo (affiancando al pianoforte tre interlocutori storici come il violino, la viola, il violoncello) all’ensemble da camera. Altra illustre novità del cartellone sarà in questo caso la vio- Il celebre Artemis Quartett presenterà l’8 febbraio una nuova composizione per archi MI MUSICA INSIEME 13 IL CALENDARIO: INTERPRETI E PROGRAMMI Arcadi Volodos, di scena il 26 ottobre con Brahms e Schubert. Sotto: approda a Bologna il 14 dicembre 2015 l’Akademie für Alte Musik Berlin, con un programma che saluterà le festività natalizie 14 MI MUSICA INSIEME loncellista argentina Sol Gabetta, accompagnata al pianoforte da un partner regolare come Bertrand Chamayou: il 7 marzo il duo dedicherà il suo recital all’Ottocento, incentrandolo sulle opere di Chopin, recentemente incise per Sony Classical. Si alternerà invece alla viola e al violino un amico di Musica Insieme qual è Julian Rachlin, la cui versatilità è pari solo all’inesauribilità delle sue doti artistiche; al suo fianco il compagno di vent’anni di successi, non a caso un pianista corteggiato da principali solisti, ossia Itamar Golan, per un concerto tutto dedicato (il 2 maggio) a un nume tutelare come Brahms, prima puntata di un’importante integrale sonatistica, che si concluderà nella successiva Stagione 2016/17 di Musica Insieme. A tre solisti di vaglia come Corina Belcea, Antoine Lederlin e Michail Lifits spetterà, il 25 gennaio, lo sguardo sul trio con pianoforte, alternandosi nelle varie configurazioni del duo d’archi e d’archi e piano per concludere con una pietra miliare come il Trio beethoveniano dell’Arciduca; altre ‘geometrie variabili’ le proporranno invece il 14 marzo uno straordinario maestro del nostro tempo, come Vladimir Ashkenazy, che riunirà il figlio Dimitri Ashkenazy e Ada Meinich per intrecciare con originalità clarinetto, viola e pianoforte sulle note di Schumann e Gade, Clarke e Šostakovič . Crescendo di numero, due quartetti storici come lo Janáček String Quartet (il 16 novembre) e l’Artemis Quartett (l’8 febbraio) si confronteranno con il repertorio, ma anche con le ultimissime creazioni per una compagine fra le più stimolanti per gli autori di tutti i tempi. Venendo agli ensemble, ecco le prime apparizioni in città di Festival Strings Lucerne e Akademie für Alte Musik Berlin: l’una sarà capitanata dall’archetto virtuoso di Arabella Steinbacher, che il 30 novembre si esibirà fra l’altro in due Concerti di Mozart; l’altra sarà protagonista di un vero e proprio ‘concerto di Natale’, il 14 dicembre, sulle celebri note, dal Canone di Pachelbel al Concerto fatto per la notte di Natale di Corelli, che gli autori di tutt’Europa hanno dedicato fra Sei e Settecento al miracolo della Natività. Lo sguardo e il respiro di questa nostra ventinovesima Stagione si espanderanno poi ulteriormente verso il finale, rispettivamente il 18 aprile con l’Ottetto d’archi dei Berliner Philharmoniker e il 9 maggio con la Russian Chamber Philharmonic St. Petersburg, portando sulla scena l’esperienza e la creatività di due compagini fra le più prestigiose al mondo. VARIGNANA MUSIC FESTIVAL 2015 La seconda edizione del Festival organizzato da Musica Insieme per Palazzo di Varignana presenta un cartellone di grandi nomi, con straordinarie novità e programmi originali in un luogo d’incanto S Stelle di luglio arà di scena dal 10 al 18 luglio 2015 la II edizione del Varignana Music Festival, nella splendida cornice del Palazzo di Varignana Resort & SPA. Fra le molte novità in cartellone, la presenza di quello che è oggi il più celebre violoncellista italiano al mondo, Mario Brunello, protagonista di una ‘carta bianca’ che animerà le tre giornate d’apertura, dal 10 al 12 luglio. Invitato dalle più prestigiose orchestre, diretto da Temirkanov, Abbado, Chailly, Muti, Ozawa, a Varignana Brunello presenterà alcuni progetti inediti, chiamando accanto a sé il 12 luglio il compositore e pianista Ezio Bosso, autore di pagine dall’eccezionale fascino, fra cui la celebre colonna sonora di Io non ho paura di Salvatores, o Gustavo Zagrebelsky, giurista italiano già Presidente della Corte Costituzionale, col quale Brunello animerà un’originale ‘conversazione-concerto’ sull’interpretazione. Altro special guest, il 13 e il 17 luglio, sarà Julian Rachlin, violinista, violista e direttore d’orchestra fra i più acclamati; con lui un partner rodato come Itamar Golan, che ascolteremo anche il 14 luglio in un suggestivo programma a quattro mani con la pianista giapponese Natsuko Inoue. Si riconferma poi la presenza eccezionale di Alexander Romanovsky, pianista invitato dalle principali compagini, quali Ro- II edizione 2015 venerdì ore 20 10 luglio MARIO BRUNELLO violoncello ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte Gustavo Zagrebelsky Musiche di Lekeu, Rachmaninov yal Philharmonic, Filarmonica della Scala, Accademia Nazionale di Santa Cecilia diretta da Antonio Pappano. Oltre a esibirsi in duo con Mario Brunello venerdì 10 luglio in un programma espressamente creato per l’inaugurazione del Festival, il 15 luglio Romanovsky sarà protagonista di un recital solistico, e il 16 sarà in duo con la violoncellista statunitense Christine Walewska, straordinaria interprete ammirata da artisti quali Rubinstein, Arrau, Heifetz, in un programma che spazierà da Bach alle danze argentine. Il Quartetto di Cremona, ospite regolare delle principali sale e universalmente considerato quale il vero erede dello storico Quartetto Italiano, sarà a sua volta protagonista di due serate, accanto a Brunello sabato 11 luglio e nel concerto finale del festival, sabato 18, quando l’ensemble si allargherà con Rachlin e Romanovsky. 2015 sabato ore 20 11 luglio QUARTETTO DI CREMONA MARIO BRUNELLO violoncello Musiche di Bach, Schubert 12 ore 17 luglio 2015 domenica MARIO BRUNELLO violoncello GUSTAVO ZAGREBELSKY pianoforte Dialogo sullÊinterpretazione e (forse) una Sonata di Schubert ore 20 MARIO BRUNELLO violoncello EZIO BOSSO pianoforte Musiche di Pärt, Bach, Cage, Bosso 13 JULIAN RACHLIN luglio 2015 lunedì ore 20 violino ITAMAR GOLAN pianoforte Musiche di Mozart, Beethoven, Brahms 14 ITAMAR GOLAN luglio 2015 martedì ore 20 NATSUKO INOUE pianoforte a quattro mani Musiche di Schubert, Ravel, Brahms 15 ALEXANDER ROMANOVSKY luglio 2015 mercoledì ore 20 pianoforte Musiche di Beethoven, Chopin 16 CHRISTINE WALEWSKA luglio 2015 giovedì ore 20 ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte violoncello Musiche di Bach, Chopin, Bragato, Bolognini, Piazzolla 17 JULIAN RACHLIN Alexander Romanovsky Foto Ugo Dalla Porta luglio 2015 venerdì ore 20 violino ITAMAR GOLAN pianoforte Musiche di Brahms, Mozart 18 QUARTETTO DI CREMONA luglio 2015 sabato ore 20 JULIAN RACHLIN violino ALEXANDER ROMANOVSKY pianoforte Musiche di Čajkovskij, Šostakovič MI MUSICA INSIEME 15 I concerti 2015 2016 I CONCERTI 2015 / 2016 Lunedì 19 ottobre 2015 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 King Arthur MOTUS / DANIELA NICOLÒ, ENRICO CASAGRANDE..............................regia ENSEMBLE SEZIONE AUREA LUCA GIARDINI..................................................direzione e violino Purcell Lunedì 26 ottobre 2015 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 Lunedì 16 novembre 2015 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 ARCADI VOLODOS..........................................pianoforte Brahms, Schubert JANÁČEK STRING QUARTET............pianoforte ANG LI................................pianoforte Beethoven, Janáček, Brahms Lunedì 30 novembre 2015 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 FESTIVAL STRINGS LUCERNE ARABELLA STEINBACHER.................... violino DANIEL DODDS................................................. maestro concertatore Grieg, Mozart Lunedì 14 dicembre 2015 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 Lunedì 11 gennaio 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 Lunedì 25 gennaio 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK BERLIN Biber, Telemann, Pachelbel, Pez, Delalande, Locatelli, Vivaldi, Corelli KATIA E MARIELLE LABÈQUE........pianoforti Stravinskij, Čajkovskij, Brahms, Dvořák, Gershwin, Lutosławski CORINA BELCEA ............................................violino ANTOINE LEDERLIN......................................violoncello MICHAIL LIFITS................................................pianoforte Kodály, R. Strauss, Beethoven Lunedì 8 febbraio 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 ARTEMIS QUARTETT Schubert, nuova composizione vincitrice del “Concorso Artemis”, Grieg AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 Lunedì 7 marzo 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 DENIS MATSUEV........................................pianoforte Čajkovskij, Musorgskij, Rachmaninov SOL GABETTA.................................................violoncello BERTRAND CHAMAYOU......................pianoforte Beethoven, Mendelssohn, Chopin Lunedì 14 marzo 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 VLADIMIR ASHKENAZY......................pianoforte DIMITRI ASHKENAZY............................clarinetto ADA MEINICH................................................viola Schumann, Clarke, Gade, Šostakovič Lunedì 4 aprile 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 Lunedì 18 aprile 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 Lunedì 2 maggio 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 BEATRICE RANA.........................................pianoforte Bach, Debussy, Chopin, Ravel BERLINER PHILHARMONIKER STREICHOKTETT Spohr, Mendelssohn JULIAN RACHLIN........................................violino e viola ITAMAR GOLAN............................................pianoforte Brahms Lunedì 9 maggio 2016 AUDITORIUM MANZONI ore 20.30 I CONCERTI 2015 / 2016 Lunedì 22 febbraio 2016 RUSSIAN CHAMBER PHILHARMONIC ST. PETERSBURG SERGEJ NAKARIAKOV......................... tromba JURI GILBO.......................................................direttore Händel, Mozart, Haydn, Poulenc, Böhme Per ulteriori informazioni rivolgersi alla Segreteria di Musica Insieme: Galleria Cavour, 2 – 40124 Bologna – tel 051 271932 – fax 051 279278 [email protected] - www.musicainsiemebologna.it INFORMAZIONI PER L’ABBONAMENTO ALLA STAGIONE 2015/2016 Vendita abbonamenti Biglietteria del Teatro Manzoni - via de’ Monari 1/2, Bologna - orario: dal lunedì al sabato, ore 15 -18.30 Prelazioni per il rinnovo dell’abbonamento: da giovedì 21 maggio a mercoledì 10 giugno 2015. È richiesto un documento d’identità dell’intestatario dell’abbonamento alla stagione 2014/2015. Nuovi abbonamenti per i posti ancora disponibili: da mercoledì 17 giugno a venerdì 3 luglio 2015. Possibilità di rateizzazione L’abbonato potrà versare un acconto (non rimborsabile, indicato tra parentesi di fianco all’importo totale), regolando poi il saldo dal 19 ottobre al 16 novembre 2015. Giorni di chiusura della biglietteria: lunedì 1 giugno e martedì 2 giugno 2015. Musica Insieme si riserva il diritto di apportare variazioni – dovute a motivi tecnici o di forza maggiore – ai programmi della Stagione, agli orari e alle date degli spettacoli. L’eventuale rinuncia all’abbonamento nel corso della stagione, per qualsiasi motivo, non comporta alcuna restituzione, anche parziale, di denaro. Non è possibile rilasciare duplicati della tessera di abbonamento. In caso di smarrimento o furto, per accedere in teatro sarà necessario esibire in biglietteria un documento di autocertificazione del furto o smarrimento dell’abbonamento, corredato da una fotocopia della carta d’identità dell’intestatario. Non è consentito l’ingresso in sala a concerto iniziato. PREZZI ABBONAMENTI Platea I settore € 390,00 (I rata € 195,00) Platea II settore € 318,00 (I rata € 159,00) Galleria I settore € 290,00 (I rata € 145,00) Galleria II settore € 225,00 (I rata € 113,00) Galleria II settore Under 26 e Over 65 € 160,00 (I rata € 80,00) Galleria I settore € 40,00 Galleria II settore € 35,00 Balconata € 10,00 PREZZI BIGLIETTI SINGOLI CONCERTI* Platea I settore € 55,00 Platea II settore € 45,00 * Per tutti i settori ad esclusione della balconata, riduzione del 10% sul prezzo del biglietto per Under 30 e Over 65, e per: soci Coop titolari abbonamento annuale Tper soci Touring Club abbonati Arena del Sole titolari Carta Doc A CONCERTO CON MAMMA E PAPÀ Una nuova formula di abbonamento permetterà ai genitori di avvicinare i propri figli al mondo della musica classica: acquistando due abbonamenti in qualsiasi settore del Teatro, per ciascun concerto della Stagione 2015/16 i genitori potranno richiedere un biglietto gratuito per i propri figli, assegnato secondo disponibilità. L’offerta è rivolta ai bambini di età compresa fra i 5 e i 14 anni. 20 MI MUSICA INSIEME I VANTAGGI PER GLI ABBONATI ALLA STAGIONE 2015/2016 Gli abbonati di Musica Insieme potranno usufruire di uno sconto sui prezzi dei biglietti dei concerti organizzati dalle altre Società che aderiscono alla rete AMÚR (Società del Quartetto di Milano, Accademia Filarmonica Romana, Associazione Alessandro Scarlatti – Ente Morale dal 1948 di Napoli, l’Associazione Amici della Musica di Padova, Fondazione Perugia Musica Classica ONLUS di Perugia, Società dei Concerti Trieste, Società del Quartetto di Vicenza e Società Veneziana di Concerti), ad esclusione degli spettacoli per i quali non è previsto alcun tipo di riduzione. Per tutte le serate dei concerti di Musica Insieme, l’abbonato potrà usufruire ad un prezzo speciale del ParcheggioApcoa di Piazza VIII Agosto. Presentando la propria tessera, sarà infatti possibile acquistare presso la cassa del parcheggio un pacchetto rinnovabile di 5 buoni (ciascuno valido per tre ore di sosta in tutte le serate di concerto) al prezzo di € 25,00. Gli abbonati di Musica Insieme potranno usufruire di uno sconto del 20% circa sui prezzi interi degli abbonamenti (escluso l’abbonamento Carta Arena) e dei biglietti per tutte le repliche di spettacolo, ad esclusione degli spettacoli per i quali non è previsto alcun tipo di riduzione. Arena del Sole, Via Indipendenza 44, Bologna. Tel. 051.2910910. L’abbonato avrà diritto allo sconto del 10% sulla consumazione nella fascia pranzo presso i locali CAMST del centro storico e dei Centri Commerciali. Ristorante Self-service C’ENTRO – Bologna, Via Indipendenza 45 – aperto a pranzo dal lunedì al sabato; Ristorante Self-service BASS’OTTO – Bologna, Via Ugo Bassi 8 – aperto a pranzo dal lunedì alla domenica. Ristoranti Self-service MAGNOSFERA: La Galleria, Piazza XX settembre 6, Autostazione Bologna – Centro Commerciale Centro Borgo, Bologna – Centro Commerciale Lame, Bologna – Centro Commerciale Centro Nova, Villanova di Castenaso. Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 10% sulla prima consumazione in tutte le serate di concerto di Musica Insieme e della Cantina Bentivoglio (Via Mascarella 4/b, Bologna). Per tutte le serate di concerto, l’abbonato potrà usufruire del servizio Chiama Taxi COTABO. Rivolgendosi alla postazione COTABO all’ingresso del teatro, potrà richiedere un taxi all’addetto, ricevendo in pochi secondi uno scontrino con tempo d’attesa e sigla del taxi in arrivo, senza alcun costo di chiamata. L’abbonato potrà inoltre ricevere, gratuitamente anziché al costo di 25 Euro, la Taxi Card COTABO, con la quale sarà possibile pagare tutti gli spostamenti con comoda fattura a fine mese. In alternativa, l’abbonato potrà utilizzare l’applicazione Taxiclick, disponibile gratuitamente (per iPhone e Android) su App Store e Play Store. Per il clienti abbonati a COTABO, Taxiclick vale anche come strumento di pagamento. COTABO, www.cotabo.it – Tel. 051-374300 Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto allo sconto del 10% su tutti i cd e dvd in assortimento presso Discorama Bologna, Via de’ Monari 1a/b, Bologna. Tel. 051-2960976. www.discoramabologna.it Per soggiorni di almeno due notti, l’abbonato avrà diritto all’upgrade gratuito in Junior Suite e uno sconto del 10% sui trattamenti benessere prenotati prima dell’ingresso in Hotel. Hotel Helvetia Thermal SPA 4*, Porretta Terme (www.helvetiabenessere.it, [email protected]). L’abbonato a Musica Insieme avrà diritto al 10% di sconto su tutti i libri in assortimento presso la Libreria.Coop Ambasciatori, Via orefici 19, Bologna e la Libreria.Coop Zanichelli, Piazza Galvani, 1/h Bologna. L’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 15% sul prezzo di occhiali da sole e di occhiali da vista completi di lenti, e ad uno sconto del 10% sulla contattologia e liquidi, presso Ottica Gambini, nei punti vendita di Via Ugo Bassi 1 e Via d’Azeglio 8/b. Esibendo la propria tessera alla prenotazione, l’abbonato avrà diritto allo sconto del 15% sulla migliore tariffa disponibile per il pernottamento, allo sconto del 15% sul prezzo di listino per un ingresso di 3 ore a VarSana Spa (valido da lunedì a venerdì), e allo sconto del 10% sulle carte ristorante e sulla carta pizzeria (bevande escluse) al Pool & Lounge Bar and Restaurant e al ristorante Il Palazzo. Tel. 051 19938300; [email protected]; www.palazzodivarignana.it Esibendo la propria tessera, l’abbonato avrà diritto ad uno sconto del 10% su tutte le consumazioni al Ristorante Pizzeria Incrocio Montegrappa, Via Montegrappa 7/d, Bologna – tel. 051 224871 (chiuso il martedì). Uvet Pomodoro Viaggi offre agli abbonati di Musica Insieme uno sconto immediato del 3% per l’acquisto di viaggi e soggiorni da catalogo (escluse quote d’iscrizione, assicurazioni e visti) in tutte le agenzie Uvet Pomodoro Viaggi di Bologna e provincia. Restano esclusi i viaggi Last minute, le offerte speciali e la biglietteria in generale. www.uvetpomodoro.com MI MUSICA INSIEME 21 Lunedì 19 ottobre 2015 LUNEDÌ 19 OTTOBRE 2015 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 KING ARTHUR SU IL SIPARIO Foto Viterbofotocine MOTUS DANIELA NICOLÒ, ENRICO CASAGRANDE regia LUCA SCARLINI drammaturgia e traduzioni GLEN ÇAÇI, SILVIA CALDERONI attori ENRICO CASAGRANDE, DAMIANO BAGLI, IAN ÇAÇI, ERA ÇAÇI attori in video ENSEMBLE SEZIONE AUREA YULIYA POLESHCHUK soprano CARLO VISTOLI controtenore LUCA GIARDINI direzione e violino ALESSANDRO TAVERNA consulenza al progetto John Dryden / Henry Purcell King Arthur Una novità assoluta nella nostra città inaugura la XXIX Stagione: il King Arthur di Purcell reinterpretato da Motus e Sezione Aurea coniugando immagini e suoni con forza visionaria P remio Ubu Speciale nel 1999 «per la coerenza testarda e creativa di una ricerca visionaria nel ridisegnare spazi e filtrare miti»: ecco il biglietto da visita di Motus, la compagnia teatrale fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò, che di Premi Ubu – e non solo – da allora ne ha ricevuti molti, grazie alla sua speciale facoltà di contaminare immagini e parole, spazi e suoni, scavando ora nel mito di Orfeo, ora tra i versi dell’Orlando Furioso, per approdare nel 2014 al King Arthur di Purcell e Dryden, titolo che presenterà in prima assoluta nella nostra città. Una se- miopera, quella che Purcell firma nel 1690 per il libretto di John Dryden, dove canto, recitazione, scene e brani strumentali già si intrecciavano con modernità sconvolgente. Il King Arthur fu premiato al tempo con oltre cento repliche nel giro di poche stagioni, complice soprattutto il genio di quello che è il ‘padre’ riconosciuto della musica inglese, il Mozart britannico, che del Salisburghese condivide la prodigiosa precocità, la produzione sterminata e una fine purtroppo prematura. Una sfida stimolante, dunque, quella che Motus raccoglie insieme agli esecutori di Sezione Aurea e grazie alla drammaturgia originale che Luca Scarlini affianca alla traduzione del libretto, per rileggere, attraverso l’amore di Arthur per Emmeline, i conflitti fra umano e sovrannaturale, le ragioni della politica e della guerra, nell’incanto di «un universo di immagini illusorie e miraggi». Un incanto cui le note contribuiscono al pari del testo, come nel caso emblematico della suggestiva “Aria del Freddo”, dove la vibrazione ottenuta col tremolo degli archi crea letteralmente un mondo di ghiaccio intorno a sé (e la mente corre ad un analogo esempio, come il celebre Inverno vivaldiano…). I protagonisti Compagnia fondata nel 1991, Motus è impegnata nel continuo tentativo di espandere e contaminare l’esperienza teatrale oltre i confini fra i generi. Concepita come un laboratorio di lavoro aperto alle più diverse collaborazioni artistiche, ricerca un’interazione creativa tra le diverse forme di espressione. Dopo un lungo periodo di produzione in cui s’intrecciano influenze di autori quali Genet, Ballard, Pasolini, De Lillo, nascono, negli ultimi anni, progetti fortemente legati alle trasformazioni politico-sociali in atto: tra questi Alexis. Una tragedia greca (2010), un successo internazionale presentato al Festival TransAmérique di Montréal e a Under The Radar a New York. L’Ensemble Sezione Aurea riunisce artisti dediti all’esecuzione del repertorio europeo del XVII e XVIII secolo, con l’utilizzo di strumenti musicali e relative messe a punto per quanto più possibili vicini alla genesi del repertorio. Luca Giardini ha approfondito la prassi esecutiva storica con importanti specialisti e collabora con ensemble di rilievo,tracuiAccademiaBizantina,LaVenexiana,TheOrchestraoftheAgeofEnlightenment, e con solisti come Simon Rattle, Frans Brüggen, Cecilia Bartoli, Ian Bostridge. MI MUSICA INSIEME 23 Lunedì 26 ottobre 2015 LA SFIDA DEL RISCOPRIRE Arcadi Volodos riflette sui suoi autori prediletti, gettando nuova luce su Brahms attraverso alcune sue rare pagine, e su Schubert, di cui affronterà l’ultimo capolavoro per pianoforte LUNEDÌ 26 OTTOBRE 2015 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 ARCADI VOLODOS pianoforte Johannes Brahms Tema e Variazioni in re minore op. 18b Otto Klavierstücke op. 76 Franz Schubert Sonata in si bemolle maggiore D 960 L a carriera di Arcadi Volodos è ormai assimilabile a quella dei maggiori interpreti del nostro tempo: per constatarlo, basta scorrere l’elenco delle sale in cui è apparso nel solo inizio d’anno 2015 – Musikverein di Vienna, Théâtre des Champs-Elysées, Philharmonie di Berlino, Teatro Colon di Buenos Aires… – aggiungendo la Residenza al Konzerthaus di Berlino e l’apparizione al Festival di Pasqua di Salisburgo con la Staatskapelle di Dresda diretta da Daniele Gatti. Tanto più atteso è quindi il suo recital per Musica Insieme, ormai un appuntamento regolare con il nostro pubblico. Un appuntamento reso ancor più interessante dalla singolarità delle scelte artistiche e di repertorio di un interprete, Volodos appunto, che da anni ha messo la propria tecnica prodigiosa al servizio di pagine di grande profondità espressiva, eleggendo Brahms e Schubert fra i suoi numi tutelari. Un vero e proprio lavoro di scavo quello del pianista russo, 24 MI MUSICA INSIEME un lavoro che lo ha spinto a riportare alla luce anche quella parte della produzione brahmsiana e schubertiana spesso senza motivo negletta. È il caso di due rarità come l’opera 18b, Tema e Variazioni nella tonalità di re minore, che Arcadi Volodos in realtà sono la trascrizione del secondo tempo del giovanile Sestetto per archi. Per molti versi analoga la vicenda dei Capricci e Intermezzi op. 76 sempre dell’Amburghese, a cui si contrappone il cimento con l’ultima sonata di Franz Schubert, estremo e radicale frutto creativo di un genio che proprio al pianoforte ha dedicato gran parte dei suoi sforzi. Che di vero e proprio cimento si tratti ce lo rammenta il fatto che tale sonata i pianisti da sempre la considerino tra le sfide più stimolanti e la introducano nel loro repertorio e nei loro programmi da concerto soltanto quando si ritengono davvero in grado di affrontarla. Dunque, un interprete eccellente che darà della sua arte il senso più pieno, tra riscoperta e sfida. Formatosi con Galina Egizarowa e Dimitri Bashkirov, Arcadi Volodos da quasi vent’anni calca i palcoscenici più prestigiosi di tutto il mondo, sia in recital pianistici che come solista al fianco di compagini come i Berliner Philharmoniker, l’OrchestradelConcertgebouwdiAmsterdam,laLondonPhilharmonicOrchestra, le Filarmoniche di Chicago e New York, l’Orchestra del Gewandhaus di Lipsia. Per la sua tecnica prodigiosa, unita ad una altrettanto rara espressività, si è guadagnato fra i tanti titoli anche quello di “genio della tastiera”. Nel corso della sua carriera ha collaborato con i più importanti direttori, come Maazel, Gergiev, Chung, Levine, Mehta, Chailly. Nel 2014 è stato Artista in residenza presso il Konzerthaus di Berlino. I suoi numerosi cd (tutti pubblicati da Sony Classical), dal live del suo debutto alla Carnegie Hall (1999) all’ultima incisione dedicata ai brani pianistici di Federico Mompou, hanno ricevuto i principali riconoscimenti della critica e della stampa specializzata, dal Preis der Deutschen Schallplattenkritik al Gramophone Award, dall’Echo Klassik al Diapason d’Or. Lunedì 16 novembre 2015 SEGRETE PASSIONI Il cartellone di Musica Insieme ospita il debutto della pluripremiata pianista cinese Ang Li, che si presenta al fianco di uno dei Quartetti più longevi e celebrati al mondo U n’opera di Janáč ek non può certo mancare nel concerto del Quartetto che per l’accuratezza delle sue interpretazioni è stato autorizzato a utilizzare il suo nome sin dal secolo scorso: e il primo dei quartetti del compositore ceco, la Sonata a Kreutzer, è sicuramente una delle sue opere più significative. Pochi uomini possono vantare un nome legato a due capolavori musicali e un romanzo immortale, e c’è un’ironia sottile nel fatto che Rodolphe Kreutzer, l’insigne virtuoso che ha avuto questo onore, abbia disdegnato la dedica della Sonata di Beethoven. È questa un’opera che, da quando il compositore vi pose mano nel 1802, si porta dietro una storia di amori proibiti, dissapori coniugali e passioni non corrisposte: doveva essere infatti dedicata al violinista George Bridgetower, ma questi, pare, cercò di sedurre una donna corteggiata da Beethoven, che scelse quindi il più compito Kreutzer. Tolstoj ne prenderà poi ispirazione per il romanzo omonimo: adulteri, sospetti, omicidi di cui la musica è più causa che sfondo, in un’opera così con- LUNEDÌ 16 NOVEMBRE 2015 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 JANÁČEK STRING QUARTET MILOS VACEK violino RICHARD KRUŽÍK violino JAN REZNICEK viola BRETISLAV VYBIRAL violoncello ANG LI pianoforte Ludwig van Beethoven Quartetto in mi bemolle maggiore op. 74 – delle Arpe Leoš Janáček Quartetto n. 1 – Sonata a Kreutzer Johannes Brahms Quintetto in fa minore op. 34 per pianoforte e archi troversa da gettare i semi del dramma coniugale che attraversò la vita dello scrittore. Nel 1923 Janáč ek continuò quindi la tradizione, ispirandosi – come confidò all’amata Kamila Stösslová – alla figura femminile del romanzo, imprigionata in un matrimonio infelice, vittima della ge- losia omicida del marito che la sospetta, forse a ragione, infatuata di un musicista. E di Beethoven, da cui tutto è iniziato, lo Janáček eseguirà il Quartetto delle Arpe (il cui titolo deriva dal caratteristico pizzicato del primo movimento), omaggio al padre del quartetto, Haydn, che proprio qualche mese prima si era spento. Nel finale si unirà allo Janáček la pianista cinese Ang Li, premiata in prestigiosi concorsi internazionali, al suo debutto a Bologna. Insieme proporranno l’unico Quintetto con pianoforte di Brahms, che lo pensò inizialmente per soli archi, per adattarlo infine all’organico attuale su suggerimento di Clara Schumann, sua musa e fidatissima consigliera. Janáček String Quartet Fondato nel 1947 presso il Conservatorio di Brno, ben presto le sue interpretazioni delle musiche di Janáček, portate ad una perfezione senza precedenti, gli sono valse l’autorizzazione ad utilizzare il nome del celebre compositore. Il Quartetto ha suonato nei principali festival internazionali e nelle sale più prestigiose. Nei suoi oltre sessant’anni di attività, si è reso necessario un passaggio del testimone fra i membri originari e gli attuali, che sono stati personalmente prescelti dai loro predecessori, mantenendo inalterata una filosofia artistica basata su espressività, disciplina e perfezione esecutiva. Ang Li Pianista cinese naturalizzata canadese, Ang Li ha debuttato in pubblico a soli 6 anni presso la Concert Hall di Pechino; nel 2003 si è aggiudicata il Primo Premio e cinque premi speciali al Concorso internazionale OSM di Montréal. Nel 2007 è stata chiamata dal China National Center for the Performing Arts per sostituire Yundi, ed è stata subito reinvitata per l’anno successivo. Si è esibita nelle sedi più prestigiose, dalla Carnegie Hall e dal Lincoln Center di New York al National Center for the Performing Arts di Cina e Nuova Zelanda, oltre a suonare nei più prestigiosi festival di Nord America ed Europa. MI MUSICA INSIEME 27 Lunedì 30 novembre 2015 VIBRAZIONI MOZARTIANE L’Orchestra svizzera, alla sua prima apparizione sulla scena cittadina, si arricchisce del celebrato talento di Arabella Steinbacher per rendere omaggio al genio salisburghese I l debutto sul palco di Musica Insieme di una compagine dalla storia gloriosa come il Festival Strings Lucerne, che si appresta a celebrare sessant’anni di attività e oltre 100 prime esecuzioni assolute, coincide con un felice ritorno: quello della violinista Arabella Steinbacher, che del Festival Strings è ora Artista ospite principale, e con il quale ha inciso nel 2014 proprio i Concerti mozartiani che presenterà a Bologna. Aperto non a caso dall’omaggio che Edvard Grieg rende allo stile settecentesco con la sua Holberg Suite (il cui titolo norvegese originale era infatti “Dai tempi di Holberg”), il programma vedrà poi la Steinbacher protagonista del Quarto e Quinto Concerto per violino di Mozart. In pieno dilagare della moda dello stile galante, che sacrifica spesso contrappunto e sviluppi alla giustapposizione di temi orecchiabili, il “genio spugnoso” di Mozart – secondo una delle sempre pregnanti definizioni di Massimo Mila – fa qui levitare la semplicità melodica dello stile galante grazie alla sua inesauribile fantasia. Nel blocco dei cinque Concerti per violino, tutti del 1775, Mozart riesce dunque a fare una rivoluzione ‘dall’interno’, senza abdicare al LUNEDÌ 30 NOVEMBRE 2015 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 gusto del momento, creando oasi liriche nei tempi lenti, e chiudendo con scoppiettanti pot-pourri di melodie popolari, come nel Trio “alla turca” del Quinto concerto in la maggiore, che concluderà la prima parte del concerto. Il programma si completerà con una delle più note sinfonie del giovane Mozart, nella medesima tonalità di la maggiore, tonalità peraltro fra le più stimolanti per la vena melodica mozartiana. Completata un anno prima dei cinque concerti per violino, la sinfonia fonde l’intimità della musica da camera a quella vivacità ed energia che rendono inconfondibile la firma mozartiana. Proprio quell’equilibrio fra lirismo e fuoco che la critica ascrive al binomio composto Foto Jiri Hronik I protagonisti 28 MI MUSICA INSIEME FESTIVAL STRINGS LUCERNE ARABELLA STEINBACHER violino DANIEL DODDS maestro concertatore Holberg Suite op. 40 Edvard Grieg Wolfgang Amadeus Mozart Concerto n. 4 in re maggiore KV 218 per violino e orchestra Concerto n. 5 in la maggiore KV 219 per violino e orchestra Sinfonia n. 29 in la maggiore KV 201 da Arabella Steinbacher e dal Festival Strings Lucerne, riconosciuti come raffinatissimi e autorevoli interpreti delle pagine mozartiane. Considerato da quasi sessant’anni uno dei migliori ensemble da camera d’Europa, noto per l’inconfondibile “suono d’oro” (Washington Post, 2003), il Festival Strings Lucerne è strettamente legato all’Università di Lucerna e alla città. Dalla sua fondazione nel 1956, ha eseguito in prima assoluta più di cento opere, fra cui composizioni di Jean Françaix, Frank Martin, Bohuslav Martinů, Sándor Veress, Iannis Xenakis, e collaborato con i più celebri solisti, come Pablo Casals, AnneSophie Mutter, Pinchas Zukerman, Mischa Maisky e Hélène Grimaud. Il violinista australiano-svizzero Daniel Dodds è direttore artistico e leader dell’orchestra dal 2012. Esibitosi con la Brisbane Symphony, la Melbourne Symphony e la Filarmonica di Zagabria, ha collaborato con Dimitri e Vovka Ashkenazy, Ramin Bahrami, Kolja Blacher. A partire dallo straordinario debutto nel 2004 con l’Orchestre Philharmonique de Radio France diretta da Sir Neville Marriner, Arabella Steinbacher si è affermata sulla scena internazionale, suonando con le più importanti compagini, quali London Symphony Orchestra, Chicago Symphony Orchestra, Staatskapelle di Dresda, Orchestra del Gewandhaus di Lipsia, Orchestre National de France, ed è stata diretta fra gli altri da Chailly, Davis, Maazel, Dutoit, Mehta. CONCERTO DI NATALE Lunedì 14 dicembre 2015 Per la prima volta a Bologna, l’Akademie für Alte Musik di Berlino saluta insieme a noi il pubblico per le festività natalizie, con un programma di grande suggestione O ggi riconosciuta come una delle più importanti orchestre da camera, l’Akademie für Alte Musik di Berlino, o Akamus, fondata nel 1982, vanta oltre un milione di dischi venduti. D’altronde, tra i solisti che hanno collaborato con questa celebre compagine tedesca annoveriamo figure come quelle di René Jacobs, Andreas Scholl, Sandrine Piau, mentre il repertorio spazia per quei duecento anni che hanno radicalmente cambiato la storia della musica. Da Purcell a Bach, da Corelli a Händel, per raggiungere la Vienna di Mozart, un percorso che vede il madrigale trasformarsi in aria, e la musica strumentale conquistare una sua sempre maggiore autonomia. Per la prima volta a Bologna, l’Akamus sarà ospite di Musica Insieme per il “concerto di Natale”. Sarà un’occasione speciale proprio per ascoltare le opere di alcuni fra i più importanti protagonisti di quella straordinaria e fondamentale trasformazione. Il programma, infatti, collaziona un florilegio di capolavori fra Sei e Settecento, permettendoci peraltro di compiere un vero e proprio viaggio tra Italia, Francia e terre di Germania, nel rinnovarsi così di un confronto stilistico, che appas- LUNEDÌ 14 DICEMBRE 2015 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 AKADEMIE FÜR ALTE MUSIK BERLIN Heinrich Biber Mysteriensonate n. 3 in si minore La Natività di Gesù Cristo Georg Philipp Telemann Ouverture in fa maggiore À la pastourelle Johann Pachelbel Canone e Giga in re maggiore Johann Christoph Pez Concerto Pastorale Michel-Richard Delalande Sinfonia di Natale Pietro Antonio Locatelli Concerto grosso in fa minore op. 1 n. 8 Antonio Vivaldi Concerto per due flauti in do maggiore RV 533 Arcangelo Corelli Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 8 – Fatto per la Notte di Natale Canone di Pachelbel a quelle del Concerto pastorale di Locatelli, alla Sinfonia di Natale di Michel-Richard Delalande (musicista francese di grande valore, che però in Italia tutt’oggi viene riproposto solo di rado), per culminare nel celebre Concerto Fatto per la Notte di Natale di Corelli. Con i colori arcaici dell’organo e dei flauti dolci, oltre al consueto organico barocco di archi e basso continuo, l’Akademie für Alte Musik di Berlino offrirà al nostro pubblico un affascinante programma, ideale per accostarsi ad un repertorio, quello tra barocco e classicisimo, di cui proprio l’Akamus porta alto il vessillo, dal Konzerthaus di Berlino al resto del mondo. sionò gli ascoltatori di quegli anni. Un confronto tutto giocato sui temi della Natività, momento in cui la sensibilità dei compositori ha sempre trovato una speciale felicità di espressione. Spazieremo, insomma, dalle note del celebre Akademie für Alte Musik Berlin Una storia di successi senza precedenti, quella dell’Akademie für Alte Musik Berlin, o Akamus, fondata nel 1982 a Berlino. L’ensemble, che si esibisce regolarmente nei maggiori centri musicali in Europa, ha svolto tournée in Asia, America del Nord e del Sud. Dal 1984 l’ensemble organizza una propria serie di concerti presso il Konzerthaus di Berlino, e dal 1994 è ospite regolare della Staatsoper Unter den Linden di Berlino e del Festival di Musica Antica di Innsbruck. Dalla stagione 2012/13 Akamus ha anche una propria serie di concerti al Prinzregententheater di Monaco, sotto la direzione artistica dei suoi Konzertmeister Midori Seiler, Stephan Mai, Bernhard Forck e Georg Kallweit. Numerosi direttori ospiti e solisti hanno lavorato con l’Akademie für Alte Musik Berlin, in particolare è attiva da oltre 25 anni la collaborazione con il controtenore e direttore d’orchestra belga René Jacobs, con cui l’Akamus ha prodottodiverseopereteatrali.Leincisionidell’ensemblepossonovantarenumerosi premi internazionali, tra cui il Grammy Award, il Diapason d’Or, il Classical Award del MIDEM di Cannes, il Gramophone Award e l’Edison Award. MI MUSICA INSIEME 31 Lunedì 11 gennaio 2016 UNA SINFONIA DI RICORDI Le due sorelle più famose della classica ci offrono un programma che ne riconferma l’originalità, riunendo le partiture che hanno segnato la loro storia artistica e personale S Foto Umberto Nicoletti isters. Questo il titolo del cd che le sorelle Labèque hanno voluto regalare al pubblico e a se stesse nel 2014, riunendo in una sorta di album di famiglia le musiche che hanno segnato il loro percorso personale e professionale – non a caso le consuete ‘note al programma’ lasciano il posto ad un emozionante carrellata di ricordi, nelle parole firmate dalle stesse artiste, e attraverso le foto che le ritraggono nelle varie fasi della loro vita. Il Duo Labèque d’altronde è uno di quei sodalizi artistici forti della sintonia e dell’energia che scorrono soltanto tra consanguinei, soprattutto se abituati a suonare insieme praticamente sin dalla culla. È proprio questo il caso di Katia e Marielle, che hanno ricevuto peraltro le prime lezioni dalla madre, Ada Cecchi, a sua volta allieva della leggendaria Marguerite Long, pianista ammirata da Gabriel Fauré. Ai genitori, Pierre e Ada, è dedicato dunque il loro cd e il cuore del loro concerto per Musica Insieme, i cui brani scorrono – con le loro stesse parole – come una colonna sonora della loro vita. Così se il celebre balletto di Stravinskij è un loro ‘classico’ e dirompente cavallo di battaglia, le danze popolari di Brahms e di Dvořák costituiscono un caro ricordo ‘domestico’: il padre amava molto ascoltarle, nel salotto di casa, dalle mani LUNEDÌ 11 GENNAIO 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 KATIA E MARIELLE LABÈQUE pianoforti Igor’ Stravinskij La sagra della primavera Pëtr Il’ič Čajkovskij Tre danze da Il lago dei cigni op. 20 (trascrizione di Claude Debussy) Johannes Brahms Danze Ungheresi n. 1 – n. 5 – n. 20 Antonín Dvořák Due Danze slave: Dumka op. 72 n. 2 Furiant op. 46 n. 8 George Gershwin Tre Preludi Witold Lutosławski Variazioni su un tema di Paganini delle sue giovanissime figlie. Gershwin, a sua volta, segna il debutto delle Labèque negli Stati Uniti, e il loro indimenticabile incontro con Ira Gershwin, agli albori di una carriera che le ha portate alle stelle (e la loro incisione della Rhapsody in Blue è stata uno dei primi “dischi d’oro” della classica). Immancabili nel repertorio di un duo pianistico, le Variazioni su un tema di Paganini firmate Lutosławski vengono infine a ricordare i programmi dei loro primi recital pubblici, completando un programma che, secondo le stesse interpreti, non ha bisogno di liaisons storiche o musicologiche, ma è fatto di ricordi della loro esperienza di artiste, e di sorelle che hanno condiviso dapprima i giochi, poi la musica, per tutta la vita. Katia e Marielle Labèque Famose in tutto il mondo per la loro sincronicità ed energia, le sorelle Katia e Marielle Labèque hanno raggiunto fama internazionale con l’incisione della Rapsodia in Blue di Gershwin e da allora sono protagoniste di una straordinaria carriera internazionale. Ospiti regolari delle orchestre più prestigiose, hanno suonato con i Berliner Philharmoniker, la Gewandhausorchester di Lipsia, la London Symphony Orchestra, la London Philharmonic Orchestra, la Los Angeles Philharmonic, la Philadelphia Orchestra, la Staatskapelle di Dresda, i Wiener Philharmoniker e l’Orchestra Filarmonica della Scala, dirette tra gli altri da Paavo Järvi, Zubin Mehta, Seiji Ozawa, Antonio Pappano. Katia e Marielle sono frequentemente impegnate anche con ensemble di musica barocca quali The English Baroque Soloists con Sir John Eliot Gardiner, il Giardino Armonico con Giovanni Antonini, Musica Antiqua Köln con Reinhard Goebel, ed hanno collaborato con importanti compositori, fra cui Thomas Adès, Louis Andriessen, Luciano Berio, Pierre Boulez, György Ligeti, Olivier Messiaen. A maggio 2015, presso la Walt Disney Hall di Los Angeles, suoneranno la prima esecuzione mondiale del Concerto che Philip Glass ha composto per loro, direttore Gustavo Dudamel. DAL DUO AL TRIO Lunedì 25 gennaio 2016 E I protagonisti Foto Felix Broede sordisce a Bologna per Musica Insieme un trio che già dalla scelta del programma lascia intendere quale sia il suo valore. Forse, allora, sarebbe più corretto dire che esordiscono tre solisti che hanno deciso di suonare insieme. Tre solisti, ciascuno con una personalità spiccata, che hanno già avuto modo di dare ampia prova di sé. come del resto dimostra il loro palmarés, nel quale spiccano molti e prestigiosi premi. Cominciamo da Corina Belcea. Fondatrice del quartetto d’archi che porta il suo nome (lo abbiamo ascoltato a Bologna, sempre ospite di Musica Insieme, nel 2014), e che ora è ensemble in residenza al Konzerthaus di Vienna, è violinista di consolidata reputazione internazionale, una reputazio- LUNEDÌ 25 GENNAIO 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 CORINA BELCEA violino ANTOINE LEDERLIN violoncello MICHAIL LIFITS pianoforte Zoltán Kodály Duo op. 7 per violino e violoncello Richard Strauss Sonata in mi bemolle maggiore op. 18 per violino e pianoforte Ludwig van Beethoven Trio in si bemolle maggiore op. 97 L’Arciduca ne ottenuta in concorsi importanti (come il “Menuhin”) e con un’attività concertistica di prim’ordine, che l’ha vista eccellere sia come solista sia come camerista. Al suo fianco sarà Antoine Lederlin, a sua volta violoncellista del Belcea Quartet oltre che prima parte della Sinfonieorchester di Basilea. Al pianoforte un fuoriclasse: Michail Lifits, infatti, è risultato vincitore nientemeno che al Concorso internazionale “Busoni” edizione 2009, notoriamente tra le più ostiche ed impegnative competizioni pianistiche al mondo. Pochi cenni questi, ma Membro fondatore del Belcea Quartet, Quartetto in residenza alla Wigmore Hall dal 2001 al 2006 e attualmente al Konzerthaus di Vienna, Corina Belcea si è esibita in Europa e in Estremo Oriente, in sale come Queen Elizabeth Hall, Barbican Hall, Purcell Room, Théâtre des Champs-Élysées, oltre a comparire frequentemente come solista con la Filarmonica di Timisoara. Diplomatosi al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, a soli vent’anni Antoine Lederlin è diventato violoncello solista dell’Orchestre Philharmonique de Radio France, e violoncellista principale dell’Orchestra di Monaco. Attualmente prima parte della Sinfonieorchester di Basilea, dal 2006 è membro del Belcea Quartet. Vincitore del Concorso pianistico internazionale “Busoni” nel 2009, Michail Lifits si è esibito in sale prestigiose come Carnegie Hall e Lincoln Center, Wigmore Hall e Auditorium du Louvre. Ospite regolare di festival internazionali, come Annecy, Rheingau, Mecklenburg-Vorpommern, Verbier, Menuhin Gstaad e BBC Proms, ha collaborato con la Residentie Orkest den Haag e con i Solisti di Mosca diretti da Yuri Bashmet, oltre che con Vilde Frang, Steven Isserlis e Sergej Krylov. più che sufficienti a dar testimonianza del valore di questi interpreti. I tre hanno unito le proprie radici (rumena, francese e uzbeka) grazie alla comune passione per la musica da camera. Il tutto poi concentrato in un programma che della cameristica esplora tre diverse, affascinanti declinazioni. In apertura il raro duo di violino e violoncello, proposto attraverso l’opera 7 di Zoltán Kodály, una pagina che riecheggia la musica popolare magiara. Più ‘classica’ la combinazione violino e pianoforte, ma qui interpretata con un unicum come la Sonata di Richard Strauss. Infine, una pietra miliare per l’intero trio: l’Arciduca di Ludwig van Beethoven. Foto Roland Knapp Sul palcoscenico del Manzoni tre solisti dal curriculum straordinario, impegnati a mettere in luce le più interessanti declinazioni cameristiche di archi e pianoforte Foto Molina Visuals Lunedì 8 febbraio 2016 NUOVO, CON STILE Nel concerto dell’Artemis, due rarità di Schubert e Grieg incorniciano il brano che vincerà il concorso internazionale indetto dallo stesso Quartetto per promuovere la musica d’oggi F ormatosi con mentori quali Walter Levin, i Quartetti Emerson, Juilliard e Alban Berg, l’Artemis è oggi uno dei massimi quartetti in attività, ospite della Philharmonie di Berlino come del Konzerthaus di Vienna o della Salle Pleyel di Parigi. La scelta delle collaborazioni è importante per l’Artemis almeno quanto quella del repertorio: Sabine Meyer, Juliane Banse, Jörg Widmann sono stati al suo fianco in acclamate tournée mondiali, nel mentre l’attenzione per la contemporanea ha fatto sì che il Quartetto indicesse dal 2014 un proprio concorso di composizione; iniziativa originale e meritoria, Artemis Quartett volta ad incentivare la nuova musica e ad arricchire il repertorio per questo organico. Così, accanto all’esuberanza giovanile del Quartetto D 87 di Schubert ed all’ubertosità sonora quasi orchestrale dell’unico Quartetto firmato da Grieg, a Bologna ascolteremo il brano premiato nella prossima edizione del “Concorso Artemis”, il cui esito sarà annunciato a ottobre 2015. La composizione vincitrice della competizione vanta un board di sostenitori di tutto rispetto: sarà promossa e sponsorizzata infatti dalla Wiener Konzerthausgesellschaft di Vienna, dalla Bürgerstiftung di Francoforte, dalla Wigmore Hall di Londra, dalla Konzert- Fondato nel 1989 presso la Musikhochschule di Lubecca, il Quartetto Artemis si impone all’attenzione internazionale di pubblico e critica nel 1996, aggiudicandosi il Primo Premio al Concorso “ARD” di Monaco di Baviera e il Premio “Borciani”. Dal suo debutto alla Philharmonie di Berlino nel giugno 1999, il Quartetto ha tenuto concerti in tutte le più importanti sale e festival in Europa, Stati Uniti, Giappone, Sud America e Australia. Nel 2003 la Beethoven Haus nomina il Quartetto come membro onorario in riconoscimento delle sue interpretazioni beethoveniane; proprio per celebrare l’affinità con la musica del Maestro tedesco ed il 20° anniversario della sua fondazione, nel 2009 l’Artemis intraprende l’integrale dei Quartetti di Beethoven, progetto che per due stagioni l’ha visto protagonista sui palcoscenici più prestigiosi d’Europa. Fin dal 2004 il Quartetto ha un proprio ciclo di concerti alla Philharmonie di Berlino e nel 2011 è stato nominato Quartetto in residenza al Konzerthaus di Vienna. Dal 2005 ha un contratto in esclusiva con la Virgin Classics/EMI, e i suoi dischi hanno ottenuto importanti premi internazionali, dal Gramophone Award, al Diapason d’Or, all’ECHO Preis. 36 MI MUSICA INSIEME LUNEDÌ 8 FEBBRAIO 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 ARTEMIS QUARTETT VINETA SAREIKA violino GREGOR SIGL violino FRIEDEMANN WEIGLE viola ECKART RUNGE violoncello Franz Schubert Quartetto in mi bemolle maggiore D 87 NUOVA COMPOSIZIONE commissionata dallÊArtemis Quartett Edvard Grieg Quartetto in sol minore op. 27 Direktion Adler di Berlino e dalla Signora Irene Steels-Wilsing. Dunque, una cordata importante per la nuova musica, al quale volentieri ci uniamo anche noi, ospitando il brano nella nostra programmazione. Una programmazione che da sempre dedica particolare attenzione proprio alla musica dei nostri giorni. Peraltro, le scelte indicateci dal Quartetto Artemis sono esse pure a loro modo molto particolari. In apertura di serata un raro Schubert, uno Schubert giovanissimo eppure già padrone del suo stile, ed in chiusura un altrettanto raro Grieg, questa pure una pagina giovanile, con la quale il compositore norvegese potremmo dire dà l’addio al suo apprendistato per avviarsi da artista a compiere il suo straordinario cammino. Lunedì 22 febbraio 2016 LA RUSSIA AL PIANOFORTE Approda a Bologna per Musica Insieme uno dei più interessanti artisti del panorama odierno, il cui recital ci ricorderà lo straordinario valore della scuola pianistica russa P ersonaggio oggi al centro della scena musicale internazionale sia per il suo talento artistico, sia come divulgatore ed ambasciatore culturale del proprio Paese nel mondo, Denis Matsuev è presidente inoltre dell’organizzazione benefica “New Names”, che ad oggi ha permesso a più di 10.000 bambini di ogni regione della Russia di dedicarsi allo studio della musica (ed egli stesso, nella natia Irkutsk, in Siberia, ne superò quindicenne le selezioni). La prima apparizione sulle scene bolognesi di questo straordinario pianista, Premio “Čajkovskij” 1998 ed esibitosi con i massimi direttori del nostro tempo (da Gergiev a Temirkanov, Mehta, Pappano, Chung, Dutoit), non poteva che offrire al pubblico di Musica Insieme un saggio della grande tradizione russa, un repertorio che nella produzione pianistica trova una sua specifica, peculiare, affascinante declinazione, ben distinta da quanto nel resto d’Eruopa si andava facendo in quei medesimi anni. Siamo a cavallo tra Ottocento e Novecento, e la Russia musicale trova in San Pietroburgo la sua capitale, o meglio il centro in cui si forgiano (e si forgeranno) tutti i maggiori talenti della musica di quel paese. Ecco appunto Čajkovskij, ecco appunto Musorgskij (il cui nome ci riporta subito alla mente quello di Rimskij-Korsakov e di coloro che animarono il Gruppo dei Cinque), per poi allargare il nostro orizzonte temporale fino a Rachmaninov. Insomma, Denis Matsuev ci conduce dentro quel repertorio permettendoci di osservarlo per così dire ‘dall’interno’. A cominciare dalla Dumka op. 59 di Pëtr Il’ič Čajkovskij, “scena rustica” che prende il titolo dall’omonima ballata del folklore slavo, per concludere con la seconda e ultima sonata di un altro grande compositore-pianista, quello che certamente tra i russi lo è stato per antonomasia, cioè Sergej Rachmaninov; LUNEDÌ 22 FEBBRAIO 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 DENIS MATSUEV pianoforte Pëtr Il’ič Čajkovskij Dumka op. 59 Modest Musorgskij Quadri di un’esposizione Sergej Rachmaninov Étude-tableaux op. 39 n. 2 – n. 6 Preludio in sol minore op. 23. n. 5 Preludio in sol diesis minore op. 32 n. 12 Sonata in si bemolle minore op. 36 (seconda versione) nel mezzo, gli sbalorditivi Quadri di Modest Musorgskij, nati per un pianoforte che ha i colori di un’orchestra, come dimostreranno proprio le molte trascrizioni di questo geniale capolavoro. Denis Matsuev La vittoria nel 1998, a soli 23 anni, del Primo Premio al Concorso internazionale “Čajkovskij” di Mosca, ha proiettato Denis Matsuev nell’olimpo dei grandi pianisti: da allora ha suonato con le orchestre più celebri, dalla Los Angeles Philharmonic alla Royal Concertgebouw Orchestra, dalla Leipzig Gewandhaus Orchestra alla Filarmonica della Scala, il Maggio Musicale Fiorentino e l’Orchestre National de France, diretto tra gli altri da Gergiev, Temirkanov, Mehta, Jarvi, Pappano, Spivakov, Pletnev e Bashmet. Per 11 anni ha curato presso la Sala Grande del Conservatorio di Mosca la serie di concerti “Denis Matsuev invites…” e oltre a partecipare ai più importanti festival internazionali, ne ha fondati due: “Stars on Baikal”, in Siberia e “Crescendo”, dedicato ai talenti emergenti. Ha collaborato per molti anni con la Fondazione Rachmaninov, di cui è diventato nel 2008 direttore artistico. Nominato Professore Onorario dell’Università di Mosca, è anche membro del Consiglio Presidenziale per la Cultura e le Arti della Federazione Russa. Nel 2014 ha avuto l’onore di suonare per la cerimonia di chiusura dei Giochi Olimpici invernali di Sochi ed è stato nominato ambasciatore UNESCO. Lunedì 7 marzo 2016 CORDE VOCALI Altra ‘novità illustre’ del nostro cartellone, la violoncellista argentina celebrerà due generi fondamentali per l’Ottocento musicale: la sonata e le parafrasi operistiche Foto Marco Borggreve N ei dieci anni dal suo debutto con i Wiener Philharmoniker, e sul podio c’era un interprete del valore e del prestigio di Valerij Gergiev, la violoncellista argentina Sol Gabetta – un’altra, grande solista che nella Stagione 2015/16 Musica Insieme porterà per la prima volta sotto i riflettori – si è esibita con compagini quali i Berliner Philharmoniker – diretti anche in questo caso da una stella di prima grandezza come Sir Simon Rattle – o la London Philharmonic guidata da Vladimir Jurowski, musicista che in passato, proprio all’inizio della sua straordinaria carriera, il pubblico bolognese ha avuto modo di apprezzare. Orchestre e direttori che ci dicono del successo che la violoncellista argentina ha saputo meritarsi, giungendo oggi ad occupare una posizione da protagonista nella scena musicale internazionale. Altra testimonianza del consolidarsi di questa sua reputazione, Sol Gabetta è regolarmente invitata nei maggiori festival, e si esibisce come solista e in formazioni da camera in tutte le più importanti sale da concerto del mondo, come, solo per citarne una, la Wigmore Hall di Londra. Dunque, una carriera fulminante la sua, che vede proprio nelle sue collaborazioni nel contesto della musica da camera un elemento di particolare spicco, sia per l’originalità delle scelte interpretative – Sol Gabetta ha fondato anche un proprio festival cameristico in Svizzera, il Solsberg – sia per i riconoscimenti Sol Gabetta Nata in Argentina, Sol Gabetta ha raggiunto la notorietà internazionale nel 2004 grazie alla vittoria del Premio per Giovani Artisti assegnato dal Crédit Suisse e all’esordio con i Wiener Philharmoniker diretti da Valerij Gergiev. Da allora si è esibita con le orchestre più prestigiose, quali: Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, National Symphony Orchestra di Washington, Orchestre National de France, Orchestra del Royal Concertgebouw e London Philharmonic. Artista in residence nel 2014 al Festival Musicale dello Schleswig-Holstein, ha fondato un festival di musica da camera in Svizzera che porta il suo nome, il Festival Solsberg. Bertrand Chamayou Diplomatosi al Conservatoire National Supérieur de Musique di Parigi, nel 2001 Bertrand Chamayou si aggiudica a soli vent’anni il Concorso internazionale “Long-Thibaud”. Da allora si è esibito in sedi quali Théâtre des Champs-Elysées, Lincoln Center, Wigmore Hall, Festival di Lucerna e con compagini del calibro di Orchestre de Paris, London Philharmonic, Filarmonica di Rotterdam, Royal Scottish National Orchestra e Orchestra Sinfonica Nazionale Danese. Nel 2011 ha ricevuto il Premio Victoire de la Musique come “Solista dell’anno” dal Ministero della Cultura Francese. LUNEDÌ 7 MARZO 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 SOL GABETTA violoncello BERTRAND CHAMAYOU pianoforte Ludwig van Beethoven Sette Variazioni in mi bemolle maggiore sopra il tema ÿBei Männern, welche Liebe fühlenŸ WoO 46 Felix Mendelssohn Sonata in re maggiore op. 58 Fryderyk Chopin Sonata in sol minore op. 65 Fryderyk Chopin Grand duo de concert su temi di Robert le Diable di Meyerbeer in mi-la maggiore (in collaborazione con Auguste Franchomme) ricevuti. Dell’originalità delle sue scelte è indice una delle sue più recenti pubblicazioni discografiche (febbraio 2015): il cd The Chopin Album, realizzato proprio con Bertrand Chamayou al pianoforte, ovvero l’integrale delle musiche che il Polacco dedicò al duo con il violoncello. Un estratto da quell’album costituirà il cuore del suo concerto del debutto bolognese, un concerto che esplorerà l’Ottocento evidenziando due dei poli, che maggiormente ne hanno caratterizzato le vicende musicali: le rielaborazioni operistiche (Il flauto magico in apertura, Robert le Diable nel finale) e le grandi sonate. Lunedì 14 marzo 2016 DEDICHE SPECIALI Originalissimo il programma proposto da quello che è oggi uno dei massimi interpreti del nostro tempo, fra ispirata Hausmusik e le liriche confessioni di Schumann e Šostakovič U LUNEDÌ 14 MARZO 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 VLADIMIR ASHKENAZY pianoforte DIMITRI ASHKENAZY clarinetto ADA MEINICH viola Robert Schumann Tre Romanze op. 94 per clarinetto e pianoforte Rebecca Clarke Preludio, Allegro e Pastorale per clarinetto e viola Niels Gade Fantasiestücke op. 43 per clarinetto e pianoforte Dmitrij Šostakovič Sonata op. 147 per viola e pianoforte Foto Militaer Musik n grande maestro e la sua discendenza: Vladimir Ashkenazy, da oltre venticinque anni alla guida di compagini come la NHK Symphony Orchestra di Tokyo, la Sydney Symphony o la London Philharmonic, ma prima di tutto pianista fra i più acclamati degli ultimi cinquant’anni (vinse giovanissimo il Concorso “Reine Elisabeth”, nel 1956, e da allora è stato tra coloro che hanno fatto la storia dell’interpretazione pianistica), riunisce una parte della sua famiglia di talentuosi musicisti per un incontro cameristico: il figlio Dimitri, clarinettista, apparso all’Hollywood Bowl di Los Angeles come alla Salle Pleyel di Parigi, e la di lui moglie Ada Meinich, camerista di vaglia, sia come viola del Quartetto Faust che al fianco di colleghi come Antoine Tamestit. Con loro affronterà un programma che a sua volta stabilisce altre costellazioni familiari o intrecci fra sodali. Ecco, infatti, il caso della Sonata per viola di Šostakovič , estremo, intimo capolavoro del Russo, scritto su misura per l’amico Fëdor Družinin, uno dei maggiori violisti sovietici e membro del Quartetto Beethoven, e completato poche settimane prima di morire. O il caso della linea che lega le Romanze di Robert Schumann ai Fantasiestücke di Niels Gade, che alla scuola schumanniana s’ispirano esplicitamente. D’altronde, la brillante carriera del compositore danese cominciò nel segno di Felix Mendelssohn, che ne riconobbe il talento in occasione di un concorso per compositori indetto dalla Società di Musica di Copenhagen. E fu sempre Mendelssohn a far eseguire la sua prima sinfonia a Lipsia nel 1842, chiamandolo nella città tedesca l’anno dopo per offrirgli una docenza nella scuola ove lo stesso Mendelssohn insegnava. E a Lipsia Gade conobbe proprio Schumann. Nell’ambito parentale, invece, rientra la vicenda degli originali pezzi che Rebecca Clarke compose nel 1941, dedicandoli, in occasione della prima esecuzione, al cognato e alla sorella, che ne furono appunto i primi interpreti. Hausmusik, vorremmo dire, immaginandola qui nel senso più vero e più ispirato del termine. Pianista e direttore d’orchestra russo, naturalizzato islandese, Vladimir Ashkenazy è da oltre 50 anni protagonista di un’intensa carriera ai vertici mondiali. Segnalatosi giovanissimo con la vittoria del Concorso “Chopin” di Varsavia, è oggi uno degli artisti più rinomati e riveriti. È stato direttore della Royal Philharmonic Orchestra (1987-94), dell’Orchestra Filarmonica Ceca (1998-2003), della NHK Symphony Orchestra di Tokyo (2004), e con le sue incisioni ha vinto ben sei Grammy Awards. Dimitri Ashkenazy ha suonato come solista con i Quartetti Kodály e Brodsky, oltre che con la Sinfonica di Tokyo, la Royal Philharmonic Orchestra, I Filarmonici della Scala, la Filarmonica di San Pietroburgo, e collaborato con artisti come Peter Maxwell Davies, Krysztof Penderecki, Edita Gruberova, affiancando all’attività concertistica una altrettanto intensa attività discografica. Ada Meinich si è diplomata ad Oslo, sua città natale, per poi proseguire gli studi a Berlino e Salisburgo con Tabea Zimmermann e Veronika Hagen. Membro del Faust Quartet fino al 2008, accanto all’attività cameristica si è esibita come solista con orchestre quali Berliner Philharmoniker, Orchestra Mozart, Geneva Camerata, oltre a suonare con ensemble di musica contemporanea e tradizionale. Foto Keith Saunders I protagonisti Lunedì 4 aprile 2016 VIE NUOVE Il precocissimo talento della pianista pugliese, che Musica Insieme presenta per la prima volta a Bologna, si cimenterà con un repertorio impegnativo e affascinante F iglia d’arte, la sua è, infatti, una famiglia di musicisti, Beatrice Rana già a nove anni ha vissuto l’emozione del debutto. Un’emozione tanto più grande, perché si trattò di un concerto con l’orchestra. Non stupisce, quindi, che a sedici abbia ottenuto il diploma in pianoforte (col massimo dei voti, la lode e la menzione d’onore), al culmine di un primo percorso di studi che l’ha vista formarsi sotto l’attenta e capace guida di uno dei migliori concertisti e didatti italiani: Benedetto Lupo. Da allora, la sua carriera Beatrice Rana LUNEDÌ 4 APRILE 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 BEATRICE RANA pianoforte Johann Sebastian Bach Partita n. 2 in do minore BWV 826 Claude Debussy Pour le Piano Fryderyk Chopin Sonata in si bemolle minore op. 35 Maurice Ravel La Valse Grazie alla vittoria nel 2011 del Primo Premio e di tutti i premi speciali al Concorso Internazionale di Montréal e nel 2013 del Secondo Premio e del Premio del Pubblico al prestigioso Concorso Pianistico Internazionale “Van Cliburn”, Beatrice Rana a soli ventidue anni si è già imposta nel panorama musicale internazionale. Si è esibita come ospite di serie concertistiche e festival prestigiosi in tutto il mondo, dalla Tonhalle di Zurigo alla Wigmore Hall di Londra, dal Kennedy Center di Washington alla Laeiszhalle di Amburgo, e dall’Auditorium du Louvre di Parigi al Festival Radio-France di Montpellier, collaborando con orchestre del calibro di Los Angeles Philharmonic, Detroit Symphony, London Philharmonic Orchestra, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e Filarmonica della Scala. Tra i direttori con cui ha collaborato: Yannick Nézet-Seguin, Jun Märkl, Leonard Slatkin, Trevor Pinnock, Fabien Gabel, Fayçal Karoui, Andrés Orozco-Estrada e Antonio Pappano. Nel 2014 è stata selezionata per esibirsi al Music Festival della Fondazione Orpheum in un progetto per la promozione di giovani solisti alla Tonhalle di Zurigo, con l’Orchestra del Maggio Musicale diretta da Zubin Mehta. 44 MI MUSICA INSIEME si è divisa tra il continuo specializzarsi, l’eccellere in numerosi concorsi internazionali (a diciotto anni, ad esempio, ha vinto la competizione di Montréal) ed ovviamente l’esibirsi sempre più frequentemente in concerto. Beatrice Rana è oggi ospite delle maggiori stagioni e da quel suo debutto non ha più smesso di collaborare con le orchestre, avendo numerose occasioni di suonare, soprattutto in Europa, con alcune tra le migliori compagini del Vecchio Continente. Insomma, un talento precoce, un talento che ha avuto modo di maturare e confermarsi. Del resto, il programma che presenta in questo suo impegnativo recital è già di per sé testimonianza delle notevoli capacità che la pianista pugliese ha avuto modo in questi anni di far emergere. Non solo, però. Dalla scelta dei compositori e delle loro opere appare con chiarezza una vastità non comune d’interessi ed insieme l’esigenza, segno appunto di maturità, di costruire un programma coerente. Bach porta a Chopin, Chopin conduce a Debussy, e da quest’ultimo il passo verso Ravel è di fatto obbligato. Peraltro, il gioco di rimandi s’infittisce se lo sguardo dalla storia si sposta ai pentagrammi. Debussy reinventa la suite così come aveva fatto Bach. Chopin reinventa la sonata così come Ravel trasforma la “valse”, forma di danza che proprio il Polacco aveva saputo elevare a sublime poesia. PARTECIPA AL RESTAURO DEL GIGANTE Iscriviti a Confabitare entro il 31 maggio. La tua quota associativa contribuirà a salvare il Nettuno. CONFABITARE - Via Marconi, 6/2 - Bologna tel. 051.270 444 - [email protected] - www.confabitare.it RICORDANDO BERLINO Lunedì 18 aprile 2016 F Foto Federico Zovadelli L’ensemble formato da otto solisti dei Berliner Philharmoniker propone rare pagine ottocentesche, lo sguardo rivolto alla città che li ha visti ‘nascere’ oltre vent’anni fa ormatisi in seno a una delle orchestre più prestigiose al mondo, che da oltre un secolo conta tra le sue file musicisti eccellenti, i membri del Berliner Philharmoniker Streichoktett – quattro violini, due viole e due violoncelli – propongono un programma che omaggia due grandi compositori della loro terra d’origine: Felix Mendelssohn e Louis Spohr. Compositore, direttore, didatta e virtuoso, Spohr fu anche un grande genio innovatore in tutti i suoi campi d’azione. Tra i primi ad utilizzare la bacchetta per dirigere l’orchestra, ideò la mentoniera per il violino, e non fu da meno nella sua prolifica attività compositiva. Proprio i suoi origi- nalissimi doppi quartetti per archi ne sono testimonianza. L’Ottetto d’archi dei Berliner Philharmoniker interpreterà la prima e l’ultima di queste quattro composizioni, della cui paternità Spohr andava fierissimo. Quasi un’eco dei doppi cori del Cinquecento veneziano, i due quartetti si interrogano e si rispondono tra melodie ora vivaci, ora languide, con passaggi virtuosistici tali da sembrare un acceso duello tra squadre rivali. Spohr fu amatissimo dai contemporanei, tanto che quando morì il giovane Brahms scrisse: «Se ne va Louis Spohr, l’ultimo superstite di una dinastia nobile, di cui ci sarebbe stato bisogno in tempi come questi». La Berliner Philharmoniker Streichoktett L’Ottetto d’archi dei Berliner Philharmoniker è stato fondato nel 1994 da quattro violini, due viole e due violoncelli della gloriosa compagine berlinese, oggi ritenuta la più prestigiosa orchestra al mondo. Molto rapidamente l’ensemble ha saputo guadagnarsi la stima e l’apprezzamento della critica e del pubblico internazionali. L’ensemble è protagonista di tournée coronate da un successo caloroso in tutta Europa, Giappone e Sud America, e nel 1999 ha ricevuto a Buenos Aires il Premio della Critica Musicale come miglior complesso straniero dell’anno. Costantemente alla ricerca di repertori inesplorati da scoprire o riproporre, ha inciso due cd con le musiche di altrettanti grandi musicisti dell’Ottocento, le cui opere sono di rara esecuzione: il russo Reinhold Glière, nato a Kiev nel 1875, ma formatosi a Mosca, e il danese Niels Gade, grande amico peraltro di Hans Christian Andersen: entrambi i dischi hanno suscitato vivo interesse da parte sia della critica internazionale che del pubblico. LUNEDÌ 18 APRILE 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 BERLINER PHILHARMONIKER STREICHOKTETT Louis Spohr Doppio Quartetto per archi in re minore op. 65 Doppio Quartetto per archi in sol minore op. 136 Felix Mendelssohn Ottetto in mi bemolle maggiore op. 20 seconda parte del concerto sarà invece dedicata all’Ottetto op. 20 di Felix Mendelssohn, che s’inserisce cronologicamente tra le due opere di Spohr. Appena sedicenne, ma con un catalogo sinfonico e cameristico già nutrito, proprio nella città sede dei Berliner Mendelssohn pubblicava il suo Ottetto, precisando: «va suonato da tutti gli strumenti nello stile di un’orchestra sinfonica. I piani e i forti debbono essere rispettati attentamente e sottolineati con più forza di quanto si usa in opere di questo genere». Un equilibrio dunque tra l’intimismo della musica da camera e quel suono generosamente orchestrale che ha reso celebre il Berliner Philharmoniker Streichoktett, che da oltre vent’anni conquista le principali platee internazionali. MI MUSICA INSIEME 47 Lunedì 2 maggio 2016 TUTTO BRAHMS: PARTE PRIMA Avrà per protagonista uno fra i più acclamati solisti di oggi la prima puntata dell’integrale sonatistica di Brahms, che si completerà nella Stagione 2016/17 Q uando i riflettori di un auditorium s’accendono per accogliere due interpreti come Julian Rachlin e Itamar Golan, il pubblico sa già che sta per ascoltare un concerto “speciale”, come gli abbonati di Musica Insieme hanno già avuto più volte modo di sperimentare. Speciale perché siamo di fronte al caso non troppo comune di due musicisti, il cui sodalizio artistico si è consolidato giorno dopo giorno, anno dopo anno, un tour dopo l’altro in un susseguirsi di concerti che non si è mai trasformato in mera routine. Questo fa la differenza. Il saper fare del concerto sempre un momento unico, particolare, irripetibile in un senso non banale di questo aggettivo. Certo, nessun musicista suonerà mai due volte nella medesima maniera uno stesso brano. È una verità acclarata, ma che non dice tutto. Non dice ad esempio che solo pochi sanno trasformare tale irripetibilità in un pregio, andando oltre il dato semplicemente fisiologico. Questo accade quando gli interpreti fanno del concerto il momento del confronto. Del confronto col pub- LUNEDÌ 2 MAGGIO 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 JULIAN RACHLIN violino e viola ITAMAR GOLAN pianoforte Johannes Brahms Sonata in sol maggiore op. 78 per violino e pianoforte – Regensonate Sonata in fa minore-maggiore op. 120 n. 1 per viola e pianoforte Sonata in la maggiore op. 100 per violino e pianoforte – Thunersonate Scherzo in do minore-maggiore per la Sonata F.A.E. per violino e pianoforte blico da un lato (la musica ha valore solo se suonata di fronte ad un pubblico), del confronto fra di loro dall’altro. Da qui sempre più spesso la necessità di presentare programmi che possano fin da un primo sguardo configurarsi come completi, coerenti, ed insieme carichi di significative suggestioni. Ovvero, programmi capaci non solo di generare Julian Rachlin Violinista, violista e direttore tra i più carismatici, Julian Rachlin si esibisce al fianco di direttori e orchestre fra le maggiori al mondo. Formatosi con Boris Kuschnir e Pinchas Zukerman, si è distinto come il solista più giovane che abbia mai suonato con i Wiener Philharmoniker, debuttando con Riccardo Muti. Per anni artista in residenza presso il Musikverein di Vienna, vi si è esibito, tra gli altri, con i Münchner Philharmoniker, Mischa Maisky, Daniil Trifonov e Janine Jansen. Fra i numerosi riconoscimenti, il Premio internazionale dell’Accademia Musicale Chigiana e il “Goodwill Ambassador” dell’UNICEF. Per dodici anni direttore del festival internazionale “Julian Rachlin & Friends” di Dubrovnik, è stato designato Direttore ospite principale della Royal Northern Sinfonia dalla Stagione 2015/16. emozioni (passo questo fondamentale, perché è l’emozione ad unire il musicista al pubblico), ma anche di incuriosire, di spingere chi ascolta verso un’ulteriore riflessione, magari approfondendo anche un argomento che crede di conoscere bene. Questo il caso di Brahms, compositore che nel repertorio cameristico conosce un’immortale fortuna. L’itinerario disegnato da Julian Rachlin e Itamar Golan è un vero e proprio percorso di approfondimento, che ci conduce fino alla straordinaria maturità, una maturità luminosamente creativa e fantasiosamente lucida, del compositore amburghese. Nato in Lituania, ma emigrato giovanissimo in Israele, Itamar Golan è oggi uno dei pianisti più richiesti sulla scena della classica: in più di vent’anni di carriera ha suonato con le maggiori orchestre, quali Israel Philharmonic e Berliner Philharmoniker diretti da Zubin Mehta, Royal Philharmonic con Daniele Gatti, Orchestra Filarmonica della Scala e Wiener Philharmoniker diretti da Riccardo Muti, oltre ad aver accompagnato solisti come Vadim Repin, Mischa Maisky, Shlomo Mintz, Martin Fröst. Foto Julia Wesely Itamar Golan MI MUSICA INSIEME 49 Lunedì 9 maggio 2016 OLTRE I LIMITI Il funambolico trombettista russo torna ospite di Musica Insieme per un pirotecnico finale di Stagione tutto incentrato sul suo eccezionale talento e sul suono magico del suo strumento LUNEDÌ 9 MAGGIO 2016 AUDITORIUM MANZONI ORE 20.30 Foto Thierry Cohen I l Paganini della tromba, in quell’accostamento tra violino e strumenti a fiato che fin da quando Paganini era in vita si è cominciato a fare. E questa è solo una delle definizioni che Sergej Nakariakov si è guadagnato grazie alla sua tecnica prodigiosa, unita ad una musicalità raffinata, che il nostro pubblico ha avuto peraltro modo di apprezzare quando il trombettista russo si è esibito per Musica Insieme alla testa dei Musici, nel maggio 2012. La carriera di Sergej Nakariakov vanta collaborazioni illustri. Basta dire che lo troviamo al fianco di star del pianoforte come Evgeny Kissin, oppure d’interpreti leggendarie quali Martha Argerich. Con loro lo si può ascoltare affrontare tutte le maggiori opere composte per il suo strumento. Un repertorio quello per tromba che, peraltro, può vantare una speciale estensione, quell’allargamento di orizzonti che è costituito dalle trascrizioni e che caratterizza gran parte della letteratura per strumenti a fiato. A realizzare tali trascrizioni storicamente sono gli stessi solisti, grandi interpreti e celebrati virtuosi che proprio attraverso il trascrivere mettono in luce il loro talento, magari andando a scegliere brani tra i più difficili dai repertorio per gli altri strumenti. A questa regola non scritta RUSSIAN CHAMBER PHILHARMONIC ST. PETERSBURG SERGEJ NAKARIAKOV tromba JURI GILBO direttore Georg Friedrich Händel DallÊoratorio Solomon: Sinfonia II – L’arrivo della regina di Saba Wolfgang Amadeus Mozart Concerto in mi bemolle maggiore KV 495 per corno e orchestra Franz Joseph Haydn Sinfonia in sol minore Hob. I: 39 Francis Poulenc Les chemins de l’amour per tromba e orchestra Oskar Böhme Tarantella La Napolitana op. 25 per tromba e orchestra non sfugge neppure il virtuoso russo. Sergej Nakariakov è, infatti, autore di trascrizioni per tromba e flicorno, trascrizioni che spaziano attraverso i più diversi generi musicali e che ovviamente ama riproporre in concerto e incidere su disco. È il caso anche dei brani prescelti per questo concerto, che già si annuncia come un brillantissimo finale di Stagione. Accanto alle sinfonie di Händel e Haydn, affidate a un’orchestra dalla storia autorevole come la Russian Chamber Philharmonic di San Pietroburgo, diretta da Juri Gilbo, ascolteremo il magnifico Quarto Concerto per corno di Mozart eseguito appunto col flicorno. Il suono della tromba poi darà vita le melodie sensuali di Poulenc e alla tarantella di un collega virtuoso come Oskar Böhme. Foto Alex Neroslavski I protagonisti Fondata nel 1990 dai migliori diplomati del rinomato Conservatorio di Stato di San Pietroburgo, la Russian Chamber Philharmonic Saint Petersburg riflette la portata del talento musicale, nonché l’eccezionale livello della formazione artistica russa. La gamma straordinariamente ampia del suo repertorio, dal barocco al moderno, ha reso questo gruppo una delle orchestre più ammirate per il suo virtuosismo e per la qualità del suono. Grande successo di critica e pubblico hanno ottenuto le numerose tournée internazionali, a fianco di Rostropovič, Garrett, Maisky, Repin. Sergej Nakariakov ha suonato con Argerich, Kissin, Nikolayeva, e con le più prestigiose compagini, come English Chamber Orchestra, Orchestra da Camera di Praga, St. Paul Chamber Orchestra, London Philharmonic Orchestra, e sotto la direzione di musicisti del calibro di Bender, Bashmet, Ashkenazy. Violista, compositore e direttore d’orchestra, Juri Gilbo dal 1998 è direttore musicale della Russian Chamber Philharmonic St. Petersburg. Oltre a collaborare stabilmente con solisti di fama mondiale quali Galway, Feidman, Kam, ha diretto nei principali festival e nelle sale da concerto più rinomate: Philharmonie di Berlino, Tonhalle di Zurigo, Concertgebouw di Amsterdam, Teatro National de Costa Rica. MI MUSICA INSIEME 51 IL REPERTORIO Gli autori e le opere in Stagione Bach, Johann Sebastian Partita n. 2 in do minore BWV 826 Beethoven, Ludwig van Quartetto in mi bemolle maggiore op. 74 – delle Arpe Sette Variazioni in mi bemolle maggiore WoO 46 Trio in si bemolle maggiore op. 97 – L’Arciduca Biber, Heinrich Mysteriensonate n. 3 in si minore Böhme, Oskar Tarantella La Napolitana op. 25 Brahms, Johannes Danze Ungheresi n. 1, n. 5 e n. 20 Otto Klavierstücke op. 76 Quintetto in fa minore op. 34 Scherzo in do minore-maggiore per la Sonata F.A.E. Sonata in fa minore-maggiore op. 120 n. 1 Sonata in la maggiore op. 100 – Thunersonate Sonata in sol maggiore op. 78 – Regensonate Tema e Variazioni in re minore op. 18b Čajkovskij, Pëtr Il’ič Tre danze da Il lago dei cigni op. 20 Dumka op. 59 Chopin, Fryderyk Grand duo de concert su temi di Robert le Diable Sonata in si bemolle minore op. 35 Sonata in sol minore op. 65 Clarke, Rebecca Preludio, Allegro e Pastorale per clarinetto e viola Corelli, Arcangelo Concerto grosso in sol minore op. 6 n. 8 Delalande, Michel-Richard Sinfonia di Natale Debussy, Claude Pour le Piano Dvořák, Antonín Dumka op. 72 n. 2 Furiant op. 46 n. 8 Gade, Niels Fantasiestücke op. 43 Gershwin, George Tre Preludi Grieg, Edvard Holberg Suite op. 40 Quartetto in sol minore op. 27 Händel, Georg Friedrich Sinfonia L’arrivo della regina di Saba Haydn, Franz Joseph Sinfonia in sol minore Hob. I: 39 Janáček, Leoš Quartetto n. 1 – Sonata a Kreutzer Kodály, Zoltán Duo op. 7 per violino e violoncello 52 MI MUSICA INSIEME 04/04 1 6 / 11 07/03 25/01 14/12 09/05 11 / 0 1 26/10 1 6 / 11 02/05 02/05 02/05 02/05 26/10 11 / 0 1 22/02 07/03 04/04 07/03 14/03 14/12 14/12 04/04 11 / 0 1 11 / 0 1 14/03 11 / 0 1 3 0 / 11 08/02 09/05 09/05 1 6 / 11 25/01 Locatelli, Pietro Antonio Concerto grosso in fa minore op. 1 n. 8 Lutosławski, Witold Variazioni su un tema di Paganini Mendelssohn, Felix Ottetto in mi bemolle maggiore op. 20 Sonata in re maggiore op. 58 Mozart, Wolfgang Amadeus Concerto per violino n. 4 in re maggiore KV 218 Concerto per violino n. 5 in la maggiore KV 219 Sinfonia n. 29 in la maggiore KV 201 Concerto per corno n. 4 in mi bemolle maggiore KV 495 Musorgskij, Modest Quadri di un’esposizione Pachelbel, Johann Canone e Giga in re maggiore Pez, Johann Christoph Concerto Pastorale Poulenc, Francis Les chemins de l’amour Purcell, Henry King Arthur Rachmaninov, Sergej Étude-tableau op. 39 n. 2 Étude-tableau op. 39 n. 6 Preludio in sol diesis minore op. 32 n. 12 Preludio in sol minore op. 23. n. 5 Sonata in si bemolle minore op. 36 (2a versione) Ravel, Maurice La Valse Schubert, Franz Quartetto in mi bemolle maggiore D 87 Sonata in si bemolle maggiore D 960 Schumann, Robert Tre Romanze op. 94 Šostakovič, Dmitrij Sonata op. 147 Spohr, Louis Doppio Quartetto in re minore op. 65 Doppio Quartetto in sol minore op. 136 Strauss, Richard Sonata in mi bemolle maggiore op. 18 Stravinskij, Igor’ La sagra della primavera Telemann, Georg Philipp Ouverture in fa maggiore Vivaldi, Antonio Concerto in do maggiore RV 533 14/12 11 / 0 1 18/04 07/03 3 0 / 11 3 0 / 11 3 0 / 11 09/05 22/02 14/12 14/12 09/05 19/10 22/02 22/02 22/02 22/02 22/02 04/04 08/02 26/10 14/03 14/03 18/04 18/04 25/01 11 / 0 1 14/12 14/12 Fondazione Musica Insieme Galleria Cavour, 2 – 40124 Bologna Tel. 051 271932 – Fax 051 279278 Editore Fabrizio Festa Direttore responsabile Bruno Borsari, Fulvia de Colle, Valentina De Ieso, Cristina Fossati, Roberto Massacesi, Alessandra Scardovi In redazione Kore Edizioni - Bologna Grafica e impaginazione Grafiche Zanini - Anzola Emilia (Bologna) Stampa Registrazione al Tribunale di Bologna n° 6975 del 31-01-2000 Musica Insieme ringrazia: BANCA DI BOLOGNA, BANCA ETRURIA, BANCA POPOLARE DELL’EMILIA ROMAGNA, BANCO DI DESIO E DELLA BRIANZA, CAMERA DI COMMERCIO INDUSTRIA ARTIGIANATO E AGRICOLTURA DI BOLOGNA, CAMST, CASSA DI RISPARMIO DI BOLOGNA, CASSA DI RISPARMIO DI CENTO, COCCHI TECHNOLOGY, CONFCOMMERCIO ASCOM BOLOGNA, COOP ADRIATICA, COSWELL, FATRO, FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI RAVENNA, FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO IN BOLOGNA, FONDAZIONE DEL MONTE DI BOLOGNA E RAVENNA, GRAFICHE ZANINI, GRUPPO GRANAROLO, GRUPPO HERA, MAURIZIO GUERMANDI E ASSOCIATI, MAX INFORMATION, M. 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