GIUSEPPE VERDI I LOMBARDI ALLA PRIMA CROCIATA DRAMMA LIRICO IN QUATTRO ATTI LIBRETTO TEMISTOCLE SOLERA PRIMA RAPPRESENTAZIONE MILANO TEATRO ALLA SCALA SABATO 11 FEBBRAIO 1843 Genesi dell’opera Quarta opera scritta da Verdi; dopo il successo di Nabucco, essa fu trionfalmente applaudita, anche per le sue evidenti implicazioni patriottiche. Nel 1847, riprendendo la partitura, il compositore ne trasse un gran-opéra su libretto francese (Jérusalem), evitando buona parte delle incongruenze della versione italiana, in cui convivevano, sovrapposti, due filoni narrativi. Temistocle Solera PERSONAGGI ARVINO: figlio di Folco Signore di Ro, condottiero dei Crociati Lombardi – tenore PAGANO: altro figlio di Folco, poi eremita – basso VICLINDA: moglie di Arvino – soprano GISELDA: sua figlia – soprano ACCIANO: tiranno di Antiochia – basso ORONTE: suo figlio – tenore SOFIA: moglie di Acciano, segretamente cristiana - soprano Francesco Hayez Pietro l’Eremita predica la Crociata (1828) ATTO I LA VENDETTA Pagano, respinto dalla bella Viclinda che gli preferisce il fratello Arvino, giura di vendicarsi. Penetrato in casa di Arvino, uccide per errore il padre Folco credendo di colpire il fratello. ATTO II L’UOMO DELLA CAVERNA Pagano allora si reca in Terra Santa, dove, con i suoi crociati lombardi, arriva anche Arvino cui è stata rapita la figlia Giselda. Ella è prigioniera di Acciano, tiranno di Antiochia, e ama riamata il figlio di costui, Oronte. I crociati la liberano ma credendo Oronte morto, ella maledice le armi cristiane mentre il padre la ripudia, trattenuto dall’ucciderla dall’intervento dell’eremita. ATTO III LA CONVERSIONE Crociati e pellegrini attraversano la valle di Giosafat invocando la conquista di Gerusalemme. Riappare Oronte che non era morto ma soltanto ferito: egli e Giselda decidono di vivere il loro amore lontano dal fragore delle armi. In punto di morte Oronte si converte al cristianesimo grazie all’intervento di Pagano. ATTO IV IL SANTO SEPOLCRO Infuria la battaglia per la conquista di Gerusalemme: i crociati, i pellegrini, le donne implorano l’aiuto divino col celebre coro O Signore, dal tetto natio. Alla battaglia partecipa uno sconosciuto eremita che si copre di gloria; morente viene portato alla tenda di Arvino: è Pagano che adesso implora il perdono del fratello. Arvino, commosso, lo perdona e lo abbraccia. Su Gerusalemme sventolano i vessilli cristiani. BRANI CELEBRI T’assale un tremito! (I, Giselda e gli altri); Sciagurata! Hai tu creduto (I, Pagano); Te, Vergin Santa, invoco (I, Giselda); La mia letizia infondere (II, Oronte); Oh madre, dal cielo soccorri al mio pianto (II, Giselda); Gerusalem…Gerusalem…la grande (III, coro); Qual voluttà trascorrere (III, Giselda, Oronte, Pagano); O Signore, dal tetto natio (IV, coro). REALIZZAZIONE SARA III F A.S. 2015 - 2016 Revisione Alessandro Sdoia