Specializzazioni
Meccanica e Meccatronica
Elettronica e Telecomunicazioni
Informatica Industriale
Piano dell’Offerta Formativa

Anno Scolastico 2009/2010
Responsabili del Pof
Prof.sse Mariagiovanna e Tiziana CERBINO
Gestione del Pof
Dirigente prof.ssa Paola BISONNI
1
PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2009 / 2010
(Delibera del Collegio docenti del 21.10.2009)
PREMESSA
’art. 3 del DPR 8 marzo 1999 n.275 (Regolamento recante norme in materia di autonomia
delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art.21 della legge 15 marzo 1997 n.59 ) stabilisce che
ogni Istituzione scolastica predisponga ,con la partecipazione di tutte le sue componenti,il
Piano dell’Offerta Formativa (POF).
Il Piano è il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni
scolastiche, ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare,educativa ed organizzativa che
le singole scuole adottano nell’ambito dell’Autonomia ed è integrato dal Regolamento d’Istituto e
dalla contrattazione integrativa.
L’Istituto Tecnico Industriale Statale “E.Majorana” predispone il proprio piano con l’intento che
esso possa risultare uno strumento di comunicazione leggibile, un profilo chiaro dell’Istituto, un
documento che metta in relazione la scuola con gli studenti e la famiglia, una sintesi e una proposta
di contenuti in dialettica con la realtà locale.
La riflessione pedagogica più attuale e la traduzione dei principi teorici in precisi indirizzi operativi
contenute nelle disposizioni concernenti l’autonomia hanno fissato caratteristiche,tempi e modalità
d’elaborazione, attuazione, verifica e controllo che un Piano dell’offerta formativa deve
avere,nonché le sinergie da attivare e gli organismi,enti e persone che devono partecipare al
processo suddetto.
Tale impostazione nasce dalla moderna visione dell’istituzione scolastica,intesa non più come
statica trasmettitrice di un sapere cristallizzato in rigidi programmi,avulsa da ogni rapporto o
adattamento al contesto socioeconomico e culturale che la ospita,bensì come sistema organizzativo
complesso che risponde ai bisogni formativi del territorio su cui opera mediante un suo progetto
educativo tendente al cambiamento.
Il Piano dell’Offerta Formativa,progettato dal Collegio Docenti e da esso approvato nelle linee
guida giorno 21 ottobre 2009,rappresenta oggi lo strumento giuridico-organizzativo a disposizione
dell’Istituto per ricondurre ad unità i molteplici aspetti della vita della scuola, in ordine a programmi
di natura organizzativa, finanziaria e didattica.
L’Istituto, nell’ambito della propria autonomia, con il POF persegue le seguenti finalità
istituzionali ( dal Regolamento d’ Istituto) :
1. Scuola che promuove lo sviluppo della persona umana in tutti i suoi aspetti.
2. Scuola che favorisce la crescita armonica
della personalità di ogni studente,
sviluppandone le potenzialità evolutive.
3. Scuola che valorizza le molteplici risorse per realizzare un progetto ricco e articolato.
4. Scuola che garantisce il rispetto delle libertà di apprendimento e
insegnamento,l’imparzialità del servizio scolastico,la partecipazione attiva e responsabile
alla vita della scuola, la trasparenza della propria azione e l’integrazione delle diverse
componenti della comunità scolastica.
5. Scuola che definisce nei propri atti di programmazione interna, le misure atte a garantire
l’accoglienza e l’inserimento di nuovi soggetti nella comunità scolastica o che si trovino in
ogni altra situazione di disagio o svantaggio.
L
2
VERSO UN POF A DIMENSIONE EUROPEA
lla luce della complessità sempre più elevata con cui si presenta il contesto internazionale a
livello sociale, economico e politico, appare oggi, sempre più indispensabile, che ogni
scuola si costituisca come vera realtà istituzionale e costruisca la propria identità attraverso
l’azione collettiva e partecipata di tutte le sue componenti. A ciò pertanto, si affianca
l’esigenza di inserire l’offerta formativa in un contesto internazionale quale è la dimensione europea
dell’educazione. La definizione di tale percorso non implica solo la partecipazione a progetti
comunitari, ma anche l’inserimento di finalità , tematiche e obiettivi europei,e su questi scenari
individuare i percorsi formativi, le scelte curriculari, le strategie didattiche che portino alla
formazione dei futuri cittadini europei, in possesso di quei valori e competenze cognitive e
professionali adeguate per potersi affermare e realizzare in ogni realtà europea.
Pertanto, la nostra scuola, in linea con i 13 obiettivi stabiliti dalla “strategia di Lisbona”, si
propone di :
1. Potenziare e valorizzare le iniziative didattiche e progettuali che concorrono allo
sviluppo e alla promozione della dimensione europea dell’educazione;
2. Promuovere iniziative di informazione e comunicazione aperte al territorio;
3. Educare alla necessità di condividere obiettivi e impegni assunti in ambito europeo;
4. Promuovere la riflessione critica e documentata sulla collocazione dell’Europa nel
complesso scenario della globalizzazione e del rapporto nord-sud del mondo.
La nostra scuola ritiene, pertanto, che gli obiettivi di Lisbona debbano diventare l’approccio
fondamentale e sostanziale per il lavoro scolastico in tutti i suoi aspetti senza le convenzionali
divisioni tra le varie discipline o attività didattiche di vario tipo. Riflettiamo sul fatto che dettagliare
tali obiettivi e inverarli nella prassi educativa è un compito assai difficile ma possibile, soprattutto
nell’attuale contesto storico che vede una forte accelerazione del processo di unificazione europea.
Quindi, nel quadro delle iniziative indette per “ L’anno europeo per l’innovazione e la creatività” ,
l’ITIS “Majorana” di Rossano partecipa al progetto integrato denominato “Calabria creativa in
Europa”, che prevede, tra l’altro, l’effettuazione di un concorso “Anch’io sono cittadino europeo”
e l’attribuzione di un Label “EURITACAL” tra le scuole che abbiano predisposto un POF a
dimensione europea.
A
3
NORMATIVA DI RIFERIMENTO
-L.104/92-Legge quadro per l’assistenza,l’integrazione sociale e i diritti delle persone
handicappate.
-Testo Unico 1994-Decreto Legislativo n. 297/94- Approvazione del Testo unico delle disposizioni
legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado.
-D.P.R. n. 567/96 – Disciplina delle disposizioni complementari e delle attività integrative nelle
Istituzioni scolastiche.
-D.M. n. 133/96 – Iniziative scolastiche e rapporti con il territorio.
- L. 59/97 – Autonomia della Pubblica Amministrazione.
-Legge n. 425/97
-Direttiva del 29/05/98 n. 252 – Applicazione della L. 440/98 istitutiva del fondo per
l’arricchimento e l’ampliamento dell’Offerta Formativa e per gli interventi perequativi.
-D.P.R. n. 249/98 – Regolamento delle studentesse e degli studenti di scuola secondaria superiore.
-D.P.R. 8 marzo 1999,n° 275 – Regolamento recante le norme in materia di autonomia delle
Istituzioni Scolastiche.
-D.M. n. 234/26.06.2000
-D.M. n. 429 del 20.11.2000
-D.Int. n. 44 del 01.02.2001 – Regolamento concernente le “Istruzioni generali sulla gestione
amministrativo-contabile delle Istituzioni Scolastiche”.
-D.M. n. 41 del 23.04.2003
-Legge n. 1 del 2007 concernente la riforma degli Esami di Stato.
-Legge n. 169 del 30.10.2008
-C.M. n. 12 del 03.02.2009 concernente le disposizioni riguardanti i Corsi di recupero.
-CCNL 2006/2009
-D.M. n. 99 / 2009
4
CARTA DI IDENTITA’ DELLA SCUOLA
Codice Meccanografico
CSTF03000N
Intitolazione
Istituto Tecnico Industriale Statale “E.
Majorana”
Via
N.Mazzei
Città, Cap, Prov.
Rossano, 87068 (CS)
Telefono
0983/511085
Fax
0983/511104
Sito web
www.itisrossano.it
E_mail
[email protected]
Codice Fiscale della Scuola
87002040787
N° delle classi
28(diurno) 3(serale) 5(casa circondariale)
N° dei docenti
102
N° unità di personale ATA
32
5
ASSETTO ORGANIZZATIVO
Dirigente Scolastico
Prof.ssa Paola BISONNI
Direttori dei Servizi Generali ed
Amministrativi
Rag. Maria SERRA
Collaboratori del Dirigente Scolastico
Prof.ssa G.Casciaro – Prof. A. Costanza
Responsabile plesso sede
Prof. Calabretta N.
Responsabile della sicurezza
Prof. Costanza A.
Referente alla salute
Prof. Napolitano L.
Consigliere di fiducia
Prof.ssa Marchianò L.
Responsabile scuola serale
Prof. Celestino G.
Responsabile casa circondariale
Prof. Greco A.
Assistenti Amministrativi
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
De Simone Francesco
De Simone Paolo
Frontera Domenico
Mele Liliana
Russo Lina
Sciommarello Anna Teresa
Vecchio Amalia
Collaboratori Scolastici
1.Celestino Domenico
2.Cuna Giancarlo
3.Di Vico Maria Grazia
4.Franco Saverio
5.Laurenzano Vincenzo
6.Licciardi Adriano
7.Madeo Maria Costanza
8.Minisci Maria
9.Palopoli Luigi
10.Pedace Gaetano
11.Rizzo Cataldo
12.Salerno Tommaso
13.Strafaci Giovanni
Ufficio tecnico
Prof. Falbo Gerardo
Ex 113
Serra Esterina
Funzioni Strumentali
1. Area didattica (gestione del POF e
valutazione dell’Istituto): proff.sse
Cerbino MG e Cerbino T.
2. Area relazionale (rapporti con gli
alunni, organizzazione gite
scolastiche) proff. Donnici R., De
6
Simone E.
3. Area Orientamento (continuità
didattica – area motivazionale) proff.
Sposato N. e Caruso A.
4. Area comunicazioni : proff. Valentino
C. e Iapichino V.
5. Area organizzativa (alternanza scuolalavoro-gestione progetti PON): proff.
Gencarelli G. e Napolitano L.
Gruppo di lavoro GLH (alunni diversamente
abili)
Gruppo di lavoro GAUS (valutazione
dell’Istituto)
Gruppo di lavoro GLUC (orientamentocontinuità didattica)
Comitato di valutazione del servizio dei
docenti
Responsabili di rete
Gruppo di lavoro Regolamento di Istituto e
carta dei Servizi
Commissione acquisti-collaudo
Gruppo CIC
Proff : Caputo S., Sposato G., Patitucci F.,
Fazio L., Donnici R.
Proff : Caruso A., Milea D., Capalbo F.,
Scorzafave F., Russo A., Iapichino V., Donnici
R.
Proff : Gabriele M., Gagliardi A., Cortese A.,
Grispo F., Curia E., Sposato G., Caruso A.,
Falbo G., Napolitano L., De Salvo F., Garcea
C.
Membri effettivi: proff. Felicetti R., Donnici
R., De Salvo F., Cerbino Mg.
Membri supplenti: proff. Casciaro G.,
Celestino G.
Proff: Licastro e Rende.
Proff: Iapichino, Sapia, Costanza, Casciaro,
Gabriele, Scorzafave, Gagliardi A. e P.,
Benvenuto,Greco, Salerno e Celestino.
Proff: Falbo G., Costanza A., Caruso A., De
Salvo F., Cozza I. ,Sposato G., Vangieri,
Cortese A., Russo , Benvenuto, Logorio A.
Proff.sse : Malieni F.,Gabriele M.,Capristo R.
7
ELENCO DOCENTI IN SERVIZIO
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
25
26
27
28
29
30
31
32
33
34
35
36
37
38
39
40
41
42
43
44
45
ABBRUZZESE ANGELO
ADDUCI VINCENZO
APOLLARO FRANCESCO
AUGUSTO ACHIROPITA
BASTONE INNOCENZO
BELLUCCI GUSTAVO
BENVENUTO GIUSEPPE
BURTONE ROSSANA
CALABRETTA NICOLA
CALAROTA ACHIROPITA
CAPALBO FRANCESCO
CAPRISTO RITA
CAPRISTO SILVIA
CAPUTO SIGISMINA
CARUSO ANGELO
CARUSO CLEMENTE
CASCIARO GIULIA PAOLA
CELESTINO GIOVANNI PIETRO
CERBINO MARIAGIOVANNA
CERBINO TIZIANA
CESARIO EUGENIO
CIANO PIERO
CILIO FRANCESCO
CIRILLO RAFFAELE
CIRINO GROCCIA MARIA CRISTINA
CIRO’ FRANCESCO
CLAUSI SALVATORE
CORTESE ANNAMARIA
COSENTINO IMMACOLATA
COSTANZA ALFONSO
COZZA IVAN
CURATO GIOVANNI
CURIA EUGENIO
DE SALVO FRANCESCO
DE SIMONE EDOARDO
DE SIMONE TIZIANA
DONNICI RACHELE
DURANTE GIULIETTA
ENEH ANIETIE SUNDAY
FALBO GERARDO
FAZIO LINDA
FELICETTI ROSETTA
GABRIELE MARIA
GAGLIARDI ALESSANDRA
GAGLIARDI PASQUALE
ELETTR./TELECOM.
T.D.P.
ASS.FISICA
SCIENZE
MATEMATICA
LAB.SISTEMI
ELETTRONICA
INGLESE
ED.FISICA
RELIGIONE
CALCOLO
RELIGIONE
LETTERE
SOSTEGNO
MECCANICA
RELIGIONE
MATEMATICA
ELETTRONICA
LETTERE
LETTERE
ELETTRONICA
SISTEMI
LAB. INFORMATICA
DISEGNO
SOSTEGNO
ELETTRONICA
LAB. ELETTRONICA
LAB. CHIMICA
INFORMATICA
MECCANICA
LAB. INFORMATICA
CHIMICA
LAB. DISEGNO/MAT.
FISICA
MECCANICA
INGLESE
INGLESE
LETTERE
MECCANICA
ASS.T.D.P.
MATEMATICA
MATEMATICA
LETTERE
CHIMICA
ELETTRONICA
8
46
47
48
49
50
51
52
53
54
55
56
57
58
59
60
61
62
63
64
65
66
67
68
69
70
71
72
73
74
75
76
77
78
79
80
81
82
83
84
85
86
87
88
89
90
91
92
93
94
95
96
97
98
GARCEA CARMINE
GARETTI IDA
GENCARELLI GIOVANNI
GRANATO LUIGI
GRANDE GIANPAOLO
GRECO ANTONIO
GRECO MICHELE
GRISARO ANTONIETTA
GRISOLIA DONATELLA
GRISPO FRANCESCA
IAPICHINO VINCENZO
LABONIA PIERLUIGI
LICASTRO RAIMONDO
LIGORIO ARCANGELO
LOMBARDO SANTINA
M ACCARRONE ADELINA
MACRI’ MARIO
MALAGRINO’ ANTONELLA
MALARA CRISTOFORO
MALIENI FRANCA
MANES LORIS
MARCHIANO’ LOREDANA
MARTINI VINCENZO
MELE ELVEZIA
MILEA DANIELA
MORRONE ANNA
NAPOLITANO LEONARDO
PAPPACENA ANTONIO
PARISI CRISTINA
PARRILLA LINO
PATITUCCI FRANCESCO
PONTIERI TERESA
PORCO BENIGNO
RAO NADIA
RENDE FRANCESCO
RICIOPPO FIORENZO
RIGANELLO RITA
RIZZO BRUNO
ROMA ANTONIO
ROMANO IGINO
ROSANOVA ROSA MARIA
ROSSI STEFANIA
RUSSO ANTONIO
SALERNO PAOLO
SAPIA MARIA ROSARIA
SCAVELLA SALVATORE
SCIGLIANO GIUSEPPE
SCORZAFAVE FRANCESCO
SPOSATO GIUSEPPE
SPOSATO NATALE
TARANTINO PASQUALE LIVIO
TAVELLA JOSEPH
TUNNERA ENRICO
ELETTRONICA
INGLESE
MATEMATICA
ED. FISICA
ED. FISICA
ASS. MECCANICA
SOSTEGNO
LETTERE
SISTEMI
LETTERE
DIRITTO
MATEMATICA
LAB. SISTEMI/INFORMATICA
ELETTROTECNICA
MATEMATICA
LETTERE
LAB. ELETTR./TDP
LAB. CHIMICA
LAB. ELETTR./TDP
LETTERE
SOSTEGNO
INGLESE
MECCANICA
LETTERE
INGLESE
LETTERE
BIOLOGIA
ELETTRONICA
LETTERE
LAB.SISTEMI
LAB.ELETTRONICA
INFORMATICA
MATEMATICA
MATEMATICA
LAB SISTEMI/INFORMATICA
LAB.MECCANICA
MATEMATICA
LAB.MECCANICA
LAB.DISEGNO/MAT.
RELIGIONE
LETTERE
DISEGNO
DISEGNO
MECCANICA
DIRITTO
INFORMATICA
FISICA
DISEGNO
LAB.T.D.P
BIOLOGIA
LAB.DISEGNO/MAT.
INGLESE
SISTEMI
9
99
100
101
102
VALENTINO CARMINE
VANGIERI LUIGI
VISCIGLIA GIOVANNI
VULCANO ANTONIO LEONARDO
LAB.DISEGNO/MAT.
LAB.MECCANICA
SISTEMI
MECCANICA
10
COORDINATORI DI CLASSE
BIENNIO
1^ A
2^ A
1^ B
2^ B
1^ C
2^ C
1^ D
2^ D
1^ E
2^ E
SPOSATO NATALE
CASCIARO GIULIA PAOLA
PARISI CRISTINA
SCIGLIANO GIUSEPPE
DE SALVO FRANCESCO
CORTESE ANNAMARIA
NAPOLITANO LEONARDO
CURIA EUGENIO
GAGLIARDI ALESSANDRA
MALIENI FRANCA
TRIENNIO
3^ AM
4^ AM
5^ AM
3^ BM
3^ AI
4^ AI
5^ AI
3^ BI
4^ BI
5^ BI
3^ AT
4^ AT
5^ AT
3^ BT
4^ BT
5^ BT
3^ CT
5^ CT
DE SIMONE EDOARDO
COSTANZA ALFONSO
SCORZAFAVE FRANCESCO
CARUSO ANGELO
COZZA IVAN
PONTIERI TERESA
FAZIO LINDA
CAPALBO FRANCESCO
CILIO FRANCESCO
RAO NADIA
CIANO PIERO
ADDUCI VINCENZO
BENVENUTO GIUSEPPE
TUNNERA ENRICO
GRISOLIA DONATELLA
GARCEA CARMINE
DONNICI RACHELE
SPOSATO GIUSEPPE
CORSO SERALE
3A
4A
5A
RICIOPPO FIORENZO
PORCO BENIGNO
CELESTINO GIAMPIERO
11
CASA CIRCONDARIALE
1A
2A
3A
4A
5A
LABONIA PIERLUIGI
GRISARO ANTONIETTA
MARTINI VINCENZO
MARTINI VINCENZO
SALERNO PAOLO
RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI
Umanistico
Tecnico-scientifico
Meccanica
Informatica
Telecomunicazioni
Casa circondariale
Serale
Prof.ssa Gabriele
Prof.ssa Casciaro
Prof. Scorzafave
Prof. Gagliardi
Prof. Benvenuto
Proff. Greco e Salerno
Prof. Celestino
12
STRUTTURE E RISORSE DEL L’ISTITUTO
I LABORATORI
’Istituto dispone dei laboratori sotto elencati,ognuno dei quali è dotato di moderne attrezzature
idonee per lo svolgimento delle esercitazioni previste dai piani di studi delle singole
materie,tutti collegati in rete con accesso internet.
L
1. Laboratorio di Macchine a Fluido (Prof.Vangieri)
2. Laboratorio Macchine utensili e reparti di lavorazione (Prof.Vangieri)
3. Laboratorio di Pneumatica (Prof.Vangieri)
4. Laboratorio di Calcolo corso Informatica (Prof.Cilio)
5. Laboratorio di Matematica corso Informatica (Prof.Cilio)
6. Laboratorio di Autocad (Prof.Russo)
7. Laboratorio di Elettronica corso Informatica (Prof.Macrì)
8. Laboratorio di Elettrotecnica (prof. Macri’)
9. Laboratorio CNC (prof. Vangieri)
10. Laboratorio di Elettronica corso Telecomunicazioni (prof. Macrì)
11. Laboratorio di Sistemi Automatici (prof. Sposato )
12. Laboratorio di Tecnologia Disegno e Progettazione ( Prof.Sposato)
13. Laboratorio Linguistico
14. Laboratorio di Fisica ( Prof.Scigliano)
15. Laboratorio di Chimica (Prof.ssa Cortese)
16. Laboratorio di Matematica (Prof. Gencarelli)
17. Laboratorio mobile per il rilevamento dei parametri ambientali (Prof. Falbo)
13
LA BIBLIOTECA
“ La lettura rende un uomo completo,la conversazione lo
rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto”
Francis Bacon
a biblioteca dell’Istituto, intitolata a Giovanni De Giacomo, etnologo e uomo di lettere, nato a
Cetraro (CS) il 12 luglio 1867 e morto ivi il 10 gennaio 1929, contiene una considerevole mole
di libri che abbracciano tutto lo scibile umano ,dalle conoscenze letterarie a quelle tecnicoscientifiche. Essa, dotata di postazioni con accesso ad internet dispone, inoltre, di riviste e cassette
video e rappresenta il luogo ideale a disposizione di docenti ed alunni per effettuare ricerche e/o
approfondimenti culturali.
L
L’AULA MAGNA
’Istituto è dotato di un’Aula Magna dedicata all’Ing. Massimo Gaudio, nato a Mendicino (CS)
il 23 maggio 1916 e morto a Cosenza il 12 dicembre 1986, ricordato per la sua alta personalità
umana ,professionale e dirigenziale.Essa dispone di un impianto di amplificazione audio e
viene utilizzata per le riunioni del Collegio dei docenti ,nonché per convegni , corsi di
aggiornamento e seminari di vario tipo.
L
14
LA PALESTRA
diacente l’edificio scolastico si trova una palestra coperta di circa 800 mq di superficie .
Dotata di spogliatoi,docce e depositi attrezzi, viene utilizzata per le normali attività
didattiche a carattere sportivo e per gli allenamenti dei giochi Olimpici.
A
15
SERVIZI AMMINISTRATIVI
-Ufficio del Dirigente Scolastico ( DS)
-Ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA)
-Ufficio del Vicepreside
-Ufficio Alunni
-Ufficio Personale
-Ufficio Protocollo
-Ufficio Tecnico
-Ufficio Contabilità
-Ufficio Acquisti
Gli uffici sono aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato e ricevono il pubblico dalle ore 11.30 alle ore
13.30.
IL TEMPO SCUOLA : CALENDARIO E ORE DI LEZIONE
14 settembre 2009 / 05 giugno 2010 INIZIO E TERMINE LEZIONI
Giorni di festività :
23/12/2009 – 06/01/2010 FESTIVITA’ NATALIZIE
01/04/2010 – 06/04/2010 FESTIVITA’ PASQUALI
26 settembre 2009 FESTA SANTO PATRONO
02 novembre 2009 COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI
07 dicembre 2009 PONTE DELL’IMMACOLATA
08 dicembre 2009 FESTA DELL’IMMACOLATA
15/16 febbraio 2010 FESTIVITA’ DI CARNEVALE
25 aprile 2010 FESTA DELLA LIBERAZIONE
01 maggio 2010 FESTA DEL LAVORO
02 giugno 2010 FESTA DELLA REPUBBLICA
llo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni, come prevede l’art. 74 –
comma 3 – del T.U. di cui al D.lgs. n. 297/1994 e contratto della scuola. I giorni di vera
lezione in classe sono in realtà inferiori di quelli teorici del calendario, perché a quelli
fissati vanno sottratti i giorni delle assemblee, dei viaggi e delle attività dell’Area di Progetto;
quindi le ore di insegnamento effettivo diventano meno di 1.000, anche se i giorni di scuola sono
205.
L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri che rispondono a esigenze didattiche e
organizzative dell’Istituto.
Il primo ,dal 14 settembre 2009 al 31 gennaio 2010, il secondo dal 1 febbraio 2010 al 05 giugno
2010. L’orario settimanale di 36 ore viene confermato in 6 ore al mattino nei 6 giorni della
settimana, con ore da 50’, dalle 8,30 alle 13.30.
A
16
L’unità oraria didattica è ridotta a 50 minuti, per l’intero arco delle lezioni giornaliere, nel rispetto
comunque delle circolari ministeriali del 22.09.79 n. 243 e del 03,07.80 n, 192.
La riduzione assume carattere di “forza maggiore” per:
 Soddisfare le necessit à dell’utenza articolata su un gran numero di pendolari ( superiore al 50%);
 Impossibilit à di armonizzare gli orari dei mezzi pubblici di trasporto con quello dell’orario
giornaliero delle lezioni.
Per il “recupero delle “porzioni d’orario”vale l’interpretazione dell’art. 41 del CCNL/95, in
relazione a quanto previsto dalla Legge . n. 59 del 15.03.97 – art. 21, che dà autonomia alle scuole
anche per il superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione.
ANALISI SOCIO -ECONOMICA DEL TERRITORIO
l territorio del Comune di Rossano,situato a Nord-Est della provincia di Cosenza, occupa
un’ampia zona dell’Alto Ionio calabrese per una estensione territoriale di 142,93 kmq e con una
popolazione di circa 37.000 abitanti. La conformazione geomorfologia della superficie è
caratterizzata da tre fasce territoriali ben definite : la costa ,la pianura e la zona collinare pre-silana,
che corrispondono a diverse
geografie economiche. Le
comunicazioni sono assicurate
dall’ampia strada litoranea
SS 106, che attraverso strade di
non minore importanza,
permette il raggiungimento
dell’Autostrada
A3
Salerno-Reggio Calabria ; dalla
SS 177 che collega la
pianura con l’altopiano della
Sila e da numerose vie
provinciali ed interpoderali che
coprono tutto il territorio.
L’asse ferroviario TarantoCrotone , attraverso la
diramazione di Sibari, permette
il raggiungimento della
linea Reggio Calabria-Roma.
Inoltre, sono facilmente
raggiungibili gli aeroporti di Crotone e di Lamezia.
Gli anni cinquanta hanno coinciso con la crescita demografica e con lo sviluppo della zona
pedecollinare, principalmente dovuto all’afflusso dai centri minori circostanti e allo sviluppo dei
servizi e delle attività commerciali,con conseguente boom dell’edilizia. Nel 1977 entra in funzione
una centrale termoelettrica (ENEL) alimentata a gas e ad olio combustibile,che offre numerosi posti
di lavoro.
L’economia locale,oggi,ruota principalmente intorno all’agricoltura ed alla produzione di olio
extravergine di oliva e della rinomata liquirizia Amarilli.
Altre attività di una certa rilevanza sono la pesca,l’itticoltura,le produzioni lattiero-casearie,la
lavorazione del legno,del vetro,del ferro battuto,il restauro di mobili d’arte,il ricamo e l’artigianato.
Le piccole attività industriali di Rossano(cartiere,legnami,ecc)sono concentrate nella zona di
S.Irene. Da tempo,inoltre,le amministrazioni susseguitesi stanno puntando ad una forte
riqualificazione turistica ed al potenziamento delle strutture ricettive.
Il bacino di utenza è molto variegato poiché risulta legato ad un territorio che si estende lungo la
costa , dall’Alto Ionio fino ai confini della provincia di Crotone e comprende anche molti paesi
montani .Quasi il cinquanta per cento degli alunni è pendolare e incontra notevoli disagi generati
dal sistema dei trasporti. Gli studenti provengono generalmente da famiglie prive di stimoli culturali
adeguati che, in molti casi, supportano con poca incisività il percorso culturale dei figli. La scelta
per l’iscrizione presso l’’Istituto è determinata da aspettative di tipo lavorative professionali specie
nei settori informatico , telecomunicazioni e meccanico . Esiste nel territorio una limitatissima
domanda di figure specializzate finalizzate alla libera professione . Importante è la possibilità di un
prosieguo degli studi altamente qualificato presso la vicina
Università degli della Calabria.
I
17
LA STORIA
’Istituto Tecnico Industriale E.Majorana di Rossano, sorto nel 1958 con la sola
specializzazione di meccanica,come sezione staccata dell’Istituto Tecnico Industriale Monaco
di Cosenza,si è sviluppato negli anni,assumendo sempre più una netta fisionomia educativa ed
organizzativa fino a raggiungere la piena autonomia nell’anno scolastico 1970/71.
Negli anni successivi,l’istituto si è arricchito prima della specializzazione in Telecomunicazioni
(1979),e poi,a partire dagli anni ‘90,di quella in Informatica Industriale. La scuola è sempre stata
attenta ai bisogni che emergevano in campo educativo e produttivo,adeguando i suoi piani di studio
attraverso l’attuazione di sperimentazioni previste da Progetti Assistiti dal Ministero della Pubblica
Istruzione per ridisegnare nuove figure professionali,capaci di inserirsi in realtà lavorative molto
differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione,sia dal punto di vista tecnologico che da quello
dell’organizzazione del lavoro.
Le sperimentazioni attuate a partire dall’anno scolastico 1985/86 sono state quelle previste da:
Progetto “Ergon”per la specializzazione in Meccanica,la cui validità poggiava sulla
computerizzazione delle macchine numeriche e robotiche;
Progetto “Ambra”per la specializzazione in Telecomunicazioni,diretto alla gestione di
sistemi di controllo,di comunicazione,di elaborazione e collaudo,di automatismo e di
telecomunicazioni;
Progetto “Abacus”,per la specializzazione in Informatica Industriale,volto a soddisfare le
esigenze attuali del mondo lavorativo che richiede un utilizzo del personal computer in
tutte le professioni.
Dopo una lunga esperienza ritenuta positiva e il continuo monitoraggio sui progetti assistiti,il
ministero della Pubblica Istruzione ha recepito con Decreto interministeriale del 09/03/1994 le
sperimentazioni dei progetti “Ergon”ed “Ambra”quali curricoli ordinari, tutt’oggi in atto
nell’Istituto, trasformando in particolare il corso di Telecomunicazioni in quello di Elettronica e
Telecomunicazioni. Dall’anno scolastico 2002 – 2003 sono stati istituiti due corsi pomeridiani con
curricolo di studio improntato al Progetto ministeriale “Sirio”,un corso “serale”, presso la sede
centrale dell’Istituto, indirizzato a studenti lavoratori ed un altro funzionante presso la Casa
Circondariale di Rossano, rivolto ai detenuti dell’Alta e media sicurezza.
L
18
L’ISTITUTO
’edificio scolastico, di nuova costruzione e inaugurato nell’anno scol. 2006/2007 è situato in
via N.Mazzei e interessa un’area antistante l’Azienda Sanitaria n. 3 nella zona Monachelle. Il
18 maggio 2009 con delibera del Consiglio d’Istituto e visto il parere del Collegio Docenti,
all’unanimità è stato intitolato al fisico Ettore Majorana, nato a Catania il 5 agosto 1906 e morto a
Napoli il 25 marzo 1938, per il suo alto contributo dato alla ricerca scientifica. E’ un plesso
composto da più corpi di fabbrica e si sviluppa su tre piani fuori terra all’interno dei quali sono
allocati i locali per le attività
didattiche
.L’Istituto dispone di 31 aule, di
varie aule
speciali e di 17 laboratori
pienamente
rispondenti
alle
esigenze
didattiche
dei diversi piani di studio, di un’
Aula
Magna
dotata di impianto di
amplificazione audio, di una
biblioteca
con postazioni INTERNET per gli
studenti,di
un vasto atrio d’ingresso nel quale
è previsto
un angolo Bar, di una sala
professori e
vari uffici amministrativi tutti
improntati
ad una adeguata sicurezza e a
standard di
efficienza didattica e organizzativa
.L’area
esterna,recintata, è sistemata con marciapiedi a ridosso del fabbricato ed è dotata di strade carrabili
con parcheggi per auto e motorini. Adiacente l’Istituto e accessibile anche dall’esterno, si trova una
palestra attrezzata con relativi spogliatoi e servizi. Per gli studenti disabili l’accesso all’Istituto e a
tutti i locali dello stesso, è garantito dalla presenza di un ascensore.
L’Istituto Tecnico Industriale di Rossano, ha aderito al progetto “Dispersione Scolastica” in
collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi della
Calabria ed è scuola polo per l’handicap e la sicurezza.
Nel corrente anno scolastico, il corso serale è articolato in un’unica sezione comprendente le classi
3°-4°-5°con specializzazione informatica;l’orario didattico va dalle 17:00 alle 22:00 (da lunedì a
venerdì); presso la casa circondariale, invece, vi è un corso completo ad indirizzo meccanica.
Infine, si sottolinea, che la scuola è impegnata nella salvaguardia ambientale con un laboratorio
mobile su automezzo per il monitoraggio dell’aria e dell’acqua. Progetto unico nel suo genere in
Calabria, è stato finanziato dalla Regione Calabria in cooperazione con l’Istituto Tecnico Industriale
di Gioia Tauro e dell’Università di Reggio Calabria. Fa parte delle scuole fondatrici del Consorzio
interscolastico “Brutium” – www.brutium.org –email:[email protected]: l’ITIS "A. Monaco" di
Cosenza, l’ITIS “E.Fermi” di Castrovillari, l’ITIG Prog. Tur.“Filangieri” di Trebisacce; ITC “E.
Fermi”di San Marco Argentano,il Liceo Classico”R. Lombardi Satriani”, il Liceo Scientifico “S.
Patrizi” di Cariati, il Liceo Scientifico "V. Bachelet" di Spezzano Albanese, per affrontare insieme
problemi tecnici e didattici, aggiornamenti dei docenti, rapporti con aziende ed altri interlocutori, e
per utilizzare al meglio le risorse umane e materiali di scuole superiori omogenee.
L
19
PROGETTAZIONE OFFERTA FORMATIVA
IL CORSO DI STUDI
I
l corso di studi è quinquennale ed è suddiviso in biennio comune e triennio di specializzazione
articolato in tre indirizzi specifici :
Meccanica
Elettronica e Telecomunicazioni
Informatica
Al termine del ciclo di studi si consegue il DIPLOMA DI PERITO INDUSTRIALE, che qualifica
per l’inserimento nell’attività produttiva e professionale, anche in proprio, e per l’accesso a tutte le
facoltà universitarie. Dopo un tirocinio di due anni presso uno studio professionale o di tre anni
presso una ditta del settore specialistico, superando un apposito Esame di Stato, si può conseguire
l’iscrizione all’albo professionale dei Periti Industriali della provincia di residenza.
BIENNIO COMUNE
l biennio rappresenta la struttura di base nella formazione secondaria e deve garantire
l’acquisizione di competenze e abilità spendibili nell’immediato (dopo aver assolto l’obbligo
scolastico) e nel prosieguo del triennio. La nuova struttura didattica comprende una consistente area
comune , alcune discipline d’indirizzo e consente facilmente di passare ad altri ordini di istruzione .
Fin dal primo anno iniziano le “ attività pratiche e sperimentali “ nei laboratori delle discipline
scientifiche ; per lo studio della lingua straniera si utilizza il laboratorio linguistico . Il laboratorio
costituisce il momento fondamentale di unione operativa degli aspetti di conoscenza ed esperienza
.Le materie oggetto di oggetto di studio e il loro percorso formativo consentono una scelta
consapevole della specializzazione successiva.
I
FINALITA’ DEL CORSO
1. Educazione e formazione morale e sociale della persona
2. Acquisizione,sviluppo e potenziamento delle conoscenze e delle abilità di base
indispensabili per il prosieguo degli studi nel triennio.
OBIETTIVI EDUCATIVI
1. Educazione alla socialità intesa come acquisizione di un comportamento civilmente e
socialmente responsabile di se stessi e dell’altro
2. Conoscenza e osservanza delle regole fondamentali della vita scolastica e sociale
3. Capacità di stabilire rapporti interpersonali di collaborazione,di amicizia e di partecipazione
corretta alle attività della vita scolastica.
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI TRASVERSALI
1. Acquisizione di un razionale metodo di studio
20
2. Acquisizione dei linguaggi specifici delle singole discipline
3. Acquisizione delle capacità di organizzarsi in modo adeguato le informazioni apprese
DIPARTIMENTO UMANISTICO (materie letterarie, inglese, diritto, ed.fisica, religione)
Obiettivi specifici:
1. Acquisizione delle basi comunicative e linguistiche per operare in modo autonomo ed
efficace in ambito disciplinare;
2. Acquisizione delle specifiche conoscenze letterarie, storiche, geografiche e giuridiche;
3. Acquisizione delle principali strutture morfosintattiche e lessicali in L2.
COMPETENZE:
1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire
l’interazione comunicativa verbale in vari contesti;
2. Leggere,comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo;
3. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi;
4. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi;
5. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica e
sincronica;
6. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco
riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione,a tutela della persona,della collettività
e dell’ambiente;
7. Manifestare la consapevolezza dell’importanza che riveste la pratica dell’attività motoriosportiva per il benessere individuale e collettivo ed esercitarla in modo efficace.
DIPARTIMENTO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO (matematica, fisica, chimica ,tecnologia e
disegno, scienze, biologia).
OBIETTIVI SPECIFICI:
1. Acquisizione di un linguaggio semplice ma scientificamente corretto;
2. Conoscenza delle leggi,delle formule e delle unità di misura;
3. Acquisizione delle capacità critiche e propositive.
COMPETENZE:
1. Saper eseguire calcoli elementari
2. Saper risolvere problemi e quesiti su argomenti noti
3. Saper ordinare e rappresentare graficamente dati
4. Ricavare informazioni significative da tabelle e grafici.
COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA
(da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria)
Imparare ad imparare
Progettare
Comunicare
Collaborare e partecipare
Agire in modo autonomo e responsabile
Risolvere problemi
Individuare collegamenti e relazioni
Acquisire ed interpretare l’informazione
21
IL BIENNIO
A
rticolato in due anni., garantisce, grazie allo studio di discipline comuni, una
formazione di base spendibile nell’immediato e/o propedeutica al prosieguo degli
studi.
Le Discipline di studio Sono:
Ore Settimanali
DISCIPLINE
Verifiche
1° Anno
2° Anno
Educazione Fisica
2
2
Pratico/Orale
Religione/Attività alternativa
1
1
Orale
Italiano
5
5
Scritto/Orale
Storia
2
2
Orale
Lingua Straniera
3
3
Scritto/Orale
Diritto ed Economia
2
2
Orale
Geografia
2
==
Orale
Cittadinanza e Costituzione
1
==
Orale
Scienza della Terra
3
==
Orale
Biologia
==
3
Orale
Matematica ed Informatica
5(2)
5(2)
Scritto/Orale
Fisica e Laboratorio
4(2)
4(2)
Pratico/Orale
Chimica e Laboratorio
3(2)
3(2)
Pratico/Orale
Tecnologia e Disegno
3(2)
6(3)
Grafico/Orale
TOTALE ORE
36(8)
36(9)
Legenda: P = pratico, O = orale, S = scritto, G = grafico
N.B. Le ore in parentesi sono riferite a ore di laboratorio
22
TRIENNIO DI SPECI ALIZZAZIONE
FINALITA’ DEL CORSO
1. Educazione e formazione integrale della persona;
a. Potenziamento/affinamento delle conoscenze e delle abilità di base indispensabili per
il prosieguo degli studi in ambito universitario e per l’inserimento nel mondo del
lavoro.
OBIETTIVI EDUCATIVI
1. Educazione alla socialità intesa come convivenza civile nel rispetto dell’altro e di sé;
2. Osservanza delle regole della vita scolastica e sociale;
3. Capacità di stabilire rapporti interpersonali di collaborazione,di amicizia e
partecipazione alle attività della vita scolastica ed extra-scolastica.
OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI TRASVERSALI
1. Potenziamento/affinamento di un razionale metodo di studio;
2. Potenziamento/affinamento dei linguaggi specifici delle singole discipline di base e
d’indirizzo;
3. Potenziamento/affinamento della capacità di organizzarsi in attività individuali,di gruppo e
progettuali;
4. Potenziamento delle capacità di organizzare le informazioni in modo adeguato e specifico ai
diversi indirizzi di studio.
DIPARTIMENTO UMANISTICO (area letteraria,linguistica e giuridica)
OBIETTIVI SPECIFICI:
1. Acquisizione delle basi specifiche comunicative e linguistiche per operare in modo critico
ed opportuno in vari ambiti disciplinari;
2. Potenziamento/affinamento delle specifiche conoscenze storiche,letterarie e giuridiche
anche in L2.
COMPETENZE:
1.
2.
3.
4.
Saper utilizzare nei vari ambiti disciplinari il lessico;
Saper produrre testi orali e scritti di varia tipologia;
Saper interpretare,analizzare e contestualizzare testi di vario tipo;
Saper costruire quadri di civiltà in base ad indicatori di tipo letterariostorico,sociale,economico,tecnologico,culturale e religioso;
5. Saper individuare connessioni tra situazioni letterarie-storiche,economiche,politiche e
giuridiche.
23
PERITO INDUSTRI ALE PER LA MECCANICA
(con sperimentazione in meccatronica)
a specializzazione in meccanica dura tre anni e inizia dopo il biennio comune. Il corso integra
le conoscenze e le competenze tradizionali, con quelle progettuali e pratiche legate alle
tecnologie ed ai Sistemi Automatici robotizzati,alle energie rinnovabili e alla sicurezza. Si
consegue il diploma di Perito meccanico.
L
Obiettivi del corso
Formare un tecnico con ampie competenze professionali nei diversi settori della
meccanica,dell’automazione industriale,della robotica e delle nuove tecnologie
elettroniche;
Fornire gli strumenti adeguati per inserirsi nella realtà produttiva sia organizzativa che
gestionale e progettuale;
Rendere capaci di sapersi orientare di fronte a nuovi problemi ed essere in grado di
svolgere specifiche mansioni nella sicurezza e nella tutela dell’ambiente.
Profilo professionale
Organizza i metodi della lavorazione meccanica di officina con particolare riguardo
all’organizzazione produttiva e alla valutazione dei costi;
Progetta elementi di gruppi meccanici e impianti industriali;
Controlla e collauda i materiali,dai semilavorati ai prodotti finiti,al controllo di qualità;
Utilizza impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione;
Sviluppa programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione a controllo
numerico.
Ambito d’impiego
Laboratori di ricerca,studi di consulenza e di progettazione aziendale;
Industrie meccaniche sia di costruzione che di produzione;
Laboratori degli Istituti Tecnici e Professionali,come insegnante tecnico-pratico;
Attività professionale in proprio,con iscrizione all’albo dei Periti industriali;
Corsi post-diploma;
Università .
24
LA SPECIALIZZAZIONE IN MECCANICA
E MECCATRONICA
La specializzazione in Meccanica è articolata in tre anni e vi si accede dopo il biennio
comune anche da altri ITIS.
Le Discipline di studio sono:
Ore Settimanali
DISCIPLINA
Verif.
3°
4°
5°
Educazione Fisica
2
2
2
P/O
Religione / Attività alternativa
1
1
1
==
Italiano
3
3
3
S/O
Storia
2
2
2
O
Lingua Straniera
3
3
2
S/O
Diritto
==
2
2
O
4(1)
3(1)
3(1)
S/O
6
5
5
S/O
5(5)
6(6)
6(6)
P/O
4
5(3)
6
S/G/O
6(3)
4(3)
4(3)
P/O
*
*
*
*
36/13
36/10
Matematica e Laboratorio
Meccanica applicata e Macchine
Tecn. Mecc. ed es.
Disegno ed Org. Industriale
Sistemi e Automazione Industriale
Area di progetto*
TOTALE ORE
36/9
Legenda: P = pratico, O = orale, S = scritto, G = grafico
N.B. Le ore in parentesi sono ore di laboratorio
(*) All’area di progetto deve essere destinato un numero di ore non superiore al 10% del
monte ore annuo delle discipline coinvolte in questa attività.
25
PERITO INDUSTRIALE PER L’ELETTRONICA E LE TELECOMUNICAZIONI
a specializzazione in Elettronica e Telecomunicazioni dura tre anni e inizia dopo il biennio
comune. Il corso si propone di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà
produttive molto differenziate e caratterizzate da una rapida evoluzione,sia dal punto di vista
tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro. Si consegue il diploma di Perito in
L
ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI.
Obiettivi del corso
costruire una figura professionale caratterizzata da una cultura di base polivalente,capace di
inserirsi in realtà produttive molto differenziate ed in rapida evoluzione;
fornire competenze,capacità di orientamento,di autonomia di pensiero,di partecipazione e
comunicazione;
sviluppare capacità di progetto, realizzazione e collaudo di sistemi di controllo, di
comunicazione, di elaborazione delle informazioni;
far acquisire competenze per mansioni dirigenziali.
Profilo professionale:
analizza e dimensiona reti elettriche lineari e non lineari;
analizza le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi,di generazione,
automazione e trasmissione di suoni, immagini e dati ;
partecipa al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo, anche complessi,
sovrintendendo alla manutenzione degli stessi;
progetta,realizza e collauda sistemi semplici,ma completi,di automazione e di
telecomunicazioni;
Ambito d’impiego:
Attività professionale in proprio, con iscrizione all’Albo dei Periti industriali;
Accesso a tutte le facoltà universitarie;
Corsi post-diploma;
Inserimento nel mondo del lavoro e principalmente nei settori della produzione di macchine
e componenti elettrici o elettronici, dell’automazione industriale e civile, della
progettazione tecnica,della manutenzione e dei servizi alle imprese.
26
LA SPECIALIZZAZIONE IN ELETTRONICA
E TELECOMUNICAZIONI
a Specializzazione in Elettronica e Telecomunicazioni è articolata in tre anni e vi si
accede dopo il biennio comune anche da altri ITIS.
L
Le discipline di studio sono:
Ore Settimanali
DISCIPLINA
Verif.
3°
4°
5°
Educazione Fisica
2
2
2
P/O
Religione / Attività alternativa
1
1
1
==
Italiano
3
3
3
S/O
Storia
2
2
2
O
Lingua Straniera
3
3
2
S/O
Diritto
==
2
2
O
Matematica
4
3
3
S/O
Meccanica e Macchine
3
==
==
O
Elettrotecnica
6(3)
3
==
S/O
Elettronica
4(2)
5(3)
4(2)
S/O/P
Sistemi
4(2(
4(2)
6(3)
S/O
Telecomunicazioni
==
3
6(2)
S/O
Tecn. Dis. e Prog.
4(3)
5(4)
5(4)
G/O/P
Area di progetto*
*
*
*
*
36/9
36/11
TOTALE ORE
36/10
N.B. Le ore in parentesi sono ore di laboratorio
Leggenda: P = pratico, O = orale, S = scritto, G = grafico
(*) All’area di progetto deve essere destinato un numero di ore non superiore al 10% del
monte ore annuo delle discipline coinvolte in questa attività.
27
PERITO INDUSTRIALE PER L’INFORMATICA
a specializzazione in Informatica dura tre anni e inizia dopo il biennio comune.
Il corso si propone di definire una figura professionale che abbia una buona conoscenza della
struttura fisica dell’elaboratore, dei principali linguaggi e dei sistemi operativi e orientato
inoltre verso i problemi di processo.Si consegue il diploma di Perito in Informatica Industriale.
L
Obiettivi del corso
formare periti informatici che abbiano competenze specifiche nel trattare problemi di
interesse tecnico-scientifico e gestionale,con conoscenze di matematica,ricerca
operativa,organizzazione e gestione aziendale,elettrotecnica e teoria della regolazione.
Profilo professionale
Partecipa alla gestione del sistema, dei programmi e delle apparecchiature periferiche
È in grado di rispondere nel modo più opportuno alle tipologie di problematiche risolvibili
con un sistema di elaborazione,con particolare attenzione al campo della Gestione di Reti di
elaboratori (LAN), dell’Elettronica-Telecomunicazioni,attraverso lo studio e la conoscenza
sia delle tecnologie di trasmissione e modulazione in ambienti di telefonia fissa e
mobile,sia delle tecnologie di reti con particolare riferimento alle reti industriali.
Sa gestire e inserire nelle aziende la tecnologia INTERNET/INTRANET e il suo sistema
informatico,ponendo particolare attenzione alla dimensione economica,con la capacità
,anche, di essere anticipatore di bisogni
Ambito d’impiego
Attività professionale in proprio ,con iscrizione all’Albo dei Periti industriali
Accesso a tutte le facoltà universitarie
Corsi post-diploma
Inserimento nel mondo del lavoro e principalmente nei settori dell’Informatica industriale e
in aziende di Software,fornitrici di servizi informatici tradizionali avanzati
Libera professione
28
LA SPECIALIZZAZIONE IN
INFORMATICA INDUSTRIALE
l corso, articolato in tre anni, si accede dopo il biennio propedeutico e necessita
della conoscenza della lingua Inglese.
A
Le Discipline di studio sono:
Ore Settimanali
DISCIPLINE
Verif.
3°
4°
5°
Educazione Fisica
2
2
2
P
Religione / Attività alternativa
1
1
1
==
Italiano
3
3
3
S/O
Storia
2
2
2
O
Lingua Straniera
3
3
3
O
Matematica e Laboratorio
6(2)
5(2)
4(2)
S/O
Calcolo
3(1)
3(1)
3(1)
P/O
Elettronica e Telecomunicazioni
5(3)
5(3)
6(3)
S/O/P
Informatica
6(3)
6(3)
6(3)
S/O/P
Sistemi
5(3)
6(3)
6(3)
P/O
*
*
*
*
36-12
36-12
36-12
Area di progetto*
TOTALE ORE
Legenda: P = pratico, O = orale, S = scritto, G = grafico
N.B. Le ore in parentesi sono riferite a ore di laboratorio
(*) All’area di progetto deve essere destinato un numero di ore non superiore al 10% del
monte ore annuo delle discipline coinvolte in questa attività.
29
AREA DI PROGETTO TRIENNIO
’area di progetto, cui è riservato un monte ore non superiore al 10% delle ore previste dal
curricolo, è intesa alla valorizzazione delle competenze e capacità degli alunni del triennio. Le
attività sono finalizzate anche a stimolare la creatività, l’estrosità e l’operosità degli alunni,
esaltandone la solidarietà , la convivenza civile e il lavoro di gruppo. Ciascun consiglio di classe
programma le attività, definendo le tematiche , le discipline coinvolte e le ore di riferimento, i tempi
di attuazione, le strategie di monitoraggio e di valutazione, nonché il materiale da utilizzare, con
relativa previsione di spesa. La programmazione deve prevedere, tra l’altro, il calendario di
attuazione delle tematiche, riservando a ciascun docente lo svolgimento e la coordinazione diretta
delle attività che interessa la propria disciplina coinvolta. Le attività dell’Area di progetto
concorrono, per ogni singolo alunno, al giudizio di fine anno scolastico, in sede di scrutinio finale.
Ogni Consiglio di classe, sulla base dei criteri generali stabiliti in fase di programmazione di inizio
d’anno del Collegio dei Docenti, propone al Dirigente scolastico la designazione di un coordinatore,
al quale competono le seguenti funzioni specifiche:
1. Predisporre e consegnare, in tempi brevi, la scheda di sintesi circa la specifica programmazione
dell’attività progettuale, con l’indicazione esplicita degli obiettivi, ore delle assegnate alle singole
discipline coinvolte, tempi di attuazione, contenuti, gruppi di allievi e spese per acquisto materiale
connesso con l’attuazione della stessa attività concordata in seno al Consiglio di Classe di
riferimento all’inizio dell’anno scolastico;
2. Rapportarsi sinergicamente con i docenti delle discipline coinvolte, per la risoluzione di difficoltà
oggettive incontrate dagli alunni;
3. Rapportarsi in sinergia e in tempo utile (almeno 10 giorni prima) con l’Addetto all’Ufficio
Tecnico e all’Assistente Amministrativo di
competenza circa acquisti di materiale di consumo da utilizzare nello svolgimento delle attività;
4. Monitorare in itinere le attività, valutandone l’efficienza e l’efficacia;
5. Coordinare la raccolta della documentazione di rito e dei dati relativi alle valutazioni intermedie e
finali delle attività progettuali;
6. Partecipare alle riunioni del gruppo di coordinamento formato dai responsabili dell’Area di
progetto.
7. Coordinare, in seno al Consiglio di classe, la stesura di una dettagliata relazione di fine attività.
L
30
COORDINATORI AREA PROGETTO TRIENNIO
CLASSE
3^
4^
5^
3^
3^
4^
5^
3^
4^
5^
3^
4^
5^
3^
4^
5^
3^
5^
AM
AM
AM
BM
AI
AI
AI
BI
BI
BI
AT
AT
AT
BT
BT
BT
CT
CT
COORDINATORE
ENEH
VANGIERI
CARUSO
DE SIMONE
COZZA
PATITUCCI
PONTIERI
CILIO
PATITUCCI
CILIO
LIGORIO
MALARA
BENVENUTO G.
LIGORIO
MACRI’
ABBRUZZESE
SPOSATO
MALARA
TITOLO PROGETTO
Progetto di un impianto di riscaldamento
Ruota dentata a denti diritti
Piastra sagomata forata CNC
Progetto di un impianto di riscaldamento
Assemblaggio Personal Computer
Orologio digitale
Realizzazione di un robot
Assemblaggio Personal Computer
Orologio digitale
Realizzazione di un robot
Impianto elettrico in ambiente civile
Contatore decimale
Microtrasmettitore in FM
Impianto elettrico per uso civile
Contatore modulo 100 programmabile
Trasmettitore in FM
Impianto elettrico in ambiente civile
Microtrasmettitore in FM
31
PROGETTI TRASVERSALI
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
n attuazione della legge n. 169 del 30.10.2008, da quest’anno e in via sperimentale solo nelle
prime classi, è stata introdotta la disciplina “Cittadinanza e Costituzione”. Questo
insegnamento,che oltre ai temi classici dell’educazione civica, comprende anche l’educazione
ambientale, l’educazione alla legalità, i principi di una corretta competizione sportiva , i valori del
volontariato, le basi dell’educazione stradale e dell’educazione alla salute, il valore del rispetto delle
regole, è affidato ai docenti di Geografia, che riserveranno a “Cittadinanza e Costituzione” una delle
tre ore settimanali previste appunto per il suddetto insegnamento, per un totale di 24 ore annue.
I
LEGALITA’
Nell’ambito dei percorsi formativi scolastici di educazione alla legalità, l’Istituto Tecnico
Industriale,nella giornata del 30/11/2009,presso la sala polivalente della Casa di reclusione,ha
organizzato un incontro finalizzato alla visione del film “E’ ora di cambiare”che ha affrontato
tematiche inerenti alla criminalità organizzata,alle logiche di violenza e sopraffazione che la
caratterizzano ed alle difficoltà affrontate da chi,a tali logiche,intende ribellarsi ed intraprendere un
percorso di legalità.
A seguito della visione del film è avvenuto un dibattito tra gli studenti delle classi quinte dell’ITIS
di Rossano e quelli del corso intramurario, composto da detenuti assegnati al Circuito Penitenziario
dell’Alta Sicurezza.
Gli alunni hanno espresso le proprie valutazioni in tema di legalità e di inclusione sociale,attraverso
un percorso di riflessione e approfondimento al termine del quale,con l’ausilio dei loro docenti,degli
esponenti della società civile presenti, nonché del regista e di tutto il cast ,hanno messo a confronto
le proprie opinioni in merito alle delicate tematiche affrontate dal film in oggetto.
AMBIENTE
L’educazione ambientale rappresenta un insegnamento fondamentale per la formazione del
moderno cittadino; l’età adolescenziale, tipica degli allievi del biennio è il momento adatto a
puntualizzare i concetti basilari per comprendere e diventare consapevoli delle caratteristiche
ambientali indispensabili per garantire un adeguato funzionamento delle diverse forme di vita. Far
comprendere alle future generazioni il delicato equilibrio dei fattori ambientali che caratterizzano
l’aria, il suolo e l’acqua e che continuamente vengono messi in pericolo non solo dall’uomo ma
specialmente dalle attività umane che interferiscono sull’ambiente determinando danni non sempre
valutati adeguatamente ed evitati o contenuti usando le conoscenze tecniche ampliamente diffuse
anche se a volta eccessivamente costose. Negli ultimi tempi, la crisi economica, ha provocato un
abbassamento dei livelli di guardia che erano stati raggiunti da una società evoluta, consapevole ed
altamente tecnologizzata, specialmente per quanto riguarda le fonti di energia, lo smaltimento dei
rifiuti e la neutralizzazione delle acque reflue.
32
Le future generazioni devono essere adeguatamente informate sulle problematiche ambientali in
maniera da consentire a ciascun cittadino di acquisire un’ adeguata coscienza ecologica in maniera
da poter diventare una componente attiva nella società del futuro.
La comunità scolastica nel suo ruolo di formazione deve contribuire a sensibilizzare i discenti
attraverso attività che si svolgeranno nell’intero ciclo di studio; in particolare nel biennio verranno
realizzati progetti che svilupperanno tematiche ambientali specifiche ( studio del territorio, raccolta
differenziata dei rifiuti solidi urbani, le alterazioni dell’aria, dell’acqua, del suolo, le fonti
rinnovabili di energia ecc.), verranno realizzati insegnamenti interdisciplinari sia con elementi di
classe collaterali sia con allievi delle classi successive; inoltre verranno organizzate visite guidate
con lo scopo di realizzare osservazione diretta sul territorio atte a fornire informazione sulla
tipologia dell’ambiente e dei suoi diversi fattori.
C.I.C.
E’ un’offerta formativa istituita dalla legge n°162 del 26/06/1990 ed è finalizzata alla promozione
del benessere,attraverso l’attivazione dello sportello “Spazio-ascolto”,che aiuta a prevenire il
disagio relazionale,personale e scolastico promuovendo abilità psico-sociali,che permettono agli
alunni di fronteggiare le avversità.
Il C.I.C. è un supporto istituzionale ed organizzativo alle “Attività di educazione e promozione alla
salute”. Si propone come guida per i docenti e i genitori nell’affrontare i disagi sia di gruppo che
individuali offrendo uno spazio di ascolto in cui si cerca di accogliere tutte le richieste nel totale
rispetto della riservatezza.
Lo sportello si propone di perseguire i seguenti obiettivi :
 Aiutare lo studente a superare le eventuali difficoltà scolastiche o personali;
 Rafforzare le motivazioni allo studio e all’impegno scolastico ;
 Individuare strategie per gestire e risolvere i problemi relazionali nelle classi;
 Aumentare l’autostima positiva e la conoscenza di sé;
 Supportare l’adolescente nel processo di crescita.
Il gruppo degli operatori C.I.C. è composto dai seguenti docenti:
1. Prof.ssa Gabriele Maria (orario ricevimento : venerdì ore 11,00/11,50)
2. Prof.ssa Malieni Francesca (orario ricevimento : martedì ore 11,00/11,50)
3. Prof.ssa Capristo Rita ( orario ricevimento : sabato 10,10/11,00)
SALUTE
L’educazione alla salute rappresenta il processo educativo attraverso il quale gli individui assumono
consapevolmente decisioni utili al mantenimento ed al miglioramento della propria salute.
Questo processo continua per tutte le tappe della vita,migliorando le abilità per la vita quotidiana.
Per l’O.M.S.,scopo dell’educazione alla salute è aiutare la popolazione ad acquisire benessere
attraverso i propri comportamenti ed i propri sforzi:essa si fonda,in primo luogo,sull’interesse che i
singoli manifestano per il miglioramento delle loro condizioni di vita e mira a far percepire agli
individui,membri di una famiglia,di una collettività,di uno Stato come i progressi della salute
derivino anche dalla loro responsabilità individuale.
Un ambiente di lavoro sano e un equilibrio psico-fisico adeguato, garantisce maggior efficienza e
maggior gratificazione sul posto di lavoro.
33
Per quanto riguarda più propriamente la componente alunni,è utile ricordare come l’adolescenza sia
un momento delicato e sensibile nella formazione della persona,caratterizzato da grandi
cambiamenti fisici,ma anche da profondi sconvolgimenti psicologici e caratteriali..
Le varie tentazioni e i pericoli,in questa fase di crescita,diventano un rischio preoccupante se non si
interviene preventivamente mediante una buona e costante azione educativa e informativa(l’uso e
l’abuso di alcolici,di sigarette,di droghe,di comportamenti sessuali fortemente precoci,disturbi
dell’alimentazione,ecc).
Nel corrente anno scolastico,la scuola intende favorire incontri con esperti sulle varie problematiche
accennate.
Obiettivi e interventi:
-fornire informazioni scientifiche adeguate sulle caratteristiche delle sostanze stupefacenti e sugli
effetti dati dal consumo delle stesse;
-promuovere maggiore consapevolezza nei comportamenti,con specifico riferimento al rapporto tra
benefici e danni derivanti dall’uso di sostanze che creano dipendenza;
-promuovere il pensiero critico attraverso discussione con esperti nei vari settori;
-contrastare i comportamenti a rischio;
-fornire informazioni chiare e corrette sulla prevenzione al virus HIV;
-favorire metodiche interattive sulle tematiche della sessualità e del corpo,come luogo relazionale
ed affettivo di incontro con l’altro sesso, mediante l’intervento di figure professionali;
- prevenire l’insorgenza dei disturbi alimentari;
-aderire alle iniziative proposte dai vari enti che abbiano attinenza con il benessere e la salute.
GIOCHI,GARE E CONCORSI
Nel corrente anno scolastico gli alunni meritevoli dell’ITIS di Rossano partecipano alle seguenti
iniziative :







Olimpiadi della Matematica
Olimpiadi di Informatica
Olimpiadi della multimedialità
Olimpiadi della Chimica
Giochi logici linguistici e matematici della Gioia Mathesis
Kangourou della Matematica
Campionati studenteschi
34
Progetti in rete
1) Edusat
Questo progetto,finanziato dall’ASI (agenzia spaziale italiana) è stato concepito come strumento
sussidiario allo studio delle scienze nelle scuole.
Il progetto prevede l’erogazione di due percorsi didattici a partire dall’11/01/2010:
1. percorso spaziale
2. percorso aeronautico
A questi è abbinato,inoltre, un concorso a premi per gli studenti che si cimenteranno con i test di
verifica proposti al termine di ogni modulo.
2) PiaSmartSchool
La nostra scuola ,per l’anno scolastico 2009 /2010 ha aderito al progetto : “PIA Smart SchoolValutare i processi formativi e contrastare la dispersione scolastica”, cofinanziato dalla Regione
Calabria -Assessorato alle Attività Produttive – e realizzato dalla Smart Lab srl e dall’Università
della Calabria (Unical).
Obiettivo prioritario del progetto è la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica
attraverso la creazione di una piattaforma informatica funzionale all’analisi ed alla diffusione
dei dati elaborati. Ne deriva un modello di valutazione dei processi formativi di tipo
innovativo che mira a creare sinergie tra i soggetti aderenti all’iniziativa.Per contrastare la
dispersione ci vuole un grande investimento a supporto della scuola e delle famiglie. L’elemento
centrale su cui va posta l’attenzione è l’allievo e partendo da ciò si possono elaborare i modelli
valutativi. Proprio la valutazione serve a fare il punto sul percorso educativo/didattico. PIA
SmartSchool intende fare leva sulla valorizzazione delle nuove tecnologie e su strategie di
valutazione che utilizzano piattaforme di lavoro innovative, offrendo ai docenti ed alle scuole un
sistema interattivo che possa contribuire a definire gli standard di apprendimento garantiti dai
singoli Istituti, per tenere sotto controllo il livello della dispersione scolastica.
3) ECDL
Il progetto prevede lo sviluppo di tecnologie e metodologie affinché la scuola possa accreditarsi
come Sede di Esami e Corsi per ilo conseguimento della Patente Europea ECDL( European
Computer Driving Licence). Esso è strutturato in tre fasi operative :
Prima fase
 piattaforma istituzionale
 piattaforma F.A.D.
 piattaforma ECDL
Seconda fase
 formazione docenti e corsi on-line
35
 servizi di affiliazione
 servizi di outsourcing di accreditamento ECDL
 sistemi per aula e ECDL
Terza fase
 formazione docenti
 mantenimento e miglioramento del sistema
 assistenza tecnica e formativa
4) Progetto POR “ Laboratoriamo” (Obiettivo operativo l.2 “ Ridurre l’abbandono scolastico
e le disparità di genere nella partec ipazione all’apprendimento permanente”)
Il progetto rientra nel Programma di intervento 2008-2010 per l’integrazione scolastica degli alunni
disabili, è realizzato in rete con la collaborazione della Direzione Didattica II° circolo e la scuola
media A.G. Roncalli di Rossano e si articola in tre moduli, uno relativo ad ogni ordine di scuola.
Prevede,inoltre,l’integrazione costante delle attività progettuali con le attività delle classi
diversificando l’offerta formativa con l’utilizzo di nuove tecnologie e metodologie che educhino
attraverso la manualità,il contatto con la materia,l’osservazione,le capacità di
astrazione,simbolizzazione,di concettualizzazione e sviluppino le abilità nel lavoro cooperativo.
L’Istituto Tecnico Industriale realizza il modulo dal titolo “Il computer…..un amico speciale” di 25
ore destinato a 25 alunni di cui 6 diversamente abili. Gli obiettivi operativi sono:
1. Favorire lo sviluppo dell’utilizzo di nuove tecnologie assistive;
2. Migliorare l’autonomia per rinforzare la fiducia in sé e l’autostima;
3. Organizzare e potenziare le percezioni visive e tattili;
4. Favorire lo sviluppo dell’apprendimento con modalità esplorative;
36
Ampliamento dell’ Offerta formativa
Progetti PON
l Programma Operativo Nazionale”La scuola per lo sviluppo” è uno dei sette programmi operativi
nazionali previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno (QCS)finanziati dai Fondi Strutturali
Obiettivo1. Il PON Scuola si avvale di due fondi :il Fondo sociale europeo (FSE) e il fondo europeo
di sviluppo regionale (FESR) ed ha come ambito di riferimento territoriale le scuole pubbliche di
sei regioni del Mezzogiorno.
Si tratta di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e
formazione delle regioni suddette che ha come obiettivi:
1. La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica;
2. Lo sviluppo della società della conoscenza e dell’informazione;
3. L’ampliamento delle competenze di base;
4. Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla;
5. L’integrazione con il mondo del lavoro;
6. Lo sviluppo dell’istruzione permanente;
7. La formazione dei docenti e del personale scolastico;
8. Il rafforzamento delle pari opportunità di genere;
9. Lo sviluppo di una cultura ambientale.
I
I progetti che verranno attivati dalla nostra scuola sono i seguenti:
OBIETTIVO C:Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani
Azione C1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave
Caratteristiche del progetto :
L’obiettivo favorisce gli aspetti scientifici e linguistici in quanto, in base alle esperienze
precedenti,l’utenza necessita di supporti progettuali atti a sopperire carenze pregresse.La scuola, in
tale ottica, intende favorire un processo di crescita armonica degli studenti offrendo a tutti la
possibilità di accorciare il “gap” tra frequentanti la stessa classe / istituto. La ricerca, l’analisi ,la
lettura, l’ambiente, il territorio ,costituiranno un’utile e qualificata base per la crescita
civile,culturale e sociale degli allievi.
Titoli attività
1. Matematicamente 1:esercitiamo la mente con i numeri e l’algebra: ore previste 50.
2. Matematicamente 2:esercitiamo la mente con l’algebra e la geometria: ore previste 50.
3. Ambiente e territorio1:tutela e valorizzazione dell’Alto Ionio : ore previste 50.
4. Ambiente e territorio 2: le risorse energetiche: ore previste 30.
5. Lingua italiana 1:analizzare per comprendere : ore previste 50.
6. Lingua italiana2:analizzare per comprendere : ore previste 50.
7. Words:a new world : ore previste 50.
8. Lingua italiana3:analizzare,comprendere e comporre : ore previste 50.
37
Azione C4 Interventi individualizzati per promuovere l’eccellenza
Caratteristiche del progetto
In primo luogo,con l’attivazione dell’obiettivo C azione 4,si propone di motivare gli allievi più
bravi a cogliere le opportunità che offrono i progetti PON per una più ampia conoscenza delle
discipline quali l’Informatica,la Chimica, la Matematica, le Telecomunicazioni.Attraverso tale
crescita, auspicabile sotto qualsiasi aspetto,si stabiliscono le basi per il confronto degli alunni
dell’Istituto con quelli di altre istituzioni educative;confronto utile,non solo sul piano didattico ma
anche su quello dei rapporti civili e degli approfondimenti didattici e culturali.
Titoli attività:
1. Informatica:mouse in gara:ore previste 30.
2. Giocando con la chimica:un’esperienza laboratoriale ore previste 30.
3. Gareggiamo:la matematica in gioco ore previste 30.
4. Sperimentiamo:le telecomunicazioni ore previste 30.
Azione C6 Simulazione aziendale (IFS)
Caratteristiche del progetto
L’idea progettuale della simulazione d’azienda,nasce dal presupposto di ‘costruire’ un’azienda
virtuale che trovi,però, un effettivo riscontro con l’attualità del territorio in termini di sfruttamento
ottimale delle risorse ambientali e di crescita delle opportunità occupazionali.
Titolo attività:
1. Calabria-si:ore previste 30.
OBIETTIVO G:Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita
Azione G1:Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell’istruzione di base per giovani e
adulti
Caratteristiche del progetto:
In una società,nella quale,sempre più sovente vengono usati i termini ‘analfabetismo di ritorno’,
‘educazione permanente’ e ‘aggiornamento’ richiesto dalle nuove tecnologie,appare indispensabile
che un’agenzia educativa,quale la scuola,si ponga come obiettivo,attraverso l’opportunità dei
progetti PON,di fornire agli adulti la possibilità di crescita culturale e civile, mediante percorsi
quali l’informatica e l’inglese,due chiavi di lettura indispensabili per comprendere ed usufruire
responsabilmente delle nuove tecnologie.
Titoli attività:
1.Informatica:ore previste 60;
2.Inglese:ore previste 60.
38
Progetto Comunicazione (campagna pubblicitaria)
Obiettivi : 1) facilitare le scelte di orientamento dei giovani
2)favorire un primo livello di conoscenza dell’indirizzo di studio
Durata : febbraio /marzo 2010
Risorse umane : personale docente-alunni
Beni e servizi : testi e fotocopie
Progetto recupero eccellenza ESAMI DI STATO
Obiettivi: 1) maturare nei discenti una responsabilità diretta nella conduzione della didattica a
livello disciplinare e/o interdisciplinare
2)aumentare le occasioni di automotivazione e consolidare il senso di sé
3)creare proficue occasioni di individualizzazione dell’insegnamento
Durata: ottobre 2009/giugno 2010
Risorse umane:personale docente-alunni
Beni e servizi:libri,fotocopie,computer
Progetto alternanza scuola -lavoro
Obiettivi: 1)favorire il coordinamento tra i soggetti istituzionalmente competenti nel settore
dell’orientamento
2)mettere a disposizione degli studenti strumenti orientativi e informativi sul mercato del
lavoro e delle professioni
Durata: ottobre 2009/giugno 2010
Risorse umane: personale docente e ATA
Beni e servizi: stampati e materiale di cancelleria
Progetto corso di energia termodinamica
Obiettivi:1)far acquisire sufficienti conoscenze,competenze e capacità sugli argomenti riguardanti i
problemi dell’energia,della aerodinamica applicata e la progettazione degli impianti di
condizionamento
Durata: gennaio/maggio 2010
Risorse umane: personale docente,ata,esperti esterni
Beni e servizi:fondi regionali
Progetto corso sicurezza (scuola polo)
Obiettivi:1) formare il personale sulla legge 626
Durata:gennaio/giugno 2010
Risorse umane: personale istituto,personale esterni,vigili del fuoco,personale ASL
Beni e servizi: computer,carta,materiale facile consumo
Progetto aree a rischio
Obiettivi:1) affrontare le problematiche tipiche delle aree depresse del Sud,ovvero scarse attività
produttive ed imprenditoriali,modesto spessore culturale,diffusione di illegalità
39
Durata:marzo/giugno 2010
Risorse umane: personale docente,alunni,ata,esperti esterni
Beni e servizi:materiale di consumo
Progetto “donna per la donna”
- Corso di difesa personale
a scuola non può rimanere indifferente davanti all’ennesimo stupro o tentativo di
violenza nei confronti di una ragazza, o di una donna. Ogni giorno aprendo la
televisione o i giornali, si hanno davanti agli occhi, una serie di episodi di violenza nei
confronti di ragazze, bambine, donne di tutte le età, a qualsiasi ora e luogo, con qualsiasi pretesto.
Occorre trovare soluzioni che vadano maggiormente a tutelare le donne, si può dar loro più di
qualche strumento di difesa, nell’attesa che qualcosa si muova, nell’attesa che qualcuno arrivi in
loro soccorso nel momento del pericolo. Così per dare appoggio, solidarietà, strumenti di difesa e
tutela alle donne, l’Itis di Rossano propone per tutte le ragazze che frequentano l’Istituto un corso
gratuito di difesa personale. L’obiettivo è di rendere più sicure le alunne in qualsiasi contesto,
riportarle ad essere capaci di risposte anche nelle situazioni più difficili. Il punto di partenza del
corso é poter sperimentare diverse modalità di antiaggressione, avvalendosi dell’aiuto di tecniche
Energetiche, Atletiche e Psicologiche, in modo da mettere a fuoco tutte quelle strategie che si
possono usare, quando ci si trova in condizioni di pericolo. Gli esperti pensano che per potersi
difendere occorre trasformare la paura in creatività, la forza in sicurezza e in espressione di ciò che
il valore di essere donna porta con sé, lo sfasamento in lucidità nell’azione e la reazione in
responsabilità di ciò che si fa .
L
Il corso si basa in questi punti fondamentali:
1. Gestione dello stress durante un'aggressione
2. Reazione immediata con tecniche di uscita o di difesa
3. Neutralizzazione dell'aggressore
La persona che dovesse subire un'aggressione sarà in grado di difendersi efficacemente
scoraggiando l'aggressore o contrattaccando per neutralizzarlo.
Per far ciò è necessario arrivare ad avere il controllo della situazione per poter reagire in modo
veloce ed efficace.
L’allenamento sarà concentrato sul controllo delle sei leve del corpo (gomiti, collo, ginocchia,
anche, polsi, e spalle) e quindi sulla prevenzione e previsione del metodo di attacco dell'aggressore.
Con tale preparazione si ottengono due effetti: uno fisico, insidia il corpo dell'avversario, l'altro
psicologico, demolisce le speranze di un successivo tentativo di aggressione.
Il corso è strutturato in modo semplice, con una fase preparatoria di riscaldamento, di studio delle
tecniche, una fase in cui vengono provate le tecniche con il partner per concludere con una fase di
defaticamento e distensione.
Parte pratica:
Difesa da prese
Difesa da pugni
Difesa a terra
Tecniche di evasione
Tecniche di percussione a lunga-media-corta distanza
40
Posizioni difensive in piedi e a terra
Tecniche di caduta
Tecniche di difesa personale in piedi ( fronte-lato-dietro-da prese-da strangolamenti-da
bloccaggi )
Tecniche di difesa personale a terra ( fronte antistupro-lato-da dietro-da bloccaggi-da
calci )
Uso di oggetti comuni per difesa personale
Simulazioni di aggressioni.
Inoltre, si farà una distinzione molto marcata tra le tecniche di difesa personale insegnate in una
palestra di una qualsiasi arte marziale tradizionale, e quelle che davvero "servono" per strada in
caso di colluttazione.
ORIENTAMENTO
“ Orientare significa porre l’individuo nella condizione di prendere coscienza di sé, di progredire
per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto alle mutevoli esigenze della vita
con il duplice obiettivo di contribuire al progresso della società e raggiungere il pieno sviluppo della
persona”
(Congresso dell’UNESCO -1970).
a società della conoscenza, la globalizzazione dei mercati, l’evoluzione del lavoro e delle
professioni, la transitorietà dei sistemi economici e sociali hanno reso evidente l’esigenza di
disporre di un sistema formativo che sviluppi nelle giovani generazioni non solo la capacità di
imparare ad imparare, ma anche quella di imparare a scegliere,ad affrontare continui e rapidi
mutamenti del contesto sociale e lavorativo, a fronteggiare l’imprevisto, a prendere autonomamente
delle decisioni. L’orientamento non può più essere solo informativo né esaurirsi in interventi
episodici e frammentari relegati al momento di transizione tra un ciclo di studi e un altro, ma deve
acquistare una dimensione trasversale e continua,quindi “l’orientamento, al pari dell’apprendimento
, deve essere permanente” ( Rapporto Censis 2009).
L’Istituto,durante tutto l’arco dell’anno scolastico 2009/2010 proporrà le seguenti attività:
 Orientamento Universitario (UNICAL-Cosenza)
 Partecipazione alla Giornata Nazionale dell’Orientamento “Orientagiovani” (Confindustria)
 Visite guidate ai centri universitari della Calabria quali:Università Magna Grecia
(Catanzaro),Università Mediterranea (Reggio Calabria)
 Divulgazione delle informative delle università italiane che perverranno all’Istituto
 Collaborazioni con Istituti di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso la
frequenza a Master,volti a valorizzare le capacità degli allievi
 Realizzazione e diffusione di materiale informativo (lettere ,brochure, manifesti,locandine e
video divulgativi)
 Visite dei docenti alle classi terze delle scuole medie del territorio
Organizzazione di incontri con gli alunni delle classi terze delle scuole medie e con i loro genitori
per far conoscere loro l’Istituto e i laboratori che lo caratterizzano con la preparazione di semplici
attività dimostrative mosso dalla Regione Calabria insieme al Dipartimento di Meccanica
dell’UNICAL e dei Giovani Imprenditori di Confindustria.Si propone di individuare un problema
inerente il territorio, la scuola o la vita quotidiana in famiglia e proporre per esso una soluzione, da
trasformare successivamente in un progetto concreto.Chi supererà la prima parte del Concorso,
L
41
parteciperà ad un laboratorio organizzato presso la propria scuola, durante il quale l’idea selezionata
dalla giuria verrà formalizzata in un progetto vero e proprio.
 Organizzazione di incontri e manifestazioni culturali all’interno dell’Istituto
 Organizzazione con il Centro per l’Orientamento Scolastico e Professionale di Cosenza,per
attivare incontri con gli allievi delle classi terminali per consentire ad ognuno di loro di
acquisire conoscenze per un’adeguata scelta per il futuro.
Nell’ambito delle attività di Orientamento, il nostro Istituto ha aderito al bando di Concorso “
Conserve. Il magazzino delle idee dei giovani calabresi”. Il progetto è promosso dalla Regione
Calabria insieme al Dipartimento di Meccanica dell’UNICAL e dei Giovani Imprenditori di
Confindustria.Si propone di individuare un problema inerente il territorio, la scuola o la vita
quotidiana in famiglia e proporre per esso una soluzione, da trasformare successivamente in un
progetto concreto. Chi supererà la prima parte del Concorso, parteciperà ad un laboratorio
organizzato presso la propria scuola, durante il quale l’idea selezionata dalla giuria verrà
formalizzata in un progetto vero e proprio.
Attività di orientamento post -diploma
Al fine di agevolare il conseguimento degli obiettivi che ogni allievo del nostro istituto si è
prefissato, si è aderito all’iniziativa della Regione Calabria nella realizzazione di un’ indagine
sulla “Analisi delle caratteristiche degli studenti frequentanti l’ultimo anno della scuola
secondaria di secondo grado”. L’indagine, svolta in collaborazione con l’associazione Alma
Diploma, prevede la somministrazione a tutti i diplomandi calabresi di due questionari on line
Alma Diploma e AlmaOrièntati.
Il questionario Alma Diploma, mira, da un lato, alla conoscenza delle condizioni di partenza in
termini di risorse e caratteristiche degli studenti frequentanti l’ultimo anno e, dall’altro, a fornire
ai diplomandi stessi strumenti per una maggiore consapevolezza delle scelte formative e/o di
lavoro post-diploma.
Il questionario AlmaOrièntati, consente ai diplomandi di effettuare una autovalutazione delle
risorse personali, di verificare il grado di conoscenza del sistema universitario e del mondo del
lavoro, di individuare dei corsi di studio più affini ai propri desideri e, infine, di scegliere il
percorso universitario sulla base delle proprie aspirazioni lavorative.
42
CONTINUITA’
a continuità rappresenta una rilevante attività nella formazione degli allievi in quanto consente
ad ognuno di loro di acquisire consapevolezza delle proprie capacità e del percorso formativo
più consono al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Gli interventi operativi programmati per realizzare l’attività prevedono il gemellaggio fra classi
terminali delle scuole medie del territorio con classi del biennio del nostro istituto per consentire un
confronto fra gli allievi per favorire la conoscenza delle caratteristiche del nostro is
tituto oltre ad un intenso rapporto fra docenti di discipline affini per potenziare le conoscenze di
base che possono consentire agli allievi un’agevole passaggio da una scuola all’altra.
Attività analoghe verranno organizzate fra allievi delle classi seconde, del nostro istituto, con allievi
delle classi terze in maniera tale che da un confronto alla pari possano scaturire chiarimenti ed
indicazioni che consentano di facilitare la scelta della specializzazione più adatta alle capacità e agli
obiettivi che ogni allievo si è prefissato. Per le classi terminali l’attività risulta più complessa e
articolata in quanto oltre al rapporto con le università che illustrano ai discenti i diversi percorsi
formativi con i relativi sbocchi occupazionali, verranno realizzati stage aziendali per agevolare il
rapporto con la realtà produttiva del territorio in maniera tale da fornire agli allievi un quadro il più
esaustivo possibile sulle diverse opportunità che il mondo del lavoro può consentire in maniera da
realizzare le scelta più consapevole ed adatta.
L
RECUPERO
econdo la C.M. n.12 del 03.02.2009 concernente le disposizioni riguardanti i Corsi di recupero
le attività da attivare consistono in :
1. Interventi di sostegno da attivare nel corso dell’anno scolastico
2. Interventi di recupero delle insufficienze rilevate in sede di scrutinio intermedio
3. Interventi di recupero dei debiti formativi deliberati in sede di scrutinio finale
Modalità di realizzazione delle attività di recupero
 Studio individuale assistito da allievi scelti quali tutor;
 Corso di recupero di classe in orario aggiuntivo;
 Iscrizione ad un modulo di recupero organizzato a scuola in orario curriculare attraverso il
modello delle classi aperte.
 Esercizi graduat i di rinforzo proposti dal docente;
 Attivit à laboratoriali
 Attivit à di consulenza e assistenza agli alunni nella promozione dello studio individuale
(“sportello “) da parte di docenti impegnati, preferibilmente in orario pomeridiano, secondo
modalità stabilite dal C.d.C.
La scuola è obbligata all’attuazione degli interventi di recupero e nella sua autonomia, individua:
 Le discipline;
 Le aree disciplinari
 Tempi e modalit à;
 Modelli didattico -metodologici;
S
43

Forme di verifica dei risultati;
 Crite ri di valutazione e modalità di comunicazione alle famiglie.
Gli interventi di sostegno da attivare nel corso dell’anno scolastico sono finalizzati a prevenire
l’insuccesso scolastico e a ridurre progressivamente le attività di recupero dei debiti formativi e si
concentrano sulle discipline e/o sulle a ree disciplinari per le quali si registra un numero elevato di
insufficienze.
A fine quadrimestre l’Istituto attiverà corsi di recupero nelle discipline che presentano insufficienze
; la frequenza a tali corsi è obbligatoria per gli alunni e la famiglia è tenuta a comunicare per iscritto
la non frequenza al corso . Alla fine di ogni corso il docente della disciplina dovrà effettuare una
verifica documentabile sia per gli alunni frequentanti il corso ( tenuto da un docente della scuola o
esterno ) che per quelli autodidatti.
Il recupero dei debiti dichiarati nello scrutinio finale è obbligatorio pena la non promozione
,pertanto esso può avvenire alla fine del I° Quadrimestre e durante le vacanze estive tra giugno e
settembre ad opera dell’alunno oppure con eventuali corsi di recupero attivati dall’Istituto .
44
PIANO INTEGRAZIONE SOGGETTI DISABILI
ella scuola italiana il diritto allo studio dei ragazzi disabili è tutelato mediante il loro diretto
inserimento nella scuola,con il supporto di misure di accompagnamento alle quali
concorrono a livello territoriale,con proprie competenze,oltre allo Stato,anche gli Enti
locali e il Servizio sanitario nazionale.
Dal 1992 una norma di carattere generale “legge 104” ha definito forme e criteri per consentire alle
persone disabili di realizzare i loro diritti di cittadinanza nei diversi momenti di vita,di studio,di
lavoro e di relazione. Dal 2000,il regolamento dell’autonomia scolastica ha individuato tra le
finalità della scuola quella di rispondere alle “caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti,al fine
di garantire loro il successo formativo” ed ha sottolineato il riconoscimento e la valorizzazione delle
diversità.
La scuola rappresenta oggi uno dei primi momenti in cui il diritto di cittadinanza di coloro che
hanno delle disabilità si realizza mediante l’integrazione all’interno del sistema educativo,senza
separazione o esclusione alcuna.
N
Il nostro Istituto da anni è sensibile alle problematiche degli alunni diversamente abili per i quali
vengono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitino la loro integrazione nella realtà non
solo scolastica.
La normativa di riferimento,in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3-34-38 della
Costituzione, è costituita principalmente dalla legge n°517/1977,dalla C.M. n°258/1983,dalla C.M.
n°250/1985,dalla L.104/1992 e dalla Legge n°18 del 3 Marzo 2009 relativa alla ratificazione della
Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità.
Responsabili dell’integrazione scolastica sono al medesimo livello:
1. Il docente di sostegno;
2. Il Consiglio di classe;
3. Il gruppo di lavoro sull’handicap;
4. L’intera comunità scolastica.
Finalità dell’intervento educativo è l’integrazione degli alunni diversamente abili con modalità
diverse,specifiche del singolo e della classe in cui è inserito. Gli obiettivi generali,mirati ad una
reale integrazione,riguardano:
- L’autonomia;
- La socializzazione;
- L’acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative,
espressive;
- La creazione di un “contesto favorevole”,accogliendo totalmente il “modello sociale della
disabilità” (Convenzione ONU);
- La conquista di strumenti operativi basilari:linguistici,logico-matematici.
Nell’ambito degli obiettivi generali,il Consiglio di classe,sulla base del Profilo Dinamico
Funzionale,elaborato dall’insegnante di sostegno dopo l’analisi della situazione di
partenza,definisce il Piano Educativo Personalizzato che illustra:
 Le aree e le modalità di intervento;
 Gli obiettivi specifici relativi alle singole discipline;
 I contenuti;
 La metodologia;
45




Gli strumenti;
La modalità di verifica;
I criteri di valutazione;
La scansione oraria.
La realizzazione degli interventi previsti nel Piano Educativo Personalizzato coinvolge,a diversi
livelli,tutte la figure di riferimento importanti per lo studente;infatti,per ottenere un recupero globale
è necessario mantenere i contatti con le diverse strutture che si occupano degli alunni con
handicap,sia all’interno che all’esterno della scuola. Nella didattica del “sostegno” risulta
essenziale:
-
l’esplicitazione della “nostra idea di alunno” e dei “presupposti teorici” della nostra
formazione;
la relazione comunicativa alunno-insegnante;
l’auto presentazione dell’alunno,effettuata anche a distanza di tempo,e intesa come
autovalutazione delle proprie competenze;
la considerazione del livello di partenza;
il fattore “eterocronia” (=tempi diversi);
la considerazione negativa della regressione (=un ritorno indietro per “caricarsi
emotivamente”);
l’attivazione di una pedagogia dell’ascolto e dell’accettazione che porti ad una
“individualizzazione” dell’insegnamento-apprendimento.
Le linee guida su cui si è fondato e si fonda l’intervento della nostra scuola per l’integrazione
degli alunni diversamente abili e svantaggiati sono quelle dell’autonomia,della partecipazione
alla vita sociale e della creazione di un contesto favorevole determinante l’esperienza che
l’alunno diversamente abile fa della propria condizione di salute,tenendo presente che,secondo
la definizione dell’OMS e la Convenzione ONU,è il sistema sociale che fa di una disabilità un
handicap nel momento in cui questa non consente ad un individuo di soddisfare le aspettative
della società stessa.
Partendo dal principio universalmente condiviso dei diritti-doveri del disabile,l’intervento della
scuola,nell’intento di raggiungere gli obiettivi suddetti,cerca di fornire non solo idee,ma anche
soluzioni
operative,attraverso
“l’accomodamento
ragionevole”
della
succitata
Convenzione,poiché gli scopi dell’istruzione sono uguali per tutti gli studenti,anche se possono
variare i mezzi necessari per conseguirli.
La reale integrazione si ha quando l’alunno viene messo in condizione di partecipare alle attività
che i docenti prevedono per la classe ed anche a quelle promosse da altri consigli di classe
(classi aperte).
Viene,in questo modo,superata la condizione assistenziale che diviene gestione del bisogno e la
funzione docente diventa flessibile.
Tenendo presente che ogni alunno ha comunque dei punti di forza,delle potenzialità da
condividere che vanno al di là delle abilità strettamente cognitive,l’insegnante di sostegno ha il
ruolo di:
 attivare gli incontri con i colleghi,la famiglia,l’équipe,i terapisti,al fine di individuare
“barriere e facilitatori” e collegarle in un progetto di fattibilità;
 proporre attività compatibili con le capacità dell’alunno all’interno dei moduli
disciplinari;
 favorire il processo di generalizzazione attraverso la frequenza ai laboratori-classi
aperte;
 instaurare un clima di solidarietà condivisa e concreta fra alunni,famiglie e docenti.
46
FORME DI COLLABORA ZIONE SCUOLA -FAMIGLIA
l dialogo tra scuola e famiglia, necessario per la crescita culturale e per la formazione dei
giovani, è un momento imprescindibile del progetto educativo che la scuola si propone di attuare
con modalità di informazione, comunicazione e collaborazione serena e costruttiva. La strada del
dialogo e dell’interazione, si concretizza giuridicamente con l’introduzione del Patto educativo di
corresponsabilità, sancito dal D.P.R. n. 235/2007, la cui sottoscrizione richiesta da parte dei genitori
e degli alunni, mira alla realizzazione di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori
scolastici. Gli incontri scuola-famiglia avvengono :
- in occasione dell’elezione dei rappresentanti di classe ( inizio anno scolastico);
- durante il ricevimento settimanale dei docenti;
- negli incontri periodici per la consegna delle pagelle quadrimestrali e /o del pagellino
intermedio;
I
Attivazione del servizio di notifica assenze e ritardi e Registro elettronico.
Dal corrente anno scolastico 2009/2010, l’Istituto Tecnico industriale “E. Majorana”,ha attivato i
seguenti servizi : 1) informazione via SMS di assenze e ritardi, che viene erogato a tutte le
famiglie degli studenti regolarmente iscritti che ne fanno specifica richiesta ; 2) Registro elettronico
“virtuale” che potrà essere consultato on-line da genitori e studenti tramite una password,che
garantisce il pieno rispetto delle vigenti norme sulla privacy. In tal modo le famiglie possono tenersi
informate in tempo reale sulla regolarità della frequenza dei propri figli, sulle assenze, i ritardi e le
uscite anticipate, oltre che sui risultati nelle varie discipline di studio.
47
Preso atto che:

la scuola è luogo di formazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo
sviluppo della coscienza civile;

la scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori
democratici, nella quale ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per
garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo
sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in
armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui
diritti dell'infanzia e con i principi generali dell'ordinamento italiano;
la qualità delle relazioni insegnante-studente è fondamentale per la formazione dei
giovani e per il successo educativo:

Dirigente Scolastico e Genitori Sottoscrivono il seguente
PATTO DI CORRESPONSABILITÀ
DIRITTI E DOVERI DI ALUNNI, DOCENTI, GENITORI
Il Patto di Corresponsabilità
Costituisce
un’alleanza educativa tra scuola, studenti,
genitori
coinvolge
scuola, studenti e genitori per
condividere i nuclei fondanti
dell’attività educativa
VOCI DEL I DOCENTI SI IMPEGNANO A
CONTRATTO
FORMATIVO
Garantire un piano formativo volto a
promuovere il successo dello
VOCI DEL studente e la sua valorizzazione come
persona.
CONTRATTO Comunicare ed illustrare agli studenti
FORMATIVO e ai genitori, in modi e forme adeguati,
gli obiettivi didattici ed educativi della
propria offerta formativa.
Motivare il proprio intervento didattico
nella programmazione annuale e
rispettare il più possibile il percorso
VOCI
dell’offerta formativa.
DEL
Favorire la capacità di iniziativa, di
CONTRATTO decisione e di assunzione di
FORMATIVO responsabilità.
Rispettare i tempi e i ritmi
dell’apprendimento.
Rendere l’alunno consapevole degli
GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A
Impegna
i docenti, gli studenti ed i genitori
I GENITORI SI IMPEGNANO A
Conoscere l’offerta formativa diConoscere l’offerta formativa e condiviciascun docente.
dere con gli insegnanti linee educative
Conoscere e rispettare lo Statuto consentendo alla scuola di dare contidelle Studentesse e degli Stunuità alla propria azione educativa
denti
Discutere e condividere con i propri
i contenuti del patto di corresponsabilità.
Partecipare
in
modo
consapevole all’attività di
apprendimento.
In particolare:
- partecipare con impegno e
serietà al lavoro scolastico
individuale e/o di gruppo;
- intervenire durante le lezioni in
modo ordinato e pertinente;
- svolgere e organizzare
Collaborare al perseguimento delle finalità educative, formative e culturali. In
particolare:
- motivare costantemente i propri g
figli allo studio.
- contribuire attivamente agli organismi della scuola.
- sentire la responsabilità di informarsi con adeguata regolarità
sull’andamento scolastico del figlio.
48
obiettivi e dei percorsi operativi.
Ove possibile organizzare in modo
collegiale con i propri colleghi e in
particolare concordare verifiche,
valutazioni e compiti pomeridiani da
assegnare per non sovraccaricare il
lavoro domestico del l’alunno.
Pianificare il proprio lavoro in modo da
prevedere anche attività di recupero e
sostegno.
Realizzare un clima scolastico positivo
VOCI
fondato sul dialogo, sul rispetto e sulla
DEL
tolleranza reciproca.
CONTRATTO Incoraggiare gli studenti ad
FORMATIVO apprezzare e valorizzare differenze e
soggettività.
Programmare per tempo le verifiche
scritte nel numero indicato sul piano di
lavoro.
Esplicitare i criteri e gli elementi che
concorrono alla valutazione delle
verifiche orali e scritte.
VOCI DEL Correggere e consegnare le verifiche
CONTRATTO scritte entro 10 giorni.
FORMATIVO Comunicare tempestivamente i
risultati delle verifiche orali.
regolarmente
il
assegnato a casa
lavoro
Mantenere un comportamento
corretto ed educato verso i
compagni, i docenti e tutto il
personale della scuola.
Rispettare le diversità
personali e culturali .
Prepararsi seriamente alle
verifiche.
Essere presenti alle verifiche
concordate.
Comprendere la valutazione e
domandare chiarimenti in
caso di dubbio.
Controllare che i compiti assegnati
per casa vengano eseguiti
Collaborare perché il contesto sociale
in cui vivono i propri figli sia aperto al dialogo e al confronto.
Tenersi informati sugli impegni di verifica
dei figli.
Accertarsi che i figli non facciano assenze “strategiche”.
Controllare l’esito delle verifiche.
Chiedere eventuali chiarimenti ai docenti.
Riconoscere e rispettare il ruolo e
l'autorevolezza degli insegnanti nell'ambito educativo e disciplinare.
Accettare eventuali insuccessi dei propri
figli senza spirito polemico ma con
atteggiamento di collaborazione.
Conoscere il Regolamento di istituto
Illustrare in classe, ad inizio anno, le
regole condivise a cui tutti devono
attenersi.
Mantenere un comportamento
rispettoso nei confronti di alunni,
famiglie, colleghi e personale non
docente.
Non usare mai in classe il cellulare
durante le ore di lezione.
VOCI DEL
Sorvegliare gli studenti in classe e, in
CONTRATTO
particolare, in base al proprio turno,
FORMATIVO
durante l’intervallo.
Non abbandonare l’aula durante l’ora,
salvo rare eccezioni motivate,
assicurando nel contempo l’azione di
controllo.
Stabilire interventi disciplinari adeguati
per sanzionare comportamenti
scorretti.
Mantenere un
Conoscere il regolamento di istituto e a
comportamento corretto e
collaborare affinché i loro figli ne rispetcontrollato nei confronti di
tino le norme che riguardano:
persone ed ambienti,
- il divieto di usare il cellulare
Conoscere e rispettare le
- divieto di fumare negli ambienti sconorme del regolamento di
lastici
Istituto e in particolare quelle
- la puntualità e la assiduità alle
riguardanti:
- lezioni
- il divieto di usare il cellulare
la possibilità di sanzioni risarcitorie di
- il divieto di fumare negli
danni causati
ambienti scolastici
- l’osservanza di un abbigliamento con
- il comportamento da
sono all’ambiente scolastico
tenersi durante l’intervallo
Essere informati sulle sanzioni previste d
- l’utilizzo di un
dal regolamento.
abbigliamento consono
Aiutare i propri figli a comprendere la
all’ambiente scolastico
relazione tra comportamento inadeEssere informati sugli
guato e possibile sanzione.
interventi disciplinari e
comprendere la relazione tra
comportamento inadeguato e
possibile sanzione.
Informare la famiglia delle
49
Rispettare gli orari di ingresso ed
uscita dall’aula.
VOCI DEL
CONTRATTO
FORMATIVO
Vigilare sui locali e sulle cose.
Segnalare eventuali danni e i
responsabili, se individuati.
VOCI DEL
CONTRATTO
FORMATIVO
sanzioni eventualmente
ricevute.
Essere puntuali alle lezioni e
frequentarle con regolarità.
Documentare debitamente i
ritardi e le uscite anticipate
che devono avere comunque
carattere di eccezionalità.
Rispettare tutti gli ambienti
scolastici: aule, laboratori,
palestre, biblioteca e tutti gli
spazi comuni.
Rispettare i regolamenti
specifici dei laboratori e delle
aule speciali.
Mantenere puliti ed in buono
stato ambienti e arredi della
scuola.
Essere consapevoli che in
caso di danni all’ambiente e
alle cose ci potrà essere una
sanzione in forma pecuniaria o
mediante partecipazione ad
attività a vantaggio della
comunità scolastica.
Impegnarsi nel garantire che i propri figli
rispettino l’orario scolastico.
Controllare sul libretto le giustificazioni, le
assenze e i ritardi, contattando anche la
scuola per eventuali verifiche.
Motivare debitamente le richieste di entrata ed uscita fuori orario.
Nel caso di uscite anticipate i figli minorenni devono essere accompagnati dai genitori.
Ricordare ai propri figli la necessità di
rispettare cose ed ambienti.
Renderli consapevoli che la mancata
diligenza nell’uso delle cose comuni
comporta una responsabilità personale
o collettiva.
Usare un linguaggio consono
all'ambiente educativo in cui si
vive e si opera;
VOCI DEL Comunicare con le famiglie,
CONTRATTO informandole sulle attività della scuola
FORMATIVO e sull’andamento didattico.
Riferire in famiglia le
comunicazioni provenienti
dalla scuola.
Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola
PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE, AVVISI E RECLAMI
In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel seguente patto si attua la
procedura di composizione obbligatoria: tale procedura comprende:
1. Segnalazione di inadempienza, tramite "avviso" se prodotto dalla scuola, “reclamo"
se prodotto
dallo studente o dal genitore-affidatario;
Sia gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale che scritta:
2. Accertamento: una volta prodotto l'avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti
di immediat a evidenza. il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento 0 verifica
circa le circostanze segnalate;
3. Ripristino: sulla base degli accertamenti di cui al punto 2, il ricevente in caso di riscontro positivo, è
obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di
inadempienza e le eventuali conseguenze;
4. Informazione: il ricevente è obbligato ad informare l'emittente tanto sugliesiti degli accertamenti che sulle
eventuali misure di ripristino adottate.
50
LA VALUT AZIONE
PREMESSA
inee comuni di valutazione.
I Docenti dell’Istituto riconoscono l’importanza che assume la valutazione all’interno del
lavoro scolastico come momento di riscontro tanto del percorso di apprendimento degli alunni
quanto dell’insegnamento impartito. In questo delicato processo di insegnamento/apprendimento,
che risulta derivare dall’analisi di diverse componenti, non tutte misurabili e quantificabili, non
ultima quella affettiva, è da considerare centrale la figura dell’alunno, che merita di essere accolto
così com’è, rispettato nei suoi tempi d’apprendimento e di crescita, valorizzato nel positivo che
esprime, sostenuto nella motivazione al lavoro scolastico. Infatti se ne deve valutare la prova, non
certamente la persona.
Tutti i docenti operano con chiarezza e trasparenza per essere punto di riferimento per gli allievi e
concordano che la valutazione terrà presente i seguenti punti:
a) Raggiungimento degli obiettivi didattico – educativi fissati;
b) Progresso rispetto alla situazione di partenza;
c) Partecipazione al lavoro di Classe;
Il Livello di sufficienza, obiettivi minimi, dato da:
 Possesso delle conoscenze indispensabili disciplinari;
 Ca pacità di operare semplici collegamenti concettuali;
 Uso di un linguaggio chiaro, corretto e pertinente all’ambito disciplinare
Livelli di insufficienza
Le insufficienze registrate da ciascun docente del Consiglio di Classe al termine degli scrutini
quadrimestrali sono catalogate secondo due diversi livelli di gravità:
1. Carenze di non grave rilievo, sottolineate da una proposta di voto corrispondente al 5, che
potrebbero necessitare di un’attività di recupero e/o studio individuale;
2. Carenze gravi sottolineate da una proposta di voto corrispondente a 4 o inferiore , che potrebbero
far assumere decisioni di non ammissione alla classe successiva.
Elementi che individuano la soglia dell’insufficienza “non grave” , sottolineata da un voto non
inferiore a 5
 Conoscenze, anche se frammentarie, riferite, in ogni caso, a livelli non lontani dai minimi
requisiti, stabiliti, in sede di programmazione scolastico -educativa dai Consigli di Classe per una
valutazione sufficiente nella singola disciplina;
 Andament o scolastico suffragato da un pur minimo interesse, da una partecipazione al dialogo
educativo anche se non sempre accettabile sul piano dei risultati, ma, in ogni caso, non del tutto
nulla o completamente manchevole nell’impegno.
Elementi di giudizio da prendere in considerazione ai fini dell’ammissione o meno alla classe
successiva
1. la griglia dei livelli previsti dalla Tassonomia di Bloom, modulata sulle decisioni collegiali di
inizio di anno scolastico;
2. conoscenze, competente e capacità espressive e critiche acquisite durante l’anno scolastico;
3. frequenza, impegno, interesse e partecipazione alle attività dell’Area di Progetto;
4. numero delle assenze che potrebbe decidere negativamente sul giudizio complessivo, secondo la
normativa di cui all’art. 6 n. 90 del 21/05/2001 e le intese stabilite in sede di programmazione
didattico - educativa di inizio anno scolastico.
La valutazione del profitto avviene con voto unico per tutte le materie, così come deliberato da tutti
i Dipartimenti disciplinari;essa è una media che tiene conto di tutti i voti di profitto e degli obiettivi
raggiunti in termini di competenze e abilità in ciascun modulo; il voto unico è riportato su ogni
pagella del I° e II° Quadrimestre oltre che sui pagellini intermedi. Le singole verifiche si
L
51
riferiscono in ogni modo alle diverse abilità, a quelle classiche, con valutazione distinta: scritto,
orale, grafico, pratico, o d’altro tipo (ad es. il parlato dell’inglese).
La valutazione formativa, prevede la fissazione degli obiettivi, la somministrazione della prova, la
misurazione degli esiti d’ogni quesito, e la valutazione finale con voto in decimi (da 1 a 10, per
legge) .
Nelle valutazioni sommative, durante gli scrutini, l’insegnante compila un prospetto in cui propone
la media, non necessariamente aritmetica, in cui tiene conto dei voti di profitto, ma anche
dell’impegno, della partecipazione e della maturazione; oltre al voto media in decimi, l’insegnante
esprime un giudizio scritto, che spiega e motiva il voto. Sul voto proposto dall’insegnante , il
Consiglio di Classe scrutinante, con i soli docenti e il presidente, e col voto di tutti , delibera a
maggioranza il voto finale e l’esito.
La valutazione è lo strumento con cui verificare insieme all’alunno, la validità del percorso
formativo che si sta costruendo in coerenza con gli obiettivi definiti in sede di programmazione ed è
improntata a criteri di trasparenza , imparzialità e tempestività .
Assume inoltre connotazione di controllo di processo al fine sia di diagnosticare e correggere errori
rilevati nel percorso di apprendimento sia promuovere corretti comportamenti di autovalutazione
negli studenti.
La valutazione è pertanto, in ogni momento, di tipo formativo, cioè un continuo feed-back attivato
sulla qualità del processo di apprendimento/insegnamento e dei progressi conseguiti. Essa è di tipo
sommativo nei momenti conclusivi del lavoro scolastico cioè quando viene usata per classificare gli
studenti. Al fine di adottare modalità omogenee di verifica dell’apprendimento , il Collegio dei
Docenti formula le seguenti indicazioni di lavoro :
- Le valutazioni siano frequenti e numerose al fine di evitare la casualità dei risultati e consentire
all’alunno opportunità di miglioramento , ma tengano conto del numero di verifiche complessivo
- Siano comunicati agli allievi gli argomenti e gli obiettivi che saranno oggetto di verifica
- I criteri di valutazione devono essere trasparenti ( il voto sia preferibilmente intero)
- La comunicazione dei risultati delle prove scritte sia sollecita
- Nella valutazione finale le proposte finali dei singoli docenti non consistono in una pura e
semplice media aritmetica , ma devono tener conto di tutti gli elementi raccolti nelle occasioni in
cui l’alunno si è manifestato , quindi non solo compiti in classe e interrogazioni , ma anche compiti
a casa , lavori di gruppo , relazioni , ricerche e interventi in classe.
Gli elementi sui quali si fonda la valutazione dell’apprendi mento sono :
1. Il profitto che serve ad esprimere il grado di conseguimento degli obiettivi cognitivi e delle
relative abilità stabilite nella programmazione . Infatti l’apprendimento può essere descritto
attraverso degli indicatori quali la conoscenza, la comprensione,l’applicazione , l’analisi la sintesi ,
la capacità di valutare , a cui corrispondono gli obiettivi cognitivi in esame . Per ogni disciplina si
stabiliscono gli obiettivi e il livello minimo da raggiungere per ottenere il giudizio di sufficienza;
2. il metodo di studio ,l’interesse ,le motivazioni e l’ impegno nel lavoro scolastico che servono per
trarre indicazioni utili per la valutazione finale;
3. la partecipazione alla vita di classe e i comportamenti ad essa correlati ( l’attenzione , la
precisione nel mantenere gli impegni , la puntualità , la capacità di formulare proposte costruttive ,
gli interventi di approfondimento o la richiesta di chiarimenti e la disponibilità alla collaborazione
con gli insegnanti e i compagni;
4. la progressione nell’apprendimento e l’acquisizione di autonomia rispetto ai livelli di partenza;
5. i risultati e le modalità di partecipazione ad eventuali attività di recupero e sostegno , sia
curricolare che extracurricolare;
6. la mancanza di sufficienti elementi di valutazione deve essere valutata con particolare delicatezza
poiché porta al giudizio di non classificato che esclude automaticamente dallo scrutinio finale per la
promozione alla classe successiva o la non ammissione agli esami di Stato . Pertanto nella
programmazione bisogna indicare il numero di prove , la loro definizione e nuclei portanti del
programma che si ritiene indispensabile verificare per poter valutare il rendimento di un allievo .Ne
consegue che ogni allievo è tenuto ad effettuare tutte le verifiche programmate , recuperando quelle
perse :l’eventuale rifiuto di effettuare la verifica ,verbalizzato, costituirà un elemento per decretare
la non valutazione.
52
L’insegnante comunque informerà l’allievo sui modi e i tempi di un eventuale recupero . Il “ non
classificato “ verrà pertanto assegnato nel caso in cui l’insegnante sia privo di elementi di
valutazione su obiettivi fondamentali ,il cui mancato accertamento sia imputabile all’allievo al
quale sono state offerte e verbalizzate opportunità di verifica.
Criteri per la valutazione :
1) Partecipazione al dialogo educativo
2) Metodo di studio
3) Impegno
4) Interesse
5) Profitto
Per la promozione finale,i voti in tutte le materie devono essere uguali o superiori a sei decimi; la
promozione (con riserva ) può anche avvenire con indicazione di debito, che va saldato con
opportune prove entro settembre dell’anno in corso . Per le classi quinte, l’ammissione all’esame
richiede la sufficienza in ogni materia.
I docenti a fine anno sono tenuti ad elaborare una relazione finale in cui valutano l’andamento
generale, indicando il numero di ore effettivamente svolte nelle classi, il bilancio del piano di lavoro
disciplinare realizzato durante l’anno,il raggiungimento degli obiettivi didattici, la partecipazione e
l’interesse degli alunni sulle attività svolte ,il numero di prove di verifica sia scritte che orali, i
rapporti con le famiglie e le iniziative di arricchimento dell’Offerta formativa dell’Istituto. I
docenti di Laboratorio consegnano come relazione finale il portfolio delle competenze (competenze
pratiche).
Griglie di valutazione
Per la valutazione delle prove scritte e pratiche nell’Istituto, vengono utilizzate apposite griglie di
valutazione. Tali griglie
permettono l’individuazione di:
 Obiettivi specifici che si intendono verificare con la prova e da comunicare agli alunni;
 Criteri oggettivi di misurazione e valutazione della prova basati sulla determinazione di:
1. Peso da attribuire ad ogni singolo obiettivo o indicatore;
2. Punteggio relativo ad ogni singolo obiettivo o indicatore in relazione ad una valutazione della
qualità di raggiungimento dell’obiettivo medesimo (la somma di tali punteggi, per il relativo peso
dà il punteggio massimo indicato con P max);
3. Voto minimo da attribuire;
4. Voto massimo da attribuire (10 nella scala decimale di norma utilizzata, 15 o 30 nelle prove
d’esame di stato);
5. Soglia di accettabilità (sufficienza).
L’individuazione degli indicatori e dei pesi relativi è demandata alla libera scelta di ogni docente,
nel rispetto delle decisioni collegiali assunte dai Dipartimenti e/o dai Consigli di Classe, per
soddisfare l’indispensabile criterio di uniformità nella misurazione e nella valutazione.
TABELLA DI VALUTAZIONE SINTETICA
ESPLICITAZIONE VOTO
Voto 2
- Benché sollecitato non è in grado di fornire nessun tipo di conoscenza valida per una pur minima
valutazione
Voto 3
- conosce in modo frammentario e gravemente lacunoso
- applica le conoscenze minime, solo se guidato, ma con gravi errori
- non è in grado di attuare alcuna analisi e conseguente sintesi
4
- conosce in modo carente, commette errori e si esprime impropriamente
- applica le conoscenze minime, solo se guidato
- non è in grado di effettuare alcuna analisi e conseguente sintesi
5
- conosce in modo superficiale e si esprime utilizzando un codice non adeguato
53
- applica autonomamente le conoscenze minime, con qualche errore
- attua analisi parziali e sintesi alquanto imprecise
6
- conosce in modo completo, ma non approfondito e utilizza un codice appropriato benché
semplificato
- applica autonomamente e correttamente le conoscenze minime
- attua analisi corrette e individua gli elementi fondanti la sintesi
7
- Conosce in modo completo e si esprime con proprietà linguistica
- Applica autonomamente le conoscenze anche in situazioni più complesse, pur con lievi
imperfezioni
- Compie analisi adeguate e sintesi coerenti
8
- Conosce in modo completo ed approfondito e si esprime con proprietà linguistica
- Applica autonomamente le conoscenze anche in situazioni più complesse
- Compie analisi complete ed approfondite e sintetizza con elaborazione personale
9/10
- Le conoscenze abbracciano settori non prettamente scolastici
- Il codice usato risulta particolarmente elaborato e ricco nel lessico
- è capace di individuare soluzioni originali
- compie analisi e sintesi personali dimostrando capacità di giudizio critico.
Tale scheda di valutazione deve essere considerata uno strumento di sintesi (rispetto alle singole
griglie deliberate dai dipartimenti per le specifiche aree ) allo scopo di:
- semplificare ed uniformare la valutazione di tutti i docenti
- rendere più facile la comprensione agli utenti
Il Collegio dei Docenti opera in direzione dell’omogeneità dei criteri di valutazione, tenendo conto
delle indicazioni dei Corsi -Dipartimenti.
Ogni singolo Consiglio di Classe è comunque responsabile,in sede di scrutinio, essendo questo
momento la fase conclusiva di un percorso coerente, condiviso e monitorato in tutte le sue tappe. Il
giudizio di valutazione finale è relativo al percorso individuale di ogni singolo studente.
Il docente propone il voto, utilizzando l’intera scala decimale (da 1 al 10) sulla base di un giudizio
motivato che si fonda su:
a) gli esiti di un congruo numero di prove di verifica scritte e orali;
b) la valutazione complessiva della frequenza regolare, dell’impegno, dell’interesse e della
partecipazione, dimostrati dallo studente durante l’intero anno scolastico;
c) l’esito delle verifiche relative agli interventi di recupero/sostegno effettuati nel corso dell’anno
scolastico.
La valutazione nelle singole discipline è collegiale e spetta al Consiglio di Classe su proposta del
docente della disciplina.
Criteri orientativi per i Consigli di classe negli scrutini finali.
CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA
L’alunno sarà ammesso alla classe successiva se avrà conseguito almeno la sufficienza in tutte le
materie
CRITERI PER L’AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO
Gli alunni dovranno recuperare, tramite la frequenza agli interventi di sostegno, ed entro il termine
delle lezioni, le eventuali insufficienze rilevate dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio di primo
quadrimestre e/o di valutazione di secondo “pagellino”.
Ai fini dell’ammissione all’esame di Stato, saranno valutati positivamente, nello scrutinio finale, gli
alunni che conseguiranno almeno il “sei” in tutte le discipline.
CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA.
L’alunno non sarà ammesso alla classe successiva se presenterà, nel complesso delle discipline,
insufficienze “gravi” e/o insufficienze “non gravi” (di norma superiori a tre o quattro solo per le
prime classi) tali da impedire al consiglio di classe di individuare le premesse per una ripresa dello
stesso studente, attraverso il recupero nei mesi estivi, che gli consenta di seguire le relative attività
didattiche previste dal piano di studi della predetta classe.
54
CRITERI PER LA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO DI AMMISSIONE O NON AMMISSIONE
Nei confronti dell’alunno che presenta nello scrutinio finale di “giugno”più di tre insufficienze di
cui una non scarsa e due non gravi, che danno luogo a “debito formativo”, il Consiglio di classe
valuterà la possibilità di rinviare la formulazione del giudizio finale.
Si lascia, comunque,l’autonomia del Consiglio di classe di elevarne a quattro il limite delle
insufficienze “non gravi” per gli alunni delle prime classi.
Procedura di sospensione del giudizio di ammissione e scrutini integrativi – O.M. n. 92 del 5 Nov.
2007.
Nei confronti degli studenti che presentino nello scrutinio finale voti non sufficienti in alcune
materie,nelle quali matureranno “debito formativo”, il Consiglio di Classe valuterà la possibilità di
rinviare la formulazione del giudizio finale (ammissione o non ammissione alla classe
successiva), ove non vi siano gravi fattori concomitanti che possano pregiudicare il proficuo
proseguimento degli studi. Si procederà, in via preliminare, ad una valutazione integrativa che terrà
conto della possibilità per l'alunno di raggiungere, entro il termine dell'anno scolastico, gli obiettivi
formativi e i contenuti propri delle discipline interessate, che gli permetteranno di seguire
proficuamente il programma di studi nell'anno scolastico successivo, ai sensi dell’ O.M. n. 92 del 5
nov. 2007 sul recupero estivo delle discipline.
Il Dirigente scolastico comunicherà, per iscritto, alla famiglia:
 le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di classe;
 un dettagliato resoconto sulle carenze dell'alunno;
 i voti proposti dai docenti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali
l'alunno non ha raggiunto la sufficienza;
 tempi e modalità di attivazione di interventi integrativi didattici di recupero e relative prove di
verifica che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell'anno scolastico o, in ogni caso,
entro la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo.
In sede di scrutinio integrativo, da tenersi al termine degli interventi di recupero, il Consiglio di
classe, costituito dagli stessi componenti che hanno deliberato la sospensione del giudizio, è tenuto
a:
1) organizzare le verifiche di fine intervento di recupero sulla base di un proficuo raccordo
dell’insegnante titolare della disciplina oggetto degli stessi interventi con il docente che li ha svolti;
2) procedere ad una valutazione complessiva dell’alunno coinvolto che tenga conto di tutti gli
elementi di giudizio a sua disposizione, ivi compresi quelli sugli esiti delle predette verifiche;
3) definire i voti inerenti a tutte le discipline, oggetto o meno di interventi integrativi;
4) attribuire agli alunni del terzultimo e penultimo anno di corso, per i quali sia stata espressa una
valutazione positiva integrativa, il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione
della Tabella A di cui all’art. 3, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n. 1.
PROVE DI VERIFICA DEGLI INTERVENTI INTEGRATIVI “ESTIVI”
Le prove di verifica saranno predisposte e somministrate dal docente titolare della disciplina
oggetto di interventi integrativi su intese organizzative del Consiglio di classe e su raccordo
dell’insegnate che ha svolto gli stessi interventi, sulla base della situazione di partenza rilevata con
un test di ingresso, delle verifiche in itinere e dei giudizi di fine attività.
Consistono in:
1. Una prova scritta per le discipline che la prevedono nel quadro orario;
2. Una prova pratica di laboratorio con annessa relazione per le discipline che prevedono prove
pratiche/grafiche;
3. Una prova orale per tutte le discipline oggetto di interventi integrativi.
Le verifiche sono riservate anche a quegli alunni che avranno scelto lo svolgimento autonomo dei
predetti interventi.
Valutazione Crediti Formativi
Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata mediante
attestazione, dagli enti, associazioni, istituzioni, acquisite nel corso dell’anno di riferimento al di
fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile, legati alla formazione della
55
persona ed alla crescita umana, civile e culturale dalla quale derivino competenze coerenti con i
contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento,nella loro
concreta attuazione.
Tale coerenza è accertata per i candidati interni ed esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e
dalle commissioni d’esame.
I crediti formativi dovranno essere rivolti:
a) alla formazione della persona;
b) alla crescita umana, civile e culturale degli stessi, quali ad esempio attività culturali, artistiche e
ricreative, formazione professionale, lavoro, ambiente, volontariato, solidarietà,cooperazione e
sport.
c) consegnati a scuola entro e non oltre il 15 Maggio dell’anno in corso.
N. B.
1. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i
contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo
dell’adempimento contributivo
2. Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero sono convalidate dall’autorità
diplomatica o consolare;
3. La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei
crediti rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di appartenenza, che concorrono
alla definizione del credito scolastico.
TABELLA A
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati interni
Media dei voti Credito scolastico (Punti)
I anno II anno III anno
M=6
3-4 3-4
4-5
6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6
7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7
8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8
9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di
ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e
dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun
voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento
vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e
dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di
comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento,
concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di
discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento
vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di
scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire
nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va
espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei
voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella
partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative
ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non
può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione
corrispondente alla media M dei voti.
Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto
56
conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di
esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5).
TABELLA B
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati esterni
Esami di idoneità
Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti)
M=6
3
6<M≤7
4-5
7<M≤8
5-6
8<M≤9
6-7
9 < M ≤ 10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità
(nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire
nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va
moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un
unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne
l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno.
TABELLA C
(sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio
1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007)
CREDITO SCOLASTICO
Candidati esterni
Prove preliminari
Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti)
M=6
3
6<M≤7
4-5
7<M≤8
5-6
8<M≤9
6-7
9 < M ≤ 10
7-8
NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari
(nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire
nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va
moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a
2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero.
D.M. N.99 del 2009
Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore .
Nell’anno scolastico 2009/2010, la nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico, indicata
nelle tabelle allegate al presente decreto, di cui costituiscono parte integrante, si applica nei
confronti degli studenti frequentanti il terzultimo anno.
Nell’anno scolastico 2010/2011, l’applicazione si estenderà agli studenti della penultima classe e
nell’anno scolastico 2011/2012 riguarderà anche quelli dell’ultima classe.
Attribuzione della lode
Con l’attribuzione della lode, prevista dalla legge 11 gennaio 2007,n. 1 art. 1, capoverso art. 3,
comma 6, la commissione di esame attesta il conseguimento di risultati di eccellenza negli ultimi tre
57
anni del percorso scolastico e nelle prove d’esame.
Criteri per l’attribuzione della lode
La commissione, all’unanimità, può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio
massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10
dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni.
La lode può essere attribuita ai candidati di cui al comma 1 a condizione che: a) abbiano conseguito
il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art.
11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano
riportato negli scrutini finali relativi alle classi terzultima, penultima e ultima solo voti uguali o
superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento.
Ai fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo al terzultimo, al penultimo
e all’ultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti
dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura
massima all’unanimità.
Il credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi del D.P.R. 22
giugno 2009, n. 122, art. 6, comma 2, è attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima
prevista per lo stesso dalla tabella A, in relazione alla media dei voti conseguita nel penultimo anno.
La commissione può attribuire la lode ai candidati di cui al D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, art. 6,
comma 2 che conseguano il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui
all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni.
La lode può essere attribuita ai candidati di cui al comma 5 a condizione che: a) abbiano conseguito
il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art.
11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano
riportato negli scrutini finali relativi ai due anni antecedenti il penultimo solo voti uguali o superiori
a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento.
Ai fini dell’attribuzione della lode ai candidati di cui al comma 5, il credito scolastico annuale
relativo al terzultimo e al penultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame
devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive
competenze, nella misura massima all’unanimità.
Norme transitorie
Relativamente ai candidati agli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione
dell’anno scolastico 2009/2010, la commissione può attribuire la lode a coloro che conseguono il
punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della
legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione che: a) abbiano conseguito
il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art.
11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano
riportato negli scrutini finali relativi all’ultima classe solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi
compresa la valutazione del comportamento. Sempre relativamente ai candidati agli esami
conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2009/2010, ai fini
dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo all’ultimo anno nonché il
punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o
dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità.
Relativamente ai candidati agli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione
dell’anno scolastico 2010/2011, la commissione può attribuire la lode a coloro che conseguono il
punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della
legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione che abbiano conseguito il
credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11,
58
comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano riportato
negli scrutini finali relativi alla penultima e all’ultima classe solo voti uguali o superiori a otto
decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Sempre relativamente ai candidati agli
esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2010/2011, ai
fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo al penultimo e all’ultimo anno
nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di
classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità.
Nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122,
art. 6, comma 2, relativamente ai candidati che sostengono gli esami conclusivi del secondo ciclo di
istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2009/2010, la commissione può attribuire la lode a
coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui
all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione
che abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della
integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998,
n. 323. Il voto di comportamento viene valutato con riferimento esclusivo al penultimo anno di
corso. Sempre relativamente ai candidati anticipatari per merito che sostengono gli esami conclusivi
del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2009/2010, ai fini
dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo al penultimo anno nonché il
punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o
dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità.
Nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122,
art. 6, comma 2, relativamente ai candidati che sostengono gli esami conclusivi del secondo ciclo di
istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2010/2011, la commissione può attribuire la lode a
coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui
all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione
che: a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della
integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998,
n. 323; b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi alla terzultima e alla penultima classe solo
voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Sempre
relativamente ai candidati anticipatari per merito che sostengono gli esami conclusivi del secondo
ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2010/2011, ai fini dell’attribuzione della lode,
il credito scolastico annuale relativo al terzultimo e al penultimo anno nonché il punteggio previsto
per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione,
secondo
le
rispettive
competenze,
nella
misura
massima
all’unanimità.
Ai fini della attribuzione del credito scolastico, nei confronti dei candidati anticipatari per merito di
cui al comma 3 si applica la tabella A allegata al D.M. n. 42/2007; nei confronti dei candidati
anticipatari per merito di cui al comma 4 si applica la tabella A allegata al presente decreto.
Ai fini dell’attribuzione della lode, i candidati anticipatari per merito che sostengono gli esami
conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2011-2012 (a regime),
oltre alle condizioni di cui al comma 4, devono avere riportato il voto di otto o superiore in ciascuna
disciplina, ivi compresa la valutazione del comportamento, anche nei due anni antecedenti il
penultimo.
59
60
Scarica

Pof_2009_2010