Specializzazioni Meccanica e Meccatronica Elettronica e Telecomunicazioni Informatica Industriale Piano dell’Offerta Formativa Anno Scolastico 2009/2010 Responsabili del Pof Prof.sse Mariagiovanna e Tiziana CERBINO Gestione del Pof Dirigente prof.ssa Paola BISONNI 1 PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA 2009 / 2010 (Delibera del Collegio docenti del 21.10.2009) PREMESSA ’art. 3 del DPR 8 marzo 1999 n.275 (Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche ai sensi dell’art.21 della legge 15 marzo 1997 n.59 ) stabilisce che ogni Istituzione scolastica predisponga ,con la partecipazione di tutte le sue componenti,il Piano dell’Offerta Formativa (POF). Il Piano è il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale delle Istituzioni scolastiche, ed esplicita la progettazione curriculare, extracurriculare,educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito dell’Autonomia ed è integrato dal Regolamento d’Istituto e dalla contrattazione integrativa. L’Istituto Tecnico Industriale Statale “E.Majorana” predispone il proprio piano con l’intento che esso possa risultare uno strumento di comunicazione leggibile, un profilo chiaro dell’Istituto, un documento che metta in relazione la scuola con gli studenti e la famiglia, una sintesi e una proposta di contenuti in dialettica con la realtà locale. La riflessione pedagogica più attuale e la traduzione dei principi teorici in precisi indirizzi operativi contenute nelle disposizioni concernenti l’autonomia hanno fissato caratteristiche,tempi e modalità d’elaborazione, attuazione, verifica e controllo che un Piano dell’offerta formativa deve avere,nonché le sinergie da attivare e gli organismi,enti e persone che devono partecipare al processo suddetto. Tale impostazione nasce dalla moderna visione dell’istituzione scolastica,intesa non più come statica trasmettitrice di un sapere cristallizzato in rigidi programmi,avulsa da ogni rapporto o adattamento al contesto socioeconomico e culturale che la ospita,bensì come sistema organizzativo complesso che risponde ai bisogni formativi del territorio su cui opera mediante un suo progetto educativo tendente al cambiamento. Il Piano dell’Offerta Formativa,progettato dal Collegio Docenti e da esso approvato nelle linee guida giorno 21 ottobre 2009,rappresenta oggi lo strumento giuridico-organizzativo a disposizione dell’Istituto per ricondurre ad unità i molteplici aspetti della vita della scuola, in ordine a programmi di natura organizzativa, finanziaria e didattica. L’Istituto, nell’ambito della propria autonomia, con il POF persegue le seguenti finalità istituzionali ( dal Regolamento d’ Istituto) : 1. Scuola che promuove lo sviluppo della persona umana in tutti i suoi aspetti. 2. Scuola che favorisce la crescita armonica della personalità di ogni studente, sviluppandone le potenzialità evolutive. 3. Scuola che valorizza le molteplici risorse per realizzare un progetto ricco e articolato. 4. Scuola che garantisce il rispetto delle libertà di apprendimento e insegnamento,l’imparzialità del servizio scolastico,la partecipazione attiva e responsabile alla vita della scuola, la trasparenza della propria azione e l’integrazione delle diverse componenti della comunità scolastica. 5. Scuola che definisce nei propri atti di programmazione interna, le misure atte a garantire l’accoglienza e l’inserimento di nuovi soggetti nella comunità scolastica o che si trovino in ogni altra situazione di disagio o svantaggio. L 2 VERSO UN POF A DIMENSIONE EUROPEA lla luce della complessità sempre più elevata con cui si presenta il contesto internazionale a livello sociale, economico e politico, appare oggi, sempre più indispensabile, che ogni scuola si costituisca come vera realtà istituzionale e costruisca la propria identità attraverso l’azione collettiva e partecipata di tutte le sue componenti. A ciò pertanto, si affianca l’esigenza di inserire l’offerta formativa in un contesto internazionale quale è la dimensione europea dell’educazione. La definizione di tale percorso non implica solo la partecipazione a progetti comunitari, ma anche l’inserimento di finalità , tematiche e obiettivi europei,e su questi scenari individuare i percorsi formativi, le scelte curriculari, le strategie didattiche che portino alla formazione dei futuri cittadini europei, in possesso di quei valori e competenze cognitive e professionali adeguate per potersi affermare e realizzare in ogni realtà europea. Pertanto, la nostra scuola, in linea con i 13 obiettivi stabiliti dalla “strategia di Lisbona”, si propone di : 1. Potenziare e valorizzare le iniziative didattiche e progettuali che concorrono allo sviluppo e alla promozione della dimensione europea dell’educazione; 2. Promuovere iniziative di informazione e comunicazione aperte al territorio; 3. Educare alla necessità di condividere obiettivi e impegni assunti in ambito europeo; 4. Promuovere la riflessione critica e documentata sulla collocazione dell’Europa nel complesso scenario della globalizzazione e del rapporto nord-sud del mondo. La nostra scuola ritiene, pertanto, che gli obiettivi di Lisbona debbano diventare l’approccio fondamentale e sostanziale per il lavoro scolastico in tutti i suoi aspetti senza le convenzionali divisioni tra le varie discipline o attività didattiche di vario tipo. Riflettiamo sul fatto che dettagliare tali obiettivi e inverarli nella prassi educativa è un compito assai difficile ma possibile, soprattutto nell’attuale contesto storico che vede una forte accelerazione del processo di unificazione europea. Quindi, nel quadro delle iniziative indette per “ L’anno europeo per l’innovazione e la creatività” , l’ITIS “Majorana” di Rossano partecipa al progetto integrato denominato “Calabria creativa in Europa”, che prevede, tra l’altro, l’effettuazione di un concorso “Anch’io sono cittadino europeo” e l’attribuzione di un Label “EURITACAL” tra le scuole che abbiano predisposto un POF a dimensione europea. A 3 NORMATIVA DI RIFERIMENTO -L.104/92-Legge quadro per l’assistenza,l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate. -Testo Unico 1994-Decreto Legislativo n. 297/94- Approvazione del Testo unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione, relative alle scuole di ogni ordine e grado. -D.P.R. n. 567/96 – Disciplina delle disposizioni complementari e delle attività integrative nelle Istituzioni scolastiche. -D.M. n. 133/96 – Iniziative scolastiche e rapporti con il territorio. - L. 59/97 – Autonomia della Pubblica Amministrazione. -Legge n. 425/97 -Direttiva del 29/05/98 n. 252 – Applicazione della L. 440/98 istitutiva del fondo per l’arricchimento e l’ampliamento dell’Offerta Formativa e per gli interventi perequativi. -D.P.R. n. 249/98 – Regolamento delle studentesse e degli studenti di scuola secondaria superiore. -D.P.R. 8 marzo 1999,n° 275 – Regolamento recante le norme in materia di autonomia delle Istituzioni Scolastiche. -D.M. n. 234/26.06.2000 -D.M. n. 429 del 20.11.2000 -D.Int. n. 44 del 01.02.2001 – Regolamento concernente le “Istruzioni generali sulla gestione amministrativo-contabile delle Istituzioni Scolastiche”. -D.M. n. 41 del 23.04.2003 -Legge n. 1 del 2007 concernente la riforma degli Esami di Stato. -Legge n. 169 del 30.10.2008 -C.M. n. 12 del 03.02.2009 concernente le disposizioni riguardanti i Corsi di recupero. -CCNL 2006/2009 -D.M. n. 99 / 2009 4 CARTA DI IDENTITA’ DELLA SCUOLA Codice Meccanografico CSTF03000N Intitolazione Istituto Tecnico Industriale Statale “E. Majorana” Via N.Mazzei Città, Cap, Prov. Rossano, 87068 (CS) Telefono 0983/511085 Fax 0983/511104 Sito web www.itisrossano.it E_mail [email protected] Codice Fiscale della Scuola 87002040787 N° delle classi 28(diurno) 3(serale) 5(casa circondariale) N° dei docenti 102 N° unità di personale ATA 32 5 ASSETTO ORGANIZZATIVO Dirigente Scolastico Prof.ssa Paola BISONNI Direttori dei Servizi Generali ed Amministrativi Rag. Maria SERRA Collaboratori del Dirigente Scolastico Prof.ssa G.Casciaro – Prof. A. Costanza Responsabile plesso sede Prof. Calabretta N. Responsabile della sicurezza Prof. Costanza A. Referente alla salute Prof. Napolitano L. Consigliere di fiducia Prof.ssa Marchianò L. Responsabile scuola serale Prof. Celestino G. Responsabile casa circondariale Prof. Greco A. Assistenti Amministrativi 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. De Simone Francesco De Simone Paolo Frontera Domenico Mele Liliana Russo Lina Sciommarello Anna Teresa Vecchio Amalia Collaboratori Scolastici 1.Celestino Domenico 2.Cuna Giancarlo 3.Di Vico Maria Grazia 4.Franco Saverio 5.Laurenzano Vincenzo 6.Licciardi Adriano 7.Madeo Maria Costanza 8.Minisci Maria 9.Palopoli Luigi 10.Pedace Gaetano 11.Rizzo Cataldo 12.Salerno Tommaso 13.Strafaci Giovanni Ufficio tecnico Prof. Falbo Gerardo Ex 113 Serra Esterina Funzioni Strumentali 1. Area didattica (gestione del POF e valutazione dell’Istituto): proff.sse Cerbino MG e Cerbino T. 2. Area relazionale (rapporti con gli alunni, organizzazione gite scolastiche) proff. Donnici R., De 6 Simone E. 3. Area Orientamento (continuità didattica – area motivazionale) proff. Sposato N. e Caruso A. 4. Area comunicazioni : proff. Valentino C. e Iapichino V. 5. Area organizzativa (alternanza scuolalavoro-gestione progetti PON): proff. Gencarelli G. e Napolitano L. Gruppo di lavoro GLH (alunni diversamente abili) Gruppo di lavoro GAUS (valutazione dell’Istituto) Gruppo di lavoro GLUC (orientamentocontinuità didattica) Comitato di valutazione del servizio dei docenti Responsabili di rete Gruppo di lavoro Regolamento di Istituto e carta dei Servizi Commissione acquisti-collaudo Gruppo CIC Proff : Caputo S., Sposato G., Patitucci F., Fazio L., Donnici R. Proff : Caruso A., Milea D., Capalbo F., Scorzafave F., Russo A., Iapichino V., Donnici R. Proff : Gabriele M., Gagliardi A., Cortese A., Grispo F., Curia E., Sposato G., Caruso A., Falbo G., Napolitano L., De Salvo F., Garcea C. Membri effettivi: proff. Felicetti R., Donnici R., De Salvo F., Cerbino Mg. Membri supplenti: proff. Casciaro G., Celestino G. Proff: Licastro e Rende. Proff: Iapichino, Sapia, Costanza, Casciaro, Gabriele, Scorzafave, Gagliardi A. e P., Benvenuto,Greco, Salerno e Celestino. Proff: Falbo G., Costanza A., Caruso A., De Salvo F., Cozza I. ,Sposato G., Vangieri, Cortese A., Russo , Benvenuto, Logorio A. Proff.sse : Malieni F.,Gabriele M.,Capristo R. 7 ELENCO DOCENTI IN SERVIZIO 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 ABBRUZZESE ANGELO ADDUCI VINCENZO APOLLARO FRANCESCO AUGUSTO ACHIROPITA BASTONE INNOCENZO BELLUCCI GUSTAVO BENVENUTO GIUSEPPE BURTONE ROSSANA CALABRETTA NICOLA CALAROTA ACHIROPITA CAPALBO FRANCESCO CAPRISTO RITA CAPRISTO SILVIA CAPUTO SIGISMINA CARUSO ANGELO CARUSO CLEMENTE CASCIARO GIULIA PAOLA CELESTINO GIOVANNI PIETRO CERBINO MARIAGIOVANNA CERBINO TIZIANA CESARIO EUGENIO CIANO PIERO CILIO FRANCESCO CIRILLO RAFFAELE CIRINO GROCCIA MARIA CRISTINA CIRO’ FRANCESCO CLAUSI SALVATORE CORTESE ANNAMARIA COSENTINO IMMACOLATA COSTANZA ALFONSO COZZA IVAN CURATO GIOVANNI CURIA EUGENIO DE SALVO FRANCESCO DE SIMONE EDOARDO DE SIMONE TIZIANA DONNICI RACHELE DURANTE GIULIETTA ENEH ANIETIE SUNDAY FALBO GERARDO FAZIO LINDA FELICETTI ROSETTA GABRIELE MARIA GAGLIARDI ALESSANDRA GAGLIARDI PASQUALE ELETTR./TELECOM. T.D.P. ASS.FISICA SCIENZE MATEMATICA LAB.SISTEMI ELETTRONICA INGLESE ED.FISICA RELIGIONE CALCOLO RELIGIONE LETTERE SOSTEGNO MECCANICA RELIGIONE MATEMATICA ELETTRONICA LETTERE LETTERE ELETTRONICA SISTEMI LAB. INFORMATICA DISEGNO SOSTEGNO ELETTRONICA LAB. ELETTRONICA LAB. CHIMICA INFORMATICA MECCANICA LAB. INFORMATICA CHIMICA LAB. DISEGNO/MAT. FISICA MECCANICA INGLESE INGLESE LETTERE MECCANICA ASS.T.D.P. MATEMATICA MATEMATICA LETTERE CHIMICA ELETTRONICA 8 46 47 48 49 50 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 75 76 77 78 79 80 81 82 83 84 85 86 87 88 89 90 91 92 93 94 95 96 97 98 GARCEA CARMINE GARETTI IDA GENCARELLI GIOVANNI GRANATO LUIGI GRANDE GIANPAOLO GRECO ANTONIO GRECO MICHELE GRISARO ANTONIETTA GRISOLIA DONATELLA GRISPO FRANCESCA IAPICHINO VINCENZO LABONIA PIERLUIGI LICASTRO RAIMONDO LIGORIO ARCANGELO LOMBARDO SANTINA M ACCARRONE ADELINA MACRI’ MARIO MALAGRINO’ ANTONELLA MALARA CRISTOFORO MALIENI FRANCA MANES LORIS MARCHIANO’ LOREDANA MARTINI VINCENZO MELE ELVEZIA MILEA DANIELA MORRONE ANNA NAPOLITANO LEONARDO PAPPACENA ANTONIO PARISI CRISTINA PARRILLA LINO PATITUCCI FRANCESCO PONTIERI TERESA PORCO BENIGNO RAO NADIA RENDE FRANCESCO RICIOPPO FIORENZO RIGANELLO RITA RIZZO BRUNO ROMA ANTONIO ROMANO IGINO ROSANOVA ROSA MARIA ROSSI STEFANIA RUSSO ANTONIO SALERNO PAOLO SAPIA MARIA ROSARIA SCAVELLA SALVATORE SCIGLIANO GIUSEPPE SCORZAFAVE FRANCESCO SPOSATO GIUSEPPE SPOSATO NATALE TARANTINO PASQUALE LIVIO TAVELLA JOSEPH TUNNERA ENRICO ELETTRONICA INGLESE MATEMATICA ED. FISICA ED. FISICA ASS. MECCANICA SOSTEGNO LETTERE SISTEMI LETTERE DIRITTO MATEMATICA LAB. SISTEMI/INFORMATICA ELETTROTECNICA MATEMATICA LETTERE LAB. ELETTR./TDP LAB. CHIMICA LAB. ELETTR./TDP LETTERE SOSTEGNO INGLESE MECCANICA LETTERE INGLESE LETTERE BIOLOGIA ELETTRONICA LETTERE LAB.SISTEMI LAB.ELETTRONICA INFORMATICA MATEMATICA MATEMATICA LAB SISTEMI/INFORMATICA LAB.MECCANICA MATEMATICA LAB.MECCANICA LAB.DISEGNO/MAT. RELIGIONE LETTERE DISEGNO DISEGNO MECCANICA DIRITTO INFORMATICA FISICA DISEGNO LAB.T.D.P BIOLOGIA LAB.DISEGNO/MAT. INGLESE SISTEMI 9 99 100 101 102 VALENTINO CARMINE VANGIERI LUIGI VISCIGLIA GIOVANNI VULCANO ANTONIO LEONARDO LAB.DISEGNO/MAT. LAB.MECCANICA SISTEMI MECCANICA 10 COORDINATORI DI CLASSE BIENNIO 1^ A 2^ A 1^ B 2^ B 1^ C 2^ C 1^ D 2^ D 1^ E 2^ E SPOSATO NATALE CASCIARO GIULIA PAOLA PARISI CRISTINA SCIGLIANO GIUSEPPE DE SALVO FRANCESCO CORTESE ANNAMARIA NAPOLITANO LEONARDO CURIA EUGENIO GAGLIARDI ALESSANDRA MALIENI FRANCA TRIENNIO 3^ AM 4^ AM 5^ AM 3^ BM 3^ AI 4^ AI 5^ AI 3^ BI 4^ BI 5^ BI 3^ AT 4^ AT 5^ AT 3^ BT 4^ BT 5^ BT 3^ CT 5^ CT DE SIMONE EDOARDO COSTANZA ALFONSO SCORZAFAVE FRANCESCO CARUSO ANGELO COZZA IVAN PONTIERI TERESA FAZIO LINDA CAPALBO FRANCESCO CILIO FRANCESCO RAO NADIA CIANO PIERO ADDUCI VINCENZO BENVENUTO GIUSEPPE TUNNERA ENRICO GRISOLIA DONATELLA GARCEA CARMINE DONNICI RACHELE SPOSATO GIUSEPPE CORSO SERALE 3A 4A 5A RICIOPPO FIORENZO PORCO BENIGNO CELESTINO GIAMPIERO 11 CASA CIRCONDARIALE 1A 2A 3A 4A 5A LABONIA PIERLUIGI GRISARO ANTONIETTA MARTINI VINCENZO MARTINI VINCENZO SALERNO PAOLO RESPONSABILI DEI DIPARTIMENTI Umanistico Tecnico-scientifico Meccanica Informatica Telecomunicazioni Casa circondariale Serale Prof.ssa Gabriele Prof.ssa Casciaro Prof. Scorzafave Prof. Gagliardi Prof. Benvenuto Proff. Greco e Salerno Prof. Celestino 12 STRUTTURE E RISORSE DEL L’ISTITUTO I LABORATORI ’Istituto dispone dei laboratori sotto elencati,ognuno dei quali è dotato di moderne attrezzature idonee per lo svolgimento delle esercitazioni previste dai piani di studi delle singole materie,tutti collegati in rete con accesso internet. L 1. Laboratorio di Macchine a Fluido (Prof.Vangieri) 2. Laboratorio Macchine utensili e reparti di lavorazione (Prof.Vangieri) 3. Laboratorio di Pneumatica (Prof.Vangieri) 4. Laboratorio di Calcolo corso Informatica (Prof.Cilio) 5. Laboratorio di Matematica corso Informatica (Prof.Cilio) 6. Laboratorio di Autocad (Prof.Russo) 7. Laboratorio di Elettronica corso Informatica (Prof.Macrì) 8. Laboratorio di Elettrotecnica (prof. Macri’) 9. Laboratorio CNC (prof. Vangieri) 10. Laboratorio di Elettronica corso Telecomunicazioni (prof. Macrì) 11. Laboratorio di Sistemi Automatici (prof. Sposato ) 12. Laboratorio di Tecnologia Disegno e Progettazione ( Prof.Sposato) 13. Laboratorio Linguistico 14. Laboratorio di Fisica ( Prof.Scigliano) 15. Laboratorio di Chimica (Prof.ssa Cortese) 16. Laboratorio di Matematica (Prof. Gencarelli) 17. Laboratorio mobile per il rilevamento dei parametri ambientali (Prof. Falbo) 13 LA BIBLIOTECA “ La lettura rende un uomo completo,la conversazione lo rende agile di spirito e la scrittura lo rende esatto” Francis Bacon a biblioteca dell’Istituto, intitolata a Giovanni De Giacomo, etnologo e uomo di lettere, nato a Cetraro (CS) il 12 luglio 1867 e morto ivi il 10 gennaio 1929, contiene una considerevole mole di libri che abbracciano tutto lo scibile umano ,dalle conoscenze letterarie a quelle tecnicoscientifiche. Essa, dotata di postazioni con accesso ad internet dispone, inoltre, di riviste e cassette video e rappresenta il luogo ideale a disposizione di docenti ed alunni per effettuare ricerche e/o approfondimenti culturali. L L’AULA MAGNA ’Istituto è dotato di un’Aula Magna dedicata all’Ing. Massimo Gaudio, nato a Mendicino (CS) il 23 maggio 1916 e morto a Cosenza il 12 dicembre 1986, ricordato per la sua alta personalità umana ,professionale e dirigenziale.Essa dispone di un impianto di amplificazione audio e viene utilizzata per le riunioni del Collegio dei docenti ,nonché per convegni , corsi di aggiornamento e seminari di vario tipo. L 14 LA PALESTRA diacente l’edificio scolastico si trova una palestra coperta di circa 800 mq di superficie . Dotata di spogliatoi,docce e depositi attrezzi, viene utilizzata per le normali attività didattiche a carattere sportivo e per gli allenamenti dei giochi Olimpici. A 15 SERVIZI AMMINISTRATIVI -Ufficio del Dirigente Scolastico ( DS) -Ufficio del Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi (DSGA) -Ufficio del Vicepreside -Ufficio Alunni -Ufficio Personale -Ufficio Protocollo -Ufficio Tecnico -Ufficio Contabilità -Ufficio Acquisti Gli uffici sono aperti tutti i giorni dal lunedì al sabato e ricevono il pubblico dalle ore 11.30 alle ore 13.30. IL TEMPO SCUOLA : CALENDARIO E ORE DI LEZIONE 14 settembre 2009 / 05 giugno 2010 INIZIO E TERMINE LEZIONI Giorni di festività : 23/12/2009 – 06/01/2010 FESTIVITA’ NATALIZIE 01/04/2010 – 06/04/2010 FESTIVITA’ PASQUALI 26 settembre 2009 FESTA SANTO PATRONO 02 novembre 2009 COMMEMORAZIONE DEI DEFUNTI 07 dicembre 2009 PONTE DELL’IMMACOLATA 08 dicembre 2009 FESTA DELL’IMMACOLATA 15/16 febbraio 2010 FESTIVITA’ DI CARNEVALE 25 aprile 2010 FESTA DELLA LIBERAZIONE 01 maggio 2010 FESTA DEL LAVORO 02 giugno 2010 FESTA DELLA REPUBBLICA llo svolgimento delle lezioni sono assegnati almeno 200 giorni, come prevede l’art. 74 – comma 3 – del T.U. di cui al D.lgs. n. 297/1994 e contratto della scuola. I giorni di vera lezione in classe sono in realtà inferiori di quelli teorici del calendario, perché a quelli fissati vanno sottratti i giorni delle assemblee, dei viaggi e delle attività dell’Area di Progetto; quindi le ore di insegnamento effettivo diventano meno di 1.000, anche se i giorni di scuola sono 205. L’anno scolastico è suddiviso in due quadrimestri che rispondono a esigenze didattiche e organizzative dell’Istituto. Il primo ,dal 14 settembre 2009 al 31 gennaio 2010, il secondo dal 1 febbraio 2010 al 05 giugno 2010. L’orario settimanale di 36 ore viene confermato in 6 ore al mattino nei 6 giorni della settimana, con ore da 50’, dalle 8,30 alle 13.30. A 16 L’unità oraria didattica è ridotta a 50 minuti, per l’intero arco delle lezioni giornaliere, nel rispetto comunque delle circolari ministeriali del 22.09.79 n. 243 e del 03,07.80 n, 192. La riduzione assume carattere di “forza maggiore” per: Soddisfare le necessit à dell’utenza articolata su un gran numero di pendolari ( superiore al 50%); Impossibilit à di armonizzare gli orari dei mezzi pubblici di trasporto con quello dell’orario giornaliero delle lezioni. Per il “recupero delle “porzioni d’orario”vale l’interpretazione dell’art. 41 del CCNL/95, in relazione a quanto previsto dalla Legge . n. 59 del 15.03.97 – art. 21, che dà autonomia alle scuole anche per il superamento dei vincoli in materia di unità oraria della lezione. ANALISI SOCIO -ECONOMICA DEL TERRITORIO l territorio del Comune di Rossano,situato a Nord-Est della provincia di Cosenza, occupa un’ampia zona dell’Alto Ionio calabrese per una estensione territoriale di 142,93 kmq e con una popolazione di circa 37.000 abitanti. La conformazione geomorfologia della superficie è caratterizzata da tre fasce territoriali ben definite : la costa ,la pianura e la zona collinare pre-silana, che corrispondono a diverse geografie economiche. Le comunicazioni sono assicurate dall’ampia strada litoranea SS 106, che attraverso strade di non minore importanza, permette il raggiungimento dell’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria ; dalla SS 177 che collega la pianura con l’altopiano della Sila e da numerose vie provinciali ed interpoderali che coprono tutto il territorio. L’asse ferroviario TarantoCrotone , attraverso la diramazione di Sibari, permette il raggiungimento della linea Reggio Calabria-Roma. Inoltre, sono facilmente raggiungibili gli aeroporti di Crotone e di Lamezia. Gli anni cinquanta hanno coinciso con la crescita demografica e con lo sviluppo della zona pedecollinare, principalmente dovuto all’afflusso dai centri minori circostanti e allo sviluppo dei servizi e delle attività commerciali,con conseguente boom dell’edilizia. Nel 1977 entra in funzione una centrale termoelettrica (ENEL) alimentata a gas e ad olio combustibile,che offre numerosi posti di lavoro. L’economia locale,oggi,ruota principalmente intorno all’agricoltura ed alla produzione di olio extravergine di oliva e della rinomata liquirizia Amarilli. Altre attività di una certa rilevanza sono la pesca,l’itticoltura,le produzioni lattiero-casearie,la lavorazione del legno,del vetro,del ferro battuto,il restauro di mobili d’arte,il ricamo e l’artigianato. Le piccole attività industriali di Rossano(cartiere,legnami,ecc)sono concentrate nella zona di S.Irene. Da tempo,inoltre,le amministrazioni susseguitesi stanno puntando ad una forte riqualificazione turistica ed al potenziamento delle strutture ricettive. Il bacino di utenza è molto variegato poiché risulta legato ad un territorio che si estende lungo la costa , dall’Alto Ionio fino ai confini della provincia di Crotone e comprende anche molti paesi montani .Quasi il cinquanta per cento degli alunni è pendolare e incontra notevoli disagi generati dal sistema dei trasporti. Gli studenti provengono generalmente da famiglie prive di stimoli culturali adeguati che, in molti casi, supportano con poca incisività il percorso culturale dei figli. La scelta per l’iscrizione presso l’’Istituto è determinata da aspettative di tipo lavorative professionali specie nei settori informatico , telecomunicazioni e meccanico . Esiste nel territorio una limitatissima domanda di figure specializzate finalizzate alla libera professione . Importante è la possibilità di un prosieguo degli studi altamente qualificato presso la vicina Università degli della Calabria. I 17 LA STORIA ’Istituto Tecnico Industriale E.Majorana di Rossano, sorto nel 1958 con la sola specializzazione di meccanica,come sezione staccata dell’Istituto Tecnico Industriale Monaco di Cosenza,si è sviluppato negli anni,assumendo sempre più una netta fisionomia educativa ed organizzativa fino a raggiungere la piena autonomia nell’anno scolastico 1970/71. Negli anni successivi,l’istituto si è arricchito prima della specializzazione in Telecomunicazioni (1979),e poi,a partire dagli anni ‘90,di quella in Informatica Industriale. La scuola è sempre stata attenta ai bisogni che emergevano in campo educativo e produttivo,adeguando i suoi piani di studio attraverso l’attuazione di sperimentazioni previste da Progetti Assistiti dal Ministero della Pubblica Istruzione per ridisegnare nuove figure professionali,capaci di inserirsi in realtà lavorative molto differenziate e caratterizzate da rapida evoluzione,sia dal punto di vista tecnologico che da quello dell’organizzazione del lavoro. Le sperimentazioni attuate a partire dall’anno scolastico 1985/86 sono state quelle previste da: Progetto “Ergon”per la specializzazione in Meccanica,la cui validità poggiava sulla computerizzazione delle macchine numeriche e robotiche; Progetto “Ambra”per la specializzazione in Telecomunicazioni,diretto alla gestione di sistemi di controllo,di comunicazione,di elaborazione e collaudo,di automatismo e di telecomunicazioni; Progetto “Abacus”,per la specializzazione in Informatica Industriale,volto a soddisfare le esigenze attuali del mondo lavorativo che richiede un utilizzo del personal computer in tutte le professioni. Dopo una lunga esperienza ritenuta positiva e il continuo monitoraggio sui progetti assistiti,il ministero della Pubblica Istruzione ha recepito con Decreto interministeriale del 09/03/1994 le sperimentazioni dei progetti “Ergon”ed “Ambra”quali curricoli ordinari, tutt’oggi in atto nell’Istituto, trasformando in particolare il corso di Telecomunicazioni in quello di Elettronica e Telecomunicazioni. Dall’anno scolastico 2002 – 2003 sono stati istituiti due corsi pomeridiani con curricolo di studio improntato al Progetto ministeriale “Sirio”,un corso “serale”, presso la sede centrale dell’Istituto, indirizzato a studenti lavoratori ed un altro funzionante presso la Casa Circondariale di Rossano, rivolto ai detenuti dell’Alta e media sicurezza. L 18 L’ISTITUTO ’edificio scolastico, di nuova costruzione e inaugurato nell’anno scol. 2006/2007 è situato in via N.Mazzei e interessa un’area antistante l’Azienda Sanitaria n. 3 nella zona Monachelle. Il 18 maggio 2009 con delibera del Consiglio d’Istituto e visto il parere del Collegio Docenti, all’unanimità è stato intitolato al fisico Ettore Majorana, nato a Catania il 5 agosto 1906 e morto a Napoli il 25 marzo 1938, per il suo alto contributo dato alla ricerca scientifica. E’ un plesso composto da più corpi di fabbrica e si sviluppa su tre piani fuori terra all’interno dei quali sono allocati i locali per le attività didattiche .L’Istituto dispone di 31 aule, di varie aule speciali e di 17 laboratori pienamente rispondenti alle esigenze didattiche dei diversi piani di studio, di un’ Aula Magna dotata di impianto di amplificazione audio, di una biblioteca con postazioni INTERNET per gli studenti,di un vasto atrio d’ingresso nel quale è previsto un angolo Bar, di una sala professori e vari uffici amministrativi tutti improntati ad una adeguata sicurezza e a standard di efficienza didattica e organizzativa .L’area esterna,recintata, è sistemata con marciapiedi a ridosso del fabbricato ed è dotata di strade carrabili con parcheggi per auto e motorini. Adiacente l’Istituto e accessibile anche dall’esterno, si trova una palestra attrezzata con relativi spogliatoi e servizi. Per gli studenti disabili l’accesso all’Istituto e a tutti i locali dello stesso, è garantito dalla presenza di un ascensore. L’Istituto Tecnico Industriale di Rossano, ha aderito al progetto “Dispersione Scolastica” in collaborazione con il Dipartimento di Scienze dell’Educazione dell’Università degli Studi della Calabria ed è scuola polo per l’handicap e la sicurezza. Nel corrente anno scolastico, il corso serale è articolato in un’unica sezione comprendente le classi 3°-4°-5°con specializzazione informatica;l’orario didattico va dalle 17:00 alle 22:00 (da lunedì a venerdì); presso la casa circondariale, invece, vi è un corso completo ad indirizzo meccanica. Infine, si sottolinea, che la scuola è impegnata nella salvaguardia ambientale con un laboratorio mobile su automezzo per il monitoraggio dell’aria e dell’acqua. Progetto unico nel suo genere in Calabria, è stato finanziato dalla Regione Calabria in cooperazione con l’Istituto Tecnico Industriale di Gioia Tauro e dell’Università di Reggio Calabria. Fa parte delle scuole fondatrici del Consorzio interscolastico “Brutium” – www.brutium.org –email:[email protected]: l’ITIS "A. Monaco" di Cosenza, l’ITIS “E.Fermi” di Castrovillari, l’ITIG Prog. Tur.“Filangieri” di Trebisacce; ITC “E. Fermi”di San Marco Argentano,il Liceo Classico”R. Lombardi Satriani”, il Liceo Scientifico “S. Patrizi” di Cariati, il Liceo Scientifico "V. Bachelet" di Spezzano Albanese, per affrontare insieme problemi tecnici e didattici, aggiornamenti dei docenti, rapporti con aziende ed altri interlocutori, e per utilizzare al meglio le risorse umane e materiali di scuole superiori omogenee. L 19 PROGETTAZIONE OFFERTA FORMATIVA IL CORSO DI STUDI I l corso di studi è quinquennale ed è suddiviso in biennio comune e triennio di specializzazione articolato in tre indirizzi specifici : Meccanica Elettronica e Telecomunicazioni Informatica Al termine del ciclo di studi si consegue il DIPLOMA DI PERITO INDUSTRIALE, che qualifica per l’inserimento nell’attività produttiva e professionale, anche in proprio, e per l’accesso a tutte le facoltà universitarie. Dopo un tirocinio di due anni presso uno studio professionale o di tre anni presso una ditta del settore specialistico, superando un apposito Esame di Stato, si può conseguire l’iscrizione all’albo professionale dei Periti Industriali della provincia di residenza. BIENNIO COMUNE l biennio rappresenta la struttura di base nella formazione secondaria e deve garantire l’acquisizione di competenze e abilità spendibili nell’immediato (dopo aver assolto l’obbligo scolastico) e nel prosieguo del triennio. La nuova struttura didattica comprende una consistente area comune , alcune discipline d’indirizzo e consente facilmente di passare ad altri ordini di istruzione . Fin dal primo anno iniziano le “ attività pratiche e sperimentali “ nei laboratori delle discipline scientifiche ; per lo studio della lingua straniera si utilizza il laboratorio linguistico . Il laboratorio costituisce il momento fondamentale di unione operativa degli aspetti di conoscenza ed esperienza .Le materie oggetto di oggetto di studio e il loro percorso formativo consentono una scelta consapevole della specializzazione successiva. I FINALITA’ DEL CORSO 1. Educazione e formazione morale e sociale della persona 2. Acquisizione,sviluppo e potenziamento delle conoscenze e delle abilità di base indispensabili per il prosieguo degli studi nel triennio. OBIETTIVI EDUCATIVI 1. Educazione alla socialità intesa come acquisizione di un comportamento civilmente e socialmente responsabile di se stessi e dell’altro 2. Conoscenza e osservanza delle regole fondamentali della vita scolastica e sociale 3. Capacità di stabilire rapporti interpersonali di collaborazione,di amicizia e di partecipazione corretta alle attività della vita scolastica. OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI TRASVERSALI 1. Acquisizione di un razionale metodo di studio 20 2. Acquisizione dei linguaggi specifici delle singole discipline 3. Acquisizione delle capacità di organizzarsi in modo adeguato le informazioni apprese DIPARTIMENTO UMANISTICO (materie letterarie, inglese, diritto, ed.fisica, religione) Obiettivi specifici: 1. Acquisizione delle basi comunicative e linguistiche per operare in modo autonomo ed efficace in ambito disciplinare; 2. Acquisizione delle specifiche conoscenze letterarie, storiche, geografiche e giuridiche; 3. Acquisizione delle principali strutture morfosintattiche e lessicali in L2. COMPETENZE: 1. Padroneggiare gli strumenti espressivi ed argomentativi indispensabili per gestire l’interazione comunicativa verbale in vari contesti; 2. Leggere,comprendere ed interpretare testi scritti di vario tipo; 3. Produrre testi di vario tipo in relazione ai differenti scopi comunicativi; 4. Utilizzare una lingua straniera per i principali scopi comunicativi ed operativi; 5. Comprendere il cambiamento e la diversità dei tempi storici in una dimensione diacronica e sincronica; 6. Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione,a tutela della persona,della collettività e dell’ambiente; 7. Manifestare la consapevolezza dell’importanza che riveste la pratica dell’attività motoriosportiva per il benessere individuale e collettivo ed esercitarla in modo efficace. DIPARTIMENTO SCIENTIFICO-TECNOLOGICO (matematica, fisica, chimica ,tecnologia e disegno, scienze, biologia). OBIETTIVI SPECIFICI: 1. Acquisizione di un linguaggio semplice ma scientificamente corretto; 2. Conoscenza delle leggi,delle formule e delle unità di misura; 3. Acquisizione delle capacità critiche e propositive. COMPETENZE: 1. Saper eseguire calcoli elementari 2. Saper risolvere problemi e quesiti su argomenti noti 3. Saper ordinare e rappresentare graficamente dati 4. Ricavare informazioni significative da tabelle e grafici. COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA (da acquisire al termine dell’istruzione obbligatoria) Imparare ad imparare Progettare Comunicare Collaborare e partecipare Agire in modo autonomo e responsabile Risolvere problemi Individuare collegamenti e relazioni Acquisire ed interpretare l’informazione 21 IL BIENNIO A rticolato in due anni., garantisce, grazie allo studio di discipline comuni, una formazione di base spendibile nell’immediato e/o propedeutica al prosieguo degli studi. Le Discipline di studio Sono: Ore Settimanali DISCIPLINE Verifiche 1° Anno 2° Anno Educazione Fisica 2 2 Pratico/Orale Religione/Attività alternativa 1 1 Orale Italiano 5 5 Scritto/Orale Storia 2 2 Orale Lingua Straniera 3 3 Scritto/Orale Diritto ed Economia 2 2 Orale Geografia 2 == Orale Cittadinanza e Costituzione 1 == Orale Scienza della Terra 3 == Orale Biologia == 3 Orale Matematica ed Informatica 5(2) 5(2) Scritto/Orale Fisica e Laboratorio 4(2) 4(2) Pratico/Orale Chimica e Laboratorio 3(2) 3(2) Pratico/Orale Tecnologia e Disegno 3(2) 6(3) Grafico/Orale TOTALE ORE 36(8) 36(9) Legenda: P = pratico, O = orale, S = scritto, G = grafico N.B. Le ore in parentesi sono riferite a ore di laboratorio 22 TRIENNIO DI SPECI ALIZZAZIONE FINALITA’ DEL CORSO 1. Educazione e formazione integrale della persona; a. Potenziamento/affinamento delle conoscenze e delle abilità di base indispensabili per il prosieguo degli studi in ambito universitario e per l’inserimento nel mondo del lavoro. OBIETTIVI EDUCATIVI 1. Educazione alla socialità intesa come convivenza civile nel rispetto dell’altro e di sé; 2. Osservanza delle regole della vita scolastica e sociale; 3. Capacità di stabilire rapporti interpersonali di collaborazione,di amicizia e partecipazione alle attività della vita scolastica ed extra-scolastica. OBIETTIVI DIDATTICI GENERALI TRASVERSALI 1. Potenziamento/affinamento di un razionale metodo di studio; 2. Potenziamento/affinamento dei linguaggi specifici delle singole discipline di base e d’indirizzo; 3. Potenziamento/affinamento della capacità di organizzarsi in attività individuali,di gruppo e progettuali; 4. Potenziamento delle capacità di organizzare le informazioni in modo adeguato e specifico ai diversi indirizzi di studio. DIPARTIMENTO UMANISTICO (area letteraria,linguistica e giuridica) OBIETTIVI SPECIFICI: 1. Acquisizione delle basi specifiche comunicative e linguistiche per operare in modo critico ed opportuno in vari ambiti disciplinari; 2. Potenziamento/affinamento delle specifiche conoscenze storiche,letterarie e giuridiche anche in L2. COMPETENZE: 1. 2. 3. 4. Saper utilizzare nei vari ambiti disciplinari il lessico; Saper produrre testi orali e scritti di varia tipologia; Saper interpretare,analizzare e contestualizzare testi di vario tipo; Saper costruire quadri di civiltà in base ad indicatori di tipo letterariostorico,sociale,economico,tecnologico,culturale e religioso; 5. Saper individuare connessioni tra situazioni letterarie-storiche,economiche,politiche e giuridiche. 23 PERITO INDUSTRI ALE PER LA MECCANICA (con sperimentazione in meccatronica) a specializzazione in meccanica dura tre anni e inizia dopo il biennio comune. Il corso integra le conoscenze e le competenze tradizionali, con quelle progettuali e pratiche legate alle tecnologie ed ai Sistemi Automatici robotizzati,alle energie rinnovabili e alla sicurezza. Si consegue il diploma di Perito meccanico. L Obiettivi del corso Formare un tecnico con ampie competenze professionali nei diversi settori della meccanica,dell’automazione industriale,della robotica e delle nuove tecnologie elettroniche; Fornire gli strumenti adeguati per inserirsi nella realtà produttiva sia organizzativa che gestionale e progettuale; Rendere capaci di sapersi orientare di fronte a nuovi problemi ed essere in grado di svolgere specifiche mansioni nella sicurezza e nella tutela dell’ambiente. Profilo professionale Organizza i metodi della lavorazione meccanica di officina con particolare riguardo all’organizzazione produttiva e alla valutazione dei costi; Progetta elementi di gruppi meccanici e impianti industriali; Controlla e collauda i materiali,dai semilavorati ai prodotti finiti,al controllo di qualità; Utilizza impianti e sistemi automatizzati di movimentazione e di produzione; Sviluppa programmi esecutivi per macchine utensili e centri di lavorazione a controllo numerico. Ambito d’impiego Laboratori di ricerca,studi di consulenza e di progettazione aziendale; Industrie meccaniche sia di costruzione che di produzione; Laboratori degli Istituti Tecnici e Professionali,come insegnante tecnico-pratico; Attività professionale in proprio,con iscrizione all’albo dei Periti industriali; Corsi post-diploma; Università . 24 LA SPECIALIZZAZIONE IN MECCANICA E MECCATRONICA La specializzazione in Meccanica è articolata in tre anni e vi si accede dopo il biennio comune anche da altri ITIS. Le Discipline di studio sono: Ore Settimanali DISCIPLINA Verif. 3° 4° 5° Educazione Fisica 2 2 2 P/O Religione / Attività alternativa 1 1 1 == Italiano 3 3 3 S/O Storia 2 2 2 O Lingua Straniera 3 3 2 S/O Diritto == 2 2 O 4(1) 3(1) 3(1) S/O 6 5 5 S/O 5(5) 6(6) 6(6) P/O 4 5(3) 6 S/G/O 6(3) 4(3) 4(3) P/O * * * * 36/13 36/10 Matematica e Laboratorio Meccanica applicata e Macchine Tecn. Mecc. ed es. Disegno ed Org. Industriale Sistemi e Automazione Industriale Area di progetto* TOTALE ORE 36/9 Legenda: P = pratico, O = orale, S = scritto, G = grafico N.B. Le ore in parentesi sono ore di laboratorio (*) All’area di progetto deve essere destinato un numero di ore non superiore al 10% del monte ore annuo delle discipline coinvolte in questa attività. 25 PERITO INDUSTRIALE PER L’ELETTRONICA E LE TELECOMUNICAZIONI a specializzazione in Elettronica e Telecomunicazioni dura tre anni e inizia dopo il biennio comune. Il corso si propone di definire una figura professionale capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate e caratterizzate da una rapida evoluzione,sia dal punto di vista tecnologico sia da quello dell’organizzazione del lavoro. Si consegue il diploma di Perito in L ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI. Obiettivi del corso costruire una figura professionale caratterizzata da una cultura di base polivalente,capace di inserirsi in realtà produttive molto differenziate ed in rapida evoluzione; fornire competenze,capacità di orientamento,di autonomia di pensiero,di partecipazione e comunicazione; sviluppare capacità di progetto, realizzazione e collaudo di sistemi di controllo, di comunicazione, di elaborazione delle informazioni; far acquisire competenze per mansioni dirigenziali. Profilo professionale: analizza e dimensiona reti elettriche lineari e non lineari; analizza le caratteristiche funzionali dei sistemi, anche complessi,di generazione, automazione e trasmissione di suoni, immagini e dati ; partecipa al collaudo e alla gestione di sistemi di vario tipo, anche complessi, sovrintendendo alla manutenzione degli stessi; progetta,realizza e collauda sistemi semplici,ma completi,di automazione e di telecomunicazioni; Ambito d’impiego: Attività professionale in proprio, con iscrizione all’Albo dei Periti industriali; Accesso a tutte le facoltà universitarie; Corsi post-diploma; Inserimento nel mondo del lavoro e principalmente nei settori della produzione di macchine e componenti elettrici o elettronici, dell’automazione industriale e civile, della progettazione tecnica,della manutenzione e dei servizi alle imprese. 26 LA SPECIALIZZAZIONE IN ELETTRONICA E TELECOMUNICAZIONI a Specializzazione in Elettronica e Telecomunicazioni è articolata in tre anni e vi si accede dopo il biennio comune anche da altri ITIS. L Le discipline di studio sono: Ore Settimanali DISCIPLINA Verif. 3° 4° 5° Educazione Fisica 2 2 2 P/O Religione / Attività alternativa 1 1 1 == Italiano 3 3 3 S/O Storia 2 2 2 O Lingua Straniera 3 3 2 S/O Diritto == 2 2 O Matematica 4 3 3 S/O Meccanica e Macchine 3 == == O Elettrotecnica 6(3) 3 == S/O Elettronica 4(2) 5(3) 4(2) S/O/P Sistemi 4(2( 4(2) 6(3) S/O Telecomunicazioni == 3 6(2) S/O Tecn. Dis. e Prog. 4(3) 5(4) 5(4) G/O/P Area di progetto* * * * * 36/9 36/11 TOTALE ORE 36/10 N.B. Le ore in parentesi sono ore di laboratorio Leggenda: P = pratico, O = orale, S = scritto, G = grafico (*) All’area di progetto deve essere destinato un numero di ore non superiore al 10% del monte ore annuo delle discipline coinvolte in questa attività. 27 PERITO INDUSTRIALE PER L’INFORMATICA a specializzazione in Informatica dura tre anni e inizia dopo il biennio comune. Il corso si propone di definire una figura professionale che abbia una buona conoscenza della struttura fisica dell’elaboratore, dei principali linguaggi e dei sistemi operativi e orientato inoltre verso i problemi di processo.Si consegue il diploma di Perito in Informatica Industriale. L Obiettivi del corso formare periti informatici che abbiano competenze specifiche nel trattare problemi di interesse tecnico-scientifico e gestionale,con conoscenze di matematica,ricerca operativa,organizzazione e gestione aziendale,elettrotecnica e teoria della regolazione. Profilo professionale Partecipa alla gestione del sistema, dei programmi e delle apparecchiature periferiche È in grado di rispondere nel modo più opportuno alle tipologie di problematiche risolvibili con un sistema di elaborazione,con particolare attenzione al campo della Gestione di Reti di elaboratori (LAN), dell’Elettronica-Telecomunicazioni,attraverso lo studio e la conoscenza sia delle tecnologie di trasmissione e modulazione in ambienti di telefonia fissa e mobile,sia delle tecnologie di reti con particolare riferimento alle reti industriali. Sa gestire e inserire nelle aziende la tecnologia INTERNET/INTRANET e il suo sistema informatico,ponendo particolare attenzione alla dimensione economica,con la capacità ,anche, di essere anticipatore di bisogni Ambito d’impiego Attività professionale in proprio ,con iscrizione all’Albo dei Periti industriali Accesso a tutte le facoltà universitarie Corsi post-diploma Inserimento nel mondo del lavoro e principalmente nei settori dell’Informatica industriale e in aziende di Software,fornitrici di servizi informatici tradizionali avanzati Libera professione 28 LA SPECIALIZZAZIONE IN INFORMATICA INDUSTRIALE l corso, articolato in tre anni, si accede dopo il biennio propedeutico e necessita della conoscenza della lingua Inglese. A Le Discipline di studio sono: Ore Settimanali DISCIPLINE Verif. 3° 4° 5° Educazione Fisica 2 2 2 P Religione / Attività alternativa 1 1 1 == Italiano 3 3 3 S/O Storia 2 2 2 O Lingua Straniera 3 3 3 O Matematica e Laboratorio 6(2) 5(2) 4(2) S/O Calcolo 3(1) 3(1) 3(1) P/O Elettronica e Telecomunicazioni 5(3) 5(3) 6(3) S/O/P Informatica 6(3) 6(3) 6(3) S/O/P Sistemi 5(3) 6(3) 6(3) P/O * * * * 36-12 36-12 36-12 Area di progetto* TOTALE ORE Legenda: P = pratico, O = orale, S = scritto, G = grafico N.B. Le ore in parentesi sono riferite a ore di laboratorio (*) All’area di progetto deve essere destinato un numero di ore non superiore al 10% del monte ore annuo delle discipline coinvolte in questa attività. 29 AREA DI PROGETTO TRIENNIO ’area di progetto, cui è riservato un monte ore non superiore al 10% delle ore previste dal curricolo, è intesa alla valorizzazione delle competenze e capacità degli alunni del triennio. Le attività sono finalizzate anche a stimolare la creatività, l’estrosità e l’operosità degli alunni, esaltandone la solidarietà , la convivenza civile e il lavoro di gruppo. Ciascun consiglio di classe programma le attività, definendo le tematiche , le discipline coinvolte e le ore di riferimento, i tempi di attuazione, le strategie di monitoraggio e di valutazione, nonché il materiale da utilizzare, con relativa previsione di spesa. La programmazione deve prevedere, tra l’altro, il calendario di attuazione delle tematiche, riservando a ciascun docente lo svolgimento e la coordinazione diretta delle attività che interessa la propria disciplina coinvolta. Le attività dell’Area di progetto concorrono, per ogni singolo alunno, al giudizio di fine anno scolastico, in sede di scrutinio finale. Ogni Consiglio di classe, sulla base dei criteri generali stabiliti in fase di programmazione di inizio d’anno del Collegio dei Docenti, propone al Dirigente scolastico la designazione di un coordinatore, al quale competono le seguenti funzioni specifiche: 1. Predisporre e consegnare, in tempi brevi, la scheda di sintesi circa la specifica programmazione dell’attività progettuale, con l’indicazione esplicita degli obiettivi, ore delle assegnate alle singole discipline coinvolte, tempi di attuazione, contenuti, gruppi di allievi e spese per acquisto materiale connesso con l’attuazione della stessa attività concordata in seno al Consiglio di Classe di riferimento all’inizio dell’anno scolastico; 2. Rapportarsi sinergicamente con i docenti delle discipline coinvolte, per la risoluzione di difficoltà oggettive incontrate dagli alunni; 3. Rapportarsi in sinergia e in tempo utile (almeno 10 giorni prima) con l’Addetto all’Ufficio Tecnico e all’Assistente Amministrativo di competenza circa acquisti di materiale di consumo da utilizzare nello svolgimento delle attività; 4. Monitorare in itinere le attività, valutandone l’efficienza e l’efficacia; 5. Coordinare la raccolta della documentazione di rito e dei dati relativi alle valutazioni intermedie e finali delle attività progettuali; 6. Partecipare alle riunioni del gruppo di coordinamento formato dai responsabili dell’Area di progetto. 7. Coordinare, in seno al Consiglio di classe, la stesura di una dettagliata relazione di fine attività. L 30 COORDINATORI AREA PROGETTO TRIENNIO CLASSE 3^ 4^ 5^ 3^ 3^ 4^ 5^ 3^ 4^ 5^ 3^ 4^ 5^ 3^ 4^ 5^ 3^ 5^ AM AM AM BM AI AI AI BI BI BI AT AT AT BT BT BT CT CT COORDINATORE ENEH VANGIERI CARUSO DE SIMONE COZZA PATITUCCI PONTIERI CILIO PATITUCCI CILIO LIGORIO MALARA BENVENUTO G. LIGORIO MACRI’ ABBRUZZESE SPOSATO MALARA TITOLO PROGETTO Progetto di un impianto di riscaldamento Ruota dentata a denti diritti Piastra sagomata forata CNC Progetto di un impianto di riscaldamento Assemblaggio Personal Computer Orologio digitale Realizzazione di un robot Assemblaggio Personal Computer Orologio digitale Realizzazione di un robot Impianto elettrico in ambiente civile Contatore decimale Microtrasmettitore in FM Impianto elettrico per uso civile Contatore modulo 100 programmabile Trasmettitore in FM Impianto elettrico in ambiente civile Microtrasmettitore in FM 31 PROGETTI TRASVERSALI CITTADINANZA E COSTITUZIONE n attuazione della legge n. 169 del 30.10.2008, da quest’anno e in via sperimentale solo nelle prime classi, è stata introdotta la disciplina “Cittadinanza e Costituzione”. Questo insegnamento,che oltre ai temi classici dell’educazione civica, comprende anche l’educazione ambientale, l’educazione alla legalità, i principi di una corretta competizione sportiva , i valori del volontariato, le basi dell’educazione stradale e dell’educazione alla salute, il valore del rispetto delle regole, è affidato ai docenti di Geografia, che riserveranno a “Cittadinanza e Costituzione” una delle tre ore settimanali previste appunto per il suddetto insegnamento, per un totale di 24 ore annue. I LEGALITA’ Nell’ambito dei percorsi formativi scolastici di educazione alla legalità, l’Istituto Tecnico Industriale,nella giornata del 30/11/2009,presso la sala polivalente della Casa di reclusione,ha organizzato un incontro finalizzato alla visione del film “E’ ora di cambiare”che ha affrontato tematiche inerenti alla criminalità organizzata,alle logiche di violenza e sopraffazione che la caratterizzano ed alle difficoltà affrontate da chi,a tali logiche,intende ribellarsi ed intraprendere un percorso di legalità. A seguito della visione del film è avvenuto un dibattito tra gli studenti delle classi quinte dell’ITIS di Rossano e quelli del corso intramurario, composto da detenuti assegnati al Circuito Penitenziario dell’Alta Sicurezza. Gli alunni hanno espresso le proprie valutazioni in tema di legalità e di inclusione sociale,attraverso un percorso di riflessione e approfondimento al termine del quale,con l’ausilio dei loro docenti,degli esponenti della società civile presenti, nonché del regista e di tutto il cast ,hanno messo a confronto le proprie opinioni in merito alle delicate tematiche affrontate dal film in oggetto. AMBIENTE L’educazione ambientale rappresenta un insegnamento fondamentale per la formazione del moderno cittadino; l’età adolescenziale, tipica degli allievi del biennio è il momento adatto a puntualizzare i concetti basilari per comprendere e diventare consapevoli delle caratteristiche ambientali indispensabili per garantire un adeguato funzionamento delle diverse forme di vita. Far comprendere alle future generazioni il delicato equilibrio dei fattori ambientali che caratterizzano l’aria, il suolo e l’acqua e che continuamente vengono messi in pericolo non solo dall’uomo ma specialmente dalle attività umane che interferiscono sull’ambiente determinando danni non sempre valutati adeguatamente ed evitati o contenuti usando le conoscenze tecniche ampliamente diffuse anche se a volta eccessivamente costose. Negli ultimi tempi, la crisi economica, ha provocato un abbassamento dei livelli di guardia che erano stati raggiunti da una società evoluta, consapevole ed altamente tecnologizzata, specialmente per quanto riguarda le fonti di energia, lo smaltimento dei rifiuti e la neutralizzazione delle acque reflue. 32 Le future generazioni devono essere adeguatamente informate sulle problematiche ambientali in maniera da consentire a ciascun cittadino di acquisire un’ adeguata coscienza ecologica in maniera da poter diventare una componente attiva nella società del futuro. La comunità scolastica nel suo ruolo di formazione deve contribuire a sensibilizzare i discenti attraverso attività che si svolgeranno nell’intero ciclo di studio; in particolare nel biennio verranno realizzati progetti che svilupperanno tematiche ambientali specifiche ( studio del territorio, raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani, le alterazioni dell’aria, dell’acqua, del suolo, le fonti rinnovabili di energia ecc.), verranno realizzati insegnamenti interdisciplinari sia con elementi di classe collaterali sia con allievi delle classi successive; inoltre verranno organizzate visite guidate con lo scopo di realizzare osservazione diretta sul territorio atte a fornire informazione sulla tipologia dell’ambiente e dei suoi diversi fattori. C.I.C. E’ un’offerta formativa istituita dalla legge n°162 del 26/06/1990 ed è finalizzata alla promozione del benessere,attraverso l’attivazione dello sportello “Spazio-ascolto”,che aiuta a prevenire il disagio relazionale,personale e scolastico promuovendo abilità psico-sociali,che permettono agli alunni di fronteggiare le avversità. Il C.I.C. è un supporto istituzionale ed organizzativo alle “Attività di educazione e promozione alla salute”. Si propone come guida per i docenti e i genitori nell’affrontare i disagi sia di gruppo che individuali offrendo uno spazio di ascolto in cui si cerca di accogliere tutte le richieste nel totale rispetto della riservatezza. Lo sportello si propone di perseguire i seguenti obiettivi : Aiutare lo studente a superare le eventuali difficoltà scolastiche o personali; Rafforzare le motivazioni allo studio e all’impegno scolastico ; Individuare strategie per gestire e risolvere i problemi relazionali nelle classi; Aumentare l’autostima positiva e la conoscenza di sé; Supportare l’adolescente nel processo di crescita. Il gruppo degli operatori C.I.C. è composto dai seguenti docenti: 1. Prof.ssa Gabriele Maria (orario ricevimento : venerdì ore 11,00/11,50) 2. Prof.ssa Malieni Francesca (orario ricevimento : martedì ore 11,00/11,50) 3. Prof.ssa Capristo Rita ( orario ricevimento : sabato 10,10/11,00) SALUTE L’educazione alla salute rappresenta il processo educativo attraverso il quale gli individui assumono consapevolmente decisioni utili al mantenimento ed al miglioramento della propria salute. Questo processo continua per tutte le tappe della vita,migliorando le abilità per la vita quotidiana. Per l’O.M.S.,scopo dell’educazione alla salute è aiutare la popolazione ad acquisire benessere attraverso i propri comportamenti ed i propri sforzi:essa si fonda,in primo luogo,sull’interesse che i singoli manifestano per il miglioramento delle loro condizioni di vita e mira a far percepire agli individui,membri di una famiglia,di una collettività,di uno Stato come i progressi della salute derivino anche dalla loro responsabilità individuale. Un ambiente di lavoro sano e un equilibrio psico-fisico adeguato, garantisce maggior efficienza e maggior gratificazione sul posto di lavoro. 33 Per quanto riguarda più propriamente la componente alunni,è utile ricordare come l’adolescenza sia un momento delicato e sensibile nella formazione della persona,caratterizzato da grandi cambiamenti fisici,ma anche da profondi sconvolgimenti psicologici e caratteriali.. Le varie tentazioni e i pericoli,in questa fase di crescita,diventano un rischio preoccupante se non si interviene preventivamente mediante una buona e costante azione educativa e informativa(l’uso e l’abuso di alcolici,di sigarette,di droghe,di comportamenti sessuali fortemente precoci,disturbi dell’alimentazione,ecc). Nel corrente anno scolastico,la scuola intende favorire incontri con esperti sulle varie problematiche accennate. Obiettivi e interventi: -fornire informazioni scientifiche adeguate sulle caratteristiche delle sostanze stupefacenti e sugli effetti dati dal consumo delle stesse; -promuovere maggiore consapevolezza nei comportamenti,con specifico riferimento al rapporto tra benefici e danni derivanti dall’uso di sostanze che creano dipendenza; -promuovere il pensiero critico attraverso discussione con esperti nei vari settori; -contrastare i comportamenti a rischio; -fornire informazioni chiare e corrette sulla prevenzione al virus HIV; -favorire metodiche interattive sulle tematiche della sessualità e del corpo,come luogo relazionale ed affettivo di incontro con l’altro sesso, mediante l’intervento di figure professionali; - prevenire l’insorgenza dei disturbi alimentari; -aderire alle iniziative proposte dai vari enti che abbiano attinenza con il benessere e la salute. GIOCHI,GARE E CONCORSI Nel corrente anno scolastico gli alunni meritevoli dell’ITIS di Rossano partecipano alle seguenti iniziative : Olimpiadi della Matematica Olimpiadi di Informatica Olimpiadi della multimedialità Olimpiadi della Chimica Giochi logici linguistici e matematici della Gioia Mathesis Kangourou della Matematica Campionati studenteschi 34 Progetti in rete 1) Edusat Questo progetto,finanziato dall’ASI (agenzia spaziale italiana) è stato concepito come strumento sussidiario allo studio delle scienze nelle scuole. Il progetto prevede l’erogazione di due percorsi didattici a partire dall’11/01/2010: 1. percorso spaziale 2. percorso aeronautico A questi è abbinato,inoltre, un concorso a premi per gli studenti che si cimenteranno con i test di verifica proposti al termine di ogni modulo. 2) PiaSmartSchool La nostra scuola ,per l’anno scolastico 2009 /2010 ha aderito al progetto : “PIA Smart SchoolValutare i processi formativi e contrastare la dispersione scolastica”, cofinanziato dalla Regione Calabria -Assessorato alle Attività Produttive – e realizzato dalla Smart Lab srl e dall’Università della Calabria (Unical). Obiettivo prioritario del progetto è la riduzione del fenomeno della dispersione scolastica attraverso la creazione di una piattaforma informatica funzionale all’analisi ed alla diffusione dei dati elaborati. Ne deriva un modello di valutazione dei processi formativi di tipo innovativo che mira a creare sinergie tra i soggetti aderenti all’iniziativa.Per contrastare la dispersione ci vuole un grande investimento a supporto della scuola e delle famiglie. L’elemento centrale su cui va posta l’attenzione è l’allievo e partendo da ciò si possono elaborare i modelli valutativi. Proprio la valutazione serve a fare il punto sul percorso educativo/didattico. PIA SmartSchool intende fare leva sulla valorizzazione delle nuove tecnologie e su strategie di valutazione che utilizzano piattaforme di lavoro innovative, offrendo ai docenti ed alle scuole un sistema interattivo che possa contribuire a definire gli standard di apprendimento garantiti dai singoli Istituti, per tenere sotto controllo il livello della dispersione scolastica. 3) ECDL Il progetto prevede lo sviluppo di tecnologie e metodologie affinché la scuola possa accreditarsi come Sede di Esami e Corsi per ilo conseguimento della Patente Europea ECDL( European Computer Driving Licence). Esso è strutturato in tre fasi operative : Prima fase piattaforma istituzionale piattaforma F.A.D. piattaforma ECDL Seconda fase formazione docenti e corsi on-line 35 servizi di affiliazione servizi di outsourcing di accreditamento ECDL sistemi per aula e ECDL Terza fase formazione docenti mantenimento e miglioramento del sistema assistenza tecnica e formativa 4) Progetto POR “ Laboratoriamo” (Obiettivo operativo l.2 “ Ridurre l’abbandono scolastico e le disparità di genere nella partec ipazione all’apprendimento permanente”) Il progetto rientra nel Programma di intervento 2008-2010 per l’integrazione scolastica degli alunni disabili, è realizzato in rete con la collaborazione della Direzione Didattica II° circolo e la scuola media A.G. Roncalli di Rossano e si articola in tre moduli, uno relativo ad ogni ordine di scuola. Prevede,inoltre,l’integrazione costante delle attività progettuali con le attività delle classi diversificando l’offerta formativa con l’utilizzo di nuove tecnologie e metodologie che educhino attraverso la manualità,il contatto con la materia,l’osservazione,le capacità di astrazione,simbolizzazione,di concettualizzazione e sviluppino le abilità nel lavoro cooperativo. L’Istituto Tecnico Industriale realizza il modulo dal titolo “Il computer…..un amico speciale” di 25 ore destinato a 25 alunni di cui 6 diversamente abili. Gli obiettivi operativi sono: 1. Favorire lo sviluppo dell’utilizzo di nuove tecnologie assistive; 2. Migliorare l’autonomia per rinforzare la fiducia in sé e l’autostima; 3. Organizzare e potenziare le percezioni visive e tattili; 4. Favorire lo sviluppo dell’apprendimento con modalità esplorative; 36 Ampliamento dell’ Offerta formativa Progetti PON l Programma Operativo Nazionale”La scuola per lo sviluppo” è uno dei sette programmi operativi nazionali previsti dal Quadro Comunitario di Sostegno (QCS)finanziati dai Fondi Strutturali Obiettivo1. Il PON Scuola si avvale di due fondi :il Fondo sociale europeo (FSE) e il fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) ed ha come ambito di riferimento territoriale le scuole pubbliche di sei regioni del Mezzogiorno. Si tratta di un vasto piano di sostegno finanziario allo sviluppo del sistema di istruzione e formazione delle regioni suddette che ha come obiettivi: 1. La riduzione del fenomeno della dispersione scolastica; 2. Lo sviluppo della società della conoscenza e dell’informazione; 3. L’ampliamento delle competenze di base; 4. Il sostegno alla mobilità dei giovani e lo sviluppo degli strumenti per garantirla; 5. L’integrazione con il mondo del lavoro; 6. Lo sviluppo dell’istruzione permanente; 7. La formazione dei docenti e del personale scolastico; 8. Il rafforzamento delle pari opportunità di genere; 9. Lo sviluppo di una cultura ambientale. I I progetti che verranno attivati dalla nostra scuola sono i seguenti: OBIETTIVO C:Migliorare i livelli di conoscenza e competenza dei giovani Azione C1 Interventi per lo sviluppo delle competenze chiave Caratteristiche del progetto : L’obiettivo favorisce gli aspetti scientifici e linguistici in quanto, in base alle esperienze precedenti,l’utenza necessita di supporti progettuali atti a sopperire carenze pregresse.La scuola, in tale ottica, intende favorire un processo di crescita armonica degli studenti offrendo a tutti la possibilità di accorciare il “gap” tra frequentanti la stessa classe / istituto. La ricerca, l’analisi ,la lettura, l’ambiente, il territorio ,costituiranno un’utile e qualificata base per la crescita civile,culturale e sociale degli allievi. Titoli attività 1. Matematicamente 1:esercitiamo la mente con i numeri e l’algebra: ore previste 50. 2. Matematicamente 2:esercitiamo la mente con l’algebra e la geometria: ore previste 50. 3. Ambiente e territorio1:tutela e valorizzazione dell’Alto Ionio : ore previste 50. 4. Ambiente e territorio 2: le risorse energetiche: ore previste 30. 5. Lingua italiana 1:analizzare per comprendere : ore previste 50. 6. Lingua italiana2:analizzare per comprendere : ore previste 50. 7. Words:a new world : ore previste 50. 8. Lingua italiana3:analizzare,comprendere e comporre : ore previste 50. 37 Azione C4 Interventi individualizzati per promuovere l’eccellenza Caratteristiche del progetto In primo luogo,con l’attivazione dell’obiettivo C azione 4,si propone di motivare gli allievi più bravi a cogliere le opportunità che offrono i progetti PON per una più ampia conoscenza delle discipline quali l’Informatica,la Chimica, la Matematica, le Telecomunicazioni.Attraverso tale crescita, auspicabile sotto qualsiasi aspetto,si stabiliscono le basi per il confronto degli alunni dell’Istituto con quelli di altre istituzioni educative;confronto utile,non solo sul piano didattico ma anche su quello dei rapporti civili e degli approfondimenti didattici e culturali. Titoli attività: 1. Informatica:mouse in gara:ore previste 30. 2. Giocando con la chimica:un’esperienza laboratoriale ore previste 30. 3. Gareggiamo:la matematica in gioco ore previste 30. 4. Sperimentiamo:le telecomunicazioni ore previste 30. Azione C6 Simulazione aziendale (IFS) Caratteristiche del progetto L’idea progettuale della simulazione d’azienda,nasce dal presupposto di ‘costruire’ un’azienda virtuale che trovi,però, un effettivo riscontro con l’attualità del territorio in termini di sfruttamento ottimale delle risorse ambientali e di crescita delle opportunità occupazionali. Titolo attività: 1. Calabria-si:ore previste 30. OBIETTIVO G:Migliorare i sistemi di apprendimento durante tutto l’arco della vita Azione G1:Interventi formativi flessibili finalizzati al recupero dell’istruzione di base per giovani e adulti Caratteristiche del progetto: In una società,nella quale,sempre più sovente vengono usati i termini ‘analfabetismo di ritorno’, ‘educazione permanente’ e ‘aggiornamento’ richiesto dalle nuove tecnologie,appare indispensabile che un’agenzia educativa,quale la scuola,si ponga come obiettivo,attraverso l’opportunità dei progetti PON,di fornire agli adulti la possibilità di crescita culturale e civile, mediante percorsi quali l’informatica e l’inglese,due chiavi di lettura indispensabili per comprendere ed usufruire responsabilmente delle nuove tecnologie. Titoli attività: 1.Informatica:ore previste 60; 2.Inglese:ore previste 60. 38 Progetto Comunicazione (campagna pubblicitaria) Obiettivi : 1) facilitare le scelte di orientamento dei giovani 2)favorire un primo livello di conoscenza dell’indirizzo di studio Durata : febbraio /marzo 2010 Risorse umane : personale docente-alunni Beni e servizi : testi e fotocopie Progetto recupero eccellenza ESAMI DI STATO Obiettivi: 1) maturare nei discenti una responsabilità diretta nella conduzione della didattica a livello disciplinare e/o interdisciplinare 2)aumentare le occasioni di automotivazione e consolidare il senso di sé 3)creare proficue occasioni di individualizzazione dell’insegnamento Durata: ottobre 2009/giugno 2010 Risorse umane:personale docente-alunni Beni e servizi:libri,fotocopie,computer Progetto alternanza scuola -lavoro Obiettivi: 1)favorire il coordinamento tra i soggetti istituzionalmente competenti nel settore dell’orientamento 2)mettere a disposizione degli studenti strumenti orientativi e informativi sul mercato del lavoro e delle professioni Durata: ottobre 2009/giugno 2010 Risorse umane: personale docente e ATA Beni e servizi: stampati e materiale di cancelleria Progetto corso di energia termodinamica Obiettivi:1)far acquisire sufficienti conoscenze,competenze e capacità sugli argomenti riguardanti i problemi dell’energia,della aerodinamica applicata e la progettazione degli impianti di condizionamento Durata: gennaio/maggio 2010 Risorse umane: personale docente,ata,esperti esterni Beni e servizi:fondi regionali Progetto corso sicurezza (scuola polo) Obiettivi:1) formare il personale sulla legge 626 Durata:gennaio/giugno 2010 Risorse umane: personale istituto,personale esterni,vigili del fuoco,personale ASL Beni e servizi: computer,carta,materiale facile consumo Progetto aree a rischio Obiettivi:1) affrontare le problematiche tipiche delle aree depresse del Sud,ovvero scarse attività produttive ed imprenditoriali,modesto spessore culturale,diffusione di illegalità 39 Durata:marzo/giugno 2010 Risorse umane: personale docente,alunni,ata,esperti esterni Beni e servizi:materiale di consumo Progetto “donna per la donna” - Corso di difesa personale a scuola non può rimanere indifferente davanti all’ennesimo stupro o tentativo di violenza nei confronti di una ragazza, o di una donna. Ogni giorno aprendo la televisione o i giornali, si hanno davanti agli occhi, una serie di episodi di violenza nei confronti di ragazze, bambine, donne di tutte le età, a qualsiasi ora e luogo, con qualsiasi pretesto. Occorre trovare soluzioni che vadano maggiormente a tutelare le donne, si può dar loro più di qualche strumento di difesa, nell’attesa che qualcosa si muova, nell’attesa che qualcuno arrivi in loro soccorso nel momento del pericolo. Così per dare appoggio, solidarietà, strumenti di difesa e tutela alle donne, l’Itis di Rossano propone per tutte le ragazze che frequentano l’Istituto un corso gratuito di difesa personale. L’obiettivo è di rendere più sicure le alunne in qualsiasi contesto, riportarle ad essere capaci di risposte anche nelle situazioni più difficili. Il punto di partenza del corso é poter sperimentare diverse modalità di antiaggressione, avvalendosi dell’aiuto di tecniche Energetiche, Atletiche e Psicologiche, in modo da mettere a fuoco tutte quelle strategie che si possono usare, quando ci si trova in condizioni di pericolo. Gli esperti pensano che per potersi difendere occorre trasformare la paura in creatività, la forza in sicurezza e in espressione di ciò che il valore di essere donna porta con sé, lo sfasamento in lucidità nell’azione e la reazione in responsabilità di ciò che si fa . L Il corso si basa in questi punti fondamentali: 1. Gestione dello stress durante un'aggressione 2. Reazione immediata con tecniche di uscita o di difesa 3. Neutralizzazione dell'aggressore La persona che dovesse subire un'aggressione sarà in grado di difendersi efficacemente scoraggiando l'aggressore o contrattaccando per neutralizzarlo. Per far ciò è necessario arrivare ad avere il controllo della situazione per poter reagire in modo veloce ed efficace. L’allenamento sarà concentrato sul controllo delle sei leve del corpo (gomiti, collo, ginocchia, anche, polsi, e spalle) e quindi sulla prevenzione e previsione del metodo di attacco dell'aggressore. Con tale preparazione si ottengono due effetti: uno fisico, insidia il corpo dell'avversario, l'altro psicologico, demolisce le speranze di un successivo tentativo di aggressione. Il corso è strutturato in modo semplice, con una fase preparatoria di riscaldamento, di studio delle tecniche, una fase in cui vengono provate le tecniche con il partner per concludere con una fase di defaticamento e distensione. Parte pratica: Difesa da prese Difesa da pugni Difesa a terra Tecniche di evasione Tecniche di percussione a lunga-media-corta distanza 40 Posizioni difensive in piedi e a terra Tecniche di caduta Tecniche di difesa personale in piedi ( fronte-lato-dietro-da prese-da strangolamenti-da bloccaggi ) Tecniche di difesa personale a terra ( fronte antistupro-lato-da dietro-da bloccaggi-da calci ) Uso di oggetti comuni per difesa personale Simulazioni di aggressioni. Inoltre, si farà una distinzione molto marcata tra le tecniche di difesa personale insegnate in una palestra di una qualsiasi arte marziale tradizionale, e quelle che davvero "servono" per strada in caso di colluttazione. ORIENTAMENTO “ Orientare significa porre l’individuo nella condizione di prendere coscienza di sé, di progredire per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione rispetto alle mutevoli esigenze della vita con il duplice obiettivo di contribuire al progresso della società e raggiungere il pieno sviluppo della persona” (Congresso dell’UNESCO -1970). a società della conoscenza, la globalizzazione dei mercati, l’evoluzione del lavoro e delle professioni, la transitorietà dei sistemi economici e sociali hanno reso evidente l’esigenza di disporre di un sistema formativo che sviluppi nelle giovani generazioni non solo la capacità di imparare ad imparare, ma anche quella di imparare a scegliere,ad affrontare continui e rapidi mutamenti del contesto sociale e lavorativo, a fronteggiare l’imprevisto, a prendere autonomamente delle decisioni. L’orientamento non può più essere solo informativo né esaurirsi in interventi episodici e frammentari relegati al momento di transizione tra un ciclo di studi e un altro, ma deve acquistare una dimensione trasversale e continua,quindi “l’orientamento, al pari dell’apprendimento , deve essere permanente” ( Rapporto Censis 2009). L’Istituto,durante tutto l’arco dell’anno scolastico 2009/2010 proporrà le seguenti attività: Orientamento Universitario (UNICAL-Cosenza) Partecipazione alla Giornata Nazionale dell’Orientamento “Orientagiovani” (Confindustria) Visite guidate ai centri universitari della Calabria quali:Università Magna Grecia (Catanzaro),Università Mediterranea (Reggio Calabria) Divulgazione delle informative delle università italiane che perverranno all’Istituto Collaborazioni con Istituti di formazione per l’inserimento nel mondo del lavoro attraverso la frequenza a Master,volti a valorizzare le capacità degli allievi Realizzazione e diffusione di materiale informativo (lettere ,brochure, manifesti,locandine e video divulgativi) Visite dei docenti alle classi terze delle scuole medie del territorio Organizzazione di incontri con gli alunni delle classi terze delle scuole medie e con i loro genitori per far conoscere loro l’Istituto e i laboratori che lo caratterizzano con la preparazione di semplici attività dimostrative mosso dalla Regione Calabria insieme al Dipartimento di Meccanica dell’UNICAL e dei Giovani Imprenditori di Confindustria.Si propone di individuare un problema inerente il territorio, la scuola o la vita quotidiana in famiglia e proporre per esso una soluzione, da trasformare successivamente in un progetto concreto.Chi supererà la prima parte del Concorso, L 41 parteciperà ad un laboratorio organizzato presso la propria scuola, durante il quale l’idea selezionata dalla giuria verrà formalizzata in un progetto vero e proprio. Organizzazione di incontri e manifestazioni culturali all’interno dell’Istituto Organizzazione con il Centro per l’Orientamento Scolastico e Professionale di Cosenza,per attivare incontri con gli allievi delle classi terminali per consentire ad ognuno di loro di acquisire conoscenze per un’adeguata scelta per il futuro. Nell’ambito delle attività di Orientamento, il nostro Istituto ha aderito al bando di Concorso “ Conserve. Il magazzino delle idee dei giovani calabresi”. Il progetto è promosso dalla Regione Calabria insieme al Dipartimento di Meccanica dell’UNICAL e dei Giovani Imprenditori di Confindustria.Si propone di individuare un problema inerente il territorio, la scuola o la vita quotidiana in famiglia e proporre per esso una soluzione, da trasformare successivamente in un progetto concreto. Chi supererà la prima parte del Concorso, parteciperà ad un laboratorio organizzato presso la propria scuola, durante il quale l’idea selezionata dalla giuria verrà formalizzata in un progetto vero e proprio. Attività di orientamento post -diploma Al fine di agevolare il conseguimento degli obiettivi che ogni allievo del nostro istituto si è prefissato, si è aderito all’iniziativa della Regione Calabria nella realizzazione di un’ indagine sulla “Analisi delle caratteristiche degli studenti frequentanti l’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado”. L’indagine, svolta in collaborazione con l’associazione Alma Diploma, prevede la somministrazione a tutti i diplomandi calabresi di due questionari on line Alma Diploma e AlmaOrièntati. Il questionario Alma Diploma, mira, da un lato, alla conoscenza delle condizioni di partenza in termini di risorse e caratteristiche degli studenti frequentanti l’ultimo anno e, dall’altro, a fornire ai diplomandi stessi strumenti per una maggiore consapevolezza delle scelte formative e/o di lavoro post-diploma. Il questionario AlmaOrièntati, consente ai diplomandi di effettuare una autovalutazione delle risorse personali, di verificare il grado di conoscenza del sistema universitario e del mondo del lavoro, di individuare dei corsi di studio più affini ai propri desideri e, infine, di scegliere il percorso universitario sulla base delle proprie aspirazioni lavorative. 42 CONTINUITA’ a continuità rappresenta una rilevante attività nella formazione degli allievi in quanto consente ad ognuno di loro di acquisire consapevolezza delle proprie capacità e del percorso formativo più consono al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Gli interventi operativi programmati per realizzare l’attività prevedono il gemellaggio fra classi terminali delle scuole medie del territorio con classi del biennio del nostro istituto per consentire un confronto fra gli allievi per favorire la conoscenza delle caratteristiche del nostro is tituto oltre ad un intenso rapporto fra docenti di discipline affini per potenziare le conoscenze di base che possono consentire agli allievi un’agevole passaggio da una scuola all’altra. Attività analoghe verranno organizzate fra allievi delle classi seconde, del nostro istituto, con allievi delle classi terze in maniera tale che da un confronto alla pari possano scaturire chiarimenti ed indicazioni che consentano di facilitare la scelta della specializzazione più adatta alle capacità e agli obiettivi che ogni allievo si è prefissato. Per le classi terminali l’attività risulta più complessa e articolata in quanto oltre al rapporto con le università che illustrano ai discenti i diversi percorsi formativi con i relativi sbocchi occupazionali, verranno realizzati stage aziendali per agevolare il rapporto con la realtà produttiva del territorio in maniera tale da fornire agli allievi un quadro il più esaustivo possibile sulle diverse opportunità che il mondo del lavoro può consentire in maniera da realizzare le scelta più consapevole ed adatta. L RECUPERO econdo la C.M. n.12 del 03.02.2009 concernente le disposizioni riguardanti i Corsi di recupero le attività da attivare consistono in : 1. Interventi di sostegno da attivare nel corso dell’anno scolastico 2. Interventi di recupero delle insufficienze rilevate in sede di scrutinio intermedio 3. Interventi di recupero dei debiti formativi deliberati in sede di scrutinio finale Modalità di realizzazione delle attività di recupero Studio individuale assistito da allievi scelti quali tutor; Corso di recupero di classe in orario aggiuntivo; Iscrizione ad un modulo di recupero organizzato a scuola in orario curriculare attraverso il modello delle classi aperte. Esercizi graduat i di rinforzo proposti dal docente; Attivit à laboratoriali Attivit à di consulenza e assistenza agli alunni nella promozione dello studio individuale (“sportello “) da parte di docenti impegnati, preferibilmente in orario pomeridiano, secondo modalità stabilite dal C.d.C. La scuola è obbligata all’attuazione degli interventi di recupero e nella sua autonomia, individua: Le discipline; Le aree disciplinari Tempi e modalit à; Modelli didattico -metodologici; S 43 Forme di verifica dei risultati; Crite ri di valutazione e modalità di comunicazione alle famiglie. Gli interventi di sostegno da attivare nel corso dell’anno scolastico sono finalizzati a prevenire l’insuccesso scolastico e a ridurre progressivamente le attività di recupero dei debiti formativi e si concentrano sulle discipline e/o sulle a ree disciplinari per le quali si registra un numero elevato di insufficienze. A fine quadrimestre l’Istituto attiverà corsi di recupero nelle discipline che presentano insufficienze ; la frequenza a tali corsi è obbligatoria per gli alunni e la famiglia è tenuta a comunicare per iscritto la non frequenza al corso . Alla fine di ogni corso il docente della disciplina dovrà effettuare una verifica documentabile sia per gli alunni frequentanti il corso ( tenuto da un docente della scuola o esterno ) che per quelli autodidatti. Il recupero dei debiti dichiarati nello scrutinio finale è obbligatorio pena la non promozione ,pertanto esso può avvenire alla fine del I° Quadrimestre e durante le vacanze estive tra giugno e settembre ad opera dell’alunno oppure con eventuali corsi di recupero attivati dall’Istituto . 44 PIANO INTEGRAZIONE SOGGETTI DISABILI ella scuola italiana il diritto allo studio dei ragazzi disabili è tutelato mediante il loro diretto inserimento nella scuola,con il supporto di misure di accompagnamento alle quali concorrono a livello territoriale,con proprie competenze,oltre allo Stato,anche gli Enti locali e il Servizio sanitario nazionale. Dal 1992 una norma di carattere generale “legge 104” ha definito forme e criteri per consentire alle persone disabili di realizzare i loro diritti di cittadinanza nei diversi momenti di vita,di studio,di lavoro e di relazione. Dal 2000,il regolamento dell’autonomia scolastica ha individuato tra le finalità della scuola quella di rispondere alle “caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti,al fine di garantire loro il successo formativo” ed ha sottolineato il riconoscimento e la valorizzazione delle diversità. La scuola rappresenta oggi uno dei primi momenti in cui il diritto di cittadinanza di coloro che hanno delle disabilità si realizza mediante l’integrazione all’interno del sistema educativo,senza separazione o esclusione alcuna. N Il nostro Istituto da anni è sensibile alle problematiche degli alunni diversamente abili per i quali vengono progettati e realizzati percorsi formativi che facilitino la loro integrazione nella realtà non solo scolastica. La normativa di riferimento,in ottemperanza a quanto previsto dagli articoli 3-34-38 della Costituzione, è costituita principalmente dalla legge n°517/1977,dalla C.M. n°258/1983,dalla C.M. n°250/1985,dalla L.104/1992 e dalla Legge n°18 del 3 Marzo 2009 relativa alla ratificazione della Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità. Responsabili dell’integrazione scolastica sono al medesimo livello: 1. Il docente di sostegno; 2. Il Consiglio di classe; 3. Il gruppo di lavoro sull’handicap; 4. L’intera comunità scolastica. Finalità dell’intervento educativo è l’integrazione degli alunni diversamente abili con modalità diverse,specifiche del singolo e della classe in cui è inserito. Gli obiettivi generali,mirati ad una reale integrazione,riguardano: - L’autonomia; - La socializzazione; - L’acquisizione di abilità e competenze psicomotorie, percettive, cognitive, comunicative, espressive; - La creazione di un “contesto favorevole”,accogliendo totalmente il “modello sociale della disabilità” (Convenzione ONU); - La conquista di strumenti operativi basilari:linguistici,logico-matematici. Nell’ambito degli obiettivi generali,il Consiglio di classe,sulla base del Profilo Dinamico Funzionale,elaborato dall’insegnante di sostegno dopo l’analisi della situazione di partenza,definisce il Piano Educativo Personalizzato che illustra: Le aree e le modalità di intervento; Gli obiettivi specifici relativi alle singole discipline; I contenuti; La metodologia; 45 Gli strumenti; La modalità di verifica; I criteri di valutazione; La scansione oraria. La realizzazione degli interventi previsti nel Piano Educativo Personalizzato coinvolge,a diversi livelli,tutte la figure di riferimento importanti per lo studente;infatti,per ottenere un recupero globale è necessario mantenere i contatti con le diverse strutture che si occupano degli alunni con handicap,sia all’interno che all’esterno della scuola. Nella didattica del “sostegno” risulta essenziale: - l’esplicitazione della “nostra idea di alunno” e dei “presupposti teorici” della nostra formazione; la relazione comunicativa alunno-insegnante; l’auto presentazione dell’alunno,effettuata anche a distanza di tempo,e intesa come autovalutazione delle proprie competenze; la considerazione del livello di partenza; il fattore “eterocronia” (=tempi diversi); la considerazione negativa della regressione (=un ritorno indietro per “caricarsi emotivamente”); l’attivazione di una pedagogia dell’ascolto e dell’accettazione che porti ad una “individualizzazione” dell’insegnamento-apprendimento. Le linee guida su cui si è fondato e si fonda l’intervento della nostra scuola per l’integrazione degli alunni diversamente abili e svantaggiati sono quelle dell’autonomia,della partecipazione alla vita sociale e della creazione di un contesto favorevole determinante l’esperienza che l’alunno diversamente abile fa della propria condizione di salute,tenendo presente che,secondo la definizione dell’OMS e la Convenzione ONU,è il sistema sociale che fa di una disabilità un handicap nel momento in cui questa non consente ad un individuo di soddisfare le aspettative della società stessa. Partendo dal principio universalmente condiviso dei diritti-doveri del disabile,l’intervento della scuola,nell’intento di raggiungere gli obiettivi suddetti,cerca di fornire non solo idee,ma anche soluzioni operative,attraverso “l’accomodamento ragionevole” della succitata Convenzione,poiché gli scopi dell’istruzione sono uguali per tutti gli studenti,anche se possono variare i mezzi necessari per conseguirli. La reale integrazione si ha quando l’alunno viene messo in condizione di partecipare alle attività che i docenti prevedono per la classe ed anche a quelle promosse da altri consigli di classe (classi aperte). Viene,in questo modo,superata la condizione assistenziale che diviene gestione del bisogno e la funzione docente diventa flessibile. Tenendo presente che ogni alunno ha comunque dei punti di forza,delle potenzialità da condividere che vanno al di là delle abilità strettamente cognitive,l’insegnante di sostegno ha il ruolo di: attivare gli incontri con i colleghi,la famiglia,l’équipe,i terapisti,al fine di individuare “barriere e facilitatori” e collegarle in un progetto di fattibilità; proporre attività compatibili con le capacità dell’alunno all’interno dei moduli disciplinari; favorire il processo di generalizzazione attraverso la frequenza ai laboratori-classi aperte; instaurare un clima di solidarietà condivisa e concreta fra alunni,famiglie e docenti. 46 FORME DI COLLABORA ZIONE SCUOLA -FAMIGLIA l dialogo tra scuola e famiglia, necessario per la crescita culturale e per la formazione dei giovani, è un momento imprescindibile del progetto educativo che la scuola si propone di attuare con modalità di informazione, comunicazione e collaborazione serena e costruttiva. La strada del dialogo e dell’interazione, si concretizza giuridicamente con l’introduzione del Patto educativo di corresponsabilità, sancito dal D.P.R. n. 235/2007, la cui sottoscrizione richiesta da parte dei genitori e degli alunni, mira alla realizzazione di un’alleanza educativa tra famiglie, studenti ed operatori scolastici. Gli incontri scuola-famiglia avvengono : - in occasione dell’elezione dei rappresentanti di classe ( inizio anno scolastico); - durante il ricevimento settimanale dei docenti; - negli incontri periodici per la consegna delle pagelle quadrimestrali e /o del pagellino intermedio; I Attivazione del servizio di notifica assenze e ritardi e Registro elettronico. Dal corrente anno scolastico 2009/2010, l’Istituto Tecnico industriale “E. Majorana”,ha attivato i seguenti servizi : 1) informazione via SMS di assenze e ritardi, che viene erogato a tutte le famiglie degli studenti regolarmente iscritti che ne fanno specifica richiesta ; 2) Registro elettronico “virtuale” che potrà essere consultato on-line da genitori e studenti tramite una password,che garantisce il pieno rispetto delle vigenti norme sulla privacy. In tal modo le famiglie possono tenersi informate in tempo reale sulla regolarità della frequenza dei propri figli, sulle assenze, i ritardi e le uscite anticipate, oltre che sui risultati nelle varie discipline di studio. 47 Preso atto che: la scuola è luogo di formazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza civile; la scuola è una comunità di dialogo, di ricerca e di esperienza sociale, informata ai valori democratici, nella quale ognuno, con pari dignità e nella diversità dei ruoli, opera per garantire la formazione alla cittadinanza, la realizzazione del diritto allo studio, lo sviluppo delle potenzialità di ciascuno e il recupero delle situazioni di svantaggio, in armonia con i principi sanciti dalla Costituzione e dalla Convenzione internazionale sui diritti dell'infanzia e con i principi generali dell'ordinamento italiano; la qualità delle relazioni insegnante-studente è fondamentale per la formazione dei giovani e per il successo educativo: Dirigente Scolastico e Genitori Sottoscrivono il seguente PATTO DI CORRESPONSABILITÀ DIRITTI E DOVERI DI ALUNNI, DOCENTI, GENITORI Il Patto di Corresponsabilità Costituisce un’alleanza educativa tra scuola, studenti, genitori coinvolge scuola, studenti e genitori per condividere i nuclei fondanti dell’attività educativa VOCI DEL I DOCENTI SI IMPEGNANO A CONTRATTO FORMATIVO Garantire un piano formativo volto a promuovere il successo dello VOCI DEL studente e la sua valorizzazione come persona. CONTRATTO Comunicare ed illustrare agli studenti FORMATIVO e ai genitori, in modi e forme adeguati, gli obiettivi didattici ed educativi della propria offerta formativa. Motivare il proprio intervento didattico nella programmazione annuale e rispettare il più possibile il percorso VOCI dell’offerta formativa. DEL Favorire la capacità di iniziativa, di CONTRATTO decisione e di assunzione di FORMATIVO responsabilità. Rispettare i tempi e i ritmi dell’apprendimento. Rendere l’alunno consapevole degli GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A Impegna i docenti, gli studenti ed i genitori I GENITORI SI IMPEGNANO A Conoscere l’offerta formativa diConoscere l’offerta formativa e condiviciascun docente. dere con gli insegnanti linee educative Conoscere e rispettare lo Statuto consentendo alla scuola di dare contidelle Studentesse e degli Stunuità alla propria azione educativa denti Discutere e condividere con i propri i contenuti del patto di corresponsabilità. Partecipare in modo consapevole all’attività di apprendimento. In particolare: - partecipare con impegno e serietà al lavoro scolastico individuale e/o di gruppo; - intervenire durante le lezioni in modo ordinato e pertinente; - svolgere e organizzare Collaborare al perseguimento delle finalità educative, formative e culturali. In particolare: - motivare costantemente i propri g figli allo studio. - contribuire attivamente agli organismi della scuola. - sentire la responsabilità di informarsi con adeguata regolarità sull’andamento scolastico del figlio. 48 obiettivi e dei percorsi operativi. Ove possibile organizzare in modo collegiale con i propri colleghi e in particolare concordare verifiche, valutazioni e compiti pomeridiani da assegnare per non sovraccaricare il lavoro domestico del l’alunno. Pianificare il proprio lavoro in modo da prevedere anche attività di recupero e sostegno. Realizzare un clima scolastico positivo VOCI fondato sul dialogo, sul rispetto e sulla DEL tolleranza reciproca. CONTRATTO Incoraggiare gli studenti ad FORMATIVO apprezzare e valorizzare differenze e soggettività. Programmare per tempo le verifiche scritte nel numero indicato sul piano di lavoro. Esplicitare i criteri e gli elementi che concorrono alla valutazione delle verifiche orali e scritte. VOCI DEL Correggere e consegnare le verifiche CONTRATTO scritte entro 10 giorni. FORMATIVO Comunicare tempestivamente i risultati delle verifiche orali. regolarmente il assegnato a casa lavoro Mantenere un comportamento corretto ed educato verso i compagni, i docenti e tutto il personale della scuola. Rispettare le diversità personali e culturali . Prepararsi seriamente alle verifiche. Essere presenti alle verifiche concordate. Comprendere la valutazione e domandare chiarimenti in caso di dubbio. Controllare che i compiti assegnati per casa vengano eseguiti Collaborare perché il contesto sociale in cui vivono i propri figli sia aperto al dialogo e al confronto. Tenersi informati sugli impegni di verifica dei figli. Accertarsi che i figli non facciano assenze “strategiche”. Controllare l’esito delle verifiche. Chiedere eventuali chiarimenti ai docenti. Riconoscere e rispettare il ruolo e l'autorevolezza degli insegnanti nell'ambito educativo e disciplinare. Accettare eventuali insuccessi dei propri figli senza spirito polemico ma con atteggiamento di collaborazione. Conoscere il Regolamento di istituto Illustrare in classe, ad inizio anno, le regole condivise a cui tutti devono attenersi. Mantenere un comportamento rispettoso nei confronti di alunni, famiglie, colleghi e personale non docente. Non usare mai in classe il cellulare durante le ore di lezione. VOCI DEL Sorvegliare gli studenti in classe e, in CONTRATTO particolare, in base al proprio turno, FORMATIVO durante l’intervallo. Non abbandonare l’aula durante l’ora, salvo rare eccezioni motivate, assicurando nel contempo l’azione di controllo. Stabilire interventi disciplinari adeguati per sanzionare comportamenti scorretti. Mantenere un Conoscere il regolamento di istituto e a comportamento corretto e collaborare affinché i loro figli ne rispetcontrollato nei confronti di tino le norme che riguardano: persone ed ambienti, - il divieto di usare il cellulare Conoscere e rispettare le - divieto di fumare negli ambienti sconorme del regolamento di lastici Istituto e in particolare quelle - la puntualità e la assiduità alle riguardanti: - lezioni - il divieto di usare il cellulare la possibilità di sanzioni risarcitorie di - il divieto di fumare negli danni causati ambienti scolastici - l’osservanza di un abbigliamento con - il comportamento da sono all’ambiente scolastico tenersi durante l’intervallo Essere informati sulle sanzioni previste d - l’utilizzo di un dal regolamento. abbigliamento consono Aiutare i propri figli a comprendere la all’ambiente scolastico relazione tra comportamento inadeEssere informati sugli guato e possibile sanzione. interventi disciplinari e comprendere la relazione tra comportamento inadeguato e possibile sanzione. Informare la famiglia delle 49 Rispettare gli orari di ingresso ed uscita dall’aula. VOCI DEL CONTRATTO FORMATIVO Vigilare sui locali e sulle cose. Segnalare eventuali danni e i responsabili, se individuati. VOCI DEL CONTRATTO FORMATIVO sanzioni eventualmente ricevute. Essere puntuali alle lezioni e frequentarle con regolarità. Documentare debitamente i ritardi e le uscite anticipate che devono avere comunque carattere di eccezionalità. Rispettare tutti gli ambienti scolastici: aule, laboratori, palestre, biblioteca e tutti gli spazi comuni. Rispettare i regolamenti specifici dei laboratori e delle aule speciali. Mantenere puliti ed in buono stato ambienti e arredi della scuola. Essere consapevoli che in caso di danni all’ambiente e alle cose ci potrà essere una sanzione in forma pecuniaria o mediante partecipazione ad attività a vantaggio della comunità scolastica. Impegnarsi nel garantire che i propri figli rispettino l’orario scolastico. Controllare sul libretto le giustificazioni, le assenze e i ritardi, contattando anche la scuola per eventuali verifiche. Motivare debitamente le richieste di entrata ed uscita fuori orario. Nel caso di uscite anticipate i figli minorenni devono essere accompagnati dai genitori. Ricordare ai propri figli la necessità di rispettare cose ed ambienti. Renderli consapevoli che la mancata diligenza nell’uso delle cose comuni comporta una responsabilità personale o collettiva. Usare un linguaggio consono all'ambiente educativo in cui si vive e si opera; VOCI DEL Comunicare con le famiglie, CONTRATTO informandole sulle attività della scuola FORMATIVO e sull’andamento didattico. Riferire in famiglia le comunicazioni provenienti dalla scuola. Prendere visione di tutte le comunicazioni provenienti dalla scuola PROCEDURA OBBLIGATORIA DI COMPOSIZIONE, AVVISI E RECLAMI In caso di parziale o totale inosservanza dei diritti-doveri previsti o implicati nel seguente patto si attua la procedura di composizione obbligatoria: tale procedura comprende: 1. Segnalazione di inadempienza, tramite "avviso" se prodotto dalla scuola, “reclamo" se prodotto dallo studente o dal genitore-affidatario; Sia gli avvisi che i reclami possono essere prodotti in forma sia orale che scritta: 2. Accertamento: una volta prodotto l'avviso, ovvero il reclamo, ove la fattispecie segnalata non risulti di immediat a evidenza. il ricevente è obbligato a esperire ogni necessario accertamento 0 verifica circa le circostanze segnalate; 3. Ripristino: sulla base degli accertamenti di cui al punto 2, il ricevente in caso di riscontro positivo, è obbligato ad intraprendere ogni opportuna iniziativa volta ad eliminare o ridurre la situazione di inadempienza e le eventuali conseguenze; 4. Informazione: il ricevente è obbligato ad informare l'emittente tanto sugliesiti degli accertamenti che sulle eventuali misure di ripristino adottate. 50 LA VALUT AZIONE PREMESSA inee comuni di valutazione. I Docenti dell’Istituto riconoscono l’importanza che assume la valutazione all’interno del lavoro scolastico come momento di riscontro tanto del percorso di apprendimento degli alunni quanto dell’insegnamento impartito. In questo delicato processo di insegnamento/apprendimento, che risulta derivare dall’analisi di diverse componenti, non tutte misurabili e quantificabili, non ultima quella affettiva, è da considerare centrale la figura dell’alunno, che merita di essere accolto così com’è, rispettato nei suoi tempi d’apprendimento e di crescita, valorizzato nel positivo che esprime, sostenuto nella motivazione al lavoro scolastico. Infatti se ne deve valutare la prova, non certamente la persona. Tutti i docenti operano con chiarezza e trasparenza per essere punto di riferimento per gli allievi e concordano che la valutazione terrà presente i seguenti punti: a) Raggiungimento degli obiettivi didattico – educativi fissati; b) Progresso rispetto alla situazione di partenza; c) Partecipazione al lavoro di Classe; Il Livello di sufficienza, obiettivi minimi, dato da: Possesso delle conoscenze indispensabili disciplinari; Ca pacità di operare semplici collegamenti concettuali; Uso di un linguaggio chiaro, corretto e pertinente all’ambito disciplinare Livelli di insufficienza Le insufficienze registrate da ciascun docente del Consiglio di Classe al termine degli scrutini quadrimestrali sono catalogate secondo due diversi livelli di gravità: 1. Carenze di non grave rilievo, sottolineate da una proposta di voto corrispondente al 5, che potrebbero necessitare di un’attività di recupero e/o studio individuale; 2. Carenze gravi sottolineate da una proposta di voto corrispondente a 4 o inferiore , che potrebbero far assumere decisioni di non ammissione alla classe successiva. Elementi che individuano la soglia dell’insufficienza “non grave” , sottolineata da un voto non inferiore a 5 Conoscenze, anche se frammentarie, riferite, in ogni caso, a livelli non lontani dai minimi requisiti, stabiliti, in sede di programmazione scolastico -educativa dai Consigli di Classe per una valutazione sufficiente nella singola disciplina; Andament o scolastico suffragato da un pur minimo interesse, da una partecipazione al dialogo educativo anche se non sempre accettabile sul piano dei risultati, ma, in ogni caso, non del tutto nulla o completamente manchevole nell’impegno. Elementi di giudizio da prendere in considerazione ai fini dell’ammissione o meno alla classe successiva 1. la griglia dei livelli previsti dalla Tassonomia di Bloom, modulata sulle decisioni collegiali di inizio di anno scolastico; 2. conoscenze, competente e capacità espressive e critiche acquisite durante l’anno scolastico; 3. frequenza, impegno, interesse e partecipazione alle attività dell’Area di Progetto; 4. numero delle assenze che potrebbe decidere negativamente sul giudizio complessivo, secondo la normativa di cui all’art. 6 n. 90 del 21/05/2001 e le intese stabilite in sede di programmazione didattico - educativa di inizio anno scolastico. La valutazione del profitto avviene con voto unico per tutte le materie, così come deliberato da tutti i Dipartimenti disciplinari;essa è una media che tiene conto di tutti i voti di profitto e degli obiettivi raggiunti in termini di competenze e abilità in ciascun modulo; il voto unico è riportato su ogni pagella del I° e II° Quadrimestre oltre che sui pagellini intermedi. Le singole verifiche si L 51 riferiscono in ogni modo alle diverse abilità, a quelle classiche, con valutazione distinta: scritto, orale, grafico, pratico, o d’altro tipo (ad es. il parlato dell’inglese). La valutazione formativa, prevede la fissazione degli obiettivi, la somministrazione della prova, la misurazione degli esiti d’ogni quesito, e la valutazione finale con voto in decimi (da 1 a 10, per legge) . Nelle valutazioni sommative, durante gli scrutini, l’insegnante compila un prospetto in cui propone la media, non necessariamente aritmetica, in cui tiene conto dei voti di profitto, ma anche dell’impegno, della partecipazione e della maturazione; oltre al voto media in decimi, l’insegnante esprime un giudizio scritto, che spiega e motiva il voto. Sul voto proposto dall’insegnante , il Consiglio di Classe scrutinante, con i soli docenti e il presidente, e col voto di tutti , delibera a maggioranza il voto finale e l’esito. La valutazione è lo strumento con cui verificare insieme all’alunno, la validità del percorso formativo che si sta costruendo in coerenza con gli obiettivi definiti in sede di programmazione ed è improntata a criteri di trasparenza , imparzialità e tempestività . Assume inoltre connotazione di controllo di processo al fine sia di diagnosticare e correggere errori rilevati nel percorso di apprendimento sia promuovere corretti comportamenti di autovalutazione negli studenti. La valutazione è pertanto, in ogni momento, di tipo formativo, cioè un continuo feed-back attivato sulla qualità del processo di apprendimento/insegnamento e dei progressi conseguiti. Essa è di tipo sommativo nei momenti conclusivi del lavoro scolastico cioè quando viene usata per classificare gli studenti. Al fine di adottare modalità omogenee di verifica dell’apprendimento , il Collegio dei Docenti formula le seguenti indicazioni di lavoro : - Le valutazioni siano frequenti e numerose al fine di evitare la casualità dei risultati e consentire all’alunno opportunità di miglioramento , ma tengano conto del numero di verifiche complessivo - Siano comunicati agli allievi gli argomenti e gli obiettivi che saranno oggetto di verifica - I criteri di valutazione devono essere trasparenti ( il voto sia preferibilmente intero) - La comunicazione dei risultati delle prove scritte sia sollecita - Nella valutazione finale le proposte finali dei singoli docenti non consistono in una pura e semplice media aritmetica , ma devono tener conto di tutti gli elementi raccolti nelle occasioni in cui l’alunno si è manifestato , quindi non solo compiti in classe e interrogazioni , ma anche compiti a casa , lavori di gruppo , relazioni , ricerche e interventi in classe. Gli elementi sui quali si fonda la valutazione dell’apprendi mento sono : 1. Il profitto che serve ad esprimere il grado di conseguimento degli obiettivi cognitivi e delle relative abilità stabilite nella programmazione . Infatti l’apprendimento può essere descritto attraverso degli indicatori quali la conoscenza, la comprensione,l’applicazione , l’analisi la sintesi , la capacità di valutare , a cui corrispondono gli obiettivi cognitivi in esame . Per ogni disciplina si stabiliscono gli obiettivi e il livello minimo da raggiungere per ottenere il giudizio di sufficienza; 2. il metodo di studio ,l’interesse ,le motivazioni e l’ impegno nel lavoro scolastico che servono per trarre indicazioni utili per la valutazione finale; 3. la partecipazione alla vita di classe e i comportamenti ad essa correlati ( l’attenzione , la precisione nel mantenere gli impegni , la puntualità , la capacità di formulare proposte costruttive , gli interventi di approfondimento o la richiesta di chiarimenti e la disponibilità alla collaborazione con gli insegnanti e i compagni; 4. la progressione nell’apprendimento e l’acquisizione di autonomia rispetto ai livelli di partenza; 5. i risultati e le modalità di partecipazione ad eventuali attività di recupero e sostegno , sia curricolare che extracurricolare; 6. la mancanza di sufficienti elementi di valutazione deve essere valutata con particolare delicatezza poiché porta al giudizio di non classificato che esclude automaticamente dallo scrutinio finale per la promozione alla classe successiva o la non ammissione agli esami di Stato . Pertanto nella programmazione bisogna indicare il numero di prove , la loro definizione e nuclei portanti del programma che si ritiene indispensabile verificare per poter valutare il rendimento di un allievo .Ne consegue che ogni allievo è tenuto ad effettuare tutte le verifiche programmate , recuperando quelle perse :l’eventuale rifiuto di effettuare la verifica ,verbalizzato, costituirà un elemento per decretare la non valutazione. 52 L’insegnante comunque informerà l’allievo sui modi e i tempi di un eventuale recupero . Il “ non classificato “ verrà pertanto assegnato nel caso in cui l’insegnante sia privo di elementi di valutazione su obiettivi fondamentali ,il cui mancato accertamento sia imputabile all’allievo al quale sono state offerte e verbalizzate opportunità di verifica. Criteri per la valutazione : 1) Partecipazione al dialogo educativo 2) Metodo di studio 3) Impegno 4) Interesse 5) Profitto Per la promozione finale,i voti in tutte le materie devono essere uguali o superiori a sei decimi; la promozione (con riserva ) può anche avvenire con indicazione di debito, che va saldato con opportune prove entro settembre dell’anno in corso . Per le classi quinte, l’ammissione all’esame richiede la sufficienza in ogni materia. I docenti a fine anno sono tenuti ad elaborare una relazione finale in cui valutano l’andamento generale, indicando il numero di ore effettivamente svolte nelle classi, il bilancio del piano di lavoro disciplinare realizzato durante l’anno,il raggiungimento degli obiettivi didattici, la partecipazione e l’interesse degli alunni sulle attività svolte ,il numero di prove di verifica sia scritte che orali, i rapporti con le famiglie e le iniziative di arricchimento dell’Offerta formativa dell’Istituto. I docenti di Laboratorio consegnano come relazione finale il portfolio delle competenze (competenze pratiche). Griglie di valutazione Per la valutazione delle prove scritte e pratiche nell’Istituto, vengono utilizzate apposite griglie di valutazione. Tali griglie permettono l’individuazione di: Obiettivi specifici che si intendono verificare con la prova e da comunicare agli alunni; Criteri oggettivi di misurazione e valutazione della prova basati sulla determinazione di: 1. Peso da attribuire ad ogni singolo obiettivo o indicatore; 2. Punteggio relativo ad ogni singolo obiettivo o indicatore in relazione ad una valutazione della qualità di raggiungimento dell’obiettivo medesimo (la somma di tali punteggi, per il relativo peso dà il punteggio massimo indicato con P max); 3. Voto minimo da attribuire; 4. Voto massimo da attribuire (10 nella scala decimale di norma utilizzata, 15 o 30 nelle prove d’esame di stato); 5. Soglia di accettabilità (sufficienza). L’individuazione degli indicatori e dei pesi relativi è demandata alla libera scelta di ogni docente, nel rispetto delle decisioni collegiali assunte dai Dipartimenti e/o dai Consigli di Classe, per soddisfare l’indispensabile criterio di uniformità nella misurazione e nella valutazione. TABELLA DI VALUTAZIONE SINTETICA ESPLICITAZIONE VOTO Voto 2 - Benché sollecitato non è in grado di fornire nessun tipo di conoscenza valida per una pur minima valutazione Voto 3 - conosce in modo frammentario e gravemente lacunoso - applica le conoscenze minime, solo se guidato, ma con gravi errori - non è in grado di attuare alcuna analisi e conseguente sintesi 4 - conosce in modo carente, commette errori e si esprime impropriamente - applica le conoscenze minime, solo se guidato - non è in grado di effettuare alcuna analisi e conseguente sintesi 5 - conosce in modo superficiale e si esprime utilizzando un codice non adeguato 53 - applica autonomamente le conoscenze minime, con qualche errore - attua analisi parziali e sintesi alquanto imprecise 6 - conosce in modo completo, ma non approfondito e utilizza un codice appropriato benché semplificato - applica autonomamente e correttamente le conoscenze minime - attua analisi corrette e individua gli elementi fondanti la sintesi 7 - Conosce in modo completo e si esprime con proprietà linguistica - Applica autonomamente le conoscenze anche in situazioni più complesse, pur con lievi imperfezioni - Compie analisi adeguate e sintesi coerenti 8 - Conosce in modo completo ed approfondito e si esprime con proprietà linguistica - Applica autonomamente le conoscenze anche in situazioni più complesse - Compie analisi complete ed approfondite e sintetizza con elaborazione personale 9/10 - Le conoscenze abbracciano settori non prettamente scolastici - Il codice usato risulta particolarmente elaborato e ricco nel lessico - è capace di individuare soluzioni originali - compie analisi e sintesi personali dimostrando capacità di giudizio critico. Tale scheda di valutazione deve essere considerata uno strumento di sintesi (rispetto alle singole griglie deliberate dai dipartimenti per le specifiche aree ) allo scopo di: - semplificare ed uniformare la valutazione di tutti i docenti - rendere più facile la comprensione agli utenti Il Collegio dei Docenti opera in direzione dell’omogeneità dei criteri di valutazione, tenendo conto delle indicazioni dei Corsi -Dipartimenti. Ogni singolo Consiglio di Classe è comunque responsabile,in sede di scrutinio, essendo questo momento la fase conclusiva di un percorso coerente, condiviso e monitorato in tutte le sue tappe. Il giudizio di valutazione finale è relativo al percorso individuale di ogni singolo studente. Il docente propone il voto, utilizzando l’intera scala decimale (da 1 al 10) sulla base di un giudizio motivato che si fonda su: a) gli esiti di un congruo numero di prove di verifica scritte e orali; b) la valutazione complessiva della frequenza regolare, dell’impegno, dell’interesse e della partecipazione, dimostrati dallo studente durante l’intero anno scolastico; c) l’esito delle verifiche relative agli interventi di recupero/sostegno effettuati nel corso dell’anno scolastico. La valutazione nelle singole discipline è collegiale e spetta al Consiglio di Classe su proposta del docente della disciplina. Criteri orientativi per i Consigli di classe negli scrutini finali. CRITERI PER L’AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA L’alunno sarà ammesso alla classe successiva se avrà conseguito almeno la sufficienza in tutte le materie CRITERI PER L’AMMISSIONE AGLI ESAMI DI STATO Gli alunni dovranno recuperare, tramite la frequenza agli interventi di sostegno, ed entro il termine delle lezioni, le eventuali insufficienze rilevate dal Consiglio di Classe in sede di scrutinio di primo quadrimestre e/o di valutazione di secondo “pagellino”. Ai fini dell’ammissione all’esame di Stato, saranno valutati positivamente, nello scrutinio finale, gli alunni che conseguiranno almeno il “sei” in tutte le discipline. CRITERI PER LA NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA. L’alunno non sarà ammesso alla classe successiva se presenterà, nel complesso delle discipline, insufficienze “gravi” e/o insufficienze “non gravi” (di norma superiori a tre o quattro solo per le prime classi) tali da impedire al consiglio di classe di individuare le premesse per una ripresa dello stesso studente, attraverso il recupero nei mesi estivi, che gli consenta di seguire le relative attività didattiche previste dal piano di studi della predetta classe. 54 CRITERI PER LA SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO DI AMMISSIONE O NON AMMISSIONE Nei confronti dell’alunno che presenta nello scrutinio finale di “giugno”più di tre insufficienze di cui una non scarsa e due non gravi, che danno luogo a “debito formativo”, il Consiglio di classe valuterà la possibilità di rinviare la formulazione del giudizio finale. Si lascia, comunque,l’autonomia del Consiglio di classe di elevarne a quattro il limite delle insufficienze “non gravi” per gli alunni delle prime classi. Procedura di sospensione del giudizio di ammissione e scrutini integrativi – O.M. n. 92 del 5 Nov. 2007. Nei confronti degli studenti che presentino nello scrutinio finale voti non sufficienti in alcune materie,nelle quali matureranno “debito formativo”, il Consiglio di Classe valuterà la possibilità di rinviare la formulazione del giudizio finale (ammissione o non ammissione alla classe successiva), ove non vi siano gravi fattori concomitanti che possano pregiudicare il proficuo proseguimento degli studi. Si procederà, in via preliminare, ad una valutazione integrativa che terrà conto della possibilità per l'alunno di raggiungere, entro il termine dell'anno scolastico, gli obiettivi formativi e i contenuti propri delle discipline interessate, che gli permetteranno di seguire proficuamente il programma di studi nell'anno scolastico successivo, ai sensi dell’ O.M. n. 92 del 5 nov. 2007 sul recupero estivo delle discipline. Il Dirigente scolastico comunicherà, per iscritto, alla famiglia: le motivazioni delle decisioni assunte dal Consiglio di classe; un dettagliato resoconto sulle carenze dell'alunno; i voti proposti dai docenti in sede di scrutinio nella disciplina o nelle discipline nelle quali l'alunno non ha raggiunto la sufficienza; tempi e modalità di attivazione di interventi integrativi didattici di recupero e relative prove di verifica che la scuola è tenuta a portare a termine entro la fine dell'anno scolastico o, in ogni caso, entro la data di inizio delle lezioni dell'anno scolastico successivo. In sede di scrutinio integrativo, da tenersi al termine degli interventi di recupero, il Consiglio di classe, costituito dagli stessi componenti che hanno deliberato la sospensione del giudizio, è tenuto a: 1) organizzare le verifiche di fine intervento di recupero sulla base di un proficuo raccordo dell’insegnante titolare della disciplina oggetto degli stessi interventi con il docente che li ha svolti; 2) procedere ad una valutazione complessiva dell’alunno coinvolto che tenga conto di tutti gli elementi di giudizio a sua disposizione, ivi compresi quelli sugli esiti delle predette verifiche; 3) definire i voti inerenti a tutte le discipline, oggetto o meno di interventi integrativi; 4) attribuire agli alunni del terzultimo e penultimo anno di corso, per i quali sia stata espressa una valutazione positiva integrativa, il punteggio minimo previsto nella relativa banda di oscillazione della Tabella A di cui all’art. 3, comma 1, della legge 11 gennaio 2007, n. 1. PROVE DI VERIFICA DEGLI INTERVENTI INTEGRATIVI “ESTIVI” Le prove di verifica saranno predisposte e somministrate dal docente titolare della disciplina oggetto di interventi integrativi su intese organizzative del Consiglio di classe e su raccordo dell’insegnate che ha svolto gli stessi interventi, sulla base della situazione di partenza rilevata con un test di ingresso, delle verifiche in itinere e dei giudizi di fine attività. Consistono in: 1. Una prova scritta per le discipline che la prevedono nel quadro orario; 2. Una prova pratica di laboratorio con annessa relazione per le discipline che prevedono prove pratiche/grafiche; 3. Una prova orale per tutte le discipline oggetto di interventi integrativi. Le verifiche sono riservate anche a quegli alunni che avranno scelto lo svolgimento autonomo dei predetti interventi. Valutazione Crediti Formativi Il credito formativo consiste in ogni qualificata esperienza, debitamente documentata mediante attestazione, dagli enti, associazioni, istituzioni, acquisite nel corso dell’anno di riferimento al di fuori della scuola di appartenenza, in ambiti e settori della società civile, legati alla formazione della 55 persona ed alla crescita umana, civile e culturale dalla quale derivino competenze coerenti con i contenuti tematici del corso di studi, nel loro approfondimento, nel loro ampliamento,nella loro concreta attuazione. Tale coerenza è accertata per i candidati interni ed esterni, rispettivamente, dai consigli di classe e dalle commissioni d’esame. I crediti formativi dovranno essere rivolti: a) alla formazione della persona; b) alla crescita umana, civile e culturale degli stessi, quali ad esempio attività culturali, artistiche e ricreative, formazione professionale, lavoro, ambiente, volontariato, solidarietà,cooperazione e sport. c) consegnati a scuola entro e non oltre il 15 Maggio dell’anno in corso. N. B. 1. Le certificazioni comprovanti attività lavorativa devono indicare l’ente a cui sono stati versati i contributi di assistenza e previdenza ovvero le disposizioni normative che escludano l’obbligo dell’adempimento contributivo 2. Le certificazioni dei crediti formativi acquisiti all’estero sono convalidate dall’autorità diplomatica o consolare; 3. La partecipazione ad iniziative complementari ed integrative non dà luogo all'acquisizione dei crediti rientra tra le esperienze acquisite all’interno della scuola di appartenenza, che concorrono alla definizione del credito scolastico. TABELLA A (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Media dei voti Credito scolastico (Punti) I anno II anno III anno M=6 3-4 3-4 4-5 6 < M ≤ 7 4-5 4-5 5-6 7 < M ≤ 8 5-6 5-6 6-7 8 < M ≤ 9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Al fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, nessun voto può essere inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l'attribuzione di un unico voto secondo l'ordinamento vigente. Sempre ai fini dell’ammissione alla classe successiva e dell’ammissione all’esame conclusivo del secondo ciclo di istruzione, il voto di comportamento non può essere inferiore a sei decimi. Il voto di comportamento, concorre, nello stesso modo dei voti relativi a ciascuna disciplina o gruppo di discipline valutate con l’attribuzione di un unico voto secondo l’ordinamento vigente, alla determinazione della media M dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. Il credito scolastico, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate dalla precedente tabella, va espresso in numero intero e deve tenere in considerazione, oltre la media M dei voti, anche l'assiduità della frequenza scolastica, l'interesse e l'impegno nella partecipazione al dialogo educativo e alle attività complementari ed integrative ed eventuali crediti formativi. Il riconoscimento di eventuali crediti formativi non può in alcun modo comportare il cambiamento della banda di oscillazione corrispondente alla media M dei voti. Per la terza classe degli istituti professionali M è rappresentato dal voto 56 conseguito agli esami di qualifica, espresso in decimi (ad esempio al voto di esami di qualifica di 65/centesimi corrisponde M = 6,5). TABELLA B (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Esami di idoneità Media dei voti inseguiti in esami di idoneità Credito scolastico (Punti) M=6 3 6<M≤7 4-5 7<M≤8 5-6 8<M≤9 6-7 9 < M ≤ 10 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti agli esami di idoneità (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 in caso di esami di idoneità relativi a 2 anni di corso in un unica sessione. Esso va espresso in numero intero. Per quanto concerne l'ultimo anno il punteggio è attribuito nella misura ottenuta per il penultimo anno. TABELLA C (sostituisce la tabella prevista dall'articolo 11, comma 2 del D.P.R. 23 luglio 1998, n. 323, così come modificata dal D.M. n. 42/2007) CREDITO SCOLASTICO Candidati esterni Prove preliminari Media dei voti delle prove preliminari Credito scolastico (Punti) M=6 3 6<M≤7 4-5 7<M≤8 5-6 8<M≤9 6-7 9 < M ≤ 10 7-8 NOTA - M rappresenta la media dei voti conseguiti nelle prove preliminari (nessun voto può essere inferiore a sei decimi). Il punteggio, da attribuire nell'ambito delle bande di oscillazione indicate nella presente tabella, va moltiplicato per 2 o per 3 in caso di prove preliminari relative, rispettivamente, a 2 o a 3 anni di corso. Esso va espresso in numero intero. D.M. N.99 del 2009 Criteri per l’attribuzione della lode nei corsi di studio di istruzione secondaria superiore . Nell’anno scolastico 2009/2010, la nuova ripartizione dei punteggi del credito scolastico, indicata nelle tabelle allegate al presente decreto, di cui costituiscono parte integrante, si applica nei confronti degli studenti frequentanti il terzultimo anno. Nell’anno scolastico 2010/2011, l’applicazione si estenderà agli studenti della penultima classe e nell’anno scolastico 2011/2012 riguarderà anche quelli dell’ultima classe. Attribuzione della lode Con l’attribuzione della lode, prevista dalla legge 11 gennaio 2007,n. 1 art. 1, capoverso art. 3, comma 6, la commissione di esame attesta il conseguimento di risultati di eccellenza negli ultimi tre 57 anni del percorso scolastico e nelle prove d’esame. Criteri per l’attribuzione della lode La commissione, all’unanimità, può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni. La lode può essere attribuita ai candidati di cui al comma 1 a condizione che: a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi alle classi terzultima, penultima e ultima solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Ai fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo al terzultimo, al penultimo e all’ultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità. Il credito scolastico, nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, art. 6, comma 2, è attribuito, per l’anno non frequentato, nella misura massima prevista per lo stesso dalla tabella A, in relazione alla media dei voti conseguita nel penultimo anno. La commissione può attribuire la lode ai candidati di cui al D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, art. 6, comma 2 che conseguano il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni. La lode può essere attribuita ai candidati di cui al comma 5 a condizione che: a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi ai due anni antecedenti il penultimo solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Ai fini dell’attribuzione della lode ai candidati di cui al comma 5, il credito scolastico annuale relativo al terzultimo e al penultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità. Norme transitorie Relativamente ai candidati agli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2009/2010, la commissione può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione che: a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi all’ultima classe solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Sempre relativamente ai candidati agli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2009/2010, ai fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo all’ultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità. Relativamente ai candidati agli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2010/2011, la commissione può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione che abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11, 58 comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi alla penultima e all’ultima classe solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Sempre relativamente ai candidati agli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2010/2011, ai fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo al penultimo e all’ultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità. Nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, art. 6, comma 2, relativamente ai candidati che sostengono gli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2009/2010, la commissione può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione che abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323. Il voto di comportamento viene valutato con riferimento esclusivo al penultimo anno di corso. Sempre relativamente ai candidati anticipatari per merito che sostengono gli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2009/2010, ai fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo al penultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità. Nei casi di abbreviazione del corso di studi per merito ai sensi del D.P.R. 22 giugno 2009, n. 122, art. 6, comma 2, relativamente ai candidati che sostengono gli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2010/2011, la commissione può attribuire la lode a coloro che conseguono il punteggio massimo di 100 punti senza fruire della integrazione di cui all’art. 3, comma 6, della legge 10 dicembre 1997, n. 425 e successive modificazioni, a condizione che: a) abbiano conseguito il credito scolastico massimo complessivo attribuibile senza fruire della integrazione di cui all’art. 11, comma 4, del decreto del Presidente della Repubblica 23 luglio 1998, n. 323; b) abbiano riportato negli scrutini finali relativi alla terzultima e alla penultima classe solo voti uguali o superiori a otto decimi, ivi compresa la valutazione del comportamento. Sempre relativamente ai candidati anticipatari per merito che sostengono gli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2010/2011, ai fini dell’attribuzione della lode, il credito scolastico annuale relativo al terzultimo e al penultimo anno nonché il punteggio previsto per ogni prova d’esame devono essere stati attribuiti dal consiglio di classe o dalla commissione, secondo le rispettive competenze, nella misura massima all’unanimità. Ai fini della attribuzione del credito scolastico, nei confronti dei candidati anticipatari per merito di cui al comma 3 si applica la tabella A allegata al D.M. n. 42/2007; nei confronti dei candidati anticipatari per merito di cui al comma 4 si applica la tabella A allegata al presente decreto. Ai fini dell’attribuzione della lode, i candidati anticipatari per merito che sostengono gli esami conclusivi del secondo ciclo di istruzione a conclusione dell’anno scolastico 2011-2012 (a regime), oltre alle condizioni di cui al comma 4, devono avere riportato il voto di otto o superiore in ciascuna disciplina, ivi compresa la valutazione del comportamento, anche nei due anni antecedenti il penultimo. 59 60