CRONACA DI CAGLIARI
L'UNIONE SARDA
SABATO 18 OTTOBRE 2003
III
L’ERBA CHE NON C’È
In una zona limitata del campo
il test per il nuovo prato
NI LAVORIN
Ieri pomeriggio
l’inattesa visita
del patron
del Cagliari
per la prima volta
nello stadio:
«Non credo
ai miei occhi
CIRCOSCRIZIONE
Appello al Comune
[NICOLA BELILLO]
Blitz di Cellino sblocca la semina
Al Sant’Elia sfogo del presidente contro il Comune
mi semi del prato che verrà
sono piovuti davvero. Solo
allora, Massimo Cellino, al
volante della sua nuova berlina tedesca, ha deciso di
partire per Tempio, perché al
cuore (rossoblù) non si comanda. Dall’altra parte della
città, a un altro presidente,
il sindaco Emilio Floris, in
quel momento scappava un
sorriso, il primo dopo qualche giornata non proprio serena. Il terreno era scivolosissimo e sullo stallatico era
facile inciampare, ma ieri po-
NL’ATTESAN
Necessari
60 giorni prima
che il tappeto verde
possa essere
utilizzato
L’incognita del gelo
Servizi agli immigrati
«Salviamo Alle Poste
il Bastione lo sportello
dai vandali» stranieri
Il terreno del Sant’Elia poco prima della semina di ieri
È un pomeriggio piovoso e
freddo quando il presidente
cowboy entra nel recinto. Alza la voce, spara pure qualche parolaccia qui e lì, sfoga
la sua rabbia contro tutto e
tutti - Comune compreso perché il “suo” stadio sembra un residuato bellico e
l’erbetta è solo un sogno. Ma
alla fine, parafrasando il calcio, porta a casa la partita:
perché alle 17.13 di venerdì
17, numeri per scaramantici,
sul terreno puzzolente di
stallatico del Sant’Elia, i pri-
PIAZZA DEL CARMINE
meriggio la politica ha prevalso sui problemi del cantiere: si doveva seminare,
anche un solo metro quadrato di terreno, per dare un segnale forte. E così è stato, nonostante le perplessità dei
tecnici.
È (quasi) finita la partita
del Sant’Elia, ma nessuno
doveva vincere o essere battuto. L’esigenza di far tornare a casa il Cagliari e i suoi
tifosi, ma soprattutto di restituire alla città un impianto
sportivo all’altezza della tradizione, doveva prevalere. E
alla fine di un altro pomeriggio grigio pioggia, la strada è
divenuta improvvisamente
in discesa grazie a due azioni combinate: il blitz del presidente del Cagliari e l’ordine
tassativo dei vertici del Comune di andare avanti, se
fosse stato necessario anche
fino a notte.
Ieri, alle 15.50, accompagnato dal suo consulente tecnico Marcello Vasapollo, il
presidente Cellino ha superato l’ingresso Maratona per
la prima volta dall’inizio dei
lavori. Non era atteso. L’im-
patto non è stato buono: Cellino ha subito mormorato un
significativo «Non ci credo»,
poi ha investito il responsabile dell’impresa di improperi vari prima di trovarsi di
fronte, per la prima volta, il
progettista, l’agronomo Raimondo Congiu. Un vivace
scambio di vedute sul modo
di procedere, sui metodi usati e soprattutto sui tempi, e
alla fine (miracolo) le parole
e la diplomazia di Congiu
hanno convinto Cellino sulla
preparazione dell’agronomo
e sulla grande scommessa
che il tecnico sta portando
avanti, ovvero realizzare un
perfetto terreno per il calcio
senza utilizzare un solo
grammo di terra.
In poco tempo, si sono uniti alla piccola comitiva a passeggio sul morbido terreno
anche l’assessore comunale
ai Lavori pubblici, Raffaele
Lorrai, e il vicesindaco
Edoardo Usai, mentre il faccia a faccia Cellino-Floris è
rinviato a data da destinarsi,
dopo il mancato incontro alla riunione del comitato per
la sicurezza. A proposito, il
presidente ha annunciato
che non prenderà parte al
vertice in programma per venerdì 24.
Uomini del Comune e uomini rossoblù erano guidati
da Mario Mossa, dirigente
dell’edilizia sportiva del Comune, memoria storica dei
grandi lavori: a lui è spettato
il compito di parare le sciabolate che Cellino fendeva a
destra (leggi maggioranza) e
basta, perché a sinistra il
presidente del Cagliari guarda con fiducia. Appena il pic-
NLA POLEMICAN
Il dirigente rossoblù:
annuncia: venerdì
non mi presenterò
alla riunione
sulla sicurezza
dell’impianto
colo trattore per la semina è
partito, scivolando lungo la
parte di campo dei Distinti,
la tensione è calata di colpo.
Ieri, c’è stato qualcuno si è
preso solo complimenti. Da
tutti, grazie alla perizia con
la quale conduceva il mezzo
meccanico che livella il terreno. Sandro De Angelis, giovane pilota di caterpillar, usa
la pesante ruspa come un rasoio affilatissimo. Applausi,
in un Sant’Elia freddo e vuoto.
ENRICO PILIA
Evitare che il Bastione
Saint Remy venga nuovamente abbandonato e che i
lavori di ristrutturazione
siano vanificati. Questo
l’appello lanciato dalla circoscrizione del Centro
Storico, che ha approvato
un documento che sarà
posto all’attenzione del
Comune e delle autorità
competenti.
Tra i sistemi di sicurezza
che potrebbero essere adottati, due i suggerimenti
avanzati dal gruppo di An.
“L’area dovrebbe essere
controllata con delle telecamere per un monitoraggio
continuo del monumento”,
ha sottolineato Siotto
Pintor, mentre Sulis ha suggerito “di chiudere la zona
nelle ore notturne”. Insieme
a un controllo più severo
del Bastione, secondo la
circoscrizione 1 è necessario riportare anche quello
che è sempre stato una ricchezza aggiunta per il
monumento: il mercatino
rionale. Osservazione sostenuta dai consiglieri Belfiori
(Ds) e Angius (presidente
della commissione Attività
produttive). Proprio sulla
destinazione d’uso del
Bastione è intervenuto
anche Raspino (Udc), chiedendo che il Comune comunichi al più presto “quale
utilizzo s’intenda fare del
complesso”. Secondo il presidente Alessandro Serra
l’area di Saint Remy va
legata alla “passeggiata
lungo le mura” di viale
Regina Margherita. (m.v.)
Partirà oggi dagli uffici
postali di piazza del
Carmine, e a Pirri dalla
succursale di via Salvo
D’Acquisto, l’iniziativa
“Poste Incontra gli stranieri”. Per sei settimane a
partire da oggi e sino al
25 ottobre e 8, 15, 22 e
29 novembre, sarà disponibile uno sportello informativo, operativo dalle
ore 9 alle 13 riservato
esclusivamente agli stranieri con particolare riferimento ai lavoratori
extracomunitari.
In questi uffici, negli
spazi stabiliti dalle direzioni sarà possibile ricevere informazioni su come
far giungere denaro in
modo veloce e sicuro ai
familiari rimasti nel paese
d’origine, quali requisiti
sono necessari per ottenere un piccolo prestito,
quali documenti presentare per ottenere l’apertura
di un libretto postale o di
un conto Bancoposta.
Gli operatori saranno
inoltre a disposizione degli
stranieri per spiegare la
corretta interpretazione e
compilazione della modulistica di Poste Italiane, e
per orientarli nella scelta
dei prodotti più indicati
alle loro esigenze.
Con l’apertura di questi
due sportelli in piazza del
Carmine e a Pirri si può
colmare una lacuna che
aveva creato non pochi
problemi agli extracomunitari che da anni vivono
nella nostra città.
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