II DOMENICA DI AVVENTO
(ANNO C)
Grado della Celebrazione: DOMENICA’
Colore liturgico: VIOLA
PRIMA LETTURA (Bar 5,1-9)
Dio mostrerà il tuo splendore a ogni creatura.
Dal libro del profeta Baruc
Deponi, o Gerusalemme, la veste del lutto
e dell’afflizione, rivèstiti dello splendore
della gloria che ti viene da Dio per sempre.
Avvolgiti nel manto della giustizia di Dio,
metti sul tuo capo il diadema di gloria
dell’Eterno, perché Dio mostrerà il tuo
splendore a ogni creatura sotto il cielo.
Sarai chiamata da Dio per sempre: «Pace di
giustizia» e «Gloria di pietà». Sorgi, o Gerusalemme, sta’ in piedi sull’altura e guarda
verso oriente; vedi i tuoi figli riuniti, dal
tramonto del sole fino al suo sorgere, alla
parola del Santo, esultanti per il ricordo di
Dio. Si sono allontanati da te a piedi, incalzati dai nemici; ora Dio te li riconduce in
trionfo come sopra un trono regale. Poiché
Dio ha deciso di spianare ogni alta montagna e le rupi perenni, di colmare le valli
livellando il terreno, perché Israele proceda
sicuro sotto la gloria di Dio. Anche le selve e
ogni albero odoroso hanno fatto ombra a
Israele per comando di Dio. Perché Dio
ricondurrà Israele con gioia alla luce della
sua gloria, con la misericordia e la giustizia
che vengono da lui.
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Sal 24)
Rit: Grandi cose ha fatto il Signore
per noi.
Quando il Signore ristabilì la sorte di Sion,
ci sembrava di sognare.
Allora la nostra bocca si riempì di sorriso,
la nostra lingua di gioia. R
Allora si diceva tra le genti:
«Il Signore ha fatto grandi cose per loro».
Grandi cose ha fatto il Signore per noi:
eravamo pieni di gioia. R
Ristabilisci, Signore, la nostra sorte,
come i torrenti del Negheb.
Chi semina nelle lacrime
mieterà nella gioia. R
Nell’andare, se ne va piangendo,
portando la semente da gettare,
ma nel tornare, viene con gioia,
portando i suoi covoni. R
SECONDA LETTURA (Fil 1,4-6.8-11)
Siate integri e irreprensibili per il giorno di
Cristo.
go che la vostra carità cresca sempre più in
conoscenza e in pieno discernimento, perché possiate distinguere ciò che è meglio ed
essere integri e irreprensibili per il giorno
di Cristo, ricolmi di quel frutto di giustizia
che si ottiene per mezzo di Gesù Cristo, a
gloria e lode di Dio.
Parola di Dio
VANGELO (Lc 3,1-6)
Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio!
╬ Dal Vangelo secondo Luca
Nell’anno quindicesimo dell’impero di
Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato
era governatore della Giudea, Erode
tetràrca della Galilea, e Filippo, suo
fratello, tetràrca dell’Iturèa e della
Traconìtide,
e
Lisània
tetràrca
dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti
Anna e Càifa, la parola di Dio venne su
Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto. Egli percorse tutta la regione del
Giordano, predicando un battesimo di
conversione per il perdono dei peccati,
com’è scritto nel libro degli oracoli del
profeta Isaìa: «Voce di uno che grida
nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri! Ogni
burrone sarà riempito, ogni monte e
ogni colle sarà abbassato; le vie tortuose diverranno diritte e quelle impervie, spianate. Ogni uomo vedrà la
salvezza di Dio!».
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai
Filippési
Fratelli, sempre, quando prego per tutti voi,
lo faccio con gioia a motivo della vostra
cooperazione per il Vangelo, dal primo
giorno fino al presente. Sono persuaso che
colui il quale ha iniziato in voi quest’opera
buona, la porterà a compimento fino al
giorno di Cristo Gesù. Infatti Dio mi è testimone del vivo desiderio che nutro per tutti
voi nell’amore di Cristo Gesù. E perciò pre- Parola del Signore
Commento
VEGLIATE E PREGATE
Oggi si apre l'anno liturgico e chiamiamo questa domenica la I di Avvento.
Per tanta gente battezzata, e che quindi dovrebbe essere immersa nella vita di Dio, tanto da sentirsi nella celebrazione dei Momenti fondamentali della Storia della salvezza, come nell'anticamera del Cielo, purtroppo questo dice poco o nulla, al massimo è considerato un tempo
in cui 'bisogna pensare a come fare il Natale', sicuramente ben lontano da quello di Gesù. Il consumismo davvero ha appannato la bellezza
divina del Natale di Gesù. Proviamo allora a riscoprire tale bellezza, entrando nel tempo di Avvento, per viverlo come un camminare sui
passi della vita di Cristo, giorno per giorno, conformandoci a Lui, prima attendendoLo, poi cercando di arrivare a quella conoscenza che fa
dire a Gesù, nell'Ultima Cena: 'Voi siete miei amici, perché tutto quello che il Padre mi ha rivelato l 'ho fatto conoscere a voi '. "La santa Madre Chiesa - afferma il Concilio - considera suo dovere celebrare con sacra memoria, in giorni determinati, nel corso dell'anno, l'opera di
salvezza del Suo divin Sposo... Nel corso dell'anno, poi, distribuisce tutto il Mistero di Cristo, dall'Incarnazione e dalla Natività, fino all'Ascensione, al giorno di Pentecoste e nella attesa della beata speranza e del ritorno del Signore" Potremmo allora affermare con serenità che
oggi, I Domenica di Avvento, inizia l'attesa della venuta del Signore: un'attesa che è come un irrompere di Dio nella nostra vita, che vuole
riallacciare con ciascuno di noi quel legame di affetto, che era nel Suo piano originario, fin dalla creazione. L'Avvento è come l'attesa del
ricomporre il legame di amicizia che era nel Cuore di Dio, quando ha creato l'uomo, quando ha voluto che ciascuno di noi venisse alla luce.
1
. . .aa cu r a d el G ru p p o Li t u r gi co
III DOMENICA DI AVVENTO (GAUDETE)
“Rallegratevi, il Signore è vicino. ”
II DOMENICA DI AVVENTO
“Il Signore verrà a salvarci”
Indicazioni per la celebrazione del 16 dicembre
SUGGERIMENTI PER LA CELEBRAZIONE_
-Il tono della celebrazione, i canti che si sono scelti devono trasmettere all’assemblea i segni di questa gioia che percorre tutta la
liturgia
-Il clima di gioia viene manifestato anche cantando il Signore pietà,
l’invocazione della preghiera dei fedeli e l’Agnello di Dio, che richiama esplicitamente la proclamazione di Giovanni.
-Il momento penitenziale si fa pressante invocazione, rivolta al
Signore Gesù, perché possiamo riconoscere ciò che costituisce un
impedimento all’incontro con lui .
-Dopo la Comunione, ha luogo l’accensione della terza candela di
Avvento. Ecco il testo che proponiamo:
La terza candela di Avvento
si chiama ‘gioia’.
La luce di questa fiamma ti dica,
Signore, i sentimenti del nostro cuore.
Tu vieni incontro ad ognuno di noi.
Vieni, Signore, ti attendiamo.
Che questa fiamma
sia segno anche del
nostro impegno.
Tu ci chiedi di non
intralciare l’’azione dello
Spirito. Fa’ che sappiamo
scorgere le tracce della sua
azione in mezzo a noi..
La coscienza che la salvezza non è opera nostra, ma può venire
solo da Dio è il principio della nostra trasformazione. Fino a che
rimaniamo chiusi nel nostro senso di autosufficienza non riusciremo a sperimentare e neppure a sperare seriamente la salvezza che il Signore prepara per ciascuno.
1) La figura che giganteggia in questa celebrazione è quella del Battista.
2) La Parola ha diritto oggi più che mai ad un’attenzione speciale. A
questo scopo si potrà fare la processione con il Lezionario o
l’Evangeliario, e al momento della
proclamazione del Vangelo si
potrà compiere l’incensazione del
libro e l’acclamazione prima e
dopo la lettura.
3) In un luogo ben visibile del
presbiterio i ragazzi potranno dare un’idea dei sentieri bloccati di
cui parla il Battista. Basterà tracciare con dei sassi due o tre percorsi contorti che si perdono prima di arrivare all’altare,
A cura del gruppo accoliti
III Domenica di avvento
RITI DI INTRODUZIONE
Accoglienza: Fratelli e sorelle, siete veramente disposti ad accogliere la gioia che il
profeta vi annuncerà? Siete pronti a rallegrarvi per la venuta del Messia? Bisogna
avere un cuore di poveri per lasciarsi afferrare da questa novità che trasfigura la
nostra esistenza. Dio si è manifestato: nulla può essere più come prima. Dio è in
mezzo al suo popolo: diciamogli che siamo pronti a cambiare.
Invito all’atto penitenziale: Come al tempo di Gesù, solo i piccoli, gli umili sono
capaci di accoglierlo. Riconosciamo davanti a Dio la nostra fragilità, il nostro peccato. Conclusione dell’atto penitenziale: Donaci il tuo Spirito, o Padre: il suo soffio
vitale ci porti uno slancio nuovo. Spazzi via tutto ciò che è inutile zavorra della nostra vita e faccia splendere la tua gioia nei nostri giorni. Per Cristo nostro Signore.
LITURGIA DELLA PAROLA
Introduzione alla preghiera dei fedeli: Signore, ti affidiamo tutti quelli che ci
aiutano a scorgere i segni della speranza e non si lasciano intaccare da gelosie e
spirito di parte. Per questo, animati dalla speranza, ti diciamo: Rallegra i nostri cuori
con il dono del tuo Spirito!
Orazione: Signore, tu ascolti le nostre invocazioni. La tua luce rischiara tutti quelli
che ti cercano e che ancora non ti conoscono. La tua forza ci sostenga sulla via del
bene. Tu sei il nostro Padre, per i secoli dei secoli. Amen.
LITURGIA EUCARISTICA E RITI DI CONCLUSIONE
Al Padre nostro: Ci attendono scelte costose: il mondo nuovo non nasce in modo
magico. Ma il Regno che Gesù ci ha promesso ci ripagherà di ogni fatica e di ogni
rischio. Con questa speranza piena di gioia ci rivolgiamo a Dio.
Al segno della pace: Che cosa dobbiamo fare? Non ti pare già abbastanza rinunciare
ad ogni sopraffazione, denunciare ogni sopruso? Non ti pare già abbastanza praticare l’onestà e vivere nella fedeltà ai propri impegni? Che la pace che offriamo trovi
espressione quotidiana nelle nostre scelte.
Al congedo: Siamo stati invitati alla gioia, a deporre tutto ciò che ci rende tristi ed
ansiosi, chiusi ed egoisti. Abbiamo ricevuto una Parola di gioia. Che la nostra bocca si
apra con parole piene di accoglienza, di benevolenza, di affabilità. Abbiamo ricevuto
un Pane di gioia. Che le nostre risorse, il nostro tempo, le nostre energie siano donate, spezzate per la gioia dei piccoli, dei poveri, degli abbandonati.
“Chi canta prega due volte”
Sant’AGOSTINO
2a Domenica D’Avvento
Dal VANGELO
secondo LUCA
“VOCE DI UNO CHE GRIDA NEL DESERTO….”
Prepariamoci alla venuta del Signore con cuore
puro accogliendo i nostri fratelli bisognosi, affinché
non si sentano abbandonati.
In questo modo, potrà trovare le vie spianate.
Coralesi siincontra
incontra ogni
20.30
LaLa
Corale
ognimercoledì
mercoledìoreore
20.30
Parrocchia
S.S.
Pietro
e
Paolo.
Parrocchia S.S. Pietro e Paolo.
2
...a cura dei Lettori
È molto nota la domanda che un autore antico rivolse un
giorno a Dio chiedendogli: “Chi è l’uomo perché ti ricordi di
lui? Lo hai reso simile agli angeli e lo hai coperto di gloria e
maestà”.
La risposta di Dio, come deduciamo dallo stesso testo profetico e come riusciamo ad immaginarla nel limite della nostra
scienza, è che l’uomo è il dono che Dio ha creato per se stesso quando il Figlio suo, la somma Sapienza e Bontà, decise
di incarnarsi e porre nell’uomo la sua dimora.
“Dio ha fatto dell’uomo un essere poco meno di un Dio”.
Riflettendo sul perché l’uomo vive e comunque viva, deduciamo che l’esistenza di ogni uomo è un dono che Dio ha
fatto e continua a fare ad ogni persona che viene al mondo.
Ogni uomo, anche il più piccolo e povero che incontriamo
ogni giorno lungo il nostro cammino, è dono di Dio.
Se uno si osserva e scopre la sua piccolezza, la sua povertà,
non dimentichi mai che Dio lo ha reso “poco meno di un
dio”, che è come dire: poco meno di se stesso”.
Si faccia attenzione a non svilire o sciupare tanta grandezza
e bellezza che ogni uomo porta in sé. Ogni uomo è dono di
Dio e dono per Dio.
Sarebbe molto bello se ogni uomo, incontrando un suo simile giungesse a dirgli: “Sei per me un dono come io lo sono
per te”. E riprendendo il proprio cammino salutare ogni uomo dicendogli: “Grazie perché sei tu il dono che oggi il mio
Dio mi ha fatto incontrare”.
Don Nicola Giordano
...a cura del gruppo
ministri straordinari
Una voce… una strada
Due realtà che stanno bene insieme, come amiche, mano
nella mano per un passeggio di eternità.
La voce dei profeti, quale messaggio di rivelazione, ci ha
lasciato in eredità la strada della Parola, che è per noi:
...a cura del gruppo MINISTRANTI…
Ancora una volta Luca nel vangelo, mette in risalto la parola “Salvezza”, quella eterna che avverrà solo amando gli altri. Lo stesso Giovanni
Battista, invita il popolo a prepararsi con la
penitenza alla venuta del Messia. Proclamava la
necessità di un battesimo che fosse il simbolo
esteriore di una conversione interiore; cioè la
necessità di un ritorno a Dio mediante il pentimento delle proprie colpe e e una sincera volontà di cambiare vita. L’umanità si incammina
verso
la
salvezza,
che
non
è
un
sentiero
che
porta alla santità o dei meriti dell ’uomo, ma
della misericordia e dell ’amore di Dio. Un sentiero che ci condurrà verso una “luce nuova”. E
in questa luce, che prendono tutto il loro significato i segni del vangelo: essi i sono i segni che
manifestano
l ’arrivo
del
regno
di
Dio.
Allora,
solo credendo nel vangelo della salvezza e annunciandola
a tutti, con la preghiera e con il
perdono dei peccati (senza il quale non c’è
amo-
re), possiamo vedere la salvezza di Dio!
“ Signore tu ci insegni che la croce è la via della liberà. Aiutaci a diffondere questo cammino, affinché altri fratelli
accolgono la tua parola come salvezza”.
...a cura del Gruppo Carismatico
Prima che vengano meno tempo, forze e coraggio. Gesù è tutto
nella nostra vita: fidiamoci di Lui!
“Lascia che
t’abbracci!”
Luce - Profezia - Promessa
“ Ogni uomo vedrà la salvezza”
Ogni uomo? Si, esattamente questo: ogni uomo. Dio
viene e non si fermerà davanti a burroni o montagne,
e neppure davanti al mio contorto cuore. E donerà il
suo perdono.
La voce di Giovanni Battista non ha perso la sua attualità e la sua urgenza: prepariamo la strada del Signore
convertiamoci cambiando vita. Ogni giorno cambiamo
l’abbigliamento esterno, cambiamo anche quello interiore e incontreremo la felicità.
Lungo il cammino rafforziamo i
<< muscoli dell’amore>>.
3
Preghiamo:
“O mio Dio, pietà e
misericordia. Hai mai
trovato amatore più
miserabile di me e più
incostante? Più pronto a volgersi alle umane consolazioni? Più abietto? Io ti cerco, e
non ti cerco mai abbastanza. Io ti voglio, e non ti voglio mai
come vorrei volerti. Io ti parlo, e taccio troppo. Io scelgo ed esito troppo. Io sono solo una fiammella vile nella lampada eterna,
io che non ti ho mai visto. Ognuno cerca troppe cose, ma io cerco te. Io ho gettato a lato ogni cosa per averti, io ho lasciato la
mia vita per possederti, io aspetto te che come torrente impetuoso devi venire a invadere il mio animo e a giustificare ogni mia
attesa profonda: io so che tu non puoi tardare, ma vieni, vieni, o
immensamente desiderato e caro!”
(Continua da pagina 1)
“Voce di uno che grida
nel deserto”
Ogni anno che passa è sempre più
entusiasmante e coinvolgente la
figura affascinante e passionale di
Giovanni Battista che merita il
nome di fulmine, valanga, terremoto. Lui è l’araldo che precede il
Cristo. Questo aspro banditore grida per annunciare qualcosa di
grande, di nuovo, che si attende da tempo. Ogni cellula del suo
corpo sembra che vibra e ogni pelo ( ne aveva tanti!!!) organi e
viscere comunica: “Viene il Messia in persona per compiere tutte
le promesse di Dio Padre!!!”.Ed è così che la Speranza diventa
certezza. Dio si scomoda dall’alto, si abbassa per dirci che la salvezza è per tutti. Ci dice di non aver paura perché Dio è un Padre
non un padrone e perdona tutti, anche i peccatori più incalliti se si
pentono. Ricordiamo che Gesù è venuto ai tempi di Tiberio Cesare
ma continua a venire nelle nostre vite tutti i giorni. Il Battista è
stato chiamato nel deserto, si è messo al suo servizio ed ha fatto di
quella chiamata la forza dominante della sua vita. Noi che ne
abbiamo fatto della sua Chiamata? Siamo riusciti a divenire testimoni di Gesù proclamando il Vangelo con la stessa forza e passione
dell’emblematico Giovanni Battista?
...a cura del Coro Parrocchiale
O figli degli uomini, fino a quando avrete un cuore duro (Sal 4,3)?
Perché non conoscete la verità, non credete nel Figlio di Dio (Gv
9,35)?
Ecco, ogni giorno Egli si umilia (Fil 2,8),
come quando dalle sedi regali (Sap 18,15)
scese nel grembo della Vergine;
ogni giorno viene a noi in umili apparenze;
ogni giorno discende dal seno del Padre (Gv 1,18; 6,38)
sull’altare, nelle mani del sacerdote …
San Francesco d’Assisi, Ammonizione I
E cosa significa Tempo di Avvento, se non il cercare e l’attendere
la nostra grande storia d’amore? La storia d’amore di un Dio
per il suo “popolo”, dei figli verso un Padre che, tra gli innumerevoli modi di dire “ti amo”, scelse il pianto di un bimbo povero
per discendere in terra? Sceso in terra 2012 anni fa e disceso
ancora oggi, ogni giorno, su di un altare, ogni giorno presente
attraverso l’amore, per Lui e con Lui, che lega tra loro i suoi
figli. Ma amore è verità, amore si nutre di essa. Così in cielo, così
in terra.
E verità è fondamento portante di giustizia.
Non c’è giustizia senza verità e non c’è amore senza giustizia. Per cui “preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri” perché la vostra carità, il vostro amore, “cresca sempre più
in conoscenza.. ricolmi di quel frutto di giustizia che si ottiene per
mezzo di Gesù Cristo”.
E ti rialzerà, ti solleverà
Su ali d’aquila
come un preciso Suo piano. Una stupenda realtà, un'incredibile fedeltà, che certamente non poteva essere realizzata da noi,
ma che solo il Padre poteva attuare. Incredibile dono, spesso
non conosciuto nella sua pienezza. Sfugge alla nostra povera e
limitata mente il grande significato di questo disegno di amore
del Padre per gli uomini, per ogni uomo, ieri, oggi e sempre.
Ma un disegno che attende ora la nostra risposta - non vi è
amore vero senza la libertà di dire 'sì' o 'no' - risposta che dovrebbe essere di fiducia piena e grande commozione, e invece
troppe volte non c'è, perché neppure ci siamo resi conto della
proposta del nostro Dio, la Sua Presenza passa inosservata
nella nostra vita, la Sua Voce è sopraffatta dalle mille altre voci
che ci avvolgono. Non continui ad essere così ottusa la nostra
mente, chiuso il nostro cuore, disperso il nostro agire. L'Avvento è Dio che ci offre una nuova opportunità di poterlo davvero incontrare personalmente e confrontarci con Lui, attraverso la Sua Parola. Ascoltiamola: "Ecco, verranno giorni oràcolo del Signore - nei quali io realizzerò le promesse di
bene che ho fatto alla casa d'Israele e alla casa di Giuda. In quei
giorni e in quel tempo farò germogliare per Davide un germoglio giusto, che eserciterà il giudizio e la giustizia sulla terra. In
quei giorni Giuda sarà salvato e Gerusalemme vivrà tranquilla,
e sarà chiamata: Signore-nostra-giustizia". (Ger 33,14-16)
Che grande giorno quello in cui il Figlio di Dio fa irruzione
nella storia dell'uomo, nella storia di ciascuno di noi. Egli vuole
forgiarci a Sua immagine, come eravamo in origine, fino a fare
sparire le croste che si sono addensate sulla nostra bellezza,
così come è uscita dalle mani, dal Cuore del Padre. Ma come in
ogni attesa occorre stare vigilanti, con l'animo attento e il cuore pronto, come ci suggerisce Gesù nel Vangelo: "In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Vi saranno segni nel sole,
nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia
per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l'attesa di ciò che dovrà accadere sulla
terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. Quando cominceranno ad accadere queste cose,
risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è
vicina. Stati attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita e
che quel giorno non vi piombi addosso all'improvviso; come
un laccio infatti esso si abbatterà sopra tutti coloro che abitano
sulla faccia di tutta la terra. Vegliate in ogni momento pregando, perché abbiate la forza di sfuggire a tutto ciò che sta per
accadere, e di comparire davanti al Figlio dell'uomo»".
(Lc 21,25-28.34-6)
Viene da domandarci seriamente: Interessa ancora l'amore di
Dio, che si fa uno di noi? È ancora motivo di grande forza e
gioia sapere che Gesù ci è vicino in ogni istante della nostra
vita, che siamo ancora, come nel giorno della creazione, nel
Cuore del Padre? Siamo consapevoli del grande dono che,
nella fede, ci è stato offerto? Proviamo a pensare che cosa
significhi per due persone che si vogliono bene attendere il
momento dell'incontro. Volersi bene altro non è che essere
talmente 'presi' nella vita dell'altro, che questi occupa ogni
spazio. Questo dovrebbe essere il nostro sentire verso Dio:
l'Avvento dovrebbe essere un risvegliare in noi la vibrazione
dell'attesa, al pensiero della gioia dell'incontro. Gesù, a Natale,
torna a venire tra di noi. Quando doveva nascere, a Betlemme,
non trovò spazio nelle vite della gente del suo tempo, troppo
indaffarata in mille cose da fare, da affrontare. Nacque in una
grotta. Solo gli Angeli fecero grande festa e la comunicarono a
pochi poveri pastori, che vegliavano sul gregge, nella notte.
Erano anime semplici ed umili, per questo accolsero l'invito.
Andarono nella grotta e furono pieni di gioia. Dovrebbe essere
così anche per noi. L'Avvento, l'Attesa vigile di sentire nel Natale di Gesù come una grande ventata di gioia: la gioia di chi
finalmente accoglie la chiamata degli Angeli e cerca Gesù.
Ti reggerà
Ti farà brillar come il sole
Così nelle sue mani vivrai !
4
...a cura del Gruppo Filottete
Tracce per l’omelia (attualizzazione)
.
*L’urlo
dell’uomo moderno e la Voce che grida nel deserto
L’urlo dell’uomo moderno risuona ovunque: ma perché?
Apparentemente ha tutto:comodità, mezzi velocissimi di comunicazione, case lussuose, successo, vestiti lussuosi, bellezza fisica. Tutto
questo però, non è bastato a dare un senso alla sua vita; non è servito ad appianare le differenze e le ingiustizie sociali della vita quotidiana. L’uomo moderno non riesce ad eliminare veleni ambientali,
omicidi, tossicodipendenze, solitudini, depressione, disperazione.
Si è circondato di mille cose, troppe ma tutte queste cose che mirano all’apparenza e non all’essere, non hanno dato un senso alla sua
vita. Nel momento del dolore, si ritrova nel deserto, solo, senza
tutto quello che, pensava, lo avrebbe saziato. E urla e si dispera in
cerca di una via d’uscita: non può soffocare il suo senso dell’infinito.
Non può accettare che la sua vita sia solo delusione ed impotenza.◊
...a cura del gruppo EPAP
IL PIANO PASTORALE DIOCESANO 2012/13 è fondato sul
valore della SOLIDARIETA’. Tema mensile;
CORRESPONSABILITA’. Slogan; Corresponsabili nella vita
sociale. Gesto;
Patto sociale per
la corresponsabilità di tutti in tutto. In una società
siamo tutti corresponsabili, sia di
ciò che va bene e
sia di ciò che va
male.
Il Vangelo chiama a confronto storia e profezia …
è il deserto diventa cuore del mondo. Mentre a Roma si decidevano le sorti del popolo, si spartivano
il potere su
quella terra assolata, cade un
granello di sabbia di profezia
LA PAROLA
discese sopra la
sua preda; Giovanni figlio di
Zaccaria e figlio
del miracolo nel
deserto senza
paure e senza
maschere. Noi,
sappiamo preparare il nostro
sentiero, e quello
degli altri? O
Cerchiamo di
ostacolarlo per
scopo e invidia? Predichiamo il grido di costui, o
predichiamo quello che piace o fa più comodo a
noi..? Ha bisogno di piccoli non di grandi profeti
per farsi sentire... la dove vivono senza inganno e
violenza. La Parola, che entra dal punto più basso
da dove l’ uomo soffre, fino a giungere al cuore come pane della nostra vita.
5
Un altro grido si leva,
ancora oggi, nel deserto:
quello di Giovanni Battista vita. Come al tempo di
Gesù, Giovanni indica la
via per trovare il significato della nostra esistenza: “Preparate la via del
Signore!”. Come? Liberando la nostra vita da
tante cose inutili, destinate a finire; facendo
posto a Dio, alla Sua conoscenza per acquistare discernimento e
capacità di scelte, che riempiranno la vita,
risolveranno problemi e ci renderanno
sereni e liberi.◊
…a cura del gruppo
Famiglia
<< Guardare dentro...e vedere oltre>>
Come il cammino dell’Avvento ci guida verso l’incontro di
Dio con l’uomo; così la strada del nostro cuore deve portarci verso la famiglia, cellula ammalata e sofferente. Per i suoi
mancati valori di stabilità, dialogo e condivisione, la chiesa
e la società ne sono contagiati.
In modo particolare sono interessati gli organi più delicati e
indifesi: i figli. Impoveriti di amore quale futuro regaliamo a
loro?
Dalla Sacra Famiglia vogliamo attingere l’esempio vivente
per una vita serena, di pace e soprattutto di condivisione.
BUON AVVENTO ANCHE A TE O
FAMIGLIA CHE SOFFRI E NON HAI
VOCE PER GRIDARE IL TUO DOLORE E
IL TUO SMARRIMENTO.
SMARRIMENTO
...a cura del gruppo Catechisti
Domenica scorsa, il Vangelo ci invitava a Vegliare e prepararsi alla venuta del Signore, e il Salmo evidenziava la volontà di
conoscere i suoi sentieri, la giusta via…
La Liturgia di questa 2° dom è un messaggio di speranza,
poiché risalta la Volontà di Colui che “ha deciso di spianare le
montagne… e colmare le valli” per condurre l’umanità sulla
giusta via della salvezza. Il Vangelo ripropone la figura di
Giovanni e gli scritti del profeta Isaia ricalcando contesto
storico e personaggi realmente esistiti, risaltando l’idea
dell’attesa di Gesù Cristo come azione di speranza, di giustizia
e di amore.
Siamo noi capaci di attualizzare un messaggio così positivo?
Non dovremmo anche noi alzarci le maniche e preparare la
strada??? Potremmo, dunque, iniziare a spianarla spalando il
rancore e riempiendo i vuoti coi sorrisi, superando gli ostacoli
provocati da menzogna e orgoglio spargendo sincerità. Testimoniando il Vangelo con le nostre azioni, prova d’amore!
Noi operatori dei gruppi parrocchiali non siamo categoria
protetta, né privilegiata o prescelta! Siamo emblema di chi,
tra mille difficoltà della vita, non si perde d’animo e, nelle
azioni concrete, fa comunione con gli altri.
Oggi abbiamo conosciuto testimoni di fede, persone normali come noi che hanno fatto della propria vita un evento
straordinario. Il profeta Baruc ha portato la sapienza del Signore
nella vita del popolo. San Paolo ci ha insegnato a distinguere il
bene dal male. La Madonna Immacolata ad ascoltare Gesù proprio come ha fatto Lei. Il Battista a “ iettar u bannu”gridando con
la sua stessa forza l’arrivo del regno di Dio. Noi bambini dobbiamo
quindi imparare ad essere coraggiosi come loro vivendo le cose
ordinarie in modo straordinario.
I bambini del catechismo
Fate tutto ciò che
Gesù vi dice. Egli
vi ama.
Preparate i cuori,
rendeteli pronti
all’arrivo di Gesù.
Ne siamo convinti…?!?!?
...a cura del gruppo MESSAGGERI
...a cura di in volo
PREGHIERA
Giovanni predicava un battesimo di conversione, diceva di preparare la strada per il Signore. Quindi intendeva dire che bisogna migliorare il proprio stile di vita per prepararsi all’incontro con Cristo.
Molte volte non è facile cambiare vita, ci sono molte difficoltà,
fattori che influenzano negativamente la nostra vita, quali
l’ambiente in cui viviamo, alcune persone che incontriamo. Però
bisogna ugualmente marciare diritto, pensare a fare quello che secondo noi è giusto (quello che ci dice la nostra coscienza), e non
lasciarsi condizionare dai pareri degli altri. In poche parole occorre
impegnarsi a pensare e ad agire come vuole il Signore, ignorando le
opinioni di chi non la pensa come noi. Come riuscire a superare le
difficoltà che incontriamo nel nostro cammino? Una risposta ce
l’abbiamo: affidarsi a Dio e alla protezione della Madonna.
Pietà Signore, il mio grido non ha niente a che vedere con la
tua parola.
Pietà per tutte le volte che parlo a sproposito e spesso inutilmente.
Pietà per tutte quelle volte che ho gridato per prepararmi la
strada del successo, e per tutte le volte che la mia voce ha
superato e messo a tacere il grido degli indifesi.
Pietà per tutte quelle volte che non ho gridato a favore della
giustizia, ed ho taciuto la verità per paura o per non compromettermi, diventando così, col mio silenzio, connivente col
più forte, avallando la legge della giungla.
Pietà per ogni forma di oppressione nei confronti dei poveri
e dei deboli.
Grazie Signore per Giovanni il battista, amico e compagno
di viaggio, grazie per la sua voce che ha gridato nel deserto
del mio cuore arido e infecondo per prepararti l'accoglienza e
dispormi alla tua visita che mi ha salvato, facendomi sentire
amato al di là del mio peccato.
Facciamo nostro l’invito di Giovanni il Battista di preparare la via
al Signore. La via è il nostro cuore; liberiamolo da tutto ciò che può
impedire al Signore di agire nella nostra vita. Se ci affidiamo totalmente a Lui,sarà Lui stesso ad aiutarci quando ci si presenteranno
le difficoltà e le prove.
.
di padre Mimmo Castiglione
6
...a cura del gruppo Giovani
Commento
Quando cominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e
levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina
Il Signore ci parla di cataclismi, della fine del mondo, di fragori
infernali che dovrebbero metterci paura, terrore per la fine del
mondo, per sofferenze che dovremo subire. Ma saranno proprio questi segni a darci la gioia della resurrezione e la pace
eterna. Così è nella vita, Dio ci manda tribolazioni di ogni genere e tanto più grandi saranno, maggiore sarà la speranza di
risorgere ed incamminarsi su altri sentieri mai percorsi prima
dei quali non conoscevamo direttamente l'esistenza se non per
averne sentito parlare. Ed ecco che malattie per le quali solitamente non viene dato scampo, e dalle quali miracolosamente
guariamo, portano il germe di una rinascita, la certezza di avere una chance in più, una nuova vita, un quaderno bianco sul
quale scrivere in bella calligrafia da poter mostrare a tutti con
grande orgoglio. Ogni pena, ogni dolore della vita, la perdita di
un figlio, di un genitore prematuramente, di un compagno,
accuse ingiuste, lunghe malattie sono sconvolgimenti della
nostra tranquillità, momenti in cui il Signore ci chiama a riflettere sul nostro passato e sul nostro futuro. Cosa vogliamo fare
una volta che la catastrofe sarà passata lasciando dietro di se
lacerazioni profonde e dolore? Non è più una questione di cosa
voglia fare, bensì di cosa dobbiamo fare. Arriva un momento
nella nostra vita in cui Gesù ci mostra con forza la strada da
seguire, come avvenne con San Paolo sulla strada di Damasco,
ed il nostro rifiuto, per quanto possibile, non è gradito a Dio il
quale ci indica la via per salvarci, per cambiare rotta ed evitare
di finire sugli scogli facendo perire la nostra anima e di fatto
stracciare il passaporto per una vita eterna vicino al Signore
(Continua a pagina 10)
7
Animatori caritas
II Domenica di Avvento
Dal vangelo secondo Luca
Siamo in questa seconda domenica di avvento,un tempo di
attesa di speranza e di fede. È da anni che aspettiamo e ci
prepariamo alla venuta di Gesù con addobbi,luci,alberi,presepi,regali;tutto ciò va bene perché è come
quando la sposa aspetta lo sposo, si veste bene lei,e prepara la
casa più accogliente, ma la preparazione più importante è quella del cuore che bisogna addobarlo con umiltà e misericordia
…A CURA DEL TAVOLO CARITAS
Spianare la strada al Signore abbassando il nostro orgoglio,le nostre ambizioni,rettificando le tuotuosità della nostra
vita potremo contribuire ogni giorno nel nostro piccolo a realizzare il regno di Dio. Amare Dio con una amore senza
misura e senza confini; tutto ciò è possibile solo se lo conosciamo e lo si può conoscere solo ascoltando la sua parola, stare
con lui ogni giorno,pregando e dialogando come si fa con un
amico, come lui stesso ci ha definito poiché ci ha fatto conoscere tutto ciò che il padre ci ha rivelato. Così come alimentiamo il nostro corpo più volte al giorno, allo stesso modo bisogna
nutrire lo spoirito con l’eucarestia. Gesù viene ad abitare nel
nostro corpo, a camminare con noi, condividere tutto quello
che ogni giorno affrontiamo, gioie e dolori.. Solo così la
nostra fede crescerà sempre di più e sarà vera e saremo capaci
di metterla in pratica compiendo opere buone e di carità. È
come dice San Paolo, chiunque ha compreso, riuscirà a
portare a compimento fino alla venuta di Gesù Cristo le sue
opere.
. . . a c u ra d e l T a v o l o M o n d i a l i tà
COME SAN PAOLO DURANTE LA SUA
PRIGIONIA CON UNA LETTERA HA RINGRAZIATO I SUOI BENEFATTORI DEGLI
AIUTI MATERIALI,COSÌ ANCHE NOI DELLA CARITAS A NOME DI CHI VIENE AIUTATO,RINGRAZIA CON PREGHIERE.
. . . a c u ra d e l T a v o l o U ma n o
8
...a cura del Gruppo FRATRES
Il tema fondamentale è lo Splendore della Sapienza di
DIO capace di fare il Mondo a sua misura: TUTTO è
GRANDE, TUTTO è SPAZIOSO, TUTTO è IMMENSO.
Questa sua sapienza viene donata a chi EGLI sceglie. Coloro che si sentono già sapienti ascoltano ma non apprendono, mangiano ma non assimilano, rimangono in un
punto fermo e non progrediscono oltre.
Dio si compiace di chi si decide a chiedergli la SAPIENZA
come prima e più importante ricchezza. Chi cerca la sapienza dimostra già di essere un saggio anche se non ritiene di esserlo. L’uomo privo della divina sapienza, anche se completo nelle sue doti, può considerarsi un nulla.
Dalla sapienza, che è così alta, Dio ha preso la bellezza, lo
splendore delle stelle, la varietà delle cose e degli animali.
Si dice tra le genti che :
GRANDI COSE HA FATTO IL SIGNORE PER NOI
PREPARATE LA VIA DEL SIGNORE
RADDRIZZATE I SUI SENTIERI
OGNI UOMO VEDRA’ LA SALVEZZA DI DIO
“Grandi cose ha fatto il Signore per noi”.
Ha livellato il terreno, spianando montagne e rupi, colmando valli;
ci ha dato una vita dritta e sicura da seguire: Gesù. E noi, siamo
disposti a seguirlo?
Montagne di arroganza, orgoglio e indifferenza, ci impediscono di
vedere oltre…
Burroni pieni di paure e vuoti di speranze ci fanno precipitare nel
vortice incontrollabile della disperazione… Perdiamo
l’orientamento, seguiamo tante altre strade!che ci separano da Dio.
Con l’illusione di bastare a noi stessi, di poter fare da soli, prima o
poi ci troviamo a gridare la nostra rabbia e il nostro dolore, per i
fallimenti e le delusioni, per l’insoddisfazione...per il bisogno di
essere amati!!! Sentirsi amati!..anche al di la dei nostri errori…
Se solo ci lasciassimo condurre nel deserto… li, Dio parlerebbe
al nostro cuore.
Nel deserto! Si abbassa tutto, montagne e colli, con umiltà; si riempiono burroni, con speranza e fiducia. Nel deserto non c’è nulla:
solo Dio è presente! Nel deserto! Giovanni accolse la parola di Dio.
Nel deserto, il popolo di Dio ricomincia a sperare e riprende il suo
cammino verso la libertà. Nel deserto, ogni uomo può sperimentare
la salvezza! E
annunciarla a
tutto il mondo, con gioia!
gridando la
Misericordia
che ha conosciuto nella
propria storia,
“prima
o
poi”...
...a cura del Gruppo
...a cura del Gruppo
BANDA MUSICALE L. VINCI
Misericordia
L. Vinci
Il Vangelo di questa seconda Domenica di Avvento ci presenta
nella
prima
parte
lo
spazio
geografico
dove
inizia
l’evangelizzazione del mondo,dalla Galilea alla Giudea.
Nella seconda parte primeggia la figura di Giovanni Battista che ci
invita a rendere diritta la via del Signore, come disse il profeta Isaia:”Voce di uno che grida nel deserto “.
Giovanni predica la conversione, il perdono e invita tutti al battesimo .
Rendiamo diritte e spianate le strade tortuose, livelliamo gli ostacoli per rendere più facile l’accesso a Gesù che viene . Non fermiamoci alle cose materiali; abbassiamo l’orgoglio, cancelliamo l’odio,
l’egoismo e la menzogna e avviciniamoci a chi e stato meno fortunato di noi.
Prepariamoci al Natale con cuore puro e generoso. Mettiamo in
pratica l’insegnamento cristiano perché Gesù è la luce del mondo e
chi lo segue non cammina nelle tenebre , ma avrà la luce della vita.
Stiamo sempre svegli e attenti alla seconda venuta del Signore, non
solo in questo periodo ma anche dopo, perché Gesù ci ha promesso
nuovi cieli e una terra nuova dove regnano l’ordine,la gioia, la giustizia.
9
...a cura dei fabbricieri
.
Ogni battezzato deve preparare la via del Signore che ogni domenica e in ogni luogo, l’uomo si incontra con Dio e viceversa.
Ma non c’è quello spazio dove gli uomini possono vivere in pace
con la natura, in pace tra loro e in pace con Dio.
La strada che abbiamo iniziato a costruire piano piano, con ostacoli,
li abbiamo superati con fatica, con quella piccola luce che ci ha
fatto dono, ci illumina fino a che ogni uomo vedrà la salvezza di
Dio.
PROVARE PER CREDERE...
Incuriosisce la certezza di Paolo nel
Bilancio NOVEMBRE Il bilancio
riconoscere, con gioia, Dio come
completo è
Saldo precedente:
autore dell’Opera Buona nell’uomo.
esposto in
€ 3.309,17
Ma perché? In fondo tutti siamo
bacheca.
TOT.
PERIODO:
Consultare
capaci di fare opere buone. La do€ 2.700,68 il bilancio in
manda che ci dobbiamo porre è: Entrate
Uscite
€ 2.807,77 bacheca è
QUALI OPERE BUONE?
un’opera
Paolo è così sottile e preciso che prega
buona.
Contribuire
alle
sue
sorti,
è
un’opera
più che
che quelle opere crescano sempre più
buona.
E’
MIGLIORE.
in conoscenza. MA QUALE CONOSCENZA? Quella di Dio!!!
Se conosciamo Dio, compiamo opere buone.
Più Lo conosciamo, più sapremo distinguere il meglio dal “solo buono”.
Più Lo si conosce, più aumenta in noi il desiderio di ritrovarlo per sempre.
Adoperiamoci, allora, per conoscere i suoi pensieri, i suoi progetti, le sue
vie , non dimenticandoci che la Sua Strada ce l’ha già mostrata, spetta a noi
riconoscerLa e percorrerLa!
DICEMBRE 2012
Valore del mese: CORRESPONSABILITA’:
nella gioia. I ragazzi in affidamento hanno sopportato angherie
di ogni tipo, per alcuni di loro dopo anni è ancora difficile parlarne, la loro vita è stata sconvolta ed anche gli aiuti ricevuti
sono spesso visti come ulteriori violenze. Quanti bambini presi
in adozione o in affido vengono riportati indietro perché non
rispecchiano i canoni che quella famiglia si era prefissata e le
sofferenze per questi ragazzi proseguono. Arriva un momento
però nella loro vita in cui tutto questo si esaurisce, un momento nel quale la tempesta si placa, trovano una famiglia che li
ama, oppure diventano adulti ed arbitri del loro futuro e sarà
allora che avranno davanti un bivio. Da una parte ciò che desiderano fare per recuperare il tempo perso, ed in questi casi
cascano negli eccessi come la droga, l'alcolismo, la ricerca di
una vita facile rubando o giocando d'azzardo. Dall'altra parte
c'è un'altra strada, quella che porta verso la luce e tutti la possono vedere, non ci sono pretesti che tengano, non si può dire
"io ho subito e perciò ora ho diritto di rifarmi" altrimenti si
abusa della vita, delle persone che potremmo aiutare forti
anche della nostra esperienza negativa, ma sopratutto si getta
alle ortiche la possibilità di crescere, di elevarsi, di migliorare
la nostra esistenza, di trovare quella pace alla quale tutti aneliamo. Non cerchiamo la via più facile perché non è duratura,
scegliamo di rialzare la testa, di rimboccarci le maniche e lavorare per il bene del prossimo, il nostro bene arriverà dopo, a
cascata, in maniera copioso. Per me è stato così. La morte di
mia madre quando avevo ventun anni mi ha sconvolto, ha portato nella mia vita e nel mio cuore un dolore profondo che
ancor oggi, dopo tanti anni, sento ancora forte, ma davanti al
bivio ho scelto la strada che il Signore mi indicava, quella di
caricarmi sulle spalle il dolore dei bambini, ed oggi, dopo ventisei anni, acquisisco ogni giorno sempre più gioia e soddisfazione per ciò che il Signore ha voluto realizzare servendosi di
me e di Roberta.
TEMPO DI AVVENTO
.
Gesto: Corresponsabili nella vita sociale
Slogan: Patto sociale per la corresponsabilità
di tutti in tutto.
LU 10
MA 11
ME 12
GI 13
Confessioni (don Matteo) ore 16,00/18,00
Catechesi, Gruppi e CPP ore 20:00
Chiesetta S. Gaetano S. Messa ore 15,30
Festa di S. LUCIA
(grano e vino cotto)
Organizzata dalle
scuole
Confessioni (don Rosario) ore 19,00/21,00
VE 14
Veglia di Avvento
MASCI
SA 15
DO 16
Ore 19,00 chiesa
S. Teresa d’Avila
S. Messa del fanciullo ore 18:00 S. Maria
III Domenica d’ Avvento
Anno C
S. Messa ore 10:30
Gr. Catechisti
NOVENA DI NATALE
Ore 19:00
Festa del catechismo
1° giorno Catena (presso Teresa Valente)
10
Avvisi
dopo il CPP del 4 dicembre 2012
Riepilogo in breve
Si apre il dibattito nel CPP. sul seguente punto all’ o.d.g:
I° Punto
Attività
13 dicembre- Santa Lucia: I docenti delle Scuole elementari, hanno accettato di organizzare ed animare la Festa.
I particolari saranno comunicati nel prossimo CPP da don
Matteo.
Masci: Comunica che la Veglia di Avvento sarà pregata nella Chiesa di Santa Teresa d’Avila, giorno 14 dicembre, alle
ore 19:00.
In quell’occasione, , nella nostra parrocchia, non ci saranno
l’Adorazione e il Corso biblico.
15 dicembre: Si celebrerà la Messa del Fanciullo a S. Maria.
Novena del Bambin Gesù, Festa del catechismo:
Si decide di produrre un libretto con canti, Letture, segni e
favole, che animeranno la Novena del Bambin Gesù.
Responsabile è don Matteo.
Le zone in cui si pregherà la Novena del Bambin Gesù sono le
seguenti:
16 dicembre: Catena (presso Fabbrich. Teresa Valente)
17 dicembre: Pianette (presso Famiglia Martucci)
18 dicembre: Pianette (presso Famiglia Benincasa)
19 dicembre: G. Bruno (presso Vetere Giuseppe)
20 dicembre: presso Palazzo Municipale
21 dicembre: B. Telesio (presso Annina Mauro)
22 dicembre:Portella (presso Concetta Laurenzano)
23 dicembre: Villetta Graziani (presso Giacinto Aloe)
24 dicembre: Chiesa del Vescovado, prima della S. Messa
EPAP: Ricorda che, in collaborazione con l’EPAP di S. Teresa
d’Avila, organizzerà l’incontro con tutte le parti sociali del
nostro territorio, per sottoscrivere un Patto d’Intesa, che
sarà ben spiegato in seguito.
Si concorderà la data dell’evento con l’EPAP di Marina.
Il CPP della nostra Parrocchia, propone la data del 27 dicembre.
22 dicembre: Nella Chiesa di S. Maria, alle ore 18.00, sarà
proiettato il film Sporchi da morire.
Lo presenterà lo scienziato Stefano Montanari, che dopo il
film, risponderà a tutte le domande che i presenti vorranno
rivolgergli.
28 dicembre: Inviteremo un coro di bambini di San Giovanni a tenere un concerto.
Aspettiamo la conferma del Maestro del Coro.
30 dicembre: Concerto degli Amici della musica nella chiesa
di S. Maria,ore 19.00.
29 dicembre: Presepe Vivente moderno, calato nella realtà di oggi, e tradizionale, organizzato dai giovani in collaborazione con gli altri gruppi parrocchiali.
Il Presepe, forse, si svolgerà in via Portella.
Il Gruppo Giovani dovrà presentare il progetto dettagliato di questo evento.
1 gennaio 2013: Concerto della Banda musicale “L. Vinci” di
Strongoli nella Chiesa di S. Maria, alle ore 19.00
3 gennaio: Riffa dell’Asilo G. Giunti e Serata dedicata ai bambini, organizzata dal Gruppo Giovani.
5 gennaio: Serata di animazione organizzata dal Gruppo
11
Giovani.
6 gennaio:Festa della Befana a Marina di Strongoli.
Orario d concordare.
Corale:Animerà i canti nella Festa dell’Immacolata, nella
Notte di Natale e a Natale.
Durante le feste natalizie Messe (dalla Vigilia di Natale
al 6 gennaio)e Te Deum, saranno animati dal Gruppo
Liturgico e dagli Accoliti.
Avvisi
Il Settimanale dei Gruppi sarà compilato e stampato fino
al 16 dicembre: dopo sarà sospeso come tutte le altre attività, esclusa la Catechesi di giorno 17, in cui sarà trattato il
tema: Il Mistero dell’Incarnazione.
Ai componenti dei Gruppi si ricorda di ritirare il Settimanale,
nella Cappella di San Pietro, alla fine della S. Messa domenicale.
I componenti e non solo i capigruppo, non devono uscire
dalla chiesa, prima di avere ritirato il Settimanale.
Fondo parrocchiale
Alcuni hanno fatto sapere di non aver ben capito in che cosa
consiste il fondo parrocchiale.
Si comunicherà, al più presto, l’entità della somma raccolta:
in quell’occasione sarà ulteriormente spiegato lo scopo di
questo gesto.
Vetrata
Si informa i gruppi parrocchiali che le loro offerte per la vetrata sono state utilizzate per realizzare l’ultima vetrata sulla destra dell’altare maggiore.
La somma raccolta è bastata a pagare solo la metà dell’intero
costo della vetrata; l’altra metà l’ha pagata la Parrocchia.
La domenica
Poiché i foglietti della Domenica non sono bastati per tutti i
fedeli, si decide di stamparne 150.
Piano Pastorale Diocesano
Valore: Corresponsabilità
Gesto
Slogan
III DOMENICA DI AVVENTO (ANNO C)
GAUDETE
Grado della Celebrazione: DOMENICA
Colore liturgico: VIOLA O ROSACEO
PRIMA LETTURA (Sof 3,14-18)
Il Signore esulterà per te con grida di gioia.
Dal libro del profeta Sofonìa
Rallègrati, figlia di Sion, grida di gioia, Israele,
esulta e acclama con tutto il cuore, figlia di Gerusalemme!
Il Signore ha revocato la tua condanna, ha disperso il tuo
nemico. Re d’Israele è il Signore in mezzo a te, tu non temerai più alcuna sventura. In quel giorno si dirà a Gerusalemme: «Non temere, Sion, non lasciarti cadere le braccia!
Il Signore, tuo Dio, in mezzo a te è un salvatore potente.
Gioirà per te, ti rinnoverà con il suo amore, esulterà per te
con grida di gioia».
Parola di Dio
SALMO RESPONSORIALE (Is 12)
Rit: : Canta ed esulta, perché grande in mezzo a te
è il Santo d’Israele.
Ecco, Dio è la mia salvezza;
io avrò fiducia, non avrò timore,
perché mia forza e mio canto è il Signore;
egli è stato la mia salvezza.
R
Attingerete acqua con gioia
alle sorgenti della salvezza.
Rendete grazie al Signore e invocate il suo nome,
proclamate fra i popoli le sue opere,
fate ricordare che il suo nome è sublime.
VANGELO ((Lc 3,10-18)
E noi che cosa dobbiamo fare?
╬ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi
ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da
mangiare, faccia altrettanto». Vennero anche dei pubblicani a farsi battezzare e gli chiesero: «Maestro, che
cosa dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non esigete
nulla di più di quanto vi è stato fissato». Lo interrogavano anche alcuni soldati: «E noi, che cosa dobbiamo
fare?». Rispose loro: «Non maltrattate e non estorcete
niente a nessuno; accontentatevi delle vostre paghe».
Poiché il popolo era in attesa e tutti, riguardo a Giovanni, si domandavano in cuor loro se non fosse lui il
Cristo, Giovanni rispose a tutti dicendo: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che è più forte di me, a
cui non sono degno di slegare i lacci dei sandali. Egli
vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. Tiene in mano
la pala per pulire la sua aia e per raccogliere il frumento nel suo granaio; ma brucerà la paglia con un
fuoco inestinguibile». Con molte altre esortazioni Giovanni evangelizzava il popolo.
Parola del Signore
R
Cantate inni al Signore, perché ha fatto cose eccelse,
le conosca tutta la terra.
Canta ed esulta, tu che abiti in Sion,
perché grande in mezzo a te è il Santo d’Israele.
SECONDA LETTURA ((Fil 4,4-7)
Il Signore è vicino!
Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési
Fratelli, siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate
lieti. La vostra amabilità sia nota a tutti. Il Signore è vicino! Non angustiatevi per nulla, ma in ogni circostanza fate
presenti a Dio le vostre richieste con preghiere, suppliche
e ringraziamenti. E la pace di Dio, che supera ogni intelligenza, custodirà i vostri cuori e le vostre menti in Cristo
Gesù.
Parola di Dio
Canto al Vangelo (Is 61,1)
Alleluia, Alleluia.
Lo Spirito del Signore è sopra di me,
mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio.
Alleluia. Alleluia
12
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(I Gruppi al servizio della Cominit\340 9 dicembre