Sound and Music - Novità discografiche Dicembre 2012
Natale con
… o insieme a
Columnsweb - Dicembre 2012
Indice
Hyperion
Alpha
Phi
Ricercar
Zig Zag Territories
Rewind
CPO
Chandos
Mariinsky
MDG
Soli Deo Gloria
Supraphon
Testament
Playa Sound
Urania
Tactus
Leonardo
Speakers Corner
Reference Recordings
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Servizio Novità
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Primo piano
Nuova distribuzione Soli Deo Gloria
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GEORG FRIEDRICH HANDEL
ARIE PER BASSO
Christopher Purves, basso
Arcangelo, Jonathan Cohen
CDA67842 (CD alto prezzo) Ba5rcode: 0034571178424
G.F. Handel: Sibilar gli angui d’Aletto (Rinaldo); I rage, I
melt, I burn! - O ruddier than the cherry (Acis and Galatea);
Fra l’ombre e gl’orrori (Aci, Galatea e Polifemo); If I give
thee honour due - Mirth, admit me of thy crew (L’Allegro, il
Penseroso ed il Moderato); Qual’insolita luce - Caddi, è ver
(La Resurrezione); Tears, such as tender fathers shed (Deborah); To pow’r immortal my first thanks are due (Belshazzar); Impari ognun da Orlando - Sorge infausta una procella
(Orlando); Racks, gibbets, sword and fire (Theodora); Volate più dei venti (Muzio Scevola); Vieni, o cara (Agrippina);
Nel mondo e nell’abisso (Riccardo Primo, Re d’Inghilterra);
Mie piante correte - Cara pianta (Apollo e Dafne); Revenge,
Timotheus cries (Alexander’s Feast); Leave me, loathsome
light (Semele)
Con questo magnifico recital di arie di Georg Friedrich Händel che vede assoluto protagonista Christopher Purves, la
Hyperion dimostra con quale maestria e brillantezza il grande compositore sassone seppe sfruttare il timbro scuro del
basso in un ampio ventaglio di generi, dalle opere italiane
ai drammi inglesi e dagli oratori biblici alle odi letterarie e
ai masque. Il programma di questo disco consente di farsi
un’idea dello straordinario talento per la caratterizzazione
dei personaggi di Händel, con Purves che passa con assoluta padronanza tecnica ed espressiva dalle comiche
spacconate di Polifemo dell’Acis and Galatea alla delicata
contemplazione espressa da Abinoam nell’aria “Tears, such
as tender fathers shed” dell’oratorio Deborah. Al fianco di
Purves si disimpegna con grande eleganza e proprietà stilistica l’ensemble di strumenti originali Arcangelo diretto da
Jonathan Cohen, recente vincitore di un prestigioso Gramophone Award.
Columnsweb - Dicembre 2012
L’ensemble Arcangelo su HYPERION:
ANTON BRUCKNER
SINFONIA N. 7
BBC Scottish Symphony Orchestra, Donald Runnicles
CDA67916 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179162
AA.VV.
ARIE PER GUADAGNI
Iestyn Davies, controtenore
Arcangelo, Jonathan Cohen
CDA67924 (CD alto prezzo)
DIETERICH BUXTEHUDE
INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO - VOLUME 5
Christopher Herrick, organo della Mariager Klosterkirke (Danimarca)
CDA67964 CD alto prezzo) Barcode: 0034571179643
Questo disco rappresenta il quinto e ultimo volume dell’acclamata integrale delle opere per organo di Dieterich Buxtehude
curata da Christopher Herrick per la Hyperion. Per questo disco il grande organista inglese ha fatto ritorno in Danimarca, la
patria (peraltro discussa) di Buxtehude, per suonare l’organo
della Mariager Klosterkirche. Tra le opere più interessanti presentate in questo disco meritano di essere citati il magnifico
Preludio in do maggiore BuxWV137 (meglio conosciuto tra gli
organisti anglosassoni come Preludio, Fuga e Ciaccona in do
maggiore) e la Fantasia basata sulla melodia del corale natalizio Gelobest seist du, Jesu Christ BuxWV188, una delle
elaborazioni su corale più lunghe e complesse mai scritte da
Buxtehude.
La Hyperion è orgogliosa di presentare il disco che segna il debutto nel suo prestigioso catalogo di Donald Runnicles, nuovo
direttore principale della BBC Scottish Symphony Orchestra. In
questo disco Runnicles dirige l’orchestra scozzese nella sinfonia
più famosa di Anton Bruckner, una delle opere più amate del repertorio concertistico. Alcuni concerti con opere di Bruckner tenuti
di recente da Runnicles sono stati recensiti in termini estremamente favorevoli dalla stampa specializzata, che ha sottolineato
la grande congenialità che sia il direttore sia l’orchestra hanno
dimostrato di avere con questo repertorio. «Dopo aver trasferito
con grande successo il centro della sua carriera professionale
dall’Europa agli Stati Uniti, Donald Runnicles sta mettendosi sempre più in luce nell’impegnativo repertorio romantico, nel quale è
considerato da tempo uno degli interpreti più ispirati […] Questo
grande successo trova spiegazione nel legame che unisce da
ormai un anno e mezzo il direttore originario di Edimburgo con
l’orchestra di Glasgow, un rapporto passato relativamente sottotraccia senza dichiarazioni roboanti, che si è concretizzato in
interpretazioni eleganti e di rapinosa bellezza, come quelle che
ci si potrebbe aspettare da due coniugi che sanno istintivamente
cosa può desiderare l’altro» (The Financial Times).
WLADYSLAW ZELENSKI - JULIUSZ ZAREBSKI
OPERE CAMERISTICHE
Jonathan Plowright, pianoforte - Szymanowski Quartet
CDA67905 (CD alto prezzo) Barcode: 0034571179056
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W. Zelenski: Quartetto per archi e pianoforte op. 61 J. Zarebski: Quintetto per archi e pianoforte op. 34
Questo nuovo disco della Hyperion presenta due opere cameristiche di livello artistico non inferiore a quello dei ben più
famosi lavori di Dvorák e Brahms scritte da due autori polacchi
virtualmente sconosciuti al di fuori dei confini della loro patria.
Zarebski fu un virtuoso di pianoforte di grande talento, che nel
corso della sua breve vita fu apprezzato più come interprete
che come compositore. Nonostante questo, il suo Quintetto per
archi e pianoforte è un vero capolavoro, grazie a un’originalità
e a un’autorevolezza che si pongono sullo stesso piano e a volte addirittura superano quelle delle opere analoghe dei compositori più celebrati. In particolare, questo lavoro è caratterizzato
da uno stile sinfonico molto convincente, uno sviluppo tematico di rara fluidità e una meravigliosa invenzione melodica. Zelenski si dedicò anima e corpo all’insegnamento, raggiungendo
verso la fine della sua carriera accademica l’ambitissimo posto
di direttore del Conservatorio di Cracovia, la sua città natale. Il
suo Quartetto per archi e pianoforte è un’opera dal carattere al
tempo stesso lirico e passionale, nei quale il Romanticismo di
Schumann e di Brahms coesiste armoniosamente con brillanti
elementi della tradizione slava. Queste due splendide opere ci vengono proposte nella magnifica interpretazione dello
Szymanowski Quartet - una formazione equamente suddivisa
tra musicisti polacchi e ucraini - e da Jonathan Plowright, pianista inglese ma dall’animo profondamente legato alla tradizione
musicale polacca.
Jonathan Plowright su HYPERION:
AA.VV
AA.VV.
HOMAGE TO PADEREWSKI
HOMMAGE À CHOPIN
CDA67903 (CD alto prezzo) CDA67803 (CD alto prezzo)
4
BENJAMIN BRITTEN
SACRED AND PROFANE E ALTRE OPERE CORALI
Polyphony, Stephen Layton
CDH55438 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154381
B. Britten: Five Flower Songs op. 47; A.M.D.G.; A Hymn to the Virgin; Danze
corali da Gloriana; Chorale after an Old French Carol; Sacred and Profane op. 91
In occasione del centenario della nascita di Benjamin Britten, nel
2013 nelle sale da concerto più importanti del mondo si terrà un
gran numero di concerti dedicati al compositore inglese, tra cui
una nutrita serie di concerti di opere corali. Questo disco della
Helios vincitore a suo tempo di un Gramophone Award costituisce
l’introduzione ideale a questo repertorio tanto gradevole quanto
ancora relativamente poco conosciuto. Il programma comprende
Sacred and Profane, l’ultima opera corale portata a termine da
Britten per un coro professionale composta da otto brani a cinque
voci basate su testi medievali, e il Chorale after an Old French Carol, per il quale Britten utilizzò un testo del suo amico W.H. Auden.
La raccolta di sette brani basati su versi di Gerald Manley Hopkins
intitolata A.M.D.G. fu eseguita per la prima volta solo nel 1984,
ben otto anni dopo la morte dell’autore. «Assolutamente impeccabile sotto l’aspetto interpretativo, curato nei minimi dettagli e bilanciato alla perfezione, questo disco costituisce uno straordinario
sfoggio di bellezza corale» (American Record Guide) VINCITORE DEL GRAMOPHONE AWARD - GRAMOPHONE CRITICS’
CHOICE - DIAPASON D’OR - DIAPASON D’OR DE L’ANNÉE.
PIOTR ILIC CIAIKOVSKY
NOVE CORI SACRI. LITURGIA DI SAN GIOVANNI CRISOSTOMO
Corydon Singers, Matthew Best
CDH55437 (CD basso prezzo) Barcode: 0034571154374
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P.I. Ciaikovsky: Nove Cori sacri (Kheruvimskaya pesnya Inno dei Cherubini; Kheruvimskaya pesnya - Inno dei Cherubini; Kheruvimskaya pesnya - Inno dei Cherubini; Tebe poem
- Ti lodiamo; Dostoyno est - Inno alla Madre di Dio); Otche
nash - Padre Nostro; Blazhenni yazhe izbral - Canto delle Beatitudini; Da ispravitsya - Possa la mia preghiera giungere fino
a te; Nyne sily nebesnyya - Ora la gloria del Paradiso); Angel
vopiyashe (Il grido dell’Angelo); Liturgia di San Giovanni Crisostomo op. 41
«Non esiste niente di più suggestivo dell’entrare un sabato
mattina in una chiesa semibuia, con la fragranza dell’incenso
che si diffonde nell’aria, per perdersi in una profonda contemplazione cercando di dare una risposta alle eterne domande
relative all’origine e al destino dell’umanità». Queste parole,
tratte da una delle lettere di Ciaikovsky, esprimono in maniera
molto efficace lo spirito che pervade la straordinaria Liturgia di
San Giovanni Crisostomo op. 41. Quest’opera affonda le proprie radici nella liturgia ortodossa e vanta una scrittura corale
pensata per rendere nella maniera migliore la trasparenza e
la semplicità del testo, che contribuisce a creare un’atmosfera
molto suggestiva simile a quella che gli appassionati occidentali hanno imparato a conoscere e ad amare in opere come i
Vespri di Sergei Rachmaninov. Il programma di questo disco
comprende anche dieci cori, nella maggior parte dei casi basati
su testi liturgici. I primi nove furono pubblicati insieme nel 1885,
mentre l’ultimo - intitolato Il grido dell’Angelo - andò perduto
poco dopo la prima esecuzione del 1887, venendo riscoperto
solo 13 anni dopo la morte del grande compositore.
te conveniente conduce l’ascoltatore a fare un grande viaggio
romantico nella incantevole produzione pianistica di Robert
Schumann. A differenza di altre edizioni simili, questa integrale
presenta una grande coerenza interpretativa e sonora per il
fatto di essere stata realizzata dal pianista francese Eric Le
Sage, uno dei solisti più interessanti del panorama concertistico internazionale, e di essere stata incisa per intero nella sala
svizzera di La Chaux-des-Fonds dallo stesso tecnico del suono, Jean-Marc Laisné. L’altissimo livello qualitativo di questa
integrale della Alpha è testimoniata da un lato dagli innumerevoli riconoscimenti con cui la stampa specializzata di tutto il
mondo ha premiato i singoli volumi usciti nel corso degli anni e
dall’altro dagli elevati volumi di vendite. Date queste premesse,
questo cofanetto rappresenta da un lato una delle principali
edizioni di riferimento della produzione del grande compositore di Zwickau e dall’altro la definitiva consacrazione di Eric
Le Sage, un pianista che vi consigliamo caldamente di non
perdere di vista.
LUDWIG VAN BEETHOVEN (1770-1827)
MISSA SOLEMNIS
Marlis Petersen, Gerhild Romberger, Benjamin Hulett
David Wilson-Johnson, Collegium Vocale Gent
Orchestre des Champs-Élysées, Philippe Herreweghe
LPH007 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439000070
ROBERT SCHUMANN
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE
Eric Le Sage, pianoforte
ALP813 (13 CD al prezzo di due) Barcode: 3760014198137
Vincitore del prestigioso Prix de l’Académie Charles Cros,
questo cofanetto di 13 CD offerto a un prezzo estremamen-
La Phi arricchisce il suo catalogo con una straordinaria interpretazione della Missa solemnis in re minore di Beethoven che
vede protagonisti quattro solisti di alto livello, il Collegium Vocale Gent e l’Orchestre des Champs-Elisées diretti da Philippe
Herreweghe. Considerata con la Messa in si minore di Bach e
il Requiem di Mozart una delle opere sacre più famose di tutti
i tempi, la Missa solemnis è l’opera più lunga mai scritta da
Beethoven e quella che gli richiese più impegno, un capolavoro mai uscito dal repertorio che viene valorizzato al massimo
grado in questa registrazione.
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Columnsweb - Dicembre 2012
FRANCOIS COUPERIN
INTEGRALE DELLE SONATE
Les Dominos, Florence Malgoire, violino e direzione
RIC330 (CD alto prezzo) Barcode: 5400439003309
F. Couperin: La Convalescente; La Pucelle; La Steinquerque;
La Sultane; L’Astrée; La Superbe; La Visionnaire
Dopo il grande successo ottenuto con il disco dedicato alle
sonate di Elisabeth Jacquet de la Guerre, l’ensemble Les Dominos diretto dalla violinista Florence Malgoire va alla scoperta
delle prime sonate per violino e basso continuo della storia della musica francese. Tutte le opere in programma vennero scritte negli anni Ottanta del XVII secolo, epoca in cui i compositori
francesi avevano appena scoperto la sonata italiana e avevano
iniziato - per quanto in modo piuttosto velato - a imitarla. Questo disco presenta tutte le sonate di François Couperin, quattro
delle quali sono i lavori originali da cui il grande clavicembalista
francese trasse le sonate del ciclo Les Nations. Questa novità
della Ricercar è la prima edizione discografica a proporre queste opere nella loro integralità, con la sonata La Convalescente
- riscoperta di recente in un manoscritto conservato in Germania - presentata in prima registrazione mondiale.
AA.VV.
SONATE E CONCERTI DEL BAROCCO ITALIANO
Ensemble 415, Chiara Banchini, violino e direzione
Gli Incogniti, Amandine Beyer, violino e direzione
ZZT316 (7 CD prezzo speciale) Barcode: 3760009293168
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Questo corposo cofanetto riunisce le straordinarie registrazioni di opere del Barocco italiano realizzate per la Zig Zag
Territoires dall’Ensemble 415 di Chiara Banchini e dagli Incogniti di Amandine Beyer, comprendenti tra le altre cose i
concerti grossi di Francesco Geminiani, i concerti per quattro
violini, archi e basso continuo e le Quattro Stagioni di Antonio
Vivaldi, i concerti grossi di Giuseppe Valentini e un’attraente
silloge di vivacissimi concerti napoletani di Leonardo Leo e di
Nicola Porpora. Questo cofanetto costituisce anche una sorta
di passaggio del testimone tra le due violiniste, in quanto la
Beyer ha assunto di recente la cattedra di violino barocco
alla Schola Cantorum di Basilea tenuta per molti anni dalla
Banchini. Vale la pena di sottolineare che questa nuova uscita viene pubblicata a breve distanza dalle sonate per violino
solo di Bach eseguite dalla Beyer e delle sonate per violino
e clavicembalo obbligato della Banchini, entrambe premiate
con un prestigioso Diapason d’Or, un fatto che dimostra meglio di qualunque parola l’alta levatura di queste due eccezionali violiniste.
WOLFGANG AMADEUS MOZART
OPERE PER DUE FORTEPIANI
Alexei Lubimov e Yury Martynov, fortepiani
ZZT306 (CD alto prezzo) Barcode: 3760009293069
W.A. Mozart: Sonata K.448; Larghetto e Adagio; Adagio e
Fuga; Secondo Quartetto (arrangiamento di I. Pratsch)
Il programma di questo nuovo disco della Zig Zag Territoires
vede protagonisti due degli artisti più carismatici della casa
discografica francese in un programma che comprende un’opera originale di Mozart (la Sonata in re maggiore K.448) e
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una serie di brillanti trascrizioni tratte da sue opere. Registrato con due preziosi strumenti storici appartenenti alla collezione di Edwin Beunk, questo disco può essere definito sotto
molti aspetti una sorta di conversazione a metà strada tra il
repertorio operistico e quello sinfonico, nonché il frutto maturo della sempre più proficua collaborazione tra due fortisti di
grande talento, uno dei quali - Yury Martynov - si è appena
aggiudicato con il suo disco dedicato alle trascrizioni di Liszt
della Sesta e della Seconda Sinfonia di Beethoven (ZZT301)
un prestigioso Choc de Classica.
FRANZ SCHUBERT
QUINTETTO LA TROTA
David Lefèvre, Christophe Gaugué, Guillaume Paoletti
Eckhard Rudolph, Nathalie Juchors
REW506 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735060
F. Schubert: Quintetto per archi e pianoforte D.667 opera
postuma 114 La Trota; Notturno per pianoforte e archi D.897;
Quartetto per pianoforte e archi D.487
Questo disco riunisce alcune delle pagine cameristiche più
belle di Schubert, dal celebre quintetto La trota - basato sulla guizzante melodia del Lied Die Forelle - al Notturno in fa
maggiore D.897, una delle pagine più intime e commoventi
del grande compositore viennese, al Quartetto in fa maggiore
D.487, nella splendida interpretazione di un gruppo di solisti
di alto livello.
DOMENICO SCARLATTI
SONATE
Racha Arodaky, pianoforte
REW507 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735077
Domenico Scarlatti compose oltre 555 sonate per tastiera,
considerate ancora oggi gemme di incomparabile bellezza
grazie alla loro coinvolgente vena melodica e alla loro incontenibile fantasia ritmica. In queste opere Scarlatti utilizzò tutte
le risorse tecniche ed espressive del clavicembalo e richiese
ai temerari che oggi come allora osano accostarvisi un’agilità
e una brillantezza assolutamente fuori dal comune. In questo disco la pianista Racha Arodaky si dimostra pienamente
all’altezza della situazione, sfoggiando un impressionante virtuosismo, un’eloquenza dai tratti aristocratici e una profonda
conoscenza dell’estetica barocca.
SERGEI PROKOFIEV
CONCERTI PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 1, 4 E 3
Abdel Rahman El Bacha, pianoforte
REW509 (CD basso prezzo) Barcode: 3760195735091
Oltre a essere autore di opere famose in tutto il mondo come
Pierino e il lupo, il balletto Romeo e Giulietta e la colonna sonora per il film di Sergei Eisenstein Alexander Nevsky, Sergei
Prokofiev fu anche un pianista di grande talento, che dedicò al
suo strumento ben cinque concerti. Questo nuovo disco della
collana Rewind presenta tre di questi concerti nella splendida
interpretazione del pianista franco-libanese Abdel Rahman El
Bacha, accompagnato con molto buon gusto dall’orchestra
guidata dal direttore giapponese Kazushi Ono.
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Columnsweb - Dicembre 2012
GUSTAVE KERKER
DIE OBEREN ZEHNTAUSEND (ALTA SOCIETÀ)
Solisti, NDR Radiophilharmonie Hannover, Howard Griffiths
CPO777509 (2 CD alto prezzo) Barcode: 0761203750924
G. Kerker: Die oberen Zehntausend (Alta società, brani scelti);
Burning to Sing or Singing to Burn; The Belle of New York (brani
scelti)
Anche se oggi ben pochi sono al corrente della sua esistenza,
Gustave Kerker nacque nel 1847, come documentato dai registri di Herford, e quando morì nel 1923 il New York Times pubblicò un articolo che celebrava la sua vita e la sua opera. Nei primi
anni del XX secolo Kerker era considerato uno dei re del teatro
popolare, ma per sua sfortuna quel mondo tende a dimenticare
in fretta i suoi eroi, soprattutto negli Stati Uniti, dove la memoria
collettiva è quanto mai labile. Questo fatto ha contribuito a far
cadere Kerker e la sua produzione nell’oblio più totale, al punto
che per mettere insieme i manoscritti per questo disco è stato
necessario affrontare complesse ricerche. Per fortuna, a lungo
andare la costanza dà sempre buoni frutti e - grazie al concreto
supporto fornito dalla NDR - la CPO ha potuto annunciare la riscoperta di uno dei più grandi protagonisti del teatro leggero dei
primi anni del XX secolo. Stilisticamente molto vicino alle opere
di Sir Arthur Sullivan, Kerker compose melodie di straordinaria
bellezza facendo leva su un mordace spirito satirico e su un’orchestrazione brillante ed elaborata. Nel 1898 il suo più grande
successo, The Belle of New York, registrò un’incredibile serie
di 700 rappresentazioni, che lo fecero diventare il simbolo della
commedia musicale americana, poi diventata musical. Arrivato
all’apice del successo, Kerker ricevette dal Metropol-Theater di
Berlino la commissione di scrivere un lavoro in tedesco intitolato
Die oberen Zehntausend (Alta società). A distanza di tanti anni
la brillante musica di Kerker non ha perso nulla della sua capacità di affascinare il pubblico.
8
LOUIS SPOHR
OPERE PER VIOLINO E PIANOFORTE
Ingolf Turban, violino - Kolja Lessing, pianoforte
CPO777492 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203749225
L. Spohr: Grand duo concertant per pianoforte e violino op. 112;
Adagio per violino e pianoforte WoO 37; Rondoletto per violino e pianoforte op. 149; Sechs Salonstücke per violino e pianoforte op. 135
L’interesse dell’industria discografico nei confronti di Louis Spohr
è in evidente crescita, un fatto che trova conferma non solo nell’integrale della sua produzione sinfonica varato di recente dalla
CPO, ma anche nella grande attenzione che l’edizione integrale
della stessa etichetta tedesca ha saputo suscitare sia nel pubblico
sia nella critica. Incoraggiata da questi risultati molto positivi e desiderosa di presentare agli appassionati altri lati della personalità
artistica di questo grande compositore romantico, la CPO presenta in questo nuovo disco una scintillante antologia di opere per
violino e pianoforte nell’interpretazione di Ingolf Turban e di Kolja
Lessing. La straordinaria originalità di Spohr viene rivelata dalla
prima registrazione mondiale di queste opere scritte nei periodi
centrale e finale della sua carriera, che dimostrano con quanta
elaborata maestria sapesse comporre per il pianoforte. Già dal
titolo “duetto concertante” appare evidente la scelta di affidare ai
due strumenti lo stesso ruolo virtuosistico, ponendoli su un piano
di sostanziale parità e liberando il violino da quella sorta di soggezione nei confronti del pianoforte che sopportava ormai da troppo
tempo. Nell’ultima delle tre magnifiche opere per violino e pianoforte presentate in questo disco, il Grand Duo concertant op. 122,
Spohr si allinea alle armoniose strutture del Classicismo, dando
vita a un’opera caratterizzata da una straordinaria leggerezza e
un delizioso fascino e ricca di allusioni alla natura. Lo stile brillante
dell’ultimo periodo creativo di Spohr trova piena espressione nei
sei Salonstücke op. 135, composti tra il 1846 e il 1847. In questi
gradevoli lavori Spohr mise insieme elementi molto diversi sia del
suo tempo sia delle epoche precedenti, creando una raccolta di
piacevolissimo ascolto.
Columnsweb - Dicembre 2012
HENDRIK ANDRIESSEN
ORLANDO DI LASSO
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 1
OPERE SACRE
Netherlands Symphony Orchestra, David Porcelijn
CPO777721 (CD alto prezzo) Barcode: 0761203772124
Die Singphoniker
CPO777751 (CD medio prezzo) Barcode: 0761203775125
H. Andriessen: Sinfonia n. 1; Suite di balletto; Studio sinfonico; Variazioni Kuhnau
Oggi Hendrik Andriessen è conosciuto soprattutto per essere
l’autore di una serie di magnifici lavori organistici, di alcune
messe e di diversi imponenti lavori corali. In realtà, Andriessen
è stato per decenni una delle personalità musicali più importanti dei Paesi Bassi, dove si mise in grande evidenza come
prolifico compositore, ispirato interprete, stimato insegnante,
autore di saggi incentrati su temi musicali, direttore dei conservatori di Utrecht e dell’Aia ed eminente docente di musicologia
all’Università Cattolica di Nijmegen. Hendrik Andriessen iniziò
a dedicarsi al repertorio orchestrale relativamente tardi. La sua
Prima Sinfonia venne portata a termine nel 1930 ed eseguita per la prima volta il 1° ottobre dello stesso anno presso la
Haarlemsche Orkest-Vereenigung sotto la direzione di Eduard
van Beinum e una seconda due anni più tardi con l’autore sul
podio della stessa orchestra. Sotto il profilo tematico, i movimenti di questa sinfonia sono strettamente legati tra loro e il
vigoroso finale costituisce il meraviglioso culmine di un’opera
davvero degna di essere conosciuta di più. La coinvolgente
varietà della ritmica, l’elaborata scrittura armonica e lo straordinario sviluppo tematico costituiscono le prove più evidenti
dell’alto magistero compositivo di Andriessen, che in seguito
scrisse altre tre sinfonie e una ventina di altre opere per orchestra sinfonica o orchestra d’archi.
O. di Lasso: Audi, benigne conditor a 5; Christe redemptor
omnium a 5; Vexilla regis prodeunt a 6; Ad coenam agni provide a 4; O salutaris hostia a 5; Ave maris stella a 4; Jesu,
nostra redemption a 6; Veni creator spiritus a 5 e a 6; Hostis
Herodes impie a 5; Jesu, corona virginum a 6; Conditor alme
siderum a 5
I numerosi estimatori dei Singphoniker possono finalmente tirare un sospiro di sollievo perché la CPO pubblica questo mese un nuovo disco del loro ensemble preferito, con un
programma interamente dedicato a Orlando di Lasso. Questa
celebre formazione tedesca ben conosciuta in ogni parte del
mondo è stata fondata oltre trent’anni fa da sei studenti di canto del Conservatorio di Monaco di Baviera. Orlando di Lasso
compose la sua raccolta di inni tra il 1580 e il 1581 per l’eccellente cappella musicale del duca Guglielmo V di Baviera. Sei
mottetti - alcuni dei quali di ampio respiro - basati su testi privi
di canto gregoriano contribuiscono a creare un netto contrasto
con i brani scelti dalla raccolta di inni; l’omissione del canto
gregoriano significa che il testo era stato messo in musica interamente in forma polifonica. Nell’esecuzione di queste opere
gli interpreti possono contare su un’ampia discrezionalità, un
fatto che costituisce sempre una priorità nella produzione di
Orlando di Lasso.
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Columnsweb - Dicembre 2012
AA.VV.
VOCES QUIETIS
JOHANNES BRAHMS
INTEGRALE DEI LIEDER - VOLUME 10
Männerensemble schnittpunktvokal
Wolfgang Puschnig, sassofono; Marco Tamayo, chitarra
CPO777773 (2 CD al prezzo di 1) Barcode: 0761203777327
Juliane Banse, soprano; Iris Vermillion, mezzosoprano
Andreas Schmidt, baritono; Helmut Deutsch, pianoforte
CPO777023 (2 CD medio prezzo) Barcode: 0761203702329
Der Tag hat sich geneigt; Üba die Stapflan; O Sacrum Convivium; In te; Domine, speravi; Martini-Jodler; Valassn; Ganz
langsam; Da unten im Tale; Die Nacht; Grab und Mond; Marija
pomagaj; Ave Regina Coelorum; Caritas; Is schon still uman
See; Wo ist Jesus mein Verlangen; I bedank mi für die Hirbig;
Muaß wohl furt aus meina Kammer
«Un quartetto di voci maschili in una chiesa vuota con al loro
fianco due musicisti amici come il sassofonista Wolfgang Puschnig e il chitarrista Marco Tamayo». L’elemento più significativo di questo nuovo disco della CPO intitolato voces quietis
è costituito dai paesaggi della Carinzia, la regione austriaca
da cui provengono i quattro membri dell’ensemble vocale
schnittpunktvokal, tre fratelli e un basso. Tra gli innumerevoli canti popolari in lingua tedesca e slovena ci sono parecchi
canti sacri pervasi da una commovente devozione che sono
ancora in attesa di essere riscoperti. I membri dell’ensemble
schnittpunktvokal si impegnano da anni per offrire al loro pubblico proposte musicali ai massimi livelli, sfoggiando una varietà timbrica non lontana da quella di un gruppo strumentale.
Le voci di questi eccellenti cantanti emergono nella maniera
più pura e gradevole nelle sale da concerto e nelle chiese. La
loro carriera ha avuto inizio alla fine degli anni Ottanta, quando
cantavano insieme in assoluta libertà nel salotto della casa dei
loro genitori. Oggi i critici sono concordi nell’esaltare la loro
«impeccabile intonazione, lo straordinario vibrato all’unisono
e il suono d’insieme che sembra provenire da una sola voce».
Come bonus la CPO ha ritenuto bene di aggiungere a questo
disco la ristampa di Christmas Songs from Carinthia, il primo
disco dell’ensemble schnittpunktvokal pubblicato dall’etichetta
tedesca.
J. Brahms: Deutsche Volkslieder - Hefte 1-6 WoO 33; VolksKinderlieder WoO 31; Fünf Ophelia-Lieder WoO posthum 23;
Regenlied WoO posthum 23; Mondnacht WoO 21
La CPO porta avanti la sua straordinaria integrale dei Lieder
di Johannes Brahms con il decimo volume, un cofanetto doppio che contiene i Deutsche Volkslieder per voce e pianoforte,
opere che rappresentano non solo la più vasta raccolta di canti
popolari del grande compositore di Amburgo, ma anche quella
più valida sotto l’aspetto artistico. Inviando questa raccolta al
suo amico Hermann Deiters, Brahms scrisse: «Questa è la prima volta che riprendo in mano con vero piacere una mia opera
giovanile». I quattordici Volks-Kinderlieder WoO 31 vennero
pubblicati anonimi nel novembre del 1858 con una dedica ai
figli di Robert e di Clara Schumann. Brahms considerò sempre
i cinque Ophelia-Lieder come lavori d’occasione. Il compositore amburghese scrisse queste opere nel novembre del 1873
per l’attrice Olga Precheisen, fidanzata dell’attore Josef Lewinsky, uno dei migliori amici di Brahms. I testi di questi Lieder
sono tratti dalla scena della follia dell’Amleto di Shakespeare e
furono scritti per essere eseguiti durante la rappresentazione
teatrale. I tre cantanti protagonisti di questo volume - Iris Vermillion, Juliane Banse e Andreas Schmidt, tutti presenti anche
in altri volumi di questa integrale con il fedele accompagnatore
Helmut Deutsch - mantengono anche in questo caso l’altissimo livello artistico a cui hanno abituato gli appassionati che
seguono questa serie.
10
Columnsweb - Dicembre 2012
OTTORINO RESPIGHI - RICHARD STRAUSS
PIOTR ILIC CIAIKOVSKY
LA BELLA ADDORMENTATA NEL BOSCO
James Ehnes, violino
Bergen Philharmonic Orchestra, Neeme Järvi
CHANSA5113(2) (2 SACD alto prezzo) Barcode: 0095115511329
SONATE PER VIOLINO E PIANOFORTE
Tasmin Little, violino - Piers Lane, pianoforte
CHAN10749 (CD alto prezzo) Barcode: 0095115174920
PRIMA SCELTA
i migliori a prezzo speciale
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14.90
prezzo consigliato
fino al 31.01.2013
Questo cofanetto di due SACD contenente la versione integrale
della bella addormentata nel bosco costituisce il primo tassello di un nuovo progetto discografico della Chandos dedicato
ai balletti di Ciaikovsky, che vedrà l’uscita del Lago dei cigni e
dello Schiaccianoci nel 2013 e nel 2014. Nel 1888 il direttore
dei teatri imperiali di San Pietroburgo Ivan Vsevolozhsky si mise
in contatto con Ciaikovsky per valutare la possibilità di scrivere
un balletto basato sulla favola La bella addormentata nel bosco
di Charles Perrault. Vsevolozhsky aveva intenzione di mettere
in scena un balletto simile a quelli che due secoli prima avevano rallegrato la corte di Luigi XIV, concedendo libero sfogo
al romanticismo su musiche ispirate allo stile di Lully, Bach e
Rameau. Questa proposta di un balletto dai toni fiabeschi legato agli stili rococò e barocco piacque molto a Ciaikovsky e La
bella addormentata nel bosco fu eseguita per la prima volta nel
1890 con la coreografia di Marius Petipa. Caratterizzato da una
struttura molto elaborata, questo balletto ruota intorno al conflitto
tra le forze ancestrali del Bene (impersonate dalla Fata dei lillà)
e del Male (rappresentate dalla strega Carabosse). Ogni personaggio è rappresentato da un tema ricorrente (il wagneriano
Leitmotiv), che viene riproposto per tutta la durata del balletto.
La scelta di Ciaikovsky di utilizzare quella che in quegli anni era
considerata una tecnica compositiva tanto innovativa quanto
poco ortodossa ispirò molti compositori di grande talento, tra cui
Igor Stravinsky, secondo il quale La bella addormentata nel bosco era il più grande capolavoro di Ciaikovsky. Questa edizione
del balletto di Ciaikovsky vede protagonista la Bergen Philharmonic Orchestra diretta da Neeme Järvi, per l’occasione affiancati da James Ehnes, uno dei più dinamici e ispirati violinisti del
panorama concertistico internazionale.
O. Respighi: Sonata per violino e pianoforte P 110; Sei Pezzi per violino e pianoforte P 31 R. Strauss: Sonata per violino e pianoforte op. 18
La violinista Tasmin Little arricchisce la propria discografia
nel catalogo della Chandos con un nuovo disco dedicato
alle sonate per violino e pianoforte di Ottorino Respighi e
di Richard Strauss che la vedono accompagnata dal pianista Piers Lane. Il fatto che Respighi sia oggi conosciuto
soprattutto per la Trilogia romana e Strauss per i suoi monumentali poemi sinfonici ha contribuito a far cadere in un
relativo oblio la rispettive opere cameristiche, che al contrario meriterebbero di essere eseguite molto più spesso. Respighi scrisse la sua Sonata per violino e pianoforte quando
era ormai giunto all’apice della sua fama e dei suoi mezzi
tecnici ed espressivi. Pervasa da un sincero slancio e da
una vena inconfondibilmente romantica, quest’opera attinge
sia al lirismo sia ai toni melodrammatici che avevano reso
famosa la musica italiana nell’ultimo scorcio del XIX secolo,
offrendo ai due interpreti ampio spazio per sfoggiare le loro
doti. I Sei Pezzi per violino e pianoforte ci portano invece
nell’atmosfera ovattata dei salotti nobiliari del Belpaese, un
microcosmo che si colloca agli antipodi della retorica verbosa che caratterizzava il melodramma di quegli anni. La
Sonata per violino e pianoforte di Richard Strauss costituì
un importante punto di svolta nella parabola artistica del
grande compositore tedesco. Da un lato, il linguaggio musicale evoca il rigore e la netta definizione che costituiscono
gli elementi più caratteristici dello stile di Strauss. Dall’altro,
questa sonata è un’opera astratta, non lontana dalle epiche
raffigurazioni sinfoniche e dall’acceso romanticismo che si
possono notare nei lavori di Liszt e di Wagner.
Tasmin Little su CHANDOS:
FREDERICK DELIUS
OPERE ORCHESTRALI
Tasmin Little, violino;
Paul Watkins, violoncello
BBC Symphony Orchestra,
Sir A. Davis
CHANSA5094 (SACD alto prezzo)
EDWARD ELGAR
OPERE ORCHESTRALI
Tasmin Little, violino
Royal Scottish National
Orchestra, Sir A. Davis
CHANSA5083 (SACD alto prezzo)
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Columnsweb - Dicembre 2012
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 3
Paul Watkins, violoncello
BBC Symphony Orchestra, Edward Gardner
CHANSA5106 (SACD alto prezzo) Barcode: 0095115510629
Pelléas et Mélisande di Debussy. In particolare, Lutoslawski trasformò il sognante tema del compositore francese in una libera
successione di motivi robusti e vigorosi.
Già disponibili:
WITOLD LUTOSLAWSKI
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 1
CHANSA5082 (SACD alto prezzo)
INTEGRALE DELLE OPERE ORCHESTRALI - VOLUME 2
CHANSA5098 (SACD alto prezzo)
OPERE ORCHESTRALI
CHAN10688 (CD alto prezzo)
W. Lutoslawski: Sinfonia n. 2; Mala Suita; Concerto per violoncello
e orchestra; Grave (Metamorfosi per violoncello e orchestra d’archi)
La Chandos presenta il quarto volume della serie dedicata alla
produzione sinfonica del compositore polacco Witold Lutoslawski
che vede grandi protagonisti Edward Gardner e la BBC Symphony Orchestra, per l’occasione affiancati del violoncellista Paul
Watkins. Lutoslawski trasse la maggior parte del materiale tematico della Mala suita (Piccola Suite) dalle melodie popolari di
Machów, un piccolo villaggio della Polonia sud-orientale. In questo lavoro Lutoslawski sfoggia il suo inconfondibile stile leggero,
un eccellente talento nella scelta dei timbri strumentali e la rara
capacità di trasformare temi anche banali in opere estremamente
originali. Scritta tra il 1965 e il 1967, la Seconda Sinfonia fu la
prima opera orchestrale di ampio respiro scritta da Lutoslawski
dopo il Concerto per orchestra concepito tra il 1950 e il 1954, un
ampio lasso di tempo nel corso del quale la situazione politica della Polonia era cambiata in maniera radicale. Sempre desideroso
di rimanere fedele a se stesso, Lutoslawski seppe individuare un
percorso che, pur tenendo conto di queste tendenze, gli consentì
di non abbandonare quanto aveva costruito negli anni precedenti e a partire dalla metà degli anni Sessanta sviluppò un idioma
originale e molto espressivo. Nella Seconda Sinfonia il compositore polacco seppe creare fin dalle prime battute un’atmosfera
straordinariamente intensa, che porta ben presto l’ascoltatore in
una sezione meno istintiva e più elaborata, che sfocia in una tellurica esplosione sonora pervasa da una incrollabile determinazione. Paul Watkins è il protagonista del Concerto per violoncello
e orchestra, una delle opere più interessanti e originali dell’ultima
fase della parabola creativa di Lutoslawski. Se il compositore non
si stancò mai di precisare che quest’opera dai toni intensamente
drammatici non era altro che un dramma musicale, il suo dedicatario Mstislav Rostropovich la ritenne sempre una metafora delle
dure battaglie che dovette combattere contro le autorità sovietiche tra la fine degli anni Sessanta e gli anni Settanta. Nel Grave
per violoncello solo e archi Lutoslawski si basò per la prima volta
nella sua vita (senza contare i brani ispirati da melodie popolari)
su un tema di un altro autore, in questo caso le prime note del
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DMITRI SHOSTAKOVICH
SINFONIA N. 7 LENINGRADO
Orchestra del Teatro Mariinsky, Valery Gergiev
MAR0533 (SACD alto prezzo) Barcode: 0822231853329
Valery Gergiev prosegue la sua sensazionale integrale delle sinfonie di Dmitri Shostakovich pubblicata dalla Mariinsky Live con un’emozionante interpretazione della Settima Sinfonia, un’opera di ampio respiro con la quale il compositore sovietico rese omaggio all’incrollabile coraggio dimostrato dagli abitanti di Leningrado di fronte
all’assedio delle truppe naziste. A dispetto della profonda revisione
storica intervenuta nell’ex Unione Sovietica nel corso degli ultimi
anni che ha portato a riconsiderare criticamente molti temi su cui si
fondano le opere di Shostakovich, quest’opera è tuttora considerata
uno dei simboli più rappresentativi della moderna San Pietroburgo.
Come era avvenuto nei tre primi volumi di questa strepitosa integrale, Gergiev sfodera un’interpretazione incredibilmente profonda ed
eloquente, nella quale il messaggio di Shostakovich viene espresso
con una poderosa retorica che fa rivivere magicamente uno degli
episodi più eroici e dolorosi della seconda guerra mondiale.
Il prestigioso catalogo tedesco ha trovato un nuovo distributore.
Più di ottocento titoli ispirati ad un repertorio raro
e ricercato e alla perfezione del suono.
CD CATALOGO 2012
Catalogo completo + CD dedicato alla musica per piano di Busoni
A SOLI € 3,90 fino ad esaurimento scorte
BUSONI: MUSICA PER PIANO
Claudius Tanski, piano
MDG0436-CAT - Barcode 0760623201221
Columnsweb - Dicembre 2012
Hardy Rittner su MDG:
JOHANNES BRAHMS
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOLUME 1
Hardy Rittner, pianoforte Streicher del 1851
MDGSA1496 (SACD alto prezzo)
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
INTEGRALE DEGLI STUDI
Hardy Rittner, fortepiano Conrad Graf del 1835
MDGSA1747 (SACD alto prezzo) Barcode: 0769623174761
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOLUME 2
Hardy Rittner, pianoforte Bösendorfer del 1850
MDGSA1538 (SACD alto prezzo)
INTEGRALE DELLE OPERE PER PIANOFORTE - VOLUME 3
Hardy Rittner, pianoforte Schweighofer del 1877
MDGSA1680 (SACD alto prezzo)
CONCERTO PER PIANOFORTE E ORCHESTRA N. 1 OP. 15
Hardy Rittner, pianoforte Erard del 1854
L’arte del mondo, Werner Ehrhardt
MDGSA1699 (SACD alto prezzo)
ARNOLD SCHONBERG
OPERE PIANISTICHE
F. Chopin: Dodici Studi op. 10; Dodici Studi op. 25; Nouvelle
étude n. 1 KKIIb/1; Nouvelle étude n. 2 KKIIb/2; Novelle étude
n. 3 KKIIb/3
Gli Studi di Chopin sono considerati tra i vertici assoluti del
virtuosismo pianistico. In questo nuovo disco della MDG Hardy
Rittner rivela in maniera straordinariamente chiara ed eloquente quale profondo dramma e quale magia poetica si celino tra
le note dei capolavori del grande compositore polacco. Sfoggiando una impeccabile padronanza tecnica e un istinto naturale per le più piccole nuances, Rittner riesce a trasformare
queste pagine dai tratti virtuosistici in una raccolta di brani di
carattere di volta in volta commoventi ed elettrizzanti e - fatto
ancora più significativo - con la strepitosa tavolozza sonora di
un fortepiano Graf originale. La varietà espressiva degli Studi
di Chopin è di gran lunga più ampia di quanto si possa credere, in quanto l’ispirazione del compositore polacco spazia
dalla drammatica retorica del celebre Studio Rivoluzionario
al lamento polifonico dello Studio op. 25 n. 7, passando dalla
gradevole leggerezza dello Studio op. 10 n. 8. Inoltre Rittner
riesce a padroneggiare la temibile cascata di terzine dello Studio op. 25 n. 6, ostentando una serenità davvero invidiabile.
Del tutto apprezzabili sono anche i poco noti Trois Nouvelles
Études, con la loro complessa scrittura ritmica e la loro intensa scrittura modulante che dimostrano quanto fosse doverosa
la loro attesissima rivalutazione al fianco delle ben più note
opere sorelle. In una lettera indirizzata alla sua famiglia Chopin scrisse «Mi sento sempre bene dopo aver suonato uno dei
magnifici fortepiani di Graf». Questo straordinario strumento
lungo 244 centimetri oggi conservato presso la Edwin Beunk
Collection venne costruito intorno al 1835 presso la bottega di
Conrad Graf e a distanza di quasi due secoli possiede ancora
una gamma dinamica assolutamente incredibile.
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Hardy Rittner, pianoforte Streicher del 1870 e Steinway del 1901
MDGSA1593 (SACD alto prezzo)
HEINRICH SCHEIDEMANN
OPERE PER ORGANO
Leo van Doeselaar, organo van Hagerbeer della Pieterskerk di Leida
MDGSA1746 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623174662
La Pieterskerk di Leida ospita al suo interno un organo di livello internazionale. Sebbene l’organo von Hagerbeer di questa
chiesa sia uno degli strumenti più antichi del suo genere, la
maggior parte delle sue canne è ancora costituita da quelle
originali della prima metà del XV secolo. Restaurato con commovente devozione, questo splendido strumento produce in
questo nuovo disco della MDG sonorità brillanti nella migliore
tradizione rinascimentale sotto le sapienti mani e piedi di Leo
van Doeselaar che eseguono una incantevole silloge di opere
di Heinrich Scheidemann. Allievo di Sweelinck, Heinrich Scheidemann ricoprì per tutto l’arco della sua carriera l’incarico di
organista presso la Chiesa di Santa Caterina di Amburgo. Il
cuore della produzione di Scheidemann è costituito dalle opere
Columnsweb - Dicembre 2012
sacre, nelle quali continuò a sviluppare il genere dell’arrangiamento sulle melodie dei corali che il suo maestro Sweelinck
aveva portato a vertiginosi livelli di perfezione. Con la fantasia su corale Scheidemann inventò un genere completamente
nuovo, che gli consentì di dar fondo alla sua sbrigliata creatività e di utilizzare tutte le risorse dell’organo. Queste caratteristiche appaiono evidenti in una serie di lavori dalla varietà
espressiva sino ad allora inimmaginabile, tra le quali merita di
essere citato l’arrangiamento della melodia di Flow my tears di
John Dowland, e contribuirono a rendere sempre più apprezzabile la produzione organistica di Scheidemann. Ascoltando
con attenzione questo SACD registrato con l’innovativa tecnologia 2+2+2 non si può che rimanere affascinati dalla perfetta
collocazione spaziale e dalla impeccabile resa dei colori dei
diversi registri in uno spazio realmente tridimensionale.
RUDI STEPHAN
MEMENTO VIVERE - INTEGRALE DELLE OPERE VOCALI
Sophie Harmsen, mezzosoprano; Alexander Vassiliev, basso
Miri Yampolski, pianoforte; Ryoko Morooka, harmonium
MDG1748 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623174822
rattere ascetico o introverso. In ossequio allo spirito dell’epoca,
i temi predominanti delle opere di Stephan sono la morte e
la transitorietà dell’esistenza umana, che vengono trattati con
una straordinaria economia di mezzi espressivi, una scelta
che peraltro non impedì a Stephan di raggiungere toni molto
intensi. Ascoltando Up de eensame Hallig non si può fare a
meno di rabbrividire. Pur esprimendo fin dall’inizio un senso di
smarrimento per la futilità della vita umana, Memento vivere è
pervaso da uno spirito ottimistico, il Pantherlied tratteggia un
tenero ritratto delle emozioni gioiose di una coppia innamorata,
mentre il Lied su testo di Richard Dehmel Sonntag compie un
incredibile passaggio emotivo descrivendo il sereno incanto di
una passeggiata domenicale di una persona ormai arrivata alla
fine della sua vita. La raffinata Mitternacht è invece pervasa
da un’atmosfera molto suggestiva ottenuta grazie all’accompagnamento dell’harmonium. Purtroppo della produzione vocale
di Stephan ci sono pervenuti appena una ventina di lavori, che
in ogni caso costituiscono un gruppo molto significativo all’interno della sua opera. Lo straordinario grand piano Steinway
del 1901 e lo storico harmonium da concerto offrono un apporto sonoro di grandissimo fascino ai due cantanti, che da parte
loro sfoggiano un’espressività ricca di sfumature. Un microcosmo sonoro di eccezionale bellezza, che ci viene presentato in
prima registrazione mondiale dalla MDG.
JOAQUIN CLECH
CONCIERTO DE OTONO. CONCIERTO DE CACERES
Anette Maiburg, flauto; Joaquín Clerch, chitarra
Orquesta de Cámara de la Habana, T.Gabrisch, direttore
MDGSA1742 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623174266
R. Stephan: Der Vergessene; Mitternacht per basso e organo;
Waldnachmittag; Weihnachtsgefühl; Auf den Tod einer jungen
Frau; Sette Lieder su testi di diversi poeti; Up de eensame Hallig; Ich will dir singen ein Hohelied - Sei Lieder su poesie di
Gerda von Robertus; Am Abend; Memento vivere; Musik für
Harmonium; Waldstille; Memento vivere (prima versione)
«In lui avevamo riposte tutte le nostre speranze». Rudi
Stephan morì durante la prima guerra mondiale all’età di 28
anni. In questo nuovo disco della MDG il mezzosoprano Sophie Harmsen e il basso Alexander Vassiliev, accompagnati da
Miri Yampolski al pianoforte e da Ryoko Morooka all’harmonium, conducono gli appassionati di rarità musicali alla scoperta di una serie di brani vocali pervasi da toni molto commoventi
rimasti per qualche inspiegabile ragione fino a oggi del tutto
sconosciuti. Sebbene abbia studiato soprattutto da autodidatta, Stephan seppe creare uno stile degno dei ben più celebrati
Richard Strauss e Hans Pfitzner. Stephan preferì non legarsi
a nessuna corrente artistica dell’epoca, un fatto che appare
evidente già nei titoli delle sue opere, in quanto assegnò ai suoi
lavori titoli del tutto lineari come “Musica per”. In ogni caso,
questa assoluta semplicità non costituiva lo specchio di un ca-
J. Clerch: Concierto de Otoño per flauto e orchestra; Concierto
de Cáceres per chitarra e orchestra
Emozioni portate al parossismo, ritmi molto accattivanti e uno
stupefacente virtuosismo: i toni vibranti della musica caraibica
che Joaquín Clerch imparò a conoscere fin da bambino sono
presenti e chiaramente avvertibili in ogni battuta delle sue opere.
I grandi vecchi del Buena Vista Social Club sono soliti salutare
questo brillante chitarrista cubano con il rispettoso termine di
“Maestro” e da parte sua lui considera come suoi modelli Bach,
Beethoven e Brahms, senza peraltro rinnegare mai le sue origini. Solo in pochissimi casi principi culturali opposti hanno dato
vita a una sintesi convincente come quella che si può apprez15
Columnsweb - Dicembre 2012
zare nel Concierto de Cáceres e nel Concierto de Otoño, due
opere di grande fascino che costituiscono un’addizione di straordinaria importanza al repertorio per chitarra, flauto e orchestra. Il
primo movimento del Concerto per chitarra e orchestra si intitola
El dolor. Armonie straordinariamente espressive si alternano a
ritmi quanto mai coinvolgenti e il grandioso pathos dell’orchestra
fa da contrappunto al solitario lamento della chitarra, dando vita
a un’opera che riesce a strappare agli ascoltatori addirittura le
lacrime, come avviene alla fine del secondo movimento, quando
un assolo di violino introduce la cadenza della chitarra prima che
il concerto giunga alla sua scintillante conclusione. Clerch scrisse il suo Concerto per flauto e orchestra per Anette Maiburg,
musicista di grande talento con cui si è esibito per parecchi anni.
Inserendo in questo lavoro linee melodiche di inusitata lunghezza e una scrittura tecnicamente molto complessa il compositore
dimostra di conoscere molto bene le eccellenti doti della solista,
che esegue l’impegnativa parte del flauto con assoluta padronanza tecnica e una tavolozza sonora di rara bellezza. Alcune
reminiscenze africane contribuiscono a rendere il Concierto
de Otoño un vero capolavoro, in grado di far coesistere culture e approcci diversi con meravigliosa leggerezza L’Orquesta
de Cámara de La Habana ha il ritmo nel sangue. Guidata con
perizia dal direttore Thomas Gabrisch, questa giovane orchestra cubana consente da una parte alla flautista di mettersi in
grande evidenza e di porsi come autorevolissima controparte
della chitarra e dall’altra conferma di essere una formazione di
grande temperamento e del tutto affidabile. Un disco veramente
formidabile!
Joaquin Clerch su MDG:
AA.VV.
CLASSICA CUBANA
Anette Maiburg, flauto; Joaquín Clerch, chitarra; Pancho Amat, tres
MDGSA1536 (SACD alto prezzo)
Oltre un secolo dopo la proclamazione della Dichiarazione di
Indipendenza, i compositori americani continuavano a scrivere
le loro opere seguendo i collaudati modelli europei, al punto
che il primo stile veramente americano cominciò a emergere e
a definirsi solo verso la fine del XIX secolo. Uno dei più grandi
protagonisti di questo sviluppo stilistico fu Horatio Parker. Nel
1882 Parker si trasferì a Monaco di Baviera per completare
i suoi studi musicali con Josef Rheinberger. Nel giro di poco
tempo l’allora diciannovenne musicista americano dimostrò di
possedere un talento sia come compositore sia come virtuoso
di gran lunga superiore rispetto a quello dei suoi compagni di
corso, al punto che Rheinberger decise di affidare a questo
dotatissimo organista la parte solistica nella prima esecuzione
del suo Concerto per organo. Parker fu anche il primo americano a ricevere una laurea honoris causa dall’Università di
Cambridge. Negli anni in cui i compositori europei si stavano
apprestando a dare l’addio alla scrittura tonale, Parker portò
avanti senza alcuna esitazione il suo percorso artistico e scrisse una serie di lavori caratterizzati da un’espressività quanto
mai vigorosa. Sotto l’aspetto strutturale, la Sonata per organo
di Parker presentata tratti nettamente più innovativi rispetto
al modello di Rheinberger, con un’espressività drammatica
contrappuntata da una vivace arguzia che dimostra meglio di
qualsiasi parola quanto sia grande il magistero compositivo di
Parker. Rudolf Innig ha una grande predilezione per gli organi
romantici e per mezzo di questi strumenti continua a rivelare al
grande pubblico opere e autori di grande interesse per quanto
virtualmente sconosciuti. In particolare, le sue integrali delle
opere organistiche di Josef Rheinberger e di Felix Nowowiejski
rappresentano vere e proprie pietre miliari della storia dell’interpretazione. L’organo Kuhn della Cattedrale di Osnabrück
è un eccezionale strumento moderno situato in uno spazio
acustico molto apprezzabile, che offre a Innig la possibilità di
eseguire le opere di Parker in una maniera molto vicina alla
sua concezione sonora.
HORATIO PARKER
Rudolf Innig su MDG:
OPERE PER ORGANO
Rudolf Innig, organo Kuhn della Cattedrale di Osnabrück
MDG1741 (CD alto prezzo) Barcode: 0760623174129
FELIX NOWOWIEJSKI
OPERE PER ORGANO
Rudolf Innig, organo Sauer della Cattedrale di Brema
MDG1591 (CD alto prezzo)
FRANZ LACHNER
INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO
Rudolf Innig, organo Walcker di Ilmenau
MDG1487 (CD alto prezzo)
H. Parker: Quattro Pezzi per organo op. 66; Sonata op. 65;
Cinque Pezzi per organo op. 68
16
Columnsweb - Dicembre 2012
ROBERT SCHUMANN
SINFONIE N. 2 E 4
Orchestre de Chambre de Lausanne, Christian Zacharias
MDGSA1745 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623174563
Christian Zacharias ha rivelato prospettive del tutto nuove
con la sua eccezionale interpretazione dei concerti per pianoforte e orchestra di Robert Schumann e l’Orchestre de Chambre de Lausanne sa esprimere in maniera molto convincente
le analogie che legano il grande compositore di Zwickau ai
più eminenti esponenti del Classicismo anche grazie alle sue
dimensioni ridotte. Sottolineata in modo davvero efficace dalle evocative sonorità dei corni naturali, questa trasparenza
classica si coniuga armoniosamente a una sensualità romantica, consentendo di vivere un’esperienza d’ascolto di altissimo livello grazie alla straordinaria tecnologia di ripresa 2+2+2
della MDG. Per il repertorio sinfonico le opere di Schumann
costituirono senza dubbio un fatto liberatorio, dopo la lunga
pausa di riflessione seguita alla prima esecuzione della Nona
Sinfonia di Beethoven. Sotto questo aspetto, Schumann
diede un contributo di grande importanza all’evoluzione del
repertorio romantico, anche se prima di sentirsi pronto per
compiere questo passo in ambito sinfonico dovette attendere
parecchi anni, nel corso dei quali si dedicò alla liederistica e
alla produzione per pianoforte. Con le sue quattro sinfonie
Schumann indicò un nuovo cammino e diede sia al pubblico
sia ai critici più di un motivo per sperare nell’avvento di una
nuova epoca d’oro della sinfonia.
AA.VV.
OPERE PER OBOE E ORCHESTRA
Yeon-Hee Kwak, oboe; David Pia, violoncello
Münchner Rundfunkorchester, Johannes Goritzki
MDGSA1598 (SACD alto prezzo) Barcode: 0760623159867
N. Skalkottas: Concertino per oboe e orchestra da camera K.
Aho: Sette Invenzioni con postludio per oboe e violoncello R.
Strauss: Concerto per oboe e piccola orchestra
Yeon-Hee Kwak può già vantare al suo attivo un disco di
grande interesse dedicato ai concerti per oboe e orchestra di
Bohuslav Martinu e di Antál Dorati e con questa nuova registrazione della MDG l’oboista coreana rende omaggio ad altri tre
compositori del XX secolo. Accompagnata da una Münchner
Rundfunkorchester in forma smagliante diretta da un ispirato
Johannes Goritzki, la Kwak esegue il celebre Concerto per
oboe e orchestra di Richard Strauss e - in prima registrazione
mondiale - il Concertino per oboe e orchestra di Nikos Skalkottas, con le Invenzioni con un postludio per oboe e violoncello
del compositore finlandese Kalevi Aho a costituire un gradevolissimo complemento al programma.
17
Columnsweb - Dicembre 2012
DAL MESE DI DICEMBRE LA PRESTIGIOSA
ETICHETTA INGLESE SOLI DEO GLORIA,
DIRETTA DA SIR JOHN ELIOT GARDINER
È DISTRIBUITA DA SOUND AND MUSIC
JOHANN SEBASTIAN BACH
CANTATE NATALIZIE
Solisti, Monteverdi Choir, The English Baroque Soloists, John Eliot Gardiner
SDG178 (6 CD al prezzo di 2) Barcode: 0843183017829
tanti specializzati nel repertorio barocco, tra cui Magdalena
Kozená, Bernarda Fink, Michael Chance e Christoph Genz.
Il programma comprende alcune delle cantate più famose e
amate di Bach, tra cui la solenne Christen, ätzet diesen Tag
BWV 63, la gioiosa Unser Mund sei voll Lachens BWV 110 e
Ich freue mich in dir BWV 133, una cantata pervasa da una
ritmica molto coinvolgente. Nel complesso questo cofanetto
costituisce un’ottima occasione per riscoprire alcune delle
gemme più preziose del repertorio sacro del XVIII secolo e di
rivivere le festività natalizie à la manière de Bach.
LUDWIG VAN BEETHOVEN
SINFONIE N. 7 E N. 5
Orchestre Révolutionnaire et Romantique, John Eliot Gardiner
SDG717 (CD alto prezzo) Barcode: 0843183071722
J.S. Bach: Christen, ätzet diesen Tag BWV 63; Gloria in
excelsis Deo BWV 191; Gelobet seist du, Jesu Christ BWV
91; Unser Mund sei voll Lachens BWV 110; Christum wir
sollen loben schon BWV 121; Dazu ist erschienen der Sohn
Gottes BWV 40; Selig ist der Mann, BWV 57; Sehet, welch
eine Liebe hat uns der Vater erzeiget BWV 64; Süßer Trost,
mein Jesus kömmt BWV 151; Ich freue mich in dir BWV 133;
Singet dem Herrn ein neues Lied BWV 225; Tritt auf die Glaubensbahn BWV 152; Das neugeborne Kindelein BWV 122;
Gottlob! nun geht das Jahr zu Ende BWV 28; Singet dem
Herrn ein neues Lied! BWV 190; Lobe den Herrn, meine Seele II BWV 143; Jesu, nun sei gepreiset BWV 41; Herr Gott,
dich loben wir BWV 16; Gott, wie dein Name, so ist auch dein
Ruhm BWV 171; Schau, lieber Gott, wie meine Feind BWV
153; Ach Gott, wie manches Herzeleid II BWV 58; Sie werden
aus Saba alle kommen BWV 65; Liebster Immanuel, Herzog
der Frommen BWV 123
Questo cofanetto offerto a un prezzo molto conveniente raccoglie le cantate scritte da Bach per il periodo natalizio nella
versione registrata nel 2000 da John Eliot Gardiner nel corso
del Bach Cantata Pilgrimage, lo straordinario progetto che ha
visto il grande direttore inglese eseguire e incidere tutte le
200 cantate sacre del sommo Cantor lipsiense nell’arco di un
solo anno. Accanto al Monteverdi Choir - considerato da molti
addetti ai lavori uno dei cori più brillanti del mondo - e agli
English Baroque Soloists si esibiscono alcuni dei migliori can18
Circa vent’anni dopo la registrazione dell’acclamata integrale
delle sinfonie di Beethoven pubblicata dalla Archiv, Sir John
Eliot Gardiner e l’Orchestre Révolutionnaire et Romantique
sono tornati a questi caposaldi del repertorio sinfonico ottocentesco con una serie di concerti che li hanno visti grandi
protagonisti nelle principali sale di Londra e degli Stati Uniti.
Fin dal primo ascolto di questo disco non si può che rimanere
piacevolmente sorpresi dal modo in cui Gardiner enfatizza
i contenuti rivoluzionari di queste celebri sinfonie, potendo contare sulle sonorità terse e trasparenti degli strumenti
dell’orchestra, che comunicano un’incontenibile energia e
uno slancio ricco di pathos. Questo nuovo titolo della Soli
Deo Gloria viene proposto in un digipack con un libretto di 36
pagine firmato dal celebre presentatore della BBC Stephen
Johnson.
Columnsweb - Dicembre 2012
JAN DISMAS ZELENKA
AA.VV.
MELODRAMA DE SANCTO WENCESLAO
CONCERTI PER VIOLONCELLO E ORCHESTRA
Solisti, Musica Florea, Musica Aeterna
Ensemble Philidor, Boni Pueri, Marek Stryncl
SU4113 (2 CD medio prezzo) Barcode: 0099925411329
L’incoronazione di Carlo VI a re di Boemia avvenuta a Praga nel
1723 fu uno degli eventi mondani più importanti di quell’anno,
passato alla storia della musica per aver visto approdare Johann
Sebastian Bach a Lipsia. Oltre all’opera Costanza e Fortezza del
Kapellmeister imperiale Johann Joseph Fux, riscosse grande
ammirazione anche il melologo Sub olea pacis di Jan Dismas
Zelenka, un allievo di Fux che ricoprì l’incarico di contrabbassista
dell’orchestra di corte di Dresda per oltre dieci anni. Grazie a una
serie di elaborate allegorie, Zelenka porta l’ascoltatore alla scoperta della storia della Boemia, fornendogli nel contempo le prove
genealogiche su cui si fondavano le pretese con cui la coppia
reale degli Asburgo reclamava la corona del paese, senza dimenticare di mettere in luce i benefici di cui avrebbero potuto godere
i boemi da quella svolta dinastica. Grazie alla sua straordinaria
bellezza, la musica riesce a mettere in secondo piano lo scopo
encomiastico per cui venne scritta quest’opera. In particolare,
Zelenka dimostrò di essere un grande maestro nell’arte dell’orchestrazione, utilizzando in maniera molto incisiva parti obbligate
per gli strumenti a fiato, compreso lo chalumeau. A quella memorabile rappresentazione presero parte oltre 150 interpreti, tra cui
František Benda, allora appena tredicenne. L’esecuzione di Sub
olea pacis tenutasi al Klementinum fu accolta con incontenibile
entusiasmo dalla nobile platea, che comprendeva anche l’imperatore d’Austria con la consorte, con i gesuiti padroni di casa che
vendettero oltre 4000 libretti stampati. L’ultima spettacolare esecuzione del capolavoro di Zelenka si tenne al Castello di Praga
nel 2000 con la partecipazione dei migliori ensemble di strumenti
originali sia cechi sia stranieri, un’occasione irripetibile che la Supraphon non si è fatta sfuggire, realizzando questa straordinaria
registrazione, che non può mancare nella collezione di ogni appassionato del repertorio minore del XVIII secolo che si rispetti.
Michal Kaňka, violoncello
Prague Chamber Orchestra, Pavel Šafařík e Jiří Pospíchal
SU4108 (CD alto prezzo) Barcode: 0099925410827
A. Kraft: Concerto per violoncello e orchestra op. 4 A. Vranický: Concerto per violoncello e orchestra C. Stamitz: Concerto n. 2 per violoncello e orchestra
I compositori dei quattro concerti presentati in questo disco
della Supraphon sono legati dalle radici ceche e da una brillante carriera internazionale. Primo violoncellista dell’orchestra
del principe Esterházy, Antonín Kraft fu per Haydn «uno dei
più superbi maestri di questo strumento». A Dresda Kraft ebbe
l’opportunità di suonare con Mozart e il suo virtuosismo trovò un ardente ammiratore in Beethoven, che compose per lui
l’impegnativa parte del violoncello del Triplo Concerto op. 56.
Come Kraft, anche Antonín Vranický visse a Vienna, si perfezionò con Haydn e strinse un sincero rapporto di amicizia
con Beethoven. Violinista di grande talento, nel corso della sua
carriera Vranický ricoprì gli incarichi di Kapellmeister, primo
violino e compositore per l’orchestra del principe Lobkowitz ed
è considerato il capostipite della scuola violinistica viennese.
Carl Stamitz nacque a Mannheim, dove fu assunto come violinista della celebre orchestra del principe elettore per trasferirsi
poi a Parigi e a Londra e intraprendere una fortunata carriera
concertistica che lo portò in tutte le principali città europee. Il
concerto presentato in questo disco è caratterizzato da una
coinvolgente vena sentimentale che anticipa il Romanticismo.
Questi tre concerti virtualmente sconosciuti sono stati riportati
in vita da Michal Kaňka, solista molto richiesto e membro del
Quartetto Pražák, che nel corso della sua carriera si è aggiudicato un gran numero di riconoscimenti discografici e di premi
nei principali concorsi europei, tra cui il concorso indetto dalla
ARD di Monaco di Baviera.
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AA.VV.
OPERE PER CLAVICEMBALO DI AUTORI INGLESI, SPAGNOLI E PORTOGHESI
Zuzana Růžičkova, clavicembalo
SU4118 (2 CD medio prezzo) Barcode: 0099925411824
TESTAMENT
KARAJAN DIRIGE MOZART E STRAUSS
Berliner Philharmoniker, Herbert von Karajan
TES1474 (CD alto prezzo) Barcode: 0749677147426
J. Dowland: Mellancholy Galliard; The Shoemaker’s Wife;
My Lady Hunsdon’s Puffe F. Richardson: Pavana Anonimo:
Almand J. Bull: Dr. Bull’s Juell; In nomine; Walsingham; The
King’s Hunt J. Mundy: Bonny Sweet Robin T. Morley: Alman
M. Peerson: The Fall of the Leafe W. Byrd: Galiardas Passamezzo R. Farnaby: Nobodyes Gigge H. Purcell: Air; Canary W. Croft: Ground A. de Cabezón: Tiento; La dama le
demanda J.A.C. de Seixas: Sonata in mi minore; Sonata in do
minore; Toccata in fa minore J. de Sousa Carvalho: Toccata;
Andante A. Soler: Sonata in mi minore; Sonata in sol maggiore; Sonata in do maggiore; Sonata in la minore; Sonata in fa
maggiore; Sonata in re bemolle maggiore
Per celebrare l’85° compleanno di quella che è stata giustamente soprannominata la “First Lady del clavicembalo”, la
Supraphon ripropone un cofanetto doppio dedicato all’arte
raffinata e senza tempo della leggendaria Zuzana Růžičkova,
scegliendo il meglio del meglio della sua vastissima discografia. Questo cofanetto presenta un programma incentrato sui
primi autori che concentrarono la loro attenzione sul clavicembalo. Abbinando le migliori opere dei compositori iberici con
una vasta scelta di lavori scritti da autori attivi in Inghilterra,
questo cofanetto consente anche di fare confronti stilistici di
grande interesse. Sebbene in questo periodo l’Inghilterra e la
Spagna fossero divise da forti tensioni di natura politica, nella
produzione per strumento a tastiera dei due paesi si notano
infatti numerose analogie stilistiche, tra cui la grande influenza esercitata dalle tradizioni del liuto e dell’organo. La sublime
musicalità di Zuzana Růžičkova rende questo cofanetto un tesoro di rara bellezza e non solo una preziosa testimonianza
della storia dell’interpretazione clavicembalistica, con la sua
inimitabile personalità che riesce a far brillare queste pagine
raffinate di colori e di luci di mille sfumature. Queste splendide
rimasterizzazioni vengono pubblicate per la prima volta su CD.
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W.A. Mozart: Sinfonia concertante per oboe, clarinetto, corno,
fagotto e orchestra K.297b R. Strauss: Così parlò Zarathustra
Questo disco ripropone il programma di un concerto tenutosi il 12 agosto del 1970 presso la Grosses Festspielhaus di
Salisburgo, nel corso del quale Herbert von Karajan diresse
due opere molto diverse tra loro ma entrambe - per ragioni
diverse - assai vicine al suo cuore. La Sinfonia concertante
in mi bemolle maggiore per oboe, clarinetto, corno, fagotto e
orchestra K.297b venne composta da Mozart nel 1778 con lo
scopo di ingraziarsi il pubblico parigino, un obiettivo che purtroppo non riuscì a conseguire nonostante l’innegabile bellezza di quest’opera, che oscilla tra una accattivante melodiosità
e spunti di gradevole virtuosismo. Il Così parlò Zarathustra di
Richard Strauss è invece una delle opere a cui è legata maggiormente la fama del direttore austriaco, che ne effettuò per
la Deutsche Grammophon un’incisione tuttora considerata tra
le migliori edizioni disponibili sul mercato discografico. Questa
versione live esalta al massimo grado la potenza visionaria di
Karajan, anche grazie a una qualità sonora che rende molto
difficile credere che risalga a oltre quarant’anni fa.
Columnsweb - Dicembre 2012
IL QUARTETTO ITALIANO IN CONCERTO
Quartetto Italiano
TES1123 (CD alto prezzo) Barcode: 0749677112325
S. Prokofiev: Quartetto per archi n. 2 op. 92 I. Stravinsky: Tre
Pezzi per quartetto d’archi D. Milhaud: Quartetto per archi n.
12 G.F. Malipiero: Quartetto per archi n. 4
La Testament arricchisce il suo catalogo con una nuova registrazione del Quartetto Italiano, la straordinaria formazione
composta da Paolo Borciani, Elisa Pegreffi, Piero Farulli e
Franco Rossi che per oltre 35 anni dettò legge nel repertorio cameristico grazie a un assoluto rigore interpretativo, un
impeccabile equilibrio sonoro e una eccezionale perfezione
tecnica. Le quattro opere presentate in questo disco furono
registrate verso la metà degli anni Cinquanta, quando i suoi
componenti avevano da poco superato i trent’anni ed erano
giunti all’apice dei loro ragguardevoli mezzi tecnici ed espressivi. Ascoltando con attenzione questo disco non si può che
rimanere colpiti dall’efficacia in cui il Quartetto Italiano riesce
a cogliere l’essenza di autori diversissimi tra loro come i russi
Prokofiev e Stravinsky, il francese Milhaud e l’italiano Malipiero, esaltando anche le più piccole sfumature delle loro opere.
Una incomparabile lezione di stile che costituisce ancora un
assoluto riferimento.
INDIA
TABLA DE JAIPUR
Latif Ahmed, tabla
PSSA141239 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412394
Ashat Mangal; Basant Taal; Laggi Kehvra; Pancham Sawari; Teen Taa
Nel suo secondo disco pubblicato dalla Playa Sound Latif
Ahmed Khan presenta una incantevole antologia della più autentica produzione per tabla, potendo contare sull’eccellente
accompagnamento del gruppo ritmico (taal) formato da Pancham Sawari, Basant Taal e Asht Mangal, tre musicisti molto
esperti formatisi alla scuola del guru Ustad Hidayat Khan e con
i quali Latif collabora da molti anni.
ISOLE CANARIE
LEYENDAS CANARIAS
André Charbonneau
PSSA141240 (CD basso prezzo) Barcode: 3700089412400
Leyendas Canarias; El diablo de Timanfaya; Jardín canario; El
dedo de Diós; Gara y jonay; Ave del Paraíso; Mirador del río;
Desierto de dunas; Eternal primavera; Barranco del infierno;
Paísaje lunar; Camellito sonoro; Los organos; Is las afortunadas; La ruta de los volcanes; Las pirámides de Guimar; Los
Gigantes; El drago milenario
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Il timple è uno degli strumenti più rappresentativi delle Isole Canarie, una piccola chitarra a cinque corde con la cassa armonica
arcuata, che le ha fatto dare il soprannome di “camellito sonoro”.
In questo gradevole disco della Playa Sound il compositore e
chitarrista André Charbonneau rende omaggio a questo strumento tradizionale dell’“isola dell’eterna primavera”.
CLAUDIO MONTEVERDI - ANDREA GABRIELI
MADRIGALI ACCOMODATI PER CONCERTI SPIRITUALI
I Cantori di San Marco, Marco Gemmani
TC530002 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105339
ARTURO TOSCANINI INTERPRETA GIUSEPPE VERDI
NBC Symphony Orchestra, New York Philharmonic Orchestra
Arturo Toscanini, direttore
URNWS247 (3 CD prezzo speciale) Barcode: 8051776572477
Giuseppe Verdi (1813-1901): Nabucco (Va’ pensiero); I Lombardi alla prima crociata (Qui posa il fianco); Luisa Miller (Sinfonia; Quando le sere al placido); Rigoletto (Atto terzo); I vespri
siciliani (Sinfonia); La traviata (Preludio all’atto primo; Preludio
all’atto terzo; Avrem lieta di maschere); Un ballo in maschera
(Preludio all’atto primo; Preludio al secondo atto; Ecco l’orrido
campo... Teco io sto); Inno delle nazioni; La forza del destino
(Sinfonia); Aida (Sinfonia; Preludio; Danza degli schiavi mori;
Gloria all’Egitto, Marcia trionfale, ballabile e Finale dell’atto secondo) Otello (Una vela!... Esultate!... Fuoco di gioia; Musica
da balletto dell’atto primo; Niun mi tema); Falstaff (Quand’ero paggio; Finale dell’atto secondo; Tutto nel mondo è burla);
Messa da Requiem (Dies irae; Tuba mirum; Hostias; Libera
me, Domine); Te Deum (Quattro pezzi sacri n. 4)
Per il bicentenario verdiano la Urania pubblica una delle più vaste antologie dei capolavori di Verdi nell’interpretazione di uno
dei suoi massimi interpreti storici, Arturo Toscanini. Si tratta di
un lungo excursus, che va da Nabucco del 1842 al Te Deum
del 1897, passando attraverso tutti i principali capolavori del
Maestro. Quattro ore di musica tra le più alte mai concepite
dal genio occidentale in documenti sonori restaurati che fanno
ormai parte della storia del disco.
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C. Monteverdi: Domine Deus; O gloriose martyr; Iesu dum
te; Plagas tuas; Rutilante in nocte; Plorat amare; Anima miseranda; Qui laudes; Anima quam dilexi; Qui pietate; Te Iesu
Christe; Pulchrae sunt; Gloria tua A. Gabrieli: Bonum est, et
suave; Lucia sponsa Christi; Ego flos campi; In tribulationem
Dominum; Veni o Iesu; Iesu dulcissime; Surge formosa mea
All’inizio del XVII secolo nell’Italia nord-orientale fecero la loro
comparsa alcune raccolte di madrigali piuttosto singolari. La
definizione a noi più comprensibile per questo nuovo genere
musicale è data da uno dei suoi principali artefici, Aquilino
Coppini: «Musica tolta da i madrigali e fatta spirituale». In pratica, una ben definita cerchia di letterati e musicisti si cimentò
nell’impresa di trasformare alcuni madrigali, sostituendone il
testo originale con versi in lingua latina ad argomento sacro.
Non è una semplice traduzione dei versi, come accade talvolta nelle edizioni inglesi dei madrigali italiani, ma una vera e
propria sostituzione del testo con un altro avente argomento
completamente diverso. La preoccupazione di questi cultori,
dunque, era quella di scegliere sia tra le opere più conosciute sia tra quelle di maggior pregio. Oltre al milanese Coppini,
che si dedicò principalmente alla conversione delle opere di
Claudio Monteverdi, si cimentarono in questa impresa anche
il letterato Girolamo Cavaglieri, il musicista genovese Simone
Molinaro e il milanese Orfeo Vecchi.
In occasione dell’uscita del volume 8 dedicato alla musica di Bossi,
l’intera serie viene offerta al prezzo speciale di € 12,90 (fino al 28.02.2013)
MARCO ENRICO BOSSI
INTEGRALE DELLE OPERE PER ORGANO - VOLUME 8
Andrea Macinanti e Francesco Tasini, organo
TC862718 (CD alto prezzo) Barcode: 8007194105247
M.E. Bossi: Fantasia a due organi op. 64a; Marche
Héroïque op. 72; Osanna - Studio per organo (Finale);
Deux Morceaux caractéristiques; Ave Maria; [Letizia celeste]; Alla Marcia; Solo di clarinetto; Aria di chiesa; Entrata
Pontificale per due organi op. 104a
L’ottavo volume dell’integrale delle opere per organo di
Marco Enrico Bossi racchiude eccezionali testimonianze
sonore, in linea con la scelta editoriale della Tactus che
prevede esclusivamente l’utilizzo di strumenti del periodo
in cui visse il compositore e possibilmente da lui utilizzati.
Il primo è quello costruito da Giovanni Tamburini di Crema
(1920) per la Chiesa dei Servi a Rimini, che fu suonato da
Bossi nell’agosto del 1924, poco prima di imbarcarsi per
la trionfale tournée americana. Tramite le affascinanti e
morbidissime risorse timbriche del Tamburini, tornano in
vita pagine composte da Bossi tra il 1908 e il 1924, in una
perfetta collocazione temporale rispetto alla datazione
dell’organo. Per il Solo di clarinetto (1920) e l’arcaizzante
Aria da chiesa (1908) si è invece scelto l’organo Vincenzo
Mascioni (1901) della chiesa di Lenno (Como) dotato di
un registro di clarinetto di particolare bellezza. Il programma è completato dalle composizioni per due organi, testimonianza della sopravvivenza dell’antica pratica di porre
in dialogo i due strumenti. Agli organi Franz Zanin della
Chiesa del Carmine di Imola, Andrea Macinanti e Francesco Tasini hanno registrato la colossale Fantasia (1889) e
l’Entrata Pontificale (1890).
Tutti i precedenti volumi hanno ricevuto il prestigioso 5 stelle della rivista Musica
Columnsweb - Dicembre 2012
AA.VV.
VIAGGIO A BETLEMME - CANTI DELLA TRADIZIONE POPOLARE ITALIANA
Convivia Musica, Marco Testori, direttore
LDV14010 (CD medio prezzo) Barcode: 8051776570107
Novena di Natale (Molise); Nenia di Gesù Bambino (Piemonte);
Pasquella di Gubbio (Umbria); I Pastöi (Liguria); Ninna nanna,
ninna nonna (Puglia); Lì tri Re (Sicilia); E ’nta ’sti novi jorna si
partiru (Calabria); Cand’es nadu Gesus’ (Sardegna); Quanno
nascette Ninno (Campania); La Ciarastela (Veneto); Son tre
Re (Valle d’Aosta); Lauda dell’Epifania (Trentino Alto Adige);
Madonina bela bela (Emilia Romagna); Natu natu Nazzaré
(Marche); O Verginella, figlia (Lazio); Vinê Natelê (Basilicata);
Levate su pastori (Toscana); Viaggio a Betlemme (Lombardia);
Nedâl (Friuli Venezia Giulia); Ninna nanna de Natale (Abruzzo)
Una compilation di venti canti legati al periodo natalizio - uno
per ogni regione italiana - dalla Natività di Cristo all’Epifania,
la festa che celebra l’adorazione dei Re Magi: davvero difficile
immaginare un modo più dolce, tenero e delicato per trascorrere le feste sul filo dei ricordi e delle meravigliose tradizioni della
nostra bella Italia. Protagonista assoluto di questo ammaliante programma è l’ensemble Convivia Musica, una formazione
femminile costituita come coro di bambine nel 1984, che nel
corso degli anni è felicemente cresciuto con le stesse componenti, affrontando con successo anche le opere più impegnative di Mendelssohn, Brahms, Haydn e Fauré. L’ensemble Convivia Musica è diretto da Marco Testori, violoncellista di grande
talento che per la Leonardo ha già realizzato uno splendido
disco dedicato a Carlo Graziani (LDV14005).
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RICHARD STRAUSS
ELEKTRA
Birgit Nilsson, Regina Resnik, Gerhard Stolze, Tom Krause
Wiener Philharmoniker, Sir Georg Solti, direttore
SC-SET354/5 (2 LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714084
Dopo aver messo in scena la scandalosa storia dell’opera
Salome, Richard Strauss si fece prendere da molti tormentosi
dubbi circa la sua capacità di esprimere in musica la folle vendetta della protagonista di Elektra. Non è difficile capire i dubbi
che il grande compositore tedesco ebbe nella composizione di
quest’opera, per quanto questi problemi non appaiano evidenti
né nel corso del dramma né nella fluidità della musica. Facendo leva su risorse naturali, le melodie di quest’opera fanno
ricorso a complessi motivi polifonici e ad armonie estremamente dissonanti. A tratti Strauss sfodera le sue caratteristiche
armonie accordali, a volte in maniera evidente, a volte accennandole appena, portando le ruvide dissonanze e la scrittura
cromatica ai limiti estremi dell’atonalità. Sir Georg Solti, le cui
eccezionali interpretazioni delle opere di Strauss costituiscono
il punto focale di una carriera esemplare, guida un’orchestra di
grandissime dimensioni in una partitura irta di enormi difficoltà
e accompagna i suoi cantanti con un affresco sonoro al tempo stesso massiccio e cesellato con incomparabile cura. Birgit
Nilsson veste i panni di un’Elektra spietata e consumata da un
odio insanabile e la sua controparte Regina Resnik impersona una Clytemnestra non meno estrema. Considerato uno dei
più grandi cantanti del suo tempo, Gerhard Stolze si cala alla
perfezione nell’impegnativo ruolo di Aegistheus, mentre Tom
Krause appare del tutto convincente nel ruolo di un determinatissimo Orestes. Le fenomenale acustica della Sofiensaal di
Vienna si rivela ideale per la ripresa di quest’opera grandiosa,
consentendo di distinguere alla perfezione i versi cantati, per
quanto il bagno di sangue conclusivo possa essere espresso a
parole solo con grande difficoltà.
Columnsweb - Dicembre 2012
GEORGE BENSON
AA.VV.
BEYOND THE BLUE HORIZON
HORNS FOR HOLIDAYS
George Benson, chitarra; Clarence Palmer, organo
Ron Carter, basso; Jack DeJohnette, batteria
Michael Cameron, Albert Nicholson, percussioni
SC-AM6009 (LP da 180 grammi) Barcode: 4260019714282
So What; The Gentle Rain; All Clear; Ode to a Kudu; Somewhere in the East; All Clear; Ode to a Kudu; Somewhere
Il producer Creed Taylor dimostrò di avere un fiuto sopraffino
quando decise di fare accompagnare Benson in questo disco
del 1971 da un gruppo numericamente ridotto ma di grandissimo talento composto dal batterista Jack De Johnette, dal
bassista Ron Carter e dall’organista Clarence Palmer. Carter
e Benson si erano incontrati nel corso della sessione di registrazione di un disco di Miles Davis, dove però il batterista
era Tony Williams. Il fatto di poter contare sull’apporto di De
Johnette conferisce invece a Beyond the Blue Horizon suggestive sfumature soul che non potranno che essere apprezzate
dagli amanti del grande repertorio jazz. In ogni caso, questo
album possiede anche toni gradevolmente lirici, con “Ode to
a Kudu” che esalta al massimo grado questa caratteristica di
Benson, che in “Somewhere to the East” dimostra di essere
tutt’altro che alieno alla sperimentazione. Nel complesso, si
tratta di uno dei dischi più significativi della lunga e fortunata
carriera di Benson, che la Speakers Corner ci ripropone con la
sua consueta straordinaria qualità sonora.
Dallas Wind Symphony Orchestra, Jerry Junkin, direttore
RR-126CD (HDCD alto prezzo) Barcode: 0030911112622
Festival Fanfare; Sleigh Ride; Jesu, Joy of Man’s Desiring; Minor Alterations; I’ll Be Home For Christmas; The Christmas Song
(Chestnuts Roasting); Have Yourself A Merry Little Christmas; A
Christmas Festival; Deck The Halls; Jingle Bells Fantasy; Russian Christmas Music; Christmas And Sousa Forever
Se per voi il Natale è sinonimo di morbidi fiocchi di neve, pacchetti regalo e languide melodie, questo nuovo disco della
Reference Recordings realizzato dal mitico Prof. Johnson contribuirà a farvi vedere la festa più dolce dell’anno in una chiave
più brillante ed estroversa. Il programma comprende tutti i più
grandi season’s classics della tradizione anglosassone, tra cui
I’ll Be Home for Christmas e Deck the Halls, con l’aggiunta
della famosissima Jesu, Joy of Man’s Desiring di Johann Sebastian Bach e un’incursione nel suggestivo repertorio russo, e
si conclude con la coinvolgente Christmas and Sousa Forever,
omaggio al grande compositore americano autore delle più
belle marce militari degli Stati Uniti. Di questo disco è protagonista la Dallas Wind Symphony Orchestra diretta da Jerry
Junkin – già apprezzata dal pubblico italiano nel catalogo della
Reference Recordings – la cui eccezionale tavolozza timbrica
viene resa con la consueta fedeltà dal Prof. Johnson. In fondo
cosa si potrebbe chiedere di più a Babbo Natale?
25
Via Mazzarosa, 105 - 55100 Lucca
Tel. 0583 581327 - Fax 0583 419115
[email protected] - www.soundandmusic.com
Sound and Music Columnsweb - Dicembre 2012
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