Ritmo Abarth:
prova a prendermi!
• di Francesco Patti
M
30
i trovavo in casa ad
evoca rapidità, prestazioni al
considerazione solo dal punto
attendere una coppia
di sopra dell’ordinario, tempe-
di vista tecnico e assolutamente
di amici. Venivano a farmi visita
ramento brillante sotto una veste
dimenticata sul piano estetico.
per la prima volta. Il loro ritardo,
estetica
invariata
Il vulcanico specialista d’origine
trattandosi di persone molto
rispetto a corrispondenti versioni
austriaca comprende che il tubo
puntali, mi portava a pensare che
di auto di grande diffusione.
di scappamento può recitare un
erano in difficoltà a individuare
Le ragioni si evidenziano chiare
ruolo anche nella definizione
la strada giusta. E infatti poco
già ad una prima lettura della
esteriore di un’automobile. In
dopo mi chiamano al telefono:
storia della Casa dello scorpione.
breve tempo la marmitta Abarth
«Ci siamo persi. Siamo davanti
diventa
a un’edicola. Ci raggiungi e fai
dai giovani dalla guida briosa.
strada tu?». Salto sulla mia
Famosi saranno i terminali con
«500» blu del ’75 e mi reco al
finitura lucida, tagliati a fetta
luogo stabilito. Sulla via del
di salame, inclinati verso l’alto,
ritorno, complice anche la mia
sdoppiati. Pensandoci un attimo,
profonda conoscenza del tragit-
è ciò che accade oggi con le
to, contrapposta allo loro totale
pinze-freno, poste in risalto su
estraneità, mi divertii a guidare
alcune vetture di orma sportiva
allegramente
con
distanziando
la
un
fogge
oggetto
e
ambito
colorazioni
ad
loro auto. Giunti al cancello
hoc per attirare compiacimento
d’ingresso condominiale, ancor
visivo.
prima di salutarmi, i due amici
Parallelamente
mi
Auto & Moto Storiche
pressoché
chiedono
notorietà
Nata nel 1949, la Abarth & C.
dell’Abarth aumenta grazie alle
«Caspita, come corre questa
si
all’attenzione
elaborazioni su vetture di serie.
“500”. Ma è Abarth?».
per la produzione di scarichi
Simca e Fiat sono le preferite,
Al di là della battuta, la frase
speciali. Carlo Abarth, fondatore
ma nel giro di poco tempo i
è sintomatica di come il nome
dell’azienda, ha lo straordinario
modelli
Abarth
merito
saranno
sia
spiritosamente
la
attecchito
nel
pone
subito
di
valorizzare
un
della
Casa
oggetto
torinese
pressoché
linguaggio comune quasi alla
elemento quale è la marmitta,
esclusivo della creatività e del
stregua di un aggettivo che
generalmente
genio di Carlo Abarth.
tenuta
in
quattro ruote storiche
Il patron dell’azienda non vuol sentirsi definire
un preparatore, bensì un costruttore. Nel listino
Abarth si avvicendano «600», «500» e «850» con
diversi livelli di elaborazione. Gloriose saranno le
«750 GT», le «595», le «695» e le «OT 1000».
Lo scorpione (segno zodiacale di Carlo Abarth)
raccoglie vittorie nei contesti più di-sparati: dalle
piste alle cronoscalate, dalla strada ai rally. Nel
1971 la Fiat intravede nella maestria di Abarth
la possibilità di creare un reparto-corse di
straordinaria efficacia ed esperienza. Carlo Abarth
accetta, seppur più avanti si troverà a commentare
amaramente «Mi hanno reso pieno di soldi ma
non più padrone in casa mia». Nascono la «124
Abarth Rally», la «131 Rally Abarth» (prima Fiat
a 16 valvole) e più avanti il nome Abarth sarà
appannaggio anche della piccola Autobianchi
«A112» che diviene un autentico cult dell’epoca
soprattutto fra i guidatori freschi di patente.
All’esordio degli anni Ottanta la «Ritmo» è
uno dei cavalli di battaglia della produzione di
corso Marconi. È un’automobile apprezzata e di
buon successo commerciale, e una variante dal
calco sportivo può contribuire a mantenere alta
l’immagine di tutta la gamma. Nasce così nel 1981
la «Ritmo 105», equipaggiata con il propulsore di
1585 cm3 dalla potenza elevata a 105 CV.
Non basta. Non è ancora sufficiente.
Paradossalmente è proprio il gradimento incontrato
dalla «105» a far riflettere la Fiat sull’esistenza di
una fascia di clientela che chiede ancora di più.
Ci vuole una «Ritmo» ulteriormente spinta, con
una raffigurazione sportiva più marcata, qualcosa
capace di volare alla quota carismatica della
«Golf GTI», luminoso successo di vendite e di
rappresentanza per la Volkswagen.
Da poco nelle case degli Italiani sono saltati
i tappi di spumante che hanno accolto il 1982.
Congiungere la vestizione della «105» al quattro
cilindri bialbero di 1995 cm³ utilizzato su diversi
modelli Fiat e Lancia è l’ideale per una «Ritmo»
con pochi compromessi.
La «Ritmo Abarth 130 TC»
di Carlo Bona
Se poi qua e là sulla carrozzeria
spoiler in cui sono alloggiati i
fasce sottoporta sopra le quali
appaiono
marchi
fendinebbia. Gli osservatori più
sono poste le bande adesive a fili
Abarth e qualche particolare
acuti noteranno che la grigliatura
che si intrecciano con la scritta
esclusivo, il cuore dei guidatori
sul paracolpi è presente solo a
“Abarth 2000”, i rivestimenti dei
più smaliziati trova sufficienti
destra e non su entrambi i lati
montanti anteriori e centrali.
motivi
dal
(seppur con altezza differente)
A ridosso degli indicatori di
cervello. Cadono quindi i veli a
come sulle «Ritmo» normali. Al
direzione laterali sono poste le
scoprire la «Ritmo Abarth 125
centro, in sostituzione del logo
aggressive targhette metalliche
TC». La denominazione della
Fiat a losanghe, è lo stemma
a fondo nero (ci mancherebbe…)
vettura ne rivela la collocazione
circolare
con
al top di gamma: Abarth, ormai
corona d’alloro intorno. I cerchi
lo
cura
ruota in lega leggera hanno un
“corsaiola” cui l’auto è stata
attraente disegno a croce greca
oggetto; 125 sono i cavalli di
convessa e recano borchiette
potenza massima del motore;
con lo scorpione argento su
TC sta per Twin Cam, a dare
campo rosso. La presa d’aria
rilievo alla distribuzione a due
decentrata sul cofano motore
alberi a camme.
è maggiorata e ha la bocca
La natura sportiva giunge a bordo
d’ingresso a retina. Un profilo
di una carrozzeria a tre porte
adesivo
disponibile nelle sole tinte rosso,
all’altra passando sul cofano
nero o argento metallizzato.
anteriore a breve distanza dalla
L’elaborazione
della
linea di confine con il paraurti.
complessivamente
La vista laterale conta numerosi
limitata,
soprattutto
se
elementi verniciati in nero per
confrontata
alle
esagerazioni
esaltare lo spirito grintoso della
proprie del contesto di allora. Il
nuova «Ritmo»: sono neri i
paraurti anteriore incorpora uno
passaruota
per
indica
la
stilistica
Auto & Moto Storiche
è
e
scollegarsi
sappiamo,
«125»
32
scritte
I sedili Recaro forniti in optional sulla
Ritmo Abarth 130 TC e presenti sulla vettura di Carlo Bona
su
va
fondo
da
una
rosso
e
fiancata
supplementari,
le
scolpita
la
scritta
“125
TC” e lo scorpione blu sullo
quattro ruote storiche
• Nata nel 1949, la Abarth & C. si pone subito
all’attenzione per la produzione di scarichi
speciali. Carlo Abarth, fondatore dell’azienda,
ha lo straordinario merito di valorizzare un
elemento quale è la marmitta, generalmente
tenuta in considerazione solo dal punto di
vista tecnico e assolutamente dimenticata
sul piano estetico.
scudo giallo-rosso. Nella zona
sufficiente
posteriore
percorsi. Di serie la regolazione
il
grande
lungi
spoiler in gomma alla base del
dall’interno
lunotto. Sul bordo di chiusura del
sinistro (ma niente specchietto
cofano bagagli sono applicate
a destra).
le scritte “Abarth” a sinistra e
La plancia ha la stessa linee delle
“Ritmo” a destra, quest’ultima
«Ritmo» normali. A variare sono
dai contorni dipinti. Un occhio
alcuni tratti di sapore sportivo.
attento non mancherà poi di
Il volante regolabile a razze
notare il terminale di scarico
forate ha la corona rivestita in
ovale lucidato. Sotto lo spoiler è
pelle con cuciture a vista e sul
il marchio circolare Fiat.
pulsante del clacson è ripreso lo
Accomodiamoci
stemma bordato d’alloro. Sulla
nell’abitacolo
del
per
retrovisore
della «Ritmo Abarth».
razza verticale è incisa la scritta
Impugnata
stravagante
Abarth.
si
della strumentazione è davanti
maniglia
la
tonda,
apre
la
Il
blocco
portiera e si entra in macchina.
al
I sedili anteriori sono specifici
tachimetro (con contachilometri
per la «125»: diversi da quelli
totale e parziale) e contagiri
delle altre «Ritmo» e differenti
con grafica e lancette di colore
anche da quelli impiegati sulla
rosso. Fra di essi, su una finestra
«105», provengono dalla Lancia
verticale,
«Beta
serie.
e indicatore del livello benzina
Sono curiosamente dotati di
nel serbatoio. Numerose le spie,
due prese per il ribaltamento:
ben dodici, posizionate in due
una vicina allo snodo fra cuscino
colonne ai lati degli strumenti
e schienale, l’altra sul dorso
principali. In un’area a sinistra
del sedile. Il divano posteriore
del
è sdoppiato. Sulla panchetta
contenuti
posteriore si sta un po’ stretti
a
in tre, ma in due c’è spazio
quindi difficilmente visibile dai
Coupé»
quarta
guidatore
acqua
strumenti
l’orologio
rosse
(in
33
comprende
termometro
quadro
cifre
e
principale
sono
digitale
posizione
Auto & Moto Storiche
spicca
anche
passeggeri) e gli strambi interruttori a doppio
cilindro e fascetta colorata tipici della prima serie
della «Ritmo». Servono per luci di posizione,
retronebbia
e
lampeggiatori
d’emergenza.
Il
devioluci è “all’italiana”, con le tre levette che per
anni sono state di compagnia agli utenti di spi-rito
patriottico: fari e frecce a sinistra, tergicristallo
a destra. Il blocchetto della chiave d’avviamento
è insolitamente a sinistra del volante. Nella zona
centrale della plancia ritroviamo altri pulsanti a
barilotto: sono per il lunotto termico, il ventilatore
a tre velocità e il lavatergilunotto. Nei pressi è
il secondo gruppo di strumenti: si tratta di una
terna costituita da voltmetro, manometro olio e
termometro olio, tutti con numeri e indici rossi.
Subito sotto, l’accendisigari. I comandi della
climatizzazione, anche questi non perfettamente
visibili con immediatezza data la loro infossata
dislocazione, si avvalgono di due manopole per
temperatura e quantità dell’aria in ingresso
curiosamente accompagnate da scale graduate
dietro finestrelle trasparenti che ne confermano la
posizione. La direzione del flusso è invece regolata
da una rotella verticale. Quattro bocchette nella
plancia, due feritoie per sbrinare il parabrezza
e due passaggi verso i piedi rappresentano il
34
complesso delle aperture per immettere aria
all’interno della «Ritmo 125». L’aerazione è
favorita anche dall’apertura a compasso dei vetri
laterali posteriori.
Per via del maggiore ingombro dell’unità motrice
di 2 litri, la ruota di scorta passa dal vano motore
al bagagliaio, dove è sistemata su un fianco,
racchiusa in una custodia in materiale sintetico. La
capacità per pacchi e valigie ne viene ovviamente
penalizzata, ma rimane sul discreto valore di 300
Auto & Moto Storiche
litri che giungono fino a 1000 abbattendo per
intero il sedile.
Al prezzo di listino di 12.962.000 lire non era
possibile aggiungere alcun optional. Gli accessori
incontrati fin qui facevano parte della dotazione
di serie.
quattro ruote storiche
Persino la colorazione argento metallizzato era
fornita senza sovrapprezzo.
E adesso passiamo alla tecnica della «Ritmo
Abarth». Il motore, come già detto, è il noto quattro
cilindri Fiat di 1995 cm³ con basamento in ghisa,
testa in lega leggera e distribuzione a doppio asse
a camme in testa, largamente impiegato anche
nella produzione Lancia. Modifiche al profilo delle
camme, alla conformazione dei pistoni, ai condotti
di aspirazione e scarico e all’alimentazione, ora
con carburatore doppio corpo Weber da 34,
permettono di raggiungere una potenza massima
di 125 CV. La “cura Abarth” ha riguardato anche la
telaistica. Il montante della sospensione anteriore
è specifico per la «125», la barra antirollio è
maggiorata, le molle gli ammortizzatori sono
di tipo progressivo. Al retrotreno è installata
una balestra a spessore variabile che nulla ha
a che spartire con la sospensione delle «Ritmo»
“pacifiche”. Pure l’impianto frenante è studiato per
le accresciute prestazioni: dischi autoventilanti
e pastiglie ad hoc garantiscono spazi di arresto
quattro ruote storiche
sconosciuti al resto della gamma.
la tenuta di strada. La dinamica della «Abarth»
In buona sostanza, con la «125» la Fiat non
non coglie mai di sorpresa con reazioni brusche o
intende solo offrire una vettura dalle accentuate
impreviste, garantendo un comportamento sicuro
caratteristiche sportive, ma la propone anche
e intuibile un po’ in tutte le condizioni di aderenza
come potenziale base per gli utenti che volessero
e di velocità.
cimentarsi nelle competizioni, con dichiarato
Eppure… eppure manca qualcosa, manca una
riferimento ai rally.
nota capace di uno strepito fuori dal coro, di
Su strada la «Ritmo Abarth 125 TC» rivela la sua
conferire alla «Abarth 125» quel bonus ricercato
indole di automobile pepata. La velocità di circa 185
dall’utenza sportiva. Non si tratta dei consumi
km/h è da considerarsi buona, lo scatto da fermo
di carburante tendenzialmente elevati; questi
è ottimo (i 100 all’ora si raggiungono in 8 secondi
vengono tutto sommato sopportati di buon grado
netti), eccellente la capacità di riprendere sin da
dagli automobilisti brillanti. E non è nemmeno lo
bassi regimi con il rapporto superiore del cambio
scarso contenimento laterale offerto dai sedili. È
inserito. La frenata si rivela superlativa sia in limiti
qualcosa di assente a livello emotivo, sensazioni
di spazio sia in termini di resistenza alle ripetute
che non appagano del tutto e che lasciano filtrare
sollecitazioni. Il confort globale è accettabile.
un desiderio in più. Il motore è regolare e consente
Le sospensioni filtrano bene le difformità del
di premere a fondo il pedale dell’acceleratore sin
fondo ma assicurano la giusta rigidità attesa su
da 1000 giri. Giunti a quota 3500 cambia carattere,
una vettura di tale vocazione. Solo il motore ha
ma ciononostante non arriva a coinvolgere i sensi
una voce un po’ invadente, ma si tratta di una
dei puristi della conduzione sportiva. Il cambio ZF
peculiarità gradita all’automobilista-tipo che si
è ben rapportato, ma il suo azionamento richiede
accomoda sul sedile della «125». Buona anche
precisione, pena difficoltà d’innesto. Anche lo
sterzo non è ben adeguato al temperamento di
una vettura con tanto di stemmi Abarth su cofani
e parafanghi: non è eccessivamente pesante, ma
è lento nell’inserire la vettura in traiettoria, risente
37
troppo della parentela con le versioni tranquille
della «Ritmo».
Insomma, il bersaglio è colpito, ma non si è fatto
centro. La «125», il cui assemblaggio avveniva
nello stabilimento di Rivalta di Torino, stette in
produzione praticamente per il solo 1982. Anche
questo spiega la sua scarsa diffusione allora come,
soprattutto, oggi.
Per il 1983 è attesa la seconda serie della «Ritmo».
La medio-piccola torinese, nata sul finire degli anni
sul lettino del lifting.
Il centro stile Fiat lascia invariata la scocca,
ma lavora abbondantemente sul frontale, sul
posteriore, negli interni. La «Ritmo» che ne
scaturisce si mostra aggiornata con perizia, e la
Auto & Moto Storiche
Settanta per rimpiazzare la «128», si accomoda
sua versione di punta, oltre la riproposta «105»,
non si fa attendere. Si chiama «130» e già nel
nome dichiara la potenza innalzata.
Ma andiamo con ordine. Sull’ampia calandra a
quattro fari con le cinque barrette centrali del logo
Fiat risalta il piccolo stemma Abarth affiancato
alla scritta Fiat a rombi su fondo blu. Il paraurti
di nuovo disegno alloggia i fari fendinebbia. Gli
indicatori di direzione anteriori sono inseriti
nell’incavo dei parafanghi. La caratterizzazione
Il motore della «Ritmo 130».
In rosso le trombette di aspirazione
sportiva è simile a quella adottata per la «125».
Montanti neri, spoiler posteriore, cerchi in lega di
medesima figura. Al posto della fascia sottoporta
vi sono degli inserti in plastica nera con doppio
filetto rosso. I passaruota supplementari sono
ades-so forniti in optional. Appannaggio della
«130» sono i deflettori alle portiere che, secondo
le dichiarazioni Fiat, consentono di spuntare una
velocità massima superiore di 2-3 km/h. Il tubo
di scarico, sempre ovale e dalla finitura cromata,
è stato spostato a sinistra. Niente più stemmi
iscritti nell’alloro e nemmeno targhette laterali.
L’identificazione
sul
portellone
posteriore
è
affidata alle scritte “Fiat Abarth” e “Ritmo 130 TC”
sul lato opposto. Il bocchettone per il rifornimento
del carburante è passato da sinistra a destra e
38
adesso è racchiuso da uno sportellino circolare.
Sui cerchi ruota è necessaria una precisazione che
rappresenta una singolarità della «130». Essi sono
infatti di tipo antidetallonamento: il particolare
profilo del canale impedisce la fuoriuscita del
pneumatico anche se questo è completamente
sgonfio!
L’interno è stato ben ammodernato. Considerevole
il numero di bocchette per l’adduzione di aria
nell’abitacolo. Comandi e quadro strumenti sono
Auto & Moto Storiche
rinnovati. Tutti gli indicatori sono raccolti dietro
il volante. E analizzando la strumentazione è
d’obbligo soffermarsi sulla riuscita grafica bianca
e rossa con esili lancette appuntite. Peccato
non aver previsto un ulteriore strumento quale
un amperometro o un indicatore di livello olio
quattro ruote storiche
motore, tanto più che lo spazio c’era e che è stato
fendinebbia, lavatergilunotto, alzavetri elettrici
adoperato per inserire una banale e inutile scritta
(optional).
“Fiat TC”.
in un pratico pannello a cursori di più facile
Le spie sono per starter, batteria, lunotto termico,
localizzazione. Sul lato destro del rivestimento del
spessore pastiglie freno, pressione olio motore,
piantone dello sterzo è il pomello per lo starter e
freno a mano e livello liquido freni, luci di emer-
il blocchetto della chiave d’accensione, sulla cui
genza, fendinebbia, luci di posizione, indicatori di
corona è inserito il minuscolo interruttore per le
direzione, retronebbia, abbaglianti.
luci di parcheggio.
Il volante è uguale a quello della «125», ma al posto
Nell’ingrandito cassetto portaoggetti è inserito un
del marchio Fiat è arrivato un più adatto scorpione
ampio specchietto di cortesia e una pratica lam-
Abarth. Niente più interruttori di aspetto cilindrico.
pada d’ispezione estraibile.
A sinistra sono inseriti i pulsanti per l’accensione
Il pedale dell’acceleratore è in nudo metallo
dei retronebbia e delle “quattro frecce” insieme
traforato, un particolare dal sapore prettamente
alla rotella zigrinata per regolare l’intensità
racing.
luminosa del quadro strumenti. L’accensione delle
I sedili sono in finta pelle scura sui fianchi e in
luci di posizione si comanda adesso dal devioluci
tessuto a fasce nella sezione centrale.
(sempre a tre levette). Fra i due diffusori d’aria
Anche questi non brillano per contenimento
centrali è piazzato l’orologio digitale che adesso
laterale, ma a richiesta sono disponibili dei Recaro
annovera persino la funzione di cronometro. Più
dal profilo più adatto alla guida veloce.
in basso sono altri interruttori: lunotto termico,
La ruota di scorta è stata spostata sotto il ripiano
comandi
per
l’aerazione
sono
39
Auto & Moto Storiche
I
del vano bagagli, consentendo quindi una più ampia
della «130 TC» il quid che mancava alla «125».
sfruttabilità del vano (320 dm³ la capacità a sedile
Più elastico, più potente, più pieno, migliorato
posteriore rialzato, 1050 a divano reclinato).
praticamente in ogni condizione di utilizzo, il
L’elenco degli optional comprende alcuni accessori
propulsore della «130 Abarth» ottimizza le già
che erano prima di serie sulla «Abarth 125»; altri
buone prestazioni della sua progenitrice: 196 km/h
sono invece del tutto nuovi. È consentito scegliere
di velocità massima, tempi di accelerazione e ripresa
fra passaruota supplementari, specchio retrovisore
su valori ancor più ridotti. Persino il consumo, quanto
destro, lavafari, alzacristalli elettrici abbinati alla
meno ad andatura costante, risulta più contenuto
chiusura centralizzata delle portiere, interni sportivi
rispetto a quanto realizzato dalla «125».
Recaro, sedile posteriore sdoppiato, cinture di
Lo sterzo, anche se non raggiunge l’eccellenza,
sicurezza posteriori, vernice metallizzata. Prezzo
è
di listino: 15.793.000 lire.
precisione sebbene si sia sacrificata parte della
L’aumento di potenza di 5 CV è da ascrivere
sua leggerezza.
all’alimentazione singola. La «130» monta infatti
La «130» è davvero la «Ritmo» sportiva desiderata
due carburatori doppio corpo Weber o Solex con
dai sostenitori Fiat.
diffusore da 40 mm di diametro. Inoltre viene
Essa avrà vita anche nella terza serie del modello.
adottata l’accensione elettronica Marelli «Digiplex»
Le differenze sono limitate e invero discutibili.
e il collettore di scarico è ridisegnato. Migliorate
La zona dei fari anteriori risulta carenata, ma
anche le sospensioni.
dispiace la sparizione del marchietto Abarth dalla
Con la «130» la pallottola fora prepotentemente
calandra. I cerchi ruota assumono un disegno
il centro dell’obiettivo! “Un’auto da competizione.
più tradizionale, con circonferenza a finestre
Ma,
trapezoidali.
soprattutto,
un’auto
per
competenti”
progredito
e
dona
adesso
una
maggiore
recita testualmente il frontespizio del depliant
La targa posteriore viene alloggiata nel paraurti e
ufficiale. I cinque cavalli in più e le caratteristiche
fra i gruppi ottici posteriori si inserisce un pannello
dell’alimentazione singola conferiscono al motore
fitto di scanalature.
quattro ruote storiche
Del tutto immutata la meccanica.
• Io e la mia «Ritmo»
Quale scegliere? Ogni serie della «Ritmo Abarth»
L’Italia, si sa, è zeppa di luoghi comuni che
ha le sue caratteristiche esclusive. La «125»,
riguardano il suo stesso popolo. Si dice, ad
seppur afflitta da qualche pecca progettuale,
esempio, che i Milanesi siano notoriamente freddi
è comunque un’ottima vettura e porta con sé
e distaccati. Mah!… Certo è che noi di Auto &
l’indiscutibile fascino della prima serie. Fra l’altro
Moto Storiche ci siamo imbattuti in un meneghino
il suo ristretto periodo di commercializzazione
che proprio niente ha in comune con questo
e i suoi lievi difetti hanno limitato il numero di
stereotipo di persona. Anzi, grande disponibilità
esemplari venduti. Oggi è impegnativo trovare
e passione sanguigna per il mondo delle auto di
un’«Abarth 125» originale e in buono stato di
oggi e di ieri sono fra i connotati di Carlo Bona,
conservazione. Numerose sono state elaborate
simpatico proprietario della «Ritmo Abarth 130
ed impiegate in corse su strada, parecchie altre
TC» raffigurata in queste pagine.
hanno subito strapazzi da utenti disinvolti nella
Bona è socio del Registro Nazionale Ritmo Abarth,
guida.
ma il suo amore per la più sportiva delle «Ritmo»
La «130» è la «Ritmo Abarth» per antonomasia.
va ben oltre la tessera d’iscrizione al club.
È un prodotto maturo, che risolve le falle della
Il passato di questo ex dirigente del settore
progenitrice
cinematografico incrocia il mondo dei motori sin
e
ripaga
con
esaltanti
qualità
41
meccaniche e di guida.
dalle gesta paterne. Il papà fu infatti cofondatore
È un po’ più semplice da trovare perché ne
della celebre rivista “La Moto” e il signor Carlo è
sono state immatricolate di più, ma occorre
stato un attivo motociclista con propensione per
comunque tenere gli occhi ben aperti perché è
i prodotti nazionali. Pian piano la sua passione si
frequente imbattersi in vetture dal passato sui
sposta dalle due alle quattro ruote avvicinandolo
generis.
soprattutto ad Alfa Romeo e Fiat. Fra queste, una
La terza ed ultima serie, seppur forse esteticamente
«Ritmo Abarth 125 TC» che un giorno del 1983
meno attraente per via di alcuni particolari non
Bona porta in officina per normali operazioni
indovinati, abbina la rarità della «125» alla
di
maturazione della «130».
chiede ed ottiene una «130» appena giunta in
Per tutte, comunque, quotazioni “possibili”.
concessionaria.
manutenzione.
Come
vettura
sostitutiva
Auto & Moto Storiche
All’interno, poggiatesta forati in schiuma sintetica.
Con
Auto & Moto Storiche
42
quest’auto
scorrazza
sulle
statali
più
Il garage del signor Bona è praticamente una
tortuose fra Milano e Verona e la guida della
piccola officina in cui il vivace milanese si dedica
nuova «Abarth» lo entusiasma al punto da
ad operazioni anche complesse, ma per i lavori
ritardare il ritiro della sua «Ritmo» in officina
più importanti sono le sapienti mani di Franco
per poter prolungare la convivenza con la «130»
Castagno, ex motorista Abarth, ad occuparsi
avuta in cortesia. L’effetto che ne scaturisce è
dello stato di salute della «130».
che l’«Abarth 125» viene lasciata in permuta e il
Bona utilizza la vettura prevalentemente per
signor Bona ordina immediatamente una nuova
raduni e rievocazioni e non disdegna nemmeno
«130 TC», la cui consegna si protrarrà più del
di cimentarsi fra i cordoli di un autodromo.
previsto per via di una gentilezza dell’amico
A tutt’oggi la vettura ha percorso poco più di 70
concessionario che viene svelata solo il giorno
mila chilometri. Alcuni particolari, come piccoli
del ritiro. La targa, infatti, conoscendo lo spirito
stemmi e strisce adesive, non fanno parte della
brillante di Bona, è costituita da una sequenza
rigorosa originalità dell’auto, ma testimoniano
decrescente di numeri, come quelli che precedono
efficacemente lo spirito appassionato del suo
il via ad una prova speciale di rally!
proprietario. Anzi, pare addirittura che egli
Inizialmente Bona usava la vettura come auto
non abbia saputo resistere alla tentazione di
di tutti i giorni, pur rendendola costante oggetto
regalare al motore una più folta scuderia di
di cure appassionate. Poi si rese conto che
“destrieri” pronti a scatenarsi non appena si pigi
un’Abarth meritava un’attenzione particolare
sull’acceleratore. Se siete dalle parti di Milano e
e aveva quindi diritto ad un trattamento più
incontrate una «Ritmo» con targa “countdown”,
riservato.
state attenti: potreste rimediare brutte figure!
Ritmo Abarth 125 TC
Ritmo Abarth 130 TC
Motore:
Motore:
4 cilindri in linea
4 cilindri in linea
Alesaggio 84 mm
Alesaggio 84 mm
Corsa 90 mm
Corsa 90 mm
Cilindrata 1995 cm3
Cilindrata 1995 cm3
Rapporto di compressione 9,45:1
Rapporto di compressione 9,4:1
Potenza massima 125 CV a 5800 giri/min
Potenza massima 130 CV a 5900 giri/min
Coppia massima 17,5 kgm a 3500 giri/min
Coppia massima 18 kgm a 3600 giri/min
Distribuzione a due valvole per cilindro e due alberi a camme
Distribuzione a due valvole per cilindro e due alberi a camme
in testa comandati da cinghie dentate
in testa comandati da cinghie dentate
Carburatore doppio corpo Weber «34 DMTR»
Due carburatori doppio corpo Weber «40 DCOE 145/146» o
Raffreddamento a liquido
Solex «C40 ADDHE»
Impianto elettrico a 12 V
Raffreddamento a liquido
Impianto elettrico a 12 V
Trasmissione:
Trazione anteriore
Trasmissione:
Frizione monodico a secco
Trazione anteriore
Cambio a 5 velocità
Frizione monodico a secco
Cambio a 5 velocità
Corpo vettura:
berlina 4 posti, 3 porte
Corpo vettura:
Avantreno McPherson a ruote indipendenti
berlina 4 posti, 3 porte
Molle elicoidali
Avantreno McPherson a ruote indipendenti
Puntoni longitudinali
Molle elicoidali
Montanti telescopici con ammortizzatori idraulici
Puntoni longitudinali
Barra antirollio
Montanti telescopici con ammortizzatori idraulici
Retrotreno a ruote indipendenti
Barra antirollio
Bracci triangolari oscillanti
Retrotreno a ruote indipendenti
Balestra trasversale
Bracci triangolari oscillanti
Ammortizzatori idraulici telescopici
Balestra trasversale
Freni anteriori a disco autoventilanti
Ammortizzatori idraulici telescopici
Freni posteriori a tamburo
Freni anteriori a disco autoventilanti
Freni posteriori a tamburo
Dimensioni e peso:
lunghezza 3937 mm, larghezza 1687 mm, altezza 1370 mm,
Dimensioni e peso:
passo 2432 mm
lunghezza 4014 mm, larghezza 1663 mm, altezza 1374 mm,
Diametro di sterzata 10,3 m
passo 2432 mm
Peso in ordine di marcia 980 kg
Diametro di sterzata 10,6 m
Peso in ordine di marcia: 950 kg
Prezzo di listino:
12.962.000 lire
Prezzo di listino:
15.793.000 lire
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Quattro ruote storiche