Dedicata alle classi elementari quinta A e quinta B Un altro mondo Musica Cortazar, foto Arturo Di Vladimiro Furlan Alcune volte mi ritrovo curvo, stremato dal peso dei giorni, il vento mi travolge senza ragione, sembra di abitare il regno della pioggia; più che gabbiano in volo, che percuote l’aria con ali di piombo, mi sento aratro senza manubrio, trascinato a forza dal bue, e io lascio che sia: ma quando sto con voi, e tra tante figure vedo te, e te, e te, il tempo si innerva, bellezza si incarna, musica esce dalle fessure dei muri, i sensi, come coriandoli sospesi, s’intrecciano a canti di fiori, sorrido; abbraccio istanti di infinito. Spesso i miei pensieri entrano in un imbuto, e, dall’altra parte, esci te, e te, e te; Non ha più buchi il sole, sciamano ali di farfalle, all’improvviso è primavera, trova asilo l’anima; Io, sto finalmente bene con me: ma, se non crescerete con sentimento, se non sarete amici dei libri, il mio cuore, come un frutto, cadrà dall’albero e non farà rumore, tuttavia vi ricorderà, si, lo so, mai dimenticherà di avere incontrato te, e te, e te, perché voi siete un altro mondo, Quello che immaginavo, speravo, un mondo fanciullo, gaio, terso, che passo dopo passo io ho perso. Un altro mondo Dedicata alle classi elementari quinta A e quinta B Alcune volte mi ritrovo curvo, stremato dal peso dei giorni, il vento mi travolge senza ragione, sembra di abitare il regno della pioggia; più che gabbiano in volo, che percuote l’aria con ali di piombo, mi sento aratro senza manubrio, trascinato a forza dal bue, e io lascio che sia: ma quando sto con voi, e tra tante figure vedo te, e te, e te, il tempo si innerva, bellezza si incarna, musica esce dalle fessure dei muri, i sensi, come coriandoli sospesi, s’intrecciano a canti di fiori, sorrido; abbraccio istanti di infinito. Spesso i miei pensieri entrano in un imbuto, e, dall’altra parte, esci te, e te, e te; non ha più buchi il sole, sciamano ali di farfalle, all’improvviso è primavera, trova asilo l’anima; io, sto finalmente bene con me: ma, se non crescerete con sentimento, se non sarete amici dei libri, il mio cuore, come un frutto, cadrà dall’albero e non farà rumore, tuttavia vi ricorderà, si, lo so, mai dimenticherà di avere incontrato te, e te, e te, perché voi siete un altro mondo, quello che immaginavo, speravo, un mondo fanciullo, gaio, terso, che passo dopo passo io ho perso.