Direttore Musicale Zhang Xian Beethoven Šostakovič Oleg Caetani t 12S2566_BookSS11.indd 1 rto n. 11 17/11/12 09:11 12S2566_BookSS11.indd 2 17/11/12 09:11 Stagione Sinfonica Concerto n. 11 martedì 20 ore 20.00 (C), giovedì 22 novembre ore 20.30 (A), venerdì 23 ore 20.00 (B) 4 Le Gallerie d’Italia e laVerdi 5 Programma del concerto 6 Beethoven Egmont, Ouverture in Fa minore op.84 8 Soll ein Schuh nicht drücken Ah! perfido scena e aria per soprano e orchestra op.65 12 Šostakovič Sinfonia n.7 in Do maggiore op. 60, Leningrado 15 Documento Sarah Quigliey, La prova generale 18 Beethoven anno per anno 20 Šostakovič anno per anno 22 Susanne Braunsteffer 23 Oleg Caetani 24 Organico dell’Orchestra Barocca 25 Organico del Coro 26 La Fondazione 27 Iniziative specifiche 28 Soci 30 Immobiliare Rione San Gottardo S.p.A 31 Sottoscrizione straordinaria 32 Prossimi appuntamenti 33 Indirizzi utili 12S2566_BookSS11.indd 3 17/11/12 09:11 LE GALLERIE D’ITALIA E LAVERDI A gelo Tre An r zzini, La pas re a seg as egg eg ggiata t de ta d l giovedì d (I dì (Il Il Fo Fop opp pponino) o , 1869 o) Olio su tela, 69,5 x 84,5 cm - Collezione Fondazione Cariplo Il dipinto, intitolato La passeggiata del giovedì, fu accolto con uno scarso interesse di critica all’Esposizione di Belle Arti di Brera del 1869, dove fu presentato da Angelo Trezzini T insieme con una tela rappresentante una figura femminile in riva al mare. La scena è ambientata all’ingresso del complesso del Fopponino (dal milanese «foppa», fossa) di Porta Vercellina, V costituito dall’antico cimitero suburbano istituito in occasione della pestilenza del 1630, dalla chiesa e dall’oratorio. La fila vivace e disordinata dei bambini all’uscita della scuola parrocchiale, dove le classi meno abbienti ricevevano i rudimenti dell’istruzione occupa il centro della composizione. Con gusto aneddotico, caratteristico della pittura di genere, Trezzini T mette in scena diversi episodi: dal curato, verosimilmente anche maestro di scuola, che sullo sfondo si sbraccia a richiamare l’attenzione dei piccoli; al gruppetto all’uscita, in primo piano, con il bambino che cerca un quaderno; fino al ragazzino, defilato sulla destra, che dispensa l’elemosina ad un’anziana. Il dipinto si inserisce nel folto gruppo di opere di Trezzini T dedicate al tema dell’infanzia, ma si distingue all’interno del repertorio tradizionale dell’artista, costituito perlopiù da temi patriottici risolti sul modello di Domenico Induno, per l’attenzione riposta alla rappresentazione realistica del luogo e soprattutto per l’impiego della luce che investe la scena con un evidente intento naturalistico. Dal novembre 2011 l’opera è visibile nell’allestimento delle Gallerie d’Italia a Milano. www.gallerieditalia.itt t tt 4 12S2566_BookSS11.indd 4 17/11/12 09:11 Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi Direttore Musicale Zhang Xian Beethoven Egmont, Ouverture in Fa minore op. 84 Soll ein Schuh nicht drücken Ah! perfido scena e aria per soprano e orchestra op. 65 Šostakovi Šostak akovič Sinfonia n.7 in Do maggiore op. 60, Leningrado ORCHESTRA R SINFONICA DI MILAN RA A O GIUSEPPE VERD AN R I RD Soprano Susanne Direttore Direttor ettore Oleg Brau ra nsteffer rau Caetani aet aetani 5 12S2566_BookSS11.indd 5 17/11/12 09:11 Ludwig van Beethoven (Bonn, 1770 - Vienna, 1827) Egmont, Ouverture in Fa minore op. 84 Edizione Breitkopf Composizione 1810 Prima esecuzione Vienna, Hofburg Theater, 15 giugno 1810 Organico 2 flauti (uno ottavino), 2 oboi, 2 clarinetti, 2 fagotti; 4 corni, 2 trombe; archi Durata 9’ ca. Nelle Fiandre del Cinquecento, tormentate da conflitti di religione e dall’occupazione spagnola, popolo e nobiltà locali si alleano per difendere le proprie credenze e libertà. Li guida Lamoraal Egmont, principe di Gavre (1522 - 1568), già condottiero fra i migliori dell’imperatore Carlo V, che lo ricompensa con la nomina, nel 1559, a governatore delle Fiandre e dell’Artois. In quella veste, Egmont tenta inutilmente di mantenere la pace, si ritrova a capo della resistenza antispagnola e rimane vittima della repressione guidata dal duca d’Alba. Finisce decapitato nella Grande Place di Bruxelles il 5 giugno 1568. Dalla sua vicenda, nel 1788, il giovane Goethe ricava una tragedia di successo, integrando il tema politico della lotta per la libertà e contro l’oppressione con quello assai romantico della morte per amore dell’eroina femminile Clärchen, personaggio solo teatrale, una dolce ragazza della buona borghesia innamorata del grande guerriero aristocratico. Il ritmo dell’azione teatrale non è proprio serrato. Come usa allora, c’è ragionevole spazio per idilli e meditazioni, anche per la musica, in forma di intermezzi e canzoni. Se ne rende conto Beethoven, che vent’anni dopo la prima rappresentazione in teatro di Egmont, accetta di buon grado la proposta della direzione del viennese Burgtheater di scriverne le musiche di scena, in vista di un nuovo allestimento. Lavora al progetto tra ottobre 1809 e giugno 1810, che sono i tempi del Quinto concerto per pianoforte e orchestra, e naturalmente dell’opera Fidelio, così vicina a Egmont per spirito e tecnica compositiva. Ne uscono dieci pezzi: un’ouverture, due canzoni di Clärchen, quattro intermezzi, una musica solo strumentale che accompagna il suicidio di lei, il recitativo (“Melodram”) di Egmont pronto per il patibolo, la sinfonia di vittoria che ribalta la tragedia in una consolante fiducia nella redenzione e nella libertà. 6 12S2566_BookSS11.indd 6 17/11/12 09:11 Jacques-Louis David, Il giuramento degli Orazi, 1784. Commissionata da Luigi XVI per esaltazione delle virtù patriottiche, l’opera anticipava gli ideali delle virtù rivoluzionarie, di cui David sarà il pittore ufficiale: “Per dipingere l’energia di un popolocherompendo i suoi ferri ha votato la libertà del genere umano ci vogliono colori fieri, uno stile nervoso, un pennello ardito, un genio vulcanico”, con queste affermazioni, nel 1793, era istituito il Museo Nazionale. La prima esecuzione delle musiche di scena avviene il 10 giugno 1810 al Burgtheater, con grande successo, nonostante il ritardo rispetto alla programmazione teatrale. A Weimar, nel 1814, le musiche sono presentate anche a Goethe, che se ne dichiara entusiasta. Al poeta piacciono in particolare le canzoni di Clärchen, così vicine al suo ideale di musica semplice e popolaresca. Rimangono inalterate le sue perplessità complessive sulla musica di Beethoven, troppo lontana dal suo gusto classicista e, per quei tempi, conservatore. Forse fa fatica a capire la violenza dialettica della grande ouverture, che davvero è il pezzo forte delle musiche di scena e anche uno dei capisaldi dello stile orchestrale “eroico” di Beethoven. È costruita come un primo movimento di sinfonia. Inizia con un’introduzione lenta in fa minore per dare subito le coordinate della tragedia. Il successivo “Allegro” vive sul contrasto fra un primo tema che si può definire eroico e un secondo che invece rappresenta la forza del destino avverso. Lo sviluppo à breve, la ripresa ha un’inaspettata accelerazione e si arresta per una pausa fatale. Scoppia la conclusione, con un fragoroso e lucente modo maggiore, che altro non è se non la “Sinfonia di vittoria” che Beethoven colloca come ultimo numero della serie completa delle musiche di scena. Il significato è chiaro: il sacrificio dell’eroe (e della sua eroina) non è vano perché presto arrivano la libertà e la gioia. Il legame fra eroe ed eroina rappresenta il superamento delle barriere di censo assieme all’unità dei fiamminghi oppressi dallo straniero. Lui è il condottiero, lei è il popolo che lo ama e lo segue. Meglio: lei è la Patria, l’Ideale per il quale nessun sacrificio è troppo grande. Ancora una volta il musicista Beethoven mostra di credere profondamente nei valori etici e democratici. Nel suo dorato esilio di Weimar, il poeta Goethe forse non può. Enzo Beacco 7 12S2566_BookSS11.indd 7 17/11/12 09:11 Ludwig van Beethoven Soll ein Schuh nicht drücken Edizione Breitkopf Composizione 1796 Prima esecuzione Organico 1 flauto, 2 oboi, 2 fagotti, 2 corni; archi Durata 5’ ca. Ah! perfido scena e aria per soprano e orchestra op. 65 Edizione Breitkopf Composizione 1796 Prima esecuzione 21 novembre 1796 Organico 1 flauto, 2 clarinetti, 2 fagotti, 2 corni; archi Durata 13’ ca. 8 Per tre intere stagioni, fra 1790 e 1792, Beethoven si fa le ossa come violista nell’orchestra del teatro di Bonn. Ha ovviamente altre ambizioni e già qualche proprio lavoro pubblicato. È reduce da un tentativo non riuscito di diventare allievo diretto di Mozart a Vienna, medita di tornare sia per studiare sia per farsi largo in quella che, dopo Parigi e Londra, Venezia e Napoli, è la capitale riconosciuta della musica europea. Nel frattempo, per lui, lavorare in un teatro d’opera è comunque una bella esperienza. Infatti, impara a conoscere il teatro musicale di Mozart, del quale apprezza quello italiano (giudica immorale il libretto di Don Giovanni, però ne sente la lezione musicale nel quartetto del secondo atto di Fidelio) e ancor più quello tedesco di Ratto dal serraglio e Flauto magico. Si familiarizza con il repertorio corrente, che in massima parte è quello italiano nella versione moderna di Giovanni Paisiello e Domenico Cimarosa, i due autori che più contano nel teatro musicale di fine Settecento. Ci sono anche Giuseppe Sarti e Antonio Salieri, più vari autori di Singspiel in lingua tedesca ora dimenticati. 12S2566_BookSS11.indd 8 17/11/12 09:11 Carl Schloesser, Beethoven compone nel suo studio, 1890 ca. A fine 1792, Beethoven riparte per Vienna ed è accettato come allievo dagli altri due maestri riconosciuti del tempo, Haydn per la musica strumentale, Salieri per quella vocale. Non ci si deve sorprendere se il giovane Beethoven si esercita non solo nella composizione strumentale ma anche in quella vocale. Le due arie che ascolteremo stasera sono il frutto di quel tempo e di quella doppia scuola. La prima appartiene all’ambito del tedesco del Singspiel, scritta nel 1795 per un tentativo di rilancio di Die schöne Schüsterin (La bella calzolaia) di Ignaz Umlauf che non aveva avuto fortuna a inizio stagione. È una tipica “aria di sostituzione”, da inserire fra le altre per migliorare la tenuta complessiva o, più spesso, per soddisfare le richieste di cantanti vogliosi di mostrare la bravura oppure preoccupati di non riuscire bene nell’aria originale. Beethoven ne fa un gustoso inno all’arte della calzoleria, con spigliato spirito popolaresco e accompagnamento orchestrale di tutto rispetto. Nonostante il talento e la buona volontà di Beethoven, Die schöne Schüsterin non è risorta e del suo autore principale Umlauf non si ricorda più nessun teatro. L’altra aria è nello stile italiano, su testo tratto dal dramma Achille in Sciro di Metastasio. Racconta la disperazione di una donna abbandonata dall’amor suo. Non è destinata al teatro, ma alla sala da concerto e ai particolari mezzi vocali del soprano Josepha Duschek, già ottima interprete di analoghe composizioni di Mozart. Beethoven ne tiene ben conto, prendendo a modello le numerose arie mozartiane scritte su misura per le qualità dell’allora famosa cantante. La costruzione segue le elaborate sequenza in uso nell’opera settecentesca italiana. Apre con un ampio recitativo (“Ah, perfido! Spergiuro, barbaro traditor, tu parti?”), poi tocca a una prima aria implorante (“Per pietà non dirmi addio”), un rallentamento intermedio porta alla finale richiesta di aiuto (“Dite voi se in tanto affanno, non son degna di pietà”). L’omaggio al maestro scomparso è perfetto, perfino commovente quando gli strumenti dell’orchestra s’intrecciano con un canto espressivo e senza fronzoli virtuosistici, adatto a un soprano drammatico e con robusto registro centrale. È la Duschek la prima interprete, a Lipsia il 21 novembre 1796. Da allora “Ah, perfido!” non è mai uscita dal repertorio ed è tuttora la più apprezzata aria da concerto di Beethoven. E.B. 9 12S2566_BookSS11.indd 9 17/11/12 09:11 CICLO BEETHOVEN WEST-EASTERN DIVAN ORCHESTRA DIRIGE: DANIEL BARENBOIM CONCERTO NOVEMBRE 2012 SOLO SU CLASSICA TV ABBONATI A CLASSICA, IL CANALE TELEVISIVO DEDICATO ALLA GRANDE MUSICA. AVRAI 24 ORE AL GIORNO DI: • concerti sinfonici • opere liriche • danza classica e moderna • musica da camera • documentari • musica contemporanea • film, musical • jazz LA GRANDE MUSICA CONQUISTA IL PICCOLO SCHERMO www.classica.tv 12S2566_BookSS11.indd 10 17/11/12 09:11 Dmitrij Šostakovič (San Pietroburgo 1906 – Mosca 1975) Sinfonia n.7 in Do maggiore op. 60, Leningrado Tempi Allegretto Moderato (poco adagio) Adagio Allegro non troppo Organico: 3 flauti (anche ottavino), 2 oboi, corno inglese, 3 clarinetti (uno clarinetto basso), 2 fagotti, controfagotto, 8 corni, 6 trombe, 6 tromboni, tuba; timpani, percussioni; archi Prima esecuzione Kjubishev, 5 marzo 1942, direttore: Samuil A. Samosoud Durata 80’ ca. 11 Un colossale “crescendo” domina l’intera, enorme partitura. È collocato al centro del primo movimento. Compare quasi all’improvviso, dopo che per circa sei minuti gli strumenti dell’orchestra, divisi in piccoli gruppi, si limitano a scambiare segnali, senza velleità dialettiche e senza costruttivismi polifonici, solo accostando colori e varianti melodiche. Non ci sono accenti drammatici. Semmaiqualche malinconia pastorale nasce dagli assoli di flauto, di oboe, di violino. Il “crescendo” attacca in “pianissimo”, annunciato da un tamburo lontano, che per l’intero episodio rulla un segmento ritmico di due battute. Su questo frammento è costruito un ostinato di 12 battute ripetuto 12 volte per un totale di 12 minuti (circa: dipende dalle interpretazioni). Al rullo del tamburo si associa subito un secondo rintocco accompagnante, affidato ai bassi, pure persistente fino alla conclusione. Man mano che il discorso procede, al tamburo singolo si aggregano altri tamburi, di maggiori dimensioni, e si rafforza il secondo rintocco. La melodia principale è esposta dallo staccato di violini. Il flauto la riprende, si aggiunge l’ottavino, si trasforma in dialogo fra fagotto e oboe. Entrano gli ottoni, poi clarinetto e oboe, quindi archi e altri archi ancora, più altri ottoni. I tre ultimi segmenti sono mobilitazione generale: il gioco della coppia oboe e fagotto distorce la melodia, si alza il rombo degli ottoni, l’accompagnamento incombe, il passo diventa militare, il tamburo continua imperterrito, assieme a gran cassa, piatti, gong e altre percussioni in sincope. La sovrapposizione di nuovi ostinati diventa informale fragore. È il momento della perorazione che riprende i fili iniziali e torna alla dimensione cameristica dopo l’orgia sinfonica. Il clima però è cambiato. L’apparente serenità iniziale diventa reale allucinazione. Il clarinetto basso sussurra su un pizzicato grave. Si aggiungono controcanti e controritmi, canoni e inversioni, passaggi di registro, moti contrari. Torna improvviso il tema del crescendo, mitigato però da un cantabile acuto dei violini, resta isolato il rullo del tamburo. Il passato incombe. 12S2566_BookSS11.indd 11 17/11/12 09:11 La costruzione musicale è trasparente. Utilizza l’antico procedimento della ciaccona/ passacaglia rinnovato dalla sua recente rivisitazione timbrica in Boléro di Ravel. Ambigua è invece l’interpretazione. Il sottotitolo di Leningrado attribuito all’intera Settima sinfonia, la tragedia dell’assedio nazista, le prime dichiarazioni dell’autore legano il grande “crescendo” agli eventi bellici e drammatici del tempo, al terrore dell’invasione teutone, come ai tempi di Aleksandr Nevskij. Pertanto, il primo movimento rifletterebbe l’iniziale serenità del popolo russo sconvolta dall’avvicinarsi del nemico storico, la cui sconfitta lascia tuttavia strascici indelebili. Soltanto la dolorosa cognizione della catastrofe della guerra e il forte impegno per la pace (secondo e terzo movimento) portano alla vera liberazione, con il popolo che si rialza e torna alla gioia (ultimo movimento). Nel finale, riappare il motivo dell’invasione, ma è appunto sommerso dal tripudio di trombe e violini, sostenuto da piatti e grancassa, come nel finale della Quinta sinfonia. Šostakovič appare così l’artista del popolo sovietico, finalmente allineato con i dettami della politica culturale di Stalin e del suo realismo socialista. Scorrendo la cronologia emerge una realtà diversa. I primi schizzi per il gran “crescendo” della Settima risalgono infatti alla primavera del 1941, ben prima dell’invasione tedesca. L’assedio parziale di Leningrado inizia il 9 settembre e si completa il 5 dicembre, lasciando aperta solo la strada sui ghiacci del lago Ladoga. Sfollato in ottobre da Leningrado assediata, Šostakovič porta con sé il primo movimento completo e termina gli altri tre il 27 dicembre a Kuibyshev (Samara), la città sul Volga dov’è sfollato e dove la sinfonia è eseguita per la prima volta il 5 marzo 1942. Ripresa a Mosca il 29 marzo, la Settima ha un successo tale da convincere la macchina della propaganda stalinista a trasformarla in un simbolo universale della resistenza al nazismo. L’autore scrive un testo esplicativo appropriato. Il microfilm della partitura è inviato in Occidente via Teheran. In una Londra devastata, Henry Wood la presenta il 22 giugno alla BBC. Negli Stati Uniti, il 19 luglio, con la NBC Symphony Orchestra, Arturo Toscanini precede i colleghi Eugene Ormandy, Leopold Stokowski, Dimitri Mitropoulos, Serge Koussevitzky, Pierre Monteux. La popolarità diventa immensa quando, il 20 luglio, la rivista Time dedica la copertina a un’immagine di Šostakovič con l’elmetto da pompiere in testa. Nel giro di un anno sono ben 62 le esecuzioni americane. Raccogliendo i musicistidisponibili, perfino nell’assediata Leningrado, il 9 agosto, è allestita un’esecuzione della Settima diffusa in città da altoparlanti e in tutto il mondo dalla radio. La fortuna della Settima continua per tutta la durata della guerra, poi si attenua, perde di attualità, è penalizzata dall’insorgere della guerra fredda e dalle sue stesse dimensioni: dura oltre 70 minuti e chiede un’orchestra colossale. Ancora negli anni di guerra, vari musicisti sono infastiditi dalla propaganda e delusi dal contenuto. Stronca con decisione Virgil Thomson, critico musicale oltre che autore neo-classico e radicale, di scuola americana raffinata a Parigi fra le due guerre, cultore di Satie, amico di Stravinskij, Hemingway, Gertrude Stein, Picasso, Cocteau. L’ungherese Bartók, da poco esule negli Stati Uniti, risponde in musica: nel quarto movimento del suo magnifico Concerto per orchestra, “Intermezzo interrotto”, scrive un’impietosa parodia del tema del gran “crescendo”. Tuttavia Bartók tiene conto della scrittura per due strumenti solisti, sempre nel “crescendo” di Šostakovič, nel famoso Gioco delle coppie (secondo movimento) del suo Concerto. Il successo un pò artificioso della Settima porta nuove prospettive al genere sinfonico, sempre affascinante, ma ormai frammentato nella forma e nel contenuto. Negli Stati Uniti scrivono sinfonie i maggiori autori stanziali (Copland, Sessions, Harris, Bernstein) e di passo (Stravinskij, Hindemith), per soddisfare un paese incredibilmente ricco di risorse musicali: non meno di 28 orchestre di valore internazionale, altre 76 sostenute dai singoli stati, almeno mille attive in scuole e università. In Europa occidentale si segnalano i tedeschi Hartmann e Henze, il francese Milhaud, il franco-svizzero Honegger. Però il maggior contributo viene da oltre la cortina di ferro. Anche grazie al successo 12 12S2566_BookSS11.indd 12 17/11/12 09:11 propagandistico della Settima di Šostakovič, i governi comunisti incoraggiano la diffusione del genere sinfonico più popolare. Nella sola Cecoslovacchia, fra 1945 e 1975, sono composte non meno di 500 nuove sinfonie, ma nessuna sopravvive nel terzo millennio. Nella DDR la forte politicizzazione non lascia traccia sinfonica. Invece il polacco Witold Lutosławski, con le sue radici in Hindemith e Stravinskij che assorbono anche dall’impressionismo francese e ramificano in dodecafonia e in moderna aleatorietà, dà consistenza alle sue quattro sinfonie (1947, 1968, 1983,1992). Accanto a Lutosławski si forma una moderna scuola sinfonica polacca che porta, fra l’altro, al successo planetario all’insegna della nuova semplicità della Terza sinfonia (1976) di Henryk Górecki. Iniziata con l’aggressiva Threni alle vittime di Hiroshima (1960), la fortuna si Krzysztof Penderecki continua con il costante regresso verso i maestri Šostakovič, Mahler, Bruckner, Wagner secondo un percorso distribuito (finora) su otto sinfonie fra il 1973 e il 2008. Lev Aleksandrovič Rusov, La sinfonia di Leningrado, 1980. In primo piano, è ritratto il direttore Evgenij Mavrinskij L’inflazione sinfonica del secondo dopoguerra continua anche in Unione Sovietica, coinvolgendo i massimi e i minimi calibri. Fra i massimi, nelle sue ultime tre sinfonie (n. 5, 1944; n.6, 1947; n. 7, 1952), Prokof’ev mantiene un equilibrato rapporto fra tradizione, realismo socialista, cauta sperimentazione. Invece, Šostakovič sconfessa (anche a parole, quando l’età e le mutate condizioni politiche lo consentono) l’interpretazione trionfalistica della sua Settima. La vede come musica pura, e i suoi programmi meta-musicali sono di condanna della brutalità delle dittature, sia di Hitler sia di Stalin. Il suo rifiuto del trionfalismo post-bellico si legge nelle otto sinfonie che scrive dopo la Settima. L’Ottava (1944) è una cupa e angosciosa, autentica sinfonia di guerra. La Nona è un fugace sprazzo di leggerezza. Nella Decima (1953) si può leggere il dramma del rapporto con Stalin. Undicesima (1957) e Dodicesima (1961) diventano un cauto e nostalgico ricordo delle illusioni rivoluzionarie del 1905 e del 1917. Seguono le meditazioni funeree sull’eccidio di Baby Jar (Tredicesima, 1962), il ciclo di Lieder sul tema della morte (Quattordicesima, 1969), l’addio alla vita temperato con Die schöne Schüsterin una citazione da Rossini e dall’annuncio di morte dal finale di Walkiria (Quindicesima, 1971). E.B. La sinfonia Leningrado è stata eseguita da laVerdi nelle seguenti stagioni: 2000-2001, direttore Oleg Caetani; 2003-2004, direttore Caetani; 2005-2006, direttore Wladimir Jurowski; 2009-2010 (concerto straordinario), direttore Evgeny Bushkov. Bibliografia Salomon Volkov, Testimonianze. Le memorie di Dmitrij Šostakovič, Mondadori, Milano, 1979 Franco Pulcini, Šostakovič, EDT, Torino, 1988 Discografia Oleg Caetani, Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi (ARTS) Leonard Bernstein, Chicago Symphony Orchestra (DG) Mstislav Rostropovič, National Symphony Orchestra (Erato) Kirill Kondrashin, Concertgebouw Orkest (Melodiya) 13 12S2566_BookSS11.indd 13 17/11/12 09:11 Sarah Quigliey La prova generale Neozelandese, scrittrice affermata, Sarah Quigliey ha rievocato la vicenda dell’esecuzione della Settima durante la resistenza r di Leningrado ai nazisti. Protagonista Pr è Karl Eliasber musicista valoroso Eliasberg, valor ma sfortunato nella carriera, direttor direttore ettore dell’Orchestra dell’Or di Radio Leningrado dopo essere esser stato “secondo” alla Filarmonica, chiamato a una pr prova tanto eccezionale e ardua ar per il suo scopo patriottico e per la dispersione di gran parte dei Filarmonici. Il titolo originale del romanzo r è infatti The Conductor. Artista Benemerito dell’URSS nel 1944, Eliasberg Eliasber eseguirà in seguito altre altr tre tr volte la Leningrado, registrandola r (1964) anche su disco. Morto quasi dimenticato nel 1975, è stato poi rivalutato grazie a Y Yuri uri T Termikanov ermikanov. ermikanov. Leningrado 9 agosto 1942, u soldato un sovietico acqu q ista il qu bigliett t o per tt l’esecuzione della S ttima nella citt Se tà tt assediata Il giorno della prova generale, nuvole viola si radunarono a ovest, allinenandosi quasi aspettassero l’ordine di rompere le fila per disperdersi sulla città. Il mormorio sommesso dei tuoni si fondeva con l’artglieria lontana [ ]. Elias tentò di usare un tono calmo. “Oggi è un giorno importante per noi” annunciò, alzando la voce per farsi sentire al di sopra del picchiettio della pioggia sulle finestre. “Suoneremo per la prima volta la Settima Sinfonia dall’inizio alla fine. Se qualcuno dovesse sentirsi male durante un assolo, potrà riposare quando avremo terminato. Vi V prego di ricordare che io dipendo da voi. L’intera città dipende da voi”. […] Alzò il leggio di una tacca, e pulì la bacchetta nel fazzoletto; la ventata di canfora gli fece sentire la mancanza di sua madre. Con un piccolo sospiro sollevò le braccia. Sentiva l’assenza di coloro che avrebbero saputo dare una valutazione molto più professionale rispetto a quei funzionari dalle labbra serrate. Non c’era Sostakovic ad ascoltare con la testa inclinata, picchiettandosi sul ginocchio una sigaretta spenta. Non c’era Mravinskij sul podio, con il profilo distinto e l’espressione concentrata. Ma, naturalmente, se Mravinskij fosse stato lì… 14 Ci sono soltanto io! Restò sorpreso, quando abbassò la bacchetta e i primi accordi risuonarono pieni e sicuri nella sala polverosa. Poi trombe e timpani ruppero la linea degli archi con il loro urgente motivo a due note, ripetuto più volte. […] La musica ebbe l’impeto previsto, e rotolò come un macigno lungo un lieve pendio. Elias non poté fare altro che guidarla, trattenendola e impedendo che prendesse troppa velocità. Più lento! Disse a Petrov, Petrov muovendo solo le labbra, e miracolosamente il musicista afferrò af l’ordine ed eseguì quello che gli aveva chiesto, facendo rallentare l’intera orchestra. Così il 12S2566_BookSS11.indd 14 17/11/12 09:11 lunghissimo primo movimento marciò con inesorabile terrore fino alla conclusione. […] Quando entrò nel secondo movimento, cadenzato, si tolse un peso dalle spalle. La sinfonia ha una sua vita propria, si rammentò. Non devi sostenerla tutta da solo. Dopo una pausa di un secondo soltanto, l’orchestra passò morbidamente all’adagio, le cui frasi riecheggianti erano talmente belle e tristi che, sebbene gli fossero familiari, gli fecero venire la pelle d’oca. Leningrado, agosto 1942, Karl Eliasberg dirige la prova generale della Sinfonia di Šostakovič Alla fine - con un gesto rivolto al tamburo - entrarono rumorosamente nel quarto movimento, che richiamava il ritmo della guerra. Non troppo! Disse, muovendo solo le labbra. Allegro ma non troppo! Era quello che gli aveva procurato tanti mal di testa – fanfare militari suonate sa una sezione di ottoni decimata, un pizzicato veloce e preciso da archi inesperti – e adesso, per chissà quale perversione, non voleva che finisse. Ma c’erano quasi, stavano entrando in una coda in Do maggiore degnamente fragorosa. L’agitazione dei fiati, gli archi martellanti che suonavano all’unisono, le doppiette dei tamburi… e, infine, un lungo momento di silenzio, e la liberazione. Da dov’era saltata fuori quella forza? Era come se ai musicisti fosse stata infusa l’energia dei compositori le cui opere erano riusonate tonanti in quella sala. Borodin, Mussorgdkij, Rimskij-Korsakov, Skrjabin, Stravinskj, Glazunov. Per non parlare di tutti i direttori che si erano trovati sul podio, come uomini soli davanti a un plotone d’esecuzione: Mravinskij, che aveva portato alla conclusione la Quinta di Sostakovic tra applausi roboanti; e, quasi cinquant’anni prima, Caikovskij, che aveva diretto la sua Sesta nove giorni prima di morire […]. Abbassò lo sguardo sulle mani. Dieci lunghi anni da direttore d’orchestra. Dunque l’ultimo decennio era servito a portarlo a quell’ultima settimana? Oppure lui e la sua banda rappezzata sarebbero stati dimenticati una volta che i tedeschi fossero stati respinti? Qualcuno si sarebbe ricordato dei loro sforzi se – strinse le mani e si corresse – quando Leningrado fosse stata liberata? […] Era rimasto solo, ma solo non era. Prese il foglio accuratamente ripiegato che aveva lasciato sul davanzale. Il contenuto l’aveva già imparato a memoria. “Caro Karl Eliasberg. I miei più sentiti auguri per la première di Leningrado. Mi rincresce molto non essere presente. Sono certo che sarà un’esecuzione MAGNIFICA. La saluto calorosamente. D. Sostakovic” […]. (Sarah Quigliey, Sinfonia Leningrado, traduzione di Chiara Brovelli, Neri Pozza, Vicenza, 2012, pp. 362-76) a cura di Pasquale Guadagnolo 15 12S2566_BookSS11.indd 15 17/11/12 09:11 La grande musica ha la sua grande radio Un’iniziativa Con Radio Classica, la grande musica e la finanza danno vita ad una realtà innovativa e unica, nata da un’idea di Class Editori. La radio per ascoltare tutte le stagioni della musica classica con arie, concerti e opere con i più noti direttori e le migliori orchestre. E la prima radio per ascoltare la finanza in tempo reale, con i commenti degli esperti dal vivo. Via etere, via satellite e via Internet, Radio Classica è vicino a chi investe, nella finanza e nella grande musica. A Milano, la città della finanza, la radio di chi investe si può ascoltare in FM 94.00*. La prima radio tutta finanza, solo grande musica. Frequenze terrestri: Bari 105.00 - Brianza FM 93.9 - Como FM 93.9 - Firenze FM 99.4 - Genova FM 101.1 - Lecco FM 93.9 - Milano FM 94.00 - Palermo FM 99.5 - Roma FM 89.5 - Torino 98.7 - Verona FM 92.150 - Ricezione satellite: hot bird 6 posizione: 13° est frequenza: 11.623 polarizzazione verticale transponder: 156 symbol rate: 27500 FEC: 3/4 12S2566_BookSS11.indd 16 17/11/12 09:11 LIUNI S.P.A. Via G. Gentile, 13 già Via G.Stephenson, 43 20157 MILANO - Italy Tel. + 39 02 30731 Fax + 39 02 3073221 [email protected] FILIALE DI ROMA Via Aurelia, 547 00165 ROMA - Italy Tel. + 39 06 6604851 Fax + 39 06 66048540 [email protected] FILIALE DI BARI Piazza Mercantile, 76 70122 BARI - Italy Tel. +39 080 5222013 Fax +39 080 5222013 [email protected] FILIALE DI VERONA Str.ne San Fermo, 15 37121 VERONA - Italy Tel. +39 045 592861 Fax +39 045 8019262 [email protected] Certificazione ISO 9001:2008 Certificazione OHSAS 18001:2007 Certificazione Soa (fino a 5.000.000 di Euro) www.liuni.com 12S2566_BookSS11.indd 17 17/11/12 09:11 Beethoven anno per anno 1770 - 16 dicembre: nasce a Bonn da Johann, tenore e violinista dell’elettore di Sassonia, e da Maria Magdalena Layen. 1778 - 26 marzo: dà il suo primo concerto pubblico. 1780 - Diventa allievo di C. G. Neefe, organista di Corte. 1783 - Sostituisce Neefe a Corte. Pubblica una sonata, una fuga e un rondò. 1784 - Compone un concerto per pianoforte. 1785 -Compone tre quartetti. 1787 - Marzo: partenza da Bonn. 7 aprile: giunge a V Vienna dove incontra Mozart. Ritorna a Bonn per assistere la madre. 17 luglio: muore la madre. 1789 - 14 maggio: si iscrive all’Università di Bonn. 1790- Compone due cantate per la morte dell’imperatore e la musica per un balletto cavalleresco. 1791 - Scrive alcuni frammenti di un concerto per violino. 5 dicembre: muore Mozart. 1792 - Compone un trio per archi. 2-3 novembre: partenza per V Vienna, dove giunge il 10 novembre. 18 dicembre: muore il padre. 1793 - Allievo di Haydn. 1794 - Primi sintomi di sordità. Compone il T Trio per pianoforte op. 1. 29 marzo: primo concerto al Burgtheater viennese. 1796 - febbraio - giugno: viaggio a Norimberga, Praga, Dresda, Berlino. A Berlino compone la Sonata per violoncello op. 5. Scrive la Sonata per pianoforte op. 2. 1797 - Compone la Sonata per pianoforte op. 7 e il Canto di guerra austriaco. 1798 - Compone la Sonata per pianoforte op.10 e la Sonata per violino op. 12. 1799 - Compone la Prima sinfonia, le Sonate per pianoforte op. 13 (Patetica), op. 14 e op. 49/1. 1800 - Compone il Quartetto per archi op. 18, , il Concerto per ar pianoforte op. 37, il balletto Le Creatur Creatur eaturee di Pr Prometeo, ometeo, op. 43. 1801 - Compone la Sonata della Primavera op. 24 e la Sonata per pianoforte op. 28. 1802 - 6 e 10 ottobre: scrive il Testamento di Heiligenstadt. T Compone le variazioni sull’Eroica Er Eroica , la Sonata op. 26, op. 27 (Chiar (Chiaro di luna), la Seconda Sinfonia. 1803 - Lavora all’Eroica Er Eroica . Termina T ed esegue il T Terzo concerto per pianoforte op. 37 (5 aprile), la Sonata a Kr Kreutzer eutzer,, Cristo sul monte degli eutzer ulivi e i Lieder da Gellert. 1804 - Compone la Sonata W Waldstein op. 53, l’Appassionata op. 57 e un Andante per pianoforte. 1805 - 7 aprile: prima esecuzione pubblica dell’Eroica ’Er ’Eroica ; compone il Quarto concerto per pianoforte op. 58. 20 novembre: prima e seconda ouverture della Leonore. Leonor 18 12S2566_BookSS11.indd 18 17/11/12 09:11 1806 - Compone la terza ouverture 1816 - Compone la Sonata per della Leonore, Leonor la Quarta sinfonia op. pianoforte op. 101 e il ciclo di lieder 60, il Concerto per violino, il Quartetto All’amata lontana. Rasumowsky op. 59. 1817 - Abbozza la Nona sinfonia. 1807 - Prima esecuzione della Quarta sinfonia e del Quarto concerto per 1818 - Compone la Hammerklavier pianoforte dedicato a Lobkowitz. sonate. Compone la Quinta sinfonia op. 67, l’ouverture del Coriolano, la Messa 1820 - Compone la Sonata op. 109. op. 67, data in prima esecuzione il 13 settembre a Eisenstadt. 1822 - Compone le Sonate per pianoforte op. 110. T Termina la Missa 1808 - Compone la Fantasia per soli, solemnis. Compone La consacrazione coro, cor o, pianoforte e or orchestra chestra op. 80. della casa op. 124. 1809 - 11 maggio: bombardamento di Vienna. Completa il Quinto concerto V per pianoforte op. 73, il Quartetto op. 74, le Sonate per pianoforte op. 78, 79, 81, il Lied Mignon. 1823 - T Termina la Nona sinfonia, compone le V Variazioni Diabelli. 8 febbraio: lettera a Goethe. 19 marzo: prima esecuzione della Missa solemnis per il granduca Rodolfo. 1810 - maggio: incontro con Bettina Brentano. Musica l’Egmont di Goethe, compone il Quartetto op. 95. Prima esecuzione del Concerto per pianoforte op. 73 a Lipsia. 1825 - Compone il Quartetto op. 127, dato in prima esecuzione a Bonn, in marzo, i Quartetti op. 130 e 132, la Groβe Fuge op. 133. Gr 1812 - 12 febbraio: prima esecuzione del Quinto concerto per pianoforte interpretato da Czerny. Incontro con Goethe. Lettera all’Immortale amata. Settembre: termina la Settima e l’Ottava sinfonia. 1826 - Compone i Quartetti op. 131 e 135. Dicembre: si ammala di polmonite. 1827- 3 gennaio: fa testamento. 24 marzo: si aggrava, muore il 26. 1813 - Compone la cantata Il glorioso momento. 8 dicembre: prima esecuzione della Settima sinfonia e della V Vittoria di Wellington. W 1814 - 29 novembre: concerto nella Sala del Ridotto in occasione del Congresso di V Vienna. Compone il Triplo T riplo concerto op. 56 e la Sonata per pianoforte op. 90. 1815 - Comp m on mp o e i Lie ied ie ede der er scoz ozz oz zze zes esi op o . 108. 19 12S2566_BookSS11.indd 19 17/11/12 09:11 - Di origini polacche, nasce a San Pietroburgo da una famiglia di intellettuali e contraria alla politica repressiva dello zarismo. Aderì presto ai movimenti rivoluzionari, considerando poi la figura di Lenin un punto di riferimento per tutta la vita. - Reduce da un corteo popolare, compone una marcia funebre e un inno per onorare le vittime della Rivoluzione. - Si iscrive al Conservatorio di San Pietroburgo, studiando pianoforte con Leonid Nikolaev e composizione con Maximilien Steinberg e diplomandosi nel 1925. - Comp m one la sua prima mp sonata e la prima sinfo f nia, eseguita fo al diploma di comp m osizione e che mp gli valse immediatamente un u a f ma intern fa r azionale. Man rn a ife an f sta le fe prime insoff ffe ff ferenze nei confr f onti fr dell’amb m iente mu mb m sicale leningradese, estr t emamente tr tr t adizionalista e accademico, svilup u patosi nell’illustr up te tr eredità di Rimskij i -Korsakov, ij v ma v, t oppo tr tr t adizionalista rispett t o a qu tt q ello moscovita, ap a ert r o invece alle influenze rt eur u opee. ur - Il governo gli chiede una seconda sinfonia in commemorazione dell’anniversario della Rivoluzione d’Ottobre. Inizia contemporaneamente a lavorare all’opera satirica Il Naso, ispirata al racconto di Gogol’. - La sua seconda opera, Lady Macbeth del Distr Distretto di Mcensk, segna un nuovo grande successo in Unione Sovietica e all’estero. - Lady Macbeth viene rappresentata a Mosca in presenza di Stalin. Sulla “Pravda” appare l’articolo Il caos anziché la musica, che condanna l’opera provocandone l’annullamento. Šostakovič viene definito nemico dello Stato. - L’esecuzione della Quinta gli sinfonia gli ottiene la riabilitazione ufficiale, con la motivazione ufficiosa di avere risposto, “e bene” alle critiche per Lady Macbeth, interpretazione tuttavia respinta da Šostakovič. - Compone la Settima Sinfonia, Leningrado, dedicata alla resistenza all’assedio nazista e che, dopo la “prima” a Mosca, il 9 agosto 1942, viene eseguita dalla decimata Filarmonica di Leningrado. Šostakovič assurge ad artista nazionale - A seguito della “destalinizzazione” avviata con il XX Congresso, Šostakovič viene “riabilitato” e riammesso nell’Unione dei compositor. - Muore il 9 agosto. Il 25 settembre viene eseguita la sua ultima opera, Sonata per viola. - Il Partito sovietico dei musicisti, critica la sua opera definendola formalista. Nel ‘30 ne pubblica una versione ridotta che, nonostante un immenso successo, viene proibita come un prodotto di decadentismo borghese. 20 12S2566_BookSS11.indd 20 17/11/12 09:11 Ogni mese ti invita nel mondo della grande musica Sottos rivi a il tuo o a ento alla rivis a: una vo e libera della cultura musicale cd escclusivi intterpreti strao ordiinaari regisstrazio oni inedite UN ANNO € 86,00 (solo per l’Italia spese postali incluse) 12 numeri +12 CD invece di € 132,00 2 anni € 15 50,00 puoi anche chiamare il numero 02252007200 inviare un fax al numero 02252007333 scrivere ad Amadeus c/o Direct Channel, via Pindaro 17, 20128 Milano inviare una e-mail a: [email protected] oppure online su www.miabbono.com w w w. amadeusonline. net 12S2566_BookSS11.indd 21 17/11/12 09:11 Susanne Braunsteffer Soprano Nata a Rosenheim in Baviera, terminati gli studi magistrali si diploma a pieni voti nel 2008 presso il Mozarteum di Salisburgo. Durante il periodo di studi frequenta le Masterclass di Barbara Bonney, Angelika Kirchschlager, Wolfang Holzmair e Theresa Linquist. Nel 2008 viene ammessa all’Accademia dell’Opéra National du Rhin a Strasburgo dove frequenta le Masterclass di Françoise Pollet, Sylvie Valayre, Joyce Fieldsend. Dal 2009 al 2011 fa parte dell’Accademia della Scala, dove studia con Mirella Freni, Renato Bruson, Luciana Serra, Luigi Alva, Umberto Finazzi. Fra le sue interpretazioni, Pamina ne Il Flauto Magico al Mozarteum di Salisburgo, la Contessa ne Le nozze di Figaro e Gretel in Hänsel und Gretel di Humperdinck a Strasburgo. Nel suo repertorio opere di Mozart, Puccini, Rossini, Verdi, Bizet, Offenbach. Numerose le partecipazioni a concerti, festival musicali (Bernstein Festival, Festival di Salisburgo) e alle produzioni operistiche dell’Opéra National du Rhin e dell’Accademia del Teatro alla Scala. Nel giugno 2011 ha partecipato come rappresentante della Germania al Concorso BBC - Singer of the World di Cardiff. Tra i suoi impegni recenti Stabat Mater di Pergolesi per il Festival Mito; Micaela in Carmen a Liegi, Bruges e Namur; Marie in Die verkaufre Braut a Braunschweig; la IV Sinfonia di Mahler a Parma. Nel prossimo febbraio 2013 il suo debutto come Leonora ne Il trovatore a Dortmund. Attualmente si sta perfezionando con Lella Cuberli. 22 12S2566_BookSS11.indd 22 17/11/12 09:11 Oleg Caetani Direttore Direttore d’opera e di concerto, reputa egualmente importanti questi due aspetti del suo lavoro. Considera Nadia Boulanger l’ispiratrice della sua carriera: ha scoperto il suo talento, lo ha iniziato alla musica e gli ha insegnato un approccio filosofico all’esistenza legato a Montaigne, stile di vita cui si ispira tutt’oggi. Al Conservatorio di Santa Cecilia ha frequentato la classe di direzione d’orchestra di Franco Ferrara e ha studiato composizione con Irma Ravinale. A diciassette anni, ha debuttato a teatro con Il combattimento di Tancredi e Clorinda di Monteverdi. Dopo aver studiato le Sinfonie di Šostakovič con Kondrashin al Conservatorio di Mosca, si è diplomato con Ilya Mussin al Conservatorio di San Pietroburgo con il massimo dei voti, dirigendo la Quinta sinfonia di Šostakovič. Vincitore del concorso alla Rai di Torino, di quello “Karajan” a Berlino, ha dato inizio alla sua carriera al Berlin State Opera “Unter den Linden” come assistente di Otmar Suitner. L’esperienza in un grande teatro d’opera con tutte le opere di Wagner e Strauss ha dato una svolta decisiva al suo repertorio. La profonda esperienza di Caetani, ora ormai trentennale, nel repertorio operistico da Verdi a Musorgskij e Wagner (incluse alcune produzioni del Ring) ha influenzato il suo approccio alle grandi composizioni sinfoniche del ventesimo secolo (in particolare Bartòk, la seconda scuola di Vienna e l’impressionismo francese). La prima opera da lui diretta a 24 anni è stata Eugene Onegin nel 1981, appena diplomato al Conservatorio di San Pietroburgo. Da allora, Čajkovskij ha rappresentato un ruolo via via sempre più importante nel suo repertorio: del genio russo, ha tra l’altro inciso tutte le Sinfonie, compresa Manfred (2008). Il Financial Times ha scritto al proposito: “Avevamo bisogno di un’altra incisione di Čajkovskij? Dopo aver ascoltato e riascoltato queste registrazioni live, la risposta è un enfatico ‘sì’. Non è un ciaikovskiano indulgente; lascia parlare Čajkovskij da solo: il rigore contrappuntistico, l’emozione, l’allusione occasionale all’isteria in una struttura classica…un tesoro prezioso”. Si è dedicato anche alla registrazione e alla direzione di opere di compositori meno noti del ventesimo secolo quali Mosolov, Pizzetti, Gerhard e altri. Le sue incisioni delle Sinfonie di Tansman, con etichetta Chandos, hanno vinto il Diapason d’Or nel 2006 e nel 2008. Ha inoltre inciso il primo ciclo completo delle Sinfonie di Šostakovič con l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi. Lo lega un rapporto profondo con la Sydney Symphony, la Staastkapelle Dresden, il Maggio Musicale Fiorentino e - naturalmente - l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, che dirige regolarmente dal ’99 e che ha portato sia in una estesa tournée sudamericana, sia in una - più recente - in Spagna. Nell’aprile 2008 ha diretto la Verdi in Vaticano in un concerto in onore di Sua Santità Benedetto XVI, alla presenza del Presidente della Repubblica Napolitano, e trasmesso in Eurovisione. 23 12S2566_BookSS11.indd 23 17/11/12 09:11 Violini Primi Luca Santaniello* Danilo Giust** Giulio Mignone Marta Tosti Edlira Rrapaj Adriana Ginocchi Fabio Rodella Nicolai von Dellingshausen Abramo Raule Marco Capotosto Delia Diaconescu Adelaide Fezo Violini Secondi Licya Viganò* Donatella Rosato** Keler Alizoti Sandra Opacic Giorgia Righetti Simone De Pasquale Roberta Perozzi Ambra Cusanna Daniele Cabassi Elsa Martignoni Viole Gabriele Mugnai* Cono Cusmà Piccione** Marco Audano Kirill Vichniakov Enrico De Angelis Mikhail Kliachko Altin Thanasi Miho Yamagishi Ianina Elena Puscasu Violoncelli Mario Shirai Grigolato* Giovanni Marziliano** Francesco Ramolini Gabriele D’Agostino Tobia Scarpolini Alessandro Peiretti Nadia Bianchi Enrico Garau Contrabbassi Michele Sciandra* Kastriot Mersini* Toni Del Coco Joachim Massa** Umberto Re Angelo Tommaso Marco Gori Flauti e Ottavino Massimiliano Crepaldi* Valeria Perretti Ninoska Petrella Oboi e Corno Inglese Emiliano Greci* Luca Stocco* Paolino Tona Clarinetti Raffaella Ciapponi* Fausto Ghiazza* Fabio Valerio Alessando Ruggeri Fausto Saredi Tromboni Giuliano Rizzotto* Giacomo Ceresani* Massimiliano Squadrito Alina Veronese Trombone Basso Andrea Arrigoni Francesco Parini Fagotti e Controfagotto Andrea Magnani* Luigi Muscio Paolo Dutto Corni Sandro Ceccarelli* Giuseppe Amatulli* Fabio Cardone Alceo Zampa Fabio Fontana Alessandro Valoti Stefano Bertoni Vincenzo Celozzi Trombe Alessandro Caruana* Edy Vallet Alessandro Ghidotti Stefano Benedetti* Valerio Panzolato Luca Tagliapietra Daniele Colossi Tuba Antonio Belluco Timpani Viviana Mologni* Percussioni Ivan Fossati Stefano Bardella Luca Bleu Federico Bottero Alessandro Pedroni Alessandro Perissinotto Arpe Elena Piva* Elena Meozzi Pianoforte Carlotta Lusa* * Prima parte ** Concertino Ispettore d’Orchestra Amedeo Scodeggio 24 12S2566_BookSS11.indd 24 17/11/12 09:12 Soprani Pierangela Agosti Giannina Baldo Carla Ballestracci Carina Calafiura Simona Cataldo Silvia Cattaneo Luisa D’Antona Cristina Di Mauro Maria Chiara Ferrari Livia Fumagalli Paola Giacalone Rosalba Giussani Anila O. Gjermeni Melania Guarda Alona Larina Anna M. Maggi Giulietta Marchesini Silvia Menchini Ivana Menegardo Regina Partel Gianna Perrella Anna Petrone Giovanna Piere Elena Platone Greta Portaluppi M. Antonietta Preti Adalgisa Ravasio Mirella Sala Manuela Sorani M.Rose Steutel Kaoru Suzuki Francesca Trivini Giosiana Troiano Elona Troqe Giovanna Zawadsky 25 12S2566_BookSS11.indd 25 Mezzosoprani Silvana Barbi Ludmilla Chepurnaya Silvia Fiumi Francesca Giorgi Jasna Klasic Lia Mastropierro Donata Menci Maria Miccoli Federica Moglia Elisabetta Paglia M. Teresa Tramontin Alessandra Zinni Contralti Giulia Catambrone Teodora Dimitrova Annalisa Dossi Adele Foglieni Marta Furlan Christine Lee Mo M. Cristina Michel Matilde Oggioni Giuliana Scaccabarozzi Luciana Scolari Elena Villani Roberta Zanuso Tenori Tonino Carai Francesco Casella Matteo De Munari Paolo De Tuglie Caio Duran Luigi Fiorani Francesco Frasca Giovanni Granata Giuseppe Loguercio Mirko Luppi Giovanni Maestrone Gianbattista Mazzola Biagio Meloni Andrea Sattin Paolo Tormene Francesco Torrisi Francesco Vigani Baritoni Gianluca Alfano Ottavio Aondio Umberto Bocchiola Fausto Candi Daniele Caputo Giuseppe Lisca Daniele Veltri Bassi Przemyslaw Baranek Marco Baricevic Giuseppe Corrieri Andrea Locati Giancarlo Maniga Riccardo Margaria Riccardo Morlini Gustavo Murrins Mueller Luigi Ponzi Stefano Ranzi Fabrizio Scrivanti Giorgio Senatore Luigi Tasselli Roberto Zanoni Maestro collaboratore Luigi Ripamonti Segretaria del Coro Maria Cristina Michel 17/11/12 09:12 Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi La Fondazione è stata istituita con lo scopo di promuovere, favorire e sostenere l’attività dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi V e del Coro Sinfonico di Milano Giuseppe V Verdi.Aderire alla Fondazione significa sostenere la diffusione dif della cultura musicale sia in ambito nazionale che internazionale salvaguardando tale patrimonio anche nel futuro. Soci Fondatori Con il sostegno di: Consiglio Generale 26 Cesare Romiti Presidente Gianni Cervetti Presidente Consiglio di Amministrazione Alfonso Ajello Vice Presidente Consiglio di Amministrazione, Notaio Gisella Belgeri Presidente Cemat Carlo Bianco Avvocato Giuseppe Bonomi Presidente Sea Mario Boselli Presidente della Camera nazionale della Moda Antonio Calabrò DirettoreAffari Istituzionali e Culturali della Pirelli &C e Direttore della Fondazione Pirelli Giuseppe Coppini Membro del CDA della Banca Popolare di Milano Luigi Corbani Direttore Generale de laVerdi Roberto Galimberti Membro di BT Advisory Board Paolo Guaitamacchi Consigliere della Camera di Commercio di Milano e Presidente Sias Giancarlo Maniga Avvocato Giovanni Mariotti Avvocato Salvatore Messina Già Direttore Banca d’Italia di Milano Angelo Pasini Consigliere delegato di Breda Energia 12S2566_BookSS11.indd 26 Massimo Perini Presidente Confidi Province Lombarde Ambra Redaelli Segretaria del Consiglio di Amministrazione, Vicepresidente Confindustria Lombardia Marcello Sala Vicepresidente Vicario Intesa SanPaolo Luca Santaniello Primo violino dell’Orchestra Pasquale Spinelli Presidente della Federazione delle società Medico Scientifiche Italiane Bruno Tabacci T Deputato, Assessore al Bilancio Comune di Milano Giannino Tenconi T Presidente Emerito degli Amici del Loggione del Teatro alla Scala Cesare Valli V Amministratore Delegato Hill&Knowlton Flavio Venturini V Presidente Leasint S.p.a. Giuseppe Vita V Vicepresidente Vicario Allianz S.p.a. e Presidente del CDA del gruppo Banca Leonardo S.p.a. Stefano Boeri Comune di Milano Alf Al lfr fre red edo do Lu Luc uca ca Boso Ma Mat att tte teo eo DeAm Ami Am mic ici cis is Provincia di Milano Massimo Buscemi Regione Lombardia Collegio Revisori dei Conti Stefano Bignamini Guido Rebecchi Comitato D’onore Angiolo Carrara Verdi V Marina Mahler Pierluigi Petrobelli Quirino Principe Sergio Romano Direzione Musicale Riccardo Chailly Direttore Onorario Zhang Xian Direttore Musicale John Axelrod Direttore Principale Wayne Marshall W Helmuth Rilling Direttori Principali Ospiti Ruben Jais Direttore Residente, Responsabile Attività Artistiche Jader Bignamini Direttore Assistente Radovan Vlatkovic Simone Pedroni Artisti Residenti Direzione Del Coro Erina Gambarini Maestro del Coro Luigi Ripamonti Massimiliano Tarli T Maestri collaboratori Orchestra Sinfonica Junior Maria Pilar Bravo Coro di Voci Bianche Maria Ter T esa Tramontin T Orchestra Amatoriale Jader Bignamini 17/11/12 09:12 Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi Ringrazia per gli affreschi nel foyer dell’Auditorium Carlo Jucker e il pittore Carlo Ciussi per l’assistenza legale Studio Avv. Giovanni Mariotti Studio Avv. Alessandro Nicolini per il contributo tecnico Anaïs, Gigi Bonoldi, Fondazione Corriere della Sera, Fratelli Fumagalli, Hantarex, Agostino Liuni Studio Vitale-Novello & Co. Tamburo by Proel Studio Giovanni Napodano per la parte informatica la società Pulsar per il Graphic Design Pagliardini Associati srl per l’abbigliamento dell’orchestra, del coro e del personale di sala M. Bardelli, Cucito a Milano, Salvatore Ferragamo, Daniela Gerini, GBR Donna, Liolà, Ornella Bijoux per gli automezzi concessi in uso o donati Citroën - Milano per le sedie della Club House Rodrigo e Adele Rodriquez per la Borsa di Studio in memoria di Luca Figaroli Ambra Redaelli Amico Anonimo per la donazione della scultura “Libri Muti” Maestro Salvatore Anelli per gli strumenti musicali concessi in uso o donati Si ringrazia l’associazione La Monda di Arcisate (Va) per la donazione di un pianoforte a mezzacoda. Ester ed Elisabetta Curato per la donazione di un pianoforte verticale in ricordo di Federico Curato. Antonia e Roberto Gavioli per la donazione del pianoforte a mezzacoda Steinway&Sons. Tina Viganò che, in memoria di Renata Tebaldi ha provveduto al restauro del pianoforte a mezzacoda Steinway&Sons. Miretta Rizzi Miari e in memoria di Marina Miari per la donazione in uso del violino. Kolia Levi Morpurgo per la donazione in uso del violino. Le famiglie Lombardo e Foà per la donazione in uso del violino. Sabian Ltd per la donazione del set di piatti. Soci e Amici Anonimi per la donazione dell’oboe d’amore in memoria di Stefano Corbani. Alberto e Clara Tomassini Pieri per il contributo all’acquisto di timpani, per ricordare Ugo Giuliani. La famiglia Barassi per la donazione di un violoncello in memoria del notaio Giancarlo Barassi. Marta Boneschi per la donazione di un violino. Per il fondo «Carlo Maria Giulini» istituito per l’acquisto di strumenti musicali: Beniamino Belluz, Vittorio Casagrande, Riccardo Chailly, Nella Cosulich Borletti, Giuseppe Faina, Luciano Levati, Renata Levi Visco, Lions Club Distretto 108IB4, Ettore Quirino, Elisa Romano Tavella, Annalisa Romano, Carla Zocco Ceschina, Soci e Amici Anonimi. 27 12S2566_BookSS11.indd 27 17/11/12 09:12 SOCI PROMOTORI Banca d’Italia - sede di Milano Alfonso Ajello Aldo Ceccato Mario Francesco Colombo Giorgio Fantoni Roberto Galimberti e Edda Sanesi Giovanni Mariotti Emidio Fagnoni Angelo Pasini Massimo Perini Ambra Redaelli Alessandra Rigoni Pietro e Maria Sormani Giannino Tenconi Laura Vago Colombo Carla Zocco Ceschina Breda Energia Spa Confidi Province Lombarde Srl Pegaso Ingegneria Srl Studio Legale Giovanni Mariotti UniCredit Spa SOCI BENEMERITI Alessandra Albertini Fabio Bocchiola Manuela Cantoni Gianni e Franchina Cervetti Sergio e Paola Erede R. M. Giancarlo Neri Vittorio Pardo Roques Giorgio Squinzi Carla Tanzi Cavallone Cesare Valli nel ricordo di Nina Vinchi Grassi: le nipoti Fast Milano srl Fratelli Rossetti Hill & Knowlton Mapei S.p.A. Repower Italia Spa Sares Spa SOCI SOSTENITORI Stefano e Stefania Ajello Luca Bernareggi Alberto Bertani Carlo e Maria Rosaria Bianco Franco e Rosanna Bompieri Danilo e Jessica Carabelli Andrea Caraceni Fabrizio Cattaneo Francesco Cesarini Alessandra Cusan Giuseppe Fontana Giuliano Fosco Vittorio Gatti Stefano Jacini Agostino e Adriana Liuni Ambrogio Mariani e Marinella Ferrari Massimo Menozzi Oscar Moretto Giovanni e Grazia Napodano Angelo Pasini Costantino Patestos Ileana Pisa Giorgio Bravi Miranda Radaelli Giovanni Recordati Luigi Salvador e Anna Fumagalli Pierpaolo e Giuliana Santaniello Lorenzo Stucchi Tilde Tenconi Umberto e Elisabetta Urgnani Marco e Maria Paola Vitale Giovanni Viviani Antonio e Enrica Volontè Franco e Elisabetta Volontè Giovanni e Gianna Volontè Umberto Walter Cordusio Società Fiduciaria per Azioni Elesa S.p.A Farmacia Nuova Dott. Fosco Legacoop Abitazione Lombardia Megas S.a.s. Recordati Industria Chimica e Farmaceutica SpA SOCI EFFETTIVI Francesco Abruzzo Antonio Airaghi Matè Allemandi Alberto Mario Allemandi Daniela Almini Annalisa Aprile Rosellina Archinto Marconi Giovanni Assi Lidia Assi Tretola Elio Avoni Carla Bassetti Giovanni Battistini Vincenzo Belletti Beniamino Belluz Angelo Carlo Beretta Silvana Beretta Cavaggioni Mirko Berti Paola Bertinelli Elvira Bianchi Bellomi Francesca Boccoli Stefania Boiocchi Giovanna Bonandrini Marta Ilaria Boneschi Pierantonia Brambilla Graziella Calatroni Moreno Capretti Marisa Carlevaro Vittorio Casagrande Claudio Tullio Casagrande Margherita Cattaneo Cecilia Cattaneo Letizia Cattaneo Gabriella Chiodini Paolo Cianciabella Roberta Cipolla Duccio Cocco Raoul Colombo Pinuccia Contini Eleonora Converso Venturi Franco Cordoni Ilaria D’Andria Roberta Etro Marco Fabbri Renato Tullio Ferrari Nino Italo Ferrari Paolo Ferrario Paolo Ferretti Cristina Festorazzi Rosina Gallini Elisabetta Gianazza Giulio Gianetti 28 12S2566_BookSS11.indd 28 17/11/12 09:12 Giovanna Giubileo Pasquale Guadagnolo Pietro Ichino Mariastella Isto Rolando Jais e Giovanna Guastoni Rossana Lanzoni Pupa Lanzoni Angela Loaldi Alfredo e Maria Pia Longo Giulia Macchi Sergio Malavasi Maria Matilde Mantelli Anna Maria Marchesi Umberto Martignoni Enrico Masserini Alberto Meregalli Salvatore e Fanny Messina Romano Mineni Giulia Minoli Luisa Minoli Francesco Molinari Beatrice Molinari Mangiameli Aldo Moscati Claudio Muggia Alessandro Nicolini Oreste Nicosia Rachel Nogueira Giorgio Novellati Luciano Onida Fabrizio Onida Alcherio Origoni della Croce Ernesto Paganoni Oscar Pelizzoli Adriano Pescetto Ferraguti Letizia Pescetto Ferraguti Cattaneo Massimo Polli Giovanna Poloni Anna Polh Vanna Pomi Margherita Porta Maria Pozzi Carla Pia Pragliola Ratti di Desio Gustavo Pragliola Anna Rabolini Maria Lodovica Radice Fossati Michael Rapazzini Rodrigo Rodriquez Matteo Rollier Annalisa Romano Rosanna Ronchi 29 12S2566_BookSS11.indd 29 Giorgio Rossi Liliana Rusconi Polillo Alberto Sardi Elisabetta Schiavetti Elisa Sesti Taramelli Carlo Smuraglia Pasquale Spinelli Federico Strigini Guglielmo Tagliapietra Elisa Tavella Romano Alberto Tenca Daniele Tenconi Massimiliano Testore Desi Tinelli Rosanna Tommasi Paoli Marco Tozzi Fontana Lidia Tretola Bruno Umidi Gigliola Villa Ruth Westen Paolo Zambelli Ursula Zanner Tenconi Elisabetta Zanzottera SOCI JUNIOR Camilla Bartoli Arianna Bartoli Angela Bonecchi Elena Cervetti Elisa Cervetti Giacomo Cipolla Eleonora Contin Consuelo Cova Massimo Cozzi Olivia Cremonini Gabriela Clelia Cuna Clelia Fazzo Cusan Anna Dentone Francesca Donegani Pietro Gusella Luca La Camera Antonio Lipani Stefano Manzini Edoardo Maviglia Valeria Pagni Frette Niccolò Pescetto Ferraguti Cecilia Pescetto Ferraguti Elisa Pianezzi Radaelli Sebastiano Pianezzi Radaelli Gabriele Maria Pistone Lia Quartapelle Maja Rajcic Giulia Sanfilippo Gianpaolo Scardamaglia Lorenzo Tamburello Filippo Tenca Francesco Tenca SOCI ORCHESTRA, CORO, STAFF Flavio Allegri Marco Audano Giuliana Bagnasco Luciano Ballabio Giuseppe Barbaini Paolo Barbaini Giuseppe Barbareschi Sergio Brenna Fabio Cardone Massimo Colombo Francesco Curcio Ornella De Martino Marco Ferretti Francesca Fiecconi Marina Galbusera Ermanno Gallini Erina Gambarini Remo Ghirardi Giovanni Granata Ruben Jais Giuseppe Lisca Antonio Longo Cristina Lubinski AnnaMaria Maggi Andrea Magnani Giancarlo Maniga Renzo Mauri Gabriele Mugnai Paola Ottobrino Regina Maria Partel Roberta Perozzi Francesco Ramolini Gianfranco Ricci Antonio Ritter Debora Saccinto Luca Santaniello Giorgio Senatore Antonio Schgor Luigi Tasselli Kirill Vishnyakov aggiornato al 10 ottobre 2012 17/11/12 09:12 Immobiliare Rione San Gottardo Società per azioni Elenco degli Azionisti Alfonso Ajello Giordano Allais Alberto Mario Allemandi Annalisa Aprile Luciana Ascari Luciano Ballabio Beatrice Barazzoni Beniamino Belluz Luisa Olga Bevacqua Luigi Biscozzi Giancarlo Bramini Anna Brasca Gianluigi Bresciani Walter Brugnotti W Silvia Francesca Brunelli Moreno Capretti Vittorio Casagrande V Alessandra Ceciliani Silvia Ceruti Gianni Cervetti Carlo Chiddemi Fausto Giuseppe Chiesa Paolo Cianciabella Giorgio Cirla Giuseppina Contini Eleonora Converso Luigi Corbani Maria Laura Cortesi Monica De Giovanni Margot De Mazzeri Raffaele e Marisa Di Palma Raf Giorgio Ettore Carlo Donà Giuseppe e Adelaide Erm r ito rm Marinella Ferrari Renato T Tullio Ferrari Marco Ferretti Silva Filippi Giovanni Formigoni Massimo Franzaroli Maria Maddalena Fraschini Maria Enrica Galbiati Roberto Galimberti Rosina Gallini Elisabetta Gianazza Maria Giulia Gianazza Giulio Gianetti Gabriella Giordano Raffaele Grittini Raf Paolo Guaitamacchi Enrico Primo Guazzoni Fabio Guf Guffanti Nicola Guida Giuseppe Lisca Tiziana Lombardo Andreina Longhi Piero e Gherarda Lucchini Vincenzo Maiolatesi V Mario Manetti Anna Maria Marchesi Luisa Bruna Mattarozzi Giuseppe Mattera Russo Fulvia Mazzilli Massimo Menozzi Massimo Merighi Romano Mineni Claudio Minoia Giulia Minoli Luisa Minoli Gianfranco Mora Claudio Muggia Giovanni Napodano Alessandro Nicolini Rachel Nogueira Ennio Pedroni Giusta Piccinnu Carlo Adelchi Piria Walter Pistarini W Arianna Podestà Dario Preti Alessandra Previdi Promo V Viaggi S.p.a. Anna Maria Prina Miranda Radaelli Robert Michael Rapazzini Ambra Redaelli Repower Italia Spa Mara Costanza Ruggeri Liliana Rusconi Polillo Eugenia Serpi Giuliana Serpi Marica Simonetta Umberto Urgnani Gianfranco Ventura V Francesco Venturi V Laura Vettorello V Marco Vitale V Giuliano Zampieri Massimo Zanardi Elisabetta Zanzottera Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi V aggiornato al 13 settembre 2012 30 12S2566_BookSS11.indd 30 17/11/12 09:12 Sottoscrizione Straordinaria Con il vostro aiuto la Musica, laVerdi, oltre la crisi Sottoscrittori Banca d’Italia sede di Milano Giuseppe e Susanna Sopranzetti Rita e Giovanni Alfieri Salvatore e Fanny Messina Camera Nazionale della Moda Italiana Mario Boselli Alfonso Ajello Marcello Alessi Corinna Alessi Rigoni Antonio Calabrò Paolo Giovanni Binda Franca Canuti Manuela Cantoni Gianni Cervetti Davide De Polo Roberto Galimberti Elisabetta Gianazza Paolo Guaitamacchi Gheri Merlonghi Tory Michal T Lucio Migliarotti Ambra Redaelli Alessandra Rigoni Anita Rigoni Giannini Alberto Riva Pietro Sormani Ketty Velazco V Marta Vigorelli V Andrea Zamparelli Carlo Zamparelli Giovanni Zamparelli 31 12S2566_BookSS11.indd 31 17/11/12 09:12 Iniziative culturali Giovedì 22 novembre ore 18.30 CICLO LA MUSICA RUSSA NEL NOVECENTO. IV Relatori: Enzo Beacco, Oleg Caetani, Fausto Malcovati Stagione Sinfonica 12. Giovedì 29 novembre ore 20.30 (A) - venerdì 30 novembre ore 20.00 (B) domenica 2 dicembre ore 16.00 (C) Brahms Variazioni su un tema di Haydn op. 56a Schubert Sinfonia n. 4 in Do minore D. 417 Tragica Mendelssohn Salmo 42 (Wie der Hirsch schreit) per soli, coro e orchestra op. 42 Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi Maestro del Coro Erina Gambarini Direttore Ruben Jais Biglietti: da 13 a 40 € serie Rossa In Russia con laVerdi Dal 24 al 28 novembre la nostra Orchestra sarà impegnata in una tournée in Russia, promossa dall’Ambasciata d’Italia a Mosca e da Intesa SanPaolo. I CONCERTI SI TERRANNO: DOMENICA 25 NOVEMBRE A MOSCA nella prestigiosa Sala Grande del Conservatorio Caikovskij e MARTEDÌ 27 NOVEMBRE A SAN PIETROBURGO nella Cappella Accademica di Stato. Il programma prevede, per entrambi i concerti, l’esecuzione di: Gioachino Rossini Guglielmo Tell, Ouverture Niccolò Paganini Concerto per violino e orchestra n.1 op.6 in Re maggiore Giuseppe Verdi I Vespri Siciliani, Ouverture Ottorino Respighi I Pini di Roma ORCHESTRA SINFONICA DI MILANO GIUSEPPE VERDI Violino solista Francesca Dego Direttore Jader Bignamini Concerti Straordinari Giovedì 6 dicembre ore 20.30 - venerdì 7 dicembre ore 20.00 domenica 9 dicembre ore 16.00 L’OPERA ITALIANA Rossini Guglielmo Tell, Sinfonia Puccini Tosca: E lucevan le stelle Verdi Don Carlo: Pietà! Perdon!... oh Don Fatale La forza del destino, Sinfonia La forza del destino: Pace mio Dio Aida: Celeste Aida Rossini Il Barbiere di Siviglia, Sinfonia Semiramide, Sinfonia Donizetti La Favorita: O mio Fernando Rossini La scala di seta, Sinfonia Mascagni Cavalleria rusticana, Tu qui Santuzza Cilea Adriana Lecouvreur: Acerba voluttà Puccini Manon Lescaut, Intermezzo Manon Lescaut: Sola perduta abbandonata Turandot: Nessun dorma! ORCHESTRA SINFONICA DI MILANO GIUSEPPE VERDI Direttore Jader Bignamini Biglietti: 14 - 12,50 - 7 € 32 12S2566_BookSS11.indd 32 17/11/12 09:12 12S2566_BookSS11.indd 33 17/11/12 09:12 Attivita’ Artistica Direttore Residente, Responsabile Attività artistiche Ruben Jais tel. 02.83389.412 fax 02.83389.414 [email protected] Promozione, Scuole E Gruppi Responsabile Tania Salemme tel. 02.83389.302 fax 02.83389.303 [email protected] Segreteria Artistica Silvia Ceruti tel. 02.83389.416 fax 02.83389.414 [email protected] Sara Tekeste tel. 02.83389.327 fax 02.83389.303 [email protected] Ispettore d’Orchestra Amedeo Scodeggio tel. 02.83389.409 fax 02.83389.414 [email protected] Assistente di Produzione, laVerdi per tutti Daniela Sabbioni tel. 02.83389.411 fax 02.83389.414 [email protected] Concerti esterni, Osj, Cvb Carola Gay tel. 02.83389.416 fax 02.83389.414 [email protected] Gianpaolo Scardamaglia tel. 02.83389.331 fax 02.83389.303 [email protected] Area Amministrazione Finanza e Controllo Responsabile Antonio Macaluso tel. 02.83389.311 fax 02.83389.310 [email protected] Renzo Mauri tel. 02.83389.350 fax 02.83389.310 [email protected] Ufficio Letteratura Musicale Ambrogio Vinci tel. 02.83389.413 fax 02.83389.414 [email protected] Paola Ottobrino tel. 02.83389.318 [email protected] Gianluca Vergani tel. 02.83389.413 fax 02.83389.414 Debora Saccinto tel. 02.83389.354 [email protected] Segreteria Coro Maria Cristina Michel tel. 02.83389.410 fax 02.83389.414 [email protected] Personale Responsabile Bruno Cerri tel. 02.83389.345 fax. 02.83389.310 [email protected] Soci e Abbonati Federica Knuth tel. 02.83389.238 fax 02.83389.303 [email protected] Eleonora Contin tel. 02.83389.320 [email protected] Area Marketing Responsabile Francesca Cremonini tel. 02.83389.351 fax 02.83389.303 [email protected] Segreteria CVB Laila Boniardi tel. 02.83389.306 fax 02.83389.303 [email protected] Elisa Londrillo tel. 02.83389.320 [email protected] Fundraising Angela Bonecchi tel. 02/83389.333 fax 02.83389.303 [email protected] Area Comunicazione Responsabile Ufficio edizioni e Iniziative culturali Pasquale Guadagnolo tel. 02.83389.204 [email protected] Bookshop, Assistente editing Cristiana Gizzarelli tel. 02.83389.216 [email protected] Grafica e impaginazione Massimo Miscia tel. 02.83389.216 [email protected] [email protected] Ufficio Stampa Massimo Colombo tel. 02.83389.329 fax. 02.83389.303 [email protected] Miranda Radaelli tel. 02.83389.334 la sede operativa de laVerdi si è trasferita in via Clerici 3, 20121 Milano Auditorium Di Milano Fondazione Cariplo Srl Responsabile Nucci Padovese tel. 02.83389.422/400 fax 02.83389.300 [email protected] Valentina Oppici tel. 02.83389422/400 fax. 02.83389.300 [email protected] Marketing Auditorium tel. 02.83389.422 [email protected] Biglietti E Abbonamenti In Vendita Presso: Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Largo Gustav Mahler - martedì/domenica ore 14.30/19.00 - Lunedì chiuso tel. 02.83389.401/402/403 - fax 02.83389.300 Responsabile Pasquale Guadagnolo 34 12S2566_BookSS11.indd 34 Finito di stampare nel mese di novembre 2012 presso Mediaprint, Milano Bookshop Auditorium di Milano Fondazione Cariplo Largo Gustav Mahler aperto durante tutti i concerti della stagione sinfonica My Link Point Cadorna Piazza Cadorna ,14 Lun/sab 10/18 - Dom dalle 10/16 tel. 02/85114865 © Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi 17/11/12 09:12 M W PENSA EXPRESS Malpensa Express. 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