Verbale di Seduta COMUNE DI REGGIO EMILIA P.G. n. 10649 DEL CONSIGLIO COMUNALE DI REGGIO EMILIA L'anno duemilasette addì 28-ventottodel mese di maggio alle ore 16:02 nella sala consiliare, ritualmente convocato, si è riunito il Consiglio Comunale. All'appello erano presenti i seguenti Consiglieri DELRIO Graziano ANCESCHI Alessandro BALDI Carlo BALLARINI Ivano BEDOGNI Giuliano COLOSIMO Francesco G. CORRADINI Achille CORSI Romano D'ANDREA Ernesto DE LUCIA Carmine DONELLI Paola EBOLI Marco FANTINI Marco FERRIGNO Alberto FORNACIARI Marco GIAMPAOLI Vanda GIARONI MARIO GIOVANNINI Giacomo GRASSI Prospero GRILLONE Innocenza LOMBARDINI Tommaso MALATO Emiliano MARZIANI Marco MONDUCCI Mario MONTANARI Valeria MONTIPO' Gino OLIVO Antonio No Sì No Sì No Sì Sì No Sì Sì No Sì Sì Sì No No Sì Sì No Sì No Sì No Sì No Sì Sì POLI Mario PRANDI Marco PRATI Gianni RINALDI Carla RINALDI Nando RIVA Matteo RIZZO Antonio SALARDI Demos SALSI Roberto SASSI Matteo SCARPINO Salvatore VECCHI Luca VENA Donato ZINI Sebastiano ----- Assessori ----FERRETTI Franco PEDRONI Gina SASSI Iuna FERRARI Ugo COLZI Carla Maria MONTANARI Giuseppina CATELLANI Giovanni SPADONI Uberto CORRADINI Franco GANDOLFI Paolo MIARI Valeria Consiglieri presenti: 27 Presiede: RINALDI Nando Segretario: REBUTTATO Domenico Sì Sì No No Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì Sì No No No No No Sì Sì No No Sì No No INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE ERNESTO D'ANDREA IN ORDINE ALLA DOTAZIONE DI STRUMENTI DI AUTODIFESA E FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GLI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE DI REGGIO EMILIA (I.D.131) Pag. 3 INTERPELLANZA DEL CONSIGLIERE VENA IN ORDINE AD ALBERI ABBATTUTI E A MACCHIA VERDE DISTRUTTA IN LOCALITÀ CODEMONDO (I.D.132) Pag. 7 DELIBERA NUMERO 68, APPROVAZIONE CONSIGLIARE DEL 5 MARZO 2007 (I.D. 133) DEL VERBALE DELLA SEDUTA Pag. 13 DELIBERA NUMERO 70, APPROVAZIONE PREVISIONE, ESERCIZIO 2007 (I.D.134) DEL BILANCIO AMBIENTALE DI Pag. 13 MOZIONE NUMERO 4 DEI COMUNISTI ITALIANI - PRIMO FIRMATARIO RIVA IN ORDINE ALL'ISTITUZIONE DI UNA COMMISSIONE CONSILIARE PER L'IMMIGRAZIONE E I DIRITTI DI CITTADINANZA (I.D. 135) Pag. 38 2 VERBALE DELLA SEDUTA DEL CONSIGLIO COMUNALE DEL 28.05.2007 Alle ore 15.28 sono presenti i Consiglieri: D'Andrea Ernesto, Eboli Marco, Giovannini Giacomo, Rinaldi Nando. E’ inoltre presente l’assessore Montanari. A norma dell’art. 6, comma 2, del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale, si procede quindi alla trattazione delle interpellanze. Viene introdotto in discussione l’Interpellanza 41 , Consigliere Giacomo Giovannini del Gruppo consiliare Lega Nord, in ordine alla ri-valorizzazione della zona industriale di Mancasale, con dismissione dello stoccaggio a cielo aperto dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione. (trasformata in mozione). Presidente Nando Rinaldi Va bene Consiglieri. Anche se siamo alla presenza di pochi, sì sì, alla presenza di pochi colleghi, direi di iniziare la trattazione dei lavori del Consiglio Comunale di lunedì 28/05/2007, dalla trattazione dell’Interpellanza 41 del collega, del Consigliere Giacomo Giovannini del Gruppo consiliare Lega Nord in ordine alla ri-valorizzazione della zona industriale di Mancasale, con dismissione dello stoccaggio a cielo aperto dei fanghi prodotti dagli impianti di depurazione, a cui risponde l’Assessore Montanari. La trattazione dell’Interpellanza 40 è rinviata per sopraggiunta indisponibilità dell’interpellante, Consigliera Donelli, che giustifica la sua assenza. Prego Consigliere Giovannini. Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Presidente. A norma dell’art. 56 del Regolamento intendo trasformare in mozione l’interrogazione, l’Interpellanza presentata. Sarà mia cura fornirle, negli istanti che seguono, il testo… Presidente Nando Rinaldi Eh sì, come prevede il Regolamento la invito a presentare la mozione, pertanto l’Interpellanza è trasformata in mozione. È entrato l’Assessore Corradini, diamo il tempo di accomodarsi. Va bene allora procediamo con la trattazione dell’Interpellanza 42 del Consigliere Ernesto D’Andrea in ordine alla dotazione degli strumenti di autodifesa e formazione professionale per gli agenti della Polizia Municipale di Reggio Emilia, (I.D.131) a cui risponde l’Assessore Corradini. Prego Consigliere. INTERPELLANZA Reggio Emilia, 16.04.2007 All'Assessore alla Sicurezza DOTAZIONE DI STRUMENTI DI AUTODIFESA E FORMAZIONE PROFESSIONALE PER GLI AGENTI DI POLIZIA MUNICIPALE DI REGGIO EMILIA Premesso che 1. in data 10 novembre 2006 i gruppi politici di maggioranza (Ds, Margherita, Verdi, R.C. e PDCI) approvavano un ordine del giorno in cui, considerando "obbiettivo 3 primario la tutela della sicurezza personale degli agenti di Polizia Municipale", impegnavano la Giunta del comune capoluogo a dotare la Polizia Municipale di tutti i mezzi validi sotto il profilo...giuridico" per la tutela personale; 2. col medesimo ordine del giorno, s'impegnava la Giunta del comune capoluogo "ad ampliare la formazione professionale degli agenti di Polizia Municipale"; 3. gli impegni contenuti nell'ordine del giorno originavano a seguito delle ripetute richieste formulate, all'Amministrazione Comunale, dallo stesso Corpo di Polizia Municipale, il quale si avvaleva anche del parere favorevole delle organizzazioni sindacali più rappresentative, in particolare la CGIL; visto 4. che per garantire la sicurezza dei cittadini è necessario, prima di tutto, dotare gli agenti della Polizia Municipale di tutti gli strumenti idonei a tutelare la propria persona, oltre a consentirgli di frequentare specifici corsi di addestramento e formazione professionale; considerato 5. che il Comune di Modena, nel mese di maggio del corrente anno, ha dotato e doterà gli agenti di Polizia Municipale di "bastone sfollagente e spray irritante" per autodifesa; tanto premesso, si chiede all'Amministrazione Comunale di conoscere - se, in considerazione degli impegni assunti nell'ordine del giorno approvato in data 10 novembre 2006, intende dotare gli agenti di Polizia Municipale di Reggio Emilia di ogni strumento idoneo alla difesa personale e se quest'operazione la si vuole attuare da subito o, comunque, entro il corrente anno; - se, come è avvenuto nel Comune di Modena, intende dotare la Polizia Municipale dello sfollagente e dello spray irritante o di quali altri strumenti di autodifesa; se, ed in quali tempi, intende attivarsi per organizzare i corsi di formazione professionale per gli agenti della Polizia Municipale, nel rispetto di quanto stabilito nell'ordine del giorno del 10.11.2006. D'Andrea Ernesto (Ds) Consigliere Ernesto D’Andrea Grazie Presidente. Mah, il senso dell’Interpellanza, è molto, diciamo, semplice da spiegare. L’Interpellanza si è posta un tema, e cioè quello di verificare a che punto siamo, qual è lo stato di fatto, rispetto a un Ordine del Giorno che era stato approvato da tutte le forze politiche di Maggioranza nel Novembre del 2006. Un Ordine del Giorno che considerava, ovviamente, il tema della sicurezza tra le priorità fondamentali, e nel dettaglio, in particolare, si preoccupava di capire quali potessero essere gli strumenti da fornire alla Polizia Municipale per svolgere nel miglior modo possibile il lavoro che affronta tutti i giorni. Quindi si trattava di fare una verifica rispetto a questo argomento, e quindi l’interpellanza sostanzialmente chiede questo: quali sono, da ieri fino ad oggi, gli adempimenti che rispetto all’ordine del giorno l’amministrazione comunale ha fatto. In particola4 re se sono stati individuati degli strumenti idonei, adeguati, e conformi, anzi, che rispettino le normative vigenti per la Polizia Municipale e capire anche se vi è stata anche l’iniziativa, che era già stata posta nell’ordine del giorno, iniziativa rivolta a migliorare, o se vogliamo qualificare ulteriormente la professionalità degli agenti della Polizia Municipale, quindi se sono previsti dei corsi di formazione, sempre per agire nella massima sicurezza dal punto di vista della Polizia Municipale. Entrano i Consiglieri Riva e Sassi Consiglieri presenti n. 6 Assessore Corradini Del tema si parlerà domani in Commissione, la interpellanza comunque è antecedente la convocazione della commissione, di questo va dato atto, pertanto credo che sia stato giusto, come dire, trattare anche in questa sede questo tema. Veniamo da una discussione dello scorso novembre- dicembre sulla Polizia Municipale, in particolare di orientazione sulla sicurezza, credo che ci siano state anche notevoli discussioni in città, c’è un tavolo tecnico formato dalle organizzazioni sindacali tutte della Polizia Municipale della nostra città, sono cinque, più il Comandante del Corpo e il Direttore Generale dell’Ente. Dopo diversi incontri, su due temi in particolare vi è stata, che venivano in qualche modo a catalizzare l’attenzione e che erano espressamente, diciamo, indicati in quell’ordine del giorno e cioè la sicurezza personale, si sono individuati due provvedimenti fondamentali di riferimento, il primo è quello dello spray, il secondo sui corsi di difesa personale. Sul tema dello spray si dice che in ottemperanza ai dettami del Decreto Ministeriale 145 del 1987, sull’armamento della Polizia Municipale, sarà fornito a ciascun operatore uno spray antiaggressione al peperoncino, declassato dalla commissione consultiva centrale del ministero dell’interno sul controllo delle armi come non costituente arma. Quindi secondo quanto finora emerso lo spray al peperoncino, attualmente esisterebbe un solo prodotto con tali caratteristiche, denominato “key Defender” strumento non classificato come arma dalla citata commissione. Ecco, questo spray è già in dotazione alla Polizia Municipale di Roma. Qualora fossero presenti in commercio altri prodotti con tali caratteristiche, ovvero declassificati come armi, si considerava l’acquisto sulla base delle norme concernenti gli appalti. Nel momento in cui verrà modificato il decreto prima citato, 145 del 1987 sul regolamento della Polizia Municipale, sarà come dire rivista anche questa decisione del tavolo tecnico per la individuazione di eventuali ulteriori dotazioni.Quindi questa è la prima considerazione, quindi un’accettazione, una nuova dotazione che verrà data alla Polizia Municipale della nostra città, preciso che non sono tante le polizie municipali che hanno fatto questa scelta sul territorio nazionale. Il secondo provvedimento è che il Comando organizzerà corsi di autodifesa per gli operatori che intendessero parteciparvi, corsi volontari e fuori servizio, sostenuti comunque economicamente dal comando. Questo corso avrà una durata complessiva di ventiquattr’ore e sarà gestito dalla Scuola Regionale di Polizia Municipale, con il rilascio di un apposito attestato che verrà inserito nel fascicolo individuale di coloro che appunto partecipano. Il corso sarà organizzato in orario mattutino, in modo da non interferire sull’ordinaria attività di servizio. Anche su questo, diciamo, ci sarà, sarà possibile rivedere questo accordo ogni due anni e questo primo livello di accordo è stato sottoscritto da quattro organizzazioni sindacali su cinque. Esiste poi un altro livello di accordo economico, al quale il tavolo è intervenuto, sui trattamenti di indennità di fine rapporto, che è stato invece sottoscritto dalle cinque organizzazioni sindacali, quindi da quel punto di vista sugli accordi specifici del tavolo al quale avevamo demandato la soluzione del problema, anche un po’ delle indicazioni di quell’ordine del giorno, le cose credo siano anche abbastanza chiare. Io rimango dell’opinione che oltre agli strumenti che si mettono in campo, che sono comunque fondamentali, occorre comunque e sempre mantenere un livello di formazione personale molto elevato, perché le situazioni nelle quali la Polizia Municipale si viene a trovare sono spesso molto articolate e credo che, come dire, la soluzione di determinate situazioni dipenda molto anche dalla stessa for5 mazione di base. Ecco perché, oltre a questo, io credo che il rapporto con la Scuola Regionale sia importante in sede di formazione e credo che sia importante ragionare anche sui nuovi possibili scopi e obiettivi della Polizia Municipale, questo è un dibattito molto vivo, e credo che alcune pagine di questo possano essere scritte anche in città. Ricordo che dai primi di Agosto verranno resi disponibili diciassette nuovi agenti sul territorio comunale, e credo che questo debba essere un punto di riferimento per un loro utilizzo molto sul territorio, molto a contatto con il cittadino. Questo presuppone comunque una formazione, diciamo, molto rilevante, credo che anche rispetto a temi come quelli della mediazione sociale, mediazione dei conflitti, sui quali si sta svolgendo un’importante sperimentazione, la Polizia Municipale possa scrivere una, nelle prossime settimane possa scrivere un’importante collaborazione, questo presuppone comunque un livello di formazione che già è presente e che aiuta ad affrontare situazioni anche delicate. Domani ci sarà la Commissione su questo tema, riferiremo anche con la collaborazione del Comandante e del Direttore dell’Ente sui risultati di questo tavolo che, ripeto, sul primo protocollo hanno incontrato il parere favorevole di quattro sigle sindacali su cinque e sul settore economico di tutte e cinque le, diciamo, le sigle sindacali. Io credo che comunque sul tema della Polizia Municipale sia aperto, in tutta la regione Emilia – Romagna, un confronto molto importante, con anche delle innovazioni, probabilmente è il caso su questo di fare una discussione a sè stante proprio perché di questo un po’anche i cittadini, la città ci chiede, quindi per evitare la superficialità, le cose generiche che spesso si sentono, occorrerebbe, io lo sollecito anche, sarà nostra cura organizzare anche un confronto sulle nuove frontiere della Polizia Municipale, sui nuovi obiettivi che dobbiamo darci in città, posto che la sicurezza stradale sicuramente per noi oggi rappresenta un elemento importante di azione. Entrano i Consiglieri Colosimo, Vena, Vecchi, Anceschi, Montipo’, Giaroni, Poli, Prandi. Consiglieri presenti n. 14 Consigliere Ernesto D’Andrea Dunque io penso che vi sia stata sicuramente un’apertura e uno sforzo da parte dell’Amministrazione Comunale rispetto a quelle tematiche che nell’ordine del giorno venivano poste, quindi vedo che si va in una direzione ben precisa, che è quella di dotare il personale della Polizia Municipale di quegli strumenti adeguati per tutelare intanto la propria incolumità. Si citava lo spray e soprattutto i corsi di formazione professionale, e questo è molto importante perché per operare e prima di avere gli strumenti bisogna avere quelle condizione teoriche e pratiche, ovvero mi riferisco a una formazione anche, dal punto di vista personale, una formazione atletica, una formazione adeguata per fronteggiare i pericoli. Quindi su questo tema mi trova sostanzialmente soddisfatto l’Amministrazione Comunale. Tuttavia io penso che oggi è compito dell’Amministrazione Comunale, alla luce dei cambiamenti che sono intervenuti in seno alla nostra società, in cui il tema dell’ordine pubblico, il tema della sicurezza dei cittadini, è un tema che nella scala gerarchica che viene immaginata dai cittadini, dalle persone che abitano la città e i luoghi pubblici ogni giorno, penso che questo tema sia collocato tra le priorità assolute. Priorità che un’amministrazione comunale deve comunque considerare nella forma giusta e nella misura giusta. Quindi io pongo questo interrogativo, anche se sentivo dalle parole dell’Assessore che probabilmente l’interrogativo che io in questo momento mi pongo è stato già posto in seno all’amministrazione comunale, e cioè l’interrogativo è questo: qual è il ruolo che noi dobbiamo dare nell’avvenire alla Polizia Municipale? Io ad esempio ho una mia opinione personale, ma credo che sia condivisa da larga parte della cittadinanza. Io penso che la Polizia Municipale debba sicuramente collaborare in forma attiva con le forze dell’ordine nel mantenimento o comunque nel dare una spinta per il mantenimento dell’ordine non solo pubblico ma anche dell’ordine, di un ordine se vogliamo civile, di un senso civico tra la gente. E mi spiego meglio. Credo che sul primo aspetto non vi è dubbio che la Polizia Municipale, pur essendo importante il compito di valutare e di contrasta6 re le infrazioni al codice della strada, quindi, sottolineo, pur essendo importante, ma ritengo sia importante anche il compito di presidio del territorio, essere presente sul territorio, cercare di fungere da deterrente nei confronti di gesti o di atti che possano provocare quello che poi insomma, in sostanza viene disprezzato dal cittadino, che possano creare dei problemi, problematiche di ordine pubblico. Quindi sicuramente la presenza deve essere garantita nei luoghi pubblici, quindi il tema è proprio questo, se individuare nella Polizia Municipale solo, o comunque quasi solo, un unico fine o se ampliare la sfera delle competenze. Ovviamente con i passaggi necessari, passaggi che devono essere chiaramente anche di ordine legislativo, perché non tutti gli strumenti di autodifesa possono essere oggi consegnati alla Polizia Municipale. L’altro tema è che viviamo in una città dove sempre più si manifestano dei fenomeni di intolleranza e dei fenomeni dovuti alla maleducazione dei cittadini, fenomeni che sono collegati, originano da uno stato di, se vogliamo , di allegria, di euforia, di benessere, ma che poi alla fine si traducono nel poco rispetto della soggettività di chi vive questa città, cioè dei cittadini. Tempo fa, qualche giorno fa ho letto dell’aggressione che è avvenuta al parroco del Duomo e all’Assessore Pedroni, questi sono degli esempi, se ne potrebbero portare tanti altri, però io penso che su questo versante l’amministrazione comunale debba fare qualcosa, debba dire la sua. E, probabilmente, nel dire la sua non solo andare incontro a quelle azioni di prevenzione, di contrasto del degrado urbano che sono fondamentali per garantire sicurezza, per dare un senso, un senso positivo alla vita di tutti noi, però non c’è dubbio che anche nella, sotto l’aspetto dell’intervento, se vogliamo, più, non utilizzo il termine repressivo, perché nell’ultimo caso mi sembra che la parola non si addica, il tema non è quello, ma sicuramente una maggiore presenza per scoraggiare questi gesti e questi atti che vengono compiuti, perché sono atti e gesti che rendono la vita al cittadino, cittadino io dico sempre il cittadino onesto, che voglia vivere nell’onestà gli spazi pubblici, rendono impossibile appunto questa vita, e quindi l’amministrazione comunale il tema se lo deve porre, partendo anche probabilmente da quale dovrà essere il ruolo che in futuro la polizia dovrà avere. Io penso che, e concludo, il ruolo non debba essere solo un ruolo di contrasto ai fenomeni della strada, deve essere sicuramente anche questo, ma deve essere anche sicuramente presente su altri fronti, che vanno più verso la direzione che molte regioni oggi sostengono, tra cui la regione Emilia – Romagna, nella direzione del contrasto anche a quei fenomeni di microcriminalità. Quindi è evidente che su questo l’amministrazione comunale dovrà avere una voce forte, dovrà esprimere un ruolo forte per indirizzare nel futuro su questa direzione gli operatori della Polizia Municipale. Esce il Consigliere Vena. Consiglieri presenti n. 13 Entra l’Assessore Colzi. Presidente Nando Rinaldi Grazie Consigliere. Adesso il Consigliere Vena non è presente in aula, ho visto che è uscito. Facciamo la verifica. Entrano i Consiglieri Vena e Corradini. Consiglieri presenti n. 15 Presidente Nando Rinaldi Bene iniziamo, riprendiamo con la trattazione dell’Interpellanza 44 del Consigliere Vena, in ordine ad alberi abbattuti e a macchia verde distrutta in località Codemondo, (I.D. 123) a cui risponde l’Assessore Montanari. Prego Consigliere Vena. 7 INTERPELLANZA URGENTE Alberi abbattuti e macchia verde distrutta in località Codemondo II sottoscritto Consigliere comunale, Donato Vena, premesso: - che ha ricevuto da alcuni cittadini di Codemondo una segnalazione/denuncia che in cantiere edilizio si stanno abbattendo alberi, anche di alto fusto, e sradicando varia macchia verde; - che II cantiere in fase di avvio è circoscritto dalle vie Grimaldi, Pigoni, Socche; - che tale intervento prende la sigla di Ti3-11; preso atto delle foto inviate, di cui se ne allegano alcune chiede all'amministrazione comunale di verificare quanto alcuni cittadini di Codemondo denunciano e, soprattutto, se gli abbattimenti suddetti siano stati autorizzati e non violino il nuovo regolamento del vede approvato. Reggio Emilia, li 23 aprile 2007 Donato Vena (PdCI) Consigliere Donato Vena Sì grazie Presidente, anche se poi questa in realtà ormai è diventata un’interpellanza vecchia, perché ormai gli alberi purtroppo sono morti, quindi questa interpellanza nasce da una segnalazione che hanno fatto alcuni cittadini di Codemondo su un’iniziativa edilizia, la T3-11, in prossimità di via Grimaldi - Pigoni, dove praticamente in due momenti diversi, in un primo momento sono stati disboscati piccoli alberi e macchia mediterranea e in un secondo momento invece anche il taglio di alberi di alto fusto. Ecco, i cittadini preoccupati volevano capire se intanto l’attività era stata autorizzata e soprattutto se le piante che avevano dichiarato per il taglio erano realmente quelle che sono state autorizzate, o viceversa, di propria iniziativa, questi costruttori hanno tagliato in modo abusivo. So che c’è stato l’interessamento anche da parte dell’Assessore di effettuare un controllo con gli addetti al controllo, non so il tipo di risultato, quindi questa interpellanza nasce intanto per dare una risposta a questi cittadini che hanno fatto una domanda, e quindi poi capire come sta la situazione. Assessore Montanari Grazie Presidente. Allora, come il Consigliere Vena sa, nel senso che appunto abbiamo parlato insieme anche di questa interpellanza, la cosa in realtà è molto, è abbastanza complessa, non è così semplice come potrebbe apparire. Nel senso che se da un lato, come risulta dal documento a noi consegnato dall’area servizi alla città, servizio edilizia, tutto pare fatto appunto secondo quanto stabilito, e tra l’altro con un permesso di costruire che ha origine, come richiesta di permesso, in una data, che è relativa agli atti autorizzati dal Consiglio Comunale in data 26/04/2004 con delibera 7831 di PG, per cui di fatto, non essendo ovviamente retroattiva la possibilità di applicare il regolamento del verde, 8 avremmo avuto comunque abbastanza difficoltà in questo caso ad applicare il regolamento del verde pubblico e privato approvato da questo consiglio, perché il problema appunto era la mappa presentata nell’ambito del permesso, ma nonostante appunto tutto questo, noi appunto sollecitati dalla interpellanza urgente del Consigliere Vena abbiamo cercato di fare un sopralluogo specifico, per verificare appunto che ci fosse una conformità tra quanto era stato richiesto e autorizzato e quanto effettivamente è stato realizzato. Devo dire subito che sono adesso in corso degli ulteriori approfondimenti e valutazioni e io posso anche consegnare tecnicamente, diciamo, questo primo verbale che mi è stato consegnato, perché dunque il problema che si è posto è che nella mappa del verde esistente erano elencate delle specie come Olmo, Humus, Acacia, Pioppo Bianco, due acacie, un pioppo bianco, quattro humus, (…) acacia di arbusti humus, alnus , ontano e felce. Ma dall’ispezione che noi abbiamo fatto sul luogo in realtà risultano esserci delle… dunque innanzitutto sono stati rilevati che sono stati fatti dei lavori di decespugliamento in tutta l’area centrale, che oggi è spianata; non c’è traccia di polloni di pioppo bianco, che di solito sono in un’ampia area attorno alla pianta madre, non ci sono tracce né di ontano né di felci. Il verde presente che è stato rilevato, in siepe e macchia, presenta tra l’altro delle specie ancora interessanti, cioè una macchia lineare di acacia, una macchia al limite est di via Socche composta da un albero molto bello di ailanto, composto da due branchie che insieme formano…, tra l’altro siamo andati anche a vedere i centimetri della circonferenza del tronco, proprio per rapportarci comunque, al di là del fatto che possa essere o non essere applicato, per capirne anche il valore dal punto di vista botanico delle piante siamo andati a vedere la circonferenza delle piante presenti. Però non risultano essere specie come i bagolari, ailanto, pesco che invece erano state appunto… queste ci sono ma non erano state segnalate nella mappa del verde presente, e nello stesso tempo non sono stati rilevati esemplari o tracce di albus, ontani e felci, dunque questo ci ha fatto notare che c’è una incongruenza e quindi abbiamo dato il compito al servizio di ingegneria che si occupa di fare queste valutazioni, di verificare come mai ci sia, cioè del verde oggi, attualmente esistente, che tra l’altro sarebbe anche importante salvare, perché come ci hanno ribadito gli esperti che hanno fatto, appunto, questo verbale, queste piante esistono ma non sono state riportate. Quindi questo significa che dobbiamo andare a capire bene, al di là del fatto che dicevo non sembrerebbe applicabile il regolamento del verde perché non è retroattivo, come tutti i regolamenti, i regolamenti non sono retroattivi, io ho verificato con l’ufficio legale, non è retroattivo, come tutti i regolamenti, però nello stesso tempo credo invece che qui ci sia da andare a fare una verifica sulla mappa del verde presentato nella richiesta del permesso di costruire, anche se a quell’epoca non era previsto, come nel regolamento del verde, che fossero indicate specificamente tutte le essenze. Però di fatto sono indicate delle essenze che non ci sono e ci sono delle essenze che non son state indicate. Quindi ovviamente grazie a questa interpellanza noi stiamo facendo un lavoro di verifica, sulla quale l’ingegner Di Silvestro, del servizio di Ingegneria, si sta appunto attivando, per poter capire esattamente anche quali specie, tra l’altro, su queste, eventualmente, si può intervenire per ulteriormente salvaguardarle. Entrano i consiglieri Monducci- Malato e Ferrigno. Consiglieri presenti numero 18. Consigliere Donato Vena Sì io ringrazio l’interessamento dell’Assessore e capisco anche questa problematica del permesso a costruire che è precedente al regolamento che abbiamo fatto; io non so se tramite un atto amministrativo possiamo renderlo eventualmente… se c’è da sanare qualcosa può essere anche questo un elemento di pensiero che noi possiamo portare avanti, tra la concessione a costruire e l’effettiva operazione, io non so adesso quanti permessi a costruire ci sono, retroattivi che non hanno iniziato i lavori, perché mi sembra che hanno oltre un anno di tempo per iniziare perché, ecco, almeno su queste situazioni, io non so se con un atto amministrativo riusciamo almeno a sanare le future situazioni. Quindi questo potrebbe essere interessante anche da parte degli uffici un loro chiarimen9 to su questa questione. Bene, io chiedo quindi in ogni caso all’Assessore di continuare e capire tecnicamente come sta la storia, perché a quanto mi dicevano i cittadini e chi è andato poi a controllare, probabilmente tra quello dichiarato e la situazione reale c’è questo tipo di difformità, io non so se sono previste delle violazioni, se sono state delle autocertificazioni e quindi bisognerà agire sulle autocertificazioni, certo è che secondo me qualcosa se c’è da fare bisogna farla, non tanto per il caso specifico, ma anche per un discorso di applicare il regolamento e con la volontà di questa amministrazione comunale e penso anche di questo Consiglio Comunale di salvaguardare il verde di questa città .L’ultima questione è: chiedo, gentilmente, all’Assessore , a iter concluso, di inviare una lettera a uno solo di quei cittadini che possa avvisare tutti, in modo che da un punto di vista proprio di correttezza amministrativa, hanno chiesto il nostro aiuto, abbiamo fatto un intervento, e facciamo pervenire una situazione finale, qualunque sia, è un modo come un altro per avere anche un dialogo nei confronti dei cittadini. Avendo esaurito le Interpellanze iscritte all’ordine dei lavori, alle 15.55 la seduta viene sospesa fino alle 16:03, in attesa dell’appello. Entrano i Consiglieri Ballarini, Fantini, Salardi, Grillone, Salsi, De Lucia, Scarpino, Olivo, Rizzo. Consiglieri presenti n. 27 Alle ore 16:03, su invito del Presidente, il Segretario Generale procede all’appello nominale al fine di verificare l’esistenza del numero legale per poter validamente deliberare ai sensi dell’art. 6, comma 1, del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale. Risultano presenti 27 Consiglieri, pertanto la seduta viene dichiarata legalmente valida. Scrutatori: Anceschi Alessandro, Grillone Innocenza e Poli Mario. Presidente Nando Rinaldi Consiglieri, prima di iniziare questo consiglio informo che il Consigliere Giovannini ha depositato a norma dell’art. 20 un ordine del giorno, avente contenuto di urgenza e di novità. Chiedo al Consigliere Giovannini di presentare al Consiglio i contenuti dell’ordine del giorno, in particolare le necessarie, le necessità determinate dall’urgenza. Prego. Consigliere Giacomo Giovannini Grazie signor Presidente. Nello scorso fine settimana, il Sindaco di Parma, Ubaldi , ha avanzato proposte, idee e progetti di finanziamento per sottrarre alla nostra città la stazione della TAV. Allora, checché ne pensi il Sindaco Delrio che il patto sulla TAV a Reggio sia inviolabile, noi crediamo che la nostra assemblea debba prendere una posizione chiara e inequivocabile sul fatto che quest’opera debba essere realizzata nella nostra città, con quali modalità è tutto da stabilirsi. È chiara la nostra posizione, che abbiamo espresso all’interno dell’ordine del giorno, ma crediamo che non si possa fare passare nel silenzio questo che può risultare un attacco , anche politico, fatto nei confronti di Reggio. Bisogna tenere conto infine che, a differenza di quanto pensa il sindaco Delrio, per il quale sembra un fatto ineluttabile che esistano dei contenziosi riguardo alle opere della TAV, in realtà i problemi che stanno dietro all’avvio dei lavori per la stazione reggiana della TAV stanno tutti nel fatto che siamo totalmente al di fuori del rispetto della legge Merloni; e quindi crediamo che si debba, per non perdere anche questo treno, scusate il gioco di parole, avviarci a prendere una decisione definitiva, ma lanciando un messaggio inequivocabile: la stazione reggiana della TAV si fa e si fa a Reggio Emilia. Grazie Presidente. Presidente Nando Rinaldi Grazie collega Giovannini, dò lettura dell’ordine del giorno: 10 O.D.G. COMUNE DI REGGIO EMILIA - CONSIGLIO COMUNALE Gruppo Lega Nord - Padana Premesso che nel territorio del comune dì Reggio Emilia, il progetto della nuova linea ferroviaria ad alta velocità prevede, tra l'altro, la realizzazione di diversi interventi infrastrutturali, i più significativi dei quali risultano essere il nuovo casello dell'autostrada Al, i tre viadotti dell'asse attrezzato Reggio Emilia-Bagnolo e la stazione medio-padana di tale nuova linea; il comune di Reggio Emilia ha ottenuto dall'architetto Santiago Calatrava l'elaborazione di una «ipotesi concettuale» finalizzata unicamente ad arricchire gli interventi sopra esposti di un contenuto artistico; in data 8 luglio 2002, in sede di conferenza dei servizi convocata dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è stato stipulato l'accordo per la revisione progettuale e l'esecuzione di opere infrastrutturali della linea ferroviaria ad alta velocità; tra comune di Reggio Emilia, camera di commercio ed ACT, si è poi proceduto alla sottoscrizione di un protocollo d'intesa finalizzato ad impegnare i sottoscrittori a finanziarie secondo modalità da concordare successivamente, i compensi relativi alla fase di «Studio di Fattibilità e Progettazione preliminare» per la revisione dei progetti della nuova linea ferroviaria ad alta velocità da parte dell'architetto Santiago Calatrava Valls; in tale protocollo d'intesa l'articolo 3 (adempimenti ed impegni) lettera C recita: «qualora comune e provincia di Reggio Emilia riuscissero ad ottenere l'approvazione da parte di società autostrade e di ANAS e la copertura finanziaria per procedere alla revisione dei progetti delle opere relative alla realizzazione del nuovo Casello autostradale secondo l'ipotesi concettuale presentata dall'architetto Santiago Calatrava, il presente protocollo potrà essere esteso anche alla revisione progettuale di tale elemento infrastrutturale»; - il progetto che verrà elaborato dalla «ipotesi concettuale» dell'architetto Santiago Calatrava, sebbene opera di architettura ed ingegneria di elevato valore, sarebbe teso unicamente a soddisfare aspetti artistici e non già logistici e funzionali, che possano quindi migliorare e potenziare il sistema territoriale che va definendosi dalla messa in opera dell'alta velocità e delle infrastrutture ad essa legate nel comune di Reggio Emilia; - all'art.3, dell'Accordo tra Tav Spa, Consorzio Cepav Uno, Provincia e Comune di Reggio Emilia, del luglio 2002, si precisava che Comune e Provincia di Reggio Emilia "si impegnano ora per allora ad attivarsi per individuare ulteriori fonti di finanziamento (regionali, nazionali, europee)" al fine di coprire gli eventuali extracosti rispetto all'importo di 15,5 milioni di euro previsto per il progetto di stazione redatto da Tav originariamente; venne quindi stipulato in data 1 giugno 2004 un Accordo tra Regione EmiliaRomagna, Provincia e Comune dì Reggio Emilia e Consorzio ACT per la realizzazione del nuovo nodo intermodale di interscambio tra la linea TAV Milano-Bologna la linea ferroviaria Reggio Emilia-Guastalla e le linee di trasporto urbano in località Mancasale; - l'art.4 dell'Accordo succitato esplicita la copertura finanziaria per le opere relative alla realizzazione del nuovo nodo intermodale di interscambio - di cui ai punti A) e B) dell'art.3 dello stesso, ammontante a complessivi 56,30 milioni di euro messi a disposizione dai soggetti finanziatori; da TAV, per 15,51 milioni di euro (importo attualmente previsto per la stazione TAV); dalla Regione Emilia-Romagna nell'ambito 11 dell'Accordo in essere con il Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti per 25,79 milioni di euro, a valere sui fondi ex art.8 D.Lgs.422/97 per 12,91 milioni di euro e sui fondi ex L.611/96 per 12,88 milioni di euro; per 15,00 milioni di euro a valere sui finanziamenti previsti dall'Intesa Stato-Regione sottoscritta in data 19.12.2003 e previsti alla voce "sistemi ferroviari - sistemi urbani - completamento del sistema di trasporto rapido di massa in interconnessione con le linee ferroviarie regionali nel Comune di Reggio Emilia - 1° stralcio; successivamente il Governo per il tramite del Cipe e d'intesa con la Regione Emilia-Romagna, assicurò l'utilizzo di ulteriori fondi per circa 20 milioni di euro dell'Obiettivo 2, inserendo Reggio Emilia tra le "aree sottoutilizzate", impegno poi garantito dal Ministro delle Infrastrutture del Governo Prodi che si è fatto carico dei 35 milioni di euro deliberati in via definitiva dal Cipe in data17.11.2006; nel frattempo però i lavori per la realizzazione della stazione Tav non sono ancora iniziati a causa di una vertenza tra soggetti attuatori e committenza incentrata sulle risorse necessarie per costruire l'opera, che ora ammonterebbero a circa 100 milioni di euro; tale situazione si è determinata anche a causa dell'iter adottato che non ha rispettato i dettami della legge Merloni; il progetto della linea Tav come originariamente era stato concepito, ovvero con una sola fermata tra Milano e Bologna a Reggio Emilia, è stato clamorosamente stravolto dall'introduzione di otto interconnessioni con la linea storica nelle principali città emiliane, al fine di consentire l'instradamento dei convogli a lunga percorrenza d'interesse dei nodi ferroviari di Piacenza, Parma, Modena, cosicché la nuova stazione di Reggio Emilia non sarà più la stazione "medio-padana", ma unicamente quella della provincia reggiana; recentemente il Sindaco di Parma ha avanzato l'idea di realizzare in quella città la fermata in linea presentando addirittura una ipotesi progettuale, idea che se trovasse attuazione precluderebbe alla nostra città ogni tipo di collegamento con la linea Tav; l'arricchimento del comparto urbanistico di cui in premessa è già garantito dalla realizzazione dei progetti dell’Ing. Calatrava Valls su alcuni cavalcavia dell'asse attrezzato ivi presente; il territorio reggiano ha molte criticità viabilistiche irrisolte; II Consiglio Comunale di Reggio Emilia impegna la Giunta ad intervenire, di concerto con i soggetti interessati, al fine di sospendere la realizzazione del progetto firmato dall'Ing. Calatrava Valls relativo alla stazione TAV, realizzando unicamente il progetto originale di TAV e ridestinando i fondi non utilizzati agli obiettivi iniziali ovvero ad altri progetti per il comune e la provincia di Reggio Emilia relativi al potenziamento del trasporto pubblico ecologico ed al completamento/realizzazione delle infrastrutture già progettate da Anas ed Enti Locali. Giacomo Giovannini (capogruppo) Come sapete la prassi è quella che il Presidente nega l’ingresso all’ordine del giorno, pertanto il Consiglio è chiamato a pronunciarsi in ordine all’ammissione dello stesso. Si vota l’ammissione dell’Ordine del Giorno, presentato attraverso lo strumento dell’art.20. Entra il Consigliere Lombardini. Consiglieri presenti n. 28 12 Il Presidente del Consiglio pone in votazione, mediante rilevazione elettronica, l’ammissione dell’Ordine del Giorno, presentato attraverso lo strumento dell’art.20. E ne Proclama Il seguente esito: PRESENTI: 28 VOTANTI: 26 ASTENUTI: 2 Rinaldi Nando (DS) –Ferrigno (PRC) FAVOREVOLI: 09 Eboli, Lombardini,Rizzo (A.N.) – Poli (Udc) – Monducci (Gente Re) – Giovannini (Lnp) – Fantini, Malato (Gr. Misto) - Corradini (Lab.Re) CONTRARI: 17 Anceschi, Ballarini, D'Andrea, Montipò, Olivo, Salardi, Salsi, Scarpino, Vecchi (Ds) – Colosimo, De Lucia, Giaroni, Grillone, Prandi (La Margherita) – Riva, Vena (Ci) - Sassi (Prc) Ed in conformità di ciò proclamar respinta l’ammissibilità dell’odg di cui sopra. Presidente Nando Rinaldi Procediamo con la delibera 68, approvazione del verbale della seduta consiliare del 5 Marzo 2007, si vota il verbale della seduta consiliare di Lunedì 5 Marzo 2007 Il Presidente del Consiglio, nessun consigliere chiedendo la parola, pone in votazione , mediante rilevazione elettronica, la delibera 68, approvazione del verbale della seduta consiliare del 05 Marzo 2007. (I.D. 133) e ne Proclama Il seguente esito: PRESENTI: VOTANTI: ASTENUTI: 28 21 7 Giaroni (La Margherita) – Riva, Vena (CI) – Eboli, Lombardini, Rizzo (AN)– Giovannini (LNP) FAVOREVOLI: 21 Anceschi, Ballarini, D'Andrea, Montipò, Olivo, Rinaldi Nando Salardi, Salsi, Scarpino, Vecchi (Ds) – Colosimo, De Lucia, Grillone, Prandi (La Margherita) – – Ferrigno, Sassi (Prc), Fantini, Malato (G:Misto), Poli (UDC), Monducci (GDR), Corradini (cost.Reggio) CONTRARI: 0 Ed in conformità di ciò proclama approvata all’unanimità la delibera stessa. Presidente Nando Rinaldi Passiamo alla delibera 70, approvazione del bilancio ambientale di previsione, esercizio 2007, (I.D. 134) riferisce l’Assessore Montanari, prego Assessore. VIENE INTRODOTTO IN DISCUSSIONE IL PUNTO NUMERO 70 DELL’ODG RELATIVIO A “APPROVAZIONE DEL BILANCIO AMBIENTALE DI PREVISIONE, ESERCIZIO 2007” (ID 134). 13 Intervengono nell’ordine: Assessore Montanari Grazie Presidente. Anche quest’anno si apre, appunto con il bilancio ambientale, come previsto, con il bilancio ambientale di previsione 2007, il ciclo della rendicontazione relativa al 2007.Il documento che noi oggi presentiamo e che è stato anche ampiamente discusso in commissione consiliare è il secondo bilancio a regime del Comune di Reggio Emilia; è un documento che, diciamo, dal punto di vista tecnico è un documento ormai completo e integrato perché è integrato con il piano di gestione, il piano esecutivo di gestione, con il PEG, contenente sia le politiche sia le azioni previste, sia gli stanziamenti di spese ambientali relativi, contenuti nel bilancio economico finanziario e nel PEG del 2007. Devo anche ricordare, vorrei ricordare come abbiamo già fatto anche in Commissione, che questo strumento, messo a punto dall’Amministrazione Comunale di Reggio Emilia, che grazie anche alla nuova struttura del PEG del Comune di Reggio Emilia ha potuto appunto inserire questi elementi importanti, che riguardano non solo le azioni, ma anche le spese ambientali, è stato oggetto di un’audizione della Commissione Parlamentare che sta elaborando appunto la nuova legge in materia di rendicontazione ambientale, a dimostrare e a fare la relazione appunto su questo progetto il Direttore Generale del Comune di Reggio Emilia, e grazie anche alla presenza dei tecnici, in particolare anche della Coordinatrice che vorrei ringraziare, Dottoressa Susanna Ferrari, il Comune di Reggio Emilia ospita il gruppo nazionale sulla contabilità ambientale, che è uno strumento proprio per valutare attentamente non solo le modalità tecniche di realizzazione dei bilanci ambientali degli enti pubblici, ma anche uno strumento per valutare la correttezza e la capacità di uso di tutti questi strumenti da parte della pubblica amministrazione, in particolare per quel che riguarda l’utilizzo degli indicatori, la validità degli indicatori, indicatori che dicevo non sono solo appunto indicatori di tipo fisico, ma sono anche, appunto in questo caso , grazie alla nuova struttura del PEG di Reggio Emilia, anche indicatori appunto di tipo economico. Fare questa integrazione non è stato facile, ma credo che sia stato un compito importante; così come questo primo bilancio ambientale così, diciamo, integrato e completo, contiene un primo collegamento con la pianificazione strategica, tant’è che appunto che, così com’è articolato il bilancio ambientale, voi troverete tre profili di dimensione importante, che sono da un lato gli impegni strategici dell’Ente per l’ambiente e la sostenibilità territoriale, gli obiettivi specifici sia politici che gestionali, che l’amministrazione nell’ambito degli impegni strategici si è assunta appunto per il 2007, i progetti azione per perseguire tali obiettivi indicati nel PEG 2007 dai servizi dell’Ente e le spese ambientali previste a preventivo nel PEG. Un documento quindi articolato che, peraltro, per quanto riguarda il consuntivo, abbiamo voluto anche trasmettere in forma divulgativa, proprio per renderlo uno strumento utile e soprattutto di facile consultazione, per quanto riguarda appunto il preventivo. Questa articolazione ci consente comunque di andare a fondo, credo anche da parte dei Consiglieri comunali e di coloro che sono chiamati ad essere partecipi nella elaborazione e nella valutazione attraverso il ruolo centrale della commissione che analizza appunto il bilancio ambientale, dicevo, a renderlo uno strumento davvero utile alla programmazione politica in materia ambientale. Devo anche dire che il bilancio ambientale non è realizzato, io, diciamo, relaziono sul bilancio ambientale ma di fatto è costruito con tutti i settori disciplinari del Comune, anche le competenze dal punto di vista politico, che fanno riferimento alle otto competenze che sono oggetto del bilancio. Mi soffermo molto velocemente, perché mi sembra che sia giusto più appunto dedicare spazio a una riflessione che è stata anche molto interessante nell’ambito della commissione che lo ha esaminato, su alcuni punti salienti che riguardano le diverse politiche e anche le diverse competenze. Parto dal governo del verde pubblico, dove gli obiettivi politico – gestionali per l’anno 2007 vedono l’Amministrazione Comunale impegnata a incrementare e riqualificare e mettere a sistema le aree verdi fruibili, un lavoro che stiamo appunto facendo attraverso il piano regolatore del verde, un piano difficile, ma che ha come obiettivo quello di mettere 14 a valore e in relazione sia i sistemi naturali, e anche a tutelare e a rinaturalizzare dove possibile il territorio e il paesaggio nelle sue diverse dimensioni, con la collaborazione interdisciplinare appunto di tutti gli Assessorati.Il mantenimento del verde pubblico, che è oneroso, perché i più di sei milioni e cinquecentomila metri quadrati di aree verdi, che sono in continuo incremento, devono essere comunque oggetto di un’attenta manutenzione per la cura della città, nonché un impegno ad incrementare con una percentuale misurabile, ed è per questo che ci siamo impegnati attivamente anche a calcolarla, del 10% annuo di verde pubblico. In particolare poi i tre aspetti che credo vadano messi in evidenza e sono innanzitutto il nostro impegno ad applicare concretamente, pur mancando il decreto attuativo della legge, cosiddetta legge Rutelli, la legge del 29/01/1992, obbligo per il Comune di residenza di porre a dimora un albero per ogni neonato,. Per il 2007 abbiamo finalmente messo a regime- per un Comune grosso non è facile- assieme appunto ai servizi anagrafici, un percorso per applicare, e noi crediamo appunto che questo abbia un grandissimo valore per la città, la legge del 29/01/1992, inoltre il nostro grosso impegno va nell’applicazione del regolamento del verde, ritenendolo esso un binario guida appunto per l’attuazione del piano del verde, nonché un lavoro molto grosso per l’inserimento paesaggistico delle opere collegate alla TAV nell’ambio del piano del verde. Naturalmente, il lavoro che stiamo facendo, è un lavoro soprattutto, insieme alla pianificazione strategica, di analisi e di studio e di piano delle aree di riqualificazione del verde, un lavoro importante che ci sta facendo anche, appunto, mettere in evidenza il valore straordinario delle aree che ci sono nel nostro territorio e, ancora, per quanto riguarda invece le politiche sulla sostenibilità ambientale, un impegno alla formazione ed educazione ambientale rivolta alla città, attraverso il ruolo però protagonista dei cittadini, sia i volontari, i cosiddetti volontari del verde, che appunto le guardie ecologiche volontarie. Ancora due punti importanti per quel che riguarda il governo del verde privato e il governo dei sistemi naturali. In particolare noi crediamo che questo Consiglio Comunale ha dato un grande contributo alla città di Reggio Emilia approvando il primo regolamento del verde del Comune di Reggio Emilia, oggi però credo che il nostro grosso impegno va nella direzione del piano di comunicazione del regolamento del piano del verde pubblico e privato con iniziative capillari nelle circoscrizioni, iniziative che sono già iniziate, ovviamente, nel 2007 e come prodotti, progetti previsti nel PEG 2007, la redazione di un prontuario delle violazioni, appunto, del regolamento comunale del verde. Come voi vedete i nostri uffici sono continuamente oggetto di esposti da parte dei cittadini che constatano sul territorio delle eventuali violazioni sulle quali è giusto appunto che l’applicazione del regolamento del verde intervenga in modo corretto. Infine iniziative che sono già in atto, alcune, con le circoscrizioni che sono dedicate alla formazione dei tutor del verde, per quanto riguarda alcuni aspetti, in particolare la manutenzione, tenendo presente che, nella nostra città, gli attuali parchi sono 43, questo anche da un’analisi integrata appunto anche con il servizio edilizia ed urbanistica, 30 parchi nuovi in progetto, di cui sei parchi a valenza comunale. Il nostro impegno in questo senso è molto importante. L’ultima dimensione che riguarda il verde, sempre importante, riguarda i sistemi naturali. È nostro impegno, e come obiettivo politico e gestionale per il 2007 della Giunta comunale, la valorizzazione innanzitutto dei sistemi naturali con riferimento al progetto di creazione di aree di collegamento ecologico, così come prevede anche la normativa regionale, tenendo presente che l’area su cui di più abbiamo lavorato, l’area del Crostolo, a breve sarà restituita alla città con, in termini di metri quadrati, il cosiddetto percorso, ma in realtà è un ampio parco sul lato est del Crostolo, di più di 90.000 mq di area verde che sarà restituita alla cittadinanza. Così come, è diciamo, da mettere in evidenza in particolare il processo partecipato per la riqualificazione del Parco e della Reggia di Rivalta, nonché la loro connessione, appunto, sia del Parco che della Reggia, con il Parco del Crostolo. Ancora due elementi importanti, che sono il sentiero del Rodano e tutta l’area del Rodano, e la sua valorizzazione, e l’avere noi quest’anno contribuito all’aggiornamento di rete natura 2000 con l’inserimento e l’approvazione di nuove aree SIC (cioè siti di interesse comunitari), in particolare l’area Rodano e Acquachiara. Per quanto riguarda poi un altro aspetto, io mi soffermo naturalmente, questo è un documen15 to di più di 100 pagine, quindi i commissari hanno già, cioè i componenti delle Commissioni Consiliari che l’hanno esaminato, hanno già, diciamo, sono già attentamente intervenuti su tantissimi aspetti. Io volevo mettere in evidenza ancora due o tre questioni rilevanti che sono uno il problema centrale dell’acqua. Oggi per noi il tema dell’acqua è un tema prioritario e quindi l’impegno nostro è quello di lavorare, come obiettivi politico gestionali per l’anno 2007, a progetti di educazione al risparmio idrico in collaborazione con ENÌA, e in particolare all’approfondimento di importanti tematiche che non riguardano solo, appunto, il risparmio idrico e la conservazione, ma anche appunto un programma di gestione e di misurazione che ci consenta appunto di ottenere dei risultati importanti con i cittadini. Ma in particolare per quanto riguarda la gestione delle acque reflue, direi che due sono gli elementi sui quali l’Amministrazione Comunale, in particolare appunto con l’Assessorato ai Lavori Pubblici, ha messo in evidenza come piano importante e strategico per il 2007, cioè da un lato importantissimi interventi di realizzazione, appunto, di reti fognarie, e quindi di allacciamenti di reti fognarie che voi trovate indicate, appunto, nell’ambito dei prodotti progetti previsti nel 2007, assieme alla creazione di un osservatorio comunale sulla situazione delle acque superficiali con anche proposte di interventi, perché questo è anche un tema che i cittadini sentono tantissimo. Sentono che il patrimonio delle acque, le acque superficiali, le acque profonde sono, costituiscono un patrimonio straordinario, fondamentale per il nostro futuro, anche proprio per il futuro delle nuove generazioni, perché soltanto se noi sapremo, a partire… io, recentemente, ho partecipato ad eventi in cui ci si è occupati del cambiamento, dell’allarmante situazione dei cambiamenti climatici e degli effetti appunto dell’aumento di temperatura sulle acque, con i gravi problemi che questo comporterà, in generale, ma il grande problema dell’inquinamento dei nostri mari è strettamente collegato con le fonti di inquinamento, appunto, delle nostre sorgenti, dei fiumi e dei torrenti, quindi il controllo delle acque superficiali e delle acque profonde deve essere un obiettivo prioritario delle pubbliche amministrazioni. Ed è quello che noi abbiamo messo nel nostro bilancio. Velocissimamente ancora, un tema importante è quello della raccolta dei rifiuti con un impegno, in particolare, ad applicare come abbiamo presentato anche sabato scorso nell’ambito di un’attività della provincia, l’impegno del Comune di Reggio Emilia per la riduzione a monte dei rifiuti con un progetto che presenteremo a breve, spero in Commissione Consiliare, il progetto Spesa Verde, proprio per la riduzione ed un accordo con la grande distribuzione per la riduzione della produzione di imballaggi, e la raccolta differenziata in particolare rivolta al fuori casa, perché noi fino ad adesso ci siamo occupati appunto della raccolta differenziata in casa, ma il fuori casa è quello che credo debba ancora caratterizzarci.Ancora due temi essenziali, che sono uno il problema dell’energia. Il problema dell’energia è l’altro problema chiave del futuro. Ogni Comune dovrebbe, questo anche dal piano energetico regionale, elaborare un piano energetico comunale, lo stiamo facendo, dicevo, insieme alla pianificazione strategica, stiamo facendo un lavoro di indagine, perché il Comune di Reggio per applicare il protocollo di Kyoto, dovrà ridurre entro il 2012 440.000 tonnellate di CO2 . Questo è un impegno non facile, abbiamo individuato una strada da percorrere, tesa innanzitutto al risparmio energetico, all’utilizzo di fonti rinnovabili e all’utilizzo appunto di tutto quello che ci può aiutare per rendere concreti questi obiettivi e soprattutto misurabili, all’interno del piano energetico comunale quel che sta tutto il nostro impegno. Un capitolo è dedicato alla formazione e alla partecipazione che ha visto migliaia di persone, anche nell’anno scorso, collaborare attivamente, oggi il rafforzamento non solo di Agenda 21 locale, ma anche degli AALBORG COMMITMENT, in cui chiediamo un impegno dei Consiglieri comunali a elaborare insieme un percorso centrale, alla conferenza europea di Siviglia delle città sostenibili, la commissaria europea Jorge De Castilla ha dichiarato che o i cambiamenti ambientali avverranno attraverso un ruolo centrale delle città, oppure questi cambiamenti non avverranno e l’orizzonte che si profila non è sicuramente un orizzonte facile.Infine il tema dell’educazione ambientale e il tema della tutela attraverso gli strumenti oggi possibili, come l’ufficio di diritto ambientale, che dovrebbe appunto svolgere un ruolo centrale, proprio nella valutazione del contenzioso ambientale, e altri impegni che tradizionalmente hanno visto protagonista, anche sul territorio nazio16 nale, il Comune di Reggio Emilia con un impegno per la fauna urbana di grande importanza, sono tutti impegni che attraverso anche quest’anno, come poi voi vedrete appunto nei prodotti progetti previsti, sono stati conservati e mantenuti e su questo l’amministrazione comunale intende non solo impegnarsi, ma anche costruire degli oggetti misurabili, che secondo una logica anche di efficienza, possono essere poi ovviamente misurati. Entra la Consigliera Giampaoli. Consiglieri presenti n. 29 Entra l’Assessore Gandolfi Presidente Nando Rinaldi Informo il Consiglio, prima di dare la parola al primo iscritto, che è stato depositato un ordine del giorno, allegato alla delibera oggetto della nostra discussione, a firma del Consigliere Riva, ecco la Presidenza ha ritenuto di ammettere l’ordine del giorno, anche se in effetti diciamo esula un po’ dall’argomento in oggetto, perché riteniamo abbia una sfumata, però seppur sfumata, attinenza, per cui propongo di distribuire l’ordine del giorno. Prego. Allora do la parola al Consigliere Eboli. Ho iscritto…scusi? Ho detto che infatti lo riteniamo ammissibile, prego Consigliere Eboli. Si riporta il testo dell’og la cui presentazione è stata testè preannunciata dal Presidente e sottoscritto anche dal consigliere Giovannini: Ordine del Giorno Collegato ad approvazione delibera n.70 Premesso che nella zona orti di via Vincenzo Monti, zona Acque Chiare, Bazzarola alta, profonda preoccupazione e disagio provocano le condizioni igienico- sanitarie del luogo, dovuto allo scarico a cielo aperto prodotto dalle abitazioni recentemente edificate in via Vincenzo Monti, dal civico 44/1 al 44/6; che lo scarico ha già inquinato i pozzi di irrigazione utilizzati dai fruitori degli orti impegna la Giunta a ripristinare le corrette condizioni igienico – sanitarie del luogo addebitandone i costi ai responsabili Giovannini (LNP) Riva (PDCI) Consigliere Marco Eboli Sì… io non lo so, ha un tono un po’ minaccioso questo signore… non vorrei che… eh eh… Presidente Nando Rinaldi Signor Francesco per cortesia…allora prego, è uscito. Consigliere Marco Eboli Sperando che non entri! 17 Presidente Nando Rinaldi Prego Consigliere Eboli. Consigliere Marco Eboli Sì, una volta la Polizia Municipale presiedeva ai lavori del Consiglio Comunale, Presidente, io non so, da tre anni a questa parte i servizi non sono più disposti. Io lo dico a lei, perché credo che ci debba pensare lei da questo punto di vista, no? Presidente Nando Rinaldi Sì noi ogni giorno chiediamo… cioè la presenza della Polizia Municipale è prevista dal regolamento, dopo di che… Consigliere Marco Eboli Perfetto, quindi lei faccia rispettare il regolamento dalla Polizia Municipale e dal suo Assessore. Presidente Nando Rinaldi È fuori dalla porta, nel caso di bisogno la chiameremo, cioè stanno davanti alla sede municipale, comunque adesso lo verificheremo, consigliere Eboli. Consigliere Marco Eboli Grazie Presidente. Ciò che a me interessa di questo bilancio ambientale, Assessore Montanari, sono… essendo un bilancio di previsione che stranamente viene discusso quasi ai primi di Giugno, non ho visto bilanci di previsione presentati con questa tempistica, non a caso i disegni di legge che sono citati in premessa e pure le esperienze che sono state sperimentate, ci dicono che un bilancio ambientale deve necessariamente essere affiancato, una sorta di cartina di tornasole sul fronte degli impegni reali delle singole amministrazioni, per verificare quanto, oltre ai documenti ufficiali, ai documenti programmatici, viene previsto in soldoni. Quanto si prevede concretamente di realizzare, con quali politiche e con quali risorse. Oggi noi invece discutiamo questo bilancio ambientale, dico , ormai a Giugno, dovrebbe essere un bilancio di previsione, una previsione che rischia di essere già un mezzo consuntivo non realizzato.Io mi riferisco ad alcuni aspetti specifici di questo documento. Non prendo in analisi le linee di mandato; perché le linee di mandato, quelle generali, quelle sulle quali si è costruito il programma elettorale di questa Giunta e del Sindaco, le valuteremo, e su queste daremo un giudizio continuativo, alla fine della Consiliatura. Anche perché rileggendole, queste linee di mandato, mi soffermo solo un istante, beh, ci rendiamo immediatamente conto di quanto siamo lontani dall’attuazione, anche semplicemente su alcuni nervi scoperti. Sul fronte della mobilità rischiamo di dire forse cose ripetute, ma se si ripetono vuol dire che non si risolvono, il progetto di incrementare l’utilizzo del trasporto pubblico a fronte dell’utilizzo delle auto private mi risulta, lei avrà poi modo, Assessore, di smentirmi o di confermare questa non solo impressione, ma questa certezza perché è stata certificata in commissione consiliare dal presidente di ACT, Malagoli, che siamo ancora in una fase di studio di quelle che sono le politiche necessarie per conseguire questo obiettivo. Sul fronte del riordino del traffico privato, stiamo ancora discutendo dopo vent’anni se mettere, se eliminare l’onda rossa o continuare col sistema dell’onda rossa e dell’onda verde. Non mi paiono grandi novità. Le corsie preferenziali per gli autobus, che dovrebbero snellire non solo la loro circolazione, ma anche favorire da un punto di vista della tempistica l’utilizzo da parte dei cittadini, è altro argomento che rimane sul tavolo ma sul quale per ora non sono stati adottati provvedimenti significativi.Certo adesso, da quando abbiamo ricevuto il premo europeo per il progetto bici-bus, sembra che Reggio Emilia sia percorsa quotidianamente, tutte le mattine, da serpentoni ciclabili di ragazzini che vanno a scuola guidati o dal nonno, o dal18 la mamma, o da qualche insegnante che utilizza questo strumento. La realtà è ben diversa. Salvo un paio di eccezioni, per alcuni mesi all’anno, e lei lo sa bene, Assessore Montanari, sono i genitori che accompagnano prevalentemente i figli a scuola. Quindi anche le giovani generazioni, per l’insicurezza generata dall’attuale rete di piste ciclabili, anche le giovani generazioni usano il mezzo privato. E sul fronte delle piste ciclabili, noi leggiamo dell’impegno, ribadito, a costruirle in un sedime separato rispetto a quello attribuito alle auto, ma lei sa bene, perché ha avuto anche la correttezza di scriverlo in un precedente documento, non in questo, lei sa bene che buona parte delle nostre piste ciclabili sono disegnate sulla strada. Quindi mi pare che questo bilancio ambientale, per le linee strategiche di mandato, cioè anche quelle più generali, stenti, a tre anni dall’inizio di questa consiliatura, a far vedere qualche segnale. A dare anche un minimo indirizzo che la strada sia intrapresa. Poi quando si riuscirà ad arrivare in fondo non è dato sapere, ma almeno si è intrapresa. E invece no, nonostante questo sia il terzo bilancio ambientale che noi approviamo in questa consiliatura, non è dato vedere come possano essere risolti i problemi ambientali. Sul fronte dei rifiuti vedo ribadire con una ostentazione, pari, forse, a un… diciamo così, degna forse di miglior causa, pari pari viene riproposto che l’obiettivo di mandato di questa Giunta sui rifiuti è quello di sperimentare forme spinte di raccolta differenziata porta a porta. Ora, siamo in corso di presentazione di un referendum popolare, che da Consiglieri autenticatori lo possiamo tranquillamente dire, anche se alla sinistra antagonista dà fastidio, sta raccogliendo molto successo, non perché connotato ideologicamente, contrariamente al progetto porta a porta che lei ha realizzato, ma perché la gente ha imparato a ragionare con la propria testa e vede ciò che vive quotidianamente. Allora al di là dei proclami, al di là di quello che si afferma circa presunte illegittimità tardive, un giochino che era già stato tentato quando il referendum fu approvato da una commissione che, ricordiamola, una commissione tecnica votata da questo Consiglio Comunale e formata da tre avvocati, non sono tre persone prese a caso uscendo dalla sede municipale. Sono tre professionisti, compreso il segretario generale, compreso, quindi anche una struttura amministrativa interna, che hanno giudicato ammissibili questi referendum. Ora capisco la sua amicizia, perché condivido, al di là delle posizioni politiche, la stessa amicizia anche io, con l’avvocato Celestina Tinelli, e so la simpatia che prova per le sue battaglie e per le sue azioni. È comprensibile, quando un amico si trova in difficoltà, gli si corre in aiuto in tutti i modi. Però lei mi consenta di dire, e quanto prima avrò modo anche di dirglielo personalmente, credo che la sparata, perché così bisogna definirla, dell’avvocato Celestina Tinelli, componente del CSM, che forse non ha visto, però, il quesito referendario che è stato sottoposto ed è oggetto del referendum sul quale si stanno raccogliendo le firme, sia da interpretare come un gesto nei suoi confronti, perché non ha né fondatezza giuridica, né fondatezza politica. Quindi questo agitarsi di movimenti o pseudo-movimenti che raccolgono firme negli spettacoli di un comico, facendo credere barzellette ai cittadini, perché io voglio portarvi la testimonianza di una firma che io ho raccolto personalmente. Quindi io non parlo di firme che hanno raccolto altri, io ma della mia collega, la quale ha firmato perché si tenga questo referendum quando gli ho spiegato che il porta a porta che le aveva spiegato Beppe Grillo, dove non gli avevano detto che i cassonetti dalle strade vengono tolti, non era quello che voleva lei, perché lei voleva una differenziata, come fa buona parte dei cittadini reggiani, togliendo l’organico, perché la puzza in casa non la vuol nessuno, mettiamocelo in testa, e pensando che poteva conferire quando voleva, ad eccezione della plastica e del vetro per il quale era disposta ad aspettare qualche giorno, i residui organici. Ma dico di più. ENÌA è una società unica, in questa delle tre province, oppure ENÌA, come è capitato per una vicenda minore, tipo l’8 marzo, per quella attenzione non avuta dalle nostre dipendenti, mentre è stata testimoniata nei confronti della loro salute nelle province di Parma e di Piacenza, oppure ENÌA si muove, non solo a livello di strategie generali, come dimostrano le divergenze tra il sindaco Ubaldi e il sindaco Delrio, ma anche nelle politiche concrete dei rifiuti, su piani completamente diversi? A Parma stanno realizzando la raccolta differenziata. Ma la differenziata, non il porta a porta. Ecco stanno… come dice? Sì! Stanno realizzando un porta a porta diverso, vede? 19 Assolutamente sì! Allora è informata male, perché guardi l’organico non viene tenuto in casa, a Parma. Semplicemente il vetro e la plastica. Lei può parlare con Vignali finché vuole, io le posso dire quello che mi dicono i cittadini di Parma che conosco io, che lo sperimentano tutti i giorni. O hanno capito male loro, lei può parlare con Vignali finché vuole, ma io le dico la verità. Ecco. Veniamo però anche a un punto concreto, e sto concludendo. Quello degli impegni sul 2007. Allora , Assessore Montanari, lei ha messo in previsione la realizzazione e completamento del progetto di zonizzazione acustica della città, senza prevedere nessun finanziamento per il 2007, perché nella scheda interna non c’è nessun finanziamento per la zonizzazione acustica. La prosecuzione del progetto zonizzazione acustica, licenziata per la prima volta in questa sala del tricolore dall’Assessore Nicola Fangareggi dodici anni fa, deve ancora essere completata una zonizzazione acustica presentata come progetto pilota dall’Assessore Nicola Fangareggi del partito socialista. Quindi io vi ricordo questo dato. Altra questione. Sarei curioso di capire, come sul fronte dei rifiuti, sulla gestione dei rifiuti il Comune di Reggio Emilia, preveda di investire nel 2007 solo 335.000€. Mi risulta che solo per la sperimentazione del porta a porta nella settima si sia speso più di un milione di euro. Ecco allora sarebbe interessante capire dove finiscono queste risorse, perché, concludo Presidente, dai dati che io ho citato penso che questo bilancio ambientale, fatto salvo l’impegno tecnico dei dirigenti che non viene messo in discussione, né la trasposizione dei dati che sono tranquillamente, o prevalentemente, leggibili, sia in realtà uno specchietto per le allodole per dimostrare per l’ennesima volta che su questo fronte Reggio è all’avanguardia, quando in realtà noi riscontriamo dei ritardi paurosi proprio sulla politica ambientale. Entrano il Sindaco Delrio e il Vice Sindaco Ferretti. Consiglieri presenti n. 30 Consigliere Giacomo Giovannini Grazie Signor Presidente. Signor Sindaco, Signori Assessori e Colleghi, oggi discutiamo di questo documento, che è il bilancio ambientale di previsione 2007, che di per sé è uno strumento che giudichiamo utile ed interessante per le finalità che si propone, ma che rischia anche quest’anno di divenire e di rimanere eminentemente una cartolina elettorale, signor Presidente. Una cartolina elettorale perché non si trova, proprio perché è un bilancio di previsione, una corrispondenza tra gli indirizzi, gli impegni che si prendono ed i fatti. Allora sono due i motivi sui quali ci dichiariamo perplessi. Il primo è quello relativo alla politica della mobilità. Una delle tre emergenze irrisolte della città e per la quale siamo in attesa, ormai da moltissimo tempo, del famoso PUM, del piano urbano della mobilità, ed in questo bilancio di previsione si prevedono solo soluzioni minimaliste, che non sappiamo neanche se congrue rispetto a questo piano della mobilità che è ancora allo studio. Quindi, da questo punto di vista, quanto indicato nel bilancio di previsione ci fa rimanere perplessi e ci lascia un grave dubbio aperto. Rispetto poi alla politica dei rifiuti, che è l’altro capitolo importante, contenuto all’interno di questo documento, beh qui bisogna aprire una questione politica, perché bisogna assolutamente che ci chiariamo e ci parliamo chiaro. Allora qui siamo di fronte a degli impegni di rafforzare la raccolta differenziata, di potenziarne il metodo gestionale verso una domiciliariazzazione spinta, ma abbiamo un pezzo importante della maggioranza, segnatamente i DS, o un pezzo del partito democratico, dipende come la si vuol vedere, che evidentemente non sostiene questo progetto, a dispetto di una sintesi che sembrava essersi trovata alla fine della crisi di Giunta che si è chiusa quest’anno, e a fronte, abbiamo visto anche un assessore di questa Giunta, l’Assessore Corradini, che addirittura sostiene o pare sostenere un referendum legittimo, ma che va decisamente nella direzione contro una politica di gestione rifiuti impostata su una domiciliarizzazione spinta. Questo, signori della maggioranza, è un grave problema per voi, perché il progetto di cui parliamo è l’unico progetto di questa Giunta che ha avuto il sostegno di migliaia di cittadini, anche per il tramite di una raccolta di firme, non l’hanno 20 ottenuto né i progetti sulla mobilità, né la vostra politica urbanistica, né la politica di riqualificazione del centro, né la politica degli eventi culturali, potrei andare avanti… questo è l’unico progetto, quello del porta a porta, che ha avuto il sostegno della cittadinanza, manifestato anche con una raccolta di firme, eppure all’interno della maggioranza, un giorno si dice una cosa, il giorno dopo se ne fa un’altra. Allora fintanto che non c’è un chiarimento politico, perché di questo si tratta e io vorrei sentire anche le parole del sindaco in merito, noi non potremo accogliere con favore un documento sulla cui congruità, sulla cui attendibilità, non può che rimanere un grave dubbio e gravi perplessità da parte del nostro gruppo. Io mi limito a questo signor presidente, la ringrazio. Entra il Consigliere Grassi Consiglieri presenti n. 31 Consigliere Mario Poli Grazie Presidente. In commissione avevo esordito dicendo che non avevo potuto studiare il bilancio ambientale e mi scusavo se mi limitavo a fare solo alcune domande. Poi nella prosecuzione del tempo ho avuto il tempo di leggerlo, di guardarlo meglio e sono arrivato a pensare, identificare questo bilancio ambientale come una grande matriosca e anche lei Assessore, nella sua esposizione, ha fatto riferimento che dentro questa grande matriosca c’è la responsabilità e il coinvolgimento addirittura di otto assessorati. Diventa pertanto difficile, anche da parte nostra, esprimere pertanto dei giudizi, che dovrebbero sventagliarsi su otto assessorati; però alcuni punti di interessante discussione ci sono, eh? Di contestazione, da parte del nostro gruppo consiliare. Il primo dato, che metto in rilievo con giudizio negativo, è questa enfasi iniziale dell’entrata. Sembra un “Esultate!” dell’Otello. Come a dire: qui si parla, appunto, di documenti che sono stati redatti e fatti propri, o comunque portati in Parlamento, lo ha ripetuto anche nella sa fase oratoria di poco tempo fa, si fa riferimento al disegno di legge presentato dal Senatore Giovannelli presentato nel 2004, non si dice, e questo non è corretto, che quel disegno di legge è scomparso. No, non si dice! Così come si dice… no, perché è stato approvato solo al Senato in una camera e basta, qui c’è l’onorevole… ah, lei in replica…come si chiama…replicherà. Però io leggendo il testo si fa riferimento al 2004, col 2004 è caduto il Parlamento, si è andati al rinnovo, non mi pare proprio che il Senatore Giovannelli sia stato rieletto e quindi abbia riproposto il proprio disegno di legge, per cui le prime obiezioni le chiamiamo di enfasi, no? Si parla anche, appunto, dei disegni di legge, progetti di legge regionale ecc, non c’è mai un dato conclusivo, definitivo. Al di là dello “Esultate!” di verdiana memoria, alcuni aspetti più particolari si possono mettere in evidenza. Il primo è anche questo di natura strutturale, essenziale, direi fondamentale. Voi, o lei insomma, nel documento avete fatto un po’ la cronistoria del bilancio ambientale. Prima lo si faceva senza i dati di spesa, poi adesso con i dati di spesa, di questo vi va dato atto. Però è anche vero che normalmente un bilancio preventivo si costruisce sulla scorta, sui risultati di un bilancio consuntivo. Ora noi l’unico bilancio consuntivo che questo autorevole Consiglio Comunale ha potuto vedere è il bilancio consuntivo 2005. C’è un convitato di pietra in questa discussione. Dov’è il bilancio consuntivo ambientale 2006? Siamo a già a Maggio 2007, quasi fine Maggio, perché non abbiamo questi risultati finali? In quanto, se si ragiona di spese, di interventi, se si ragiona di cose realizzate o solo ipotizzate, bisogna avere anche, prima o poi, da parte nostra, soprattutto dell’opposizione, la possibilità di controllare che quello che dite, che quello che scrivete viene realizzato, perché anche qui, nel bilancio preventivo 2007, c’è lo scenario della città illuminata, c’è lo scenario della città giardino, lo scenario della città incantevole, dove tutti dall’esterno vogliono venire o vorrebbero venire ad abitare, perché si fanno dei piani, con anche relative spese, che possono avere anche una loro bellezza, ma poi se verifichiamo che non si realizzano, è facile fare le promesse… giustamente qualcuno, credo il collega Giovannini, l’ha chiamata quasi una cartolina elettorale, cioè c’è tutto un insieme di cose che sono a volte apprezzabili, altre no, alcune chiare e altre no. 21 Vengo a quelle meno chiare oppure a quelle che hanno bisogno di qualche giustificazione in più. Ad esempio le 850.000 € della rotatoria di via Settembrini, prevista per il 2007, o è questa rotatoria, all’interno, tempestata di diamanti, oppure non si capisce perché a differenza delle altre rotatorie, questa qui costi 850.000 €, me lo spieghi lei, io mi limito a dire questo, me lo spieghi lei. Un miliardo e settecentomila… 850.000, un milione e settecentomila… oh, se non è stato scritto male sul testo, eh?! Diamo anche questa buona fede…comunque, prima domanda concreta è questa. Altra domanda, molto concreta è perché, oltre a spendere un milione e trecentomila per contributi all’ACT, che sta diventando proprio la pompa idrovora, che aspira quattrini da noi, dalla provincia ecc… da noi, i tre o quattro pezzi di intervento di ACT danno un milione e trecentomila euro. Poi ci sono striminziti , striminziti 21.000, cioè 27.100 € per il piano spostamenti casa – lavoro. Allora qui ci fate una testa così sul piano della demagogia, sul piano dell’illusione politica, che si possa fare e andare a lavorare in bicicletta il piano… però per il piano allo studio si spendono 27.000 €, il massimo dell’impegno possibile. Allora smettete, ecco, di fare queste formulazioni soltanto demagogiche, perché poi anche sul servizio contratto car pooling ci sono ben, solo 20.000 euro! Allora… proviamo a chiarire un po’ se questi sono delle medagliette di cartone che qualcheduno si vuole apporre al bavero, oppure se questa città davvero si interroga e studia progetti che mettano in buca l’attuale situazione, ormai, diciamo, incontrollabile sul piano della mobilità. Poi su tutto il resto della mobilità, a suo tempo, devo risparmiare tempo. Mi interessa un passaggio sulle piste ciclopedonali e sui rifiuti. Allora, per il 2007 sulle piste ciclopedonabili, cosa che di per sé andrebbero anche bene, però quando si arriva solo per il 2007 a spendere due milioni e novecentoquarantamila €, cioè circa 6 miliardi di lire, per capirci, e nessuno è in grado di capire, o meglio di rispondere a quello che da anni vi sto chiedendo, cioè quanta gente, quanto ritorno c’è, su queste piste ciclopedonabili, perché a furia di investire miliardi e miliardi sulle piste ciclopedonabili, e avere in contemporanea nessun beneficio sulla diminuzione del traffico, dell’inquinamento atmosferico, allora bisogna anche pensare che quelle piste diventano non, come si poteva dire nelle grandi fabbriche del sud, le cattedrali del deserto, ma diventano le piste del deserto. Per cui bisogna frenare questa ansia, non da prestazione, ma ansia di ciclopedonabile, è un’ansia esistenziale questa! Diamoci una calmata! Ragioniamo di più! Proviamo a capire cosa sta succedendo! Sui rifiuti ha già ampiamente descritto il nostro impegno il collega Eboli, quindi non aggiungo molto. Dico soltanto che, Assessore, non mi ha fatto piacere il suo intervento, ecco, non a gamba tesa, addirittura da dietro, quindi gli interventi da dietro oggi vengono censurati con il cartellino rosso…cioè di un ricorso eventuale alla Corte Europea se noi raccogliamo le 5.000 firme. Ma quando mai! Cioè è come se io a ogni suo provvedimento dicessi: “No! Adesso faccio ricorso alla Corte Europea!” Lei si misuri! Lei, la Giunta, il Sindaco… si misuri democraticamente con i cittadini reggiani! Non fate, ed è come avete tentato di fare, ed è un segnale grave del vostro nervosismo, del terrorismo di natura ideologica o disfattista, non serve a niente, il tribunale dirà che non serve… no, tutto regolare, tutto tranquillo…ognuno faccia la sua parte! Lei ha fatto la sua parte nel volere questo modello sperimentatore del porta a porta, che i cittadini stanno rifiutando? Noi facciamo la nostra parte nell’aiutare il comitato che vi dice di no. Questa è la democrazia! Non chiedere aiuti trasversali o amici o mandando documenti e, casomai, comunicati stampa fuorvianti. Poi le chiedo sempre sui rifiuti, perché anche questo, altro che convitato di pietra !, questo è un dato politico, un elemento che non appare mai in questa discussione perché coinvolge voi della maggioranza e coinvolge la Giunta Comunale. Questo Piano Particolareggiato… PPGR, dico bene? PPGR, che è stato approvato in Provincia dalle forze di centro – sinistra… che fine ha fatto? L’ipotesi del nuovo inceneritore, che dispiace all’ agit-prop o al presidente coordinatore Bagnacani, ma che però è portato avanti dai partiti che sempre Bagnacani sostiene, che fine fa, caro amico e compagno e collega Vena? Lei si interroghi non sul formato della raccolta firme uso protocollo o carta bollata, si interroghi in Provincia quando e come daranno il via al nuovo inceneritore. Che voi volete e altri non vogliono! Grazie Presidente. 22 Esce il Consigliere Lombardini. Consiglieri presenti n.30 Consigliere Mario Giaroni Grazie Presidente. Io credo che questo sia un ottimo strumento, e quindi meglio averlo che non averlo. Lo si può criticare però è un ottimo strumento, perché permette di considerare una serie di variabili, che non sono solo quelle economiche e anzi permette di valutare meglio impatti economici in relazione comunque a profili e a valori che noi riteniamo fondamentali, che sono in particolare quelli della salvaguardia dell’ambiente, quindi è importante poter valutare anche sulla base di principi generali problematiche proprio che riteniamo tutti siano di primaria importanza. E quindi sui principi io non dico nulla, li condivido e, diciamo, credo che questo bilancio però, oltre che ai principi e alle spese, credo dovrebbe individuare, in alcuni punti li ho visti, in altri, forse, magari non li ho visti sufficientemente bene, credo dovrebbe individuare una serie di riscontri, di obiettivi, magari di piccoli obiettivi riscontrabili, che consentano al consuntivo di poter misurare meglio quello che è stato l’operato dell’esecutivo in ordine proprio alla realizzazione degli obiettivi che ci siamo dati. Mi pare per esempio che il Comune di Bologna abbia fatto una cosa similare, il bilancio preventivo e consuntivo ambientale, individua una serie di obiettivi non solo di tipo economico, rispetto ai quali il Comune dice se ha centrato o meno gli obiettivi e in che misura li ha centrati. Credo che questo sarebbe importante, soprattutto quando quello che noi ci prefiggiamo è costituito da obiettivi molto generali, ripeto condivisibili ma molto generali, che passano poi attraverso la realizzazione e il riscontro di piccole cose che crediamo debbano essere presenti. Quindi questo strumento credo che sia importante, uno strumento importante per la Giunta, per l’esecutivo e per l’organo amministrativo, per valutare l’operato di realtà complesse e di ambiti dei più vari ambiti, sulla base proprio di questa visione incrociata. Abbiamo discusso negli scorsi consigli, ed è stato citato, citava il Consigliere Poli l’ACT, ecco, riteniamo per esempio che rispetto a valutazioni di ordine generale e teorico, quali appunto possano essere quelle relative allo statuto e alla forma dello statuto, a una formulazione piuttosto che a un’altra di uno strumento che comunque ha una valenza generale, credo che questo documento ci possa aiutare e possa aiutare la Giunta a valutare meglio l’incidenza e la correttezza dell’operato e se siamo sulla strada giusta, anche in relazione alle realtà partecipate da parte del Comune. Per esempio sono stati citati i danari che vengono utilizzati per l’ACT, credo che attraverso questo strumento potremo, e la Giunta potrà, avere una presa salda e specifica e precisa sull’operato dell’ACT rispetto al raggiungimento di questi obiettivi. E quindi per esempio verificare e chiedere che esista un reale sistema di controllo e di gestione e considerando che uno delle tre voci riguarda il piano del bilancio, verificare se e in che modo viene condotta una seria lotta all’evasione da parte di ACT. Credo che questo strumento, quindi, possa essere utile proprio per verificare nei vari ambiti il tipo di correttezza e per verificare se effettivamente stiamo andando sulla linea giusta. Ecco l’ultima cosa che voglio dire è sulle piste ciclabili. Credo che siano importantissime e il verificare l’impegno forte da parte del Comune sulla costruzione delle piste ciclabili, spero e credo debba essere anche di stimolo a tutti coloro che sono preposti e cioè per verificare l’effettivo rispetto poi delle piste ciclabili. Purtroppo notiamo spesso e volentieri automobili piazzate in mezzo alle piste ciclabili, chi va in bicicletta spesso e volentieri deve fare lo slalom. Credo che questo, anche quest’occasione di questo bilancio possa essere un momento importante per verificare se effettivamente, oltre alle finalità di carattere generale, poi, in concreto, queste cose vengono rispettate nella vita di tutti i giorni dei cittadini. Grazie. Consigliere Mario Monducci Signor Presidente, signor Sindaco, colleghi Consiglieri, nel mio intervento cercherò di muovermi in modo assolutamente pragmatico, cioè stando a questioni assolutamente 23 concrete, evitando quindi di, in qualche modo, fare dell’accademia, come si rischia di fare, in qualche modo, esaminando documenti come questo, perché io credo che quando si parla di bilancio ambientale di previsione, con il sottotitolo bilancio di sostenibilità territoriale, credo che alla fine il concetto di fondo, la “ciccia”, come si suol dire, che dobbiamo masticare, è sulla qualità della vita di questa città, e cioè se la qualità della vita di questa città migliora o peggiora. Al di là delle buonissime intenzioni e della buona fede, che non ho assolutamente occasione di contestare, e dell’impegno personale dell’assessore Montanari su questi temi, ma il concetto di fondo non è in qualche modo la buona volontà, o il cercare la riduzione del danno, perché, non me ne vorrà l’assessore Montanari e devo dire, in un qualche modo la collega assessore Colzi, ci sono due assessori in questa Giunta che stanno lavorando per la riduzione del danno. Questo è il vostro ruolo e di questo noi vi siamo riconoscenti come cittadini, però politicamente il discorso è un po’ diverso. E allora vorrei stare al tema. Parte terza: quella relativa all’uso sostenibile del territorio. Beh, se è vero, come è vero, che la superficie urbanizzata sul totale della superficie comunale passa dal 17,1% del 2001 al 22,7% del 2005, e presumibilmente aumenterà in modo sostanziale per il 2006, 2007, 2008,2009 perché tutti sappiamo della dissennata politica di crescita prevista dal piano regolatore, beh allora io direi che l’indicatore di crescita è sostanzialmente assolutamente fuori controllo rispetto agli indicatori di crescita di città a noi vicine. Cosa significa questo? Questo significa che noi ci stiamo, stiamo impostando una discussione sugli accordi di AALBORG, su una serie di questioni ,diciamo, di carattere anche culturale, di carattere di sensibilità ambientale, ma non ci riusciamo forse a rendere conto che nel frattempo, mentre ci stiamo attardando in queste considerazioni di carattere formale, la sostanza delle cose va in modo assolutamente contrario, e cioè l’uso sostenibile del territorio si commenta con i numeri che ho dato, cioè la situazione è in peggioramento costante e crescente. Sul discorso del traffico e quindi sul discorso della mobilità, la situazione non è certo migliore, come è noto, nessuno qui parla degli sforamenti, nessuno parla degli inquinamenti da traffico regolarmente e puntualmente denunciato, sistematicamente all’opinione pubblica, direi e assolutamente incontestabile, e quindi parlare oggi come oggi di uno strumento che in qualche modo serve, il bilancio ambientale di previsione, a dare segnali di miglioramento rispetto alla qualità della vita della città, mi sembra obiettivamente una chimera o quanto meno una scelta del tutto velleitaria. La realtà appunto è un’altra, la realtà purtroppo è che non si è avuto il coraggio, mettendo mano alla nuova maggioranza, alla nuova Giunta che nel 2004 è seguita a quella che aveva licenziato il piano regolatore, non si è messo mano a una serie di scelte che erano indifferibili, urgenti, improcrastinabili, come il PSC, che continua a rimanere sospeso per aria; il PUM, che rimane ancora in attesa di una definizione; una variante che io credo dovesse essere fatta, dovesse essere studiata come momento di decrescita della città sul piano regolatore vigente, cioè non si è avuto il coraggio di fare scelte strutturali, ma il massimo che si è fatto è questa, diciamo, riduzione del danno, ripeto, della quale, io credo, tutti i cittadini devono essere riconoscenti agli assessori che si sono impegnati in questa opera, e in questo obiettivo, ma questo, devo dirvi con molta franchezza, non è sufficiente. La riduzione del danno non è sufficiente e bisognava aggredire io credo non tanto gli effetti, ma le cause di questo danno ambientale crescente nella nostra città. L’unico intervento realmente strutturale e non congiunturale è quello in materia dei rifiuti. Qui devo dare atto, c’è stata una coerenza di impostazione tra il progetto che era previsto anche nel piano di mandato, nel programma di mandato, la sperimentazione ha dato dei risultati importanti, a prescindere dalle polemiche credo pretestuose e gratuite che sono state messe in piedi da alcune forze politiche in città, e che credo anche dalla parte dei cittadini, legittime peraltro, perché in un sistema democratico devono essere ascoltate tutte le voci, però credo che questo sia l’unico settore, tra quelli presenti nel bilancio ambientale di previsione, nel bilancio di sostenibilità territoriale, che ha in qualche modo un risultato concreto, tangibile e di inversione di tendenza; cioè nel settore dei rifiuti solidi urbani si va nella direzione strutturale di impostare concretamente un progetto alternativo, negli altri settori, ripeto, si cerca di ridurre il danno, ma questo in politica, francamente, non mi pare sufficiente. Bisogna avere meno timidezza, più coraggio e forse 24 qualche volta conviene anche sbattere la porta quando è ora e assumere scelte politicamente significative per non rimanere attardati ancora su situazioni di carattere conservativo. Presidente Nando Rinaldi Grazie collega Monducci, informo il consiglio che è stato depositato un emendamento, numero uno, a firma del Consigliere Riva, il parere di regolarità tecnica è contrario, comunque lo potete poi leggere sulla copia che è stata distribuita. Ho iscritto la Consigliera Vanda Giampaoli. Entra il Consigliere Corsi. Consiglieri presenti n. 31 Si riporta di seguito il testo dell’emendamento la cui presentazione è stata testè preannunciata dal Presidente. Emendamento delibera n.70 A pag. 19, capitolo RIFIUTI al secondo punto eliminare la parola “spinta” A pag 64 su IMPEGNI prioritari di mandato, capitolo secondo eliminare la parola “spinte” Riva (PDCI) Parere contrario, il contenuto è in contrasto con le “linee programmatiche ambientali di mandato 2004-2009” approvato con deliberazione di C.C. n.24054/410 del 13.12.2004 Il dirigente Carla Benatti Consigliera Vanda Giampaoli Grazie Presidente. Ma io guardi, vorrei iniziare questo mio intervento sottolineando, a mio modo di vedere l’assoluta, assessore Montanari, poca comprensione di questo documento, cioè, per me questo bilancio ambientale, così come è stilato, è una questione di forma nella lettura, francamente lo trovo proprio fatto male. Mi permetta di dirlo, non so se è opera sua, del suo ufficio, dei suoi tecnici, che senz’altro avranno lavorato in buona fede e cercato di dare il meglio, però il risultato, io lo dico come Consigliere, è un bilancio scarsamente leggibile, i cui capitoli di spesa in fondo a questa sorta di libro, o libretto, o librone, che ci avete dato, non sono immediatamente riferibili agli interventi cosiddetti ambientali che il suo assessorato vuole porre in essere. Dico questo perché, mi pare di capire, poi lei mi dirà se sbaglio, che qui abbiamo una previsione di spesa, per l’anno 2007, in spese correnti di 6.585.000 euro, ho letto bene assessore Montanari? E di 31 milioni circa di spese per investimenti, cioè un totale di uscite per questo piano ambientale di 37 mila euro circa. Somme ingenti, cospicue, la gran parte delle quali risultano anche di difficile comprensione, come quella relativa all’ascolto e al dialogo con la comunità locale, che prevede 620 mila euro. Cioè, cosa vuol dire l’ascolto e il dialogo con la comunità locale in ambito ambientale? Cioè, questa voce prevede una spesa corrente di 620 mila euro, assessore? Non riesco a capire cosa si voglia produrre in ambito ambientale con questo colloquio con le comunità ambientali. Tant’è che c’è un capitolo di questo bilancio ambientale intitolato “informazione e sensibilizzazione ai cittadini sui temi dello sviluppo sostenibile”, che certamente è una buona cosa, anzi, la città di Reggio Emilia necessita certamente di questo tipo di informazione ai cittadini, visto come ci si sta muovendo, pe25 rò, non è chiaro che cosa si voglia intendere con questo tipo di voce del bilancio ambientale che è l’ascolto e il dialogo con la comunità locale. Vede, io perché dico che è un bilancio ambientale non facilmente comprensibile, secondo me sarebbe stato molto meglio indicare i capitoli di spesa senza richiamare dei capitoli precedenti all’interno del bilancio e dare un quadro ambientale in termini di spesa che il comune sosterrà, per migliorare la qualità di vita ambientale a Reggio Emilia, dare in termini di bilancio, in termini monetari un quadro più leggibile e più chiaro. Ciò che rimane chiaro, assessore Montanari, è certamente il punto ambientale più nevralgico attualmente del comune di Reggio Emilia, che è quello relativo alla raccolta dei rifiuti. Vede, alcuni di noi Consiglieri comunali, come lei ben sa, abbiamo dato la disponibilità ad autenticare le firme relativamente ad un referendum che chiede di non esprimere un parere circa la estensibilità o meno del regime cosiddetto della raccolta porta a porta e con le modalità previste nella settima circoscrizione, un parere circa la possibilità di estenderlo a tutta la città. Io credo che questo sia un problema di carattere ambientale molto forte, molto sentito, assessore Montanari, è il problema dei rifiuti un problema di rilevanza nazionale, non c’è solo il comune di Reggio Emilia, l’ambiente risente anche, certamente, qui sono d’accordo con lei, del problema relativo allo smaltimento dei rifiuti, certo, lo smaltimento dei rifiuti ha delle modalità, delle problematiche, e si sviluppa in maniera tale per quanto riguarda la raccolta da essere sicuramente un sistema complesso, un sistema che presenta tanti punti di difficoltà. Vediamo una città come Napoli, dove abbiamo, assessore Montanari, le barricate contro la possibilità di estendere, di ampliare il numero delle discariche, quindi abbiamo una città sommersa dai rifiuti, che ritiene assolutamente non più procrastinabile il modo dello smaltimento e che dice basta alle discariche, quindi un’altra tesi rispetto al tanto, diciamo così, temuto termovalorizzatore, abbiamo, di fronte a questo sistema di smaltimento, una città che pare dire è meglio tutto al di fuori che fare delle discariche per raccogliere rifiuti. Perché lei sa, caro assessore Montanari, nella sua conoscenza e sensibilità ambientale, che le discariche hanno un impatto inquinante enorme, perché non solo inquinano l’aria, e questo forse è la forma di inquinamento più leggera, ma inquinano soprattutto le falde acquifere, cioè l’acqua che noi beviamo . Quindi il problema dei rifiuti, assessore, è molto complesso, e parlo di questo perché mi sembra francamente sia il problema più urgente per la comunità reggiana, che le assicuro tante adesioni sta trovando a fronte della richiesta di voler estendere questo tipo di raccolta dei rifiuti. Si fermano veramente al di là delle coloriture politiche, quello che scrivono i giornali sono tutte frottole, perché la gente si ferma, si fermano tanti amici che conoscono Vanda Giampaoli, che conoscono Mario Poli, che conoscono Marco Eboli, e gli amici che non ci sono in questo momento di AN, come altri dei DS, ma si fermano perché non vogliono questo tipo di smaltimento del rifiuto esteso alla città di Reggio Emilia, perché è uno smaltimento che è risultato, per l’ennesima volta, un fallimento in termini di costo, di fattibilità e di effettiva utilità, per quello che è il problema dello smaltimento dei rifiuti. Ha già detto il collega Eboli, non sto a richiamare la polemica uscita sui giornali da parte dell’amica Celestina Tinelli, che certamente non avrà letto il modulo sul quale raccogliamo le firme dei cittadini, perché altrimenti, certamente, avendo letto il quesito non avrebbe sostenuto quello che ha sostenuto, che non è francamente, dal punto di vista giuridico, sostenibile, sarebbe stato sostenibile se fosse stato in piedi, cosa che non è, essendo caduta un’ ordinanza, poi ripresentata in altra veste, il quesito numero 1, che effettivamente poteva presentare qualche problema di legittimità, ma tant’è, non c’è quindi questo tipo di intervento. E’ un intervento, capisco, ad adiuvandum, ma che rischia forse soltanto di creare un piccolo scompiglio, ma neanche tanto perché le assicuro che il giorno in cui è uscito l’articolo la gente si è fermata forse ancor più di prima, quindi non è questo il problema. Questo è il problema dei rifiuti, assessore Montanari, poi ci sono tante cose che ci sarebbero da dire in merito al verde e all’ambiente, io la pregherei di non sottovalutare, assessore Montanari, lei ormai ha preso la lancia in resta sul problema dei rifiuti, ma non sottovalutiamo tante altre, e credo che lei non lo farà, emergenze ambientali che vanno dall’interramento dei cavi elettromagnetici, questa è una cosa molto importante, abbiamo noi presentato come primo firmatario il Consigliere Giovannini, ma un argomento a me ben noto, una mozione in 26 cui chiediamo che vengano interrati dei cavi elettromagnetici in aree che saranno a forte densità industriale, quindi esistono problemi dati anche dalla presenza di campi elettromagnetici i cui effetti nocivi è vero che sono ,diciamo , da dimostrare al 100%, ma laddove si può, esiste una legge nazionale da questo punto di vista che sicuramente lei conosce meglio di me, laddove si può procedere all’interramento dei cavi elettromagnetici, ecco, queste sono spese che io ritengo siano assolutamente da farsi per il bene della comunità. Non solo, visto che ha previsto degli interventi anche nelle zone verdi o pseudo tali degradate della città di Reggio Emilia, per esempio mi viene in mente, perché io ben la conosco essendoci andata fin da quando ero ragazzina, tutta la zona del piazzale di San Zenone, ho letto sui giornali che nei giorni scorsi dei volontari si sono adoperati per piantare dei fiori, basterebbe veramente poco, lei che è così sensibile, fare un giro nei giardino, in quel poco di verde che sta rimanendo nella città di Reggio e provvedere a colmare quelle, scusa Corradini, non vedo l’assessore, io generalmente amo, quando ho l’interlocutore amo vederlo di fronte. Dicevo che sarebbe buona cosa, su questo saremmo tutti d’accordo, che lei facesse un monitoraggio di quelle zone verdi, non tanto numerose, che stanno andando sempre più a restringersi, e le arricchisse, sono zone che stanno subendo, le ho fatto l’esempio dei giardini del piazzale di San Zenone, sono veramente brutti, sporchi, quella è una piccola zona di verde e ho visto che lei l’ha inserita in questo suo bilancio ambientale, che meritano un rinfoltimento, un piccolo esempio, assessore, cioè, io porrei più attenzione a ciò che esiste all’interno del nostro comune, piuttosto che lanciarmi in costruzioni, come quella del famoso bosco urbano, le nostre criticità le abbiamo già espresse, in zone esterne alla città di Reggio, i cui effetti mitigatori o di impatto ambientale sulla città si devono ancora vedere. Per non parlare poi assessore del Parco Tocci. Anche qui finalmente l’assessore Spadoni dopo le nostre richieste e le numerose firme raccolte, finalmente verrà, obtorto collo, a spiegarci in commissione la bontà del suo progetto, che vede, io, non lo nego, certamente ha qualche cosa di positivo, ad esempio il potenziamento di tutte le aree sportive, essendo un parco a servizio anche delle scuole, in particolare anche del Liceo Classico Ariosto, questo può essere anche a servizio degli studenti della scuola, però questo non deve andare a detrimento, non lo dovrei direi io, ma anche l’assessore Montanari, del verde esistente, perché laddove si va a depauperare il verde esistente, è bene compensare con situazioni di verde che si vengono a ricreare. Termino, Presidente. Quindi, io esprimo il mio parere su questo bilancio ambientale di previsione che nasce da una non facile leggibilità, da una contrarietà naturalmente a tutto ciò che riguarda il piano di gestione di rifiuti, e questo non può avere il mio voto favorevole, ma soprattutto lamento, e avrei piacere che l’assessore tenesse conto anche se per voce di un Consigliere, la non facile leggibilità, non è di facile lettura, va fatto in una maniera che sia facilmente comprensibile, deve saltare all’occhio in maniera chiara quale sia l’intervento che si vuole fare, quali sono i capitoli di spesa che si vogliono fare, altrimenti il rischio è quello di avvilire, in una discussione che sembra molto accademica, un problema importante come quello dell’ambiente a Reggio Emilia, che certamente come forza politica, come Forza Italia, ci vede assolutamente attenti avendo a cuore come lei e più di lei l’ambiente nella nostra città, la tutela dei più piccoli, la tutela rispetto agli inquinamenti acustici, ambientali e quant’altro, e quindi il desiderio di apprendere con strumenti chiari quali siano i progetti del comune di Reggio. Esce l’Assessore Colzi Presidente Nando Rinaldi Grazie collega Giampaoli, vorrei esprimere a nome del consiglio il bentornato al collega Corsi che oggi riprende l’attività di Consigliere dopo una breve assenza per malattia. Ben ritornato, consigliere Corsi. Non ho altri iscritti, dichiaro chiusa la discussione, dò la parola all’assessore Montanari, prego. 27 Assessore Montanari Grazie Presidente. Innanzitutto, rispetto a uno dei problemi sollevati, in particolare dal Consigliere Eboli. Dunque, per l’impegno a presentare il bilancio ambientale in concomitanza con il bilancio del comune, mi sembra che sia un’ottima sollecitazione, noi dal punto di vista anche tecnico con la ragioneria abbiamo cercato di mettere in piedi questo percorso, non è facile, perché c’è anche un altro problema che riguarda l’approvazione del PEG, che come avete visto è contenuto anche nelle indicazioni, lo vedete appunto nelle parti finali del documento, il quale è stato approvato il 31 marzo, ovviamente noi, successivamente al PEG, possiamo indicare le spese collegando, e lo vorrei dire anche al Consigliere intervenuto, che ci sono sia gli indicatori fisici sia gli indicatori economici monetari, sono tutti e due compresi nel documento, quindi anche gli indicatori fisici ci sono, ovviamente emergono però non nel bilancio preventivo, ma nel bilancio consuntivo, e anche le linee di tendenza che lei indicava sono ben presenti, però nel bilancio consuntivo. Nel bilancio preventivo, conosciamo abbastanza bene anche il documento, soprattutto i tecnici piuttosto che la sottoscritta, anche la proposta di Bologna, quando mancavano gli indicatori di tipo economico finanziario, noi abbiamo utilizzato con prevalenza le linee di tendenza, e questa era una linea di trasparenza, è chiaro che quando siamo riusciti ad integrare gli indicatori monetari agli indicatori fisici, abbinandoli insieme, da questo punto di vista ovviamente le linee di tendenza sono lasciate alla parte di consuntivo, perché ci sono delle strutture tecniche del bilancio che vengono indicate da una linea generale, vorrei anche dire che, il problema che ha sollevato la collega Giampaoli, sulla lettura del dato tecnico e dato economico, è un problema vero, noi infatti abbiamo pensato di fare, siccome sono cose tecnicamente complesse, di fare un lettura incrociata, però le devo dire che su quanto lei metteva in evidenza, in particolare le spiegazioni dei progetti riguardanti l’informazione, sono dettagliatamente indicati, in particolare quell’importo su cui lei si soffermava, cioè 620 mila euro, sulle pagine 86 e 87, che mostrano tutti i centri di responsabilità, con la descrizione dell’oggetto specifico e con collegato, per una questione di più ampia lettura, in modo che dovrebbe essere molto chiaro che, appunto, gli importi che sono contenuti nelle spese ambientali sono descritti in modo molto dettagliato a pagina 86. Perché sono indicati, ad esempio, alcuni sono inseriti nei capitoli di spesa dell’Urp, altri sono indicati nell’ambito dell’assessorato all’edilizia, urbanistica, altri presso i lavori pubblici, a seconda di chi segue. Ovviamente, proprio per rendere più agevole la lettura del bilancio, noi abbiamo messo l’oggetto specifico con a fianco la parte di indicatore economico finanziari. A nostro avviso, questo inserimento sperimentale degli indicatori di tipo economico, a noi sono sembrati chiari, comunque ci impegniamo a fare un’ulteriore verifica, per renderlo ancora più leggibile dal punto di vista generale. Volevo solo, velocemente, rispondere ad alcune osservazioni che sono state fatte, la prima in merito appunto, al tema che riguarda sempre il bilancio ambientale in generale. Il disegno di legge non è quello, cioè che ha assunto anche a quello del senatore Giovannelli, ma che è stato poi ripresentato con delega del Governo, del 2006, in particolare dal Ministero dell’Economia, che in una commissione governativa specifica, guidata dal sottosegretario, ha chiesto, quindi non siamo stati noi, come prima diceva Poli, ha chiesto un’ audizione al comune di Reggio Emilia, e anche al comune di Ferrara, a questa audizione ha presenziato il direttore generale del comune che ha illustrato il lavoro fatto dal comune di Reggio Emilia con questo sforzo tecnico di elaborare un bilancio ambientale, che speriamo in futuro di poter approvare sia in fase preventiva che in fase di consuntivo anche con il bilancio generale del comune. Rispetto ad alcune voci specifiche: per quanto riguarda la mobilità qui sono indicati gli impegn, ma sarà appunto con un confronto stretto con il piano della mobilità e con quanto lì indicato che si potranno valutare le coerenze tra gli impegni assunti e qui modificati e il piano urbano della mobilità. Rispetto al piano di zonizzazione acustica, non c’è l’indicazione della spesa, come siamo stati sollecitati a presentare, perché in realtà il piano è già stato elaborato, è già stato presentato in una prima fase in Giunta, quindi il lavoro previsto, che prevede tutto l’iter di discussione, di approvazione e di discussione poi nelle successive commissioni, sarà specificamente seguito, in 28 particolare con personale interno, ed è per quello che non è stata indicata la spesa, ma il piano di zonizzazione acustica è stato appunto consegnato nella sua fase elaborativa l’anno precedente, quindi quest’anno noi abbiamo questo documento, che sarà oggetto, è stato presentato dall’assessore Ugo Ferrari appunto, in una Giunta recente, e sarà però oggetto di tutto l’iter sia di discussione che di approvazione. Per quanto riguarda il tema di monitoraggio delle zone verdi, credo che il nostro impegno che stiamo mettendo in campo proprio con il piano “regolatore” del verde, un piano che possa dare un quadro complessivo di tutte le aree, e soprattutto dei livelli di manutenzione delle aree, è un grosso impegno che noi stiamo mettendo in campo, tra l’altro in una situazione di aumento considerevole delle aree verdi, e potrete anche vedere nel consuntivo che stiamo preparando, che ci è consentito, agisce come e si struttura come il bilancio tradizionale, quindi noi lo stiamo adesso completando e ve lo presenteremo in tempi veloci, ma naturalmente c’è il tempo dell’elaborazione del bilancio consuntivo 2006. Dicevo, contiene, questo bilancio consuntivo, tutte le informazioni specifiche che riguardano le aree verdi, sia quelle di piccole dimensioni che quelle in progettazione, sia le aree del verde stradale lineare, e su ognuno di questi spazi verdi, che vengono restituiti in qualche modo alla città, c’è un impegno, una valutazione attenta, in termini anche economici, di manutenzione. Tra l’altro abbiamo anche consegnato ai commissari, ai componenti della commissione ambiente, le informazioni dettagliate del materiale di tutte le aree in manutenzione, con tutti gli impegni di manutenzione e di gestione, quindi riteniamo che questo documento possa essere da voi anche ampiamente utilizzato rispetto a quanto appunto voi giustamente richiedete. Rispetto al problema dei rifiuti, ribadisco due questioni centrali, che sono il rafforzamento dell’impegno per una raccolta differenziata, non solo dei rifiuti a casa, ma anche dei rifiuti fuori casa e questo è uno degli elementi caratterizzanti per il 2007, così come l’impegno per la riduzione dei rifiuti, un impegno che ci vede e ci vedrà molto impegnati nel 2007 e anche nel 2008, perché a nostro avviso questi due temi rimangono centrali. Rispetto agli altri due problemi che sollevava la Consigliera Giampaoli, vorrei ricordare che la raccolta porta a porta non è smaltimento, ma è la parte di raccolta, perché, come è noto, lo smaltimento tanto più diventa sostenibile, quanto più il materiale viene raccolto ed è per questo credo che l’amministrazione comunale di Reggio Emilia, la Giunta ha approvato un documento con degli obiettivi che onorano gli impegni richiesti dalle direttive europee, cioè, tanto più si differenzia nelle cinque frazioni, che sono il vetro, la carta, la plastica, l’organico e il secco, e queste cinque frazioni molto semplici, tanto più consentono il recupero di materiali e il recupero ecoefficiente, proprio per evitare, nella fase finale del trattamento del residuo, dopo che si è ottenuto un buon risultato di raccolta differenziata, che quella parte finale venga smaltita, e lì sì si parla di smaltimento in modo sostenibile, cioè, lo smaltimento del residuo secco, se ripulito da tutto quello che può nuocere dal punto di vista generale alla salute, perché sono sostanze che, se non debitamente separate, possono, a seconda di come trattate, produrre problemi per la salute, per l’ambiente. Credo che il nostro impegno vada assolutamente in questa direzione, direzione importante anche perché, come ho già avuto modo di ribadire nel rapporto esterno, noi consumiamo circa…; dicevo, come è noto dal rapporto esterno, ma anche dal recente rapporto dell’unione europea, in termini di smaltimento, noi oggi, in sostanza, per avere un tipo di smaltimento sostenibile dovremmo consumare, in base alla produzione nostra di rifiuti e alla capacità di differenziare, 1,9 ettari pro capite, oggi in Europa, in Italia il dato è di 4,5 ettari di consumo di territorio per smaltire i rifiuti, negli Stati Uniti è naturalmente di 9,6 ettari, il nostro obiettivo è ridurre la produzione di rifiuti, questo deve essere un obiettivo importantissimo, differenziare, e favorire in tutto il percorso un riciclo ecoefficiente, in modo tale che quel possibile 30% ancora una volta epurato da tutte le sostanze e materie prime, possa essere trattato in modo sostenibile. Volevo dire solo due questioni finali, una riguardo ai campi elettromagnetici, credo che questa amministrazione sia una delle prime amministrazioni che ha messo in campo, penso in particolare all’area Terrachini, l’interamento appunto delle linee elettriche perché la preoccupazione , consigliera Giampaoli, che lei ha esposto è una preoccupazione che la Giunta di Reggio Emilia, in particolare io come assessore all’ambiente condivido pienamente, peccato che pur29 troppo il riferimento normativo a cui oggi ci dobbiamo attenere è il decreto Gasparri, che invece di abbassare i limiti li ha innalzati e non ha assolutamente mantenuto valido un importantissimo decreto che era il decreto 381, che invece ci aiutava a contenere, appunto da questo punto di vista, proprio i limiti di esposizione e soprattutto la tutela della salute, oggi noi abbiamo dei limiti molto più elevati, appunto che sono il frutto del decreto Gasparri, e con questo dobbiamo confrontarci. Per quanto riguarda poi un altro dato, vorrei semplicemente, no, è giusto che i cittadini sappiano quello che ha fatto il governo Berlusconi, per quanto riguarda il tema della mobilità invece, solo un’informazione, l’importo di 850 mila euro previsti non riguardano solo la rotatoria, ma riguardano anche l’intersezione e anche il collegamento stradale, come guardavamo prima dal dato, quindi quell’importo da 850 mila euro non riguarda esclusivamente una rotatoria ma un collegamento anche stradale.. Consigliere Marco Eboli Grazie presidente, grazie assessore. Vede, assessore, ho ascoltato con attenzione la sua replica, che ha cercato di dare le risposte possibili. Io intanto faccio una correzione, non sono dodici anni che aspettiamo il piano di zonizzazione, sono 20, era il 1987 quando l’assessore Fangareggi era in Consiglio Comunale, quindi mi sono un po’ sbagliato però la cosa non fa che aggravare la situazione, ossia che apprendo questa sera da lei, e per fortuna che c’è stata questa discussione dico, che l’assessore Ugo Ferrari ha presentato qualche seduta fa di Giunta un progetto che era stato licenziato nell’intenzione politica vent’anni fa. Quindi, sul fronte della tutela ambientale in questa città, senza voler gettare ovviamente il carico solo sul suo lavoro e sulla sua persona, devo dire che il centrosinistra dimostra un fallimento completo. Perché vent’anni per realizzare un progetto di zonizzazione, quindi di protezione ambientale, perché si parla di zonizzazione ambientale in senso generico, però entriamo nel merito, io nella dichiarazione qualche cosa voglio dire, si tratta di creare le barriere antirumore lungo le tangenziali per proteggere le abitazioni, per proteggere le scuole, i luoghi di lavoro, sono questioni essenziali queste per la qualità della vita, soprattutto quando abbiamo costruito delle arterie che facciamo passare per tangenziali che sostanzialmente entrano nei quartieri, o se non vi entrano vi sono talmente vicino da costituire un naturale prolungamento, che spero la nuova stazione urbanistica dell’assessore Ferrari non vorrà consentire. Quindi siamo, già con questo dato, di fronte a un fallimento, non solo suo assessore Montanari, perché lei ha l’incarico solo da tre anni, sarebbe ingeneroso darle questo peso, vent’anni di politica amministrativa di questa città ci dicono che non si è riusciti a realizzare, direi che sono i tempi che ci sono voluti per realizzare la Messina – Palermo, l’autostrada, per realizzarla ci sono voluti vent’anni, noi che ci picchiamo di avere dei primati a Reggio Emilia, adottiamo questo bel primato, di vent’anni per avere la zonizzazione acustica nella nostra città. Sulle altre cose, assessore, io non ho colto la sua risposta, ma mi posso essere distratto, non gliene faccio quindi colpa, il riferimento a quei 335 mila euro che indicate nel bilancio ambientale per le spese da destinare alla raccolta dei rifiuti, volevo capire cosa significava quella cifra, considerato che quel milione e passa solo per il porta a porta spinto della settima circoscrizione supera di ben tre volte quella che è la previsione che voi prevedete per tutta la città. Può essere che sia un progetto specifico, speciale, particolare, non è dato capire dalle note, dalle schede che sono indicate dal bilancio ambientale. Quindi , posto che il consuntivo del 2006 lo discuteremo tra qualche tempo, dice lei, per quest’anno sarebbe stato anche opportuno discutere, visto che ci siamo portati un po’ avanti con la discussione del preventivo, preventivo e consuntivo, avremmo potuto verificare, in un’unica seduta, il mantenimento degli obiettivi che vi eravate posti l’anno precedente, e poi cercare anche di dare anche una valutazione sulla serietà di quello che ci venite a proporre come realizzabile per il 2007, e ce lo proponete a metà anno, quindi per quello dico che discutere un consuntivo dell’anno passato e un preconsuntivo di quest’anno sarebbe stato ,credo, un operazione più conveniente per tutto il Consiglio Comunale. Non ci convince 30 non tanto lo strumento, assessore, non ci convince la vostra capacità politica di conseguire i risultati che dichiarate, questo è il motivo per il quale AN darà un voto contrario. Consigliere Donato Vena Sì, Presidente, molto brevemente per annunciare, a differenza del Consigliere Eboli, il nostro voto favorevole al bilancio ambientale di previsione del 2007, un bilancio che racchiude ,a nostro avviso, in modo positivo le politiche ambientali che come centrosinistra stiamo portando avanti da qualche anno. L’emendamento che credo non abbia avuto il visto di conformità, quello della dicitura, nel reparto del porta a porta, la famosa dicitura spinta, ci sta anche bene, anche se sappiamo benissimo, per quanto riguarda il progetto presentato, che noi condividiamo in pieno, da Enìa, e che partirà dal 2008, invece questa modifica nei fatti risolve una serie di problematiche che sono nate nella sperimentazione, e quindi dalla esperienza della sperimentazione siamo arrivati a nostro avviso ad un ottimo risultato, che ci dice che la situazione che media nella raccolta differenziata si avvicinerà intorno al 65, 70%, ma nello stesso tempo in percentuale, a nostro avviso, una riduzione di costi paragonati a quelli della settima circoscrizione. Su quest’ultimo punto volevo destinare al Consigliere Poli, che come dice lui dai suoi interventi giornalistici si abbevera ogni tanto, questo è il termine che usa, dei miei interventi, gli voglio ribadire, ancora una volta, che le regole sono regole, Poli, non si possono richiamare solo quando servono. Allora, se una regola, un regolamento che riguarda la gestione del referendum, che tra l’altro, Poli, è richiamato da un regolamento nazionale, oggi, in questa città si stanno raccogliendo le firme non solo per il porta a porta, referendum nostrano, ma si raccolgono le firme anche per altri, per una proposta di legge, che è quella dell’acqua che andremo a discutere successivamente, e quella del sistema elettorale. Allora, se ci fa caso, Poli, quei moduli, probabilmente, sono conformi al richiamo della legge, quindi, al di là del contenuto, che avremo modo di discutere in varia sede, resta il fatto che questi tre Consiglieri dell’opposizione stanno vidimando dei moduli che saranno annullati, non so se in buona fede o in malafede, e in ogni caso, Consigliere Poli, per renderla sereno, le posso assicurare che, qualora venissero presentati quei moduli, proprio perché l’abbiamo avvisato prima, il Pdci, non so altri, faremo ricorso al Tar, poi vedremo cosa succederà, alla fine la colpa di quelle 2200 firme, quindi, le promettiamo già da ora che se saranno presentati quei moduli faremo ricorso, poi vedremo alla fine quanta malafede hanno avuto i Consiglieri dell’opposizione in questa città, si poteva aspettare il novantesimo giorno, l’abbiamo detto prima, e in più le anticipo, proprio perché li abbiamo mandati in stampa, che stiamo invece noi raccogliendo le prossime firme per il referendum sulla riduzione delle circoscrizioni, e in quella occasione noi faremo quello che prevede il regolamento, la stampa dei moduli previsti. Consigliere Mario Poli Grazie presidente. Allora, partiamo dalle ultime affermazioni del collega Vena per dire intanto che sull’acqua non si raccolgono firme per un referendum, ma mi sembra una proposta di legge per iniziativa popolare, le ricordo, caro Vena, che in Italia non c’è stata una proposta di iniziativa popolare che sia diventata legge, glielo ricordo tanto perché vuole fare il saccente, quindi lasciamo perdere le iniziative popolari che non arrivano neanche in parlamento, spesso e volentieri, quindi non faccia il demagogo e sia preciso, quello non è un referendum, l’altro è un referendum nazionale, il nostro è un referendum comunale che ha avuto l’ok da una commissione prevista dal regolamento, noi andiamo avanti per una strada asfaltata, ampia, alberata. Tornando invece agli argomenti più di attualità rispetto al dibattito di oggi, come gruppo consigliare Udc confermiamo naturalmente la nostra coerenza nell’esprimere un voto negativo su questo bilancio ambientale, per quello che abbiamo detto da tempo, cioè, questa politica ambientale sta investendo troppe risorse, troppe energie dei cittadini reggiani rispetto ai risultati, la semplifico in questi termini, anche se devo dare atto che almeno sul piano del lavoro quotidiano, della documentazione, a noi dell’opposizione l’assessorato dell’ambiente offre possibilità di interve31 nire molto più ampie di altri assessorati. E mi dispiace aver colto in questo dibattito soltanto le voci dei partiti che non fanno parte della maggioranza, centrodestra e collega Monducci, perché i casi sono due: o lei , assessore è così brava che ha entusiasmato, convinto tutti gli altri Consiglieri a non intervenire, oppure c’è un atteggiamento di freddezza che i colleghi di centrosinistra mostrano sul lavoro, chiedo scusa, non sono abituato alla presenza e all’intervento del collega Giaroni, però il grosso delle truppe non è intervenuto, no, siete voi il grosso delle truppe. Il dibattito non ha ricevuto, da parte delle forze di maggioranza, quel consenso che forse l’assessore si aspettava, e questo conferma, torno a dire, una certa indifferenza a questi argomenti, oppure una certa pigrizia, oggi avevano voglia di riposarsi, perché solo in fase finale di dichiarazione di voto è montata la polemica attraverso il collega Vena, che si è visto respingere un emendamento sulla delibera numero 70, se non Vena Riva del Pdci, e ha introdotto questo aspetto che io chiamo di natura burocratica sulla nostra raccolta delle firme, queste sono battaglie, collega Vena, che si affrontano a viso aperto ma sul piano tutto politico, non sul sotterfugio burocratico, perché voi avete questa capacità, voi operate sul piano del sotterfugio burocratico, il millimetro per voi diventa una cosa politica, per noi no, contano ancora le idee. A questo proposito mi piacerebbe ance capire dove avete nascosto il vostro collega Zini, e anche qua, per rispetto alla volontà degli elettori, sarebbe giusto che, se il collega Zini non può venire si dimetta, se è in dissenso con voi venga, a quanto pare registriamo questa non presenza politica del vostro collega di partito Zini, quindi qualche dubbio sulla democrazia interna al vostro partito può anche esserci. Così come non sono per niente convinto che le vostre osservazioni siano di natura politica, vi ho definito in un certo modo prima, non lo ripeto perché sono più freddo, ma da qualche tempo in qua noto questa vostra voglia di essere protagonisti nel difendere la Giunta, però dopo non fate i pierini della situazione, a tentare di distinguervi anche in questo caso, con questi emendamenti che sono emendamenti semplicemente voglia di rendersi visibili. Fate più politica sostanziosa e non limitatevi a fare i policarpo ufficiale di scrittura, poi spiegherò ai più giovani chi era Policarpo ufficiale di scrittura. Grazie Presidente. Presidente Nando Rinaldi Grazie collega Poli, ho iscritto il collega Mario Monducci, prego Consigliere Eboli, abbassi per cortesia il cartello. Consigliere Mario Monducci Signor presidente e colleghi Consiglieri, in fase di dichiarazione di voto richiamerò un che è sfuggito forse all’esame, credo pregevole, che hanno fatto altri colleghi su questo articolato, che è corposo e anche complesso, ed è quella che viene definita la competenza numero 7, con il titolo “informazione e partecipazione”. Ecco, credo che questa competenza 7, paragrafo 7 o capitolo che dir si voglia, sia difficile da presentare nella situazione che abbiamo vissuto negli ultimi tre anni qui in Consiglio Comunale, se è vero come è vero, se il collega Eboli magari permette di intervenire, stavo dicendo che negli ultimi tre anni abbiamo avuto in consiglio comunali l’opportunità di confrontarci con una miriade di cittadini, che si sono organizzati nelle forme più disparate, sotto forma di comitati vari, e che ci sono venuti a sollecitare e a intrattenere su questioni che nel 90% dei casi avevano a che fare con la questione ambientale e quindi con quei temi inerenti alla discussione odierna, mi riferisco al comitato per le Acque Chiare, alle questioni relative al parco Ottavi, una serie di vicende, l’ultima delle quali non approdata in sala del Tricolore, ma anche questa ha avuto l’onore delle cronache dei giornali, ed è relativa alle vicende del parco Tocci. Allora, sul parco Tocci, abbiamo scoperto nei giorni scorsi, dopo una querelle quasi interminabile tra l’assessore, peraltro io credo improprio nella delega della gestione della vicenda specifica, perchè se è vero come è vero che l’assessore Spadoni si è nominato più che assessore direi commissario al centro storico, alla città storica, e quindi sotto questo profilo spoglia di competenze anche altri assessori, in primis l’assessore all’ambiente, che sino a prova contraria, se ha la delega sul Parco del Popolo 32 e quindi sui giardini pubblici, io credo coerentemente dovrebbe averla anche sul parco Tocci, ma siccome il Parco Tocci, per una decisione assunta a inizio legislatura, è andato nelle deleghe dell’assessore Spadoni, abbiamo assistito a questo balletto e a questa serie di contestazioni, da un lato cittadini che hanno raccolto migliaia di firme di protesta, l’assessore che sdegnato ci ha ripetuto in più di un’occasione che lui andava avanti, anche rispondendo a una mia interpellanza su questo argomento tre mesi fa, poi scopriamo che una bella mattina l’assessore dice che gli alberi da abbattere non sono più 43 ma diverrebbero 21. Allora, cosa dovremmo concludere a questo punto, che ci avete provato? Dico avete perché non c’è l’assessore Spadoni, mi rivolgo alla Giunta, come organo collegiale, cosa vuol dire, che si procede per tentativi? In modo dilettantistico? Si abbattono 43 alberi, poi, dopo che la popolazione insorge si fanno ulteriori verifiche e anziché 43 si abbattono la metà? Cioè, è questo il modo rigoroso, serio e trasparente di raccordarsi con la cittadinanza? Allora credo si commenti da solo il capitolo 7, laddove si legge: avviare una nuova stagione dell’urbanistica partecipata, utilizzare i percorsi partecipativi per una corretta composizione dei conflitti e per una non demagogica ma condivisa partecipazione democratica. Queste mi sembrano parole, parole, parole, ma , come ho detto, io credo che la conversazione che abbiamo fatto qui in sala del tricolore dovrebbe essere improntata alle cose concrete, non alle parole, agli slogan, alla pubblicità politica, ma dovrebbe essere improntata su questioni concrete, e su questo profilo credo che la bocciatura sia inevitabile. Entra l’Assessore Colzi. Consigliere Vanda Giampaoli Grazie Presidente. Mah, poche parole.Io quello che dovevo dire l’ho detto prima, ho avuto piacere di vedere che c’è stata una partecipazione, non avevo dubbi, perché poi le perplessità rispetto alla lettura del documento non volevano assolutamente dire che chi lo aveva steso non vi avesse messo il massimo d’impegno, era proprio un suggerimento perché, ripeto, sono temi talmente importanti che richiedono una lettura di facile comprensione. Quello che dovevo dire l’ho detto all’inizio, semplicemente due cose per replicare all’assessore Montanari che parlava di smaltimento, è chiaro, assessore, io quando mi riferisco a smaltimento vuol dire che siamo già nella fase successiva rispetto alla raccolta, è chiaro, le volevo però significare tutte le problematiche inerenti al problema dello smaltimento dei rifiuti che poi è una conseguenza della raccolta, perché, che ci sia la necessità di differenziare il rifiuto io non lo metto in dubbio, nessuno di noi lo fa tant’è che abbiamo dato l’adesione a confermare la validità delle firme su un referendum che non è certamente negativo della differenziazione del rifiuto. Guardi, leggevo però l’altro giorno sul giornale che le problematiche dello smaltimento sono problematiche sempre più complesse, e leggevo l’esempio del comune di Milano, al tempo del governo del sindaco Albertini, si era arrivati, a Milano, città molto complessa, molto grande, non so raccolto come, non me lo chieda, non lo so di preciso, fatto con un sistema di raccolta non certamente come lo abbiamo fatto noi, si arrivò, però, ed è un’intervista che era sulla stampa, a un certo punto di smaltimento del rifiuto che i grossi blocchi di quel rifiuto cosiddetto umido, che andavano smaltiti in blocco con il criterio della differenziazione del rifiuto, non si riusciva più smaltirli in maniera efficace tanto che dovevano poi tornare al mittente, e quale era, adesso poi mi informerò meglio perché il dato è un dato che ho letto con interesse occupandomi in questo momento di questo problema dello smaltimento dei rifiuti, ma il problema quale è stato per Milano? Diciamo che i blocchi di compostaggio, non riuscendo ad essere smaltiti in maniera sufficiente, quindi utile, attraverso lo smaltimento della raccolta differenziata, tornavano al mittente, cioè all’ente che provvedeva allo smaltimento e quale era il risultato, tornavano a essere smaltiti senza differenziazione, se ne aveva un duplice danno, non rimanendo più in queste balle di composto organico, venivano smaltiti senza differenziazione, dalchè ne è nato il problema per la città di Milano, che ha costruito un termovalorizzatore, perché era impossibile riuscire a smaltire con questo sistema. Quindi, assessore Montanari, le 33 questo sistema. Quindi, assessore Montanari, le problematiche sono tante, sono complesse, la nostra città non è Milano, ma certamente non è neanche Montebelluna, che è stata portata ad esempio come città per uno smaltimento porta a porta spinto, ma che certamente ha un numero di abitanti, lei lo saprà meglio di me, enormemente inferiore a quello di Reggio Emilia. Quindi, ogni città ha delle problematiche diverse, e certamente, ripeto, non esiste una bacchetta magica risolutiva del problema dello smaltimento dei rifiuti, ecco perché noi l’abbiamo sempre invitata a rivedere le sue posizioni a seconda dell’impatto, dell’efficacia che questo sistema procura sulla città, su questo lei non ha voluto sentire ragioni, vedremo quale sarà l’esito, si ricordi che sul problema dei rifiuti la cittadinanza è da sempre molto sensibile, ci sono stati governi di città caduti per il problema dei rifiuti, guardi la città di Napoli, dove il nostro governatore attuale, nonché sindaco di allora di Napoli, Bassolino, sta pagando caramente una politica assolutamente scellerata, spinta e fomentata dalle forze di estrema sinistra, fra i quali annoveriamo il verde Pecoraro Scanio, che ha voluto insistere per bloccare qualsiasi forma di smaltimento, aumentando le discariche, procurando la rivolta fisica della popolazione napoletana sommersa dai rifiuti. Grazie. Entra il Consigliere Marziani. Consiglieri presenti n.32 Consigliere Matteo Sassi La nostra dichiarazione di voto sarà molto breve, anche perché, come è noto, l’apprezzamento del lavoro svolto dall’assessore Montanari e dall’assessorato all’ambiente è assoluto, è vero che tuttavia il bilancio ambientale coinvolge diversi assessorati, è un atto importante e multidisciplinare, per così dire, quindi mi sento così, semplicemente, di evidenziare alcuni passaggi, che tuttavia l’assessore conosce molto bene, e cioè il fatto che la nostra discussione avviene all’interno di un contesto che è piuttosto incerto, c’è una incompiutezza di fondo, in un certo qual modo. Cito solo quattro passaggi che mi paiono fondamentali per rilanciare la nostra azione amministrativa e caratterizzarla quanto più possibile in termini ecologici, la questione dei rifiuti, che è stata ampiamente dibattuta, sappiamo bene quali sono le forze in campo, quali sono le forze economiche e sociali che sostengono questi schieramenti, e quali sono le opzioni che sono in campo. Quindi io credo che estendere, come la Giunta ha proposto, a tutta la città una raccolta dei rifiuti porta a porta abbia una valenza strategica per evitare l’altra opzione che è in campo, che è quella dell’inceneritore, e mi pare di capire che o noi siamo capaci di mettere in campo quelle misure in tempi rapidi, oppure non vorrei che qualcuno ci voglia portare all’interno di una logica emergenziale, perché quando si arriva ad una logica emergenziale, e quello che sta avvenendo a Napoli e in Campania è significativo da questo punto di vista, si fa sempre il volere dei poteri forti, che all’interno di una logica emergenziale riescono ad imporre il loro volere. Credo che noi si debba avere tutto il tempo per agire serenamente e mettere in atto una politica dei rifiuti incentrata su criteri di razionalità ecologica prima ancora che su criteri di razionalità economica. L’altra questione è quella del piano strutturale comunale, anche qui c’è una questione di incertezza e di incompiutezza, che io dico deve affiorare il più possibile all’interno di una dimensione pubblica, deve essere oggetto di una discussione, di una elaborazione pubblica, partecipata, democratica, perché anche qui c’è uno scontro di potere molto forte, e che per forza di cose finirà per qualificare l’azione dell’intera Giunta alla fine di questo mandato. La questione del piano strutturale comunale è strettamente connessa alla mobilità oltre che alla qualità dell’aria e ad altro, e quindi il piano urbano della mobilità io credo che debba finalmente vedere la luce e debba essere capace di apportare delle modifiche sostanziali, strutturali, alla mobilità e alla viabilità all’interno di questa città. In ultimo segnalo una questione che al nostro gruppo è particolarmente cara e che nei prossimi anni, non nei prossimi decenni, acquisirà una sempre maggiore centralità, ed è la questione dell’acqua, perché è vero che le nostre terre sono ricche di acqua, ma è altresì vero che la nostra zona, sia per ragioni 34 che attengono il suo sistema produttivo, sia il sistema agricolo, è una zona che fa un consumo elevatissimo di acqua, e quindi io credo che in relazione ai cambiamenti climatici che registriamo sistematicamente si debba anche attualizzare, a Reggio Emilia, in una logica di area vasta, non solo per quanto concerne il comune di Reggio Emilia, una riflessione sull’utilizzo delle risorse idriche, in relazione anche ad una relazione ,appunto, con gli agenti economici, con i coltivatori e con chi opera più in generale nel settore agricolo per muovere verso un crescente risparmio delle risorse idriche. Quindi, come dire, a me questi sembrano essere i quattro temi che in qualche modo qualificheranno l’azione della Giunta da qui al 2009, nella consapevolezza che non sarà possibile avere una proposta esaustiva, ma che comunque intorno a queste quattro grandi questioni ci attendono qui ed ora delle scelte molto importanti. Presidente Nando Rinaldi Grazie Sassi. Vi sono altre dichiarazioni di voto? Allora procediamo con la votazione. Prima di procedere con la votazione dò la parola alla Consigliere Grillone per una mozione d’ordine. Consigliera Innocenza Grillone Grazie Presidente e signori Consiglieri, volevo porre alla vostra attenzione una mozione d’ordine. Io chiedo che l’ordine del giorno firmato dal collega Riva non possa essere votato se prima il consiglio non decide che debba essere votato, perché non credo che un ordine del giorno, che non è passato per l’articolo 20, che non è passato per la conferenza dei capigruppo, che possa essere ammesso senza che il consiglio decida se possa essere ammesso o meno, perché altrimenti succede che ogni giorno, in base a qualunque delibera, chiunque presenta un ordine del giorno che non è attinente al contenuto della delibera, ma solo vagamente imparentato al trentesimo grado, e venga discusso. Quindi io chiedo, come mozione d’ordine, che il consiglio decida se questo ordine del giorno debba o no essere votato. Grazie. Presidente Nando Rinaldi Allora, come prevede il regolamento, sulla mozione d’ordine il presidente concederà la parola ad un solo oratore che intenda opporsi alla mozione d’ordine. Riva, prego. Consigliere Matteo Riva Io vorrei capire se questo trattamento è un trattamento riservato unicamente al Consigliere Riva o se è una prassi che viene consolidata, perché tutte le volte che affrontiamo una discussione mi pare che ci sia la possibilità per i Consiglieri di presentare degli ordini del giorno, allora, se questo è un trattamento riservato al Consigliere Riva, il Consigliere Riva ne prende atto, altrimenti io chiedo che venga rispettato il regolamento, l’argomento sul quale ho presentato l’ordine del giorno è attinente alla delibera, io penso anche che non adempirei ai miei compiti e alle mie prerogative di Consigliere comunale non affrontando un argomento che, sì, è specifico, ma è comunque attinente, perché se vogliamo parlare dei massimi sistemi e del giardino perfetto mi sta bene, ma se poi non andiamo ad affrontare dei problemi concreti come quelli che ci sono in città non mi sta bene. Grazie. Presidente Nando Rinaldi Allora, Consiglieri, per cortesia, voi sapete che l’articolo 29, comma 1 del nostro regolamento, nella parte dove regolamenta la presentazione di ordini del giorno e regolamenti, dice che possono essere presentati ordini del giorno ed emendamenti concernenti l’argomento, avevo sottolineato in apertura di seduta che in effetti l’ordine del giorno depositato mi pareva un po’ sfumato, nel senso che non riguardava in modo preciso l’argomento posto in discussione, la mozione d’ordine prevede che sia posta mozione su argomenti, Consiglieri però non è che posso fare intervenire tutti. Il consiglio è chiamato ad esprimersi in ordine alla mozione d’ordine presentata dalla collega Grillone, che so35 stiene che l’ordine del giorno non è riguardante l’argomento messo in discussione, questa è la mozione d’ordine, è stata ascoltata la voce contraria, del Consigliere Riva e si procede con la votazione della mozione d’ordine. Consigliere, il consiglio è sovrano nel determinare la, allora, Giovannini, prego. Consiglieri, per cortesia, lasciamo intervenire il collega. Consigliere Giacomo Giovannini Se noi facciamo passare il principio che con una mozione d’ordine si impedisce il diritto politico di ciascun gruppo di presentare un ordine del giorno, qua siamo alla manipolazione del regolamento, anche perché, Consigliera Grillone mi lasci parlare perché io non ho interrotto, noi riteniamo che sia assolutamente attinente l’ordine del giorno in quanto all’interno del bilancio di previsione ci sono elencati numerosissimi prodotti e progetti di Peg del 2007. E quindi noi crediamo che non solo la richiesta del Consigliere Riva e del suo gruppo sia legittima, ma che non si possa in alcun modo limitare la possibilità di ciascun gruppo di presentare qualsiasi ordine del giorno. Nessuno, dai banchi della presidenza, può arrogarsi il diritto di entrare nel merito politico delle proposte che vengono avanzate, quindi questa mozione d’ordine non deve avere luogo. Consigliere Vanda Giampaoli Scusi presidente, due minuti per avvalorare ovviamente quello che ha detto il Consigliere Giovannini e per fare oltretutto presente che l’ordine del giorno del Consigliere Riva, che guarda caso, visto che noi siamo una delle forze molto liberali, dobbiamo pure sostenerlo noi a differenza della maggioranza, è assolutamente pertinente all’argomento oggetto di votazione. Ha detto giustamente il Consigliere Giovannini che parliamo di bilancio ambientale che ha delle voci le più varie, per cui un ordine del giorno che chiede di esprimersi su un problema di carattere ambientale e del verde è assolutamente pertinente all’argomento oggi in votazione. Se noi poniamo dei limiti, Consigliera Grillone, al voto su di un ordine del giorno, ci autocensuriamo e la cosa non è possibile. Presidente Nando Rinaldi Allora, Consiglieri, per cortesia però…. Io chiedo se è eventualmente possibile semplice dell’ordine del giorno, non della mozione d’ordine. Prandi. Consigliere Prandi Il senso dell’intervento della collega Grillone, che non ha nessuno degli intenti che sono stati definiti né dal collega Giovannini né dalla collega Giampaoli, semplicemente perché ci sembrava che l’ordine del giorno è sì un ordine del giorno che parla di ambiente, perché è vero, è evidente, l’abbiamo letto tutti, ci sembrava che non fosse strettamente pertinente al tema oggetto della delibera oggi che è il bilancio ambientale. Questa è una valutazione che può essere condivisa o meno, che però non ha nessun tipo di volontà di andare a creare né dei precedenti. Presidente Nando Rinaldi Consiglieri, sono intervenuti tutti, credo che anche il Consigliere Prandi abbia diritto, dopo anche Eboli, ho iscritto anche Eboli. Prandi. Consigliere Prandi Dopodiché, posto che secondo me sono stati utilizzati degli aggettivi eccessivi rispetto a questa richiesta che mi sembra legittima come opinione di un singolo Consigliere rispetto a un punto dell’ordine del giorno, però detto questo e posto che non c’è nessuna volontà di andare a prevaricare la libertà di azione politica di nessun Consigliere, tranquillamente, in accordo con la collega Grillone, ci rimettiamo alla decisione che il presidente prenderà su questa cosa, sentito il segretario, ma proprio lo dico con molta tranquillità. 36 Presidente Nando Rinaldi Allora, Consiglieri, per cortesia, prima di dare la parola ad altri colleghi, io ho ritenuto corretto applicare il regolamento, vale a dire dare la possibilità alla Consigliera Grillone di presentare una mozione d’ordine, dopodiché è anche vero che questa presidenza, così come aveva inizialmente convenuto, aveva convenuto nel ritenere l’ordine del giorno attinente all’argomento anche se si presentava con sfumature di non attinenza, è evidente che noi abbiamo sempre messo in votazione ordini del giorno, anche se in effetti vi era questo dubbio sull’attinenza o non attinenza, io credo che non ci sia necessità di procedere con la votazione di una mozione d’ordine, il consiglio è sovrano, se riterrà questo ordine del giorno di non accoglierlo, perché non riguarda l’argomento, voterà contro, viceversa voterà a favore, e si vota solo l’ordine del giorno, pur ritenendo che la proposta della Consigliere Grillone si poneva all’interno dell’ambito regolamentare che prevede a tutti i Consiglieri di presentare mozione d’ordine. Il Presidente del Consiglio, quindi, nessun altro consigliere chiedendo la parola, pone in votazione l’ordine del giorno numero 1 presentato dal consigliere Riva del gruppo Comunisti Italiani. E ne Proclama Il seguente esito: PRESENTI: VOTANTI: ASTENUTI: 32 20 12 Ballarini, Rinaldi (DS) – Colosimo, De Lucia, Giaroni, Grillone, Prandi ( Margherita) – Ferrigno, Sassi (PRC) – Giampaoli, Marziani (FI) – Corradini (Lab RE) FAVOREVOLI: 16 Delrio(Sindaco) - Anceschi, Corsi, D’Andrea, Montipo’, Olivo, Salardi, Salsi, Scarpino, Vecchi, (D.S.) – Riva, Vena ( C.I.) Monducci (Gente RE) – Giovannini (LNP) - Fantini, Malato (Gruppo Misto) CONTRARI: 4 Eboli, Rizzo (A.N.) – Grassi, Poli (U.D.C.) Ed in conformità di ciò proclama approvato l’ordine del giorno di cui sopra. Presidente Nando Rinaldi Si passa alla votazione dell’emendamento numero 1, non avevo capito se in fase di dichiarazione di voto l’emendamento era stato ritirato. Consigliere Vena, l’emendamento numero 1 stato ritirato? Consiglieri, per cortesia, stiamo votando l’emendamento numero 1, è stato ritirato? Allora, si esprime un parere contrario di regolarità tecnica in quanto il contenuto è in contrasto con le linee programmatiche ambientali di mandato 2004 – 2009, approvato con deliberazione di consiglio comunale numero 24.054/ 410 del 13/12/2004, la dirigente Carla Benatti. Pongo in votazione l’emendamento che ha un parere di regolarità tecnica negativo, si vota. Il Presidente del Consiglio pone in votazione, mediante rilevazione elettronica, l’ emendamento numero 1 presentato dal consigliere Riva del gruppo Comunisti Italiani. E ne 37 Proclama Il seguente esito: PRESENTI: 32 VOTANTI: 30 ASTENUTI: 2 Ballarini (DS) – Fantini (GR. Misto) FAVOREVOLI: 9 Riva, Vena ( C.I.) – Giampaoli, Marziani (FI) - Eboli, Rizzo (A.N.) – Grassi, Poli (U.D.C.) – Malato (Gr. Misto ) CONTRARI: 21 Delrio (Sindaco)- Anceschi, Corsi, D’Andrea, Montipo’, Olivo, Rinaldi Nando Salardi, Salsi, Scarpino, Vecchi, (D.S.) – Colosimo, De Lucia, Giaroni, Grillone, Prandi ( La Margherita) – Ferrigno, Sassi (PRC) - Monducci (Gente RE) – Giovannini (LNP) – Corradini (Lab. RE) Ed in conformità di ciò proclama respinto l’emendamento di cui trattasi. Esce il consigliere D’ Andrea- Consiglieri presenti numero 31 Il Presidente del Consiglio , infine, pone in votazione, sempre mediante rilevazione elettronica, la delibera numero 70, “Approvazione del bilancio ambientale di previsione esercizio 2007”. E ne Proclama Il seguente esito: PRESENTI: 31 VOTANTI: 30 ASTENUTI: 1 Corradini (Lab RE) FAVOREVOLI: 21 Delrio(Sindaco) - Anceschi, Ballarini Corsi, Montipo’, Olivo, Rinaldi Nando Salardi, Salsi, Scarpino, Vecchi, (D.S.) – Colosimo, De Lucia, Giaroni, Grillone, Prandi ( La Margherita) – Riva, Vena (CI) - Ferrigno, Sassi (PRC) - Fantini (Gr. Misto) CONTRARI: 9 Giampaoli, Marziani (FI) - Eboli, Rizzo (A.N.) – Grassi, Poli (U.D.C.) – Monducci (Gente RE) – Giovannini (LNP)- Malato (Gr. Misto ) Ed in conformità di ciò proclama approvata la delibera in oggetto. Viene introdotta in discussione la mozione numero 4 – Riva- Vena- Zini in ordine all’istituzione di una commissione consiliare per l’immigrazione ed i diritti di cittadinanza- (ID 135). Intervengono nell’ordine: Presidente Nando Rinaldi Si passa alla mozione numero 4 del gruppo consigliare Comunisti Italiani, primo firmatario Riva, in ordine all’istituzione di una commissione consigliare per l’immigrazione e i diritti di cittadinanza. A nome della Giunta interviene l’assessore Corradini. Prego Consigliere Riva. Può illustrare la mozione per cortesia. 38 MOZIONE IL CONSIGLIO COMUNALE Considerato che L'immigrazione straniera cui la città di Reggio Emilia ha assistito negli ultimi anni ha profondamente modificato il modo di vivere dei cittadini, creando una società decisamente multiculturale e multietnica solo qualche decennio fa non immaginabile Valutato che La multiculturalità e l'immigrazione regolare e regolarizzata rappresenta un arricchimento per la città intera e che le comunità straniere residenti in città, riconoscendo ad ognuna le proprie peculiarità culturali e le proprie specifiche tradizioni, devono maggiormente inserirsi nel contesto politico e amministrativo della città al fine di poter offrire loro una cittadinanza attiva che possa anche essere strumento di maggiore conoscenza delle problematiche legate all'immigrazione Considerato inoltre che Occorra offrire al Consiglio Comunale la possibilità di un dibattito permanente e approfondito al fine di non favorire la formazione di ghetti sociali che non aiuterebbero il dialogo necessario tra culture diverse e accrescerebbero ingiustizia e discriminazione sociale, anche tramite audizioni speciali e incontri specifici sul tema dell'immigrazione preso atto dell'approvazione dell'Ordine del Giorno su tale argomento da parte del Consiglio Comunale nella seduta del 28/11/2005, ISTITUISCE Ai sensi dello statuto e del Regolamento, una commissione consiliare, denominata "Commissione per l'immigrazione e i diritti di cittadinanza" che sarà composta da un membro per ogni gruppo consigliare oltre al Capogruppo. Matteo RIVA Donato VENA Sebastiano ZINI Consigliere Riva Bene, io credo che di questa mozione abbiamo già avuto un momento di discussione in questo consiglio, questo momento era capitato quando la delega all’immigrazione si è accorpata con quella alla sicurezza e si è dato vita all’assessorato alla coesione sociale, quindi abbiamo preferito rinviare la discussione e siamo qui oggi per parlarne. La mozione chiede, dopo la discussione che abbiamo già avuto il 28 di aprile del 205 sul problema dell’immigrazione, chiede la istituzione di una commissione consigliare sul tema. Io ho presentato anche un emendamento a questo documento che cambia le disposizioni, che chiedo possa essere distribuito o è già stato distribuito? È un emendamento che prevede un passaggio per definire le modalità operative di identificazione, di costituzione di questo luogo istituzionale che affronti questo tema, all’interno della commissione numero 3, che è quella servizi sociali sanità, che è quelle presieduta dall’avvocato Fornaciari, all’interno 39 della quale si possa individuare quale forma in base al nostro regolamento dare a questo luogo. Io credo che il problema sia attuale, e sia un problema molto sentito, sul quale però i sondaggi anche recentemente usciti in città danno segnali preoccupanti. Per il 29% dei cittadini di Reggio Emilia, gli immigrati vengono rifiutati, sono una minaccia, il 18% è indifferente al problema dell’immigrazione, mentre il 53% dice che l’immigrazione è un problema legato alla sicurezza. Questi secondo me sono dati che non danno un’idea di quello che è per noi un valore, e la risorsa preziosa che è un’immigrazione che possa trovare, che è indispensabile per lo sviluppo della nostra città, secondo noi, e che debba trovare le soluzioni più avanzate, più idonee per una reale integrazione. Io ricordo che questo Consiglio Comunale si era già trovato a discutere di questo argomento quando abbiamo parlato del diritto di voto ai cittadini extracomunitari alle elezioni degli organi degli enti locali, ecco, in quella occasione, noi avevamo deciso che ci fosse questo impegno nella commissione consigliare competente a darsi uno specifico programma di lavoro, per riuscire ad addivenire entro il giugno 2006 ad una proposta compiuta dello statuto del comune di Reggio che prevede il diritto di elettorato attivo e passivo alle elezioni amministrative del 2009. Purtroppo io credo che, per varie questioni, anche solo per un nostro abbandono del tema, questo non è avvenuto, io credo che la questione sia urgente, e abbia un’importanza rilevante, perciò la nostra richiesta di dar vita a questo luogo dove poter affrontare il problema, partendo da quello che questo Consiglio Comunale aveva già discusso e votato. Discusso e votato partendo da una premessa molto importante, che la multiculturalità e l’immigrazione regolare e regolarizzabile rappresenta un arricchimento per la città intera, e che le comunità straniere risiedenti in città, riconoscendo ad ognuno le proprie peculiarità culturali e le proprie specifiche tradizioni, devono maggiormente inserirsi nel contesto politico e amministrativo della città al fine di poter esercitare una cittadinanza attiva, che possa anche essere strumento di maggiore conoscenza delle problematiche legate all’immigrazione. Io chiedo, con la mozione di oggi, che non si perda ulteriore tempo e si possa procedere sulla strada che avevamo già indicato. Escono il Vice Sindaco Ferretti e l’Assessore Gandolfi. Presidente Nando Rinaldi Grazie Consigliere, allora come ha anticipato il collega Riva, egli ha provveduto a un emendamento, a modificare il testo della mozione, l’emendamento è stato distribuito. Prego collega Monducci. Si riporta di seguito il testo dell’emendamento alla mozione testè preannunciato dal presidente: EMENDAMENTO A MOZIONE PDCI Eliminare da “ISTITUISCE” fino a “CAPOGRUPPO” e sostituire con “ dà mandato alla III commissione di approfondire in una seduta il tema in oggetto e di proporre, così come previsto dal regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale, una modalità di lavoro, di analisi puntuale e costante di approfondimento sul tema : “ IMMIGRAZIONE E DIRITTI DI CITTADINANZA”. RIVA (PDCI) Consigliere Monducci Signor Presidente, colleghi Consiglieri, io credo di poter affermare, senza tema di essere smentito, che su un argomento così importante per la sua complessità e per il fatto che 40 anche dal punto di vista interdisciplinare coinvolge più di un assessorato, quello appunto il fenomeno dell’immigrazione, che oltre dal punto di vista qualitativo, anche dal punto di vista quantitativo ci deve far riflettere se è vero come è vero che ormai c’è un aumento esponenziale della presenza degli immigrati nella nostra città, io credo che questa maggioranza e la Giunta, su questo argomento fanno acqua da tutte le parti, e cerco di motivarlo, anche se sembra d essere più che altro a un suk, per rimanere in tema, cioè diventa difficile riuscire a esprimersi in mezzo a questa confusione indescrivibile, signor presidente. Abbiamo, all’indomani del voto del 2004, abbiamo costituito, non so se per essere i primi della classe o forse per sottolineare l’importanza dell’argomento, abbiamo istituito un assessorato all’immigrazione, quindi un assessorato monotematico, con una competenza unica, questa, che in un anno e mezzo, al di fuori di un paio di riunioni che abbiamo convocato nell’aula dell’ex tribunale e nell’aula dell’ex Giunta, non si è stati capaci di capire esattamente cosa abbia generato, cosa abbia combinato in termini di concretezza, in termini di atti amministrativi, una serie di chiacchierate, una sociologia a buon mercato, una serie di affermazioni abbastanza ovvie e scontate, e nulla più. Poi, dopo la verifica di metà mandato, il collega Corradini, collega ora non più Consigliere comunale, diviene assessore, e l’assessorato all’immigrazione sparisce come denominazione e viene incorporato in quello della coesione sociale, che sicuramente ha una presunzione, cioè quella di affrontare l’argomento in modo più ampio, più prospettico e meno settoriale. Direi soprattutto che l’attenzione dell’assessore Corradini si è concentrata soprattutto sulle questioni della sicurezza. Orbene, oggi approda in Consiglio Comunale, come terzo atto, la mozione, l’ordine del giorno dei colleghi del partito dei Comunisti Italiani, i quali, sostanzialmente, tutto questo e dicono che occorre fare un approfondimento, dapprima con una commissione speciale sull’argomento, oppure, in via subordinata, con un auto-emendamento, con un qualche gruppo di lavoro, di studio, o comunque demandando alla commissione terza, quella della assistenza e sanità, su questo tema una sorta di decisione, allora consentiteci di dire che mi pare che questa maggioranza sul tema dell’immigrazione abbia poche idee e ben confuse, qui mi sembra che voi stiate navigando a vista, non si capisce bene l’approccio amministrativo e anche l’approccio politico, quindi io, anche se dai banchi dell’opposizione avrei gioco facile, sotto questo profilo, a lavarmene le mani, invece devo dire che siccome mi faccio carico per la mia parte alla fine anche di rappresentare un pezzo di questa città, rimango perplesso dubbioso e preoccupato di questa situazione, mi pare che si stia tornando in qualche modo indietro e, ripeto, mi pare che non ci sia una sorta di metodologia condivisa nemmeno all’interno della maggioranza, su un tema come questo che, mi pare di poter dire, è un tema estremamente importante, estremamente qualificato, che è stato tra l’altro dibattuto e discusso durante l’ultima campagna elettorale. Allora io vorrei chiedere al collega Riva, o al collega Vena, che hanno messo alla nostra attenzione, se si fa una commissione speciale, io non mi scandalizzerei di fare una commissione speciale su questo argomento, se deve avere a 360 gradi l’obiettivo di approfondire una serie di temi, e può essere anche di supporto credo e in qualche modo di collegamento e di confronto con l’assessorato, che ripeto, è un assessorato che affronta questioni anche dell’immigrazione, ma non solo dell’immigrazione, e quindi probabilmente potrebbe avere anche un utile strumento di confronto col Consiglio Comunale, e sotto questo profilo quindi io credo che si possa impostare l’idea di mettere in piedi una commissione a tutto tondo che indaghi sul fenomeno immigrazione e anche ci prospetti una serie di numeri, di ipotesi di lavoro, e quant’altro. L’altra soluzione invece, quella di demandare alla commissione terza, mi trova perplesso, sono dubbioso perché non capisco in effetti cosa si deve fare , una sorta di sottocommissione? Una sorta di seduta straordinaria che pure abbiamo già fatto in un paio di occasioni, sul tema che poi si conclude con un ordine del giorno generico? Non credo che questo sia l’obiettivo, oppure si venga da parte dell’assessore Corradini e quindi da parte della Giunta, che l’iniziativa di chiedere una commissione speciale è un’iniziativa improvvida e quindi un’iniziativa provocatoria, un’iniziativa inutile, e si assuma la responsabilità eventualmente di queste affermazioni eventuali, e però ci prospetti, l’assessore Corradini, una serie di percorsi, una serie di tavoli, una serie di approfondimenti, che, io credo, non sono certo stati esaustivi per la 41 menti, che, io credo, non sono certo stati esaustivi per la parte realizzata dall’allora assessore Malagoli, che, ripeto, sostanzialmente non si è ben capito che cosa abbia combinato nei due anni e mezzo di permanenza in quell’assessorato. Quindi qui bisognerebbe per evitare ancora una volta che si continui questo balletto, che la maggioranza si divida in due pezzi, si vada avanti con due parti in commedia, ci si venga a dire se si deve andare per la strada della centralità del Consiglio Comunale che in qualche modo deve farsi carico, con l’istituzione di una commissione speciale, di questo argomento, oppure se l’assessorato ritiene questo un fatto inutile e però ci deve cominciare a dire che idee ha su questi argomenti. Esce l’Assessore Montanari. Escono il sindaco e i Consiglieri Eboli, Fantini Ferrigno, Giampaoli, Giovannini, Malato, Rizzo. Consiglieri presenti n. 23 Presidente Nando Rinaldi Grazie collega Monducci. Nessun altro? Qualche altro Consigliere che intenda intervenire sul tema? Ricordo che si sta trattando la mozione numero 4. Nessun altro?Assessore Corradini, prego. Chiedo anch’io la verifica del numero legale, mi allineo al collega Poli (fuori microfono ha chiesto la verifica del numero legale). Prego dottor Rebuttato, vada con la verifica. Su invito del Presidente, il Segretario Generale procede all’appello nominale al fine di verificare l’esistenza del numero legale per poter validamente deliberare ai sensi dell’art. 6, comma 1, del regolamento di funzionamento del Consiglio Comunale. Risultano presenti 23 Consiglieri, pertanto la seduta viene dichiarata legalmente valida. Presidente Nando Rinaldi Allora, siamo in presenza del numero legale, un appello ai Consiglieri per rimanere in aula, diamo la parola all’assessore Corradini. Assessore Corradini Io ringrazio della opportunità che mi è data, sicuramente il tema dell’immigrazione è di forte impatto con la nostra comunità, in quanto, dopo la sicurezza e i temi dell’inquinamento, posso andare? Presidente Nando Rinaldi Assessore, cambi pure postazione, se vuole andare lì, dove preferisce. Assessore Corradini Dicevo che sicuramente è una discussione che deve essere affrontata con grande serietà perché l’immigrazione è di forte impatto con la comunità reggiana, perché con i temi della sicurezza e della mobilità penso sia in cima alle preoccupazioni dei nostri cittadini, e quindi io credo che non, come dire, non si debba indulgere troppo a lungo nella nostra discussione, ma credo che sia percezione di tutta la città affermare che siamo in un punto di grande equilibrio, forse in un punto critico, e la comunità comincia a chiedersi se e come continuare a garantire la più ampia diffusione dei servizi alle persone e contemporaneamente garantire standard di qualità Faccio notare questo elemento perché sui temi della coesione e della sostenibilità credo si giochi molto della qualità del vivere e della tenuta sociale della città. Ci sono stati alcuni episodi che ci hanno fatto riflettere in modo molto pesante, io credo che la manifestazione degli immigrati dello scorso anno sia stata molto significativa, il fatto anche di come in qualche modo la città faccia fatica a confrontarsi fino in fondo con questo tema, e di come spesso si citi, in modo errato io penso, il tema del conflitto tra civiltà, quando invece io penso che il conflitto vero sia invece quello 42 del fondamentalismo e della libertà delle persone. E credo che la città, come dire, sia una città molto accogliente, che però non è più disposta a fare sconti, non fa sconti sui diritti delle donne, e credo che non sia più disposta a fare sconti sul tema della legalità, tema che riguarda non solo gli immigrati, ma riguarda anche i reggiani, perché penso che i temi del lavoro nero o degli affitti in nero riguardino soprattutto i reggiani. E credo che sia preoccupazione di tutti noi far sì che a Reggio Emilia non si creino zone franche o ghetti. Ci sono segnali anche importanti nella presenza dell’immigrazione a Reggio Emilia, cito questo tema della comunità cinese, forse la più chiusa agli occhi di noi tutti, ebbene, qualche settimana fa l’associazione dei commercianti cinesi non ha avuto remore a rivolgersi alle forze dell’ordine per denunciare un tentativo di estorsione, che poi è stato brillantemente sgominato dalle forze dell’ordine, per cui credo che, come dire, senza avere modelli da imitare, io credo che dobbiamo calarci profondamente nella realtà, e cercare, assieme alla città, un’esperienza, una verifica delle esperienze e della gestione di questo fenomeno che arriva, con un dato numerico, ad essere, a raggiungere circa il 12% della popolazione totale, molto elevato rispetto al dato regionale e nazionale. Ci viene chiesto quale sia il ruolo dell’assessorato, sicuramente l’assessorato non gestisce servizi, e questo, è già un primo elemento, cioè, non ci preoccupiamo di ragionare su, proprio perché credo che i servizi debbano essere rivolti alla persona, e non deve esserci differenza tra immigrati e cittadini residenti da lungo tempo, i bisogni delle persone sono bisogni delle persone, e come tali debbono essere affrontati. Dico questo perché spesso viene detto se l’immigrazione sia un problema o una risorsa, bisogna specificare che sicuramente è una risorsa, ma quale risorsa, nel senso che non ci può essere un doppio binario per cui a Reggio Emilia gli immigrati sì lavorano, vanno a scuola, ma hanno meno possibilità di altri di accedere alla qualità dei servizi, del lavoro, della direzione della nostra città, io penso che ci sia semmai un problema di equità, per tutti. Io credo che questo tema del lavoro sia significativo perché uno dei temi sui quali dobbiamo ragionare è la qualità dello sviluppo, e quindi una profonda revisione delle linee economiche della nostra città. Questo per dire che l’immigrazione, per come viene trattata dal comune di Reggio Emilia, non è solamente una risposta puntuale a esigenze che pur vi sono, ma fa i conti sul futuro della città, su quello che Reggio Emilia vuole essere, e quindi noi stiamo cercando di definire qual è la governance che su questo tema vogliamo affermare a Reggio Emilia, e cioè vorremmo far sì che l’amministrazione, in tutti i suoi settori, si ponesse questo tema, e ci fosse una discussione, anche con la città, capace di dare risposte non soltanto alla popolazione di recente immigrazione, ma anche ai temi vitali del futuro di Reggio Emilia. Per questo io credo che anche la trasformazione dell’assessorato in coesione sociale possa offrire maggiore possibilità per impostare questo ragionamento. Quali sono, ad oggi, le priorità di intervento, gli elementi che maggiormente possono, oggi, fare la differenza? Sono sicuramente i temi della scuola, cioè il fatto dell’apprendimento della lingua per tutti gli immigrati, e soprattutto la possibilità per i giovani, i bambini, di frequentare con profitto tutti gli ordini di grado di scuole presenti a Reggio Emilia, e questo credo che sia un elemento sul quale l’amministrazione comunale assieme al sistema scolastico debba produrre da subito, ma su questo siamo in forte relazione con gli assessorati competenti, uno sforzo particolare, perché è su questo che si comincia appunto a segnare la differenza. Credo che troppi siano i giovani immigrati che senza una adeguata informazione scelgono gli istituti professionali, e questo non va a discapito degli istituti professionali, ma è un limite della nostra città, perché non permette di cogliere tutte le grandi potenzialità che ci sono a Regio Emilia. L’altro grande tema sul quale occorre, sicuramente tema rilevantissimo, è quello delle cosiddette seconde generazioni, dei giovani che hanno tra i 15 e i 20 anni, che sono nati a Reggio Emilia, quindi reggiani a tutti gli effetti, figli di immigrati, ai quali offrire opportunità di lavoro adeguato, di formazione, per evitare ciò che avviene in diverse realtà europee, in cui c’è sì un percorso di formazione importante per figli di immigrati, ma poi non ci sono accessi al mondo del lavoro, di realizzare pienamente un progetto di vita, formarsi una famiglia, trovarsi una casa, relazioni di qualità, possibilità di essere inseriti fino in fondo nel mondo sociale, quindi anche con i diritti di voto, ma non solo questo, di poter effettivamente avere le stesse opportunità, questi sono i due ele43 menti che dovranno caratterizzare l’azione dell’ente pubblico nelle prossime settimane, poi sicuramente ragionamenti sulla cultura, penso che l’esperienza del Flauto Magico di strada possa insegnare come la musica, la cultura, sia uno degli elementi di grandissima integrazione, comunicazione tra le persone, e quindi quell’intuizione è stata sicuramente importante, cioè quella di aver coinvolto le 23 associazioni di immigrati presenti in città nella definizione anche di una orchestra specifica, soprattutto di aver gestito eventi in quella serata. Credo soprattutto, non voglio non prendere in esame questo tema, quello della sicurezza e della legalità, credo che questo sia l’altro tema che sta caratterizzando un po’ l’attualità, ne abbiamo già avuto modo di parlare nella sede della commissione, io non credo che vi sia questa sovrapposizione tra sicurezza e immigrazione, credo che vi sia un problema rilevantissimo, importante, di clandestinità, questo è uno degli elementi sui quali riflettere, con molta attenzione e impegnarci decisamente. Io credo che dobbiamo essere preoccupati dello spaccio di stupefacenti, che è gestito in larga misura da extracomunitari, ma dobbiamo anche domandarci quanti sono i reggiani che consumano quella droga, non è un discorso proibizionista, ma molto preoccupato, io dico anche della prostituzione, che talvolta ricompare anche nelle vie della città, credo che, diciamo, che qui facciamo spesso una discussione anche sulla crescita fisica della nostra città, occupa molto del nostro tempo, ma credo che dobbiamo anche fare i conti di come questa crescita fisica, demografica, abbia prodotto cambiamenti, cambiamenti che inducono inquietudini, e dobbiamo fare i conti con una città che ha cambiato di ruolo, un ruolo che io ritengo europeo, e quindi vi sono degli elementi specifici su Reggio Emilia, ma gli aspetti che viviamo sono simili a quelli di molte altre città europee, e in quella dimensione va collocato anche questo tema dell’afflusso di nuovi cittadini. Ecco perché, davanti alla proposta di produrre una discussione in commissione, e che questa discussione sia permanente e non estemporanea, che possa aiutare anche la stessa Giunta, lo sesso assessorato ad affrontare con maggiore forza questi temi, credo che sia un’idea importante, io credo che sulle soluzioni da adottare circa l’organizzazione del nostro dibattito, forse l’ordine del giorno di Riva dà questa possibilità alla commissione di poter, come dire, organizzarsi e definire, diciamo, un piano di lavoro e capire insieme se è opportuno strutturare una commissione ad hoc oppure altri momenti di approfondimento, lo dico perché c’è anche un dibattito nel nostro paese sulla moltiplicazione degli enti, delle strutture, e quindi da questo punto di vista credo che sia anche giusto, come è stato affermato nell’ordine del giorno , di portare con questa discussione il tema all’interno della commissione. Posto che c’è la massima disponibilità a discutere in qualsiasi sede, io credo che dobbiamo darci delle scadenze, per, così come è stato fatto con il tema della sicurezza, per poi venire in commissione, magari predisporre anche una discussione del Consiglio Comunale dedicata a questo tema, di modo che si possano approfondire questi temi che abbiamo cercato in modo estremamente succinto di evidenziare, soprattutto rispetto alle priorità che ci stiamo dando, quindi ben venga questa discussione nella commissione, e sia utile anche per definire un vero e proprio manifesto di intenti e di azioni da produrre nei confronti della città, perché credo che da questo punto di vista la ricchezza del dibattito a Reggio Emilia sia veramente importante, tantissime associazioni di immigrati, ma anche tantissima attenzione da parte del mondo culturale e economico, al quale dobbiamo forse prestare più attenzione e quindi fare anche un’operazione non solo di ascolto, ma anche di messa in rete delle esperienze che vi sono, perché credo che Reggio Emilia, a fronte delle difficoltà che vi sono segnalate, anche di essere, più di una volta, rigidi, magari è la realtà che ci si presenta, presenta comunque moltissime opportunità e sicuramente esperienze positive di integrazione e convivenza, a fronte di difficoltà e incongruenze che sono denunciate anche sugli organi di informazione. Quindi, sono anche per affrontare in commissione, fino in fondo, questo tema, della commissione o di altro soggetto. Entrano i Consiglieri Malato e Giampaoli, escono i Consiglieri Salardi e Corradini. Presenti n.23 44 Presidente Nando Rinaldi Grazie assessore Corradini. Allora ci sono Consiglieri che intendono intervenire? Si passa alle dichiarazioni di voto. Vi sono dichiarazioni di voto sulla mozione numero 4 che è stata emendata dal Consigliere primo firmatario Riva? Ci sono dichiarazioni di voto Consiglieri? Procediamo con la votazione. Prego, Poli. Consigliere Mario Poli Faccio una dichiarazione di voto per chiarire un po’ i presupposti e le finalità di questo ordine del giorno presentato dai colleghi del gruppo consigliare Comunisti Italiani, perché mentre la replica, la illustrazione dell’assessore Corradini aveva, sia nei contenuti che nei toni, una finalità di riconoscere che è un problema importante, delicato, quindi dedichiamo, tutti quanti, come Consiglio Comunale, più attenzione, approfondiamo, la strada per arrivare a questo può essere anche o una commissione speciale o una sottocommissione della terza commissione, l’ordine del giorno, o meglio ancora la mozione presentata dai Consiglieri Riva, Donato Vena, e il desaparecido Sebastiano Zini, contiene un riferimento che per noi, a questo punto, diventa insuperabile come espressione di voto. Vale a dire, quando si dice, nel testo: preso atto dell’approvazione dell’ordine del giorno su tale argomento da parte del Consiglio Comunale nella seduta del 28/11/2005. Comunque, mi sono fatto dare dal collega Riva il contenuto di quell’ordine del giorno, e quell’ordine del giorno aveva al proprio interno, nel proprio seno un impegno politico molto forte sulla questione immigrati, anzi ne aveva due, e li cito. Uno: impegna la Giunta a chiedere ai candidati di tutti i partiti alle prossime elezioni politiche un esplicito impegno in tema di voto agli immigrati. Il secondo è questo: impegna la commissione consigliare competente a darsi uno specifico programma di lavoro per addivenire, entro giugno 2006, a una proposta compiuta di modifica dello statuto del comune di Reggio Emilia che preveda il diritto di elettorato, attivo e passivo, alle elezioni amministrative del 2009. E’ vero che sul piano storico è già passato il giugno 2006 e non s’è fatto nulla, quindi avete ragione a richiamarlo per tirare le orecchie alla Giunta che non ha fatto il proprio compito nel mettere in pratica la modifica dello statuto, però non potete a questo punto pensare di chiedere al gruppo consigliare dell’Udc una presa d’atto e una condivisione quindi fattuale di questo vostro ordine del giorno, che probabilmente se andiamo a vedere i voti di allora noi avremo sicuramente votato contro, e in questo modo, con lo strumento del dico e non dico o del sotterfugio, fare approvare un ordine del giorno, il cui contenuto principale è questo passaggio e che noi per tanti motivi, che qui non spieghiamo, ma che abbiamo già spiegato a suo tempo, non condividiamo, e quindi noi non voteremo sicuramente a favore della vostra mozione. Soprattutto perché vogliono rendere applicabile attraverso questa mozione e che riprende una manchevolezza della Giunta, ma voi invece di fare delle mozioni di questo tipo, fatevi sentire e obbedire in sede di gruppi di maggioranza, ogni tanto ho l’impressione che voi siate un po’ orfani, due orfanelli un po’ soli perché la maggioranza non vi dà ascolto, noi, naturalmente vi possiamo anche dare ragione qualche volta, ma non su argomenti come questi. Entra il Consigliere D’Andrea. Consiglieri presenti n. 24 Consigliere Marco Marziani Grazie Presidente, grazie Consiglieri. L’argomento è indubbiamente attuale e stimolante, anche se proposto in questa forma un po’ insolita che non porterà a nulla, perché una seduta in più di commissione per affrontare il tema dell’immigrazione certamente non porterà a nulla, però ci saremo e cercheremo di dire la nostra, come si dice. In effetti condivido anche in parte le esternazioni dell’assessore, cioè il problema dell’immigrazione è un dramma per la città, uno dei più grossi drammi che Reggio si è trovata ad affrontare negli ultimi anni. E’ un dramma inevitabile, difficile, mal affrontato, sia dal punto di vista degli interventi, ma anche dal punto di vista dell’impostazione. Ecco, forse su questo ci diffe45 renziamo dalle intenzioni che ha il Consigliere Riva di aprire grandi porte , di dare voti a tutti, noi non siamo d’accordo su questo, però nella libertà di pensiero certamente ci può stare un tavolo di lavoro, ci starebbe anche una commissione apposita, come era il primo intendimento che i Consiglieri hanno presentato, poi, chiaramente, per non disturbare troppo la maggioranza hanno fatto subito un passo indietro, e quindi hanno ripiegato sulla proposta di una seduta della commissione tre. Credo anche di poter dire per finire che condivido l’ intelligente l’osservazione del Consigliere Monducci, ma che è venuta in mente a tutti, che fine ha fatto l’assessorato per l’immigrazione? Era stato istituito ad hoc, ad hoc si dice, no?, per parcheggiare persone di lusso, ora che le persone di lusso sono parcheggiate altrove, l’assessorato all’immigrazione non serve più, è scomparso dalla Giunta ed è stato ripreso all’interno di un dignitosissimo assessorato, che però non lavorerà certo solo in questa direzione Per dimostrare che il tema dell’immigrazione esiste ma non è certo sentito come dramma come noi e la maggior parte dei cittadini lo sentono. Quindi, Consigliere Riva, ci saremo a questa commissione, se la maggioranza gliela concederà, perché noi non gliela concediamo, però, se la maggioranza gliela concederà, noi ci saremo e lì discuteremo e tireremo fuori. No, neanche contrario, però lei ci deve arrivare da solo a creare la sua commissione. Non ci sarà la commissione, Montipò, lei non ci concederebbe nulla. Comunque, se la maggioranza le consentirà di affrontare questo tema in commissione noi ci saremo e lì potremo dibattere e quindi la partecipazione non preclude alla possibilità di un’idea diversa e che rappresenti effettivamente le difficoltà che i cittadini stanno vivendo. Grazie. Consigliere Riva Intanto voglio dire per la seduta di oggi che noi non abbiamo sequestrato il Consigliere Zini, il Consigliere Zini sta bene, ha degli impegni che non gli permettono di partecipare alle ultime sedute, penso che rientrerà a breve. Non sapremmo a chi chiedere il riscatto. Presidente Nando Rinaldi Comunque, Consiglieri, il Consigliere Zini ha giustificato la sua assenza, per cui…. Consigliere Riva Esatto, come può riferire il Presidente, ha potuto giustificare nei canali opportuni la sua assenza. Io volevo soltanto chiarire meglio la nostra richiesta, che credo l’assessore nella sua replica abbia condiviso pienamente, caro Marziani. La mozione è stata emendata ma la sostanza non cambia, il mandato alla terza commissione è solamente per approfondire in quel luogo quale strumento previsto dal regolamento è più idoneo, per cui è nella terza commissione che noi andremo a decidere se utilizzare l’articolo 71, la commissione per problemi particolari, o se istituiremo una commissione speciale. Pertanto, il passaggio della terza commissione si rende necessario per capire quale strumento, con quale strumento dare operatività a questa commissione. Devo dire al Consigliere Poli, che è un uomo, un democratico, e quindi come democratico è rispettoso delle scelte assunte dalla maggioranza democraticamente eletta, abbiamo avuto una discussione nel 2005 sul tema dell’immigrazione, voi avete potuto dare il vostro contributo, ne è uscito un documento che la maggioranza di questo consiglio ha approvato, ecco, noi chiediamo che su quel documento, sul quale siamo in ritardo perché le scadenze erano previste per il giugno 2006, si possa riprendere questo lavoro. Cioè, un impegno preciso del Consiglio Comunale c’è già, è l’impegno dell’aprile 2005 che aveva scadenza a giugno 2006, io credo che con le novità che sono emerse, con il lavoro compiuto dall’assessorato, si possa procedere su questa strada, sulle indicazioni che sono già state date, e arrivare a dare proposte concrete entro il termine della consigliatura. Grazie. Entra il Consigliere Eboli. Esce il Consigliere Malato. Consiglieri presenti n. 24 46 Presidente Nando Rinaldi Grazie Consigliere. Allora, vi sono ancora dichiarazioni di voto? Consiglieri, altre dichiarazioni di voto? Allora, si vota la mozione presentata dal gruppo Comunisti Italiani, firmatari Riva, Vena e Zini, così come emendata. L’emendamento, Consigliere, è parte integrante, cioè è lei che modifica la mozione, perché, se lei lo ritiene così emendato, è inutile che il consiglio voti un emendamento che propone lei, per cui si vota la mozione così come lei ha proposto di emendarla visto che è lei il propositore. E’ un autoemendamento, certo. Il Presidente del Consiglio, nessun altro consigliere chiedendo la parola, pone in votazione, mediante rilevazione elettronica, la mozione presentata dal gruppo Comunisti Italiani, firmatari Riva, Vena e Zini, così come emendata. E ne Proclama Il seguente esito: PRESENTI: 24 VOTANTI: 21 ASTENUTI: 3 Giampaoli, Marziani (FI) – Monducci (Gente RE) FAVOREVOLI: 18 Anceschi, Ballarini, Corsi, D’Andrea, Montipo’, Olivo, Rinaldi, Salsi, Scarpino, Vecchi, (D.S.) – Colosimo, De Lucia, Giaroni, Grillone, Prandi ( La Margherita) - Riva, Vena ( C.I.) – Sassi (PRC) CONTRARI: 3 Eboli (A.N.) – Grassi, Poli (U.D.C.) Ed in conformità di ciò proclama approva la mozione nel testo emendato. Presidente Nando Rinaldi Allora, abbiamo un altro punto all’ordine del giorno, su questo punto, la mozione numero 5, del gruppo di AN, primo firmatario Lombardini, il Consigliere Lombardini oggi ha chiesto alla presidenza di poter aggiornare la trattazione di questa mozione. Vi sono dei Consiglieri contrari all’aggiornamento della mozione numero 5? Riva? Consigliere Riva Avevamo richiesto che potesse essere discussa. Presidente Nando Rinaldi Consigliere, lei in realtà in sede di commissione aveva chiesto di calendarizzare le mozioni. Consigliere Riva, cosa sta dicendo? Consigliere Riva Che la prossima seduta abbiamo anche la richiesta degli otto. Presidente Nando Rinaldi La conferenza dei capigruppo deciderà se e quando ricalendarizzare questa mozione, non ha nessuna priorità. Consigliere Riva Ho capito, però all’ultima conferenza dei capigruppo abbiamo deciso quando calendarizzarla. 47 Presidente Nando Rinaldi Ripeto lei è contrario? Consigliere Riva Sì, contrario. Presidente Nando Rinaldi Allora, il consiglio vota la richiesta di rinvio della mozione, chi è favorevole al rinvio voti. Sì, all’aggiornamento della mozione numero 5, chi è favorevole, visto che il Consigliere Riva è contrario, vi prego di votare. Il Presidente del Consiglio pone in votazione, mediante rilevazione elettronica, la proposta di aggiornamento della mozione numero 5. E ne Proclama Il seguente esito: PRESENTI: VOTANTI: ASTENUTI: 24 17 7 Ballarini, D’Andrea, Montipo’, Salsi, Vecchi (DS) – Giaroni, Grillone (La Margherita) FAVOREVOLI: 15 Anceschi, Corsi, Olivo, Rinaldi, Scarpino, (D.S.) – Colosimo, De Lucia, Prandi ( La Margherita) – Sassi (PRC) - Giampaoli, Marziani (FI) – Eboli (AN) – Grassi, Poli (UDC) – Monducci (Gente RE) CONTRARI: 2 Riva, Vena (CI) Il Consiglio approva. Presidente Nando Rinaldi Non avendo altri punti all’ordine del giorno, la seduta è tolta. Buona serata a voi e alle vostre famiglie. Il Consiglio Comunale termina alle ore 19:25. 48 Letto, approvato e sottoscritto. IL PRESIDENTE F.to RINALDI IL CONSIGLIERE ANZIANO IL SEGRETARIO GENERALE F.to SCARPINO F.to REBUTTATO CERTIFICATO DI PUBLICAZIONE Si certifica che il presente verbale è stato posto in pubblicazione all’Albo Pretorio il giorno 18/10/2007e che vi resterà sino a 02/11/2007, a norma dell’art. 124 del Dlgs. n. 267/2000. Dalla Residenza Municipale, li 18/10/2007 IL MESSO COMUNALE IL SEGRETARIO GENERALE F.to SANTINI F.to REBUTTATO Il presente verbale è stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 08.10.2007 con atto n. 18614/232. 49