AVVENTO 2010 Riflessioni sul nostro mondo attraverso gli occhi dei bambini Tenere vivo il tema del XXI Capitolo Generale 2 RINGRAZIAMENTI per tutti coloro che hanno contribuito al Libretto di Avvento di quest’anno Abbiamo chiesto a persone di diversi paesi del mondo di raccogliere per noi le riflessioni di bambini e giovani del mondo marista, ispirate al tema del 21° Capitolo Generale tenutosi lo scorso anno. Abbiamo chiesto ai ragazzi di raccontarci quali sono le loro preoccupazioni sul mondo che ci circonda e quali sono le loro speranze per il futuro. Siamo grati ai tanti giovani che hanno risposto alla nostra richiesta. Abbiamo ricevuto molte più riflessioni di quante ne abbiamo pubblicate in questo libretto. Grazie a tutti coloro che hanno partecipato! Vogliamo offrire uno speciale ringraziamento a quanti ci hanno aiutato a raccogliere le riflessioni: Australia Fr. Mark Murphy, Gail Coates, Fr. Paul Kane, Dr. Paul Hine, Christine McCabe, Fr. Paul Gilchrist, John Healy. Cambogia Fr. Brian Kinsella. Pacifico Fr. David McDonald, Fr. Nevil Bingley. Paraguay Gloria Dávalos. Malawi Fr. Nicholas Banda. Spagna Albert Salazar, Karmentxu Balugo, Marta Portas, Fr. Manuel Mendoza. Brasile Fr. Vicente Falqueto. Colombia Fr. Carlos Alberto Rojas Carvajal. Un sentito ringraziamento, infine, va a coloro che hanno curato la traduzione del libretto nelle varie lingue. ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ 3
“Vedere il mondo con gli occhi di un bambino povero”
[Superiore generale: discorso di apertura del XXI Capitolo generale,7 Set 2009]
Raccontare la loro storia
Trasformare i nostri cuori
Cambiare le loro vite
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L’Avvento Anticipazione e speranza Dennis Bratcher L’Avvento è l’inizio dell’anno liturgico per la maggior parte delle chiese nella tradizione occidentale. Inizia la quarta domenica prima di Natale, che è la domenica più vicina al 30 novembre, e termina con la vigilia di Natale (24 dicembre). Se la vigilia cade di domenica, viene considerata la quarta domenica di Avvento, mentre la vigilia propriamente detta inizia al tramonto. I colori dell’Avvento Storicamente il colore principale dell’Avvento è il viola. Esso è il colore della penitenza e del digiuno, così come il colore della regalità usato per dare il benvenuto al Re che viene. Il viola è anche il colore simbolo della sofferenza, usato durante la Quaresima e la Settimana santa. Ciò indica un’importante connessione tra la nascita e la morte di Gesù. La natività, l’incarnazione, non può essere separata dalla crocifissione. Il proposito della venuta di Gesù nel mondo, del “Verbo fatto carne” che viene ad abitare in mezzo a noi, è di rivelare Dio e la sua Grazia al mondo attraverso la vita e l’insegnamento di Gesù, ma anche attraverso la sua sofferenza, morte e resurrezione. A sottolineare questo, originariamente l’Avvento era un periodo di penitenza e digiuno, come la Quaresima con la quale aveva in comune il colore. Nell’ambito delle quattro settimane di Avvento, la terza domenica si è poi trasformata nel momento di gioia per il digiuno che stava per terminare. Il passaggio dal viola che contraddistingue il periodo, al rosa delle candele della terza domenica di Avvento, rifletteva questa diminuita enfasi sulla penitenza mano a mano che l’attenzione si concentrava maggiormente sulla celebrazione del periodo. In tempi recenti, tuttavia, si è posta enfasi su altri significati dell’Avvento e ciò si è riflesso nel cambiamento dei colori usati in molte chiese. Fatta eccezione per le chiese orientali, l’aspetto della penitenza dell’Avvento è stato quasi totalmente sostituito da un senso di speranza e di attesa. Ciò non elimina ogni senso di penitenza dall’Avvento. Con l’attenzione incentrata sull’avvento o venuta di Gesù, specialmente nell’anticipare il suo secondo avvento, rimane un bisogno di preparazione per quella venuta. Molte 5
chiese inseriscono nella liturgia dell’Avvento preghiere penitenziali che esprimono un senso di indegnità mentre attendiamo la venuta. E’ appropriato, anche nelle più tradizionali celebrazioni, prevedere preghiere penitenziali come parte della anticipazione e preparazione dell’Avvento. Il rosso e il verde sono i colori più secolari del Natale. Sebbene derivino da più antiche pratiche europee di usare i sempreverdi e l’agrifoglio per simboleggiare la vita che si rinnova e la speranza che la nascita di Gesù porta in un mondo freddo, non sono mai usati come colori liturgici durante l’Avvento, poiché hanno un altro uso in momenti diversi dell’anno liturgico. I sempreverdi e la ghirlanda di Avvento L’inizio dell’Avvento è il momento per decorare la chiesa con ghirlande di sempreverde, rami o alberi che simboleggiano la vita nuova ed eterna donata attraverso Gesù Cristo. Alcune chiese hanno una messa speciale durante un giorno feriale, o la sera o la mattina della prima domenica di Avvento, nella quale la chiesa viene decorata e si espone la ghirlanda dell’Avvento. Molto spesso questa messa è incentrata principalmente sulla musica, specialmente con il coro e le campanelle, sulla lettura delle Scritture e sulla spiegazione dei vari simboli collocati nella chiesa. La ghirlanda è un simbolo dell’inizio dell’anno liturgico sempre più diffuso sia nelle chiese che nelle case. E’ una ghirlanda circolare di sempreverdi (vera o finta) con cinque candele, quattro attorno alla ghirlanda ed una al centro. Poiché la ghirlanda è un simbolo ed è uno strumento per raccontare la storia del Natale, ci sono vari modi di interpretarne il simbolismo. Il significato esatto dei vari aspetti della ghirlanda, tuttavia, non è così importante come la storia che ci invita ad ascoltare e vivere. Piccole cose e possibilità: una riflessione Viviamo in un mondo in cui il “di più e meglio” definisce le nostre aspettative per buona parte della vita. Siamo così innamorati delle grandi cose, delle celebrità e delle alte aspirazioni che tendiamo a vedere la vita attraverso una lente che ingrandisce così tanto quello che ci aspettiamo dal mondo da non vedere più alcuna potenzialità nelle piccole cose. Ma come ci ricorda il profeta Zaccaria (Za. 4:10), non dovremmo “disprezzare il giorno che ha così umili inizi” perché Dio fa alcune delle sue cose migliori con umili inizi e situazioni impossibili. 6
E’ davvero un’esperienza che rende umili leggere il Vecchio Testamento e vedere quanto siano in realtà fragili ed imperfetti gli “eroi”. Abramo, il codardo che non crede alla promessa. Giacobbe, il baro che lotta contro tutti. Giuseppe, il giovane immaturo e arrogante. Mosè, l’assassino impaziente che non aspetta Dio. Gedeone, che vigliaccamente adora Baal. Sansone, donnaiolo ubriaco. Davide, l’adultero che abusa del potere. Salomone, il re saggio ma non abbastanza. Ezechiele, il re riformatore che non è andato abbastanza lontano. E finalmente una giovanissima ragazza ebrea che viene da un piccolo villaggio in un angolo remoto di un grande impero. Non cessa mai di stupirmi il fatto che Dio spesso inizi con piccole cose e persone inadeguate. Certamente Dio avrebbe potuto scegliere cose “più grandi” e persone “migliori” per compiere la sua opera nel mondo. Tuttavia, se Dio può servirsi di loro, e rivelarsi attraverso di loro in modo così meraviglioso, significa che Egli potrebbe servirsi di me, per quanto inadeguato, poco saggio, e troppo spesso manchevole di fede che io sia. E significa che devo stare attento a non porre limiti, nella mia presunzione, a ciò che Dio può fare con le cose piccole, le persone più improbabili, nelle circostanze più disperate. Penso che sia parte della meraviglia dell’Avvento. Sono convinto che uno degli scopi principali dell’incarnazione di Gesù fosse di fornire speranza. Mentre la maggior parte delle persone oggi vuole parlare della morte di Gesù e dell’espiazione dei peccati, la chiesa originaria festeggiava la Resurrezione e la speranza che essa rappresentava. Era la proclamazione di una verità che risuonava dall’inizio alla fine del Vecchio Testamento, che una fine non è sempre la fine ma anche un’opportunità per Dio per portare un nuovo inizio. La Resurrezione ha proclamato quella verità persino sulla più grande paura dell’umanità, la morte stessa. Entrambi, l’Avvento e la Quaresima, riguardano la speranza. Non è solo la speranza per un giorno migliore o la speranza che diminuiscano il dolore e la sofferenza, sebbene anche questo ne faccia parte. E’ piuttosto la speranza che l’esistenza umana ha significato e possibilità oltre le nostre esperienze presenti, una speranza che i limiti della nostra vita non sono affatto così angusti come noi li sperimentiamo. Questo non vuol dire che noi abbiamo la possibilità in noi stessi, ma che Dio è un Dio che fa nuove tutte le cose e così tutto è possibile (Is 42:9, Mt 19:26, Mc 14:36). Il popolo di Dio nel primo secolo voleva che Lui venisse a cambiare la condizione di oppressione in cui viveva, e si arrabbiava quando quella condizione non cambiava. Ma questa è una concezione limitata della natura 7
della speranza. La nostra speranza non può riguardare circostanze effimere, non importa quanto lo desideriamo o quanto esse siano importanti per noi. La realtà dell’esistenza umana, con cui il Libro di Giobbe si confronta, è che il popolo di Dio sperimenta l’esistenza fisica nello stesso modo degli altri. I cristiani si ammalano e muoiono, i cristiani sono vittime di crimini violenti, i cristiani vengono feriti e uccisi negli incidenti, nei bombardamenti, in guerra e, in alcune parti del mondo, dalle carestie. Se la nostra speranza è risposta soltanto nelle situazioni concrete che noi riteniamo buone o se ci aspettiamo che esse ci rendano felici, rimarremo sempre delusi. Questa è la ragione per cui confidiamo non nelle circostanze ma in Dio. Egli si è sempre rivelato, lungo il corso di quattromila anni, il Dio del nuovo, della possibilità, della redenzione, il recupero o la trasformazione della possibilità che va oltre quello che possiamo pensare o anche immaginare (Ef 3:2). Il migliore esempio di questo è la crocifissione stessa, seguita dalla resurrezione. L’ombra della croce cade persino sulla culla. Eppure, tutto inizia nella speranza che Dio continuerà a tornare nel mondo per rivelarsi il Dio della novità, della possibilità, un Dio di cose nuove. In questo periodo dell’anno contempliamo quella speranza rappresentata, incarnata in un neonato, l’esempio perfetto di novità, potenzialità e possibilità. Durante l’Avvento noi gemiamo e aneliamo per quella novità con la speranza, l’aspettativa, certamente la fede, che Dio sarà ancora una volta tanto fedele da guardare alla nostra situazione, ascoltare i nostri lamenti, conoscere il nostro desiderio di un mondo migliore e di una vita piena (Es 3:7). E noi speriamo che come una volta è venuto nei panni di un bambino, così verrà di nuovo come Re! La mia esperienza mi dice che coloro che hanno sofferto e ancora sperano capiscono molto di più Dio e la vita di coloro che non hanno sofferto. Forse la speranza è proprio questo: un modo di vivere, non solo di sopravvivere, ma di vivere autenticamente in mezzo a tutti i problemi della vita con una fede che continua a vedere la possibilità anche quando non c’è una prova, solo perché Dio è Dio. Questa, anche, è la meraviglia dell’Avvento. 8
PREGHIERA DI AVVENTO Noi crediamo che il Figlio di Dio è venuto a noi una volta; aspettiamo che venga ancora. Possa la sua venuta portarci la luce della sua santità e liberarci con la sua benedizione. R. Amen! Possa Dio renderci fermi nella fede, gioiosi nella speranza e instancabili nell’amore, tutti i giorni della nostra vita. R. Amen! Ci rallegriamo che il Redentore sia venuto a vivere in mezzo a noi, come noi. Quando verrà di nuovo nella gloria, possa ricompensarci con la vita eterna. R. Amen! Possa Dio onnipotente benedirci, Padre, Figlio e Spirito Santo. R. Amen! 9
28 Novembre 2010
Domenica, prima settimana di Avvento
Letture: “Smettete di inquinare l’ambiente...” JP Avau ‐ 12 anni Samoa Isaia 2:1‐5 Lettera ai Romani 13:11‐14 Matteo 24:37‐44 Dio ha creato il mondo e lo ha fatto bello. Ha fatto gli alberi colorati, i cieli blu, le stelle che brillano di notte e il sole che sorge la mattina. Ha fatto bello tutto ciò che ci circonda così che possiamo goderci la vita. Quindi il mio consiglio è: “smettete di inquinare l’ambiente e piantate più alberi per avere ossigeno, perché senza alberi non ci sarà ossigeno e noi moriremo. Dobbiamo mantenere il nostro ambiente pulito”. Per esempio, è nelle mangrovie che gli animali marini vivono e trovano il loro cibo nel nostro paese. Il pesce è uno dei nostri cibi preferiti e può essere cucinato in tanti modi. Perciò se noi inquiniamo e danneggiamo il luogo in cui si nutre e vive, la quantità di pesce diminuirà e noi ne avremo meno da mangiare. Nel nostro paese una delle maggiori fonti di reddito è il turismo. I turisti sono motivati a venire per la bellezza del nostro paese e soprattutto perché è pulito. Perciò dobbiamo tenere il nostro paese pulito e bello. Convenzione sui Diritti dell’Infanzia (sintesi) Articolo 1: definizione Ai sensi della Convenzione si intende per fanciullo ogni essere umano avente un’età inferiore a diciott’anni, salvo se abbia raggiunto prima la maturità in virtù della legislazione applicabile. 10
29 Novembre 2010
Lunedì, prima settimana di Avvento
Letture: Isaia 4:2‐6 Matteo 8:5‐11 « Il mondo di oggi ha bisogno di conoscere la parola di Dio per vivere in pace.» In generale, vedo il mondo come un semplice spazio in cui vive la gente. In questo modo posso affermare che il mondo non si sta sviluppando, ma viene sviluppato. Sfortunatamente la verità è questa: le opportunità che il mondo offre sono molto lontane dalla realtà del mondo del XVIII secolo, quando le opportunità erano date in armonia con l’uomo. Oggi è diverso, essendo le opportunità determinate dalle conoscenze tecnologiche e dallo sviluppo globale. Il mondo di oggi ha bisogno di conoscere la parola di Dio per vivere in pace. Le persone non hanno Dio nel cuore e continuano a fare il male. Se avessero Dio nel loro cuore tutto sarebbe migliore. Il mondo cambia con la gente! Mônica Maria – 17 anni
Brasile
Articolo 2: non discriminazione Gli Stati parte si impegnano a rispettare i diritti enunciati nella Convenzione e a garantirli a ogni fanciullo senza distinzione di sorta e a prescindere da ogni considerazione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di religione, di opinione politica, dalla loro origine nazionale, etnica o sociale, dalla loro situazione finanziaria, dalla loro incapacità, dalla loro nascita o da ogni altra circostanza. Articolo 3: interesse superiore In tutte le decisioni relative ai fanciulli, di competenza delle istituzioni pubbliche o private di assistenza sociale, dei tribunali, delle autorità amministrative o degli organi legislativi, l’interesse superiore del fanciullo deve essere una considerazione preminente. 11
30 Novembre 2010
Martedì, prima settimana di Avvento
Letture: Isaia 11:1‐10 Luca 10:21‐24 « Se collaboriamo tutti uniti potremo fare di questo mondo un mondo migliore. » Vedo il mondo in molti modi. Dal punto di vista della nostra società, può essere un mondo felice, dove avere una vita facile e lavorare per conseguirla. Può essere anche un mondo ingiusto, di sfiducia, con una differenza enorme tra poveri e ricchi. Un mondo triste, pieno di conflitti, di guerre. Un mondo invisibile, egoista, i cui abitanti lottano per sopravvivere, però soltanto lottano per se stessi, non per quelli che gli stanno attorno e che hanno bisogno. Insomma, è un mondo di pro e contro. Bisogna anche dire che nella parte positiva quelli con un cuore buono contribuiscono con il loro granello di sabbia al mondo solidale. Esiste gente di ogni tipo, però se collaboriamo tutti uniti potremo fare di questo mondo un mondo migliore. Gemma – 14 anni
Spagna
Articolo 4: attuazione dei diritti Gli Stati parti si impegnano ad adottare tutti i provvedimenti legislativi, amministrativi e altri, necessari per attuare i diritti riconosciuti dalla Convenzione. Articolo 5: ruolo guida dei genitori Gli Stati parti rispettano la responsabilità, il diritto e il dovere dei genitori o della famiglia allargata, di dare al fanciullo l’orientamento e i consigli adeguati all’esercizio dei suoi diritti. 12
1 Dicembre 2010
Mercoledì, prima settimana di Avvento
Letture: Isaia 25:6‐10a Matteo 15:29‐37 “Sento l’egoismo crescerei attorno a me” Credo che il mondo stia soffrendo a causa del maltrattamento del pianeta. Le persone stanno impunemente intossicando l’ambiente con veleni e prodotti chimici dannosi; la gente è spinta a ridurre al minimo i gas serra e a preservare la fascia d’ozono in modo che le generazioni future possano godere di uno stile di vita sano negli anni a venire, ma non vedo nessun cambiamento. Penso che il nostro mondo abbia già sofferto troppo e che ci stiamo spingendo al limite, ciò deve finire. Le persone hanno molti interessi personali oggigiorno. Sento l’egoismo crescere attorno a me, tutti conducono una vita stressante, la violenza nella nostra società è terribile, i bambini non si sentono più sicuri. Come è possibile che io viva qui in Australia, con più cibo di quanto possa desiderare, quando ci sono bambini in altre parti del mondo che vivono in povertà senza assolutamente niente… bisogna fare qualcosa per questi bambini. Brianna – 15 anni
Australia
Articolo 6: diritto alla vita Gli Stati parti riconoscono che ogni fanciullo ha un diritto inerente alla vita. Gli Stati parti assicurano in tutta la misura del possibile la sopravvivenza e lo sviluppo del fanciullo. 13
2 Dicembre 2010
Giovedì, prima settimana di Avvento
Letture: Isaia 26:1‐6 Matteo 7:21, 24‐27 “Amore senza confini” Per me la visione di un mondo nuovo significa un mondo in cui si dichiari guerra non ad un altro essere umano, ma alla fame, alla povertà, alla corruzione e all’ignoranza. Un mondo nuovo è quello che si costruisce grazie ad eroi anonimi che lottano giorno dopo giorno senza curarsi della pioggia, della fatica o del freddo e che aiutano gli altri senza badare alla loro classe sociale o al colore; questi eroi non hanno per armi le mitragliatrici o le bombe, ma un amore senza confini. Víctor Hugo – 13 anni
Paraguay
Articolo 7: nome e nazionalità Il fanciullo è registrato al momento della sua nascita e da allora ha diritto a un nome, ad una cittadinanza e, nella misura del possibile, a conoscere i suoi genitori e a essere allevato da essi. Articolo 8: identità Gli Stati si impegnano a rispettare il diritto del fanciullo a preservare la propria identità, nazionalità, nome e relazioni familiari. 14
3 Dicembre 2010
Venerdì, Prima settimana di Avvento
Letture: Isaia 29:17‐24 Matteo 9:27‐31 “Sono fortunato per ciò che ho.” La mia vita è meravigliosa. Sono fortunato per ciò che ho. Sfortunatamente ci sono persone che non hanno tutti i vantaggi che ho io. A volte vedo i mendicanti con i loro figli per la strada o in televisione. A volte mi domando perché la loro vita sia così. Altre volte vedo famiglie ricche lottare per ciò che hanno e vergognarsi della loro fortuna. Spero che i bambini di tutto il mondo imparino a non vergognarsi di ciò che hanno ma sappiano quanto sono speciali e scelgano di rendere la loro vita migliore. Melini ‐ 11 anni
Fiji
Articolo 9: separazione dai genitori Il fanciullo non deve essere separato dai suoi genitori contro la loro volontà a meno che non sia necessario nell’interesse preminente del fanciullo. Gli Stati rispettano il diritto del fanciullo separato da entrambi i genitori o da uno di essi di intrattenere regolarmente rapporti personali e contatti diretti con essi. 15
4 Dicembre 2010
Sabato, prima settimana di Avvento
Letture: Isaia 30:19‐21, 23‐26 Matteo 9:35‐10:1, 6‐8 “Il mondo può essere un posto meraviglioso ma...” In generale il mondo può essere un posto meraviglioso ma le persone stanno diventando ingorde e sembra facile per i paesi abusare delle risorse naturali della Terra. Per esempio, l’America costituisce il 4,5% della popolazione mondiale ma usa il 30% delle risorse del pianeta. Il nostro stile di vita non è sostenibile e le generazioni future pagheranno le conseguenze. Spero che i paesi possano lavorare insieme per costruire la pace. George – 17 anni
Papua Nuova Guinea
Articolo 10: ricongiungimento familiare Ogni domanda presentata da un fanciullo o dai suoi genitori in vista di entrare in uno Stato o di lasciarlo ai fini di un ricongiungimento familiare sarà considerata con uno spirito positivo, con umanità e diligenza. 16
5 Dicembre 2010
Domenica, seconda settimana di Avvento
Letture:
Isaia 11:1‐10 Lettera ai Romani 15:4‐9 Matteo 3:1‐12 A casa mia c’è un mondo romantico, buoni comportamenti e buone maniere. Ho bisogno di questo mondo nel mio cuore. La mia vita è interessante perché voglio essere cristiana. A casa mia mi vesto come una ragazza reale, come gli altri. Nel mio mondo interiore voglio essere una ragazza utile per le persone che hanno bisogno di aiuto. Avere questo nel mio cuore mi fa vedere il mondo in modo diverso e fa di me una persona migliore davanti a Dio. “Voglio essere una ragazza utile per le persone che hanno bisogno di aiuto.” Tunuataake ‐ 12 anni
Kiribati
Articolo 11: spostamenti e non‐ritorni illeciti Gli Stati adottano provvedimenti per impedire gli spostamenti e i non‐ritorni illeciti di fanciulli all’estero. 17
6 Dicembre 2010
Lunedì, seconda settimana di Avvento
Letture: “Possiamo fare la differenza di cui questo mondo ha bisogno.” Isaia 35:1‐10 Luca 5:17‐26 Ai miei occhi il mondo è come un’opportunità. Noi tutti abbiamo la possibilità di essere ciò che vogliamo. Possiamo cambiare ciò che vediamo in quello che vogliamo vedere. Possiamo fare la differenza di cui questo mondo ha bisogno. Abbiamo la capacità di realizzare il cambiamento, il punto è se lo faremo in positivo o in negativo. Possiamo aiutare gli altri ed essere l’amico compassionevole, invece del nemico odioso. La mia unica speranza per ora è di fare meglio che posso. Non paragono me stessa con nessun altro perché Dio mi ha fatto come sono, non per essere chiunque altro. Le mie speranze per il futuro sono di riuscire a fare la differenza. Come farlo, non lo so ancora con certezza, ma so che sono nata per portare un cambiamento. Imogen ‐ 15 anni
Australia
Articolo 12: diritto di opinione Gli Stati garantiscono al fanciullo capace di discernimento il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo essendo debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità. 18
7 Dicembre 2010
Martedì, seconda settimana di Avvento
Letture:
Isaia 40:1‐11 Matteo 18:12‐14 “...quanto è importante prendersi cura della Terra...”
Vedo un mondo meraviglioso attorno a me: foreste, fiumi, laghi, animali selvatici. Vengono persone da tutto il mondo per vedere le cose che abbiamo qui in Cambogia. Ciò è buono perché produce guadagni per il paese. Ma per quanto tempo ancora avremo queste cose, se continuiamo a trattare l’ambiente senza rispetto? Stiamo distruggendo le nostre belle foreste e rovinando i fiumi, e la gente del posto soffre mentre costruiamo begli alberghi per i turisti. Per questo mi auguro per il futuro che la gente ovunque capisca quanto è importante prendersi cura della Terra, in modo che io ed i miei amici possiamo continuare a goderci l’acqua limpida e l’aria pulita e la mia famiglia possa coltivare il cibo di cui abbiamo bisogno per migliorare la nostra vita. Yorn ‐ 17 anni
Cambogia
Articolo 13: libertà di espressione Il fanciullo ha diritto alla libertà di espressione. Questo diritto comprende la libertà di ricercare, di ricevere e di divulgare informazioni e idee di ogni specie,
indipendentemente dalle frontiere, sotto forma orale, scritta, stampata o artistica, o con ogni altro mezzo a scelta del fanciullo. 19
8 Dicembre 2010 Mercoledì, Immacolata Concezione
(Solennità)
Letture: Genesi 3:9‐15, 20 Lettera agli Efesini 1:3‐6,11‐12 Luca 1:26‐38 “Oggi contempliamo l’umile ragazza di Nazareth...” La solennità dell’Immacolata Concezione della Vergine Maria è una festa molto cara ai cristiani. Si inserisce perfettamente nel periodo dell’Avvento e irradia una luce purissima sul nostro viaggio spirituale nel Natale. Oggi contempliamo l’umile ragazza di Nazareth che, per uno straordinario e ineffabile privilegio, è stata preservata dal peccato originale e da ogni colpa, così da poter essere la degna dimora del Verbo incarnato. In Maria, la nuova Eva, madre del nuovo Adamo, l’originale e meraviglioso progetto d’amore del Padre è stato ristabilito in un modo ancor più meraviglioso. Perciò la Chiesa grata acclama: attraverso di te, Vergine immacolata, la vita che avevamo perso ci è stata restituita. Hai ricevuto un figlio dal cielo e hai dato al mondo il Salvatore. Giovanni Paolo II, 2000
Articolo 14: libertà di pensiero, di coscienza e di religione Gli Stati rispettano il diritto del fanciullo alla libertà di pensiero, di coscienza e di religione. Immacolata concezione, Tiepolo. 20
9 Dicembre 2010
Giovedì, Seconda settimana di Avvento
Letture:
“Vedo il mondo come un posto dove la gente ce la mette tutta in quello che fa.”
Isaia 41:13‐20 Matteo 11:11‐15 Vedo il mondo come un posto dove la gente ce la mette tutta in quello che fa. Il mondo è un posto felice e amorevole in cui le persone a volte sono attente le une alle altre. La mia speranza per ora è di fare del mio meglio e di imparare dalle altre persone. Le mie speranze per il futuro sono di avere un lavoro che aiuti gli altri. La cosa buffa è che non sai mai realmente come sarà il tuo futuro. Puoi solo fantasticare. Ella ‐ 8 anni
Australia
Articolo 15: libertà di associazione Gli Stati riconoscono i diritti del fanciullo alla libertà di associazione e alla libertà di riunirsi pacificamente. Articolo 16: diritto alla riservatezza della vita personale e privata Nessun fanciullo sarà oggetto di interferenze arbitrarie o illegali nella sua vita privata, nella sua famiglia, nel suo domicilio o nella sua corrispondenza, né di affronti illegali al suo onore e alla sua reputazione. 21
10 Dicembre 2010
Venerdì, Seconda settimana di Avvento
Letture: Isaia 48:17‐19 Matteo 11:16‐19 “ Spero che un giorno tutti gli esseri umani lavorino insieme...” Vedo il mondo così così, per l’inquinamento che è causato dai gas delle automobili e delle grandi fabbriche; l’inquinamento delle foreste tropicali, del mare, dei fiumi, degli oceani che sono molto importanti, perché senza acqua noi esseri umani non possiamo vivere. Anche gli incendi dei boschi e l’abbattimento degli alberi colpiscono tutti gli animali, le piante e gli esseri umani. Spero che un giorno tutti gli esseri umani lavorino insieme per salvare l’ambiente e realizzare un mondo migliore. Ismael – 9 anni
Cile
Articolo 17: accesso all’informazione Gli Stati vigilano affinché il fanciullo possa accedere a una informazione e a materiali provenienti da fonti nazionali e internazionali varie, soprattutto se finalizzati a promuovere il suo benessere sociale, spirituale e morale nonché la sua salute fisica e mentale. 22
11 Dicembre 2010
Sabato, Seconda settimana di Avvento
Letture: Siracide (Ecclesiastico) 40:25‐31
Matteo 11:28‐30 “Un bambino è come una piccola formica, nel mondo. » Un bambino è come una piccola formica, nel mondo. Ce ne sono tanti nel mondo, ma la maggior parte di loro pensa allo stesso modo: vogliono la pace, non vogliono che nessuno dei loro familiari muoia; ogni notte, al momento di mettersi a letto, di avvolgersi nella coperta e di stringere a sé il bambolotto o il peluche sognano; e sognano, sognano di quando saranno grandi, di quello che faranno, pensano a tutta quella gente che potranno aiutare; sognano di diventare medico e di quante vite potranno salvare, di diventare poliziotto e di quante persone potranno arrestare perché non commettano dei crimini e sognano, sognano, sognano il meglio per tutti perchè vivono ancora nel mondo di Peter Pan, ma presto cresceranno e, senza rendersene conto, si lasceranno alle spalle il mondo dell’infanzia e sì, magari alcuni realizzeranno il loro sogno, quello di quando erano bambini, ma altri diventeranno degli adulti egoisti, che sono quelli che più abbondano in questo mondo, però sempre ci saranno piccole formiche che continueranno a sognare e che aiuteranno a migliorarlo. Anna – 14 anni
Spagna
Articolo 18: responsabilità dei genitori Gli Stati faranno del loro meglio per garantire che i genitori esercitino una responsabilità comune per quanto riguarda l’educazione del fanciullo e il provvedere al suo sviluppo. 23
12 Dicembre 2010
Domenica, Terza settimana di Avvento
Letture: Isaia 35:1‐6, 10 Giacomo 5:7‐10 Matteo 11:2‐11 La Terra è gravemente minacciata dal pesante inquinamento dell’aria attorno a noi. Allo stesso tempo le risorse naturali vengono consumate causando i cambiamenti climatici così che non abbiamo più i raccolti di prima. Questo costringe la gente a vivere nella fame e nella carestia. Nella scuola il numero degli studenti cresce più di quello degli insegnanti. Anche la disoccupazione è in aumento. Joel – 11 anni
Malawi
C’è una distribuzione diseguale della ricchezza della terra. Ci sono persone che hanno più del necessario mentre alti vivono in una povertà disperata. Ciò vale anche per i bisogni primari quali cibo, casa, vestiario e istruzione. Yankho – 10 anni
Malawi
Articolo 19: protezione da abusi Gli Stati adottano ogni misura legislativa, amministrativa, sociale ed educativa per tutelare il fanciullo contro ogni forma di violenza, di oltraggio o di brutalità fisiche o mentali, di abbandono o di negligenza, di maltrattamenti o di sfruttamento, compresa la violenza sessuale. 24
13 Dicembre 2010
Lunedì, Terza settimana di Avvento
Letture: Numeri 24:2‐7a, 15‐17a Matteo 21:23‐27 “Tutti sanno che ci sono molte famiglie e bambini che chiedono l’elemosina in strada …” La verità è che il mondo non lo vedo tanto bene, lo vedo molto trascurato, perché tutti lo sanno che ci sono molte guerre, violenze, sequestri, traffico non solo di droga ma anche di bambini, giovani, donne… Quanto all’ambiente, neanche quello lo vedo bene, è molto inquinato, quasi nessuno se ne occupa, me inclusa. Tutti sanno che ci sono molte famiglie e bambini che chiedono l’elemosina in strada, o bambini orfani senza una casa. Ma ci sono anche bambini che ricevono un’alimentazione adeguata, hanno un ambiente decoroso dove vivere e studiare. In breve, vorrei che nel mondo ci fossero pace e amore, allora sarei in armonia con il mondo in libertà, sicurezza e ottimismo; vorrei che nessuno fosse privato di niente e che non ci fossero disuguaglianza né discriminazione. Cambiare il mondo dipende da tutti noi. Liz Andrea – 13 anni
Paraguay
Articolo 20: protezione speciale Ogni fanciullo privato del suo ambiente familiare ha diritto a una protezione e ad aiuti speciali dello Stato. Si terrà debitamente conto della necessità di una certa continuità nell’educazione del fanciullo, nonché della sua origine etnica, religiosa, culturale e linguistica. 25
14 Dicembre 2010
Martedì, Terza settimana di Avvento
Letture:
Sofonia 3:1‐2,9‐13 Matteo 21:28‐32 “ Tutto quello che voglio è che le persone abbiano un cuore e mostrino al mondo quanto gli importa.”
Vedo un mondo in cui la gente soffre. Tutto quello che voglio è che le persone abbiano un cuore e mostrino al mondo quanto gli importa. Voglio che questo mondo cambi; noi siamo quelli che possono cambiarlo, che possono mostrare quanto ci importa degli altri, del nostro mondo. Tutto ciò che dobbiamo fare è aiutare chi ha bisogno, e il nostro mondo sarà un posto migliore. Mametaaki ‐ 17 anni
Kiribati
Articolo 21: adozione Gli Stati che ammettono e/o autorizzano l’adozione si accertano che l’interesse superiore del fanciullo sia la considerazione fondamentale in materia e vigilano affinché l’adozione di un fanciullo sia autorizzata solo dalle autorità competenti. Articolo 22: fanciullo rifugiato Gli Stati adottano misure adeguate affinché il fanciullo il quale cerca di ottenere lo statuto di rifugiato, oppure è considerato come rifugiato, possa beneficiare della protezione e della assistenza umanitaria necessarie per usufruire dei suoi diritti. Articolo 23: handicap I fanciulli mentalmente o fisicamente handicappati hanno diritto ad una vita piena e decente, in condizioni che garantiscano la loro dignità, favoriscano la loro autonomia e agevolino una loro attiva partecipazione alla vita della comunità. Essi hanno diritto a cure speciali. 26
15 Dicembre 2010
Mercoledì, Terza settimana di Avvento
Letture:
Isaia 45:6b‐8, 18, 21b‐25 Luca 7:18b‐23 “La nostra vita è minacciata da malattie come l’AIDS e l’HIV, il morbillo e la tubercolosi...” La nostra vita è minacciata da malattie come l’AIDS e l’HIV, il morbillo e la tubercolosi che non si possono controllare ed uccidono molta gente. Anche la crescita della popolazione sta conducendo la gente all’indiscriminato abbattimento di alberi per il carburante, che a sua volta distrugge le foreste e causa l’erosione del suolo. Questo ci fa domandare come sopravviveranno le generazioni future. Pensiamo anche che il tasso di disoccupazione scoraggia quelli che di noi vanno a scuola. Non c’è bisogno di istruzione visto che potremmo non trovare un impiego dopo la scuola. Quello che ci dà speranza è la scuola primaria gratuita e la dedizione dei nostri insegnanti a scuola. James – 15 anni e William – 13 anni
Malawi
Articolo 24: diritto alla salute e alle cure mediche Il minore deve poter godere del miglior stato di salute possibile e beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Gli Stati si impegnano a diminuire la mortalità infantile, a lottare contro la malattia e la malnutrizione, a garantire alle madri adeguate cure prenatali e postatali. 27
16 Dicembre 2010
Giovedì, Terza settimana di Avvento
Letture: Isaia 54:1‐10 Luca 7:24‐30 “Per me il mondo è portentoso in tutti i significati di questa parola.” Diana María – 14 anni Cile Per me il mondo è portentoso in tutti i significati di questa parola. In esso possiamo vedere il Creatore e tutte le sue opere d’arte, e quale migliore opera d’arte di noi stessi, dell’essere umano, l’unico essere con la capacità di ragionare? Però… questa ragione, la sappiamo usare? Vogliamo case più grandi ma famiglie più piccole. Ci sono ogni volta più professionisti ma anche più problemi. Possiamo costruire grandi edifici, ma non costruiamo famiglie, ed è nella famiglia che comincia tutto. Però non tutto è così come ho descritto, ci sono anche cose meravigliose come la natura, la pluralità di idee e di conoscenze, le capacità della mente umana, il voler apprendere e condividere, il vivere i valori e il sentirsi orgogliosi di quello che si ottiene. Con questo voglio dire: sorridete! Condividiamo con spirito di comunità! Diamo valore a quello che abbiamo, specialmente i nostri affetti, ringraziamo tutti coloro che rendono possibile questo mondo e, prima di ogni cosa, siamo riconoscenti a Dio! Articolo 25: verifica periodica relativa alla collocazione Gli Stati parti riconoscono al fanciullo che è stato collocato dalla autorità competente al fine di ricevere cure, una protezione oppure una terapia fisica o mentale, il diritto a una verifica periodica. Articolo 26: sicurezza sociale Gli Stati riconoscono a ogni fanciullo il diritto di beneficiare della sicurezza sociale, compresa la previdenza sociale. 28
17 Dicembre 2010
Venerdì, Terza settimana di Avvento
Letture: Genesi 49:2, 8‐10
Matteo 1:1‐17 “Io vedo il mondo come un’avventura.” Io vedo il mondo come un’avventura. Vorrei che tutti i bambini avessero una scuola per imparare a leggere, scrivere e fare i conti… e una famiglia con una casa. Vorrei che la gente si aiutasse e si amasse e curasse le piante. Dovremmo seguire il cammino che ci ha insegnato Gesù per costruire il regno di Dio qui sulla terra. Olga – 9 anni
Spagna
“Dovremmo investire per migliorare le cose...” Ora il mondo non è in un buon momento. Penso che sia inquinato a causa delle fabbriche; c’è la crisi, il surriscaldamento globale, sprechiamo carta e cartoni. Non ricicliamo, non riutilizziamo e non rispettiamo gli altri né la terra tutti allo stesso modo. Dovremmo investire per migliorare le cose, per non inquinare, perchè i nostri figli possano godersi il mondo. Martí – 10 anni
Spagna
Articolo 27: livello di vita Ogni fanciullo ha diritto a un livello di vita sufficiente per consentire il suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale e sociale. Spetta ai genitori la responsabilità di assicurare le condizioni di vita necessarie allo sviluppo del fanciullo. Gli Stati adottano adeguati provvedimenti per aiutare i genitori. 29
18 Dicembre 2010
Sabato, Terza settimana di Avvento
Letture:
Geremia 23:5‐8 Matteo 1:18‐25 “ La dedizione dei nostri insegnanti ci dà la speranza...”
Le nostre preoccupazioni: il cambiamento climatico, ovvero c’è meno pioggia e a volte è imprevedibile, colpisce la crescita del raccolto. Gli insegnanti a volte non insegnano bene certe materie come le questioni ambientali e sociali, che ci aiuterebbero a capire meglio l’ambiente. Quello che ci dà speranza è l’impegno degli adulti e dei governi per assicurarci l’istruzione con la costruzione di scuole secondarie e la fornitura di attrezzature; questo avviene in Malawi e sembra anche in altri paesi. La dedizione dei nostri insegnanti ci dà la speranza di avere una buona istruzione. Stonly – 13 anni e Katte ‐ 12 anni
Malawi
Articolo 28: istruzione Gli Stati riconoscono il diritto del fanciullo all’istruzione e in particolare rendono l’insegnamento primario obbligatorio e gratuito per tutti; incoraggiano l’organizzazione di varie forme di insegnamento secondario aperte e accessibili a ogni fanciullo. La disciplina scolastica deve essere applicata in maniera compatibile con la dignità del fanciullo. 30
19 Dicembre 2010
Domenica, Quarta settimana di Avvento
Letture:
Isaia 7:10‐14 Lettera ai Romani 1:1‐7 Matteo 1:18‐24 « Vedo il mondo come se stesse male e avesse bisogno di aiuto. »
Vedo il mondo come se stesse male e avesse bisogno di aiuto. I fatti di cui si parla di più nei notiziari sono: le conseguenze del riscaldamento della terra, le persone che subiscono ogni tipo di violenza, l’ingiustizia, la corruzione tra i politici, assassini crudeli e altre cose. So che ci sono molte persone che fanno del bene, ed è questo che mi fa pensare che tutti questi problemi mondiali possano cambiare. Esistono istituzioni che promuovono la pace, che cercano in qualche modo di ridurre i problemi dell’umanità, perché lo stile di vita di molte persone migliori. Basta che ognuno faccia la sua parte per curare questo mondo di Dio. Douglas Vinícius – 17 anni
Brasile
Articolo 29: finalità dell’istruzione L’istruzione del fanciullo deve avere come finalità lo sviluppo della sua personalità e delle sue facoltà mentali e fisiche, in tutta la loro potenzialità. Deve sviluppare nel fanciullo il rispetto dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, il rispetto dei suoi genitori, della sua identità, della sua lingua e dei suoi valori culturali, nonché il rispetto dei valori nazionali del paese nel quale vive, e delle civiltà diverse dalla sua. Deve preparare il fanciullo ad assumere le responsabilità della vita in una società libera. 31
20 Dicembre 2010
Lunedì, Quarta settimana di Avvento
Letture: Isaia 7:10‐14 Luca 1:26‐38 “I corsi d’acqua sono pieni di sporcizia e i laghi si stanno prosciugando.” Nel mondo di oggi vediamo che la natura sta soffrendo. I corsi d’acqua sono pieni di sporcizia e i laghi si stanno prosciugando. Gli animali selvatici stanno scomparendo dalle nostre foreste, le foreste stanno diventando sempre più piccole. Il modo in cui l’uomo estrae i minerali non tiene conto dell’ambiente. Persone avide stanno usando le nostre foreste per il legname senza pensare al futuro. I contadini risentono dei cambiamenti della stagione delle piogge o perchè le piogge non arrivano affatto. La maggior parte della popolazione in Cambogia vive nelle zone rurali e lavora il proprio piccolo appezzamento di terreno per produrre di che mantenere la famiglia. Quando le cose vanno male per la fattoria l’intera famiglia ne soffre. Vorrei che tutte le persone nel mondo, non solo in Cambogia, pensassero al futuro e a come possiamo aiutare l’ambiente attraverso buone politiche. Merk – 15 anni
Cambogia
Articolo 30: appartenenza a minoranze etniche Un fanciullo autoctono o che appartiene a una minoranza etnica non può essere privato del diritto di avere una propria vita culturale, di professare e di praticare la propria religione o di far uso della propria lingua. Articolo 31: gioco e attività ricreative Gli Stati riconoscono al fanciullo il diritto al riposo e al tempo libero, a dedicarsi al gioco e ad attività ricreative proprie della sua età e a partecipare liberamente alla vita culturale ed artistica.
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21 Dicembre 2010
Martedì, Quarta settimana di Avvento
Letture: “ Penso che la capacità umana di guardare sempre in alto e vedere la luce anche dietro le nuvole più scure sia incredibile!” Cantico 2:8‐14 o Sofonia 3:14‐18a Luca 1:39‐45 Al giorno d’oggi penso che il mondo possa essere un posto abbastanza pazzo! In media una persona ha così tante pressioni nella vita: lunghi orari di lavoro, scuola, famiglia e tante altre cose; penso che questi fattori influenzino la nostra vita in modo significativo. Penso che la capacità umana di guardare sempre in alto e vedere la luce anche dietro le nuvole più scure sia incredibile! Anche se subiamo tutte queste pressioni nella vita personale e professionale, abbiamo ancora voglia di aiutare chi ha bisogno e di essere presenti per i nostri amici e per le persone care! Penso che il mondo stia attraversando un periodo difficile senza precedenti per l’economia, l’ambiente e i disastri naturali ma penso che abbiamo questo dono unico nel nostro bel mondo, che ci permette di farcela ed uscirne meglio che mai. E so che saremo forti in questo momento particolarmente difficile! Ne usciremo meglio che mai con più consapevolezza e fede! David ‐ 16 anni
Australia
Articolo 32: lavoro minorile Il fanciullo deve essere protetto contro lo sfruttamento economico e non deve essere costretto ad alcun lavoro che comporti rischi o sia suscettibile di porre a repentaglio la sua educazione o di nuocere alla sua salute o al suo sviluppo fisico, mentale, spirituale, morale o sociale. 33
22 Dicembre 2010
Mercoledì, Quarta settimana di Avvento
Letture: 1 Samuele 1:24‐28 Luca 1:46‐56 “I bambini hanno subito cose brutte ...” Sono molto triste per il mio paese. I bambini hanno cambiato culture e religioni. Hanno subito cose brutte come violenze e abusi. Alcune ragazze hanno venduto il loro corpo agli uomini, e le ragazze dovrebbero essere consapevoli di questo. E non solo le ragazze, anche i ragazzi. Dovremmo proteggere il nostro corpo e non usarlo in qualsiasi modo. Dovremmo essere molto preoccupati di questo perché succede davvero nelle Isole Figi. Leone Joseph ‐ 11 anni
Isole Figi
Articolo 33: uso illecito di stupefacenti Gli Stati adottano ogni adeguata misura per proteggere i fanciulli contro l’uso illecito di stupefacenti e per impedire che siano utilizzati fanciulli per la produzione e il traffico illecito di queste sostanze. Articolo 34: sfruttamento sessuale Gli Stati si impegnano a proteggere il fanciullo contro ogni forma di sfruttamento sessuale e di violenza sessuale, incluse la prostituzione e la pornografia. Articolo 35: traffico di minori Gli Stati adottano ogni adeguato provvedimento per impedire il rapimento, la vendita o la tratta di fanciulli per qualunque fine e sotto qualsiasi forma. Articolo 36: altre forme di sfruttamento Gli Stati parti proteggono il fanciullo contro ogni altra forma di sfruttamento pregiudizievole al suo benessere in ogni suo aspetto. 34
23 Dicembre 2010
Giovedì, Quarta settimana di Avvento
Letture: Malachia 3:1‐4, 23‐24 Luca 1:57‐66 “ I genitori non pensano che i bambini possano contribuire allo sviluppo del paese.” Se osservo quello che fanno certi bambini oggi, mi domando cosa ne sarà del loro futuro. Vengono mandati a vendere fiammiferi, colla, collanine e altre cose ma non vanno a scuola. I genitori non pensano che i bambini possano contribuire allo sviluppo del paese. Il governo dovrebbe essere rigido nell’applicare la legge per mandare tutti i bambini a scuola dai 5 ai 14 anni. L’istruzione dovrebbe essere obbligatoria dal momento che il governo adesso paga le rette scolastiche e il materiale didattico. Justin ‐ 11 anni
Samoa
Articolo 37: tortura e privazione della libertà Nessun fanciullo deve essere sottoposto a tortura o a pene o trattamenti crudeli, inumani o degradanti. Né la pena capitale né l’imprigionamento a vita devono essere decretati per reati commessi da persone di età inferiore a diciotto anni. Ogni fanciullo privato di libertà deve essere trattato con umanità e con rispetto e in maniera da tener conto delle esigenze delle persone della sua età. Articolo 38: conflitto armato Gli Stati adottano ogni misura possibile a livello pratico per vigilare che le persone che non hanno raggiunto l’età di quindici anni non partecipino direttamente alle ostilità. Gli Stati parti si astengono dall’arruolare nelle loro forze armate ogni persona che non ha raggiunto l’età di quindici anni. I fanciulli coinvolti in un conflitto armato devono beneficiare di cure e di protezione.
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24 Dicembre 2010
Venerdì, Quarta settimana di Avvento
Letture: 2 Samuele 7:1‐5, 8b‐11, 16 Luca 1:67‐79 “ E’ tempo di amarci gli uni gli altri, di essere solidali, non solo finanziariamente ma con parole, affetto e attenzione e dando buoni consigli.” Per me il Natale è un momento molto speciale perché è il giorno della nascita di Gesù Cristo e l’Avvento è l’attesa della sua nascita. In questa data dobbiamo prepararci per dimenticare il passato e vivere una nuova vita. Ricominciare, aiutare gli altri, comprendere. E’ tempo di amarci gli uni gli altri, di essere solidali, non solo finanziariamente ma con parole, affetto e attenzione e dando buoni consigli. Per me il Natale è molto speciale perché è il momento in cui capisco cosa ho sbagliato, e ricomincio di nuovo per una vita nuova. A Natale, in casa mia, a volte facciamo festa ma per il resto è un giorno normale, perché la mia famiglia non ha la possibilità di fare regali e di fare sempre il cenone. Anche così è un giorno felice, perché Gesù è venuto al mondo per rallegrare i nostri cuori. Alessandra – 15 anni
Brasile
La giovane Alessandra, alcune settimane dopo aver scritto questo testo, è stata coinvolta in un incidente mortale. Preghiamo perché viva un Natale perpetuo insieme a Dio e alla Nostra Buona Madre. Articolo 39: riabilitazione e reinserimento Gli Stati parti adottano ogni adeguato provvedimento per agevolare il recupero fisico e psicologico e il reinserimento sociale di ogni fanciullo vittima di ogni forma di negligenza, di sfruttamento o di maltrattamenti; di torture o di ogni altra forma di pene o di trattamenti crudeli, inumani o degradanti, o di un conflitto armato. 36
25 Dicembre 2010
Sabato, Natale
(Messa di mezzanotte)
Letture: Isaia 9:1‐6 Tito 2:11‐14 Luca 2:1‐14 “Credo di poter aiutare a salvare il mondo...” Sogno un mondo migliore in cui tutti siamo uguali, senza distinzione di razza, religione, modo di pensare. Vedo che in questo mondo c’è molta violenza. Vorrei che non fosse così, mi piacerebbe anche che fossero rispettati i nostri diritti affinché viviamo tutti in un mondo senza corruzione. Spero di poter dire, un giorno: “non esiste più la guerra”, fosse anche per un momento, però lo dirò. Vorrei che finisse la povertà e che la gente si preoccupasse di più dell’ambiente. Credo di poter contribuire a salvare il mondo, o perlomeno posso fare quello che è alla mia portata perché non si continui ad inquinare e a tagliare gli alberi, affinché in futuro i miei figli possano goderselo, fosse anche poco. Elida – 15 anni
Colombia
Articolo 40: fanciulli in conflitto con la legge Ogni fanciullo in conflitto con la legge ha diritto a un trattamento che favorisca il suo senso della dignità e del valore personale e che tenga conto della sua età. Il fanciullo ha diritto a garanzie quali: essere ritenuto innocente fino a quando la sua colpevolezza non sia stata legalmente stabilita e beneficiare di un’assistenza legale. Articolo 41: Nessuna delle disposizioni della presente Convenzione pregiudica disposizioni più propizie all’attuazione dei diritti del fanciullo che possano figurare nella legislazione di uno Stato parte oppure nel diritto internazionale in vigore per questo Stato.
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NON C’È NULLA DI COSÌ AMABILE COME UN BAMBINO S. Marcellino Champagnat Padre Champagnat si univa alla comunità per adorare il Bambino Gesù nella culla: “Non c’è nulla di così amabile come un bambino; la sua innocenza, la sua semplicità, la sua gentilezza, le sue carezze e persino la sua debolezza sono capaci di toccare e vincere il più duro e crudele dei cuori. Allora, come non amare Gesù, che si è incarnato in un bambino per animare la nostra fiducia, per dimostrare il suo amore estremo e per farci vedere che non ci può rifiutare nulla? Nessuno è più arrendevole di un bambino; egli dà tutto, perdona tutto, dimentica tutto; il più semplice gioco lo delizia, lo calma e lo riempie di gioia; nel suo cuore non c’è malizia né rancore, poiché egli è tutto tenerezza, tutto dolcezza.” Vita di Giuseppe Benedetto Marcellino Champagnat, Edizione del bicentenario, pag. 321. Il Signore mi ha inviato per portare la buona novella ai poveri. Il Natale è la festa dei poveri: una festa molto povera, la nascita di un bambino che è stato rifiutato da tutti. E i primi ad arrivare alla culla sono state persone semplici: pastori, povera gente. Loro sono stati i primi ad udire la buona novella e a sentirsi dire: ‘Oggi il Salvatore è nato per voi.’ Jean Vanier (Fondatore de “L Arca” centro per gli handicappati. 1929) “I pastori”, He Qi, Cina
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Convenzione sui Diritti dell’Infanzia
La versione integrale della Convenzione è disponibile in varie lingue sul sito: http://www.unicef.org/voy/explore/rights/explore_2781.html ‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐‐ Buon Natale e felice Anno Nuovo!
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