la scuola IL SECOLO XIX “RECITARCANTANDO”: IN LIBRERIA E ON LINE UNO STRUMENTO DIDATTICO NATO IN LIGURIA «La Lirica? Gira come il morbillo» Due maestre rielaborano l’Opera per e con i piccoli. Il prossimo sarà Mozart ANNALISA RIMASSA GENOVA. «Dài maestra, fac- ciamolo anche noi ....». I bambini hanno facce serie e un tantino provocanti. L’idea è invitante, al punto di suggerire un nuovo compito: faticoso, lungo ed impegnativo. Che sa di arte, musica, lettura e buona memoria. «Da quell’invito a una fantastica terza elementare, è nato il nostro progetto. Insegnare la Lirica ai bambini». Sorride ancora Laura di Biase, insegnante e pedagogista, più volte vincitrice del premio letterario Andersen, rammentando quel momento cruciale: anno scolastico 2006/2007 , scolaresca reduce da uno spettacolo al Carlo Felice di Genova, e il “Barbiere di Siviglia” che aleggia ancora nell’aria della classe. Da lì, è nato “RecitarCantando”, progetto che due insegnanti genovesi,DiBiaseappuntoeFiorellaColombo,ancheleipedagogista nonché autrice di teatro, animano con la loro voglia di musica, di farla assaporare, allestendo originali copioni e scrivendo libri per bambini. Editi da Erga e da Vallardi che per la collana ha anche aperto il sito www.lestoriedallopera.it, i testi sono arrivati al terzotitolo: il4febbraioscorso,è uscitoinlibreria“IlFlautomagico” di Mozart”( 48 pagine 14 euro). Accanto al racconto del libretto,sileggonoititolidelle arie: queste si possono ascoltare sul sito della collana www.lestoriedallopera.it, rielaborate ed eseguite da Maria Silvana Pavan. Non Le autrici de Biase e Colombo INGREDIENTI PER GUSTARE IL BEL CANTO «Una musica suadente, la parola impertinente, dei costumi assai suontuosi, personaggi vanitosi, ma anche parole rime, immagini brillanti per gustare suoni e canti!!!»: Sono queste, secondo le autrici Laura de Biase e Fiorella Colombo, gli ingredienti necessari ad assaporare un’opera lirica. Tutte particolarità da gustare fin da bambini. manca nel team tutto al femminile, l’illustrazione di Silvia Bonanni.IlnuovotestosuMozart segue “Figaro qua, Figaro là!”e “La Cenerentola” . Come trascinare i bambini in un codice lontano da quello contemporaneo? Si tratta, ribadiscono le autrici, «di far circolare la passione e accendere il desiderio nei nostri ascoltatori piccoli o meno piccoli (meglio se cominciando dapiccoli,comeilmorbillo!)». Facile a dirsi. Eppure, a questo punto, le educatrici tirano le I”l Flauto magico” di Mozart è uscito in libreria. Scritto dalle genovesi di Biase e Colombo somme. E non certo per fermare “Recitarcantando” che trascina pure Massimo Vivaldi, tenor-violista e musicoterapeuta: sono un centinaio i copioni scritti e provati, pronti da mettere in scena nel nome del Bel canto. Tutti a disposizione di tutti al sito www.recitarcantando.net, blog compreso, e migliaia sono le note di musica e parole che le maestre hanno radunato e sempre perché tutti ne traggano ispirazione per lavori o spettacoli. Al di là dei libri venduti, quello zibaldone di pensieri, sono materia alla portata di ogni insegnante, genitore o LA DIDATTICA «Maestre, per voi Brundibar, Vedova Allegra, Don Giovanni, Così fan tutte e altre storie» bambino che voglia avvicinarsi alla Lirica o che si cimenti a metterla in scena. Il premio? Non tanto il fatto che “Recitarcantando” abbia guadagnato medaglie e sale di musei. Ma piuttosto, a ripagare la passione è l’essere corrisposti: dall’Italia al Messico i testi sono adottati dagli insegnanti.Ma,commentanoLaura e Fiorella «Sono i bambini a guidarci. Noi narriamo la storia e la musica, ma sono loro a capire subito che il canto è voce per ogni emozione». L’ASSOCIAZIONE AIDP E IL PROGETTO DEL SECOLO XIX “Il Giornale in classe” dove insegnano anche i manager I direttori del personale nell’alternanza scuola lavoro I SEGRETI del mestiere? C’è anche chi intende svelarli ai giovani in modo che l’esperienza sia realmente patrimonio per tutti. Ne è un esempio Aidp, associazione Italiana per la Direzione del personale che, 3 mila soci sparsi nella Penisola, tramite la sede ligure molto investe sui giovani talenti. Così oltre al club monitoring che prevede incontri di formazione, tra professionisti e aspiranti tali, ora entra anche nel progettodel“Giornaleinclasse”. Questa iniziativa è stata battezzata dal Secolo XIX nel 1999 come progetto pilota con il riconoscimento del Miur. L’idea è quella di spingere i giovani alla lettura senza escludere il confronto tra più quotidiani. Inoltre, il “Giornale in classe” mette a disposizione gratuitamente ilquotidiani,chediventauno strumento didattico. Venerdì scorso, nella sede ligure AIDP, aperta all’interno della Confindustria Liguria di via San Vincenzo 2, l’associazione dei direttori ha fatto da madrina all’iniziativa di stampa. E come parteciperà il gruppo presieduto da Andrea Del Chicca alla lezione tramite i giornali? Aidp insegnerà ai ragazzi a presentarsi al mondo del lavoro. Il che significa pure saper compilare un buon curriculum tenendo conto di nuovi metodi. Quali ad esempio, quello della selezione tramite web. All’incontro di venerdì erano presenti anche Malva Moncalvo di Helan insieme ai docenti Annamaria Campi del Vittorio Emanuele Ruffini e Walter Murru del Tecnico Firpo Buonarroti, oltre ad Alessandra Bezerra di Costa Crociere. Gli insegnanti hanno sottolineato l’importanza di alternare scuola e lavoro: il metodo di formazione voluto dalla legge ha necessità di un’unione pratica tra scuole e aziende. “Giornale in classe” e Aidp terranno le fila di questo amalgama, e l’invito alle aziende a partecipare è quindi aperto. “Il Giornale in classe” inserito dall’Associazione Editori nel circuito europeo Newspaper in education conta incontri tra scuole e manager e giornalisti e la lettura del quotidiano. Nel 2015, sono state 2500 le copie consegnate ad oltre 200 scuole in tutta la Liguria. Per informazioni: www.aidp.it. Col patrocinio di Il Giornale in classe 2015-2016 è realizzato con istituto italiano di tecnologia e del Visita alla sede del giornale La scuola San Paolo in mini tour tra carta e nuove tecnologie editoriali Sono arrivati dal quartiere di Castelletto e hanno simpaticamente invaso con allegria e curiosità, le sale del Secolo XIX. Sono i ragazzi della scuola San Paolo di via Cabrini che, l’altro giorno, hanno visitato il nostro giornale. In particolare, la sede rinnovata che comprende postazioni web e per i videomaker. Nella foto di Astrid Fornetti, la squadra degli alunni composta da: Alessia Rita Alocci , Tommaso Baldini , Guendalina Bogo , Pietro Bruno, Gaia Francesca Cammilli , Luca Cammilli , Tommaso Casu , Emanuele Chiarlo , Giorgio Cogliolo Syd, Margherita Cuzzoni, Giorgia De Filippis , Filippo De Sena , Beatrice Donato , Sonia Donzelli , Gabriele Grillo, Beatrice Gulino , Martina Mincarini , Barbara Paiuzza ,Giovanni Battista Pisano, Francesco Poggi , Emily Sanchez e Caterina Maria Testino . Insegnante Elisabetta Balzano. Sponsor tecnico: Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca Ufficio scolastico Regionale per la Liguria Direzione Generale Grazie a: MERCOLEDÌ 24 FEBBRAIO 2016 43 La mia recensione Quello che i giovanissimi scoprono e consigliano Yasmine Houbaida classe Vf allo scientifico Fermi, è stata invitata all’Europarlamento: “Io ho scoperto”...«Non dimenticherò mai l’emozione che ho provato quando mi sono trovata di fronte all’emiciclo del Parlamento europeo a Strasburgo. Ogni dettaglio mi rendeva partecipe della seduta in atto. Mi sembrava di essere immersa in un grande abbraccio, circondata da persone provenienti da tutta Europa, ma allo stesso tempo accomunate dal desiderio di portare avanti l’Unione e farla progredire per il bene comune. La città, grazie agli addobbi natalizi, rendeva l’atmosfera carica di gioia e vitalità. Ma a togliermi il fiato è stata la maestosa cattedrale che svetta in mezzo alla piazza, nella quale si trovavano tantissimi mercatini. La grande complessità architettonica e decorativa sia delle facciate che degli interni mi ha affascinato moltissimo, tanto che sono rimasta incantata ad osservare l’orologio astronomico e le veStrasburgo trate, per cui ho sempre avuto un debole». Invece Sarah Picabo Latta 5F, scrive: “Io ho letto...”: «”Storia di un cane che insegnò a un bambino la fedeltà” di Luis Sepulveda un cucciolo di pastore tedesco e un coetaneo “cucciolo” di uomo crescono insieme felici, imparando l’importanza della gratitudine nei confronti della natura, ma le loro strade si separano quando speculatori e macchine invadono il loro territorio, quello dei Mapuche, popolo del Cile di cui l’autore è originario. La storia è semplice, ma piena di spunti morali. Scritta in un linguaggio chiaro, è ricca di termini nell’antico idioma di una comunità a noi quasi sconosciuta, Il libro che danno un senso di intimità al racconto, essendo parte della vicenda personale del narratore, e lo rendono vivo. La grande attenzione al sentimento della natura e a uno stile di vita mi ha colpito molto, così come il costante ricordo dei valori del passato. Bastano un soffio di vento e l’affetto di un cane». (inviare a [email protected])