Renata Stefani, mezzosoprano, ha intrapreso gli studi musicali presso il Conservatorio di Musica “Luca Marenzio” di Brescia e, ancora studente, ha iniziato a collaborare con cori e gruppi cameristici. Si è brillantemente diplomata presso il Conservatorio di Musica “F. E. Dall’Abaco” di Verona sotto la guida di Ida Meneghelli e si è perfezionata in musica da camera a Milano, con Susan Lovegrove Graziano. Ha seguito i corsi di perfezionamento sulla musica barocca tenuti da Cristina Miatello e sulla tecnica e l’interpretazione del belcanto italiano tenuti da Rosa Rodriguez, i corsi di canto di Elio Battaglia alla “Internationale Sommerakademie Mozarteum” di Salisburgo e alla Scuola del Lied di Acquasparta (TR).Il suo repertorio spazia dal barocco al bel canto italiano e all’800 tedesco e francese fino al ‘900, con autori contemporanei e d’avanguardia. Con l’ “Ensemble Salomone Rossi” ha tenuto numerosi concerti e inciso un CD intitolato “Jewish Baroque Music”, recensito da Amadeus come “…viaggio appassionante e ricco di rivelazioni continue grazie a esecuzioni dalla musicalità freschissima e partecipe.”. Con la flautista Lidia Stefani e Simonetta Heger ha fondato il Trio “Ars Musicae” che propone programmi di non comune esecuzione, scritti appositamente per questo organico. Collabora, dalla sua fondazione nel 1991, con il gruppo vocale femminile “Il Concerto delle Dame”, con cui svolge intensa attività concertistica in Italia ed in Europa. Simonetta Heger è docente di Pianoforte e Cembalo complementare al Conservatorio di Milano. Insegna inoltre pianoforte presso la scuola “Guido d’Arezzo” di Melzo. Con un repertorio che va dal ‘600 alla musica contemporanea ha tenuto concerti come pianista e come cembalista, solista e in ensemble, oltre che in Italia e in Europa, negli Stati Uniti. Ha registrato per la RAI, la Radio Svizzera, la Radio Spagnola e inciso per le case Nuova Era, Concerto, Bel Air Music. Affianca all’attività concertistica quella di ricerca, dedicandosi particolarmente alla prassi esecutiva e alla “musica perseguitata” dei compositori italiani. Nel 1996 ha inciso per Nuova Era un CD dedicato ad Aldo Finzi, autore da lei riproposto al pubblico per la prima volta nel dopoguerra in un concerto al Ridotto del Teatro alla Scala e oggetto da allora di un notevole interesse da parte di molti musicisti (fra i quali György Sándor e il Quartetto Bartók) e critici in tutto il mondo. Dal 2003 al 2010 ha organizzato, insieme a Lydia Cevidalli, le manifestazioni del Conservatorio di Milano per il Giorno della Memoria, in Sala Verdi; coordina le attività per lo Spazio Europeo della Memoria Musicale in collaborazione con la Biblioteca del Conservatorio. Pinuccia Carrer insegna Storia della musica al Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano. I suoi ambiti di ricerca prediligono la storia della musica del Sette-Ottocento e lo studio delle donne musiciste: i lavori in questo campo le hanno valso la chiamata nel Comitato d’onore della Fondazione Adkins-Chiti: Donne in musica. Collabora per i programmi di sala con il Teatro alla Scala e con diverse case discografiche. Tra le pubblicazioni Francesco Durante maestro di musica, L’altra Olimpiade, dedicata alla riscoperta delle musiche vivaldiane ad opera di Alberto Gentili, Francesca Nava d’Adda, Carlotta Ferrari, Antonietta Banfi: un trifoglio romantico al femminile. Con la clavicembalista Barbara Petrucci ha curato l’edizione critica delle composizioni per tastiera di Teresa Agnesi (Milano, 1720-1795), e il libro Donna Teresa Agnesi compositrice illustre. Ha ideato e costruito la base dati ricercabile in linea Presenze femminili nel fondo Noseda della biblioteca del Conservatorio G. Verdi di Milano. Dal 1999 coordina il settore italiano del Répertoire International de Littérature Musicale. Dal 2009 collabora alla ricerca e ai concerti dello Spazio Europeo della Memoria Musicale della Biblioteca del Conservatorio. Ritratti femminili nella musica del Settecento Renata Stefani, mezzosoprano Simonetta Heger, clavicembalo Note storiche di Pinuccia Carrer Concerto alla Casa della Cultura Via Borgogna, 3 - Milano 22 aprile 2013 - ore 18.00 PROGRAMMA François Couperin (1668-1733) Prélude en C-sol-ut La Castelane – L'Étincelante ou la Bontems (dall’onzième Ordre ) Antonio Vivaldi (1678-1741) Vedrò con mio diletto, aria di Anastasio (da Giustino) Nicolò Beregan (1627-1713) e Pietro Pariati (1665-1733) Vedrò con mio diletto l'alma dell'alma mia, il cor del mio core pien di contento. E se dal caro oggetto lungi convien che sia, sospirerò penando ogni momento. Jacob Rafael Saraval (1707-1782) Christian Joseph Lidarti (1730-1795?) Aria della Donna Israelita (dall’oratorio Ester) Teresa Agnesi (1720-1795) Parthie pour le Clavicembalo solo C.P.II/2 Andante un poco, Menuett, Villanesca (Presto) Juliane Reichardt, nata Benda (1752-1783) Alla polacca (Andantino) Traduzione in ebraico dal libretto di John Arbuthnot e Alexander Pope per Haendel. Praise the Lord with cheerful noise… Mal'akhîm, al tarpulah… Gabriele von Baumberg (1768–1839) Als Luise die Briefe Erzeugt von heißer Phantasie, In einer schwärmerischen Stunde Zur Welt gebrachte, geht zu Grunde, Ihr Kinder der Melancholie! Wolfang Amadeus Mozart (1756-1791) Als Luise die Briefe, K 520 Ihr danket Flammen euer Sein, Ich geb' euch nun den Flammen wieder, Und all' die schwärmerischen Lieder, Denn ach! er sang nicht mir allein. Isaac Nathan (1790-1864) She walks in beauty (da Hebrew Melodies, 1815) Ihr brennet nun, und bald, ihr Lieben, Ist keine Spur von euch mehr hier. Doch ach! der Mann, der euch geschrieben, Brennt lange noch vielleicht in mir. Lord Byron (1788–1824) She walks in beauty She walks in beauty, like the night Of cloudless climes and starry skies; And all that's best of dark and bright Meet in her aspect and her eyes: Thus mellow'd to that tender light Which heaven to gaudy day denies. One shade the more, one ray the less, Had half impaired the nameless grace Which waves in every raven tress, Or softly lightens o'er her face; Where thoughts serenely sweet express How pure, how dear their dwelling-place. And on that cheek, and o'er that brow, So soft, so calm, yet eloquent, The smiles that win, the tints that glow, But tell of days in goodness spent, A mind at peace with all below, A heart whose love is innocent!