Ormai stanno per compiersi 3 anni da quando ho assunto l’incarico di Dirigente presso la Direzione
Didattica di Trasaghis. Tre anni: non mi paiono né tanti né pochi, mi paiono …… tre anni, per
l’appunto. Ma in questo intervallo di tempo ho potuto cominciare a conoscere una realtà come
quella di Alesso, di Avasinis, ma anche di Bordano, di Osoppo, di Venzone, fatta di gente seria,
operosa, con genitori che ci tengono che i loro figli facciano bene a scuola.
Comunità laboriosa dunque, responsabile, cui fa da contraltare un corpo docenti altrettanto
responsabile, professionalmente inappuntabile, dedito con serietà ed impegno al proprio lavoro, alla
propria missione. In questi anni abbiamo imparato a conoscerci reciprocamente: io cerco di
individuare (ci provo, mi sforzo) le loro esigenze, le loro aspettative; loro hanno imparato a
soppesare le richieste per me irrinunciabili, quelle sulle quali non transigo ….. Direi che è un bel
rapporto.
E poi gli alunni: loro probabilmente erano già bravi per conto loro; esattamente come i docenti
operavano già con professionalità, passione ed impegno prima che io arrivassi. E tuttavia in questi
anni gli schemi di riferimento si sono modificati; si sono , per così dire, adeguati. Ed è così che ha
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preso corpo l’attenzione per INVALSI, per i monitoraggi relativi alla riuscita scolastica degli
alunni, per i saldi anagrafici degli alunni aventi diritto riscontrati con quelli delle effettive iscrizioni.
Dai punti di vista sopra considerati i progressi ci sono stati, e sono stati enormi. Mi sono beato per
gli esiti di alunni con performances scolastiche di assoluto valore a livello nazionale; ne ho
apprezzato altri usciti da plessi della direzione didattica di Trasaghis, con livelli altrettanto positivi
nelle successive scuole medie; ed infine ho apprezzato il fatto che in alcuni plessi scolastici si
iscrivono per libera scelta bambini le cui famiglie sono residenti in comuni esterni rispetto a quelli
del Circolo scolastico di riferimento. E quando alla fine della classe quinta, mi permetto di condurre
personalmente verifiche di fine ciclo: anche qui ho potuto registrare in gran parte dei casi
prestazioni degli alunni assolutamente positive.
Il dato più saliente di questo ultimo periodo è forse quello del nuovo dimensionamento scolastico,
in virtù del quale a partire del 01 settembre 2012 non ci sarà più la Direzione Didattica di Trasaghis:
al suo posto nascerà un Istituto Comprensivo che, accanto alle materne ed alle primarie,
comprenderà anche le locali scuole medie. Questa è una bella scommessa: nascerà un
“programma”, un curricolo unico che prenderà in considerazione una fascia di età di discenti che va
dai 3 ai 14 anni, senza soluzione di continuità. Ci sono - a parere dello Scrivente - tutte le
condizioni per migliorarsi ulteriormente, per fare in modo che in futuro, ancora di più, Trasaghis
sia, dal punto di vista scolastico, una realtà di assoluto valore e all’altezza della situazione che i
nuovi tempi, ma anche i cittadini direttamente interessati, richiedono.
Il Dirigente Scolastico
Silvano Bernardis
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LA PRIMA SETTIMANA DI SCUOLA VISSUTA DAI BAMBINI DI PRIMA
Nel corso della prima settimana, gli alunni di prima sono stati accolti da tutti i bambini della scuola
con una serie di attività ed iniziative, programmate nell’ambito del Progetto “Ciao”, volte a
favorire il loro inserimento e la loro socializzazione.
La merenda in comune, l’uscita al lago, la realizzazione e lo scambio di lavoretti realizzati dai
bambini di ogni classe, la consegna delle magliette hanno promosso un positivo incontro con la
nuova realtà scolastica.
Ecco i pensieri espressi dai nuovi alunni, riferiti al primo giorno di scuola e alla prima settimana.
I bambini ricordano l’emozione e la paura del primo giorno…
Daniele: “Il primo giorno di scuola avevo tanta paura. A ricreazione ho giocato con mio cugino
Filippo di 3^.”
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Samuele: “Anch’io avevo tanta paura e pensavo: come saranno i maestri? Severi?”
Michele: “Io ero emozionato e avevo sognato il primo giorno di scuola quando ero in vacanza.”
Maddalena: “Ho visto tante persone che non conoscevo. Ero talmente emozionata che non volevo
neanche entrare in classe! Poi mi sono fatta un po’ di coraggio…”
Susan: “A ricreazione ho giocato con le bambine di quarta.”
Lina: “Ero felice di incontrare i nuovi maestri!”
Damian: “A ricreazione ho giocato con Michele.”
Luca: “Ero contento perché c’erano Susan e Maddalena, due nuove compagne!”
Manuel: “Ero incuriosito dalle cose belle che potevamo fare a scuola!”
Giada: “ Ero felice perché c’era la zia a scuola!”
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… e la merenda in comune, l’uscita al lago, i doni ricevuti
Daniel: “Abbiamo mangiato il pane con la nutella, che mi piace tanto, con gli altri bambini.”
Raffaele: “Abbiamo ricevuto tanti regali:la maglietta mi è piaciuta tanto!”
Federico: “A me è piaciuto di più il portapenne!”
Kadar: “Mi è piaciuto il segnalibro con il mio nome!”
Nicolas: “Il giorno in cui siamo andati al lago è stato il giorno più bello della scuola perché
abbiamo giocato al parco e fatto la merenda all’aperto!”
Valentina: “Venerdì, quando ci hanno consegnato i regali, ero emozionata e un po’ timida davanti a
tutti i bambini della scuola, ma contenta!”
Anna: “Io, invece, mi sono sentita molto importante!”
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USCITA A BRAULINS
Giovedì 29 settembre 2011 noi di quinta, insieme a quelli di quarta, siamo andati a
Braulins presso la chiesetta di
San Michele. Ci
accompagnavano alcuni
insegnanti
e il Dirigente Scolastico.
Dovevamo illustrare, alla gente di
Braulins, un libro a cui anche la
nostra scuola ha collaborato
presentando la storia della
chiesetta di S. Michele. Il libro s
’intitola “Un puint tra îr e vuê”.
Nei pressi della chiesetta c’era
già tanta gente. Appena è arrivato Don Fausto noi bambini abbiamo cantato: “Sul puint di
Braulins”, dopo, Christian, Ambra, Filippo D. B. ed Elisa hanno letto in friulano alcune parti del
libro che riguardavano Braulins. Alcune persone hanno preso il libro lasciandoci un’offerta libera.
Di seguito siamo entrati nella chiesetta per vedere l’interno, abbiamo partecipato alla S. Messa e
seguito il battesimo di una bambina. Prima di scendere dalla collina, alcune signore di Braulins, ci
hanno offerto dolci e bibite. Il tempo era bello e faceva caldo; di corsa siamo tornati in paese e al
parco giochi abbiamo aspettato lo scuolabus.
Verso le ore 15:45 siamo tornati a scuola, contenti di aver fatto questa breve gita.
I bambini di Quinta
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CON ROBERTA AL LAGO
La collaborazione del corpo forestale con la nostra scuola continua…
…Abbiamo visto le tracce, i piccoli sentieri che gli animali selvatici usano per andare da un luogo
all’ altro, fra prati e boschi.. abbiamo visto le tracce del cane nel fango: c’erano anche le unghie!
Abbiamo visto, toccato e raccolto le piume del picchio, bianche e nere.
Abbiamo scovato e raccolto le piume del barbagianni, bianche e marroncine.. ma il colpo di fortuna
più grande è toccato a Elke che ha trovato un corno di capriolo!!
Abbiamo raccolto anche tante radici, legnetti e licheni. Alla fine abbiamo fatto un grande cartellone
con le foto e i reperti e abbiamo realizzato con i nostri disegni un libretto che abbiamo recapitato a
Roberta, la nostra amica del Corpo Forestale regionale.
I bambini di Seconda
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HALLOWEEN: UNA FESTA PAUROSAMENTE BELLA !
Lunedì 31 ottobre 2011 gli alunni delle classi prima, seconda, terza, quarta e quinta si sono
presentati a scuola, oltre che con la solita cartella, con borse e borsette…il perché? Per festeggiare il
famoso e tanto atteso Halloween! Al rientro della ricreazione lunga, nel primo pomeriggio, i
bambini hanno svuotato le loro borse e…sorpresa! Sono saltate fuori delle maschere “belle da
paura”, tutte diverse e originali: mostri, fantasmi, streghe, zucche, scheletri, diavoli, pipistrelli,
…Tutti si sono vestiti e, come ultimo tocco, si sono truccati nei modi più svariati (guardate le
foto!).
La festa è iniziata alle 14.30
nell’atrio della scuola con danze,
risa,
canti
(rigorosamente
in
English) e un lunghissimo trenino!
Peccato però che ci sono stati
pochi
giochi…Poi
siamo
tutti
usciti in cortile per mangiare le
caldarroste che il sig. Ivo Del
Negro e il sig. Valter Cobelli ci
avevano
gentilmente
preparato:
erano buonissime e sono andate a ruba! Tant’è che qualcuno si è lamentato che erano troppo
poche…Verso le 15.30 la festa si è spostata all’interno della scuola con scherzi, inseguimenti,
giochi tra compagni e per gustare un’abbondante merenda: biscotti, patatine, torte e tante bibite.
Alle 16 circa la festa però è finita, bella, paurosamente bella!
Sonia Cucchiaro (cl.5^)
9
Se volete immergervi in un clima di paura, leggete questo racconto di Christian e Serena di 5^.
Gli zombie una notte scura si svegliarono: erano nell’antico castello. Loro cercavano qualche
semplice vittima. Girarono per la città buia per qualche minuto, avevano già trovato parecchie
vittime. Gli zombie portarono i prigionieri dal loro capo che era un vampiro. Il vampiro li
rinchiudeva nella prigione e decise che dopo gli avrebbe succhiato il sangue. Però uno dei prigionieri, di nome Jhon, era molto furbo; lui rubò la chiave alla guardia.
Aspettarono che si facesse notte per uscire. La guardia si addormentò, Jhon aprì la porta e fece
uscire tutti. La guardia dopo un po' si svegliò e portò la notizia a Dracula che era molto arrabbiato.
Li cercarono a lungo, e li scovarono che cercavano di rubare la pietra magica per uccidere gli
zombie e il vampiro. Jhon e i suoi compagni l'avevano trovata. Il vampiro gli saltò addosso, ma
Jhon aveva nella borsa un sonnifero e lo tirò addosso a Dracula. Jhon quindi riuscì a rompere la
pietra magica e si sentì un forte
, poi molti lamenti. Quando il vento finì, degli zombie e del
vampiro rimase solo cenere. Jhon e i suoi amici gioirono e finalmente tornarono a casa sani e salvi,
la notte era finita. Il giorno dopo quando Jhon si svegliò e aprì la finestra tutti i suoi amici erano
fuori,davanti alla porta, aspettando che Jhon uscisse per ringraziarlo.
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UN PRESEPE NELL’ATRIO
Quest’anno per Natale la classe quarta ha deciso di fare un presepe da posizionare nell’atrio della
scuola. Per prima cosa abbiamo raccolto il muschio, l’abbiamo trovato nella parte nord del cortile,
vicino alla mensa.
Il muschio era freddo e bagnato e quindi l’abbiamo messo sul termosifone per farlo asciugare.
Abbiamo usato il muschio per fare il terreno, poi sul piano abbiamo aggiunto delle pigne colorate di
bianco e dei sassi. Il tetto della capanna era fatto con piccoli cilindretti di legno attaccati uno
all’altro.
Come sfondo abbiamo usato un telo azzurro con sopra delle stelle e anche delle case dipinte tipiche
del periodo di Gesù. Infine abbiamo messo le statuine: pastori, animaletti, Gesù, Maria, Giuseppe,
il bue e l’asinello. Dentro la capanna ci sarebbe piaciuto mettere le lucine che la illuminavano, ma
non era possibile perché non c’era l’interruttore per la corrente lì vicino.
Tutti i bambini delle altre classi lo hanno ammirato.
I bambini di 4^
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NATALE
Martedì 20 dicembre, alle 14:15, si è svolta la tradizionale festa di Natale.
Davanti ad un attento pubblico, i bambini hanno eseguito canti della tradizione natalizia italiana,
spagnola, gallese, polacca e i canti “Evenu Shalom” di origine ebraica e “Safuni Leo”, tradotto in
inglese dalla lingua africana swahili.
Si sono poi esibiti in filastrocche e scenette, in lingua friulana ed italiana e in un’allegra danza
finale, esprimendo la gioia, la voglia di stare insieme e di collaborare, propri di questa festa.
È intervenuto anche il Dirigente Scolastico che ha augurato ai bambini, alle loro famiglie e al
personale scolastico un sereno 2012.
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FRUTTA A GOGO’
Per il secondo anno consecutivo la scuola di Alesso ha aderito al progetto
“Frutta nelle scuole”, gestito da Naturitalia; lo scorso anno i consensi dei
bambini, ma anche delle famiglie e degli insegnanti, sono stati molto buoni.
Per 33 volte gli alunni riceveranno a scuola delle porzioni di frutta fresca o di verdura di ottima
qualità, gratuitamente, per abituarsi a consumare alimenti sani e utili alla crescita. A partire da
dicembre e fino a giugno, albicocche, arance, kiwi, fragole, mele, pesche, susine, uva, carote e
pomodorini giungeranno sui nostri banchi, pronti all’uso, in comode porzioni.
A tutti gli alunni verranno forniti, inoltre, un gioco da tavolo perché i bambini familiarizzino con il
mondo dell’agricoltura e una brochure contenente informazioni su alcune referenze ortofrutticole
del territorio di riferimento.
MUSICOTERAPIA
Anche quest’anno la brava e
paziente Susan conduce da metà
ottobre
il
laboratorio
di
musicoterapia che coinvolge gli
alunni di tutte le classi, ogni 15
giorni, per un totale di 12 ore per
classe.
E’
un
appuntamento
che
i
bambini aspettano con gioia, dal
momento che dà loro il modo di
esprimere emozioni e sentimenti,
che promuove l’ascolto di sé,
degli altri in un’ottica di rispetto, di incontro e di collaborazione. L’ambiente che Susan ha allestito
nell’aula insonorizzata delle “svizzere” è un piacere per gli occhi e induce alla calma e al
rilassamento.
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BAMBINI…. IN ACQUA!!!
E’ un appuntamento fisso. Con l’arrivo dell’ autunno, le classi della primaria vanno in piscina!
Anche quest’anno il progetto si è articolato in otto lezioni, a Gemona, sotto la guida di “allenatori”
esperti che hanno condotto per mano i più piccoli ( e più numerosi) al fine di prendere sempre
maggior confidenza con l’ “ambiente acqua” e che hanno spinto i più grandicelli a “osare”
bracciate, tuffi e capriole nella vasca grande. C’è da dire che per il prossimo anno il progetto nuoto
si farà solo se si raggiungerà un numero di adesioni consistente, dal momento che, quest’ anno, le
classi quarta e quinta sono state un po’ pigrone.
Perché gli insegnanti vorrebbero riproporre questa iniziativa? Perché è un modo per garantire a tutti
di apprendere un’ abilità, quella natatoria, molto utile, perché il nuoto è uno sport sano e completo,
perché i bambini hanno iniziato questa buona pratica fin dall’ infanzia e la continueranno anche alle
medie! Sarebbe peccato interrompere un percorso sportivo così interessante!
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IL RUGBY
A ottobre, le classi terza, quarta e quinta nella palestra della scuola, durante l’ora di
ginnastica, con l’aiuto degli esperti Daniel e Davide (anche giocatori della squadra
di rugby di Gemona The Black Ducks), hanno imparato le basi del gioco del rugby:
come passarsi la palla, come calciarla, come schiacciarla per fare punto, cioè meta.
Per noi di classe quarta e quinta è stata un’esperienza entusiasmante per conoscere un nuovo, e
insolito sport. Ci siamo divertiti tantissimo soprattutto quando ci buttavamo nel materassone per
fare meta, quando provavamo a tirare quello strano pallone con i piedi che rimbalzava da tutte le
parti, quando dovevamo prenderla al volo, nei passaggi all’indietro (regola fondamentale del
rugby), nel “gioco del sole”, che dovevamo essere sveltissimi a passare la palla al compagno e
cambiare posizione, …e l’urlo finale! Alla fine dei tre incontri Davide ci ha regalato un pallone da
rugby che noi tutti abbiamo autografato!
Se qualcuno è interessato a proseguire il gioco del rugby può andare a Gemona, presso il
Polisportivo comunale in via Velden, il martedì e il giovedì dalle 18 alle 19 e chiedere
informazioni.
Filippo Di Bez (cl.5^)
ATTIVITA’ MOTORIA CON L’ESPERTO DEL CONI
Le classi terza e quarta, al rientro delle vacanze di Natale, hanno avuto 4 incontri con un’insegnante
esperta di ginnastica mandata dal CONI di Udine. L’esperta, che si chiama Luisa, ha affiancato la
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maestra Anna durante l’ora di ginnastica e ci ha proposto nuovi giochi e attività: abbiamo fatto tanti
giochi con la palla, percorsi con gli attrezzi, piccole gare a squadre, e tante altre attività divertenti.
Ci è piaciuto molto e ci siamo divertiti tantissimo: abbiamo imparato tante cose nuove che adesso
rifaremo durante l’ora di ginnastica!
“1,2,3…MINIVOLLEY”
Gli alunni di classe quinta, nei
mesi di gennaio e febbraio,
durante l’ora di ginnastica, si
sono cimentati nel gioco della
pallavolo. A tenere le lezioni è
stata la pallavolista, e anche
allenatrice di secondo livello,
Anna Petris di Artegna.
Prima di tutto abbiamo
iniziato a prendere confidenza
con il pallone da pallavolo
(Anna ne aveva portati
tantissimi), poi lei ci ha insegnato come fare il palleggio, il bager, la battuta, come si ruota nel
campo, come si tengono i punti…
Abbiamo anche provato a fare delle semplici partite. E’ stata una bella esperienza e ci siamo resi
conto che la pallavolo è uno sport che richiede tanto esercizio e allenamento per riuscire a giocare
bene!
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LA STORIA DEGLI SCACCHI
Alcuni studiosi ritengono che il gioco degli scacchi sia nato in
Cina, mentre altri sostengono che abbia avuto origine in India; comunque,
quale sia stato il paese di nascita degli scacchi, si tratta sempre di una
nazione situata nel continente asiatico.
Pare che il gioco degli scacchi abbia un’età di circa 4.500 anni e che sia nato 2.500 anni
prima di Cristo, anche se nella Bibbia (il libro sacro degli Ebrei e dei Cristiani) non c’è alcuna
citazione relativa a questo gioco (ciò sta a significare che in Palestina non lo si conosceva, tant’è
vero che i soldati romani si giocarono ai dadi le vesti di Gesù dopo averlo crocifisso) e nemmeno
nel Corano (il libro sacro dei Mussulmani), scritto nel 7° secolo D.C. (dopo Cristo).
Dunque l’origine degli scacchi è da ricercarsi più ad est, nell’Estremo Oriente e pare che poi
si sia trasferito pian piano verso occidente, giungendo dopo tanti anni qui da noi e poi sia passato
dall’Europa in tutto il mondo in seguito delle scoperte geografiche dei secoli trascorsi.
Questo gioco è nato per scopi tattico-strategici, infatti i generali degli eserciti (fra i quali
Napoleone) studiavano sulla scacchiera i piani con cui attaccare il nemico ed il modo migliore per
disporre le proprie truppe sul campo di battaglia.
Gli scacchi sono un gioco tranquillo in cui i pezzi si eliminano l’un l’altro in maniera
incruenta seguendo determinate regole.
Ora immaginiamo di prendere l’aereo a Pechino, la capitale della Cina, e di dirigerci verso
ovest, verso l’Europa, facendo tappa in alcuni paesi intermedi che andremo a sorvolare: l’India, l’
Iran, l’Arabia Saudita ed arrivare finalmente in Italia.
LA CINA
Questo paese è la sede in cui fiorì l’antica civiltà cinese sorta lungo i fiumi (Fiume Giallo,
Fiume Azzurro, ecc.) che scorrono da ovest verso est sfociando nell’oceano Pacifico ed irrigando i
campi coltivati a riso (maggior alimento dell’attuale popolazione cinese che raggiunge
1.300.000.000 abitanti, come a dire che 1 abitante su 5 del nostro pianeta è cinese) ed a thè.
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Questa civiltà ci ha lasciato tante cose: scoperte (la polvere da sparo, la seta), invenzioni (la
bussola), monumenti (la grande muraglia cinese) reperti archeologici (i soldati dell’esercito di
terracotta), religioni (il Confucianesimo ed il Buddhismo) ed il gioco degli scacchi.
I resti di quest’antica civiltà sono tuttora visibili da parte dei turisti (provenienti da tutto il
mondo), i quali si recano in Cina per visitare le grandi città: Pechino (la capitale cinese in cui si
sono svolte le ultime Olimpiadi estive nel 2008), Shanghai (che ha dato il nome al gioco dei
bastoncini colorati), Canton, Nanchino (la vecchia capitale), Hong Kong ( ex-colonia inglese),
Macao (ex-colonia portoghese), Lhasa (ed il Tibet con i suoi santuari), ecc.
Il gioco antenato degli scacchi si chiamava “Siang-ki” e si giocava a dadi su una
scacchiera di 90 o 100 caselle, divisa da una fascia centrale intermedia.
L’INDIA
Tanti e tanti anni fa, prima di Cristo, sulle rive dei fiumi che attraversano la penisola
indiana: l’Indo, il Brahmaputra, il Gange (fiumi adorati come divinità), sorse la fiorente civiltà
indiana, che ci ha lasciato importanti tracce della sua esistenza: monumenti, templi, religioni
(Induismo, Buddhismo, Islamismo, Giainismo, Zoroastrismo, ecc.).
Attualmente gli abitanti di questo paese asiatico superano il numero di 1.000.000.000 (vale a
dire che 1 abitante su 6 del nostro pianeta è indiano) e si nutrono soprattutto di riso (datosi che la
maggior parte è vegetariana); essi appartengono a razze, lingue (hindi, ecc.), popoli, religioni
diverse ed abitano nelle grosse città: New Delhi (la capitale), Madras, Calcutta, Goa (ex-colonia
portoghese), Benares (la città santa dell’Induismo), Bombay, ecc., ricche di edifici caratteristici.
Alcune personalità vissute recentemente in India, come ad esempio il “Mahatma Gandhi”,
Indira Gandhi, Nehru e Madre Teresa di Calcutta sono diventate famose in tutto il mondo per la
lotta per l’indipendenza dell’India tramite la “non-violenza” (infatti l’India fino a circa 60 anni fa
era dominata dagli Inglesi), la tolleranza e la fratellanza fra i popoli, la lotta alla povertà e le opere
di assistenza nei confronti degli ultimi della Terra.
Anche nell’antica civiltà indiana c’era un gioco simile agli scacchi: il “chaturanga”, che
si giocava con quattro giocatori; esso rappresentava il combattimento fra due eserciti,
suddivisi in quattro parti in conflitto: gli elefanti, i cavalli, i carri ed i fanti.
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L’IRAN
Nell’antica Persia, l’attuale Iran (stato sud-occidentale con capitale Teheran), ancora prima
di Cristo fiorì la civiltà persiana, la quale ci ha lasciato la lingua Parsi ed i resti di alcune vecchie
città (come ad esempio Persepoli).
Gli antichi persiani giocavano allo “shahtrang”, che era il primitivo gioco degli scacchi.
Nella lingua Parsi il re si chiama “shah” (scià in italiano), termine da cui ha avuto
origine il nome del gioco degli scacchi, mentre l’espressione “shah-mat” vuol dire che “il re è
morto”; da qui è nata la parola “scaccomatto”, che generalmente indica la fine della partita.
Al giorno d’oggi l’Iran è uno dei maggiori esportatori di petrolio e la maggioranza della sua
popolazione è mussulmana; oltre alla capitale (Teheran), le altre città più importanti sono Abadan e
Tabriz.
L’ARABIA SAUDITA
Gli Arabi, originari dell’attuale Arabia Saudita, dopo essere stati riuniti dal profeta
Maometto, hanno portato: l’Islam, il Corano, la loro lingua e le loro conoscenze in astronomia,
algebra (una parte della matematica che studieremo alle medie), medicina ed architettura in tutte le
terre che essi andarono a conquistare da est ad ovest dopo il 6° secolo Dopo Cristo lungo le sponde
del Mediterraneo. Questo popolo ebbe il merito di imparare il gioco degli scacchi dai Persiani e
di diffonderlo in Africa, Medio Oriente ed in Europa.
Al giorno d’oggi questo paese è un regno di religione mussulmana con capitale Riad ed è il
maggior fornitore mondiale di petrolio; le sue città più importanti sono La Mecca e Gidda.
L’ITALIA
Circa nel 1.050 Dopo Cristo, gli scacchi fecero la loro comparsa nel nostro paese a
seguito della conquista degli Arabi nell’Italia meridionale. Questo popolo ci ha portato: gli agrumi,
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le cifre (lo zero prima di loro non lo si conosceva) ed alcune parole entrate nella lingua italiana
(magazzino, arsenale, ecc.).
Durante il Medio Evo questo gioco fu messo al bando perché ritenuto diabolico.
Soprattutto nel periodo del Rinascimento il gioco fiorì presso le corti dei
principi italiani e lo si praticava nelle regge. Per questo motivo qui da noi gli scacchi sono
considerati un gioco nobile e non popolare, mentre in alcune parti del mondo viene insegnato nelle
scuole come una delle tante discipline.
Nella cittadina veneta di Marostica ogni anno si effettua la partita di scacchi vivente ed è
uno spettacolo folcloristico piuttosto interessante e suggestivo.
Santino Revelant
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UN PROGETTO A... FUMETTI
La “nostra esperta” Emanuela Riccioni, quest'anno torna da noi (ci ricordiamo ancora i suoi lavori
con la carta, il suo percorso attraverso l'arte del 900!! ...tutti bellissssimi!).
Torna per proporci, a partire dalla fine di gennaio, un lavoro sui fumetti, coinvolgendo nell'analisi
dei fumetti e nella produzione degli stessi tutte le classi, per un totale di 75 ore. Buon lavoro!
PROGETTO “UN AIUTO NEI COMPITI”.
E' stato avviato nella scuola il progetto “Un aiuto nei compiti”. Le premesse vanno cercate ancora
nella scorsa estate, quando la Direzione Didattica ha attivato un servizio di supporto per alcuni
alunni che potevano trarre giovamento da attività di recupero e di rinforzo. Durante i mesi estivi la
dottoressa Monica Feragotto, col supporto dello studente Massimo Stefanutti, ha seguito un gruppo
di 9 alunni, provenienti da tutti i Comuni della Direzione Didattica.
In novembre il progetto è ripreso, con un gruppo più ristretto di alunni frequentanti la scuola
primaria di Alesso.
In un breve incontro, organizzato venerdì 4 novembre con i genitori degli alunni potenzialmente
interessati, sono state definite le modalità di avvio del progetto individuando nel sabato mattina la
data di attuazione. Da metà novembre, e presumibilmente fino alla fine dell'anno, lo studente
Massimo Stefanutti segue i bambini coinvolti (tre del primo ciclo e due del secondo) nell’attività di
esecuzione guidata dei compiti assegnati per casa. E' una occasione ulteriore di supporto e, quindi,
un ampliamento della offerta formativa della scuola.
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COSA ABBIAMO ANCORA IN CANTIERE?
•
E’ in funzione uno sportello con la psicologa Di Stefano per discutere con i genitori, in colloqui
individuali, eventuali problematiche, perplessità, dubbi dei genitori. Il volantino con le
coordinate è arrivato in tutte le famiglie… basta una telefonata.
•
Un altro sportello sarà in funzione dagli inizi di febbraio ad Alesso, con la psicologa del Burlo
dottoressa Bersenda, per discutere di problematiche scolastiche e per mettere a punto le strategie
più utili per i disturbi specifici di apprendimento. Per ulteriori informazioni, rivolgersi agli
insegnanti.
•
Nel secondo quadrimestre partirà il progetto di educazione motoria, finanziato dalla Pro-loco
“Amici di Avasinis”, che ringraziamo di cuore !
•
Una casa da sfogliare” è il titolo di una interessantissima mostra che sarà allestita nel Centro
Sociale di Alesso dai Servizi Sociali dell’ Ass 3 in collaborazione con l’ Associazione 0432 di
Udine. La mostra prevede una visita guidata per le classi prime e seconda il 28 febbraio, in
orario scolastico; venerdì 2 marzo, giovedì 8 marzo e venerdì 9 marzo sarà aperta al pubblico.
Un consiglio: APPROFITTATENE!!
La S.Volta n.1 – febbraio 2012
F.i.p.- Scuola Primaria di Alesso
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