Comune
di Padova
Sono una ricchezza per la città
anche in termini economici i 60 mila
studenti che frequentano l’Università
di Padova, è una ricchezza per la città
l’incrocio di saperi sul pianerottolo di
casa e l’indotto della didattica e della
ricerca che si spande dall’Ateneo. La
presenza sul territorio di una delle
più prestigiose e antiche Università
d’Europa ha stratificato nei secoli
un’attività recettiva che, partita dalle
locande e dalle osterie è arrivata ai
campus, alle cittadelle universitarie,
alle mense. Si dice che lo stesso
Galileo Galilei, si sia dedicato, per
arrotondare lo stipendio di docente a
quei tempi piuttosto magro, all’attività
di
affittacamere,
accogliendo
studenti in subaffitto. Precedente
illustre, ma oggi è considerevole,
vasto e ramificato il “reseau” degli
affittacamere che risponde ad una
domanda di alloggi formidabile
perché sono 20 mila gli “studenti
fuori sede” che per lezioni ed
esami devono trasferirsi per
consistenti periodi dell’anno nella
nostra città. Sono city users
gli studenti e spesso vivono la
città in maniera più vivace dei
residenti: ne utilizzano i trasporti,
partecipano agli spettacoli, si
ritrovano in piazza per lo spritz,
svegliano un contesto che a volte,
con una popolazioone sempre
più anziana, sembra soffrire della
malattia del sonno, ne aumentano
anche la tensione abitativa. E
poi che cosa sarebbe Padova
senza l’Università? Niente di più
che una media città di provincia
come ce ne sono tante in Italia. E’
una privazione difficile anche da
immaginare.
A parte le iniziative dell’Ateneo
padovano consistenti e mirate
– dice Daniela Ruffini, assessore
agli interventi sociali e alle politiche
abitative – il problema dell’alloggio
per gli studenti universitari riveste
aspetti sociali rilevanti da cui
l’amministrazione comunale non può
prescindere. In assenza di regole e
di iniziative si rischia la diffusione di
una situazione di sfruttamento della
gioventù che studia: alloggi come
cellette di un’arnia, manutenzioni
carenti, affitti jugulatori e in nero.
Per attenuare un fenomeno che
abbassa la qualità della vita e
provoca speculazioni, situazioni di
iniquità e disagio sociale, il settore
patrimonio partecipazioni e lavoro
del Comune, con le delibere di
giunta dell’11 dicembre del 2003 e
del 25 settembre 2007 ha stabilito
di introdurre forme di agevolazioni
fiscali Ici a vantaggio dei proprietari
di immobili che abbiano stipulato
contratti di locazione con studenti
fuori sede iscritti all’Università di
Padova. Ciò per incentivare la
disponibilità
locativa
agevolata
per studenti e contribuire a far
emergere e regolarizzare il mercato
sommerso”.
Sono i numeri a sancire che
l’iniziativa dei contributi per l’Ici si
sta radicando. Nel 2004 sono state
presentate 23 domande, 14 sono
state liquidate, 9 escluse; nel 2005
le domande presentate sono state
116 di cui 101 liquidate e 15 escluse,
nel 2006 sono state presentate dai
proprietari di immobili 175 domande,
145 quelle liquidate, 22 le escluse, 8
sono state sospese.
Il who’s who dello studente universitario
Lo sconto Ici è applicabile al locatore che stipula contratto d’affitto
con lo studente universitario fuori sede. E’ quindi opportuno definire la
condizione di studente universitario. “Sono studenti universitari coloro
che risultano regolarmente iscritti ai corsi di laurea, di laurea specialistica,
di specializzazione e perfezionamento scientifico e di alta formazione
permanente e ricorrente, compresi i master e i corsi di dottorato. Rientrano
nel novero degli studenti universitari anche gli studenti iscritti al periodo
superiore del Conservatorio di Musica “Pollini”, delle scuole per mediatori
linguistici, delle scuole di livello universitario, dei corsi di specializzazione
post lauream riconosciuti dal Ministero dell’Università e con sede a
Padova”.
Le domande, esenti da bollo, devono essere presentate entro il 31 gennaio
del 2008.
Modelli e copia del bando, dove ritirarli.
Il percorso
Quali sono le condizioni di partecipazione al bando per l’erogazione
del contributo sull’imposta Ici? Innanzitutto il contributo può essere
chiesto per i nuovi contratti di locazione stipulati tra il primo gennaio e
il 31 dicembre del 2007 regolarmente registrati; per i rinnovi, avvenuti
nel 2007, di contratti di locazione stipulati prima del primo gennaio del
2007; per i rinnovi, avvenuti nel 2007, di contratti stipulati nel 2007. Ogni
locatore potrà anche presentare più di una richiesta di contributo, se nel
periodo preso in considerazione, abbia affittato più alloggi.
Il contributo può coprire fino ad un massimo del 40 per cento dell’Ici
dovuta per una annualità del contratto (considerando un’aliquota costante
del 7 per mille che è quella di riferimento per il 2007). Se il contratto o
il rinnovo dello stesso hanno una durata inferiore all’anno il contributo
sarà ridotto in proporzione (per esempio: contratto di 6 mesi rinnovabilicontributo per 6 mesi). Nel caso di nuovi contratti stipulati nel 2007 che
si rinnovano entro il 31 dicecembre del 2007 è possibile richiedere il
contributo anche per il periodo successivo alla prima scadenza, allegando
alla domanda fotocopia del’F23 relativo al pagamento dell’imposta di
registro del rinnovo. Un elenco dettagliato delle domande che saranno
accolte verrà inviato al competente ufficio Ici del settore Tributi, per il
controllo sulla regolarità del versamento dell’imposta.
Documentazione e procedura
Per ogni immobile dato in affitto deve essere compilata una domanda alla
quale dovranno essere allegati, pena l’esclusione dal contributo, questi
documenti: fotocopia del contratto di locazione stipulato nel periodo 1
gennaio 2007-31 dicembre 2007 e regolarmente registrato per il quale
viene chiesto il contributo; fotocopia del contratto stipulato prima del primo
gennaio 2007 qualora si richieda il contributo per il rinnovo avvenuto
tra il primo gennaio 2007 e il 31 divembre 2007; in caso di rinnovo va
anche presentata fotocopia dell’F23 del versamento dell’imposta di
registro; fotocopia dell’eventuale atto di subentro (recesso parziale con
cessione di contratto); planimetria dell’immobile locato; fotocopia del
libretto universitario e/o dell’iscrizione ai corsi universitari degli studenti
intestatari del contratto o, in mancanza, una dichiarazione scritta del
proprietario che attesti che gli studenti al momento della sottoscrizione
del contratto, hanno esibito idonea documentazione comprovante il
loro status; fotocopia di un documento di riconoscimento valido di chi
richeide il contributo. Va sottolineato che l’amministrazione comunale
oltre alla verifica del contratto, procederà al controllo della veridicità
delle dichiarazioni presentate, in particolare sullo stato di studente del
locatario al momento del contratto e sul canone applicato.
Le modalità
Comunicazione
istituzionale
Le domande devono essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune
a palazzo Moroni nelle seguenti fasce orarie: lunedì, mercoledì, venerdì
e sabato dalle 8,30 alle 13.30, martedì dalle 8,30 alle 13,30 e dalle
15 alle 17, giovedì dalle 8,30 alle 15. I documenti vanno spediti con
raccomandata entro il 31 gennaio 2008 al Comune, settore partecipazioni
e lavoro, via Tommaseo, 60, 35131. Farà fede il timbro postale.
Settore Patrimonio, Partecipazioni e Lavoro, via Tommaseo, 68, lunedì e
mercoledì dalle 10 alle 12, giovedì dalle 15,15 alle 17.15; Urp del Comune
di Padova via del Municipio 1, lun-mar-merc-ven e sab dalle 8,45 alle 13;
martedì 15-17, giovedì 10-15. Urp del quartiere 2 Nord – Arcella – via
Curzola, 15 da lunedì a sabato dalle 8,15 alle 13; Pontevigodarzere via
Vivarini, 8, tutti i giorni dalle 8,15 alle 13; vige l’orario da lunedì a sabato
dalle 8,15 alle 13 alle Urp del quartiere 3 Est, Forcellini, via Prosdocimi; del
quartiere 4 Sud/est, zona Bassanello, via Guizza, 43; del quartiere 5 sudovest zona Savonarola, via Tripoli, 3; del quartiere 6 ovest, zona Brentella,
via Dal Piaz, 3; all’Esu via Ospedale 19 dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle
13 e dal lunedì al giovedì dalle 15 alle 17; all’Asu Associazione Studenti
Universitari, via Santa Sofia, 5, dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 13 e
dalle 14 alle 18; all’associazione articolo 34 di via Beato Pellegrino, 16,
dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 20 e ai sindacati di categoria. Infine la
documentazione può essere scaricata dal sito internet del Comune: www.
padovanet.it
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